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Impianti di riscaldamento negli edifici


N OR M A Metodo di calcolo del carico termico di progetto UNI EN 12831
E U R OP E A

DICEMBRE 2006

Heating systems in buildings


Method for calculation of the design heat load

La norma fornisce metodi di calcolo delle dispersioni termiche di


progetto e del carico termico in condizioni di progetto. Essa può
essere utilizzata per tutti gli edifici con altezza interna non mag-
giore di 5 m, ipotizzati in regime termico stazionario alle condizioni
di progetto.
Sono inoltre riportate informazioni per edifici di altezza elevata,
open space, edifici in cui la temperatura dell’aria e quella media
radiante differiscono sensibilmente.

TESTO ITALIANO

La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della


norma europea EN 12831 (edizione marzo 2003).

La presente norma sostituisce la UNI 7357:1974.

ICS 91.140.10

UNI © UNI
Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Sannio, 2 il consenso scritto dell’UNI.
20137 Milano, Italia www.uni.com

UNI EN 12831:2006 Pagina I


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PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-
la norma europea EN 12831 (edizione marzo 2003), che assume
così lo status di norma nazionale italiana.

La presente norma è stata elaborata sotto la competenza dell’ente


federato all’UNI
CTI - Comitato Termotecnico Italiano

La presente norma è stata ratificata dal Presidente dell’UNI ed è


entrata a far parte del corpo normativo nazionale il 14 dicembre 2006.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione per l’eventuale revisione della norma stessa.

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o
di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso
dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI corrispondenti alle
norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

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EUROPEAN STANDARD
EN 12831
NORME EUROPÉENNE
EUROPÄISCHE NORM March 2003

ICS 91.140.10

English version

Heating systems in buildings - Method for calculation of the design heat load

Systèmes de chauffage dans les bâtiments - Méthode de Heizungsanlagen in Gebäuden - Verfahren zur Berechnung
calcul des déperditions calorifiques de base der Norm-Heizlast

This European Standard was approved by CEN on 6 July 2002.

CEN members are bound to comply with the CEN/CENELEC Internal Regulations which stipulate the conditions for giving
this European Standard the status of a national standard without any alteration. Up-to-date lists and bibliographical references
concerning such national standards may be obtained on application to the Management Centre or to any CEN member.

This European Standard exists in three official versions (English, French, German). A version in any other language made by
translation under the responsibility of a CEN member into its own language and notified to the Management Centre has the same
status as the official versions.

CEN members are the national standards bodies of Austria, Belgium, Czech Republic, Denmark, Finland, France, Germany,
Greece, Hungary, Iceland, Ireland, Italy, Luxembourg, Malta, Netherlands, Norway, Portugal, Slovakia, Spain, Sweden,
Switzerland and United Kingdom.

EUROPEAN COMMITTEE FOR STANDARDIZATION


COMITÉ EUROPÉEN DE NORMALISATION
EUROPÄISCHES KOMITEE FÜR NORMUNG

Management Centre: rue de Stassart, 36 B-1050 Brussels

© 2003 CEN All rights of exploitation in any form and by any means reserved worldwide Ref. No. EN 12831:2003 E
for CEN national Members.

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INDICE

PREMESSA 1

INTRODUZIONE 2

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 2

2 RIFERIMENTI NORMATIVI 2

3 TERMINI, DEFINIZIONI E SIMBOLI 3


3.1 Termini e definizioni................................................................................................................................. 3
3.2 Simboli e unità di misura ....................................................................................................................... 4
prospetto 1 Simboli e unità di misura ............................................................................................................................ 4
prospetto 2 Indici .................................................................................................................................................................. 5

4 PRINCIPIO DEL METODO DI CALCOLO 5

5 CONSIDERAZIONI GENERALI 6
5.1 Procedimento di calcolo per uno spazio riscaldato ................................................................ 6
5.2 Procedimento di calcolo per una porzione entità di edificio o per un edificio .......... 6
5.3 Procedimento di calcolo con il metodo semplificato .............................................................. 7
figura 1 Procedimento di calcolo per uno spazio riscaldato ........................................................................... 8

6 DATI RICHIESTI 8
6.1 Dati climatici................................................................................................................................................. 9
6.2 Temperatura interna di progetto ....................................................................................................... 9
6.3 Dati dell’edificio .......................................................................................................................................... 9
prospetto 3 Parametri per il calcolo dei valori U ..................................................................................................... 10

7 DISPERSIONE TERMICA TOTALE DI PROGETTO PER UNO SPAZIO


RISCALDATO - CASI BASE 10
7.1 Dispersione termica di progetto per trasmissione ................................................................ 11
7.1.1 Dispersioni termiche direttamente verso l’esterno - coefficiente di dispersione termica H T,ie ...... 11
7.1.2 Dispersioni termiche attraverso uno spazio non riscaldato - coefficiente di dispersione
termica H T,iue ............................................................................................................................................... 12
7.1.3 Dispersioni termiche attraverso il terreno - coefficiente di dispersione termica H T,ig ........ 13
figura 2 Determinazione del parametro caratteristico B ´.............................................................. 14
figura 3 Valore U equiv,bf del pavimento del seminterrato con soletta del pavimento a livello del
suolo, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del valore B ´ ....................... 15
prospetto 4 Valore U equiv,bf del pavimento del seminterrato con soletta del pavimento a livello del
suolo, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del valore B ´ ....................... 15
figura 4 Valore U equiv,bf per gli elementi di pavimento di un seminterrato riscaldato con soletta
del pavimento 1,5 m al di sotto del livello del suolo, in funzione della trasmittanza
termica del pavimento e del valore B ´ ............................................................................................... 16
prospetto 5 Valore U equiv,bf per gli elementi di pavimento di un seminterrato riscaldato con soletta
del pavimento 1,5 m al di sotto del livello del suolo, in funzione della trasmittanza
termica del pavimento e del valore B ´............................................................................. 16
figura 5 Valore U equiv,bf per gli elementi di pavimento di un seminterrato riscaldato con soletta
del pavimento 3,0 m al di sotto del livello del suolo, in funzione della trasmittanza
termica del pavimento e del valore B ´ ............................................................................................... 17
prospetto 6 Valore U equiv,bf per gli elementi di pavimento di un seminterrato riscaldato con soletta
del pavimento 3,0 m al di sotto del livello del suolo, in funzione della trasmittanza
termica del pavimento e del valore B ´ ............................................................................................... 17
figura 6 Valore U equiv,bw per gli elementi di parete di un seminterrato riscaldato, in funzione
della trasmittanza termica delle pareti e della profondità z al di sotto del livello del suolo ....... 18

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prospetto 7 Valore Uequiv,bw per gli elementi di parete di un seminterrato riscaldato, in funzione
della trasmittanza termica delle pareti e della profondità z al di sotto del livello del suolo ....... 18
7.1.4 Dispersioni termiche verso o da spazi riscaldati a temperature diverse - coefficiente di
dispersione termica H T,ij......................................................................................................................... 19
7.2 Dispersione termica di progetto per ventilazione ................................................................. 19
7.2.1 Igiene - portata d’aria V̇ min, i ............................................................................................................... 21
7.2.2 Infiltrazione attraverso l’involucro dell’edificio - portata d’aria V̇ inf, i .................................... 21
7.2.3 Portate d’aria dovute a sistemi di ventilazione ................................................................................ 22
7.3 Spazi riscaldati in modo intermittente ........................................................................................ 22

8 CARICO TERMICO DI PROGETTO 23


8.1 Carico termico di progetto per uno spazio riscaldato ........................................................ 23
8.2 Carico termico di progetto per una porzione entità di edificio o per un edificio........ 24

9 METODO DI CALCOLO SEMPLIFICATO 24


figura 7 Esempi di dimensioni esterne nel metodo di calcolo semplificato............................................ 25
9.1 Dispersione termica di progetto per uno spazio riscaldato ............................................. 25
9.1.1 Dispersione termica totale di progetto................................................................................................ 25
9.1.2 Dispersione termica di progetto per trasmissione .......................................................................... 25
9.1.3 dispersione termica di progetto per ventilazione ............................................................................ 26
9.2 Carico termico di progetto per uno spazio riscaldato ........................................................ 26
9.2.1 Carico termico totale di progetto .......................................................................................................... 26
9.2.2 Spazi riscaldati in modo intermittente................................................................................................. 26
9.3 Carico termico totale di progetto di una porzione entità di edificio o di un edificio...... 27

APPENDICE A PARAMETRI BASE RELATIVI AL BENESSERE UMANO IN AMBIENTI


(informativa) TERMICI INTERNI - IMPORTANZA DELLA TEMPERATURA OPERANTE
NEI CALCOLI DEL CARICO TERMICO 28
prospetto A.1 Tre categorie di ambiente termico interno ........................................................................................ 28
figura A.1 Temperatura operante ottimale in funzione dell’abbigliamento e dell’attività per le tre
categorie di ambiente termico interno. I tre diagrammi mostrano anche il campo di
temperatura ammissibile per la temperatura operante ottimale nelle tre categorie ........... 29
prospetto A.2 Temperatura interna di progetto........................................................................................................... 30

APPENDICE B ISTRUZIONI PER IL CALCOLO DELLE DISPERSIONI TERMICHE DI


(informativa) PROGETTO PER CASI PARTICOLARI 32
B.1 Altezza dei locali e grandi ambienti ............................................................................................. 32
prospetto B.1 Fattore di correzione per l’altezza del locale, f h,i ........................................................................... 32
B.2 Edifici dove la temperatura dell’aria e la temperatura media radiante differiscono
in modo significativo ............................................................................................................................. 32

APPENDICE C ESEMPIO DI CALCOLO DEL CARICO TERMICO DI PROGETTO 34


(informativa)
C.1 Descrizione generale dell’esempio di calcolo ........................................................................ 34
C.1.1 Descrizione dell’edificio campione ...................................................................................................... 34
C.1.2 Piante dell’edificio ..................................................................................................................................... 34
C.1.3 Calcoli eseguiti ........................................................................................................................................... 34
C.2 Piante dell’edificio.................................................................................................................................. 35
figura C.1 Pianta del piano terreno .......................................................................................................................... 35
figura C.2 Pianta del seminterrato ........................................................................................................................... 36
figura C.3 Sezioni trasversali A-A e B-B ................................................................................................................ 37
figura C.4 Sezione trasversale C-C ......................................................................................................................... 38
figura C.5 Elementi dell’edificio ................................................................................................................................. 39
figura C.6 Ponti termici verticali ................................................................................................................................ 40
figura C.7 Ponti termici orizzontali ........................................................................................................................... 41
figura C.8 Pianta del piano terreno con le dimensioni esterne utilizzate per il metodo semplificato.......... 42

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C.3 Esempio di calcolo ................................................................................................................................ 43


C.3.1 Dati generali ................................................................................................................................................ 43
prospetto C.1 Dati generali ................................................................................................................................................ 43
C.3.2 Dati sui materiali......................................................................................................................................... 43
prospetto C.2 Dati sui materiali......................................................................................................................................... 44
C.3.3 Dati sugli elementi dell’edificio .............................................................................................................. 45
prospetto C.3 Calcolo dei valori U degli elementi dell’edificio .............................................................................. 45
C.3.4 Dati sui ponti termici ................................................................................................................................. 47
prospetto C.4 Dati sui ponti termici ................................................................................................................................. 47
C.3.5 Dispersioni termiche dell’ambiente per trasmissione .................................................................... 48
prospetto C.5 Calcolo della dispersione termica per trasmissione del locale hobby ..................................... 49
C.3.6 Dispersioni termiche per ventilazione dell’ambiente...................................................................... 50
prospetto C.6 Calcolo della dispersione termica per ventilazione, solo ventilazione naturale .................... 51
prospetto C.7 Calcolo della dispersione termica per ventilazione, sistema di ventilazione bilanciato
con scambiatore di calore ....................................................................................................................... 52
prospetto C.8 Calcolo della dispersione termica per ventilazione, estrazione semplice .............................. 53
C.3.7 Capacità di preriscaldamento ................................................................................................................ 53
prospetto C.9 Calcolo della potenza di ripresa............................................................................................................ 54
C.3.8 Carico termico totale ................................................................................................................................. 54
prospetto C.10 Calcolo del carico termico totale di progetto, solo ventilazione naturale ................................ 54
prospetto C.11 Calcolo del carico termico totale di progetto, sistema di ventilazione bilanciato con
scambiatore di calore ............................................................................................................................... 55
prospetto C.12 Calcolo del carico termico totale di progetto, estrazione semplice ........................................... 55
C.3.9 Carico termico dell’ambiente con il metodo semplificato ............................................................. 55
prospetto C.13 Calcolo semplificato del carico termico totale del locale hobby ................................................. 56
C.3.10 Carico termico totale con il metodo semplificato ............................................................................ 57
prospetto C.14 Calcolo semplificato del carico termico totale dell’edificio ........................................................... 57

APPENDICE D VALORI PREDEFINITI PER I CALCOLI SPECIFICATI NEI PUNTI DA 6 A 9 58


(normativa)
D.1 Dati climatici.............................................................................................................................................. 58
prospetto D.1 Temperatura esterna di progetto e temperatura esterna annuale media ............................... 58
D.2 Temperatura interna di progetto..................................................................................................... 58
prospetto D.2 Temperatura interna di progetto ........................................................................................................... 58
D.3 Dati relativi all’edificio .......................................................................................................................... 59
D.4 Dispersione termica di progetto per trasmissione ................................................................ 59
D.4.1 Dispersioni termiche direttamente verso l’esterno - H T,ie ........................................................... 59
prospetto D.3a Fattore di correzione, ∆Utb, per elementi verticali dell’edificio ................................................... 59
prospetto D.3b Fattore di correzione, ∆Utb, per elementi orizzontali dell’edificio............................................... 59
prospetto D.3c Fattore di correzione, ∆Utb, per le aperture ...................................................................................... 60
figura D.1 Descrizione degli elementi dell’edificio "che interrompono l’isolamento" e "che non
interrompono l’isolamento" ..................................................................................................................... 60
D.4.2 Dispersioni termiche attraverso uno spazio non riscaldato - H T,iue ............................................ 60
prospetto D.4 Fattore di riduzione della temperatura, bu ......................................................................................... 60
D.4.3 Dispersioni termiche attraverso il terreno - H T,ig .......................................................................... 61
D.4.4 Dispersioni termiche verso o da spazi riscaldati a temperature diverse - H T,ij.................... 61
prospetto D.5 Temperatura degli spazi riscaldati adiacenti .................................................................................... 61
D.5 Dispersione termica di progetto per ventilazione - H V,i .................................................... 61
D.5.1 Tasso minimo di ventilazione esterna - nmin ................................................................................... 61
prospetto D.6 Tasso minimo di ventilazione esterna, nmin ...................................................................................... 61
D.5.2 Tasso di ventilazione - n50...................................................................................................................... 61
prospetto D.7 Tasso di ventilazione per l’intero edificio, n50 .................................................................................. 62
D.5.3 Coefficiente di schermatura - e ............................................................................................................. 62
prospetto D.8 Coefficiente di schermatura, e .............................................................................................................. 62

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D.5.4 Fattore di correzione altezza - ε ........................................................................................................... 62


prospetto D.9 Fattore di correzione per l’altezza, ε................................................................................................... 62
D.6 Spazi riscaldati in modo intermittente ........................................................................................ 62
prospettoD.10a Fattore di ripresa del riscaldamento, f RH, per edifici non residenziali, periodo di inattività
notturna max. 12 h .................................................................................................................................... 63
prospettoD.10b Fattore di ripresa del riscaldamento, f RH, per edifici residenziali, periodo di inattività
notturna max. 8 h ...................................................................................................................................... 63
D.7 Metodo di calcolo semplificato ...................................................................................................... 63
D.7.1 Limitazioni all’uso ...................................................................................................................................... 63
D.7.2 Fattore di correzione della temperatura - f k .................................................................................... 63
prospetto D.11 Fattore di correzione della temperatura, f k, per il metodo di calcolo semplificato .............. 64
D.7.3 Fattore di correzione della temperatura - f∆θ ................................................................................. 64
prospetto D.12 Fattore di correzione della temperatura, f∆θ .................................................................................... 64

APPENDICE NA VALORI E PARAMETRI NAZIONALI PER IL CALCOLO DEL CARICO


(normativa) TERMICO DI PROGETTO (PUNTI DA 6 A 9) 65
NA.1 Scopo e campo di applicazione ..................................................................................................... 65
NA.2 Riferimenti normativi ............................................................................................................................ 65
NA.3 Dati climatici ............................................................................................................................................ 65
prospetto NA.1 Temperatura esterna di progetto e temperatura esterna media annuale ............................. 65
NA.4 Temperatura interna di progetto .................................................................................................... 68
prospetto NA.2 Temperature interne di progetto ......................................................................................................... 68
NA.5 Dati dell’edificio ....................................................................................................................................... 68
NA.6 Dispersioni di progetto per trasmissione................................................................................... 68
NA.6.1 Coefficiente di dispersione H T,ie ......................................................................................................... 68
prospetto NA.3 a Fattore di esposizione e k = e l.............................................................................................................. 69
prospetto NA.3 b Fattore di correzione f c (W/m2×K) per strutture edili verticali ................................................... 69
prospetto NA.3 c Fattore di correzione f c (W/m2×K) per strutture edili orizzontali .............................................. 69
prospetto NA.3 d Fattore di correzione f c (W/m2×K) per aperture ............................................................................ 69
figura NA.1 Esempio di strutture edilizie con isolamento termico interrotto e con isolamento termico
non interrotto ............................................................................................................................................... 70
NA.6.2 Dispersioni H T,iue attraverso vani non riscaldati ............................................................................ 70
prospetto NA.4 Fattore di riduzione b u per il calcolo delle dispersioni attraverso vani non riscaldati ........ 70
NA 6.3 Dispersioni H T,ig attraverso il terreno ................................................................................................ 70
NA 6.4 Dispersioni H T,ij da o verso zone riscaldate a temperatura diversa................................. 71
prospetto NA.5 Valori di temperatura dei vani adiacenti ............................................................................................ 71
prospetto NA.6 Coefficiente di posizione b ..................................................................................................................... 72
NA.7 Dispersioni di progetto per ventilazione H V,i ........................................................................ 72
NA.7.1 Generalità .................................................................................................................................................... 72
NA.7.2 Tasso minimo di ricambio d’aria esterna, n min ............................................................................... 72
prospetto NA.7 Tasso minimo di ricambio di aria esterna per edifici residenziali, n min ................................. 73
NA.7.3 Coefficiente di schermatura e ............................................................................................................... 73
prospetto NA.8 Coefficienti di schermatura e (-) .......................................................................................................... 73
NA.7.4 Fattore di correzione per l’altezza ε .................................................................................................... 73
prospetto NA.9 Fattore di correzione per l’altezza ε (-) ............................................................................................. 73
NA.7.5 Valori del trafilamento d'aria n 50 ......................................................................................................... 73
prospetto NA.10 Valori del trafilamento d'aria per l’intero edificio n 50 (1/h) ......................................................... 73
NA.8 Vani riscaldati in modo intermittente (vedere punto 7.3).................................................. 74
prospetto NA.11a Fattore di ripresa f RH per edifici non residenziali - Abbassamento notturno per un massimo
di 12 h............................................................................................................................................................ 74
prospetto NA.11b Fattore di ripresa f RH per edifici residenziali - Abbassamento notturno per un massimo
di 8 h .............................................................................................................................................................. 74
NA.9 Metodo di calcolo semplificato ....................................................................................................... 74
NA.9.1 Limitazioni d’uso ........................................................................................................................................ 74

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NA.9.2 Fattore di riduzione della temperatura f k .......................................................................................... 75


prospetto NA.12 Fattore di riduzione della temperatura f k (-) - Metodo di calcolo semplificato ...................... 75
NA.9.3 Fattore di temperatura f ∆θ per temperature di progetto più elevate ....................................... 75
prospetto NA.13 Fattore di temperatura f ∆θ per temperature di progetto più elevate ....................................... 75

BIBLIOGRAFIA 76

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PREMESSA
Il presente documento EN 12831:2003 è stato elaborato dal Comitato Tecnico
CEN/TC 228 "Sistemi di riscaldamento negli edifici", la cui segreteria è affidata al DS.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o
mediante pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro
settembre 2003, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro
marzo 2004.
Il presente documento include un'appendice normativa, appendice D, e tre appendici
informative, appendici A, B e C.
Il presente documento include una Bibliografia.
Il CEN/TC 228 tratta i seguenti argomenti:
- progettazione di sistemi di riscaldamento (ad acqua, elettrici, ecc.);
- installazione di sistemi di riscaldamento;
- commissionamento di sistemi di riscaldamento;
- istruzioni di funzionamento, manutenzione e utilizzo di sistemi di riscaldamento;
- metodi di calcolo delle dispersioni termiche di progetto e dei carichi termici di
progetto;
- metodi di calcolo della prestazione energetica dei sistemi di riscaldamento.
I sistemi di riscaldamento includono anche l'effetto di sistemi collegati quali i sistemi di
produzione ad acqua calda.
Tutte queste norme sono norme di sistema, cioè basate su requisiti riferiti al sistema nel
suo insieme e non trattano i requisiti relativi ai prodotti all'interno del sistema.
Ove possibile si fa riferimento ad altre norme europee o internazionali, quali norme di
prodotto. Comunque l'utilizzo di prodotti conformi alle norme di prodotto pertinenti non
garantisce la conformità ai requisiti del sistema.
I requisiti principalmente sono espressione dei requisiti funzionali, cioé requisiti che
trattano della funzione del sistema e non specificano la forma, il materiale, le dimensioni
o altre caratteristiche analoghe.
Le linee guida descrivono modi per soddisfare i requisiti ma potrebbero essere utilizzati
altri modi se si può provare che permettono di soddisfare i requisiti funzionali.
I sistemi di riscaldamento differiscono da Paese membro a Paese membro a causa delle
condizioni climatiche, tradizioni e regolamentazioni nazionali. In alcuni casi i requisiti sono
indicati sotto forma di classi per potersi adattare alle esigenze nazionali o individuali.
Nel caso in cui le norme siano in conflitto con regolamentazioni nazionali, queste ultime
devono essere seguite.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei
seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio,
Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo,
Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia,
Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria.

UNI EN 12831:2006 © UNI Pagina 1


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INTRODUZIONE
La presente norma specifica un metodo per il calcolo del fabbisogno di calore, nelle condi-
zioni di progetto di riferimento, per garantire il raggiungimento della temperatura interna di
progetto richiesta.
La presente norma descrive il calcolo del carico termico di progetto:
- secondo un approccio ambiente per ambiente o spazio riscaldato per spazio
riscaldato, ai fini del dimensionamento dei corpi scaldanti;
- secondo un approccio che considera l’intero edificio, o l’entità porzione di edificio, ai
fini del dimensionamento del generatore di calore.
La presente norma fornisce inoltre un metodo di calcolo semplificato.
I valori prefissati e i fattori richiesti per il calcolo del carico termico dovrebbero essere
definiti in un’appendice nazionale alla presente norma. L’appendice D riporta tutti i fattori
che possono essere determinati a livello nazionale e indica i valori predefiniti da utilizzare
quando non sono disponibili valori nazionali.

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE


La presente norma specifica i metodi di calcolo delle dimensioni termiche di progetto e del
carico termico di progetto per i casi base, nelle condizioni di progetto.
Rientrano nei casi base tutti gli edifici:
- con altezza limitata degli ambienti (non maggiore di 5 m);
- per i quali è previsto il riscaldamento a regime permanente nelle condizioni di
progetto.
Tali edifici sono, per esempio: edifici residenziali; edifici ad uso ufficio e ad uso ammini-
strativo; scuole; biblioteche; ospedali; edifici ricreativi; carceri; edifici utilizzati nel settore
della ristorazione; grandi magazzini e altri edifici ad uso commerciale; edifici industriali.
Le appendici contengono inoltre informazioni relative ai seguenti casi particolari:
- edifici di notevole altezza o grandi ambienti;
- edifici dove la temperatura dell’aria e la temperatura media radiante differiscono in
modo significativo.

2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo, e sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni, valgono unicamente se introdotte
nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non
datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli
aggiornamenti).
EN 673 Glass in building - Determination of thermal transmittance
(U value) - Calculation method
EN ISO 6946 Building components and building elements - Thermal resistance
and thermal transmittance - Calculation method (ISO 6946:1996)
EN ISO 10077-1 Thermal performance of windows, doors and shutters -
Calculation of thermal transmittance - Part 1: Simplified method
(ISO 10077-1:2000)
prEN ISO 10077-2 Thermal performance of windows, doors and shutters -
Calculation of thermal transmittance - Part 2: Numerical method
for frames (ISO/DIS 10077-2:1998)
EN ISO 10211-1 Thermal bridges in building construction - Heat flows and surface
temperatures - Part 1: General calculation methods
(ISO 10211-1:1995)

UNI EN 12831:2006 © UNI Pagina 2


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EN ISO 10211-2 Thermal bridges in building construction - Calculation of heat flows


and surface temperatures - Part 2: Linear thermal bridges
(ISO 10211-2:2001)
EN ISO 10456 Building materials and products - Procedures for determining
declared and design thermal values (ISO 10456:1999)
EN 12524 Building materials and products - Hygrothermal properties -
Tabulated design values
EN ISO 13370 Thermal performance of buildings - Heat transfer via the ground -
Calculation methods (ISO 13370:1998)
EN ISO 14683 Thermal bridges in building construction - Linear thermal
transmittance - Simplified methods and default values
(ISO 14683:1999)

3 TERMINI, DEFINIZIONI E SIMBOLI

3.1 Termini e definizioni


Ai fini della presente norma europea si applicano i termini e le definizioni seguenti.

3.1.1 seminterrato: Un ambiente è considerato seminterrato se oltre il 70% della superficie delle
sue pareti esterne è a contatto con il terreno.

3.1.2 elemento dell’edificio: Componente dell’edificio, come una parete o un pavimento.

3.1.3 entità porzione di edificio: Volume totale degli spazi riscaldati serviti da un impianto di
riscaldamento comune (singole abitazioni), dove il calore fornito ad ogni singola abita-
zione può essere controllato, a livello centrale, dall’occupante.

3.1.4 differenza di temperatura di progetto: Differenza tra la temperatura interna di progetto e la


temperatura esterna di progetto.

3.1.5 dispersione termica di progetto: Quantità di calore per unità di tempo, rilasciata dall’edificio
all’ambiente esterno nelle condizioni di progetto specificate.

3.1.6 coefficiente di dispersione termica di progetto: Dispersione termica di progetto per unità di
differenza di temperatura.

3.1.7 scambio termico di progetto: Calore trasferito all’interno di una entità porzione di edificio o
di un edificio.

3.1.8 carico termico di progetto: Potenza termica necessaria per ottenere le condizioni di
progetto specificate.

3.1.9 dispersione termica di progetto per trasmissione, dello spazio considerato: Dispersione
termica verso l’esterno, risultante dalla conduzione termica attraverso le superfici circo-
stanti e dallo scambio termico tra spazi riscaldati all’interno di un edificio.

3.1.10 dispersione termica di progetto per ventilazione, dello spazio considerato: Dispersione
termica verso l’esterno, determinata da ventilazione e infiltrazione attraverso l’involucro
dell’edificio e dal calore trasferito per ventilazione da uno spazio riscaldato a un altro
spazio riscaldato.

3.1.11 temperatura dell’aria esterna: Temperatura dell’aria all’esterno dell’edificio.

3.1.12 temperatura esterna di progetto: Temperatura dell’aria esterna utilizzata per il calcolo delle
dispersioni termiche di progetto.

3.1.13 spazio riscaldato: Spazio da riscaldarsi alla temperatura interna di progetto specificata.

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3.1.14 temperatura dell’aria interna: Temperatura dell’aria all’interno dell’edificio.

3.1.15 temperatura interna di progetto: Temperatura operante al centro dello spazio riscaldato (ad
un’altezza da 0,6 m a 1,6 m), utilizzata per il calcolo delle dispersioni termiche di progetto.

3.1.16 temperatura esterna media annuale: Valore medio della temperatura esterna durante
l’anno.

3.1.17 temperatura operante: Media aritmetica della temperatura dell’aria interna e della tempe-
ratura media radiante.

3.1.18 zona termica: Parte dello spazio riscaldato ad una temperatura predeterminata e con
variazioni spaziali trascurabili della temperatura interna.

3.1.19 spazio non riscaldato: Spazio che non fa parte dello spazio riscaldato.

3.1.20 sistema di ventilazione: Sistema che fornisce le portate d’aria specificate.

3.1.21 zona: Insieme di spazi con caratteristiche termiche simili.

3.2 Simboli e unità di misura


Ai fini della presente norma europea si applicano i simboli, le unità di misura e gli indici
seguenti.
prospetto 1 Simboli e unità di misura

Simbolo Definizione Unità di misura


a, b, c, f vari fattori di correzione -
A area m2
B´ parametro caratteristico m
cp capacità termica specifica a pressione costante J/(kg×K)
d spessore m
ei coefficiente di schermatura -
e k, e l fattori di correzione per l’esposizione -
Gw fattore di correzione per acqua del sottosuolo -
h coefficiente superficiale di scambio termico W/(m2×K)
H coefficiente di dispersione termica, coefficiente di scambio termico W/K
l lunghezza m
n tasso di ventilazione esterna h-1
n50 tasso di ventilazione con una differenza di pressione di 50 Pa tra l’interno e l’esterno dell’edificio h-1
P perimetro della soletta del pavimento m
Q quantità di calore, quantità di energia J
T temperatura termodinamica su scala Kelvin K
U trasmittanza termica W/(m2×K)
v velocità del vento m/s
V volume m3
V˙ portata d’aria m3/s
ε fattore di correzione per l’altezza -

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prospetto 1 Simboli e unità di misura (Continua)

Simbolo Definizione Unità di misura


Φ dispersione termica, potenza termica W
ΦHL carico termico W
η rendimento %
λ conduttività W/(m×K)
θ temperatura su scala Celsius °C
ρ massa volumica dell’aria a θint,i kg/m3
Ψ trasmittanza termica lineare W/(m×K)

prospetto 2 Indici

a : aria h : altezza o : operante


A : porzione di edificio inf : infiltrazione r : radiante media
bdg,B : edificio int : interno RH : ripresa del riscaldamento
bf : pavimento del seminterrato i, j : spazio riscaldato su : alimentazione
bw : parete del seminterrato k : elemento dell’edificio T : trasmissione
e : esterno, parte esterna l : ponte termico tb : tipo di edificio
env : involucro m : media annuale u : spazio non riscaldato
equiv : equivalente mech : meccanico V : ventilazione
ex : estrazione min : minimo ∆θ : maggiore temperatura interna
g : terreno nat : naturale W : acqua, finestra/parete

4 PRINCIPIO DEL METODO DI CALCOLO


Il metodo di calcolo, per i casi base, si fonda sulle seguenti ipotesi:
- distribuzione uniforme della temperatura (temperatura dell’aria e temperatura di
progetto);
- dispersioni termiche calcolate in condizioni di regime permanente, presupponendo
proprietà costanti, come valori di temperatura, caratteristiche degli elementi
dell’edificio, ecc.
Il procedimento per i casi base può essere utilizzato per la maggior parte degli edifici:
- con altezza interna non maggiore di 5 m;
- riscaldati, o che si suppone siano riscaldati, ad una temperatura specificata in condi-
zioni di regime permanente;
- dove si assume che la temperatura dell’aria e la temperatura operante abbiano lo
stesso valore.
Negli edifici scarsamente isolati e/o durante i periodi di ripresa del riscaldamento con
sistemi di emissione ad elevato scambio termico per convezione, per esempio riscalda-
mento ad aria, o ampie superfici riscaldanti con significative componenti radianti, per
esempio sistemi di riscaldamento a pavimento o a soffitto, possono esservi rilevanti diffe-
renze tra la temperatura dell’aria e la temperatura operante, nonché una minore
uniformità di distribuzione della temperatura nell’ambiente, che potrebbero determinare
significativi scostamenti rispetto al caso base. Tali casi devono essere considerati casi
particolari (vedere appendice B). La distribuzione non uniforme della temperatura può
rientrare anche nel caso specificato nel punto 7.1.4.
Inizialmente, si calcolano le dispersioni termiche di progetto. Questi risultati sono quindi
utilizzati per determinare il carico termico di progetto.

UNI EN 12831:2006 © UNI Pagina 5


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Per il calcolo delle dispersioni termiche di progetto di uno spazio riscaldato, devono
essere considerate le seguenti componenti:
- la dispersione termica di progetto per trasmissione, vale a dire la dispersione termica
verso l’esterno determinata dalla conduzione termica attraverso le superfici circo-
stanti, e lo scambio termico tra spazi riscaldati, dovuto al fatto che spazi riscaldati
adiacenti possono essere riscaldati, o convenzionalmente si suppone siano
riscaldati, a temperature diverse. Per esempio, si può supporre che ambienti
adiacenti appartenenti a un altro appartamento siano riscaldati a una temperatura
fissa, corrispondente a quella di un appartamento non occupato;
- la dispersione termica di progetto per ventilazione, vale a dire la dispersione termica
verso l’esterno dovuta a ventilazione o infiltrazione attraverso l’involucro dell’edificio,
e il calore trasferito per ventilazione da uno spazio riscaldato ad un altro spazio
riscaldato all’interno dell’edificio.

5 CONSIDERAZIONI GENERALI

5.1 Procedimento di calcolo per uno spazio riscaldato


Le fasi del procedimento di calcolo per uno spazio riscaldato sono le seguenti (vedere
figura 1):
a) determinare il valore della temperatura esterna di progetto e della temperatura
media annuale;
b) specificare lo stato di ogni spazio (riscaldato o non riscaldato) e i valori della tempe-
ratura interna di progetto di ogni spazio riscaldato;
c) determinare le caratteristiche dimensionali e termiche di tutti gli elementi dell’edificio,
per ogni spazio riscaldato e non riscaldato;
d) calcolare il coefficiente di dispersione termica di progetto per trasmissione e moltipli-
carlo per la differenza di temperatura di progetto, per ottenere la dispersione termica
di progetto per trasmissione dello spazio riscaldato;
e) calcolare il coefficiente di dispersione termica di progetto per ventilazione e moltipli-
carlo per la differenza di temperatura di progetto per ottenere la dispersione termica
di progetto per ventilazione dello spazio riscaldato;
f) calcolare la dispersione termica di progetto totale dello spazio riscaldato, sommando
la dispersione termica di progetto per trasmissione e la dispersione termica di
progetto per ventilazione;
g) calcolare la potenza termica di ripresa del riscaldamento dello spazio riscaldato,
ovvero la potenza aggiuntiva, richiesta per compensare gli effetti del riscaldamento
intermittente;
h) calcolare il carico termico totale di progetto dello spazio riscaldato sommando la
dispersione termica di progetto totale e la potenza di ripresa del riscaldamento.

5.2 Procedimento di calcolo per una porzione entità di edificio o per un edificio
Per il dimensionamento del sistema di produzione del calore, per esempio uno
scambiatore di calore o un generatore di calore, deve essere calcolato il carico termico di
progetto totale della porzione entità di edificio o dell’edificio. Il procedimento di calcolo si
basa sui risultati del calcolo eseguito per ogni spazio riscaldato.
Le fasi del procedimento di calcolo per una porzione entità di edificio o per un edificio
sono le seguenti:
a) sommare le dispersioni termiche di progetto per trasmissione di tutti gli spazi
riscaldati, senza considerare il calore scambiato all’interno dei confini specificati del
sistema, per ottenere la dispersione termica di progetto totale per trasmissione della
porzione entità di edificio o dell’edificio;

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b) sommare le dispersioni termiche di progetto per ventilazione di tutti gli spazi


riscaldati senza considerare il calore scambiato all’interno dei confini specificati del
sistema, per ottenere la dispersione termica totale di progetto per ventilazione della
porzione entità di edificio o dell’edificio;
c) calcolare la dispersione termica totale di progetto della porzione entità di edificio o
dell’edificio, sommando la dispersione termica totale di progetto per trasmissione e
la dispersione termica totale di progetto per ventilazione;
d) sommare le potenze di ripresa del riscaldamento di tutti gli spazi riscaldati, per
ottenere la potenza di ripresa totale della porzione entità di edificio o dell’edificio,
richiesta per compensare gli effetti del riscaldamento intermittente;
e) calcolare il carico termico totale di progetto della porzione entità di edificio o
dell’edificio, sommando la dispersione termica totale di progetto e la potenza termica
di ripresa totale.

5.3 Procedimento di calcolo con il metodo semplificato


Il procedimento di calcolo con il metodo semplificato è analogo al procedimento descritto
nel punto 5.1 e nel punto 5.2. Tuttavia, la determinazione delle diverse dispersioni
termiche è semplificata. Il metodo semplificato è descritto nel punto 9.

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figura 1 Procedimento di calcolo per uno spazio riscaldato

6 DATI RICHIESTI
L’appendice D della presente norma fornisce informazioni sui dati richiesti per l’esecu-
zione del calcolo del carico termico. Quando non è disponibile un’appendice nazionale
alla presente norma, come riferimento che fornisce i valori nazionali, le informazioni
necessarie possono essere ottenute dai valori predefiniti riportati nell’appendice D.
Sono richiesti i dati seguenti.

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6.1 Dati climatici


Per questo metodo di calcolo, si utilizzano i seguenti dati climatici:
- temperatura esterna di progetto, θe, per il calcolo della dispersione termica di
progetto verso l’esterno;
- temperatura esterna media annuale, θm,e, per il calcolo della dispersione termica
verso il terreno.
Devono essere eseguiti calcoli per determinare i dati climatici di progetto. Poiché non vi è
ancora un accordo europeo relativamente al calcolo e alla presentazione di questi
parametri climatici, devono essere utilizzati i valori nazionali definiti e pubblicati.
Per il calcolo e la presentazione della temperatura esterna di progetto, gli enti nazionali o
pubblici possono fare riferimento al prEN ISO 15927-5. Un’altra possibilità, per la determi-
nazione della temperatura esterna di progetto consiste nell’utilizzo della più bassa tempe-
ratura media di due giornate, registrata per dieci volte in un periodo di vent’anni.

6.2 Temperatura interna di progetto


La temperatura interna utilizzata per il calcolo della dispersione termica di progetto, è la
temperatura interna di progetto θint. Per il caso base, si assume che la temperatura
operante e la temperatura dell’aria interna abbiano lo stesso valore. Nei casi in cui
l’assunzione non sia applicabile, fare riferimento all’appendice B per maggiori informa-
zioni.
Le informazioni relative alla temperatura interna di progetto e ai valori da utilizzare devono
essere fornite in un’appendice nazionale alla presente norma o nelle specifiche di
progetto. Quando non è disponibile un’appendice nazionale, si applicano i valori prede-
finiti riportati nel punto D.2.

6.3 Dati dell’edificio


I dati richiesti per il calcolo ambiente per ambiente sono elencati di seguito:
Vi volume d’aria interno di ogni ambiente (spazi riscaldati e non riscaldati) in metri cubi
(m3);
Ak area di ciascun elemento dell’edificio in metri quadrati (m2);
Uk trasmittanza termica di ciascun elemento dell’edificio in Watt al metro quadrato per
Kelvin (W/m2×K);
Ψl trasmittanza termica lineare di ciascun ponte termico lineare in Watt al metro per
Kelvin (W/m×K);
ll lunghezza di ciascun ponte termico lineare in metri (m).
Il calcolo della trasmittanza termica (valore U ) degli elementi dell’edificio deve essere
eseguito facendo riferimento alle condizioni al contorno e alle caratteristiche dei materiali,
definite e raccomandate nelle norme (pr)EN. Tutti i parametri utilizzati per il calcolo dei
valori U degli elementi dell’edificio, con i riferimenti alle relative norme applicabili, sono
riportati nel prospetto seguente. Possono essere utilizzati valori nazionali se si applicano
condizioni o regolamenti locali tipici. Tali valori devono essere definiti e pubblicati a livello
nazionale.

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prospetto 3 Parametri per il calcolo dei valori U

Simbolo Definizione del parametro Riferimento alla norma (pr)EN


e unità di misura corrispondente
Rsi (m2×K/W) Resistenza termica superficiale interna EN ISO 6946
2
Rse (m ×K/W) Resistenza termica superficiale esterna EN ISO 6946
λ (W/m×K) Conduttività termica (materiali omogenei):
- determinazione dei valori dichiarati e di progetto (procedimento) EN ISO 10456
- valori di progetto tabulati (valori cautelativi) EN 12524
- tipi di terreno EN ISO 13370
- posizione e condizioni di umidità locali (in funzione del Paese) norme nazionali
R (m2×K/W) Resistenza termica di materiali (non) omogenei EN ISO 6946
2
Ra (m ×K/W) Resistenza termica di strati d’aria o cavità:
- strati d’aria non ventilati, leggermente ventilati e ben ventilati EN ISO 6946
- in finestre accoppiate e doppie EN ISO 10077-1
U (W/m2×K) Trasmittanza termica:
- metodo generale di calcolo EN ISO 6946
- finestre, porte (valori calcolati e tabulati) EN ISO 10077-1
- telai (metodo numerico) prEN ISO 10077-2
- vetrate EN 673
Ψ (W/m×K) Trasmittanza termica lineare (ponti termici):
- calcolo dettagliato (numerico - 3D) EN ISO 10211-1
- calcolo dettagliato (2D) EN ISO 10211-2
- calcolo semplificato EN ISO 14683
χ (W/K) Trasmittanza termica puntiforme (ponti termici 3D) EN ISO 10211-1

Per la determinazione del coefficiente di dispersione termica per ventilazione, si utilizzano


le seguenti quantità, come appropriate:
nmin tasso di ventilazione esterna minimo orario (h-1);
n50 tasso orario di ventilazione con una differenza di pressione di 50 Pa tra interno ed
esterno (h-1);
V˙ inf portata d’aria per infiltrazione dovuta a mancanza di tenuta dell’involucro
dell’edificio, tenendo conto del vento e dell’effetto camino, in metri cubi al secondo
(m3/s);
V˙ su portata d’aria di rinnovo in metri cubi al secondo (m3/s);
V˙ ex portata d’aria di estrazione in metri cubi al secondo (m3/s);
ηV rendimento del sistema di recupero del calore sull’aria di estrazione.
La scelta delle dimensioni dell’edificio utilizzate deve essere chiaramente specificata.
Qualsiasi siano le dimensioni scelte, devono essere incluse le dispersioni attraverso
l’intera area delle pareti esterne. Possono essere utilizzate le dimensioni interne, esterne
o interne totali secondo la EN ISO 13789, ma le dimensioni dell’edificio scelte devono
essere chiaramente specificate e mantenute invariate per l’intera esecuzione del calcolo.
Occorre notare che la EN ISO 13789 non contempla l’approccio ambiente per ambiente.

7 DISPERSIONE TERMICA TOTALE DI PROGETTO PER UNO SPAZIO RISCALDATO -


CASI BASE
La dispersione termica totale di progetto per uno spazio riscaldato (i), Φi, è calcolata
come segue:
Φi = ΦT,i + ΦV,i [W] (1)
dove:
ΦT,I = dispersione termica di progetto per trasmissione per lo spazio riscaldato (i) in
Watt (W);

UNI EN 12831:2006 © UNI Pagina 10


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ΦV,I = dispersione termica di progetto per ventilazione per lo spazio riscaldato (i) in
Watt (W).

7.1 Dispersione termica di progetto per trasmissione


La dispersione termica di progetto per trasmissione per uno spazio riscaldato (i), ΦT,i, è
calcolata come segue:
ΦT,i = (H T,ie + H T,iue + H T,ig + H T,ij ) _ (θint,i - θe ) [W] (2)
dove:
H T,ie = coefficiente di dispersione termica per trasmissione dallo spazio riscaldato (i)
verso l’esterno (e) attraverso l’involucro dell’edificio, in Watt per Kelvin (W/K);
H T,iue = coefficiente di dispersione termica per trasmissione dallo spazio riscaldato (i)
verso l’esterno (e) attraverso lo spazio non riscaldato (u), in Watt per Kelvin
(W/K);
H T,ig = coefficiente di dispersione termica per trasmissione verso il terreno, in condizioni
di regime permanente, dallo spazio riscaldato (i) verso il terreno (g), in Watt per
Kelvin (W/K);
H T,ij = coefficiente di dispersione termica per trasmissione dallo spazio riscaldato (i) a
uno spazio adiacente (j) riscaldato ad una temperatura significativamente
diversa, per esempio uno spazio riscaldato adiacente all’interno della porzione
entità di edificio o uno spazio riscaldato di una porzione entità di edificio
adiacente, in Watt per Kelvin (W/K);
θint,I = temperatura interna di progetto dello spazio riscaldato (i) in gradi centigradi (°C);
θe = temperatura esterna di progetto in gradi centigradi (°C).

7.1.1 Dispersioni termiche direttamente verso l’esterno - coefficiente di dispersione termica H T,ie
Il coefficiente di dispersione termica di progetto per trasmissione dallo spazio riscaldato (i)
verso l’esterno (e), H T,ie, dipende da tutti gli elementi dell’edificio e dai ponti termici lineari
che separano lo spazio riscaldato dall’ambiente esterno, come pareti, pavimento, soffitto,
porte e finestre. H T,ie è calcolato come segue:
H T,ie = ∑ kAk × U k × e k + ∑ iΨi × l i × e i [W/K] (3)
dove:
Ak = area dell’elemento dell’edificio (k) in metri quadrati (m2);
e k, e l= fattori di correzione per l’esposizione, che tengono conto di influssi climatici
quali una diversa isolazione, l’assorbimento di umidità degli elementi
dell’edificio, la velocità del vento e la temperatura, a condizione che tali influssi
non siano già stati considerati nella determinazione dei valori U
(EN ISO 6946).
e k e e l devono essere determinati su base nazionale. In assenza di valori
nazionali, si applicano i valori predefiniti riportati nel punto D.4.1;
Uk = trasmittanza termica dell’elemento dell’edificio (k) in Watt al metro quadrato
per Kelvin (W/m2×K), calcolata secondo:
- EN ISO 6946 (per elementi opachi);

UNI EN 12831:2006 © UNI Pagina 11


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- EN ISO 10077-1 (per porte e finestre);


- o in base alle indicazioni fornite nei Benestari Tecnici Europei;
ll = lunghezza del ponte termico lineare (l) tra l’interno e l’esterno in metri (m);
Ψl = trasmittanza termica lineare del ponte termico lineare (l) in Watt al metro per
Kelvin (W/m×K)× Ψl deve essere determinato in uno dei due modi seguenti:
- per una valutazione di massima, utilizzando i valori tabulati forniti nella
EN ISO 14683;
- oppure calcolando il valore secondo la EN ISO 10211-2.
I valori tabulati di Ψl nella EN ISO 14683 sono indicati per un approccio che
consideri l’intero edificio e non per un approccio ambiente per ambiente. La
ripartizione proporzionale del valoreΨl tra gli ambienti è a discrezione del
progettista del sistema.
I ponti termici non lineari non sono considerati in questo calcolo.
Metodo semplificato per le dispersioni termiche per trasmissione lineare
Il seguente metodo semplificato può essere utilizzato per il calcolo delle dispersioni
termiche per trasmissione lineare:
Ukc = Uk + ∆Utb [W/m2×K] (4)
dove:
Ukc = trasmittanza termica corretta dell’elemento dell’edificio (k), considerando i
ponti termici lineari, in Watt al metro quadrato per Kelvin (W/m2×K);
Uk = trasmittanza termica dell’elemento dell’edificio (k) in Watt al metro quadrato per
Kelvin (W/m2×K);
∆Utb = fattore di correzione in Watt al metro quadrato per Kelvin (W/m2×K), in funzione
del tipo di elemento dell’edificio. I valori predefiniti sono indicati nel punto D.4.1.

7.1.2 Dispersioni termiche attraverso uno spazio non riscaldato - coefficiente di dispersione
termica H T,iue
Se vi è uno spazio non riscaldato (u) tra lo spazio riscaldato (i) e l’esterno (e), il coeffi-
ciente di dispersione termica di progetto per trasmissione, H T,iue, dallo spazio riscaldato
verso l’esterno è calcolato come segue:
H T,iue = ∑ kAk × U k × b u + ∑ iΨi × l i × b u [W/K] (5)
dove:
bu = fattore di riduzione della temperatura, che tiene conto della differenza tra la
temperatura dello spazio non riscaldato e la temperatura esterna di progetto.
Il fattore di riduzione della temperatura, bu, può essere determinato con uno dei tre metodi
seguenti:
a) se la temperatura dello spazio non riscaldato, θu, nelle condizioni di progetto, è
specificata o calcolata, bu è dato da:
θ int,i – θ u
b u = --------------------
- [-] (6)
θ int,i – θ e
b) se θu non è nota, bu è dato da:
H ue
b u = -----------------------
- [-] (7)
H iu – H ue
dove:
Hiu = coefficiente di dispersione termica dallo spazio riscaldato (i) allo spazio non
riscaldato (u) in Watt per Kelvin (W/K), considerando:
- le dispersioni termiche per trasmissione (dallo spazio riscaldato allo
spazio non riscaldato);

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- le dispersioni termiche per ventilazione (portata d’aria tra lo spazio


riscaldato e lo spazio non riscaldato);
Hue = coefficiente di dispersione termica dallo spazio non riscaldato (u) all’esterno
(e) in Watt per Kelvin (W/K), considerando:
- le dispersioni termiche per trasmissione (verso l’esterno e verso il
terreno);
- le dispersioni termiche per ventilazione (tra lo spazio non riscaldato e
l’esterno).
c) Riferimento a un’appendice nazionale alla presente norma, che fornisca i valori di bu
per ciascun caso. In assenza di valori nazionali, si applicano i valori predefiniti
riportati nel punto D.4.2.

7.1.3 Dispersioni termiche attraverso il terreno - coefficiente di dispersione termica H T,ig


Il tasso di dispersione termica attraverso i pavimenti e le pareti di un seminterrato, diretta-
mente o indirettamente a contatto con il terreno, dipende da diversi fattori. Tali fattori
comprendono l’area e il perimetro esposto della soletta del pavimento, la profondità del
pavimento del seminterrato al di sotto del livello del suolo e le proprietà termiche del
terreno.
Ai fini della presente norma, il tasso di dispersione termica verso il terreno può essere
calcolato secondo la EN ISO 13370:
- in modo dettagliato,
- o in modo semplificato, come descritto più sotto. In questo caso, non si tiene conto
delle dispersioni termiche dovute ai ponti termici.
Il coefficiente di dispersione termica di progetto per trasmissione verso il terreno in condi-
zioni di regime permanente, HT,ig, dallo spazio riscaldato (i) verso il terreno (g), è calcolato
come segue:
H T,ig = f g1 × f g2 × ( ∑ kAk × U equiv,k ) × G w [W/K] (8)
dove:
fg1 = fattore di correzione che tiene conto dell’influenza della variazione annuale
della temperatura esterna. Questo fattore deve essere determinato su base
nazionale. In assenza di valori nazionali, si applica il valore predefinito
riportato nel punto D.4.3;
fg2 = fattore di riduzione della temperatura, che tiene conto della differenza tra la
temperatura esterna media annuale e la temperatura esterna di progetto, dato
da:
θ int,i – θ m,e
f g2 = -------------------------
-;
θ int,i – θ e
Ak = area dell’elemento dell’edificio (k) a contatto con il terreno, in metri
quadrati (m2);
Uequiv,k = trasmittanza termica equivalente dell’elemento dell’edificio (k) in Watt al metro
quadrato per Kelvin (W/m2×K), determinata in funzione della tipologia del
pavimento (vedere figure da 3 a 6 e prospetti da 4 a 7);
GW = fattore di correzione che tiene conto dell’influenza dell’acqua del sottosuolo.
Se la distanza tra la falda freatica considerata e il livello del pavimento del
seminterrato (soletta del pavimento) è minore di 1 m, si deve tenere conto di
tale influenza.
Questo fattore può essere calcolato secondo la EN ISO 13370 e deve essere
determinato su base nazionale. In assenza di valori nazionali, si applicano i
valori predefiniti riportati nel punto D.4.3.

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Le figure da 3 a 6 e i prospetti da 4 a 7 forniscono i valori di Uequiv,k per le diverse tipologie


di pavimento distinte nella EN ISO 13370, in funzione del valore U degli elementi
dell’edificio e del parametro caratteristico B ´ . In tali figure e prospetti, si assume che la
conduttività termica del terreno sia λg = 2,0 W/m×K e non si tiene conto degli effetti
dell’isolamento perimetrale.
Il parametro caratteristico B´ è dato da (vedere figura 2):
´ Ag
B = ------------------
- [m] (9)
0,5 × P
dove:
Ag = area della soletta del pavimento considerata, in metri quadrati (m2). Per un intero
edificio, Ag è l’area totale del piano terreno. Per parte di un edificio, per esempio
una porzione entità di edificio in fabbricati a schiera, Ag è l’area del piano terreno
considerata;
P = perimetro della soletta del pavimento considerata in metri (m). Per un intero
edificio, P è il perimetro totale dell’edificio. Per parte di un edificio, per esempio
una porzione entità di edificio in fabbricati a schiera, P comprende solo la
lunghezza delle pareti esterne che separano lo spazio riscaldato considerato
dall’ambiente esterno.
figura 2 Determinazione del parametro caratteristico B ´
Dimensioni in metri

Ag = 150 m2Ag = 75 m2
P = 50 P = 15 m
B’ = 6 B’ = 10

Nella EN ISO 13370, il parametro B ´ è calcolato per l’intero edificio. Applicando


l’approccio ambiente per ambiente, B ´ deve essere determinato per ciascun ambiente in
uno dei tre modi seguenti:
- per tutti gli ambienti senza pareti esterne che separano lo spazio riscaldato consi-
derato dall’ambiente esterno, utilizzare il valore B ´ calcolato per l’intero edificio;
- per tutti gli ambienti con un pavimento ben isolato (Ufloor < 0,5 W/m2×K), utilizzare il
valore B´ calcolato per l’intero edificio;
- per tutti gli altri ambienti, calcolare separatamente il valore B ´ secondo l’approccio
ambiente per ambiente (calcolo cautelativo).
Soletta del pavimento a livello del suolo
La trasmittanza termica equivalente del pavimento del seminterrato è indicata nella figura
3 e nel prospetto 4, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del parametro
caratteristico B ´.

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figura 3 Valore Uequiv,bf del pavimento del seminterrato con soletta del pavimento a livello del suolo, in
funzione della trasmittanza termica del pavimento e del valore B ´
Legenda
a) Pavimento di calcestruzzo (senza isolamento)
b) Valore B ´ [m]
c) Uequiv,bf [W/m2×K]
a
U = 2 W/m×2K
U = 1 W/m2×K
U = 0,5 W/m2×K
U = 0,25 W/m2×K

prospetto 4 Valore Uequiv,bf del pavimento del seminterrato con soletta del pavimento a livello del suolo, in
funzione della trasmittanza termica del pavimento e del valore B ´

Valore B ´ Uequiv,bf (per z = 0 m)


m W/m2×K

senza isolamento Ufloor = Ufloor = Ufloor = Ufloor =


2,0 W/m2×K 1,0 W/m2×K 0,5 W/m2×K 0,25 W/m2×K
2 1,30 0,77 0,55 0,33 0,17
4 0,88 0,59 0,45 0,30 0,17
6 0,68 0,48 0,38 0,27 0,17
8 0,55 0,41 0,33 0,25 0,16
10 0,47 0,36 0,30 0,23 0,15
12 0,41 0,32 0,27 0,21 0,14
14 0,37 0,29 0,24 0,19 0,14
16 0,33 0,26 0,22 0,18 0,13
18 0,31 0,24 0,21 0,17 0,12
20 0,28 0,22 0,19 0,16 0,12

Seminterrato riscaldato con soletta del pavimento al di sotto del livello del suolo
La base di calcolo della trasmittanza termica equivalente per un seminterrato riscaldato
parzialmente o completamente al di sotto del livello del suolo, è simile a quella con soletta
del pavimento a livello del suolo, ma si riferisce a due tipi di elementi dell’edificio, vale a
dire Uequiv,bf per gli elementi di pavimento e Uequiv,bw per gli elementi di parete.

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La trasmittanza termica equivalente per gli elementi di pavimento è indicata nelle figure 4
e 5 e nei prospetti 5 e 6, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del
parametro caratteristico B ´. La trasmittanza termica equivalente per gli elementi delle
pareti è indicata nella figura 6 e nel prospetto 7, in funzione della trasmittanza termica
della parete e della profondità al di sotto del livello del suolo.
Per un seminterrato riscaldato, parzialmente al di sotto del livello del suolo, le dispersioni
termiche direttamente verso l’esterno di quelle parti del seminterrato che si trovano al di
sopra del livello del suolo, sono determinate secondo il punto 7.1.1 senza le influenze del
terreno e considerando solo quelle parti degli elementi dell’edificio che si trovano al di
sopra del livello del suolo.
figura 4 Valore Uequiv,bf per gli elementi di pavimento di un seminterrato riscaldato con soletta del pavimento
1,5 m al di sotto del livello del suolo, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del
valore B ´
Legenda
a) Pavimento di calcestruzzo (senza isolamento)
b) Valore B ´ [m]
c) Uequiv,bf [W/m2×K]
a
U = 2 W/m2×K
U = 1 W/m2×K
U = 0,5 W/m2×K
U = 0,25 W/m2×K

prospetto 5 Valore Uequiv,bf per gli elementi di pavimento di un seminterrato riscaldato con soletta del pavimento
1,5 m al di sotto del livello del suolo, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del
valore B ´
Valore B ´ Uequiv,bf (per z = 1,5 m)
m W/m2×K
senza isolamento Ufloor = Ufloor = Ufloor = Ufloor =
2,0 W/m2×K 1,0 W/m2×K 0,5 W/m2×K 0,25 W/m2×K
2 0,86 0,58 0,44 0,28 0,16
4 0,64 0,48 0,38 0,26 0,16
6 0,52 0,40 0,33 0,25 0,15
8 0,44 0,35 0,29 0,23 0,15
10 0,38 0,31 0,26 0,21 0,14
12 0,34 0,28 0,24 0,19 0,14
14 0,30 0,25 0,22 0,18 0,13
16 0,28 0,23 0,20 0,17 0,12
18 0,25 0,22 0,19 0,16 0,12
20 0,24 0,20 0,18 0,15 0,11

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figura 5 Valore Uequiv,bf per gli elementi di pavimento di un seminterrato riscaldato con soletta del pavimento
3,0 m al di sotto del livello del suolo, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del
valore B ´
Legenda
a) Pavimento di calcestruzzo (senza isolamento)
b) Valore B ´[m]
c) Uequiv,bf [W/m2×K]
a
U = 2 W/m2×K
U = 1 W/m2×K
U = 0,5 W/m2×K
U = 0,25 W/m2×K

prospetto 6 Valore Uequiv,bf per gli elementi di pavimento di un seminterrato riscaldato con soletta del pavimento
3,0 m al di sotto del livello del suolo, in funzione della trasmittanza termica del pavimento e del
valore B ´

Valore B ´ Uequiv,bf (per z = 3,0 m)


m W/m2×K

senza isolamento Ufloor = Ufloor = Ufloor = Ufloor =


2,0 W/m2×K 1,0 W/m2×K 0,5 W/m2×K 0,25 W/m2×K
2 0,63 0,46 0,35 0,24 0,14
4 0,51 0,40 0,33 0,24 0,14
6 0,43 0,35 0,29 0,22 0,14
8 0,37 0,31 0,26 0,21 0,14
10 0,32 0,27 0,24 0,19 0,13
12 0,29 0,25 0,22 0,18 0,13
14 0,26 0,23 0,20 0,17 0,12
16 0,24 0,21 0,19 0,16 0,12
18 0,22 0,20 0,18 0,15 0,11
20 0,21 0,18 0,16 0,14 0,11

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figura 6 Valore Uequiv,bw per gli elementi di parete di un seminterrato riscaldato, in funzione della trasmittanza
termica delle pareti e della profondità z al di sotto del livello del suolo
Legenda
a) Valore U delle pareti [W/m2×K]
b) Uequiv,bw [W/m×2K]
z=0m
z=1m
z=2m
z=3m

prospetto 7 Valore Uequiv,bw per gli elementi di parete di un seminterrato riscaldato, in funzione della trasmittanza
termica delle pareti e della profondità z al di sotto del livello del suolo

Uwall Uequiv,bw
W/m2×K W/m2×K

z=0m z=1m z=2m z=3m


0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
0,50 0,44 0,39 0,35 0,32
0,75 0,63 0,54 0,48 0,43
1,00 0,81 0,68 0,59 0,53
1,25 0,98 0,81 0,69 0,61
1,50 1,14 0,92 0,78 0,68
1,75 1,28 1,02 0,85 0,74
2,00 1,42 1,11 0,92 0,79
2,25 1,55 1,19 0,98 0,84
2,50 1,67 1,27 1,04 0,88
2,75 1,78 1,34 1,09 0,92
3,00 1,89 1,41 1,13 0,96

Seminterrato non riscaldato


Il coefficiente di dispersione termica per trasmissione del pavimento che separa uno
spazio riscaldato da un seminterrato non riscaldato è calcolato secondo il punto 7.1.2. Il
valore U del pavimento è calcolato come per un pavimento senza l’influenza del terreno,
ovvero non si applica l’equazione 8 (e pertanto i fattori fg1, fg2 e Gw).

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Pavimento sospeso
Il coefficiente di dispersione termica per trasmissione di un pavimento sospeso è
calcolato secondo il punto 7.1.2. Il valore U del pavimento sospeso è calcolato come per
un pavimento senza l’influenza del terreno, ovvero non si applica l’equazione 8 (e
pertanto i fattori fg1, fg2 e Gw).

7.1.4 Dispersioni termiche verso o da spazi riscaldati a temperature diverse - coefficiente di


dispersione termica H T,ij
H T,ij esprime il calore scambiato per trasmissione da uno spazio riscaldato (i) a uno
spazio adiacente (j) riscaldato a una temperatura significativamente diversa. Quest’ultimo
può essere un ambiente adiacente all’interno della porzione entità di edificio (per
esempio, un bagno, un ambulatorio medico o un magazzino), un ambiente appartenente
ad una porzione entità adiacente di edificio (per esempio, un appartamento) o un
ambiente appartenente a un edificio adiacente che può non essere riscaldato.
H T,ij è calcolato come segue:
H T,ij = ∑ kf ij × Ak × U k [W/K] (10)
dove:
fij = fattore di riduzione della temperatura che tiene conto della differenza tra la
temperatura dello spazio adiacente e la temperatura esterna di progetto, dato da:
θ int,i – θ spazio adiacente
f ij = --------------------------------------------------
θ int,i – θ e
In assenza di valori nazionali della temperatura degli spazi riscaldati adiacenti, si
applicano i valori predefiniti riportati nel punto D.4.4. In un’appendice nazionale
alla presente norma, il punto corrispondente a D.4.4 può comprendere informa-
zioni sull’effetto dei gradienti di temperatura verticali;
Ak = area dell’elemento dell’edificio (k) in metri quadrati (m2);
Uk = trasmittanza termica dell’elemento dell’edificio (k) in Watt al metro quadrato per
Kelvin (W/m2×K).
Gli effetti dei ponti termici non sono considerati in questo calcolo.

7.2 Dispersione termica di progetto per ventilazione


La dispersione termica di progetto per ventilazione, ΦV,i, per uno spazio riscaldato (i) è
calcolata come segue:
φ v,i = H v,i × ( θ int,i – θ e ) [W] (11)
dove:
H V,i = coefficiente di dispersione termica di progetto per ventilazione in Watt per Kelvin
(W/K);
θint,i = temperatura interna di progetto dello spazio riscaldato (i) in gradi centigradi (°C);
θe = temperatura esterna di progetto in gradi centigradi (°C).

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Il coefficiente di dispersione termica di progetto per ventilazione, HV,i, di uno spazio


riscaldato (i) è calcolato come segue:

H v,i = V˙ i × ρ × c p [W/K] (12)


dove:
V˙ i = portata d’aria dello spazio riscaldato (i) in metri cubi al secondo (m3/s);
ρ = densità dell’aria a θint,I in chilogrammi al metro cubo (kg/m3);
cp = capacità termica specifica dell’aria a θint,i in chilojoule al chilogrammo per Kelvin
(kJ/kg×K).
Assumendo costanti i valori di ρ e cp, l’equazione (12) si riduce a:

H v,i = 0,34 × V˙ i [W/K] (13)


dove:
V˙ i è ora espressa in metri cubi all’ora (m3/h).
Il procedimento di calcolo per la determinazione della relativa portata d’aria, V˙ i , dipende
dal caso considerato, vale a dire con o senza sistema di ventilazione.
Senza sistema di ventilazione:
In assenza di sistemi di ventilazione, si suppone che l’aria di rinnovo abbia le caratteri-
stiche termiche dell’aria esterna. Pertanto, la dispersione termica è proporzionale alla
differenza tra la temperatura interna di progetto e la temperatura dell’aria esterna.
Il valore della portata d’aria dello spazio riscaldato (i), utilizzato per il calcolo del coeffi-
ciente di dispersione termica di progetto per ventilazione, è il valore massimo tra la
portata d’aria per infiltrazione, V˙ inf,i , dovuta al flusso d’aria attraverso le fessure e le
giunzioni nell’involucro dell’edificio, e la portata d’aria minima, V˙ min,i , richiesta per ragioni
igieniche:

V˙ i = max ( V˙ inf,i , V˙ min,i ) [m3/h] (14)


dove:
V˙ inf,i deve essere determinata secondo il punto 7.2.2;
V˙ min,i deve essere determinata secondo il punto 7.2.1.
Con sistema di ventilazione:
Se è presente un sistema di ventilazione, l’aria di rinnovo non deve necessariamente
avere le caratteristiche termiche dell’aria esterna, per esempio:
- quando si utilizzano sistemi di recupero del calore;
- quando l’aria esterna è preriscaldata a livello centrale;
- quando l’aria di rinnovo proviene da spazi adiacenti.
In questi casi, si applica un fattore di riduzione della temperatura, che tiene conto della
differenza tra la temperatura dell’aria di rinnovo e la temperatura esterna di progetto.
Negli impianti con portata d’aria di estrazione in eccesso, questa aria è sostituita dall’aria
esterna che penetra attraverso l’involucro dell’edificio, della quale è anche necessario
tenere conto.
L’equazione per la determinazione della portata d’aria dello spazio riscaldato (i), utilizzata
per il calcolo del coefficiente di dispersione termica di progetto per ventilazione, è la
seguente:

V˙ i = V˙ inf,i + V˙ su,i × ( f v,i + V˙ mech,inf,i ) [m3/h] (15)


dove:
V˙ inf,i = portata d’aria per infiltrazione dello spazio riscaldato (i) in metri cubi all’ora
(m3/h);
V˙ su,i = portata d’aria di rinnovo dello spazio riscaldato (i) in metri cubi all’ora (m3/h);

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V˙ mech,inf,i = portata d’aria di estrazione in eccesso dello spazio riscaldato (i) in metri cubi
all’ora (m3/h), determinata secondo il punto 7.2.3.2;
fV,i = fattore di riduzione della temperatura, dato da:
θ int,i – θ su,i
f v,i = -------------------------
θ int,i – θ e
θsu,i = temperatura dell’aria immessa nello spazio riscaldato (i) (proveniente
dall’impianto centrale di riscaldamento dell’aria, da uno spazio adiacente
riscaldato o non riscaldato, o dall’ambiente esterno), in gradi centigradi (°C).
Se si utilizza un sistema di recupero del calore, θsu,i può essere calcolato dal
rendimento del sistema di recupero del calore. θsu,i può essere maggiore o
minore della temperatura dell’aria interna.
V˙ i deve essere uguale o maggiore del tasso minimo di ventilazione secondo il
punto 7.2.1.
Un metodo per determinare con precisione le portate d’aria negli edifici è descritto nel
prEN 13465.
Metodi semplificati per la determinazione delle portate d’aria sono descritti nei punti 7.2.2
e 7.2.3.

7.2.1 Igiene - portata d’aria V˙ min,i


Per ragioni d’igiene, è richiesta una portata d’aria minima. Quando non sono disponibili
informazioni nazionali, la portata d’aria minima, V˙ min,i , di uno spazio riscaldato (i) può
essere determinata come segue:

V˙ min,i = n min × V i [m3/h] (16)


dove:
nmin = tasso minimo orario di ventilazione esterna (h-1);
Vi = volume dello spazio riscaldato (i) in metri cubi (m3), calcolato in base alle dimen-
sioni interne.
Il tasso minimo di ventilazione esterna deve essere definito in un’appendice nazionale alla
presente norma, o mediante specifica. Quando non è disponibile un’appendice nazionale,
si applicano i valori predefiniti riportati nel punto D.5.1. Per ulteriori informazioni sulle
portate d’aria, vedere CR 1752.
I tassi di ventilazione indicati nel punto D.5.1 si basano sulle dimensioni interne. Se nel
calcolo si utilizzano le dimensioni esterne, i valori del tasso di ventilazione riportati nel
punto D.5.1 devono essere moltiplicati per il rapporto tra il volume interno e il volume
esterno dello spazio (il valore predefinito di tale rapporto è approssimativamente 0,8).
Per caminetti aperti, tenere conto dei maggiori tassi di ventilazione richiesti per l’aria
comburente.

7.2.2 Infiltrazione attraverso l’involucro dell’edificio - portata d’aria V˙ inf,i


La portata d’aria per infiltrazione, V̇ inf,i , dello spazio riscaldato (i), indotta dal vento e
dall’effetto camino sull’involucro dell’edificio, può essere calcolata da:

V̇ inf,i = 2 × V i × n 50 × e i × ε i [m3/h] (17)


dove:
n50 = tasso orario di ventilazione (h-1), risultante da una differenza di pressione di
50 Pa tra l’interno e l’esterno dell’edificio, compresi gli effetti delle prese d’aria;
ei = coefficiente di schermatura;
εi = fattore di correzione per l’altezza, che tiene conto della maggiore velocità del
vento all’aumentare dell’altezza dello spazio dal livello del suolo.
Nell’equazione (17) si introduce un fattore 2 in quanto il valore n50 è dato per l’intero
edificio. Il calcolo deve considerare il caso più sfavorevole, vale a dire quando tutta l’aria
penetra per infiltrazione da un unico lato dell’edificio.

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Il valore di V̇ inf,i deve essere uguale o maggiore di 0.


I valori di n50 devono essere indicati in un’appendice nazionale alla presente norma.
Quando non è disponibile un’appendice nazionale, si applicano i valori predefiniti per
diversi tipi di costruzione dell’edificio, riportati nel punto D.5.2.
I valori del coefficiente di schermatura e del fattore di correzione per l’altezza devono
essere indicati in un’appendice nazionale alla presente norma. Quando non è disponibile
un’appendice nazionale, si applicano i valori predefiniti riportati nei punti D.5.3 e D.5.4.

7.2.3 Portate d’aria dovute a sistemi di ventilazione

7.2.3.1 Portata d’aria immessa V˙ su,i


Se il sistema di ventilazione non è noto, la dispersione termica per ventilazione si calcola
come per un impianto senza sistema di ventilazione.
Se il sistema di ventilazione è noto, la portata d’aria immessa nello spazio riscaldato (i),
V˙ su,i , è determinata dal dimensionamento del sistema di ventilazione ed è fornita dal
progettista del sistema di ventilazione.
Se l’aria immessa proviene da (un) ambiente/i adiacente/i, le sue caratteristiche termiche
sono le stesse dell’aria in questo/i ambiente/i. Se l’aria immessa entra nell’ambiente attra-
verso condotti, generalmente è preriscaldata. In entrambi i casi, il percorso del flusso
d’aria deve essere definito e si deve tenere conto delle portate d’aria specifiche negli
ambienti interessati.

7.2.3.2 Portata d’aria di estrazione in eccesso V˙ mech,inf,i


In tutti i sistemi di ventilazione, l’aria di estrazione in eccesso è sostituita dall’aria esterna
che penetra attraverso l’involucro dell’edificio.
Se la portata d’aria di estrazione in eccesso non è determinata in altro modo, può essere
calcolata per l’intero edificio come segue:

V˙ mech,inf,i = max ( V˙ ex – V˙ su , 0 ) [m3/h] (18)


dove:
V˙ ex = portata d’aria di estrazione per l’intero edificio in metri cubi all’ora (m3/h);
V˙ su = portata d’aria immessa per l’intero edificio in metri cubi all’ora (m3/h).
Negli edifici residenziali, la portata d’aria immessa per l’intero edificio è spesso assunta
pari a zero.
Inizialmente, si determina V˙ mech,inf,i per l’intero edificio. Successivamente, si calcola la distri-
buzione della portata d’aria esterna in ogni spazio dell’edificio in base alla permeabilità*) di
ogni spazio in proporzione alla permeabilità dell’intero edificio. Se non sono disponibili valori
della permeabilità, la distribuzione della portata d’aria esterna può essere calcolata in modo
semplificato, in proporzione al volume di ogni spazio, come segue:
Vi
V˙ mech,inf,i = V˙ mech,inf × -----------
- [m3/h] (19)
∑V i
Dove Vi è il volume dello spazio (i). Questa equazione può essere ugualmente utilizzata
per determinare la portata d’aria di rinnovo di ciascuno spazio se è nota solo la portata
d’aria di rinnovo per l’intero edificio.

7.3 Spazi riscaldati in modo intermittente


Gli spazi riscaldati in modo intermittente richiedono una potenza di ripresa, per ottenere la
temperatura interna di progetto richiesta, dopo il periodo di inattività dell’impianto, entro
un tempo determinato. La potenza di ripresa dipende dai seguenti fattori:
- capacità termica degli elementi dell’edificio;
- tempo di ripresa del riscaldamento;

*) L’espressione "permeabilità" considera gli effetti della tenuta d’aria dell’involucro dell’edificio e le aperture naturali di
progetto previste nell’edificio.

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- calo di temperatura durante il periodo di inattività;


- caratteristiche del sistema di regolazione.
La potenza di ripresa può non essere sempre necessaria, per esempio se:
- il sistema di regolazione è in grado di eliminare il periodo di inattività nei giorni più
freddi;
- è possibile ridurre le dispersioni termiche (perdite per ventilazione) durante il periodo
di inattività.
La potenza di ripresa deve essere concordata con il cliente.
La potenza di ripresa può essere determinata in modo dettagliato mediante procedimenti
di calcolo dinamico.
Nei casi seguenti, è possibile utilizzare un metodo di calcolo semplificato, descritto più
sotto, per determinare la potenza di ripresa richiesta per il generatore di calore e per i
corpi scaldanti:
- per edifici residenziali:
- il periodo di inattività (notturna) non è maggiore di 8 h;
- la costruzione dell’edificio non è leggera (per esempio, struttura in legno).
- per gli edifici non residenziali:
- il periodo di inattività non è maggiore di 48 h (interruzione di fine settimana);
- il periodo di occupazione durante i giorni lavorativi è maggiore di 8 h al giorno;
- la temperatura interna di progetto è compresa tra 20 °C e 22 °C.
Per i corpi scaldanti di elevata massa termica, occorre considerare che sono richiesti
tempi di ripresa più lunghi.
Metodo semplificato per la determinazione della potenza di ripresa
La potenza di ripresa richiesta per compensare gli effetti del riscaldamento intermittente,
ΦRH,i, in uno spazio riscaldato (i) è calcolata come segue:
Φ RH,i = A i × f RH [W] (20)
dove:
Ai = area del pavimento dello spazio riscaldato (i) in metri quadrati (m2);
fRH = fattore di correzione dipendente dal tempo di riscaldamento successivo e dal
calo della temperatura interna previsto durante il periodo di inattività, in Watt al
metro quadrato (W/m2). Questo fattore di correzione deve essere indicato in
un’appendice nazionale alla presente norma. Quando non è disponibile
un’appendice nazionale, si applicano i valori predefiniti riportati nel punto D.6. Tali
valori predefiniti non si applicano agli impianti di riscaldamento con accumulo.

8 CARICO TERMICO DI PROGETTO


Il carico termico di progetto può essere calcolato per uno spazio riscaldato, una porzione
entità di edificio e per l’intero edificio, al fine di determinare il carico termico per il dimen-
sionamento dei corpi scaldanti, dello scambiatore di calore, del generatore di calore, ecc.

8.1 Carico termico di progetto per uno spazio riscaldato


Per uno spazio riscaldato (i), il carico termico di progetto, ΦHL,i, è calcolato come segue:
Φ HL,i = Φ T,i + Φ V,i + Φ RH,i [W] (21)
dove:
ΦT,i = dispersione termica per trasmissione dello spazio riscaldato (i) in Watt (W);
ΦV,i = dispersione termica per ventilazione dello spazio riscaldato (i) in Watt (W);
ΦRH,i = potenza di ripresa richiesta per compensare gli effetti del riscaldamento intermit-
tente dello spazio riscaldato (i) in Watt (W).

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8.2 Carico termico di progetto per una porzione entità di edificio o per un edificio
Il calcolo del carico termico di progetto per una porzione entità di edificio o per un edificio
non deve tenere conto del calore trasferito per trasmissione e per ventilazione all’interno
dell’involucro riscaldato della porzione entità di edificio, per esempio le dispersioni
termiche tra appartamenti.
Il carico termico di progetto per una porzione entità di edificio o per un edificio, ΦHL, è
calcolato come segue:
Φ HL = ∑ ΦT,i + ∑ ΦV,i + ∑ ΦRH,i [W] (22)
dove:
∑ ΦT,i = somma delle dispersioni termiche per trasmissione di tutti gli spazi riscaldati,
escluso il calore scambiato all’interno della porzione entità di edificio o
dell’edificio, in Watt (W);
∑ ΦV,i = dispersioni termiche per ventilazione di tutti gli spazi riscaldati, escluso il calore
scambiato all’interno della porzione entità di edificio o dell’edificio, in Watt (W).
L’equazione (22) implica una portata d’aria per l’intero edificio. Poiché la portata
d’aria di ogni spazio si basa sul caso più sfavorevole per ciascuno spazio consi-
derato, non è corretto sommare le portate d’aria di tutti gli spazi in quanto il caso
più sfavorevole si verifica simultaneamente solo in parte degli spazi. La portata
d’aria dell’edificio, ∑ V˙ i , è calcolata come segue:
senza sistema di ventilazione:

∑ V˙ i = max ( 0,5 × ∑ V˙ inf,i , ∑ V˙ min,i )


con sistema di ventilazione:

∑ V˙ i + 0,5 × ∑ V˙ inf,i + ( 1 × ηv ) × ∑ V˙ su,i = ∑ V˙ mech,inf,i


dove:
ηv è il rendimento del sistema di recupero del calore sull’aria di estrazione. In
assenza di recupero di calore, ηv = 0.
Per il dimensionamento del generatore di calore, si utilizza una media sulle 24 h.
Se l’aria immessa è riscaldata da un sistema separato, si deve tenere conto del
relativo carico termico richiesto;
∑ ΦRH,i =somma delle potenze di ripresa di tutti gli spazi riscaldati, richieste per
compensare gli effetti del riscaldamento intermittente, in Watt (W).

9 METODO DI CALCOLO SEMPLIFICATO


Le limitazioni all’uso di questo metodo di calcolo semplificato devono essere definite in
un’appendice nazionale alla presente norma. Quando non è disponibile un’appendice
nazionale, fare riferimento alle informazioni contenute nel punto D.7.
Come base per questo calcolo si devono utilizzare le dimensioni esterne (vedere figura 7).
La base per il calcolo delle dimensioni verticali è la distanza da superficie a superficie dei
pavimenti (ovvero, non si tiene conto dello spessore del pavimento del seminterrato).
Quando si considerano le pareti interne, la base per il calcolo delle dimensioni orizzontali
è la distanza dal centro della parete (ovvero, le pareti interne sono considerate fino a metà
del loro spessore).

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figura 7 Esempi di dimensioni esterne nel metodo di calcolo semplificato

9.1 Dispersione termica di progetto per uno spazio riscaldato

9.1.1 Dispersione termica totale di progetto


La dispersione termica totale di progetto per uno spazio riscaldato (i), Φi, è calcolata
come segue:
Φ i = ( Φ T,i + Φ V,i ) × f ∆θ,i [W] (23)
dove:
ΦT,i = dispersione termica di progetto per trasmissione dello spazio riscaldato (i) in
Watt (W);
ΦV,i = dispersione termica di progetto per ventilazione dello spazio riscaldato (i) in Watt
(W);
f∆θ,i = fattore di correzione della temperatura che tiene conto dell’ulteriore dispersione
termica degli ambienti riscaldati a una temperatura più alta rispetto agli ambienti
riscaldati adiacenti, per esempio una stanza da bagno riscaldata a 24° C.
I valori di f∆θ,i devono essere indicati in un’appendice nazionale alla presente norma.
Quando non è disponibile un’appendice nazionale, si applicano i valori predefiniti indicati
nel punto D.7.3.

9.1.2 Dispersione termica di progetto per trasmissione


La dispersione termica di progetto per trasmissione, ΦT,i, per uno spazio riscaldato (i) è
calcolata come segue:
Φ T,i = ∑ kf k × Ak × U k × ( θint,i – θe ) [W] (24)
dove:
fk = fattore di correzione della temperatura per l’elemento dell’edificio (k), che tiene
conto della differenza tra la temperatura nel caso considerato e la temperatura
esterna di progetto;
Ak = area dell’elemento dell’edificio (k) in metri quadrati (m2);
Uk = trasmittanza termica dell’elemento dell’edificio (k) in Watt al metro quadrato per
Kelvin (W/m2×K).

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I valori del fattore di correzione della temperatura, fk, devono essere indicati in
un’appendice nazionale alla presente norma. Quando non è disponibile un’appendice
nazionale, si applicano i valori predefiniti riportati nel punto D.7.2.

9.1.3 Dispersione termica di progetto per ventilazione


La dispersione termica di progetto per ventilazione, ΦV,i, per uno spazio riscaldato (i) è
calcolata come segue:

Φ V,i = 0,34 × V˙ min,i × ( θ int,i – θ e ) [W] (25)


dove:
V˙ min,i = portata d’aria minima dello spazio riscaldato (i) richiesta per ragioni igieniche, in
metri cubi all’ora (m3/h);
La portata d’aria minima dello spazio riscaldato (i) richiesta per ragioni igieniche è deter-
minata come segue:

V˙ min,i = n min,i × V i [m3/h] (26)

dove:
nmin = tasso minimo orario di ventilazione esterna (h-1);
Vi = volume dello spazio riscaldato (i) in metri cubi (m3), calcolato in base alle dimen-
sioni interne. Tale volume è approssimativamente 0,8 volte il volume dello spazio
calcolato in base alle dimensioni esterne.
I valori del tasso minimo di ventilazione esterna devono essere indicati in un’appendice
nazionale alla presente norma. Quando non è disponibile un’appendice nazionale, si
applicano i valori predefiniti riportati nel punto D.5.1.
Nota In caso di sistemi di ventilazione meccanici, le portate d’aria meccaniche dipendono dalla progettazione e dal
dimensionamento del sistema di ventilazione. Per ogni ambiente ventilato meccanicamente, può essere
calcolato un tasso di ventilazione esterna equivalente, in base alla portata meccanica d’aria (fornita dal
progettista del sistema di ventilazione), alla temperatura dell’aria immessa e al volume d’aria di ciascun
ambiente.

9.2 Carico termico di progetto per uno spazio riscaldato

9.2.1 Carico termico totale di progetto


Il carico termico totale di progetto per uno spazio riscaldato (i), ΦHL,i, è calcolato come
segue:
Φ HL,i = Φ i + Φ RH,i [W] (27)
dove:
Φi = dispersione termica totale di progetto dello spazio riscaldato (i) in Watt (W);
ΦRH,i = potenza di ripresa del riscaldamento dello spazio riscaldato (i) in Watt (W).

9.2.2 Spazi riscaldati in modo intermittente


La potenza di ripresa del riscaldamento richiesta per compensare gli effetti del riscalda-
mento intermittente, ΦRH,i, in uno spazio riscaldato (i) è calcolata come segue:
Φ RH,i = A i × f RH [W] (28)
dove:
Ai = superficie del pavimento dello spazio riscaldato (i) in metri quadrati (m2);
fRH = fattore di ripresa dipendente dal tipo di edificio, dalla costruzione dell’edificio, dal
tempo di ripresa e dal calo della temperatura interna previsto durante il periodo
di inattività.
I valori del fattore di ripresa, fRH, devono essere indicati in un’appendice nazionale alla
presente norma. Quando non è disponibile un’appendice nazionale, si applicano i valori
predefiniti riportati nel punto D.6.

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9.3 Carico termico totale di progetto di una porzione entità di edificio o di un edificio
Il calcolo del carico termico di progetto di una porzione entità di edificio o di un edificio non
deve tenere conto del calore scambiato per trasmissione e per ventilazione all’interno
dell’involucro riscaldato della porzione entità di edificio, per esempio gli scambi di calore
tra appartamenti.
Il carico termico di progetto di una porzione entità di edificio o di un edificio, ΦHL, è
calcolato come segue:
Φ HL = ∑ ΦT,i + ∑ ΦV,i + ∑ ΦRH,i [W] (29)
dove:
∑ ΦT,i = somma delle dispersioni termiche per trasmissione di tutti gli spazi riscaldati,
escluso il calore scambiato all’interno della porzione entità di edificio o
dell’edificio;
∑ ΦV,i = dispersioni termiche per ventilazione di tutti gli spazi riscaldati, escluso il
calore scambiato all’interno della porzione entità di edificio o dell’edificio;
∑ ΦRH,i = somma delle potenze di ripresa di tutti gli spazi riscaldati, richieste per
compensare gli effetti del riscaldamento intermittente.

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APPENDICE A PARAMETRI BASE RELATIVI AL BENESSERE UMANO IN AMBIENTI TERMICI


(informativa) INTERNI - IMPORTANZA DELLA TEMPERATURA OPERANTE NEI CALCOLI DEL
CARICO TERMICO
L’obiettivo del calcolo del carico termico di progetto è garantire un ambiente termico
interno accettabile alla temperatura esterna di progetto. La temperatura interna di
progetto per il riscaldamento è indicata a livello nazionale o nell’appendice D. Un metodo
di determinazione della temperatura interna di progetto è illustrato di seguito.
La progettazione dell’ambiente termico interno dovrebbe basarsi sulla EN ISO 7730, dove
la qualità dell’ambiente termico è espressa dai valori PMV e PPD.
La qualità termica desiderata all’interno di uno spazio può essere selezionata fra le tre
categorie A, B e C elencate nel prospetto A.1.
prospetto A.1 Tre categorie di ambiente termico interno

Categoria dell’ambiente termico interno Stato termico generale del corpo


Percentuale prevista di non gradimento PPD Valutazione media prevista PMV
A <6% -0,2 < PMV < +0,2
B <10% -0,5 < PMV < +0,5
C <15% -0,7 < PMV < +0,7

La figura A.1 indica la temperatura operante ottimale e il campo di temperatura ammis-


sibile, in funzione dell’abbigliamento e dell’attività per ognuna delle tre categorie. La
temperatura operante ottimale è la stessa per le tre categorie, mentre il campo di tempe-
ratura ammissibile per la temperatura operante ottimale varia.
La temperatura operante in tutte le posizioni all’interno dello spazio riscaldato occupato
dovrebbe sempre rientrare nel campo di temperatura ammissibile. Questo significa che il
campo di temperatura ammissibile dovrebbe coprire le variazioni sia spaziali sia
temporali, comprese le oscillazioni causate dal sistema di regolazione.
La temperatura interna di progetto per il riscaldamento dovrebbe essere la temperatura
operante più bassa entro il campo di temperatura ammissibile nella categoria selezionata.
Assumendo un certo abbigliamento e una certa attività, la temperatura interna di progetto
può essere desunta dalla figura A.1, dal prospetto A.2 o dalla EN ISO 7730.

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figura A.1 Temperatura operante ottimale in funzione dell’abbigliamento e dell’attività per le tre categorie di
ambiente termico interno. I tre diagrammi mostrano anche il campo di temperatura ammissibile per
la temperatura operante ottimale nelle tre categorie
a) CATEGORIA A
ambiente termico interno
X Abbigliamento
Y Attività
A Temperatura operante ottimale in °C
B Campi ammissibili
K m2 °C/W
Z W/m2

b) CATEGORIA B
ambiente termico interno
X Abbigliamento
Y Attività
A Temperatura operante ottimale in °C
B Campi ammissibili
K m2 °C/W
Z W/m2

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c) CATEGORIA C
ambiente termico interno
X Abbigliamento
Y Attività
A Temperatura operante ottimale in °C
B Campi ammissibili
K m2 °C/W
Z W/m2

La velocità relativa dell’aria, var, determinata dal movimento del corpo, è stimata pari a
0 (m/s) per un ritmo metabolico, M, minore di 1 (met) e a 0,3 (m/s) per un ritmo
metabolico, M, maggiore di 1 (met). I diagrammi sono determinati considerando
un’umidità relativa del 50%.
prospetto A.2 Temperatura interna di progetto

Tipo di edificio/spazio Abbigliamento, inverno Attività Categoria dell’ambiente Temperatura operativa, inverno
clo met termico interno °C
A 21,0 - 23,0
Ufficio singolo 1,0 1,2 B 20,0 - 24,0
C 19,0 - 25,0
A 21,0 - 23,0
Uffici
1,0 1,2 B 20,0 - 24,0
multipli
C 19,0 - 25,0
A 21,0 - 23,0
Sala conferenze 1,0 1,2 B 20,0 - 24,0
C 19,0 - 25,0
A 21,0 - 23,0
Auditorio 1,0 1,2 B 20,0 - 24,0
C 19,0 - 25,0
A 21,0 - 23,0
Mensa/
1,0 1,2 B 20,0 - 24,0
Ristorante
C 19,0 - 25,0
A 21,0 - 23,0
Aula scolastica 1,0 1,2 B 20,0 - 24,0
C 19,0 - 25,0
A 21,0 - 23,0

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prospetto A.2 Temperatura interna di progetto (Continua)

Tipo di edificio/spazio Abbigliamento, inverno Attività Categoria dell’ambiente Temperatura operativa, inverno
clo met termico interno °C
Asilo 1,0 1,2 B 20,0 - 24,0
C 19,0 - 25,0
A 17,5 - 20,5
Grandi magazzini 1,0 1,6 B 16,0 - 22,0
C 15,0 - 23,0
A 21,0 - 23,0
Edificio residenziale 1,0 1,2 B 20,0 - 24,0
C 19,0 - 25,0
A 24,5 - 25,5
Bagno 0,2 1,6 B 23,5 - 26,5
C 23,0 - 27,0
A 16,5 - 19,5
Chiesa 1,5 1,3 B 15,0 - 21,0
C 14,0 - 22,0
A 17,5 - 20,5
Museo/
1,0 1,6 B 16,0 - 22,0
Galleria
C 15,0 - 23,0

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APPENDICE B ISTRUZIONI PER IL CALCOLO DELLE DISPERSIONI TERMICHE DI PROGETTO PER


(informativa) CASI PARTICOLARI

B.1 Altezza dei locali e grandi ambienti


Per il caso base, le dispersioni termiche sono calcolate presupponendo una temperatura
uniforme degli spazi riscaldati di altezza non maggiore di 5 m. Tale presupposto non è
valido se l’altezza degli ambienti è maggiore di 5 m, in quanto il gradiente verticale di
temperatura dell’aria, che aumenta le dispersioni termiche, soprattutto attraverso il tetto,
non può essere trascurato in questo caso.
Il gradiente verticale di temperatura dell’aria aumenta all’aumentare dell’altezza
dell’ambiente e dipende in larga misura anche dalle dispersioni termiche di progetto totali
(livello di isolamento dell’involucro dell’edificio e temperatura esterna di progetto), nonché
dal tipo e dalla posizione degli apparecchi di riscaldamento.
Tali effetti dovrebbero essere considerati aumentando le dispersioni termiche di progetto.
Il modo migliore per determinare tali dispersioni termiche di progetto supplementari
consiste nell’utilizzare i risultati dei calcoli di simulazione dinamica, che tengono conto
delle caratteristiche specifiche dell’edificio.
Per edifici con dispersioni termiche di progetto minori o uguali a 60 Watt per metro
quadrato di area del pavimento, la dispersione termica totale di progetto, Φi, per spazi di
notevole altezza, può essere corretta applicando un fattore di correzione per l’altezza del
locale, fh,i, come indicato di seguito:
Φ i = ( Φ T,i + Φ V,i ) × f h,i [W] (30)
dove i valori di fh,i sono indicati nel prospetto B.1.
prospetto B.1 Fattore di correzione per l’altezza del locale, fh,i

Metodo di riscaldamento e tipo o posizione degli apparecchi di f h,i


riscaldamento
Altezza dello spazio riscaldato

da 5 m a 10 m da 10 m a 15 m
PRINCIPALMENTE RADIANTE
Pavimento riscaldato 1 1
Soffitto riscaldato (livello di temperatura <40°C) 1,15 non pertinente per questa applicazione
Irraggiamento verso il basso a media e alta temperatura da 1 1,15
livello alto
PRINCIPALMENTE CONVETTIVO
Convezione naturale di aria calda 1,15 non pertinente per questa applicazione
ARIA CALDA FORZATA
Flusso trasversale a livello basso 1,30 1,60
Verso il basso da livello alto 1,21 1,45
Flusso d’aria trasversale a media ed alta temperatura da livello 1,15 1,30
intermedio

B.2 Edifici dove la temperatura dell’aria e la temperatura media radiante differiscono in


modo significativo
Per il caso base, si assume che la temperatura dell’aria, la temperatura media radiante e
la temperatura operante abbiano lo stesso valore. Pertanto, le dispersioni termiche per
trasmissione e ventilazione sono calcolate utilizzando la temperatura operante.
Per gli spazi in cui vi è una notevole differenza tra la temperatura dell’aria e la temperatura
media radiante, i calcoli delle dispersioni termiche che utilizzano la temperatura operante
danno risultati non corretti.

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In questi casi, le dispersioni termiche per trasmissione sono sempre calcolate utilizzando
la temperatura operante, ma le dispersioni termiche per ventilazione dovrebbero essere
calcolate utilizzando la temperatura dell’aria interna. In caso contrario, il calcolo della
dispersione termica dovuta a ventilazione (infiltrazione) fornirebbe risultati troppo alti per
i sistemi di riscaldamento radianti e troppo bassi per i sistemi di riscaldamento a conve-
zione.
Tale aspetto deve essere considerato se l’errore relativo alla dispersione termica per
ventilazione calcolata è maggiore del 5%.
Per esempio, per una differenza di temperatura di progetto di 30 K, una differenza tra la
temperatura dell’aria e la temperatura operante di 1,5 K corrisponde a una differenza del
5% della dispersione termica per ventilazione calcolata. Questa corrisponde ad una diffe-
renza di 3 K tra la temperatura dell’aria e la temperatura media radiante.
Per gli spazi dove il valore U medio della finestra/parete esterna soddisfa l’espressione
seguente, è necessario applicare una correzione per la differenza tra la temperatura
dell’aria e la temperatura operante:
50
U w > ------------------- [W/m2×k] (31)
θ int – θ e
dove:
Uw = valore U medio della finestra/parete in Watt al metro quadrato per Kelvin
(W/m2×K);
θint = temperatura interna di progetto in gradi centigradi (°C);
θe = temperatura esterna di progetto in gradi centigradi (°C).
In questi casi, la temperatura media radiante è calcolata dalle temperature superficiali
interne. Le temperature superficiali interne possono essere calcolate per determinati
valori U, temperatura interna di progetto, temperatura esterna di progetto e temperatura
superficiale dei corpi scaldanti. Se la temperatura media radiante calcolata si discosta di
oltre 1,5 K dalla temperatura interna di progetto, la dispersione termica dovuta a ventila-
zione può essere calcolata utilizzando la temperatura dell’aria, θa, data da:
θa = 2 × ( θo – θr ) [°C] (32)
dove:
θo = temperatura operante in gradi centigradi (°C);
θr = temperatura media radiante in gradi centigradi (°C).
In alcuni spazi ad uso industriale, dove la velocità dell’aria è maggiore di 0,20 m/s, un
rapporto più corretto tra temperatura operante, temperatura dell’aria e temperatura media
radiante è dato da:
θo = F B × θa + ( 1 – F B ) × θr [°C] (33)
dove:
FB = 0,5 per velocità dell’aria minore di 0,2 m/s;
FB = 0,6 per velocità dell’aria compreso tra 0,2 m/s e 0,6 m/s;
FB = 0,7 per velocità dell’aria maggiore di 0,6 m/s.

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APPENDICE C ESEMPIO DI CALCOLO DEL CARICO TERMICO DI PROGETTO


(informativa)

C.1 Descrizione generale dell’esempio di calcolo

C.1.1 Descrizione dell’edificio campione


L’esempio di calcolo si riferisce alla casa "Vivaldi".
Questa casa è un fabbricato semi-indipendente con un piano terreno ed una cantina al
seminterrato. La parete ovest del soggiorno è a contatto con la casa adiacente. Il piano
terreno è rialzato di 0,5 m dal livello del suolo. Il soggiorno ha un pavimento su interca-
pedine. Il resto del piano terreno è sopra il seminterrato. Nel seminterrato vi sono una
cantina, un garage ed un locale hobby riscaldato.
La casa è provvista di isolamento interno.

C.1.2 Piante dell’edificio


Le piante, dettagliate, e le sezioni della casa sono riportate nelle figure da C.1 a C.4. Le
strutture ed i ponti termici sono illustrati nelle figure da C.5 a C.7. Una seconda pianta del
piano terreno è riportata nella figura C.8, dove sono indicate le dimensioni esterne
utilizzate per l’esempio di calcolo con il metodo semplificato.

C.1.3 Calcoli eseguiti


Il calcolo di esempio è eseguito sia con il metodo dettagliato, sia con il metodo sempli-
ficato. Per il metodo dettagliato si utilizzano le dimensioni interne. I dati relativi ai ponti
termici corrispondono alle dimensioni interne.
Il calcolo delle dispersioni termiche per ventilazione con il metodo dettagliato è eseguito
per i seguenti 3 casi tipici:
- solo ventilazione naturale (apertura delle finestre);
- sistema di ventilazione bilanciato con alimentazione dell’aria a 12 °C;
- solo estrazione dell’aria dalla cucina, dal bagno e dal WC.
Il calcolo delle perdite termiche per trasmissione è indipendente dai casi suddetti.
Il calcolo delle dispersioni termiche per trasmissione è illustrato per un solo ambiente, sia
con il metodo dettagliato, sia con il metodo semplificato.

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C.2 Piante dell’edificio


figura C.1 Pianta del piano terreno

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figura C.2 Pianta del seminterrato

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figura C.3 Sezioni trasversali A-A e B-B

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figura C.4 Sezione trasversale C-C

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figura C.5 Elementi dell’edificio

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figura C.6 Ponti termici verticali

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figura C.7 Ponti termici orizzontali

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figura C.8 Pianta del piano terreno con le dimensioni esterne utilizzate per il metodo semplificato

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C.3 Esempio di calcolo

C.3.1 Dati generali


I dati generali necessari per il calcolo sono riepilogati nel prospetto C.1.
prospetto C.1 Dati generali

Dati climatici
Descrizione Simbolo Unità di Valore
misura
Temperatura esterna di progetto θe °C -10,0
Temperatura esterna media annuale θm,e °C 12
Coefficienti di esposizione e k e e l
Valore
Orientamento
p.u.
Tutti 1,00
Dati relativi agli ambienti riscaldati
Temperatura Area Volume
di progetto dell’ambiente interno
Ambiente
θ int,i Ai Vi
2
°C m m2
Locale hobby 20 13,0 29,0
Soggiorno 20 36,9 92,3
Cucina 20 9,5 23,8
Camera da letto 1 20 10,9 27,3
Camera da letto 2 20 10,2 25,6
Camera da letto 3 20 10,5 26,3
Bagno 24 4,6 11,5
Atrio d’ingresso 20 7,9 19,6
Atrio 20 5,3 13,3
WC 20 1,7 4,1
Totale 110,6 272,9
Dati relativi agli ambienti non riscaldati
Valore b Temperatura
Ambiente bu θu
p.u. °C
Casa adiacente - 12
Garage 0,8 -4
Scala 0,4 8
Cantina 0,5 5
Sottotetto non riscaldato 0,9 -7
Pavimento su intercapedine del piano terreno 0,8 -4
Pavimento su intercapedine del piano terreno della casa adiacente 0,8 -4

C.3.2 Dati sui materiali


I dati sui materiali sono riepilogati nel prospetto C.2. I materiali sono identificati da un
"codice del materiale", utilizzato come riferimento nel successivo prospetto C.3 relativo ai
valori U degli elementi dell’edificio.

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prospetto C.2 Dati sui materiali

Conduttività dei materiali


Codice del Descrizione λ
materiale
W/m×K
1 Mattoni leggeri 0,8
2 Calcestruzzo 1,75
11 Gesso 0,35
13 Intonaco di cemento 1,15
21 Polistirene 0,043
23 Lana di roccia 0,042
24 Polistirene estruso 0,037
25 Pannello di fibra minerale DIN 18165 0,041
31 Ghiaia 0,7
32 Bitume 0,23
41 Strato d’aria non ventilato s = 40 mm 0
51 Legno 0,15
53 Composto metallico 0,12
Resistenze superficiali (tra l’aria e le strutture)
Codice del Descrizione Rsi o Rse
materiale
m2×K/W
41 Strato d’aria non ventilato s = 40 mm 0,18
61 Resistenza superficiale interna (flusso di calore orizzontale) 0,13
62 Resistenza superficiale esterna (flusso di calore orizzontale) 0,04
63 Resistenza superficiale interna (flusso di calore verso l’alto) 0,10
66 Resistenza superficiale interna (flusso di calore verso il basso) 0,17

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C.3.3 Dati sugli elementi dell’edificio


Il prospetto C.3 illustra il calcolo del valore U di ogni elemento dell’edificio.
prospetto C.3 Calcolo dei valori U degli elementi dell’edificio
Codici Descrizione d λ R Uk
2
Elemento Materiale m W/m×K m ×K/W W/m2×K
Nome dell’elemento dell’edificio
Codice Nome dello strato liminare interno Rsi
Codice Codice Nome del materiale d1 λ1 R1=d1/λ1
elemento … …. … … …
edificio Codice Nome del materiale dn λn Rn=dn/λn
Codice Nome dello strato liminare esterno Rse
Spessore totale e Uk Σdi ΣRi 1/ΣRi
Parete esterna isolata
61 Resistenza superficiale interna (flusso di calore orizzontale) 0,13
11 Gesso 0,010 0,350 0,03
1 21 Polistirene 0,080 0,043 1,86
1 Mattoni leggeri 0,200 0,800 0,25
62 Resistenza superficiale esterna (flusso di calore orizzontale) 0,04
Spessore totale e Uk 0,290 2,31 0,433
Parete esterna isolata (verso l’edificio adiacente)
61 Resistenza superficiale interna (flusso di calore orizzontale) 0,13
11 Gesso 0,010 0,350 0,03
21 Polistirene 0,080 0,043 1,86
1 Mattoni leggeri 0,200 0,800 0,25
2 25 Pannello di fibra minerale DIN 18 165 0,020 0,041 0,49
1 Mattoni leggeri 0,200 0,800 0,25
21 Polistirene 0,080 0,043 1,86
11 Gesso 0,010 0,350 0,03
61 Resistenza superficiale interna (flusso di calore orizzontale) 0,13
Spessore totale e Uk 0,600 5,03 0,199
Parete esterna non isolata
61 Resistenza superficiale interna (flusso di calore orizzontale) 0,13
11 Gesso 0,010 0,350 0,03
3
1 Mattoni leggeri 0,200 0,800 0,25
62 Resistenza superficiale esterna (flusso di calore orizzontale) 0,04
Spessore totale e Uk 0,210 0,45 2,229
Separazioni interne
61 Resistenza superficiale interna (flusso di calore orizzontale) 0,13
11 Gesso 0,010 0,350 0,03
11 41 Strato d’aria non ventilato s = 40 mm 0,18
11 Gesso 0,010 0,350 0,03
61 Resistenza superficiale interna (flusso di calore orizzontale) 0,13
Spessore totale e Uk 0,020 0,50 2,011
Separazioni interne
61 Resistenza superficiale interna (flusso di calore orizzontale) 0,13
11 Gesso 0,010 0,350 0,03
21 Polistirene 0,040 0,043 0,93
13
1 Mattoni leggeri 0,080 0,800 0,10
11 Gesso 0,010 0,350 0,03
61 Resistenza superficiale interna (flusso di calore orizzontale) 0,13
Spessore totale e Uk 0,140 1,35 0,742

UNI EN 12831:2006 © UNI Pagina 45


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prospetto C.3 Calcolo dei valori U degli elementi dell’edificio (Continua)


Codici Descrizione d λ R Uk
Elemento Materiale m W/m×K m2×K/W W/m2×K
Porta interna
61 Resistenza superficiale interna (flusso di calore orizzontale) 0,13
15 51 Legno 0,040 0,150 0,27
61 Resistenza superficiale interna (flusso di calore orizzontale) 0,13
Spessore totale e Uk 0,040 0,53 1,899
Soffitto del piano terreno
63 Resistenza superficiale interna (flusso di calore verso l’alto) 0,1
11 Gesso 0,010 0,350 0,03
16
23 Lana di roccia 0,080 0,042 1,90
63 Resistenza superficiale interna (flusso di calore verso l’alto) 0,10
Spessore totale e Uk 0,090 2,13 0,469
Pavimento del piano terreno
66 Resistenza superficiale interna (flusso di calore verso il basso) 0,17
2 Calcestruzzo 0,030 1,750 0,02
17 24 Polistirene estruso 0,060 0,037 1,62
2 Calcestruzzo 0,180 1,750 0,10
66 Resistenza superficiale interna (flusso di calore verso il basso) 0,17
Spessore totale e Uk 0,270 2,08 0,480
Finestre
20
Spessore totale e Uk - - 2,100
Porta esterna
61 Resistenza superficiale interna (flusso di calore orizzontale) 0,13
21 51 Legno 0,060 0,150 0,40
62 Resistenza superficiale esterna (flusso di calore orizzontale) 0,04
Spessore totale e Uk 0,060 0,57 1,754
Parete esterna della cantina (isolata verso terra)
61 Resistenza superficiale interna (flusso di calore orizzontale) 0,13
11 Gesso 0,010 0,350 0,03
21 Polistirene 0,040 0,043 0,93
32 1 Mattoni leggeri 0,200 0,800 0,25
13 Intonaco di cemento 0,020 1,150 0,02
32 Bitume 0,002 0,230 0,01
31 Ghiaia 0,200 0,700 0,29
Spessore totale e Uk 0,472 1,65 0,606
Parete esterna della cantina (isolata verso l’aria)
61 Resistenza superficiale interna (flusso di calore orizzontale) 0,13
11 Gesso 0,010 0,350 0,03
33 21 Polistirene 0,040 0,043 0,93
1 Mattoni leggeri 0,200 0,800 0,25
62 Resistenza superficiale esterna (flusso di calore orizzontale) 0,04
Spessore totale e Uk 0,250 1,38 0,725
Pavimento della cantina (isolato verso terra)
66 Resistenza superficiale interna (flusso di calore verso il basso) 0,17
2 Calcestruzzo 0,030 1,750 0,02
24 Polistirene estruso 0,060 0,037 1,62
35
2 Calcestruzzo 0,150 1,750 0,09
32 Bitume 0,002 0,230 0,01
31 Ghiaia 0,200 0,700 0,29
Spessore totale e Uk 0,442 2,19 0,457

UNI EN 12831:2006 © UNI Pagina 46


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C.3.4 Dati sui ponti termici


Il prospetto C.4 riporta i dati sui ponti termici. I ponti termici sono identificati da un codice,
utilizzato come riferimento nei prospetti successivi relativi alle dispersioni termiche degli
ambienti.
prospetto C.4 Dati sui ponti termici

Codice Descrizione Ψl

W/m×K
01A Angolo parete esterna 0,01
02A Angolo parete esterna su edificio adiacente, interno verso esterno 0,01
02B Angolo parete esterna su edificio adiacente, interno verso edificio adiacente 0,01
03A Parete interna terminante su parete esterna isolata 0,195
04A Separazione interna terminante su parete esterna isolata, verso l’esterno 0,125
05A Separazione interna terminante su parete esterna isolata, verso l’esterno attraverso l’isolamento massimo 0,125
05B Separazione interna terminante su parete esterna isolata, verso l’esterno attraverso l’isolamento minimo 0,125
11A Soffitto piano terreno verso sottotetto in edificio adiacente 0,33
11B Soffitto piano terreno verso sottotetto adiacente 0,33
12A Soffitto piano terreno, interno verso aria esterna 0,33
12B Soffitto piano terreno, interno verso sottotetto 0,33
13A Soffitto piano terreno su facciata est, interno verso aria esterna 0,33
13B Soffitto piano terreno su facciata est, interno verso sottotetto 0,33
14A Soffitto piano terreno verso sottotetto, parete interna 0,01
15A Soffitto piano terreno verso sottotetto, separazione interna, verso sottotetto 0,01
21A Pavimento piano terreno verso seminterrato in edificio adiacente 0,325
21B Pavimento piano terreno verso edificio adiacente 0,325
22A Pavimento piano terreno, parete cantina non isolata o seminterrato, interno verso seminterrato o cantina 0,325
22B Pavimento piano terreno, parete cantina non isolata o seminterrato, interno verso esterno 0,325
23A Pavimento piano terreno, parete cantina isolata, interno verso cantina 0,325
23B Pavimento piano terreno, parete cantina isolata, interno verso esterno 0,325
24A Parete interna che attraversa il piano terreno, interno verso cantina o seminterrato, diretto 0,24
25A Separazione interna su piano terreno, su parete cantina, interno verso cantina, diretto 0,24
28A Separazione interna verso vano scala (su parete cantina), interno verso vano scala 0,04
28C Separazione interna verso vano scala (su parete cantina), cantina verso vano scala 0,17
29A Separazione interna verso vano scala (su parete cantina isolata), interno verso vano scala 0,04
29C Separazione interna verso vano scala (su parete cantina isolata), cantina verso vano scala 0,095
30A Separazione interna verso vano scala (su estremità piano terreno), interno verso vano scala 0,04
31A Separazione interna su pavimento piano terreno, interno verso cantina 0,04
34A Angolo separazione interna 0,035
35B Intersezione separazione interna, ponte attraverso parete diritta 0,03
41A Angolo parete esterna cantina, nel seminterrato, cantina verso esterno 0,035
41B Angolo parete esterna cantina, nel seminterrato, cantina verso seminterrato 0,035
42A Angolo parete esterna isolata cantina, cantina verso esterno 0,01
43A Angolo parete esterna cantina, cantina verso esterno 0,035

UNI EN 12831:2006 © UNI Pagina 47


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prospetto C.4 Dati sui ponti termici (Continua)

Codice Descrizione Ψl

W/m×K
47A Parete cantina isolata interna terminante all’esterno (isolato e non isolato), interno verso esterno attraverso 0,01
l’isolamento
47B Parete cantina isolata interna terminante all’esterno (isolato e non isolato), interno verso esterno attraverso la parte 0,03
non isolata
48A Parete cantina isolata interna terminante all’esterno isolato, interno verso esterno attraverso l’isolamento 0,01
48B Parete cantina isolata interna terminante all’esterno isolato, interno verso esterno attraverso la parte non isolata 0,13
49A Parete cantina interna terminante su parete esterna, interno verso esterno 0,03
50A Intersezione parete cantina interna, attraverso parete diritta 0,03
51A Intersezione parete cantina isolata interna, attraverso parete diritta non isolata 0,03
51B Intersezione parete cantina isolata interna, attraverso parete diritta isolata 0,01
61A Pavimento porta d’ingresso 0,13
61B Parte superiore porta d’ingresso 0,12
61C Lato porta d’ingresso 0,12
62A Base finestra 0,12
62B Parte superiore finestra 0,12
62C Lato finestra 0,12
63A Base portafinestra 0,13
63B Parte superiore portafinestra 0,12
63C Lato portafinestra 0,12
64A Base porta garage 0,13
64B Parte superiore porta garage 0,12
64C Lato porta garage 0,12
65A Base porta interna 0,13
65B Parte superiore porta interna 0,12
65C Lato porta interna 0,12
66 Lato porta su parete interna 0,54

I dati sui ponti termici sono calcolati secondo la EN ISO 10211-1 e tenendo conto del fatto
che la EN ISO 10211-1 fornisce il valore Ψl globale di ciascun ponte termico. Nella
presente norma, si esegue un calcolo ambiente per ambiente e pertanto ogni ponte
termico (ad eccezione dei ponti termici per porte e finestre) è incluso due volte nei calcoli
(una volta per ogni ambiente sui due lati del ponte termico). Di conseguenza, i valoriΨl
globali calcolati secondo la EN ISO 10211-1 sono divisi per due per ottenere i valori
riportati nel prospetto C.4. Per i ponti termici di porte e finestre non è eseguita la divisione
per due.
Nota Il prospetto C.4 fornisce un esempio di calcolo dei ponti termici molto dettagliato, per sottolineare l’importanza
dei ponti termici nei calcoli del carico termico. La grande quantità di ponti termici nella casa è dovuta all’utilizzo
dell’isolamento interno, cioè molti ponti termici si creano automaticamente a causa dell’interruzione degli strati
isolanti in quasi ogni punto di connessione delle pareti.

C.3.5 Dispersioni termiche dell’ambiente per trasmissione


Generalità
Sono riportati di seguito i dettagli del calcolo delle dispersioni termiche di progetto per
trasmissione per un solo ambiente, vale a dire il locale hobby.

UNI EN 12831:2006 © UNI Pagina 48


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Locale hobby
Questa stanza è un ambiente a contatto con il terreno.
prospetto C.5 Calcolo della dispersione termica per trasmissione del locale hobby

Dispersioni termiche direttamente verso l’esterno


Codice Elemento dell’edificio Ak Uk ek Ak×Uk×ek
2 2
m W/m ×K p.u. W/K
33 Parete esterna della cantina (isolata verso l’aria) 3,56 0,725 1,00 2,58
20 Finestre 1,04 2,100 1,00 2,17
33 Parete esterna della cantina (isolata verso l’aria) 1,78 0,725 1,00 1,29
Totale degli elementi dell’edificio Σk Ak×U k×ek W/K 6,04
Codice Ponte termico Ψk lk ek Ψk×l k×ek
W/m×K m p.u. W/K
47A Parete cantina isolata interna terminante all’esterno (isolato e non isolato), 0,01 0,50 1,00 0,005
interno verso esterno attraverso l’isolamento
42A Angolo parete cantina esterna isolata, cantina verso esterno 0,01 1,00 1,00 0,010
48A Parete cantina isolata interna terminante all’esterno isolato, interno verso 0,01 0,50 1,00 0,005
esterno attraverso l’isolamento
62A Base finestra 0,12 0,90 1,00 0,108
62B Parte superiore finestra 0,12 0,90 1,00 0,108
62C Lato finestra 0,12 2,30 1,00 0,276
Totale dei ponti termici Σk Ψk×l k×e k W/K 0,512
Coefficiente di dispersione termica totale direttamente verso l’esterno HT,ie = Σk Ak×Uk×e k + Σk Ψk×l k×e k 6,557
Dispersioni termiche attraverso gli spazi non riscaldati
Codice Elemento dell’edificio Ak Uk bu Ak×Uk×bu
2 2
m W/m ×K p.u. W/K
13 Parete interna isolata (pareti del locale hobby) 6,78 0,742 0,40 2,01
15 Porta interna 1,40 1,899 0,40 1,06
13 Porta interna isolata (pareti della sala hobby) 7,90 0,742 0,80 4,69
Totale degli elementi dell’edificio Σk Ak×Uk×bu W/K 7,77
Codice Ponte termico Ψk lk bu Ψk×l k×bu
W/m·K m p.u. W/K
51B Intersezione parete cantina isolata interna, attraverso parete diritta isolata 0,01 2,23 0,80 0,02
29C Separazione interna verso vano scala (su parete cantina isolata), cantina 0,095 1,77 0,40 0,07
verso vano scala
Totale dei ponti termici Σk Ψk×l k×bu W/K 0,085
Coefficiente di dispersione termica totale attraverso gli spazi non riscaldati HT,iue = Σk Ak×Uk×bu + Σk Ψk×l k×bu 7,850

UNI EN 12831:2006 © UNI Pagina 49


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prospetto C.5 Calcolo della dispersione termica per trasmissione del locale hobby (Continua)

Dispersioni termiche attraverso il terreno


Calcolo di B' Ag P B' = 2×Ag/P
2
m m m
13,05 7,225 3,6
Codice Elemento dell’edificio Uk Uequiv,k Ak Ak×Uequiv,k
2 2 2
W/m ×K W/m ×K m W/K
32 Parete cantina esterna (isolata verso terra) 0,606 0,40 12,513 5,01
35 Pavimento cantina (verso terra) 0,457 0,25 13,046 3,26
Totale degli elementi dell’edificio equivalenti Σk Ak×Uequiv,k W/K 8,27
Fattori di correzione fg1 fg2 Gw fg1×fg2×Gw
p.u. p.u. p.u. p.u.
1,450 0,267 1,00 0,387
Coefficiente di dispersione termica totale attraverso il terreno H T,ig = (Σk Ak×Uequiv,k)×fg1×fg2×Gw 3,197
Dispersioni termiche verso spazi riscaldati a temperature diverse
Codice Elemento dell’edificio fij Ak Uk fij×Ak×Uk
2 2
p.u. m W/m ×K W/K
- Nessuno - - - -
Coefficiente di dispersione termica totale attraverso spazi a temperature diverse H T,ij = Σk fij×Ak×Uk 0,000
Coefficiente di dispersione termica totale per trasmissione H T,i = H T,ie+H T,iue+H T,ig+H T,ij W/K 17,60
Dati sulla temperatura
Temperatura esterna di progetto θe °C -10
Temperatura interna di progetto θint,I °C 20
Differenza di temperatura di progetto θint,i-θe °C 30
Dispersione termica di progetto per trasmissione Φ T,i = H T,i×(θint,i-θe) W 528

C.3.6 Dispersioni termiche per ventilazione dell’ambiente


Generalità
Sono riportati di seguito i dettagli del calcolo della dispersione termica di progetto per
ventilazione di ciascun ambiente. Il calcolo è eseguito per tre casi tipici di ventilazione.
Ventilazione naturale (apertura delle finestre)
Si suppone che non sia installato nessun sistema di ventilazione. Il grado di tenuta all’aria
dell’edificio è medio (tenuta normale) e si assume la presenza di una moderata scher-
matura.

UNI EN 12831:2006 © UNI Pagina 50


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prospetto C.6 Calcolo della dispersione termica per ventilazione, solo ventilazione naturale

Camera da letto 1

Camera da letto 2

Camera da letto 3
Ambiente

Atrio d’ingresso
Locale hobby

Soggiorno

Cucina

Bagno

Totale
Atrio

WC
Volume interno dell’ambiente Vi m3 29,0 92,3 23,8 27,3 25,6 26,3 11,5 19,6 13,3 4,1 273
Temperatura esterna θe °C -10,0
Temperatura interna θint,i °C 20,0 20,0 20,0 20,0 20,0 20,0 24,0 20,0 20,0 20,0
-1
Tasso di ventilazione minimo nmin,i h 0,5 0,5 1,5 0,5 0,5 0,5 1,5 0,5 0,5 1,5
Requisiti igienici

igienico
minimi

Portata d’aria minima igienica V'min,i m3/h 14,5 46,1 35,7 13,7 12,8 13,1 17,3 9,8 6,7 6,2

Aperture esposte - p.u. 1 2 1 1 1 2 1 1 0 0


-1
Tasso di ventilazione n50 h 6,0
per infiltrazione

a 50 Pa
Portata d’aria

Coefficiente di schermatura e p.u. 0,02 0,03 0,02 0,02 0,02 0,03 0,02 0,02 0,00 0,00
Fattore di correzione altezza ε p.u. 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0
3
Portata d’aria per infiltrazione V'inf,i m /h 7,0 33,2 5,7 6,6 6,1 9,5 2,8 4,7 0,0 0,0
V'inf,i=2×Vi×n50×e×ε
Valore selezionato per il calcolo V'i m3/h 14,5 46,1 35,7 13,7 12,8 13,1 17,3 9,8 6,7 6,2
V'i=max(V'inf,i, V'min,i)
Calcolo della dispersione
termica per ventilazione

Coefficiente di dispersione HV,i W/K 4,9 15,7 12,1 4,6 4,4 4,5 5,9 3,3 2,3 2,1
termica di progetto per
ventilazione
Differenza di temperatura θint,i-θe °C 30,0 30,0 30,0 30,0 30,0 30,0 34,0 30,0 30,0 30,0
Dispersione termica di progetto ΦV,i W 148 470 364 139 131 134 199 100 68 63 1 817
per ventilazione
ΦV,i = HV,i×(θint,i-θe)

Ventilazione forzata con uno scambiatore di calore


Si suppone sia installato un sistema di ventilazione bilanciato con uno scambiatore di
calore. Le portate di aria estratta e immessa sono date dalla progettazione del sistema di
ventilazione. Il sistema è bilanciato, vale a dire che la portata totale di aria estratta è
uguale alla portata totale di aria immessa.
Si suppone che la temperatura dell’aria di rinnovo, nelle condizioni di progetto, sia 12 °C.
Si noti l’effetto dell’aria che entra nel bagno a 20 °C e deve essere riscaldata a 24 °C.

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prospetto C.7 Calcolo della dispersione termica per ventilazione, sistema di ventilazione bilanciato con
scambiatore di calore

Camera da letto 1

Camera da letto 2

Camera da letto 3
Ambiente

Atrio d’ingresso
Locale hobby

Soggiorno

Cucina

Bagno

Totale
Atrio

WC
Volume interno dell’ambiente Vi m3 29,0 92,3 23,8 27,3 25,6 26,3 11,5 19,6 13,3 4,1 273
Temperatura esterna θe °C -10,0
Temperatura interna θint,i °C 20,0 20,0 20,0 20,0 20,0 20,0 24,0 20,0 20,0 20,0
Differenza di temperatura θint,i-θe °C 30,0 30,0 30,0 30,0 30,0 30,0 34,0 30,0 30,0 30,0
Aperture esposte - p.u. 1 2 1 1 1 2 1 1 0 0
-1
Tasso di ventilazione a 50 Pa n50 h 6,0
per infiltrazione
Portata d’aria

Coefficiente di schermatura e p.u. 0,02 0,03 0,02 0,02 0,02 0,03 0,02 0,02 0,00 0,00
Fattore di correzione altezza ε p.u. 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0
3
Portata d’aria per infiltrazione V'inf,i m /h 7,0 33,2 5,7 6,6 6,1 9,5 2,8 4,7 0,0 0,0 75,5
V'inf,i=2×Vi×n50×e×ε
Aria estratta V'ex,i m3/h 0 0 120 0 0 0 30 0 0 30 180
3
Aria immessa V'SU,i m /h 20 50 0 30 30 30 0 10 10 0 180
Portate d’aria del sistema di ventilazione,
temperature e fattori di correzione

Temperatura dell’aria immessa θSU °C 12


Fattore di riduzione fV,i p.u. 0,27 0,27 - 0,27 0,27 0,27 - 0,27 0,27 -
3
Aria proveniente da ambienti V'ex,i-V'SU,i m /h - - 120 - - - 30 - - 30
adiacenti
Fattore di riduzione fV,i p.u. - - 0 - - - 0,12 - - 0
3
Eccesso di aria di scarico V'mech,inf m /h 0,0
intero edificio
V'mech,inf=ΣV'ex,i-Σ V'SU,i
Eccesso di aria di scarico V'mech,inf,i m3/h 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
ambiente per ambiente
Portata di ventilazione V'i m3/h 12,3 46,5 5,7 14,6 14,1 17,5 6,3 7,4 2,7 0,0
Calcolo della dispersione
termica per ventilazione

totale corretta
V'i=V'inf,i+V'su,i×fv,i+V'mech,inf,i
Coefficiente di dispersione termica di HV,i W/K 4,2 15,8 1,9 5,0 4,8 5,9 2,1 2,5 0,9 0,0
progetto per ventilazione
Dispersione termica di progetto per ΦV,i W 125 475 58 149 144 178 73 75 27 0 1 304
ventilazione
ΦV,i = HV,i×(θint,i-θe)

Estrazione forzata
Si suppone sia installato un semplice sistema di ventilazione per estrazione in tre
ambienti. L’aria entra liberamente nell’edificio e, come prima approssimazione, si suppone
si distribuisca in base ai volumi degli ambienti.
Nel bagno, l’aria proveniente dagli ambienti adiacenti (a 20 °C) è uguale alla portata d’aria
estratta meno la parte di aria di scarico in eccesso (Vmech,inf,i a -10 °C) del bagno.

UNI EN 12831:2006 © UNI Pagina 52


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prospetto C.8 Calcolo della dispersione termica per ventilazione, estrazione semplice

Camera da letto 1

Camera da letto 2

Camera da letto 3
Ambiente

Atrio d’ingresso
Locale hobby

Soggiorno

Cucina

Bagno

Totale
Atrio

WC
Volume interno dell’ambiente Vi m3 29,0 92,3 23,8 27,3 25,6 26,3 11,5 19,6 13,3 4,1 273
Temperatura esterna θe °C -10,0
Temperatura interna θint,i °C 20,0 20,0 20,0 20,0 20,0 20,0 24,0 20,0 20,0 20,0
Differenza di temperatura θint,i-θe °C 30,0 30,0 30,0 30,0 30,0 30,0 34,0 30,0 30,0 30,0
Aperture esposte - p.u. 1 2 1 1 1 2 1 1 0 0
-1
Tasso di ventilazione a 50 Pa n50 h 6,0
per infiltrazione
Portata d’aria

Coefficiente di schermatura e p.u. 0,02 0,03 0,02 0,02 0,02 0,03 0,02 0,02 0,00 0,00
Fattore di correzione altezza ε p.u. 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0
3
Portata d’aria per infiltrazione V'inf,i m /h 7,0 33,2 5,7 6,6 6,1 9,5 2,8 4,7 0,0 0,0 75,5
V'inf,i=2×Vi×n50×e×ε
Aria estratta V'ex,i m3/h 0 0 120 0 0 0 30 0 0 30 180
3
Aria immessa V'SU,i m /h 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Portate d’aria del sistema di ventilazione,
temperature e fattori di correzione

Temperatura dell’aria immessa θSU °C - - - - - - - - - -


Fattore di riduzione fV,i p.u. - - - - - - - - - -
3
Aria proveniente dagli ambienti V'ex,i-V'SU,i m /h - - 104 - - - 22 - - 27
adiacenti
Fattore di riduzione fV,i p.u. - - 0 - - - 0,12 - - 0
3
Eccesso di aria di scarico V'mech,inf m /h 180,0
intero edificio
V'mech,inf=ΣV'ex,i-Σ V'SU,i
Eccesso di aria di scarico V'mech,inf,i m3/h 19 61 16 18 17 17 8 13 9 3 180
ambiente per ambiente
Portata di ventilazione V'i m3/h 26,1 94,1 21,4 24,6 23,0 26,8 13,0 17,7 8,8 2,7
totale corretta
dispersione termica per

V'i=V'inf,i+V'su,i×fv,i+V'mech,inf,i
Calcolo della

ventilazione

Coefficiente di dispersione termica di HV,i W/K 8,9 32,0 7,3 8,4 7,8 9,1 4,4 6,0 3,0 0,9
progetto per ventilazione
Dispersione termica di progetto per ΦV,i W 266 959 218 251 235 273 150 180 90 28 2 651
ventilazione
ΦV,i = HV,i×(θint,i-θe)

C.3.7 Capacità di preriscaldamento


Sono riportati di seguito i dettagli del calcolo della potenza di ripresa per ciascun
ambiente.
In questo esempio:
- la massa dell’edificio è alta;
- il calo della temperatura interna durante il periodo di inattività è 3 K;
- il tempo di riscaldamento successivo è 4 h.

UNI EN 12831:2006 © UNI Pagina 53


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prospetto C.9 Calcolo della potenza di ripresa

Ambiente Fattore di ripresa Area Potenza di ripresa


del pavimento

fRH Ai ΦRH,i = fRH×Ai

W/m2 m2 W
Locale hobby 13,0 169,6
Soggiorno 36,9 479,7
Cucina 9,5 123,7
Camera da letto 1 10,9 142,2
Camera da letto 2 10,2 133,1
13
Camera da letto 3 10,5 136,5
Bagno 4,6 59,8
Atrio d’ingresso 7,9 102,1
Atrio 5,3 69,3
WC 1,7 21,5

C.3.8 Carico termico totale


Generalità
Il carico termico totale di progetto per ogni ambiente e per l’edificio sono indicati di
seguito.
Il calcolo è eseguito per i tre casi tipici di ventilazione già descritti. La dispersione termica
per trasmissione è la stessa per tutti e tre i casi.
In questi calcoli, il carico termico totale dell’edificio è uguale alla somma del carico
termico totale di tutti gli ambienti in quanto vi è una sola zona.
Ventilazione naturale (apertura delle finestre)
Si suppone che non sia installato nessun sistema di ventilazione.
prospetto C.10 Calcolo del carico termico totale di progetto, solo ventilazione naturale

Ambiente Carico termico Carico termico Carico termico di ripresa Carico termico totale
per trasmissione per ventilazione

ΦT,i ΦV,i ΦRH,i ΦHL,i

W W W W
Locale hobby 528 148 170 846
Soggiorno 2 169 470 480 3 119
Cucina 515 364 124 1 003
Camera da letto 1 514 139 142 796
Camera da letto 2 801 131 133 1 064
Camera da letto 3 998 134 137 1 268
Bagno 472 199 60 731
Atrio d’ingresso 451 100 102 654
Atrio 199 68 69 337
WC 4 63 21 88
Totale 6 650 1 817 1 437 9 905

UNI EN 12831:2006 © UNI Pagina 54


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Ventilazione forzata con uno scambiatore di calore


prospetto C.11 Calcolo del carico termico totale di progetto, sistema di ventilazione bilanciato con scambiatore di
calore

Ambiente Carico termico Carico termico Carico termico di ripresa Carico termico totale
per trasmissione per ventilazione

ΦT,i ΦV,i ΦRH,i ΦHL,i

W W W W
Locale hobby 528 125 170 823
Soggiorno 2 169 475 480 3 123
Cucina 515 58 124 697
Camera da letto 1 514 149 142 805
Camera da letto 2 801 144 133 1 078
Camera da letto 3 998 178 137 1 312
Bagno 472 73 60 604
Atrio d’ingresso 451 75 102 629
Atrio 199 27 69 296
WC 4 0 21 25
Totale 6 650 1 304 1 437 9 392

Estrazione forzata
prospetto C.12 Calcolo del carico termico totale di progetto, estrazione semplice

Ambiente Carico termico Carico termico Carico termico di ripresa Carico termico totale
per trasmissione per ventilazione

ΦT,i ΦV,i ΦRH,i ΦHL,i

W W W W
Locale hobby 528 266 170 964
Soggiorno 2 169 959 480 3 608
Cucina 515 218 124 857
Camera da letto 1 514 251 142 907
Camera da letto 2 801 235 133 1 169
Camera da letto 3 998 273 137 1 407
Bagno 472 150 60 681
Atrio d’ingresso 451 180 102 734
Atrio 199 90 69 358
WC 4 28 21 53
Totale 6 650 2 651 1 437 10 738

C.3.9 Carico termico dell’ambiente con il metodo semplificato


Generalità
Sono riportati di seguito i dettagli del calcolo semplificato del carico termico di progetto
per un ambiente, vale a dire il locale hobby.
Locale hobby
Questa stanza è un ambiente a contatto con il terreno.

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prospetto C.13 Calcolo semplificato del carico termico totale del locale hobby

Dati sulla temperatura


Temperatura esterna di progetto θe °C -10,0
Temperatura interna di progetto θint,i °C 20,0
Differenza di temperatura di progetto θint,i-θe °C 30,0
Dispersioni termiche per trasmissione
Codice Elemento dell’edificio fk Ak Uk fk×Ak×Uk
2 2
p.u. m W/m ×K W/K
33 Parete cantina esterna (isolata verso l’aria) 1,40 4,75 0,73 4,82
20 Finestre 1,00 1,04 2,10 2,17
33 Parete cantina esterna (isolata verso l’aria) 1,40 2,93 0,73 2,97
13 Parete interna isolata (pareti del locale hobby) 1,12 8,39 0,74 6,98
15 Porta interna 1,12 1,40 1,90 2,98
13 Parete interna isolata (pareti del locale hobby) 1,12 9,48 0,74 7,88
35 Pavimento cantina (verso terra) 0,42 14,92 0,46 2,86
32 Parete cantina esterna (isolata verso terra) 0,42 10,57 0,61 2,69
Coefficiente di dispersione termica totale per trasmissione H T,i = Σk fk×Ak×Uk W/K 33,35
Dispersione termica totale per trasmissione ΦT,i = H T,i × (θint,i×θe) W 1 000
Dispersioni termiche per ventilazione
Volume interno Vi m3 29,0
-1
Tasso minimo di ventilazione nmin h 0,5
Coefficiente di dispersione termica totale per ventilazione H V,i = 0,34×Vi×nmin W/K 4,93
Dispersione termica totale per ventilazione ΦV,i = H V,i × (θint,i-θe) W 148
Dispersione termica totale per ventilazione e trasmissione ΦT,i+ΦV,i W 1 149
Fattore di correzione per temperatura più alta f∆θ p.u. 1,0
Dispersione termica di progetto per ventilazione e trasmissione Φi = (ΦT,i+ΦV,i)×f∆θ W 1 149
Potenza di ripresa
Area del pavimento Ai m2 13,0
2
Fattore di ripresa fRH W/m 13,0
Potenza totale di ripresa ΦRH,i = Ai×fRH W 170
Carico termico totale di progetto ΦHL,i = Φi+ΦRH,i W 1 318

UNI EN 12831:2006 © UNI Pagina 56


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C.3.10 Carico termico totale con il metodo semplificato


Il carico termico totale di progetto per ogni ambiente e per l’edificio è indicato di seguito.
prospetto C.14 Calcolo semplificato del carico termico totale dell’edificio

Ambiente Carico termico Carico termico Fattore di correzione Carico termico di Carico termico
per trasmissione per ventilazione per temperatura più ripresa totale di progetto
alta

ΦT,i ΦV,i f∆θ ΦRH,i ΦHL,i

W W p.u. W W
Locale hobby 1 000 148 1,0 170 1 318
Soggiorno 2 196 470 1,0 480 3 146
Cucina 503 364 1,0 124 991
Camera da letto 1 533 139 1,0 142 815
Camera da letto 2 1 091 131 1,0 133 1 355
Camera da letto 3 1 332 134 1,0 137 1 602
Bagno 329 199 1,6 60 905
Atrio d’ingresso 454 100 1,0 102 656
Atrio 411 68 1,0 69 548
WC 56 63 1,0 21 140
Totale 7 905 1 817 - 1 437 11 476

UNI EN 12831:2006 © UNI Pagina 57


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&@665<;@+,58=<9;@+!"#+ABBC0+%*+DE9;@;5+<*7F5+E:+>9;9+?9<+FE:G5<5+?56789:;5+9+<@+F7@+>E=>5?7HE5:90
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APPENDICE D VALORI PREDEFINITI PER I CALCOLI SPECIFICATI NEI PUNTI DA 6 A 9


(normativa)
La presente appendice specifica i dati e i valori normativi utilizzati per i calcoli del carico
termico di progetto specificati nei punti da 6 a 9. I valori e i parametri riportati nei prospetti
inclusi nella presente appendice D devono essere indicati in un’appendice nazionale alla
presente norma*). Nei casi in cui non sia disponibile un’appendice nazionale. Nei casi in
cui non sia disponibile un’appendice nazionale, devono essere utilizzati i valori predefiniti
indicati nella presente appendice D. L’appendice nazionale può essere richiesta all’ente
nazionale di normazione pertinente. L’appendice nazionale deve avere la stessa struttura
della presente appendice D. È tuttavia ammessa l’aggiunta o l’esclusione di alcuni casi
riportati nei prospetti.
Nota I punti indicati tra parentesi sono punti della parte principale della presente norma.

D.1 Dati climatici (vedere punto 6.1)


La temperatura esterna di progetto, θe, e la temperatura esterna media annuale, θm,e,
devono essere indicate su base nazionale nella forma indicata nel prospetto D.1 per
diverse zone geografiche.
prospetto D.1 Temperatura esterna di progetto e temperatura esterna annuale media

Zona geografica θe θm,e


°C °C

D.2 Temperatura interna di progetto (vedere punto 6.2)


I valori predefiniti della temperatura interna di progetto, θint,i, sono indicati nel prospetto
D.2 per diversi tipi di spazi dell’edificio.
prospetto D.2 Temperatura interna di progetto

Tipo di edificio/spazio θ int,i


°C
Ufficio singolo 20
Uffici multipli 20
Sala conferenze 20
Auditorio 20
Mensa/Ristorante 20
Aula scolastica 20
Asilo 20
Grandi magazzini 16
Edificio residenziale 20
Bagno 24
Chiesa 15
Museo/Galleria 16

*) Nota nazionale - Vedere appendice NA.

UNI EN 12831:2006 © UNI Pagina 58


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D.3 Dati relativi all’edificio (vedere punto 6.3)


La scelta delle dimensioni dell’edificio da utilizzare per i calcoli deve essere determinata
su base nazionale. Se non è disponibile un’appendice nazionale alla presente norma,
devono essere utilizzate le dimensioni esterne come base per i calcoli (vedere punto 9,
figura 7).

D.4 DISPERSIONE TERMICA DI PROGETTO PER TRASMISSIONE

D.4.1 Dispersioni termiche direttamente verso l’esterno - HT,ie (vedere punto 7.1.1)
Fattori di correzione per l’esposizione, e k e e l:
Il valore predefinito dei fattori di correzione, e k e e l, è 1,0.
Dispersioni termiche per trasmissione lineare - fattore di correzione ∆Utb:
I valori predefiniti del fattore di correzione, ∆Utb, sono indicati nei prospetti da D.3a a D.3c.
prospetto D.3a Fattore di correzione, ∆Utb, per elementi verticali dell’edificio

Numero di pavimenti Numero di pareti "che interrompono ∆Utb per elementi verticali dell’edificio
"che interrompono l’isolamento" a) l’isolamento"a) W/m2×K

volume dello spazio volume dello spazio


≤100 m3 >100 m3
0 0,05 0
0 1 0,10 0
2 0,15 0,05
0 0,20 0,10
1 1 0,25 0,15
2 0,30 0,20
0 0,25 0,15
2 1 0,30 0,20
2 0,35 0,25
a) Vedere figura D.1.

prospetto D.3b Fattore di correzione, ∆Utb, per elementi orizzontali dell’edificio

Elemento dell’edificio ∆Utb per elementi orizzontali dell’edificio


W/m2×K
Pavimento leggero (legno, metallo, ecc.) 0
1 0,05

Pavimento pesante Numero di lati a contatto 2 0,10


(cemento, ecc.) con l’ambiente esterno 3 0,15
4 0,20

UNI EN 12831:2006 © UNI Pagina 59


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prospetto D.3c Fattore di correzione, ∆Utb, per le aperture

Area dell’elemento dell’edificio ∆Utb per le aperture


W/m2×K
0 - 2 m2 0,50
2
>2 - 4 m 0,40
2
>4 - 9 m 0,30
2
>9 - 20 m 0,20
2
>20 m 0,10

figura D.1 Descrizione degli elementi dell’edificio "che interrompono l’isolamento" e "che non interrompono
l’isolamento"
elementi dell’edificio elementi dell’edificio
"che interrompono l’isolamento" "che non interrompono l’isolamento"

D.4.2 Dispersioni termiche attraverso uno spazio non riscaldato - H T,iue (vedere punto 7.1.2)
I valori predefiniti del fattore di riduzione della temperatura, bu, sono indicati nel
prospetto D.4.
prospetto D.4 Fattore di riduzione della temperatura, bu
Spazio non riscaldato bu
Ambiente
con solo 1 parete esterna 0,4
con almeno 2 pareti esterne senza porte esterne 0,5
con almeno 2 pareti esterne con porte esterne (per esempio, atri, garage) 0,6
con 3 pareti esterne (per esempio, vano scala esterno) 0,8
Seminterrato
senza finestre/porte esterne 0,5
con finestre/porte esterne 0,8
Sottotetto
alto tasso di ventilazione del sottotetto (per esempio tetti con rivestimento di tegole o altri materiali che forniscono una 1,0
copertura discontinua) senza feltri o tavole di sottostruttura
altro tipo di tetto non isolato 0,9
tetto isolato 0,7
Vani scala e disimpegni interni 0
(senza pareti esterne, tasso di ventilazione minore di 0,5 h-1)
Vani scala e disimpegni con apertura verso l’esterno 1,0
(area delle aperture/volume dello spazio >0,005 m2/m3)
Pavimento su intercapedine 0,8
(pavimento sopra vespaio)

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Un ambiente è considerato seminterrato se oltre il 70% della superficie delle pareti


esterne è a contatto con il terreno.

D.4.3 Dispersioni termiche attraverso il terreno - HT,ig (vedere punto 7.1.3)


I valori predefiniti dei fattori di correzione fg1 e GW sono:
fg1 = 1,45;
GW = 1,00 se la distanza tra la falda freatica considerata e la soletta del pavimento è
maggiore di 1 m;
= 1,15 se la distanza tra la falda freatica considerata e la soletta del pavimento è
minore di 1 m.

D.4.4 Dispersioni termiche verso o da spazi riscaldati a temperature diverse - HT,ij (vedere
punto 7.1.4)
I valori predefiniti della temperatura degli spazi riscaldati adiacenti sono indicati nel
prospetto D.5.
prospetto D.5 Temperatura degli spazi riscaldati adiacenti

Calore trasferito dallo spazio riscaldato (i) a: θspazio adiacente


°C
ambiente adiacente all’interno della stessa porzione entità di edificio θspazio adiacente deve essere specificato:
- per esempio, per bagno, magazzino
- per esempio, influenza del gradiente di temperatura verticale
ambiente adiacente appartenente a un’altra porzione entità di edificio (per esempio, θ int,i + θ m,e
appartamento) -----------------------------
2
ambiente adiacente appartenente a un edificio separato (riscaldato o non θ m,e
riscaldato)

θm,e è la temperatura esterna media annuale.

D.5 Dispersione termica di progetto per ventilazione - HV,i

D.5.1 Tasso minimo di ventilazione esterna - nmin (vedere punto 7.2.1 e punto 9.1.3)
I valori predefiniti del tasso minimo di ventilazione esterna, nmin, sono indicati nel
prospetto D.6.
prospetto D.6 Tasso minimo di ventilazione esterna, nmin

Tipo di ambiente nmin


h-1
Ambiente abitabile (predefinito) 0,5
Cucina o bagno con finestra 1,5
Ufficio 1,0
Sala riunioni, aula scolastica 2,0

D.5.2 Tasso di ventilazione - n50 (vedere punto 7.2.2)


I valori predefiniti del tasso di ventilazione, n50, per l’intero edificio, risultante da una diffe-
renza di pressione di 50 Pa tra l’interno e l’esterno, sono indicati nel prospetto D.7.

UNI EN 12831:2006 © UNI Pagina 61


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prospetto D.7 Tasso di ventilazione per l’intero edificio, n50

n50
h-1

Grado di tenuta all’aria dell’involucro dell’edificio


(qualità della tenuta delle finestre)

alto medio basso


Costruzione (alta qualità della tenuta (finestre a doppio vetro, (finestre a vetro singolo,
di porte e finestre) tenuta normale) senza sigillante)
abitazioni unifamiliari <4 4 - 10 >10
altre abitazioni o edifici <2 2-5 >5

I tassi di ventilazione per l’intero edificio possono essere espressi per differenze di
pressione diverse da 50 Pa, ma questi risultati dovrebbero essere adattati per
corrispondere all’equazione 17 nel punto 7.2.2.

D.5.3 Coefficiente di schermatura - e (vedere punto 7.2.2)


I valori predefiniti del coefficiente di schermatura, e, sono indicati nel prospetto D.8.
prospetto D.8 Coefficiente di schermatura, e

Classe di schermatura Spazio riscaldato senza Spazio riscaldato con Spazio riscaldato con più
aperture esposte un’apertura esposta di un’apertura esposta

Nessuna schermatura 0 0,03 0,05


(edifici in zone ventose, edifici alti in centri cittadini)

Schermatura media 0 0,02 0,03


(edifici in campagna con alberi o altri edifici attorno,
periferia)

Forte schermatura 0 0,01 0,02


(edifici di media altezza in centri cittadini, edifici in zone
boscose)

D.5.4 Fattore di correzione altezza - ε (vedere punto 7.2.2)


I valori predefiniti del fattore di correzione per l’altezza, ε, sono indicati nel prospetto D.9.
prospetto D.9 Fattore di correzione per l’altezza, ε

Altezza dello spazio riscaldato al di sopra del livello del suolo (altezza del ε
centro della stanza dal livello del suolo)
0 - 10 m 1,0
>10 - 30 m 1,2
>30 m 1,5

D.6 Spazi riscaldati in modo intermittente (vedere punto 7.3 e punto 9.2.2)
I valori predefiniti del fattore di ripresa del riscaldamento, fRH, sono indicati nei prospetti
D.10a e D.10b. I prospetti si basano sulle dimensioni interne dell’area del pavimento e
possono essere utilizzati per ambienti di altezza media non maggiore di 3,5 m.
La massa effettiva dell’edificio è indicata secondo le tre categorie seguenti:
- massa alta (pavimenti e soffitti in cemento, abbinati a pareti in mattoni o cemento);
- massa media (pavimenti e soffitti in cemento e pareti leggere);
- massa bassa (soffitti sospesi e pavimenti rialzati, pareti leggere).

UNI EN 12831:2006 © UNI Pagina 62


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prospetto D.10a Fattore di ripresa del riscaldamento, fRH, per edifici non residenziali, periodo di inattività notturna
max. 12 h

fRH
W/m2
Calo previsto della temperatura interna durante il periodo di inattivitàa)
2K 3K 4K
Durata del massa dell’edificio massa dell’edificio massa dell’edificio
periodo di
ripresa in ore
bassa media alta bassa media alta bassa media alta
1 18 23 25 27 30 27 36 27 31
2 9 16 22 18 20 23 22 24 25
3 6 13 18 11 16 18 18 18 18
4 4 11 16 6 13 16 11 16 16
a) Negli edifici ben isolati e a tenuta d’aria, un calo della temperatura interna maggiore di 2 K fino a 3 K durante il periodo di inattività non è molto
probabile. Esso dipende dalle condizioni climatiche e dalla massa termica dell’edificio.

prospetto D.10b Fattore di ripresa del riscaldamento, fRH, per edifici residenziali, periodo di inattività notturna
max. 8 h

fRH
W/m2
Calo previsto della temperatura interna durante il periodo di inattivitàa)
1K 2K 3K
Durata del massa dell’edificio massa dell’edificio massa dell’edificio
periodo di
ripresa in ore
alta alta alta
1 11 22 45
2 6 11 22
3 4 9 16
4 2 7 13
a) Negli edifici ben isolati e a tenuta d’aria, un calo della temperatura interna maggiore di 2 K fino a 3 K durante il periodo di inattività non è molto
probabile. Esso dipende dalle condizioni climatiche e dalla massa termica dell’edificio.

D.7 Metodo di calcolo semplificato (vedere punto 9)

D.7.1 Limitazioni all’uso


Le limitazioni all’uso del metodo di calcolo semplificato descritto nel punto 9 devono
essere indicate in un’appendice nazionale alla presente norma. Quando non sono
disponibili informazioni nazionali, il metodo semplificato può essere utilizzato per edifici
residenziali per i quali il tasso di ventilazione risultante da una differenza di pressione di
50 Pa tra l’interno e l’esterno dell’edificio, n50, sia minore di 3 h-1.

D.7.2 Fattore di correzione della temperatura - fk (vedere punto 9.1.2)


I valori predefiniti del fattore di correzione della temperatura, fk, sono indicati nel
prospetto D.11.

UNI EN 12831:2006 © UNI Pagina 63


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prospetto D.11 Fattore di correzione della temperatura, fk, per il metodo di calcolo semplificato

Dispersione termica: fk Commenti


direttamente verso l’esterno 1,00 se i ponti termici sono isolati
1,40 se i ponti termici non sono isolati
1,00 per finestre, porte
attraverso uno spazio non riscaldato 0,80 se i ponti termici sono isolati
1,12 se i ponti termici non sono isolati
attraverso il terreno 0,3 se i ponti termici sono isolati
0,42 se i ponti termici non sono isolati
attraverso il sottotetto 0,90 se i ponti termici sono isolati
1,26 se i ponti termici non sono isolati
pavimento su intercapedine 0,90 se i ponti termici sono isolati
1,26 se i ponti termici non sono isolati
verso un edificio adiacente 0,50 se i ponti termici sono isolati
0,70 se i ponti termici non sono isolati
verso una porzione entità adiacente di edificio 0,30 se i ponti termici sono isolati
0,42 se i ponti termici non sono isolati

D.7.3 Fattore di correzione della temperatura - f∆θ (vedere punto 9.1.1)


I valori predefiniti del fattore di correzione della temperatura, f∆θ, per ambienti riscaldati a
temperature maggiori rispetto agli ambienti riscaldati adiacenti, per esempio un bagno,
sono indicati nel prospetto D.12.
prospetto D.12 Fattore di correzione della temperatura, f∆θ

Temperatura interna di progetto dell’ambiente: f∆θ


normale 1,0
più alta 1,6

UNI EN 12831:2006 © UNI Pagina 64


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APPENDICE NA VALORI E PARAMETRI NAZIONALI PER IL CALCOLO DEL CARICO TERMICO DI


(normativa) PROGETTO (PUNTI DA 6 A 9)

NA.1 Scopo e campo di applicazione


La presente appendice specifica i dati normativi di ingresso da utilizzare nel calcolo del
carico termico di progetto, nei punti da 6 a 9.
I valori dei dati e i parametri dei prospetti che seguono nella presente appendice sono
stati determinati su base nazionale e sono conformi a quanto previsto nell'appendice D.1.

NA.2 Riferimenti normativi


La presente appendice nazionale rimanda, mediante riferimenti datati e non, a
disposizioni contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti
appropriati del testo e sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati,
successive modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se
introdotte nella presente appendice nazionale come aggiornamento o revisione. Per i
riferimenti non datati vale l’ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento
(compresi gli aggiornamenti).
UNI 5364:1976 Impianti di riscaldamento ad acqua calda - Regole per la
presentazione dell’offerta e per il collaudo
UNI 10349:1994 Riscaldamento e raffrescamento degli edifici - Dati climatici
UNI 10379:2005 Riscaldamento degli edifici - Fabbisogno energetico
convenzionale normalizzato
UNI EN ISO 13789:2001Prestazione termica degli edifici - Coefficiente di perdita di
calore per trasmissione - Metodo di calcolo

NA.3 Dati climatici (vedere punto 6.1)


La temperatura esterna di progetto θe e la temperatura esterna media annuale θm.e per i
capoluoghi di provincia, sono fornite, in assenza di norme specifiche, dal prospetto NA.1
che segue.
prospetto NA.1 Temperatura esterna di progetto e temperatura esterna media annuale

Prov. Comune Alt. z GG θe (°C) θm·e (°C)


AG Agrigento 230 B 729 3 18,2
AL Alessandria 95 E 2 559 -8 12,8
AN Ancona 16 D 1 688 -2 15,1
AO Aosta 583 E 583 -10 10,4
AP Ascoli Piceno 154 D 1 698 -2 14,8
AQ L’Aquila 714 E 2 514 -5 12,1
AR Arezzo 246 E 2 104 0 14,1
AT Asti 123 E 2 617 -8 12,3
AV Avellino 348 D 1 742 -2 13,9
BA Bari 5 C 1 185 0 16,4
BG Bergamo 249 E 2 533 -5 13,5
BI Biella 420 E 2 589 -9 10,8
BL Belluno 383 E 2 936 -10 11,2
BN Benevento 135 C 1 316 -2 14,3
BO Bologna 54 E 2 259 -5 14,2

UNI EN 12831:2006 © UNI Pagina 65


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prospetto NA.1 Temperatura esterna di progetto e temperatura esterna media annuale (Continua)

Prov. Comune Alt. z GG θe (°C) θm·e (°C)


BR Brindisi 15 C 1 083 0 16,6
BS Brescia 149 E 2 410 -7 13,5
BZ Bolzano 262 E 2 791 -15 12,6
CA Cagliari 4 C 990 3 17,6
CB Campobasso 701 E 2 346 -4 12,7
CE Caserta 68 C 1 013 0 17,1
CH Chieti 330 D 1 556 0 15,0
CL Caltanissetta 568 D 1 550 0 15,8
CN Cuneo 534 F 3 012 -10 11,4
CO Como 201 E 2 228 -5 13,3
CR Cremona 45 E 2 389 -5 13,0
CS Cosenza 238 C 1 317 -3 16,6
CT Catania 7 B 833 5 18,2
CZ Catanzaro 320 C 1 328 -2 16,1
EN Enna 931 E 2 248 -3 13,4
FE Ferrara 9 E 2 326 -5 13,1
FG Foggia 76 D 1 530 0 14,1
FI Firenze 40 D 1 821 0 14,8
FO Forlì 34 D 2 087 -5 14,2
FR Frosinone 291 E 2 196 0 11,8
GE Genova 19 D 1 435 0 16,1
GO Gorizia 84 E 2 333 -5 13,1
GR Grosseto 10 D 1 550 0 15,2
IM Imperia 10 C 1 201 0 14,7
IS Isernia 423 D 1 866 -2 13,7
KR Crotone 8 B 899 0 16,5
LC Lecco 214 E 2 383 -5 13,4
LO Lodi 87 E 2 592 -5 13,1
LE Lecce 49 C 1 153 0 17,1
LI Livorno 3 D 1 408 0 15,7
LT Latina 21 C 1 220 2 15,7
LU Lucca 19 D 1 715 0 14,8
MC Macerata 315 D 2 005 -2 13,6
ME Messina 3 B 707 5 18,5
MI Milano 122 E 2 404 -5 13,7
MN Mantova 19 E 2 388 -5 13,9
MO Modena 34 E 2 258 -5 13,3
MS Massa Carrara 65 D 1 525 0 14,9
MT Matera 200 D 1 418 -2 16,6
NA Napoli 17 C 1 034 2 18,2
NO Novara 159 E 2 463 -5 12,8
NU Nuoro 546 D 1 602 0 14,6
OR Oristano 9 C 1 059 3 16,6

UNI EN 12831:2006 © UNI Pagina 66


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prospetto NA.1 Temperatura esterna di progetto e temperatura esterna media annuale (Continua)

Prov. Comune Alt. z GG θe (°C) θm·e (°C)


PA Palermo 14 B 751 5 18,0
PC Piacenza 61 E 2 715 -5 12,1
PD Padova 12 E 2 383 -5 12,8
PE Pescara 4 D 1 718 2 16,1
PG Perugia 493 E 2 289 -2 13,2
PI Pisa 4 D 1 694 0 15,0
PN Pordenone 24 E 2 459 -5 12,2
PO Prato 61 D 1 668 0 15,2
PR Parma 57 E 2 502 -5 13,4
PS Pesaro e Urbino 11 D 2 083 -2 13,4
PT Pistoia 67 D 1 885 0 14,5
PV Pavia 77 E 2 623 -5 12,6
PZ Potenza 819 E 2 472 -3 12,5
RA Ravenna 4 E 2 227 -5 12,1
RC Reggio Calabria 15 B 772 3 18,1
RE Reggio Emilia 58 E 2 560 -5 12,7
RG Ragusa 502 C 1 324 0 17,0
RI Rieti 405 E 2 324 -3 12,7
RM Roma 20 D 1 415 0 16,3
RN Rimini 5 E 2 139 -5 13,6
RO Rovigo 7 E 2 466 -5 13,3
SA Salerno 4 C 994 2 18,4
SI Siena 322 D 1 943 -2 14,0
SO Sondrio 307 E 2 755 -10 11,9
SP La Spezia 3 D 1 413 0 14,2
SR Siracusa 17 B 799 5 18,2
SS Sassari 225 C 1 185 2 16,1
SV Savona 4 D 1 481 0 15,8
TA Taranto 15 C 1 071 0 17,1
TE Teramo 265 D 1 834 0 14,3
TN Trento 194 E 2 567 -12 15,9
TO Torino 239 E 2 617 -8 12,4
TP Trapani 3 B 810 5 18,2
TR Terni 130 D 1 650 -2 15,2
TS Trieste 2 D 1 929 -5 14,6
TV Treviso 15 E 2 378 -5 13,4
UD Udine 113 E 2 323 -5 13,6
VA Varese 382 E 2 652 -5 10,5
VB Verbania 197 E 2 426 -5 13,1
VC Vercelli 130 E 2 751 -7 12,4
VE Venezia 1 E 2 345 -5 13,8
VI Vicenza 39 E 2 371 -5 13,2
VR Verona 59 D 2 068 -5 13,7

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prospetto NA.1 Temperatura esterna di progetto e temperatura esterna media annuale (Continua)

Prov. Comune Alt. z GG θe (°C) θm·e (°C)


VT Viterbo 326 D 1 989 -2 14,8
VV Vibo Valentia 476 D 1 586 -3 15,0

- La temperatura convenzionale di progetto dell’aria esterna è quella prevista dalla


UNI 5364;
- la temperatura esterna media annuale è la media aritmetica delle temperature medie
mensili fornite dalla UNI 10349;
- i dati relativi agli altri comuni vanno ricavati con i criteri previsti dalla UNI 10349 per
la determinazione della temperatura dell'aria esterna.

NA.4 Temperatura interna di progetto (vedere punto 6.2)


Il prospetto NA.2 che segue, fornisce la temperatura interna di progetto per diversi locali
aventi diverse destinazioni d’uso.
prospetto NA.2 Temperature interne di progetto

Tipo di locale dell’edificio Temperatura interna di progetto (°C)


Ufficio singolo 20
Uffici a spazio aperto 20
Sala conferenze 20
Auditorium 20
Bar -Ristorante 20
Aule scolastiche 20
Scuola materna 20
Asilo nido 22
Supermercato 16
Locali di abitazione 20
Bagni 24
Chiese 15
Musei -Gallerie 16

NA.5 Dati dell’edificio (vedere punto 6.3)


Le dimensioni da utilizzare nel calcolo sono quelle previste dalla UNI EN ISO 13789.
I valori della trasmittanza lineare dei ponti termici e tutto il calcolo, nel suo complesso,
devono essere coerenti con il tipo di dimensioni utilizzato.
Il tipo di dimensioni utilizzato deve essere chiaramente specificato nel rapporto di calcolo.

NA.6 Dispersioni di progetto per trasmissione

NA.6.1 Coefficiente di dispersione H T,ie (vedere punto 7.1.1)

NA.6.1.1 Fattori di correzione per esposizione e k, e l


Il valore del fattore di esposizione e k = e l, è fornito dal prospetto che segue, applicabile
agli edifici direttamente soleggiati.

UNI EN 12831:2006 © UNI Pagina 68


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prospetto NA.3 a Fattore di esposizione ek = el

Fattore di esposizione ek = el
N NE E SE S SO O NO
1,20 1,20 1,15 1,10 1,00 1,05 1,10 1,15

In caso di consistente schermatura, dovuta ad ostacoli permanenti di qualsiasi tipo, i


valori di ek = el possono essere aumentati discrezionalmente dal progettista fino al valore
relativo all'esposizione nord.

NA.6.1.2 Dispersioni per trasmissione lineare - Fattore di correzione fc


Il valore del fattore di correzione fc, richiesto per il calcolo semplificato dei ponti termici, è
fornito dai prospetti che seguono.
prospetto NA.3 b Fattore di correzione fc (W/m2×K) per strutture edili verticali

Numero di solette "passanti"1) Numero di pareti "passanti"1) Volume del locale V ≤100 m3 Volume del locale V >100 m3
0 0,05 0
0 1 0,10 0
2 0,15 0,05
0 0,20 0,10
1 1 0,25 0,15
2 0,30 0,20
0 0,25 0,15
2 1 0,30 0,20
2 0,35 0,25
1) Vedere figura NA.1.

prospetto NA.3 c Fattore di correzione fc (W/m2×K) per strutture edili orizzontali

Solette leggere (legno, metallo…) 0


Solette pesanti (calcestruzzo…) Numero di lati in contatto con l’ambiente
esterno
1 0,05
2 0,10
3 0,15
4 0,20

prospetto NA.3 d Fattore di correzione fc (W/m2×K) per aperture

Area della struttura edilizia (m2) fc (W/m2×K)


0 - 2 m2 0,50
2
>2 - 4 m 0,40
2
>4 - 9 m 0,30
2
>9 - 20 m 0,20
2
>20 m 0,10

UNI EN 12831:2006 © UNI Pagina 69


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figura NA.1 Esempio di strutture edilizie con isolamento termico interrotto e con isolamento termico non
interrotto
Legenda
1 Isolamento termico
2 Interruzione dell’isolamento termico
a) Struttura edilizia con isolamento termico interrotto
b) Struttura edilizia con isolamento termico non interrotto

L’applicazione del metodo semplificato per il calcolo dei ponti termici è vivamente
sconsigliata in sede nazionale in quanto molto imprecisa.
Ove tuttavia il progettista volesse comunque adottare il calcolo dei ponti termici
semplificato, questa scelta deve essere chiaramente evidenziata nel rapporto di calcolo,
illustrandone le ragioni.

NA.6.2 Dispersioni H T,iue attraverso vani non riscaldati (vedere punto 7.1.2)
I valori del fattore di riduzione bu sono forniti, per diverse situazioni, dal prospetto NA.4
che segue.
prospetto NA.4 Fattore di riduzione bu per il calcolo delle dispersioni attraverso vani non riscaldati

Tipo di vano bu (-)


Locali/numero di pareti del vano non riscaldato rivolte verso l’ambiente esterno
Con una parete esterna 0,4
Senza serramenti esterni e con almeno due pareti esterne 0,5
Con serramenti esterni e con almeno due pareti esterne (per esempio garage) 0,6
Con tre pareti esterne (per esempio vani scala esterni) 0,8
Cantine
Senza finestre/serramenti esterni 0,5
Con finestre/serramenti esterni 0,8
Sottotetti
Il tasso di ventilazione del sottotetto è elevato, (per esempio. tetti ricoperti con tegole o altri materiali di copertura non a
tenuta) senza rivestimento con feltro o assito 1,0
Altri tetti non isolati 0,9
Tetti isolati 0,7
Disimpegni interni (senza muri esterni -ricambio d'aria minore di 0,5 vol/h) 0
2 3
Disimpegni ventilati (aperture/volume >0,005 m /m ) 1,0
Solette sospese (soletta sopra vespaio) 0,8

NA 6.3 Dispersioni H T,ig attraverso il terreno (vedere punto 7.1.3)


I valori di Uequiv,k vanno determinati tramite i grafici da 3 a 6 del punto 7.1.

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I valori dei fattori fg1, fg2, e GW sono i seguenti:


fg1 = 1,45;
fg2 secondo il punto 7.1.3 tenendo conto della temperatura esterna media annuale;
GW = 1,00 se la distanza prevista tra la falda e la soletta è maggiore di 1 m;
= 1,15 se la distanza prevista tra la falda e la soletta è minore di 1 m.

NA 6.4 Dispersioni H T,ij da o verso zone riscaldate a temperatura diversa (vedere punto 7.1.4)

NA.6.4.1 Generalità
I valori della temperatura da considerare nelle zone adiacenti sono forniti dal
prospetto NA.5 che segue.
prospetto NA.5 Valori di temperatura dei vani adiacenti

Calore trasferito dal vano riscaldato (i) verso:


Locale adiacente, all’interno di una stessa unità Locale adiacente appartenente ad un’altra Locali adiacenti appartenenti ad un altro edificio
immobiliare unità immobiliare (appartamento) (riscaldato o non riscaldato)
θint,j deve essere specificata Ove non stabilito contrattualmente, la θme
- per esempio bagni, locali di deposito; temperaturaθint,A si calcola come di seguito
- per esempio influenza del gradiente di specificato
temperatura verticale.

θme è la temperatura esterna media annuale.

NA 6.4.2 Calcolo di θint, A


La temperatura ambiente θint,A da adottare, si calcola diversamente se si è in presenza di:
a) case destinate ad occupazione prevalentemente continua;
b) case destinate ad occupazione saltuaria (per esempio case per vacanza).
Nel caso a), l’ipotesi convenzionale ai fini del calcolo è che ogni unità immobiliare
adiacente sia l’unica non riscaldata nell’edificio, per cui la sua temperatura sarà:
θint,A (a) = θint,i - ba × (θint,i - θe)

∑Se × U e
b a = ---------------------------------------------------------
∑ i U i + ∑Se × U e
S ×
dove:
Se sono le superfici del locale adiacente appartenente ad un'altra unità immobiliare,
rivolte verso l’esterno;
Ue sono le trasmittanze delle pareti di superficie Se;
Si sono le superfici del locale adiacente appartenente ad un'altra unità immobiliare
rivolte verso unità immobiliari riscaldate;
Ui sono le trasmittanze delle pareti divisorie di superfici S i.
Per gli edifici di cui al caso b) l’ipotesi convenzionale ai fini del calcolo è che l'unità
immobiliare di cui si effettua il calcolo delle dispersioni sia l'unica riscaldata, per cui la
temperatura delle unità immobiliari adiacenti è:
θint,A (b) = θint,i - bb × (θint,i - θe)

∑ S e,E × U e,E
b b = ------------------------------------------------------------------------------
-
∑ S i,AR × U i,AR + ∑ S e,E × U e,E
dove:
Se,E sono le superfici della parte non riscaldata dell’edificio (escluse quindi quelle
dell'unità immobiliare riscaldata) rivolte verso l’esterno;
Ue,E sono le trasmittanze delle pareti di superficie Se,E;

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S i,ARsono le superfici dell’unità immobiliare riscaldata, adiacenti ad altre unità immobiliari


ritenute non riscaldate;
U i,ARsono le trasmittanze delle pareti divisorie di superficie S i,AR.
Il limite inferiore di θint,A (b) è la temperatura antigelo di 4 °C, che il progettista dovrà
garantire, con sistemi automatici, nelle unità immobiliari non riscaldate.
Ai fini della presente norma, il coefficiente b può essere determinato in modo
approssimato avvalendosi del prospetto sotto riportato.
Il prospetto fornisce i coefficienti ba in funzione della percentuale di superficie dell’unità
immobiliare adiacente rivolta verso l’esterno e del rapporto fra le trasmittanze delle pareti
interne ed esterne ed i coefficienti bb esclusivamente nella riga relativa alla percentuale P
pari all’80%.
prospetto NA.6 Coefficiente di posizione b

Coefficiente di posizione b

P (%) R = U i,m/Ue,m <2 R = U i,m/Ue,m fra 2 e 3 (isolato) R = U i,m/Ue,m >3


(poco isolato) (molto isolato)
10 0,08 0,05 0,03
20 0,15 0,10 0,05
30 0,22 0,16 0,11
40 0,30 0,22 0,16
50 0,40 0,28 0,22
60 0,50 0,40 0,30
70 0,60 0,50 0,40
80 0,74 0,63 0,53
90 0,86 0,78 0,72

dove:
il coefficiente b è espresso in funzione di R = U i,m/Ue,m e di P
dove:
U i,m è la trasmittanza media delle pareti che separano l'unità immobiliare contigua da
quella in esame, in W/m2×K;
Ue,m è la trasmittanza media delle pareti esterne disperdenti, in W/m×2K;
P è la superficie delle pareti esterne, espressa in percentuale della superficie totale
dell'involucro dell'unità immobiliare. A scopo semplificativo si conviene di
considerare una percentuale del:
10% per ogni parete esterna dell'unità immobiliare;
30% per pavimento o soffitto disperdente;
15% per pavimento su cantina o su terreno.
Le temperature θint,A(a) e θint,A(b) sono le temperature da attribuire alle unità immobiliari
adiacenti a quella in esame, considerata alla temperatura interna di progetto θint,i.

NA.7 Dispersioni di progetto per ventilazione H V,i (vedere punto 7.2)

NA.7.1 Generalità
I ricambi dovuti alla sola infiltrazione attraverso i serramenti sono generalmente inferiori ai
ricambi dovuti per il mantenimento della qualità dell'aria. Ove i ricambi per infiltrazioni
superassero quelli previsti per fini igienici è opportuno riconsiderare la scelta dei
serramenti.

UNI EN 12831:2006 © UNI Pagina 72


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NA.7.2 Tasso minimo di ricambio d’aria esterna, nmin


Il numero minimo di ricambi d’aria esterna nmin da considerare nel calcolo è fornito dal
prospetto NA.7 che segue, per i diversi tipi di locali.
prospetto NA.7 Tasso minimo di ricambio di aria esterna per edifici residenziali, nmin

Tipo di locale nmin (h-1)


Locale di abitazione (predefinito) 0,5
Cucina 1,5
Bagno 2,0

Per altre destinazioni d'uso, vedere UNI 10379.

NA.7.3 Coefficiente di schermatura e


I valori del coefficiente di schermatura e sono forniti dal prospetto NA.8 che segue.
prospetto NA.8 Coefficienti di schermatura e (-)

Coefficiente e per classi di schermatura Vano riscaldato con una Vano riscaldato con più di
apertura esposta una apertura esposta
Nessuna schermatura: edifici in zone ventose, edifici emergenti in altezza in centri 0,03 0,05
abitati
Schermatura moderata: edifici in campagna con alberi o altri edifici intorno ad essi, 0,02 0,03
periferie
Schermatura pesante: edifici di altezza media nei centri abitati, edifici nei boschi 0,01 0,02

Per locali privi di aperture verso l’esterno, e = 0.

NA.7.4 Fattore di correzione per l’altezza ε


Il prospetto NA.9 che segue fornisce i valori del fattore di correzione ε per diverse altezze
del locale considerato rispetto al terreno.
prospetto NA.9 Fattore di correzione per l’altezza ε (-)

Altezza del locale riscaldato "i" Fattore di correzione per l’altezza ε


sopra il livello del terreno (m)
(dal centro del locale al livello del terreno)
0 -10 1
>10 -30 1,2
oltre 30 1,5

NA.7.5 Valori del trafilamento d'aria n50


I valori del trafilamento d'aria n50 sono forniti dal prospetto NA.10 che segue, per diversi
tipi di costruzione.
prospetto NA.10 Valori del trafilamento d'aria per l’intero edificio n50 (1/h)

Grado di tenuta all’aria dell’involucro edilizio


(qualità dei serramenti)
Tipo di costruzione alto (porte e finestre con elevate medio (finestre con doppio vetro, basso (finestre con vetro singolo,
qualità di tenuta) tenuta normale) bassa tenuta)
Appartamenti <4 4 -10 >10
unifamiliari
Altri appartamenti o edifici <2 2 -5 >5

I valori del trafilamento d'aria degli edifici possono essere espressi con differenze di
pressione diverse da 50 Pa. In tal caso gli altri coefficienti (schermatura) vanno adattati.

UNI EN 12831:2006 © UNI Pagina 73


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NA.8 Vani riscaldati in modo intermittente (vedere punto 7.3)


Il fattore di ripresa fRH è fornito dai prospetti NA.11a e NA.11b per differenti destinazioni
d’uso dell’edificio. I prospetti si riferiscono alle dimensioni interne del pavimento e
possono essere utilizzate per locali aventi un’altezza media non maggiore di 3,5 m.
La massa effettiva degli edifici è data per tre categorie, come di seguito descritto.
Edifici di massa alta: solette di cemento e muri in mattoni pieni o cemento, edifici isolati
a cappotto;
Edifici di massa media: solette di cemento e muri leggeri, edifici con isolamento termico
posto nell’intercapedine dei tamponamenti esterni con masse
modeste verso l’interno (spessore pareti interne da 5 cm a
10 cm);
Edifici di massa bassa: solette e muri di tipo leggero, edifici isolati termicamente sul lato
interno della parete.
prospetto NA.11a Fattore di ripresa fRH per edifici non residenziali - Abbassamento notturno per un massimo di 12 h

Tempo di ripresa fRH (W/m2)


(h)
Caduta di temperatura impostata per l'attenuazione (K)
1)
2 3 4
Massa dell’edificio Massa dell’edificio Massa dell’edificio
bassa media alta bassa media alta bassa media alta
1 18 23 25 27 30 27 36 27 31
2 9 16 22 18 20 23 22 24 25
3 6 13 18 11 16 18 18 18 18
4 4 11 16 6 13 16 11 16 16
1) Negli edifici ben isolati e a buona tenuta all’aria è molto improbabile che la temperatura ambiente discenda durante l’abbassamento notturno di oltre
2 K o 3 K. La discesa dipenderà comunque dalle condizioni climatiche e dalla massa termica dell’edificio.

prospetto NA.11b Fattore di ripresa fRH per edifici residenziali - Abbassamento notturno per un massimo di 8 h

Tempo di ripresa fRH (W/m2)


(h)
Caduta di temperatura impostata per l'attenuazione (K)
1)
1 2 3
Massa dell’edificio Massa dell’edificio Massa dell’edificio
alta alta alta
1 11 22 45
2 6 11 22
3 4 9 16
4 2 7 13
1) Negli edifici ben isolati e a buona tenuta all’aria è molto improbabile che la temperatura ambiente discenda durante l’abbassamento notturno di oltre
2 K o 3 K. La discesa dipenderà comunque dalle condizioni climatiche e dalla massa termica dell’edificio.

NA.9 Metodo di calcolo semplificato (vedere punto 9)

NA.9.1 Limitazioni d’uso


L’applicazione del metodo semplificato è limitata ad edifici aventi volume riscaldato non
maggiori di 500 m3, qualunque sia il numero di unità immobiliari presenti. Tale
applicazione è comunque vivamente sconsigliata in sede nazionale perché la valutazione
dei ponti termici può dare luogo ad imprecisioni significative.

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Ove tuttavia il progettista volesse comunque adottare il calcolo semplificato, questa scelta
deve essere chiaramente evidenziata nel rapporto di calcolo. In tal caso, i parametri da
utilizzare sono indicati nei punti seguenti.

NA.9.2 Fattore di riduzione della temperatura fk


Il fattore di riduzione della temperatura fk utilizzato dal metodo semplificato è fornito dal
prospetto NA.12 che segue.
prospetto NA.12 Fattore di riduzione della temperatura fk (-) - Metodo di calcolo semplificato

Dispersioni: fk Commenti
Direttamente verso l’esterno 1,0 I ponti termici sono stati isolati
1,4 I ponti termici non sono stati isolati
1,0 Finestre, porte
Attraverso vani non riscaldati 0,6
Attraverso il terreno 0,5
Attraverso il soffitto 0,9
Solette sospese 0,9
Verso un edificio adiacente 0,5
Verso un’unità immobiliare adiacente 0,3

NA.9.3 Fattore di temperatura f∆θ per temperature di progetto più elevate


Il fattore f∆θ utilizzato nel metodo di calcolo semplificato è fornito dal prospetto NA.13 che
segue.
prospetto NA.13 Fattore di temperatura f∆θ per temperature di progetto più elevate

Tipo di locale Fattore f∆θ


Temperatura di progetto normale 1,0
Temperatura di progetto più elevata 1,2

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BIBLIOGRAFIA
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prEN 13465 Ventilation for buildings - Calculation methods for the
determination of air flow rates in dwellings
EN ISO 7730 Moderate thermal environments _ Determination of the PMV and
PPD indices and specifications of the conditions for thermal
comfort
EN ISO 13789 Thermal performance of buildings - Transmission heat loss
coefficient - Calculation method (ISO 13789:1999)
prEN ISO 13790 Thermal performance of buildings - Calculation of energy use for
heating (ISO/DIS 13790:1999)
prEN ISO 15927-5 Hygrothermal performance of buildings - Calculation and
presentation of climatic data - Part 5: Winter external design air
temperatures and related wind data (ISO/DIS 15927-5:2002)

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