POETICHE
· Quali sono i tipi di rima possibli, che cos'è una consonanza, che cosa
è una assonanza.
1.1 Ci sono molteplici rime possibili, classificate secondo tre diversi criteri.
Il primo criterio e centrato sulla base dell'accento della parola di cui sono
formate, quindi avremo: rime piane
(amòre/colòre); rime tronche (capì/arrossì); rime sdrucciole (amàbile; veneràbile)
Il secondo criterio si basa sulla posizione o sulla qualità delle parole messe
in relazione tra loro. Esse vengono chiamate: rima
interna, quando la rima che collega la parola finale di un verso è posta all'interno
di un verso seguente; rimalmezzo,quando la parola in rima con la parola finale di
un verso si trova esattamente a metà del verso seguente; rima ipermetra, quando
la rima si realiza tra una parola piana e una sdrucciola; rima equivoca, quando la
rima si forma tra due parole uguali ma, nel contesto hanno un significato diverso;
rima ricca, quando si verificano più suoni identici tra i due versi.
1.2 L'assonanza si verifica quando nelle parole messe in rima sono uguali le
vocali e diverse le consonanti; invece la consonanza si verifica quando le
parole in rima hanno uguali le consonanti e diverse le vocali . Entrambe
sono usate per dare compattezza sonora al componimento in un modo
meno vincolante della rima.
nel testo infatti si parla di una storia d'amore forte e passionale che "a
mano a mano" si consuma e termina nel tempo che paradossalmente lo
stesso tempo può servire a riaccendere un sentimento così profondo.
La relazione narrata non è finita recentemente, infatti è "un dolce ricordo
sbiadito dal tempo". Il periodo roseo tra i due a poco a poco si è spento,
logorando le emozioni e i sentimenti vivi tempo prima. La "primavera, la
bella stagione" è ormai giunta al termine.
Il cambiamento tra il passato e il presente è reso dai versi "E quello che è
stato mi sembra più assurdo di quando la notte eri sempre più vera e non
come adesso nei sabato sera", in cui si nota proprio la contrapposizione tra
il bel tempo andato e l’attuale atteggiamento superficiale e meno autentico
di lei.
E' evidente, però, che l'amore dei due giovani sia talmente forte e
indimenticanbile, che porta a sperare in un ritorno e riporta ad eventi belli
e gioiosi vissuti insieme "dammi la mano e torna vicino". C’è la volontà di
ricreare quelle atmosfere, quel sentimento che tanto univa i due innamorati
"Può nascere un fiore nel nostro giardino". Sempre il tempo è l’elemento
che può mutare la situazione attuale: il tempo infatti cancella e fa
dimenticare, alleviando le passate ferite, suggerendo l’idea di riprovarci e
di ritentare.
L’amore è tornato
IL TESTO:
L’amore è tornato
7.La metafora, dal greco metaphérō, che significa «io trasporto», è una
figura retorica che comporta un trasferimento di significato. La metafora
dunque è un tropo tramite il quale sostituiamo un termine con un altro in
una frase, con lo scopo di creare delle immagini di forte carica espressiva.
In questo testo ad esempio abbiamo nella seconda strofa "lo stesso sorriso
che il vento crudele ti aveva rubato": il termine "crudele" sottolinea come il
sorriso di lei è andato via, veloce "come il vento" .
9. Il sonetto, nato in Sicilia nella prima metà del XIII secolo, ha una
struttura breve formata da quattordici versi endecasillabi raggruppati in:
due quartine caratterizzati da rime alternate o incrociate; due terzine con
rime alternate, o incrociate, o ripetute o invertite. Di solito la distribuzione
dei versi in quartine e in terzine corrisponde anche ad una precisa scelta
della ripartizione del tema trattato: infatti, di solito nelle quartine è
presente una situazione che viene approfondita nelle terzine. Essa è la
forma più famosa nella poesia italiana perchè presenta tematiche profonde
e importanti come quelle amorose, ma racconta anche di burle o scherzi.
11. Il chiasmo è una figura retorica di sintassi, ovvero una figura retorica
che si basa sulla disposizione sintattica delle parole, pertanto il poeta può
decidere di modificarne la posizione secondo le proprie esigenze
espressive; il chiasmo infatti crea una disposizione a croce di termini
concettualmente paralleli