Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
∅ ∈ A banale.
∀A, C ∈ A poiché se A = X allora A ∪ C = X, se A = ∅ allora A ∪ C = C,
se A = B e C = B c allora A ∪ C = X (e specularmente invertendo i ruoli),
si ha che vale la seconda condizione.
Poiché A contiene solo le coppie (X, ∅) e (B, B c ) che sono tra loro com-
plementari, la terza condizione segue banalmente.
Dunque A è un’algebra su X.
2 Dimostrazione esercizio 2
La prima condizione di misura, µ(∅) = 0 è immediatamente verificata.
Verifichiamo l’additività numerabile. Sia {Ei }∞
i=1 ⊆ A successione di
elementi a 2 a 2 disgiunti. Sia la successione {Bi }∞i=1 definita ricorsi-
vamente nel seguente modo: B1 = E1 e Bn = ∪ni=1 Ei . Si vede che
∀n, Bn ⊆ Bn+1 . Si ha che µ(∪∞ ∞
i=1 Ei ) = µ(∪i=1 Bi ) =(per continuità
i
dal basso) limi→+∞ µ(Bi ) = limi→+∞ µ(∪j=1 Ej ) =(per addittività finita)
Pi P∞
limi→+∞ j=1 µ(Ej ) = j=1 µ(Ej ).
3 Dimostrazione esercizio 4
i. (X, A, µ) non è completo: R \ {0} ∈ A e µ(R \ {0}) = 0. Poiché R+ ∈
R \ {0} e R+ ∈/ A lo spazio con misura non è completo.
ii. Verifichiamo che lo spazio di misura dato sia un completamento:
– La prima condizione è banale perché B è l’insieme delle parti di X.
1
– Si osserva che ν(∅) = ν(R \ {0}) = 0 e ν(0) = ν(R0) = 1. Dunque ν
ristretta a A coincide con µ. Dunque anche la seconda condizione è
verificata.
– Sia E ∈ B. Se 0 ∈
/ E, E = ∅ ∪ C, dove: ∅, R \ {0} ∈ A, C ⊆ R \ {0}
e µ(R \ {0}) = 0. Se 0 ∈ E, E = {0} ∪ C, dove: ∅, R \ {0} ∈ A,
C ⊆ R \ {0} e µ(R \ {0}) = 0.
Per il teorema visto, (X, B, ν) è il completamento dello spazio di partenza.