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S i n u s o i d i e f a s o r i         

Quando si vuole rappresentare un generico segnale sinusoidale la notazione privilegiata


usata in elettrotecnica è

     [ I ]

Questa formula deve essere seguita dall'unità di misura della grandezza che si vuole
descrivere [V] [A] etc..

La rappresentazione grafica della funzione e=e(t) sarà la seguente

Si vede come e(t)≡y(t) è la rappresentazione al passare del tempo della proiezione


ortogonale del segmento di lunghezza A rotante attorno all'origine del piano x-y sull'asse
delle ordinate. Abbiamo già visto come si può generare un segnale di questo tipo.

Si tratta di un moto armonico e la formula [ I ] contiene tutte le informazioni :

A=ampiezza dell'onda

φ=fase iniziale   [rad]

ω=2π/T=2π·f= pulsazione [rad/s]

Il moto armonico si ottiene proiettando su un


diametro le posizioni di un punto materiale che si
muove di moto circolare uniforme lungo una
circonferenza.

Generalmente, il moto armonico si esprime con la


relazione

    [ II ]

Dai disegni si vede come 'A' sia l'ampiezza


dell'oscillazione che poi coincide con il raggio della
circonferenza [s(t)≡x(t)]che viene percorsa dal punto
materiale con velocità angolare ω=cost.

Va detto, che è indifferente esprimere il moto armonico


tramite il seno piuttosto che col coseno, infatti, la
funzione seno differisce dalla funzione coseno solo per
una differenza di π/2 rispetto ad una eventuale fase
iniziale; come dire

          In ogni caso, la e(t) è riconducibile alla

derivata di s(t)

ma se la s(t) rappresenta uno spazio, la s'(t) è una velocità.


► ≡

Per rappresentare grandezze elettriche, si privilegia la forma [I] perchè ci ricordiamo come
una differenza di potenziale ΔV può essere causata da un conduttore che si muove in un
campo magnetico costante tramite la     legge di Faraday    :

B=campo magnetico

l= lunghezza del conduttore

v=velocità del conduttore che sta tagliando le linee di flusso magnetico.

Come si è visto nel caso di una spira rotante di sezione S

ma l'energia elettrica, viene sempre prodotta, industrialmente, da macchine rotanti , ecco


perchè alla fine indichiamo il generatore di tensione in regime alternato sinusoidale con la
notazione

    [ V ]

La tensione elettrica è associata ad una velocità [si preferisce la funzione sin(ω·t)]


meccanica che è poi quella del conduttore in moto che taglia perpendicolarmente le linee di
flusso di un campo magnetico costante B.

Dopo questa osservazione, le formule definite nella pagina sui circuiti in alternata, possono
sembrare un po' più plausibili, non fosse che ad un certo punto, iniziano ad apparire i
numeri complessi.

Ogni tanto, qualcuno si chiede il perché: da dove provengono i numeri complessi?

Torniamo all'equazione [II] rappresentativa il moto armonico; essa è già stata ottenuta per

l'oscillatore armonico integrando una equazione differenziale del secondo ordine


omogenea

che descrive le oscillazioni di una molla;bisogna tener conto che si tratta di un'equazione
differenziale del secondo ordine omogenea

ha come equazione caratteristica il trinomio di secondo grado

Dall'Analisi Matematica si sa che se il discriminante        l'equazione

caratteristica ammette come integrale generale

    con c1 e c2 costanti arbitrarie.

Nel caso        l'eq.caratteristica ammette le due soluzioni reali coincidenti

       e l'integrale dell'equazione è

Nel caso      l'equazione caratteristica ammette le due soluzioni complesse

coniugate:
            e l'integrale generale diventa

a questo punto bisogna ricordarsi delle formule di Eulero            si

avrebbe

     [ III ]

se a c1 e c2 vengono assegnati i valori complessi coniugati :

   e    

l'integrale generale diventa con C1 e C2 costanti reali arbitrarie.

    

essendo j2=-1.

nota: normalmente l'operatore immaginario si indica con la lettera 'i' ma in elettrotecnica


questo simbolo si confonde facilmente con la corrente. Dunque si usa il simbolo j.

Può essere riscritta in un altro modo

                quindi                
       sostituendo si ha

   [ IV ]

con A e φ costanti arbitrarie.

Quest'ultima relazione è la stessa che descrive l'oscillatore smorzato. se a<0 viene descritta
da una sinusoide inviluppata in una curva esponenziale decrescente.

Al contrario se a>0 la sinusoide avrebbe delle escursioni di ampiezza progressivamente


crescenti anche se è difficile immaginare un caso del genere nella realtà (si avrebbe un
sistema instabile).

Invece, se l'equazione differenziale è del tipo           si ha p=0 → a=0

le radici dell'equazione caratteristica sono complesse coniugate, immaginarie pure.

L'equazione può essere ricondotta alla formula generale del moto armonico:

φ=π/2-φo =cost.

con B=Aexp(-jφo). Invece per la forma sinusoidale

      il numero complesso


è il fasore corrispondente alla funzione y(t) alla pulsazione ω.

Il fasore, è una 'fotografia' istantanea della y(t=0): indipendente dal tempo, dalla frequenza
e dalla pulsazione

(tutte le grandezze di un sistema lineare sono isofrequenziali dunque hanno la stessa


pulsazione).

Esso corrisponde alla rappresentazione polare di un numero complesso.

Come numero complesso, un fasore può essere disegnato sul piano di Gauss sotto forma di
vettore

Per la formula di Eulero

      con        

La rappresentazione in forma polare tipica di un fasore è vantaggiosa quando bisogna


eseguire il prodotto tra due sinusoidi.

perchè per le proprietà degli esponenziali


o il rapporto tra due sinusoidi

Nel caso della somma o differenza tra sinusoidi si è però obbligati a trasformare il fasore
nella sua forma simbolica binomiale

per poi tornare alla forma polare


x:
0
y:
100
ρ:
100
φ:
90°

x:
100
y:
0
ρ:
100
φ:

sum
   sub
   mul
   div

 
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