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25 ottobre 1963
I
L'astrolabio
problemi della vita italiana 25 ottobre 1963
Anno 1
COMITATO DI REDAZIONE
DIRETTORE: FERRUCCIO PARRI
Lamberto Borghi - Luigi Fossati - Anna Garofalo
Alessandro Galante Garrone - Gino luzza tto
Leopoldo Piccardi - Ernesto Rossi - Paolo Sylos
Labini - Nino Valer i - Aldo Visalberghi.
Redattore responsabile: Luigi Ghersi.
Sommario
• 5
Ferruccio Parri Il linguagg io della chiarezza
7
NOTE E COMMENTI Torino - Le elezioni alla FIAT •
8
Palermo - Il digiun o di Dolci
Londra - L'eredità di Macm illan
8
10
Roma - li caso Ippoli to •
SE IL PSI V A AL GOVERNO 11
Federico Artusio Neutralismo e iniziativa
rno 16
Leopoldo Piccardi Due riform e per lo stato mode
19
Paolo Sylos Labini Un docum ento serio .
. 21
Giorgio Fuà Proposte per la finanza pubblica
23
Ernesto Rossi Le riform e economiche impop olari
a scolastica • 27
Tristano Codignola GI i strumenti del li:) riform
ità • 31
Arturo Carlo Jemolo I vantaggi della sincer
IL DIBATTITO
DEL MOVIMENTO SALVEMINI
I denari dei partit i . • 33
Ernesto Rossi
Luigi Ghers; I contro lli di Candido 36
•
(S"Cul' da pag. 2) cesco da Paola. precursore e \'in- è poi il cattolicesimo di Jemo~o e
mente individuabili (altro che casi d:ce della rinascita del Mezzogior- di La Pira. essenzialmente cn.>lo·
di coscienza, caro sig. Le,·i). Perché no e della giustizia sociale, è il logico; un cattolicesimo cost~utto:
dobbiamo incoraggiare l'operato di S;.into protettore della nostra Gen- re fondato sulramore per. gli u~e
chi agisce da franco tiratore fidan- te di mare e della nostra gloriosa mini. Un simile cattolices1mo ~be
do nel segreto dell'urna mentre. Marina; rende l'uomo libero non do,•re
nei suoi inten:enti, nei suoi comizi e chiedono di conoscere se non far paura ad un padre. . i
elettorali esprime $pesso opinioni
diverse da quelle che manifesta
ritenga opportuno e doveroso, per
l'Italia. intitolare al nome augu:;to
Il problema potrà chiarirlo e 1
solverlo il figlio se sarà uorno
rl:
solo a se stesso con il voto che dà e \"enerato di S. Francesco da Pao· cultura. d J
segretamente in assemblea? Perché la la predetta nave traghetto che. Ricordiamoci che nel corso . e1
dobbiamo ineuraggiarl' l'npl'ralo cli quasi certamente, peraltro, entrerà nostro Risorgimento molti ':'~min
chi non vuole rendere nota la posi- in e>ercizio proprio nell'anno in cui prettamente liberali sono usc1t1 dal-
zione che assume e dinnanzi alla il mondo celebrerà il V Centenano le scuole confessionali che dovette-
sua coscienza~. per conservare 1 dello storico evento miracoloso cii ro necessariamente frequentare P~.rÒ
vantaggi di vario genere che gli cui fu artefice nel nome della Ca- che non ve ne erano di diver-5e. 1
denvano dalla sua posizione poli- rità, il Santo che più contribuì. al- dimostra che la loro coscie~zad.<~
tica ufficiale? l'alba dell'epoca moderna. a ricon- 111 loro personalità come s1 ic.
La segretezza del voto deve es- fermare all'Italia il titolo nobilis- oggi) fu rispettata. E in qu.est.'.': h·
sere assicuruta tutte le volte che simo di missionaria del messaggio bertà essi dettero al cattohce~m10
torna utile alla collettività, cioè al cri"tiano dell'amore e della frater- la loro interpretazione.
popolo nel suo insieme e costituisce nità universale fra gli uomini e i U mberto \ 'ichl
popoli>. Romei
un valido mezzo di garanzia per
l'esercizio delle libertà civili e poli. <Dal resoconto sommario della Il signor Vichi - che pure è evi·
tiche. Essa non deve c-ssere assicu- 45·' e 46" seduta del Senato. Gio-
rata quando serve da paravento a vedì 10-10-1963). rlentemente un cattolico colto -
politici pusillanimi o disonesti ov- Antonio C'nln bi sembra ignorare che esistono '?e~
vero, se vogliamo adoperare un Roma sone per le quali. e i! corpo ~ist~
linguaggio attuale, a politici e che co del Cristo> è un'espresswn
sanno vivere•. senza significato. ll problema sol~e
t'ato nel mi.o scritto si pone ovvia·
Molti sono i problemi che una
democrazia moderna deve affron-
No al battesimo ? mente solo quando i genitori sono
e battezzati non credenti>. Non mi
t are. Uno dei più importanti t? Illustre Direttore, sono occupato del dogma e ho sem·
~u.ello di ric~'?oscere al partito po- plicemenle inteso dire che - s~:
hhco la pos1z1one che gli compete nel numero del 10 corrente del-
1'...\strolabio, giuntomi oggi. ho let- condo me - chi ha fatto una s.ce
attribuendogli, se necessario, anche to il preoccupato. e direi accorato. ta filosofica estranea al cat.tolrcr
una personalità giurìdka e discipli- articolo di Sergio Turone: e Perché simo e attribuisce at battesimo ?
nando i suoi finanziamenti. Nel no al battesimo>. stesso ralore che i cristiani attr!·
frattempo è indispensabile predi- Mi permetto un'osser\'azione di bu1scono a un rito buddista. o ebra1•
sporre tutti gli strumenti atti ad principio: il battesimo è un qual. co, o massonico. non deve battezza-
eliminare o almeno a ridurrf.' gli che cosa di più di un an·io all'os- re 1 fiati.
aspetti negativi del più deleterio sen·anza cattolica: è rito di rige- Non è questione di e paura> d~1
parlamentarismo fra i quali deve nerazione (come quello di altri an- cattolicesimo: è rispetto per la _Li-
comprendersi quel fenomeno di tichi misteri) che inserisce la crea- bertà di scelta del figlio. E' chia-
malcostume civile e politico che è tura nel corpo mistico del Cristo. ro che il contenuto stesso del pro·
il e francotiratorismo >. In fa e amica> del Cristo stesso blema sfugge a quei cattolici. che
fo' ra n('o l\11 rnn te (uso una espressione del Vangelo nraomentano partendo unicamentd
Roma di San Giovanni esaltata poi dai dalla pregiudiziale cristiana e
mistici nordici del basso Medio e.~cl11dcndo a priori. qualsiasi al-
Ern) e figlio di Dio. Ritengo che tro punto di. vista. .
S. Fra11cesco in Senato nessun padre possa essere dispia- Quanto alle scuole confessio11al 1•
cente che il proprio figlio acquisti dissPnto - anche per esperienz~
una tale dignità. diretta - dal giudizio dato dal si:
E gregio Direttore, L'osservanza del cattolicesimo, gnor Vichi.. Se da tali scuole, oagi
il candore dei parlamentari cle- quello tradizionale in parte costrui- rome nel secolo scorso. escono purt
ricali qualche volta è commovente. to anche dall'evolversi della no.stra dei non credenti, ciò deriva non dfl
F..c~o un'interrogazione presentata civiltà, e quindi storico, verrà poi. liberalità degli educatori cattol1·
dai senatori Militerni, Perugini Ma vi sono diversi modi di inten- et (che anzi intendono L'insegna·
Berlingieri, Moneti, Pajetta Noc: dere il cattolicesimo. Quello tipi- mento come guida alla fede). ben·
Picardi, Di Rocco, Pafundi, Rosati, co di un certo contadino toscano si dal fatto che i qiovani. più svc·
Barbaro. Carelli, Pignatelli, Pia- aJ quale essendosi richiesto chi fos- Pii, oltre all'influenza della scuo:
scnti (democristiani e m1sslni) che se Cristo rispose di non conoscerlo. la. subiscono anche stimoli cult1trall
si commenta da sè. m:i di essere sicuro che Sant'Anto- esterni.
e Al Ministero dcl Trasparti e nio da Padova è un gran santo. \'i s. 1'.
dell'aviazione civile, gli interro-
ganti. preso atto con soddisfazione
che è in corso di costruzione una
nuova nave traghetto da adibire
Mondo Operaio
al traffico lungo lo Stretto di !\tes·
sina;
e considerato che nell'aprile del
1964 ricorre il V centenario dello
storico mj.racolo di S. Francesco da
Paola che del Suo mantello e della
Sua per:;ona fece nave, albero e Direttore: Francesco De Martino
vela per l'attraversamento di quel-
lo Stretto, sospinto dall'ardore e Condirettori: Gaetano Arfé e Antonio Giolitti
d ai venti della Carità;
e constatato. inoltre, che S Fran-
'
L'astrolabio
vita
la crescente meflìcienza della organizzazione della
I FATT I vanno al galoppo, la politica it.1liana al pic- pubblica sono causa di dìsordine, che è disord
ine
colo trotto . Quest a potreb be essere una prima con· anche morale. La corru zione ed il malco stume della
t
statazione ed una prima conclusione suggerita datl'a vita pubblica, gli scandali che i partit i si rinfac
ciano
ice è un mom~n t11
t~ale mome nto italiano. Alla superf con costernazione del qursque de popul o, legitti ma-
di
di svolta, con le difficoltà normali dei mutamenri no il processo alla classe dirige nte ed alla classe po-
emerg ono eleme nti di crisi storic a che a! proce sso
rotta; sotto, litica italian a, cosl come la mafia porta
Possono impensierire: che devon o ormai 1mpens1erìre alla classe dirige nte siciliana. Ma è chiaro che una
I partit i sono uno dei temi domin a'lti della pole· organizzazione della vita pubblica debol e eJ in
stato
gno
mica odierna. Se n'e parlato domenica 20 al Conv~ di sfilacciamento è propi zia incub atrice delìe sopra f-
ripren de\'& il discor so impos tato dalla
dell'Eliseo, che arrem baggi partic olari e dei
na· fazioni di grupp o, degli
Democrazia Cristiana a S. Pellegrino ·ml funzio camorrii.mi che rallegrano ogni angolo d'Ital ia.
dei partit i. Ernes to Rossi espn:i e in quest o
mento e
Basso E cosl quest a repubblica è diven tata un mobil
foglio il suo parer e recisamente contra rio; Lelio contr add zioni e di soprlf fa-
si è dichiarato decisamente favorevole. l\lu su un ~1an0
instabile equili brio di
or-
dei zionì. C'è semp re lo stello ne, è vero, ma cre:;ce
più ampio esso invita a riflettere sulla funzione
enti della volon tà popol are, ed a mai la paura di un ed1ssi
partiti come strum e
funzio name nto effett ivo ed il grado Il boom ha dato l'ultim a scossa. In un insiem
\·al •tare 11 loro accde r.uo
di disfunzioni e distorsioni un movim ento
della loro sclerosi intern a.
è di per sé causa obiett iva di disordine e Ji aggra
va-
La cosid detta partitocrazia è, ben s'inte ade. un tra la ineffic ienza
mento delle contraddizioni. Co::.1
bersaglio di como do della destra. Ma se ci s1 limit••
o dell'a mmin istraz ione pubblica e la necessità di un'or-
a respingere quest a offensiva provocatoria, di spirit a
false battag lie dinata programmazione economica; tra la insufficienz
qualu nquis ta, si ripete una delle tante finanz iaria e la neces sità di re-
ma· dell'ammmistraz1one
che distin guono il nostro tempo. Battagiie e sche1 iori
gente , che non toccan o. visioni profo nde del sistema fiscale e di magg
glie di tattica politica contin la imper iosa esigen za di una mode rna le-
te rifiuta no di consi derare , la realtà gettit i; tra
anzi norm almen resiste nze spe-
gislazione urban istica e le accresciute
che boUe sotto i coperchi. ru-
culatrici e retriv e; tra i bisogni posti dall'e sodo
I coperchi che abbiamo eredit ato dal passalo sono ratica dei comu ni e delle
modi rale e la soffocazione buroc
le forme di organ11.zazione della vita politica. i ra-
collet tivita province; tra la "espl osion e " scolastica e l'arret
di partecipazione delle masse alla vita della delle strutt ure; tra le false libert à
ire e teua disord inata
statale, il fum:ionamento dell'is tituto p<trlamenc. econo mia di merca to e l'aggr avars i della
o, il gover no mi di una falsa
del cosid detto sistema democratic sità
e delle attivi tà pubbi iche, le crisi agricola e la fuga dalle borse; tra l.i neces
nistcriaJe della scuola on1 reali e la
centra liste ed ottoce ntesch e come la Legge primo rdiale della difesa delle restm1
grandi leggi comm ercial i d'inte resse non
6 inesistenza di circuiti
comunale e provmc1ale e la Legge di P.S., Ja super privat o.
ico, la Sc!rvit ù
cial ta burocratica del contro llo pubbi
o può prose guire, e Rient ra in quest o quadr o di accresciuto disord ine,
politica dei sindacati. L'inv entari luta
di e:.~ere part"c o!a ·egg1a t~. che all'origine è semp re disord ine morale, l'asso
sopra ttutto merit erebb e nto più diffici le, di ogni freno
mancanza, nel mome
Sotto l'urto delle esigenze nuove, del movim ento
non eleme ntare di disciplina civile od grupp i di imbo-
delle idee, il vecchio di\•enca arcaico, le fu mon1
i coper chi s'incr inano , le contra dàizio ni scator i di capitale.
tengono più, a
di volum e e di tensio ne. Due anni addie tro si tratta \a di una svolta d
crescono paese. Oggi si
impri mere nell'indirizzo politico del
L'insufficienza sempre più palese delle strutt ure,
I
tratta di una complessa crisi da fronteggiare. Ha mag· verno, perché stabiliscono il nuovo indirizzo per·
giore importanza l'azione di direzione e d"impulso manente. .
che spetta al Governo. E' maggiore la responsabilità Può darsi che l'ingresso nella camera dei bo~t~ni
di chi va nella stanza dei bottoni. permetta di superare lo spirito agomst1co, polmco
Cadono ipotesi che sino a qualche tempo addie- e sindacale, con il quale l'on. Moro presenta ie su.e
tro potevano esser prese in considerazione. Una preclusioni. Ma la diffidenza sempre viva ,·crso il
proroga, solo per prender tempo, del monoc~lo1e at· grosso dell'armata democristiana potrà esser.: sgom·
tuale: in tempi d'inflazione e di difficoltà deila finan- berata alla pro\•a di tests come potranno essere quel·
za pubblica nesun governo può accettare il mandato lo regioni e quello della programmazione, non com~
senza una maggioranza accertata e sicura. L~ elezioni formulazioni teoriche, ma come strumenti e condi·
anticipate: le stesse circostanze le sconsigliano assai zioni di realizzazione. Ed in quella camera vi è_~
più decisamente oggi che ieri. Se ci si dovesse arri- cora uno stanzino riser\'ato, quello della pohuca
vare, come sbocco di una situazione scnz'ui.cna, que· internazionale; solo gli aruspici possono manovrare
sta sarebbe la dolorosa conferma della arrc:Lratezza quei bottoni.
della politica italiana e dei gruppi che la controllano. La fedeltà all'alleanza atlantica, la stabilità della
I socialisti possono compensare lo :>vantaggio lira sono le formule nelle quali più trasuda la ipo-
della proporzione numerica rispetto ai democristiani crisia dci centristi, che sopportano l'idea di un go·
con la condizione che la loro forza è determinante. verno con i socialisti solo se questi vi rappresen~a·
Ciò che non significa imposizione di un program- no un complemento di maggioranza o una maggio·
ma socialista. Ma deve valere soprattutto a imporre ranza di complemento. Se i socialisti vanno al go:
una organicità d'indirizzo nell'op~ra di assc:;tamen- verno è chiaro che accett<tno i patti internazionali
che ne portano la firma. Se mai potrebbero c~ie·
to, riordinamento e di riforma. Gli uom'.ni cl'e ne dere che si ritorni allo spirito del Patto atlanuco,
tratteranno, per la parte socialista, sono ali 'allezza così largamente tradito nella sua applicazione, e
del negoziato e non hanno bisogno di consi5li. possono ricordare che I I. Wilson non ha nessuna
Essi non hanno affatto bisogno di promettere intenzione di denunciare quel Patto, pur intenden~?
di dar fondo all'universo. Anzi, saranno primi i so- di dar seguito ad un indirizzo di detensione m1h·
cialisti ad apprezzare programmi e proposiri di con· tare, e politica, europea. Qual è quel partito che
cretezza, precisione <l'impegni e spirito r!aiistico, assuma responsabilità di governo cosl folle da non
prime prove della volontà di arrivare in fondo. E voler onorare con ogni sforzo l'impegno della sta:
di durare il tempo necessario ad attuare le poche bilità monetaria? Ma questa non deve servire at
parrucconi ed agli interessati come pretesto e sp~u·
grandi cose che giustificano il loro intervento al go- racchlo dall'azione contro gli evasori, dall'imp1e·
go del bisturi contro i bubboni speculativi e iolla·
zionisti
Particolarmente quei bottoni che comandano la
politica internazionale e la politica economica -
IL PONTE
R/l'ISTA MENSILE DI POLITICA E Lt.fTERATURlf
comprese le partecipazioni statali - richiedono uo-
mini idonei che diano affidamento anche alla sini·
stra. I n generale la scelta degli uomini sarà lo sco·
glio più arduo per la formazione di un governo di
""'"" ' • • PIU.0 CALA ~l ~ NDllf.I
centro-sinistra valido e durevole, che sia giusto pre:t·
zo del rischio e della difficile prova cui va incon·
Piero Calamandrei: Pagine di diario. tro il Partito socialista.
Al Congresso nazionale ch'esso tiene in questi
Umberto Segre: Politica e&tera e neutra· giorni va l'augurio amichevole ed ansioso di tutti
li&mo. gli uomini che si raccolgono intorno all'Astrolabio.
Gildo Fo~sa t i: JIiet·nam m eridionale.
E' la stessa dialettica della storia italiana che h•
condotto una parte di essi a stringersi intorno alla
Carlo Francovicb : Filologia e R e&i&teri za. spinta socialista come strumento di trasformazione
democratica della società italiana. Tutti sono con·
Furio Diaz: Filo&o{ia, &toria e vita &ociale. vinti della importanza storica delle sue decisioni, im·
Giorgio Cahihbe: La figu ra e r opera di portanza che il rapido volgere delle circostanze ha
Francesco Flora. reso tanto più singolare. Il frutto politico del Con·
gresso non dev'essere il passo ad un governo alla me·
Enrico Terracini: La casa sulla collina. glio, ma un nuovo permanente orientamento dcli•
Racconto. politica italiana. Meglio una rinuncia che un pasticcio.
Se il Congresso saprà ispirare lo spirito deHe
proprie decisioni alla crisi che travaglia iJ paese, e
Direttori: E. E. AIJlOJetU e Corrado Tumiati che deve essere arrestata, il linguaggio dei socialisti
Piazza Indipendenza, 29 • Firenze sarà quello della sincerità, dell°onestà, della chiarezza,
che è il linguaggio che il popolo italiano oggi attende.
FERRUCCIO PARBI
•
N(,t e e commenti
sè all'unità delle due condotte. Acca-
TORINO de anche che la rtO M, per non tor-
nare ad esporsi alle vecchie accuse
~i. b_urocratismo demagogico e di
po-
Le ele zioni alla FIAT lit1c1smo, per solit o segu a, tallo nan-
uola, p1unosro che non preceda la
yuesta tattica evide~te
socialisti e comun1su CISL. Di
LE ELE ZIO NI di Com
Interna alla Ftat hanno offerco -
miss ione za riser ve tra
nonostante la complessa tensione men ha trJtt~ l'intero vantaggio,
nista
te il sind acato socialista-comu-
a
~~est'anno un e~ito inatteso: prob
a- che regna invece, tra le due form a lasciando alla CISL una fama di ti-
z1on i, a livel lo di part ito. Nelf ta
1lmente ncpp~re alla FIOM si at- fIO~f d1 I ormo. a sanzionare tale midezza, che 5piega perchè ques
in avan ti, che assa i men o, nel voto
tendevano yuel balzo sia aument 1ta
accordo, \'aie anche la piena parità, operaio delle elezioni di C. I. Tut ta-
ha conferito .11 sind.1cato di cl.1sse la unis ti, nei post i
na socialisti e com conver-
maggi?ranza rdati\·a dei \'oti , an<.:he direttivi. Tra 1 due partiti, im·ece, via la vera piattaforma di
s~ poi, nella ripa rtizi one dei segg i, genza sta nel fatto che, subi ta a sua
inua ad osse rvar e un meto do 11 rapporto è a Torino assai confuso. \Olta una ~.::rta press?one della pro-
~1 cont
a Fede1 .mone provinciale socia· cosl
cl.i scrutinio che risulta squilibraco :\ell prevale la sinistra, e gli autono- prietà, la CISL abbia dovuto
ragi o di base . (;sta so o anno , e prop rio
rispe tto al suff
mist i, bcnc hè forti di un 45 per cen- ~pes n:ll' ultim
elez ioni , prot e-
Le ragioni del successo della ro. si sono dimessi da tutte le cari- 'mo al giorno delle discriminazione
FlO M sono, cre&1mo, di \'ari a in- sLare cont ro una
che. per m:lrcare una rottura di me- endola: tale pro~
dole. Probabilmente vi ha concor!'O todo, che è forse solo troppo netta. che ora v:ni~a colp un grido al-
an- a da sola
a?zitutto il fatro che, dopo tanti ~la a lh·ello di opinione pubb
lica, il testa costJtu:v
dell" unit à di clas-
ni, la FIO M, con i mem bri della sua larm ato in tavo re
P<;I è a To. ino un partito robusta- cost ante , inin
corrente di CI, abbia potuto torna· mente autonomista, come provano i se, che è l'obbiet glia della FIOM. tivo
re al ta\·olo della trart ati\• a con la terro rro, delh batta
deputati socialisti che risultano elet- sono dunque zn-
proprietà, quando, nell'ottobre scor- ti il 28 apr!le. E' un aspetto del!a I due srndacatt s1 p1 no della « co-
a nego - pro orto sul
so, questa ha accondisceso alisti e comunisti contra/1
z1~re la regolamentazione del
premio relazione tr;l soci notato. da co- scienza di rlaJSeplessttà det confron-
» . E' un'altra con-
Le mae - che va atte ntam ente
annuo di « collaborazione». ferma della .:om
loro che ch:t>dono. in forza di argo- luenza - che si
stranze hanno visto finalmente che nienrt unic~;nente formali. che il PSI to - e del!a conf to di vista del
un sindacato per lungo tempo tenu- s1 sciolga d 1!la CGIL, o che lasci co- ieri/ica og~i, dal
pun
partiti o cor-
"to in condizione di minorità.pur es- munque facnlt:>ti\•a tale iscrizione ai movimento npera10, tra a del potere.
o il più attiv o, torn ava rent i d1 dive rra ideol Ofl.t
sendo di cert suoi mil.tanii. Piaccia o non piaccia,
finalmente a poter svolgere con ef- e oggi è invece questa: Val la pena d1 soffermarsi sulla
ln situa zion
ione Si noti ta della UIL e del SIDA? Non
fìcienza la propria
che la fine della
la FIOM è solo parz
disc
funz
rimi
iale:
nazi
al
one
cent
del-
ro,
le
spet
difes
lo
a
al
di classe è d1sco11/mt1a ri- cadu
l,i11d i:.io sul pote re poli1 t- è .stata .disas~rosa quan
ma e 1mponante com
titativamente
e « rovescia-
.
asco ltare ; ma nelle qua lunq ue f!.eslo inte so a for~a enza E' evidente
essa può farsi co: mento di t<!nd ».
ole sezi oni. la disc rimi nazi one re ques ta appa rent e i11co ere11za, an- che le pressioni padronali non ba-
sing
dall'in- ~rano, o SO'lo meno « impegnate »
continua. No:idimeno, è evidente -:.ichè lasciare che si risolva
ra fred da » wlo afl.F ,rava re una lace- che un tempo. Ma secondo noi lo
che la caduta della « guer terno, può
paF,hereb- scadimento òi quei sindacat i dipen-
alla Fiat giova al sindacato di classe, razione, di cm, alla /me,
come, in sede elettorale, ha recato bero il coni'> gli inter
essi operai. E' de anche .:hl!a inanità di certa loro
i una
fondamen- propaganda. Ho sotto gli occh
egualmente, a Torino, un avanza- questa la lezione politica rich ieste del SID A, in data
wnr Fiat; serie di
mento di voti rilevante , al PCI , lo tale da ricavare dalle elez 1 otto bre. l a prim a è: « si chiede
scorso 28 1prile. e co11corda d,,I resto, con quanto eb- una politica di aumenti salariali
S'è votato, dunque, .111.1 Fiat a be a dire al coni:eg110 di San Pelle- aziendali in collegamento alla pro-
fa\'ore di un sindacato vital e e ope- grino 1111 gitt /ice sprewudicato e non duttività ». Orbene, una rivendica-
o Donai ('al/in. zion~ del g?nere è esattamente quel-
rante, sull.1 scia è pur e\'idcnte, del- sospello , 1·o•J1e Carl peo; e i
la stim.1 che esso aveva riconquistat:> Il secondo fattore d1 cui bisogna la d1 tutto il padronato euro ria solo
com ·erge n- sind.teat i po .. ~ono farla prop
nella guid.1 delle agitazioni torinesi tener conto. ~ il tipo d1
«
giug no.l ugli o 1962 . M.1 ci sem - » nell' azio ne sind acal e, che si è in ref!.ime di rogesl1one, dove la mi-
del 7.li
bra che nelb 11uscita della FI0 .\1 in- raggiv"lto a Torino tra
FIO~ e surazione ,t.!:la produttività - e il
esista una 1:-ilancio azkndale - sono concor-
tervengano anche due nitri fattori, f-lM-CISJ. Benchè non
ordata, d.ni. Altriml!nti si riduce :i puro ver-
di ordine più evidentemente poli- azione sistematicamente conc riconoscimento non
tico. ciò che di fatto s1 produce è, in ge- balismo, e ad lln
di diag nosi rich iesto del!a dott rina proprietaria.
Il primo è che, sul piano sinda- nerale, una coincidenza SER GIO ANG ELI
classe, che porta da
cale, esi:.te a Torino un accordo sen- degli interessi di
,
PALElt'\10 Il progetto era stato curato dai te della Repubblica e ai ministri re·
migliori tecnici dcli' ERAS, le fami- ~ponsabili per chiedere in forma
glie erano felici di pensare che gli solenne il mantenimento della pro·
La protesta uomini non avrebbero più do\'uto messd e ribadire la necessità di fare
andare all'esrero per guadagnarsi il una 'eria politica di prograromazi".
pane ma lo avrebbero tro\'ato in ne. 5criveranno anche gli emigrau,
di Dolci casa, si aspetta\·a solo l'inizio dei le donne, 1 bambini. Danilo lance-
ijN~ nottz1a a. caratteri minusco- lavori e invece nulla si è fateo. Anzi, rà un appello e, solidale con la P°:
li, rannicchiata nell'angolo di è arrivata la notizia, per vie indiret- polazione Ji Roccamena, digiuner~
un grande quotidiano italiano, dice te, che i fondi già stanziati sarebbe- òal 26 ottobre per dieci giorni. Egli
che fra i premiati della istituzione ro stati impiegaci altrimenti. chiede. in queM'occasione la solid.l·
nordamerkan:i " Lane Bryant An- Danilo Dolci non è uomo da ras- rietà dei suoi amici. chiede la pre·
nua! Awards" c'è anche lo srittore segnarsi e ha subito predisposto un 'en1a tn Sicilia di quelli che pùS~O
Danilo Dolci, " distintosi per opere piano per dare battaglia. Il • Comi- no, nei giorni .3 e 4 no\·embre, ch1e·
di umano altruismo ". tato dei Cento » di Roccamena, da de il concorso della stampa, della ra-
Gli altri giornali non dicono nien- lui presieduto, ha deciso che il .3 diotelevisione, perchè l'opinio~e
te, perché Danilo è un personaggio novembre prossimo inizierà un pub- pubblica sia informata e non sta
incomodo per il suo paese, uno che blico digiuno per protestare ed espri- frainteso il carattere e il significato
non sta mai tranquillo, che non da mere la ferma volontà che que~ta della pacifica e democratica azione
pace alle autorità, che crede nel bene opera fondamentale per lo sviluppo che ancora una volta egli ha intra-
e nel meglio e pretende che ci cre- della Sicilia occidentale venga predi· preso.
dano gli altri, un "rompiscatole pa- sposta senza· indugio. Nella stessa E ci sembra che lo spirito che lo
tentato", come Ernesto Ro~si chia- giornata, si eHeuuerà una marcia ;mima possa essere riassunto io quel-
ma se stesso che raggiungerà iJ luogo dove la di- le battute che si trovano nel suo
La fama di Danilo Dolci, che in ga dovrà sorgere e \'i parteciperan- 1ibro " Conversaz.ioni " (Einaudi
Italia. più di dieci anni fa, conobbe no anche le popolazioni dci paesi \:i· '62), là dove egli domanda alle
l'onore della prigione e dei processi, cmi, oltre ad esponenti della vita po,·cre donne, ai vecchi, ai vac-
dei digiuni e della diffamazione, per culturale, sindacale e politica. Il 4 cari, ai braccianti di Spine San·
aver cercato di aiurare la povera gen- no\'embre saranno com•ocati i rap- te che la sera si raccolgono per
te di una delle zone più depresse presentanti delle autorità responsa· parlare con lui: «Conoscere le
della Sicilia e fu chiamato dai gior- bili regionali e nazionali per fi:.sar~ cose non è bene? Bisogna \•ede·
nali benpensanti " il noto agitato- con loro e con i tecnici entro quale re come le cose conosciute ser·
1e politico ", rimbalza ogni volta in giorno dovranno essere iniziati i la- 'ono, come queste scoperte si usa-
Italia dall'estero, do\'e si ha di lui \'ori della diga Bruca. no: è il modo di usare le cose che
grande considerazione, lo si in\'it.i, può essere buono e che può essere
Prima di quest'azione massiccia catti,·o ».
ai congressi, si traducono i suoi li-
,·erranno inviate lettere al presidcn- A~NA G.utOFALO
bri, gli si offre aiuto e collaborazio-
ne per le sue iniziative.
Oggi, pc:rò, che il Centro studi
e iniziative per la piena occupaz.zo- LONDRA
ne, da lui fondato a Partinico, è una
realtà che non si può ignorare e che
egli patrocina opere pubbliche che L'eredità di Macmillan
cambiano volto ad una zona mi-
~era e desolata, con Danilo Dolci oc- L ORD HOME non è, come ha gruppo parlamentare, che ap-
corre fare i conti, non si può più scritto il laburista Daily M;r- poggiava Maudling, e contro la
ignorarlo. E in questo mese di ot- ror, «una nullità che non esiste aspettativa generale, che era per
tobre egli torna a far parlare di sé, che nell'immaginazione dei gran- Butler, la personalità di mag-
per ottenere che le autorità man- di della gerarchia tory e di un gior rilievo tra i candidati alla
tengano le promesse che gli hanno pugno di cacciatori di fagiani». successione di Macmillan.
fatto e l'attesa di quelle popolazioni Ma non è neppure quella per- $1 deve riconoscere che lord
non sia delusa. Egli chiede un'altra sonalità eccezionale che occor- Home è uomo capace di dare
diga oltre quella dello Jato, per cui reva al partito conservatore per delle sorprese ai suoi critici.
già fervono i lavori con generale superare, da qui alle elezioni del Non si può dimenticare infatti
soddisfazione. L 'alrra di~a era stata
promessa dal comitato dei ministri
'6-1, la crisi che lo travaglia. La che anche la sua nomina a mi-
scelta dell'ex ministro degli n istro degli esteri aveva susci-
per il Mezzogiorno in località Bruca,
fra Roccamena e Corleone, nella Si- esteri da parte del gruppo diri- tato a suo tempo il più grande
cilia occidentale. Una diga che per- gente conservatore ha lasciato stupore e persino indignazione e
metterebbe di raccogliere sessanta, perplessi i circoli politici bri- che invece egli seppe ricoprire
sessantacinque! milioni di metri cubi tannici. S'è trattato in effetti di la carica in modo complessiva-
d'acqua per irrigare campagne asse- una designazione di vertice, con- mente soddisfacente. Ancora
tate per quasi quindicimila ettari, tro l'opinione del congresso del una volta, dunque, Home po-
dalJ'interno fino al mare di Sciacca, partito, favorevole a lord Hail- trebbe rovesciare i pronostici
Menfi, Castelvetrano. sham, contro la designazione del che lo danno come il leader con -
•
tatar e l'in-
al suo atth· o la pro- Bret agna dove va cons
servatore p,ù facil e da batt ere no segn ate del conte .sto econo-
Per l'oppo-:;izione. secu zion e, sia pure faticosa, del- suffi cien ta riale , dove 1P.
deco lon zzazione e sopr attut - mico post impe
la
..~ra la situa z;on c che egh d0·
to l'ope ra di med iazio ne tra Me- gran di mass
e di dise reda ti delle
\.1 ~ affro ntare è tra le più d1ffi- h .ngto n, che in talun i ex colo nie cost ituiv ano un pro-
e Was
cih. La lung a perm anen za al po- sca ta blem a ma non un merc ato e
ton e mom enti di tens ione s'è r ivela
t~re h.a .logo rato i cons erva dove all'e cono mia brita nni.: a
1ered ita d1 .Macmillan s1 pres en- utili ssim a. Tutt avia la polit ica un com pito supe riore
a di Macmil1an è stata do- tocc ava
t~ oggi molt o pesa nte. Sett e ai.- ester mina ta da una cont radd izion e alle prop rie forze : quel lo di
~· di gove rno ,n effe tti sono tan-
coot ante tra l'asp irazi one ad un aiuta re i
paes i sotto svilu ppat i
1. anch e per un lead er del pre- stori co mon diale e l'inc a- del Com mon weal th e nello stes-
stigio di Macm1llan che ha t•'- ruolo conc reta. econ omic a e so temp o tene re il pass o col r!t-
tà
nuto .il .suo post o m' un peno do paci ansi one delle gran di
non facile con auto rita e abili ta polit ica, di far fron te agli impe- mo d'espomic he. In ques te con-
ta scelt a com por- aree econ
non com uni ma che lasci a 1! suo gni e:he ques nella decolonizza- dizioni, la richi esta d'ad esio ne
Partito in pien a crisi . tava . Così se
unità Euro pea - suf-
e ingle se non c'è stato nien - alla Com
In_ polit ica inter na, la lung a ziondi para gona bile alla guer ra ficie ntem ente snob bata fino a
ge.stione di l\lac mill an non !a- te anni prim a dal gove rno di
ca: la alge rina, non sono man cati gli due
scia una situa zion e criti - fu più il risul tato dei
erro ri anch e gra,•i, di cui 11 Con- Lon dra
eco~om1a inglesi:! ha supe rato un mpio più clam oros o ma falli men ti prec eden ti che il
ri- go è l'ese
Periodo diff ide ed è m netta
non l'unico. frutt o di una scelt a auto nom a.
Presa, _11 livel lo di vita generah~ E non può stup ire che anda ndo
e sodd isfac ente la diso ccup az ·o- Così la stess a med iazio ne per inco ntro con anim o più rasse -
rearmant1. I cons erva tori in que- atom ici, che
espe rime nti
ò cont enut a' in limit i non al- la limitaz10ne degl inon fu senz a gnat o che entu siast a ad una
pure che avre bbe com port ato
tratt ativa per svol ta
sti sette anni si sono limi tati ad impo rtanz a nella cont rad- un muta men to di port ata stori -
rare appo rtar e l'acc ordo di Mos ca, era
~tnrninist senz a gove rno cons erva tore ab-
ostin azio ne velle i- ca il
;nnovazionl radic ali nsp~tto ai- detta poi dall' Bret agna bia pref erito
pres enta re in mo-
e gran di rifor me del gove rno taria con cui la Gran amb izion i do inco lore e somm esso la po-
1_aburista, che hann o rispe ttato , soot enev a le prop rie peist ica, col risul tato
. Ma l'ese m- litica euro
lesti tuen do all'in iziat 1va priv a- di pote nza nucl eare di ques ta di lasci are impr epar ata l'op: -
ta solta nto il setto re side rurg ico. pio più sign ificacost tivo brita nnic a e più
, dunq ue, cont radd izion e ante nella nion e pubb lica Com mon welt h
. Una linea mod erata ra quel la del
ione dci cons erva tori anco
senza auda cie inno vatri ci e sen- lung a gest gran dezz a e di resta re poi senz a appo ggio
fa Pericolosi passi indietro.trova Al- tra la nost algia della al prim o urto serio con De Gau l-
t 1.ung~ però il paes e s'è
o in. ritar do coi temp i, e l'op- blem i
- pass ata e la sens ibili tà ai pro-
La brev e vam pata filoi ngle se
nuov i è costi tuito dalla le. dopo il falli men to dei nego -
Po~1z1one labu rista e liber ale polit ica
euro peist ica. che fu in- che, di Brux elles , acce se l'opi -
più auda ce e ziati
puo gius tame nte rimprovl:!rare siem e l'iniz iativ a tica euro pea fino
e di Mnc- nion e dem ocra ioni e cont rasti
ti gove rno d'av er lasci ato che le lo scacco più grav a prod urre tens
strut ture della socie tà dive nis- milla n. grav i negl i stess i gove rni fu in-
ser~ sem pre più anac roni stich e Con sum ata senz a resid ui, d J-
fatti una reaz ione al mod o bru-
e d.'. chiu dere gh occhi dava nti po le ultim e impe nnat e d Su z tale adop erato dal gene rale De
a1 problemi" dell' avve nire, che e d1 Cipro, l'1llusione impe riale Gau lle per resp inge re la richi e-
so~o quel li della rivol uzio ne e venf icata nella dura pros
a
ione · ienz a dcl sta brita nnic a. E Mac mill an del
scien tifica e dell' auto maz delle cifre l'ins uffic resto sem brò esse rne infas tid;t o
«il vigo re e l'inf luen za dell' In- Com mon weal th com e area eco- e lasciò regg elare ogni entu sia-
ghilt erra non dipe ndon o più» nom icam ente com petit iva nei smo. Preo ccup ato solta nto di
- ha detto Wils on - «da no- conf ront i degl i Stat i Unit i, del- trov are l.lna ritir ata dign itosa
stalg iche illus ioni e da pose nu- l'are a sovi etica e infin e del per le più caut e vie diplo mati -
cleari, bens ì dalla cele rità con Mer cato Com une Euro peo, il go- che, non sepp e e non volle cer-
cui c'ins erire mo nella nuov a ri- vern o cons erva tore avev a cer- care un collo quio con l'uni co in-
voluzione scien tific a ... cato una solu zion e di ricam b:o
terlo cuto re valid o che aves se al
Ed è prop rio ques to il punt o nella cost ituzi one dell' EF'l' A. di là della Man ica, che non era
ica liber o-
dole nte della lung a gest ione di Ma la semp lice polit i gove rni (per
e non ricon osci' - scam bista dei sette paes i del- De Gau lle né
Mac milla n. Com quel lo amic hevo le che fosse stato il
re infa tti che anch e la polit ica l'EF T A non pote va dare omi- com port ame nto di alcu ni tra es-
ester a dei cons erva tori s'è svol - stim olo allo svilu ppo econ -
grati- si dura nte i nego ziati ) ma l'opi
ta trop po spes so all'in segn a del- co che il mecc anism o inti> tica euro pea che
tutti i nion e dem ocra
le « nost algic he illus ioni » e del- vo della CEE, pur con ai prop rio in quel mom ento sem-
le «pos e nucl eari» ? suoi difet ti, avev a assic urato
rugg enti del brav a assu mere cosc ienz a del
Anc he in ques to cam po Mac- Sei negl i anni peric olo golli sta.
mill an ha tenu to una cond otta «boo m». volt a la Gran Non aven do avut o il cora ggio
nel com pless o equi libra ta: van- Anc ora una
•
di portare sul terreno scoperto vane che per la sua capacità d'ini· pochi uomini pubblici. Quanti sono
della lotta politica la battaglia ziativa e d'impulso aveva bene me- stati chiamati a render conto? L'ac·
perduta a livello diplomatico, ritato del paese. canimento contro Ippolito non de·
Macmillan dovette rassegnarsi a Ma dispiace anche lo sfruttamen· ve far dimenticare anche alla ma·
subire tutto il peso dello scacco to indecoroso che del nuovo scan· gistratura, che la ~iustizia ~ora~·
di Bruxelles. Da quel momento dalo fa gran parte della stampa ita· zatrice deve avere una sola b1lanc1a.
infatti i conservatori restarono come un solo linguaggio. Si ~ggiu~·
privi dell'unico, grande motivo liana. E' anche questo, come spes- ~J inoltre che l'iscrizione a bilancio
innovatore, l'europeismo che in so è avvenuto, il falso scopo di
di certe spese relativamente ~o~
alcuni momenti li aveva fatti altri bersagli? Il caso Ippolito non considerevoli, ~ome quelle di CUJ si
apparire più moderni dei labu- può farci dimenticare, anzi deve far- fa carico a Ippolito per averle. de:
risti. Oggi appaiono stanchi e ci ricordare di quanti ben più scan- stinate a sovvenzionare istituzioni
svuotati: la loro è una crisi che dalosi latrocinii è intessuta la vita culturali e politiche, viene regolar:
non è cominciata con la rottura pubblica italiana in questo dopo- mente attuata da molti altri En.u
di Bruxelles nè con lo scandalo guerra. P ari alle piraterie dei pri- :.enza che la Corte dei Conti abbia
Profumo, ma che risale, a ben vati sono stati gli arricchimenti trovato finora nulla da ridire.
guardare, fino all'epoca della spettacolosi e fraudolenti di non p,
clamorosa vittoria alle elezioni
del 1959, condotta con lo slogan
« You never had it so good »,
non vi è andata mai così bene.
Quando un partito punta tutto
su uno slogan del genere mostra GALVANO DELLA VOLPE
d'essere intenzionato a mante-
nere lo statu-quo e, più in fon-
do, di non avere prospettive po-
litiche. Da anni in effetti i con- Crisi
servatori vanno avanti senza
una chiara linea d'azione, muo-
vendosi secondo le necessità del dell'estetica
momento, con interventi setto-
riali, cioè casuali, cioè ineffica-
ci. Oggi non hanno molto da romantica
aggiungere al vecchio slogan del
'59, con la differenza che negli
ultimi tempi non si può davve- Crisi dell'estetica romantica.
ro affermare che tutto sia anda- P er una lettura critica della drammatu rgia di Lessing.
to proprio bene.
Da Zola a Brecht.
In questo quadro la nomina
di lord Home appare un espe-
diente puramente meccanico
per uscire da una crisi che ha
invece profonde ragioni poli-
t iche.
*
FIDEL CASTRO
ROMA
Il caso
Rivoluzione
Ippolito e
LEI J\1PUTAZIONI a carico del pace mondiale
prof. Ippolito formulate dalla
Commissione d'inchiesta non pos-
sono non sollevare il più profondo
rammarico. Dispiacciono soprattut·
to quelle che riguardano il torna- EDIZIONI SAMONA' E SAVELLI
conto personale. Dispiace sia cosl
malamente sciupata una energia gio-
10
sei/PSI va ARTUSIO - PICCARDI - SYLOS LABINI
Neutralismo e iniziativa
DI FEDERICO ART USIO
manc ata autoc ritica del PSI, quan do ne sareb be
Q UANDO, neUe sue labor iose giorn ate d'ago- stato temp o (fra il '56 e il '58), nei confr onti
sto, l'ono revol e Sarag at espre sse l'avviso che
della prop ria esper ienza di unità d'azione (e di
le tratta tive della Cami llucc ia erano fallit e a cedim enti alla comu ne prop agan da stalin ista);
call.3a di due riser ve inammissibili del PSI - in parte , dalla neces sità di tener e a bada tutto il
la manc ata delim itazio ne della maggioranza, e parti to, e non solo i prop ri seguaci, per non pro-
la persi stent e ambi guità della politica ester a - voca re rottu re inter ne che immobilizzino le cor-
ho l'imp ressi one che i socialisti abbia no tergi - renti , e renda no poi press o che impossibile agli
versato a rispondere. auton om sti di esten dere, nel parti to stesso, la
. L'esi tazio ne è dipesa, in parte , dal fatto che loro zona d'infl uenz a.
l onorevole Sarag at avev a colto nel segno. C'è
Cont ro l'aife rmaz ione di Sarag at, che i socia-
u.na certa retice nza della corre nte magg iorita - listi non sappi ano o non vogli ano defin ire net-
ria del PSI nel deter mina re, senza resid ui di tame nte i confini della maggioranza, la rispo sta
calcoli tattic i, la sua posizione sull'u no e sull'a l- stava nel testo del discorso, che, in guisa d1 sa-
t~o punto. Una retice nza che in parte va
fatta
diffic oltà di enuc leare , luto, Riccardo Lom bardi portò al decimo con-
l'l.salire alla obbie ttiva gresso comu nista all'EUR. Diffi cilme nte si è
alla s tuaz1 0ne italia na, le distin te attrib uzion i
ascol tata, dal '55 ad oggi, una presa di posizione
e posizioni del PSI e del PCI; in parte , dalla
11
SE IL PSI VA AL GOVERNO
modesto, e avvolto dalla gran cautela del soste-
gno assicurato dei neutri, a Ginevra: e cioè l'in-
tervento del nostro delegato a favore di quel~a
soluzione di moratoria (meno i tests sotterranei)
degli esperimenti nucleari, che di fatto è stata
applicata dal trattato di Mosca.
Noi abbiamo sempre avuto l'impressione, che
anche a Ginevra la nostra delegazione si muo-
vesse fra troppe paure d i dispiacere alla poten~~:
al cui I.Seguito ci muoviamo, cioè gli Stati Uniti.
ma quel g!orno, il delegato italiano parlò, sem·
bra, senza aver prima concordato la sua pr~po
sta con la delegazione americana, e conseg~1 (a
quel che si dice ora a Roma) un effetto d1 sti·
molo, al quale poi gli eventi procedettero con-
formi. Ora nessuno di noi crede che davvero
USA e URSS siano giunte alla moratoria nuclea-
re in forza della pressione italiana; ma è anche
certo che, in quel punto, fu presa la via giusta,
con un minimo di scatto, che vorremmo vt>der
seguito da ben altra continuità di attiva condotta
internazionale. Invece non è così. Anche nell'ul-
tima missione italiana a Wa.>hington, non ci ri-
sulta che il nostro governo abbia detto a}men~
un parere, intorno alle due questioni che ora si
presentano come le più immediate da promu<>:
vere: il controllo contro gli attacchi di sorpre~a,
PIETRO NENNI e il patto di non aggressione fra Nato e Varsa'' 13 •
Per quanto riguarda un'azione verso il Terzo
mondo, essa sembra essersi notevolmen:e asso-
così volontaristica, pragmatica. r isoluta. A Pa- pita dopo la fine di quella dinamica pre'SSione:
lazzo Barberini, nel '47, non si sono adoperati che era costituita dalla persona e dall'opera di
argomenti più fieri. Nello stesso tempo, i socia- Enrico Mattei. E persino un problema tanto .fa·
listi avrebbero potuto, per rispondere all'onore- miliare, come quello dell'Alto Adige si trascina
vole Saragat, domandargli il suo consenso (o i fra Italia e Austria, senza che si osi compiere un
motivi del suo dissenso) intorno alle pooizioni gesto, nel quale l'Austria venga impegnata molto
programmatiche, e alla lotta «per il piano», che più seriamente a vigilare sulle complicità al ter-
egli, con il PSDI, era disposto ad esibire. Si sa- rorismo, ma anche rassicurata, nella sua fun·
rebbe potuto così ottenere sin dall'estate un chia- zione di cofirmatario degli accordi di Parigi, sulla
rimento, che, mentre avrebbe aiutato il dibat- nostra effettiva capacità di rendere, alla pro-
tito precongressuale del PSI, avrebbe anche gio- vincia di Bolzano, quell'autonomia alla quale
vato a vincolare i socialdemocratici in quello che siamo, senza illuderci di poter ancora lesinare,
essi chiamano, con una definizione psicologica tenuti dagl'impegni del trattato di pace.
che non li compromette troppo, un centro-sini- La definizione di una politica estera déT p~I
stra «serio». dovrebbe dunque, se non sbaglio, muovere anzi-
E contro l'altra affermazione di Saragat, della tutto da un'analisi delle ragioni, che determina·
persistente ambiguità del PSI in politica inter- no il ristagno della azione italiana. In secondo
nazionale ed estera? Anche qui, a mio avviso, si luogo, quella politica del PSI dipenderà da una
sarebbe dovuta anticipare, da allora, quella ridefin zione dell'ideologia internazionalistica
«conferma di indirizzo» che recentemente Ric- del PSI. E in terzo - ma per niente l'ultimo -
cardo Lombardi ha recato, scandalizzando taluno
luogo, da una rassegna il più possibile esauriente
dei partiti o degli uomini della futura maggio-
ranza, e che avrebbero invece avuto tempo, da dei settori e delle possibilità d'azione dell'inter·
allora, di «digerire» ciò che debbono pur ac- vento italiano nella politica mondiale.
cettare: che il PSI diventi un fattore propulsivo,
e non un caudatario, della politica estera italiana. 1) Il primo aspetto, quello del «ristagno»,
C'è poco da contestare: la politica estera ita- dipende da più fattori; ne indicheremo due
liana, nel punto in cui tutte quelle europee sono soli, che ci sembrano prementi.
all'erta, attraversa da troppo tempo una fase di Anzitutto, la mancanza di una direttiva po·
ristagno. Abbiamo al nostro attivo un solo fatto, litica. Dal tempo della lotta fra i mau-mau di
SEILPSI VA Al GOVERNO
ula
zzo ad esempio si dà per sotti nteso che la form
Fa~f~ni e la buro crazi a diplomatica di Pala , con della «mu ltila teral e» sia la più atta a speg nere
Chig1, che fu una lotta conf usa e ambi ziosa Ma
a le voglie nucl eari della Germ ania Fede rale.
un'ansia di guar dare nuov o e lontano, ma senz è alme no certo che esist e un paes e, la Gran
espe1 .enza, senza prep arazi one, senz a prog ram-
a Bret agna , dove nè i labor isti, nè i cons ervat ori,
ma da parte dei fanfa niani , e con una difes sulle riten gono valido ques to argo ment o: orbe ne, a
è
sorda e infin e vitto riosa della cont ropa rte, o si form
a possibile veni re a 1Sape re in qual mod
vecchie facili linee dell' età della guer ra fredd a una opin ione della Farn esina , intor no a ques
to
:--- da quel temp o, di fatto , la polit ica ester
una tema essenziale:?
ita~iana non ha più avut o prop riam ente
guida, un'id ea, una direzione. Certo , segu endo E' impossibile. Nè è verif icabi le se i pare ri
e
stancamente l'and ar delle cose, abbia mo conti
- decisivi veng ano dai politici o dai diplomatici,
sione quali; o qual i press ioni o influ enze oper ino dal-
nuato a dire che ogni mom ento e ogni occa si
olare l'este rno; o per qual i vie si vorr ebbe (o non
~ov~vano esser buoni, per l'Ital ia, per agev o meno vuol e) costi tuire un nesso conti nuo tra opin ione
~distensione. Ma ques to era anco r molt ra
pubb lica e decisioni di governo. E' addi rittu
d~ quanto si fa pens are negli Stati Uniti, come bana le indic are l'amp iezza dei diba ttiti, nell' opi-
no
dirnostrò il discorso di Kenn edy, il 10 giug e nion e pubblica, in paes come gli Stat i Unit i o e
la
scorso, all'u nive rsità di Was hing ton; ed e grav dire che anch
Gran Bret agna . Ma stare mmo per
P~; l'Ital ia, per una classe d "rige nte che
era la
a ad asco ltare e a far frutt are, se non in Fran cia prop rio il cara ttere auto ritar io delle di-
Piu idone
Giov ann . dee sioni del gove rno susc ita tale cont inua
altro, il messaggio dì Papa scussione di stam pa, da prod urre un rapp orto
Il secondo moti vo di rista gno è legat o al prl- p.ù vivace, tra Esec ufvo e opinione pubb lica,
di
sia
ro: su ness un prob lema inter nazio nale cuichia- quan to non si prod uca in Italia .
l'azio ne dell' Italia si cono sce con
egata do Il PSI dovr ebbe dunq ue muo vere anzi tutto
rezza il punt o di vista del governo. Ne pren dalla denu nzia della caren za di direzione, e della
Uno solo, quello della «mu ltilat erale >. Abbi amo ncr
caren za di pubb licità , nella form azion e della
?ncora da sape re, non che essa è «allo stud io»,i stra politica ester a. Nes.> uno chied e che i segre ti
li che è pacifico e senz a obbiezioni. ma
qual la
di Stato siano rivel ati; ma che sia pubb lica
«Pro » e qual i «con tro» si rilev ano da parte ,
politica, dello Stato italiano. Nell'analisi, però
nos_tr.a; e come inten diam o legar ci alle varie mcra di tali difet ti, dovr ebbe pote r esser e decif rato
dahta, che il prog etto sinor a prese nta. In Itali se non giochi la persi stenz a di \'ecchie posizioni
(e perso nale) di tipo nazionalistico, che alla nel
lunga, senza porta rci come mem bri attiv i
campo di De Gaul le, non ci cons ente un'az ione
o
creat iva in quello opposto. Se pens iamo al mod
cond otta la nostr a azion e, negl i ul-
in cui è stata
timi cinq ue anni, nei conf ronti delle ques tioni pa,
inere nti alla unità polit ica della piccola Euro
non possi amo asten erci dal sosp ettar lo.
l'attu~le equidistanza, per il suo vuoto di con- mia di negoziato non inferi ore a quell a inglese.
tenut~ specifici, significhi scars a percezione delle
La multi latera le ha senso se è inqua drata in una
questioni di politica intern azion ale in gener e, e certa politica di disarmo; e contr oprod ucent e,
se non lo è. I socialisti, intan to possono parte -
del loro nesso, inscindibile, con quelle di poli- cipar e alla sua approvazione, in quant o - e
tica intern a.
non prima - che sia deciso qualc he cosa in
merit o alla conco rdabi htà, anche parzi ale (an-
3) Ne deduc iamo che il PSI, a nostr o avviso, che di primo stadio) dei due proge tti, URSS e
anzichè lascia rsi dire dai socialdemocratici USA, per il disarm o contr o lato e globale. Al-
che esso resta ambiguo in mater ia intern azio- trime nti, la multi latera le è «con tro» il d isar-
nale, dovre bbe avere il coraggio di preci sare in mo, puram ente e semp licem ente,
che cosa, con quali proposte e condizioni - b) il probl ema del controllo reciproco
ver~ e propr ie condizioni - di politica estera
,
e dispos to a parte cipar e al gover no. contr o gli attacc hi di sorpresa. Qui è necessa-
C1 semb ra che nient e dovre bbe imbar azzar - rio che il PSI si dia la pena, che già sì son data
1o, per una ragione: che non ha, o pressapoco, i socialdemocratici tedeschi e i labor isti ingles i:
competitori. La socialdemocrazia è brava ment e di avere propr i esper ti in grado di studi are
~tlantica, senza idee o propo ste propr ie; la DC tecn came nte la questione, di propo rre una cer-
e n:iossa, al massimo, da una legge ra brezza la- ta estensione territ oriale del dispositivo di cau-
f 1r1ana, che non riesce neppu r più a gonfi are tela, di speci ficarn e i compiti. La tesi del con·
e vele del partit o; il PRI ha altri problemi, e trollo è ottim a, ma com'è noto, essa rasen ta, se
~0munque non è da dime nticar e che esso è stata
non ·nveste, il probl ema tedesco: sareb be pe-
il massimo elabo ratore dell'europeismo italiano noso, che i socialisti si limita ssero a dire che si
tratta di un buon proge tto che ogni partit o
di fase di guerr a fredd a. Gli fa onore il suo at- «equ idista nte» deve favor ire.
tuale antigollismo; ma non è una novità. E' il E' invec e un probl ema di giudizio politico
merito, se mai, della coerenza del gener ale, es- da affret tare, ma, ci semb ra, con difficoltà che
s:rsi semp re voluto scont rare contr o i fauto ri non rileva no dal piano tecnico, quello della pro-
d.1 un europeismo, che, per carita , si immede- posta di un patto di non aggressione fra i due
simasse senza diver genti probl emi con la via blocchi. Tutta via anche qui i socialisti potre b-
atlantica, quale che fosse la classe al poter e bero avere una parol a propr ia da dire, ove ela·
negli Stati Uniti. Se è dunq ue vero che il PSI
~anca di una mord ente precisazione ideologica,
e anche vero, per sua fortun a, che i suoi com-i
Pagnj di viaggio non stann o meglio; ment re
co~unisti non si sono mai peggio impig liati
di
og~ nella loro condizione di segua ci « inarti co-
lhti » della visione orien tale: mai peggio d1 oggi,
c. e quest a sangu ina nelle sue profo nde divi-
sioni.
La stesu ra, perta nto, di un reper torio dei
grandi probl emi intorn o ai quali l'Itali a può in-
tervenire, diven ta, per i socialisti, la stessa (ma
sui piano dei fatti minu ti e locali) di quell a dei
«mod elli» in base ai quali disce ndere concre-
tamen te in politica estera . Se fosse possibile,
n?n fatuo indic are delle priori tà, i temi intorn o
a1 quali il PSI dovre bbe «forz are» le decisioni
del governo di dicembre, sono:
a) il dibat tito pubblico, e l'atteg gia-
mento italia no in merit o alla multi latera le. Non
~i si faccia, dai socialisti, imbo ttire il cerve llo
all'obbiezione, che, senza di noi, gli Stati Uniti ,
tnale che vada, costru irann o con la sola Ger-
tn~nia il ~uovo dispositivo. Non lo fanno, per-
che non inten dono cance llare con le propr ie
rani ogni ulteri ore possibilità di dialogo con
'URSS; non lo fanno, perch è quest o sareb be
davve ro appag are, anzichè limita re, le voglie
nucle ari tedesche.
Sulla multi latera le abbia mo dunq ue auton o- GIOVA NNI PIERACCI~I
11
SE tl PSI VA AL GOVERNO
borassero quella revisione del loro passivo e le esigenze di sviluppo che pure rappresenta,~
ttadizionale internazionalismo; e spetterebbe Bolzano, il PCI. Anche qui ci prende ancora ~l
loro smontare le obbiezioni giuridicistiche (sul sospetto che, sempre ricattabili per il loro .paci-
tipo: solo gli stati, ma non le leghe regionali di fismo e per il loro encomiabile antinazionahsmo,
stati. possono firmare: dunque non se ne fa i socialisti temono di essere troppo esposti pe:
niente) degh avversari; impegnarsi; e che alla fine. per non rivel_arsi
1
e) c'è un terzo problema che non ammet- antinazionalisti, si lascino impigliare nei residui
te ormai dilazioni, ed è provindalmente ita- delle logiche nazionalistiche.
liano, ma sul quale i socialisti (se ~i toglie una Questi non sono che alcuni esempi del « ~h.e
azione "in loco, assai ristretta, del deputato Bal- fare »in politica estera. Quelli però. sui quali ti
lardini) sono fiaccamente attivi: quello della di- PSI può e deve impegnarsi nei prossimi due
vergenza con l'Austria a proposito dell'Alto anni. Vorremmo che al congresso di Roma que-
Adige. sti temi almeno fossero toccati con qualche per-
Qui il PSI dovrebbe attentamente informarsi tinenza. senza paura di annoiare i delegati ~o~
il serio linguaggio di un partito, che sceglle 1
delle posizioni più avanzate della parte italiana:
suoi esperti, e dà loro la fiducia e il peso con-
sono quelle sostenute a Bolzano da una mino-
gressuale che meritano. Sappiamo perfettame~·
ranza della sinistra DC, e che, benchè battu1.e
aal « trentinismo » in seno alla Commhssione dei te che, mentre un programma a breve e m~d!o
termine è definibile in tutti gli altri camp:., in
)9, hanno almeno avuto il vantaggio di venire
sempre meglio alla luce, di precisarsi, di restare politica estera la linea che si indica è a termine
l'enunciato di ciò, cui si dovrà pervenire per la più lungo: un indirizzo, più che una risoluzion~.
soJuzione effettiva della questione. Inutile ~he Tuttavia non si de\'e librarsi tanto tra i poss 1•
il PSI si attardi a discutere altre positioni: a bili, da rifiutare, se si vuole andare al governo.
Bolzano non c'è di meglio, e a Roma non i-i è di prendere terra, e di cercarsi i compagni, an·
ancora' giunti a capire pienamente la posizione che qui, con cui procedi>re in programmata con-
~.ottima» elaborata a Bolzano, ottima, anche. cordia.
perchè apertissimb a quei rilievi sociali e a quel- t'EDER ICO ARTl'SfO
. '
LA CRISI che è in corso in Italia è una crisi di e Jagli uomini più avventurosi che presenti oggi !1
nostro schieramento politico, il significato di yuesu,
governo: il problema che si pone al paese è se
sia possibile la formiizione di una maggioranza par· finora cauti, ass<tggi, è chiaro. Si può credere o non
lamentare, che possa esprimere un governo capace c.redere a quella soluzione dcl problema poliuco ira:
di affrontare i nostri grandi problemi. Una crisi liano che prende nome dal centro-sinistra, si puo
dunque che non dovrebbe toccare le istituzioni: si favorirla o 11vvcrsarh1: ma non da questa parte vien~
tratta di vedere se determinate foa.e possano tro· il pericolo che possono correre le' nostre istituzioni:
va re un terreno d'accordo per un 'azione governa- Il pcricoio viene piuttosto dal possibile protrarsi di
tiva comune, non di rimettere in discussione ti qua- una carenza di potere e di volontà politica, che de·
dro di principi, di leggi, di istituti nel quale si svolge ~ermini un progre:.sivo degradarsi della situazione.
la vita politica italiana. E tuttavia il senso generale favorendo l'insorgere di quelle tentazioni che son~
di attesa per gli :.viluppi della crisi si alimenta di sempre liuenti negli spiriti piti inquieti e alle qua~t
motivi e di preoccupazioni che attengono appunto alle la mancanza di reazioni dell'organismo sociale puo
istituzioni. Vi concorre soprattutto la destra econo- dare inonese occasioni di ~ucccsso. .
mica e politica che ama descrivere un possibile go- L'Italia ha dal 1° gennaio 1948 una Costituzio~~
verno di centro-sinistra come un sovvertimento to· che, con il Jl:lSSare <lei tempo, appJre sempre pio
tale di principi e di valori, come il piano indinato come il prodotto di un momento felice della noscra
che deve fatalmente portare l'Italia all'instaurazione storia. E' una Costituzione che tiene conto, senza
di un regime collettivistico. Ma le forze cosiddette dogmatismi e senza innovazioni spericolate, delle pi~
conservatrici rivelano i loro segreti propositi quando moderne esperienze e tendenze rivelate:.i nei pae~1
si levano dal loro seno voci che, raccogliendo le sug- democratici; che offre a un paese come il nostro, ap·
gestioni offerte da altri paesi, e dalla Francia golli- pena uscito da una dittatura, le possibili garanzie
sta in primo luogo, si fanno a chiedere riforme co- contro nuove minacce alla libert3; che, là dove no~
stituzionali di chiara ispirazione illiberale e autori- ha il coraggio di affrontare problemi non giudicati
taria. Anche se queste richieste ,·engono dai settori dal legislatore costituente ancora maturi,• abbozzJ
16
SE Il PSI VA AL GOVERNO
SE Il PSI VA AL GOVERNO
quello dei rapporti tra tecnica e politica, che, in regionale che si modella, forse inconsapevolmc!nte,
un'attività pianificatrice, assumono una particolare su quello tracciato dal legislatore costituzionale ita·
importanz>1 e delicatezza. liano sedici anni or sono. Per questa parte non re.;ta
Alla prima esigenza ha prov\•eduto la no!>tra Co- dunque che attuare finalmente il disegno dell.1 Co-
stituzione, con la istituzione delle regioni, Lhe do- stituzione; gli studi concernenti le modalicà di u?le
,·evano rappresentare l'elemento nuo\'o e ong.nJle auuazione sono ormai avanzati ; quello che occorre
del nostro ordinamento repubblicano. Qudlo che, è solranto un ateo di volontà che spezzi le ultime
al tempo dell'Assemblea costituente, p..•tevd appa- resistenze, respingendo la tentazione di mercanteg·
rire come un semplice rifiorire di motivi ri~orgimen giamenti politici, estranei a un cema che attiene. ai
tali, travolti dalla nostra stori,1 unitaria, appdre oggi fondamenti della nostra democrazia, non a conon·
sempre più come una fortunata intuizione, con la genti incontri e divisioni di forze politiche.
quale la Costituzione italiana seppe precorrere esi- Il secondo problema che ci pone davanti I.i pia·
genze che in seguito si sarebbero chiaramente rive- nilicazione nasce d.1 un altro dei motivi centreli del·
late. Il continuo accrescersi delle funzioni statali, di l'attuale tematica pOHtica. La pianifica1ione rone
cui Ja pianificazione è la maggiore espressìo"e. ha in gioco, portandolo fino al punto di rottura, il p!o:
potuto alimentare la convinzione che la vita pubbli- blema, non nuovo allo stato moderno, dei n1pport1
ca si muovesse fatalmente verso un accentrnmento tra tecnica e politica. La formazione di un piano
d i poteri. L'esperienza ha dimostrato il contrario. presuppone ricerche laboriose, valutazioni com,,les·
Dal seno stesso di questo processo che tende a ren- se, che richiedono conoscenze ed esperienze poss~
dere sempre più potente e complessa la macchina dute da una rbtrecca cerchia di competer: ti: sui r1:
dello stato moderno nascono nuove esigenze di de- sultati di quelle ricerche e di quelle valutazioni si
centramento che offrono, nei paesi non retti di re- innestano le decisioni dci politici, detennmanu per
gimi totalitari, nuovi problemi alla democrazia. An- l'intera vita del paese. Mai come di fronte a questa
che a questo proposito le nostre destre danno una nuova forma di attività pubblica si è 1mposrn l'esi-
insigne prova della loro incapacità di guardarsi at- genza che ciascuno, tecnico o politico, sia pJsto
torno. Nella Francia di oggi le forze che pEl si da\•anti alle proprie responsabilità. Il tecnico non
preoccupano dei futuri sviluppi istituzionali del 0:1e- deve approfittare di una scienza occulta, di c11i è
se stanno oggi inventando, in contrasto ccn una ~e esclusivo possessore, per insinuare nel suo lavoro
colare tradizione di accentramento, un ordinamento decisioni che spettano soltanto ai depositari di un
potere poliuco, deri\'ante da un meccanismo capate
di e:.primere il gioco delle forze democratiche; il
politico non deve poter nascondere dieuo l'inesor~·
bile imperativo della scienza e della tecnica le su~
Tempi moderni scelte e le relati\'e responsabilità. Che, nel corso di
quel primo timido tentativo di centro-sinistra eh.:: fu
l'ultimo governo Fanfani, si si 1 usato, per un prin·
dell'economia, della politica, della cult~ra
cipio di pianificazione economica, lo strumento ar-
tigianale di una commissione compo~ta d1 funzionari.
Sommario del n. 14, luglio-settembre 1963: di rappresentanti di forze sindacali, di esperti, si pu~
giustificare. Ma l'esperimento ne ha dimostrato gh
F. Onofri: Classi, strutture sociali, potere; inconvenienti e i pericoli. Non si potrà porre mano
a una politica coerente di pianificazione :.enza creare
J. La Palombara - G. Freddi - D. Ferrari - un apposito organismo, non costituito presso il g:ibi·
S. Cimmino: BurocraziC1, programmc1zione,
potere politico: netto di un ministro o alle sue dipendenze, ma do-
tato di quell'autorità e di quell'autonomia che soni?
La situazione italiana e il PSI: proprie a qualsiasi istituto scic!ntifico. Si tratta dt
una riforma che non tocca propriamente il quadri?
G. Albane!'e: Il capitalismo italiano e la pro- delle nostre istituzioni, ma alla quale, al di fa dei;h
grammazione; schemi giuridico-costituzionali, riteniamo che si deb·
G Zappa: I.a pianificazione in una economia ba attribuire un'importanza fondamentale per l'or·
di mercato; ganizzazione dei publici poteri in Italia.
Altri problemi concernenti la no:.tra legislazione
M. Carabba: L'articolazione territoriale della
programmazio11e; e le strutture dello stato attendono d.i tem,>o di
essere risolti e nessun go\'erno che voglia far fronte
G. Lauzi: La politica sfudacale del PSI; alle proprie responsabilità potrà trascurarli. ~la fra
G. BE'nevento - F. Sassano: La corrente socia- tutti ne abbiamo voluto scegli~re due che hanno ~
listn nella CGIL; nostro avviso un alto ordine di priorità: perché S!
riferiscono a strumenti dì lavoro dei quali qualsiasi
F. Sassano - G. Muraro - A. Li\"i: La corrente
1i11dacale sociCllista nel trlanyolo industriale. governo dovrà immediatamente disporre, mettendosi
al lavoro, e perché sono tali d.t qualihcare, senza pos·
sibilità di dubbio, un nuovo corso deìla politica
Schedario
italiana.
LEOPOL DO PICCARDI
li
SE Il PSI VA AL GOVERNO
•
Un documento serio
DI PAOLO SYLOS ~BINI
A ~URA della sezione economica del p:irtit~ socia- principalmente a causa dell'aumento delle importazioni
di generi alimentari) e il mercato finanziario (i ri-
ltsta, e uscita una " Nota sull'attuale congmntura
~onomica in Italia e sulle politiche per fronteg- sparmiatori preferiscono gl'impieghi semi-liquidi, gli
giarla ". Si tratta di un documento serio: non si fa impieghi speculativi - in primo luogo quelli in pro-
nessuna concessione agli slogans e alla propaganda; prietà immobiliari - e gli impieghi « di sicurezza ,.
I~ analisi sono precise e quindi suscettibili di essere ossia quelli motivati da preoccupazioni fiscali o poli-
discusse in termini altrettanto precisi; le proposte tiche - esportazioni di capi tali).
sono responsabili e non demagogiche. All'origine del deficit nella bilancia dei pagamenti
Il documento è diviso in cinque sezioni. Le prime ci sono, da un lato, i gravi difetti della struttura agra-
tre riguardano la « diagnosi » della situazione eco- ria e, dall'altro, le deficienze nel settore distributivo
nomica (L'aumento dei prezzi - L'attività produttiva interno e nel commercio d'importazione, che hanno
e la bilancia dei pagamenti . Il mercato finanziario). finora impedito un effetto calmieratore dei prodotti
~e ultime due riguardano la « terapia »: interventi provenienti dall'estero, i cui prezzi sono di regola sen-
1 ~~ediati ed interventi che, pur dovendo esser~ av- sibilmente inferiori ai prezzi nazionali.
v1at1 subito, possono avere effetti solo a medio e All'origine della grave debolezza del mercato fìnan·
lungo termine. ziario c'è, non una scarsezza, ma una cattiva distribu·
. Nella diagnosi la tesi di fondo è che l'economia zione del rh.parmio - con una tendenza all'incre-
italiana sta passando un periodo difficile, ma che non mento degli impieghi speculativi - e quindi una cat-
è entrata né sta per entrare in crisi, a condizione che tiva composizione degli investimenti.
s'intervenga subito con una serie di misure. Sull'au-
!l'ento dei prezzi si pone in evidenza l'unilateralità e
11 settarismo di coloro che ne attribuiscono intera Le proposte
responsabilità agli aumenti dei salari e quindi alle
organizzazioni operaie: all'aumento dei prezzi banno
"Un governo di centro-sinistra· - si legge sulla
contribuito l'enorme rialzo dei fitti - dipendente cLl
un regime di suoli gravemente difettoso; le strozza- ' Nota ' - a differcnza di un governo liberista, ha 11
ture del sistema distributivo, che di fronte ai note- possibilità di fornire una serie di garanzie tali da ro-
voli incrementi di domanda hanno dato luogo ad vesciare le prospetti\·e per la speculazione e da rista-
aumenti nei prezzi al minuto fortemente maggiori bilire la fiducia ".
degli aumenti, nei prezzi all'ingrosso; la rigidità, do- Gl'interventi immediati che si propongono sono:
vuta a cause strutturali e organizzative, di numerose 1) un'azione per garantire la stabilità dei prezzi di
P~oduzioni agricoie, particolarmente di quelle zootec- alcuni generi di prima necessità; 2) un'azione sui fitti;
niche, che non hanno reagito all'aumento di doman- 3) la difesa esterna della lira: impegno a conservare
da con un aumento dell'offerta (si verifica anzi una la convertibilità della lira e la stabilità dei cambi, an-
flessione dell'offerta, perché i prezzi all'ingrosso non che con un possibile ricorso al Fondo monetario in·
crescono, mentre crescono i costi). Gli aumenti dei ternazionale; 4) una profonda revisione della spesa
salari hanno contribuito all'aumento dei prezzi a cau- pubblica, sulla base del criterio - che dovrebbe essere
sa di quelle strozzature e di quegli squilibri, i quali adottato dai partiti di governo - di non avanzare, per
sono messi a nudo dalla pressione salariale. E se è un determinato periodo, nessuna proposta di aumen-
vero che negli ultimi anni i salari monetari sono cre- tare una voce di spesa, se non accompagnata dalla
sciuti più della produttività media del sistema, i sa- proposta di riduzioni per importo almeno eguale in
lari reali, a causa degli aumenti nel costo della vita, altre voci; 5) intervento pubblico - Stato, istituti
dovuti a quelle strozzature e a quegli squilibri, sono previdenziali e assicurativi - per tonificare il mercato
cresciuti in proporzione molto mmore. finanziario cd agevolare il collocamento dei valori
La manifestazione più evidente degli squilibri mobiliari; 6) una revisione dei programmi di investi-
esistenti nell'economia italiana è la coesistenza di mento delle imprese a partecipazione statale, dando
fenomeni drasticamente contrastanti: da un lato, di- la priorità alle produzioni essenziali per il prosegui-
soccupazione, sottoccupazione cd emigrazione - che mento dello sviluppo economico generale e dello svi-
denunciano un'abbondanza ed uno spreco di la\•oro; luppo del Mezzogiorno in particolare ed alle produ-
dall'altro, carenze di mano d'opera, particolarmente zioni di merci facilmente esportabili.
di mano d'opera qualificata e soprattutto in certe Gli interventi immediati debbono essere conce-
zone del paese e in certe industrie. piti in modo da facilitare l'arrivo della programma-
Il saggio di · sviluppo è diminuito e sono divenuti zione economica e debbono essere strettamente col-
chiari a turti i difetti strutturali dell'economia italia- legati con gli interventi che possono avere effetti a
na. I problemi più gravi sono quelli che riguardano medio e lungo termine, i quali riguardano: 1) innova-
la bilancia dci pagamenti ( il cui deficit è cresciuto, zioni essenziali nella organizzazione amministrativa
lt
Sf n. PSI VA AL GOVERNO
in quella terapeutica. Ora i socialisti affermano che
vogliono fare sul :.erio: sembra che si siano piena-
mente resi conto che la sinistra, non la destra, può
avere un effettivo interes:.e politico a fare della pub-
blica amministrazione uno strumento funzionante,
senza il quale è vano e demagogico parlare di pro-
grammazione economica. La destra ha sempre procla-
mato a parole l'esigenza d'una riforma della burocra-
zia; e per bloccare una politica di programmazione ha
sostenuto che prima bisogna attuare una tale riforma
e sollanlo dopo si potr:t discutere di programmazione
(che la destra intende come pura raz1onalizzazi?ne
degli interventi pubblici già in atto). Quello del prima
e del poi è un sofisma che ha evidenti fini dilatori'
occorre avviare contemporaneamente tanto la riform.a
burocratica quanto la politica di programmazione, po1-
chè la prima può esser attuata solo se si sa con pre-
cisione quali sono gli obiettivi che si vogliono rag·
giungere. Ma è vero che la politica di programma·
zione resterà ai primi passi e non potrà andare avanti
senza quella riforma.
La riforma burocratica finora non è stata attuata
non solo per il sostanziale sabotaggio delle destre, de:
mocristiane e non democristiane, ma anche perche
nella gran massn degli italiani, anche di quelli che
hanno responsabilità politiche, c'è un oscuro ma pro-
fondo scetticismo sulla realizzabilità di una effettiva
ANTONIO GIOLITTI riforma della burocrazia. Si dice, o si pensa: le cos~
sono andate sempre in questo modo, non ci si pu~
attendere molto da una riforma. ~1 dice anche, o si
dello Stato e degli enti pubblici; 2) interventi nel pensa: gli italiani sono fotti cos't, non si può cambiarli.
campo dell'urbanistica e dell'edilizia; 3) scuola e Bisogna reagire con veemenza a questo scettici-
istituzione profe:.sionale; 4) e 5) riforma dell'appa- smo. Non è stato sempre così: prima del fascismo
rato dell'intervento pubblico in agricoltura (a comin- la pubblica amminiscr.1zione italiana funzionava ed era
ciare dalla Federconsorzi); istituzione di enti di svi- sostanzialmente sana. E non è vero che gli italiani no~
luppo agrari e determinazioni di nuovi indirizzi di possono cambiare. Oggi la burocrazia inglese è addi-
politica agraria, per espandere la produzione di de- tata a modello di serietà e onesti!; eppure tm tempo
terminati prodotti, come quelli zootecnici; 6) riforma era /ra le burotrazie più corrotte che si siano mat
della società per azioni e legge antimonopolistica; 7) conosciute. Nel '700 burocrazia e Parlamento, in In-
riforma delle leggi che comportano spese ed entrate ghilterra, erano marci; i privilegi concessi dalla Corte
statali e che riguardano la formazione del bilancio; (brevetti e monopoli legali), le grandi compagnie com:
8) innovazioni essenziali nel sistema tributario; 9) merciali, la tratta degli schiavi - coi rispettivi gruppi
credito. di pressione, di fronte ai quali quelli che oggi esistono
Un giudizio preciso di queste proposte può ri- da noi fanno quasi sorridere - erano i principali fo-
cavarsi solo dalla lettura dell'intero documento; qui miti d'infezione. Le riforme del 1832 e poi del 1870
mi limiterò a fare qualche osservazione sui problemi segnarono due svolte fondamentali; queste riforme
della pubblica amministrazione e della gcuola. s'innestavano in profondi movimenti di trasformazion~
sociale, culminanti nell'avvento al potere di nuovi ceti
( specialmence della borghe~ia industriale, in aspro con-
La pubblica amministrazione flitto con l'ariqocrnzia agraria).
Ritengo che oggi, da noi, esistano le premess~
E' molto importante che i socialisti pongano al per un'efficace opera di riforma; ma siamo in una d1
numero uno delle riforme di fondo quella dell'am- quelle situazioni in cui la « leader~hip » può essere de-
ministrazione statale e de~li enti pubblici. Più di due cisi\•a. E' enorme la responsabilità dei dirigenti socia·
lustri sono passati da quando il problema è staro posto lisci. Se essi vanno al potere, se sul serio vogliono mo-
allo studio come essenziale e « ur~ente ». Una lunga dificare le strutture starali nell'interesse delle classi la-
serie di ministri per la riforma della burocrazia si voratrici - le quali sono i•ittJlmenle interessate ad una
sono succeduti, senza che accadesse nulla d'impor- pubblica amministrazione efficiente e onesta - debbo;
tante. Qualche mese fa è uscito il rapporto della Com- no bat1e1si a /ondo su que~to terreno e non contentarsi
missione insediata dal governo Fanfani: rapporto ab- di palliativi o d1 soluzioni cartucce. La riforma e il rior-
bastanza buono nella parte diagnostica, molto povero dinamento degli enti pubblici - ove oggi è il caos -
SE IL PSI VA Al GOVERNO
sono non meno, ma anche più importanti della riforma battaglia sul contributo statale - comunque lo si vo-
dell'amministrazione statale. Bene afferma il documen- glia chiamare - alla scuola privata. Questo vorremmo
to socialista: occorre partire da un censimento comple- ricordare agli amici socialisti: c:he da :ioi, a differ~nza
to degli enti pubblici - oggi non se ne conosce neppu- di quanto è accaduto ed accade in aJtri paesi, dove
re il numero - ! col fine di unificare gli enti pubblici \'1gono diverse norme costituzionali, questa non è una
che svolgono funzioni simili, di eliminare gli enti su- battaglia politica, ma una batt.iglia d1 onestà e di de-
pe.rAui e di sottoporli tutti ad un severo controllo pub- cenza: non si tratta in alcun mlxlO d1 antider:calismo
b~1co. In questa direzione gli o~tacoli sono anche mag- o di fa,•ore o avversione per la religione. L'art. 33,
giori che nel caso dell'amministrazio11e centrale, per- comma 3. della nostra Costituzione dice: «Enti e pri-
chè gli enti pubblici finora sono stati. in molti ..:asi, \'ati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di
strumenti di sottogoverno e mezzi per pompare danaro educazione, senza oneri per lo Stato ». Ora, per ogni
pubblico a favore delle casse dei partiti al potere. I persona provvista di un mimmo di onestà e di pudore
socialisti hanno giustamente criticato tutto ciò. Guai senza vuole dire sem:.a e non vuol dire con - non c'è
a noi se, giungendo al potere, abbandonassero i. ser! barba di sofisma che possa dimostrare che il bianco è
P,ropositi di riforma. Molto più che dalle teorie d~ nero e che la luce è buio. Di ciò si rendono conto an-
Carlo Marx i partiti di sinistra. che finora sono stati che numerosi democristiani onesti. A costo di passare
all'opposizione, hanno tratto la loro forza dal proporsi per un ingenuo dico che non sarà impossibile ottenere
come antitesi dei « forchettoni ». Guai a noi, e guai il loro appoggio, se l'alternativa verrà posta in termini
a loro, se continuassero a tuonare con le parole ma drasticamente chiari: coloro che vogliono il contributo
cominciassero a « tirar via )> coi fatti. Di nuovo, nelle dello Stato per la scuola privata debbono avere il co-
attuali circostanze, moltissimo dipende dai « l~aders >~. raggio di proporre la revisione costituzionale; altri-
Basta che ce ne siano un paio ferocemente 1ntr;1ns1- menti non sono dei politici che si battono per una
genti su questo punto per poter bene sperare. tesi che può essere condivisa o respinta; sono sempli-
cemente dei cialtroni (e il galantuomo che resta pas-
siva e silenzioso di fronte alle soperchierie altro non
Scuola pubblica e scuola privata è che un cialtrone al quadrato).
I democristiani affermano di essere particolarmente
sensibili ai problemi della scuola, sul fondamento della
Per la scuola la Nota fa riferimento al programma
loro visione etica e religiosa: la scuola forma le per-
del partito socialista e si limita a ricordare che già nel
sone ed il suo progresso è condizione del progresso
momento della riqualifica7.ione della spesa pubblica
dovrà tenersi conto, col massimo gr.ado di priorità, spirituale dell'intera comunità. Ora, bisogna dir chiaro,
ai democristiani onesti, che non si può fondare nessun
delle misure ritenute d'immediata urgenza dalla Com-
progresso spirituale e ci\'ile su un lurido imbroglio.
missione d'indagine sulla scuola. Non c'è dubbio ..:he,
nelle trattati\'e con la democrazia cristiana, ci sarà PAOLO SYLOS L ABINI
se si vuole che la finanza pubblica ragioni di dimensioni - a quella al più presto completata - dei va-
nel suo insieme conservi semplicità della finanza della sicurezza sociale. ri rami della sicurezza sociale in
ed unità funzionale - dovranno Essa si basa oggi su contributi (con ~ervizi nazionali. Il nuovo governo
prendere prevalentemente la for- un gettito complessivo pari ad ol- dovrìt quindi puntare sull'abolizio-
ma. della compartecipazione ai tri· tre la metà di quello di tutti i tri· ne, sia pure graduale, degli attuali
b_uu erariali o della sovraimposi· ._uti erariali, ed a quasi quattro contributi sui salari, da compeu·
z1o~e. In particolare, dovrà scom· \'Olte quello di tutti i tributi loca- !'arsi con un 'espansione del gettito
par1re come tributo autonomo 1'1m· li) che. commisuraci come sono ai dei tributi erariali, espansione che
posta di famiglia; in compenso gli salari, finiscono per produrre - dovrà essere alimentata dalla tas·
enci locali potranno essere ehm· anche quando percuotono nominal- ~azione dcl reddito e del patrimo-
mati a godere di una comparteci· mente i datori di la\'oro - effetti nio. delle plusvalenze, del \•alore
pazione o di una sovraimpo..,izione più sfavorevoli ai lavoratori di aggiunto, delle vendite.
alle imposte erariali sul reddito e quelli che si avrebbero con canee Così ci avvieremo finalmente a
sul patrimonio d~lle persone, non· altre forme possibili di prelievo. perdere il triste primato che oggi
ché a collaborare all'accertamento L'attuale sistema contributivo, deteniamo tra i paesi progrediti co-
di tali imposte. che si spiega con le origini assicu· me quello che estrae dai salari la
Penso però che, rispetto alla ri· rative della sicurezza sociale, per- maggiore quota delle sue entrate
forma della finanza locale, un 'at· derà ogni giustificazione con la tra· fiscali e parafiscali.
tenzione prioritaria spetti - per sformazione - che dovrà essere GIORGIO FUA'
ANCf IE se il prossimo congresso socialist~ dele- a fare l'opposizione sul serio (non l'opposizione per
burla, come l'ha fatta finora, quale manovra tattica
gherà la direzione a riprendere le trattative con
la D.C. per la formazione di un governo di centro-si· per indurre il partito di maggioranza a imbarcarlo
nistra, non mi sembra molto probabile che questo sulla navicella governativa) riuscirebbe a portar via
governo si faccia. Ne dubito non tJnto perché co- molti voti alla D.C. e al P.S.D.I. e potrebbe influire,
nosco la destra economica, ormni impegnata a fondo sul corso della nostra politica estera e della nostri.
a far fallire tale operazione, con il peso di tutti i politica interna, molto di più che accettando un
suoi miliardi, dei suoi \'escovi, della sua stampa qualsiasi pateracchio con un partito che è tanto più
"indipendente ", dei suoi giannizzeri, che tengono forte di lui, quale braccio secolare del Vaticano, del
posizioni di com.111Jo nella D.C. e nella pubblica am· Pentagono e della Confindustria e che ha suoi uo-
ministrazione; quanto perché mi sembra evidente che mini in quasi tutti i gangli della pubblica ammini-
la politica di Sarngat e dei suoi compagni non sia strazione, degli istituti bancari, degli enti statali e
stata diretta, durante gli ultimi anni, al raggiungi- parastatali, delle società industriali controllate dallo
mento di questo obiettivo, ma piuttosto a quello di Stato, della Federconsorzi. I pochi resultati positivi
gettare il P.S.I. contro gli scogli, nella speranza di che il P.S.I. potrebbe forse conseguire, a vantaggio
recuperarne, dopo il naufragio, i rottami per raffor- di particolari gruppi di lavoratori, assumendosi la
;.are la loro b.1racca. Lo :;fosciamento dcl P.S.I. ri- diretta responsabilità dcl governo, ben difficilmente
durrebbe la sinistra democratica al lumicino a tutto bilancierebbero i resultati negativi a lunga scadenza
profiuo dei comunisti e dei reazionari: la parte mi· del soffocamento di ogni \·olontà rinnovatrice sotto
gliore dci suoi iscritti andrebbe ad ingrossare le file la sottana dei preti.
dcl P.C.I ., oppure, disgustata, si ritirerebbe dalla
vita politica; solo i socialisti che desiderano sederA
al banchetto del sottogoverno sarebbero disposti ad La volontà dell'apparato
accettare il socialismo perbenino, sotto gli auspici del
Corriere della Sera. Ma finalmente Saragat vedrebbe
realiz:..:ato il suo sogno di diventare il leader dell'unico I Io poco speranza che il congresso del P.S.I. tenga
partito socialista italiano, o meglio del partito che conto di con:.iderazioni del genere, che a me sem-
verrebbe ancora riconosciuto con questo nome, an- brano di semplice buon senso, perché so che la linea
che se collaborasse nuovamente al governo con il politica generale di tutti i partiti di massa è ormai
P.L.l. e continuasse la pratica trasformistica del determinata principalmente dalla volontà degli " ap·
P.S.DJ. par-ati ", che h.rnno loro rappresentanti negli organi
Io avrei molta più fiducia nella funzione che il direttivi e nei gruppi parlamentari.
P.S.I. P'Jtrehbc assolvere facendo l'opposizione ad Le affermazioni ideali sono delle belle cose -
un governo di centro-<le~tr.1. Se il P.S.I. si decidesse dicono i ~egretari .1mministrnti\'i dei partiti - ma
23
Sf Il PSI VA Al GOVERNO
consenta di pagare gli stipendi e di garantire la con-
tinuità dell'impiego ai funzionari dcl partito?
Molti socialisti dubitano, come dubito io, che
questa pressione sia la molla più forte che spinge
oggi il P.S.I. ad accordarsi con la D.C.; ma no~
credo che nessun rompiscatole porrà queste sgradevol!
domande al prossimo congresso. :-.Jei congressi ~1
tutti i partiti nessuno si azzarda a parlare di quattrini:
è un argomento tabù. Tutti fanno finta di credere
che il problema dei quatt!-ini sia un problema di im-
portanza secondaria, la cui soluzione può essere tran·
quillamente affidata - qualunque linea politica ven·
ga decisa dai congressi - ai segretari amministrativi,
che solo sanno a quali porte bussare e che non de·
vono rendere mai conto a nessuno del loro operato.
I punti essenziali
21
SE IL PSI VA AL GOVERNO
ca amministrazione vanno deserti, sicché i posti dei grato ai ministri che veramente si impegnassero, per
tecnici sono ricoperti dai persone che mancano di qual- questo, in una battaglia.
siasi preparazione per attuare gli interventi dello Stato Fino a quando la nostra burocrazia continuerà
nella vita economica. I direttori generali dei più de- ad essere quella che è sarebbe assurdo mettere in
licati servizi economici non si trovano mai nei loro cantiere riforme di fondo che, per essere realizzate,
uffici: sono sempre occupati nei consigli di ammini- richiedono la continua, \•igile presenza della pub-
strazione degli enti e delle società statali e parastatali blica amministrazione; raggiungerebbe l'unico risul-
per avallare, con le loro firme, tutte le porcherie. tato di ampliare l'area degli sperperi e delle camorre.
Nessuno è più personalmente responsabile di quello In particolare a me sembrn che oggi nessuna
che fa l'amministrazione. Nessun crivello seleziona persona di buon senso possn chiedere sul serio al
gli impiegati buoni dai cattivi: tutti sono qualificati governo una programmazione generale dello S\·ilup-
ottimi e tutti fanno ugu.1lmente carriera. I controlli po economico. Come sarebbe possibile affidare allo
vengono affidati ai medesimi funzionari che dovreb- Stato il compito di decidere quello che va o non va
bero essere controllati; servono molto spesso a fare prodotto anche dalle grandi imprese private? di sta-
ricatti; e il più delle volte arrivano ad accercare ma- bilire una scala di priorità per gli investimenti agri-
lefatte quando i responsabili sono tutti morti. Vi- coli e industriali? di regolorc, attraverso l'allarga·
gono ancora quasi tutti i regolilmenti che disciplina· mento o la restrizione dcl credito, l'afflusso del rispar·
vano l'attività dell'amministrazione al tempo della mio nei vari settori della produzione? di concedere
penna d'oca e dcl polverino. La sistemazione irra- o di negare l'autorizzazione per la costruzione di
zionale degli uffici, la deficienza delle attrezzature, nuovi impianti industriali e per le trasformazioni
renderebbe impossibile un lavoro efficente, anche se fondiarie e colturali? di scegliere le località in cui
ci fosse qualcuno che volesse farlo. Ciascun servizio conviene far sorgere nuovi stabilimenti industriali.
è gestito dR un gruppo di funzionari come feudo par- se lo Stato non ha 11n cervello per pianificare nel·
ticolare per levare taglie di tutti i generi nei posti l'interesse dell'intera collettività, e se il potere ese·
di passaggio obbligato. Le imprese a capitale statale cutivo non dispone degli :.trumenti per fare eseguire
fanno gli intere:.si delle imprese concorrenti o forni- i piani che approva?
trici private, ed ognuna \'a avanti senza tener alcun Organi improvvisati per la programmazione -del
conto di quello che stanno facendo, nello stesso ramo, tipo della fantomatica commissione Saraceno pos·
le altre imprese statali. Nei pubblici uffici si accu- sono tutt'al più :.ervire a fare del bluff.
mulano montagne sempre più alte di pratiche inevase: Sarebbe già molto, moltissimo. a mio parere, se
domande, ricorsi, denunce, dalle quali dipende il be- un governo di centro-sinistra r1usdsse a coordinar
nessere e spesso anche la po:.sibilità di vita per cen· meglio fra loro gli interventi dello Stato già in atto,
tinaia di migliaia di persone. Nessun ministro è riu- a ridurre i privilegi che questi inter\'enti hanno
scito finora ad ottenere un elenco completo delle creato a profitto dei più potenti gruppi di pressione,
gestioni fuori bilancio; né degli enti autorizzati dallo a sottrarre tutti gli enti e le società che gestiscono i
Stato a riscuotere tributi; né degli enti sovvenzionati quattrini dei contribuenti all'effetti\'O controllo dei
in via ordinaria con i quattrini del contribuenti; né padroni del vapore.
delle società a catena figliate dalle società a parteci-
pazione statale; né dei compensi straordinari cumu-
lati con la moltiplicazione delle cariche dai dirigenti
dei ministeri; nè dall'ammontare dei «diritti casuali» Le riforme
distribuiti fra i funzionari... e neppure è mai riuscito che costano poco
a sapere quante automobili circolano a spese del
ministero. 2) Condizione preliminare di qualsiasi seria poli-
tica economica, anche di una politica di sinistra,
è che si arresti lo slittamento della lira. Occorre, per
I.a programmazione economica questo, diminuire il disavanzo del bilancio dello Stato
(che è di gran lunga maggiore di quello che ci vor-
rebbero dare ad intendere i ministri del Tesoro, per-
E' una litania che potrebbe durare a non finire. chè molte spese e molti debiti pubblici vengono na-
Rimettere un poco di ordine in questo caos è opera scosti nelle ge:.tioni fuori bilancio e nelle gestioni
di lunga lena, che soltanto dei ministri di sinistra degli enti para~tarnli); occorre abolire, o almeno
potrebbero tentare; la destra ha convenienza a mante- ridurre al minimo, i generosi regali che, sotto mille
nere lo sfasciume nella pubblica amministrazione per pretesti e nelle forme più diverse, vengono dati dal
rendere più difficili gli interventi nella vita economica, governo alle industrie parassitarie; occorre spendere
per sfruttare i consumatori con l'aiuto degli organi meglio, non spendere di più, per i pubblici ser\'izi.
dello Stato, per evadere più facilmente alle imposte La situazione monetaria e creditizia non con-
e a tutte le disposizioni che vengono prese neH'interesse sente oggi di fare le riforme che costano molto; ma
generale contro il suo interesse. Ma, anche per la non è detto che le riforme che costano poco siano
sinistra, sarebbe un'opera difficilissima, perchè in- quelle meno importanti. Per convincercene basta
contra l'opposi;done di centinaia di migliaia di pub- pensare:
blici fun;donari e nessuno, nel no tro paese, sarebbe - ad una riforma dell'ordinamento giuridico
%6
SE IL PSI VA AL GOVERNO
..
rapido movimento. organismi che vi sono interessati: a tale livello
SE IL PSI VA AL GOVERNO
sono proposte e decise le priorità, le concentr a- 4 Secondo le conclusi oni della Commis sione
zioni, le fasi di interven to. La somma delle pro-- • d'indagi ne, il «piano» dovrebb e avere de-
gramma zioni locali così consegu ite (ma comun- correnza dal 1965 e scadenza al 1975: a tale data,
que realizzat e con strumen ti metodolo gici omo- la struttur a della scuola dovrebb e essere in gra-
genei) si raccogli e a livello nazionale, dove si do di corrispo ndere alle previsio ni di sviluppo
procede al coordina mento ed alla fissazione di della richiesta scolastica, secondo una serie di
ulteriori scale di priorità. E' a questo punto che ipotesi ovviame nte coordina te alle previsio ni di
può e deve legittim amente interven ire un orga- sviluppo economico generale . AI moment o con-
nismo ad hoc, che determin i la spesa e dia corso clusivo del «piano» si prevede che la spesa
alle opere, o direttam ente o attraver so gli stessi per la pubblica istruzion e dovrebb e ascende re a
enti locali, comunq ue nel rispetto delle linee di 2600 miliardi . Il periodo di transizio ne, da oggi
program mazione in preceden za previste. Questo al luglio 1965, dovrebb e essere il periodo di
metodo, che consente una program mazione de- avvio del piano, e ciò anche in consider azione
mocratic a che non va a danno dell'effic enza, del fatto che appunto al 30 giugno 1965 andrà
dovrebb e essere esteso a tutti i settori di inter- a scadere il c.d. «stralcio triennal e» (1962-'65)
vento, anche laddove non si preveda un'azien da che fu varato lo scorso anno a conclusi one della
autonom a ma il normale strumen to minister iale: lunga battaglia contro il proposto «piano de-
il quale dunque dovrà modellar si secondo questo cennale» .
nuovo tipo di esigenze operativ e, cui non potreb- Si pongono per altro due ordini di problem i
be in alcun modo piegarsi l'attuale struttura del- ai quali non è possibile sfuggire . Anzitutt o, è
l'ammin istrazion e centrale . possibile attender e il luglio 1965 per avviare il
Democr aticità vuol dire però anche autogo- nuovo piano? seconda riamente , a quali criteri
verno della scuola. Questo punto è rimasto un qualitati vi si ispireran no frattanto gli interven ti
po' in ombra nella relazion e della Commis sione di program mazione scolastic a?
d'indagi ne, forse anche perchè la discussione Per la maggior parte, se non per tutti, i set-
sull'auto nomia universi taria vi ha pesato indebi- tori d'interve nto è in realtà impossib ile rinviare
tamente , distorce ndo il concetto generale di al luglio '65 l'applica zione di un organico piano.
autonom ia scolastica. La ,·erità è che una riforma Per l'edilizia , gli stanziam enti della legge-st ral-
democra tica della scuola la si fa solo alla con- cio n. 1073 sono già esauriti, anche se risultino
dizione che ci si decida ad abbando nare gli fermi e non utilizzat i ben 260 miliardi , in conse-
schemi centraliz zati. propri della nostra tradi- guenza delle defatiga nti procedu re vigenti che.
zione piemont ese, che si esprimon o in circolari fra l'altro, costring ono a continue revision i dei
e in decreti: riducend o l'interve nto dall'alto solo capitola ti d'appalt o a seguito dei progress ivi
alle grandi linee legislativ e. e lasciand o per il aumenti dei costi. Un'ulter iore attesa può signi-
resto larghissi mo margine all'autog overno, alla ficare una strozzat ura insupera bile nell'imp ee
sperimen tazione didattica ed organizz ativa. alla tuoso sviluppo già in atto, con consegu enze che
responsa bilizzazi one della scuola dal basso. Tale possono diventar e incalcola bili per l'effettiva
profonda trasform azione richiede anche una ra- applicaz ione della legge che ha istituito la scuola
dicale revision e dell'Ispe ttorato (possibi lmente media unica e gratuita per tutti i ragazzi dagli
regional e) che dovrebb e diventar e un Ispettora to 11 ai 14 anni.
d1 alto livello tecnico-pedagogico (salva la sezio-- Non meno dramma tica si presenta la situa-
ne di semplice controllo amminis trativo), che zione per quanto attiene al reclutam ento del
consenta di seguire, sorregge re. consiglia re le nuovo personal e insegnan te: per le sole scuole
singole scuole nella loro attività didattica auto- seconda rie (ma si consider i che le esigenze di
noma e creativa . La necessità di uscire dagli personal e per le scuole materne ed element ari
schemi vincolat ivi dell'attu ale legislazi one è sono anch'ess e di notevole entità) si prevede
stata avanzata dalla scuola privata ed è perfet- la necessit à di formare, qualifica re ed assumer e
tamente legittima : alla condizio ne però che la 280.000 nuovi insegnan ti entro il 1975· frattanto ,
stessa CQncezione di autogove rno. di iniziativ a, il fenomen o dell'inse gnament o affidato a stu-
di applicaz ione libera delle grandi linee dettate denti universi tari si estende in modo vistoso, e
dalla legge, diventi un costume amminis trativo le previsio ni di disponib ilità d1 laureati e diplo-
di tutta la scuola, con larga partecip azione dei mati per il 19i5 non superano per ora la coper-
tura dei 3/5 del fabbisog no previsto . Nel campo
giovani e delle famiglie, e con ogni tipo di rap- dell'istru zione professio nale, basterà rilevare
porto - com·eni entemen te istituzio nalizzato - che si prevede un fattore 10 di moltiplic azione,
con gli organi della democra zia locale. per consenti re il passaggi o dai circa 20.000 licen-
La democra tizzazion e della scuola nelle sue ziati attuali, per anno, degli istituti professio nali
struttur e organizz ative centrali e periferic he e a 200.000. Le carenze dell'Uni versita sono a loro
nella prassi pedagog ico-dida ttica si configur a volta condizio nanti rispetto allo .viluppo di ogni
dunque come lo strumen to pregiudi ziale e deter- altro settore, sia per quanto riguarda la prepara-
minante di una politica di program mazione . zione del personal e insegnan te, sia per quanto
29
SE IL PY VA AL GOVERNO
attiene alla formazione dei tecnici, dei profes- Quello che importa è che i provvediment~
aionisti e dei ricercatori. La scuola media entra del «periodo breve» siano appunto configurati
quest'anno nel primo suo anno di vita: fra due come strumenti di avvicinamento al «periodo
anni, il primo ciclo sarà compiuto, e i licenziati lungo » del piano: non siano cioè semplici prov-
da essa dovranno già trovare pronte le nuove vedimenti di emergenza, ma attuazione dell~
strutture riformate della scuola secondaria su- condizioni di base che consentano al piano d1
periore. L'istituzione della scuola materna sta- funzionare a decorrere dal luglio 1965. In altre
tale (per la quale già esistono i primi stanzia- parole, occorre fermamente considerare chiusa
menti, non utilizzati per il mancato rispetto di l'èra, troppo a lungo durata, delle« leggine» (su
un preciso impegno politico da parte della DC) pressione di categorie o d'interessi sezionali),
ha carattere di urgenza, essendo del tutto insuf- ed aprire quella della programmazione, la cui
ficiente l'iniziativa dei comuni e dei privati a prima fase dovrà avere il carattere di imposta-
sopperire ad un servizio così essenziale di ordine zione degli strumenti operativi del piano. doven-
sociale ed educativo. dosi destinare a tal fine anche i nuovi stanzia-
Non c'è dubbio quindi che sarà necessaria menti immediatamente invocati.
una legislazione di raccordo fra oggi ed il luglio
1965, poichè gli interventi già predisposti dalla
legge 1073 sono del tutto inadeguati al quadro
5 Lo sforzo finanziario che la scuola richiederà
• nei prossimi anni alla comunità nazionale è
di sviluppo sopra disegnato. Qui si pone in ter- in proporzione diretta dell'abbandono nella qua-
mini concreti la questione della priorità della le questo essenziale servizio sociale è lasciato
• pesa per la scuola. Se alcuni provvedimenti di per troppi anni, senza previsione delle implicite
riassestamento finanziario si renderanno neces- connessioni con lo sviluppo economico e con il
sari a termine breve soprattutto come riqualifi- consolidamento democratico del paese. E' noto
cazione della spesa pubblica ed arresto della che a questo abbandono ha contribuito una di-
spesa indiscriminata e settoriale per consentire storta concezione di privilegio per la scuola
di determinare i livelli di priorità degli investi- privata, che ne ha determinato una fioritura
menti nel contesto di piano, è assolutamente del tutto incongruente con la sua funzione. La
impensabile di far subire alla spesa scolastica politica delle parificazioni e dei favori verso
un sia pur momentaneo arresto, o di mantenerla questa scuola ha indebolito per molti anni lo
nei limiti previsti dalla 1073. Soprattutto in ma- sviluppo della scuola pubblica, ed ha travisato la
teria di edilizia occorre investire subito in collocazione che dovrebbe spettare alla scuola
modo massiccio p~r crescenti aliquote di r,eddito. privata nel nostro ordinamento, come ~trument.o
E poichè la spesa edil~zi~ porta ~o? se altr~ di esemplare propulsione metodologica, spe:1-
spese scolastiche, a cominciare dagli insegnanti, mentale ed organizzativa, che può esse:e re~hz:
sembra che la strada migliore da seguire sia zata solo in un regime di completa hbert~ d~
quella di un provvedimento.-pont~ per lo svil~p tale scuola rispetto al potere pubblico, e quindi
po scolastico generale, che integri e c~1!1p~et1 la di completa autonomia finanziaria nei suoi con:
legge 1073 fino alla sua scadenza, e c1oe fmo al fronti. Avendo imboccato la strada opposta, 1
30 giugno 1965. . cattolici ne pagano oggi le conseguenze: la loro
Ma la caratteristica di tale provvedimento scuola è tutt'altro che una scuola esemplare ri-
non dovrà essere solo quella di portare nuovi spetto alla scuola statale (anzi, salvo lodevoli
stanziamenti ai vari capitoli di spesa; altra es- eccezioni, è senz'altro di un livello inferiore),
senziale caratteristica dovrà essere quella di ed il conflitto per le incostituzionali sovvenzioni
avviare qualitativamente la futura piani~icazione è esploso nel momento stesso in cui appariva
scolastica con interventi «di passaggio». Per chiaro che la comunità nazionale non aveva
l'edilizia per esempio, si dovrà dar corso in que- tempestivamente approntato gli strumenti n e-
sto « perlodo breve» all'indagine generale sulle cessari allo sviluppo della scuola pubblica.
condizioni dell'attuale patrimonio edilizio, ed A prescindere da ogni questione di indirizz~
alla preparazione di quell'azienda statale per ideologico e di applicazione costituzionale, e
l'edil~ia scolastica, che dovrebbe entrare in fun- oggi evidente a tutti che sarebbe follia richie-
zione col piano; per gli insegnanti, si dovrà dar dere allo Stato delle spese per la scuola privata,
corso a un certo numero di provvedimenti straor- quando gli stanziamenti necessari per quell~
dinari d'immissione nei ruoli, finchè non entri pubblica sono dell'ordine di molte migliaia d1
in funzione il previsto Magistero per le lettere e miliardi (circa 4000 solo per l'edilizia, ad esclu-
per le scienze, che dovrà assumere il compito sione di quella universitaria!). Ma a parte l'ot-
della formazione degli insegnanti di ogni ordine
~ grado; nel settore professionale, · si dovrà
tusità dei circoli di orientamento clericale, ac-
muoversi per l'istituzione di quell'Ente per la ciecati da una faziosa ignoranza, anche le ten-
formazione professionale che dovrà superare denze cattoliche più progressive cercano ora di
l'attuale paurosa dispersione di iniziative e di «trattare» la questione delle sovvenzioni come
stanziamenti fra diversi ministeri, e via dicendo. parte di un programma di governo. E' un macro-
SE IL PSI VA AL GOVERNO
scopico errore di prospettiva, tanto più eh~ i venzioni: ma si ha ora l'impressione che si vogl.a
cattolici sono così fortemente inseriti nella vita ripartire da quelle concessioni per ottenere an-
pubblica del paese da non potere più neanche che le sovvenzioni. Ritengo che da parte socia-
giustificare tali pretese come garanzia della loro lista non potranno esistere esitazioni al riguardo:
presenza : è evidente a tutti che il terreno più un serio incontro politico coi cattolici non può
idoneo alla necessaria dialettica tra concezioni passare attraverso la rinuncia alla difesa ed
cattoliche, laiche 0 socialiste non può essere allo sviluppo della scuola di tutti. ma attraverso
ormai che la scuola pubblica . un onorevole compromesso, quale quello già rea-
In occasione della legge-stralcio, i socialisti lizzato. Foi-lare questa situazione determine-
fecero alcune importanti concessioni in materia rebbe, prjma o poi. pericoli gravissimi, che non
di assistenza scolastica come contropartita della dovrebbe essere interesse di alcuno evocare.
rinuncia da parte cattolica alla richiesta di sov- TRISTANO CODIGN OLA
SI RIP:ETE co~tantemen:e. d~ tutta la. stam~a, de: P ERALTRO a diciassette anni dalla instaurazione
mocrmiana, liberale, dt sinistra, che 11 fascismo e della Repubblica, dobbiamo constatare che le
finito, non è che un ricordo, modesti suoi successi strutture dello Stato non sono tali da dare una ga-
elettorali non rappresentano che sussulti di un corpo ranzia contro velleità di soluzioni di forza di destra.
che sta per spegnersi. L'esercito è del tutto apolitico, ma non si concepisce
In effetto è sommamente improbabile che dob- neppure la possibilità di atti di disobbedienza il
biamo assistere ad un gabinetto .Michelini od Anfuso: giorno che venisse adoperato in operazioni di poli-
ma è invece vero che l'assillo di un ritorno del fasci· zia quali si fossero. Nella polizia, che del resto è
smo è alla ba~e delle preoccupazioni dei democri- una branca sostanzialmente sana, allignano sempre
stiani senza nostalgie f11sciste, dei socialdemocratici, i rancori contro i rossi, i sovversivi; sono sempre,
dei repubblicani. e dei socialisti. oggi in alti gradi, i commissari del reparto politico
I famori della legge elettorale sull'apparentamen- delle varie Questure dell 'epoca fascista. Le richie-
to ed il premio alle liste apparentate del 31 marzo ste dei procuratori generali sempre accolte dalla Cas-
1953 assumevano ch'e,sa aveva per scopo di bloccare sazione di portare fuori dalla naturale sede i pro-
gli estremisti di destrn e di sinistra; e tutti i cedi- cessi a sfondo politico, le condanne che seguono,
menti alla democrazia cristiana di partiti di sinistra, anche a distanza di vari anni, per le sommosse, co-
compreso quello probabilmente prossimo, dell'accet· me quella di Genova, ed altresì i considerando delle
razione del sussidio stJtale alla scuola privata (il di- relative sentenze, ci dicono che non è certo dalla
scorso di Codignola non mi tranquillizza: sarebbe la magistratura che verrebbero le difese contro conati
peggiore delle soluzioni la finta di non sussidiare la di neo-·f ascismo.
scuola e dare la borsa di studio a quanti la fre- Di tutto questo , una qualche responsabilità va
quentano), ricevono la medesima giustificazione: im- anche ai giovani con orientamenti di sinistra, di cui
pedire la virata a destra del partito di maggioranza, nessuno si sente di assumere l'ingrato compito di
che non si sa se potrebbe arrestarsi all'alleanza con i entrare in queste branche della struttura statale,
liberali, o, nel probabile caso del formarsi di un dove troverebbe un ambiente ostile, poveri com-
fronte popolare, o semplicemente del manifestarsi pensi, ma dove un rinnovamento sarebbe tanto be-
di sensibili resistenze, non sciYolerebbe a forme di 1 nefico.
governo autoritarie. E' vero, bisogna riconoscerlo, che la Democra-
Ma anche quelli tra gl'italiani orientati invece a zia cristiana è rimasta fin qui sostanzialmente fedele
sinistra, che sono esitanti di fronte ad un atteggia- alla politica del giusto mezzo, e che il luglio '60 si
mento deciso d'isolamento dei comunisti, lo sono conchiuse con il ritiro del gabinetto Tambroni. E'
perché ricordano il luglio '60, pensano cioè che se lecito tuttavia pensare che questo sia seguito in un
si dovesse venire a soluzioni di forza, a combattere quadro di co~e più grandi di noi, di un indirizzo
per la difesa delle libertà minacciate, sarebbe as- della Chiesa non favorevole ai regimi autoritari; è
surdo pcn~are di farlo senza i comunisti; sarebbe difficile imm11ginare se sotto Pio XII le cose sa-
come un generale che voles'e combattere lasciando rebbero andate in pari modo.
in caserma artiglieria e carri armati. Non mi paiono quindi fantastiche né le preoc-
Sono da una parte e dall'altra queste paure cupazioni di coloro che credono ogni rinuncia debba
infondate? essere fatta, pur di evitare una virata a destra della
: Confidiamo non venga mai una risposta dili fat- democrazia cristiJna, sia quelle di chi pensa a come
ti, non ci siano cioè mai tentativi d'instaurazione cli do\'rebbe essere organizzata una resistenza di fronte
un regime autoritario. ad un ritorno fascista, che trovasse la democrazia
31
SE Il PSI VA Al GOVERNO
crisnana press'a poco nelle condizioni in cui il 28 potrà anche rendere fruttifero quello che è sostan-
ottobre '22 trovò il partito liberale, sia nel gruppo zialmente il suo sacrificio.
salandrino che in quello giolittiano. In seno a coalizioni di null'altro preoccupate che
Nell'ultimo numero del giornale " Il centro " dell'immediato domani (sicché mai si osa affrontare
Guido Gonella così sintetizza (parafrasando l'o.d.g. sul serio un problema, realizzare una delle tante
Scelba, sottoscritto da 32 parlamentari) quello ch'è economie realizzabili, perché si scontenterebbe sem-
irrinunciabile per la sua tendenza: " la lotta con- pre qualcuno, qua e là si perderebbero \'Oti: col rj·
tro il comunismo, il ripudio di ogni forma di neu- sultato finale, immancabile, · di generare tanta sfi-
tralismo, la partecipazione .attiva alla politica atlan- ducia e tanta esasperazione quanta non se ne sa·
tica e di unificazione europea, l'anticlassismo, la di- rebbe creata con riforme che a\•essero imposto ao·
fesa dell'iniziativa privata, l'esclusione di nuove na- che gravi sacrifici, ma prospettandosi una chiara
zionalizzazioni ". Nell'assemblea dei deputati demo- mèta da raggiungere) spero che il partito socialista
cristiani l'ordine del giorno Scelba contro il centro- cessi d'ispirarsi al mito dello Stato buono buono
sinistra non ha ottenuto che venti voti; ma l'anti- (che è un mito estraneo a tutte le realizzazioni de.-
comunismo, la fedeltà assoluta al Patto atlantico, la mocratiche, dalla rivoluzione francese alla repui:r
esclusione di ogni tentazione neutralistica, quella di blica romana di Mazzini ed alla dittatura di Gari-
nuove nazionalizzazioni, sono i punti delle dichiara- baldi: non parliamo poi di quel ch'è lo Stato co-
zioni Moro; di diverso dall'ordine del giorno Scelba munista); ed operi per la restaurazione della disci-
c'è l'intervento pubblico nel settore economico quan- plina nell'alta burocrazia, per la cauterizzazione de-
do sia necessario per attenuare squilibri ed ingiustizie. gli organi infetti (non si devono attendere le de-
Sono tutti punti piuttosto vaghi, e che possono nuncie per procedere: adeguati strumenti d'ispe-
avere vari sviluppi; ma resta la preoccupazione che zione e d'indagine devono consentire di scoprire
per conservare l'unità del partito democristiano ogni le corruzioni, di cui del resto la voce pubblica dà
governo debba finire di fare concessioni alla destra ampia eco), per ricostruire l'amministrazione (molti
del partito: sempre pronta a sollevare il caso di co- uffici si possono sopprimere; ma soprattutto basta
acienza; mentre nulla ha da temere dalla sinistra, bril- con le leggine provvisorie per sistemare personale
lante, capace di molti ardimenti verbali, ma non mai senza concorso, per attuare la regola che chi si· è
d 'infedeltà. seduto un giorno, comunque, su una sedia, ha di-
Quel che a mio avviso sarebbe bene dire chiara- ritto di restarvi vita durante): per affrontare con
mente è che l'atlantismo è accettabile anche dai so- spirito pratico ma risolutamente i problemi dcl ri-
cialisti (io non sono iscritto al partito e nutro sem- sanamento dcl bilancio ( a cominciare da quello delle
pre la nostalgia di quel che non fu, una Italia che nel ferrovie, gravate da quasi mille chilometri di lince
'49 si proponesse di essere la prima nazione, in un ultra passive, sostituibili con corriere, in buona
gruppo di paesi neutrali, e di restare, svincolata da parte in zone ricche, dove la motorizzazione è dif-
legami, assertrice nel mondo di quelli ch'erano stati fusissima).
i valori proclamati da F. D. Roosevelt, i valori della Accettare la lezione di Salvemini, più lungimi-
resistenza), ma lo è fino a che restino a capo degL rante dei suoi colleghi che guardavano tutto in ter-
Stati Uniti presidenti come Eisenhower e Kennedy, mini di elezioni e di voti, accettarla nel fare cose
che hanno seguito (salvo la brutta impennata per impopolari, per il bene del popolo.
Cuba) una politica sostanzialmente di pace; che pe- Se in una coalizione che fin qui ha dato l'iin-
raltro tutto andrebbe rimesso in discussione se nelle pressionc d'ispirarsi proprio alla piccola saggezza di
elezioni americane dovesse vincere l'attuale candidato non scontentare nessuno, di dire sempre di sì a ll~
dcl partito repubblicano. richieste di gruppi, se pure in contrasto con J'intr·
P ER quell'omaggio alla sincerità che per me è un resse generale, e di gettare a mare chi abbia os.ato
bisogno insopprimibile mi auguro che se il par- affrontare la impopolarità, il partito socialista si
tito socialista entrerà in un nuovo governo, dica chia- assumerà la ingrata funzione di quegli che sa dire
• ramentc ai suoi iscritti cd al Paese che lo fa, sa- di no, e parlerà al Paese parole oneste e chiare su
pendo di dover accantonare la realizzazione dcl suo ciò che debba compiersi per arrestare l'inflazione,
programma, delle aspirazioni, ma volendo evitare un per superare quel senso di scetticismo che, anche
maggiore male; frenare quell'avanzata della destra, fuori della materia economica, è dovunque diffuso,
che, con un'aggressività sempre crescente, sta cer- potrà (a lunga, ma non lunghissima scadenza) appa-
cando di penetrare a fondo nella opinione pubblica, rire veramente benemerito della nazione, divenire il
seminando la sfiducia, il panico. Se il partito socia- perno di un movimento di rinascita.
lista compirà quest'atto di sincerità, spiegando a chi Se invece si accoderà agli altri partiti nel facilis
è perplesso o riluttante quel ch'csso teme, potrà an- descensus Averni - non dispiacere a nessuno, non
che noo perdere dci voti; mentre penso che il crollo frenare l'inflazione se non con pannicelli caldi e
sarebbe inevitabile se presentasse questo suo ingresso sciroppi di poligala, non chiedere leggi, ma posti
al governo come una vittoria, e desse affidamenti che in consigli di amministrazioni e dirigenze d'istituti
andrebbero poi fatalmente delusi. parastatali - al termine di pochi anni il bilancio
Se questa partecipazione al governo ci sarà, mi della collaborazione apparirà negativo.
auguro che il partito dia un apporto prezioso: che A&TU&O CA&L O JEMOLO
Il
IL DIBATTITO DEL MOVIMENTO SALVEMINI
H
2) per imporre la pubblicità dei bilanci. Se i
dirigenti <lei partiti dovessero far conoscere a tutti
le loro fonti <li finanziamento - si afferma - ri- Gli « anni difficili » del Risorgi-
nuncerebbero a quei finanziamenti che non potreb-
bero pubblicamente giustificare. mento in una penetrante inter-
Quesrn proposta - che nel 19 58 ha trovato la
sua formulazione giuridica nel disegno di legge n. 124
pretazione storica.
presentato <la don Sturzo al Senato - sembra par.i-
colarmeme ingenua in un pae~e come il nostro, in
cui anche le società per azioni controllate dallo Stato
tengono doppia contabilità; ma neppure nei paesi in
cui i bilanci sono più \'critieri ~i riesce a impedire
che una P••rte delle entrate e delle spese dei partiti Rosario Romeo
venga ge~tita fuori dei loro bilanci, attraverso i canali Dal Piemonte sabaudo
ai quali sopra abbiamo già accennato. Inoltre l'obbli-
go della pubblicitù <lei bilanci sarebbe una misura all'Italia liberale
che colpirebbe p.micolarmente i partiti di opposizio-
ne i cui finanzhuori potrebbl.!ro temere rappresaglie
fiscali, esclusione J,11Jc commesse statali, rifiuto delle
concessioni ministeriali, ecc., e darebbe ai governanti
la possibilità di (ldoprare gli organi di controllo per
schiacciare i loro avversari. Una ricostruzione imparziale del-
3) per far finanzi.ire i partiti con i quattrini dei la vicenda politica e intellettuale
contribuenti.
Alla fine del convegno della DC, a San Pellegrino, di Gaetano Salvemini.
il 16 settembre scorso, il presidente del Consiglio,
on. Leone, ha dichiarato che "se fosse riuscito, nel
breve arco di attività dcl suo governo, a far pre-
disporre studi adeguati e approfonditi, non esclude\·a
la possibilità di presentare, in accordo con i suoi
colleghi di governo, un Ji,egno di legge che sancisse
il finanziamento ai p.1rtiti politici " . Massimo L. Salvadorl
Sulla propo~ta di que~to rimedio si apre ora il
dibattito nella " tavola rotonda " organizzata dal Gaetano Salvemini
:Movimento Gaetano Salvemini ( 1 ) . .,pl(Q)la Blbl~ ElDaudh pp. 264 L 1000
ER~TSTO ROSSI
I controlli di Candido
Dl LUIGI GHERSI
H
-
Una delle cause principali del
iùtrimenti sarebbe ridotta unica- correre ad altre fonti di finanzia·
mente al momento della consulta- mento più o meno pulite. decadimento della nostra vita pub-
zione elettorale. Ma se l'azione dei Si entra così su un terreno scol· blica dal '45-'46 ad oggi è appunto
Nrtiti è un momento essenziale tante, che ha costituito il nodo - secondo Battaglia - il sistema
della \'ita democratica, non menu centrale del dibatrito. Se Basso dcl finanziamento privato dei partiti.
importante della consultazione aveva esposto le ragioni di princi- Ma se queste sono le ragioni che
elettorale, perché non prevedere pio giuridiche e politiche che g1u- inducono a sostenere il finanzia-
anche per cs~a il finanziamento ~ti6cano il finanziamento pubbli- mento pubblico dei partiti, quali
dello Stato? Nell'uno e nell'altro co dei partiti, è toccato a Ravaioli problemi una misura del genere
caso si tratta infatti di funzioni e Battaglia il compito di illustra- comporta? Il problema di control-
pubbliche di interesse generale, re i motivi di ordine pratico, mo- lo anzitutto. E' possibile il finan-
l'una e l'alcra indispensabili al fun- ti,·i morali e politici nello stesso ziamento senza la pubblicità dei
zionamento degli istituti demo- tempo, che fanno ritenere urgente bilanci? E in questo caso, quale
cratici. l'intervento dello Stato in questo fiducia si potrà avere nei bilanci?
La nostra Costituzione aveva da- settore. Non si introdurrà subito, come ha
to un 'interpretazione veramente ri- " Nel libro mastro delle entrate osservato ]emolo, anche in questo
voluzionaria rispetto ulle concezio- dei partiti si riassumono indubbia- campo il sistema del doppio bi-
ni tradizionali della sovranità. Noi mente - ha affermato Ravaioli - lancio: uno truccato pubhlico e uno
abbiamo fatto del popolo il vero rutte le voci più deteriori della effettivo segreto? Si raggiunge in-
soggetto, il vero titolare della so- vita politica: il finanziamento così somma con le sovvenzioni dello
vranità, non solo ma gliene abbia- come è attuato oggi è un passivo Stato il fine principale della legge,
mo attributo anche l'esercizio. Non per tutti ed è insieme un perico- che è quello di liberare i partiti
dobbiamo pensare pertanto al po- loso veicolo di corruzione". Più dai legami con il potere economico
polo che vota ogni cinque anni per polemicamente, Battaglia ha soste- pubblico e privato? E ancora: ac-
eleggere rappresentanti che poi ge- nuto che quando si teorizza il fi- cettando il principio del controllo
stiranno la sovranità nazionale: e nanziamento privato dei partiti in sui partiti da parte dello Stato,
il popolo stesso che è continua- realtà si teorina un sistema poli- non si rischia di dare in mano a
mente, permanentemente im·esuto, tico basato su partiti che sono ali- quel go\'erno che volesse sbaraz-
non solo della sovranità ma dcl di- mentati o dalla corruzione dei pn- zarsi dell'opposizione un'arma effi-
ritto, dcl potere-dovere di eser- \•ati o dalla scorreuezza ammini- cacissima?
citarla. strativa degli enti pubblici. Come
non vedere che questa situazione
favorisce il decadimento dcl no- Lo scoglio del controllo
lJn sistema corruttore stro sistema democratico? Su que-
sto punto il quadro della situazio- Una risposta decisamente nega-
In questo senso appare eviden- ne attuale che è venuto fuori du- tiva a tutte queste domande è ve-
te che il momento elettorale, mal- rante il dibattito è stato franca· nuta da Ernesto Rossi, oppositore
j?rado la sua indiscutibile impor- mente preoccupante. Il finanzia· fermissimo del finanziamento pub-
tanza, non è che il punto di arri\'O mento privato dei partiti porta CO· blico dei partiti. Anche Rossi, co-
di un'attività condotta per tutti gli me inevitabile conseguenza - ha me tutti gli altri, ha riconoscmto
anni precedenti, che costituisce il <letto ancora Battaglia - a una Rii inconvenienti ed i pericoli dcl-
momento di maggiore interesse per larga corruzione della vita pubbli- ! 'attuale sistema, inconvenienti dif-
la vita democratica perché è ap- ca, alla subordinazione degli inte- fusi in misura più o meno grave in
punto in questa fase che si forma ressi politici generali agli interessi tutti i paesi democratici, in nessu-
la coscienza civile dei cittadini. Il economici particolari, al disordine no dei quali tuttavia è stato adot-
partito è infotti "l'anello di con- e alla scorrettezza amministrativa tato il rimedio del finanziamento
giunzione ( rn il sovrnno, che è for- degli enti pubblici, alla degenera- pubblico. Un rimedio che, secondo
mato in Italia da 50 milioni di cit- zione spirituale della classe politica Rossi, aggraverebbe il male invece
tadini che non possono passare che si abitua ad accettare il condi- di risolverlo. Ci vuol molto ottimi-
le loro giornate nd foro per di- zionamento se non le direttive del smo egli ha detto per pensare che
!>Cutcrc gli infiniti misteri della vi- potere economico: " C::hi paga 1 un controllo esercitato dalla Corte
ta pubblica, e gli organi dello )ta suonatori - ha detto a questo pro- dei Conti o da qualsiasi organo sta-
to ". ~1 •ratta di un anello dì con- posito Ernesto Rossi stabilisce tale potrebbe avere in I tali a una
~iunzione inevitabile che deve ope- anche che musica si deve suonare ". qualsiasi efficacia dal momento che
rare ogni giorno, con la sua stam- Il sistema attuale, in ultima anali- " ci sono piu modi di cucinare i
pa, con la sua propaganda, con la si, fa,·orisce il fenomeno della de. bilanci che di cuocere le uova ".
formazione:: dei quadri, con l'attt· politicizzazione della vita pubblica Candide, dunque, non è soltanto
\•ità delle associazioni, che de\'e con l'allontanamento di molti de- chi si illude che i partiti possano
mantenere in vita questa co~cienz.. gli uomini migliori e più disinte- vivere con i contributi dei propri
democratica. Ora tutto ciò compor- ressati dalla politica attiva, con iscritti, ma Candide è anche chi
ta una massa di spese che non può l'asservimento della stampa ad in- pensa che lo Stato o chi per lui po-
essere sostenuta attraverso le quo- teressi particolari, con l'accentuar- trebbe controllare i bilanci dei par-
te degli iscritti: ed ecco l'esigenza si del disinteresse da parte dcl pae- titi, Candide ancora è chi spera
del finanziamento pubblico, se non se, insomma un ciclo degenerativo che questi si contenterebbero d el
si vuole costringere i partiti a ri- che è molto difficile arrestare. finanziamento pubblico e non si li-
miterebbero invece ad aggiungerlo per~one concrete: dei poteri di cui alle tentazioni dci detentori del
alle altre fonti più o meno incon- potrebbero abusare a danno della potere.
collettività ". Il dibattito aveva toccato cosi
fessabili, Candide infine è chi non tutti i punti più delicati della que-
\•aiuta le conseguenze di una legge Come evitare, d'altra parte, lo
<;coglio del controllo ? Basso lo ave;:· stione. I I problema restava ape;:rto:
del genere, che darebbe sicuramen-
te al partito di maggioranza molti va semplicemente aggirato soste- tutti i protagonisti della "rnvola
espedienti per limitare la libertà nendo che non sarebbe necessario rotonda " - escluso il democristia-
delle opposizioni. e che comunque il finanziamento no Ravaioli - sono stati concordi
Si capisce come partendo da statale, anche se aggiuntivo e non nel rifiutare la proposta di una legge
questo punto di vista Rossi abbia sostitutivo rispetto a quello privato, sul finam:iamen o pubblico dci par-
potuto definire settecentesco ed darebbe sempre una maggiore indi- titi così come è stata presentata
astratto il discorso di Basso. " Men- pendenza alla classe politica, la dalla DC al convegno d1 San Pel-
tre B.1s~o - egli ha detto - è quale non è poi cosl entusiasta co- legrino, in quanto appari\'a inac.·
generosissimo nell'attribuire al po- me si crede di dover ricorrere a cettabilc il principio del controlJo
polo sovrano le virtù di interpre- sovvenzioni che ne limitano la li- •ulla \'i ta interna dci partiti, ma il
tare quelli che sono i bisogni della bertà di movimento. Era C\•idcnte dissenso è rimasto sugli altri punti.
collettività, quasi direi voce del po- però che il problema del controllo Lo scopo che si prefiggeva l'inizia-
polo voce di Dio, quando poi si finiva per incunearsi come una la- tiva dcl Movimento Salvemini non
trenta di accettare il controllo del- ma a doppio taglio negli argomc11- era dcl resto di fornire una p ·opo·
lo Stato sui partiti allora capisce ti dci sostenitori del finanziamento sta di soluzione del problema, ma
benissimo, vede molto precisamen- pubblico: da un lato l'impossibilità soltanto di contribuire a farne co-
te che lo Stato sono certi partico- di un controllo efficace riproponeva no~cere all'opinione pubblica i di-
lari individui che siedono in certe infatti il problema dell'inquinamen- \'er:.i a~petri, e in questo senso la
particolari po:.izioni; li vede be- to della vita pubblìca in termini " tavol.\ rotonda " ha colto piena·
nissimo e li conosce cd h>t paur.l, pressoché invariati, dall'altro il con- mente nel segno.
trollo apriva una porta pericolosa Lt' IGI GHERSI
come ho paura io, di dare a queste
o
nari in quel paese sono il sintomo diritto, alle masse contadine sfrut- \'crno di Puigi, in occasione del re-
più rile\'dnte della realtà in movi· tate come ai tempi dcl colonialismo ferendum gaullista del settembre
mento: la Cosca d'Avorio. essendo francese, ai militari emuli delle :.olu- 1958, mettendo da parre con la vio-
lo Stato più progredito e più ricco, zioni a\'anzate lasciate sperare dal- lcnu o con l'inganno i leaders e i
e anche lo Stato che ha prodotto l'e:.perimento di Nasscr, che la ~i p.irtici risoluti ad impostare la cam-
le forze politiche più qualificate, cuuione non è cri:.talliaata ma che pagna nazionalista su basi radicali;
che in caso di succe:.so non soppor- al contrario è suscettibile di tutte lr l.1 loro potenza economica è fiorita
terebbero la morti1icazionc di una e\·oluzioni. e prospera all'ombra dell'aui,·ità
semplice operazione di trasformi· Questa fase di instabilità non delle compagnie francesi; la loro
smo. Una solle\·azionc \•ittoriosa mette eYidenremcntc in discussione preparazione intellettuale e la loro
contro ti presidente Félix Hou· la convenienza dell'indipendenza, educazione politica sono avvenute in
phouct·Boigny costituirebbe un col· premessa indispensabile di ogni pro· f rancia; privi di una vera rapprc-
po gra\iissimo per la politica di gran· gresso. bensì il modo con cui i gover- <;entatività in patria, essi non di
dc potenza della f rancia in Africa. ni indipendenti hanno assolto le re rado si sono imposti con il terro-
perchè ~ louphouct-Boigny e molto sponsabilità del nuovo status, cui IJ rismo. l mpopolari e corrotti, essi
,;cino a De Gaulle, della cui volontà popolazione aveva collegato una libc· sono di\'enuti così in breve com-
si fa intermediario presso gli altri razione integrale dagli oneri dello plici e vittime insieme della mac-
governi della regione. La caduta di sfruttamento e della soggezione. Sen· chinazione ordita dalla Francia per
'.Jouphouec-Boigny provocherebbe za approfondire i temi della teoria incanalare la pseudo-indipendenza
inoltre una seria incrinatura nel mo· della « decolonizzazione violenta » dell'Africa nera verso una politica
raie degli altri regimi negro.africani elaborata da Fanon, non si può non di amicizia e cooperazione che ri-
d'espressione francese, già messo al- constatare come la procedura rigoro- petesse i vantaggi economici e stra-
la prova dalla repentina sparizione samente «costituzionale» seguita tegici del « patto coloniale ». La
di Olympio e Youlou: d'altro can· dall'Africa nera francese nella Case generale « sudamericanizzazionc » è
to, se, come risulta accertato, Hou decisiva della sua emancipazione na stata perfezionata poi con l'inaspri-
phouet-Boigny ha ottenuto dal go- zionale, al di fuori di ogni diretta mento artificioso delle inimicizie fra
verno di Parigi l'assicurazione d1 un partecipazione delle masse popolari tribù e tribù. fra territorio e ter-
intervento attivo in suo appoggio, al dialogo con la metropoli, abbia ritorio, la dipendenza economica ra-
una esplicita ingerenza militare del- comportato l'ascesa al potere di classi tificata con l'associazione alla CEE.
la Francia negli affari interni africa dirigenti poco disposte a mettere in Se la fine del colonialismo fran-
ni ( non più da f!.Ood neighbour ma pratica una politica di autentica au- cese ha lasciato inalterati nell 'Afri-
secondo i canoni della b1g stick po· tonomia nazionale, le quali hanno ca tropicale i mali reali dello sfrut·
licy) potrebbe ~egn.trc un momento preferito accettare e sollecitare la tamcnto colonialista. continuano i
decisivo per la sopravvi\'cnza di rutti trama dei condizionamenti che com· ad essere validi per i movimenti ra-
i regimi, pongono il contesto dcl neo-colonia- dicali gli ideali della lotta nazio-
E' necessario riconoscere che nè lismo. Persino il corso accelerato im· nalista. La leadership di tali movi-
nel Togo nè nel Congo il mutamen· presso fra il 1958 e il 1960 dalla menti è tuttora incerta: non cosl
to di regime ha provocato sostan- Francia al suo ritiro dall'Africa è ser gli obiettivi. Alla confusa protesta
ziali svolte politiche. Non è nep- vito ai suoi fini. per le condizioni di povertà e . di
pure escluso anzi che nei colpi di Con la concessione degli attributi ingiustizia si sono aggiunte le delu-
stato si sia in qualche modo inseri- della sovranità ai territori africani, al sioni per la grande occasione tradi-
ta l'interferenza di Parigi, per pre· colonialismo straniero si venne a so- ta e la provocazione implicita nello
servare gli interessi essenziali libe· stituire un nuovo rapporto di supre- esempio di corruzione offerto al ver-
randosi di due presidenti troppo mazia - il cosiddetto «colonialismo tice. Nelle strade di Brazzaville la
screditati per il nuovo clima afri- di classe » - a favore delle couches esplosione di questi sentimenti ha
cano. I precedenti conservano, ciò indigene collocate nei posti-chiave portato alla cacciata di uno dci più
nonostante, una notevole importan· dell'amministrazione e dell'econo- dispotici e impudenti dei « nuovi
za, pcrchè hanno crudamente rive- mia, portate a loro volta - nei padroni>>, l'abate Youlou che non
lato l'intima fragilità di regimi so- metodi di governo e nella sopprcs· aveva esitato ad allearsi con Tschom-
stenuti solo da un apparato buro- sionc di tutti gli incentivi rivoluzio- bc ed a dichiararsi solidale con la
cratico-amministrativo senza base nari - ad una sempre più stretta repressione portoghese in Angola:
popolare e protetti dalla presenza identificazione con la politica dcl ca- la compagine che gli è succeduta
delle truppe francc:.i. Anche se le pitalismo internazionale e dell'im- non ha osato interpretare fino in
aspettative degli autori delle som- perialismo, per quel complesso di fondo il significato rivoluzionario
mosse. specialmente dì quella di ragioni sociologiche e psicologiche di quella spontanea sollevazione, ri-
Brazzaville che può es:.ere ddìnit.i acutamente studiate dal Dumont, tardando ancora l'esecuzione di una
la prima insurrezione popolare del- dal Bettelheim, da Nguycn Kien politica autcnticame,nte nazionale e
1'Africa nera indipendente, sono an- e dallo stesso Fanon. I governi 111 popolare. La seconda decolonizzazio-
date inevase; anche se sono state" carica sono espressione di intcres· ne dell'Africa nera già francese è
riconfermate la vecchia politica e si assolutamente vincolati alla « prc· però egualmente incominciata, pur
la vecchia dipendenza, quegli avvc· senza » della Francia, dci monopoli fra prevedibili incertezze e possi-
nimttnti hanno dimostrato ai giovani commerciali francesi, del capitale bili retrocessioni, radicalizzando la
istruiti, frustrati da sistemi d'ammi- francese, degli aiuti francesi e del- lotta e costringendo tutte le forze
nistrazione che non garantiscono le forze armate francesi: i loro presi- impegnate ad opzioni precise.
loro il posto cui credono d 'aver denti sono stati selezionati dal go· GIAMPAOLO CALCHI NOVAT1
IL PREZZO DEL LATTE
Il miracolo di Montanelli
CORRIERE DELLA SERA> ha pubblicato ma a salario ridotto, anzi ridottissimo>. L"idea-
I Lsabato
e
12 ottobre un'cinchiesta> di :Montanelli le per l"c iniziativa pri\'ata >. E questo. dice
sempre Montanelli. può farsi impunemente
su Poggibonsi. Titolo: e Lo sberleffo di Pogl!i-
bonsi >. Sottotitolo: e Il piccolo miracolo della perchè e i sindacati sopportano una simile
cittadina toscana, che negli ultimi dieci anni situazione>; e In sopportano perchè e il pa-
ha \·isto sorgere quattrocento nuove aziende, drone è iscritto nl partito comunista. nelle
è la caustica risposta dell'iniziativa privata cui casse versa un contributo annuo. Non so
alle idee dei pianificatori. Ma qui anche i pa- se questo sia vero. e neppure ho capito se
droni sono iscritti al partito comunista, e ne Montanelli vol'(lia indicare ai e padroni> la
traggono grossi vantaggi >. Testo: Montanelli via per e fare lo sberleffo > ai propri obblighi
esalta lo spirito di iniziativa dei poggibonsesi salariali iscri\·endosi al partito comunista. Mi
(tutti comunisti). che si ricostruirono le case limito a constatare che, se e vero. del e picco-
distrutte dalla guerra. poi cominciarono a fab- lo miracolo c>conomico:. esaltato dal e Corrie-
bricare mobili per arredarle; poi dilagarono in re> fanno parte intc>grante ed essenziale i
tutti i rami dell'industria. dalla chimica all:i salari di fame. Che bella festa!
metalmeccanica all"abbigliamento, fino al boom Infine, terzo motivo dell'esaltazione monta-
al quale il Corriere dedica i suoi ditirambi. nelliana. Trascrivo alla lettera. e La stessa
Di paesi nei quali l'industrializzazione - azienda con 250 operai, sia pure in maggio-
sospinta. nelle zone agricole, dalla crisi del- ranza "apprendisti'". e con un certo nume-
l'agricoltura -- ha moltiplicato le aziende. ce ro di impiegati, denunzia alla tributaria un
n'e molti in Italia. Però. secondo Montanelli, fatturato annuo ùi 220 milioni Coma possa. con
è proprio Poggibonsi. comunista al cento per 220 milioni d'introito lordo. pagare 260 o 270
cento. a fnr lo sberleffo :ii pionificatori: è pro- dipendenti. le materie prime, !"ammortamento
prio qui. dice. e non altrove. che il e miracolo dei capitali eccetera. e un mistero che può
economico> ha messo cnsa. Sapete perchè? restar tale solo dietro un'impenetrabile mu-
Perche, innanzi tutto. la cittadina ha po- raglla di omertà (politica) tra datore di la-
tuto e.spandersi liberamente: e di conseguenza \'Oro e prestatore d'opern >. Ed ecco indh·i-
e e dh·cntata un ammasso informe di costru- duato in questa omertà, cioc nella sistematica
zioni cervellotiche. una fungaia di architetture frode fiscale, il terzo elemento costruttivo dcl
bislacche>. Che bella cosa! Guai se ci fosse miracolo di Poggibonsi, che risponde e cau-
stata una disciplina. se ci avessero messo le sticamente> alle e idN? dci pianificatori > -
mani gli urbanisti coi loro piani regolatori. le\·andu sugli scudi il caos urbanistico. le
V1vu. dunque. la libertà di far brutto e male. violazioni salariali e l'omertà per non pagare
Poi. perchè a Poggibonsi non si osservan.'l le tasse. Può darsi che per J"c iniziati\'a pri-
i contralti cli lavoro e si scende al di sotto vata> e per Montnnclli sia questo !"ideale.
dei minimi snlariali: e Quasi tutti sono appren- Per me, no.
disti, cioè sono dl'gli operai come gli altri, Alarico