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DOLOMITI PATRIMONIO UNESCO

.1a tappa: dal Bletterbach al Passo di Lavazè- Dalla terra al mare: In questa prima tappa del
geotrail si sale dalla gola del Bletterbach fino al corno bianco. In un paesaggio mozzafiato si attraversa
diversi strati rocciosi, da quelli piú vecchi in fondo a quelli piú giovani al top. Come un libro, questi strati
raccontano la storia, lo sviluppo del paesaggio dolomitico. Contatti

 Paese 34, 39040 Aldino

 +39 0471 886800

 info@aldein-radein.com

ITINERARIO: Dal centro visitatori Bletterbach, si scende nella gola omonima lungo la via n° 3 (cartelli) in
direzione del Butterloch (ingresso a pagamento, obbligo di indossare il caschetto). Qui si segue il
percorso incessantemente modificato dall’erosione, risalendo la gola verso il Butterloch (GEOSTOP A). Si
prosegue per un tratto lungo il canyon, sino a incrociare il sentiero Gorz, lungo il quale si sale verso
destra, lasciando la gola. Nel punto in cui il sentiero Gorz s’immette nel sentiero Zirmer (segnavia n° 12),
si svolta a sinistra, continuando a salire sino a che l’alta via devia a destra: qui si approda al GEOSTOP B.
Si prosegue verso il Corno Bianco (segnavia n° 12) e, in corrispondenza del successivo incrocio, si
continua nella stessa direzione, percorrendo le innumerevoli serpentine che conducono in vetta. Dal
punto più alto si scende verso sud sino al Passo Oclini. Si segue brevemente la strada, oltrepassando il
vasto parcheggio, per poi svoltare subito a sinistra lungo il sentiero n° 2 (Auerleger). Alla Malga
Auerleger, si continua a destra sul Sentiero delle Perle, marcato con il numero 2. Camminando per lo più
attraverso il bosco, si approda infine alla meta di giornata, il Passo di Lavazè.

COME ARRIVARE: Il GEOPARC Bletterbach é raggiungibile con l'autobus:

Orario 142: Egna-Pietralba

Orario 146: Aldino-GEOPARC Bletterbach

e con la macchina: Si arriva da Ora o Egna, passando per Montagna e per il centro di Aldino. Dopo il
paese bisogna girare a destra in direzione Lerch fino al parcheggio del Centro Visitatori sotto la malga
Laner.

.3a tappa: dal Passo di Costalunga al Rifugio Alpe di Tires, Località: Nova Levante - Carezza: La
3ª tappa del Dolomites World Heritage Geotrail (dieci giorni) nelle Dolomiti conduce dal Passo di
Costalunga attraverso il cuore del Gruppo del Catinaccio, costeggiando la “scogliera” dello Sciliar fino al
Rifugio Alpe di Tires. Queste catene montuose danno vita ad alcuni dei paesaggi dei Monti Pallidi, che da
secoli ammaliano gli alpinisti e sono annoverati tra i più incantevoli e interessanti dal punto di vista
geologico. Appartenendo al Geotrail, anche la 3ª tappa presenta in maniera suggestiva la geologia e la
formazione delle leggendarie Dolomiti, che dal 2009 spiccano tra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

Contatti

 Via del paese 15, 39050 Fiè allo Sciliar

 +39 0471 709600

 info@seiseralm.it

 http://www.seiseralm.it

ITINERARIO: Il regno dei vulcani. Al Passo Costalunga, direttamente nei pressi della Pensione
Rosengarten, una stradina, il cui tratto iniziale è munito di svariati cartelli, si arrampica in direzione del
Catinaccio. Si sale lungo uno stretto sentiero sino a raggiungere un bivio, in corrispondenza del quale si
prosegue a sinistra sino alla successiva deviazione: qui, si gira a destra, imboccando la via n° 552 per il
Rifugio Paolina. Dapprima si sale attraverso il bosco rado, per poi seguire diversi tornanti che si snodano
verso la struttura costeggiando la pista. Dal Rifugio Paolina, ai piedi delle pareti rocciose, si sale al
Rifugio Fronza alle Coronelle (cartelli, segnavia n° 552, poi n° 549), alle cui spalle (GEOSTOP E) inizia
l’ascesa, ben segnalata, al Passo delle Coronelle. Sin da subito occorre superare i sassi levigati dal
passaggio di innumerevoli alpinisti, mentre le funi di acciaio agevolano l’ascesa. Un passo fermo è
assolutamente necessario. Alla prima diramazione, si continua verso destra in direzione Passo delle
Coronelle, giungendo alla ripida via, ben approntata e in parte assicurata, che conduce al valico. La
discesa sul versante opposto è in parte esposta, non assicurata e richiede passo fermo. In un primo
momento si segue il sentiero n° 550 (indicazione Val de Vajolet, Gardeccia, ecc.), poi, alla diramazione
successiva, si prosegue dritto sul n° 541 (indicazione Rifugio Vajolet). Si costeggia l’imponente parete est
della vetta del Catinaccio, per poi scendere sino alla strada sterrata, lungo la quale si sale ai Rifugi Preuss
e Vajolet (GEOSTOP F). Da qui, si prosegue verso la prima diramazione. Si continua dritti sino al Passo
Principe e al rifugio omonimo, che sorge direttamente sul valico (cartello, via n° 584). Dal passo, si sale
lungo una via, in parte in cattive condizioni, che conduce al primo bivio dotato di indicazioni. Svoltando a
destra sulla via 11A, in direzione Passo Molignon, si attraversa l’ampia conca, per poi percorrere i
tornanti che s’inerpicano sino al valico. Qui, la strada prosegue in piano per un breve tratto, seguendo
una contropendenza non particolarmente degna di nota: da questo punto s’intravede già la meta di
giornata, il Rifugio Alpe di Tires. Sull’ultima parte della discesa verso il rifugio, sebbene munita di funi di
sicurezza, si raccomanda la massima attenzione.

.4a tappa: dal Rifugio Alpe di Tires a Ortisei. Località: Alpe di Siusi: La 4ª tappa del Dolomites
World Heritage Geotrail (dieci giorni) attraverso le Dolomiti scende dal Rifugio Alpe di Tires all’Alpe di
Siusi, costeggiando rocce vulcaniche, prati verdeggianti e invitanti rifugi, fino a raggiungere la località di
Ortisei in Val Gardena.

Contatti

 Via del paese 15, 39050 Fiè allo Sciliar

 +39 0471 709600

 info@seiseralm.it

ITINERARIO: Il regno dei vulcani. Nei pressi del Rifugio Alpe di Tires, si dipana la strada sterrata
(indicazioni – Rifugio Molignon ecc.), con cui inizia la discesa. Alla prima diramazione (cartello Duron,
nessun numero) si prosegue dritto lungo una stretta strada ghiaiosa sino al bivio successivo (cartello
Passo Duron). Il passo coincide con la prima sosta geologica (GEOSTOP G) odierna. Si prosegue a sinistra
(nessuna segnalazione, nessun segnavia), sino a un recinto e a un piccolo cartello con l’indicazione per il
Rifugio Molignon. Lungo la strada sterrata si scende sino alla piccola cappella del Dialer. Continuando a
destra, si svolta subito a destra nella via n° 7 (Rifugio Zallinger). Avanzando dapprima sul sentiero
sterrato e fiancheggiando un grande edificio alpestre, si prosegue su un sentiero che si restringe sino a
sfociare in una strada ghiaiosa. Si continua salendo a destra (via n° 7 – Rifugio Zallinger) e lungo la strada
sterrata, sino a che, da lì a poco, il sentiero escursionistico n° 7 (GEOSTOP H) svolta a sinistra. Dapprima
si avanza attraverso i prati dell’alpeggio, per poi attraversare il bosco sino alla successiva deviazione in
una radura e quindi girare a destra, in direzione Stampfer-Schwaige. Dallo Schwaige, si segue la strada
sterrata che sfocia in quella di accesso al Rifugio Zallinger. Giunti qui, si prosegue lungo tale percorso e al
bivio successivo si continua dritti in direzione della stazione a monte della seggiovia Florian e del Rifugio
Williamshütte. Poco sotto, si svolta a destra e si continua sulla via 7A, in parte sulla pista da sci, in
direzione Saltria, sino a che non s’immette in una strada. A sinistra, si continua sino alla fermata
dell’autobus, per poi seguire brevemente la strada asfaltata sino all’Hotel Saltria. Qui, numerosi cartelli
indicano il percorso. Salendo lungo la strada di accesso, si passa accanto all’hotel (via n° 9, stazione a
monte cabinovia Ortisei) e si attraversa l’alpeggio della Palude Grande in direzione Malga Schgaguler
Schwaige. Dietro lo Sporthotel Sonne, che sorge sotto la malga, s’imbocca a destra la via n° 15 in
direzione Ortisei. Chi vuole accorciare il tour, può salire alla stazione a monte della cabinovia (ca. 20
minuti) e raggiungere così Ortisei.

.6a tappa: dal Rifugio Puez all'Armentarola. Località: La Villa - San Cassiano - Badia: Il ripido
spuntone roccioso del Sassongher sorge imponente dinanzi a noi, mentre in basso, a sud, si riconosce la
maestosa parete nord-ovest del Civetta. L’attraversamento del plateau, su cui sorge il Rifugio Puez,
rappresenta un’esperienza straordinaria anche per gli alpinisti non particolarmente esperti di geologia:
queste bizzarre formazioni rocciose non possono che essere il frutto di un capriccio della natura.
Sull'altipiano del Pralongiá si gode di un panorama mozzafiato con il più grande ghiacciaio delle
Dolomiti, il versante nord della Marmolada.

Contatti

 Str. Pedraces 29/A, 39036 Badia

 +39 0471 839695

 badia@altabadia.org

ITINERARIO: Il sentiero si ramifica nei pressi del Rifugio Puez e non mancano i cartelli. Imboccando la via
n° 2, contrassegnata anche come Alta Via delle Dolomiti n° 2, ci s’incammina in direzione della Forcella
de Ciampei. Subito dopo il rifugio, quando il sentiero si divide, si resta sulla sinistra. Ancora una volta si
transita accanto a un bivio e questa volta si tiene la destra (GEOSTOP L), seguendo l’Alta Via delle
Dolomiti n° 2 sino alla forcella. Da qui si sale lungo la via n° 4 (cartello Colfosco) in direzione Col Pradat
(stazione a monte ovovia). Costeggiando il piccolo specchio d’acqua Lech de Ciampei, si approda alla
biforcazione, munita di cartelli, per il Sassongher, lasciandola sulla sinistra. In corrispondenza del bivio
successivo (discesa verso Colfosco) si prosegue diritto (via 4A) in direzione della stazione a monte
dell’ovovia. Prima di immettersi nella strada di accesso all’impianto, la discesa, adeguatamente
segnalata, svolta a sinistra verso Corvara. Il sentiero 4A conduce al borgo Pescosta, sopra Corvara,
scendendo in direzione della strada principale, da attraversare per poi girare a sinistra. Direttamente in
prossimità del grande incrocio sorge l’Hotel Col Alt, alle cui spalle, nel parcheggio dell’hotel inizia
l’ascesa, adeguatamente segnalata, al Col Alt (via 2B). Oltrepassata la stazione a monte dell’impianto di
risalita, si affronta il primo tornante della strada sterrata. Proseguendo, si approda al quarto tornante,
dove si ramificano svariate strade: qui si continua dritto, sulla via n° 23, salendo lungo gli alpeggi e
attraverso il bosco, sino a che il sentiero sfocia nella strada sterrata per il Piz Arlara (stazione a monte
impianto di risalita). Oltrepassando gli edifici, si prosegue sino a che la via svolta a destra in una strada
ghiaiosa, per poi imboccare il sentiero Tru Panoramich (via n° 23) che, lungo l’altipiano, conduce in
direzione del Rifugio Pralongià. Poco prima di Pralongià, si lascia la strada (cartello) e, sempre lungo il
Tru Panoramich, si approda al rifugio. Superato quest’ultimo, si raggiunge la successiva diramazione,
munita di cartelli (via n° 24), per Armentarola, approdando al GEOSTOP M.

COME ARRIVARE: In macchina,

-Autostrada del Brennero A22 fino al casello di Bressanone, strada SS49 della Val Pusteria, fino a
S.Lorenzo, strada SS244 della Val Badia, Alta Badia.

-Autostrada A27 fino a Ponte nelle Alpi, SS 203 dell'Agordino, Caprile, Arabba, Passo Campolongo, Alta
Badia.

-Autostrada A27 fino all'uscita di Belluno, SS51 per Cortina d'Ampezzo, Passo Falzarego, Passo Valparola
e Alta Badia.
.7a tappa: da Armentarola a Pederü. Località: San Vigilio - San Martino:

Contatti

 Str. Catarina Lanz, 14, 39030 San Vigilio Dolomites

 +390474501037

 info@sanvigilio.com

ITINERARIO: Di fronte all’Hotel Valparol-Eisenöfen di Armentarola sono visibili i cartelli che indicano la
direzione (Capanna Alpina – via n° 11). Costeggiando il sentiero, si attraversa il letto del fiume in
corrispondenza del ponte e poco dopo la strada principale. Sempre seguendo le indicazioni per la
Capanna Alpina (via n° 11), si sale lungo la riva orografica sinistra del ruscello, sino a raggiungere la
strada sterrata poco sotto il rifugio. Superando la Capanna Alpina (svariati cartelli), si prosegue in
direzione Col de Locia (cartello, via n° 11). La strada, in parte anche molto ripida, sale attraverso le
boscaglie di pino mugo. Nella parte superiore sono stati realizzati dei comodi gradini, muniti di ringhiera
e anche di un paio di funi, che conducono al passaggio Col de Locia. Seguendo i cartelli per Gran Fanes, si
continua sulla via n° 11, salendo dolcemente al Passo Tadega. Attraverso i pascoli, si raggiunge senza
troppa fatica Malga Gran Fanes (GEOSTOP N). Al bivio, subito dopo la malga, si tiene la sinistra (via n°
11). Una breve salita conduce lungo la vecchia strada militare al Lago di Limo. Si prosegue sino al Passo
Limo (GEOSTOP O), dopo il quale inizia la discesa verso il Rifugio Fanes. Da qui, in parte su una strada
sterrata, in parte lungo un sentiero, si giunge a Pederü.

COME ARRIVARE: Con la macchina: Autostrada del Brennero (A22) fino all'uscita Bressanone/Val
Pusteria, proseguendo per la statale SS49-E66. Girando a San Lorenzo di Sebato a destra per la Val Badia
SS224 fino a La Villa e poi passando per San Cassiano proseguendo in direzione Passo Falzarego.

.8a tappa: da Pederü a Prato Piazza. Località: San Vigilio - San Martino

Contatti

 Str. Catarina Lanz, 14, 39030 San Vigilio Dolomites

 +390474501037

 info@anvigilio.com
ITINERARIO: Direttamente nei pressi del Rifugio Pederü, si dipana la ripida ascesa n° 7, che conduce
lungo una vecchia strada militare sull’altopiano di Senes. Snodandosi in innumerevoli tornanti (nella
parte iniziale la via è ancora cementata), il percorso si arrampica sino a una biforcazione munita di
cartelli. Svoltando a sinistra, si lascia la strada militare (cartello Senes – segnavia 7A), continuando a
salire attraverso il bosco rado, sino a che la via torna a immettersi nella vecchia strada militare, da
seguire sino al Rifugio Senes. Qui, un cartello indica la via per il Rifugio Biella. Alle spalle del Rifugio
Senes, s’imbocca la strada sterrata, a tratti ripida, sino a che la via per il Rifugio Biella, ben segnalata,
svolta a destra. Superata la cresta e raggiunto il versante opposto, si può già intravedere il rifugio, da
raggiungere lungo la strada sterrata (GEOSTOP P). Dietro la struttura, un cartello indica il percorso che
conduce a Malga Rossalm (Alpe Cavallo). Superata la Forcella di Cocodain (Fosses Riedl), si oltrepassano
subito svariate ramificazioni (in tutto quattro): restando sulla via principale, si seguono le indicazioni per
Malga Rossalm (GEOSTOP Q). Da qui, una ripida strada scende a Ponticello, mentre la via n° 3 sale a
Malga Stolla per poi proseguire verso Prato Piazza. Si seguono le indicazioni per Prato Piazza. Brevi tratti
richiedono passo fermo, mentre i punti esposti sono assicurati con funi di acciaio. In un continuo
saliscendi, si approda quindi al bivio per Malga Stolla, dove si continua diritti verso l’altopiano di Prato
Piazza.

.9a tappa: da Prato Piazza al Rifugio Antonio Locatelli. Località: Valle di Braies

Contatti

 Braies di Fuori, 39030 Braies

 +39 0474 748660

 info@pragsertal.info

ITINERARIO: Dall’Hotel Hohe Gaisl a Prato Piazza sali al Rifugio Vallandro lungo la strada forestale. Alle
spalle della struttura incominci il sentiero per il Monte Specie, adeguatamente segnalata, sebbene non
munita di numero e termina alla Sella di Monte Specie (svariati cartelli). Sali brevemente a destra in
direzione Monte Specie (si può intravedere la croce di vetta) sino al cartello successivo, che ti indica la
discesa verso Landro nella valle omonima. Dalla Sella di Monte Specie, in ca. 20 minuti, raggiungi la
cima, passando per il GEOSTOP R. Dalla croce di vetta, si schiude una fantastica vista a 360° sull’arco
alpino e sulle Dolomiti, mentre lì accanto sorge il balcone panoramico che illustra il paesaggio con
un’incisione nell’acciaio. La lunga discesa nella Val di Landro termina nei pressi del punto panoramico
Vista Tre Cime (GEOSTOP S). Attraversi la strada principale sino al parcheggio, segui la via 102 che si
addentra nella Valle della Rienza in direzione del Rifugio Antonio Locatelli. Da lì a poco, raggiungi una
biforcazione, e prosegui dritto sulla via 102. Oltrepassando due bivi (sempre seguendo la strada sterrata)
percorri la vallata sino all’imbocco della salita, che si arrampica sul plateau delle Tre Cime con pendenze
sempre più arcigne. Percorri le svariate serpentine e oltrepassi una biforcazione, sino a che la via
s’immette nella stretta strada sterrata che conduce al Rifugio Antonio Locatelli, continuando
brevemente a destra, al bivio successivo, sali al rifugio.

COME ARRIVARE: Nelle stagioni invernali ed estive si può salire a Prato Piazza (a pagamento) con la
macchina privata prima delle ore 10.00 e dopo le ore 16.00. Per l'altro periodo del giorno si può
raggiungere il parcheggio di Ponticello (a pagamento) e salire con il pullman 443 o la navetta fino a Prato
Piazza. Oppure si sale già a S. Vito o Ferrara du Braies sul pullman 443 e va a destinazione. Fuori stagione
Prato Piazza è raggiungibile senza problemi per tutto il giorno senza spese con la macchina privata.

Con amore, Claudia <3

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