CARTILAGINE

• Scheletro definitivo dei selaci e

ciclostomi, nei mammiferi è pericondrio
l’abbozzo fetale che verrà poi
sostituito dall’osso.
• È costituita da una abbondante
matrice extracellulare in cui
sono immerse le cellule che la Matrice
producono: i condrociti, Extracel
contenuti nelle capsule lulare
cartilaginee
• Non è irrorata, né innervata.
Riceve nuntrimento dal
pericondrio, il tessuto
connettivo che la riveste. condrociti
• Nei selaci e ciclostomi
costitusce lo scheletro
definitivo.
0
MATRICE EXTRACELLULARE – sostanza amorfa

Aree Aree interterritoriali

territoriali 0
MATRICE EXTRACELLULARE – parte fibrillare

Fibre collagene Fibre elastiche

[a1(II)]3

non presentano il periodo

0
 CONDROCITI

Gruppi
isogeni

0
CONDROGENESI

Crescita
interstiziale – mitosi
dei Crescita per
condrociti
capsulari apposizione –
(gruppi isogeni) condrociti
dal pericondrio

0
TIPI DI CARTILAGINE

Cartilagine ialina

0
Cartilagine elastica Cartilagine fibrosa

0
 CARTILAGINE CELLULARE

Cartilagine cordoide Cartilagine condroide

0
Tipi di ossa

DAL PUNTO DI VISTA ANATOMICO LE OSSA VENGONO DISTINTE IN OSSA

LUNGHE , BREVI , PIATTE e IRREGOLARI
NEI MAMMIFERI , IN BASE ALLA ORGANIZZAZIONE STRUTTURALE , LE
OSSA PRESENTANO UNA STRUTTURA COMPATTA O SPUGNOSA
QUESTO ASPETTO NON RIGUARDA TUTTI I VERTEBRATI ED ANCHE TRA I
MAMMIFERI L’OSSO PRESENTA ANCHE ALTRI ASPETTI STRUTTURALI.
 Osso
• È un organo specializzato per dare
sostegno,protezione, locomozione (con i
muscoli); contiene il tessuto emopoeitico e
il grasso; è, inoltre, la riserva di ioni Ca++. Cartilagine
• È un tessuto altamente dinamico, articolare
continuamente rinnovato per
riassorbimento del tessuto osseo vecchio e
deposizione di tessuto osseo nuovo. E’
rivestito da un connettivo, periostio
Spugoso
(endostio nel canale midollare) eccetto che
nelle articolazioni le cui superfici sono
rivestite da cartilagine ialina articolare,
che non viene rigenerata. Pertanto un
pezzo scheletrico osseo è un organo che
contiene tessuto osseo, cartilagineo,
adiposo ed emopoietico).
compatt
o
 Epifisi
Sezione
trasversa Tessuto osseo Spugoso

Cavità
C
midollare

Diafisi:solo osso compatto Tessuto osseo compatto

Epifisi
TESSUTO OSSEO : GENERALITA’
E’ UNA FORMA DI TESSUTO CONNETTIVO IN CUI LA
MATRICE INTERCELLULARE E’ DURA PERCHE’
FORTEMENTE MINERALIZZATA PER LA PRECIPITAZIONE
DI SALI COSTITUITI DA ORTO-FLUORO-FOSFATO DI
CALCIO SOTTO FORMA DI CRISTALLI DI IDROSSI-
APATITE
COME IN TUTTI I CONNETTIVI SI TROVANO : CELLULE
(sistema OSTEOBLASTI-OSTEOCITI ) ; MATRICE
ORGANICA EXTRACELLULARE ( particolari GAG e
glicoproteine) E FIBRE COLLAGENE (collagene di tipo 1 ).
IN SENO ALLA MATRICE ORGANICA VENGONO POI
DEPOSITATI I SALI MINERALI CON UN PROCESSO
DENOMINATO MINERALIZZAZIONE
TESSUTO OSSEO COMPOSIZIONE :

PARTE MINERALE : 65% DEL PESO SECCO DI CUI :

85% DI ORTO-FLUORO-FOSFATO DI CALCIO SOTTO FORMA DI CRISTALLI DI
IDROSSIAPATITE
5% DI CARBONATO DI CALCIO
10% DI FOSFATO DI MAGNESIO
TRACCE DI Sr, Mn, Na, K,

PARTE ORGANICA : 35% DEL PESO SECCO , COSTITUITA DA :

GAG: CONDROITINSOLFATO , CHERATANSOLFATO, ACIDO IALURONICO
GLICOPROTEINE VARIE , DI CUI SPECIFICHE PER L’OSSO :
OSTEONECTINA,OSTEOCALCINA, SIALOPROTEINA BSP.

CELLULE :
SISTEMA OSTEOBLASTI-OSTEOCITI ; OSTEOCLASTI ( questi ultimi derivano da
Monociti-Macrofagi migrati nel tessuto osseo
LA COMPONENTE ORGANICA E’ DATA DA COLLAGENE DI
TIPO 1
DA GAG , SIMILI A QUELLI DEL CONNETTIVO ( condroitin-
solfato,cheratan-solfato ,acido ialuronico )
DA GLICOPROTEINE SPECIFICHE PER L’OSSO
(Osteonectina , Osteocalcina , Sialoproteina (BSP)

LE CELLULE SPECIFICHE DELL’OSSO SONO DATE DAL

SISTEMA OSTEOBLASTI-OSTEOCITI

GLI OSTEOCLASTI INVECE SONO CELLULE

IMMIGRATE E DERIVANO DAL SISTEMA : MONOCITI-
MACROFAGI
Osteociti

Osteoblasti
GLI OSTEOBLASTI SI AVVICINANO
TRA LORO E COMINCIANO A
DEPOSITARE LA MATRICE
ORGANICA INTERCELLULARE.
SUCCESSIVAMENTE ALL’INTERNO
DELLA MATRICE ORGANICA
VENGONO DEPOSITATI I SALI
MINERALI PER CUI GLI
OSTEOBLASTI VENGONO
RACCHIUSI IN PARTICOLARI
CAVITA’ ( DETTE LACUNE ) E SI
TRASFORMANO IN OSTEOCITI
Osteociti – lacune osse – Canalicoli e processi osteocitari- Gap junctions tra processi
osteocitari di differenti osteociti
LE GIUNZIONI TRA I PROLUNGAMENTI
OSTEOCITARI CONSENTONO ALLE CELLULE
OSSEE DI NUTRIRSI
INFATTI LA MATRICE MINERALIZZATA NON
CONSENTE AI NUTRIMENTI DI DIFFONDERE
TRAMITE ESSA BENSI’ I NUTRIMENTI VENGONO
CAPTATI DAI PROLUNGAMENTI DEGLI
OSTEOCITI PIU’ VICINI AI VASI SANGUIGNI E
DISTRIBUITI A CASCATA VERSO GLI OSTEOCITI
PIU’ LONTANI
IL SISTEMA PERTANTO RICHIEDE CHE IL
TESSUTO OSSEO SIA SEMPRE E
NECESSARIAMENTE IN RAPPORTO CON UN
SISTEMA VASALE
LA SOSTANZA
INTERCELLULARE E’
FORTEMENTE
MINERALIZZATA .
I SALI SONO DATI DA
CRISTALLI DI IDROSSI-
APATITE CHE SI
PRESENTANO COME DEI
PRISMI ESAGONALI I cristalli di
ALLUNGATI E DI idrossiapatite hanno
aspetto di lunghi
LIMITATO SPESSORE. TALI prismi esagonali che
CRISTALLI VANNO AD si depositano attorno
INTONACARE LE FIBRE alle fibre collagene
sul periodo di 640 A°
COLLAGENE
IN BASE A COME VIENE DEPOSITATA LA SOSTANZA MINERALE SI VENGONO
A FORMARE DUE DIVERSI ASPETTI STRUTTURALI DEL TESSUTO OSSEO ,
CHE POI RISCONTREREMO NELLA FILOGENESI E NELL’ONTOGENESI.

1)OSSO NON LAMELLARE o ALAMELLARE

nei vertebrati non
Mammiferi, e nelle ossa
embrionali dei mammiferi:

OSSO LAMELLARE
Tessuto osseo lamellare
tipico dei Mammiferi adulti
TESSUTO OSSEO ALAMELLARE:
E’ IL PIU’ PRIMITIVO
UN PEZZO SCHELETRICO OSSEO ALAMELLARE E’ DATO DA UNA MASSA
UNICA DI MATRICE CALCIFICATA NEL CUI INTERNO SONO SCAVATE LE
LACUNE OSSEE CONTENENTI GLI OSTEOCITI E NEL CUI SPESSORE LE
FIBRE COLLAGENE HANNO UN ANDAMENTO O INTRECCIATO ( come
nelle ossa corte ) O APPROSSIMATIVAMENTE PARALLELO ( ma non
rigorosamente ).
PROPRIO PER LA DISPOSIZIONE IRREGOLARE DELLE FIBRE
COLLAGENE , SE UNA SEZIONE DI OSSO ALAMELLARE VIENE
OSSERVATA AL POLARIZZATORE A PRISMI INCROCIATI ;ESSA
APPARIRA’ COMPLETAMENTE ESTINTA ( cioè buia )
PRIMA DI DESCRIVERE L’OSSO
LAMELLARE OCCORRE DARE IL
CONCETTO DI LAMELLA OSSEA:
E’ UNA SORTA DI TAVOLETTA
DOTATA DI UN CERTO SPESSORE NEL
QUALE SONO SCAVATE LE LACUNE
OSSEE CONTENENTI GLI OSTEOCITI
E IN CUI SI RISCONTRANO FIBRE
COLLAGENE DISPOSTE, IN OGNI
SINGOLA LAMELLA , IN MANIERA
RIGOROSAMENTE PARALLELA TRA
LORO.
Aspetto di una epifisi di un femore-
COME GIA’ VISTO IL TESSUTO OSSEO
LAMELLARE PUO’ PRESENTARSI IN Nella parte centrale l’osso ha struttura
spugnosa .
FORMA SPUGNOSA O COMPATTA.
Ogni spicola del trabecolato ha però
struttura lamellare
Nelle cavità del trabecolato è contenuto
midollo osseo
Tessuto osseo spugnoso –

Gli osteociti sono contenuti in lacune ossee di lamelle ossee

irregolari che vanno a costituire le trabecole dell’osso spugnoso
nelle cui cavità è contenuto il tessuto emopoietico o il tessuto
adiposo
Organizzazione del tessuto osseo lamellare compatto

osteone
Osteociti

Canale di Havers

NEL TESSUTO OSSEO LAMELLARE COMPATTO LE LAMELLE SONO DISPOSTE

UNA STRETTAMENTE ADDOSSATA ALL’ALTRA , SENZA SPAZI CONTENENTI
MIDOLLO OSSEO E LA DISPOSIZIONE PUO’ ESSERE O SECONDO SISTEMI
CONCENTRICI ( a formare gli osteoni ) , COME NEL CASO DELLE DIAFISI DELLE
OSSA LUNGHE O SECONDO LAMINE PARALLELE TRA LORO , COME NEL CASO
DELLA PARTE ESTERNA DELLE OSSA PIATTE ( es. ossa parietali del cranio)
SE SI HA A DISPOSIZIONE UN PEZZO SCHELETRICO SCONOSCIUTO E NON
SI CONOSCE SE SI TRATTA DI UN OSSO LAMELLARE O ALAMELLARE E’
SUFICIENTE OSSERVARNE UNA SEZIONE AL MICROSCOPIO
POLARIZZATORE A PRISMI INCROCIATI.
SE L’IMMAGINE APPARIRA’ BUIA ALLORA SI TRATTA DI UN OSSO
ALAMELLARE ; SE APPARIRA’ BIRIFRANGENTE ALLORA SI TRATTA DI UN
OSSO LAMELLARE. IL METODO E’ APPLICABILE ANCHE SU PEZZI
SCHELETRICI ANTICHi E ANCHE ( entro certi limiti ) SU FOSSILI.
Nella successiva diapositiva si osserva la sezione trasversa di un femore lamellare al
polarizzaore
CONCETTO DI OSTEONE :
E’ UNA STRUTTURA
CILINDRICA DATA DA UNA
SERIE DI LAMELLE DISPOSTE
CONCENTRICAMENTE
ATTORNO AD UNA CAVITA’
CONTENENTE VASI E NERVI.
NELLO SPESSORE DI OGNUNA
DI QUESTE LAMELLE SONO
SCAVATE LE LACUNE
CONTENTI GLI OSTEOCITI
ED IN OGNUNA DI QUESTE
LAMELLE LE FIBRE
COLLAGENE SONO
RIGOROSAMENTE
PARALLELE TRA LORO
Disposizione delle fibre collagene nelle lamelle dell’osteone

In una lamella le fibre collagene sono parallele

tra loro ma con andamento elicoidale.Nella
lamella consecutiva l’elicazione è antiparallela.
Ne consegue che tra due lamelle le fibre
collagene formano un angolo di 90°.I corpi
cellulari degli osteociti pertanto si dispongono
inclinati tra due fasci di fibre collagene e se
l’inclinazione in una lamella è a destra , nella
consecutiva sarà a sinistra.
 Disposizione degli osteociti nell’osteone

Gli osteociti sono contenuti in lacune osse.

Tramite prolungamenti citoplasmatici
scavano dei canalicoli prendendo contatto
(gap junctions) con i prolungamenti degli
osteociti adiacenti
Ultrastruttura
osteociti e
osteoblasti (Gli
osteoblasti, stimolati
dalla calcitonina,
depongono matrice
ossea).
UN ALTRO ELEMENTO CELLULARE CHE SI
RISCONTRA NEL TESSUTO OSSEO E’
L’OSTECLASTO. QUESTO ELEMENTO
DERIVA DAL SISTEMA MONOCITI- OSTECLASTO
MACROFAGI , CHE DOPO ESSERE MIGRATO
NEL TESSUTO OSSO SI E’ TRASFORMATO IN
OSTEOCLASTO. CON LA TRASFORMAZIONE
SI OSSERVA LA PRESENZADI PIU’ NUCLEI E
LA COMPARSA DI NUMEROSI LISOSOMI LA
FUNZIONE DI QUESTI OSTEOCLASTI E’
QUELLA DI PROVVEDERE ALLA
DEMOLIZIONE DEL TESSUTO OSSEO
PREESISTENTE. SUCCESSIVAMENTE NUOVI
OSTEOBLASTI PROVVEDERANNO ALLA
RICOSTRUZIONE CON QUESTE DUE
ATTIVITA’ L’OSSO VIENE CONTINUAMENTE
MODIFICATO (demolito e ricostruito )
RISULTANDO QUINDI UN TESSUTO
DINAMICO.
 Non polarizzato
Polarizzato

GLI OSTEOCLASTI PER AGIRE

DEBBONO ESSERE OPPORTUNAMENTE
STIMOLATI. PRIMA DELLA
STIMOLAZIONE NON PRESENTANO
STRUTTURA POLARIZZATA ; MENTRE
DOPO LA STIMOLAZIONE ESSI SI
ORIENTANO VERSO LA PARTE
DADEMOLIRE ED ASSUMONO UN
ASPETTO POLARIZZATO
Ultrastruttura
osteoclasti

Gli osteoclasti, stimolati

in-direttamente dal
paratormone
demoliscono la matrice
ossea
IL PARATORMONE STIMOLA GLI OSTEOCITI A
PRODURRE SIA UN FATTORE DI STIMOLAZIONE PER GLI
OSTEOCLASTI SIA IL LIGANDO DELLA
OSTEOPROTOGERINA
QUESTI DUE COMPONENTI A LORO VOLTA INDUCONO
GLI OSTEOCLASTI INATTIVI A FUNZIONARE

INVECE LA CALCITONINA INIBISCE GLI OSTEOCITI

NELLA PRODUZIONE DEI DUE FATTORI SOPRA CITATI
ED INCREMENTA INVECE LA OSTEOPROTOGERINA:
QUEST’ULTIMA INIBISCE GLI OSTEOCLASTI ED
ILPROCESSO DI EROSIONE SI FERMA
L’OSTEONE PRIMORDIALE VIENE PRECOCEMENTE
MODIFICATO DALL’AZIONE DEGLI OSTEOCLASTI PER CUI
NEL SUO SPESSORE SI FORMANO CAVITA’ I

Osteone PRIMORDIALE
Sezioni trasverse di osso
lamellare compatto –
Sistemi di lamelle circumferenziali
esterni ed interne – Sistemi interstiziali –
Periostio ed endostio
Canali di Havers e di Volkmann
Struttura
tridimensionale
dell’osso
lamellare
compatto
PERTANTO :
IL SISTEMA DI LAMELLE CIRCONFERENZIALI
ESTERNE ED INTERNE RAPPRESENTANO I
RESIDUI PIU’ ESTERNI ED INTERNI DELLE
LAMELLE DELL’OSTEONE PRIMORDIALE
LE LAMELLE INTERSTIZIALI RAPPRESENTANO
I RESIDUI DEI DIVERSI OSTEONI ( secondari ,
terziari ecc. ) CHE VIA VIA VENGONO DEMOLITI
E RICOSTRUITI:
Rimodellamento osso
compatto

1 23
1 23
ATTORNO AD OGNI PEZZO
SCHELETRICO OSSEO C’E’ UN
PARTICOLARE CONNETTIVO
DENSO STRETTAMENTE
ADERENTE ED INTERCONNESSO
ALL’OSSO CON FIBRE
COLLAGENE CHE PENETRANO
ALL’INTERNO DEI PRIMI STRATI
DELL’OSSO
TALE CONNETTIVO VIENE
DENOMINATO : PERIOSTIO
A LIVELLO DELLE CAVITA’
MIDOLLARI INVECE C’E’ UNA
LAMINA CONNETTIVALE PIU’
SOTTILE E CON FIBRE
COLLAGENE PIU’ LASSE
DENOMINATA ENDOSTIO
 OSSIFICAZIONE:
L’OSSIFICAZIONE PUO’ ESSERE DI DUE TIPI
A) OSSIFICAZIONE DIRETTA ( O MEMBRANOSA )
CHE AVVIENE DIRETTAMENTE IN SENO AL
CONNETTIVO

B) OSSIFICAZIONE INDIRETTA ( O PER

SOSTITUZIONE ) CHE AVVIENE PER SOSTITUZIONE
DI UN PRECEDENTE MODELLO CARTILAGINEO

TALVOLTA I DUE PROCESSI COESISTONO IN UNO

STESSO PROCESSO SCHELETRICO
 Ossificazione intramembranosa (o diretta)
Riguarda le ossa piatte della volta del
cranio – frontale, parietale, squama del
temporale ed occipitale) e parte delle
ossa della faccia – mascellare, zigomatico
e parte della mandibola
NEL PROCESSO DI OSSIFICAZIONE
MEMBRANOSA DI ALCUNE OSSA DEL
CRANIO , DELLA MANDIBOLA , DELLE
OSSICINE DELL’UDITO , TENERE
PRESENTE CHE GLI OSTEOBLASTI
INTERESSATI DERIVANO DA CELLULE
CHE SI SONO STACCATE DALLA CRESTA
NEURALE CEFALICA E , DOPO ESSERE
MIGRATE , SI SONO TRASFORMATE IN
OSTEOBLASTI
IL PRIMO OSSO CHE SI FORMA PER
OSSIFICAZIONE DIRETTA
MEMBRANOSA NON HA STRUTTURA
OSTEONICA .
SUCCESSIVAMENTE PER L’ARRIVO DI
UN VASO ( che porta osteoclasti –vedi più
avanti ) IN ALCUNI CASI PARTI
DELL’OSSO VENGONO DEMOLITE E SI
RIDEPOSITA NUOVO OSSO CON
STRUTTURA OSTEONICA .
Ossificazione intramembranosa

1 23
1 23
OSSIFICAZIONE INDIRETTA O PER SOSTITUZIONE:

PREVEDE UN PREESISTENTE MODELLO

CARTILAGINEO CHE DEVE ESSERE DEMOLITO PER
FARE POSTO A TESSUTO OSSEO.
LA MAGGIOR PARTE DLLE OSSA LUNGHE DEI
VERTEBRATI (ECCETTO CICLOSTOMI E SELACI )
HANNO QUESTA MODALITA’ DI OSSIFICAZIONE.
IN ALCUNI CASI ( es. ossa della mandibola ) IL MODELLO
CARTILAGINEO NON VIENE DEMOLITO MA L’OSSO SI
DEPOSITA A MANICOTTO ATTORNO AD ESSO (
ossificazione detta MANTELLARE )
Ossificazione
encondrale
(o indiretta)
Ossificazione
encondrale
(o indiretta)
TRA L’EPIFISI E LA DIAFISI RESTA UNA LISTERELLA DI
CARTILAGINE DENOMINATA CARTILAGINE DI
CONIUGAZIONE ( o di Accrescimento ) CHE PRESENTA
CONTINUE DIVISIONI.
TALE CARTILAGINE E’ QUELLA CHE PROVVEDE
ALL’ACCRESCIMENTO IN LUNGHEZZA DELL’OSSO.
LE DIVISIONI DELLE CELLULE CARTILAGINEE DI
TALE ZONA SONO STIMOLATE DALL’ORMONE
SOMATOTROPO ( STH ) .
AL TERMINE DELL’ACCRESCIMENTO ANCHE TALE
CARTILAGINE SI OSSIFICA PER CUI NON E’ PIU’
POSSIBILE L’ACCESCIMENTO IN LUNGHEZZA
DELL’OSSO.
Matrice amorfa
è mineralizzata e per il 60-70% costituita da minerale inorganico
(fosfato di calcio microcristallizato sotto forma di cristalli di
idrossiapatite (ortofluorofosfato di Calcio), con tracce di Na, Mg.
MINERALIZZAZIONE:
GLI OSTEOCITI SECERNEREBBERO DELLE VESCICOLE ( Matrix Vesicles )
CONTENENTI UNA PROTEINA SOLFORATA CHE AVREBBE LA CAPACITA’ DI
FUNGERE DA CENTRO DI ATTRAZIONE E NUCLEAZIONE ATTORNO AD ESSA
DEI CRISTALLI DI IDROSSIAPATITE
TALI VESCICOLE VERREBBERO RILASCIATE TRA LE FIBRE COLLAGENE ED E’
PER QUESTO MOTIVO CHE LE PRIME OSSERVAZIONI FACEVANO PENSARE
ALLE FIBRE COLLAGENE COME CENTRO DI NUCLEAZIONE DEI SALI