LUNARIO - 2022 - REV II - Def

ilLUNARIO
IL CROGIUOLO®
CULTI ANTICHI E MODERNI
2022
TUTTE LE FASI LUNARI DELL’ANNO - FESTIVITA’ ESOTERICHE
GLI ORIXÀS DELL’ UMBANDA

MANIFESTAZIONE VIVA DEL DIVINO
CHE SI RIFLETTE NEL CREATO
INFO UTILI
Il Crogiuolo® sas di Diana Grassadonia & C.

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Attraverso questo numero avrete la possibilità di messaggiare in tempo
reale con Il Crogiuolo.
Nè l’Autore nè l’Editore sono responsabili di usi impropri che possono derivare dall’impiego dei vari
prodotti elencati. Il seguente testo nasce come documentazione di un excursus sulla ritualistica come
codificato dalla tradizione. Sta al buon senso del lettore la valutazione delle pratiche contenute che
vengono riportate a puro scopo culturale non incentivando in alcun modo il cimentarsi nelle stesse.
LUNARIO 2022 www.ilcrogiuolo.it pagina 2

“Oi vamos saravar Ogùm, oi vamos saravar Oxùm
Iansà, Oxossi e Iemanjà. Oi vamos saravar Xangò,
oi vamos saravar Nanà Ogùm Megè e Seu Beira Mar”
(Ponto di Chiamata degli Orixàs)
Fu per Caso, o per Destino, più probabile, e gli Orixàs attraversarono nuovamente
l’Atlantico con la loro magia, le loro storie ed i loro misteri, ma questa volta si fer-
marono più a nord delle loro terre africane e varcarono quella porta a due pas-
si da Piazzale Maciachini con allegria, speranza e forse un pizzico di curiosità.
Exù aprì la porta a Iansà e con loro entrarono i sogni, le speranze e la forza di antiche sere
illuminate da stelle diverse. Fu amore, da parte di entrambi. Così nacque Il Crogiuolo@
e da trent’anni ormai i Santi dell’Umbanda sono di casa ed hanno aperto le porte ad altre
tradizioni, perché nel mondo dello Spirito nessuno deve essere lasciato fuori dalla porta.
Questo Lunario 2022 de Il Crogiuolo® lo abbiamo dedicato agli Orixàs ed alla magia
del Brasile, quasi ripercorrendo la nostra storia con l’augurio sincero da parte nostra
che questo nuovo anno riporti nei vostri cuori la speranza e la rinascita in una nuova
età dell’oro.
Lo Staff de Il Crogiuolo®
Buona lettura!

RICORDATEVI CHE...
Offerte rituali: Quando eseguite degli Ebò rituali Colori degli Orixàs e degli Exus
nei punti di forza delle Entità, dovrete, prima di
iniziare l’Ebò, bussare a terra tre volte chiedendo Ogni Entità ha un colore specifico che
il consenso all’Entità padrona del luogo di poter predilige e che rappresenta maggiormente la
lasciare l’offerta in quel posto. Dopo aver invocato sua vibrazione energetica. La lista che segue
l’Entità e consegnato i doni rituali, salutate l’En- é un’indicazione generale dei colori preferiti
tità con il suo Orikì (saluto rituale), fate tre passi dalle varie Entità. Ricordiamo che alcune
all’indietro, voltatevi e andatevene senza più gi- Energie richiedono dei colori particolari,
rarvi. Non dovrete più passare da quel luogo per abbinati anche ai doni, che potrete trovare
sette giorni e sette notti. nei corsi di magia brasiliana ATABAQUES® e
Offerte nei cimiteri: quando si porta un’offerta al
MACUMBA®.
cimitero é importante ricordarsi di lasciare sette
monete dorate davanti alla porta del cimitero per Exu: rosso, nero, rosso e nero
Ogum Megé ed Exu Porteira, ed altre sette mone- Pomba Gira: rosso, nero, rosso e nero
te dorate all’interno del cimtero, per Iansã Balè, Oxalá: bianco, sette colori
Omulù ed Exu Caveira. Iansà: giallo e rosso, bianco, sette colori
Nanà: violetto
Offerte nei boschi: quando si fa un’offerta nelle Oxum: giallo, bianco, sette colori
foreste si accende all’ entrata, una candela bianca Iemanjà: azzurro chiaro, bianco, sette colori, rosa
ad Ossain, quindi, appena dentro, una verde per Oxumarê: giallo, sette colori, bianco
Oxossi. Obà: rosa
Oxùm: quando offrirete del miele a Oxùm dovre- Ossain: verde, tutti i colori (sete linhas)
te assaggiarlo prima voi per tre volte. Xangô: bianco e/o rosso, sette colori
- Ricordatevi che nell’esecuzione di qualsiasi Ri- Oxossi: verde, marrone, bianco, sette colori
tuale di Exu o Pomba Gira, le candele e i defuma- Ibeji: azzurro, rosa, bianco, sette colori
dores dovranno essere accesi con dei fiammiferi Abaluaiê: viola, azzurro, bianco e nero, bianco,
di legno, mentre per gli Orixás potrete utilizzare sette colori
un’accendino bianco. Logum Edê: giallo, celeste, bianco, sette colori
Pretos Velhos: bianco e nero, bianco
- Ogni opera magica volta alla purificazione
Caboclos: verde, marrone, bianco
(esorcismo) può essere eseguita sia in luna calan-
Ewà: giallo e rosso, rosa, bordeaux, sette colori
te che in luna crescente.
- Gli Exus e le Pomba Giras possono essere in- Giorni degli Orixàs
vocate sia il lunedì che il venerdì, si utilizzerà la Lunedì: Exus e Pomba Giras, Abaluaê, Omulú,
luna calante per opere volte al negativo, la luna Pretos Velhos
crescente per opere volte al positivo. Martedì: Naná, Oxumaré, Ewá
- Per ottenere un maggior contatto con Mercoledì: Xangô, Iansà, Obá, lbeji
l’Energia degli Orixàs vi consigliamo di invocarli Giovedì: Ogum, Oxossi, Ossain
dalle 06.00 del mattino alle 18.00 della sera, per Venerdì: Pomba Giras, Oxalá, Caboclos
gli Exus e le Pomba Giras dalle 18.00 della sera a Sabato: Iemanjà, Oxum
dieci minuti prima della mezzanotte. Domenica: Ibeji e tutti i Santi con Oxalá in testa

LUNA O NON LUNA?
Uno dei grandi temi della magia è quello delle fasi lunari. L’astro lunare è da sempre
guida di chi si affida alle arti magiche. Normalmente ad ogni fase lunare del calen-
dario si attribuisce una vibrazione/funzione specifica. Se è vero che molte tradizio-
ni non seguono strictu sensu le fasi lunari, abbiamo deciso di riportare per praticità
i significati attribuiti dalla magia alla luna.
Luna Nuova: chiamata anche buio di luna (perché l’astro non è visi-
bile nel cielo), è il periodo che segue la luna calante e precede la luna
crescente. In questo periodo si eseguono tutti i rituali o le pratiche
che presuppongono la nascita di qualcosa di nuovo e che ancora non
c’è. Può essere un sentimento di cui non esistono le basi (es. X vuole
sedurre Y ma tra di loro non c’è nulla o nulla ancora c’è stato), una nuova attività, un
progetto. L’inizio della luna nuova è teatro anche di opere atte a danneggiare qual-
cuno, mettendo la base di problematiche, ostacoli, difficoltà che devono restare ini-
zialmente nell’ombra (tradimenti, inimicizia destinata a trasformarsi in odio ecc).
Luna Crescente: segue la Luna Nuova. L’astro lunare inizia a mo-

strare la sua falce nel firmamento. In Luna Crescente si eseguo-
no tutti i rituali che implicano la crescita di qualcosa o comunque
un incremento. Può essere un sentimento in cui già sono presen-
ti delle basi, un aumento di denaro, un progetto già avviato che
stenta a procedere. Come accennato precedentemente non biso-
gna pensare alla Luna Crescente come una fase unicamente buona dal momento
che influisce anche sulla crescita di odio, di inimicizia, di malattia o di problemi.
Il massimo di forza di questo quarto lunare è chiamata
Luna Gobba (fig. a sinistra) ed inizia ad essere visibile in cielo al terzo
giorno di Luna Crescente. Dal periodo di Luna Gobba in avanti, fino
alla Luna Piena si opera soprattutto per portare a compimento una
situazione, un progetto, un rapporto interpersonale, un contratto.

LUNA O NON LUNA?
Luna Piena: corrisponde al massimo climax della forza lunare.

Dura un giorno solo. In magia si opera la notte di plenilunio per
ogni tipo di opera che implichi un coronamento, viene tradizio-
nalmente associata al compimento, alla fecondità, al successo. È il
momento più efficace per dare il colpo finale alle magie d’amore o
a quelle che riguardano in genere le relazioni affettive, soprattutto
quando finalizzate ad un matrimonio. Ovviamente agisce su tutti i fronti, non so-
lamente quelli sentimentali. La Luna Piena è considerato il momento ambivalente
per antonomasia. In passato era legata ai grandi rituali, alle iniziazioni, ai momenti
importanti.
Luna Calante: segue immediatamente la Luna Piena, già il giorno

successivo inizia a fare sentire il suo influsso, prima in maniera fle-
bile, poi sempre con maggiore forza, fino al buio di luna. In questo
periodo si eseguono tutte le pratiche atte a fare decrescere qualco-
sa. Se è vero che in Luna Calante si eseguono la maggior parte dei
rituali atti a portare inerzia, ostacoli, sfortuna e negatività, occorre sfatare il mito
della Luna Calante come pura fase negativa. Le pratiche di purificazione ed esorci-
smo, ad esempio, andrebbero eseguite in questo periodo, perché implicano un calo
finalizzato all’annullamento di entità negative. Se si devono eliminare degli ostacoli
è bene operare in Luna Calante. Tutte le pratiche destinate a togliere, ammansire,
dominare si eseguono in questa fase.
Nella pratica quotidiana non sempre questa categorizzazione, tratta dal testo Bota-
nica Magica edito da Il Crogiuolo®, viene strettamente considerata. Nell’Hoodoo,
ad esempio, esistono pareri contrastanti. Ci sono rootworkers che, influenzati in
maniera preponderante dalla magia occidentale e ispirati dagli scritti salomonici
o cabalistici, si attengono in maniera marcata alle lunazioni, altri che agiscono in
ragione del bisogno, altri ancora che modellano una pratica esoterica in ragione
del fine: se per esempio volessero favorire un’unione in luna calante opererebbero
eliminando tutto ciò che fosse di ostacolo alla suddetta unione, cavalcando l’onda
della lunazione. Nella magia vudù, le fasi lunari non sono considerate basilari, an-
che se molti operatori preferiscono seguirle per preferenza personale.

LEGENDA
Questo simbolo indica l’ entrata in luna:
Nuova Piena Crescente Calante
In questa nuova edizione del lunario i giorni festivi sono evidenziati dal riquadro
bianco, per essere riconoscibili a colpo d’occhio.
I giorni di luna crescente sono segnalati a lato da un riquadro azzurro tenue ,
quelli di luna calante da un riquadro grigio chiaro .
Il periodo di Ramadan invece, in ragione di molte pratiche legate a questa spirituali-
tà, è evidenziato da uno sfondo beige . Le festività magiche più importanti invece
sono segnalate da uno sfondo giallo. Nella sezione Ritualistica gli ingredienti dispo-
nibili a Catalogo sono scritti in rosso .
Lo puoi ordinare
direttamente sul
nostro sito web
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o telefonicamente
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GENNAIO 2022
Fase Lunare Giorno Festività Esoteriche Alba Tram
LUNA
CALANTE 1 S Festa di Sr.Bonfim, Sili Dantò – RITO PAGAMENTO DELLA TERRA 7.38 16.50
NUOVA 2 D San Deshacedor 7.38 16.50
3 L 7.38 16.51
4 M 7.38 16.52
5 M 7.38 16.53
6 G Epifania di Nostro Signore 7.38 16.54
LUNA CRESCENTE
7 V 7.38 16.55
8 S 7.37 16.56
9 D 7.37 16.57
10 L 7.37 16.58
11 M 7.37 16.59
12 M Festa di Ossain 7.36 17.00
13 G 7.36 17.02
14 V 7.36 17.03
15 S 7.35 17.04
16 D 7.35 17.05
17 L Sant’Antonio Abate 7.34 17.06
PIENA 18 M 7.34 17.07
19 M Santa Marta La Dominadora 7.33 17.09
20 G Festa di Oxossi (S. Sebastiano) 7.33 17.10
21 V Vergine di Altagrazia 7.32 17.11
22 S 7.31 17.12
LUNA CALANTE
23 D 7.31 17.13
24 L 7.30 17.15
25 M 7.29 17.16
26 M 7.28 17.17
27 G 7.27 17.19
28 V 7.27 17.20
29 S 7.26 17.21
30 D 7.25 17.22
31 L 7.24 17.24
LEGENDA
Per semplificare la lettura delle fasi Lunari abbiamo evidenziato in colore la fase
crescente e in colore la fase lunare calante.
FEBBRAIO 2022
NUOVA 1 M RITUALE DELLA CANDELORA 7.23 17.25

2 M Festa di Iemanjà nelle vesti di Calunga – Festa Candelora 7.22 17.26
3 G Festa di Omolù - Protettore della Salute - San Biagio 7.21 17.27
4 V 7.20 17.29
5 S 7.18 17.30
LUNA CRESCENTE
6 D 7.17 17.31
7 L 7.16 17.33
8 M 7.15 17.34
9 M 7.14 17.35
10 G 7.12 17.36
11 V 7.11 17.38
12 S 7.10 17.39
13 D 7.09 17.40
14 L 7.07 17.42
15 M 7.06 17.43
PIENA 16 M 7.05 17.44
17 G 7.03 17.45
18 V 7.02 17.47
19 S 7.00 17.48
LUNA CALANTE
20 D 6.59 17.49
21 L 6.57 17.50
22 M Santa Margherita 6.56 17.52
23 M 6.55 17.53
24 G 6.53 17.54
25 V 6.51 17.55
26 S 6.50 17.56
27 D 6.48 17.58
28 L 6.47 17.59
LEGENDA
MARZO 2022
LUNA
CALANTE 1 M 6.45 18.00
NUOVA 2 M 6.44 18.01
3 G 6.42 18.02
4 V 6.40 18.04
5 S 6.39 18.05
6 D 6.37 18.06
LUNA CRESCENTE
7 L 6.36 18.07
8 M 6.34 18.08
9 M 6.32 18.09
10 G 6.31 18.11
11 V 6.29 18.12
12 S 6.27 18.13
13 D 6.26 18.14
14 L 6.24 18.15
15 M 6.22 18.16
16 M 6.21 18.17
17 G San Patrizio - Damballah 6.19 18.19
PIENA 18 V 6.17 18.20
19 S San Giuseppe (nel Vudù Papa Loko) 6.15 18.21
20 D 6.14 18.22
21 L San Benedetto 6.12 18.23
22 M 6.10 18.24
LUNA CALANTE
23 M 6.09 18.25
24 G 6.07 18.26
25 V 6.05 18.28
26 S 6.03 18.29
27 D 6.02 18.30
28 L 6.00 18.31
29 M 5.58 18.32
30 M 5.57 18.33
311 G 5.55 18.34
LEGENDA
APRILE 2022
NUOVA 1 V 5.53 18.35

2 S Inizio Ramadan 5.51 18.36
3 D 5.50 18.38
4 L San Isidoro Zakà 5.48 18.39
5 M 5.46 18.40
LUNA CRESCENTE
6 M 5.45 18.41
7 G 5.43 18.42
8 V 5.41 18.43
9 S 5.40 18.44
10 D 5.38 18.45
11 L 5.37 18.46
12 M 5.35 18.48
13 M 5.33 18.49
14 G 5.32 18.50
15 V 5.30 18.51
PIENA 16 S 5.28 18.52
17 D PASQUA DI RESURREZIONE 5.27 18.53
18 L Lunedì dell’Angelo 5.25 18.54
19 M Festa di Logum Edè (S. Espedito) 5.24 18.55
20 M 5.22 18.56
LUNA CALANTE
21 G 5.21 18.57
22 V 5.19 18.59
23 S Festa di Ogum (São Jorge) 5.18 19.00
24 D 5.16 19.01
25 L San Marcos de Leon 5.15 19.02
26 M 5.13 19.03
27 M 5.12 19.04
28 G 5.11 19.05
29 V 5.09 19.06
NUOVA 30 S 5.08 19.06
LEGENDA
MAGGIO 2022
1 D 5.07 19.08
2 L Fine Ramadam 5.05 19.10
3 M 5.04 19.11
4 M 5.03 19.12
LUNA CRESCENTE
5 G 5.01 19.13
6 V 5.00 19.14
7 S 4.59 19.15
8 D 4.58 19.16
9 L 4.57 19.17
10 M 4.55 19.18
11 M 4.54 19.19
12 G San Pancrazio 4.53 19.20
13 V Festa dei Pretos Velhos 4.52 19.21
14 S 4.51 19.22
15 D 4.50 19.23
PIENA 16 L 4.49 19.24
17 M 4.48 19.25
18 M 4.47 19.26
19 G 4.46 19.27
LUNA CALANTE
20 V 4.45 19.28
21 S 4.45 19.29
22 D 4.44 19.30
23 L 4.43 19.31
24 M Maria Ausiliatrice 4.42 19.32
25 M 4.42 19.33
26 G 4.41 19.34
27 V 4.40 19.35
28 S 4.40 19.35
29 D 4.39 19.36
NUOVA 30 L 4.38 19.37
LUNA
CRESCENTE 31 M 4.38 19.38
LEGENDA
GIUGNO 2022
1 M 4.37 19.39
2 G 4.37 19.39
3 V 4.37 19.40
LUNA CRESCENTE
4 S 4.36 19.41
5 D 4.36 19.42
6 L San Norberto, Ochosi nella Santeria 4.36 19.42
7 M 4.35 19.43
8 M 4.35 19.43
9 G 4.35 19.44
10 V 4.35 19.45
11 S 4.34 19.45
12 D Festa di Ogum Xoroquè, Ogum cruzado ad Exù 4.34 19.46
13 L Festa di Elegbarà (S. Antonio), S. Antonio da Padova 4.34 19.46
PIENA 14 M 4.34 19.47
15 M 4.34 19.47
16 G 4.34 19.47
17 V 4.34 19.48
18 S 4.34 19.48
LUNA CALANTE
19 D 4.35 19.48
20 L 4.35 19.49
21 M San Luigi Gonzaga 4.35 19.49
22 M 4.35 19.49
23 G RITUALE DI SAN GIOVANNI 4.35 19.49
24 V Festa di Xangô Caô (S.Giovanni Battista) 4.36 19.49
25 S 4.36 19.49
26 D Festa di Obà (Santa Giovanna D’arco) 4.36 19.49
27 L Vergine del Perpetuo Soccorso 4.37 19.49
28 M 4.37 19.49
NUOVA 29 M Festa di Xangô Agajó (San Pietro e Paolo) 4.38 19.49
LUNA
CRESCENTE 30 G 4.38 19.49
LEGENDA

LUGLIO 2022
1 V 4.39 19.49
2 S Festa dei Caboclos. Si festeggiano le anime degli Indios 4.39 19.49
3 D 4.40 19.49
LUNA CRESCENTE
4 L 4.40 19.48
5 M 4.41 19.48
6 M M Sili Dantò 4.42 19.48
7 G 4.42 19.47
8 V 4.43 19.47
9 S 4.44 19.47
10 D 4.44 19.46
11 L 4.45 19.46
12 M 4.46 19.45
PIENA 13 M 4.47 19.45
14 G 4.47 19.44
15 V 4.48 19.43
16 S Madonna del Carmelo (nel vudù Mama Bujita) 4.49 19.43
17 D San Alessio 4.50 19.42
LUNA CALANTE
18 L 4.51 19.41
19 M 4.52 19.41
20 M San Elia (nel vudù Baron del Cementerio) 4.52 19.40
21 G 4.53 19.39
22 V Santa Maria Maddalena 4.54 19.38
23 S Santa Brigida (nel vudù Maman Brigitte) 4.55 19.37
24 D 4.56 19.36
25 L San Giacomo (nel vudù Ogun Balenyò), San Cristoforo 4.57 19.36
26 M Festa di Nanã Madre di tutti gli Orixàs, Sant’Anna, Anaisa 4.58 19.35
27 M 4.59 19.34
NUOVA 28 G 5.00 19.33
29 V Santa Marta 5.01 19.32
30 S 5.02 19.30
LUNA
CRESCENTE 31 D 5.03 19.29
LEGENDA
AGOSTO 2022
1 L 5.04 19.29
2 M 5.05 19.27
LUNA CRESCENTE
3 M 5.06 19.26
4 G 5.07 19.25
5 V 5.08 19.24
6 S 5.09 19.23
7 D 5.10 19.21
8 L 5.11 19.20
9 M 5.12 19.19
10 M San Lorenzo (Iroko) 5.13 19.17
11 G Santa Chiara (nel vudù haitiano Aizan) 5.14 19.16
PIENA 12 V 5.15 19.15
13 S Santa Radegonda 5.16 19.13
14 D 5.17 19.12
15 L Festa di Iemanjá 5.18 19.10
16 M Festa di Omulú (San Rocco) il guaritore di piaghe e cancrene 5.19 19.09
LUNA CALANTE
17 M 5.20 19.08
18 G Santa Elena 5.21 19.06
19 V 5.22 19.05
20 S 5.23 19.03
21 D 5.24 19.01
22 L 5.25 19.00
23 M 5.26 18.58
24 M Oxumarê (S.Bartolomeo) il grande serpente cosmico 5.27 18.57
25 G 5.28 18.55
26 V Mater Salvatoris (nel Voodoo Erzulie Danthor) 5.29 18.54
NUOVA 27 S 5.30 18.52
28 D 5.31 18.50
29 L 5.32 18.49
LUNA 30 M 5.33 18.47
CRESCENTE
31 M 5.35 18.45
LEGENDA
SETTEMBRE 2022
1 G 5.36 18.44
LUNA CRESCENTE
2 V S. Mosè (nel Voodoo Damballah Petrò) 5.37 18.42

3 S 5.38 18.40
4 D Santa Rosalia 5.39 18.39
5 L 5.40 18.37
6 M 5.41 18.35
7 M Madonna di Regla 5.42 18.34
8 G Madonna del Cobre 5.43 18.32
9 V 5.44 18.30
PIENA 10 S San Nicola da Tolentino 5.45 18.29
11 D 5.46 18.27
12 L 5.47 18.25
13 M 5.48 18.23
14 M 5.49 18.22
LUNA CALANTE
15 G Mater Dolorosa (Metreselì) 5.50 18.20

16 V 5.51 18.18
17 S 5.52 18.16
18 D 5.53 18.15
19 L 5.54 18.13
20 M Sant’ Eustachio 5.55 18.11
21 M 5.56 18.09
22 G 5.57 18.08
23 V 5.58 18.06
24 S Madonna della Mercede 5.59 18.04
NUOVA 25 D 6.00 18.02
26 L Santi Cosme e Damiano (Ibeji) 6.01 18.01
27 M 6.02 17.59
LUNA
28 M San Venceslao 6.04 17.57
CRESCENTE 29 G San Michele (Xangò Alafi Exe - Beliè Belcan) 6.05 17.55
30 V Festa di San Gerolamo (Xangò Agodò) 6.06 17.54
LEGENDA
OTTOBRE 2022
1 S 6.07 17.52
2 D Festa dell’Anjo da Guardia, protettore spirituale 6.08 17.50
3 L San Gerardo (nel Vudù Baron Samedi) 6.09 17.49
4 M Festa di Ifà, San Francesco d’Assisi 6.10 17.47
LUNA 5 M 6.11 17.45
CRESCENTE
6 G 6.12 17.44
7 V 6.13 17.42
8 S 6.14 17.40
PIENA 9 D 6.15 17.39
10 L San Daniele 6.17 17.37
11 M San Luis Beltran 6.18 17.35
12 M 6.19 17.34
13 G 6.20 17.32
14 V 6.21 17.30
LUNA CALANTE
15 S 6.22 17.29
16 D Santa Edvige 6.23 17.27
17 L 6.24 17.26
18 M 6.26 17.24
19 M 6.27 17.23
20 G Santa Marta Dominadora 6.28 17.21
21 V Santa Orsola 6.29 17.20
22 S 6.30 17.18
23 D 6.31 17.17
24 L San Raffaele Arcangelo 6.33 17.15
NUOVA 25 M 6.34 17.14
26 M 6.35 17.12
27 G 6.36 17.11
28 V San Giuda Taddeo 6.37 17.10
LUNA 29 S 6.39 17.08
CRESCENTE
30 D 6.40 17.07
31 L Halloween – RITUALE DI OGNISSANTI 6.41 17.06
LEGENDA
NOVEMBRE 2022
1 M Festa di Ognissanti 6.42 17.04

2 M Festa in Onore dei Defunti e di tutte le Entità cimiteriali 6.43 17.03
3 G San Martin De Porres 6.45 17.02
4 V San Carlo Borromeo (nel Vudù Candelo) 6.46 17.01
LUNA
CRESCENTE 5 S 6.47 17.00
6 D 6.48 16.58
7 L 6.50 16.57
PIENA 8 M 6.51 16.56
9 M 6.52 16.55
10 G 6.53 16.54
11 V San Martino di Tours (nel Vudù Ogum Bhatalah) 6.54 16.53
12 S 6.56 16.52
LUNA CALANTE
13 D 6.57 16.51
14 L 6.58 16.50
15 M 6.59 16.49
16 M 7.01 16.48
17 G 7.02 16.48
18 V 7.03 16.47
19 S 7.04 16.46
20 D 7.05 16.45
21 L Madonna di Regla 7.07 16.45
22 M 7.08 16.44
NUOVA 23 M 7.09 16.43
24 G 7.10 16.43
25 V Santa Caterina da Alessandria 7.11 16.42
26 S 7.12 16.42
LUNA 27 D 7.14 16.41
CRESCENTE
28 L 7.15 16.41
29 M 7.16 16.41
30 M Sant’Andrea (nel Vudù Ogum Ashadè o Simbi) - Met Kalfou 7.17 16.40
LEGENDA

DICEMBRE 2022
1 G 7.18 16.40
2 V 7.19 16.40
3 S 7.20 16.39
4 D Festa di Iansá (S.Barbara) 7.21 16.39
LUNA
CRESCENTE
5 L 7.22 16.39
6 M San Nicola (nel Vudù il Sole) 7.23 16.39
7 M 7.24 16.39
PIENA 8 G Festa di Oxùm, Immacolata Concezione 7.25 16.39
9 V 7.26 16.39
10 S Nostra Signora di Loreto 7.27 16.39
11 D 7.27 16.39
12 L 7.28 16.39
LUNA CALANTE
13 M Santa Lucia 7.29 16.39

14 M 7.30 16.39
15 G 7.30 16.40
16 V 7.31 16.40
17 S Festa di Abaluayê (S.Lazzaro) 7.32 16.40
18 D 7.32 16.41
19 L 7.33 16.41
20 M 7.34 16.41
21 M 7.34 16.42
22 G 7.35 16.42
NUOVA 23 V Santo Nino de Atocha 7.35 16.43
24 S 7.36 16.44
LUNA CRESCENTE
25 D NATALE - Festa di Oxalá bambino 7.36 16.44

26 L Santo Stefano 7.36 16.45
27 M 7.37 16.45
28 M 7.37 16.46
29 G 7.37 16.47
30 V 7.37 16.48
31 S Festa di Iemanjá - San Silvestro - Ossain 7.38 16.48
LEGENDA
Introdurre l’Umbanda senza parlare di Zelio de Mora-
es è praticamente impossibile. Zelio de Moraes infatti
va considerato come il primo fondatore dell’Umban-
da, che riuscì a coniugare in maniera armonica le tra-
dizioni religiose ancestrali africane con lo spiritismo
europeo, la spiritualità india con le dottrine orienta-
li, dando origine ad un culto in continua espansione.
Zélio Fernandino de Moraes nacque il 10 aprile del
1891 nel distretto di Neves, Município de São Gonçalo
- Rio de Janeiro. All’età di diciassette anni, in procinto
di servire le forze armate per entrare nella marina mi-
litare gli capitò un fatto curioso: iniziò a parlare con
un tono tranquillo ed un accento assolutamente estra-
neo al suo modo di esprimersi, sembrando un uomo di età differente. Inizialmente i
suoi genitori pensarono si trattasse di un disturbo nervoso, preoccupatissimi provve-
dettero a tutte le indagini del caso, facendolo visitare da differenti specialisti. Lo zio
del giovane Zelio, chiamato affettuosamente Zezinho, il dott. Epaminonda de Moraes,
a quell’epoca era un’autorità nel campo psichiatrico, ma non ravvedendo nel nipo-
te nessun sintomo presente nella letteratura medica ufficiale consigliò alla sorella di
portare il nipote da un prete esorcista. Era convinto che il ragazzo fosse posseduto dal
demonio. Nulla di più lontano dal vero. Il rituale venne comunque eseguito, ma a que-
sto non seguì nessun miglioramento. Anzi. Poco tempo dopo il ragazzo si ammalò di
una strana paralisi, anche questa impossibile da curare, secondo la medicina ufficiale.
Dopo qualche tempo di infermità, Zelio, un bel giorno, alzandosi come poteva dal suo
giaciglio preannunciò la sua guarigione:”Domani sarò guarito”, disse. E così fu. Il gior-
no seguente si alzò e tornò a camminare. Nessun medico potè spiegare razionalmente
il fatto. I genitori lo portarono da una guaritrice, Dona Candida, figura abbastanza
conosciuta nella regione in cui abitava. Dona Candida incorporava, in stato di trance,
lo spirito di un Preto Velho chiamato Tio Antonio. Era cioè lo spirito di un africano
defunto che aveva vissuto ai tempi della schiavitù. Tio Antonio accolse il ragazzo, re-
citò alcune orazioni su di lui e dichiarò che il ragazzo aveva una forte medianità e che
avrebbe dovuto metterla a disposizione del prossimo in un’opera di assoluta carità.
Il padre di Zelio, Joaquim Fernandino Costa, nonostante non frequentasse i centri di
spiritismo Kardecista, che tanto successo riscuotevano nel Brasile del secolo scorso,
aveva una buona conoscenza della letteratura di Allan Kardek e credeva fermamen-
te nei suoi insegnamenti. Per suggerimento di un amico paterno, il 15 novembre del
1908, Zelio fu portato ad una riunione spiritistica a Nite-
roi. Ad un certo punto della sessione, contro tutte le regole,
Zelio si erse nella sala e iniziò a parlare. Non era più la sua
voce quella che usciva dalle sue labbra, ma quella di uno
spirito indio, un Caboclo. Simultaneamente nella sala altri
medium iniziarono ad incorporare spiriti di vecchi schiavi
neri, caboclos. Lo spiritismo di Kardek, allora, non aveva
una buona opinione delle entità indigene, considerandole
inferiori o comunque poco utili, in quanto prive di cultura.
Il direttore della sessione cercò di riportare l’ordine, deside-
rava assolutamente allontanare quell’entità a suo giudizio
così poco evoluta e culturalmente bassa.
“Giudicate poco evoluti gli spiriti di neri e indios, vi anti-
cipo che domani sarà nel corpo di questo mio medium per
dare inizio ad un culto nuovo, in cui questi neri e indios potranno trasmettere i loro
messaggi e compiere così la missione che gli è stata impartita dai piani superiori. Sarà
una religione che parlerà agli umili, simbolizzando l’uguaglianza che deve esistere tra
tutti i fratelli, incarnati e disincarnati. E se volete sapere il mio nome...che sia
questo Caboclo dei Sette Incroci (Das Sete Encruzilhadas), perchè non ci sarà cammi-
no chiuso per me”. Il giorno 16 Novembre del 1908, alle ore 20.00 il Caboclo Das Sete
Encruzilhadas tornò dettando le basi del nuovo culto, predicando la carità coniugan-
dola con le varie tradizioni spirituali presenti nel territorio brasiliano, senza barriere di
età, cultura, razza, alla luce degli insegnamenti di Cristo.
Nasceva l’Umbanda. Quel giorno cambiò la storia di un paese o forse la storia dell’in-
tero pianeta. Gli antichi Orixàs africani diedero la mano ai Caboclos dell’Amazonia e
sorrisero nella luce di Oxalà a Gesù Cristo, con l’intervento meraviglioso di tutti quegli
spiriti evoluti che portarono il messaggio degli dei agli uomini in un’ottica di comunio-
ne, di responsabilità e fraterna carità. (tratto dal testo Saravà, edito da Il Crogiuolo®)

L’universo dell’Umbanda ruota attorno alla figura del Dio unico (Padre e Madre ad
un tempo), creatore di tutto l’Universo che si manifesta nello stesso in sette vibrazioni
primarie conosciute come Sette Linee. Ogni linea è retta da un Orixà. Gli Orixàs, in
Africa, erano antichi antenati divinizzati, con una loro storia, un loro regno. Gli Orixàs
dell’Umbanda non sono le stesse figure, si tratta di correnti spirituali che si rifanno
certamente a livello archetipale agli antichi spiriti africani ma vanno intese più come
manifestazioni di Dio che nella sua onnipresenza ed onnipotenza si manifesta nell’in-
tero universo. Agli Orixàs sono associati santi cattolici e potenze angeliche in ragione
di un sincretismo olistico volto ad abbracciare ogni corrente spirituale esistente. Se è
vero che l’Umbanda originaria aveva forti radici nella macumba carioca è altrettanto
vero che la moderna Umbanda è aperta a comprendere e allo stesso tempo bypassare
ogni religione, proponendosi come chiave di lettura dell’intero trascendente.
Ogni Orixà ha un suo Exù, un messaggero spirituale attraverso cui agisce a livello
fenomenico e tramite il quale premia o punisce. Exù è in parte la metà oscura del
Santo, in parte un'entità libera ed indipendente in grado di agire, se sollecitata da of-
ferte, anche individualmente. Gli Exùs, sincretizzati coi diavoli dei cattolici, in un'i-
conografia classica e stereotipata, non sono però unicamente cattivi, né demoni stri-
ctu sensu, sono angeli di terra, cioè spiriti che non hanno discernimento nelle loro
azioni e, privi di qualunque freno morale, sono indirizzabili sia al bene come al male.

Le Sette Linee sono strutturate attorno al concetto che coniuga la materia (identifi-
cabile con il numero quattro) e lo spirito (numero tre) in ragione di un concetto caro
alla cultura Bantu (da cui si articola il concetto spiritistico dell’Umbanda) che coniuga
in quel numero la somma dell’immanenza con la trascendenza. L’importanza del nu-
mero sette è presente in tutte le culture e anche nella quotidianità ne sperimentiamo
ogni giorno la presenza (i sette giorni della settimana, i sette Arcangeli, le sette note,
i sette chakra primari, i sette pianeti dell’astrologia classica… giusto per citare alcuni
esempi). All’interno di ogni linea attuano a volte più Orixàs in sintonia con quella li-
nea specifica e diverse falangi composte da legioni di spiriti che operano per il bene e
l’evoluzione dell’umanità.

Linea di Oxalà o di Santo
- Legião de Santo Antonio

- Legião de Cosme e Damião
- Legião de Santa Rita
- Legião de Santa Catarina
- Legião de São Expedito
- Legião de São Francisco
- Legião de São Benedito
La missione delle sue falangi è catechizzare gli spiriti

bassi della Quimbanda e portarli alla pratica del bene.
Oxalà, altrimenti chiamato Obatalà, è il più importante
di tutti gli Orixàs, patrono della purezza nonchè creato-
re delle teste, infatti, secondo una leggenda, Zambi creò
l'uomo privo del capo. Ad Oxalà appartengono pure le
ossa, i sessi e tutto quanto è bianco sopra la terra. E' il
signore della pace, dell'armonia, difende i deboli e vie-
ne invocato anche per liberarsi dalle influenze maligne.
Talvolta il suo aiuto è chiesto per illumi-

nare una mente affaticata da un eccessivo lavoro intellettuale o angoscia-
ta da preoccupazioni, ossessioni o tormenti. Sincretizzato con Nosso Senhor
de Bonfim, Gesù, occupa nel pantheon una posizione di assoluto rispetto.
Oxalà ha sedici manifestazioni, tuttavia le più conosciute sono Oxaguian, il giovane,

rappresentato come un giovane guerriero a cavallo armato di una spada, audace e ar-
dimentoso e Oxalufà, il vecchio, tremante ed appesantito dagli anni ma illuminato
dalla sua saggezza e dalla sua bontà, si trascina appoggiato al suo scettro, un bastone
di alluminio chiamato paxorò. Oxalà, il Re che mette al mondo e non dimentica, come
si dice in un canto, è il medium supremo, il Cristo planetario, il gradino più alto in
perfezione nella scala evolutiva.
Il numero di Oxalà è l'otto, la sua festa è celebrata il primo di gennaio ed il suo colo-
re è ovviamente il bianco. Le offerte che vengono presentate a Oxalà devono essere
del suo colore e prive di condimenti come sale ed olio. Tra i cibi che regolarmente
gli vengono presentati ricordiamo la purea di fagioli, la canjica, l'akassà, le merin-

Linea di Oxalà o di Santo
ghe, le lumache, il riso, l'efùn, cocco e nel Candomblè si offrono anche colombe, ca-
pre ed una particolare lumaca bianca, di grandi dimensioni, chiamata boi de Oxalà.
Tutti questi cibi vengono poi depositati su una collina o nella boscaglia in un luogo
ombreggiato. Quando ci si appresta a fare una qualunque offerta ad Oxalà è bene ri-
cordare di enumerare sempre al Santo quanto si sta offrendo.
Linea di Iemanjà
- Legião das Sereias - Al comando di Oxùm
- Legião das Ondinas - Al comando di Nanãburuque
- Legião das Caboclas do Mar - Al comando di Indaiá
- Legião das Caboclas dos Rios - Al comando di Iara
- Legião dos Marinheiros - Al comando di Tarimá
- Legião dos Calungas - Al comando di Calunguinha
- Legião da Estrela Guia - Al comando di Maria Maddalena
Dona Janaìna, Inaè, Regina di Aiokà o più semplice-

mente Maria, la Signora del Mare, la Grande Madre
di tutti i Santi; presso gli Ioruba aveva tutti gli attribu-
ti mitici della luna. Ataramaggwà Olokùn, maestosa
padrona dei sette mari. Materna e feconda Iemanjà
protegge i naviganti ed i marinai, vanitosa ed esigente
si dice che si scelga i più belli e con essi popola la sua
corte nel profondo degli oceani. Le vengono offerti
profumi, cosmetici, champagne, frutta, dolci, maizena
con miele, pettini e gioielli. Le offerte vengono poste
su una piccola imbarcazione costruita per l'occasione
e abbandonata poi ai flutti. Se la barca viene inghiottita dalle onde significa che l'ofe-
renda è stata accettata, altrimenti in caso negativo le richieste non verranno accettate.
Il colore di Iemanjà è l'azzurro, il suo metallo è l'argento ed il giorno della sua festa è il
31 dicembre. Il numero che le viene attribuito è il sette. Viene invocata in riti di ferti-
lità ed in tutti i problemi di attinenza femminile; risolve problemi d'amore e si presta a
portare la serenità e l'armonia dove questa è stata rotta. Il suo saluto è "Odoià". Sincre-
tizzata con Nostra Signora della Gloria è tuttavia maggiormente conosciuta come una
splendida donna vestita d'azzurro che esce dalle acque, i capelli neri e lunghi accarez-
zati dal vento e sulla testa un diadema con una stella.

Linea di Oxum
Nella moderna Umbanda è a capo della legione del-
le Sirene. Nella tradizione è la Signora delle cascate e
dell'acqua dolce in genere, l'Orixà Ioruba dell'amore,
del dell'oro e del matrimonio. Bella e civettuola è raf-
figurata generalmente nell'atto di specchiarsi o di farsi
vento con un ventaglio rituale, l'abebé. Viene sincre-
tizzata con la Vergine del Murrillo o con Nossa Senho-
ra Aparecida. Affabile dolce e sensuale Oxùm viene
invocata per risolvere problemi di denaro, d'amore.
Domina sull'area addominale e pertanto ci si rivolge a
lei anche per risolvere problemi di salute legati a questi
organi. Il suo colore è il giallo ed il numero che le è stato attribuito il cinque. Viene
festeggiata l'8 dicembre. Le offerte che vengono fatte ad Oxùm consistono in profumi
dolci, budini, champagne o spumante, gioielli, saponette, specchietti, frutta (arance),
miele e zucca. Quando si offre ad Oxùm del miele occorre prima assaggiarlo, questo
gesto deriva da una leggenda secondo cui la bella africana venne avvelenata proprio
grazie a del miele, pertanto è consuetudine rituale mostrare alla Santa che il miele che
le si sta offrendo non è avvelenato. La zucca è il frutto simbolo di Oxùm, rappresenta
il suo ventre e moltissimi incantesimi composti in suo nome fanno uso di questa cu-
curbitacea.
Le offerte vanno portate sempre in riva a fiumi o ruscelli, oppure a fianco di cascate.
"Ore yeyeo" è l'orikì con cui viene salutata nei riti; suoi simboli sono il cuore trafitto, la
spada, l'ofà (arco e freccia di Oxossi), il ventaglio, conchiglie e zucche. Ogni Orixàs ha
diverse manifestazioni che derivano, nell’Umbanda, dall’incrociarsi dell’energia di una
vibrazione spirituale con quella di un’altra. Se nel Candomblè abbiamo sedici manife-
stazioni di Oxùm, nell’Umbanda se ne avranno dunque sette, derivanti dall’incrocio di
questa bella Iabà con altre linee spirituali.
Legione di Nanà
Madre Terra, Signora dei pantani, la “nonna” di tutti i Santi, Sant'Anna, compagna di
Oxalà e madre di Obaluayè. Il suo colore rituale è il viola ed il suo saluto è "saluba!". E'
uno degli Orixàs più antichi, la sua festa è il 26 luglio. Viene invocata nelle protezioni
magiche ed ha un riguardo tutto particolare per i bambini. Secondo alcuni rientra
nella Linea di Oxalà.

Linea di Iori
- Legião dos Hindus - Chefe Zartu
- Legião dos Médicos e Cientistas - Chefe José de Arimatéia
- Legião dos Arabes e Marroquinos - Chefe Jimbaruê
- Legião dos Japoneses , Chineses e Mongóis - Chefe Ori do Oriente
- Legião dos Egípcios , Astecas e Incas - Chefe Inhoarairi
- Legião dos Indios Caraibas - Chefe Itaraiaci
- Legião dos Gauleses , Romanos e outras raças Européias - Chefe Marcus I
La missione di queste falangi è insegnare le cose sco-

nosciute. Sono i grandi Maestri dell'Occultismo. La
Linea di Iori è una delle più discusse. È la vibrazione
dell’infanzia e viene retta da San Giovanni Battista e
dai Santi Cosma e Damiano. Gli Orixàs di questa linea
sono chiamati Ibeji, Mabaças o più semplicemente i
Gemelli o crianças (bambini). Sono i primi bambini
del mondo, l'infanzia di Dio. Non si può concludere
niente senza il loro benefico appoggio. Essi sono le no-
stre radici e come tali vanno onorate. Sincretizzati con
i santi Cosma e Damiano, vengono sempre accompa-
gnati da una terza statuina, Daum (Gesù bambino), a significare il complemento ne-
cessario della coppia. Quando i medium incorporano la loro vibrazione si comportano
come dei bambini, giocano, mangiano caramelle, cantano... La loro festa è celebrata il
27 settembre, a loro vengono offerte caramelle, bibite, dolci, giocattoli, biglie e piatti
tipici come ad esempio il carurù. Sono i protettori di tutti i bambini ed in questa veste
vengono invocati dalle mamme che desiderano tutelare i loro figli, il loro Axè però non
si limita a questo ed i loro poteri sono estesi a tutte le situazioni più impensabili. I loro
colori sono il celeste ed il rosa. In questa Linea vibrano anche tutti gli spiriti provenien-
ti dall’Oriente, per questo la linea di Iori è chiamata anche linea di Oriente ed in essa
attuano le anime dei grandi illuminati del passato che vibrano nelle sue sette falangi.

Linea di Xangò
- Legião de Iansà - chefe Santa Bárbara

- Legião do Caboclo do Sol e da Lua - chefe Caboclo do Sol e da Lua
- Legião do Caboclo da Pedra Branca - chefe Caboclo da Pedra Branca
- Legião do Caboclo do Vento - chefe Caboclo Ventania
- Legião do Caboclo das Cachoeiras - chefe Caboclo Cachoeirinha
- Legião do Caboclo Treme Terra - chefe Caboclo Treme-Terra
- Legião dos Pretos Velhos - chefe Quenguelê
In questa linea attuano gli spiriti di Giustizia. Proteg-

gono gli umili e gli umiliati. Xangò, Signore del tuono,
dei fulmini e delle pietre, è uno degli Orixà più im-
portanti e conosciuti. E' il patrono della giustizia, fu,
nella leggenda, re di Oyò ed il suo estro giuridico ne
porta a fare il signore delle giuste cause. Appassionato,
virile e donnaiolo Xangò viene invocato per liberarsi
dai nemici, trionfare nelle imprese e nelle cause senti-
mentali. Il santo cattolico con cui viene rappresentato
è S. Gerolamo, a causa del mantello rosso indossato
dal celebre traduttore e per il leone simbolo di forza,
coraggio e regalità, qualità proprie al grande Orixà Ioruba. Xangò ha dodici manifesta-
zioni, viene salutato col grido "cawocabiesilè", il giorno della sua festa è il 30 settembre
ed il numero che gli è attribuito è il quattro. Il colore di Xangò è il rosso o il rosso e
bianco alternati ed il suo simbolo è una scure a doppio taglio. A Xangò vengono offerti
sigari, liquori e birra scura, frutta (banane), piatti dai gusti saporiti e decisi (amalà,
quaglie, ajàpà o agutàn). Le offerte destinate a questo Santo andranno portate poi in
una pietraia o sotto un albero sacro all'entità.

Falange di Oià Iansà
La terza moglie di Xangò, anticamente moglie di
Ogùm, presiede il fuoco, i temporali e, armata di spa-
da e del suo eruexìm di coda di bue affronta gli spiriti
irrequieti dei morti. Sincretizzata con Santa Barbara,
in comune con la vergine di Nicomedia ha la volontà,
la decisione e la fermezza nei suoi propositi. Bellicosa
e coraggiosa, la divinità africana del fiume Niger non
manca però di fascino, bellezza e sensualità. I suoi co-
lori sono il rosso granato, il giallo intenso ed in alcune
sue manifestazioni anche il marrone. Il numero che le
è attribuito è il 9 e viene salutata col grido "epparrey".
Il giorno della sua festa è il 4 dicembre. Ha nove manifestazioni, le più note però sono
quelle legate al vento ed alle tempeste. In base ad una leggenda di origine congolese,
Iansà è strettamente legata anche ai cimiteri. A Iansà vengono offerti acarajé, carne di
gallo o di capra, miele, vino, ma anche cetrioli tagliati a fettine, o fette di arancio guar-
nite con miele e olio di dendè. Le sue oferende vengono poi portate nella boscaglia o
dove cresce il bambù (o nei canneti).
Obà
La prima moglie di Xangò, dea del fiume omonimo, S. Caterina d’Alessandria, protet-
trice dei disperati, come viene raffigurata sugli altari; è un’Orixà estremamente bellico-
sa, coraggiosa e determinata. Venne, secondo una leggenda, ripudiata da Xangò -che
nonostante tutto quello che le ha fatto passare ama intensamente- in favore di Oxum.
E’ la sovrana del “povo cor de rosa”, i suoi figli non sono molti, questo perché tradizio-
nalmente è un’Orixà molto esigente e gelosa. Il suo colore è generalmente il rosa - ma
in certe manifestazioni le è dedicato anche il marrone- ed il suo dominio è esteso a tutti
i mezzi che si muovono su ruote. Protegge dunque i viaggi, per terra come per mare,
gli spostamenti in genere e le strade. In una leggenda africana ci viene presentata come
tessitrice, questo particolare le è valso l’influenza pure su chi ha a che fare con questa
professione. Gli organi del corpo che sono legati a Obà sono le orecchie. Il motto con
cui viene salutata nei riti è “exò” ed i suoi simboli sono la ruota e la palma. Le offerte
dedicate a Obà vengono portate nella boscaglia, ai crocicchi o lungo le rive dei fiumi,
gli axès che
generalmente le vengono presentati sono fagiolini, ananas, cioccolatini, cacao.
Il giorno della sua festa è il 25 novembre.
Oxumarè
Nella moderna Umbanda questo Orixà viene cultua-
to nella linea di Xangò. Rappresenta l'arcobaleno, il
Grande Serpente che tutto muove, chiamato anche
Dan o Bessem, sei mesi maschio e sei mesi femmina,
servitore di Xangò ma figlio di Nanà ed Oxalà, incari-
cato di portare l'acqua dai fiumi e dal mare sulle nubi,
dove ha dimora il Re del Tuono. E' la causa di tutti i
movimenti, il serpente che si morde la coda e che gi-
rando su se stesso dà forma e sistemazione alla mate-
ria; è il tempo che passa, la continuità della vita ed il
rinascere della natura col passaggio delle stagioni: vita,
morte ed ancora vita. Simbolo iniziatico universale Oxumarè è il Signore della ricchez-
za, del benessere, dei commerci e di tutto quanto si evolve. Il suo colore è il bianco, ma
in certi templi viene celebrato con il giallo e nero o con il verde ed il bianco alternati;
il suo saluto rituale è "arromoboi". E' sincretizzato con San Bartolomeo e viene festeg-
giato il 24 agosto.
Linea di Ogùm
- Legião do Povo do Mar - chefe Ogum Beira Mar
- Legião do Povo dos Rios - chefe Ogum Iara
- Legião do Povo das Matas - chefe Ogum Rompe Mato
- Legião do Povo Africano - chefe Ogum Megê
- Legião dos Escravos de várias raças - chefe Ogum Naruê
- Legião Povo de Exú - chefe Ogum Malei
- Legião do Povo de Nagô - chefe Ogum Nagô
E' la Linea delle grandi richieste. Sono spiriti guer-

rieri che combattono per difendere dal male e dalle
negatività. Aprono le strade e spezzano gli ostacoli.
Primo marito di Iansà, sposo di Iemanjà e amante di
Oxùm. L'Orixà della guerra e del ferro, divinità del la-
voro umano che è in contatto con questo metallo e per
estensione protettore di fabbri, agricoltori, meccanici,
manovali, soldati, autisti e politici.
Il prode guerriero Ogùm viene invocato per proteg-
gersi dai nemici e per sconfiggere gli avversari, ve-
Linea di Ogùm
glia sui cammini e sulle strade insieme a Barà, ma il suo potere consiste anche nel-
le guarigioni reputate difficili, specialmente tumori e affezioni della pelle. Il colore
della linea di Ogùm è il rosso, ma vengono utilizzati anche il marrone ruggine, nero
(Megè), il verde e l'azzurro (povo do mar). Suoi simboli sono la spada, la lancia, il
machete e tutti gli attrezzi del fabbro. Ogùm ha sette manifestazioni ciascuna del-
le quali è a capo di una delle legioni che compongono questa linea. Il giorno del-
la festa di Ogùm è il 23 aprile, festa di San Giorgio (con cui viene rappresentato).
Le sue offerte, birra chiara, sigari… vengono portate nei luoghi di residenza dell'Orixà:
nelle foreste, sui cigli delle strade e degli incroci, lungo le ferrovie, sulla riva del mare o
dei fiumi. Viene salutato con l'orikì (saluto) "Ogùm yee".
Linea di Oxossi
- Legião de Urubatão
- Legião de Araribóia
- Legião do Caboclo das 7 Encruzilhadas
- Legião dos Peles Vermelhas - Chefe Águia Branca
- Legião dos Tamoios - Chefe Grajaúna
- Legião dos Guaranis - Chefe Araúna
- Legião da Cabocla Jurema
Queste legioni praticano il bene e la carità, si prodiga-

no nella cura e nella medicina naturale. Sono spiriti di
Caboclos (antichi capi indios). Oxossi è il Santo cac-
ciatore, Re di Ketu originariamente e oggi signore di
tutti i caboclos. È considerato un guerriero insieme a
Ogùm, Barà e Ossain. E' un Orixà molto potente e va-
loroso che, riverito nelle umide foreste, armato di arco
e freccia, caccia tutte le fiere, spirituali e materiali. In
Brasile Oxossi è diventato l'Orixà indio per eccellenza
e talvolta viene raffigurato proprio alla maniera degli
indios. Identificato con San Sebastiano per via delle
frecce inferte al martire cristiano, Oxossi si circonda sempre di animali e la sua
conoscenza delle foreste, associata anche al suo fino orientamento, ne fanno oggi an-
che uno dei protettori dei medium, una guida fedele su cui contare nei difficili cam-
mini della vita.
Linea di Oxossi
Il suo colore è il verde ed il suo simbolo l'ofà-arco e freccia saldati insieme.
Le sue offerte -sigari, vino rosso, galletti, caproni- ed i suoi cibi rituali, tra cui spiccano
il mais, la zucca ed il cocco vanno portate nella foresta, tra le radici di un albero. Il suo
saluto rituale è "oké!", che significa montagna, infatti Oxossi domina anche sui monti.
Linea di Yorimà, Africana o delle Anime

- Legião do Povo da Costa - chefe Pai Cabinda
- Legião do Povo do Congo - chefe Pai Congo
- Legião do Povo de Angola - chefe Pai José
- Legião do Povo de Bengela - chefe Pai Bengela
- Legião do Povo de Luanda - chefe Pai Francisco
- Legião do Povo de Guiné - chefe Zum Guiné
- Legião do Povo de Moçambique - chefe Pai Jerônimo
Questa linea è detta anche linea Africana, ed è com-

posta da spiriti di vecchi schiavi neri, nonchè entità
che gravitano nella vibrazione delle Anime. Sono
specializzati in lavori di magia, difendono dal male e
operano in beneficio di chi li invoca con fede pura. Il
capo della linea delle Anime è Omulù, San Lazzaro, il
Signore dei Cimiteri, ma anche l'Orixà della malattia e
della guarigione, della trasformazione e della rinascita
che regna sui cimiteri, operando assieme ad altri Exùs
di Quimbanda tra cui Exù Caveira. Viene onorato ai
piedi dei Cruzeiros (croci) dei Cimiteri o nei pressi
degli stessi. La linea delle Anime viene retta a livello mistico da San Cipriano, che
rappresenta la magia nel suo aspetto più elevato. I colori di Omolù variano a seconda
degli scopi per cui viene invocato, tra questi spiccano il bianco e il nero. Il suo numero
è il diciassette, gli vengono offerti pop corn, fagioli neri, mais. La sua rappresentazione
cattolica viene spesso posta dietro alle porte assieme ad una scopetta di miglio e ad una
pannocchia legata da un nastro rosso, questo ha come effetto di tutelare l'abitazione ed
i suoi occupanti. La sua festa è il 17 dicembre ed il suo simbolo è la stampella. A San
Lazzaro si chiedono guarigioni, protezione, salute. Il suo saluto è "atotô!". San Lazzaro
ha diverse manifestazioni, ma le più note sono Omolù, il vecchio che vaga di porta in
porta, coperto di piaghe e pago di un'elemosina o di un pezzo di pane viene invocato
Linea di Yorimà, Africana o delle Anime
per difendersi dal male e nelle guarigioni, il patrono degli infermi ma anche dei cimi-
teri; Abaluayé, chiamato anche il giovane, raffigurato con San Rocco, il medico dei po-
veri che attua soprattutto come guaritore e che viene talvolta onorato nelle spaccature
delle pietraie di Xangò. Le falangi della linea delle Anime sono spiriti chiamati Pretos
Velhos e sono le anime di vecchi schiavi che attuano come messaggeri della divina
carità nelle giras (cerimonie) di Umbanda.
Popolo della strada

Il popolo della strada è capitanato da Elegbarà, o più
semplicemente Barà, il Signore dei Crocicchi, sincre-
tizzato con Sant'Antonio da Padova. Barà è l'Orixà che
apre le porte alla sorte ed alla vita, è quello che spiana
la strada o che, dopo vie impervie, risolve un proble-
ma: egli fa e disfa. Malizioso ed astuto, è "Exù consape-
vole del proprio ruolo": la forza di Xangò, il coraggio di
Ogùm, gli influssi di Oxùm saranno annullati se non
ci si accattiva preventivamente questo potente Orixà. I
suoi colori rituali sono il rosso o il rosso e nero alter-
nati, il suo numero è il tre, la sua festa è il 13 giugno e
gli orikì con cui viene salutato sono "lalupo!" o "laroyé". Gli animali che gli sono sacri
sono i topi ed i pipistrelli. Nell’Umbanda delle Sette Linee Sant’Antonio vibra nella li-
nea di Oxalà. Il vecchio bambino accetta come offerte sigari, frutta (adora il cocco e le
banane), cachaça, qualche monetina di rame, dolci, cioccolatini, pane biscottato e tutto
ciò che la bocca possa mangiare. Gli ebòs (offerte) a lui dedicati vanno portati ad un
incrocio con quattro strade, preferibilmente di sera. Elegbarà ha molte manifestazioni,
ventuno in tutto, uno degli aspetti più temibili di Barà è Exù. Prima di fare un’offerta al
popolo della strada è consigliabile accattivarsi anche Ogùm Megè, che è a capo di tutti
gli incroci ed andrebbe salutato ogni volta bussando tre volte al centro degli incroci
stradali. Al popolo della strada appartiene anche il popolo gitano (Povo Cigano), una
vera e propria falange di spiriti che si muove sia nella linea dell’Umbanda che in quella
della Quimbanda. Il popolo zingaro è governato spiritualmente da Santa Sara Kali,
protettrice dei gitani.

L’Umbanda è una religione magica, ossia contempla nelle sue pratiche la possibilità
al fedele di entrare in contatto con le forze naturali e dirigerne l’axè (mana, energia
spirituale) per ottenere certamente una migliore sintonia con il cosmo ma anche per
impetrare dagli Orixàs vantaggi personali sempre secondo, naturalmente, la volontà
di Zambi. La magia dell’Umbanda si basa sul concetto di axè appunto, la forza divina
che permea tutto il creato che viene “manipolato” tramite gli ebò, offerte di cibi ri-
tuali, fiori, profumi… in sintonia con i vari Orixàs o tramite vere e proprie mirongas
(rituali magici) che permettono di ottenere aiuti dalle entità nella vita di tutti i giorni.
Entriamo dunque nel vivo della magia dell’Umbanda per sperimentare nella nostra
quotidianità il potere degli Orixàs e le loro benedizioni.

Elegbarà è il signore delle strade e dei cammi-
ni ma anche l’Orixà che capovolge le situazioni.
Questa pratica si esegue per far cambiare idea
ad un soggetto. Si esegue in un lunedì o in un ve-
nerdì, indipendentemente dalla fase lunare. Oc-
corre procurarsi quanto segue: una testa Eledà
del sesso della persona su cui si vuole influire,
polvere Cambia Voz, olio Amansa Guapo, fari-
na di mandioca, olio di dendè, un cucchiaino, tre
spilli, tre candele sete dias rosse e nere, un seme
di Exù. Il lavoro va svolto direttamente al suolo, a contatto col pavimento.
Sul fondo della testa di cera mettere una picco-
la fotografia del soggetto corredata di nome e cognome.
Ungere la testa con olio Amansa Guapo, come a volerla scaldare e dire:”Mente
spirito e pensiero di (nome e cognome) opero su di te nel nome di Elegbarà,
affinchè questo simulacro diventi la sua testa”. Su tre foglietti di carta bianchi
scrivere la richiesta in maniera sintetica. Piantarli con gli spilli negli occhi e
nella fronte, in modo che le scritte siano rivolte verso la testa. Capovolgere il
simulacro, versarvi dentro la mandioca, la polvere ed un po’ di dendè. Accen-
dere attorno le tre candele e mescolare gli elementi all’interno della testa con il
cucchiaino dicendo:”Opera Elegbarà sul pensiero di (nome e cognome), affin-
chè (fare richiesta)”. Inserire nella farina il seme. Lasciare consumare i ceri. Una
volta terminati abbandonare la testa ai piedi di un albero. Seguire le regole di
abbandono dei resti rituali spiegate a pagina 4 nel riquadro arancione.

Le difficili dinamiche di questo periodo compli-
cato che stiamo vivendo spesso influiscono sui
nostri figli e sulla loro serenità. Gli Ibeji, linea di
Iory, rappresentano i gemelli divini e l’energia
dell’infanzia.
Questa pratica si appella a questa meraviglio-
sa falange per tutelare i bambini e calmar-
li quando si dimostrassero troppo vivaci. Si
esegue questa simpatia in un mercoledì o in una domenica, la fase lunare è
ininfluente. Procurarsi quanto segue: defumadores Ibeji, una sete dias rosa
ed una celeste, due piatti di carta/plastica, due bicchieri di plastica, cara-
melle gommose tipo marshmallow, un panno celeste ed uno rosa, polve-
re Paz, polvere Defeza, polvere Mano Poderosa, bibita dolce per bambini.
Stendere i panni in un posto alto come da immagine, riempire i piatti di

eguali quantità di caramelle, colmare i bicchieri ed accendere le due can-
dele, prima la rosa poi la celeste dire:”Eremì Onibejada, vi offro questi dol-
ci, queste bevande e queste luci affinchè addolciate, illuminate e proteg-
gete queste anime (dire i nomi dei propri bambini), difendeteli (versare
polvere Defeza sui dolci), stendete la vostra mano su di loro (versare polvere
Mano Poderosa) ed agite sulla loro tempra e sul loro spirito (versate polvere
Paz)”. Accendete un defumador. Dite:”Salga nell’Aruanda la mia preghiera”.
Dopo sette giorni portare i resti del rituale in un giardino.

I restanti defumadores andranno accesi uno al giorno fino alla fine delle
confezione e le ceneri gettate in acqua corrente (lavandino).

Negli ultimi anni abbiamo assistito a recrudescenze pande-
miche che ci hanno riportato ai tempi oscuri della nostra
storia, questa fermezza spirituale viene eseguita per tenere
lontani da sè le malattie. Va eseguita in un lunedì, giorno del-
le Anime sotto l’egida di Omolù. Non ci sono prescrizioni
circa le fasi lunari, ma va eseguito in orario diurno. Procu-
rarsi quanto segue: una bottiglia di cachaça, un piatto di ter-
racotta (sottovaso), una pemba celeste, polvere Saude, olio Ajo Macho, polvere
Comigo Ninguem Pode, 13 foglie di salvia, una candela stilo viola, una candela
stilo bianca e nera, una candela stilo celeste, un grappolo d’uva, olio di dendè.
Aprire la bottiglia e versare in un bicchiere della cachaça. Tracciare nel piatto,
con la pemba il ponto riscado (sigillo) di Omolù per la salute. All’interno della
bottiglia mettere i vari ingredienti (polveri, olio e le foglie di salvia). Aggiungere
capelli o unghie del soggetto da proteggere. Chiudere la bottiglia, metterla nel
piatto insieme al bicchiere di cachaça.
Attorno accendere le tre candele (non è
importante l’ordine) quindi dire:”Atotò
Omolù, medico dei poveri, dai forza e
proteggi la salute di (nome e cognome),
non permettere alle legioni di Ofò di in-
crociare il suo cammino. Fare consuma-
re le candele. Una volta finite le candele
conservare la bottiglia in casa (per alme-
no tre mesi) in un posto alto. Mettere nel
piatto l’uva, versarvi sopra un po’ di den-
dè ed abbandonare il piatto in un bel prato seguendo le regole spiegate a pagina
4 di questo lunario.

Xangò, il signore della giustizia, viene invocato anche per attirare il denaro
e propiziare l’abbondanza. Si esegue questo ebò in un mercoledì di luna
crescente, in orario diurno. Occorrente: un piatto bianco, 6 banane, olio di
dendè, un nastro rosso, olio Lluvia de Oro y Plata, polvere Ouro, polvere
Prata, polvere Prosperidade, una candela da sette giorni bianca e rossa,
defumadores Xangò. Scrivere il proprio nome su un foglietto e metterlo in
fondo al piatto. Sbucciare le banane e metterle nel piatto dopo averle lega-
te con un nastro rosso facendo sei nodi. Versare sopra le banane l’olio di
dendè dopo averlo mescolato con l’olio esoterico. Versare sopra le polveri
e dire:”Cao Cabiesilè Xangò, mio buon san Gerolamo, ti offro questo ebò e
chiedo il tuo aiuto. Attraverso queste polveri, espressioni della mia volontà
chiedo denaro, abbondanza e prosperità”. Accendere la candela a fianco ed
un defumador. Dire:”Salga fino alle nuvole, Djacutà, la mia richiesta,
illumina il mio cammino”. I defumadores andranno consumati uno al
giorno fino alla fine della confezione. Una volta terminata la candela por-
tare il piatto con le banane in una pietraia o ai piedi di un grosso albero
seguendo le regole specificate a pagina 4 e pagando il signore del luogo
con sei monete dorate.

La burocrazia, nonostante il proliferare delle nuove
tecnologie, sembra essere una delle piaghe più
attuali della nostra quotidianità. Quando ci si trova
ad affrontare una situazione che fa fatica a
risolversi e si è costellata da continui imprevisti
ci si può rivolgere a Iansà, la signora dei venti, af-
finchè spazzi via ogni ostacolo. Questa pratica si
esegue di mercoledì, in orario diurno. Indipenden-
temente dalla fase lunare. Occorrente: una candela
sete dias gialla e rossa, olio Destrancadera, olio Cannella, olio Abre Camino,
polvere Iansà, polvere Hei de Vencer, un piatto bianco, una arancia, olio di den-
dè, miele. Su un foglietto scrivere in maniera sintetica la richiesta.
Metterlo al centro del piatto. Spruzzarvi sopra le due polveri dicendo:”Santa
Barbara Iansà, fammi risolvere questa situazione (spiegarla)”. Mettervi sopra
la candela. Attorno alla candela mettere gli spicchi di un’arancia circolarmente.
Versare sulla parte superiore della candela, prima di accenderla, nove gocce di
ciascun olio esoterico. Versare sopra gli spicchi olio di dendè e miele, quindi
dire:”Iansà ti chiedo di intercedere presso Zambi affinchè (dire la situazione
bloccata) si risolva velocemente e positivamente per me, ti offro questo
arancio e ti chiedo di aiutarmi in questo momento di difficoltà, Eparrey Oyà!”.
Accendere la candela:”Illumina la mia vita, risolvi i miei problemi e
prometto riconoscenza tramite un’offerta che farò in tuo onore”. Lasciare consu-
mare la candela davanti alla statua di Iansà o in casa in un posto alto.
Terminata la candela portare i resti in un giardino
seguendo come di consueto le regole di abbandono dei resti rituali.

Oxossi, il grande cacciatore è il signo-
re delle foreste, della caccia, ma si invoca
altresì in ambito legale per sfuggire a ver-
detti capestro e situazioni giurispruden-
ziali scomode attraverso questa mironga.
Si esegue questa pratica in un giovedì,

in orario notturno. Procurarsi un pic-
colo cocomero (nell’era della globaliz-
zazione si trova anche in inverno pres-
so le grandi catene), tagliarlo a metà e
svuotarlo come mostrato nell’immagine.
Occorre altresì procurarsi quanto segue: polvere Oxossi, polvere Vencer De-
manda, polvere Coyote, olio Vencedor, una candela sete dias verde, mais giallo
cotto, vino rosso, miele, defumadores Oxossi. Sul fondo del frutto mettere il
nome delle persone con cui si ha il contenzioso, nel caso scrivere in manie-
ra sintetica il problema legale da cui si vuole uscire. Versarvi sopra le polve-
ri e l’olio esoterico. Appoggiare sopra la candela. Attorno mettere mais giallo
cotto. Quindi versare sopra al mais un po’ di vino rosso e abbondante miele.
Accendere la candela e un defumador quindi dire:”Oké arò Oxossi, signore delle

foreste, mi trovo intrappolato in questa situazione (spiegare) ti chiedo di libe-
rarmi e ti prometto che ti farò un grande ebò”. Fare consumare la candela, quin-
di portare il lavoro in una boscaglia seguendo le regole di abbandono rituale.
I defumadores andranno consumati uno al giorno fino alla fine della confezio-
ne, le ceneri dovranno essere gettate in acqua corrente (lavandino).

Iemanjà è la Signora dei mari, in questa pratica, che va eseguita in un sabato
di luna crescente, in orario diurno, viene invocata per legare due persone. La
pratica può essere eseguita anche su soggetti dello stesso
sesso. Procurarsi due pupi in stoffa bianchi, due pietre
acquamarina, una quartinha con manici, anil, polvere
Liga, polvere Atrativo do Amor, polvere Segurança, mie-
le, canjica, profumo fiori d’arancio (Agua Naranja), due
sete dias bianche, una sete dias bianca e azzurra, nastro
bianco, una candela stilo bianca, zucchero bianco. Prepa-
rare la canjica in antecedenza, in modo che resti al dente
(vedi istruzioni sul nostro portale). Battezzare i due pupi
con i nomi delle persone da legare. In quello dell’uomo
inserire la pietra e la foto della donna, viceversa in quello della donna inserire la
foto dell’uomo e l’altra pietra. Se avete frammenti di abiti dei soggetti usateli per
decorare i pupi. Legate i due pupi con il nastro bianco in modo che siano pra-
ticamente mummificati l’uno legato all’altro. Metterli nella quartinha, versarvi
sopra l’anil e le altre polveri, quindi coprire con canjica, versare sopra un po’ di
profumo ai fiori d’arancio e colmare con miele. Mettere la quartinha davanti a
Iemanjà se avete la statua, oppure in un posto alto. Sigillare la quartinha serven-
dosi della candela stilo accesa, facendo colare la cera dopo averla chiusa col suo
coperchio. Posizionare le candele come mostrato nell’immagine. Accendere le
due sete dias bianche in nome dell’angelo della guardia dei due soggetti, quindi
quella bicolore. Accendere la prima sete dias bianca dire:”Offro questa candela
per l’angelo della guardia di (nome e cognome del primo soggetto)”. Spruzzare
un pizzico di zucchero attorno alla fiamma.”Con questo zucchero lo addolcisco
verso (nome e cognome dell’altro soggetto)”. Fare lo stesso procedimento con
la seconda candela sete dias bianca. Accendere la candela bicolore e dire:”Mia
amata Iemanjà, regina di Ayokà, unisci anima e corpo di (nomi delle persone)
affinchè mai possano essere divisi, nervo per nervo, vena per vena, sangue per
sangue fino all’ultimo respiro”. Fare consumare le candele, quindi seppellire la
quartinha in un bel giardino ai piedi di un albero.
La bella fra le belle, la dolce Oxùm, viene invocata in questa mironga per au-
mentare il proprio fascino personale ed il proprio potenziale seduttivo median-
te un bagno mistico che in virtù del suo axè diventa una
vera e propria calamita di attrazione personale. Si esegue
questo lavoro la notte di luna piena. Procurarsi: una bot-
tiglia di spumante dolce, Agua Atrativo do Amor, estratto
Miel de Amor, estratto Garrapata, olio Aphrodesia, cinque
candele stilo gialle. La pratica va svolta all’aria aperta, o su
un davanzale, in modo che i raggi lunari possano illuminare
il vostro lavoro. Versare lo spumante in un contenitore di
vetro trasparente. Attorno mettete le candele come illustrato
nell’immagine. Aggiungete l’Agua Atrativo do Amor, gli estratti e l’Aphrodesia.
Accendete le candele in ordine orario, non importa da quale partiate, quindi
dite:”O bella luna, o bella Oxum, signora del fascino, della seduzione, ti offro
questo spumante e queste candele affinchè tramite questo balsamo scenda su
di me una scintilla del tuo fascino e possa splendere come stella nel cielo della
vita. Ore yeyé iyà mì”. Terminate le candele con il liquido contenuto nella ciotola
fatevi un bagno, dal collo in giù, ma abbiate cura di bagnarvi anche il viso. Non
sciacquatevi per almeno cinque ore. Quindi potrete lavarvi regolarmente.

Ogùm è per autonomasia il Guerriero dell’Um-
banda ed è sempre pronto a sguainare la sua spa-
da in difesa dei più deboli. Questa mironga è sot-
to gli auspici di Ogùm Megé, di facile esecuzione
può essere eseguita in qualunque momento ci si
senta minacciati da terze persone sia a livello fi-
sico che spirituale. Ogùm Megè unisce la vibra-
zione della lotta a quella della linea delle anime.
Si esegue questo lavoro in un martedì, in orario
notturno, preferibilmente in fase lunare calan-
te. Procurarsi: una bottiglia di cachaça, pimenta
da costa, polvere Ogùm, polvere Vingança, sette
chiodi, polvere Assafetida, polvere Vencer Demanda, una candela sete dias gial-
la e nera. Scrivere su un foglietto bianco a matita il nome completo del nemico o
dei nemici (massimo tre) e inserirlo nella bottiglia; se non si conoscono i nomi
saltare questo passaggio. Aggiungere i chiodi e le polveri chiudere la bottiglia e
agitare dicendo:”Saravà Ogùm, Ogunhé patacourì Ogum Megè, sono attaccato
da ogni lato, le forze mi stanno abbandonando, ma con te al mio fianco non
ho timore e nulla ho da temere, liberami da chi vuole la mia rovina, spezza le
loro lance, sii mio baluardo e mia difesa, vincili perché solo tu puoi”. Accendere
a lato della bottiglia la candela. Ogni notte, per sette notti, agitare la bottiglia.
L’ultima notte andare a un incrocio di quattro strade e spaccare al centro dello
stesso la bottiglia dicendo:”Ogùm Megè General da Banda, signore dell’ultima
porta, spezza le forze ai miei nemici e dammi giustizia”.
I resti della candela potranno essere gettati nell’indifferenziata.

Se è vero che il denaro non fa la felicità pos-
siamo altrettanto dire che una situazione de-
bitoria toglie quanto meno la serenità. Questa
pratica si esegue in luna crescente di merco-
ledì, in orario diurno sotto la benedizione
di Oxumaré, il serpente dell’abbondanza in
grado di cambiare le situazioni più impervie.
Occorrente: un piatto di ter-
racotta, 1 kg di zucchero bian-
co, sette uova sode, polvere Ouro, polvere Prata, polvere Para Mi,
polvere Hei de Vencer, una candela sete dias di sette colori.
Mettere sul fondo del piatto una propria foto corredata di dati. Versare nel
piatto, sopra la foto, lo zucchero e mescolarlo con le quattro polveri dicen-
do:”Arromoboi Oxumaré, grande agente karmico del destino, ti chiedo umil-
mente di cambiare la mia situazione economica e di liberarmi dal vinco-
lo dei debiti in modo che possa onorarli con dignità ed uscire dalla povertà”.
La candela durerà circa sette giorni, quando si sarà consumata raccoglierete

il tutto e lo abbandonerete in un prato lontano da piante spinose. L’involucro
della candela potrà essere gettato nella pattumiera.

LES POUDRES SUPRÊMES
Sono una linea di ricette originali provenienti
dalla tradizione Vodou di Haiti. Ogni polvere
rispecchia la formula in tutti i suoi elementi
e viene preparata e consacrata secondo il ri-
tuale originario. L’uso delle polveri Vodou è
estremamente vario, se da un lato vengono im-
piegate all’interno della ritualistica, dall’altro
sono considerate esse stesse un vero e proprio
rituale. Ogni formula è una vera rarità botani-
ca, un articolo unico che racchiude il mistero
e il segreto di una tradizione che nasce dalla
perfetta sintesi di culture differenti che si ar-
monizzano nell’arte, nella musica e nello spi-
rito. Il Crogiuolo® vi offre questo prodotto garantendo sulla genuinità e proponen-
dovelo come una vera e preziosa curiosità folklorica di questa incredibile tradizione
spirituale. Queste meravigliose ricette sono considerate potentissime e si attivano se-
condo la volontà dell’operatore seguendo le istruzioni che accompagnano il prodotto.
LA POUDRE DU GRANDE POUVOIR “CONTRE LE MAUVAISES INFLUENCES”

viene usata per liberare luoghi o persone infestate da Entità negative o Spiri-
ti Maligni. Allontana l’invidia, le gelosie, le persone che vogliono danneggiare.
Elimina i rivali in amore o nel lavoro, svela intrighi e maldicen-
ze. Chiude la bocca alle persone che parlano contro di Voi. Elu-
de ricatti, minacce, telefonate anonime e tutto ciò che può danneggiare.
La meravigliosa particolarità di questa Polvere sta nell’allontanare le negativi-
tà ma nel contempo nel portare a persone o luoghi armonia, pace e serenità.
LA POUDRE SOUPREME “POUDRE D’AMOUR ROUGE”

LA POUDRE D’AMOUR è utile in tutte le situazioni sentimentali o sessuali.
Se volete legare il partner, fare ritornare la persona amata o risvegliarne il de-
siderio bruciate un poco di questa meravigliosa polvere pensando a ciò che
desiderate per propiziare la realizzazione dei vostri desideri sentimentali.
Il soggetto chiamato non potrà resistere e presto tradizionalmente tornerà da voi.

LA POUDRE SOUPREME “LE GRANDE MALEFICE”
Tutti i lavori di odio, distruzione, allontanamenti, maledizioni, disgrazie ecc…, pos-
sono essere eseguiti con LES POUDRES SUPRÊMES “LE GRANDE MALEFICE”.
La duttilità di questa polvere la rende portentosa esecutrice della vostra volontà. È
l’energia del vostro pensiero che le dà potere innescando la vibrazione negativa.
Non è soggetta a lunazione, quindi si può impiegare in qualsiasi giorno, in qualsiasi
momento.
Utilizzata inoltre durante i rituali negativi ne potenzia l’effetto, ma in questo caso biso-
gna attenersi alle lunazioni ed ai giorni propizi.
Può essere utilizzata per qualsiasi operazione magica negativa come polvere o come
defumazione.
Sono attivate dal pensiero di chi opera. Se il contatto con la polvere avviene dopo la
carica, sarà opportuno che chi le impiega esegua un bagno di purificazione.
Per l’ambiente dove è stato eseguito il rituale consigliamo di effettuare una purificazio-
ne con incensi o defumazioni di scarico.
Quando viene utilizzata come defumazione per mandare negatività non crea problemi
all’operatore, ma se si eseguono diversi Rituali al giorno, la sera è meglio purificarsi e
purificare l’ambiente.
LA POUDRE SOUPREME “BOUQUET D’ARGENT” Già il nome è una promessa,

infatti LA POUDRE SOUPREME® BOUQUET D’ARGENT® manterrà la promessa di
moltiplicare le vostre entrate. Utile per incrementare attività commerciali, negozi e
qualsiasi attività rivolta al pubblico.
Indispensabile per i liberi professionisti e per coloro che lavorano in borsa, imprendi-
tori, agenti e per tutte le attività.
Inoltre si può usare LA POUDRE SOUPREME® per riscuotere crediti da debitori rilut-
tanti. Indispensabile per coloro che cercano lavoro o devono cambiarlo.
Si consiglia l’uso di questa polvere prima di iniziare qualsiasi nuova attività per propi-
ziarne la riuscita finanziaria. I poteri attribuiti a questa miscela si estendono anche alle
vincite al gioco.
Disponibili a Euro 47,90 cad.

La Santisima Muerte, nella tradizione Messicana non è un’entità negativa, il suo culto
va di pari passo con quello della Vergine di Guadalupe. Signora della morte certamen-
te, ma per diretta conseguenza anche Signora della Vita, in quanto fine e principio al
medesimo tempo. Quando ci si rivolge alla Santisima Muerte è bene considerare que-
sto principio, nelle sue orazioni: fine di una situazione negativa in ragione di una nuo-
va condizione, migliore e luminosa. Se dovete chiedere denaro chiedete dunque fine
della povertà in ragione di un nuovo inizio di prosperità e benessere, se chiedete amo-
re chiedete la fine della solitudine o la fine delle sofferenze in amore in ragione di un
rapporto felice e appagante. La tradizione vuole che chiunque si affidi alla Santisima
Muerte sarà sempre atteso. Tenere in casa la sua immagine consacrata, indossare la sua
medaglia e onorare la sua immagine con semplici offerte porta benessere, protezione,
difesa, aiuto e sicuro scudo contro le forze del male che nulla potranno contro quella
che, secondo quanto si tramanda in Messico, fu la prima Creatura creata da Dio.
La nuova linea Rituali della Santisima Muerte comprende una selezione di pratiche
tradizionali della brujeria messicana, che coprono diversi ambiti dell’esistenza e diffe-
renti bisogni. Ogni rituale è completo e comprende tutto il materiale esoterico neces-
sario oltre al sigillo sacro per l’esecuzione del rito. Ogni kit è disponibile a
Euro 120.00 iva inclusa

Lunario 2022
Il Crogiuolo® sas di Diana Grassadonia & C.
Via Roberto Bracco, 3
20159 – Milano – Italia
P.Iva 11035450151
Tel 02/69.00.91.80 – 02/66.80.45.45

Fax 02/69.00.93.02 – WhatsApp +39.392.994.0881
www.ilcrogiuolo.it
info@ilcrogiuolo.it
EURO 10,00

LUNARIO - 2022 - REV II - Def

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GLI ORIXÀS DELL’ UMBANDA

Il Crogiuolo® sas di Diana Grassadonia & C.

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(Ponto di Chiamata degli Orixàs)

LUNARIO 2022 www.ilcrogiuolo.it pagina 3

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Luna Crescente: segue la Luna Nuova. L’astro lunare inizia a mo-

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Luna Piena: corrisponde al massimo climax della forza lunare.

Luna Calante: segue immediatamente la Luna Piena, già il giorno

LUNARIO 2022 www.ilcrogiuolo.it pagina 6

Questo simbolo indica l’ entrata in luna:

Nuova Piena Crescente Calante

LUNARIO 2022 www.ilcrogiuolo.it pagina 8

Fase Lunare Giorno Festività Esoteriche Alba Tram

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NUOVA 1 M RITUALE DELLA CANDELORA 7.23 17.25

Fase Lunare Giorno Festività Esoteriche Alba Tram

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NUOVA 1 V 5.53 18.35

Fase Lunare Giorno Festività Esoteriche Alba Tram

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Fase Lunare Giorno Festività Esoteriche Alba Tram

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Fase Lunare Giorno Festività Esoteriche Alba Tram

2 V S. Mosè (nel Voodoo Damballah Petrò) 5.37 18.42

15 G Mater Dolorosa (Metreselì) 5.50 18.20

Fase Lunare Giorno Festività Esoteriche Alba Tram

Fase Lunare Giorno Festività Esoteriche Alba Tram

1 M Festa di Ognissanti 6.42 17.04

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Fase Lunare Giorno Festività Esoteriche Alba Tram

13 M Santa Lucia 7.29 16.39

25 D NATALE - Festa di Oxalá bambino 7.36 16.44

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LUNARIO 2022 www.ilcrogiuolo.it pagina 25

LUNARIO 2022 www.ilcrogiuolo.it pagina 26

- Legião de Santo Antonio

La missione delle sue falangi è catechizzare gli spiriti

Talvolta il suo aiuto è chiesto per illumi-

Oxalà ha sedici manifestazioni, tuttavia le più conosciute sono Oxaguian, il giovane,

LUNARIO 2022 www.ilcrogiuolo.it pagina 27

Dona Janaìna, Inaè, Regina di Aiokà o più semplice-

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LUNARIO 2022 www.ilcrogiuolo.it pagina 29

La missione di queste falangi è insegnare le cose sco-

LUNARIO 2022 www.ilcrogiuolo.it pagina 30

- Legião de Iansà - chefe Santa Bárbara

In questa linea attuano gli spiriti di Giustizia. Proteg-

LUNARIO 2022 www.ilcrogiuolo.it pagina 31

E' la Linea delle grandi richieste. Sono spiriti guer-

Queste legioni praticano il bene e la carità, si prodiga-

Linea di Yorimà, Africana o delle Anime

Questa linea è detta anche linea Africana, ed è com-

Popolo della strada

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LUNARIO 2022 www.ilcrogiuolo.it pagina 39

Stendere i panni in un posto alto come da immagine, riempire i piatti di

Dopo sette giorni portare i resti del rituale in un giardino.

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