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L'ATELIER DEL MALE

SCENEGGIATURA

TAVOLA 1

Splash page di un giornale che riporta le notizie del 30 Settembre 1898, una in particolare segna la
morte di Paoline Corbyn, una prostituta di 40 anni uccisa a Whitechapel intorno le 3.00 del mattino
secondo i dettami di Jack lo Squartatore. Verrà inoltre inserito al centro il nome dell'articolo più
rilevante nonché il titolo del fumetto.

TAVOLA 2

-Vignetta 1

Interno sera, vignetta quadrupla, campo totale leggermente dall'alto in obbliquo

Lei è poggiata di schiena al tavolo da lavoro col quotidiano fra le mani mentre attorno c'è del
movimento. Più vicino alla camera vi sono delle sarte che vestono un attore dalla pelle scura.
L'atelier è pieno di oggetti, tra manichini vestiti, macchine da cucire, bozzetti ai muri, gomitoli, metri
e cartamodelli.

DIDA: "Le persone dovrebbero essere quello che sembrano".

DIDA: Sorridenti, felici, senza problema alcuno.

DIDA: Adoranti della vita posta dinnanzi a loro.

DIDA: Niente di più falso.

-Vignetta 2

Interno sera, vignetta doppia verticale scontornata, figura intera quasi frontale leggermente dal
basso

Angelique ha ancora il giornale fra le mani ma il suo sguardo, attento e indagatore, è ora posato sulla
scena davanti a lei. Indossa: un paio di occhiali spessi, una camicetta di ispirazione rococò in raso di
seta bianco con vistoso Jabot su collo alto fermato da una spilla decorata in argento con una pietra
incastonata, le maniche presentano dei giri di volant abbastanza vistosi; un paio di knickerbockers
abbinati al frac; ghette decorate e stivaletti col tacco basso.

DIDA: Come l'idea che l'uomo sia perfetto.

-Vignetta 3

Interno sera, vignetta orizzontale, zoom in della precedente, primo piano

Angelique abbassa gli occhiali con occhi con sguardo sempre più punitivo sulla scena davanti a lei, ha
le labbra schiuse come pronta a parlare in un atteggiamento severo ma composto.

DIDA: Indossa semplicemente il suo abito migliore.


-Vignetta 4

Interno sera, quinta laterale di Angelique a sinistra

Le cinque sarte che stanno vestendo l'attore, interprete di Otello, sono girate verso Angelique che
sta parlando loro; sono preoccupate di dover rifare tutto da capo, mentre l'attore ascolta la
conversazione poco a suo agio con l'abito che gli stavano facendo indossare, come se gli venisse
stretto

ANGELIQUE: Così non va affatto bene. Voglio un'altra giacca entro domani mattina.

-Vignetta 5

Interno sera, zoom in sulle sarte e sull'attore in piano americano

Due sarte confabulano fra loro mentre le altre cercano di far cambiare idea ad Angelique, l'attore è
imbarazzato, sollevato all'idea di non dover indossare quella giacca.

SARTA 1: Potremmo ricucire le pants, ci vorranno solo pochi minuti!

ANGELIQUE (FUORICAMPO): No.

SARTA 2: Potremmo sostituire le maniche, la giacca sarà perfetta!

SARTA 3: Sono convinta che il signor Wilson-

ANGELIQUE (FUORICAMPO): Rifate tutto immediatamente.

-Vignetta 6

Interno sera, vista leggermente dal basso, Angelique si allontana da loro, le sarte e l'attore in piano
americano quasi di quinta

Le sarte sono agitate, c'è chi prende l'altra stoffa e chi prende nuovi cartamodelli, mentre l'attore
segue con gli occhi Angelique

TAVOLA 3

-Vignetta 1

Interno sera, vignetta orizzontale sull'intera prima striscia, in primo piano una sarta che cuce,
Angelique in secondo piano, vista leggermente dal basso

Una sarta, seduta poco più lontano dalla precedente posizione di Angelique, sbadatamente si era
appena punta con l'ago colta dalla scena prima, versa qualche lacrima all'idea di aver sbagliato
qualcosa, Angelique se ne accorge e si ferma avendola notata con espressione scocciata

-Vignetta 2

Interno sera, La sarta messa quasi di quinta in primo piano, Angelique in secondo piano
Angelique raggiunge la sarta e le prende l'ago portando l'altra mano sul ditale mostrandole come
cucire al meglio, la sarta osserva con espressione attenta mentre con una mano tocca il volo
inumidito dalle lacrime. Il giornale che Angelique aveva tra le mani ora è poggiato sul tavolo

ANGELIQUE: In questo modo...

SARTA 6: Oh.

-Vignetta 3

Interno sera, mezza figura di Angelique e della sarta, vista centrale

Angelique le mostra come fare tenendo fra le mani la stoffa e imbastendo con cura, la ragazza
continua ad osservare, un uomo in ombra si trova dietro loro, ma non deve essere delineato né
troppo visibile

ANGELIQUE: Il mio insegnante diceva sempre...

-Vignetta 4

Interno sera, Flashback, stessa inquadratura e stesse posizioni ma con due personaggi differenti

Si vede Walter che sta aiutando una piccola Angelique a cucire, lui si vede composto, elegante nel
movimento e con un flebile sorriso sulle labbra, Angelique invece guarda lui ancora con le lacrime
agli occhi per essersi punta. Dietro di loro c'è la stessa figura della vignetta precedente, in un'altra
forma ma nella stessa posizione come se stesse osservando

WALTER: Quest'abito di tuo dovrà avere solo l'idea...

WALTER: ...Ci penserà chi lo indossa a bagnarlo di lacrime.

-Vignetta 5

Interno sera, piano sequenza di vignetta 3

Angelique è tra i pensieri, guarda altrove con ancora l'ago fra le dita, con la mano con cui teneva la
stoffa ora afferra il giornale

SARTA 6: Cos'è che diceva?

ANGELIQUE: Guarda il tuo lavoro e non quello degli altri.

-Vignetta 6

Interno sera, vignetta grande, vista leggermente dall'alto, vari personaggi che vanno e vengono,
Angelique in secondo piano

Angelique ora indossa anche un frac a doppio petto verde petrolio in damasco con manica a sbuffo
molto larga e stretto lungo il braccio, nella zona ascellare presenta dei volants così come ai polsi, ha
uno strascico dietro sorretto da un tournure asimmetrico. Ha due tasconi, da cui in uno pende il
giornale. con la mano libera prende l'ombrello, da le spalle alla gente e al suo chiacchiericcio

DIDA: Lo diceva per non permettere che la veste della piccola venisse macchiata.

-Inserto
Dettaglio della mano di lei sulla maniglia

-Vignetta 7

Esterno sera, vignetta grande vista dall'alto

Angelique sta avanzando verso una carrozza sotto la pioggia, si vede bene il teatro accanto alla
sartoria, il via vai della gente, qualcuno che amoreggia, qualcuno che parla. Si rivede di nuovo l'uomo
in ombra che c'era in sartoria, appena illuminato alla schiena perché posto davanti la porta aperta
della stessa.

DIDA: Ma il pover'uomo non sapeva ancora quanti di questi ne avrebbe sporcato prima di smettere
di piangere.

-Inserto

Primo piano di lei sotto l'ombrello con espressione seria, persa nei pensieri, labbra serrate e sguardo
al fruitore

TAVOLA 4

-Vignetta 1

Esterno sera, scontornata, vista leggermente dall'alto campo medio

Si vede immediatamente il Nunhead Cemetery di Londra, la carrozza in primo piano si era fermata li,
Angelique varca l'immensa struttura per entrare al suo interno. Piove ancora. Per terra vola qualche
carta straccia di giornale.

DIDA: Agli occhi del buio siamo tutti uguali.

DIDA: Animali vestiti da uomini.

-Vignetta 2

Esterno sera, vista dall'alto del cimitero, ancora campo medio

Angelique cammina fra le tombe, sembra star cercando qualcosa, cammina a passo diretto
guardando fra gli epitaffi. Dietro lei un'ombra la sta seguendo, sembra quella all'interno dell'atelier,
che adesso risalta non essendoci più nessuno

DIDA: Abiti di fine ricamo, di dolci colori armoniosi

-Vignetta 3

Esterno sera, soggettiva dell'ombra che le sta dietro, leggermente dal basso come se stesse piegato
fra le tombe per non farsi vedere

Angelique si ferma voltandosi indietro come ad essersi accorta di qualcosa

DIDA: Per celare la vera forma della follia.

-Vignetta 4

Esterno sera, controcampo della precedente, lei cammina vista di schiena verso le trombe dove
l'ombra si era nascosto
Angelique si sente osservata, ha i palpiti a mille per l'ansia mentre cammina in quella direzione. il
Lettore saprà che c'è qualcosa nascosto attraverso la vignetta precedente, ma in questa, l'unica cosa
che fa intuire la locazione dell'uomo in ombra che la sta seguendo è l'oscurità che aleggia in quella
direzione, non sarà infatti visibile come figura

DIDA: E ciò che rimane del contenitore alla fine è la sola cenere

-Vignetta 5

Esterno sera. mezzo busto di Angelique visto dal basso

Angelique sta guardando molto in soggezione la tomba davanti a lei

DIDA: Sottopelle cosa c'è.

-Vignetta 6

Esterno sera, vista dall'alto del dettaglio

Si vede perfettamente la tomba su cui si leggerà "Shane J. Collins, 1° Gennaio 1841, 25 Ottobre
1891- Morirò solo quando a Londra si smetterà di parlare di me"

DIDA: La senti? Sta urlando ancora.

-Vignetta 7

Esterno sera, piano sequenza della vignetta 5

Angelique lacrima mentre il volto si corruga per il dolore, dietro lei l'uomo in ombra che sorride in
modo spettrale

ANGELIQUE: È tutta colpa tua...

TAVOLA 5

-Vignetta 1

Esterno giorno, stessa inquadratura della penultima vignetta della tavola precedente

La tomba, differente da quella dell'altra pagina, ha riportato sull'epitaffio: "Qui ci sono i resti di
Paoline Corbyn, anni 40, uccisa il 30 Settembre del 1898, vittima di un folle omicida". Non ci sono
fiori sul vaso.

-Vignetta 2

Esterno giorno, vignetta scontornata, zoom out della vignetta precedente, totale del cimitero,
differente da quello della tavola prima

Si vede Angelique di spalle davanti la nuova tomba. Accanto a lei c'era Walter, ormai più vecchio,
sempre visto da dietro con dei fiori fra le mani, e altre persone attorno a loro, tra queste anche
Oscar Dawson in veste di poliziotto di Scotland Yard. Stavolta Angelique indossa un abito diverso
dalle tavole prima: questo, insieme all'elemento luogo e tempo, farà intuire che è ambientato in un
giorno diverso.

OSCAR: Quanto sangue dovrà ancora versare Whitechapel...


WALTER: Finché l'essere umano vive, di sangue ce ne sarà in abbondanza, Oscar...

WALTER: Paradossale il nostro essere vittime e carnefici.

-Vignetta 3

Esterno giorno, vignetta orizzontale, viso dei tre personaggi protagonisti, Angelique in terzo piano,
Walter in secondo piano e Oscar in primo piano quasi di quinta, di lui non si vede totalmente il viso,
solo dalle labbra in giù

Angelique guarda i due fredda e rigida con la coda dell'occhio, il viso è leggermente voltato verso la
tomba che stanno guardando, Walter invece e totalmente focalizzato sulla tomba, è tra i pensieri,
Oscar è preoccupato.

OSCAR: Sappiamo essere degli animali alle volte.

WALTER: Con coloro che meno se lo meritano.

-Vignetta 4

Esterno giorno, leggermente visto dall'alto, Angelique, Walter e Oscar in figura totale fra le tombe di
quinta

Angelique distoglie lo sguardo altrove, Walter è chinato verso la tomba mentre poggia i fiori sul vaso,
Oscar ha la mano poggiata sulla spalla dello stilista mentre guarda Angelique con la coda dell'occhio

ANGELIQUE: Non è morta invano, ora Londra sa, io so.

OSCAR: Se ne occuperà la polizia, Lady Reid.

ANGELIQUE: Scotland Yard? Ha già fallito una volta, cosa dovrebbe cambiare?

-Vignetta 5

Esterno giorno, vignetta centrale che inquadra Scotland Yard

Tra i vari poliziotti che discutono, risalta la figura di Frederick Abberline che sta dando direttive,
sembrano rigidi e fermi alla notizia che Jack possa essere davvero tornato

ANGELIQUE (FUORICAMPO): Abberline non riuscirà nel suo intento, soprattutto adesso che non ha
un solo indiziato.

-Inserto

Primo piano di Abberline che sta parlando ai suoi sottoposti

-Vignetta 6

Esterno giorno, vignetta centrale, mezza figura di Angelique e Oscar

La donna è in primo piano di profilo, sta guardando in basso con sguardo nervoso, Oscar sta
cercando di convincerla a desistere alle sue folli idee suicida. Nonostante appaia comunque
composto si vede preoccupato di ciò che potrebbe accaderle

OSCAR: È follia, ragiona per l'amor del cielo!

ANEGLIQUE: Non ho detto che voglio darmi giustizia da sola, di certo non per una misera donna
qualsiasi.
WALTER (FUORICAMPO): Forse, non per lei, si.

TAVOLA 6

-Vignetta 1

Esterno giorno, leggermente dal basso, Angelique in secondo piano, Walter e Oscar quasi di quinta

Angelique guarda i due fredda e ferita mentre si tengono le mani e parlano fra loro guardandosi
negli occhi.

WALTER: Oscar, lasciaci soli.

-Vignetta 2

Esterno giorno, dettaglio delle mani unite dei due uomini

-Vignetta 3

Esterno giorno, zoom in sul viso di Angelique

-Vignetta 4

Esterno giorno, vista dall'alto, Angelique e Walter in primo piano leggermente visti da dietro, Oscar
in secondo

Angelique e Walter guardano Oscar allontanarsi verso Abberline e la polizia di Scotland Yard

-Vignetta 5

Esterno giorno, vista dal basso di Angelique e Walter a figura intera con una quinta centrale della
tomba di Paoline

I due sembrano avere la medesima espressione, stanca, spoglia, vuota, Walter prende dal taschino
un pacco di sigari e ne porge una ad Angelique che però pone la mano davanti per declinare l'offerta

ANGELIQUE: Perché le avete portato dei fiori? Avete una volta rammendato la sua sottogonna prima
che Jack le scucisse l'intestino?

WALTER: Sento del risentimento nelle tue parole.

ANGELIQUE: Alcuno.

WALTER: Come stai, Angelique.

ANGELIQUE: Adesso bene.

-Vignetta 6

Esterno giorno, mezzo busto di Walter e Angelique, in primo piano Walter visto da dietro, Angelique
in secondo piano

I due conversano, il primo gesticola nel suo parlare quasi duro, come a volerle impartire un obbligo,
lei invece ha le braccia conserte e lo guarda supponente, come una bambina che non vuole fare ciò
che il padre le ordina

WALTER: Tua madre non vuole giustizia ma pace. Questo lo sai?


ANGELIQUE: Non la conoscevate più di quanto potessi farlo io, non vi intromettete. Mi è bastato il
vostro accompagnatore.

WALTER: Pensi che scoprendo di più sul suo assassino lei sarà più viva che morta?

-Vignetta 7

Esterno giorno, primo piano di Angelique e Walter, la prima in primo piano girata di spalle, il
secondo in secondo piano

Angelique guarda avanti a sé nervosa, non comprendendo la sua insistenza non essendo ormai nulla
per lui, mentre lui guarda nella sua stessa direzione con la stessa espressione da padre severo.

ANGELIQUE: So di non poterla riportare da me. Forse semplicemente mi serve sapere.

WALTER: Non ti spingere oltre Angelique. Cadere è facile e rialzarsi senza ferite è impossibile.

-Vignetta 8

Esterno giorno, controcampo della precedente

Angelique ha la stessa espressione di prima ma stavolta guarda Walter, lui invece chiude gli occhi e
tira un lungo sospiro.

ANGELIQUE: Ho pagato a mie spese questa grande lezione...Padre.

WALTER: Prima di dovermi sentire in colpa è meglio che vada.

-Vignetta 9

Esterno giorno, vista dall'alto con delle foglie d'albero di quinta, i due sono in secondo piano in piano
americano

Angelique guarda altrove strizzando occhi e pugni come a voler mostrarsi impassibile, anche se in
verità è per trattenersi dallo stringerlo dopo tutti quegli anni, Walter le carezza il viso dolcemente
dopo aver assunto un po' di vita nel suo sguardo

ANGELIQUE: È un ennesimo addio?

WALTER: Nonostante il fiele nelle tue parole so bene quanto ci tieni ancora a me.

-Vignetta 10

Esterno giorno, zoom out e piano sequenza della precedente, Walter si allontana da lei in mezzo a
tutte quelle persone presenti al cimitero

Walter torna da Oscar mentre Angelique si volta verso la tomba rimanendo li, attorno a lei non ci
sarà nessuno, le persone devono essere collocate in modo da lasciare uno spazio circolare attorno a
lei.

WALTER: Finché non sarà l'ultimo, non odiarmi.

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