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Casa di paglia: caldo senza stufa


Testo: Thomas Compagno Foto: Georgios Kefalas

Più sul tema Un tempo si costruivano le case in paglia perché mancava il denaro. Oggi questa vecchia tecnica
torna in auge. Ma non per esigenze di ristrettezze economiche.
Casa Minergie »
Ogni volta che Karin Oetterli racconta a dei conoscenti che intende costruire una casa di paglia, molti si
sentono trasportati nei mari del sud. Pensano a noci di cocco, spiagge e palme. Ma la casa di paglia della
famiglia Oetterli si trova in Svizzera. E non è per mancanza di alternative che si sia optato per questo
materiale edile. Il suo isolamento è eccellente, e la paglia, pressata in balle compatte, può portare pesi
enormi. Pesi talmente elevati che le balle di paglia vengono impiegate come elementi portanti; sostengono
infatti il piano superiore e l’intero tetto. «Veramente volevamo comprare una casa, e l’idea di costruirne
una non ci sfiorava minimamente», spiega Karin Oetterli mentre ispeziona la pareti in paglia della sua
nuova casa, intonacate con argilla. Ma poiché non erano riusciti a trovare un’abitazione che
corrispondesse alla loro idea di una casa ecologica, la famiglia Oetterli decise di costruire una dimora in
La paglia è ricorpeta con balle di paglia: «Balle di paglia comunissime, come quelle che fuoriescono dalla mietitrebbiatrice», dice
argilla.
Karin.

Le balle giganti misurano 50 per 35 cm e pesano 350 chili. «Non si possono lanciare a mano, ma
sono perfette come materiale edile», spiega Karin Oetterli.«Ci ha convinto la coerenza con la quale si
persegue il pensiero ecologico». La casa è completamente imballata di paglia: sotto il pianterreno si trova
uno strato di paglia, le pareti sono realizzate in paglia, e anche sopra il piano superiore, per così dire in
soffitta, c’è la paglia. «Se un giorno la casa non dovesse servire più, basterà spargere i resti sui campi.
Questa idea mi affascina», dice Karin Oetterli. Ma ciò non avverrà tanto presto, perché la durata di vita
delle abitazioni in paglia è alta, anche se si potrebbe pensare il contrario. Con la giusta tecnica edilizia, la
Alla casa si possono anche casa sopravvivrà sia ai genitori che ai figli della famiglia Oetterli.
aggiungere spesse pareti.
Le più vecchie costruzioni realizzate in balle di paglia sono ultracentenarie. Questo tipo di casa
soddisfa senza problemi anche le disposizioni antincendio, come spiega l’architetto grigionese Werner
Schmidt, un pioniere nella costruzione di moderne case in paglia. L’idea dell’edilizia ecologica si estende
anche agli arredamenti interni. Per quanto possibile, la famiglia Oetterli si approvvigiona alla borsa
dell’usato, dove si possono trovare materiali edili usati ma ben conservati, dalla tazza del WC ai mobili
della cucina, ai pavimenti e perfino alle tegole. Ma anche con tanto lavoro proprio e acquisti di seconda
mano, le case di paglia non sono più convenienti di altre. «Una casa così non la si costruisce per
risparmiare denaro», dice Karin Oetterli. Eppure un risparmio lo si realizza: quello di energia. E se ne
risparmia proprio tanta.
Esternamente la casa di paglia
è come le altre.
Già la costruzione della casa richiede circa il 60 percento di energia in meno rispetto a quella di
una normale a muratura. E rispetto a una casa convenzionale, la dimora di paglia può benissimo fare a
meno dell’impianto di riscaldamento, il che risparmia spese d’investimento, riparazione ed energia. Ma non
bisogna essere dei freddolosi per porsi la seguente domanda: ma allora, da dove proviene il calore in
inverno? «Da noi stessi», è la semplice risposta. Le persone che vivono in casa producono calore, così
come i fornelli, la doccia e le candele. Le spesse pareti in paglia e argilla permettono sì uno scambio
d’aria, che avviene così lentamente da rendere piacevole il clima all’interno. La famiglia Oetterli ammette
che vivere in una casa senza stufa sia un esperimento. Secondo i calcoli, anche in inverno dovrebbe
instaurarsi all’interno un clima normale a 21 gradi. E se le previsioni non dovessero avverarsi? «La casa è
già predisposta per l’installazione di una stufa in un secondo tempo», risponde Karin con un sorriso.
Case minergie a meno di
300.000 franchi. La Svizzera deve agire per centrare l’obiettivo CO2
Il settore delle costruzioni utilizza circa il 40% dell’energia. Bisogna risanare per raggiungere l’
obiettivo CO2.

Cooperazione: Che tipo di risanamento ha la massima priorità nell’ambito del risparmio energetico?
Michael Kaufmann: Il risanamento dei tetti, delle pareti e delle finestre. Quando questi sono a posto, si può risparmiare dal 30 al 50
percento d’energia. Lo scopo a lungo termine è che l’edificio possa produrre da solo l’energia di cui ha bisogno senza essere dipendente
da fonti d’energia esterne.

Quanti soldi ricevono i proprietari per i lavori di risanamento?


70 franchi per metro quadrato per finestre efficienti, 40 franchi per metro quadrato per le facciate e 15 franchi per una migliore
delimitazione dei locali non riscaldati (cantina). Inoltre esistono altri elementi che variano da un cantone all’altro, come i bonus per
risanamenti generali, per standard Minergie e soprattutto per fonti d’energia rinnovabili.

A quale percentuale dei costi totali equivale?


Circa il 20 percento per i lavori di risanamento in generale. Se si rifanno solo le finestre, siamo al 10 percento. Sono investimenti che
vale la pena fare: a lungo termine si risparmia tra il 20 e il 30 percento delle spese per il riscaldamento.

Cosa possono fare gli inquilini?


Riscaldare correttamente, arieggiare brevemente, acquistare elettrodomestici di categoria A e utilizzarli nel modo corretto. Chi lascia gli
elettrodomestici in standby spreca elettricità e soldi.

Basso consumo: casa Minergie


Chi desidera acquistare una casa puntando sugli standard Minergie salvaguarda l’ambiente e il portafogli. La case a standard MinergieP
dispongono di un’elevatissima isolazione termica di pareti, tetto e finestre. I raggi del sole entrano, ma il calore non fuoriesce più. Così si
risparmia sul riscaldamento. L’areazione controllata permette di convogliare aria fresca e filtrata dall’esterno.

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