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Università N.

Cusano

Analisi Matematica 1 - Modulo 22

Alberto Berretti
Alberto Berretti Analisi Matematica I

0.0.1 Successioni fondamentali

Ci resta da dimostrare un importante teorema che ci permette di affermare l’esistenza del


limite per tutte le successioni che soddisfano una semplice condizione. Tale teorema dipende
dal teorema di Bolzano-Weierstrass, e quindi viene dimostrato solo adesso.
Una successione {an } viene detta successione fondamentale ovvero successione di Cauchy
se ∀ε > 0 ∃N tale che n, m > N ⇒ |an − am | < ε. In altri termini, in una successione
fondamentale la differenza tra due valori della successione è piccola a piacere, purché prenda
gli indici sufficientemente grandi: per valori grandi dell’indice una successione fondamentale
“varia poco”, sempre di meno man mano che gli indici diventano sempre piú grandi.

Proposizione 1. Una successione fondamentale è limitata.

Dimostrazione. Prendiamo nella definizione di successione fondamentale ε = 1. Dunque ∃N


tale che se n, m > N allora |an − am | < 1. In particolare, posso prendere m = N + 1 ed ottenere:

∀n > N : aN+1 − 1 < an < aN+1 + 1,

cioè se n > N allora la successione è compresa fra aN+1 − 1 e aN+1 + 1. D’altra parte, se n ≤ N,
abbiamo un numero finito di elementi della successione, ed un insieme finito di numeri
ammette sempre massimo e minimo: sia pertanto an1 il piú piccolo e an2 il piú grande degli
a1 , . . . , aN . Allora chiaramente:

∀n : min(an1 , aN+1 − 1) ≤ an ≤ max(an2 , aN+1 + 1).

Teorema 1. Una successione ammette limite finito se e solo se è fondamentale.

Dimostrazione. Se lim an = l, allora:


n→∞

ε
∀ε > 0 ∃ N : n > N ⇒ |an − l| < .
2
Quindi se sia n che m sono maggiori di N abbiamo:
ε ε
|an − am | = |an − l + l − am | ≤ |an − l| + |am − l| < + = ε,
2 2
e la prima metà del teorema è dimostrata.
Viceversa, sia {an } una successione fondamentale. Per la proposizione 1, {an } è limitata e
quindi come abbiamo già dimostrato prima ammette una sottosuccessione {ank } convergente:

lim ank = l,
k→∞

2
Alberto Berretti Analisi Matematica I

cioè:
ε
∀ε > 0 ∃ K : k > K1 → |ank − l| < .
2
Ma nk → ∞ e quindi:
∀M > 0 ∃ K2 > 0 : nk > M,

ed essendo {an } una successione fondamentale abbiamo pure:


ε
∀ε > 0 ∃ M : n, m > M ⇒ |an − am | < .
2
Quindi ∀ε > 0 se n > M e k > max(K1 , K2 ):
ε ε
|an − l| = |an − ank + ank − l| ≤ |an − ank | + |ank − l| < + = ε,
2 2
ed il teorema è dunque dimostrato. 

Non si sottovaluti l’importanta di questo teorema. Infatti in molti casi concreti, che vanno
oltre l’esercizio d’esame ovviamente, ci serve dimostrare l’esistenza di un limite di qualche
successione che non abbiamo la fortuna di aver scritta come formula, ma che ad es. è definita
da un qualche algoritmo. In tal caso non abbiamo molti altri strumenti per dimostrare
l’esistenza del limite, a parte il caso delle successioni monotone.

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