Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
5;;5
&@665<;@+,58=<9;@+!"#+ABBC0+%*+DE9;@;5+<*7F5+E:+>9;9+?9<+FE:G5<5+?56789:;5+9+<@+F7@+>E=>5?7HE5:90
%*+@7;5>EHH@;@+<@+F;@8=@+=9>+7F5+E:;9>:50
DICEMBRE 2006
TESTO ITALIANO
ICS 91.140.10
UNI © UNI
Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Sannio, 2 il consenso scritto dell’UNI.
20137 Milano, Italia www.uni.com
PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-
la norma europea EN 12831 (edizione marzo 2003), che assume
così lo status di norma nazionale italiana.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione per l’eventuale revisione della norma stessa.
Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o
di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso
dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI corrispondenti alle
norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.
EUROPEAN STANDARD
EN 12831
NORME EUROPÉENNE
EUROPÄISCHE NORM March 2003
ICS 91.140.10
English version
Heating systems in buildings - Method for calculation of the design heat load
Systèmes de chauffage dans les bâtiments - Méthode de Heizungsanlagen in Gebäuden - Verfahren zur Berechnung
calcul des déperditions calorifiques de base der Norm-Heizlast
CEN members are bound to comply with the CEN/CENELEC Internal Regulations which stipulate the conditions for giving
this European Standard the status of a national standard without any alteration. Up-to-date lists and bibliographical references
concerning such national standards may be obtained on application to the Management Centre or to any CEN member.
This European Standard exists in three official versions (English, French, German). A version in any other language made by
translation under the responsibility of a CEN member into its own language and notified to the Management Centre has the same
status as the official versions.
CEN members are the national standards bodies of Austria, Belgium, Czech Republic, Denmark, Finland, France, Germany,
Greece, Hungary, Iceland, Ireland, Italy, Luxembourg, Malta, Netherlands, Norway, Portugal, Slovakia, Spain, Sweden,
Switzerland and United Kingdom.
© 2003 CEN All rights of exploitation in any form and by any means reserved worldwide Ref. No. EN 12831:2003 E
for CEN national Members.
INDICE
PREMESSA 1
INTRODUZIONE 2
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 2
5 CONSIDERAZIONI GENERALI 6
5.1 Procedimento di calcolo per uno spazio riscaldato ................................................................ 6
5.2 Procedimento di calcolo per una porzione entità di edificio o per un edificio .......... 6
5.3 Procedimento di calcolo con il metodo semplificato .............................................................. 7
figura 1 Procedimento di calcolo per uno spazio riscaldato ........................................................................... 8
6 DATI RICHIESTI 8
6.1 Dati climatici................................................................................................................................................. 9
6.2 Temperatura interna di progetto ....................................................................................................... 9
6.3 Dati dell’edificio .......................................................................................................................................... 9
prospetto 3 Parametri per il calcolo dei valori U ..................................................................................................... 10
prospetto 7 Valore Uequiv,bw per gli elementi di parete di un seminterrato riscaldato, in funzione
della trasmittanza termica delle pareti e della profondità z al di sotto del livello del suolo ....... 18
7.1.4 Dispersioni termiche verso o da spazi riscaldati a temperature diverse - coefficiente di
dispersione termica H T,ij......................................................................................................................... 19
7.2 Dispersione termica di progetto per ventilazione ................................................................. 19
7.2.1 Igiene - portata d’aria V̇ min, i ............................................................................................................... 21
7.2.2 Infiltrazione attraverso l’involucro dell’edificio - portata d’aria V̇ inf, i .................................... 21
7.2.3 Portate d’aria dovute a sistemi di ventilazione ................................................................................ 22
7.3 Spazi riscaldati in modo intermittente ........................................................................................ 22
BIBLIOGRAFIA 76
PREMESSA
Il presente documento EN 12831:2003 è stato elaborato dal Comitato Tecnico
CEN/TC 228 "Sistemi di riscaldamento negli edifici", la cui segreteria è affidata al DS.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o
mediante pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro
settembre 2003, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro
marzo 2004.
Il presente documento include un'appendice normativa, appendice D, e tre appendici
informative, appendici A, B e C.
Il presente documento include una Bibliografia.
Il CEN/TC 228 tratta i seguenti argomenti:
- progettazione di sistemi di riscaldamento (ad acqua, elettrici, ecc.);
- installazione di sistemi di riscaldamento;
- commissionamento di sistemi di riscaldamento;
- istruzioni di funzionamento, manutenzione e utilizzo di sistemi di riscaldamento;
- metodi di calcolo delle dispersioni termiche di progetto e dei carichi termici di
progetto;
- metodi di calcolo della prestazione energetica dei sistemi di riscaldamento.
I sistemi di riscaldamento includono anche l'effetto di sistemi collegati quali i sistemi di
produzione ad acqua calda.
Tutte queste norme sono norme di sistema, cioè basate su requisiti riferiti al sistema nel
suo insieme e non trattano i requisiti relativi ai prodotti all'interno del sistema.
Ove possibile si fa riferimento ad altre norme europee o internazionali, quali norme di
prodotto. Comunque l'utilizzo di prodotti conformi alle norme di prodotto pertinenti non
garantisce la conformità ai requisiti del sistema.
I requisiti principalmente sono espressione dei requisiti funzionali, cioé requisiti che
trattano della funzione del sistema e non specificano la forma, il materiale, le dimensioni
o altre caratteristiche analoghe.
Le linee guida descrivono modi per soddisfare i requisiti ma potrebbero essere utilizzati
altri modi se si può provare che permettono di soddisfare i requisiti funzionali.
I sistemi di riscaldamento differiscono da Paese membro a Paese membro a causa delle
condizioni climatiche, tradizioni e regolamentazioni nazionali. In alcuni casi i requisiti sono
indicati sotto forma di classi per potersi adattare alle esigenze nazionali o individuali.
Nel caso in cui le norme siano in conflitto con regolamentazioni nazionali, queste ultime
devono essere seguite.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei
seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio,
Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo,
Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia,
Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria.
INTRODUZIONE
La presente norma specifica un metodo per il calcolo del fabbisogno di calore, nelle condi-
zioni di progetto di riferimento, per garantire il raggiungimento della temperatura interna di
progetto richiesta.
La presente norma descrive il calcolo del carico termico di progetto:
- secondo un approccio ambiente per ambiente o spazio riscaldato per spazio
riscaldato, ai fini del dimensionamento dei corpi scaldanti;
- secondo un approccio che considera l’intero edificio, o l’entità porzione di edificio, ai
fini del dimensionamento del generatore di calore.
La presente norma fornisce inoltre un metodo di calcolo semplificato.
I valori prefissati e i fattori richiesti per il calcolo del carico termico dovrebbero essere
definiti in un’appendice nazionale alla presente norma. L’appendice D riporta tutti i fattori
che possono essere determinati a livello nazionale e indica i valori predefiniti da utilizzare
quando non sono disponibili valori nazionali.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo, e sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni, valgono unicamente se introdotte
nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non
datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli
aggiornamenti).
EN 673 Glass in building - Determination of thermal transmittance
(U value) - Calculation method
EN ISO 6946 Building components and building elements - Thermal resistance
and thermal transmittance - Calculation method (ISO 6946:1996)
EN ISO 10077-1 Thermal performance of windows, doors and shutters -
Calculation of thermal transmittance - Part 1: Simplified method
(ISO 10077-1:2000)
prEN ISO 10077-2 Thermal performance of windows, doors and shutters -
Calculation of thermal transmittance - Part 2: Numerical method
for frames (ISO/DIS 10077-2:1998)
EN ISO 10211-1 Thermal bridges in building construction - Heat flows and surface
temperatures - Part 1: General calculation methods
(ISO 10211-1:1995)
3.1.1 seminterrato: Un ambiente è considerato seminterrato se oltre il 70% della superficie delle
sue pareti esterne è a contatto con il terreno.
3.1.3 entità porzione di edificio: Volume totale degli spazi riscaldati serviti da un impianto di
riscaldamento comune (singole abitazioni), dove il calore fornito ad ogni singola abita-
zione può essere controllato, a livello centrale, dall’occupante.
3.1.5 dispersione termica di progetto: Quantità di calore per unità di tempo, rilasciata dall’edificio
all’ambiente esterno nelle condizioni di progetto specificate.
3.1.6 coefficiente di dispersione termica di progetto: Dispersione termica di progetto per unità di
differenza di temperatura.
3.1.7 scambio termico di progetto: Calore trasferito all’interno di una entità porzione di edificio o
di un edificio.
3.1.8 carico termico di progetto: Potenza termica necessaria per ottenere le condizioni di
progetto specificate.
3.1.9 dispersione termica di progetto per trasmissione, dello spazio considerato: Dispersione
termica verso l’esterno, risultante dalla conduzione termica attraverso le superfici circo-
stanti e dallo scambio termico tra spazi riscaldati all’interno di un edificio.
3.1.10 dispersione termica di progetto per ventilazione, dello spazio considerato: Dispersione
termica verso l’esterno, determinata da ventilazione e infiltrazione attraverso l’involucro
dell’edificio e dal calore trasferito per ventilazione da uno spazio riscaldato a un altro
spazio riscaldato.
3.1.12 temperatura esterna di progetto: Temperatura dell’aria esterna utilizzata per il calcolo delle
dispersioni termiche di progetto.
3.1.13 spazio riscaldato: Spazio da riscaldarsi alla temperatura interna di progetto specificata.
3.1.15 temperatura interna di progetto: Temperatura operante al centro dello spazio riscaldato (ad
un’altezza da 0,6 m a 1,6 m), utilizzata per il calcolo delle dispersioni termiche di progetto.
3.1.16 temperatura esterna media annuale: Valore medio della temperatura esterna durante
l’anno.
3.1.17 temperatura operante: Media aritmetica della temperatura dell’aria interna e della tempe-
ratura media radiante.
3.1.18 zona termica: Parte dello spazio riscaldato ad una temperatura predeterminata e con
variazioni spaziali trascurabili della temperatura interna.
3.1.19 spazio non riscaldato: Spazio che non fa parte dello spazio riscaldato.
prospetto 2 Indici
Per il calcolo delle dispersioni termiche di progetto di uno spazio riscaldato, devono
essere considerate le seguenti componenti:
- la dispersione termica di progetto per trasmissione, vale a dire la dispersione termica
verso l’esterno determinata dalla conduzione termica attraverso le superfici circo-
stanti, e lo scambio termico tra spazi riscaldati, dovuto al fatto che spazi riscaldati
adiacenti possono essere riscaldati, o convenzionalmente si suppone siano
riscaldati, a temperature diverse. Per esempio, si può supporre che ambienti
adiacenti appartenenti a un altro appartamento siano riscaldati a una temperatura
fissa, corrispondente a quella di un appartamento non occupato;
- la dispersione termica di progetto per ventilazione, vale a dire la dispersione termica
verso l’esterno dovuta a ventilazione o infiltrazione attraverso l’involucro dell’edificio,
e il calore trasferito per ventilazione da uno spazio riscaldato ad un altro spazio
riscaldato all’interno dell’edificio.
5 CONSIDERAZIONI GENERALI
5.2 Procedimento di calcolo per una porzione entità di edificio o per un edificio
Per il dimensionamento del sistema di produzione del calore, per esempio uno
scambiatore di calore o un generatore di calore, deve essere calcolato il carico termico di
progetto totale della porzione entità di edificio o dell’edificio. Il procedimento di calcolo si
basa sui risultati del calcolo eseguito per ogni spazio riscaldato.
Le fasi del procedimento di calcolo per una porzione entità di edificio o per un edificio
sono le seguenti:
a) sommare le dispersioni termiche di progetto per trasmissione di tutti gli spazi
riscaldati, senza considerare il calore scambiato all’interno dei confini specificati del
sistema, per ottenere la dispersione termica di progetto totale per trasmissione della
porzione entità di edificio o dell’edificio;
6 DATI RICHIESTI
L’appendice D della presente norma fornisce informazioni sui dati richiesti per l’esecu-
zione del calcolo del carico termico. Quando non è disponibile un’appendice nazionale
alla presente norma, come riferimento che fornisce i valori nazionali, le informazioni
necessarie possono essere ottenute dai valori predefiniti riportati nell’appendice D.
Sono richiesti i dati seguenti.
ΦV,I = dispersione termica di progetto per ventilazione per lo spazio riscaldato (i) in
Watt (W).
7.1.1 Dispersioni termiche direttamente verso l’esterno - coefficiente di dispersione termica H T,ie
Il coefficiente di dispersione termica di progetto per trasmissione dallo spazio riscaldato (i)
verso l’esterno (e), H T,ie, dipende da tutti gli elementi dell’edificio e dai ponti termici lineari
che separano lo spazio riscaldato dall’ambiente esterno, come pareti, pavimento, soffitto,
porte e finestre. H T,ie è calcolato come segue:
H T,ie = ∑ kAk × U k × e k + ∑ iΨi × l i × e i [W/K] (3)
dove:
Ak = area dell’elemento dell’edificio (k) in metri quadrati (m2);
e k, e l= fattori di correzione per l’esposizione, che tengono conto di influssi climatici
quali una diversa isolazione, l’assorbimento di umidità degli elementi
dell’edificio, la velocità del vento e la temperatura, a condizione che tali influssi
non siano già stati considerati nella determinazione dei valori U
(EN ISO 6946).
e k e e l devono essere determinati su base nazionale. In assenza di valori
nazionali, si applicano i valori predefiniti riportati nel punto D.4.1;
Uk = trasmittanza termica dell’elemento dell’edificio (k) in Watt al metro quadrato
per Kelvin (W/m2×K), calcolata secondo:
- EN ISO 6946 (per elementi opachi);
7.1.2 Dispersioni termiche attraverso uno spazio non riscaldato - coefficiente di dispersione
termica H T,iue
Se vi è uno spazio non riscaldato (u) tra lo spazio riscaldato (i) e l’esterno (e), il coeffi-
ciente di dispersione termica di progetto per trasmissione, H T,iue, dallo spazio riscaldato
verso l’esterno è calcolato come segue:
H T,iue = ∑ kAk × U k × b u + ∑ iΨi × l i × b u [W/K] (5)
dove:
bu = fattore di riduzione della temperatura, che tiene conto della differenza tra la
temperatura dello spazio non riscaldato e la temperatura esterna di progetto.
Il fattore di riduzione della temperatura, bu, può essere determinato con uno dei tre metodi
seguenti:
a) se la temperatura dello spazio non riscaldato, θu, nelle condizioni di progetto, è
specificata o calcolata, bu è dato da:
θ int,i – θ u
b u = --------------------
- [-] (6)
θ int,i – θ e
b) se θu non è nota, bu è dato da:
H ue
b u = -----------------------
- [-] (7)
H iu – H ue
dove:
Hiu = coefficiente di dispersione termica dallo spazio riscaldato (i) allo spazio non
riscaldato (u) in Watt per Kelvin (W/K), considerando:
- le dispersioni termiche per trasmissione (dallo spazio riscaldato allo
spazio non riscaldato);
Ag = 150 m2Ag = 75 m2
P = 50 P = 15 m
B’ = 6 B’ = 10
figura 3 Valore Uequiv,bf del pavimento del seminterrato con soletta del pavimento a livello del suolo, in
funzione della trasmittanza termica del pavimento e del valore B ´
Legenda
a) Pavimento di calcestruzzo (senza isolamento)
b) Valore B ´ [m]
c) Uequiv,bf [W/m2×K]
a
U = 2 W/m×2K
U = 1 W/m2×K
U = 0,5 W/m2×K
U = 0,25 W/m2×K
prospetto 4 Valore Uequiv,bf del pavimento del seminterrato con soletta del pavimento a livello del suolo, in
funzione della trasmittanza termica del pavimento e del valore B ´
Seminterrato riscaldato con soletta del pavimento al di sotto del livello del suolo
La base di calcolo della trasmittanza termica equivalente per un seminterrato riscaldato
parzialmente o completamente al di sotto del livello del suolo, è simile a quella con soletta
del pavimento a livello del suolo, ma si riferisce a due tipi di elementi dell’edificio, vale a
dire Uequiv,bf per gli elementi di pavimento e Uequiv,bw per gli elementi di parete.
La trasmittanza termica equivalente per gli elementi di pavimento è indicata nelle figure 4
e 5 e nei prospetti 5 e 6, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del
parametro caratteristico B ´. La trasmittanza termica equivalente per gli elementi delle
pareti è indicata nella figura 6 e nel prospetto 7, in funzione della trasmittanza termica
della parete e della profondità al di sotto del livello del suolo.
Per un seminterrato riscaldato, parzialmente al di sotto del livello del suolo, le dispersioni
termiche direttamente verso l’esterno di quelle parti del seminterrato che si trovano al di
sopra del livello del suolo, sono determinate secondo il punto 7.1.1 senza le influenze del
terreno e considerando solo quelle parti degli elementi dell’edificio che si trovano al di
sopra del livello del suolo.
figura 4 Valore Uequiv,bf per gli elementi di pavimento di un seminterrato riscaldato con soletta del pavimento
1,5 m al di sotto del livello del suolo, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del
valore B ´
Legenda
a) Pavimento di calcestruzzo (senza isolamento)
b) Valore B ´ [m]
c) Uequiv,bf [W/m2×K]
a
U = 2 W/m2×K
U = 1 W/m2×K
U = 0,5 W/m2×K
U = 0,25 W/m2×K
prospetto 5 Valore Uequiv,bf per gli elementi di pavimento di un seminterrato riscaldato con soletta del pavimento
1,5 m al di sotto del livello del suolo, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del
valore B ´
Valore B ´ Uequiv,bf (per z = 1,5 m)
m W/m2×K
senza isolamento Ufloor = Ufloor = Ufloor = Ufloor =
2,0 W/m2×K 1,0 W/m2×K 0,5 W/m2×K 0,25 W/m2×K
2 0,86 0,58 0,44 0,28 0,16
4 0,64 0,48 0,38 0,26 0,16
6 0,52 0,40 0,33 0,25 0,15
8 0,44 0,35 0,29 0,23 0,15
10 0,38 0,31 0,26 0,21 0,14
12 0,34 0,28 0,24 0,19 0,14
14 0,30 0,25 0,22 0,18 0,13
16 0,28 0,23 0,20 0,17 0,12
18 0,25 0,22 0,19 0,16 0,12
20 0,24 0,20 0,18 0,15 0,11
figura 5 Valore Uequiv,bf per gli elementi di pavimento di un seminterrato riscaldato con soletta del pavimento
3,0 m al di sotto del livello del suolo, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del
valore B ´
Legenda
a) Pavimento di calcestruzzo (senza isolamento)
b) Valore B ´[m]
c) Uequiv,bf [W/m2×K]
a
U = 2 W/m2×K
U = 1 W/m2×K
U = 0,5 W/m2×K
U = 0,25 W/m2×K
prospetto 6 Valore Uequiv,bf per gli elementi di pavimento di un seminterrato riscaldato con soletta del pavimento
3,0 m al di sotto del livello del suolo, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del
valore B ´
figura 6 Valore Uequiv,bw per gli elementi di parete di un seminterrato riscaldato, in funzione della trasmittanza
termica delle pareti e della profondità z al di sotto del livello del suolo
Legenda
a) Valore U delle pareti [W/m2×K]
b) Uequiv,bw [W/m×2K]
z=0m
z=1m
z=2m
z=3m
prospetto 7 Valore Uequiv,bw per gli elementi di parete di un seminterrato riscaldato, in funzione della trasmittanza
termica delle pareti e della profondità z al di sotto del livello del suolo
Uwall Uequiv,bw
W/m2×K W/m2×K
Pavimento sospeso
Il coefficiente di dispersione termica per trasmissione di un pavimento sospeso è
calcolato secondo il punto 7.1.2. Il valore U del pavimento sospeso è calcolato come per
un pavimento senza l’influenza del terreno, ovvero non si applica l’equazione 8 (e
pertanto i fattori fg1, fg2 e Gw).
V˙ mech,inf,i = portata d’aria di estrazione in eccesso dello spazio riscaldato (i) in metri cubi
all’ora (m3/h), determinata secondo il punto 7.2.3.2;
fV,i = fattore di riduzione della temperatura, dato da:
θ int,i – θ su,i
f v,i = -------------------------
θ int,i – θ e
θsu,i = temperatura dell’aria immessa nello spazio riscaldato (i) (proveniente
dall’impianto centrale di riscaldamento dell’aria, da uno spazio adiacente
riscaldato o non riscaldato, o dall’ambiente esterno), in gradi centigradi (°C).
Se si utilizza un sistema di recupero del calore, θsu,i può essere calcolato dal
rendimento del sistema di recupero del calore. θsu,i può essere maggiore o
minore della temperatura dell’aria interna.
V˙ i deve essere uguale o maggiore del tasso minimo di ventilazione secondo il
punto 7.2.1.
Un metodo per determinare con precisione le portate d’aria negli edifici è descritto nel
prEN 13465.
Metodi semplificati per la determinazione delle portate d’aria sono descritti nei punti 7.2.2
e 7.2.3.
*) L’espressione "permeabilità" considera gli effetti della tenuta d’aria dell’involucro dell’edificio e le aperture naturali di
progetto previste nell’edificio.
8.2 Carico termico di progetto per una porzione entità di edificio o per un edificio
Il calcolo del carico termico di progetto per una porzione entità di edificio o per un edificio
non deve tenere conto del calore trasferito per trasmissione e per ventilazione all’interno
dell’involucro riscaldato della porzione entità di edificio, per esempio le dispersioni
termiche tra appartamenti.
Il carico termico di progetto per una porzione entità di edificio o per un edificio, ΦHL, è
calcolato come segue:
Φ HL = ∑ ΦT,i + ∑ ΦV,i + ∑ ΦRH,i [W] (22)
dove:
∑ ΦT,i = somma delle dispersioni termiche per trasmissione di tutti gli spazi riscaldati,
escluso il calore scambiato all’interno della porzione entità di edificio o
dell’edificio, in Watt (W);
∑ ΦV,i = dispersioni termiche per ventilazione di tutti gli spazi riscaldati, escluso il calore
scambiato all’interno della porzione entità di edificio o dell’edificio, in Watt (W).
L’equazione (22) implica una portata d’aria per l’intero edificio. Poiché la portata
d’aria di ogni spazio si basa sul caso più sfavorevole per ciascuno spazio consi-
derato, non è corretto sommare le portate d’aria di tutti gli spazi in quanto il caso
più sfavorevole si verifica simultaneamente solo in parte degli spazi. La portata
d’aria dell’edificio, ∑ V˙ i , è calcolata come segue:
senza sistema di ventilazione:
I valori del fattore di correzione della temperatura, fk, devono essere indicati in
un’appendice nazionale alla presente norma. Quando non è disponibile un’appendice
nazionale, si applicano i valori predefiniti riportati nel punto D.7.2.
dove:
nmin = tasso minimo orario di ventilazione esterna (h-1);
Vi = volume dello spazio riscaldato (i) in metri cubi (m3), calcolato in base alle dimen-
sioni interne. Tale volume è approssimativamente 0,8 volte il volume dello spazio
calcolato in base alle dimensioni esterne.
I valori del tasso minimo di ventilazione esterna devono essere indicati in un’appendice
nazionale alla presente norma. Quando non è disponibile un’appendice nazionale, si
applicano i valori predefiniti riportati nel punto D.5.1.
Nota In caso di sistemi di ventilazione meccanici, le portate d’aria meccaniche dipendono dalla progettazione e dal
dimensionamento del sistema di ventilazione. Per ogni ambiente ventilato meccanicamente, può essere
calcolato un tasso di ventilazione esterna equivalente, in base alla portata meccanica d’aria (fornita dal
progettista del sistema di ventilazione), alla temperatura dell’aria immessa e al volume d’aria di ciascun
ambiente.
9.3 Carico termico totale di progetto di una porzione entità di edificio o di un edificio
Il calcolo del carico termico di progetto di una porzione entità di edificio o di un edificio non
deve tenere conto del calore scambiato per trasmissione e per ventilazione all’interno
dell’involucro riscaldato della porzione entità di edificio, per esempio gli scambi di calore
tra appartamenti.
Il carico termico di progetto di una porzione entità di edificio o di un edificio, ΦHL, è
calcolato come segue:
Φ HL = ∑ ΦT,i + ∑ ΦV,i + ∑ ΦRH,i [W] (29)
dove:
∑ ΦT,i = somma delle dispersioni termiche per trasmissione di tutti gli spazi riscaldati,
escluso il calore scambiato all’interno della porzione entità di edificio o
dell’edificio;
∑ ΦV,i = dispersioni termiche per ventilazione di tutti gli spazi riscaldati, escluso il
calore scambiato all’interno della porzione entità di edificio o dell’edificio;
∑ ΦRH,i = somma delle potenze di ripresa di tutti gli spazi riscaldati, richieste per
compensare gli effetti del riscaldamento intermittente.
figura A.1 Temperatura operante ottimale in funzione dell’abbigliamento e dell’attività per le tre categorie di
ambiente termico interno. I tre diagrammi mostrano anche il campo di temperatura ammissibile per
la temperatura operante ottimale nelle tre categorie
a) CATEGORIA A
ambiente termico interno
X Abbigliamento
Y Attività
A Temperatura operante ottimale in °C
B Campi ammissibili
K m2 °C/W
Z W/m2
b) CATEGORIA B
ambiente termico interno
X Abbigliamento
Y Attività
A Temperatura operante ottimale in °C
B Campi ammissibili
K m2 °C/W
Z W/m2
c) CATEGORIA C
ambiente termico interno
X Abbigliamento
Y Attività
A Temperatura operante ottimale in °C
B Campi ammissibili
K m2 °C/W
Z W/m2
La velocità relativa dell’aria, var, determinata dal movimento del corpo, è stimata pari a
0 (m/s) per un ritmo metabolico, M, minore di 1 (met) e a 0,3 (m/s) per un ritmo
metabolico, M, maggiore di 1 (met). I diagrammi sono determinati considerando
un’umidità relativa del 50%.
prospetto A.2 Temperatura interna di progetto
Tipo di edificio/spazio Abbigliamento, inverno Attività Categoria dell’ambiente Temperatura operativa, inverno
clo met termico interno °C
A 21,0 - 23,0
Ufficio singolo 1,0 1,2 B 20,0 - 24,0
C 19,0 - 25,0
A 21,0 - 23,0
Uffici
1,0 1,2 B 20,0 - 24,0
multipli
C 19,0 - 25,0
A 21,0 - 23,0
Sala conferenze 1,0 1,2 B 20,0 - 24,0
C 19,0 - 25,0
A 21,0 - 23,0
Auditorio 1,0 1,2 B 20,0 - 24,0
C 19,0 - 25,0
A 21,0 - 23,0
Mensa/
1,0 1,2 B 20,0 - 24,0
Ristorante
C 19,0 - 25,0
A 21,0 - 23,0
Aula scolastica 1,0 1,2 B 20,0 - 24,0
C 19,0 - 25,0
A 21,0 - 23,0
Tipo di edificio/spazio Abbigliamento, inverno Attività Categoria dell’ambiente Temperatura operativa, inverno
clo met termico interno °C
Asilo 1,0 1,2 B 20,0 - 24,0
C 19,0 - 25,0
A 17,5 - 20,5
Grandi magazzini 1,0 1,6 B 16,0 - 22,0
C 15,0 - 23,0
A 21,0 - 23,0
Edificio residenziale 1,0 1,2 B 20,0 - 24,0
C 19,0 - 25,0
A 24,5 - 25,5
Bagno 0,2 1,6 B 23,5 - 26,5
C 23,0 - 27,0
A 16,5 - 19,5
Chiesa 1,5 1,3 B 15,0 - 21,0
C 14,0 - 22,0
A 17,5 - 20,5
Museo/
1,0 1,6 B 16,0 - 22,0
Galleria
C 15,0 - 23,0
da 5 m a 10 m da 10 m a 15 m
PRINCIPALMENTE RADIANTE
Pavimento riscaldato 1 1
Soffitto riscaldato (livello di temperatura <40°C) 1,15 non pertinente per questa applicazione
Irraggiamento verso il basso a media e alta temperatura da 1 1,15
livello alto
PRINCIPALMENTE CONVETTIVO
Convezione naturale di aria calda 1,15 non pertinente per questa applicazione
ARIA CALDA FORZATA
Flusso trasversale a livello basso 1,30 1,60
Verso il basso da livello alto 1,21 1,45
Flusso d’aria trasversale a media ed alta temperatura da livello 1,15 1,30
intermedio
In questi casi, le dispersioni termiche per trasmissione sono sempre calcolate utilizzando
la temperatura operante, ma le dispersioni termiche per ventilazione dovrebbero essere
calcolate utilizzando la temperatura dell’aria interna. In caso contrario, il calcolo della
dispersione termica dovuta a ventilazione (infiltrazione) fornirebbe risultati troppo alti per
i sistemi di riscaldamento radianti e troppo bassi per i sistemi di riscaldamento a conve-
zione.
Tale aspetto deve essere considerato se l’errore relativo alla dispersione termica per
ventilazione calcolata è maggiore del 5%.
Per esempio, per una differenza di temperatura di progetto di 30 K, una differenza tra la
temperatura dell’aria e la temperatura operante di 1,5 K corrisponde a una differenza del
5% della dispersione termica per ventilazione calcolata. Questa corrisponde ad una diffe-
renza di 3 K tra la temperatura dell’aria e la temperatura media radiante.
Per gli spazi dove il valore U medio della finestra/parete esterna soddisfa l’espressione
seguente, è necessario applicare una correzione per la differenza tra la temperatura
dell’aria e la temperatura operante:
50
U w > ------------------- [W/m2×k] (31)
θ int – θ e
dove:
Uw = valore U medio della finestra/parete in Watt al metro quadrato per Kelvin
(W/m2×K);
θint = temperatura interna di progetto in gradi centigradi (°C);
θe = temperatura esterna di progetto in gradi centigradi (°C).
In questi casi, la temperatura media radiante è calcolata dalle temperature superficiali
interne. Le temperature superficiali interne possono essere calcolate per determinati
valori U, temperatura interna di progetto, temperatura esterna di progetto e temperatura
superficiale dei corpi scaldanti. Se la temperatura media radiante calcolata si discosta di
oltre 1,5 K dalla temperatura interna di progetto, la dispersione termica dovuta a ventila-
zione può essere calcolata utilizzando la temperatura dell’aria, θa, data da:
θa = 2 × ( θo – θr ) [°C] (32)
dove:
θo = temperatura operante in gradi centigradi (°C);
θr = temperatura media radiante in gradi centigradi (°C).
In alcuni spazi ad uso industriale, dove la velocità dell’aria è maggiore di 0,20 m/s, un
rapporto più corretto tra temperatura operante, temperatura dell’aria e temperatura media
radiante è dato da:
θo = F B × θa + ( 1 – F B ) × θr [°C] (33)
dove:
FB = 0,5 per velocità dell’aria minore di 0,2 m/s;
FB = 0,6 per velocità dell’aria compreso tra 0,2 m/s e 0,6 m/s;
FB = 0,7 per velocità dell’aria maggiore di 0,6 m/s.
figura C.8 Pianta del piano terreno con le dimensioni esterne utilizzate per il metodo semplificato
Dati climatici
Descrizione Simbolo Unità di Valore
misura
Temperatura esterna di progetto θe °C -10,0
Temperatura esterna media annuale θm,e °C 12
Coefficienti di esposizione e k e e l
Valore
Orientamento
p.u.
Tutti 1,00
Dati relativi agli ambienti riscaldati
Temperatura Area Volume
di progetto dell’ambiente interno
Ambiente
θ int,i Ai Vi
2
°C m m2
Locale hobby 20 13,0 29,0
Soggiorno 20 36,9 92,3
Cucina 20 9,5 23,8
Camera da letto 1 20 10,9 27,3
Camera da letto 2 20 10,2 25,6
Camera da letto 3 20 10,5 26,3
Bagno 24 4,6 11,5
Atrio d’ingresso 20 7,9 19,6
Atrio 20 5,3 13,3
WC 20 1,7 4,1
Totale 110,6 272,9
Dati relativi agli ambienti non riscaldati
Valore b Temperatura
Ambiente bu θu
p.u. °C
Casa adiacente - 12
Garage 0,8 -4
Scala 0,4 8
Cantina 0,5 5
Sottotetto non riscaldato 0,9 -7
Pavimento su intercapedine del piano terreno 0,8 -4
Pavimento su intercapedine del piano terreno della casa adiacente 0,8 -4
Codice Descrizione Ψl
W/m×K
01A Angolo parete esterna 0,01
02A Angolo parete esterna su edificio adiacente, interno verso esterno 0,01
02B Angolo parete esterna su edificio adiacente, interno verso edificio adiacente 0,01
03A Parete interna terminante su parete esterna isolata 0,195
04A Separazione interna terminante su parete esterna isolata, verso l’esterno 0,125
05A Separazione interna terminante su parete esterna isolata, verso l’esterno attraverso l’isolamento massimo 0,125
05B Separazione interna terminante su parete esterna isolata, verso l’esterno attraverso l’isolamento minimo 0,125
11A Soffitto piano terreno verso sottotetto in edificio adiacente 0,33
11B Soffitto piano terreno verso sottotetto adiacente 0,33
12A Soffitto piano terreno, interno verso aria esterna 0,33
12B Soffitto piano terreno, interno verso sottotetto 0,33
13A Soffitto piano terreno su facciata est, interno verso aria esterna 0,33
13B Soffitto piano terreno su facciata est, interno verso sottotetto 0,33
14A Soffitto piano terreno verso sottotetto, parete interna 0,01
15A Soffitto piano terreno verso sottotetto, separazione interna, verso sottotetto 0,01
21A Pavimento piano terreno verso seminterrato in edificio adiacente 0,325
21B Pavimento piano terreno verso edificio adiacente 0,325
22A Pavimento piano terreno, parete cantina non isolata o seminterrato, interno verso seminterrato o cantina 0,325
22B Pavimento piano terreno, parete cantina non isolata o seminterrato, interno verso esterno 0,325
23A Pavimento piano terreno, parete cantina isolata, interno verso cantina 0,325
23B Pavimento piano terreno, parete cantina isolata, interno verso esterno 0,325
24A Parete interna che attraversa il piano terreno, interno verso cantina o seminterrato, diretto 0,24
25A Separazione interna su piano terreno, su parete cantina, interno verso cantina, diretto 0,24
28A Separazione interna verso vano scala (su parete cantina), interno verso vano scala 0,04
28C Separazione interna verso vano scala (su parete cantina), cantina verso vano scala 0,17
29A Separazione interna verso vano scala (su parete cantina isolata), interno verso vano scala 0,04
29C Separazione interna verso vano scala (su parete cantina isolata), cantina verso vano scala 0,095
30A Separazione interna verso vano scala (su estremità piano terreno), interno verso vano scala 0,04
31A Separazione interna su pavimento piano terreno, interno verso cantina 0,04
34A Angolo separazione interna 0,035
35B Intersezione separazione interna, ponte attraverso parete diritta 0,03
41A Angolo parete esterna cantina, nel seminterrato, cantina verso esterno 0,035
41B Angolo parete esterna cantina, nel seminterrato, cantina verso seminterrato 0,035
42A Angolo parete esterna isolata cantina, cantina verso esterno 0,01
43A Angolo parete esterna cantina, cantina verso esterno 0,035
Codice Descrizione Ψl
W/m×K
47A Parete cantina isolata interna terminante all’esterno (isolato e non isolato), interno verso esterno attraverso 0,01
l’isolamento
47B Parete cantina isolata interna terminante all’esterno (isolato e non isolato), interno verso esterno attraverso la parte 0,03
non isolata
48A Parete cantina isolata interna terminante all’esterno isolato, interno verso esterno attraverso l’isolamento 0,01
48B Parete cantina isolata interna terminante all’esterno isolato, interno verso esterno attraverso la parte non isolata 0,13
49A Parete cantina interna terminante su parete esterna, interno verso esterno 0,03
50A Intersezione parete cantina interna, attraverso parete diritta 0,03
51A Intersezione parete cantina isolata interna, attraverso parete diritta non isolata 0,03
51B Intersezione parete cantina isolata interna, attraverso parete diritta isolata 0,01
61A Pavimento porta d’ingresso 0,13
61B Parte superiore porta d’ingresso 0,12
61C Lato porta d’ingresso 0,12
62A Base finestra 0,12
62B Parte superiore finestra 0,12
62C Lato finestra 0,12
63A Base portafinestra 0,13
63B Parte superiore portafinestra 0,12
63C Lato portafinestra 0,12
64A Base porta garage 0,13
64B Parte superiore porta garage 0,12
64C Lato porta garage 0,12
65A Base porta interna 0,13
65B Parte superiore porta interna 0,12
65C Lato porta interna 0,12
66 Lato porta su parete interna 0,54
I dati sui ponti termici sono calcolati secondo la EN ISO 10211-1 e tenendo conto del fatto
che la EN ISO 10211-1 fornisce il valore Ψl globale di ciascun ponte termico. Nella
presente norma, si esegue un calcolo ambiente per ambiente e pertanto ogni ponte
termico (ad eccezione dei ponti termici per porte e finestre) è incluso due volte nei calcoli
(una volta per ogni ambiente sui due lati del ponte termico). Di conseguenza, i valoriΨl
globali calcolati secondo la EN ISO 10211-1 sono divisi per due per ottenere i valori
riportati nel prospetto C.4. Per i ponti termici di porte e finestre non è eseguita la divisione
per due.
Nota Il prospetto C.4 fornisce un esempio di calcolo dei ponti termici molto dettagliato, per sottolineare l’importanza
dei ponti termici nei calcoli del carico termico. La grande quantità di ponti termici nella casa è dovuta all’utilizzo
dell’isolamento interno, cioè molti ponti termici si creano automaticamente a causa dell’interruzione degli strati
isolanti in quasi ogni punto di connessione delle pareti.
Locale hobby
Questa stanza è un ambiente a contatto con il terreno.
prospetto C.5 Calcolo della dispersione termica per trasmissione del locale hobby
prospetto C.5 Calcolo della dispersione termica per trasmissione del locale hobby (Continua)
prospetto C.6 Calcolo della dispersione termica per ventilazione, solo ventilazione naturale
Camera da letto 1
Camera da letto 2
Camera da letto 3
Ambiente
Atrio d’ingresso
Locale hobby
Soggiorno
Cucina
Bagno
Totale
Atrio
WC
Volume interno dell’ambiente Vi m3 29,0 92,3 23,8 27,3 25,6 26,3 11,5 19,6 13,3 4,1 273
Temperatura esterna θe °C -10,0
Temperatura interna θint,i °C 20,0 20,0 20,0 20,0 20,0 20,0 24,0 20,0 20,0 20,0
-1
Tasso di ventilazione minimo nmin,i h 0,5 0,5 1,5 0,5 0,5 0,5 1,5 0,5 0,5 1,5
Requisiti igienici
igienico
minimi
Portata d’aria minima igienica V'min,i m3/h 14,5 46,1 35,7 13,7 12,8 13,1 17,3 9,8 6,7 6,2
a 50 Pa
Portata d’aria
Coefficiente di schermatura e p.u. 0,02 0,03 0,02 0,02 0,02 0,03 0,02 0,02 0,00 0,00
Fattore di correzione altezza ε p.u. 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0
3
Portata d’aria per infiltrazione V'inf,i m /h 7,0 33,2 5,7 6,6 6,1 9,5 2,8 4,7 0,0 0,0
V'inf,i=2×Vi×n50×e×ε
Valore selezionato per il calcolo V'i m3/h 14,5 46,1 35,7 13,7 12,8 13,1 17,3 9,8 6,7 6,2
V'i=max(V'inf,i, V'min,i)
Calcolo della dispersione
termica per ventilazione
Coefficiente di dispersione HV,i W/K 4,9 15,7 12,1 4,6 4,4 4,5 5,9 3,3 2,3 2,1
termica di progetto per
ventilazione
Differenza di temperatura θint,i-θe °C 30,0 30,0 30,0 30,0 30,0 30,0 34,0 30,0 30,0 30,0
Dispersione termica di progetto ΦV,i W 148 470 364 139 131 134 199 100 68 63 1 817
per ventilazione
ΦV,i = HV,i×(θint,i-θe)
prospetto C.7 Calcolo della dispersione termica per ventilazione, sistema di ventilazione bilanciato con
scambiatore di calore
Camera da letto 1
Camera da letto 2
Camera da letto 3
Ambiente
Atrio d’ingresso
Locale hobby
Soggiorno
Cucina
Bagno
Totale
Atrio
WC
Volume interno dell’ambiente Vi m3 29,0 92,3 23,8 27,3 25,6 26,3 11,5 19,6 13,3 4,1 273
Temperatura esterna θe °C -10,0
Temperatura interna θint,i °C 20,0 20,0 20,0 20,0 20,0 20,0 24,0 20,0 20,0 20,0
Differenza di temperatura θint,i-θe °C 30,0 30,0 30,0 30,0 30,0 30,0 34,0 30,0 30,0 30,0
Aperture esposte - p.u. 1 2 1 1 1 2 1 1 0 0
-1
Tasso di ventilazione a 50 Pa n50 h 6,0
per infiltrazione
Portata d’aria
Coefficiente di schermatura e p.u. 0,02 0,03 0,02 0,02 0,02 0,03 0,02 0,02 0,00 0,00
Fattore di correzione altezza ε p.u. 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0
3
Portata d’aria per infiltrazione V'inf,i m /h 7,0 33,2 5,7 6,6 6,1 9,5 2,8 4,7 0,0 0,0 75,5
V'inf,i=2×Vi×n50×e×ε
Aria estratta V'ex,i m3/h 0 0 120 0 0 0 30 0 0 30 180
3
Aria immessa V'SU,i m /h 20 50 0 30 30 30 0 10 10 0 180
Portate d’aria del sistema di ventilazione,
temperature e fattori di correzione
totale corretta
V'i=V'inf,i+V'su,i×fv,i+V'mech,inf,i
Coefficiente di dispersione termica di HV,i W/K 4,2 15,8 1,9 5,0 4,8 5,9 2,1 2,5 0,9 0,0
progetto per ventilazione
Dispersione termica di progetto per ΦV,i W 125 475 58 149 144 178 73 75 27 0 1 304
ventilazione
ΦV,i = HV,i×(θint,i-θe)
Estrazione forzata
Si suppone sia installato un semplice sistema di ventilazione per estrazione in tre
ambienti. L’aria entra liberamente nell’edificio e, come prima approssimazione, si suppone
si distribuisca in base ai volumi degli ambienti.
Nel bagno, l’aria proveniente dagli ambienti adiacenti (a 20 °C) è uguale alla portata d’aria
estratta meno la parte di aria di scarico in eccesso (Vmech,inf,i a -10 °C) del bagno.
prospetto C.8 Calcolo della dispersione termica per ventilazione, estrazione semplice
Camera da letto 1
Camera da letto 2
Camera da letto 3
Ambiente
Atrio d’ingresso
Locale hobby
Soggiorno
Cucina
Bagno
Totale
Atrio
WC
Volume interno dell’ambiente Vi m3 29,0 92,3 23,8 27,3 25,6 26,3 11,5 19,6 13,3 4,1 273
Temperatura esterna θe °C -10,0
Temperatura interna θint,i °C 20,0 20,0 20,0 20,0 20,0 20,0 24,0 20,0 20,0 20,0
Differenza di temperatura θint,i-θe °C 30,0 30,0 30,0 30,0 30,0 30,0 34,0 30,0 30,0 30,0
Aperture esposte - p.u. 1 2 1 1 1 2 1 1 0 0
-1
Tasso di ventilazione a 50 Pa n50 h 6,0
per infiltrazione
Portata d’aria
Coefficiente di schermatura e p.u. 0,02 0,03 0,02 0,02 0,02 0,03 0,02 0,02 0,00 0,00
Fattore di correzione altezza ε p.u. 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0
3
Portata d’aria per infiltrazione V'inf,i m /h 7,0 33,2 5,7 6,6 6,1 9,5 2,8 4,7 0,0 0,0 75,5
V'inf,i=2×Vi×n50×e×ε
Aria estratta V'ex,i m3/h 0 0 120 0 0 0 30 0 0 30 180
3
Aria immessa V'SU,i m /h 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Portate d’aria del sistema di ventilazione,
temperature e fattori di correzione
V'i=V'inf,i+V'su,i×fv,i+V'mech,inf,i
Calcolo della
ventilazione
Coefficiente di dispersione termica di HV,i W/K 8,9 32,0 7,3 8,4 7,8 9,1 4,4 6,0 3,0 0,9
progetto per ventilazione
Dispersione termica di progetto per ΦV,i W 266 959 218 251 235 273 150 180 90 28 2 651
ventilazione
ΦV,i = HV,i×(θint,i-θe)
W/m2 m2 W
Locale hobby 13,0 169,6
Soggiorno 36,9 479,7
Cucina 9,5 123,7
Camera da letto 1 10,9 142,2
Camera da letto 2 10,2 133,1
13
Camera da letto 3 10,5 136,5
Bagno 4,6 59,8
Atrio d’ingresso 7,9 102,1
Atrio 5,3 69,3
WC 1,7 21,5
Ambiente Carico termico Carico termico Carico termico di ripresa Carico termico totale
per trasmissione per ventilazione
W W W W
Locale hobby 528 148 170 846
Soggiorno 2 169 470 480 3 119
Cucina 515 364 124 1 003
Camera da letto 1 514 139 142 796
Camera da letto 2 801 131 133 1 064
Camera da letto 3 998 134 137 1 268
Bagno 472 199 60 731
Atrio d’ingresso 451 100 102 654
Atrio 199 68 69 337
WC 4 63 21 88
Totale 6 650 1 817 1 437 9 905
Ambiente Carico termico Carico termico Carico termico di ripresa Carico termico totale
per trasmissione per ventilazione
W W W W
Locale hobby 528 125 170 823
Soggiorno 2 169 475 480 3 123
Cucina 515 58 124 697
Camera da letto 1 514 149 142 805
Camera da letto 2 801 144 133 1 078
Camera da letto 3 998 178 137 1 312
Bagno 472 73 60 604
Atrio d’ingresso 451 75 102 629
Atrio 199 27 69 296
WC 4 0 21 25
Totale 6 650 1 304 1 437 9 392
Estrazione forzata
prospetto C.12 Calcolo del carico termico totale di progetto, estrazione semplice
Ambiente Carico termico Carico termico Carico termico di ripresa Carico termico totale
per trasmissione per ventilazione
W W W W
Locale hobby 528 266 170 964
Soggiorno 2 169 959 480 3 608
Cucina 515 218 124 857
Camera da letto 1 514 251 142 907
Camera da letto 2 801 235 133 1 169
Camera da letto 3 998 273 137 1 407
Bagno 472 150 60 681
Atrio d’ingresso 451 180 102 734
Atrio 199 90 69 358
WC 4 28 21 53
Totale 6 650 2 651 1 437 10 738
prospetto C.13 Calcolo semplificato del carico termico totale del locale hobby
Ambiente Carico termico Carico termico Fattore di correzione Carico termico di Carico termico
per trasmissione per ventilazione per temperatura più ripresa totale di progetto
alta
W W p.u. W W
Locale hobby 1 000 148 1,0 170 1 318
Soggiorno 2 196 470 1,0 480 3 146
Cucina 503 364 1,0 124 991
Camera da letto 1 533 139 1,0 142 815
Camera da letto 2 1 091 131 1,0 133 1 355
Camera da letto 3 1 332 134 1,0 137 1 602
Bagno 329 199 1,6 60 905
Atrio d’ingresso 454 100 1,0 102 656
Atrio 411 68 1,0 69 548
WC 56 63 1,0 21 140
Totale 7 905 1 817 - 1 437 11 476
D.4.1 Dispersioni termiche direttamente verso l’esterno - HT,ie (vedere punto 7.1.1)
Fattori di correzione per l’esposizione, e k e e l:
Il valore predefinito dei fattori di correzione, e k e e l, è 1,0.
Dispersioni termiche per trasmissione lineare - fattore di correzione ∆Utb:
I valori predefiniti del fattore di correzione, ∆Utb, sono indicati nei prospetti da D.3a a D.3c.
prospetto D.3a Fattore di correzione, ∆Utb, per elementi verticali dell’edificio
Numero di pavimenti Numero di pareti "che interrompono ∆Utb per elementi verticali dell’edificio
"che interrompono l’isolamento" a) l’isolamento"a) W/m2×K
figura D.1 Descrizione degli elementi dell’edificio "che interrompono l’isolamento" e "che non interrompono
l’isolamento"
elementi dell’edificio elementi dell’edificio
"che interrompono l’isolamento" "che non interrompono l’isolamento"
D.4.2 Dispersioni termiche attraverso uno spazio non riscaldato - H T,iue (vedere punto 7.1.2)
I valori predefiniti del fattore di riduzione della temperatura, bu, sono indicati nel
prospetto D.4.
prospetto D.4 Fattore di riduzione della temperatura, bu
Spazio non riscaldato bu
Ambiente
con solo 1 parete esterna 0,4
con almeno 2 pareti esterne senza porte esterne 0,5
con almeno 2 pareti esterne con porte esterne (per esempio, atri, garage) 0,6
con 3 pareti esterne (per esempio, vano scala esterno) 0,8
Seminterrato
senza finestre/porte esterne 0,5
con finestre/porte esterne 0,8
Sottotetto
alto tasso di ventilazione del sottotetto (per esempio tetti con rivestimento di tegole o altri materiali che forniscono una 1,0
copertura discontinua) senza feltri o tavole di sottostruttura
altro tipo di tetto non isolato 0,9
tetto isolato 0,7
Vani scala e disimpegni interni 0
(senza pareti esterne, tasso di ventilazione minore di 0,5 h-1)
Vani scala e disimpegni con apertura verso l’esterno 1,0
(area delle aperture/volume dello spazio >0,005 m2/m3)
Pavimento su intercapedine 0,8
(pavimento sopra vespaio)
D.4.4 Dispersioni termiche verso o da spazi riscaldati a temperature diverse - HT,ij (vedere
punto 7.1.4)
I valori predefiniti della temperatura degli spazi riscaldati adiacenti sono indicati nel
prospetto D.5.
prospetto D.5 Temperatura degli spazi riscaldati adiacenti
D.5.1 Tasso minimo di ventilazione esterna - nmin (vedere punto 7.2.1 e punto 9.1.3)
I valori predefiniti del tasso minimo di ventilazione esterna, nmin, sono indicati nel
prospetto D.6.
prospetto D.6 Tasso minimo di ventilazione esterna, nmin
n50
h-1
I tassi di ventilazione per l’intero edificio possono essere espressi per differenze di
pressione diverse da 50 Pa, ma questi risultati dovrebbero essere adattati per
corrispondere all’equazione 17 nel punto 7.2.2.
Classe di schermatura Spazio riscaldato senza Spazio riscaldato con Spazio riscaldato con più
aperture esposte un’apertura esposta di un’apertura esposta
Altezza dello spazio riscaldato al di sopra del livello del suolo (altezza del ε
centro della stanza dal livello del suolo)
0 - 10 m 1,0
>10 - 30 m 1,2
>30 m 1,5
D.6 Spazi riscaldati in modo intermittente (vedere punto 7.3 e punto 9.2.2)
I valori predefiniti del fattore di ripresa del riscaldamento, fRH, sono indicati nei prospetti
D.10a e D.10b. I prospetti si basano sulle dimensioni interne dell’area del pavimento e
possono essere utilizzati per ambienti di altezza media non maggiore di 3,5 m.
La massa effettiva dell’edificio è indicata secondo le tre categorie seguenti:
- massa alta (pavimenti e soffitti in cemento, abbinati a pareti in mattoni o cemento);
- massa media (pavimenti e soffitti in cemento e pareti leggere);
- massa bassa (soffitti sospesi e pavimenti rialzati, pareti leggere).
prospetto D.10a Fattore di ripresa del riscaldamento, fRH, per edifici non residenziali, periodo di inattività notturna
max. 12 h
fRH
W/m2
Calo previsto della temperatura interna durante il periodo di inattivitàa)
2K 3K 4K
Durata del massa dell’edificio massa dell’edificio massa dell’edificio
periodo di
ripresa in ore
bassa media alta bassa media alta bassa media alta
1 18 23 25 27 30 27 36 27 31
2 9 16 22 18 20 23 22 24 25
3 6 13 18 11 16 18 18 18 18
4 4 11 16 6 13 16 11 16 16
a) Negli edifici ben isolati e a tenuta d’aria, un calo della temperatura interna maggiore di 2 K fino a 3 K durante il periodo di inattività non è molto
probabile. Esso dipende dalle condizioni climatiche e dalla massa termica dell’edificio.
prospetto D.10b Fattore di ripresa del riscaldamento, fRH, per edifici residenziali, periodo di inattività notturna
max. 8 h
fRH
W/m2
Calo previsto della temperatura interna durante il periodo di inattivitàa)
1K 2K 3K
Durata del massa dell’edificio massa dell’edificio massa dell’edificio
periodo di
ripresa in ore
alta alta alta
1 11 22 45
2 6 11 22
3 4 9 16
4 2 7 13
a) Negli edifici ben isolati e a tenuta d’aria, un calo della temperatura interna maggiore di 2 K fino a 3 K durante il periodo di inattività non è molto
probabile. Esso dipende dalle condizioni climatiche e dalla massa termica dell’edificio.
prospetto D.11 Fattore di correzione della temperatura, fk, per il metodo di calcolo semplificato
prospetto NA.1 Temperatura esterna di progetto e temperatura esterna media annuale (Continua)
prospetto NA.1 Temperatura esterna di progetto e temperatura esterna media annuale (Continua)
prospetto NA.1 Temperatura esterna di progetto e temperatura esterna media annuale (Continua)
Fattore di esposizione ek = el
N NE E SE S SO O NO
1,20 1,20 1,15 1,10 1,00 1,05 1,10 1,15
Numero di solette "passanti"1) Numero di pareti "passanti"1) Volume del locale V ≤100 m3 Volume del locale V >100 m3
0 0,05 0
0 1 0,10 0
2 0,15 0,05
0 0,20 0,10
1 1 0,25 0,15
2 0,30 0,20
0 0,25 0,15
2 1 0,30 0,20
2 0,35 0,25
1) Vedere figura NA.1.
figura NA.1 Esempio di strutture edilizie con isolamento termico interrotto e con isolamento termico non
interrotto
Legenda
1 Isolamento termico
2 Interruzione dell’isolamento termico
a) Struttura edilizia con isolamento termico interrotto
b) Struttura edilizia con isolamento termico non interrotto
L’applicazione del metodo semplificato per il calcolo dei ponti termici è vivamente
sconsigliata in sede nazionale in quanto molto imprecisa.
Ove tuttavia il progettista volesse comunque adottare il calcolo dei ponti termici
semplificato, questa scelta deve essere chiaramente evidenziata nel rapporto di calcolo,
illustrandone le ragioni.
NA.6.2 Dispersioni H T,iue attraverso vani non riscaldati (vedere punto 7.1.2)
I valori del fattore di riduzione bu sono forniti, per diverse situazioni, dal prospetto NA.4
che segue.
prospetto NA.4 Fattore di riduzione bu per il calcolo delle dispersioni attraverso vani non riscaldati
NA 6.4 Dispersioni H T,ij da o verso zone riscaldate a temperatura diversa (vedere punto 7.1.4)
NA.6.4.1 Generalità
I valori della temperatura da considerare nelle zone adiacenti sono forniti dal
prospetto NA.5 che segue.
prospetto NA.5 Valori di temperatura dei vani adiacenti
∑Se × U e
b a = ---------------------------------------------------------
∑ i U i + ∑Se × U e
S ×
dove:
Se sono le superfici del locale adiacente appartenente ad un'altra unità immobiliare,
rivolte verso l’esterno;
Ue sono le trasmittanze delle pareti di superficie Se;
Si sono le superfici del locale adiacente appartenente ad un'altra unità immobiliare
rivolte verso unità immobiliari riscaldate;
Ui sono le trasmittanze delle pareti divisorie di superfici S i.
Per gli edifici di cui al caso b) l’ipotesi convenzionale ai fini del calcolo è che l'unità
immobiliare di cui si effettua il calcolo delle dispersioni sia l'unica riscaldata, per cui la
temperatura delle unità immobiliari adiacenti è:
θint,A (b) = θint,i - bb × (θint,i - θe)
∑ S e,E × U e,E
b b = ------------------------------------------------------------------------------
-
∑ S i,AR × U i,AR + ∑ S e,E × U e,E
dove:
Se,E sono le superfici della parte non riscaldata dell’edificio (escluse quindi quelle
dell'unità immobiliare riscaldata) rivolte verso l’esterno;
Ue,E sono le trasmittanze delle pareti di superficie Se,E;
Coefficiente di posizione b
dove:
il coefficiente b è espresso in funzione di R = U i,m/Ue,m e di P
dove:
U i,m è la trasmittanza media delle pareti che separano l'unità immobiliare contigua da
quella in esame, in W/m2×K;
Ue,m è la trasmittanza media delle pareti esterne disperdenti, in W/m×2K;
P è la superficie delle pareti esterne, espressa in percentuale della superficie totale
dell'involucro dell'unità immobiliare. A scopo semplificativo si conviene di
considerare una percentuale del:
10% per ogni parete esterna dell'unità immobiliare;
30% per pavimento o soffitto disperdente;
15% per pavimento su cantina o su terreno.
Le temperature θint,A(a) e θint,A(b) sono le temperature da attribuire alle unità immobiliari
adiacenti a quella in esame, considerata alla temperatura interna di progetto θint,i.
NA.7.1 Generalità
I ricambi dovuti alla sola infiltrazione attraverso i serramenti sono generalmente inferiori ai
ricambi dovuti per il mantenimento della qualità dell'aria. Ove i ricambi per infiltrazioni
superassero quelli previsti per fini igienici è opportuno riconsiderare la scelta dei
serramenti.
Coefficiente e per classi di schermatura Vano riscaldato con una Vano riscaldato con più di
apertura esposta una apertura esposta
Nessuna schermatura: edifici in zone ventose, edifici emergenti in altezza in centri 0,03 0,05
abitati
Schermatura moderata: edifici in campagna con alberi o altri edifici intorno ad essi, 0,02 0,03
periferie
Schermatura pesante: edifici di altezza media nei centri abitati, edifici nei boschi 0,01 0,02
I valori del trafilamento d'aria degli edifici possono essere espressi con differenze di
pressione diverse da 50 Pa. In tal caso gli altri coefficienti (schermatura) vanno adattati.
prospetto NA.11b Fattore di ripresa fRH per edifici residenziali - Abbassamento notturno per un massimo di 8 h
Ove tuttavia il progettista volesse comunque adottare il calcolo semplificato, questa scelta
deve essere chiaramente evidenziata nel rapporto di calcolo. In tal caso, i parametri da
utilizzare sono indicati nei punti seguenti.
Dispersioni: fk Commenti
Direttamente verso l’esterno 1,0 I ponti termici sono stati isolati
1,4 I ponti termici non sono stati isolati
1,0 Finestre, porte
Attraverso vani non riscaldati 0,6
Attraverso il terreno 0,5
Attraverso il soffitto 0,9
Solette sospese 0,9
Verso un edificio adiacente 0,5
Verso un’unità immobiliare adiacente 0,3
BIBLIOGRAFIA
CR 1752 Ventilation for buildings - Design criteria for the indoor environment
prEN 13465 Ventilation for buildings - Calculation methods for the
determination of air flow rates in dwellings
EN ISO 7730 Moderate thermal environments _ Determination of the PMV and
PPD indices and specifications of the conditions for thermal
comfort
EN ISO 13789 Thermal performance of buildings - Transmission heat loss
coefficient - Calculation method (ISO 13789:1999)
prEN ISO 13790 Thermal performance of buildings - Calculation of energy use for
heating (ISO/DIS 13790:1999)
prEN ISO 15927-5 Hygrothermal performance of buildings - Calculation and
presentation of climatic data - Part 5: Winter external design air
temperatures and related wind data (ISO/DIS 15927-5:2002)
UNI
Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.
di Unificazione
Via Sannio, 2
20137 Milano, Italia