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Attilio Bertolucci

Bertolucci Nacque a san prospero vicino Parma nel 1911, da una famiglia della media borghesia agraria.
Trascorse la sua infanzia nel podere di Antogano.
Iniziò a frequentare la scuola elementare di Antognano, successivamente venne iscritto al convitto Maria
Luigia di Parma, dove restò tre anni. Fu la poesia a consolare la malinconia causata dal distacco dalla madre,
tema centrale dei suoi primi versi.
Inizialmente si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza, per poi cambiare facoltà, laureandosi in lettere.
Insegnò per molti anni a Parma per poi trasferirsi a Roma, dove collaborò con la rai.
Bertolucci era un grande appassionato di cinema e diresse anche alcuni documentari.
Pubblica molto giovane le sue prime raccolte di poesie, ovvero "Sirio" e "Fuochi in novembre" .
Successivamente pubblicò altre raccolte fra cui viaggio d’inverno, la camera da letto e lettera da casa.
Attilio Bertolucci è un poeta che la critica considera tra i grandi del Novecento italiano e la cui importanza è
cresciuta a partire dagli anni Cinquanta. Le caratteristiche della sua poetica lo inseriscono nel filone della
linea “antinovecentista”.
Bertolucci affronta temi e problemi dell’esistenza, individuandoli dal quotidiano;
I Temi dominanti della poesia di Bertolucci sono il luogo d'origine, Parma, i legami affettivi con i familiari e
gli amici e la natura. Inoltre Bertolucci non adotta uno schema metrico fisso ma possiamo trovare sia liriche
brevi che liriche più lunghe.

Analisi delle poesie

Da La camera da letto, vol. I, 1984


Capitolo XI, Il bambino che va a scuola, a sei anni

Il bambino che va a scuola, a sei anni è la prima parte dell’ultimo capitolo della prima sezione del romanzo
la camera da letto di Attilio Bertolucci.
La camera da letto è un «romanzo in versi», che racconta in due libri le vicende familiari e autobiografiche
fino al 1951, anno in cui Bertolucci si trasferisce a Roma. È Diviso in sei sezioni, ciascuna composta da un
numero variabile di capitoli, che sono in tutto 46.
Ogni capitolo è a sua volta suddiviso in parti.
Il componimento è formato da 35 versi liberi, tra cui prevalgono gli endecasillabi.
Le vicende narrate in questa poesia si riferiscono alla fine dell’anno 1917, quando il poeta inizia quel
difficile processo di allontanamento e separazione dalla madre e dall’ambiente familiare del podere di
Antognano,causato dall’inizio della scuola elementare, poi proseguita
presso il “Convitto Maria Luigia”di Parma.

Il bambino che va a scuola, a sei anni


muta profondamente la sua vita,
si ferisce di continuo e guarisce
da solo, i ginocchi e i polsi,
prima intatti, fioriscono di croste
che l’aria dei mattini d’inverno
lustra come rubini o come quelle
bacche per cui la siepe è ancora viva
casa e dispensa al passero e ai suoi figli.
Se l’anima gli si lacera, si cura
nascondendosi agli altri e più a chi
sino ad oggi gli ha dato gioie e affanni.
Il tempo freddo e asciutto ha indurito
la strada e a lui che cammina rivela
nella distanza dei coltivi inerti
case non conosciute prima perché perse
a lungo nell’inganno delle foglie:
il gelo ne scopre e fissa la presenza
umile a cui s’aggira intorno
sempre un uomo freddoloso e assonnato
o una donna svelta nelle sue
faccende che non vedono soste
e animano anche un’ora così incerta.
Ma se il piccolo pellegrino comincia
a sentire più caldo, non è
soltanto l’esercizio del viaggio
sul punto di conchiudersi, è il sole
che alle nove, liberatosi dal basso
orizzonte di bruma e fumo misti
tocca tutte le cose visibili
tingendole d’un rossore che inebria
mentre voci e rumori diversi
s’accrescono e confondono, esterno
e interno uniti in una comunione
vivace sino a che la porta della scuola si chiude

At home

Il sole lentamente si sposta


sulla nostra vita, sulla paziente
storia dei giorni che un mite
calore accende, d’affetti e di memorie.
A quest’ora meridiana
lo spaniel invecchia sul mattone
tiepido, il tuo cappello di paglia
s’allontana nell’ombra della casa.

At home è una poesia scritta da Attilio Bertolucci e fa parte della raccolta lettera da casa
È costituita da due quartine di versi liberi, tutti di misura variabile.

Il titolo scelto dal poeta per questo breve componimento indica l’intimità domestica e la sintonia tra la casa
e coloro che la abitano.
La poesia comincia con la descrizione di un interno tranquillo, in cui non accade niente se non il trascorrere
di un tempo fatto di piccoli momenti quotidiani.
Il sole domina l’intera poesia non solo perché è la prima parola del testo, ma soprattutto perché se ne
ritrova un riflesso in ogni verso. Infatti, al campo semantico del sole, inteso come fonte di vita , si
riferiscono le espressioni un mite calore, l’ora meridiana, il mattone tiepido, il cappello di paglia e per
opposizione l’ombra, mentre al suo cammino, che segna il passare del tempo, si riferiscono i verbi si sposta,
invecchia, s’allontana.
Lo scorrere lento dei giorni, che è il tema centrale di tutta la raccolta, si unisce a quello della pazienza,
generata dall’affiorare dei ricordi e degli affetti e unico rimedio contro la fugacità del tempo. Controfigura
dell’io lirico, riscaldato dal «mite calore» della memoria, è il cane che invecchia e trascorre la sua esistenza
sul «mattone tiepido» e indica per analogia che il tempo della giovinezza è trascorso anche per i suoi
padroni, la cui presenza è testimoniata dal cappello di paglia, che rimanda all’estate, stagione simbolo della
pienezza di vita.

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