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Spazio è disomogeneo e diviso in due zone distinte in fisica celeste e fisica terrestre
Sfere concentriche con pianeti incastonati
Aristarco di Samo ipotizza che il sole fosse al centro dell’universo e che la terra ruotasse
intorno al sole.
Tolomeo propone il nuovo “modello geocentrico”, (modello tolemaico) (rivisitazione di
Aristotele):
Geocentrismo
Fisica celeste e fisica terrestre
Universo finito
RIVOLUZIONE SCIENTIFICA
La scienza moderna si configura come un nuovo tipo di sapere perché è:
• emancipata dall’obbedienza al principio di autorità e autonoma rispetto alla tradizione;
• oggettiva e interessata alla scoperta delle leggi che regolano i fenomeni naturali;
• sperimentale, matematica e aperta alla revisione;
• pubblica e prodotta dalla cooperazione dei diversi scienziati;
• operativa, pratica e socialmente utile.
La nascita della scienza moderna comportò anche il superamento della tradizionale concezione
della natura come grande organismo finalisticamente ordinato e affermò l’idea nuova di un
universo fisico come sistema governato da leggi causali e strutturato in modo meccanicistico.
Le arti meccaniche, prima ritenute basse e vili, assumo un ruolo più alto
La conoscenza teorica si traduce in tecnologia al servizio dell’uomo. Il principio dell’utilità pratica
del sapere si impone lentamente, sconfiggendo la visione tradizionale che sottovalutava o
addirittura disprezzava l’applicazione tecnica della conoscenza e difendeva la superiorità del
sapere teorico e contemplativo.
Per essere veri scienziati bisogna conoscere il perché delle cose e si deve usare gli
strumenti
Gli studiosi iniziano ad avvalersi del contributo offerto dagli strumenti per le loro ricerche e i
dispositivi tecnici acquisiscono così un ruolo fondamentale nelle scienze sperimentali
Gli strumenti diventano parte integrante della conoscenza scientifica
COPERNICO 1473-1543
Grande studioso economico. Formula la Legge di Gresham. Scrive il De Revolutionibus orbium
coelestiumv nel 1532 che presenta un modello astronomico eliocentrico, ma viene pubblicata
nel 1543. E’ l’opera che ripropone un modello eliocentrico.
Teoria copernicana:
Terra sferica e ruota intorno al proprio asse
Universo finito
KEPLERO
Astronomo, matematico tedesco. Fu allievo di Tycho Brahe e divenne “matematico imperiale”.
Galileo gli inviò una copia del Siderus Nuncius ma Keplero avanzò dei dubbi circa l’esistenza dei
satelliti di Giove. Allora Galileo gli inviò un telescopio, Keplero si convinse e allora pubblicò
Narratio de observatis a se quatuor Iavis satellibus erranibus. Ammette il suo errore.
Keplero è animato dalla convinzione che l’universo abbia una struttura di tipo matematico,
immagina che l’universo sia stato creato da un D-o matematico, geometra che segue delle misure
ben precise.
Keplero enuncia tre leggi che portano il suo nome.
1) I pianeti percorrono orbite ellittiche di cui il sole occupa uno dei due fuochi
2) La velocità orbitale di ciascun pianeta varia in modo tale che la linea che congiunge il sole
ed il pianeta copre in eguali intervalli di tempo, uguali porzioni di superficie dell’ellisse
3) I quadrati dei tempi impiegati dai diversi pianeti a percorrere interamente la loro orbita
stanno tra loro come i cubi degli assi maggiori delle ellissi descritte dai pianeti.
Sono leggi cinematiche.
Teorie di Keplero:
Eliocentrismo
La fisica celeste è uguale alla fisica terrestre
L’universo è finito