R E P O RTA G E
L
a passione di Antonio, senza tetto mila-
nese che sta accampato sotto un ponte
in zona viale Sarca, sono le scarpe n. 39.
Ne chiede un paio a chiunque gli si avvi-
cini. Adelina la puoi trovare ogni giorno
al binario 1 della stazione di Bologna.
Con il suo corpo ingombrante, siede
paziente a guardare i treni che passano.
Mentre Angelo, ex manager dell’Ibm,
vive in una roulotte in piazza Cadorna,
nel capoluogo lombardo. È finito per stra-
da dopo aver perso il lavoro e ora si rifugia
nella cultura organizzando mostre e rasse-
gne letterarie. E poi, c’è Peter. È austriaco,
ma chiama “casa” i portici della città “dotta”.
I suoi mustacchi grigi nascondono un sor-
riso contagioso e uno spirito indomito. A-
ma la vita libera, ma ce l’ha col Comune per-
ché, nelle notti più fredde, non distribuisce
una bottiglia “di quello buono”. Sono solo
alcuni degli incontri che ho fatto nelle due
notti trascorse a Milano e a Bologna in com-
pagnia di medici e avvocati di strada. Ombre
che hanno preso consistenza. Per me (e per
voi), grazie all’impegno di tanti volontari.
Professionisti che hanno scelto di mettersi
al servizio degli ultimi. Per aiutarli a intra-
prendere un nuovo cammino verso la digni-
tà. Che parte proprio da un incontro avve-
nuto alla fredda luce di un lampione.
Milano - Il Buon Samaritano L’appunta-
mento con i volontari della Fondazione Fra-
telli di San Francesco è alle 20.30 presso il
f o t o d i PA O L A G A B U S I e d E L I S A
P OZ ZO/ M E R I D I A N A I M M AG I N I
deposito dell’Atm, l’azienda dei traspor-
ti milanese. Ad aspettarmi, un autobus
dal nome suggestivo quanto evocativo:
Buon Samaritano. La sua missione è
dichiarata: aiutare gli ultimi, senza
chiedersi chi sono e senza pretendere
nulla in cambio, proprio come nella
parabola del Vangelo di San Luca. Mi
piace, ne condivido le finalità e le moda-
lità. Poco dopo il mio arrivo inizia il
fermento. I volontari di turno caricano
l’autobus con generi di conforto vario -
cibo, abiti, coperte, tè caldo... - e verifi-
cano che il piccolo ambulatorio rica-
vato nella parte posteriore del mezzo
sia fornito di tutto il necessario. Alle 21
è tutto pronto: si parte.
Bologna - Piazza Grande La mia notte inizia presto. Alle 17 sono già
in viale Libia dove mi aspetta Gabriella, 28 anni, responsabile del Servizio
mobile di solidarietà dell’Associazione Piazza Grande. Quando farà
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buio uscirò con lei, alcuni volontari e un avvocato per un
“tour” notturno della città. Le nostre tappe saranno la sta-
zione, i portici e uno dei dormitori che raccolgono, per para-
frasare un celebre film, “quel che resta del giorno”. La sede
è fatiscente, si trova sotto un cavalcavia. Il taxista che mi
accompagna mi guarda preoccupato: «È sicura di voler scen-
dere qui?». Poi legge la targa sulla porta: Piazza Grande. «Ah,
sono quelli di Avvocato di strada», si tranquillizza.
I L B U O N S A M A R I TA N O Gabriella mi accoglie con un sorriso e una battuta: «Vedi
come siamo coerenti? Lavoriamo con i senza tetto e stiamo
anche noi sotto i ponti». Energica e diretta, mi spiega subito
come funziona: «Usciamo con il servizio
mobile tre sere e un pomeriggio alla set-
Dopo il tramonto, a timana. L’avvocato di stasera è Sergio, un
veterano del servizio. Con noi ci sono
Milano e a Bologna. sempre anche persone che conoscono
bene la condizione di chi sta per la stra-
Con medici e da, perché l’hanno vissuta, o ancora la
stanno vivendo. La loro presenza è impor-
avvocati volontari, tantissima per entrare in contatto con i
senza fissa dimora, capire quali sono le
che si prendono cura necessità pratiche e le difficoltà. E forni-
MASSIMO PAOLONE
di chi vive per strada re loro informazioni, risposte e aiuto.
Perché la strada ti fa venire anche quel-
lo che non hai: ci arrivi sano, ma, in poco
IL SERVIZIO MOBILE A BOLOGNA
tempo, cominciano i problemi di salute
e quelli psichiatrici». E hai bisogno di
Una notte tra
La strada ti fa venire
anche quello che non
hai: in poco tempo
GLI ULTIMI
di BARBARA PEDRON
cominciano problemi
di salute e psichiatrici
qualcuno che ti indirizzi nel recupero. Come
è successo a Lucio che ora vive in un contai-
ner dotato di (quasi) tutti i comfort e fa il guar-
diano notturno proprio lì, a Piazza Grande. «È
un momento difficile», mi racconta. «La mia
compagna è morta da poco, ma la cosa più
importante, adesso, è parlare con gli avvocati:
Pagina accanto, Milano. Dall’alto in devono aiutarmi a riavere mia figlia. I servizi
basso: i volontari del Buon Samaritano sociali me l’hanno tolta appena nata, nel 2003».
e la dottoressa Elena Meneghini durante
una visita. In questa pagina, Bologna. Milano - Piazza Cadorna Nel porticato anti-
Dall’alto in basso: l’avvocato Antonio stante la stazione di Cadorna, c’è un gruppo
Mumolo; l’avvocato Enza Vergine; di senza tetto ben organizzati di cui fa parte
Gabriella Penna, responsabile del anche Angelo. La sera montano le tende che
Servizio mobile di solidarietà, l’avvocato sono riusciti a comprare con una serie di ini-
Sergio Palombarini e due volontari; ziative di beneficienza. L’ultima, poche setti-
la Fraternal compagnia in Godot; mane fa, una rassegna letteraria. Ma hanno
l’avvocato Camilla Zamparini. anche realizzato la torta più lunga del mondo
PIAZZA CADORNA A MILANO
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