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Lessico

Lessema:unità del lessico,la forma di un nome,parola,aggettivo.


Lemma: lessema sul dizionario.

Tipi di vocabolario:
1.vocabolario di base :
- fondamentale
-di alto uso
-di alta disponibilità.
2.vocabolario estesto
3.vocabolario comune (intermedio tra esteso e di base)
4.vocabolario corrente (la somma del vocabolario di base e comune)

Parola grammaticale:parola che ha perso il suo valore semantico,riferito dunque a


preposizioni,avverbi,congiunzioni ecc..

Prestito non adatto:mantiene la struttura morfologica e fonologica.


(film,collage,pop-corn,tablet)
Pestito adattato:acquisizione parziale o totale della parola. (manger - mangiare /
beefsteack-bistecca..)
Calco strutturale:traduzione delle singole parole. (weekend,off side,cartoons)
Calco semantico:aggiunta di un significato nuovo. (to be in shape - stare in forma.)

Dialettismi : zona locale Regionalismi : per aree regionali.


Geosinonimi:parole che indicano una forma ma hanno significato diverso.
(sinonimi)
Geomonimi:parole uguali che assumono signficati diversi.

Neologismo:parola di recente introduzione.


Neologismi semantico:attribuzione di un nuovo significato ad una parola.

Rapporti tra le parole:


-Iperonimo-iponimo: raggruppamento di parole dal generale al particolare.
(verticale)
-Sinonimo. -Omonimo.
-Antonimi:parole di significato opposto. (orizzontale)

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13.Il lessico rappresenta l'inseme di parole di una lingua e la sua struttura è soggetta maggiormente a
mutamenti in quanto è una categoria aperta (introduzione di nuovi elementi)attraverso i prestiti di
altre lingue e dai neologismi.Inoltre il lessico è a contatto con il mondo esterno e dunque è soggetto a
relazioni con altre lingue.

14.Il prestito adattato rappresenta l'acquisizione parziale o totale della parole;il prestito non adattato
mantiene la struttura fonologica e morfologica;il calcolo strutturale traduzione delle singole parole e il
calcolo semantico aggiunta di un significato nuovo.

15.
I lessemi ereditari e i latinismi sono compresi nel Gradit rispettivamente 4.500 parole e 30.000.Per
quanto riguarda i latinismi sono stati diffusi grazie alla traduzioni di opere latine quali quelle di
Dante,Boccaccio e Petrarca.

16.I grecismi si diffusero a partire dal 600 e i nomi appartengono a categorie di piante,di animali,oggetti
quotidiani e scienza.I germanismi nel periodo in cui vi era il dominio dell'Italia da parte dei
Franchi,Logobardi e Goti,appartengono parole di vita quotidiana,parti del corpo,della casa e
arredamento.Infine gli arabismi si sono sviluppati nel X secolo e i nomi si riferiscono a
piante,frutti,commercio,matematica,scienza,termini alimentari.

17.Per la strategia di nuovi tecnicisme vieni utilizzata la tecnice di:


-Prestito.
-Nuovo termine.
-Risemantizzazione. (dalla lingua comune come linguaggio specialistico)
(da un linguaggio specialistico a un altro)

18.Esistono differenti tipi di dizionario:


-DELL'USO.
-DELLA STORIA.
-DELL'ETIMOLOGIA.
-DEI SINONIMI.
-METODICI.
-DI FREQUENZA.
MORFOLOGIA.
Morfema:unità base della morfologia,che rappresenta a struttura di una parola .
Morfema lessicale cas- morfema grammaticale -a (numero,genere..).

Morfemi flessivi:la variazione di un parola in tutte le sue forme secondo genere,numero,tempo


e modo.
Morfemi derivati:creare nuove parole a partire da una base.( latte - lattaio.)
attraverso due procedimenti la derivazione e la composizione.
1.La derivazione consiste nell'aggiunta di affissi .
2.La composizione per mezzo della combinazione di due parole libere.

Morfemi liberi:compongono una parola da soli. (ieri)


Morfemi semiliberi: articolo,preposizione ecc..

DOMANDE APERTE. (morfologia)


-Un morfema è l'unità di base che rappresenta la struttura della parola.Si differenziano in
morfemi lessicali che sono una categoria aperta soggetta a variazione per derivazione e
composizione;poi vi sono i mofemi grammaticali che sono una categoria chiusa e descrivono il
genere,il numero,il modo e il tempo di quella parola.

-La morfologia flessiva determina la variazione nelle varie forme di una struttura della
parola.Costituisce paradigmi complessi come i paradigmi verbali;la flessione dei nomi che
rappresenta il numero (singolare,plurale);flessione dei pronomi in base al numero,genere e alla
persona e alla funzione sintattica.

-Differenza tra lessico,vocabolario e dizionario. (lessico)


Il lessico è l'insieme di parole che compongono la lingua italiana e l'unità del lessico è
denominata lessema.Quest'ultimo riguarda la struttura,dunque la forma di un
nome,aggettivo,avverbio ecc...Il concetto di lessema è correlato al lemma che rappresenta il
lessema nel momento in cui entra a far parte del dizionario.Quest'ultimo (GRADIT) contiene
circa 260.000 lemmi e contiene il lessico complessivo della lingua italiana.I vocabolari invece
sono diversi e mutevoli perchè indica l'insieme di parole indipendentemente dalla sua
registrazione.Esistono diversi tipi quali vocabolario di base,comune e esteso..

-quante sono le parole del lessico italiano?


Non è possibile saperlo con certezza in quanto il lessico è una categoria aperta,soggetta a
variazioni causate dai cambiamenti temporali e dalle influenze da parte di altre culture.
-Come si formano le parole del lessico?
Attraerso il prestito adattato,il prestito non adattato,il calcolo strutturale e il calcolo semantico
(vedi su)

-i Neologismi:parole di recente introduzione,costituite per formazioni endogene (elementi


combinati).I neologismi lessicali sono parole nuove dal punto di vista morfologico e i
neologismi semantici attribuiscono un nuovo significato ad una parola gia esistente.

-Che cosa sono gli allotropi?


doppioni lessicali creati dalla base latina e arrivati all'italiano.

1) Quali sono i cinque fondamentali parametri di variazione linguistica?I cinque fondamentali


parametri di variazione linguistica sono:-Diamesia, le due fondamentali varietà dello scritto
e del parlato. Lo scritto consente una progettazione, una possibilità di elaborare il testo,
di controllarlo, correggerlo, riformularlo più volte. Il parlato alla possibilità di correggere, ma
le parole non si possono cancellare. Inoltre il parlato si avvale di gesti, intonazione,
pause e via dicendo che nello scritto si possono rappresentare in parte con la
punteggiatura;-Diastratia, (legata all’utente) variazione di una lingua riconducibile alla
collocazione sociale dei parlanti. La diastratia ha una sola varietà che riguarda il ceto di
appartenenza;-Diafasia, (legata all’uso) dipende dal contesto in cui avviene la comunicazione.
La diafasia ha più varietà che dipendono dal contesto dei registri presenti;-Diacronia, è il
complesso di mutamenti attraverso il tempo dello sviluppo di una lingua, un dialetto o
elemento fonetico. Quindi la lingua diacronica considera la struttura degli elementi
linguistici nel loro succedersi e trasformarsi nel corso del tempo;-diatopia, è la variabilità
dovuta alla provenienza o alla collocazione geografica dei parlanti.

L'italiano nello spazio sociale e comunicativo.

-spazio geografico (diatopica)


-caratteristiche sociali (diasratica)
-situazione comunicativa (diafasica)
-il canale o mezzo (diamesica)
-variazione temporale (diacronica)

Lingua:
- Illustra le principali differenze tra lingue e dialetti, con particolare riferimento ai fattori
storico culturali che ne hanno determinato l’opposizione in Italia
Da un punto di vista scientifico lingue dialetti non hanno alcuna differenza, ma esiste
una differenza di carattere storico e culturale; un dialetto di solito è usato in un’aria più
circoscritta, la sua codificazione è più descrittiva e meno raffinata, la sua terminologia esclude di
norma il vocabolario scientifico e intellettuale o la mutua dalla lingua nazionale.I dialetti
godono, presso la comunità dei parlanti, di un prestigio minore rispetto alla lingua.

Elenca i tratti tipici delle varietà regionali settentrionali, centrali e meridionali


dell'italiano.Tratti tipicamente settentrionali:In Lombardia e altre aree [o] toniche chiuse in voci
che nel fiorentino presenterebbero [ ] aperta, in Piemonte sono aperte le toniche in parole
come [k rsa], [vrde], difformi dalla pronuncia fiorentina.In Piemonte, Lombardia e Alto Adige si
tende a realizzare [e] tonica in sillaba libera e in sillaba chiusa terminante in nasale (es. [bene],
[telefono]) con esito spesso divergente dalla pronuncia fiorentina e aprire la vocale negli altri
tipi di sillaba chiusa, pure con il risultato di alcune variazioni rispetto allo standard ([ttto],
[flpa] ecc…).Il timbro è aperto anche nelle parole toniche [prk], [m], [t].Settentrionali sono la
sonorizzazione della Fricativa alveolare intervocalica[kaza] e la pronuncia come sonora
dell’affricata dentale in posizione iniziale [dzio], [dzucchero], due suoni che in Toscana
possono essere a seconda dei vocaboli sordi o sonori. In tutti i dialetti a nord della linea La
Spezia-Rimini, le consonanti rafforzate sono realizzate come scempie.In morfosintassi, in tutto il
settentrione, si fa uso del passato prossimo generalizzato, anche nella sfera del passato remoto.
Lombardia e Trentino, si fa uso dell’articolo davanti ai nomi di persona.Tratti tipicamente
centrali: Italia centrale e in particolare la varietà romana: affricazione della fricativa alveolare
[s]> [ts] preceduta da vibrante, nasale o laterale; il rafforzamento di [b] e [d] in posizione
intervocalica, le voci caciara, pedalini, pupo, zompare ecc…Sistema tripartito dei pronomi e
aggettivi dimostrativi questo, contesto, quello.Lessico: vacci anello per ditale, mota, rena,
sciocco per insipido

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