Sei sulla pagina 1di 5

Domande chiuse

Metodo Cap 1
1. I meccanismi di forward causation: influenzano e vincolano il manifestarsi dei livelli sovrastanti di realtà a partire da livelli
sottostanti
2. Un sistema è caotico: se può esibire cambiamenti macroscopici drammatici anche per minuscoli cambiamenti nel suo
stato di partenza
3. I meccanismi di backward causation: influenzano e vincolano un livello di realità sottostante a partire da uno sovrastante
4. Il metodo dell’analisi razionale: consente di formulare la funzione ottimale per svolgere un determinato compito in un
determina ambiente
5. Nelle scienze naturali, i costrutti teorici sono: concetti inosservabili che consentono di formulare leggi per spiegare
regolarità osservabili
6. Le proprietà emergenti di un sistema: non sono osservabili nelle componenti del sistema prese individualmente
7. I sistemi di produzioni: sono architetture cognitive basate su regole di produzione che consentono di costruire modelli
computazionali di diversi processi cognitivi (top-down)
8. Le simulazioni tramite agenti artificiali consentono: di stabilire se una qualche proprietà emergente in un sistema sociale
possa essere spiegata alla luce di alcune, semplici, proprietà elementari del comportamento deli individuo che
interagiscono in quel sistema
9. La psicologia generale: è una scienza empirica nomotetica basata sul metodo ipotetico deduttivo
10. In un sistema adattivo di tipo esclusivamente reattivo: non è presenta la capacità di fare previsioni sull’ambiente e creare
aspettative
11. I modelli computazionali: sono simulazioni computerizzate dei processi e dei meccanismi previsti da una qualche teoria
12. Nel confrontare due teorie lo scienziato deve propendere per quella: in grado di prevedere un maggior numero di
fenomeni e di incorrere nel minor numero di falsificazioni
13. Alcune proprietà del comportamento di un sistema: rispettano necessariamente tutti i vincoli di funzionamento delle
sottoparti di quel sistema
14. Dal punto di vista ecologico, gli esseri umani sono: sistemi adattivi reattivi-anticipatori dotati di rappresentazioni interne
ed esterne dell’ambiente
15. L’approccio PDP prevede: la simulazione computazionale di processi psicologici basandosi su reti di flussi di attivazione
16. La psicologia generale si occupa: dello studio empirico del comportamento individuale umano e animale
17. Marr chiama i tre livelli della spiegazione: teoria computazionale, rappresentazione e algoritmo, implementazione
hardware

Proprietà di Andrea Lussignoli, è fatto divieto di vendere questo documento


Proprietà di Andrea Lussignoli, è fatto divieto di vendere questo documento
Apprendimento per esperienza diretta Cap 7
1. Nel valutare esplicitamente l’associazione tra un segnale CS e una conseguenza US basandoci su una serie di osservazioni,
l’effetto distintività stabilisce che: attribuiamo maggiore importanza alle osservazioni più rare
2. Per i modelli top-down dell’apprendimento basato su dati statistici: le osservazioni di covariazioni tra eventi sono
importanti o imprescindibili, ma per giungere a stime di causalità occorrono conoscenze sulle strutture casuali
3. In un programma di rinforzo a rapporto variabile il rinforzo è somministrato: ogni n risposte, con n che varia casualmente
intorno a un valore medio
4. In una tavola di contingenza 2x2: la cella b riporta il numero di volte in cui un qualche segnale si è manifestato in assenza
di una qualche conseguenza
5. Il fenomeno Fase 1: AB+; Fase 2: B+; Test: Aà 0 o r si chiama: backward blocking
6. Le predisposizioni genetiche all’apprendimento si riferiscono: alla tendenza ad associare prontamente alcune classi di
stimoli con altri, come sapori con sensazioni di malessere o luci con scosse
7. L’effetto pavloviano dell’intensità dello stimolo è: dato CSàR l’intensità di R cresce con l’intensità di CS
8. Dopo un condizionamento rispondente di uno stimolo A, il fenomeno A-; Test: Aà 0 o r è chiamato: estinzione
9. Se due cause S2 e S2 della conseguenza C sono indipendenti, allora: P(C) = P(C|S1) + P(C|S2) – P(C|S1) x P(C!S2)
10. L’inibizione condizionale è il fenomeno: Fase 1: A+/AB-; Test: Aà R; Test: ABà 0; test: Bà 0; Fase 2: B+; Test: Bà 0 o r
11. Il fenomeno delle correlazioni illusorie si riferisce a: ritenere che uno stimolo sia un buon segnale di un altro o addirittura
lo causi, quando l’effettiva predittività è nulla o scarsa
12. L’apprendimento di relazioni tra eventi in stile bottom-up: è guidato dai dati, emerge dall’esperienza e dall’osservazione
diretta di concomitanze tra eventi, anche a prescindere dalla nostra volontà o non volontà di apprendere quelle relazioni
13. L’effetto dell’intervento nella stima della causalità consiste: nel fatto che raggiungiamo più in fretta e più accuratamente
giudizi di associazione causale tra un segnale e una conseguenza quando siamo noi stessi a determinare la comparsa o
mancata comparsa del segnale
14. Il fenomeno del rinforzo vicario si riferisce: l’apprendimento di un comportamento per imitazione può essere influenzato
dai premi o punizioni ottenuti dal modello
15. La stringa Fase 1: AB+; Fase 2: A+; Test: Bà 0 si interpreta: in una prima fase, due stimoli A e B sono associati alla
comparsa di una conseguenza, in una seconda fase A è associato alla conseguenza ma B non è più presentato e nella fase
di test il partecipante non emette alcuna risposta a B, a indicare che non ha imparato a associare B alla conseguenza
16. Il fenomeno Fase 1: B+; Fase 2: AB+; Test: Aà 0 o r si chiama: forward blocking
17. Il potenziale di sorpresa è: λ – ΣV
18. Le illusioni di controllo consistono nel: ritenere di poter esercitare un qualche controllo su eventi affatto indipendenti da
noi
19. Nell’apprendimento associativo, i fenomeni di retrospective revaluation si riferiscono: alla possibilità di modificare la
forza associativa di un CS verso US, in assenza del CS
20. Nel modello di Rescorla e Wagner la differenza di forza associativa tra CS e US ad un dato ciclo n + 1 è data da: ΔVCSn + 1 =
aCS bUS (λ – ΣV)
21. Il fenomeno dell’apprendimento latente illustra che: gli organismi apprendono e incamerano per eventuali usi successivi
insiemi di relazioni tra stimoli ambientali, anche in assenza di incentivi immediati
22. Due segnali S1 e S2 hanno lo stesso ΔP, di segno positivo, verso una conseguenza C. Se P(C|¬S1) > P(C|¬S2), allora la
potenza causale percepita di S1 e S2 verso C sarà: pow(S1) > pow(S2)
23. Se il ΔP di un segnale S verso una conseguenza C è pari a 0,6 e la conseguenza ha probabilità 0,2 di manifestarsi in assenza
del segnale, allora P(C|S) è: 0,8
24. Il fenomeno pavloviano della generalizzazione consiste: dato CS1à R, CS2 mai associato a US provocherà R con probabilità
proporzionale alla sua somiglianza percettiva con CS1
25. Tutte le covariazioni: consentono di costruire previsioni e aspettative sull’ambiente
26. Effetto di variabilità nel condizionamento operante: quando una conseguenza ha maggior variabilità (a prescindere dal
fatto che riguardi l’intervallo, o il numero di risposte), l’estinzione della risposta che la provocava è più lenta
27. Lo one-shot learning consiste: nella capacità di apprendere un’associazione tra due eventi basandosi su una sola
osservazione, de i due eventi sono molto salienti
28. Secondo la teoria power PC, a parità di ΔP tra una potenziale causa generative C e il suo effetto E: la forza causale di C
verso E è tanto maggiore quanto più alta è P(E|¬C)
29. Garcia e collaboratori dimostrarono che: l’apprendimento dell’associazione tra uno stimolo e una conseguenza
particolarmente salienti può avvenire anche a distanza di ore l’uno dell’altro
30. Un grado bayesiano: è un espediente per illustrare strutture causali, in cui a ogni arco direzionato che connette un nodo
conseguenza C a un nodo causa S è associato il valore P(C|S)
31. Se l’associazione CSà R è stata appresa in un qualche contesto, in un diverso contesto: tenderà a non presentarsi o a
presentarsi con minor forza
32. Rescorla (1968) dimostrò che: a parità di contingenze tra US e CS, la forza dell’apprendimento della loro associazione è
proporzionale al ΔP del CS verso l’US
33. Nel valutare esplicitamente la covariazione tra un indizio CS e un esito US, l’ordine di importanza, o “peso”, attribuito al
quattro tipi di contingenze è: w(a) > w(b) > w(c) > w(d)
34. Il fenomeno A+; Test: Aà R è noto come: condizionamento rispondente
35. Le funzioni potenza psicofisiche stabiliscono che: l’intensità della resa psicologica di uno stimolo S = (intensità fisica di S)a,
con a tipicamente inferiore a 1

Proprietà di Andrea Lussignoli, è fatto divieto di vendere questo documento


36. A livello computazionale, le due funzioni dell’apprendimento basato su contingenze sono: previsione e intervento (o
controllo)
37. Due segnali S1 e S2 hanno lo stesso ΔP, di segno positivo, verso una conseguenza C. Se P(C|¬S1) > P(C|¬S2), allora la
potenza causale percepita di S1 e S2 verso C sarà: pow(S1) > pow(S2)
38. Nei modelli recenti o contemporanei dell’apprendimento associativo su base statistica, ciò che rinforza l’apprendimento
di un’associazione è: la capacità di fare previsioni accurate, a partire dallo stimolo, sul manifestarsi o meno della
conseguenza
39. Il fenomeno dell’orientamento spaziale dimostra che: gli organismi apprendono mappe cognitive degli ambienti che
esplorano
40. Nella terminologia di Skinner, un rinforzo negativo consiste: nella mancata somministrazione di uno stimolo spiacevole
41. Secondo la legge dell’effetto: se a un certo comportamento in un certo contesto segue un incentivo soddisfacente, quel
comportamento diventa più probabile in quel contesto
42. L’overshadowing è: Ax+; Test: xà 0 o r; Controllo: x+; Test: xà R
43. Il condizionamento di secondo ordine è il fenomeno: Fase 1: A+; Fase 2: AB-; Test: Bà R
44. Se S è un segnale e C una conseguenza, il ΔP del manifestarsi di S verso il manifestarsi di C è dato da: P(C|S) – P(C|¬S)
45. Data una tavola di contingenze tra S e C con a = 40, b = 10, c = 20 e d = 20, la predittività d S verso C è: 0,3
46. La regola di evidence integration è : EI = (waa + wdd - wcc - wbb)/(waa + wdd + wcc + wbb)
47. L’apprendimento: è il processo grazie al quale acquisiamo conoscenze sul mondo
48. Dato CS1à R, se un CS2 simile a un CS1 inizialmente provoca R, ripetute presentazioni CS2à ¬US e CS1à US “estinguono”
la risposta a CS2, mentre si preserva quella a CS1. Questo fenomeno si chiama: discriminazione appresa
49. La procedura di shaping consiste nel: rinforzare progressivamente sottosezioni via via più lunghe di catene
comportamentali complesse, in modo da far apprendere ad un organismo, alla fine della procedura, l’intera catena
50. Per guidare i comportamenti volti a un qualche scopo: è necessario apprendere le relazioni causali che intercorrono tra
eventi

Proprietà di Andrea Lussignoli, è fatto divieto di vendere questo documento


Sistema concettuale e controllo di ipotesi Cap 8
1. Posner e Keele (1968) dimostrarono che: la presentazione di diversi stimoli ottenuti distorcendo uno stimolo base, mai
presentato, consente al sistema cognitivo di estrarre e acquisire quello stimolo base
2. La diagnosticità di un dato D verso un’ipotesi H, intesa come LR è: P(D|H)/(PD|¬H)
3. Un test asimmetrico falsificante: è un test dicotomico in cui la risposta che falsifica l’ipotesi ha sempre maggior valore
diagnostico (in valore assoluto) della risposta che la conferma
4. Un prototipo concettuale: un insieme di attributi tipici del concetto, ciascuno contraddistinto da un grado di diagnosticità
5. La cue validity di un attributo verso l’appartenenza ad una categoria è: P(categoria|attributo) – P(categoria)
6. La complessità logica di un concetto basato su regole proposizionali è: il numero di letterali presenti nella regola che
definisce il concetto, una volta compressa il più possibile
7. La funzione inferenziale della categorizzazione: si svolge sempre in stile deduttivo e genera conclusioni di tipo modus
ponens
8. L’inferenza: tutti i fagioli in quel sacco sono bianchi, questi fagioli sono bianchi, quindi forse questi fagioli provengono da
quel sacco è: in stile abduttivo
9. La funzione booleana corrispondente all’implicazione Aà B è: 1 – A + AB
10. Nella teoria della somiglianza-copertura, la copertura è: il grado di somiglianza tra la categoria sovraordinata Sp che
include tutte le categorie menzionate nelle premesse, e la categoria sovraordinata S che include tanto Sp quando la
categoria menzionata nella conclusione
11. In un test dicotomico, se D è il dato a conferma dell’ipotesi, allora un test con P(D|H) < P(D|¬H) è detto: negativo
12. L’effetto disgiunzione nell’apprendimento dei concetti consiste: a parità di complessità logica, un concetto disgiuntivo è
più difficile da apprendere di uno congiuntivo
13. La regola di Bayes è: P(H|D) = P(H) P(D|H) / P(D)

Problem solving Cap 9


1. Secondo le teorie sintatticiste della deduzione umana, la difficoltà di un ragionamento basato su schemi diretti dipende
da: numero degli schemi e loro disponibilità
2. Nelle versioni deontiche, la soluzione del compito di selezione è facilitata perché: si attivano schemi pragmatici in grado
di suggerire la risposta corretta
3. Alcuni animali sono uccelli, alcuni uccelli sono predatori, quindi: non segue alcuna conclusione valida relativa alla
relazione che intercorre tra i due termini estremi
4. L’analisi mezzi-fini è: un algoritmo di ricerca euristico che procede all’indietro, scomponendo il vettore terminale in sotto-
obiettivi
5. Le deduzioni pop-out sembrano differire qualitativamente da quelle seriali perché: sono meno prevedibili dai soggetti che
le producono, non sono correlate al tempo impiegato per raggiungerle, e coinvolgono circuiti neurali in parte diversi da
quelli coinvolti nelle soluzioni seriali
6. Secondo la teoria dei modelli mentali, il fulcro della potenziale razionalità logica degli esseri umani consiste: nella
possibilità di ricerca iterativamente modelli alternativi rispetto a quelli già costruiti
7. Secondo il criterio di sistematicità, un’analogia è tanto più forte quanto più: coinvolge sistemi altamente interconnessi da
relazioni interne
8. La fissità funzionale: è un blocco mentale che impedisce di usare un oggetto in un modo nuovo
9. Negli studi sui problemi dei fiammiferi di Knoblich e colleghi, raggiungere una soluzione è più difficile quando: la
soluzione richiede di superare il vincolo sull’operatore e sulla tautologia
10. Lo spazio degli stati è: l’insieme di tutte le possibilità che si possono ottenere applicando al vettore iniziale del problema
tutti gli operatori disponibili, e poi riapplicandoli iterativamente a tutti i vettori output
11. Date 4 carte che mostrano una E, una I, un 3 e un 5, e la regola “tutte le carte con una E non hanno un 5 sull’altro lato”,
quali carte occorre girare per stabilire se la regola è vera o falsa?: E e 5
12. Il belief bias è causato: dal fatto che la disponibilità di conoscenze precedenti compatibili con le premesse inibisce la
ricerca di modelli alternativi
13. Quale dei seguenti sillogismi è di tipo MT: se A allora B, non B, quindi non A
14. Il belief bias ci spinge a: accettare conclusioni che riteniamo vere e respingere quelle che riteniamo false, a prescindere
dalla loro validità o invalidità
15. Secondo il criterio di sistematicità, un’analogia è tanto più forte quanto più: coinvolge sistemi altamente interconnessi da
relazioni interne
16. Un sillogismo lineare: un’inferenza basata su relazioni che godono di proprietà extralogiche ben definite, per esempio la
transitività
17. Nella teoria dei modelli mentali, il principio di possibilità stabilisce che: ogni modello di una premessa rappresenta una
possibilità in cui la premessa è vera
18. Un problema ben definito è contraddistinto da: un vettore stato iniziale, un vettore stato terminale un insieme finito di
funzioni o operatori, in grado di modificare un vettore trasformandone uno o più parametri, una metrica in gradi di
misurare la differenza (o distanza) tra due vettori di stato

Proprietà di Andrea Lussignoli, è fatto divieto di vendere questo documento

Potrebbero piacerti anche