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Estensimetria

20 marzo 2011

Calabrese Alberto

Comperini Nicola

Casarini Giacomo

Lionello Giacomo

Morganti Eugenio

Palamara Piero

Paolinelli Sara

Pipere Gabriele

Roversi Daniele

1
2 INDICE

Indice

1 Fasi dell'esperienza 3

2 Materiale utilizzato 3

3 Descrizione schematica della preparazione 5

3.1 Preparazione del tubo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

3.2 Verica saldature . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

3.3 Cablaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

4 Prove 12

4.1 Quarto di ponte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13

4.2 Mezzo Ponte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14

4.3 Ponte intero  rami adiacenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15

4.4 Ponte intero  rami opposti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16

4.5 Ponte intero  congurazione scorretta . . . . . . . . . . . . . 17

5 Elaborazione dei dati 18

6 Discussione dei risultati 25


3

1 Fasi dell'esperienza

1. Punta a tracciare (truschino);

2. Preparazione all'incollaggio;

3. Incollaggio estensimetri;

4. Incollaggio basette;

5. Saldatura;

6. Cablaggio;

7. Controllo di tutti gli estensimetri tramite tester;

8. Prove di misura:

(a) quarto di ponte

(b) mezzo ponte

(c) ponte intero

9. Elaborazione dati;

10. Discussione dei risultati.

2 Materiale utilizzato

1. Tubo di alluminio;

2. Punta a tracciare (truschino);

3. Carta vetrata: grana 400;

4. Nastro adesivo;

5. Estensimetri da 120 Ω della HBM (cod. art. 1-LY11-1,5/120);

6. Carta teonata;
4 2 MATERIALE UTILIZZATO

7. Colla epossidica;

8. Alcol isopropilico;

9. Basette;

10. Pinzette;

11. Forbici;

12. Calibro;

13. Morsetti;

14. Pesi;

15. Blocchetti a V;

16. Stagno;

17. Saldatore;

18. Blocchetto di ssaggio;

19. Tester;

20. Centralina P3500 Strain Indicator Vishay


5

3 Descrizione schematica della preparazione

Riportiamo nel seguito una sintetica esposizione delle operazioni eseguite in

preparazione e durante l'esperienza di misurazione.

Figura 1: Schema del tubo strumentato


6 3 DESCRIZIONE SCHEMATICA DELLA PREPARAZIONE

3.1 Preparazione del tubo


Con una punta a tracciare erano state realizzate precedentemente due trac-

ce longitudinali al tubo e poi con il truschino sono stati fatti due solchi

trasversali alle distanze assegnate di:

ˆ 130 mm;

ˆ 290 mm;

dal bordo incastrato (g. 2). Si sono ottenute così le quattro posizioni dove
1
saranno poi collocati gli estensimetri .

Figura 2: Incisioni sul tubo col truschino

Per eliminare le bave si è proceduto a carteggio avendo cura di operare a

45° rispetto alle tracce (g. 3).

Successivamente è stata pulita la zona di applicazione utilizzando un

batuolo di cotone imbevuto di alcol mediante ripetute passate (6-7 volte),

no ad ottenere un cotone che dopo la passata sia completamente bianco.

1 Leposizioni sono state assegnate ma è da sottolineare che gli estensimetri devono


essere posti almeno ad una distanza pari al doppio della lunghezza d'incastro onde evitare
gli eetti di bordo che possono sporcare le misure.
3.2 Verica saldature 7

Si è prestata attenzione a non ripassare con il cotone sporco sulla zona di

applicazione (g. 4) .

Con l'aiuto di pinzette si sono prelevati dalla confezione gli estensimetri

per posizionarli su del nastro adesivo tenendo la griglia dalla parte dell'ade-

sivo (g. 5). In questo modo si è stati in grado di posizionare comodamente

l'estensimetro sul tubo allineando le tacche alle tracce (g. 6).

E' stato sollevato un lembo di nastro adesivo e utilizzando una colla epos-

sidica e un piccolo foglio teonato è stato incollato l'estensimetro al tubo

(g. 7). Il risultato dell'operazione di incollaggio è illustrato in g. 8.

Successivamente e con la stessa procedura, si sono incollate le basette

(g. 9). Queste sono state posizionate a circa un millimetro dall'estensimetro

in asse col tubo (g. 10).

Mediante un saldatore e dello stagno si sono collegati i li di ogni esten-

simetro alla corrispondente basetta, cercando di tenerli sollevati in modo che

non ci sia contatto col tubo (g. 11).

3.2 Verica saldature


Prima di procedere al cablaggio del tubo si è vericato tramite tester digitale

che tutte le saldature fossero state svolte correttamente.

In particolare si è vericato che la resistenza nominale dell'estensimetro

corrispondesse ai 120 Ω e che il tubo fosse isolato dalla basetta impostando

il tester a 60 M Ω e assicurandosi che ci fosse overload (cioè resistenza

innita).

3.3 Cablaggio
Per il cablaggio si è cominciato col toglier circa 150 mm di guaina dalla parte

dei terminali che andranno collegati alla centralina e 50 mm dalla parte dei

terminali che andranno saldati sulle basette; questo è stato fatto sia per il

cavo da 6 poli che da quello da 4.

Nel frattempo si sono applicate quattro etichette numerate vicino agli

estensimetri sul tubo in modo da poterli riconoscere quando necessario.


8 3 DESCRIZIONE SCHEMATICA DELLA PREPARAZIONE

Figura 3: Carteggio dei solchi tracciati

Figura 4: Pulizia della zona di applicazione


3.3 Cablaggio 9

Figura 5: Aerraggio dell'estensimetro

Figura 6: Posizionamento estensimetro


10 3 DESCRIZIONE SCHEMATICA DELLA PREPARAZIONE

Figura 7: Incollaggio di un estensimetro

Figura 8: Estensimetro applicato


3.3 Cablaggio 11

Figura 9: Applicazione di una basetta

Figura 10: Basetta applicata al tubo

Figura 11: Collegamento dell'estensimetro alla basetta


12 4 PROVE

4 Prove

Ogni prova consiste nella misura ripetuta per tre volte di una successione di

pesi applicati con un gancio al tubo incastrato a mensola; la serie di pesi è 1

- 5 -10 -15 -20 kg.

Verranno provate diverse congurazioni di ponte, ciascuna illustrata e

spiegata nei paragra successivi.

La centralina utilizzata, come già elencata precedentemente, è una P3500

Strain Indicator di marca Vishay della quale riportiamo due immagini in

g. 12 e g. 13.

Figura 12: Centralina P3500

Figura 13: Istruzioni di collegamento

La centralina viene alimentata con una tensione di 2V.


4.1 Quarto di ponte 13

4.1 Quarto di ponte


Dell'estensimetro 1 , seguendo quanto riportato dalla g. 13, sono stati

collegati i li

rosso al connettore P+

verde al connettore S-

blu al connettore D120

come viene illustrato in g. 14.

Figura 14: Connessione a quarto di ponte

Dopodiché è stata accesa la centralina ed è stata bilanciata sbloccando e

ruotando l'apposita manopola; inne si sono ricavate le seguenti misurazioni:

serie 1 serie 2 serie 3

1 kg 24 24 24

5 kg 118 118 118

10 kg 234 235 235

15 kg 352 352 351

20 kg 468 467 467

residuo 0 0 -1

Dalla tabella possiamo già osservare una buona ripetibilità delle mis-

urazioni.
14 4 PROVE

4.2 Mezzo Ponte


Per eettuare questo collegamento sono stati impiegati gli estensimetri 1 e

2, in particolare è stato seguito il seguente schema:

rosso (1) P+

giallo (2) P-

verde (1), nero(2) S-

come viene illustrato in g. 15.

Figura 15: Collegamento a mezzo ponte

serie 1 serie 2 serie 3

1 kg 48 47 47

5 kg 235 234 235

10 kg 469 467 467

15 kg 702 702 702

20 kg 930 933 932

residuo -1 -1 0

Dalla tabella osserviamo che i risultati ottenuti sono circa doppi rispetto

alle misurazioni eettuate con collegamento a quarto di ponte, segno che la

sperimentazione procede correttamente.


4.3 Ponte intero  rami adiacenti 15

4.3 Ponte intero  rami adiacenti


Per il ponte intero bisogna pigiare il tasto FULL sulla centralina. Per

eettuare il collegamento in maniera tale che gli estensimetri 1 e 2 siano

sullo stesso ramo, così come il 3 e 4, vengono così collegati i cavi:

rosso (1), blu (4) P+

giallo (2), rosso(3) P-

verde (1), nero (2) S-

giallo (4), verde (3) S+

massa gnd

come viene illustrato in g. 16.

Figura 16: Collegamento a ponte intero (rami adiacenti)

serie 1 serie 2 serie 3

1 kg 63 62 63

5 kg 311 311 312

10 kg 618 623 622

15 kg 928 933 933

20 kg 1232 1233 1233

residuo -1 -1 -2
16 4 PROVE

4.4 Ponte intero  rami opposti


Scopo di questa congurazione è eliminare l'inuenza della distanza dagli

estensimetri del punto di applicazione del carico.

Il collegamento viene eettuato in questo modo:

rosso (1), rosso (3) P+

blu (4), giallo (2) P-

verde (1), nero (2) S-

verde (3), giallo (4) S+

massa gnd

come viene illustrato in g. 17.

Figura 17: Collegamento a ponte intero (rami opposti)

Si sono ottenute le seguenti misure:

serie 1 serie 2 serie 3 serie 4 (gancio spostato)

1 kg 33 33 33 31

5 kg 158 158 158 155

10 kg 310 315 315 310

15 kg 473 472 473 465

20 kg 629 629 630 620

residuo +1 +1 +1 0
4.5 Ponte intero  congurazione scorretta 17

La serie 4 è stata ottenuta spostando il punto di applicazione del carico di

circa 5 cm. Si può osservare come le misurazioni non si scostino oltre pochi

punti percentuali da quelle delle altre serie.

4.5 Ponte intero  congurazione scorretta


In questa congurazione anziché sfruttare le dierenze di segno delle defor-

mazioni misurate da ciascun estensimetro per ottenere dei vantaggi come

l'indipendenza della misura dalla distanza di applicazione del carico o come

il guadagno nel segnale misurato, si è volutamente cercato di compromettere

la misura facendo risultare una deformazione nulla.

I collegamenti utilizzati sono:

rosso (1), blu (4) P+

giallo (2), rosso (3) P-

giallo (4), verde (3) S-

verde (1), nero(2) S+

massa gnd

La misura ottenuta è:

serie 1

20 kg -3

residuo +1

che ovviamente risulta essere sbagliata anche se non nulla probabilmente

a causa di piccoli errori presenti lungo la catena di misura.


18 5 ELABORAZIONE DEI DATI

5 Elaborazione dei dati

I dati sono stati rielaborati tramite un foglio di calcolo facendo la media

delle misurazioni fra le diverse serie in ciascuna condizione di carico. Poi è

stata calcolata la deformazione teorica in ogni punto di applicazione degli

estensimetri utilizzando la classica teoria di Eulero-Bernoulli per la trave.

Si è quindi confrontato il dato di deformazione media misurata con il dato

della deformazione teorica calcolata, ricavando l'errore relativo per ciascu-

na misura. Successivamente si è riportato nei graci gli andamenti delle

deformaizioni reali misurate e di quelle teoriche calcolate.

Di seguito riportiamo il foglio di calcolo utilizzato per l'elaborazione dei

dati completo di graci.


Misure

Misure effettuate

Collegamento a ¼ di ponte
Carico Applicato (N) I° Serie (με) II° Serie (με) III° Serie (με) Media Def. Reale Misurata (ε1)
(1 kg) 9,81 24 24 24 24 24
(5 kg) 49,05 118 118 118 118 118
(10 kg) 98,1 234 235 235 234,67 234,89
(15 kg) 147,15 352 352 351 351,67 351,56
(20 kg) 196,2 468 467 467 467,33 467,11
Residuo 0 0 0,5 --------- -----------

Collegamento a ½ ponte
Carico Applicato (N) I° Serie (με) II° Serie (με) III° Serie (με) Media Def. Reale Misurata (ε1)
(1 kg) 9,81 48 47 47 47,33 23,67
(5 kg) 49,05 235 234 235 234,67 117,33
(10 kg) 98,1 469 467 467 467,67 233,83
(15 kg) 147,15 702,5 702 702,5 702,33 351,17
(20 kg) 196,2 930 933 932 931,67 465,83
Residuo -1 -1 0 --------- -----------

Collegamento ponte intero


Carico Applicato (N) I° Serie (με) II° Serie (με) III° Serie (με) Media Def. Reale Misurata (ε1+ ε3)
(1 kg) 9,81 62 62 63 62,33 31,17
(5 kg) 49,05 311 311 312 311,33 155,67
(10 kg) 98,1 618 623 622 621 310,5
(15 kg) 147,15 928 933 933 931,33 465,67
(20 kg) 196,2 1232 1233 1233 1232,67 616,33
Residuo -1 -1 -2 --------- -----------

Collegamento ponte intero (Indipendente dalla posizione)


Carico Applicato (N) I° Serie (με) II° Serie (με) III° Serie (με) IV° Serie (με) Media
(1 kg) 9,81 33 33 33 31 32,33
(5 kg) 49,05 158 158 158 155 157
(10 kg) 98,1 310 315 315 310 313,33
(15 kg) 147,15 473 472 473 465 470
(20 kg) 196,2 629 629 630 620 626,33
Residuo 1 1 1 0 ---------

Collegamento ponte sbagliato


Carico Applicato (N) I° Serie (με))
(20 kg) 196,2 -3
Residuo 0

Pagina 1
Elaborazione

Momento (N mm)
kg N prossimale distale
1 9,81 2352,46 783,5
5 49,03 11762,3 3917,5
10 98,06 23524,59 7834,99
15 147,09 35286,89 11752,49
20 196,12 47049,19 15669,99

Punti applicazione estensimetri


distale 290 mm
prossimale 130 mm

Punto applicazione forza 369,9 mm

Braccio
distale 79,9 mm
prossimale 239,9 mm

Modulo di Young E 68000 Mpa


Coefficiente di Poisson ν 0,34

Geometria
Diametro esterno 29,8 mm
Diametro interno 23,8 mm

Sezione resistente W 1541,02 mm4

Gauge Factor K 1,88


Tensione alimentazione e0 2 V

Pagina 2
Elaborazione

Deformazioni teoriche
ε1 ε2 ε3 ε4
22,44945 -22,44945 7,47691 -7,47691
112,24727 -112,24727 37,38457 -37,38457
224,49455 -224,49455 74,76913 -74,76913
336,74182 -336,74182 112,15370 -112,15370
448,98910 -448,98910 149,53826 -149,53826

Quarto di ponte
kg ε [με] teorico ε [με] (reale misurato) Errore relativo
1 22,44945 24 6,91%
5 112,24727 118 5,13%
10 224,49455 234,89 4,63%
15 336,74182 351,56 4,40%
20 448,98910 467,11 4,04%
Mezzo di ponte
kg ε [με] teorico ε [με] (reale misurato) Errore relativo
1 22,44945 23,67 5,42%
5 112,24727 117,33 4,53%
10 224,49455 233,83 4,16%
15 336,74182 351,17 4,28%
20 448,98910 465,83 3,75%
Ponte intero
kg ε [με] teorico ε [με] (reale misurato) Errore relativo
1 29,93 31,17 4,14%
5 149,63 155,67 4,03%
10 299,26 310,5 3,75%
15 448,9 465,67 3,74%
20 598,53 616,33 2,97%

Ponte intero indipendente da posizione carico


kg ε [με] teorico ε [με] (reale misurato) Errore relativo
1 30,08 32,33 7,48%
5 150,41 157 4,38%
10 300,82 313,33 4,16%
15 451,23 470 4,16%
20 601,65 626,33 4,10%
Ponte intero sbagliato
kg ε [με] teorico ε [με] (reale misurato) Errore relativo
20 0 -3 #DIV/0!

Differenza di misura ottenuta spostando il carico


kg ε [με] pt applicazione 1 ε [με] pt applicazione 2 Differenza percentuale
1 32,33 31 4,30%
5 157 155 1,29%
10 313,33 310 1,08%
15 470 465 1,08%
20 626,33 620 1,02%

Pagina 3
Grafici

Quarto di ponte
500

450

400

350
Deformazione (με)

300

250 ε [με] teorico


ε [με] (reale misurato)
200

150

100

50

0
0 50 100 150 200 250

Carico (N)

Mezzo ponte
500

450

400

350
Deformazione (με)

300

250 ε [με] teorico


ε [με] (reale misurato)
200

150

100

50

0
0 50 100 150 200 250

Carico (N)

Pagina 4
Grafici 2

Ponte intero
standard
700

600

500
Deformazione (με)

400 ε [με] teorico


ε [με] (reale misurato)
300

200

100

0
0 50 100 150 200 250

Carico (N)

Ponte intero
indipendente dalla posizione del carico
700

600

500
Deformazione (με)

400 ε [με] teorico


ε [με] (reale misurato)
300

200

100

0
0 50 100 150 200 250
Carico (N)

Pagina 6
25

6 Discussione dei risultati

Per quanto riguarda le congurazioni a quarto, mezzo e ponte intero standard

possiamo apprezzare una buona corrispondenza dei risultati sperimentali con

quelli teorici, segno che la procedura di applicazione degli estensimetri è

andata a buon ne.

Osserviamo che l'errore relativo diminuisce all'aumentare del carico e

diminuisce anche aumentando il numero di resistenze nella costruzione del

ponte.

Diverse sono le considerazioni che possiamo fare sulla congurazione a

ponte intero nella modalità indipendente dal punto di applicazione del cari-

co. Innanzi tutto osserviamo che l'errore relativo aumenta un pochino rispet-

to alla congurazione standard (nella misura ottenuta senza aver spostato

il carico). In secondo luogo, spostando il punto di applicazione del cari-

co, osserviamo che eettivamente le misure variano in maniera contenuta,

sono tutte sotto il 2 % eccetto la condizione di carico da 1 kg che plausibil-

mente ore problematiche connesse ad una maggiore sensibilità alle piccole

sollecitazioni. Bisognerebbe indagare meglio ripetendo queste prove anche

considerando il fatto che per la condizione di carico spostato è stata eettua-

ta una sola serie mentre per il carico nella posizione originale ne sono state

fatte tre; stiamo confrontando  in altre parole  un valore medio con un

valore puntuale.

Inne abbiamo osservato la congurazione a ponte intero sbagliato che

eettivamente pur non risultando nullo misura un  prossimo allo zero nonos-
tante il carico da 20 kg applicato al tubo e quindi possiamo dire che si

comporta esattamente come ci aspettavamo.

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