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Cusano
Alberto Berretti
Alberto Berretti Analisi Matematica I
cioè se n > N allora la successione è compresa fra aN+1 − 1 e aN+1 + 1. D’altra parte, se n ≤ N,
abbiamo un numero finito di elementi della successione, ed un insieme finito di numeri
ammette sempre massimo e minimo: sia pertanto an1 il piú piccolo e an2 il piú grande degli
a1 , . . . , aN . Allora chiaramente:
ε
∀ε > 0 ∃ N : n > N ⇒ |an − l| < .
2
Quindi se sia n che m sono maggiori di N abbiamo:
ε ε
|an − am | = |an − l + l − am | ≤ |an − l| + |am − l| < + = ε,
2 2
e la prima metà del teorema è dimostrata.
Viceversa, sia {an } una successione fondamentale. Per la proposizione 1, {an } è limitata e
quindi come abbiamo già dimostrato prima ammette una sottosuccessione {ank } convergente:
lim ank = l,
k→∞
2
Alberto Berretti Analisi Matematica I
cioè:
ε
∀ε > 0 ∃ K : k > K1 → |ank − l| < .
2
Ma nk → ∞ e quindi:
∀M > 0 ∃ K2 > 0 : nk > M,
Non si sottovaluti l’importanta di questo teorema. Infatti in molti casi concreti, che vanno
oltre l’esercizio d’esame ovviamente, ci serve dimostrare l’esistenza di un limite di qualche
successione che non abbiamo la fortuna di aver scritta come formula, ma che ad es. è definita
da un qualche algoritmo. In tal caso non abbiamo molti altri strumenti per dimostrare
l’esistenza del limite, a parte il caso delle successioni monotone.