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Metrostyle
15
Themodist
16
Il player in Italia
17
Il Player piano in Germania e Francia
20
Come si usa il player piano
21
L'automazione della tastiera e le avanguardie storiche: il-
perché d'una predilezione
22
I "trois pieces" di Casella
24
T r a musica, meccanica e archeologica industriale.
Storia della fabbrica italiana rulli sonori traforati (F.I.R.S.T.)
Cremona 1 90411 930
35
Michele D'Alessandro, anima appassionata della F.I.R.S.T.
43
Lettere di Michele e Aminta D'Alessandro ( 1 907119 19)
52
N o t e alle lettere
43
Il repertorio dei rulli F.I.R.S.T. dal 1907 al 1929
L'istituto per l'educazione musicale in lingua italiana, in
occasione dell'ampia ed articolata manifestazione "Musica,
Macchine... Magia", ha avuto la fortuna di avere a
disposizione del materiale prezioso, se inteso come rara
documentazione di interesse storico, ed ha colto
~ ' o ~ p o r t u n idi
t àdare alla stampa questo testo illustrato
dal titolo suggestivo che incuriosisce ed offre la possibilità
di lanciare un'occhiata al Player Piano, t r a il plubblico ed il
privato, come suggerisce l'immagine liberty in copertina,
nel suo uso domestico e come mezzo espressivo delle
avanguardie.
E proprio la particolarità e l'originalità dello scritto,
steso dal Dott. Antonio Latanza, direttore del Museo
degli strumenti Musicali di Roma, ci ha spinti a pubblicare
il materiale, di indubbio interesse anche aneddotico, da lui
fornitoci.
Sulla strada intrapresa, cioè di riporre questioni
inerenti le macchine ed i meccanismi musicali, dalla cui
evoluzione l'ascoltatore può trarre preziose informazioni
per conoscere la musica di oggi, ci pare di avere raggiunto
un momento incisivo nella determinazione di un
programma che riguarda uomo, macchina... ed il fascino
che da questo rapporto scaturisce.
La pubblicazione, oltre ad essere in un certo senso
il catalogo degli strumenti, ripercorre la storia del Player
Piano, non solo in Italia ma anche in Europa e negli Stati
Uniti, nel primo novecento.
E' un aspetto questo poco conosciuto, ma sicuramente
degno di approfondimento dato anche il grande prestigio
dei musicisti che si sono interessati al fenomeno dei rulli
musicali (Puccini, Respighi, Piclc Mangiagalli, Strawinslq, ecc.).
Le riproduzioni fotografiche, la documentazione
epistolare, il commento del dott. Latanza troveranno
sicuramente dei lettori in grado di apprezzare questo
accurato lavoro.
IL PRESIDENTE DELL'ISTITUTO
Prof. Franco Ravagnani
esta non poca sorpresa la circostanza scelta dell'espressione che - attraverso leve, volani e10
curiosa che ha fatto del "player piano", graduando la pressione sui pedali addetti alla produzione
innocuo intrattenitore domestico di dell'aria - veniva conferita ai singoli pezzi che si desiderava
alcuni decenni a cavallo tra 800 e 900, ascoltare.
un mezzo espressivo sostenuto da non L'interpretazione poteva essere determinata dall'arbitrio del
pochi avanguardisti del tempo. "player pianist" o da suggerimenti stampati sulla carta del rullo
Vediamo come è andata. che, via via scorrendo informava su come manovrare la
E' opportuno descrivere tecnicamente e storicamente il macchina al fine di ottenere il migliore risultato: pianissimo,
pianoforte meccanico. La denominazione inglese di "player forte, ritenendo, forchette etc. etc.
piano", designa due tipi di strumenti che sono assai diversi, Il player piano nacque in America durante l'ultimo decennio
sebbene operino sulla base di principi comuni. I due strumenti del secolo XIX e si deve alla necessità di strappare al silenzio -
sono il "player piano", propriamente detto, e il "reproducing con un m i n i m o di dignità musicale - tanti pianoforti che
piano", del quale ultimo non ci occupiamo in questa sede. facevano bella mostra di sè nei salotti: i genitori di figlioli non
Il primo era di ben più antica realizzazione. Di semplice t r o p p o d o t a t i e r a n o f i e r i d i esibire il n u o v o congegno
costruzione, era venduto a prezzi accessibili e per questo era meccanico, attraverso pedalate più o meno estenuanti, di una
molto diffuso. N o n aveva grandi pretese, pur avendo - oggi tecnica scintillante anche se non sempre accompagnata da buon
giudichiamo più serenamente - piena dignità di strumento gusto musicale.
n ~ u s i c a l e a u t o n o m o , c o m e d i m o s t r a n o le n u m e r o s e E' da dire infatti che, se ben manovrato, il player piano poteva
composizioni ad esso destinate da musicisti quali Strawinsky, fornire risultati artistici di rilievo, che potevano andare al di là
i
Casella, Malipiero, Hindemith, Honegger e tanti altri. Finalità di quanto immaginassero c o l o r o che avevano elaborato e
dello strumento era quella di deliziare gli "amateurs", che, pur commercializzato l'apparecchio. Se infatti i r u l l i ad esso
non essendo in grado di suonare il pianoforte, avessero voluto destinati erano perforati a tavolino, direttamente dalla musica
far musica nelle proprie abitazioni. Il rullo di carta perforata, scritta, con rigida isocronia metronomica (senza tenere conto
contenente la musica codificata, veniva "letto" sul player piano della dinamica, del rubato e del fraseggio) ciò non impediva, al
da una barra di metallo perforata nella quale ad ogni f o r o contrario invece, incorraggiava l'operatore a trarre il massimo
corrispondeva un tasto del pianoforte. La forza motrice era profitto utilizzando i molti comandi a sua disposizione.
fornita da un congegno interamente pneumatico, azionato da una La p o p o l a r i t à del "player piano" c r o l l ò a l l o r c h è si
pompa mossa da due pedali. presentarono il "reproducing pianos", che potevano produrre
L'operatore (il cosiddetto "player pianist") presceglie il rullo una esecuzione artistica senza l'intervento di operatore.
che desidera ascoltare e l o inserisce i n u n a p p o s i t o Ciò si verificò negli Stati Uniti intorno al 19 15; ma in Inghilterra
alloggiamento. La carta perforata scorre a velocità regolabile la sua popolarità è sempre stata assai viva: ancora oggi
(che viene, istante per istante, decisa dall'operatore stesso) numerosi appassionati pedalano giornalmente i loro strumenti.
davanti a una fila di fori - praticata in una piccola barra chiamata Nel nostro Paese il "player piano" è mal considerato; ad
"tracker bar" (in italiano, impropriamente, "pettine" p e r esso qualcuno guarda con sufficienza. L'origine di questa cattiva
analogia con gli strumenti a lamelle e cilindro chiodato) - a fama si deve soprattutto alla scarsa abilità degli operatori che
ciascuno dei quali corrisponde un tasto del pianoforte. Dai fori, sedevano davanti allo strumento, per non dire addirittura di un
qualora n o n ci fosse la carta ad impedirlo, e n t r e r e b b e uso i m p r o p r i o del congegno lasciato a se stesso i n un
liberamente l'aria aspirata da una pompa; non appena però meccanico macinare di note, quanto mai inappropriato ad una
compare un foro sulla carta, l'aspirazione dell'aria genera una macchina elaborata per diverse finalità, specialmente destinanta,
decompressione la quale, mediante ingegnosi congegni cioè, ad essere manovrata dalla mano dell'uomo.
pneumatici, provoca lo scatto del martello sulla corda. Degna di particolare nota è la considerazione che il "player
Il suono che ne risulta è meramente meccanico, come dire piano" è in grado di superare t o t o coelo i limiti imposti dall'uso
sprovvisto di qualsiasi espressione; in altre parole, il peso delle dieci dita, essendo il rullo perforato da una macchina che
attribuito ai singoli tasti è perfettamente uniforme. Il piacere può, senza difficoltà, programmare l'abbassamento simultaneo
soggettivo dell'amateur fin du siècle consisteva allora nella di una grande quantità di tasti.
E' di enorme interesse notare come questa estrema libertà anch'essi azionati da cartoni perforati continui.
esecutiva fosse stata già nel 1650 definita con chiarezza da A paragone con il reproducing piano ( che in questa sede
Athanasius Kircher nella sua descrizione tecnica dei cilindri non esamineremo) il player piano appare tecnicamente assai più
destinati agli organi idraulici: "Certum est cylindrum nostrum primitivo. Se infatti il p r i m o è una sorta di grammofono
phonotacticum eas axhibere modulationes, ad quas reddendas sofisticatissimo (storicamente successivo al player e da questo
nulla manuum agilitas e t a p t i t u d o sufficiat". (Musurgia elaborato) il cui funzionamento prescinde completamente
Universalis, pag. 329 - Libro IX, Paradigma VI). dall'intervento manuale dell'uomo, il player piano non è che un
Nel 1 664 gli fece eco Caspar Schott, che in "Technica curiosa" mezzo espressivo costruito per essere azionato e governato
(edito a W u r z b u r g ) così scrive: "Cylinder phonotacticus dalla sensibilità dell'operatore che, letteralmente con le mani ed
omnem organaedorum industriam agilitatemque digitorum i piedi, cerca di raggiungere un risultato artistico. Pur avendo,
multis parasangis post se relinquat". quindi, un'origine comune, il "player" e il "reproducing piano"
Per quanto la ricerca storica mette in luce, l'uso del cilindro sono due strumenti interamente diversi.
risale già a Clesibio (circa 135 a.C.); sul cilindro per molti secoli Ciò asserisco sebbene si creda comunemente che il "player"
venivano affisse barrette e punte, che con la rotazione del sia una sorta di fratello minore rispetto al più sofisticato
cilindro provocavano il suono di canne d'organo, ovvero congegno pneumatico espressivo. Se insomma il "reproducing"
muovevano martelli e lamelle. è una sorta di grammofono (per quanto estremamente più
Notizie più concrete sulla utilizzazione dei cilindri le abbiamo complesso), il "player piano" è u n s t r u m e n t o musicale
c o n la realizzazione degli organi idraulici italiani. Di essi prowisto di una precisa personalità e in grado di raggiungere,
Giovanni Fontana nel Codice Iconografico 242 della Biblioteca se utilizzato con proprietà, risultati artistici di rilievo.
Bavarese di Monaco (secondo Eugenio Battisti da datarsi tra il A partire dal 1897 il player piano cominciò ad essere
1425 e il 1432) si vanta di essere l'inventore. commercializzato: ciò accadeva negli Stati Uniti. La grande
Ma il cilindro era t r o p p o iiigombrante e di confezione diffusione del "player piano" si dovette alla Aeolian Company
troppo elaborata. Alla sua eclissi contribuirono in modo deciso che, a partire dal 1899, convinse il pubblico che la cosiddetta
le invenzioni di Vaucanson e di Jacquard che aprirono la strada "Pianola" era essenziale come la vita stessa. Nel primo anno di
ad una grande quantità di applicazioni della carta perforata agli produzione furono vendute 2000 di queste "macchine" al prezzo
strumenti musicali meccanici. di 250 dollari ognuna. Se gli anglosassoni le chiamarono
A l 1840 risale la prima invenzione di una striscia continua di Fig. 1
cartone perforato applicata agli strumenti musicali. Autore del
brevetto fu Felix Seytre di Lione, che le registrò il 24 gennaio
1842. La novità fu applicata, fino al 1850, soltanto sugli organi,
ma, p r o p r i o nello stesso anno, H u n t e Bradish di Warren,
Ohio, brevettarono un piccolo pianoforte controllato da una
striscia di cartone perforata e azionato in modo puramente
meccanico (cioè n o n ancora pneumaticamente) da una
manovella. Già due anni prima, tuttavia nel 1848, Anthony Bain
aveva b r e v e t t a t o i n Inghilterra u n pianoforte, anch'esso
meccanico, che utilizzava carta di spessore comune.
Il passaggio al sistema pneumatico si ebbe soltanto nel 1863
per opera del francese Fourneaux. Lo strumento si chiamava
"Pianista" e fu prodotto, con ottimo successo, commercialmente.
Questa fu la vera storia se si vuole respingere, come è
doveroso, la t e s i d i u n c e r t o J o h n Mc Tammany che si
autoaccreditò quale inventore del "player piano". Ciò accadeva
durante gli ultimi due decenni dell'ottocento, proprio mentre
Gavioli iniziava a produrre in Francia i grandi organi da fiera,
1. La "pianola" meccanica Aeolian
azionata da Michael Brosdway
durante un concerto a Roma (1990)
2. Brochure della Aeolian Company che
descrive la sua "Pianola" meccanica
(1905ca)
3. Dichiarazione di Isaac Albeniz in favore
del "Metrostyle" della Aeolian Company
Fig. 3
"push-up" i tedeschi più tardi dovettero ribatteuarlo "Vorsetzer". fissata alla estremità della leva che controlla la velocità di
La pianola altro non era che un robot, alloggiato in un scorrimento della carta; per mezzo di essa, il "player pianist"
mobile di legno e dotato di dita meccaniche; spinto su ruote, (così la Aeolian definiva l'operatore) è in grado di seguire sul
veniva accostato a un pianoforte qualsiasi che era, pertanto, in rullo una linea rossa le cui sinuosità indicano le variazioni di
grado di suonare automaticamente (vedi fig. I). t e m p o v o l u t e dall'artista o dal c o m p o s i t o r e che hanno
Se il p r i m o modello consentiva di suonare solo 65 tasti, i "metrostylato" il pezzo.
modelli apparsi dopo l'accordo di Buffalo nel 1908 le suonavano I rulli arricchiti del Metrostyle venivano preparati a mano
tutte 88: i produttori infatti si accordarono per adottare questo direttamente dalla musica stampata, vale a dire senza alcun
standard comune. Sebbene costituisse un ibrido curioso, a metà intervento da parte di un esecutore addetto alla registrazione.
tra meccanismo e potenzialità artistiche, la "Pianola" suscitò Essi venivano perforati con regolarità di tempo metronomica e,
apprezzamenti entusiastici di pubblico e di personalità musicali al momento della l o r o utilizzazione, il "player pianist" era
dell'epoca. Una di essa fu Paderewski, che ne fu t r a i primi chiamato ad aggiungervi tutta l'espressione e le variazioni di
proprietari. tempo.
Il successo fu enorme e premiò la Aeolian Company (in Muovendo allora la leva addetta alla regolazione del tempo,
Europa "Orchestrelle Company" fino al 1920, poi anche essa I'operatore fa seguire all'indicatore del Metrostyle l'andamento
assunse la denominazione americana) almeno fino al 19 15, della linea rossa; ciò facendo il medesimo, oltre a influire sulla
quando i tempi erano ormai maturi per il "reproducing piano" velocità di scorrimento della carta, aggiunge per mezzo di altri
terreno nel quale la Aeolian Company aveva appena esordito; comandi il fraseggio a p p r o p r i a t o o secondo il gusto
C i ò accadeva in America, m e n t r e la produzione europea dell'operatore o secondo le indicazioni grafiche riportate sulla
similare si incentrava sui prodotti Pleyel (in Francia) e Hupfeld carta del rullo.
(in Germania). Il "Player piano", tuttavia, se usato senza La Aeolian Company prese assai sul serio la trovata del
d i s c e r n i m e n t o e gusto, p o t e v a dare anche dei r i s u l t a t i Metrostyle cercando di convincere il pubblico della affidabilità
sgradevolissimi. Per owiare a questo inconveniente la Aeolian delle indicazioni stilate, più o meno personalmente, da grandi
Company arricchì la sua "Pianola" con due poco dispendiosi musicisti dell'epoca precedute da dichiarazioni sperticate,
accorgimenti tecnici, il "Themodist" e il "Metrostyle", che a u t o r e v o l m e n t e f i r m a t e , a t t e s t a t i che la linea rossa si
operavano in modi diversi e ingegnosi (vedi fig. 2). conformava al proprio modo di interpretare il brano.
Così scrisse Albeniz: "Avec le plus grand plaisir j'ai indiquè les
>
I METROSTYLE: mouvements de cette oeuvre, rendue par le Pianola Metrostyle
Introdotto nel 1903, consiste in una specie di freccia metallica, telle que je l'ai concue" (vedi riproduz. fig. 3).
--P-
-=. i----- I--- -
!3 i
I
l
- ,
'1'
i
l 1" P O S I T I O N D E L'EXECUTANT 1" P O S I T I O N D E L'EXECUTANT
l . i ~ h o iADAPTL
~ *l
L% PIA^ A IIUELL l
1l Tout d'nbord, iiiie posihon correcte est requise. Tout d'abord, une posihon correste est rquise.
, Les picds de l'exicutant doiventéire pos& frurichement Les pieds de I'exécutant doivent éirc posés franchement
i plat sur Ies pédales, de m a è r e à faire porter tout a plat sur les pidalcs, de maiiiere i faire porter tout
l e poids des jambes sur les tdons, qui ne doivent le poids des jnmbes sur Iu talons, qui ne doivent
jamas abandonner les pidales. L e siègc (banquette d e - jamais abandonner les pédales. Le a i g e (banquette de
l
l , \
- -- * a h - , " -- - . T . - - .- -- - A
%-, __
rl
raideur. O n doit pédaler coristammeni, afin que les
soufflets soient continuel~ement remplis d'air. mais I'on
abaisse les piddes avec plus ou moins dMcrge, selon
l le dcgrt d c sonorili déuré. Le pointilld bleu qui
zigzague tout Ic iong du rouleau perfor6 indique les
passages i renforcer ou à diminuer : quand il iongc Ic
i bord gauclie du roulcriu. il faut jouer " piani.:qimo " e t
par conséquent, restrandre In pression d c i'air dans h s
soufllets cn pedaknt avec douceur ;qunnd au contraire
le pointillé bleu pnsse abliquement ù droitc du rouleau
perloré, il indique un " crescendo '' p r k d d a n t un
"fortissimo " qui exige un pcu plus d e vipeur dans le
mouvement dcs pi.dales. En r&umé, il faut pédaler
vite pour jouer fort et lentement pour jouer doucement.
D'autre part, la mariière de pedaler doit seconder
Sclfct produit par le leiler d'attaque. - dont le fonc-
tionnement est expliqué plus lom.
Lorsquc le morceau est termini il faut pousser le
levier d'enroulement (premier levier i droite) complè-
tement à gauche et actionner les pédales comme si on
\,oulait jouer, jusqu'à ce que le rouieau d e papicr per-
fori. sait entidrement enroulé sur sa bobine(". (11 est
prudent d e ne pas laisser le roiilcau se dkoulcr aprts la
hn du morceau, CN on risquervit d'arradier ou d e dé-
coller son euirimité de I'mc d c la bobine auquel il est
a
assuletti). I1 n'y a plus ensuite y ' n enlever le rouleau. l ierticale a droite de la ilUte de Pnn Selon que I'aii - qucllcs quc soicnt scs sinuantés - aiec I'aiguille du
eii wercant une lepere prwion SUI le prhl godet dn còte tourne ce bouton dans un sens oa dans I'autre. les deur METROSTYLE pour obienir tous les effets voulus par
gauchc, et,a lc remettre dans sa boite en ayant roin de godets qui supportent le rouleau de musique se dépiacent l'autcur d c cctte "interprétation". L'exkutant doit tou-
leserrcr sur jon axe ei d e l'entourer du pebt anneau
elas~iquiqui rctient le papier en place, ei I'cinpfche de
legerement vers la oauche ou iers la droitc, ramenant
ainsi le papier perfori dans In bonne position
lours tenir ce Irrirr entre le pouce et I'indcx dc la main
droite, de faqon a éb-e ioujours pr6t i suivre les indica- -il
- Si la n s de reglage ne sufit pus pour " centrer " le - tions du roiileaii.En outre des numéros noirs, le roiileau
se desserrer.
rouleau de mueque. 11 y a beu de le derouler
enheremcnt (en le jouant aussi rnpidement que posaille
porte les menhonsl i''!% '' (Kihrdando :ralentir) ei
" .,4cccl '' iArcelcrando : accélber) qur s'eiplrquent
4
RECLAGE D U R O U L E A U
-i" 1 surle PIANOLA) afin de remettre 1 s deux rondelles d'ellcs-niCrncs.
a leur place (contre le papier) sur Sale du rouleau. et. Il est a remarquer que toiitefi CPS indica~~onsne
cette opemtion fatc, on procede doucement au renii- sont pas imposées a I'~\ccutant. qui resie ioujours
l
dagc du pdpicr perloré. en prenant les précautions in- Iibre d e jouer selon ses idées penannelles. en cffec-
I Il esi hident que, pour donner un bon résultnt,
diquées nu bns de la page 7 tuant Ies chongwrieiits dc mouvmient qii'il lui plait
I toutes les perlorations du rouleau de musiquc doivent
d'tntroduire dans le morceau. C'est ceqiii fail lekhnrme
passer mactement nu dessus des ouvertures d e la ilute i du P14NOLA et suppnme toute npparcnce d'ex%-
de Pan auxqudles elles correspo;idcnt 5'11 en itait
i
5" L E V I E R DU M E T R O S T Y L E cution mécanique. l a mème remarque s'apphque à la
autrement (c'est-i-dire si l a pcrloraiions du rouleau d e
l ligne rouge des rouleam méfoslylés- luqucllc cepen-
musique "chei~auchent" entrc l a ouvertures d e la
dant est un guide precieux pour l'inierpréiation anis-
flcte d e Pan), i1 en resulterait une cacophonie tres
1 hque de l'muvrc. tcllc qu'e\le a 616 wmpnse pur son
désagréable. Le méme inconvénient peut se produirc
quand des gondolages ou des flottements du papier
perforé laissent pinéirer I'air irréguliirernent dans la
flite d e Pan Mais, dans la plupart des cas, le
i.i: 1, C e Icvicr - surmoiite ou non d c I'aiguiUc du
METROSTILE - rigle la mesure ou mourcmeni du
morceau I1 évolue en r q a r d d'une rchclle graduée :
pousse versladroiie, il accélère le mouifement du rouleau
autcur lui-mènie, ou par un grand nrhiosr.
1
-
1-1
Pour accenfuer unc iiotc ou un accord aveccclcvier, produit le meme elfet 3ur les notes q w e s (partie infe-
6" L E V I E R D ' E X P R E S S I O N O U I il faut. uri instdnt avanl le inornent voulu. le " lenrr en rieure du claner, dans laquelle se trouve ordinairement
1-EVIER D ' A C C E N T C A T I O N
l
l
1
-
récerue " vers I'e~trémegauche et le Iicher brusquenicnt
lusie au moment ou la note ou l'scwrd a accentiier se
présente sur les trous correspondants de la fliite dc i I'accompagnement) O n peut, pnr eiemplc. matnlenir
l a grande branche a qauche, alin d'aiiénucr la moitie
inlérieure du clavier, en Iaissani la petiie pehte branche
double branche" . Son nciion. basee sur lcs propriéir~ 1 d'un coup l'dir òccurnuI&dans les souffleis. ce qui aug-
dlasliques d e I'air conienu dans les soumeis de I'instrii-
meni, permei d ' a ~ ~ m e n tou
e r de diminuer la puissance
" d'nllaque " ou d e perciision des marteaux feutrés l
mente la puissance du marteau - ou des marteaux qui
doivent frappcr I'accord.
Par ce procédé I'exécutant peui, avec un peu d'habi-
7 Y I C N E D'EXPRESSION 1
tudc, faire rcssortir, dans certains passages. ics notes
du PIANOLA, et par suite d e jouer " piano " ou
de la mélodie, surtoiit qunnd e l l a ne tombent pas en
"forle".
meme temps que celles d e I'accompagnenient l1 lui suifit C'est la bgne formée par le gros poinhui bleu im-
Dans sa posiiion nornidc, - c'csi-a-dircà droitq- I
d'ottaquer Ies notes du cliaiit ei diininuer nussitot pnmé sur le rouleau de musique. Elle est précicusc
le levier d'eupression laisse passer tout I'air d e la
après celles d e I'accompagnement. pour obtenir I'effet i paur Lous ceux qui ne peuvent se ficr i leur " oreille "
soufflcrie et laii jouer "forle " ; si. au contraire, on le
retire vers la gaucbe, il n'en laiise passer qu'une pnrtie.
ce qui diminue la pression esercée sur les marieaur
1 desiré. Un exemple typique dece rkultat est " Sous b
Feuillée " de i'liomé, doni on pcut fort bicri faire
ressorhr la mélodic avcc un pcu d'altention
ou qui ne connaissent pas le morceau tnlrrpr&té. Celie'
Lgne d'expression est eii quelque sorte le d w i n
feutr8s. Ccttc prasion va en s'affaiblissani, au iur e1 a 2 L graphique dee nuances. FIIP peut occuper anq
I r levier d'expression i double branche, faubte t poniioiis différentes sur le rouleau de papicr perfori: :
loisqu'il panient i la fin de sa coiirse, la prcriion singulierement cctte tiche. Ce douhle levier pciii, a l'exhéme gauche, prraque au bord du rouleau. elle
devient presque nulle : on aura alors beau pidaler avec
vigueur. I'attaque des marteauu restera tr& farblc, ct
en ellet, produire non seulcment un " forte " nu
un " piuno " uiiilormc sur toutc l'5ienduc du 4 indique un passage " pianissimo " ; un peu plus écariie
I'instrumeut continuera i jouer " pianissimo ". Mais, cldvier, - selon qu'on Iaisse dans Ieur posiiion .
un peu plus à droiie "Jorie" enfin, à I'extrGme droite.
ains que nous I'avons dcjà ciplique(~~oir page 7). l'usage normale ou qu'on retire verc la gauche ser deux ".
"forlrssimo Quand cette Lgne passe hrusquem~nt
d e cc levier doit tire secondé por la mnnière d e pC.daler. Lrancbes à la fois, mais ausri un " furie " ou un de gauche à droite ò angle droit, elle indique un
afin d'assurer au PIANOLA son maiimum d'effet. " piano " limité i une moibi du clarirr, quand on 8rai~d"furle " succédant briiquemeni à un " piano ". *
-
(1) Dans les aninuenr modclis cc Icvicr n'o qu'unc rculc
n'ngit que sur une seule branche. La petite branche
permet d'adoucir ou de renforcer a d librium les notes
e i vice-versa : qunnd au contraire In Iigiie passc de
gauche à droite en obliquanl, elle indique un " cres- l
branche et asit unibmemcnt rur touic I'eiendue du clavicr, aiguss (pariie supgrieure du clavier dans Inquelle se cendo " ou augmentation progressive de la puisiance de
iimi qYil sera expliquc pliir hin. trouve ordinairement le cliant) ci la grande branche sonoriti.
I
i
La ligne d'cupressiun ne sduraii eirc ~oiilonduen ~ e c scronl confoiidus nims 11011ICII~IIIL~E C ~ i t epidole srra
lo Iignc d'uitcrpreinlion ou Iigne du METROSTYLC, rlonc plus ~usiemcntdenommee peclale " so~lenuto",
car iandis quc cette derniere est une Iigue rauge la piiissance de la sononie du piano dapendsrii uniquc-
rontinue, doni les deiiaiions sont Iimitees par le champ ment <lela force avec laqurllr l a iouchrs soni Irappees.
d'aclion de I'ruguille du NIET ROSTYLE. la prcmiere L'usqe d r la pedale dans I'art de jouer du piano
est un qros poinhiii: Lli-ii [once, Jont Ics deiintions n'ont
rl'ai~tresIiiiiites quc celles du rouleau
.
n'est soumis a aucunc rtglc absolue il n'y a pas deui
rirtuoses d'nccord nii sulet de la maniuc rlp s'en servir.
Les lenera ou manettes du P 1 4 N O L 4 sont plnces O n ne peut donc donner que quclqurs indications Se-
dr tellp fayon que les doigts d e l'c\ecutant peuvent les nerale., par ruemple, soli usnge esl rccommande en
dinger tous a la fois. ei, cominc leur eNei est initantané. " iiiuqiaiit " lm arpeges PI UUSSI en Ies dcscendant " ,
le piunoitrte est nussi rnsitrc dc rcs "effeti" artishqurs eSaicnicnt sui Ies notes longrues ct les accords Il fa111
que le pianislc le inieux douc. uvcc ~ e araniatet en ~uiilrlutsaioir grand soin de ne pas la laisser abaissee
plus que, n'qaiit pns i sc preoccuper du doigtc il pcut '' a chesal " 5ur deux accords ~onsecuiiL non liar-
conccnircr touir bon attenhon sur le atyle .i doriiier nu moniscs. LC qui produiraii iiiie caiopiioni~desaoreal-ile
morceau interprete h?p s craindre d'utiliser In pedale qudiid on jouc
"piaiiissimo", car elle pcrmei alors de irrs jolics tno-
Julations , inaia cn ,oeneral il est prelerahle d'en user
8" L E V I E R D E L A P E D A L E aier discretion
" F O R T E " O U " SOSTCNUTO "
i
PAR LUI + 3' t I
i
lt,s rordes r ~ b r e ~r U S S I1on;ternps clu'ellc rpste nbdissce joue '.pionrssimo ". Mais afin de laisser le " chmt "
Il arn\ era donc que les sons emii par touics Im cordes ' sc dctacher " Iihrement d'avec " I'accompdgiiemeni ".
I - . _ _ . -
t
igi
i -
11 laut aioir soin d'adouur au prealable toute I'iiendue D c la fason dc pedale~ dcpcnd dans une large
du cluiier, en maintenant tout a Iaii s gauche le mesure la delicatessc du " toucher", qu'il est posstble
lcvicr d'eupression i double branche (conime si on d'akner encore par I'cmploi jiidicicu\ de la 'i
ioulait obtenir I'cffct " pionissimu ", runii qu'il a l e " suslenulu "
e\pliqué au 6"' paragrnplie), d6s que les perfo-
I rnhons supp~imentaircs apparrussent - ce qui c5L
d'ailleurs indiqué sui le rouleau piir le mot " solo ",
en uractcres tres appnrents.
L'elfet eit immediat et d'auiant plus ngrcable qu'il ! Tempo htouvenieni dans lequel le morceau doit
se produit autoninhquemrni, sans quc I'e~cculantait a etrc loue.
prendre la peine de discerner lui-miiiie le5 notes du Hrt. (Kiiurdun~lo) Cn ralcniissant
I " chiini " d'avcc cellm d e " I ' a c ~ o m ~ a ~ i i e m".
ent
~ T c c e l(Accclcrondo) En accelerani
Il est bien cntendu qiie pour obienir I'elfet di1
THEMODISTE il y a Iicu de placer sur lc moi " on" Drni (Diminucndn) En diininuant le rolunic
( le petit loquet situé sur In paroi rertrcale, a gauchede In Voici quelquei conseils pratiques Fur la manierc d e du son
l
fli~ied e Pan. C e petit loquet pcui occuper deuu pon-
rendre unccomposihon avec l'aide du PIAIiO12A :
i iions :"on" (ouvert) ou " oU" (Ferme).
LorSo Mouvement le plus lent.
D c plus, le pionoliste peut " groduer " I'accompu- ..~ldogro Mousemeni leni
I" - Ne pns rhcrdiw a louer irop lorl
l snemcnt. -qui ne doii pas toujours rester atténue dnns .Indonte Rilou\enient un peu lent.
l
ccrtains passaps - cn abandonnant progessircment 2"- N e pas craindrr d c truduirc ha pcraoiinalii6
L
I à lo foiii. les d e u hmnchcs du Icvicr d'e~~ressiun, en jouani le morceau iel qu'on le comprend ,
i
+ ,flndoriirno . hiIou\emcnt un peu plus rapide que
l celui de I ' h d a n t c .
comme s'il voulait obienir I'effci " crescendo ", e i cela 3" - Eviier le surmenage, surtout dans les com-
1 sans amélsrrr le mouvement dcs pr'doles, - lequel ne
mencements. U n pcu d'habiiudc csi ncccssaue ; Y
iWderaio Mouvcnicnt rnodérc
peut affecter que I'tntensitc du " chant ".
! Q a n d le mot " norniol " aliparaii sur le rouleau 4" - Aifoir toujours soin d c pEdnlcr sans rcmucr Ics Allegro Mouvrment vif, dlègre.
(c'est-i-dir? quand la pcrlorulioii laterale supplé- iambes ;le inoui ement cloit &trefourni pnr I'ariiculalion ~fillegreiio Un peu moins vite que Allegro
i
i ,
mcntaire est interrompue), l'usage faculialif des deux
branches du lcrier d'~\~ression est rendu à I'e~icutant,
de la clie\ille, les talons ratant iinmobilw sur le
pedalier.
I'iuurc : Mouvemcnt rapide ci Lrill~nt.
-- i !
--
-1 - - 4
-
In sostanza, il Metrostyle costituiva
una ciambella di salvataggio per il vasto
pubblico che, amando la musica pur non
essendo musicista, non era in grado di
pervenire ad una espressione musicale
dignitosa e appropriata. R. H u n t e r di 4. Autocaricatura fatta dallo stesso Caruso,
philadelphia concepì per primo, nel 189 1, che mostra l'artista impegnato a manovrare
la "Pianola" della Aeolian Company
l'idea di apporre sulla carta del rullo una (1912ca)
striscia che suggerisse all'operatore 5. Dichiarazione di Ferruccio Busoni
l'andamento della dinamica. Dieci anni in favore del "Metrostyle"
della Aeolian Company
p i ù t a r d i F. L. Young, della A e o l i a n
Fig. 4
Company, ideò il Metrostyle.
La realizzazione pratica, tuttavia, risale
-
soltanto al 1903.
Se, tuttavia, in t e o r i a il congegno
doveva apparire di una certa utilità, l o
s p i r i t o c o m m e r c i a l e l o fece invece
scadere i n una "farsa" c o m e scrive
Reginal Reynolds nelle sue memorie (vedi
Fig. 5
Player Piano Group Bulletin n065).
Figura di primo piano nella filiale inglese velocità di scorrimento dei rulli copia, la fig. 4), Chaliapin; t r a i virtuosi Bauer,
della Aeolian, Reynolds, curò cui carta scorreva su ripiani diversi, era D i e m é r , Joachim, Josef Hofmann,
personalmente e con grande precisione quanto mai incostante, o r a più veloce Kowalski, Jan Kubelik, Leschetizky,
diverse centinaia di rulli Metrostyle. Ma, ora più lenta, con la conseguenza che i Paderewski, Planté, .Pugno, C a r l
quando il rullo master veniva riprodotto, pennini m e n t r e coincidevano c o n Reinecke, Sauer e Busoni.
le copie che ne risultavano recavano l'indicatore (pointer) scrivevano sulle 11 21 giugno del 1905 Busoni segnò
delle linee ormai irriconoscibili, quanto copie in luoghi diversi rispetto a quelli p e r s o n a l m e n t e alcune - l i n e e p e r il
mai inaccurate. C i ò avveniva perchè fissati nel master originale. Metrostyle della ballata n. l di Chopin la
c o l o r o che e r a n o a d d e t t e al Per descrivere la validità e l'originalità p i ù t a r d a (versione a 8 8 n o t e - è
tracciamento della linea rossa (delle del Metrostyle furono scomodate decine numerata 35006): "the line represent my
ragazze pochissimo r e m u n e r a t e ) di prestigiosissime firme, la maggioranza tempo interpretation of this work" (vedi
venivano pochissimo compensate per delle quali c o l l a b o r ò c o n la Aeolian riproduzione fig. 5).
ogni singolo r u l l o f i n i t o , c o n l e Company nella produzione dei nuovi Il grosso catalogo dei rulli a 65 note
immaginabili conseguenze; oltre a ciò il r u l l i . N e l l i b r o d ' o r o della d i t t a pubblicato dalla Aeolian nel giugno 19 10
r u m o r e t e r r i f i c a n t e p r o d o t t o dalle angloamericana appaiono numerosi nomi cita il nome di Busoni quale estensore
macchine perforatrici, che operavano che, da soli, i n c u t o n o rispetto: t r a i delle linee sui titoli seguenti:
dentro un unico grande ambiente, era compositori Arditi, Balakirev, Cecile
69341 Chopin: ballata 23
quanto mai i n a d a t t o a consentire la Chaminade, Gustave C h a r p e n t i e r ,
7,333 studio op. IO n. 4
tranquillità necessaria per un lavoro di Debussy, Fauré, Grieg, R. Hahn, 75333
studio op. IO n. IO
quella delicatezza, come la apposizione Moszkowski, Puccini, Rimsky-Korsakov, 72/03
studio op. 25 n. 8
della linea. Quand'anche, t u t t a v i a la Saint-Saens, Sarasate, Richard Strauss; t r a
6 7583 valzer op. 69 n. I
ragazza avesse seguito fedelmente i direttori d'orchestra Chevillard, Felix
6986, Lirzt: studio da Paganini n. I
l'andamento della linea rossa, un altro Mottl, Nikish, Hans Richter,
grande problema interveniva a rendere Weingartner; t r a i cantanti Madame' Il catalogo Aeolian del 1914 riporta altri
l'operazione ancora p i ù precaria: la Calvè, F. Litvinne, la Aktè, Caruso (vedi . rulli "Metrostylati" da Busoni
( o c o m u n q u e c o n il suo assenso);
probabilmente essi risalgono ad alcuni
anni prima ( 1 905- 19 10 ca.):
71383 Bach-Busoni:
ciaccona (versione 65 note)
T 9655 1 (versione 88 note)
74 123 Bach-Busoni:
fantasia cromatica e fuga
in r e minore (versione 65 note)
TL 20266 (versione 88 note)
L 3 0 15 1 Mozart-Busoni:
overture dal "Flauto Magico"
(versione 88 note)
dr Torlna - Nuviri -
Ais..indrii Yoma -
Nspnli Ciqli.rl r S i r d c p n i i
Biella, la Gorli di Milano e la F.I.R.S. anch'essa di Milano, che .
I t'r,ui.* e b f a v s h r .Dina E R d i M-iird
t i e n l o r Alto A d i p - M u n n C r C
f
~iri... in. aiio a armi ani.
+
forse continuò l'attività della F.I.R.S.T. cremonese dopo la sua +
chiusura.
Fig. 9
7. Prototipo di "Pianola"meccanica a
65 note, costruito a Bologna
dalla Casa Racca (1910/20 circa)
(Coilezione Enzo Costa, Roma)
23
STRAWINSKY: 1 "TROIS PIECES" DI CASELLA
ETUDE POUR PIANOLA
I capolavoro t r a i brani commissionati dalla Aeolian Company è
-
costituito a parere di chi scrive - proprio da questa composizione
caselliana. I "Trois pièces" (il progetto originale comprendeva 5 pezzi:
sso fu composto in Preludio, Fuga, Tarantella, Valse e Ragime) vennero composti nel 19 18 e
%Spagnanel 19 16.
due anni dopo il compositore trascrisse (meglio dire riscrisse) per
I n esso il c o m p o -
quartetto d'archi il secondo pezzo che - con il nuovo e significativo titolo
sitore ricercò deli-
di "Valse ridicule" - costituì il terzo dei "Cinque pezzi per quartetto d'archi".
b e r a t a m e n t e una
Ancora più delle "Pagine di guerra" i "Trois pièces" rappresentano quanto di più
-scrittura meccanica,
vicino alla tematica futurista Casella abbia prodotto. Lo testimonia il suono duro,
ricca di frammenti di m o t i v i popolari
tagliente, percussivo, antisentimentale che dimostra un Casella di fronda impegnato in
spagnoli che si sovrappongono e d i
-
una polemica antipassatista, sopratutto nel "Valse" brano iconoclasta nei confronti di
a t m o s f e r e caricaturali nelle quali si
certi umori melodrammatici -; ciò che, per un musicista noto per i sereni giudizi critici
avvertono gli echi degli strumenti da sulla tradizione, costituisce un aspetto inedito, sebbene limitato ad una breve stagione.
strada. Più particolarmente, è degno di nota l'effetto parodistico accentuato ottenuto proprio
Scrive giustamente Rex Lawson nel "Valse", attraverso l'imitazione del piano a cilindro, il popolare strumento da
(PGG Bulletin n. 75) che "ciò che ha musica "en plain air" che attraversava le strade di città e paesi.
fatto per la banda Charles Ives nel suo I "Trois pièces" di Casella si giovano di una scrittura quanto mai estroversa e
"Fourth o f July", Strawinsky lo ha fatto provocatoria. Essi si accostano anche per un diverso riguardo alla poetica futuristica.
per il piano a moneta da caffè e l'organo Del più grande interesse, infatti, appare la disposizione delle perforazioni che, se pure
a cilindro, giovandosi delle tessiture
obbediscono a criteri funzionali, nondimeno, con numerosi blocchi geometrici
musicali poderose che il player piano è in intagliati sulla carta - in forma di quadrati, losanghe, triangoli stilizzati, rette orizzontali
grado a volte di creare". con perforazioni parallele (dei veri e propri clusters!) -, creano suggestive figurazioni,
Nelle "cronache della mia vita" permettendo quasi di dare una traduzione visiva al linguaggio musicale.
il compositore scrive: "La stravaganza Nessun'altra composizione caselliana è capace di p r o d u r r e delle sonorità
delle inattese combinazioni, esibite dai 1
altrettanto "canagliesche" (come, a volte, usava raccomandare il Maestro agli
pianoforti meccanici e dagli strumenti interpreti della sua musica); I'effetto generale macchinistico, potrebbe assimilarsi alla 3
meccanici nelle strade di Madrid e nelle sonorità di una tastiera martellata da 6 mani.
sue piccole taverne notturne, m i servì
come pretesto per questo pezzo che
composi espressamente per la pianola e
che non fu pubblicato che sotto forma di
rullo dalla Aeolian a Londra".
1. Inaugurazione
dello stabilimento F.I.R.S.T.
Cremona 1908 - da sinistra: una operaia -
Tito Ricordi -
i1 Marchese Morano - Arninta
d'Alessandro - un giornalista -
tre ignoti - una operaia.
Fig. 4
TRA MUSICA, MECCANICA E
ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE
FABBRICA ITALIANA RULLI SONORI TRAFORATI
- --F.1.R.S.T.--7 S T O R I A D E L L A FABBRICA I T A L I A N A
R U L L I S O N O R I T R A F O R A T I (F.I.R.S.T.) -
C R E M O N A 190411930
M I PREGIO INVITARE LA S. V. ALL'INAUGURAZIONE
OEL NOSTRO NUOVO STABILIMENTO I N CREMONA - N e i m o l t i secoli che hanno preceduto l'invenzione del
VICOLO TEATRO - CHE AVRA LUOGO I L CIIORNO D I
fonografo e del disco, la musica veniva non riprodotta
'
SABATO. 24 OTTOBRE CORR. ALLE ORE 14
(come il disco più tardi consentì) ma prodotta.
DEL QENTILE INTERVENTO PORGO ALLA S. V. l PIU
VIVI RINGRAZIAMENTI. . La sua espressione era affidata normalmente ad una manualità
Per 11 Consiglio d~AmmtnlsIrazlone
I L PRESIDENTE esecutiva d i t i p o t r a d i z i o n a l e ; p i ù eccezionalmente alla
TITO RICORDI
meccanizzazione d e l l o s t r u m e n t o a t t r a v e r s o la quale l o
strumento poteva suonare in completo o parziale automatismo.
L e realizzazioni del genere costituiscono u n capitolo
affascinante della intera storia della musica e deli'ingegno umano.
Foto 2
É questo il dominio della "Musica Meccanica".
2. Biglietto di invito alla inaugurazione - L'Italia ha fornito grandi contributi a questa storia; se le notizie
1908
sui meccanismi dell'era antica s o n o assai lacunose, m o l t e
invenzioni geniali costellarono gli ultimi cinque secoli c o n
realizzazioni sbalorditive.
N e l X V I secolo destarono sensazione gli organi idraulici
automatici e i numerosi parchi dove erano collocati prodigi
musicali e non musicali dei quali appena oggi si ritrovano alcune
tracce. N e l XVII secolo la "Wunderkammer", il gabinetto delle
meraviglie ideato e costruito a Roma da Michele Todini stupì
per la esibizione di una spettacolare ingegneria meccanica in
grado di collegare sette strumenti (tre spinette, un clavicembalo,
PREMESSA
un organo, un violino e una "lira ad arco") ad una sola tastiera.
T r a i secoli XVIII e XIX apparvero i piani a cilindro (che
Questa indagine storica (musicale e tecnica) è stata possibile grazie
furono popolari fino all'ultimo dopoguerra) e gli spettacolari
alla cordialissima - divenuta poi fraternamente amichevole -
organi da fiera, ideati dal modenese Ludovico Gavioli.
collaborazione degli eredi cremonesi dei coniugi Michele e Aminta
Quando nel primo decennio del XX secolo vennero prodotti
d'Alessandro.
dalla F.I.R.S.T. in Italia i primi rulli per pianoforte meccanico, le
Ad essi, Michele, Aminta e Mariolina d'Alessandro va tutta la
parole più importanti su questo tema erano state già dette in
gratitudine e ilpiù sentito ringraziamento per aver messo a mia
Germania e negli Stati Uniti. Se quindi l'iniziativa cremonese non
disposizione una vasta documentazione, che è artistica, tecnica,
si poneva come una operazione storica di assoluta novità,
commerciale e umana.
nondimeno essa merita dawero di essere raccontata.
Prezioso tramite con gli eredi d'Alessandro è stato I'lng. Michele Riva
Se più t a r d i T i t o Ricordi f i u t ò la validità commerciale
di Milano, al quale debbo la riproduzione delle fotografie, alcune
dell'iniziativa, n o n d i m e n o essa si deve p e r i n t e r o alla
delle quali tratte faticosamente da giornali e riviste dell'epoca.
intraprendenza di una brillante coppia: Michele d'Alessandro e
Sono anche assai grato a Luigi Nazzari di Cremona che, amico e
Aminta Manfredi.
ancora oggi costruttore di pianoforti, ha messo a mia disposizione la
Michele d'Alessandro era nato il 14 dicembre 1859 nel
sua esperienza di collaboratore della casa Anelli, di abile operatore
Sannio, in provincia di Campobasso (circondario di Larino,
di pianoforte meccanico, già vicino a chi gestiva la F.I.R.S.T. nei suoi
Molise), da Pasquale e Teresa Scocchera.
tempi migliori.
Avendo vinto il posto di prima cornetta presso la banda di
Cremona, trasferì la sua residenza a Cremona dal 15 agosto possiede u n o (non funzionante) è da d i r e che l o stesso
1882; Michele suonava anche la tromba e il violino. d'Alessandro si dilettava nell'operarlo.
Nel 1897 succede a Raffaele Coppola nella direzione della Banda L'aggressività della Farrand Organ Company è da ammirare
Municipale di Cremona; più tardi succedette ad Amilcare quanto più il mercato internazionale era a pieno appannaggio
Ponchielli. della americana Aeolian Company che, quale prima produttrice
D'Alessandro fu anche compositore: a lui si deve un'opera del modello "Pianola", aveva facile gioco già dal 1898.
teatrale e della musica vocale da camera. Ha lasciato diverse Nel 1903 Michele d'Alessandro aveva già posto le basi della
trascrizioni per banda e un brano "in morte di S. M. Umberto Io", F.I.R.S.T. quando unì le sue forze con quelle di Anelli, anch'esso
elegia, pubblicato da Ricordi. cremonese, e acquistò all'estero un macchinario primitivo
Conosciuta a Cremona, Aminta Manfredi, essa stessa (così recitano gli articoli del tempo).
cremonese, divenne sua moglie. Dalla coppia dovevano nascere N e l gennaio 1904 d'Alessandro acquistò una macchina
oltre che un figliolo, una preziosa collaborazione. perforatrice tedesca; il laboratorio dove essa era ospitata era in
Essa fu un poco inusuale per i motivi che tra poco vedremo. una cameretta attigua all'appartamento dove egli abitava. I primi
Grazie ad una robusta penetrazione commerciale, la rulli uscirono nell'aprile del 1904 sotto la ragione "Fabbrica Rulli
americana Farrand Organ Company di D e t r o i t aveva quasi Musicali Traforati Anelli e C."; la produzione si basava su una
monopolizzato il mercato italiano del pianoforte meccanico, -
suddivisione dei compiti a leggere gli articoli apparsi al tempo -
nella sua doppia versione di pianoforte con la meccanica piuttosto precisa: Michele d'Alessandro si occupava della parte
automatica incorporata e di robot a pedali, modello "Cecilian" artistica (cioè degli arrangiamenti dal pentagramma alle
(denominato "push-up" in inglese, "Vorsetzer" in tedesco), perforazioni); Aminta seguiva invece tutta l'attività meccanica;
entrambi azionati da rulli di carta perforata. Soltanto nel 1903 Anelli era invece occupato nel settore commerciale.
Michele d'Alessandro aveva acquistato appunto un "Cecilian" e N o n venivano pagati i diritti d'autore; non vi era un programma
lo operava con molta perizia. preciso nelle perforazioni, ma una parte importante delle
Nel novembre 1908 così scrive il periodico "Natura e Arte": p r o d u z i o n i concernevano l e musiche d i Ponchielli e d i
«Il"Cecilian" - lo saprete - è una specie di strumento supplementare Franchetti, meglio conosciuti a Cremona.
che si colloca davanti alla tastiera del pianoforte: mettendo in Il formato dei rulli e la loro formulazione tecnica erano quelli del
movimento, coi due pedali, una serie di dita di legno corrispondenti "Cecilian".
ciascuna a un tasto del pianoforte, si sostituiscono le dita del Le prime difficoltà della impresa consistettero in una certa
suonatore, e tali dita, occorrendo, possono essere molto più di quelle diffidenza del pubblico e nella sensibilità alle variazioni
delle sue due mani, e dare una fusione di suoni irragiungibile in altro atmosferiche, cui era soggetta la carta per la produzione.
modo. La società fu ufficialmente costituita nel 1906; nel 1907 il
Le mani, nel "Cecilian" come nella "Pianola" e in altri simili strumenti Consiglio di Amministrazione (presieduto da T i t o Ricordi)
sussidiari, non servono che a dare l'espressione al pezzo eseguito, coi deliberò l'acquisto di un t e r r e n o presso l'allora "Teatro
piano, i forte, ogni sfumatura indicata sul rotolo che si svolge attorno Concordia" (oggi "Teatro Ponchielli").
a un cilindro dentato in movimento, come quello degli organetti T r a il m a r z o 1907 e l ' o t t o b r e 1908 "quantunque c o n
girovaghi)). macchinario limitatissimo" la F.I.R.S.T. pubblicò un migliaio di
Interessante notare come I'articolista di quel tempo, dopo numeri che compongono il suo p r i m o catalogo e i relativi
aver descritto con una certa precisione il funzionamento di supplementi. Il capitale sociale era allora di L. 200.000 portato
quello che ancora non era in Italia uno strumento diffuso, più tardi a 300.000.
confonda più avanti il meccanismo del nuovo congegno con Nel frattempo si dava mano alla costruzine dello stabilimento
q u e l l o del piano a c i l i n d r o che nel n o s t r o Paese era (su progetto di Giovanni Feraboli) e alla messa in opera di un
estremamente popolare da almeno cinquanta anni; importante macchinario, che avrebbe costituito la base per
il "cilindro dentato" non è che l'anima di cartone intorno alla aumentare sensibilmente la produzione.
quale si avvolge la carta del rullo, che I'articolista definisce Si arrivò finalmente alla solenne inaugurazione della fabbrica,
"rotolo". che ebbe luogo - con grande clamore - il 24 ottobre 1908 alle
Se il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma ne ore 14 (v. riproduzione invito).
27
V i p a r t e c i p a r o n o l a Banda C o m u n a l e ; si a s c o l t ò p o i u n prevalentemente ad una nazione dove i pianoforti meccanici
pianoforte "Apollo" costruito da Anelli, azionato dal Marchese erano t u t t i di importazione.
Marano con rulli F.I.R.S.T.. Solo più tardi la Anelli, la F.I.P. e altre ditte ne intrapresero la
l o r o costruzione. La Racca di Bologna, da parte sua, dopo aver
realizzato un p r o t o t i p o (o campione) di r o b o t a rulli di carta
U n articolo ci informa che le macchine perforatrici erano (vedi foto in altra parte di questo lavoro), non arrivò mai alla sua
delle "Macchi-Passioni" italiane. L e operaie, t u t t e giovani produzione commerciale. (vedi anche lettera del 18 - XII - 1909).
ragazze, prowedevano alle operazioni di produzione (notare che La F.I.R.S.T. impiantò delle rappresentanze anche all'estero,
anche le altre fabbriche, segnatamente la Aeolian Company in segnatamente in Argentina. 2
i
glese, si giovavano di maestranze femminili, che a quel tempo Michele d'Alessandro svolgeva il suo lavoro con grande entu- i
erano pagate pochissimo - nel 19 19 t r e lire al giorno). siasmo, ma, certamente non poteva da solo reggere il grande
L o stabilimento cremonese era in via del Teatro n. 3; impatto della preparazione dei master se si tiene presente che
la sede legale di Milano in via S. Maria della Porta n. 5 (più tardi dal 1906 al 1929 i numeri prodotti furono ben 5564!
via Berchet, 2). É più che evidente allora che molti arrangiamenti venivano curati
U n articolista del tempo ci informa che Aminta d'Alessandro da Michele d'Alessandro e che t a n t i a l t r i erano p r o d o t t i -
aveva iniziato la sua attività di addetta alle macchine con il primo occorre dirlo, con risultati più modesti - da altri arrangiatori o
r u l l o c o n s i s t e n t e n e l "Valse allemande ( c o n i n t e r m e z z o adattatori, rimasti - così sembra oggi - anonimi.
paganinesco)" di Schumann. D o p o la grande inaugurazione la V i erano poi, c o m e risulta dal carteggio del manager della
F.I.R.S.T. cercò il consenso estero di autori ed editori; F.I.R.S.T. dei casi, non sappiamo quanto numerosi, in cui alcuni
per quanto riguarda il nostro Paese, era ampiamente prevedibile rulli venivano copiati da rulli p r o d o t t i all'estero da altre ditte.
che la F.I.R.S.T. ottenesse in esclusiva i diritti di proprietà di Ecco perchè, nonostante la conclamata professionalità della
G. Ricordi e di E. Sonzogno. ditta, alcuni rulli p r o d o t t i dalla Casa cremonese risultano poveri
É da notare che l'iniziativa cremonese fosse per quel tempo nell'arrangiamento in codice perforato.
una assoluta novità per l'Italia. Se i r u l l i "classici" s o n o g e n e r a l m e n t e b e n fatti, qualche
Se all'estero erano attive da circa dieci anni le grandi case che defaillance si nota soprattutto nei brani relativi a canzonette,
producevano pianoforti meccanici e rulli, si rimane oggi sorpresi ballabili del tempo o canzoni popolari italiane, inni, marce, canti
c h e l a p r o d u z i o n e d e l l a F.I.R.S.T., fosse d e s t i n a t a celebrativi di awenimenti sociali o politici e così via.
Foto 4 Foto 5
I n questa materia alcune piccole iniziative commerciali italo-
americane del tempo producevano rulli di grande qualità, nei
quali gli arrangiamenti erano assai più ricchi, avendo davvero
considerazione per le possibilità illimitate che l'esecuzione
meccanica consentiva. In questo gli arrangiatori d'America, tutti
di origine italiana, avevano ben presenti gli arrangiamenti
(ricchi ben oltre qualsiasi virtuosismo) delle musiche per i piani
a cilindro che a migliaia - tra la seconda metà dell'Ottocento e
la prima del Novecento - attraversarono le strade di città e
paesi. La materia era la stessa, ma il materiale assai diverso:
sul cilindro di legno si trattava di martellare dei chiodi, sulla
carta di operare dei fori.
Assai emblematiche le denominazioni commerciali delle ditte
italo-americane che producevano quei rulli di grande qualità:
Italianstyle Musica Roll Company, I Quattro Siciliani, Artista,
E. Pennino, La Canzonetta Napoletana, Schettino Music Roll
Foto 6
Company, Virtuoso Music Roll Company, Edizione Riccio,
Connazional (sic!) Music Roll Company, Music Rolls E. Rossi,
V i t t o r i a Music Publishing Company, Rialto Rolls, Mungillo
Rolls, etc..
Sul tema dell'arrangiamento così bene si esprime un articolo
apparso su "La Patria degli Italiani" il 2211 I l1908: «Gli è che il
d'Alessandro non si serve delle solite trascrizioni per pianoforte,
come i produttori inglesi, nordamericani e tedeschi, sebbene delle
partiture dalle quali egli cava ogni eretto, moltiplicando le note come
non è possibile fare con sole dieci dita, e fondere i suoni come quelli
di diversi strumenti di unYorchestra»
Con accenti insistenti gli articolisti dell'epoca calcavano la
mano sulla pretesa superiorità dei rulli italiani. Nel 1908 il già
citato articolo apparso su "Natura e Arte" così recita:
«La superiorità dei rotoli cremonesi su quelli nordamericani
consiste appunto nella moltiplicazione e nella fusione dei suoni,
col m oto interpretativo di un artista come il M. d'Alessandro, il Foto 7
quale, nel preparare gli originali, invece di servirsi delle solite
6. Michele d'Alessandro (al centro) mentre
riduzioni pianistiche, guarda sulle partiture, sfruttandone spiega il funzionamento di una macchina
abilmente e con risultati meravigliosi, sinora mai ottenuti, ogni per fare i "modelli" (o master") - 1908
effetto orchestrale". 7. Inaugurazione
- dello stabilimento
Nei procedimenti meccanici operarono macchine tedesche, F.I.R.S.T.: da sinistra: E. Bozzotti,
U. Finzi, G. Sullarn, L. Origoni,
inglesi o italiane; non è chiaro del t u t t o con quale successione Tito Ricordi, V. Scotti,
cronologica. Aminta d'Alessandro - 1908
11 procedimento di produzione dei rulli avveniva sotto la
direzione e la supervisione di Michele d'Alessandro, che veniva
coadiuvato da operaie, quelle che negli articoli del tempo
vengono definite, c o n terminologia antiquata, "graziose
operaiette".
Ecco il p r o c e d i m e n t o d e s c r i t t o i n " N a t u r a e A r t e " del
novembre 1908.
((Tracciato l'originale, a matita, egli lo passa a una graziosa
operaia, la quale, coi begli occhi neri appuntati sulla zona cartacea,
fa su di esso, a macchina, i tagli delle note che, per mezzo del
cilindro dentato, dovranno esser battute sulla docilissima tastiera del
"Cecilian ".
La zona cartacea, dopo un'accurata revisione del Maestro, passa
a un'altra macchina, dove un'altra graziosa operaietta lo moltiplica
senz'akuna dificoltà; e quindi un'altra operaietta I'awolge, sempre
meccanicamente, compiendo l'operazione, e i rotoli vanno depositati
Foto 8 a diecine e a centinaia negli scaffali del magazzino in altrettante
8/9. Il fabbricato dello stabilimento - 1908 scatole di cartone col titolo del pezzo riprodotto.
Le macchine sono, nella loro base, le stesse adoperate in
Inghilterra, dove i coniugi d'Alessandro si recarono appositamente
per studiarle; m a il loro ingegno provvide largamente alle
modificazioni da apportare ad esse, perchè meglio rispondessero alle
esigenze del loro gusto e dessero quel risultato che mette il nostro
Paese anche per questa produzione alla testa di tutti gli altri che la
preparano e la diffondono.
Iltitolo "First", dunque fu ben scelto e ben augurante, e come il
"Fiat" volerà trionfalmente per ilmondo, tanto più che la benemerita
fabbrica cremonese ha ottenuto il diritto esclusivo della musica delle
Case editrici Ricordi e Sonzogno, si che da alcun altro rullo potrà
effondersi, deliziando, ilgenio melodico italiano)).
In questo scritto notiamo ancora una volta l'equivoco tra
"cilindro dentato" e "carta perforata" già prima notato in un
articolo apparso nel 1908.
L'attività della F.I.R.S.T. fu ininterrotta fino al 1930 quando (v.
allegati n. 16 16- 1 7) la grande crisi di Wall Street, che aveva
determinato le ben note difficoltà in tutto il mondo, colpì anche
la fabbrica cremonese.
Oltre al catalogo di 1000 numeri, prima nominato apparso
nel 1908, apparve n e l 1914 u n catalogo di 4000 t i t o l i ,
comprendenti i rulli "Vocalist" (che recavano stampato sulla
carta perforata il testo delle romanze o delle canzoni); i rulli
comprendevano entrambi i formati (65 e 88 note) e vi erano
versioni specialmente destinate agli autopiani Angelus e
Simplex. Nel gennaio 1926 fu pubblicato un grosso catalogo di
Foto 9 177 pagine (65 e 88 note); nel 1929 apparve quello che è forse
l'ultimo catalogo prima della cessazione della attività:
un catalogo numerico (solo 88 note) comprendente ben 5.564
numeri.
Sembra che p o c o p r i m a o p o c o d o p o la cessazione
dell'attività, le macchine furono trasportate da Cremona a
Milano, in locali che facevano capo alla ditta Ricordi. Secondo
notizie fornitemi da Luigi Nazzari di Cremona, le macchine
furono colpite nel bombardamento di Milano. 10. Stabilimento F.I.R.S.T.
Michele d'Alessandro scomparve a Cremona nel 19 18 Macchina perforatrice - 1914
I U L U IV Foto 11
Foto 12
Foto 14
Una serie di 134 lettere del fondatore della ditta (ma l'ultima
decina è della vedova Aminta) m i sono state gentilmente
sottoposte dai nipoti di questo vero e proprio personaggio del
tempo. Esse rivelano un uomo appassionato del suo lavoro,
dedicato ad una disciplina musicale particolarissima. Ma rivelano
anche un profondo legame con la moglie Aminta e una mente
attenta a quanto accadeva i n t o r n o a lui dal punto di vista
tecnico, artistico e sociale. Le sue attenzioni di carattere
commerciale erano finalizzate esclusivamente alla possibilità di
svolgere la propria attività.
Infatti, la necessità di rivolgersi ad un solido capitale (come
quello di Ricordi) fece di lui da fondatore prima e dopo da
manager che era, un impiegato a stipendio fisso, ciò che gli
permetteva una vita soltanto decorosa.
Nel 19 12 lo stipendio per lui e la moglie ammontava a 900
lire mensili. Tuttavia egli quale socio aveva diritto agli utili che
non di meno raramente venivano distribuiti.
Da alcune ricevute apprendiamo che per ogni trimestre del
19 13 la coppia d'Alessandro riceveva 1.350 lire, mentre, a
seguito di motivate richieste di miglioramenti economici, la
Ricordi decise di devolvere la somma di lire 1.600 "a titolo di
qualificazione p e r prestazioni relative al 19 12". 11 p r i m o
t r i m e s t r e d e l 19 14 vide p e r la coppia u n u l t e r i o r e
miglioramento a lire 1.500.
Alla p o r t e d i Michele d'Alessandro la direzione del
laboratorio fu assunta dalla vedova Aminta; quale "riduttore" (o
arrangiatore) fu prescelto a 300 lire mensili, un certo M"
Agresti, membro dell'orchestra (probabilmente del Teatro
del170pera).
É stato per m e m o t i v o di grande interesse leggere le
dichiarazioni di gradimento dei rulli della F.I.R.S.T. scritte da
musicisti più o meno grandi dell'epoca.
Se sono ben note le dichiarazioni, più o meno sperticate, per
il pianoforte meccanico espressivo ("reproducing piano"), assai
rare sono le dichiarazioni relative agli arrangiamenti per "player
piano": non vi è dubbio che questa documentazione costituisca
un unicum storico.
Tra gli autografi ne appaiono qui nove.
AI M". Michele d'Alessandro - Cremona
Pesaro 25 sett. 1 9 18
Caro Maestro,
tornato qui ieri dopo un po' di campagna, ho trovato il pacco da
Ella fattomi spedire contenente i 5 rulli di Primavera in Va1 di Sole.
Mentre La ringrazio del graditissimo dono e aspetto il momento di
poter risentire sull'autopiano di qualche mio amico quella Suite
ricordo dei miei monti, Le rinnovo i miei rallegramenti per la Sua
veramente magistrale riduzione e Le invio i miei arettuosi saluti.
Suo Zandonai
AI M". d'Alessandro
Egregio Signore,
sarò felicissimo di avere alcuni pezzi della mia Sermirama riprodotti
coi celebri rulli sonori e sono molto lusingato della di Lei proposta.
Lei potrà scegliere nell'opera i pezzi che crederà opportuni e più
adatti per la riproduzione: io posso consigliare il duetto finale del
primo atto, la danza dell'amore (2" atto) ed il finale del terzo.
Potrò indicare anche le pagine dell'edizione Sonzogno, cioè il punto
preciso ove si potrebbe cominciare e finire il pezzo appena avrò un
esemplare dello spartito che in questo momento non ho con me ma
l'avrò quanto prima. M i farà piacere d'avere, dirò così, una bozza
della riproduzione per poterla provare avanti che sia licenziata. Qua
a Roma troverò certamente un autopiano sul quale poterla provare.
La ringrazio e La saluto distintamente.
(Non ho ancora ricevuto il catalogo che Ella mi scrive d'aver spedito)
Ottorino Respighi
Liceo S. Cecilia - Via dei Greci, 18
Roma 2 0 maggio l 9 1 4
7. Dichiarazione autografa
di Enrico Mainardi
9. Dichiarazione autografa
di Riccardo Pick Mangiagalli
LETTERE
DI MICHELE E
AMINTA D'ALESSANDRO Abbiamo la concreta speranza che, con l'aiuto dei discendenti
di Michele d'Alessandro, nuovi documenti storici appaiano per
(1907/1919)
rivelarci la storia completa di questa coppia appassionata, prima
Nel carteggio importante rimastoci, abbiamo scelto alcune del 1907 e d o p o i l 19 19.
l e t t e r e selezionandole secondo un c r i t e r i o s t o r i c o , tecnico, I destinatari di queste 21 lettere sono, o l t r e ai titolari della
c o m m e r c i a l e e u m a n o . Speriamo che le n o t e di c o r r e d o , Ricordi:
allegate in fondo, diano le spiegazioni appropriate. - V i t t o r i o Scotti, ragioniere, contabile dello stabilimento
Nelle lettere sono ripertute fedelmente le dizioni originali - C o m m . U g o Finzi, che era al t e m p o socio della Casa Ricordi
del t e m p o , qualche virgola mancata e così via. - C o m m . Origoni, Presidente della Casa Ricordi dopo i l 19 18.
17 maggio 1907
Ho ricevuto or ora la tua graditissima contenente vaglia di Lire Mille Contemporaneamente alla tua gradita ho ricevuto risposta dal
delle quali segnerò L. 5 0 0 in conto copia e L. 5 0 0 pei mesi di aprile, fabbricante della macchina da tagliare la carta.
Maggio come tu mi suggerisci, per conto mio e delle qulai ti accludo Dall'elenco numerosissimo delle forniture fatte da altra casa in
regolare ricevuta. Europa rileviamo che in Milano ce ne sono due e cioè una alla ditta
Etichette E. Bertetti & Co., l'altra, E. Lambertenghi & Co. Essendo il prezzo un
Per tutti i nuovi numeri faccio fare le etichette col nome di pò elevato non sarebbe il caso che tu potessi vederla in azione?
battesimo dell'autore, cosa che non troverai nei pezzi che tengo già Rocchetti
confezionati, perchè sostituendo una nuova etichetta, si corre rischio Al Davoglio (3) abbiamo mandato espresso da alcuni giorni e
di rovinare la punta al pizzo. ( I ) Le etichette in bianco delle oficine speriamo non ci farà più oltre attendere.
Ricordi erano pochissime specialmente quelle di grande misura, Rendiconto cassa
e le più occorrenti. Farò ripetere le esaurite e le farò applicare Nel rivedere i bollettini può capitare, che tu possa trovare qualche
doppie alle scatole.. errore e nel caso ti prego di segnare la differenza, perchè il registro
Carta viene tenuto dalla ns. Signorina ed il più delle volte non posso
I pezzi che si fabbricano ora suno tutti con carta di diversi controllare - Come pure sul registro mi venne all'occhio la notazione
spessori e di diversa larghezza. Riesce perciò dificilissimo con questi di danaro consegnato all'ortolano che mia moglie aveva fatto
ultimi scampoli di carta far correre i fogli perfettamente, e dubito segnare per nostro conto particolare e che in isbaglio venne messo a
che troverai nella musica che mando, qualche copia difettosa. registro per la First.
Noi non possiamo ripassarli essendo assorbiti entrambi Ho ricevuto pure l'awiso del nuovo versamento e se non avrò
completamente nella preparazione del lavoro del personale, perciò ti occasione di venire a Milano spedirò a te con preghiera di
prego di farae tenere i pezzi difettosi da parte che li sostituiremo prowedere all'operazione.
colle nuove riproduzioni. Sono impaziente di una tua visita che potrà assodare molte cose,
Attendo da Klingenthal dei rocchetti di metallo per evitare specialmente sulla necessità dei nuovi ed adatti locali, da approntare
appunto gli spostamenti delle carte che precedono con quelli di legno pel prossimo inverno.
che si applicano alla perforatrice. (2) Nel contraccambiare i doveri da parte di mia moglie, ricevete un
Se il Barozzi crede di mandarmi il rimanente del campione di carta saluto afettuoso dal tuo a r m o
la useremo almeno pei pezzi piccoli. In tal caso ce la mandi subito.
Darò subito ordinazione a Ziegler per 2 0 o 2 5 quintali. Michele d'Alessandro
'
2 0 luglio 1 90 7 19 febbraio 1909
48
14 luglio 1 9 1 7 Abbiamo poi la categoria dei riservati alla lettura nella quale
Al Commendatore Don Luigi Origoni vengono compresi tutti i cataplasmi, ed anche questa è calcolata a
La di Lei graditissima visita ci ha portato un sollievo morale tanto parte (1.577) (2).
apprezzato quanto da noi desiderato, ed è per tale conforto che A fine d'anno si aveva un rilevante numero di strisce (senza
sentiamo il bisogno di esprimerLe tutta la nostra viva gratitudine. rocchetto e senza scatola) 8.000 circa, cifra che si venne
Se negli appunti che Le abbiamo consegnato ci fossero delle giornalmente aumentando per la deficienza dei rocchetti.
lacune o delle dificoltà, saremo sempre a di Lei disposizione per Se Ella crede di qualche vantaggio un calcolo della produzione
qualsiasi schiarimento, pronti da parte nostra a riconoscere gli errori giacente in magazzeno, suddivisa nelle quattro categorie, noi
se eventualmente ci dovessero essere ... Omissis potremo in seguito prepararla.
Coniugi d'Alessandro In occasione della Sua proposta che ci si fece per l'acquisto dei
materiali, l'Amm. ci inviava i dati di prezzo di cui Le accludiamo
copia.
Siccome in queste cose la sollecitudine ha pure fra i suoi difetti Troverà unita anche la nota circa il macchinario.
anche i suoi pregi crediamo utile inviarLe subito alcune informazioni Cogliamo l'occasione per accludere anche le annotazioni avute
ricavate dai nostri registri. dall'lngegnere.
Dividendo i modelli da 65 note in quattro categorie noi possiamo Un'ultima e forse oziosa osservazione.
darLe lo specchietto qui accluso in base alle vendite del primo anno Nel Bilancio 3 1-12- 19 16 figura un utile di L. 136.85 1,50 mentre
di esercizio sino al 3 1- 12- 1 9 1 7. il ricavo delle vendite dava una cifra di L. 1 14.972,15. La diferenza
Dei modelli da 8 8 note venne cominciata la fabbricazione sul è data dal valore dei modelli sommato in conto utili!? (sic!)
finire del 1 9 10 ed i primi anni la vendita era molto limitata come Siamo a di Lei completa disposizione per tutte quelle informazioni
limitatissimi riuscivano i numeri pubblicati. che Ella crede utili pel bene dell'Azienda, sommamente confortati di
Il loro maggiore sviluppo si ebbe precisamente negli anni 1 9 14- vedere finalmente persona che si occupa e si interessa seriamente a
15-16-1 7 (1). quest'industria; Persona che, all'occorenza siamo certi che, ci aiuterà
In base alle vendite di questi quattro anni possiamo dedurre le con sinceri e preziosi consigli.
cifre che troverà nell'accluso specchietto. Se questi dati non Le
fossero suficienti e se credesse necessaria la statistica di tre in tre
anni, noi potremmo farla, m a sarà lavoro molto lungo dovendo
rilevarla dallo schedario, tenendo calcolo anche dell'anno di Statistica dei modelli in base alle vendite dal principio
pubblicazione dei singoli modelli. -
dell'esercizio al 3 1 1 2- 1 9 1 7
In base allo specchietto dei modelli di può fare un calcolo anche
da 65 note
della produzione di magazzeno che potrà essere divisa in quattro
categorie.
I O categoria con vendita da I a 16 copie 1.235 rnodelli una sola edizione
Abbiamo da lungo adottato la misura restrittiva di fabbricazione.
2' categoria con vendita da 17 a 30 copie 1.204 modelli due edizioni
Dei numeri di esito certo si fanno da 9 a I O copie ed anche qualche
3O categoria con vendita da 3 1 a 50 copie 822 modelli
edizione di scorta, ma degli altri si va giù sino alle 4 copie che si
4' categoria con vendita da 50 in avanti 1 .O7 1 modelli
fanno al momento della richiesta per averne in giacenza solo due o
tre esemplari.
Negli estremi di bilancio la cifra di rulli 46.75 1 postisi in casellario
Statistica dei modelli in base alle vendite dei quattro
per la vendita comprende i soli rulli regolari muniti di scatola. Fra
anni 1914-1915-1916-1917
questi vi sono edizioni purtroppo molto attempate che al momento
della vendita sottoponiamo ad una prova per assicurarci che sono da 88 note
godibili, e succede raramente di doverli scartare. I O categoria con vendita da I a 10 copie 2.166 modelli
Rulli di rocchetto bianco non ne abbiamo più. I Rulli di carta 2' categoria con vendita da I I a 20 copie 933 rnodelli
stretta da 8 8 note con rocchetto verde sono tenuti separati e per 3O categoria con vendita da 2 1 a 30 copie 369 modelli
verità non figurano in bilancio dato da noi (rulli 4 15). 4' categoria con vendita da 30 in avanti 1 .O70 modelli
4 Aprile 19 18 automatici L 1 12,50 - I Macchina da controllo L 125 - I Macchina
per incollare le strisce sui rocchetti L 150 - 2 Squadre per talgliare le
Al Sig. Ugo Finzi punte L 5 0 - 4 Awolgitrici L 200 - I Macchina per ritagliare le strisce
adattandole ad altri autopiani di minori note L 625 - 2 Macchinette
L'acclusa lista circa l'apprezzamento dei modelli ha moltissime
per imperniare i rocchetti L 1.250 - I Dama (apparecchio di
lacune da riempire.
perforazione 65 note) per cambio all'automatica L 250.
Nei primi anni l'impianto di una nuovissima industria con la
Questi furono i prezzi della prima oferta della Perforetes, non so
creazione di una maestranza di operaie e copisti, il macchinario
se in seguito subirono varianti ed in quale misura.
nuovo anche per noi e sopra tutto l'urgenza di afrontare un
La macchina automatica inglese serve quando quella della Ditta
catalogo ci hanno assorbito completamente in modo che non ci
Berthold è ferma per qualche inconveniente - Prima della guerra
siamo occupati dei materiali dei quali sino al 19 13 non si aveva
lavoravano spesso tutte e due; ora anche una sola produce più del
neppure la nota di consegna. In seguito venne da noi richiesta la
necessario, e si dà la preferenza a quella di Berthold perchè ha il
nota delle merci in arrivo pel dovuto controllo, ma non si ebbero i
themodist ed è più veloce e lavora con maggior precisione (2).
prezzi e mai abbiamo avuta nessuna interrogazione sulla
Ad eccezione degl'inchiostratori automatici che non si usarono
valutazione dei modelli.
mai avendo trovato per la linea d'espressione un sistema assai più
Noi non comprendiamo la diferenza di valutazione dei modelli
semplice e più pratico, tutti gli altri apparecchi sono sempre in uso, e
da 65 note da quelli da 88. 11 cartone è il medesimo, la lavorazione
ci furono di grande aiuto avendoci insegnato e facilitato dal lato
è identica e conviene tener presente che solo da due anni si
industriale, mettendoci in grado di fare bene e presto.
aggiunge ai modelli di 8 8 note il pedale (I).
Sono sempre a di Lei disposizione per tutti quei ragguagli che Le
Se Le occorrono altre delucidazioni particolari saremo lietissimi se
possono essere utili - Le sono obbligatissimo per il particolare
potremo soddisfarLa in tutto e per tutto.
interessamento che dimostra a mio riguardo pel quale unitamente
É owio dire che anche pei rulli non abbiamo tutti gli elementi per
alla mia Signora Le invio infiniti ringraziamenti.
poter stabilire quanto costano alla Società.
Coi migliori e più cordiali saluti mi creda sempre di Lei
SalutandoLa cordialissimamente mi creda di Lei
acmo
Obbl. ed a r m o
Michele d'Alessandro
Michele d'Alessandro
2 8 aprile 19 18
Al Commendatore ... (forse Tito Ricordi, forse Ugo Finzi) AI Sig. Ingegnere (forse' Giovanni Torreggiani)
Omissis ... Omissis ... Se Le dovessi dire tutte le amarezze e le disillusioni subite
dal mio Adorato e da me dovrei scrivere un volume.
Nel rivedere i miei appunti mi sono accorta di aver sbagliato In questo mese venne fatta la nomina del nuovo Presidente in
dicendo che i modelli mandati furono 1.500. Risultano invece 1.33 7 sostituzione al Comm. Tito Ricordi dimissionario.
dei quali si ricavarono L. 5.250 nette. Poteva ora rinascere la lusinga di essere presi nella considerazione
che il nostro zelo ci aveva meritata. M a il mio Tesoro non è più! ... e
Lusingandomi che alcuni dati La possono interessare espongo sono sola... nomianta Direttrice ... Omissis
quanto segue:
Vendite in Italia .... rulli 17.266 ricavo L. 107.967,OO Aminta d'Alessandro
Vendite all'estero .... rulli 2.4 I 3 ricavo L. 12.058,90 (1)
Durante l'anno 1 9 18 si sono fabbricati:
Rulli per 8 8 note 9.28 1
Rulli per 6 5 note 6.907
Rulli 16.188
Consumo di carta Kg. 5.869
Devotissima
Aminta d'Alessandro
Lettera 30 settembere 19 14
I "Vocalist" è la speciale categoria di rulli che riportano stampate sulla carta le
Lettera 17 maggio 1907 parole del testo (di romanza, di opera, canzone, etc.) consentendo così
I N o n è chiaro di cosa parli: forse si tratta di problemi di sovraincollaggio riguar- all'operatore dell'autopiano di seguire via via la melodia insieme alle parole e,
danti le etichette, dichiaranti il contenuto della scatola nella quale si trova il rullo. volendo, di cantare il brano facendosi accompagnare dallo strumento.
2 N o n è chiaro se Klingenthal sia un fornitore o il nome di una località; 2 La lettera non appare conservata.
allude certamente ai problemi di trascinamento della carta sul perforatore 3 Opera di Riccardo Zandonai che la F.I.R.S.T. pubblicò in 7 rulli.
addetto alla esecuzione delle copie.
3 Si tratta certamente di un fornitore. Lettera I l febbraio 19 16
I N o n vi è al contrario nessuna certezza che d'Alessandro possedesse la
Lettera del 20 luglio 1907 autentica "Pianola" costruita dalla Aeolian Company. Qui sembra che la
I Siamo a conoscenza che a quel tempo anche la compagnia inglese Aeolian parola "Pianola" - ancora oggi assai diffusa per designare strumenti di
aveva il problema di rendere regolare e costante l'avanzamento della carta sui varieggata natura - stia p e r sinonimo d i piano meccanico a rulli. Il
perforatori; ciò dava seri problemi alla Aeolian Company, soprattutto sulla martellamento pubblicitario della compagnia americana fu assai aggressivo al
attendibilità della linea del Metrostyle. Ma la F.I.R.S.T. aveva un problema più punto che fino ai nostri giorni qualsiasi pianoforte meccanico (a rullo, a
grave: la inattendibilità della copia rispetto al master (modello) da cui i cilindro, addirittura computerizzato) viene definito come "Pianola". La
punzoni perforavano i duplicati. popolarità guadagnata dal nome è tale che persino una marca di formaggino
è stata oggi commercializzata sotto questa denominazione. Come appare
Lettera del 2 1 febbraio 1 908 dagli articoli dell'epoca e delle stesse sue lettere, Michele d'Alessandro era
I É questa la rivelazione che, almeno nei primi anni, la Casa cremonese copiava assai fiero di possedere un Cecilian.
qualche rullo preparato da altre case.
2 La carta non sufficientemente stagionata provoca sull'autopiano seri problemi Lettera I 4 luglio 19 17
di tracciamento ("tracking") che possono causare l'ingresso di singole note (o I Lo schema riportato in questa lettera offre moltissime informazioni: anzitutto
di gruppi di note) estranee e, al peggio anche il rovinoso stracciarsi della carta. sembra capire che solo a partire dal 19 14 i "nuovi" rulli a 88 note erano più
richiesti di quelli a 65. Appare poi confermato che il numero massimo delle
Lettera del 18 dicembre 1909 copie eseguibili in un solo passaggio era di sedici, come appare dalla
I Il bolognese Giovanni Racca era uno dei più celebri costruttori del tempo di fotografia di una macchina duplicatrice che era nel laboratorio di Cremona
strumenti meccanici; nel 1883 inventò il "Piano Melodico" che funzionava a (v. tav. 13). Le statistiche appaiono poi molto interessati.
cartoni perforati continui, ripiegati e di grande spessore; il suo suono era 2 Si tratta probabilmente di rulli destinati ad essere poleggiati o concessi in
simile a quello di un grosso mandolino, più che a quello del pianoforte. prova; non è chiaro se per "cataplasmi" si intenda rulli contenenti musica di
Prodotto in versioni da t r e a sei ottave, il Piano Melodico ebbe grandissimo difficile godibilità (quindi di difficile commerciabilità) o di rulli danneggiati e
successo commerciale in tutta l'Europa. La produzione dei cartoni perforati pressochè inservibili.
in catalogo assommava a qualche migliaia.
2 Le note ribattute. Lettera 4 aprile 19 18
3 Proprio la dicitura "campione" è riportata all'interno di questo prototipo, I É più che o w i o che per d'Alessandro non vi era differenza di preparazione tra
miracolosamente tramandatoci: esso si trova nella collezione privata del i rulli a 65 e quelli a 88; infatti la differenza consisteva prevalentemente sul
Sig. Enzo Costa, in Grottaferrata (Roma). Si tratta di un robot che si accosta prezzo del rullo. Sorprende leggere che solamente nel 19 16 fu aggiunta sul
davanti al pianoforte; è dotato di 65 dita meccaniche. rullo una perforazione relativa al pedale: si trattava del pedale che veniva
4 L'affermazione appare fondata; le industrie impegnate nel settore erano tutte azionato automaticamente quando la perforazione, posta in un punto preciso
lombarde o piemontesi. della scala, si presentava al pettine lettore durante lo scorrimento della carta.