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IGIENE GENERALE

MALATTIA E MEDICINA

Nei paesi industrializzati la durata media della vita supera i 70 anni, e la maggior parte delle malattie
può essere prevenuta o curata grazie alle moderne terapie ed alle numerose specialità farmaceutiche oggi
in commercio. Questi risultati, raggiunti dalla medicina negli ultimi cent’anni, sono stati ottenuti grazie al
contributo della ricerca in campo biologico e chimico

Nonostante le conquiste, però, non possiamo affermare che l’uomo ha vinto la malattia: nei paesi in via
di sviluppo la durata media della vita é ancora molto bassa, la mortalità infantile é altissima e molte
malattie sono largamente diffuse.

Anche nei paesi ricchi rimangono molti problemi aperti: basta pensare al cancro, alle malattie
cardiocircolatorie ed ai numerosi malanni che accompagnano la vecchiaia.

Negli ultimi anni, l’uso di nuove tecniche diagnostiche meccaniche, la specializzazione dei medici e la
burocratizzazione eccessiva della medîcina sociale hanno reso peraltro difficili i rapporti tra medici ed
ammalati. Un problema della medicina d’oggi è proprio questo: ricreare un rapporto più umano tra
ammalato le medico soprattutto nelle grandi strutture sanitarie, dove l’ammalato molto spesso non si
sente più un uomo, ma soltanto un caso clinico.

DIVERSI TIPI DI MALATTIE CHE COLPISCONO L’UOMO

Le malattie che colpiscono l’uomo si possono dividere in due gruppi: le malattie ereditarie e quelle
acquisite.

Le malattie ereditarie o genetiche sono dovute ad alterazioni del patrimonio genetico, in altre parole
a mutazioni, che vengono trasmesse ai figli dai genitori: la trasmissione di queste malattie segue le leggi
della genetica.

Le malattie acquisite sono contratte dall’individuo durante la vita. Alcune malattie acquisite
colpiscono il feto durante il suo sviluppo nell’utero materno, cosicché il bambino nasce già ammalato: tali
malattie si chiamano congenite (l’uomo può essere colpito da una gran varietà di malattie, che possono
essere divise in ereditarie ed acquisite.

Queste ultime comprendono le malattie infettive, le degenerative e quelle ambientali.)


Altre malattie acquisite possono avere diversa origine: le malattie infettive sono causate dall’invasio-
ne nell’organismo da parte di batteri, virus o altri parassiti, le malattie degenerative sono dovute
all’alterazione della funzione di uno o più organi.

Esistono infine alcune malattie ambientali che derivano dalla continua esposizione dell’organismo ad
ambienti malsani. Alcuni esempi di queste malattie sono la silicosi che colpisce i minatori, le intossicazioni
dovute ad agenti chimici, alcune forme di bronchiti croniche

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2. Le malattie congenite

Le malattie contratte dal feto nell'utero materno , dette malattie congenite possono avere cause diverse.
Alcuni vizi cardiaci e certe malformazioni sono dovute a malattie infettive contratte dalla madre durante
la gravidanza, come la rosolia, che può provocare la cecità del bambino.
Anche certe medicine prese dalla madre in gravidanza possono provocare malformazioni del feto: tra gli
antibiotici sono molto pericolose sotto quest’aspetto le tetracicline.
Le malformazioni dovute a medicamenti sono più gravi se questi vengono assunti nelle prime settimane di
gravidanza.
Ciò è dovuto al fatto che le cellule alterate dal medicamento trasmettono l'alterazione a tutte le loro
discendenti.
Se, per esempio, la madre prende il farmaco quando l'embrione è formato da 100 cellule e 10 di esse
vengono alterate, al momento della nascita il 10% di tutti i miliardi di cellule del bambino potranno essere
alterate. Se invece il farmaco viene preso nell'ultimo periodo della gravidanza, quando il numero di cellule
del feto ê molto più alto, il danno subito da dieci cellule sarà assai meno grave, perché queste poche cel-
lule rappresentano una percentuale molto più piccola rispetto al numero totale.
Nell'eventualità in cui, la madre prende il farmaco quando l'embrione è formato da 100 cellule e 10 di
esse vengono alterate, al momento della nascita il 10% di tutti i miliardi di cellule del bambino potranno
essere alterate.
Se invece il farmaco viene preso nell'ultimo periodo della gravidanza, quando il numero di cellule del feto
ê molto più alto, il danno subito da dieci cellule sarà assai meno grave, perché queste poche cellule
rappresentano una percentuale molto più piccola rispetto al numero totale.
Alcuni virus, infine, riescono a superare la barriera placentale e infettare il bambino.
Un esempio è dato dal virus dell’AIDS.
I neonati che contraggono questa malattia possono essere figli di una madre apparentemente sana ma
portatrice del virus
Alcuni virus, infine, riescono a superare la barriera placentale e infettare il bambino.
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3. Le malattie infettive

Le malattie causate da agenti esterni ben definiti (batteri, virus e, in minor grado, protozoi e funghi) si
chiamano malattie infettive e fino ai primi decenni di questo secolo sono state per 1'uomo la maggiore
causa di morte

Per colpa di queste malattie, un enorme numero di bambini moriva nei primi anni di vita sia nelle famiglie

povere sia in quelle ricche.

Tra le malattie infettive, quelle provocate dai batteri sono, le più numerose, e quelle studiate da più lungo
tempo. I batteri si possono considerare dei veri parassiti che invadono l'organismo.
Alcune specie batteriche si spargono dappertutto, specialmente attraverso le vie linfatiche, o, nei casi
più gravi, attraverso il sangue.
Altre invece restano localizzate in una sola zona e producono sostanze tossiche di tipo proteico, dette
tossine, che si diffondono nell'organismo. Tali sostanze sono le più velenose che si conoscono: è
sufficiente un centomilionesimo di milligrammo (10-8 mg) di tossina tetanica per uccidere un topo.
Ancora più micidiale è la tossina del Bacillus botulinus che si sviluppa nelle carni guaste. Tipiche malattie
causate da batteri sono: difterite, tifo, tetano, tubercolosi, peste, colera, lebbra, sifilide e infezioni
conseguenti a contaminazione di férite. Difterite e tetano sono causati dalle tossine e non direttamente
dal batterio.

4. Le malattie degenerative

Le patologie degenerative sono provocate dall'alterazione della funzione di uno o più organi. Tipiche
malattie degenerative sono il diabete, la cirrosi epatica, l’ulcera gastrica, l’infarto cardiaco,
l’aterosclerosi (colpisce le arterie di medio e grosso calibro) e i tumori.

PER APPROFONDIRE

Gli antibiotici

Gli antibiotici sono sostanze prodotte da microorganismi (batteri e funghi) che hanno la capacità di
uccidere altri microorganismi o di inibirne la crescita, agendo su una determinata reazione chimica.
La possibilità di usare gli antibiotici in medicina si basa sullo sfruttamento di alcune diversità
biochimiche tra l'organismo umano e i batteri: l'antibiotico deve infatti distruggere i batteri senza
danneggiare l'organismo che li ospita.
Alcuni antibiotici, tra cui la penicillina e le cefalosporine, inibiscono la sintesi della parete cellulare
dei batteri.
Altri, come la rifampicina, la neomicina e le tetracicline, bloccano la duplicazione del DNA o la
sintesi proteica.
Non tutti gli antibiotici naturali possono essere usati come medicamenti; molti infatti non agiscono
soltanto sui batteri, ma anche su alcune cellule . Gli antibiotici, inoltre, non sono attivi su tutti i
batteri: di ciascuno bisogna perciò conoscere Io spettro d'azione, cioè le specie batteriche sulle
quali ha effetto.
La diffusione dell'uso degli antibiotici ha però favorito la selezione di varietà resistenti: per questo
l'industria farmaceutica deve continuamente produrne di nuovi. 1 fattori della resistenza agli
antibiotici dei batteri si trovano nei plasmidi e possono passare facilmente da una specie all'altra.
Negli ospedali, dove diverse specie batteriche hanno occasione di trovarsi insieme, compaiono a
volte specie batteriche resistenti a qualunque antibiotico.

La scoperta della penicillina

La penicillina è stata scoperta nel 1938 da Alexander Fleming in modo del tutto casuale. Fleming
allevava un ceppo di batteri su terreni di coltura mantenuti sterili, cioè privi di altri microorganismi. Un
giorno, per errore, alcune di queste colture si contaminarono con spore di muffe del genere Penicillium
portate dall'aria (le spore delle muffe sono anch'esse leggerissime). Ogni spora di muffa diede origine a
una colonia, che appariva circondata da un alone trasparente in contrasto con l'opacità del resto del
terreno, dovuta alla presenza dei batteri. Evidentemente i batteri non riuscivano a crescere in prossimità
delle colonie di muffa, a causa di qualche sostanza secreta da questa che si diffondeva nell'ambiente.
Tale sostanza era la penicillina. L'inquinamento di una coltura di batteri è un incidente molto comune nella
pratica di laboratorio; la scoperta della penicillina dimostra come un vero scienziato riesca a tener conto
anche di questi piccoli imprevisti che una persona normale tenderebbe a trascurare.

Fleming comprese le possibilità terapeutiche della penicillina e dimostrò che era un battericida molto
potente e innocuo per gli animali. La sua purificazione e produzione in grandi quantità, però, sembrò allora
troppo difficile. La produzione della penicillina su scala industriale cominciò soltanto durante la seconda
guerra mondiale, sotto la spinta della necessità, e fu usata per combattere le infézioni tra i soldati
feriti.

Un altro tipo di malattie infettive sono quelle causate da virus, forse ancora più diffuse e certamente
più varie e più difficili da curare rispetto a quelle causate dai batteri. Sono tipiche malattie da virus:
poliomielite, morbillo, varicella, rabbia, epatite virale, vaiolo, raffreddore, encefalite e molte forme
comuni d’influenza e di polmonite
Alcuni virus colpiscono indifférentemente molti tipi di cellule dell'organismo, mentre altri sono ospiti
fissi di un solo tipo. Il virus della rabbia ha, per esempio, un'affinità speciale con le cellule nervose. Un
effetto patogeno dei virus non è legato alla produzione di tossine, ma all'azione diretta del virus sulle
cellule infettate.
Le malattie causate da protozoi sono meno numerose, ma non per questo meno gravi e importanti. Le più
diffuse sono la malaria, la dissenteria amebica e la malattia del sonno.
Gli agenti delle malattie infettive invadono l'organismo umano attraverso le vie più diverse. Alcuni
entrano attraverso le mucose del naso, della bocca e della faringe (sono tutti quelli che provocano le
malattie dell'apparato respiratorio); altri attraverso il tubo digerente (tifo, poliomielite); altri ancora
penetrano attraverso piccole lesioni della pelle (tetano).
Se il parassita riesce a penetrare nell'organismo, superandone le barriere difensive, scatena la reazione
di difesa del sistema immunitario, che inizia una silenziosa battaglia contro l’invasore, il cui esito decide
se la malattia scoppierà o no. Moltissime di queste battaglie terminano con la vittoria assoluta
dell'organismo. Se cosi non fosse, saremmo perennemente ammalati di tutte le malattie immaginabili, data
la grande quantità di batteri e di virus che ci circonda.

Se vince l'agente della malattia, trascorre ancora un certo periodo prima che se ne manifestino i
sintomi, chiamato periodo d’incubazione, di durata molto varia ma abbastanza costante per ogni
malattia.

Per esempio, il ciclo di incubazione del tetano va da 4 a 14 giorni; quello della rabbia può durare più di 6
mesi.
Terminato il periodo d’incubazione, la malattia si manifesta con tutti i suoi tipici sintomi. Alcuni di questi
sono molto specifici (per esempio le macchie rosse della scarlattina o le pustole del vaiolo), mentre altri
sintomi, che rappresentano la reazione generale di tutto l'organismo all'infezione, sono press a poco
uguali per tutte le malattie (sintomi aspecifici). Sintomi di questo tipo sono la febbre, il malessere
generale, la nausea, il vomito, il mal di testa e precedono molte volte quelli caratteristici della malattia.
Quando si guarisce da una malattia infettiva, la scomparsa dei sintomi non coincide necessariamente con
la scomparsa del parassita, il quale pub mantenersi vivo e pronto a infettare anche molto tempo dopo
che il paziente è guarito.
Talvolta il paziente pub aver preso la malattia in forma talmente leggera da non accorgersene neanche e,
sempre senza accorgersene, ne dissemina gli agenti: in tal caso esso viene detto portatore sano.

IN BREVE
Le malattie infettive sono causate da agenti esterni (batteri, virus e, in misura minore, protozoi e
funghi ) che penetrano nell'organismo. Dopo l'infézione trascorre di solito un certo tempo, detto
periodo di incubazione, prima che la malattia si manifesti attraverso i suoi sintomi, che in parte sono
comuni a diverse malattie e in parte sono specifici.

Prof G. Cagliuso

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