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SOLIFUGI E PSEUDOSCORPIONI sono parenti stretti. Assieme sono un Sistergroup degli Scorpioni.

Solifugi

Galeodes (gruppo più diffuso)

Descrizione: sono in grado di correre per 15 Km/h. Per brevi tratti, ma sono estremamente veloci.

Distribuzione di tipo intertropicale. Non solo nelle zone aride, sebbene sia tipico. Dimensioni molto variabili ma comunque
di una certa consistenza. Arrivano anche a 5-6 cm di lunghezza. Predatori, anche di piccoli serpenti. Notturni/crepuscolari.
Molto aggressivi.Lo scudodorsale/cefalotorace non ricopre totalmente il capo ed il torace. Lascia scoperto, quindi molto
mobile, la parte terminale del torace. Molto agili nei movimenti del corpo quindi. Carapace diviso in 3 quindi,

Cheliceri enormi ed a pinza. Addome consistente.

Occhi: frontali. Ci vedono molto bene. Hanno organi sensori ma cacciano a vista! Gli occhi sono in grado di apprezzare la
distanza.

Pedipalpi: conservano la funzione sensoriale. Perché sono sensoriali, come le prime zampe. Possiedono sulla punta una
ghiandola adesiva, che è utile nella predazione. Cacciano con i pedipalpi, bloccano la preda e con i cheliceri la finiscono,
dilaniandola. Non hanno veleno.

Emolinfa con pigmento respiratorio. Ma le trachee sono comunque diffuse nel corpo dell’animale.

Escrezione: tramite ghiandole coxali e tubuli malpighiani.Riproduzione: sia con contatto diretto, sia con spermatofore (con
i cheliceri). Una volta finito di accoppiarsi il maschio orre via per evitare che la femmina lo aggredisca.

Malleoli: organi di senso, che sembrano ricordare una sorta di fungo. Si trovano in settori specializzati dell’addome o delle
zampe. Svolgono la funzione dei pettini degli scorpioni, più o meno. Organi ricettori di vibrazioni o chemiorecettori.
Pseudoscorpioni

Lasiochernes cretonatus

Descrizione:
Somigliano a degli scorpioni senza coda. La forma è molto simile a quella degli scorpioni.

Negli Pseudoscorpioni sono molto più piccoli degli scorpioni, la maggioranza inferiore al centimetro. La maggioranza sono
lunghi pochi mm, alcuni addirittura sotto il mm. Estremamente diffusi però. Sia tropicali che temperate. Sia fauna edafica
(terriccio), sia in campagna, una volta non era infrequente trovare pseudoscorpioni su pesche ed albicocche. Predatori,
maggioranza.

Occhi: specie cieche. Quando hanno gli occhi sono ocelli, uno o due paia di ocelli laterali. Mancano mediani.

Cheliceri: simili a quelli degli scorpioni, ma differenze notevoli. Una parte dei cheliceri serve per secernere almeno un tipo
di seta. Nella regione detta Galea. Sono conformati a pinza, ma sul dito mobile c’è appunto la Galea. Fa seguito, all’esterno
una serie di setole. Le serrule ed i flagelli hanno la funzione di ripulire la camera preorale, dalle parti che li si fermano.

Pedipalpi, simili a quelli degli scorpioni. Ma solo sembrano. Nella maggioranza delle specie contengono delle ghiandole
velenifere. A differenza quindi degli scorpioni, che hanno l’aculeo.

Non c’è pedicello e non c’è il post-addome. Respirano attraverso degli spiracoli addominali, nel 3°-4° segmento.

Escrezione con ghiandole coxali. Accoppiamento per trasferimento indiretto degli spermatozoi con spermatofora.

Produzione di seta: non avviene solo con l’emissione dei cheliceri (nella regione conosciuta come Galea), ma avviene
anche i deferenti dell’apparato genitale o anche ghiandole specializzate della parte terminale dell’intestino retto.

Come usano la seta? In tanti modi: la femmina ad esempio segue una traccia di filo si seta per trovare la spermatofora,
può servire come incollaggio della spermatofora al substrato, o per costruirsi un rifugio per l’inverno o per proteggere le
uova fecondate. O di un rifugio temporaneo per effettuare la muta.

Tricolibotri: estremità sensorie.

Riproduzione: O simile a quella degli scorpioni, danza con la femmina, che regge da un pedipalpo all’altro. Il maschio
depone la spermatofora e la femmina la assorbe nella parete corporea.

O abbandono della spermatofora da parte del maschio con filo da seta da seguire.

Pseudoscorpioni.

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