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doi.org/10.1617/s11527-020-01529-1

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ARTICOLO ORIGINALE

Procedure sperimentali per la caratterizzazione

meccanica di sistemi in malta composita armata (CRM)
per il retrofit di strutture in muratura

Tommaso D'Antino. Angelo Savio Calabrese. Carlo Poggi

Ricevuto: 28 marzo 2020 / Accettato: 6 luglio 2020

- L'autore/i 2020

Astratto I compositi fibrorinforzati possono essere disposti
sotto forma di griglie bidimensionali e impiegati come
rinforzo interno di intonaci di malta per realizzare sistemi
compositi di malta rinforzata (CRM). Recentemente, i CRM
sono stati applicati come rinforzo incollato esternamente di
elementi in muratura esistenti che mostrano miglioramenti
promettenti delle capacità di carico e deformazione. Tuttavia,
poiché i sistemi CRM sono ancora agli inizi, sono disponibili
ricerche limitate sulle loro proprietà meccaniche e sul loro
comportamento di legame rispetto ai substrati in muratura.
In questo lavoro vengono eseguite una serie di prove
sperimentali su un sistema CRM composto da una griglia
composita rinforzata con fibra di vetro e una matrice a base
di calce. In particolare, sono state eseguite prove di trazione
su filati a griglia nuda e di provini CRM, prove di taglio su
giunti a griglia e prove di taglio diretto a singolo giro di giunti
CRM-muratura. Questi test hanno lo scopo di fornire una
caratterizzazione meccanica completa del CRM, i cui risultati
possono essere utilizzati per progettare applicazioni di
rafforzamento con questo sistema. Ovvero, le proprietà
tensili dei filati a griglia nuda nel senso dell'ordito e della
trama sono ottenute e confrontate con quelle dei coupon
CRM testati seguendo le indicazioni dei criteri di accettazione
italiani e statunitensi per i compositi a matrice inorganica.
T. D'Antino (&) - AS Calabrese - C. Poggi Dipartimento di
Architettura, Ambiente Costruito e Ingegneria delle
Costruzioni, Politecnico di Milano, Piazza Leonardo da Vinci
32, 20133 Milano, Italia
e-mail: tommaso.dantino@polimi.it
Inoltre, i giunti a griglia sono sottoposti a prove di taglio per
determinare se i fili ortogonali alla direzione del carico applicato
forniscono un contributo alla capacità di carico del sistema.
Infine, i giunti CRM-muratura sono sottoposti a prove di taglio
diretto a singolo giro per studiare il comportamento del legame
CRM. Questo lavoro fornisce una panoramica sul comportamento
del CRM che può essere utile per formulare procedure di
progettazione affidabili per questi sistemi.
parole chiave Malta armata composita (CRM) - FRCM -
TRM - Prove di trazione - Prove di adesione
1. Introduzione
La crescente necessità di adeguare le strutture murarie
esistenti per preservarne o prolungarne la durata ha
favorito la ricerca di soluzioni di rinforzo innovative ed
efficaci. Tra questi, i compositi polimerici rinforzati con
fibre (FRP) sono stati ampiamente adottati come rinforzo
legato esternamente (EBR) per aumentare la capacità di
carico degli elementi in muratura soggetti a varie
configurazioni di carico [1–6]. Tuttavia, a causa dell'uso di
adesivi polimerici (organici), i compositi FRP hanno una
bassa compatibilità con i substrati in muratura e sono
difficili da rimuovere [7]. Per superare questi problemi, la
resina organica può essere sostituita da leganti inorganici
e il foglio di fibra continua da tessuti a maglia aperta per
formare una matrice inorganica
94 Pagina 2 di 18
compositi generalmente indicati come compositi a
matrice cementizia fibrorinforzata (FRCM) [8]. Nei
compositi FRCM, la matrice inorganica fornisce
permeabilità al vapore, protegge il tessuto incorporato
dall'esposizione ai raggi UV ed è responsabile del
meccanismo di trasferimento dello stress tra il composito
e il substrato [9–11]. I tessuti di rinforzo possono essere
realizzati con varie fibre ad alta resistenza, come
carbonio, vetro, basalto, poliparafenilene
benzobisossazolo (PBO) e acciaio, mentre possono essere
impiegate matrici a base di cemento, calce e geopolimeri
[12]. I rivestimenti organici possono essere applicati ai
tessuti in fibra per migliorare l'adesione con la matrice
inorganica e migliorare la durata della fibra. I compositi
FRCM si sono dimostrati efficaci nell'aumentare la
capacità di carico degli archi in muratura [13], colonne in
muratura [14, 15], e di pannelli di muratura sottoposti a
planarità [16] e fuori piano [17] carichi. Tuttavia, l'uso di
tessuti ad alta resistenza e (a volte) di matrici ad alte
prestazioni, nonché la necessità di un attento
allineamento del tessuto di rinforzo, sono responsabili
del prezzo relativamente elevato di questa soluzione di
rinforzo.
Recentemente, è stata sviluppata una soluzione di
rinforzo legata esternamente di nuova concezione composta
da griglie composite rinforzate con fibre incorporate
all'interno di una malta inorganica [18–20]. Questi sistemi,
denominati malte composite armate (CRM) [21], si applica
semplicemente fissando la griglia composita alla superficie
muraria mediante tasselli e successivamente spruzzandovi la
malta. La rapidità di questa procedura, che non richiede
l'attento allineamento della fibra tessile come nel caso dei
compositi FRCM, rende il CRM una soluzione interessante ed
economica per il rinforzo di strutture in muratura. In
generale, le griglie composite utilizzate nel CRM sono
realizzate con fibre di vetro completamente impregnate di
resina epossidica per formare una griglia rigida
bidimensionale. I fili di trama e di ordito hanno una distanza
netta uguale o superiore a 30 mm, mentre lo spessore della
matrice può arrivare fino a 50 mm [21].
Sono disponibili ricerche limitate sui sistemi CRM, il
che rende difficile la formulazione di procedure di
progettazione affidabili. Mancano inoltre le indicazioni
per eseguire prove sperimentali per la caratterizzazione
dell'intero sistema CRM. Recentemente sono stati
rilasciati in Italia criteri di accettazione per i sistemi CRM [
21]. Questi criteri si concentrano sulle proprietà
meccaniche della griglia composita piuttosto che sul
comportamento del sistema di rinforzo.
Materiali e strutture (2020)53:94
Poiché la malta è responsabile del meccanismo di
trasferimento delle sollecitazioni tra l'armatura
incollata esternamente e il supporto, svolge un ruolo
fondamentale nel contributo del CRM alla capacità
portante dell'elemento rinforzato. Pertanto,
un'attenta caratterizzazione del sistema dovrebbe
includere il comportamento dell'intero CRM, lo studio
della sua relazione con lo specifico substrato
considerato e l'effetto di eventuali ancoraggi.
L'obiettivo principale di questo articolo è la definizione
di prove sperimentali appropriate dei sistemi CRM e dei
loro componenti per ottenere le proprietà meccaniche
necessarie per progettare diverse applicazioni di rinforzo
CRM. Vengono inoltre fornite indicazioni circa la messa a
punto e la strumentazione di ogni specifica procedura di
prova. Vengono considerate le seguenti proprietà
meccaniche del sistema di rinforzo:
• Proprietà meccaniche di filati grigliati nudi (cioè non
impregnati con la matrice inorganica) e malta;
• Resistenza al taglio dei giunti che collegano i fili di trama e di ordito
della griglia;
• Comportamento a trazione del sistema CRM, indagato da
diverse prove di trazione dei tagliandi CRM;
• Comportamento di adesione del sistema CRM, determinato
mediante prove di taglio diretto a singolo giro di giunti CRM-
muratura comprendenti mattoni storici.
La procedura ei risultati ottenuti forniscono importanti
indicazioni sulle principali proprietà meccaniche dei
sistemi CRM e sulle procedure sperimentali necessarie
per ottenere una caratterizzazione meccanica completa di
questi materiali di rinforzo.
2 Proprietà meccaniche dei filati grigliati e della malta
In questo documento è stato studiato un sistema CRM
commerciale. In questa sezione vengono studiate le
proprietà meccaniche del reticolo composito
fibrorinforzato e della malta. Queste proprietà sono di
fondamentale importanza per comprendere il
meccanismo di trasferimento delle sollecitazioni tra
l'armatura incollata esternamente e il substrato.
2.1 Griglia composita
I fili della griglia erano costituiti da fibre di vetro alcali-
resistenti impregnate di resina epossidica [22]. La
griglia composita è stata realizzata con filati pultrusi
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in trama (X) direzione e filati laminati in ordito
(y) direzione intrecciata usando la tecnica dell'armatura a
giro inglese. Di conseguenza, ciascun filo di ordito era
costituito da due sottofili ritorti insieme e attorno ai fili di
trama, il che ha contribuito a fornire una rigidità
relativamente elevata alla griglia. I fili di trama e di ordito
sono stati distanziati di 40 mm al centro, come mostrato
in Fig.1. Le proprietà meccaniche della griglia sono state
studiate mediante prove di trazione su filati singoli di
trama (7 prove) e di ordito (7 prove) [20]. Le aree della
sezione trasversale delle fibreUNF dei singoli fili di trama e
di ordito sono stati determinati secondo CNR-DT 200
R1/13 [23] e sono riportati in Tabella 1. L'area della
sezione trasversale della fibra del filo di ordito riportata
nella Tabella1 è l'area complessiva del filato composta da
due sottofilati. La frazione in volume delle fibre dei fili di
trama, che è definita come il rapporto tra il volume delle
fibre e il volume del filato, era pari avF = 0,6, mentre
variava nel caso di fili di ordito impregnati dalla resina
mediante processo di laminazione. La forza di picco
media ottenuta FF, resistenza alla trazione RF, e modulo
elastico EF, insieme al coefficiente di variazione associato
(CoV), sono forniti nella Tabella 1. I risultati mostrano che
il modulo elastico è consistente tra i due tipi di provino,
sebbene sia leggermente diminuito nel caso dei fili di
ordito in quanto i sottofili erano ritorti e le fibre non
erano perfettamente allineate con la direzione del carico.
Per lo stesso motivo, il carico di rottura medio raggiunto
dai fili di ordito (RF = 817 MPa) era inferiore a quella
raggiunta dai fili di trama (RF
= 1001 MPa). Questi valori mostrano l'importanza
dell'impregnazione con resina epossidica, che ha promosso
la ridistribuzione delle sollecitazioni tra i filamenti di fibra
trama
sì
ordito
40 X
40
Fig. 1 Griglia in vetro composito (dimensioni in mm)
Pagina 3 di 18 94
consentendo di raggiungere elevati valori di carico di rottura
[24]. Infatti, prove su fasci di fibre nude (cioè non impregnate
con la resina) delle stesse fibre di vetro riportate in [20] ha
fornito una resistenza alla trazione media di soli 581 MPa.
Il test condotto ha mostrato che i fili di trama pultrusi (
X-direzione) ha fornito una maggiore resistenza alla
trazione rispetto ai fili di ordito laminati (y-direzione) a
causa della loro diversa geometria. Tuttavia, i moduli
elastici nella direzione della trama e dell'ordito erano
simili, il che indica che il comportamento della griglia sarà
simile se la forza viene applicata nella direzione della
trama o dell'ordito. Il contributo alla capacità di carico dei
fili ortogonali alla direzione della forza applicata dipende
dalle proprietà meccaniche del giunto a griglia, che sono
studiate nella Sez.3.
2.2 Mortaio
La malta impiegata nel sistema CRM comprendeva calce
idraulica naturale NHL 5 e metacaolino senza aggiunta di
cemento [25]. Prismi di malta sono stati colati dallo stesso
lotto utilizzato per colare le strisce composite (vedi Sez.4).
Ogni lotto comprendeva 3 kg di malte e 0,6 L di acqua. I
campioni sono stati polimerizzati ad una temperatura di
23± 2 -C e UR = 0,5 per 28 giorni prima di essere testato.
La resistenza media alla flessioneFmf
= 3.20 MPa della malta è stato ottenuto mediante prove
di flessione su tre punti di tre 40 9 40 9 Prismi di malta da
160 mm secondo EN 1015-11 [26]. Le due porzioni del
prisma ottenute dopo la prova di flessione su tre punti
sono state testate a compressione per ottenere la
resistenza media a compressione della maltaFmc = 8,20
MPa [26]. I valori diFmf e Fmc erano coerenti con quelli
precedentemente ottenuti dagli autori per la stessa malta
fusa in un lotto diverso [27]. Secondo l'approccio
dimensionale fornito dal Model Code 2010 [28], la
resistenza alla trazione Fmt della matrice è pari a circa 0,5F
mf, che ha fornito Fmt
= 1,60 MPa.
3 Resistenza al taglio dei giunti della griglia
La griglia in fibra utilizzata nel sistema CRM è caratterizzata
da connessioni relativamente rigide (giunti) tra i fili di trama e
ordito derivanti dall'impregnazione di resina e dalla tecnica di
armatura a giro inglese adottata. Queste connessioni
forniscono la stabilità geometrica della griglia durante
94 Pagina 4 di 18
Tabella 1 Proprietà meccaniche dei filati nudi grigliati compositi
Campione Numero di test UNF (mm2)
trama (X) 7 5.97
ordito (e) 7 5.71
trasporto e installazione. Inoltre, quando al CRM viene
applicato un carico allineato con una delle direzioni
dei fili, i fili ortogonali alla direzione del carico
applicato possono fornire il loro contributo alla
capacità di carico del sistema per la presenza dei
giunti di griglia. La resistenza al taglio dei giunti è di
fondamentale importanza quando la griglia in vetro
viene fissata al supporto mediante soli ancoraggi,
senza essere annegata all'interno della malta, come
nel caso di applicazioni per evitare rischi di
sgretolamento dell'intradosso [29].
Per verificare la stabilità dei giunti della griglia e misurare
la forza massima sopportabile da un singolo giunto, sono
stati sottoposti a prove di taglio dei provini cruciformi a
griglia, senza la presenza della malta. I risultati ottenuti
forniscono informazioni solo sul comportamento del giunto
di rete e non sul sistema CRM. L'effettivo comportamento del
sistema può essere indagato con una prova di trazione del
CRM, come descritto nella Sez.4.
Per misurare la resistenza a taglio dei giunti della griglia
in direzione di trama e di ordito, sono state eseguite 10 prove
sperimentali seguendo le indicazioni riportate nella EN ISO
15630-2 [30], anche se questa procedura è indicata per i
tessuti saldati in acciaio. L'estremità del filo singolo di
trazione (una trama o un filo di ordito) è stata bloccata nei
cunei della macchina. Il filo perpendicolare a quello pinzato,
cioè il filo incrociato, veniva inserito all'interno di un supporto
rigido, collegato alla macchina, e serrato saldamente
mediante ganasce (vedi Fig.2un). Le prove sono state
condotte aumentando monotonamente la cilindrataD
dell'attuatore della macchina ad una velocità costante di
0,017 mm/s, mentre il carico applicato P è stato registrato da
una cella di carico. I provini sono stati nominati secondo la
notazione J_G_O_N, dove J = joint shear test, G = fibra di vetro,
O indica l'orientamento della griglia (X =X-direzione, cioè filo
di trama tirato, Y = y-direzione, cioè filo di ordito tirato, vedi
Fig. 2), e n è il numero del campione. IlP-D le curve ottenute
sono mostrate in Fig. 3. Quando il filo di trama è stato tirato
(esemplari della serie J_G_X), il carico applicato è aumentato
linearmente fino alla rottura improvvisa per taglio di uno
Materiali e strutture (2020)53:94
FF (kN) (CoV) RF (MPa) (CoV) EF (GPa) (CoV)
5,98 (11,08%) 1001 (11,08%) 69,91 (2,82%)
4,66 (7,71%) 817 (7,71%) 66,30 (9,79%)
dei due sottofili ritorti incrociati che compongono il filo di
ordito. All'aumentare dello spostamentoD, il provino ha
sopportato un certo carico applicato fino a quando il
rimanente sottofilo alla fine si è rotto (Fig. 3un). Una foto
della rottura per taglio del provino J_G_X_1 è riportata in
Fig.2un. Quando il filo di ordito è stato tirato (esemplari
della serie J_G_Y),P inizialmente aumentato linearmente
(Fig. 3B). Con l'aumentoD, il filo di incrocio di trama
tendeva ad aprire i due sottofili ritorti, il che determinava
il comportamento non lineare del P-D curve. I campioni
alla fine si sono rotti a causa della rottura per taglio del
filo di trama (Fig.2B).
Il carico massimo applicato P* e lo stress
corrispondente R*, cioè la resistenza a taglio del giunto,
sono riportati in Tabella 2 per ogni campione, insieme al
valore medio e al coefficiente di variazione ottenuti da
tutti i campioni in X- e y-direzione. Quando il filo di trama
è stato tirato, il giunto ha fornito una sollecitazione
massima media nel filo di trazione di 183 MPa (P* = 1,09
kN), mentre una sollecitazione massima nel filo di
trazione di 256 MPa (P* = 1,46 kN) è stato fornito quando
il filo di ordito è stato tirato.
Le misure della resistenza al taglio del giunto hanno
confermato che i fili di trama e di ordito possono concorrere
alla capacità di carico del sistema anche quando il carico
applicato è allineato con una delle direzioni del filo. Le
resistenze a taglio ottenute possono essere utilizzate per
stimare la capacità portante della griglia quando viene
applicata utilizzando solo ancoranti, senza essere annegata
all'interno della malta [29]. Inoltre, possono essere utili per
modellare accuratamente l'interazione tra i fili di trama e di
ordito quando la griglia è annegata all'interno della malta,
ovvero quando viene applicato il sistema CRM.
4 Proprietà di trazione del sistema CRM
Il comportamento a trazione dei compositi a matrice
inorganica è influenzato da diversi parametri, tra cui la
configurazione e la procedura del test. Diversi set-up di test
sono stati proposti in letteratura [31–35] e alcuni di loro
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Fig. 2 Prova di taglio sui giunti della

un B
griglia: un configurazione di prova
(campione J_G_X_1,
tirando trama); B rottura del
provino J_G_Y_2 (ordito in rottura per taglio di

trazione) l'incrocio
filato di trama

rottura per taglio di

ancora l'incrocio
mascelle filato di ordito

tirando
ordito
filato

tirando P,
trama

filato
P,

Fig. 3 Risposte al carico delle prove di taglio articolare in un trama e B direzione di curvatura

Tavolo 2 Risultati delle prove di

Campione P* (kN) R* (MPa) Campione P* (kN) R* (MPa)
taglio sui giunti della griglia

J_G_X_1 1.16 195 J_G_Y_1 1.26 221

J_G_X_2 1.12 187 J_G_Y_2 1.58 276
J_G_X_3 1.03 173 J_G_Y_3 1.57 275
J_G_X_4 1.03 173 J_G_Y_4 1.26 221
J_G_X_5 1.12 188 J_G_Y_5 1.63 286
Media 1.09 183 Media 1.46 256
CoV (%) 5.36 CoV (%) 12.51

sono stati adottati dagli attuali criteri di accettazione e linee guida
di progettazione per i compositi FRCM legati esternamente.
Secondo i criteri di accettazione italiani [36], le proprietà di
trazione del composito a matrice inorganica devono essere
ottenute utilizzando la prova di trazione con presa di serraggio. In
questo caso, le estremità dei coupon rettangolari compositi a
matrice inorganica vengono serrate direttamente dal
dovrebbero verificarsi cunei della macchina e rottura per trazione delle
fibre incorporate [37]. I criteri di accettazione degli Stati Uniti [38]
indicano l'uso di prove di presa con cerniera per ottenere i parametri
di accettazione della trazione di compositi FRCM e stucco rinforzato
con acciaio (SRG). Nel test di presa della cerniera, le piastre metalliche
sono legate alle estremità del coupon composito a matrice inorganica
e vengono utilizzate per trasferire il
94 Pagina 6 di 18
carico dalla macchina al provino attraverso giunti a forcella [
34]. Questi due set-up di test generalmente forniscono
risultati significativamente diversi, sebbene possano essere
entrambi modellati utilizzando semplici approcci analitici a
condizione che sia noto il comportamento del legame fibra-
matrice [39].
In questo articolo, le proprietà di trazione del sistema
CRM in vetro sono state studiate utilizzando sia il test di
serraggio che quello di presa a cerniera per ottenere una
visione dell'interazione tra la griglia e la matrice quando il
CRM è sottoposto a sollecitazione di trazione. Sono state
testate due serie di 10 campioni utilizzando rispettivamente i
metodi di bloccaggio e di presa a forcella. In ogni serie, 5
esemplari avevano fili di trama longitudinali, cioè allineati con
la direzione del carico applicato, e 5 esemplari avevano fili di
ordito longitudinali. I provini sono stati nominati secondo la
notazione TC_G_L_W_O_N, dove T = prova di trazione, C(se
presente) = predisposizione con cerniera (l'assenza di C indica
una prova di serraggio), G = fibra di vetro, L = lunghezza del
provino ( in mm), W = larghezza provino (in mm), O indica
l'orientamento della griglia (X =X- direzione, cioè fili di trama
longitudinali, Y = y-direzione, cioè fili di ordito longitudinali,
vedi Fig. 2) e N è il numero del campione. Tutti i test sono
stati eseguiti applicando un carico iniziale di circa 0,1 kN per
accogliere le irregolarità del campione e verificare che tutti
gli strumenti stessero misurando correttamente. Per questo
motivo, le risposte di carico fornite non iniziano esattamente
dall'origine.
4.1 Prove di trazione CRM con pinza di serraggio
I coupon CRM rettangolari sono stati fabbricati seguendo le
indicazioni dei criteri di accettazione italiani per i compositi a
matrice inorganica [36]. Di conseguenza, i campioni avevano
uno spessore di 10 mm e una lunghezza di 400 mm. Ogni
campione comprendeva 2 fili longitudinali e aveva una
larghezza di 60 mm. Sebbene i criteri di accettazione italiani
raccomandino una larghezza del campione che sia un
multiplo dello spazio della maglia di rinforzo, che avrebbe
comportato una larghezza del campione pari a 80 mm per 2
fili longitudinali incorporati, la larghezza considerata in
questo documento è stata limitata a 60 mm a causa di la
geometria dei cunei di bloccaggio. Pertanto, la malta ai bordi
laterali dei provini aveva una larghezza di 10 mm (invece dei
20 mm raccomandati), che potrebbe aver influenzato la
risposta del provino, come discusso di seguito.
Materiali e strutture (2020)53:94
Uno schizzo della configurazione di prova è fornito in Fig. 4un.
I campioni sono stati dotati di linguette in GFRP incollate alle
estremità del coupon per promuovere una distribuzione uniforme
della pressione di bloccaggio ed evitare la rottura della malta
all'interno dei cunei. Le estremità del provino sono state quindi
bloccate direttamente da cunei idraulici e la prova è stata
eseguita aumentando monotonamente lo spostamento finale ad
una velocità costante di 0,0034 mm/s. Sulla parte centrale del
provino è stato applicato un estensimetro di lunghezza utile pari
a 200 mm per misurare la deformazione assiale e (Figura. 4B). La
lunghezza del calibro dell'estensimetro è stata determinata per
catturare la maggior parte delle possibili cricche della matrice.
Tuttavia, in prossimità dei cunei si sono verificate alcune
fessurazioni dovute anche alla concentrazione delle sollecitazioni
indotta dalla pressione di serraggio (Fig.4b) e non può essere
catturato dall'estensimetro. Il verificarsi di cricche al di fuori della
lunghezza dello strumento è ben noto nelle prove di trazione con
presa di serraggio di compositi a matrice inorganica e può
influenzare la deformabilità del provino misurata [37]. Tuttavia, la
risposta al carico ottenuta può essere studiata per indagare se la
presenza di cricche al di fuori della lunghezza utile dello
strumento influisca significativamente sui risultati [12].
Lo stress applicato R-deformazione assiale e le curve
ottenute sono mostrate in Fig. 5a e b per i campioni con fili di
trama e di ordito longitudinali, rispettivamente, dove R è
stato calcolato dividendo il carico applicato P dall'area della
sezione trasversale delle fibre (Tabella 1). I campioni non
hanno mostrato il comportamento trilineare solitamente
osservato nei compositi FRCM, che è caratterizzato da un
ramo lineare iniziale (primo stadio) che termina con la prima
fessurazione della matrice, uno stadio di sviluppo della
fessura (secondo stadio) e un finale completamente fessurato
fase in cui la capacità di carico del campione è fornita
principalmente dal tessuto incorporato [37]. Nei coupon CRM
studiati, il primo stadio (non fessurato) non era chiaramente
visibile e solo i campioni della serie T_G_400_60_X hanno
mostrato alcune cadute della tensione applicata dovute
all'apertura di cricche della matrice, che sono associate allo
stadio di sviluppo della fessura (cioè secondo stadio ) della
risposta trilineare. Tuttavia, in tutti i campioni si sono
verificate cricche della matrice ortogonali alla direzione del
carico applicato (Fig.4B). La fessurazione della matrice è stata
indotta dalla riduzione dell'area della sezione trasversale
della matrice in corrispondenza delle sezioni trasversali in cui
si trovavano i fili trasversali e le giunzioni dei fili. Pertanto, le
cricche della matrice sono state distanziate ad una distanza di
circa 40 mm, che coincide con la spaziatura della griglia (vedi
Sez.2.1).
Materiali e strutture (2020)53:94 Pagina 7 di 18 94

un B C

Fig. 4 a Schema di una schedina CRM sottoposta alla prova di serraggio-presa (dimensioni in mm). Campione T_G_400_60_Y_1B durante e
C al termine della prova di serraggio

Fig. 5 Prove di trazione a pinza di tagliandi CRM in un trama e B direzione di curvatura

L'assenza del primo e del secondo stadio è attribuita resina epossidica, che gioca un ruolo chiave nella rigidità della
all'uso di una matrice relativamente debole e di una griglia e inoltre migliora in generale il comportamento della
griglia rigida. L'impregnazione delle fibre di vetro con il griglia favorendo il trasferimento delle sollecitazioni tra le fibre
94 Pagina 8 di 18 Materiali e strutture (2020)53:94

filamenti nel filo [40], e la presenza di fili trasversali
saldamente collegati ai fili longitudinali ha favorito il
contributo della griglia alla capacità di carico del
provino sin dalle fasi iniziali della prova. Quando
vengono impiegati tessuti non rigidi, come di solito
avviene nei compositi FRCM, le fibre forniscono solo
un contributo limitato alla capacità di carico del
provino fino al verificarsi della fessurazione della
matrice [12]. Un'estensione limitata della fase non
fessurata è stata osservata anche nelle prove di
bloccaggio e presa di compositi con malta rinforzata
con acciaio (SRG) [12, 41], che conferma il ruolo della
rigidezza di rinforzo nelle fasi iniziali della prova.
Tutti i campioni hanno mostrato un comportamento
sollecitazione-deformazione approssimativamente lineare
dopo la rottura iniziale della matrice. Supponendo che
l'effetto di irrigidimento della tensione della matrice fornisca
un contributo limitato alla sollecitazione applicata, la
pendenza della porzione lineare delRif curve (cioè stadio
completamente fessurato o terzo stadio [12]) deve essere
associato al modulo elastico longitudinale del filato EF. In
questo articolo, la pendenzaE3 del terzo stadio è stato
calcolato mediante regressione lineare di Rif curve tra 0,6R* e
0.9R*, dove R* è la massima sollecitazione raggiunta dal
provino. E3 calcolato per ogni esemplare è riportato in Tabella
3 insieme al corrispondente valore medio e CoV per ogni
serie di campioni. I valori medi diE3 è simile a quella dei filati a
griglia nuda, il che conferma che la griglia è principalmente
responsabile del CRM Rif pendenza della curva durante la
terza fase, sebbene la matrice e i fili trasversali abbiano
contribuito leggermente al carico applicato. Questi risultati
confermano anche che il verificarsi di cricche della matrice al
di fuori della lunghezza del calibro dell'estensimetro non ha
influenzato fortemente la deformabilità misurata.
Tutti i campioni hanno ceduto a causa della rottura di
uno dei due fili longitudinali della griglia, associata a
scheggiatura della matrice (Fig. 4C). Il carico massimo
applicatoP*, massimo stress R*, e ceppo corrispondente
e* sono forniti nella tabella 3. A causa della rottura di un
solo filo longitudinale, i carichi di rottura medi ottenuti
dai tagliandi CRM erano significativamente inferiori a
quelli ottenuti dalle prove di trazione dei filati a griglia
nuda (Tabella1). Per lo stesso motivo, il carico massimo
applicato medioP* = 6,26 kN forniti dai tagliandi di trama
CRM era solo leggermente superiore a quello dei filati a
trama singola a griglia nuda (FF = 5,98 kN, Tabella 1), che
suggerisce una distribuzione non uniforme del carico
applicato tra i 2 fili longitudinali. Tuttavia, i valori diE3
calcolati, che sono simili a EF, ha mostrato che entrambi i
filati hanno contribuito a sopportare il carico applicato al
provino fino a 0,9P*. Pertanto, la rottura di un singolo
filato è da attribuire alla presenza di concentrazioni di
sollecitazioni dovute alla ridistribuzione del carico.
I coupon Warp CRM hanno fornito un carico massimo
applicato medio P* = 6,26 kN, che è circa il 34% superiore
a quello dei filati a maglia nuda a singolo ordito (FF = 4,66
kN, Tabella 1). Questo risultato indica che è stata ottenuta
una ridistribuzione del carico più uniforme tra i 2 fili
longitudinali nei provini CRM di ordito rispetto ai provini
CRM di trama. Poiché la malta ridistribuisce il carico
applicato tra i fili, la larghezza limitata della malta ai bordi
laterali del provino può aver influito sulla capacità di
carico del coupon misurata. Dunque,P* e R* valori
superiori a quelli riportati in Tabella 3 potrebbe essere
ottenuto con provini con larghezza multipla della distanza
tra i fili.
I risultati ottenuti hanno mostrato che le prove di trazione
clamping-grip hanno fornito una resistenza alla trazione inferiore
alla resistenza a trazione dei filati nudi a causa della non

Tabella 3 Risultati dei test di serraggio e presa

Campione P* (kN) R* (MPa) e* (%) E3 (MPa) Campione P* (kN) R* (MPa) e* (%) E3 (MPa)

T_G_400_60_X_1 6.13 513 0,72 65.800 T_G_400_60_Y_1 6.10 534 0.84 67.810
T_G_400_60_X_2 5.95 498 0,75 57.920 T_G_400_60_Y_2 6.28 550 0,90 67.080
T_G_400_60_X_3 5.31 445 0,57 78,580 T_G_400_60_Y_3 6.19 542 0,81 71,320
T_G_400_60_X_4 6.92 579 0,78 77.480 T_G_400_60_Y_4 6.56 574 0.91 71,550
T_G_400_60_X_5 6.97 584 0,72 99.410 T_G_400_60_Y_5 6.16 539 0,90 63.090
Media 6.26 524 0,71 75.830 Media 6.26 548 0.87 68,170
CoV (%) 11.15 11.60 20.72 CoV (%) 2.86 5,06 5.10
Materiali e strutture (2020)53:94
rottura contemporanea dei due fili longitudinali incorporati.
Tuttavia, la pendenza delle curve di deformazione assiale
applicata dei coupon completamente fessurati,E3, era simile
al modulo elastico dei filati nudi EF, che conferma che
entrambi i filati hanno contribuito a sopportare il carico
applicato del coupon CRM fino a 0,9P*.
4.2 Prove di trazione CRM con forcella
Sono state fuse due serie di coupon CRM rettangolari secondo i
criteri di accettazione statunitensi AC434 per i compositi a matrice
inorganica [38]. I provini avevano lo stesso spessore (cioè 10 mm)
e larghezza (cioè 60 mm) di quelli utilizzati per le prove di
serraggio-presa, mentre la lunghezza è stata aumentata a 600
mm. La lunghezza del provino è stata determinata in modo da
massimizzare la lunghezza dell'incollaggio della lamiera d'acciaio
fino al valore massimo che poteva essere montato all'interno
della macchina di prova, che era pari a 170 mm (Fig.6un). Le
piastre d'acciaio erano
un B C
forcella
giunto
acciaio LVDT
piatto
10 60
600
filato
asse
170
Fig. 6 a Schizzo di una schedina CRM sottoposta alla prova di presa-cerniera (dimensioni in mm). Campione TC_G_600_60_Y_1B durante e C al termine
della prova di presa della forcella
Pagina 9 di 18 94
incollati ai provini mediante una resina epossidica e
collegati con un perno passante e un giunto a forcella
alla macchina di prova (Fig. 6un). Le prove sono state
condotte aumentando monotonamente la cilindrata
della macchina ad una velocità costante di 0,0034
mm/s. La deformazione assiale del provinoe è stata
misurata utilizzando un estensimetro con un calibro di
100 mm montato sulla parte centrale del provino (Fig.
6b) e due trasduttori lineari di spostamento variabile
(LVDT) fissati a una delle piastre di acciaio su un lato
del provino e che reagiscono su una piastra di acciaio
a forma di L attaccata alla piastra di acciaio opposta
(Fig. 6B). La media degli spostamenti misurati dai due
LVDT è stata divisa per la distanza iniziale tra il
supporto LVDT e la piastra a forma di L (pari a circa
260 mm) per calcolare la deformazione assialee.
L'estensimetro adottato è conforme all'indicazione di
AC434 [38], che raccomanda l'uso di un estensimetro
con una lunghezza utile minima di
estensimetro
94 Pagina 10 di 18
50 mm in grado di includere almeno una fessura trasversale della
matrice.
Lo stress applicato R-deformazione assiale e le curve
ottenute sono mostrate in Fig. 7a e b per i campioni con
fili di trama e di ordito longitudinali, rispettivamente,
dove R è stato calcolato dividendo il carico applicato P
dall'area della sezione trasversale delle fibre (Tabella 1) e
e è stato ottenuto dalle misurazioni LVDT. Come nelle
prove di serraggio, la fase iniziale non fessurata non era
chiaramente riconoscibile ad eccezione dei provini
TC_G_600_60_X_2, TC_G_600_60_Y_2, e TC_G_600_60_Y_4,
per i quali la pendenza delRif curva ha iniziato a diminuire
a circa 65 MPa, che è stata associata ad un carico
applicato circa pari a P = 0,7 kN. Questo carico applicato
corrisponde a una sollecitazione nella matrice di circa
1,30 MPa, che è vicina alla resistenza alla trazione della
matrice Fmt = 1,60 MPa calcolato secondo l'indicazione del
Model Code 2010 [28] (vedi Sez. 2). L'assenza di una fase
non fessurata chiaramente riconoscibile per la maggior
parte dei provini è stata attribuita al contributo della
griglia sin dalle fasi iniziali della prova, come osservato
per le prove di clamping-grip (Sez.4.1).
Le prime incrinature della matrice si sono verificate
all'estremità delle piastre di acciaio incollate, come previsto
nella configurazione della forcella [39]. Dopo l'apertura di
queste fessure, aumentando lo spostamento della macchina,
aumentavano le sollecitazioni applicate e nella matrice si
manifestavano ulteriori cricche, come dimostrano le
improvvise cadute di carico delRif curve in fig. 7. La pendenza
media di questo stadio fessurato, che rappresenta il modulo
elastico a trazione del provino fessuratoE2 secondo AC434 [38
], è stato calcolato mediante regressione lineare di Rif curve
tra 0,6R* e 0.9R*, dove R* è lo stress massimo raggiunto da
Fig. 7 Prove di trazione con impugnatura a cerniera dei coupon CRM in un trama e B direzione di curvatura
Materiali e strutture (2020)53:94
l'esemplare. I valori medi diE2 ottenuto per i filati di
trama e di ordito (Tabella 4) erano inferiori al modulo
elastico dei filati nudi. Questa differenza è ben nota ed
è causata dallo slittamento della griglia rispetto alla
matrice nei test di presa a forcella [42].
La rottura dei provini si è verificata per rottura
improvvisa interlaminare della matrice, ovvero per
spaccatura lungo il piano della griglia [43], tra le piastre
di acciaio incollate (Fig. 6c) senza rottura dei fili
longitudinali o trasversali. Pertanto, la capacità di
trazione della rete non poteva essere sfruttata appieno, il
che comportava per valori medi di resistenza a trazione
(Tabella4) significativamente inferiori a quelli ottenuti per
i filati nudi in X- e y- direzione (Tabella 1). Inoltre, l'estesa
fessurazione della matrice ha portato ad una grande
variazione dei risultati, come mostrato dal coefficiente di
variazione del carico massimo applicatoP*, massimo
stress R*, e ceppo corrispondente e* (Tavolo 4).
Figura 8 mostra le risposte al carico di due campioni
rappresentativi in direzione di trama e ordito,
vale a dire campione TC_600_60_X_5 e
TC_600_60_Y_3. Nella fig.8, la deformazione assiale delle
curve denominate LVDT è stata ottenuta dalle misurazioni
LVDT, mentre quella delle curve denominate estensimetro è
stato ottenuto direttamente dalle misurazioni
estensimetriche. L'estensimetro ha fornito una deformazione
generalmente inferiore a quella ottenuta dagli LVDT a parità
di sollecitazione applicata. Gli LVDT hanno misurato lo
spostamento relativo tra le piastre di acciaio legate al provino
e sono stati in grado di rilevare l'apertura di tutte le crepe
della matrice. L'estensimetro, che è stato applicato alla parte
centrale del provino, non ha rilevato l'apertura delle prime
fessurazioni all'estremità delle lamiere incollate e di eventuali
altre fessurazioni
Materiali e strutture (2020)53:94 Pagina 11 di 18 94

Tabella 4 Risultati dei test di presa della cerniera

Campione P* (kN) R* (MPa) e* (%) E2 (MPa) Campione P* (kN) R* (MPa) e* (%) E2 (MPa)

TC_G_600_60_X_1 3.00 252 0.45 49,940 TC_G_600_60_Y_1 3.01 264 0,53 31.760
TC_G_600_60_X_2 3.70 310 0.44 51.210 TC_G_600_60_Y_2 2.54 222 0,36 34.770
TC_G_600_60_X_3 4.30 360 0,57 58.320 TC_G_600_60_Y_3 2.72 238 0,48 39.600
TC_G_600_60_X_4 2.75 230 0.40 53,560 TC_G_600_60_Y_4 2.17 190 0.25 40,400
TC_G_600_60_X_5 3.76 315 0,50 54,130 TC_G_600_60_Y_5 3.02 265 0,60 41.600
Media 3.50 293 0,47 53,430 Media 2.69 236 0.45 37.630
CoV (%) 17.84 17.84 13.30 6.03 CoV (%) 13.26 13.26 31.33 11.12

Fig. 8 Risposta al carico dei provini un TC_600_60_X_5 e B TC_600_60_Y_3

della sua lunghezza utile. Pertanto, la variazione di pendenza
degli LVDT e le curve estensimetriche possono essere impiegate
per identificare le aperture delle cricche della matrice che non
hanno causato cadute di carico visibili nelRif curve.
Sebbene le deformazioni assiali fornite dagli LVDT
e dall'estensimetro fossero abbastanza simili fino a
circa 90 MPa per il campione TC_600_60_X_5 (Fig. 8a),
erano differenti dall'inizio della prova per il provino
TC_600_60_Y_3 (Fig. 8B). Ciò indica che si sono
verificati slittamenti significativi della griglia matrice
dall'inizio della prova nel campione TC_600_60_Y_3.
Prima del verificarsi delle prime cricche della matrice,
questi slittamenti sono maggiori tra le piastre di
acciaio incollate rispetto alla parte centrale del
provino [39], che spiega la differenza tra gli LVDT e
l'estensimetro osservati in Fig. 8B.
Dopo che è stata raggiunta la resistenza alla trazione, la
deformazione assiale misurata dall'estensimetro è diminuita
improvvisamente (si noti che il comportamento post-picco non è
mostrato per le curve LVDT). Ciò indica che il guasto si è verificato
al di fuori della lunghezza del calibro dell'estensimetro (vedi Fig.6
c) che porta al recupero dell'elastico
allungamento della parte centrale del provino in quanto la
griglia di rinforzo non ha ceduto. L'uso di un estensimetro
con lunghezza utile pari a 100 mm ha fornito una
deformazione assialee sostanzialmente diverso da quello
ottenuto dalle misurazioni LVDT. Queste osservazioni
sottolineano l'importanza della posizione dello strumento e
della lunghezza utile nella misura della deformazione assiale
nella prova di trazione di materiali a matrice inorganica.
I risultati ottenuti hanno mostrato che le prove di trazione con
presa a cerniera hanno fornito una resistenza alla trazione e una
pendenza delle curve sollecitazione-deformazione assiale applicate E2
di provini completamente fessurati inferiori a quelli osservati nelle
prove di serraggio e presa. Queste differenze sono dovute al diverso
meccanismo di trasferimento dello stress nei dispositivi di presa che
ha portato a un improvviso cedimento interlaminare della matrice nei
test di presa con cerniera. Inoltre, la lunghezza del calibro e i punti di
misura considerati per determinare la deformazione assiale nelle
prove di serraggio hanno una forte influenza sulla deformabilità del
provino ottenuta.
94 Pagina 12 di 18
4.3 Comportamento del legame CRM-muratura
L'efficacia del rinforzo legato esternamente è
fortemente correlata al legame tra il composito
e il substrato e, nel caso dei compositi FRCM, al
comportamento del legame matrice-fibra [37, 41
, 44].
Il comportamento di adesione del sistema CRM vetro
considerato in questo lavoro è stato studiato mediante 11
prove di taglio diretto a singolo giro su giunti CRM-
muratura. Sono state realizzate undici pareti in muratura
costituite da 6 mattoni storici e 5 giunti di malta a base di
calce. I mattoni storici sono stati ricavati dalla
demolizione di un edificio costruito all'inizio del
Novecento nel nord Italia ed aveva una larghezza
nominale di 325 mm, uno spessore di 160 mm e
un'altezza di 40 mm. Le proprietà meccaniche dei mattoni
si possono trovare in [20]. Sono stati realizzati giunti di
malta con spessore variabile tra 15 e 20 mm a seconda
dello spessore e della planarità dei mattoni adiacenti per
simulare la tessitura di un muro storico, che ha portato a
muri con dimensioni nominali di 325 mm (larghezza)9
160 mm (spessore) 9 330 mm (altezza). La superficie delle
pareti è stata pulita solo con aria nebulizzata per
rimuovere la polvere e quindi bagnata con acqua prima
dell'applicazione del sistema CRM. La lunghezza e la
larghezza incollate del CRM erano rispettivamente di 290
mm e 120 mm, il che consentiva di avere 3
Fig. 9 a Schema dell'allestimento della prova di taglio diretto a singolo giro (dimensioni in mm). B Campione DS_G_290_120_X_2 al termine del test. C
Rottura del provino DS_G_290_120_Y_3
Materiali e strutture (2020)53:94
filati longitudinali (cioè allineati con la direzione del carico
applicato) (Fig. 9). Lo spessore totale nominale della matrice
era di 10 mm. Al di fuori della zona incollata, la griglia non è
stata impregnata di malta. È stata adottata una
configurazione pull-push, dove il sottofondo in muratura è
stato trattenuto e la griglia di rinforzo è stata tirata [45]. La
parete in muratura è stata trattenuta da un telaio rigido in
acciaio, mentre due lastre di acciaio sono state incollate con
resina epossidica all'estremità del listello nudo per favorire il
bloccaggio con la macchina (Fig.9un). Sono stati utilizzati due
LVDT per misurare lo spostamento relativo della griglia in
fibra appena al di fuori della lunghezza incollata all'estremità
caricata e del substrato in muratura (vedere la didascalia in
Fig.9un). Le prove sono state condotte in controllo di
cilindrata aumentando monotonamente la cilindrata della
macchina ad una velocità costante di 0,0034 mm/s. I
campioni sono stati nominati secondo la notazione
DS_G_L_W_O_N, dove DS = test di taglio diretto, G = fibra di
vetro, L = lunghezza incollata (in mm), W = larghezza incollata
(in mm), O indica l'orientamento della griglia (X =X-direzione,
cioè fili di trama longitudinali, Y = y-direzione, cioè fili di
ordito longitudinali, vedi Fig. 2) e N è il numero del campione.
Lo stress applicato R-slittamento globale G sono riportate
le curve ottenute per ogni provino, dove la sollecitazione è
stata calcolata dividendo il carico applicato per l'area della
sezione trasversale dei fili longitudinali e lo scorrimento
globale è la media delle misure dei due LVDT
Materiali e strutture (2020)53:94
nella fig. 10. Dopo un iniziale ramo lineare, il verificarsi di
cricche nella matrice ha determinato un comportamento
non lineare delR-G curve. Le cricche della matrice,
ortogonali alla direzione del carico applicato, si sono
verificate nello strato matrice esterno e sono state
causate dalla concentrazione di sollecitazioni indotta dai
fili trasversali (Fig.9B). All'aumentare dello scorrimento
globale, le fessurazioni si propagavano nella matrice
verso il supporto murario ed erano responsabili delle
cadute di carico e degli aumenti improvvisi diG osservata
nelle risposte al carico (Fig. 10). Il verificarsi di queste
crepe è stato precedentemente osservato nei compositi
FRCM, compresi i tessuti cuciti a punto, dove la presenza
di forti connessioni tra i fili longitudinali e trasversali
determinava la concentrazione delle sollecitazioni e la
conseguente fessurazione della matrice [46].
Alla fine tutti i provini hanno ceduto a causa del
distacco improvviso o dell'intera striscia CRM dal
substrato, senza danni alla muratura (Fig. 9c), o dello
strato matrice esterno. Per il campione DS_290_120_X_1,
non si sono verificate crepe della matrice a causa del
distacco prematuro della striscia CRM, che è stato
attribuito a una scarsa capacità di legame matrice-
substrato per questo campione. Secondo la
classificazione delle modalità di rottura proposta dai
criteri di accettazione italiani per i compositi FRCM [36], la
modalità di guasto osservata includeva il tipo B (distacco
della striscia CRM senza danneggiamento del substrato),
il tipo C (distacco dello strato matrice esterno) e il tipo E
(slittamento della griglia con fessurazione dello strato
matrice esterno). La modalità di guasto (FM) osservata
per ciascun provino è indicata nella Tabella5.
Quando vengono impiegati uno o due strati di tessuto, il
cedimento dei compositi FRCM si verifica generalmente a
causa del distacco della fibra dalla malta di inclusione
Fig. 10 Curve di scorrimento globali sollecitazioni applicate delle prove di taglio diretto su muratura CRM in un trama e B direzione di curvatura
Pagina 13 di 18 94
senza rottura della matrice [8], che è indicato come
modalità di guasto D dai criteri di accettazione italiani
[36]. Il verificarsi di fessurazioni della matrice nelle
strisce CRM può essere attribuito al ruolo attivo dei fili
ortogonali alla direzione della forza applicata, che
generalmente non si osserva nei compositi FRCM
tranne nei casi in cui i fili longitudinali e trasversali
sono saldamente collegati [12]. Il distacco della
striscia CRM senza danni al substrato può essere
attribuito a scarse proprietà di legame all'interfaccia
matrice-substrato. Infatti, a causa dell'utilizzo di
mattoni storici, il supporto presentava una superficie
irregolare che potrebbe essere stata responsabile del
distacco prematuro della striscia CRM, come
osservato nel provino DS_G_290_120_X_1.
Tavolo 5 riporta anche il carico di picco misurato P*, picco
di stress R*, e corrispondente slittamento globale G* insieme
ai valori medi associati e al coefficiente di variazione CoV per i
campioni all'interno della stessa serie. La sollecitazione di
picco media ottenuta per i campioni con fili di ordito nella
direzione del carico applicato (serie DS_G_290_120_Y) è
risultata superiore a quella dei campioni con fili di trama
nella direzione del carico applicato (serie DS_G_290_120_X).
Poiché la maggior parte delle modalità di guasto ha coinvolto
l'interfaccia matrice-substrato (FM tipo B), la differenza nelle
sollecitazioni di picco medie dovrebbe essere attribuita alle
proprietà del legame matrice-substrato distribuite
casualmente piuttosto che al comportamento del legame
griglia-matrice, che varia a seconda del orientamento della
griglia. Anche le crepe della matrice e le modalità di guasto
hanno influenzato lo slittamento globaleG*, particolarmente
sparso per gli esemplari della serie DS_G_290_120_X (Tabella
5).
Poiché è stato studiato un valore univoco della lunghezza del
legame CRM (ovvero 290 mm), la sollecitazione di picco ottenuta
94 Pagina 14 di 18 Materiali e strutture (2020)53:94

Tabella 5 Risultati sperimentali di taglio diretto

Campione P* (kN) R* (MPa) G* (mm) FM Campione P* (kN) R* (MPa) G* (mm) FM

DS_G_290_120_X_1 5.58 311 0.41 B DS_G_290_120_Y_1 10.71 626 2.04 E? B

DS_G_290_120_X_2 9.44 527 1.02 E? C DS_G_290_120_Y_2 11.74 687 1.80 E? B
DS_G_290_120_X_3 8.85 494 1,51 E? B DS_G_290_120_Y_3 8.30 485 1.76 E? B
DS_G_290_120_X_4 11.67 651 1.26 E DS_G_290_120_Y_4 11.06 647 1.64 E? B
DS_G_290_120_X_5 7.30 407 2.08 E? B DS_G_290_120_Y_5 10.03 587 1.59 E? B
DS_G_290_120_Y_6 11.30 661 1.88 E? B
Media 8.57 478 1.25 – Media 10.52 615 1.78 –
CoV (%) 26.75 49.00 – CoV (%) 11.72 9.10 –
FM, modalità di guasto; B, distacco della striscia CRM senza danneggiamento del supporto; C, distacco dello strato matrice esterno; E, slittamento
della griglia con fessurazione dello strato matrice esterno [36]

non dovrebbe essere considerata come la capacità di legame
CRM-muratura poiché lunghezze incollate più elevate possono
comportare un aumento di R* [6]. Allo stesso modo, l'uso di
spessori della matrice superiori a 10 mm potrebbe ritardare la
scheggiatura della malta portando ad un aumento della capacità
di carico del provino.
Nelle prove di trazione con forcella, quando si sono verificate
le prime cricche della matrice, la griglia tende a scivolare
all'interno della matrice di inclusione lungo la lunghezza di
incollaggio della piastra di acciaio. Pertanto, il test clevis-grip può
essere impiegato per studiare il comportamento di legame
matrice-griglia del CRM e i risultati possono essere confrontati
con quelli ottenuti con i corrispondenti test di taglio diretto [39].
Le sollecitazioni di picco ottenute dalle prove di taglio diretto
(Tabella5) erano superiori a quelli dei test di presa della forcella
(Tabella 4). Questa differenza è principalmente attribuita alla
maggiore lunghezza di incollaggio matrice adottata nelle prove di
taglio diretto (lunghezza incollata matrice-substrato) rispetto alle
prove di presa a forcella (lunghezza incollata matrice-piastra
d'acciaio). Tuttavia, la presenza delle piastre di acciaio incollate
alle facce opposte dei provini nella prova di presa con cerniera
potrebbe aver influenzato il meccanismo di trasferimento delle
sollecitazioni matrice-griglia impedendo il verificarsi di cricche
trasversali della matrice, che sono state osservate nelle prove di
taglio diretto. I risultati delle prove di taglio diretto dei giunti
CRM-muratura hanno mostrato un buon comportamento di
adesione sia in direzione di trama che di ordito, con sollecitazioni
di picco medie comparabili ai valori di resistenza alla trazione
ottenuti nelle prove di trazione clampinggrip. La rottura dei giunti
CRM-muratura si è verificata principalmente per fessurazione
della matrice, che indica il ruolo attivo dei fili trasversali nella
capacità di carico del provino e il distacco della striscia CRM dal
substrato. L'alto
i rapporti di sfruttamento (vedi sezione successiva) ottenuti
incoraggiano ulteriori studi su questo promettente sistema di
rafforzamento. Inoltre, prove di taglio diretto con lunghezze
di incollaggio CRM e spessore della matrice superiori a quelli
considerati possono fornire un aumento della capacità
portante del giunto murario CRM.
5 Osservazioni sui risultati ottenuti
In questa sezione, i carichi di picco medi P-- ottenuti da
prove di trazione su filati nudi e provini CRM e da prove di
taglio diretto su giunti CRM-muratura vengono
confrontati e discussi. La discussione è fatta in termini di
carico medio di punta per evidenziare il ruolo della
matrice di malta nella ridistribuzione del carico tra i fili
della griglia nel sistema CRM. Il rapporto di sfruttamento
G ? R--=rF, che esprime lo sfruttamento della capacità di
trazione della rete e si calcola come rapporto tra la
sollecitazione media di picco R-- ottenuta dalle prove
considerate e il carico di rottura medio dei corrispondenti
filati nudi RF, è riportato in Tabella 6. I risultati ottenuti
dalla prova di taglio sui giunti della griglia, che non sono
inclusi nella Tabella6, dovrebbe essere impiegato
principalmente per studiare il comportamento della
griglia quando viene applicata utilizzando solo ancoranti,
senza essere annegata nella malta (vedi Sez. 3).
I valori di P-- ottenuti sono confrontati in Fig. 11. I
carichi di punta medi forniti dai filati a griglia singola
nuda (P-- = FF = 5,98 kN e 4,66 kN rispettivamente per i
fili di trama e di ordito, vedere la tabella 1) erano simili
a quelli ottenuti da coupon CRM comprendenti 2 fili
longitudinali testati con il metodo clamping-grip
Materiali e strutture (2020)53:94
Tabella 6 Rapporti di sfruttamento
Tipo di prova
Prova di trazione su filato nudo
Prova di trazione a pinza Prova di
trazione a forcella Prova di taglio
-
R-- = RF per prove di trazione
diretto
su filato nudo
Fig. 11 Sforzo di picco medio ottenuto da prove di trazione su filati
nudi e provini CRM e da prove di taglio diretto su giunti murari
CRM
(P-- = FF = 6,26 kN sia per i fili di trama che di ordito
longitudinali, vedere la tabella 2), per la rottura di un
singolo filato nelle schedine CRM (Sez. 4.1 e 4.2). Ciò
indica una distribuzione non uniforme delle sollecitazioni
tra i fili, che è in parte attribuita alla limitata larghezza di
malta ai bordi laterali del campione, e alla presenza di
concentrazioni di sollecitazioni nei tagliandi CRM che
hanno portato alla rottura di uno dei fili. Si può ipotizzare
una distribuzione del carico più uniforme per i tagliandi
CRM con fili di ordito longitudinali rispetto ai fili di trama,
il che ha consentito un rapporto di sfruttamento più
elevato per i tagliandi di ordito (g = 67,07%) rispetto ai
tagliandi di trama (g = 52,35%).
Mentre nelle prove di serraggio la pressione del cuneo
aiuta il trasferimento del carico dalla macchina alla griglia
di rinforzo, nelle prove di trazione con cerniera il carico
viene trasferito dalla matrice di malta alla griglia
attraverso sollecitazioni di taglio all'interfaccia matrice-
griglia e attraverso l'incastro matrice-griglia consentito
dai giunti di griglia [12, 34]. Pertanto, il carico di picco
medio P-- delle prove di trazione forcella-grip è correlata
alle proprietà di legame matrixgrid e alla capacità della
matrice di trasferire il carico tra fili longitudinali e
trasversali mediante incastro. La malta a base di calce
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trama (X) ordito (e) trama (X) ordito (e)
R-- (MPa) R-- (MPa) G (%) G (%)
1001- 817- – –
524 548 52.35 67.07
293 236 29.27 28.89
478 615 47.75 75.28
impiegato in questo sistema CRM ha mostrato cricche ortogonali
e parallele alla direzione del carico applicato. I tagliandi della
forcella alla fine fallirono a causa dell'apertura di una fessura
principale lungo il piano della griglia. Questo comportamento ha
portato a valori abbastanza simili, anche se bassi, del rapporto di
sfruttamento sia per trama (g = 29,27%) e ordito (g = 28,89%)
coupon CRM. Tuttavia, analogamente al caso delle prove a pinza,
la larghezza limitata della malta ai bordi laterali dei provini con
cerniera può aver influenzato il risultato ottenuto. L'utilizzo di un
multiplo in larghezza della spaziatura della griglia può
comportare una migliore ridistribuzione del carico tra i fili e
conseguente maggiore P-- valori rispetto al caso dei campioni
testati.
Nelle prove di taglio diretto dei giunti CRM-muratura, il
carico viene applicato al composito mediante bloccaggio
diretto della griglia (Fig. 9), che trasferisce le sollecitazioni al
substrato attraverso meccanismi simili a quelli coinvolti nella
prova di trazione con forcella [39]. Tuttavia, il supporto
murario ha contrastato l'apertura delle fessure della matrice,
consentendo di raggiungere rapporti di sfruttamento simili a
quelli forniti dalle prove di clamping-grip. Ciò indica che si
verifica un trasferimento di stress efficace tra il CRM e il
substrato. Prove supplementari con lunghezze di incollaggio
composite superiori a 290 mm chiariranno se il meccanismo
di trasferimento dello stress CRM-substrato è stato sfruttato
appieno o se la capacità di carico del giunto CRMmasonry
potrebbe aumentare ulteriormente.
6. Conclusioni
L'obiettivo di questo documento era la definizione di prove
sperimentali appropriate di sistemi di malta rinforzata
composita (CRM) e dei loro componenti per ottenere le
proprietà meccaniche necessarie per progettare diverse
applicazioni di rinforzo CRM. Sono state studiate le principali
proprietà meccaniche di uno specifico sistema CRM in vetro. I
risultati sono stati discussi sottolineando l'importanza dei
parametri ottenuti, mentre
94 Pagina 16 di 18
sono state fornite indicazioni circa la messa a punto e la
strumentazione di ogni specifica procedura di prova. I
seguenti test sono stati proposti per raggiungere una
completa caratterizzazione meccanica dei compositi CRM
che permetta di ottenere le principali variabili necessarie
per progettare diverse applicazioni di rinforzo:
(a) Prove di trazione su filati a griglia nuda, che hanno
consentito di ottenere le proprietà meccaniche della
griglia nelle due direzioni ortogonali.
(b) Prove di resistenza al taglio dei giunti di griglia, che
hanno fornito indicazioni sulla capacità portante della
griglia quando applicata mediante ancoranti.
(c) Prove di trazione dei tagliandi CRM, che hanno fornito
indicazioni sul comportamento meccanico del CRM
quando sottoposto a pura tensione. Questi test sono
stati eseguiti secondo i criteri di accettazione italiani e
statunitensi per i compositi inorganicmatrix
utilizzando due sistemi di bloccaggio alternativi,
ciascuno dei quali fornisce informazioni diverse sulle
proprietà meccaniche del CRM.
(d) Le prove di taglio diretto dei giunti CRM-substrato, che
sembrano essenziali per valutare il meccanismo di
trasferimento delle sollecitazioni CRMsubstrato in
entrambe le direzioni ortogonali del filo, hanno mostrato
che il cedimento si è verificato a causa della fessurazione
della matrice e del distacco della striscia CRM.
Le indagini discusse in questo documento confermano che i
sistemi CRM rappresentano una promettente soluzione di
rafforzamento. Ulteriori studi dovrebbero essere eseguiti per
formulare criteri di accettazione condivisi e affidabili e procedure
di progettazione per questo tipo di materiale.
Ringraziamenti Finanziamento open access erogato dal
Politecnico di Milano nell'ambito della Convenzione CRUI-CARE. Le
prove sperimentali descritte in questo lavoro sono state
effettuate presso il Laboratorio Prove Materiali del Politecnico di
Milano. TCS srl è riconoscente per aver fornito il sistema CRM.
Conformità agli standard etici
Conflitto d'interesse Gli autori dichiarano di non avere
conflitti di interesse.
Accesso libero Questo articolo è concesso in licenza con una licenza
internazionale Creative Commons Attribuzione 4.0, che consente l'uso,
la condivisione, l'adattamento, la distribuzione e la riproduzione in
qualsiasi mezzo o formato, a condizione che si dia credito appropriato
all'autore originale e alla fonte, fornisca un link alla licenza Creative
Commons e indicare se sono state apportate modifiche. Le immagini o
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necessario ottenere l'autorizzazione direttamente dal detentore del
copyright. Per visualizzare una copia di questa licenza, visitare http://
creativecommons.org/licenses/by/4.0/.
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