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Artropodi

La cimice anche è un Artropode. Un ragno, un mirapode (un insetto), paguro (crostaceo), uno scorpione (un chelicerato), il
termine di chelicerato è stato usato in riferimento ad uno fossile sempre nella stessa slide.

La grande maggioranza degli Artropodi è costituita dagli Insetti.

Accanto agli Artropodi veri e proprie, ci sono anche altri organismi che deambulano ma che artropodi non sono (pre
artropodi/quasi artropodi). Tardigradi, emocofori, trilobiti.

Origine degli Artropodi?

Sembrano quasi una linea diretta dagli Anellidi, nella figura 50.

Il problema della classificazione degli Artropodi è qualcosa di molto radicato nel passato.

Sia Lamarack (dividendo tra Vertebrati ed invertebrati) che Cuvier (dividendo tra segmentati e non segmentati). La
segmentazione è una sinanpomorfia che accomuna Anellidi e Artropodi.

L’analisi morfologica ci mostra che Anellidi ed Artropodi sono più parenti tra di loro rispetto ai Molluschi. Quindi dobbiamo
individuare dei caratteri comuni, tentando di seguire questa teoria:

- Metameria (presente negli Anellidi e che è molto ridotta e scomparsa negli Artropodi ma è ancora presente in
trance, gli Artropodi SONO metamerici) Negli anellidi va da Omonoma a Eteronoma, e negli artropodi è molto
eternoma.

- Presentano un paio di appendici per segmento (come policheti), salvo specializzazioni o perdite.

- Sistema nervoso: doppio catena nervosa ventrale con due gangli per segmento. Secondo qualche autore è
indicato come caratteristica comunque lo:

- Sviluppo embrionale? (non detto, ok è oloblastico e spirale, ma gli artropodi presentano moltissime variazioni
su questo tema, quindi su questo ultimo punto si può prenderlo con le pinze)

Altra ipotesi è il processo che da un antenato comune di tipo anellideo (un “proto anellide”), attraverso il processo di
artropodizzazione è nato il primo anellide.

Primo artropode

Deambulazione, prima novità. Non deambulano. Strisciano, hanno movimenti peristaltici, chi ce l’ha può aiutarsi con i
parapodi. Ma non sollevano il corpo dal terreno. Negli Artropodi si inventa la deambulazione, zampe che sollevano il corpo
dal terreno.

Possono essere:

- NON Articolati (come Tardigradi)

- Artricolate (divise in podi)

Devono possedere una muscolatura propria, questo vuol dire che il celoma non partecipa più in modo attivo al movimento
dell’animale. Forse anche per questo motivo (?) si ha una riduzione del celoma. Caratteristica dei Tardigradi, Onicofori ed
Articolati. (Zampe e unghie terminali che caratterizzano le zampe dei tardigradi possono essere omonomi alle setoli ed i
parapodi di alcuni anellidi. )

Si sviluppa una corazza per ogni segmento, che incastra, riveste, l’animale in un ESO SCHELETRO, ovviamente è
ARTICOLATO. Ogni segmento deve mantenere, in teoria, una sua autonomia.

Ulteriore perdita di una delle funzioni principali del celoma secondario, ovvero scheletro idrostatico. Ora il corpo ha già una
sua rigidità data da questo rivestimento chitinoso.
Zampe devono essere necessariamente articolate c’è una ipotesi della trasformazione dei parapodi in zampe articolate
dotate di esoscheletro. E questa articolazione delle zampe, un paio di appendici per segmento consente la specializzazione
di gruppi di metameri nel senso di essere modificate a formare un suddivisione del corpo ed una specializzazione a livello di
appendici.

Il RIVESTIMENTO CHITONOSO è moderatamente elastico.

Problema dell’accrescimento? MUTA. Che è difatto una conseguenza di aver messo appunto questo esoscheletro rigido.

Muta:

- Accrescimento per gradi (mute successive)

- Mute catastrofiche (ovvero la metemorfosi)

Le parti principali confluiscono nel blastocele, formano un sinceloma, un sistema circolatorio insomma. Che qui diventa un
sistema circolatorio abbastanza aperto.

Esoscheletro influisce:

- Articolazione tronco

- Appendici

- Procura una perdita completa delle ciglia

- Riduzione celoma

- E nuovi organi sensori

Raggruppamento di metameri, tagmosi (capo torace e addome). Raggruppamento di più segmenti di una particolare e
differenziata regione del corpo.

Tagmosi si riflette sulla disposizione interna del sistema nervoso, e sulle appendici (sulla loro distribuzione, assenza,
presenza o specializzaizone). Porta alla formazione di un vero e proprio capo. Il nostro antenato anellideo prevede che la
parte anteriore del corpo di questo animale sia formata dal prostomio(che non è metamerico, non fa parte del celoma
secondario contiene un residuo del blastocele) e peristomio, a cui fanno seguito dei segmenti veramente metamerici.

La bocca è andata ventralmente indietro di alcuni segmenti si è come dire trascinato dietro parte del prostomio e del
peristomio che si sono FUSI a formare L’ACRON, non metamerico. Gli occhi non sono considerate appendice
metameriche, perché derivano dal prostomio (non metamerico). Il primo segmento metamerico ha delle appendici che
non sono POST orali, come prima, ma datolo scivolamento della bocca sono PREorali. E pre orali anche sono le seconde
appendici. Questi due segmenti formano in certi gruppi il segmento delle ANTENNE E NELLE ANTENNULE. Sono appendici
preorali metameriche. Nei chelicerati sono perse.

Nei mandibolati il capo è formato da acron, dai primi due segmenti preorali (antennule e antenne), a cui si saldano invario
grado il segmento che porta più o meno specializzate le mandibole ed il segmento 5 delle prime mascelle ed il segmento 6
delle seconde mascelle, queste a formare il capo (con molte variazione del tema).

Blastocele+celoma secondario= sinceloma

Il celoma non scompare, alcune parti molto ridotte che sono ancora in parte organi di escrezione o di osmoregolazione.

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