r, .
A CURA DEL
NUOV O CANZ ONIER E ITALI ANO
Direttore
Ferruccio Parri
Comitato di Redazione
Ercole Bonacina, Lamberto Borghi, Tristano Codignola, Ales-
sandro Galante Garrone, Antonio Giolitti, Gian Paolo Nitti,
Leopoldo Piccardi , Ernesto Rossi , Paolo Sylos Labini, Nino
Valeri , Aldo Visalberghi
Vice Direttore Responsabi le
Luigi Ghersi
L'Astrolabio è In vendita ogni sabato. Direzione, Redazione e Amministrazione, Via Pisanelll 2, Roma, Tel. 310.326,
385.433. Pubblicità: L. 200 al mm. giustezza 1 colonna sulla base di 3 colonne a pag. Tariffe di abbonamento: Italia:
annuo L. 6.000; semestrale L. 3.100; sostenitore L. 10.000; estero: annuo L. 10.000; semestrale L. 5.100. Una copia
L. 150; arretrata L. 250. Le richieste devono essere Indirizzate a: Astrolabio Amministrazione, Via Plsanelll 2, Roma
accompagnate dal relativo Importo o con versamento sul c/c n. 1/40736 Intestato all'Astrolabio. Editore •Il Seme•.
Registrazione del Tribunale di Roma del 18 maggio 1966. Distributore: Società Diffusione Periodici (SO.Dl.P.) Via
Zuretti, 25- Milano - Tel. 6884251. Stampa: Graphocolor s.p.a. - Roma. Spedizione In abbonamento postale gruppo Il.
Dse,
opo anni di verifiche facili e noio-
di rapporti di forza già scontati
può spingersi a... ibridi incontri... con
l'estrema destra »), aveva ripreso i
drappello di Nenni e dei suoi era dav-
vero pesante. In uno scontro frontale
in partenza, il brivido dell'incertezza grandi temi della trasformazione de- il vice-presidente del Consiglio avrebbe
è ricomparso in un'assise socialista. mocratica del Paese, e infine aveva avu:0 dalla sua gli ex-socialdemocratici
Questo è un dato di fatto sul quale parlato con accenti per lui in parte più una quindicina di suoi fedelissimi.
non può non essere d'accordo chiun- nuovi della politica estera (Vietnam Neppure tutti i ministri facevano qua-
que abbia seguito da vicino le quat- e sicurezza europea). Le cose altre drato attorno al « vecchio », perchè
tro drammatiche giornate del CC del volte messe per inciso e annacquate alla riunione di Via Monte Zcbio, ol-
PSU che hanno fatto tornare alla in un discorso sul quale influivano le tre ai rappresentanti delle grandi fe-
mente dei suoi protagonisti di « estra- esigenze dell'ala governativa del PSU, derazioni e al segretario della CGIL
zione PSI » la notte di S. Gregorio De Martino le aveva esposte organi- Mosca, arrivò anche il ministro Ma-
nella quale, proprio come in questi camente, con molto vigore in una co- riotti, arrabbiato con Colombo che
giorni, fu messa in gioco la linea di struzione culturalmente e politicamente non vuole dare i soldi per la riforma
un partito decisivo per l'equilibrio po- notevole. cspedaliera e persuaso che « cosl non
litico del Paese. Ma il momento in cui si fece strada si può andare avanti ». Quando poi
Da principio tutti erano molto cauti l'impressione che una rottura tra Nenni l'indomani verso mezzogiorno si ve-
nel fare previsioni ma, in linea di e De Martino era possibile, venne solo niva a sapere che De Martino aveva
massima, non si era propensi a cre- la notte di domenica, quando i demar- giudicato negativamente la proposta di
dere in una « rottura » di De Martino. tinlani tentarono, non senza paura, di mediazione di Nenni, si disse da più
Certo il co-segretario socialista del misurare l'estensione della ribellione al parti che era fatta. Alcuni giornalisti
PSU era stato molto deciso nella sua « patriarca », verso il quale temevano particolarmente versati in queste cose,
relazione di sabato mattina, e aveva nonostante tutto esistesse ancora un battezzarono il nuovo gruppo « mar-
usato fino in fondo della libertà con- « culto » invincibile. Alla riunione di celliano », dal santo del giorno. Verso
quistat.i respingendo ogni mediazione Via Monte Zcbio arrivarono invece 70 le 18 di lunedl, incontrando l.om-
preliminare con le posizioni di T a- membri dcl CC, cioè la stragrande bardi che usciva dalla direzione del
nassi. De Martino aveva detto nella maggioranza dei provenienti dal PSI. PSU, seppi da lui che pochi minuti
sua ielazione di non credere a « stati Tenuto conto che attorno alle posi- prima De Martino e Nenni avevano
di necessità » che costringono i socia- zioni di Lombardi sono schierati circa invece « ricucito » su un testo vacuo
listi al Governo ( « la DC sa che non 30 esponenti del CC, l'isolamento dcl e politicamente deludente. San Mar-
4
TA1'iASSI
''ita }lolitica
DE MARTINO
un'occasione sciupata
SOCIALISTI
SHOWDOIN Nl':NNI
cdio Papa aveva protetto l'unità della Mancini, parlando il giorno dopo, te « morotea », di arroccamento alla
Pletorica maggioranza del PSU. « Un ripropose questo stesso discorso, del segreteria del PSU. La rottura tra le
Papa non benedice mai le secessioni » quale si rivelò ispiratore. Oltretutto due volontà politiche presenti nell'at-
commentò il giornalista che poche ore sarebbe stato proprio lui il principale tuale maggioranza del PSU, (una go-
Pr;m:i. aveva battezzato « marcelliano » beneficiario dell'operazione: con il pre- vernativa e trasformista e l'altra di
il gruppo degli amici di De Martino. stigio acquisito dopo Agrigento il mi- autonoma iniziativa riformatrice) non
nistro dei Lavori Pubblici sarebbe è solo fatale, ma, come la stessa
Mancini decisivo. Non è difficile ca- stato l'uomo più indicato per instal- asprezza del dibattito nel Comitato
pire quale è stato l'elemento decisivo larsi a Palazzo Chigì per la durata del- Centrale ha confermato, è probabil-
che ha piegato al compromesso De l'esperienza Nenni al partito, per poi mente destinata a realizzarsi in un
Martino. Già sabato lo introduceva succedere facilmente al vecchio leader arco di tempo relativamente breve.
nel dibattito Bettino Craxi, segretario nella guida del PSU... E' difficile dire se in questo arco di
della federazione milanese, parlando
tempo si ripresenterà per De Martino
con il tono deciso di chi vuol far
un'occasione cosi propizia per rompere
Pesare una posizione di forza: se c'era Un'occasione perduta. Come rilevava
un disaccordo cosi grave lo si poteva Lombardi nel commentare la ricuci- con la destra, rappresentando (proprio
sanare solo portando Nenni al partito. tura, De Martino ha perso una oc- mentre alla base l'unificazione incontra
li discorso di Craxi era inserito in casione eccellente per rompere avendo grandi difficoltà) tutta la tradizione
~n contesto piuttosto polemico verso dietro larghi settori del partito, e politica e ideale del PSI.
11 governo, ma si capi subito che l'ele- non ci sembra sufficiente a giustificare La minoranza ha tentato il .massimo
rn ento importante non stava nelle po- il suo « cedimento tattico » l'abile e di apertura possibile per favorire una
lerniche con la DC, ma nella propo- pesante operazione guidata da Man- decantazione della situazione interna. In
sta di eleggere Nenni segretario dcl cini. questo senso va inteso anche l'interven-
PSU. Per De Martino, come pure per In realtà l'on. De Martino avrebbe to di Balzarne che ha riconosciuto alla
1'anassi, il discorso suonava: o vi met- dovuto persuadersi da tempo non solo relazione di De Martino, malgrado le
tete d'accordo (e non c'era accordo di una irreversibilità del processo di sue contraddizioni, una funzione di me-
~osabile che non fosse quello di con- divaricazione tra le sue posizioni e diazione nel partito, rilevando però
t1.nuare sugli stessi binari) o appro- quelle di Nenni, ma anche della peri- l'astrattezza di ogni proposta mediatrice
viamo una proposta che vi liquida. colosità di una linea metodologicamen-
-+
L'ASTROLABIO - 22 gennaio 1967
5
La vita politica
6
la vita politica
~el chiuso di un'operazi one di vertice, Ma accanto a questa linea ufficiale, della scadenza elettorale, ma anche dal-
s1 era infatti realizzata su una piatta- sempre riconfermata nei documenti la acquisita esperienza di governo e
forma programmatica che si limitava a congressuali e in quelli approvati dai dalla maggiore conoscenza dei mec-
individuare alcuni obiettivi di politica comitati centrali, se ne affermava silen- canismi del potere. Sarebbe quindi un
SOcialista e ad indicare nel centro-sini- ziosamente un'altra, che solo pochi di- errore considerare il dissenso fra Ta-
stra la strategia necessaria per attuarli. rigenti socialisti avevano il coraggio di nassi e De Martino, lo scontro che è
Una generale omertà dovuta a conside- sostenere esplicitamente: una concezio- avvenuto in comitato centrale fra De
razioni tattiche (affrettare i tempi del ne del centrosinis tra, secondo la quale Martino e Mancini, la lunga contrat-
processo di unificazione e impedire in il consolidamento del nuovo equilibrio tazione avvenuta in seno alla commis-
quel periodo la distrazione di una pos- politico doveva costituire la preoccupa- sione paritetica, come una semplice
~ibi.le crisi di governo) aveva indotto zione prevalente dei socialisti rispetto prova di forza fra apparati. In realtà
l dirigenti del PSI e del PSDI a tra- alla realizzazione del programm a (la il dibattito fino ad ora evitato non
scurare e ignorare il problem~ fonda- « lunga linea grigia » di Cattani). Si poteva essere ulteriorme nte rinviato
mentale di quel disegno politico: la trattava per quei dirigenti che la teo- per colmare un vuoto lasciato dall'af-
rizzavano, e per gli altri più numerosi frettato processo di unificazione.
che la mettevano in pratica, di assicu- La relazione di De Martino ha po-
rare stabilità alla formula di centro- sto in evidenza uno stato d'animo dif-
sinistra e di creare per il partito attra- fuso nel partito unificato ed ha de-
verso la collaborazione governativa una terminato la spaccatura della vecchia
diffusa struttura di potere. corrente autonomis ta. Il comprome sso
Fra queste due linee, una imbalsa- raggiunto al termine dei lavori dcl
mata nei documenti ufficiali e ufficial- comitato centrale interrompe questo
mente mai contraddet ta e la seconda processo di revisione critica e com-
che si affermava nei fatti, sono oscil- porta, da parte dell'ex segretario del
lati per lungo tempo i rapporti fra so- PSI, un nuovo ripiegamento. E' un
cialisti e Democrazia Cristiana. L'ini- processo tuttavia che non sarà facile
ziativa autonoma del partito, che avrelr chiudere definitivamente. Il facile ot-
be dovuto impedire una completa iden- timismo dei sostenitori della « lunga
MARIOTTI tificazione del patrimonio socialista con linea grigia » ha fatto ormai il suo
la spinta socialista l'azione di governo, o non riusciva ad tempo di fronte ai problemi di potere,
esprimersi efficacemente o introduceva così come si presentano nella realtà dei
nella migliore delle ipotesi un corret- rapporti di forza. Uno dei migliori mi-
valutazione cioè dcl ruolo che il parti- tivo soltanto propagandistico. In alcu-
to unico dei cattolici è destinato a gio- nistri socialisti, che è stato uno dei
ni casi - come più volte è avvenuto patrocinato ri del centro-sinistra e uno
c~r~ nell'ambito di quella strategia e
per la politica estera - poneva il par-
a~ fini della realizzazione degli obietti- degli uomini di punta della corrente
tito in palese contraddiz ione con se autonomis ta, Mariotti, è costretto qua-
vi programmatici. Proprio per quei
stesso. si quotidiana mente a scendere in pole-
condizionamenti furono tolti dalla car-
t~ costitutiva quasi tutti i passi che si mica con la DC: ha dovuto personal-
r~ferivano ai rapporti con la Democra- Un inizio di chiarezza. Entrambe que- mente sperimenta re contro quali in-
zia Cristiana. ste strategie hanno tuttavia incontrato teressi si scontri una politica di rifor-
un limite :insuperabile nella realtà del- me civili. Un altro ministro - che ha
La lunga linea grigia. All'inizio del- la situazione politica e dei rapporti di posto la sua candidatur a alla leadership
la legislatura il problema era stato af- forza. Coloro che concepivan o il centro- socialista - Mancini, ha praticamen te
frontato in maniera sostanzialmente sinistra come un continuo confronto prospettat o la contrapposizione ai do-
acritica dalla maggioranza del PSI. Im- con la DC avevano sopravvalu tato il rotei della DC di una classe dirigente
pr~~arati a una esperienza di governo, i potere contrattua le del partito sociali- di socialisti dorotei, altrettanto prepa-
ministri socialisti e i dirigenti del grup- sta, una volta che questi, accettando la rata, altrettanto spregiudicata ed effi.
jo .parlament are avevano finito per col- delimitazione della maggioranza, rinun- dente. Il piìt moderato dei socialde-
~z1onare tutta una serie di insuccessi, ciava a far valere il peso dell'intero mocratici - salvo le solite eccezioni
d1 ripiegamenti, di rinvii. La politica schieramento della sinistra nell'appro- di Preti e Paolo Rossi - si dichiara
u.fficiale del partito continuava a con- vazione delle riforme. A loro volta gli disposto ad accettare una maggiore
siderare « qualifican te», ai fini della uomini della « lunga linea grigia » o combattivi tà e resistenza del partito
Partecipazione socialista al governo, la almeno alcuni di essi si sono proba- nella difesa del suo programma. Sono
~ealizzazione del programma. Il partito bilmente accorti di aver sottovaluta to tutti indici di qualcosa che sta mutan-
1
n una situazione obiettiva di debolezza la tenacia e la capacità di resistenza do, di una situazione di disagio, di
e di passività all'interno del governo si della DC nel difendere il potere acqui- una più avvertita coscienza delle dif-
t~ovava cosl esposto a due contraccol- sito in venti anni di egemonia politica. ficoltà.
pi: oggetto della campagna moderata Il dibattito in comitato centrale, La situazione politica non mancherà
agitata nel paese dagli avversari del per la prima volta affrontato con di riproporre i problemi di partito e
Programma alimentava contempora- chiarezza, ha riproposto questi pro- di governo. Il ritardo di una decisione
neamente sfiducia e scoraggiamento nel blemi a partire da questa duplice il- coraggiosa, di una pronta iniziativa
~roprio elettorato ogni volta che una lusione e da questo duplice falli- politica rischia tuttavia di ripercuoter
~iforma veniva accantonata o giungeva -
1
mento, resi più evidenti non soltanto si ancora una volta sul partito so-
n porto senza corrispond ere alle richie- dalle nuove responsabilità derivanti cialista.
ste socialiste. dalla unificazione e dalla vicinanza GIANFRANCO SPADACCIA •
L'ASTROLABIO - 22 gennaio 1967
7
'
L.. -
mazione dato il materiale confuso sul fronda interna, il maoismo italiano ten-
PGinzberg,
asolini, più Serrati, più
più Lin Piao. Il
Allen
« buon quale s'è dovuto lavorare. La sospet- de ad organizzarsi definendo la sua fi-
sionomilr di ant.igonista della sinistra
violento » della borgata sottoproleta- tosa ritrosia di alcuni dirigenti coi qua-
ria, l'eversione beat, la vecchia malat- li abbiamo parlato, l'aria di semiclan- ufficiale italiana.
tia populista del massimalismo italiano, destinità che circonda le loro organiz-
la moderna purezza (tutt'altro che zazioni, la balcanizzazione dei gruppi • Per la rivoluzione fino in fondo •·
velleitaria) della rivoluzione culturale. che si richiamano alla purezza maoista Li abbiamo cercati a Roma. Il primo
I «cinesi» d'Italia sono tutto questo. sono tutti elementi che ostacolano una contatto è stato quello con i giovani
Uniscono in un coacervo di proteste, piena comprensione del fenomeno. Ma della « Lega giovanile comunista ». Una
ancora fondamentalmente fluide, la ri- una cosa, in ogni modo, sembra certa: sezione da « 1945 », quando l'attivi-
volta di sinistra all' « entrismo demo- i «cinesi» d'Italia stanno uscendo dal smo spontaneo del dopo-Resistenza
cratico e legalitario » del comunismo limbo dei gruppi fantasma per entr.ire, era al culmine e la vita politica della
ufficiale. In margine al più grande sia pure ancora confusamente, nella base era nella su.i stagione « calda ». I
scontro tra la ristrutturazione maoista realtà. Stampano settimanali e mensili muri tappezzati di ritratti, di mani-
del leninismo e la revisione raziona- (Rivoluzione Proletaria, Gioventù festi, di volti di leaders disegnati da
lizzatrice, in senso tecnocratico, e cul- marxista-leninista, Nuova unità), hanno mani inesperte ma entusiaste su gran·
turalmente « occidentale » della Rus- una casa editrice (la « Edizioni orien- di fogli di carta bianca, di slogans scrit-
sia postkruscioviana, sta prendendo te »), aprono sezioni sia nelle grandi ti a mano. Mao, Lenin, Stalin. Multi-
forma la protesta dci « cinesi » italiani. città che nei centri minori, impongono colori fogli murali provenienti dalla
Chi sono? Come si stanno organiz- la loro presenza eversiva nelle agitazio- lontana Cina. Accanto alla foto di Mao,
zando? Quanti sono? Le risposte a ni operaie (i recenti scioperi triestini un cartello con sopra scritto a grandi
questi interrogativi non sono facili e e genovesi ne hanno dato la prova). caratteri: «LEGGI STUDIA E PA·
possono peccare di eccessiva approssi- Nel giro di pochi anni, da impotente GA ». Sotto queste tre parole, una fra·
8
La vita politica
se di Lenin. « Senza teoria rivoluzio- possiamo ancora parlare di Partito. La (ML). Questa in brevi linee la crona-
naria non vi può essere movimento nostra base ideologica è in via di forma- ca del formarsi dell'opposizione « ci-
rivoluzionario». Un altro foglio scrit- zione... Stiamo appena iniziando a nese » in Italia.
to a mano: « Per la rivoluzione fino in darci una struttura organizzativa.,. In
fondo uniamoci nella Lega della Gio- ogni modo le adesioni continuano a Un sogno assurdo? Finora le forze
ventù Comunista (ML)». Una sezione giungere. Lei forse non si rende con- « antirevisioniste » si sono raccolte in-
nella quale gli stessi muri trasudano to di quanti compagni, specie operai torno ad un'indistinta mitologia rivo-
e_ntusiasmo, ingenuità, purezza primi- e intellettuali giovani, stiano allonta- luzionaria ( « Il potere posa sulla pun-
tiva. nandosi dal mito legalitario del PCI. ta dei fucili » afferma un articolo di
Il giovane che ci pArla potrà avere Abbiamo sezioni attive nei maggiori Gioventù marxista-leninista). Ma oggi
s} e no venti anni. Non ha l'aspetto centri italiani » (su Rivoluzione Prole- i dirigenti della Federazione comincia-
del « duro » ma le parole che escono taria leggiamo che esistono gruppi a no a fare discorsi più concreti e cer-
dalla sua bocca hanno la pesantezza Milano, Torino, Genova, Bologna, Fi- cano di uscire « dall'impasse del mi-
delle cose dette senza mezzi termini, renze, Roma, Palermo, Bergamo, Cre- to ». « Stiamo costruendoci ideologica-
con una brutalità ribelle alla quale il mona, Venezia, Padova, Trieste, Bol- mente - dicono - . Le adesioni ci
sottile linguaggio politico della sinistra zano, Vicenza, Schio, Prato, Pistoia, giungono sempre più numerose. Verrà
ufficiale ci ha da molti anni disabitua- Perugia, Norcia, Fabriano, Trapani,
il momento in cui potremo organizzare
to. « I revisionisti del PCI vogliono Pietraperzia, Fermo, Aosta, Reggio il Partito e togliere la classe operaia
tagliare fuori il movimento operaio da Emilia, Bari, $.Severo, Final Borgo, dalla tutela del vuoto democraticismo
?gni prospettiva rivoluzionaria ... Sono Noto, Ivrea e Napoli).
del PCI». E' un sogno assurdo? O
tn realtà più pericolosi dei partiti di- esiste veramente una realtà futura in
chiaratamente borghesi ... Cristallizzano La Cina è lontana. Anche la Cina è cui il mito di una « Cina in Italia »
le masse nell'inattività portandole ad relativamente lontana dagli uomini del- assumerà concrete e « pesanti » forme
accettare passivamente la svirilizz.izio- la « Federazione ». « Se legge il no- organizzate? Non crediamo sia possi-
ne. parlamentaristica ... Legga qui come stro giornale si accorgerà che intendia- bile cancellare con un colpo di spugna
"?1 vogliamo reagire a questo stato mo dare un carattere italiano al mo- l'uno o l'altro interrogativo. La realtà
d1 cose». Mi mostra un volantino in vimento senza ricalcare pedissequa- internazionale (e di riflesso quella
cui è scritto: « Per aderire alla Lega mente sia gli slogans che le esperien- italiana) è troppo fluida per permetter-
della Gioventù Comunista occorrono ze cinesi o albanesi ».
ci di fare facili profezie. Già nel set-
tre requisiti: interesse a fare la rivo- Quando tiriamo in ballo i « dina- tembre del '64, in occasione della con-
luzione, decisione di fare la rivoluzio- mitardi » milanesi ci si risponde con ferenza milanese dei gruppi « marxi-
ne, coraggio di farla fino in fondo. un sorriso disarmante e con un « m.i sti-leninisti », Marco Cesarini scriveva
Occorrono tre volontà: volontà di crede veramente che noi si possa pen- sul Mondo: «C'è da dire che qualche
r!educarsi ideologicamente, volontà di sare di costruire un'alternativa al re- conto di essi si potrebbe pur fare in
r~educarsi praticamente, volontà di visionismo del PCI con gli attentati un futuro non troppo lontano. Non
rieducarsi politicamente ». alle sedi dell'USIS? ». c'.è dubbio che nell'ipotesi, probabile,
E' difficile rintracciare le matrici Gli attuali gruppi « marxisti-lenini- d1 un perdurare e di un appwfondirsi
ideologiche sulle quali nascono que- sti » sono sorti intorno a due poli di del. confli.tt? cin~-sovietico, e nell'ipo-
s~i discorsi. L'antiparlamentarismo li attrazione emersi rispettivamente a tesi, poss1btle, di un aggravarsi della
riconduce alla sinistra rivoluzionaria Milano ( « il Centro Lenin ») e a Pa- situazione economica interna italiana
del vecchio socialismo italiano; il « rie- dova (il gruppo di « Viva il lenini- la corrente comunista "rivoluzionaria'',
ducarsi politicamente e ideologicamen- smo ») dopo il XXII congresso del potrebbe trovare non soltanto gli aiuti
te » li allaccia alla « rivoluzione cul- PCI. E' fra il '63 e il '64 che il mo- materiali esterni che gli sono indi-
t~rale » delle guardie rosse di Lin vimento si espande raggiungendo Ro- spensabili per divenire una forza poli-
P1ao; il ribellismo tout court sembra ma, Pisa ed altre città italiane. Nel tica effettiva, ma quasi le concrete ra-
condurli ad una rivolta nichilista quan- '64 assistiamo ad un primo sforzo gioni sociologiche e politico-economiche
tomeno ideologicamente dubbia. organizzativo con la pubblicazione del per una sua rafforzata presenza». Delle
giornale Nuova Unità diretto da due ipotesi formulate dal settimanale, la
Più realismo. I giovani della « Lega » Ugo Duse, uno dei fondatori del grup- prima ha avuto piena conferma. La
aderiscono alla « Federazione Manci- po padovano. Sempre nel giugno del rottura cino-sovietka è uscita ormai
sta-Leninista d'Italia», creata tra il '64 si tiene un primo convegno a Mi- con chiarezza violenta, dalle ombre che
febbraio e il marzo dello scorso an- lano in cui vengono tracciati i primi avevano circondato fino a pochi mni
no con lo scopo di coagulare in un'uni- lineamenti dottrinari dei « cinesi » ita- fa il nascere post-staliniano di pesanti
ca organizzazione le forze sparse dcl liani. Tra il gennaio e l'aprile del '65 e logiche contraddizioni all'interno del
" maoismo » italiano. Al livello della avviene una rottura del nucleo origi- comunismo internazionale. Sull'onda di
" Federazione » il discorso diviene me- nario, con Ugo Duse che lascia la di- questo conflitto fra il « comunismo dei
no mitico, meno pregno di ribellismo rezione <li Nuova Unità per fon- poveri » che si estrinseca nella violen-
volontaristico, più cosciente delle diffi- dare Il comunista. Nuova Unità passa ta rivolta ideologica delle guardie rosse
~oltà che incontra, nell'Italia d'oggi, nelle mani dell'onorevole Misefari. Tra e il « comunismo occidentale » di
11 formarsi di una concreta forza « co- il febbraio e il marzo del '66 nasce un'URSS che tenta di razionalizzare
munista rivoluzionaria », capace di in- la « Federazione Marxista-Leninista di la propria prospettiva socialista, i mo-
cunearsi profondamente nella realtà di I talia » con l'intento di ricucire la derni sanculotti italiani tentano: di
classe. « Siamo ancora nella fase inizia- rottura. L'operazione riesce solo in darsi un volto organizzativo. E atten-
le del processo di ricostruzione della parte. Il gruppo di Misefari fonda in- dono che si verifichi l'altra ipotesi per
sinistra operaia italiana » ci ha detto fatti a Livorno, nell'ottobre dello stes- « fare la rivoluzione ».
un dirigente della «Federazione». Non so anno, il P artito Comunista d'Italia
ITALO TONI •
L'ASTROLABIO - 22 gennaio 1967
9
La v ita pol itica
10
La vita politica
Roma, avvenuta il 19 ottobre 1965. de- d'allarme, e con piena ragione. · Una
gli studi di Ernesto Rossi raccolti nel maggioranza succuba di cui disporre a
suo volume Viaggio nel feudo di Bono- piacimento, non la possiede più. Se ciò
mi. «Da tali studi - dicevamo in quel- la preoccup.i per la sorte dei futuri re-
la segnalazione - si trae l'impressione golamenti agricoli comunitari, sui quali
che le leggi siano state ripetutamente non potrà più allungare le sue mani ra-
o meglio costantemente violate, che si paci come aveva cercato di fare per
sia spesso contravvenuto all'ordine delle l'olio, la preoccupa ancora maggiormen-
competenze, che vi sia stata una conti· te per l'imminente dibattito sui conti
nua confusione tra il pubblico e il pri- del grano. Perciò ha tentato di correre
vato, che gravi danni ne siano derivati ai ripari. Chi mena per primo, dicono
alla finanza dello Stato Solt mto un'in- a Roma, mena due volte.
dagine più approfondita compiuta dal- Più complesso, invece, è l'obiettivo
le pubbliche autorità e con i mezzi di che la Federconsorzi si è proposta. E'
cui esse dispongono, può stabilire in molto probabile che il Governo inten-
modo sicuro la realtà dei fatti e accer- derà affrontare il dibattito sulla mo-
tare se in essi si configurano illeciti zione comunista avendo preventiva-
d'ordine penale o amministrativo ». mente approntato il disegno di legge
MARX
Perciò chiedevamo ai due alti magi- sulla sistemazione finanziaria e con-
strati che « intervenisse il giudizio delle tabile-amministrativa dei conti del gra·
autorità competenti, per stabilire se sia- no e degli altri ammassi di Stato.
no stati commessi illeciti, e di quale Dinanzi a questa eventualità piuttosto
natura; per promuovere, ove occorres- probabile, la Federconsorzi ha sentito
se le opportune azioni contro i respon- il bisogno di dire pubblicamente la
sabili; per adottare, ove se ne verificas- sua, evidentemente per mettere sul-
se il caso, le misure necessarie alla re-
staurazione del pubblico interesse leso».
La nostra opera di confutazione e
l'avviso chi di dovere. E ha sentito
il bisogno di farlo perchè il disegno
di legge è oggetto, ormai da tre anni,
di un ostinato braccio di ferro tra
le opere
denuncia, dunque, l'abbiamo già assol-
ta, anche se finora è rimasta senza ef- socialisti, ministero dell'Agricoltura e,
fetto. Ma non solo per questo, diceva- appunto, Federconsorzi. Dopo aver ri-
":JO, saremmo degli imbecilli se perdes- tirato quello presentato nell'ottobre
simo altro tempo nel rispondere a Bo-
nomi; lo saremmo anche per il fatto
che, ormai, il giudizio da esprimere nel-
le competenti sedi su tutta la vicenda
d_egli ammassi, si avvicina a grandi pas-
1963 dal ministro Mattarella, }'on. Fer-
rari-Aggradi si era provato a studiare
una diversa e migliore soluzione, ma
col solo effetto di scontentare Bono·
mi senza accontentare i socialisti. For-
se Ferrari-Aggradi, da quel galantuomo
ENGELS
si, e sarà in quelle sedi che ciascuno
potrà assumersi le proprie responsabili- che è, avrebbe avuto successo se fosse
tà, sparare le proprie cartucce, contrap- stato maggiormente sostenuto: ma ha
porre corrette e severe soluzioni a quel- pagato il suo incipiente coraggio per-
le di comodo che ~ventualmente fossero dendo il posto e la cosa è finita lì.
proposte. Vedremo allora se è vero che i Adesso, la questione è tornata sul
rendiconti ci sono, che la mancata siste- tappeto: da qui, l'impennata della
n;azione del debito è dipesa da inadem- Federconsorzi che, come dicevamo,
pienze del Parlamento, che i sindaci ha tutto il sapore di un ammonimento,
governativi della Federconsorzi hanno anche se argomentato in termini chia-
fatto il loro dovere, che i ministri e i ramente difensivi.
governi democristiani non c'entrano, Queste attendibili ipotesi conferi-
che il rapporto d'amm.isso ha natura scono agli avvenimenti delle prossime
privatistica, che la Federconsorzi non settimane un particolare rilievo. Da 1.300 pagine
ha ordinato ma soltanto eseguito, che essi desumeremo se il monito della Fe
derconsorzi avrà conseguito gli effetti 4 .000 lire
le centinaia di miliardi erano tutte do-
vute, che nessuna legge è stata viol.ita, voluti o se, invece, i socialisti avranno
che le spese di ammasso sono state ir- affrontata e superata nei fatti una D op o il successo delle
rilevanti. prima difficile prova con la Democra-
zia Cristiana, secondo l'intenzione
"Opere di Lenin" in un
Gli obiettivi di una sortita. Tuttavia, espressa di recente dalla maggioranza solo volume, la p11't am-
la conferenza stampa dell'on. Bonomi del loro comitato centrale. pia antologia degli scritti
introduce un interrogativo il quale, es- E' una prova che non passa sol-
so sl, merita risposta: perchè la Feder- tanto per gli ammassi del grano, ma di Marx ed Engels
consorzi è uscit.i allo scoperto proprio anche per la riforma democratica
adesso? E quale obiettivo si è propo· della Federconsorzi, come hanno co-
sta? La ragione dell'inopinata sortita stantemente ripetuto e promesso i pro-
è presto detta: la sconfitta subita col grammi d i tutti i Governi di centro-
voto sull'olio è suonata all'orecchio del- sinistra, compreso l'attuale.
la Federconsorzi come un camp.inello ERCOLE BONACINA •
•
oriz zon te
ucon il potente rilievo di una scul- discorso con verità vecchie e scontate. oggi essi non sanno quale funzione as-
tura classica, nei contorni di un «A Torino non c'è terza via: o con la segnare, all'interno della propria stra-
disegno sicuro, la Relazione si snoda Fiat o contro la Fiat, o a destra o a tegia, alla classe operaia, guardano ad
rapida e pur pacata, seguendo il filo sinistra ». Vuol dire: non è cambiato essa non come a un problema da risol-
- invisibile ma ardente - di una for- niente, il giudi1io sulla sinistra va rap- vere ma come a un peso di cui ci si
tunata, perenne, chiaroveggente ispira- portato alle vicende del movimento ope- disfarebbe volentieri, ma senza essere
zione.. Consapevolezza sanguigna ... raio alla Fiat, solo da questa angola- visti, al primo scantonamento.
Emozione viva, attuale... Una tranquil- zione è possibile individuare le insuf- A Torino la sinistra ha perduto la
lità nuova, una fiducia, una spinta e un ficienze storiche e la crisi attuale della sua capacità di iniziativa, schiacciata
monito insieme ... ». La relazione di sinistra, non vi dice niente che io, fino all'ultima trincea è l'immagine ti-
bilancio della Fiat suscita slanci li- cattolico, cioè la Fim, sia oggi oggetti- pica dei tempi incerti, oscilla tra l'in-
rici quali nemmeno le avventure di An- vamente a sinistra e che difficilmente tegrazione e l'opposizione velleitaria,
gelica o quelle di Pietro Nenni riesco- un socialista possa dire altrettanto? non riesce più a mantenere vivo attor-
no più a provocare. Il colosso degli no alla corte di Agnelli quel clima po-
Agnelli del resto ha una lunga tradizio- litico necessario alla crescita dei quadri
La sinistra zoppa. Torino come Fiat:
ne poetica, che risale alla statua della operai.
è un test dei problemi di fondo che la
Vittoria alla Maddalena di Torino, per
sinistra dovrà infine affrontare e riso}. I sindacati sono piccole corti di bu-
la quale D'Annunzio scrisse la nota
vere. La stessa eccezionalità della situa· rocrati, di disperati, di entusiasti spre-
lapide che chiude con la strofetta:
zione è un elemento di semplificazione, muti fino all'osso dal grande monopolio.
Gli operai di ogni opera
dal loro capo Giovanni Agnelli l'antitesi tra sinistra e potere economi- Chi ricorda più i consigli di gestione,
adunati sotto il segno co appare priva di ogni diaframma equi- le lotte terribili di questo dopoguerra,
di quella parola breve voco, non si può stendere un velo di ormai non fanno nemmeno storia, sem-
che nella genesi comodo sul fatto che i sindacati uffi-
fece la luce. brano di un altro mondo. Adesso siamo
ciali sono a terra, non è possibile igno- tutti socialisti e lo sappiamo, sogniamo
Completamente insensibile alla poe- rare che i partiti operai non hanno la socialdemocrazia alla svedese, la
sia, il sindacalista della Fim-Cisl con saputo contrapporre al dinamismo del Stampa cova il centrosinistra e l'unifica-
cui sto parlando non esita .a iniziare il grande capitale una politica seria, che zione socialista, l'Urss fa l'accordo con
12
la Fiat, Liberman porta la nostalgia del no della Fiat » sia stato scosso. Ma sarà dacati vorrebbero farci fare i kamikaze
profitto a colazione da Agnelli. Intan- vero? quando non sono in grado di difenderci
to i centomila della Fiat restano al con- Il 1966 è stato l'anno delle grosse dalla rappresaglia. Di sindacalisti in
fino, e senza i centomila della Fiat scadenze, per il movimento operaio. I fabbrica vediamo solo i pochi rincantuc-
il movimento operaio torinese non esi- sindacati hanno puntato sulle contro· ciati in commissione interna, ma nessu-
ste. La sinistra zoppica da questo pie- versie contrattuali per un periodo di no ci aiuta a capire le cose, a organiz-
de, incapace di sostenere il confronto grande attivismo in cui bruciare le ra- zarci. Ancora oggi, siamo soli di fronte
col grande capitale. In un certo senso, gioni di una crisi politica e organizzati- al padrone. Ma basterebbe un minimo
Torino può diventare una malvagia va sempre più preoccupante. Una fugct di aiuto dall'esterno, per scioperare. In
profezia.
in avanti, che a Torino non è riuscita a febbraio, per esempio, i sindacati hanno
trascinare i centomila sudditi di Agnel- fatto venire i picchetti da Milano, e lo
Operai e sindacati. Sull'insicurezza e li. La Fiat vigila materna ma col pu- sciopero è riuscito bene. Perchè non ce
!'impotenza della sinistra e sul rigido gno di ferro, premia solo la rinuncia li mandano ancora?
isolamento della classe operaia si ele- operaia, e i sindacati ragionevoli. E' da Per l'operaio Fiat il sindacato è un
va il regno di Gianni Agnelli. I suoi prima di aprile che non riesce uno scio- fantasma.
confini sono indefiniti. La grande chioc- pero alla Fiat.
ciola Fiat cova gelosamente i 110 mila Chiedo a dei sindacalisti. I più im- La « soluzione finale » Fiat. Via Prin-
degli stabilimenti, stende le sue ali su pazienti - e quasi sempre sono quelli cipe Amedeo, salgo le lunghe scale del-
tutta la città, fino alle segreterie dei della Fim - rimproverano all'operaio la Camera del lavoro. Vi sta rintanata
Partiti, fin sulla soglia del vescovo: ali Fiat di essere « integrato ». Ha paura, la Fiom, il vecchio lupo che nei primi
tnolto elastiche, se è vero che arrivano dicono, si sente un privilegiato, ha la anni del dopoguerra ha fatto ingiallire
fino a Roma, fino a lambire piazza del religione delle diecimila lire, dei pre- di paura la borghesia torinese: oggi
Quirinale. Negli anni del centrismo la mi, dello straordinario, per farlo scio- t~nt~ faticosamente di riprendere quota,
grossa chiocciola materna ha vibrato perare ci vuole l'aiuto di dio. Parlo di ritessere la rete dei rapporti operai
il colpo più selvaggio al movimento con degli operai Fiat. E' comodo cre- alla Fiat. <( Quando si parla di sconfitta
operaio, lo ha distrutto. Adesso, da derci dei conigli, dicono, la paura del della Fiom - mi dice un alto dirigen-
qualche anno, pare che il « lungo son. padrone e il resto. Ma che paura, i sin-
-+
L'ASTROLABIO • 22 gennaio 1967
13
La vita politica
te comunista - della sua assenza dalla l'esito del conflitto Fiat-Cgil doveva in-
fabbrica, occorre sempre rifarsi alla vio- fluenzare direttamente l'equilibrio poli-
lenza e alla vastità dell'attacco padro- tico nazionale.
nale negli anni '50. In quegli anni più Dal centrismo al centrosinistra. La
di duemila attivisti furono colpiti dall.1 Fi.n non aveva ancora portato a ter-
rappresaglia, con l'assenso della Cisl e mine la «soluzione finale» sindacale
della Uil. Tutto un patrimonio di qua- che già iniziava, prima blandamente
dri disperso, ci vorrà molto tempo per poi in maniera inequivocabile, l'azione
ricostruirlo. E la repressione padrona- d i fiancheggiamento del centrosinistra.
le non perde un colpo nemmeno oggi ». Ncànche questo è un dato casuale. Il
E' un'avvertenza da tener sempre pre- centrismo aveva ormai esaurita la sua
sente, ma non esaurisce il discorso sulle funzione con la riuscita della politica
cause storiche della débacle sindacale nè di « ricostruzione », il consolidamento
sulle attuali difficoltà di rapporto tra dell'attuale sistema economico, la ga-
operai e organizzazioni di classe. La ranzia di uno sviluppo produttivo stac-
Cgil, malgrado la sua forza enorme, ave- cato dagli « imprevisti » della presenza
va perduto la sua battaglia alla Fiat pri- sindacale nei reparti di produzione.
ma ancora dell'inizio della controffen- Appariva necessario un nuovo equili-
siva padronale. L'ha perduta per un'in- dalistica; che è il filo conduttore delln brio moderato in chiave più avanzata,
sufficienza politica che tuttora, sia pure crisi del movimento operaio torinese ». con l'affrancamento dei socialisti dalla
in forme diverse, pregiudica la ripresa Nell'agosto del '49 la Fiat abolisce uni- contestazione perpetua e la gestazione
del movimento operaio torinese. Nella lateralmente il Consiglio di gestioo,e di una programmazione condizionata
fa~e • irrazionale » del dopoguerra, la istituito l'anno prima con un accordo dalle forze economiche dominanti; vale
spmta e la forza rivoluzionaria del mo- di governo. La Cgil non risponde nem- a dire, quel clima politico adatto a co-
vimento operaio - nella misura in cui meno con un'ora di sciopero. Sembrava vare i miti della società del benessere
erano strumentalizzate alla pratica del- che i comunisti ritirassero progressiva- a portare avanti il processo di « di-
la cinghia di trasmissione e quindi mente, quasi inavvertitamente, l'ipote- sgelo »: due condizioni necessarie alla
al massimalismo senza rivoluzione ca rivoluzionaria dalla fabbrica, mentre Fiat per espandere il mercato interno ed
del Pci - non riuscirono a trovare i i capitalisti identificavano sempre più estendere i rapporti all'estero. La Fiat
binari su cui procedere verso un obiet- chiaramente nella fabbrica il terreno ef- mostrava perciò all'esterno notevoli
tivo raggiungibile. C'era una frattura fettivo dello scontro. aperture progressiste. Attraverso la
evidente tra la presenza rivoluzionaria Stampa, e in altri modi più concreti,
Il 1953 può essere considerato l'anno
della Cgil nella fabbrica e la cautela dell'inizio massiccio della repressione essa appoggiava il Psdi, il distacco del
d~lla dirigenza politica comunista; privo antisindacale. Con l'avvio del processo Psi dalla politica frontista e poi la sua
dt u?a terza via, il sindacato pagò i di espansione produttiva, la dirigenza involuzione socialdemocratica, il centro-
frutti delJa contraddizione non appena Fiat impugna 1a bandiera dell'anticomu- sinistra, l'unificazione socialista, la pro-
il gigante Fiat potè accingersi al lancio nismo e scatena un'offensiva in grande grammazione. Il centrosinistra, come
del suo programma di espansione pro- stile contro le organizzazioni operaie. trincea più avanzata di difesa dell'at-
duttiva. tuale equilibrio capitalistico, trova a
Quando l'ondata repressiva rifluisce, dei
L'offensiva liberticida della dirigen- quadri sindacali non vi è più traccia, è Torino la sua espressione più concreta
za Fiat la cui ampiezza non ha ri- saltata l'organizzazione capillare del sin- e definita.
scontro in altri stabilimenti italiani - dacato nella fabbrica, lo spirito rivolu-
era stata preceduta da alcuni atti si- zionario degli operai è saldamente im- Il rebus dello sciopero. Fino al '53
gnificativi. Nel biennio '48-'49, che può brigliato in una rete di disciplina po- alla Fiat si scioperava a fischio. Oggi
considerarsi il culmine della marea ope- liziesca. Tutto ciò con l'assenso degli lo sciopero è un rebus che non si rie-
raia, la Fiat non si oppone frontal- altri sindacati, la Cisl e l'Uil, saldamen- sce a sciogliere, una scommessa - co-
mente. al movimento operaio, si preoc- te integrati nel sistema padronale e sen- me ha scritto Rinascita - che si rin-
cupa invece di precostituire gli stru- sibili al richiamo dell'anticomunismo, nova di volta in volta. I sindacati ope-
menti del suo • ritorno» e dell'elimi- che per essi aveva anche il sapore di rai non riescono a rimettere piede in
nazione del sindacato dai reparti di pro- una rivalsa nei confronti della strapo- fabbrica, e non solo a causa della repres-
<;ione padron.ile: oggi i sindacati c;conta-
duzione. Con due accordi del '46 e del tenza comunista.
'49 (che verranno perfezionati dall'ac-
cordo definitivo del '53 per il premio Dal centrismo al centrosinistra. 1
generale di stabilimento) la Fiat intro- fattori importanti della riuscita dell'of-
duce il premio e il superpremio di pro- fensiva Fiat furono il clima e il tipo di
duzione abolendo il sistema Bedeaux. conduzione politico-economica degli
« I due grandi accordi del 1946 e del anni '50, centrati sulJ'isolamento dei
1949 - affermava Donat Cattin in un comunisti e dei socialisti. In larga par-
convegno Acli del 1962 - sono un pre- te l'operazione Fiat riflette le scelte po-
cedente notevole di contrattazione dif- litiche operate allora dalla nostra classe
ferenziata a livello aziendale. In fase di dirigente in materia di politica di svilup-
forte disoccupazione, essi provocano lo po economico e di repressione delL·
sganciamento dei salari Fiat dal salario istanze operaie. Torino era già allora
nazionale metalmeccanici e creano le uno dei centri chiave del sistema in-
premesse obiettive per una spinta azien- dustriale e del movimento operaio e ToK1,0: r1AT: l'inJ!.ri.:sso Jeì cr11mir1
14
La vita politica
no la loro incapacità di tener dietro al sindacali della Fiom-Cgil » - scrive cali che, si voglia o no, hanno la tito-
dinamismo delle strutture industriali, di l'Unità il giorno dopo. « E' stata come larità della rappresentanza contrattua-
intendere le novità della condizione ope- una staffilata, il colpo che s'abbatte al- le dei lavoratori ». Questi dati sono poi
raia, di trovare una funzione autonoma l'improvviso su un corpo sorridente e stati varie volte confermati. Quanti so-
al movimento operaio, di ricreare nuo- fiducioso » - scrive della reazione pa- no allora gli iscritti alla Fiom?
vi rapporti con gli operai e, dall'altra dronale un settimanale di solito ben in- Ma le indicazioni significative delle
parte, con la classe politica. formato sulle cose Fiat. Certo, i 5 mila ultime elezioni Fiat sono altre. Sono le
« Negli ultimi due-tre anni - mi di- voti in più alla Fiom potrebbero indi- 14 mila schede bianche, passate dal
cono alcuni operai della Fiat --.- l'unico care un'inversione di tendenza nel pro- 13 .4 % al 17 ,5 % : una chiara denuncia
lavoro svolto dai sindacati in fabbrica cesso di arretramento sindacale. Ma pro- della sfiducia largamente diffusa verso
è stato la ricerca di rappresentanti di babilmente non è così, le ultime ele- i sindacati, il termometro esatto della
lista per le commissioni interne ». E si zioni indicano che si inizia una fase depressione del movimento operaio al-
sa che le C.I. sono organi squalific.iti, ancora più difficile, perchè più equivo- la. Fiat. Sono le perdite, pur lievi, su-
che servono al più come trincee di dife- ca,_pe~ i sindacati operai. bite dalla Fim-Cisl, che negli ultimi
sa personale degli attivisti. La sfiducia L'Unità ha parlato di « voto giova- anni va pagando con una diminuzione
operaia - il puntello principale del ne », attribuendo l'aumento dei voti costante dei suffragi l'abbandono della
sistema Fiat - è oggi molto diffusa. Fiom a parte dei 12.000 nuovi assunti vecchia posizione moderata; perdite lie-
E non solo a causa dell'assenza dei sin- provenienti da fabbriche minori con un vi (~al 15~4% al 13,8%) ma preoccu-
dacati, ma anche per lo scetticismo sul- notevole tasso di sindacalizzazione. E panti, se s1 rapportano all'atteggiamen-
la volontà di lotta dei « burocrati » del- su questo punto il suo giudizio coinci- to duro assunto dalla dirigenza Fiat nei
le organizzazioni. Le impressioni rac- de significativamence con quello <lato con~ronti ~el sindacato cattolico, quale
oggi non tiene nemmeno nei confronti
della Fiom.
Altro dato significativo. Il Sindaca-
to Italiano dell'Automobile è sceso dal
31,6% al 25,2% perdendo più d;
400? ~oti e, .con essi, il primo posto
tra t smdacat1. In vetta alla classifica
con 26.500 voti, si piazza la Uil l~
quale, probabilmente ha assorbito' le
perdite della Sida passando a sua volta
al.l,a "fiom frange di elettorato socialista
ptu impegnato. In questi anni, mentre
la Stampa e i dirigenti Fiat non lesi-
navano la loro approvazione alla social-
democrazia, in fabbrica la direzione te-
n~va il piede in due staffe, si appog-
giava contemporaneamente al Sida e
alla Uil. Questa è ormai il cavallo
vincente, è la trincea più « avanzata »
su cui la Fiat intende assestarsi, anche
con la speranza che possa servire da
richiamo per le pecorelle socialiste smar-
rite nel sindacato rosso. « Sono tutte
To1u~o: / cancelli della Fzat invenzioni - ha dichiarato dopo le
elezioni l'avvocato Garino, capo del.
l'ufficio personale della Fiat - . E' ve-
colte tra gli operai sono molto indicati- dalla Stampa. Se ciò è vero, i voti m
ve: i sindacati cercano di indire gli scio- più sono frutto di un lavoro sindacale rissimo che abbiamo ottimi rapporti con
peri nei periodi di produzione meno svolto fuori della Fiat, non bastano per· la Uil, ma è una simpatia che nasce dai
intensa, non si oppongono con sufficien- ciò a trasformare la Fiom da fantasma fatti. Tra gli operai della Fiat c'è molta
te fermezza ai recuperi con gli straor- esterno in una prese:iza concreta in fab- gente che ha opinioni e preferenze pro-
dinari, evitano gli scioperi di durata brica. Nè, questi voti in più possono far gressiste ma moderate, serie, responsa-
superiore alle 24 ore... 4< I sindacati dimenticare che gli stabilimenti di bili: posizioni di democrazia moderna
vanno bene per i baro/I ». Agnelli presentano un grado bassissimo per intenderci, non lontane da quell~
di sindacalizzazione, rispetto al Nord professate dallo stesso professor Val-
le elezioni di C.I. 7 dicembre '66, la industriale e alla media nazionale. Il se- letta. Se esse coincidono con quelle
diagnosi pessimistica sembra contrad- gretario generale della Fim-Cisl, Luigi della Uil, non è colpa nè merito di nes-
detta. Nelle elezioni per il rinnovo del- Macario, in una conferenza stampa alla su.no ». Sarà colpa, o merito, del de-
le commisioni interne alla Fiat, il sin- vigilia delle elezioni Fiat del '65 af. stino.
dacato giallo, il Sida, cade rovinosa- fermava: « Solo un lavoratore su cin- Muore il Sida, viva la Uil. Un altro
mente, la Fiom guadagna più di 5 mila que alla Fiat è iscritto al sindacato. Se equivoco, molto pericoloso, viene but-
voti e ridiventa il primo sindacato tra si toglie dal computo il Sida allora si tato sulla strada della ripresa del movi-
gli operai. << Entusiasmo oggi, , .elle fab- ha che solo un lavoratore su dieci è mento operaio.
briche Fiat, tra gli operai e gli attivisti iscritto alle altre organizzazioni sinda-
...
•r~
_. •. ,,.. .
..,..
• . . . . lii . . . . . . . . 'C
Bertrand Russell
via del Babulno, 89 - Roma To1t1NO: le « casermette »
16
La vita politica
via Barbaroux, difficilmente noterà delle
differenze rispetto alla Fiom. Liberatasi
da poco dall'ipoteca moderata della
A DUE MESI DALLA PUBBLICAZIONE
Cisl e dell'unità politica dei cattolici, la
Fim si è ormai affiancata alla Fiom nel
tentativo di riportare il sindacato in
4a 20.000
fabbrica: con minore esperienza, con un
passato anzi da dimenticare, senza un EDIZIONE COPIE
valido punto di riferimento politico, ma
con molto entusiasmo e ancor più gran-
de impazienza; paga oggi con le perse-
cuzioni in fabbrica i vecchi peccati di
moderatismo. Si ha anzi l'impressione
che la Fim, che oggi è il sindacato più
vivo, abbia preso il posto della Fiom
nelle materne cure repressive del gran-
de monopolio. La sua azione, oltretutto,
è diminuita dall'etichetta di « ingenui-
tà », un'etichetta che talune dichiara-
zioni dell'avvocato Garino aiutano a
valutare meglio: « Quanto alle pressio-
ni padronali - affermava l'avvocato
all'indomani delle elezioni alla Fiat - ,
non c'è nulla di più falso. La prova mi-
gliore è che la stessa Cgil, durante la
GIORGIO BOCCA
campagna elettorale, ha evitato di agita-
re questo tema propagandistico. Se ne
STORIA DELL'ITALIA
servono ancora i dirigenti della Cisl. Ma
quelli hanno il complesso del martirio». PARTIGIANA pagine 680 Lire 4 .000
Molto diversa è l'opinione dei sin-
dacalisti della Fiom. Per essi l'evolu-
zione della Fim-Cisl è l'unico fatto nuo-
vo politicamente apprezzabile degli ulti-
mi anni. « Con essa - dice un dirigen-
te della Camera del lavoro - abbiamo
stretto rapporti unitari, a livello di qua- LATERZA
dri di base, da più di quattro anni, e
con risultati molto interessanti. E' vero,
la linea del sindacato all'americana se-
guita dalla Fim può sollevare perples-
sità: ma il forte accento posto sui pro-
blemi di libertà, il chiaro antifascismo,
la spinta verso l'unità di classe, non han- Testo di H . Parmelin, tradu-
no niente a che spartire con l'america- zione di Ottavio Cecchi. 2 volu-
nismo. L'autonomia sindacale ha per
la Fim una funzione precisa: è con essa
EDITORI RIUNITI mi rilegati in tela con sovraco-
che i sindacalisti cattolici si sono libe- perta patinata, 300 tavole a co-
lori e illustrazioni in bianco e
rati dall'ipoteca integralista, ed è par-
tendo da essa che oggi è possibile di- Strenne 1966 nero. Ogni volume L. 20.000.
scutere molto utilmente con il sinda-
cato cattolico, anche sul piano ideo-
logico». PICASSO
Da parte loro, i dirigenti della Fim
negano ogni significato politico alla Il pittore e la modella
qualifica « cattolico ». « Una società più Notre Dame de Vie
civile e democratica, naturalmente lai-
ca - mi dice Tridente, della Fim - : La più completa mostra
Per questo lottiamo. E per un sindacato
nuovo e unitario, che abbia una sua
personale del dopoguerra
precisa funzione della società. Rifiutia- del maestro pittore, inciso-
mo il modello americano (ma saremmo re, ceramista, scultore, pre·
ben lieti che i sindacati in I talia aves-
sero il potere che hanno raggiunto ne- sentata in una eccezionale
gli Usa), nel senso che abbiamo ben rassegna al pubblico ita.
presenti tutti quei problemi di libertà, titi di sinistra di mantener vivo un cli- primo luogo il Pci. L'obiettivo è sta-
della pace, della civiltà dei consumi, ma politico di rottura del sistema Fiat, to per il momento raggiunto. Oggi si
ecc., che il sindacalismo americano igno- insieme al disimpegno istituzionale del avverte all'interno della sinistra una
ra. Per noi il problem.ll centrale - quel- mondo della cultura torinese, tolgono netta scissione tra impegno politico e
lo di dare una prospettiva concreta al ai sindacati ogni valido punto di rife- impegno sindacale. Sono sempre più nu-
movimento operaio - si pone al di rimento politico, ogni possibilità di merosi i militanti della sinistra che in
fuori degli schemi tradizionali. Le ideo- apertura nella cintura sanitaria che il fabbrica fanno i disimpegnati. « Fa un
logie sono morte; ma non si tratta di monopolio ha stretto attorno alla classe certo effetto - mi èlice un sindacalista
prescinderne, al contrario: occorre rein- operaia. La crisi sindacale dipende per cattolico - vedere tanti crumiri con
tegrare la loro funzione. E' chiara or- molti aspetti da quella dei partiti della la tessera del partito socialista o di
mai l'astrattezza dell'antitesi rivoluzio- sinistra. quello comunista in tasca ... »
ne-riformismo, la proprietà collettiva « Ci si è accorti finalmente - mi E' attraverso il disimpegno sindaca-
delle aziende non è più il problema cen- dice Ferraris, del Psiup - che il sin- le che si è realizzata la diserzione di
trale del movimento operaio: i proble- dacato non basta, che occorre superare gran parte della sinistra dalla lotta ~Ila
mi di libertà si pongono in modi nuovi, la crisi a livello politico. Il problema Fiat. « Di fronte al potere economico
diversi dal passato; il problema della centrale è la grave insufficienza della - constata Tridente - i partiti man-
azione sindacale, del movimento ope- classe politica rispetto a quella impren- cano di una linea di contestazione, op-
raio e della sua funzione, della salva- ditoriale, l'assenza di una risposta della pure si integrano tout court ». Si è ri-
guardia del lavoratore, si pone come sinistra (da Lombardi al Pci) al potere creato nella sinistra un modello di com-
tale in ogni società industrialmente economico. Ed è un problema che sor- portamento che ripete la W eltanscau-
sviluppata, sia essa capitalistica o so- ge dalla stessa unificazione socialista, la ung Fiat: tutto è lecito, anche predi-
cialistica. E' un problema, per il movi- quale opera su un terreno cosl arretrato care la rivoluzione dai tetti, purchè non
mento operaio, di dotazione di stru- da divenire essa stessa un fattore della si tocchi la fabbrica. Il che si traduce
menti di potere e di contributi, che par- crisi ». « La nostra critica di fondo ai in un tacito accordo di non intervento,
tendo dalla fabbrica si ricreino a tutti partiti di sinistra - afferma Alberto tra Fiat e potere politico, nelle cose del-
i livelli della vita sociale ». Tridente, della Fim-Cisl - è che, esal- la fabbrica. E' un discorso che non si
tando in maniera eccessiva la fabbrica pone nemmeno per democristiani e so-
I partiti e la crisi. Nella Fim, e nel- la trasformano in un'entità mitica, tra- cialdemocratici. i quali hanno ben più
l'azione parallela della Fiom, stanno og- scurando il quadro effettivo, politico, solidi rapporti con la dirigenza Fiat; va-
gi le premesse concrete della rinascita di in cui il problema operaio va inquadra- le soprattutto per il vecchio Psi, che fra
una vita sindacale e politica libera dalle to. La fabbrica, confinata nel limbo del
l'altro non ha mai avuto un ruolo atti-
ipoteche del monopolio. Perchè, mal- mito, finisce con l'esulare dalle loro
vo nella resistenza alla Fiat; e tocca in
grado i loro limiti, i centri più vivi scelte politiche ». parte, e in modi diversi, taluni settori
di contestazione del potere Fiat restano Questa carenza della sinistra torinese, del partito comunista. La crisi, cioè
la Camera del lavoro e le avanguardie che Tridente denuncia in maniera cosl rimbhza dai sindacati ai partiti. E su
sindacali cattoliche. In realtà, i sinda- precisa, è, per alcuni versi, uno degli questo terreno vanno ricercate le cause
cati scontano oggi in buona parte la cri- effetti della repressione antioperaia del- di fondo di essa, come anche le pro-
si dei partiti operai. Schiacciati in fab- la Fiat. Con l'eliminazione dei sindacati spettive di soluzione.
brica dalla rappresaglia padronale, nean- dalla fabbrica, infatti, la Fiat mirava a
che all'esterno riescono a superare il svuotare di ogni potere contcstativo i MARIO SIGNORINO •
loro isolamento: l'incapacità dei par- partiti della sinistra tradizionale, e in (continua)
'
• •
per1scop10 '
•
l'Est, ha commentato non soltanto il di-
capltall da lnvesUre con le loro azioni, diano sufficienti pro-
ve di buona volontà. scorso di Spellman, ma anche il mes-
Bisogna essere contenti per l'inizia· Questo è un linguaggio che la nostra saggio che li gen. Westmoreland. co·
tìva presa dalla Chiesa dì modificare epoca può intendere alla perfezione. mandante del corpo di spedizione ame-
e semplificare la regolamentazione del- Se il Papa ancora non lo usa è forse ricano nel Vietnam, aveva indirizzato
le indulgenze. Non siamo più ai tempi, perchè le dichiarazioni del cardinale per Natale ai suoi soldati. Vi si pote-
Infatti, in cui si cercava di rimediare Spellman gli fanno temere che non suc- va leggere: • Sappiamo che il mondo
alla penuria di virtù con un sistema ceda, anche in questo settore, che li che Cristo ha cercato di costruire sarà
di tariffe che apriva le porte alle pra- mercato della virtù sia invaso dalla so- più vicino alla realtà se noi continue-
tiche più riprovevoli del commercio vrabbondanza degli investimenti ~me remo ad aiutare il popolo del Vietnam
clandestino ed anche del mercato nero. ricani. nella sua ricerca di pace e di tranquil-
(da l e Monde) lità, e se riporteremo la vittoria In que-
Ma può essere che non si sia lontani sta causa eminentemente cristiana •.
dall'aggiornamento di tutto li sistema. Così risponde giustamente Charrière:
Si tratterebbe In fondo di creare una la mobllltazlone di cristo • Quando la volontà di giustificare dei
cassa di compensazione In cui chi pos- Ci rammaricavamo, la settimana scor- fatti giunge fino a mobilitare la stessa
siede virtù a Iosa possa versare il sa, per il silenzio quasi generale del persona di Cri sto e quella fede che è
surplus di capitalfil morale non investi· periodici cattolici diocesani sulle di- anche la nostra, non possiamo più ta·
to. In modo che esso venga utilizzato chiarazioni del cardinale Spellman. E' cere: dobbiamo esprimere tutto li no-
da coloro i quali abbiano uno • svilup- giusto perciò segnalare che poi Jacques stro disaccordo, la nostra protesta •.
po• spirituale meno avanzato ma che, Charrière, In Aujourd'hul, la Crolx de (da Témolgnage Chrétien) •
18
]OHNSON
1
LETIERA DALL'AMERICA
lBJ OrDSTINAZIONI
Fra la .. vit oria ,, nel Vietnam, col conseguente peso finanziario, e la
.. grande sof ietà >> Johns~n _ha scelt~: ~~nter~ insieme s~ e~trambi gli
obiettivi, anche se il rischio e quello d1 un inflazione senza v1ttor1a. Johnson
è un ostinato: se la realtà gli dà torto, tanto peggio per la realtà.
di MAX SALVADORI
di novembr e che Johnson, più politico zione delle ostilità ed in primo luogo Powell continuav a a fare affidamento
che statista, si sarebbe inclinato dalla la cessazione dci bombard amenti sul sul fatto che essendo negro e non vo·
parte da e.love viene il vento che pre- Vietnam dcl Nord, non è piaciuta la lendo il Congress o aumentar e in que-
vale oggi nella nazione american a: afferma1jone - più volte ripetuta a sto periodo difficile l'antagon ismo fra
verso la destra; che avrebbe cioè pro- beneficio evidentem ente e.lei Vietcong negri e bianchi, nessuna misura sa·
messo di ridurre i programm i della e dei loro alleati, i quali non ci cre- rebbe stata presa contro di lui. Ma
così detta Grande Società, e di inten- deranno più di quello che vi abbiano la 90• legislatur a non è 1'89•: la mag·
sificare lo sforzo militare nel Vietnam creduto nel passato - che pur conti- gioranza è più decisame nte antiintegr a-
per arrivare con la vittoria a porre nuando a combatte re una guerra limi- zionista (nel nome naturalm ente del
fine il più presto possibile alla guerra. tata e localizzata, non vi è, da parte \'Olere della maggiora nza) e non è di-
A giudicare dalle parole scritte e dette, del governo, nessuna intenzion e di mol- sposta a passare sopra alle marachel le
il President e avrebbe invece deciso di lare, che qualsiasi riduzione di atti- di Powell solo perchè è negro. Ma le
continuar e per la sua strada come se vità militare da parte american a deve consegue nze possono essere serie. Qual-
in novembre non fosse avvenuto nulla. avere come contropa rtita una riduzione siasi siano i suoi difetti, Powell è do-
Questo vuol dire che non si è curato corrispon dente da parte avversari a. tato di vasta intelligen za, è scaltro,
di rafforzare la propria posizione e Nè a destra nè a sinistra, anche se è un ottimo organizza tore ed oratore
che vi potrebbe essere e.lei vero nella per ragioni diametra lmente opposte, (non per nulla è ancora, anche se solo
diceria che circola da alcune settimane piace la proposta di aumentar e ciel 6 nominalm ente, pastore di una grossa
che non avrebbe intenzion e di ripre- per cento le imposte sui redditi per- comunità religiosa), possiede fascino
sentarsi come candidato Presidenz iale sonali e su quelli delle soc!età. e sa trascinars i dietro la folla. Se di-
nel '68: se per questo va lodato o E' impossibi le preveder e quale sarà venta l'esponen te del 01zionalismo ne·
rimprove rato dipende dalle simpatie il risultato finale dell'incon tro o scon- gro, o afro-amer icano come qui dicono,
ed antipatie di parte. Ha affermato tro fra President e e Congress o. I po- diventano suoi bracci destri Carmicha el
che non vi sarà sosta nella realizza- teri del Presiden te sono vasti (troppo e McKissic k, si mettono al suo se-
zione della Grande Società (cioè di vasti dal punto di vista di una strut- guito Mussulm ani Neri, Leopardi Neri
una economia di benessere ) e che nel tura politica demolibe rale quale è teo- ed altre organizzazioni che prese iso-
Vietnam si continuer à a combatte re ricamente quella degli Srati Uniti) ma la ramen te contano poco ma messe in-
una guerra limitata e localizzata. Certo se il President e vuole spendere . è il sieme costituisc ono una forza ragguar-
si è mostrato meno flessibile di quello Congress o che gli dice quanto può devole; si indebolis cono gli esponent i
che ha fama di essere e che speravan o spendere . Data la vastità e comples- dell'integ razionism o (o moderati smo)
l'opposiz ione sia di destra che di sini- sità di tendenze e di . interessi, data negro, King, Young, Randolph i quali,
stra. L'anno scorso Johnson aveva di- l'assenza di una qualsiasi disciplina con le loro organizza zioni, si adoperan o
chiarato più volte che gli Stat· Uniti di partito e l'autonom ia di cui in con- disperata mente ad evitare la scissione
possono allo stesso tempo compiere lo seguenza gode ogni parlamen tare. data completa fra negri e bianchi che po-
sforzo, che non è solo finanziario, ne- la prevalenz a come principio fonda- trebbe avere consegue nze tragiche per
cessario a diminuire la disuguagl ianza mentale di azione politica del compro- gli Stati Uniti.
eccessiva che esiste negli Stati Uniti messo sulla intransige nza, gli sposta-
ed in particolar e ad abolire le vaste menti fanno parte dell'arte di governo: Il moment o del generali . Gli articoli
sacche di povertà che lo spostame nto a mezzo dei suoi collabora tori Johnson da Hanoi pubblicat i sul New York
massiccio verso le città ha aggravato , dovrà dedicare molta della sua energia Times di Harrison Salisbury , uno dei
ed a far fronte alle spese richieste dalla (e date le operazion i che ha subito giornalist i american i più stimati e
guerra vietnamit a. Il 1O gennaio ha ne ha meno che nel passato) a tro- noto da tempo come uno dei migliori
ripetuto esattame nte le stesse cose. vare il punto al quale comprom essi e più equilibra ti esperti di cose co-
sono possibili per ottenere quello che muniste, hanno avuto una ripercus-
Tra due opposizi oni. La destra ed il più lo interessa, l'approva zione del
centro-de stra i quali - qualsiasi siano bilancio con il più possibile delle
le etichette - costituisc ono oggi il enormi spese programm ate. Scompars a
piu dell'elett orato attivo, sono decisi la possibilit à di una pace di compro-
ad opporsi alle spese che rientrano nel messo nel Vietnam, otterrà più facil-
programm a della Grande Società· au- mente i fondi per continuar e la guerra
mento del 20 per cento nei versamen ti che quelli per la Grande Società. Ed
individua li compiuti dalle assicura7ioni il processo inflazionistico continuer à.
sociali federali, aumento delle spese
federali nel campo dell'istru zione pub- Il caso Powell. L'anno politico ha avu.
blica e dell'assis tenza medica gratuita, to inizio sotto auspici sfavorevo li.
lavoro, istruzion e e sussidi per elimi- L'episodi o di Adam Powell, il depu-
nare la povertà, facilitazioni finanzia- tato negro di Ilarlem, indebolis ce il
rie per la costruzio ne di abitazion i, e prestigio del Congress o e rafforza nella
via di seguito. L'elenco di quello che minoranz a di colore la posizione dei
il governo intende fare è :.ufficiente a nazionali sti negri e dei loro alleati.
far rabbrivid ire quanti si preoccup ano Se Powell non fosse stato negro sa-
di pareggio del bilancio, di prudenza rebbe stato espulso da tempo dal Con-
fiscale e di stabilità dei orezzi. A quelli gresso. Dal punto di vista di corret-
che costituisc ono il centro-sin istra an- tezza finanziaria non vale certo più del
tijohnson iano perchè vorrebbe ro se non Democra tico senatore Dodd il quale
il ritiro completo dal Vietnam (che è stato posto anche lui sotto inchie-
pochissim i vogliono) almeno una ridu- sta per malversa zioni di vario genere.
20
Agenda internazionale
s~one profonda negli ambienti che mag-
giormente si interessano alla politica.
Salisbury non era il portavoce dei
comunisti nordvietnamiti come lo sono
stati alcuni corrispondenti britannici,
australiani e francesi. Ha descritto
quello che ha visto, non ha convinto
n.essuno a modificare la propria posi-
Zione nei riguardi della guerra ma ha
approfondito il fosso già profondo che
separa quelli che vogliono l'intensifi-
cazione dei bombardamenti ed anche
uno sba~co sulla costa del Vietnam
del Nord e quelli che dicono « basta ».
Questi, come è noto, si fanno sentire
di più, ma quelli sono assai più nu-
merosi. La grande speranza del '65,
l'argomento discusso nei teach-ins, era-
n.o stati i negoziati. La speranza si è
rivelata irrealizzabile: data la loro
interpretazione della situazione interna
~egli Stati Uniti sarebbe assurdo per
il Fronte Nazionale e per Hanoi di
accettare oggi un compromesso. E Il parco di Coney Island
allora? o dichiararsi vinti - e que-
sto pochi americani sono disposti ad La sassata di Manchester. E poi vi ha colpa: ha scritto onestamente il
accettare - ed andarsene o intensi- è stato il libro di Manchester sull'as- libro che gli avevano chiesto di scri-
ficare la guerra. Non è da sorprendersi sassinio di Kennedy. Non vale la pena vere ma, quando in un edifizio vi sono
se sia stato fatto il nome dell'attuale di discutere della veracità o meno di molte fratture, può bastare una sassata
comandante americano nel Vietnam ciò che l'autore ha scritto: ognuno, per provocare un tracollo - ed il li-
come possibile candidato Presidenziale in America e fuori, rimarrà con l'opi- bro di Manchester è più di una sas-
nel '68. Dieci anni fa, i francesi che nione che già si era fatta. Quello che sata. Si comprende il desiderio della
volevano la vittoria in Al~eria invoca- interessa sono le ripercussioni che il vedova, all'ultimo momento, di impe-
rono De Gaulle e l'abolizione della libro potrà avere. Ne escono danneg- dire la pubblicazione del libro, già au-
r~pubblica parlamentare. Ma la Fran- giati non solo la polizia locale e la torizzata alcuni mesi prima dal cogna-
cia, anche senza regime parlamentare polizia federale, non solo l'ambiente to: fra le tante persone coinvolte
e con De Gaulle, era troppo debole di odio e di corruzione in cui si è nella tragedia la signora Kennedy è
Per poter vincere. Gli Stati Uniti sono svolto il tragico episodio: ne esce stata forse quella che si è comportata
forti - come esercito, come stato, danneggiato l'attuale Presidente; ne con maggiore dignità. Ma ormai era
come nazione; la debolezza è più ap- esce danneggiato (e certo non se lo troppo tardi. L'assassino di Kennedy
parente che reale ed è il frutto del aspettava) il massimo avversario di ha ucciso qualcosa di più del Presi-
sistema demoliberale. Con Westmore- Johnson nel partito Democratico, Ro- dente, ed oggi gli americani se ne
land o con qualsiasi altro generale, la bert Kennedy, l'aspirante alla Presi- accorgono. Questi sono brutti tempi
guerra limitata di oggi può diventare denza. Ne esce danneggiato l'intero si- per la democrazia americana.
guerra totale. stema americano. Manchester non ne MAX SALVADOR! •
22
Age nda internazionale
23
Agenda internazionale
24
Agenda internazio nale
di partito. Gli interventi che si sono nista il riprendere una campagna di re- re che esso continua ad essere la for-
succeduti per cinque giorni non hanno clutamento che negli anni precedenti za principale della sinistra. Per tale ra-
costituito un vero e proprio dibattito; era praticamente cessata. gione esso ha voluto presentare propri
e la divergenza d'opinioni è stata mi- Tra l'altro, questa percentuale del candidati al primo turno in tutte le cir-
nore tra i delegati dei diversi diparti- 42% significa che circa un militante su coscrizioni; per questo chiede oggi ai
menti che tra i delegati dei « partiti due non ha mai avuto a che fare con suoi militanti di fare il possibile perchè
fratelli»: da questo punto di vista l'in- gli affari del periodo stalinista che più al primo turno questi candidati riescano
tervento più originale è stato quello volte hanno scosso il partito comunista ad ottenere il massimo dei voti. E in
del segretario generale del partito co- ed hanno lasciato dei segni nei mili- verità solo se il 5 marzo il totale dei
munista italiano Luigi Longo, il quale tanti più anziani. E sono proprio que- voti comunisti supererà quello ottenu-
ha nettamente differenziato la propria sti nuovi aderenti, che non sempre han- to al primo turno alle elezioni del 1962,
posizione da quella della maggior parte no ricevuto una formazione teorica di si potrà dire che la politica di unione
degli altri delegati per quanto riguarda base, quelli che desiderano ardentemen-
difesa da Waldeck-Ro chet è valida.
la convocazione di una conferenza in- te, più degli anziani, le discussioni ed i
t~rnazionale per condannare le tesi contatti con il mondo esterno. Ecco per- La seconda ragione che richiede il
cinesi. mantenimen to di una stretta disciplina
chè nell'autunno 1965, insieme alle al-
nel partito è rappresentat a dal timore
Il lungo rapporto presentato da \Val- tre organizzazioni di sinistra, essi parte- evidente dei dirigenti che i diversi rag-
deck.Rochet all'apertura del congres- ciparono tanto attivamente alla cam- gruppamenti filo-cinesi che stanno sor-
so conteneva in relazione ai problemi pagna presidenziale di François Mitter-
gendo in Francia ed alcuni ex-dirigen-
t~orici riguardanti il passaggio al socia- rand. Per la stessa ragione essi hanno
ti dell'Unione degli Studenti Comuni-
lismo la nozione di democrazia ed il atteso con tanta impazienza la conclu. sti che hanno lasciato il partito, si or-
P~uralismo dei partiti, un certo numero sione di un accordo con la Federazio- ganizzino in un movimento unificato
d1 formulazioni nuove e degne di esse- ne ed il 18° congresso ha dimostrato
re considerate con attenzione; esse tut- qu~nto sia stata unanime la soddisfa- patrocinato dai raporesentan ti del go-
tavia sono passate in secondo piano ri- zione per tale accordo. verno di Pechino a Parigi che potrebbe
~petto alle questioni di carattere più riuscire a radunare qualche migliaio di
1rnrnediato che il congresso aderenti. Nel rapporto di Georges Mar-
ha dovuto
esaminare. Del resto, anche se è vero chais i congressisti hanno calorosamen te
che sono stati approvati quasi 500 applaudito questa frase: « In Francia
fimendamenti al progetto di risoluzione c'è posto per un solo partito comuni-
nale, questi emendament i hanno ap- sta» Ciò conferma che i dirigenti del
portato al testo modificazioni puramen- PCF prendono sul serio la eventualità
te formali; tutti gli emendament i di della costituzione d'un movimento dis-
carattere effettivamen te politico sono sidente, che del resto, e specie in perio-
stati invece rigettati. do elettorale, avrebbe certamente l'ap-
poggio indiretto del governo che in
la nuova leva del PCF. Da tutto ciò esso vedrebbe un eccellente strumento
non si deve dedurre un immobilismo per intralciare la ~ampagna elettorale
del partito comunista francese. Dietro del loro partito.
la facciata del congresso di Lavallois e
tramite i contatti con gli 800 delegati Queste sono le ragioni essenziali per
presenti, si è manifestata la profonda cui le trasformazioni verificatesi negli
mutazione in corso alla base del partito. ultimi anni all'interno del partito co-
munista, trasformazioni reali e profon-
Nella sua relazione sulla vita e l'or- THOREZ
de, non si sono riflesse nella composi-
gan~zzazione del partito Georges Mar-
zione della direzione del partito, né in
cha1s ha citato alcune cifre, una delle L'accordo con la Federazione . Con-
generale nè a livello dei quadri naziona-
quali mette conto di essere ricordata: cessa ai nuovi membri questa soddisfa.
sul totale attuale dei circa 350.000 zione, la direzione del partito sta ben
li e dipartimenta li. E' questo indubbia-
membri del partito, meno del 35% vi attenta a non « aprire troppo le por- mente un paradosso, che tuttavia non
appartengono da prima del 1947 men- te » ad un liberalismo che potrebbe mi- sminuisce la portata dell'evoluzio ne
tre più del 42% vi hanno aderito do- nare la disciplina di partito nel momen- subita dal comunismo francese in par-
~ il 1959, cioè dopo l'avvento in Fran- to in cui la disciplina è particolarme nte ticolare da due anni a questa parte. E'
~1~ del regime gollista - a proposito necessaria, almeno per due ragioni. In logico che tale evoluzione continui e
~I quale si potrebbe notare che ha in- primo luogo, perchè il partito si pro- si acceleri durante la prossima campa-
d1rettamen te permesso al partito comu- pone di affrontare nella unità e nella gna elettorale, nella misura in cui i
coesione del!e proprie forze la grande militanti comunisti si troveranno nuo-
battaglia elettorale che si avvicina, bat· vamente fianco a fianco con i membri
taglia che come ha sottolineato con insi- della federazione della sinistra e quel-
stenza l'appello agli elettori lanciato li del PSU. La sinistra francese ha
dal congresso, è per il partito quella del dato troppo spesso lo spettacolo rattri-
primo turno. In effetti l'accordo con stante delle sue divisioni, perchè in
la Federazione è considerato da tutti i ciò non si debba vedere un elemento
militanti comunisti positivo nella mi· favorevole che il 5 ed il 12 marzo pros-
sura in cui prospetta nuove possibilità simi dovrà permettere ad essa di com-
di unione; ma nel quadro di questa po- piere un notevole progresso.
litica di unione, il PCF vuol dimostra- CLAUDE ESTIER •
Ducr.os 25
Non occorre ricordare a che cosa si è
ridotto il Commonwealth, l'ombra del-
l'antica costruzione imperiale che Chur-
chill, vittorioso in Europa ma sconfitto
sul piano colonialista, rifiutava coc-
ciutamente di smobilitare. La potenza
crescente degli Stati Uniti si è sovrap-
posta su quella declinante della Gran
Bretagna. Il Canada deve guardare più
a Washington che a Londra. Da quan·
do è cresciuta di dimensioni la poten·
za cinese, è all'America che Australia
e Nuova Zelanda chiedono protezione.
Ma sono principalmente ragioni eco·
nomiche che hanno mutato l'orienta·
mento britannico e condotto prima
MacMillan a proporre la partecipazio·
ne inglese al MEC ed ora Wilson a
Roma. La svalutazione della sterlina
e le ricorrenti difficoltà monetarie so-
no state una dura lezione per gli in·
glesi. Wilson ha risolto il drammatico
dilemma che gli ha lasciato in eredità
il governo conservatore rifiutando una
nuova svalutazione della sterlina. Ha
pagato cara la scelta: più stretta dipen-
denza da Washington, e quindi climi·
nuita libertà di politica e d'influenza
internazionale, politica finanziaria, sul
piano mondiale, obbligata. Inevitabile
recessione economica interna, costri·
zione dei consumi, trasgressione fla-
grante al programma di piena occupa-
zione, profondo malessere n~l partito.
W1LSON E SARAGAT La sterlina ora va un po' meglio, la
bilancia dei conti internazionali sem·
bra aver superato le secche più perico·
lllGHILTERRA • EUROPA lose. Ma MacMillan sapeva bene, come
lo a Wilson, che per dare stabilità di
equilibrio occorre sviluppare le espo~·
26 BROWN
Agenda internazionale
La capacità di assorbimento dei mer- E' evidente che l'ingresso dell'Inghil- ha mai potuto esercitarlo. Del resto
cati del Commonwealth è in parte di- terra nel MEC aprirebbe un nuovo ca- anche in uno stato cui la unità politica
~inuita, que!la dei paesi dell'EPTA è pitolo di problemi, quello dei rapporti fondamentale di partenza, che l'Europa
in proporzione delle rispettive dimen- con i paesi dell'EFI'A, alcuni dei qua- occidentale non ha, abbia potuto per-
sioni relativamente limitata. Occorrono li attendono ormai con impazienza il mettere la forma federale, la imposi-
mercati ad alto sviluppo industriale, chiarimento della posizione inglese. Al zione del centro contro la opposizione
ad alto livello di traffici, per assorbire tempo di MacMillan il Ministro Fan- locale è l'assoluta eccezione, il com-
esportazioni industriali di elevato va- fani sembrava contrario a tener la por- promesso è la regola.
lore aggiunto, competitive per la loro ta aperta dopo l'ingresso inglese. Ma
qualità, quali sono necessarie da un ora l'idea della comunità privilegiata Il gollismo inglese. Queste afferma-
punto di vista occupazionale. dei Sei, barricata nella sua cintura do- zioni unitarie restavano nel Trattato
Il vantaggio, in atto e permanente, ganale e nei sacri dettati del Trattato come espressione di speranze affidate
di allargare l'area degli scambi è su- di Roma, sembra oltrepassata da un ad un futuro ancora ignoto. E' venuto
periore ai danni già misurabili e preve- tempo che spinge verso liberalizzazioni De Gaulle, nazionalista ma realista, e
dibili, tale da obbligare Londra a cer- ed internazionalizzazioni sempre più si sa come giudica pericolosamente
care di superare le infinite difficoltà ampie. Bonn si è sempre dichiarata astratti i vaghi propositi unitari del
particolari. Wilson e Brown comincia- contraria alle rigide chiusure. La Fran- Trattato. Si sa quali proposte erano
no da Roma il loro giro nelle capitali cia, fatti salvi i suoi interessi prote- !:tate ventilate anni addietro per am-
europee non per negoziare ma per ac- zionisti, non dovrebbe esser contro. mansire questo prepotente e intratta-
certare se sussistono, anche nei parti- Maturati i tempi, il Governo ingle- bile guastafeste. Rifiutando formalmen-
colari, le condizioni che consentano di se prende dunque partito per una po- te gli emendamenti al testo del Trat-
aprire un negoziato non destinato al litica di progressiva liberalizzazione di tato, che De Gaulle chiedeva, si sareb-
fallimento. tutti gli scambi, compresi quelli del bero fornite, con qualche ipocrisia, ga-
lavoro, degli affari e dei capitali. Non ranzie contro ogni possibile sovrappo-
Economia sì, politica forse. Il ne- si sa se siano stati esaminati i problemi sizione sopranazionale di rilievo sulla
goziato ha come suo motivo determi- dei diversi regimi prenvidenziali e so- sacra ed inviolabile sovranità dell'Eli-
nante l'acces5o ad una zona europea di ciali, e quali garanzie Londra chieda seo. Questi chiedeva garanzie scritte
libero scambio, non contempla però a difesa della sterlina e nei rapporti nel Trattato. I Cinque non sapevano
l'accettazione britannica delle implica- con l'oro. se e come fornirle. La vertenza è ri-
zioni politiche della CEE. Anche se Ma risulta abbastanza evidente la masta per aria.
talune dichiarazioni di Wilson abba- sua cautela nel considerare le altre Si ripresenta ora dopo il passo in-
stanza possibiliste in questo senso sem- obbligazioni discendenti dal Trattato glese. Non si sa quanto gli europeisti
brerebbero ccntraddire questa tesi, le di Roma. Questo è stato preciso e troveranno di loro gusto che gli inglesi
possibilità di movimento del Governo si pongano sulla stessa linea di De
di Londra restano assai circoscritte. La Gaulle proponendo qualche cosa come
comunità politica, almeno come svilup- un protocollo aggiuntivo che li tuteli
po futuro, resta la porta d'ingresso ob- dal « sopranazionale ».
bligata del primo, ed il Governo in- Ancora una volta questa gente posi-
glese, sia ai tempi di MacMillan sia tiva ragiona sui fatti e non sui sogni.
ora, ha attentamente considerato con- Ed i fatti sono la piena occupazione,
dizioni e difficoltà che in un secondo la sterlina, l'area internazionale della
gradino l'unione ai Sei comporterebbe. sterlina, l'area dei rapporti mondiali.
Per quanto riguarda le trattative I sogni sono una integrazione econo-
c~mmerciali, le prospettive si possono
mica in senso proprio che avrebbe do-
dire complessivamente migliorate. Pa- vuto tradursi logicamente alla fine in
reva che l'ingresso nel mercato comu- una bilancia dei conti internazionali
ne agricolo dei produttori inglesi for- comune ed in uno strumento moneta-
temente protetti costituisse una dif- rio comune. Tra i sogni e la realtà vi
ficoltà non facilmente superabile. Il è una fase intermedia che corrisponde-
giudizio dei due Ministri 1.1glesi è ora va e corrisponde alla evoluzione in
FANFANI
più positivo: l'importazione CEE pro- regime di mercato aperto della econo-
vocherebbe una perdita nella produzio- mia europea: quella di accordi vin-
ne nazionale che si giudica sopportabi- circonstanziato nel fissare le regole di colanti nei sistemi centrali creditizi mo-
le. L'armonizzazione con la tariffa un mercato internamente libero. In netari e valutari che regolano lo svi-
esterna della CEE non crea conflitti questa azione di rottura sta il suo be- luppo e l'equilibrio dei mercati.
d'interessi insolubili, se non vi è una neficio storicamente grande, anche se E' vero che Debré respinge sdegno-
volontà pregiudizialmente · contraria. si può discutere di certo protezionismo samente l'invito a misure contro la
Più complessa è la materia relativa ai esterno ed agrario. Ma è rimasto nel inflazione, ma la realtà delle realizza-
particolari rapporti e preferenze con vago in fatto di creazione di una unità zioni è cosl lontana dagli impegni ora-
i paesi del Commonwealth e con alcu- economica e soltanto esortativa in fat- tori dei governi europeisti che dieci
~i dell'EFI'A (Danimarca, Norvegia), to di unità politica. La prudenza reali- anni di discussione non sono bastati
1 quali tutti, pur dichiarandosi di mas- stica dei suoi progettisti ha solo limi- a raggiungere accordi di base necessari
sima favorevoli alla decisione inglese, tato la possibilità di decisioni derivate ad un sistema coordinato di istituti
chiedono garanzie. Il giudizio dei no- da un potere sopranazionale. giuridici, di politica dei trasporti, di
stri organi tecnici è complessivamente Teorico potere: la CECA che ne politica commerciale. La politica so-
favorevole. dispone statutariamente in pieno non -+
L'ASTROLABIO - 22 gennaio 1967 27
Agenda internazionale
ciale è anch'essa ad un punto morto. pea. Ma anche la libertà di azione della Ma non si conciliavano con la linea
In questa Europa nella quale è cosl Francia verso Est è condizionata dal seguita dal Presidente del Consiglio,
difficile la rinuncia anche a briciole problema tedesco. Wilson porta al e con la sostanziale fedeltà alla politica
di sovranità nazionale, e De Gaulle vaglio problematico di questo congelato atlantica, che è caposaldo anche per
rappresenta solo la resistenza di retro- sistema di politiche condizionate la do- l'on. Fanfani.
guardia, speriamo temporanea, è na- manda inglese. Auguriamo vivamente Posizioni di questo genere possono
turale che Londra si premunisca contro trovi il varco. Ogni rottura d'isola- tener conto della lezione di politica
possibili ingerenze disturbatrici, ad mento è sempre un vantaggio per la realistica che ci ba fornito il gen. De
esempio sul prezzo dell'oro o sulla pace. Non è mancata qualche nota mol- Gaulle nei riguardi della strategia glo-
politica delle riserve auree. to seria nelle parole del Presidente bale americana. E male si richiamano
Associazione dunque di pieno dirit- inglese. MacMillan aveva detto: «Non al cosiddetto spirito del Trattato di
to, ma con ogni opportuna riserva. Im- c'è alternativa ». \Vilson precisa: un Roma, proiezione anch'esso di una
maginare Wilson e Brown fattisi ca- fallimento sarebbe tragico. filosofia generale, politica e sociale, cen-
valieri dell'integrazione europeista nelle Irrita profondamente l'opinione pub- trista gradita all'America protettrice,
capitali occidentali è davvero eccedere blica europeista che la soluzione lo- guidato nei suoi dispositivi tecnici da
di fantasia. gica di questa grave scelta dipenda dal una coerente ed organica visuale di li-
bon plaisir d'un quasi dittatore. Chi berismo di mercato, che intende ga-
fa la politica concreta, come il Ministro rantire la libertà della concorrenza, ma
La NATO e la CEE. L'Inghilterra fa
Fanfani, ritiene di poter avere qual- non si preoccupa del dominio e del
parte dell'Alleanza atlantica, della controllo del mercato. In dieci anni il
NATO e di quel pleonasmo interna- che speranza: De Gaulle ha promesso
di non mancare all'appuntamento ro- progresso delle concetrazioni domina-
zionale che si chiama UEO, creato trici ha fatto in tutta l'Europa occiden-
appositamente per lei, fa parte del- mano per il decennale del Trattato di
Roma, ma dopo le elezioni francesi. tale progressi decisivi, forse fatali.
l'OCSE. Numerose sedi dunque per L'Inghilterra nel Mercato Comune
discutere di indirizzi politici, coordina- Può darsi che si riesca a dar corso alla è un ben desiderabile passo avanti.
mento strategico, grandi problemi eco- fusione dei tre Esecutivi ed a risolvere Speriamo non sia delusa la speranza
nomici e tecnici d'interesse europeo. la questione spinosa del Presidente machiavellica dei nostri governanti di
E' ben verosimile non manchi nel suo dell'Esecutivo unificato che la blocca: trovarvi un contrappeso al nazionalista
disegno un certo interesse politico, e De Gaulle non vuole Hallstein, ed il De Gaulle. Temiamo tuttavia che non
più ancora economico, a partecipare ai Governo tedesco non vuol ritirarlo per sarà un efficiente contrappeso al « rea-
tre direttivi cd esecutivi europei ed al non creare difficili situazioni interne. zionario ,. De Gaulle.
Parlamento unificato. Che questo in- Può darsi che la questione venga Ad un altro spirito devono richia-
teresse significhi collaborare all'avven- ancora sospesa. E può darsi resti so- marsi i socialisti italiani, che porti nel-
to di una unità federale provveduta speso l'ingresso dell'Inghilterra. Di- la gestione delle organizzazioni euro-
di una politica estera e militare comts- penderà molto dagli avvenimenti fran- pee tutto il peso degli interessi dei
ne significa sempre eccedere di fan- cesi ed internazionali dei mesi pros- lavoratori e il senso di una democrazia
tasia. simi. L'enigmatico generale si limita pacifica ma attiva.
E' caduto l'incubo dell'aggressione a dire: (>n verra. FERRUCCIO PARRI •
sovietica, restano sempre aperte - ed
anche sempre più gravi - le incogni- Un passo falso. Ma in questa situa-
te connesse co! problema tedesco. An-
che con una Francia senza De Gaulle,
zione piuttosto delicata, mentre si at- CINA
tende il Presidente francese a Roma,
la cosiddetta unificazione europea non
troverebbe per un tempo senza sca-
e lo si attende in disposizioni più be- gll operai
nevole, che consentano almeno una
denza forme istituzionali molto diverse
dal piano Fouchet già proposto dal
certa ripresa funzionale della Comunità, e Il partito
segnando un successo per il Governo
Generale, anch'egli desideroso di sta-
italiano, non ha potuto non meraviglia-
bilizzare e organizzare le consultazioni storici, non mi stancherò
periodiche tra le « patrie ». E non
re l'attacco aspro e minaccioso del
Vicepresidente del Consiglio: se la
I paragoni
di ripeterlo, sono un invito alla pi-
sarebbe neppur ora un cattivo inizio, grizia: tutto uguale, tutto già scritto,
Francia non ci sta, dopo la NATO
se non diventasse un doppione dcl lasci anche la CEE; faremo « sci ,. con tutto coerente. Parlare della Sciangai
consiglio atlantico. 1967 e pensare alla Kronstadt 1921 è
l'Inghilterra, più tranquilli e con più facile, e sarebbe facile prevedere il cor-
E' venuto De Gaulle, cd è venuto il socialisti.
Vietnam, che ha dato ragione non al so degli eventi: una protesta operaia
Non crediamo che Brown - si si trasforma in insurrezione e viene
suo nazionalismo, ma alla necessità di trattava della conferenza al vertice dei
prender le distanze. Gli altri governi stroncata, la rivoluzione divora i suoi
partiti socialisti europei - abbia mol- figli e finisce nel sangue, e poi nelle
dell'Europa occidentale restano fermi to gradito la sparata. Preoccupato ne secche della burocrazia e del totalitari-
per contro all'ancoraggio americano; è rimasto Brandt che si è affrettato a smo; poi arrivano i campi di concen-
ma la Germania sente ora bisogno del- dichiarare: « Senza la Francia non si tramento e le esecuzioni di massa. A
!'ancoraggio De Gaulle, e l'Inghilterra può fare l'Europa». E si è accreditata Sciangai la protesta operaia c'è stata,
ha bisogno di un modus vivendi col la interpretazione di una mossa a fini con gli scioperi, e c'erano anche i por-
Generale. America e Germania neutra- interni: battere in breccia Fanfani. tuali al posto dei marinai di Kronstadt;
lizzano le possibilità di portare la di- Non erano dirette allo stesso fine non c'è stata l'insurrezione, o non an-
stensione in modo concreto ed istitu- le giuste e dure parole di condanna cora. I giornali di Sciangai non hanno
zionale sul piano della sicurezza euro- pronunciate sulla guerra del Vietnam messo veli: il loro «avvertimento ur-
28
Agenda internazionale
gente» del 9 gennaio (ripubblicato a e non illusoria della realtà. E' adesso la rivoluzione culturale». «Ciò signi-
Pechino 1'11 gennaio) fa pensare che arrivata, per il maoismo, l'ora della ve- fica - sempre la T an;ug - che questi
gli scioperi siano stati accompagnati rità. Le prime reazioni delle autorità problemi non sono stati respinti come
dall'occupazione delle fabbriche; con centrali sono state contraddittorie: una borghesi e reazionari, ma riconosciuti
ogni probabilità non si è sparato (anche condanna di principio degli scioperi; come esistenti. Ciò dà il diritto di sup-
chi aveva montato la « rivolta > di Nan- un riconoscimonto che le richieste sala· porre che il messaggio e l'esperienza di
chino è stato cauto); ma sono le fonti riali - per quanto « erute » - deb- Sciangai, osservati in una più lunga pro-
cinesi a non nascondere la gravità dei bono essere prese in considerazione; un spettiva, non rimarranno senza conse--
fatti cù Sciangai, dove la tensione era appello alle masse (prima che a qualsiasi guenze, tanto più che 111el nucleo della
giunta, e forse è ancora, a un livello organo repressivo dello Stato, esercito rivoluzione culturale esistono forze che
altissimo. o polizia) a organizzare dal basso « co- debbono averli ben compresi».
Gli scioperi di Sciangai sono stati la mitati rivoluzionari » di fabbrica inca-
scintilla, nel . più grande centro indu- ricati di garantire la produzione. E' co- Operai armati. Non so, sinceramente,
striale cinese, di una rivoluzione nella sl che son sorti i cosiddetti « ribelli » se Branko Bogunovic, il corrispondente
rivoluzione che le giovani «guardie ros- di Sciangai, gli « operai rivoluzionui » della T aniug, si faccia o no delle illu-
se» avevano appena sfiorato. E' entrata riconosciuti dalle autorità centrali maoi- sioni. E' ancora tutto in gioco, e non
in campo, in altre parole, la clclsse ope- ste. Non è una semplice finzione, non sappiamo nè possiamo prevedere come
raia, la grande assente della « rivolu- si tratta di operai squadristi: c'è un finiranno le vicende di Sciangai, di Can-
zione culturale», anche se erano stati fondo di classe incontestabile, e lo hcln- ton, degli altri centri industriali e del
figli di operai a percorrere il paese con no riconosciuto la T anjug da Pechino mondo contadino che prima o poi porrà
i bracciali rossi e il rosso libretto delle e un giornale economico di Tokio, lo analoghi problemi. So, però, che è en-
citazioni maoiste. Questo ingresso mas- Hinon Keizai, attento ai fenomeni so- trata in campo la classe operaia, con ri-
ciali e non avvezzo alla semplice propa- vendicazioni settoriali da un lato e con
ganda. « spirito rivoluzionario » dall'altro, e
Il corrispondente da Pechino dellcl che questa classe si batte con obiettivi
Tanjug (e a Belgrado non sono teneri precisi, non con il libretto di Mao.
verso la Cina di Mao) ha scritto che lo Tutto ciò è importante e decisivo per
« appoggio » delle autorità al potere trasformare, forse, dill'intemo la stes-
- comitato centrale, governo, com- c;a «rivoluzione culturale», dandole un
missione militare del partito e gruppo preciso contenuto di classe, sia che gli
dirigente della « rivoluzione cultura-
operai combattano per migliori salari
le » - alle « organizzazioni rivoluzio-
narie » di Sciangai è un fatto decisivo, o che attacchino una burocrazia ineffi-
ciente capace solo di brancolare da un
quasi di portata storica. Dall'altra parte
della barricata stanno gli anti-maoisti, eccesso di autoritarismo a quel che vie-
che prima furono dei burocrati sordi e ne definito un eccesso di inconsistenti
promesse.
poi, spaventati, hanno promesso aumen-
ti indiscriminati e illusori (l'accusa è ri- Sulla situazione specifica di Sciangai
volta al comitato di partito di Sciangai). ·non possiamo che riferire fonti in gra-
Da Pechino si è risposto che un aumen- do di valutarne la complessità. Edgar
to immediato creerebbe soltanto uno Snow, in L'altra riva del fiume, ci spie-
ga che i salari e il livello di vita a
Sciangai erano già superiori al resto del-
la Cina, e riferisce questa obiezione dd
sindaco locale: « Abbiamo dieci milio-
ni di persone qui. Se devassimo i con-
sumi anche soltanto di venti yuan per
persona, questo significherebbe duecen-
to milioni di yuan all'anno sottratti alla
CIU EN LAI
produzione di arnesi agricoli, di mac-
chine per l'irrigazione, di acciaio, di
siedo degli operai nella lotta può esse- cui altrove c'è un bisogno assai più ur-
re il più grande atto di democrazia dd-
gente del bisogno di scarpe di cuoio a
la Cina moderna, o la sua più grande
Sciangai». Non sono discorsi irrespon-
tragedia. Dipende dai governanti: essi Lm Sc1Ao-c1
ora devono dimostrare che cosa è real- sabili per un paese in fase di «decollo»
mente la « rivoluzione culturale ». industriale, pur non potendo valutare
squilibrio tra produzione e consumi, e a distanza le ragioni opposte, comunque
l'accusa è stata di « economicismo ». legittime. Importante è tuttavia il fatto
Lotta di classe. Il maoismo teorizu L'opporre la « linea rivoluzionaria »
la lotta di classe come costante storica che siano gli operai a decidere, non
allcl « linea economica », diceva il cor- l'esercito o la polizia o l'apparato di
(o quanto meno le «contraddizioni al-
l'interno del popolo » che possono di- rispondente jugoslavo, certamente non partito. E questi operai, stando alle ul-
ventare « antagonistiche » .in qualsia- risolve i problemi di fondo socio-eco- time notizie, vengono armati, malgra-
si epoca) non come pretesto di tipo nomici, ma Pechino ha lasciato « una do il giornale nipponico li dofinisca dei
staliniano, per sopprimere gli opposito- porta aperta con l'affermazione che sa- « comunaixl.i » che stanno « prenden-
ri, ma in base a una visione rigorosa ranno risolti in una fase successiva del- -+
L'ASTROLABIO - 22 gennaio 1967 29
Agenda internazionale
30
cronacl1e italiane
la e Volpe appunto perchè era investita del serrati i suoi archivi, se la Magistra-
caso la Magistratura? Il Tribunale ora, non
ammettendo prove fondamentali, come può tura non vuole ascoltarti? Non resta-
assumere una posizione definitiva su materia no che il gesto esemplare, la presa di
che per la parte essenziale è in possesso uni- posizione clamorosa, ma non per que-
camente della Commissione parlamentare an- sto ingiustificata, tali da richiamare sui
timafia? Non solo: in un colloquio avuto col
sottosegretario agli Interni, on. Lconctro Ama· rapporti mafia-politica non soltanto la
dci cui ho esibito gravi documenti in mio attenzione ma anche il deciso impegno
po;sesso, essendo assente il ministro Tavia~i del governo, del Parlamento, della
(a parte del colloq11io era presente anche 11 Magistratura.
capo della polizia italiana, prefetto Vicari),
mi sono sentito confermare che la sede natu·
raie della presentazione di tutti questi docu· Antimafia e M agistratura. Alcune
menti essendo in corso un processo sulla ma- rivelazioni contenute nella lettera di
teria, 'era il Tribunale stesso. Era forse errÌI·
ta l'indicazione?
Dolci non possono poi non lasciarci
Poichè ritengo che un processo dovrebhc
addirittura interdetti. Se è vero che
essere uno scavo verso la verità, una ricerca la Commissione Antimafia ha pratica-
in comune sia pure con diverse responsabi· mente sospeso i suoi accertamenti su
lità in cos~ienza non mi sento di partecipare Mattarella e Volpe, perchè la Magi-
alla' responsabilità di ~ma i~adeguata. indagine
in una materia da cut è dipesa e dipende la stratura era investita del caso, se il
vita e la morte di tante persone. Mi asterrò Sottosegretario agli Interni Amadei si
dal partecipare al proseguiment~ de.I .proces- è rifiutato di occuparsi delle nuove ac-
so: ed ho invitato formalmente 1 m1e1 corag- cuse raccolte da Dolci perchè « la sede
giosi e valenti avvocati - superando anche
certe loro perplessità di ordine giudiziario naturale della presentazione di tutti
- ad astenersi da ogni ulteriore opera di di- questi documenti, essendo in corso un
fesa, che non sarebbe da me accettata. processo sulla materia, era il Tribuna-
Chi ha cominciato a rompere il silenzio le stesso », se il Tribunale non vuole
pauroso - ed io finchè. sono viv_o, sarò ~n ascoltare altri testimoni e rifiuta
loro - troverà altre vie: ho piena fiducia
che la verità sa comunque farsi strada. l'acquisizione agli atti del secondo
So che i mafiosi, i loro amici e chi pauro- dossier dell'Antimafia, a chi rivolgersi
samente o interessatamente sta dalla lc:iro par- per chiedere giustizia? Come giudicare
te, potranno dire - come hanno ~1à alt.ra
volta detto - che in questo modo intendia- questo curioso conflitto di competen-
mo sottrarci al giudizio. Non è così, dal mo- ze che si risolve di fatto nel disinte-
mento che noi abbiamo chìe.co, e seguitiamo resse dei tre poteri per uno dei pit1
a chiedere (diversamente da chi, esplicita- gravi mali che affliggono il paese?
mente o meno, ha con perrinac!a contrastato
le nostre richieste di approfondire le prove),
un pieno - tanto meglio se .~apido - ~c
certarnento su rutto; tanto p1u eh;, ovv1<1
mente, il giudizio procederà anche in no.tra
assenza.
La conoscenza diretta di quanto male ab·
re della vendetta mafiosa, riferivano in pub- bia fatto e tuttora faccia il sistema clientela·
blica udienza su fatti che fino a quel mo- re-mafioso - il vero imputato in questo pro-
mento erano stati perlopiù sussurrati in grup- cesso non nascondiamocelo sottoponendo
peni i persone intime tra loro. e um'i!iando popolazioni intere dove esso al-
. Duiancc lo svolgimento del processo appa- ligna; la certezza che non si P.uò contr!buire
riva peraltro evidente la necessità di comple- in Sicilia, nel mondo •. allo sv1l~pp~ ~1 una
tare l'indagine su alcune circoHanze già ri- vita nuova eludendo 1 problemi, m1 impon-
sultate da indagare, su circostanze nuove in- gono questo passo. ~o conve~uto qua.nto so-
dicate man mano dai testi che deponevano; e pra con Franco Alas1a. Con nspetto, m fede
di sentire, a tal fine, autorevoli testimoni Danilo Dolci ».
che erano a diretta conoscenza dei fonda-
mentali fatti di causa. Fu per questo che, La lettera di Dolci non ha bisogno
nell'udienza del 23 novembre scorso, la mia
difesa, valendosi della facoltà concessa dal di alcun commento, anche se proba-
Tribunale con l'ordinanza del 24 maggio, pre- bilmente i suoi detrattori se ne ser-
sentò un'ulteriore indica1Jone di prove. viranno per accusarlo di fuggire di fron-
Ma il Tribunale, con la $Ua decisione del te a precise responsabilità giudiziarie,
9 dicembre scorso, rifiutando di accettare co-
pia degli altri documenti che avevo conse- di non aver fiducia nella giustizia e
gnato alla Commissione parlamentare antima- di ostacolarne il corso con colpi di MATTARELLA
fia sulla materia (60 riguardanti Mattarella e scena di sapore cinematografico. La ve-- sorrisi del ministro
35 Volpe), e rifiutando di ascoltare un solo
testimone ancora su una materia tanto grave
rita è, al contrario, che battersi contro
e apeua, contro le ~ue stesse iniziali disposi- la mafia e i suoi protettori si rivela og- E dire che le testimonianze raccolte
zioni, credo abbia oggettivamente reso impos- gi in Italia un'impresa di estrema diffi- da Dolci nei due dossiers non potreb-
sibile, forse perchè riteneva di essere ormai coltà che richiede perseveranza e co-
in possesso di sufficiente verità per esprime- bero essere più chiare. Oltre cento cit-
re il suo giudizio, di penetrare maggiormente
raggio non comuni. Come e a chi de- tadini italiani, uomini e donne di Si
nel fenomeno della mafia ed in particolare nunciare la vergognosa unione realiz- cilia che hanno abbandonato il vecchio
nei suo: rapporti con la politica. zatasi in Sicilia tra il potere mafioso tabù della diffidenza e del sospetto ver-
Pe r vere il quadro d'insieme, credo va- e non pochi esponenti del potere po- so lo Stato, hanno riferito con abbon-
dano anche tenuti presenti alcuni interroga- litico? Che fare se una parte della
tivi. E' vero che la Commissione parlamen- danza di particolari su episodi e cir-
tare antimafia ha praticamente fermato i suoi classe dirigente ti ostacola, se l' Anti- costanze relative ai rapporti intercorsi
lavori riguardo gli accertamenti su Mattare!- mafia continua a tenere gelosamente
-+
L'ASTROLABIO - 22 gennaio 1967
31
Cronache italiane
tra la mafia, l'ex Ministro Mattarella e l 'AMGOT; nominato nel 1946 Cava-
l'on. Volpe. E tutti hanno indicato co- liere della Corona d'Italia; fondatore
me grandi elettori e amici influenti dei nel 1953 della Banca Popolare di Mus-
due dirigenti democristiani i maggiori sumeli; candidato democristiano nel
1960 nelle elezioni amministrative di
esponenti della mafia siciliana. Ma chi
Mussumeli; arrestato nel 1964 e invia-
sono e quali precedenti hanno a loro
to al soggiorno obbligato a Lovere,
carico questi signori che si accompa-
in provincia di Como; arrestato nel
gnavano abitualmente a Mattarella e
1965 insieme a Frank Garofalo,
a Volpe nei loro giri elettorali e che Frank Coppola ed altri perchè impli-
hanno notevolmente contribuito con i
cato nel traffico internazionale degli
voti di cui disponevano alla fortun.i
stupefacenti.
politica dei due? Per tracciare una lo-
ro sommaria biografia è sufficiente ri- Qualche altra biografia. Ne' meno
farsi alle fonti più qualificate, alle sen- interessanti appaiono le biografie giu-
tenze della Magistratura, alle informa- diziarie degli altri uomini di rispetto i
zioni in possesso della polizia e dili- cui nomi ricorrono con maggiore fre-
DoLCI
gentemente raccolte dal collaboratore quenza nei dossiers di Dolci. Gaspare
di Dolci, Franco Alasia. Magaddino, di Castellammare del Gol-
teressi, ramificati ·nei più vari ambien- fo, anni 59: proposto a misure di
Notizie di un galantuomo. Di Giu- ti, non esclusi quelli politici ». E ve- sicurezza dalla Questura di Trapani 1'8
seppe Genco Russo, l'uomo comune- diamo il suo edificante curriculum: ottobre 1964 e da quella data scom-
mente indicato come il capo della ma- processato nel 1918 insieme con Ca- parso, probabilmente rifugiato negli
fia siciliana, amico - a quanto appa- logero Vizzini per associazione a de- Stati Uniti; nel luglio del 1965 gli
re dalle testimonianze - di Volpe e linquere, rapina, abigeato, corruzione viene spiccato mandato di cattura dal
Mattarella, cosl parla il Tribunale che di pubblico ufficiale; processato nel giudice Vigneri per associazione a de-
1922 per furto aggravato e nel 1925 linquere e traffico di stupefacenti. Giu-
lo condannò nel 1964 al soggiorno
per furto aggravato e associazione a
obbligato: « Non si spiega come il delinquere; accusato nel 1928 di qua-
seppe Magaddino, di Castellammare,
Genco Russo, persona sprovveduta in anni 32, figlio di Gaspare: pregiudica-
druplice omicidio, arrestato e poi pro-
qualsiasi campo morale, culturale e to, arrestato nel 1965 per associazio-
sciolto; arrestato nello stesso anno per
sociale, abbia potuto raggiungere ca- rapina, abigeato, furto aggravato e ne a delinquere, implicato nel traffico
riche pubbliche e private, tra le quali associazione a delinquere; arrestato e della droga. Diego Plaia, di Castellam-
alcune in Mussumeli, in seno al co- condannato a sei anni di carcere nel mare, anni 59: pregiudicato, sottopo-
mitato ECA ed al Comune, ed in cam- 1930 per avere guidato una pericolosa sto a soggiorno obbligato per misure
po provinciale in seno ad un organo associazione a delinquere che per otto di sicurezza nel Comune di Fresa Gran-
di partito politico, se non in virtù di anni aveva terrorizzato il territorio di din_ai, arrestato nd 1965, accusato di
quel tipico rispetto che lo ha posto tredici paesi; riabilitato nel 1944 da partecipazione al contrabbando degli
al centro di impalpabili trame ed in- una Giuria popolare nominata dal- stupefacenti. Giovanni Bonventre, di
Castellammare, cl'llni 66: emigrato da
ragazzo negli Stati Uniti, dove diventa
perchè? la seconda fa te.sto di quadro dell'ar- in breve uno dei maggiori esponenti
chitetto Detti, autore del plano rego- della malavita; partecipa nel 1957 .il
Firenze latore: rioostrulre t11on sul solco delle
brutture di ieri, ma secondo la çon-
famoso convegno mafioso di Apalachin;
cezione di una Firenze culturalmente ritorna in Sicilia nel 1960; è arresta-
E' uscito Il fasclçolo speciale dedi- ed economlcame-nte moderna e razlo- to nel 1965 per partecipazione al traf-
cato dal Ponte a Firenze dell'alluvione naie. Non è completo oel fasçlcolo - fico della droga. Schedato dal FBI col
e della ricostruzione. Questa rivista è maocato Il tempo - l'esame del
ha pagato assai bene li suo debito n. 8289845 e indicato nel rapporto
problemi e<:onomlcl, e del funziona-
verso la sua città, In modo degno della mento degli Istituti ed ordinamenti MacClellan come vice-capo della fami-
sua tradizione e del suo fondatore. attuali. Potrà esser ripreso suçcessl- glia di Cosa Nostra guidata da Joseph
An<:ora un ponte tra una tragedia e vamente.
l'awenlre. Bonanno. Franlc Garofalo, di Castel-
Ma è su un plano d'Interesse na- lammare, anni 57: emigrato da giova-
U fasclçolo ha un titolo quasi so- zionale specialmente Importante la Illu-
spensivo: • Firenze perchè •. A scio- minazione sulla ormai critica lnconcl- ne negli USA e rimpatriato nel 1957;
gliere l'Interrogativo Implicito Il let- liabilità tra la lentocrazia centrale e indicato nel rapporto MacClellan co-
tore è condotto dalla cronaca del le necessità sempre più urgenti della
dramma e dalla diagnosi del proble- vita locale. Difficlle çondurre Firenze
me consigliere della famiglia di B<>-
ml della resurrezione. Perçhè Firenze ad unità di visioni e di programmi, nanno, sospettato di estorsione, vio-
è stata In questo tempo di crisi la dittwile allo stato !tallano la sensibi-
testimonianza più sofferta delle di- lenza, assassinio e violazione della leg-
lità, l'attività, la Iniziativa su un pla-
sfunzioni della organizzazione statale no non romano. Firenze ha dato un
ge sugli alcoolici; arrestato nel 1965
ed è U t est dolorosamente più esem- esempio drammatlço e Illuminante di per traffico di stupefacenti. Vincenzo
plare del modi, necessità, metodi di
un rinnovamento urbanlstlço. responsabllltà locale. E oon solo Fi- Rimi, di Alcamo, anni 64 : accusato
renze: si può dire quasi tutta l'ltalla nel 1922 di omicidio e assolto per in-
Per la prima parte è eloquente il alluvionata.
quadro del fiorentino Agnolettl, toc- sufficienza di prove; imputato nel 19Ì3
cante quando rivive lo sforzo autono- Siamo al nodo della çrlsl più am-
mo e quasi disperato di llberazlone pia della società ltallana, ed è un per rapina e assolto per insufficienza
della popolazione e del giovani. Per dis<:orso da riprendere. di prove; fermato più volte tra il 1924
e il 1928 per sospettata attività ahi-
32
Cronache italiane
geataria e sempre rilasciato per « man- Mori. Vincenzo Martinez, di Marsala, aspettano i dirigenti di questo parti-
cata concretezza di indizi »; sottoposto anni 69: arrestato nell'agosto del 1965 to a chiedere, loro, che la luce più
nel 1930 a vigilanza speciale e con- per associazione a delinquere e traffi- completa sia fatta sul ruolo effettivo
dannato nel 1931 a 5 anni di confino co di stupefacenti. Dal rapporto della che Mattarella e Volpe hanno avuto
scontati ad Ustica; proposto nel 1949 squadra mobile di Palermo del 28 lu- nella vita politica siciliana e che han-
~r il confino di polizia; accusato glio 1965, foglio 47: «Punta avanza- no fatto pesare in termini di forza e
di omicidio nel 1962 e assolto; ta dell'organizzazione trapanese, Vin- di potere all'interno della D.C. e nei
attualmente in carcere. Cola Buccel- cenzo Martinez, più volte menzionato governi nazionali di questo ventennio?
lato, di Castellammare del Golfo; ac- nel presente rapporto, noto gangster O vogliono invece trincerarsi nella po-
cusato di omicidio nel 1921, di asso- italo-americano, abita in una villa in litica del quadrato difensivo già attua-
ciazione a delinquere e rapina aggra- contrada Dammusello di Marsala, più ta nei confronti di Togni e di Tra-
vata nel 1923, di rapina nel 1927, di volte centro di riunione di altri espo- bucchi e sostenere ad oltranza tutti i
rapina aggravata nel 1930 e sempre nenti della mafia ». democristiani di qualche rilievo, an-
assolto per insufficienza di prove. Dif- che se su di essi gravano pesanti in-
fidato nel 1963 e condannato nel 1964 Mafia e DC. Questi gli uomini che le terrogativi? E' comunque significativo
dal Tribunale di Trapani a 3 anni di testimonianze raccolte da Dolci indi· che almeno una parte della D.C. non
sorveglianza speciale. Giovanni Stelli- cano come i pilastri politici di un ex sia su queste posizioni e che, a svol-
n?, di Alcamo, dece<luto: capomafia Ministro e di un ex Sottosegretario, gimento inoltrato del processo Dolci-
~ ~ecchia famiglia di gabelloti, pre- entrambi membri del Parlamento ita- Mattarella, il Consigliere nazionale de-
g.IUdicato per omicidio, inviato al con- liano, entrambi autorevoli esponenti mocristiano Corghi, esponente della
fmo di polizia per 5 anni dal prefetto del partito di maggioranza. Ma che -+
LATERZA [Il)
Romain Rolland quella occasione - opera in profon-
dità, rompendo le vecchie barriere di
JEAN CHRISTOPHE potere e di corruzione attraverso un
dialogo continuo che è nello stesso
pp. 1.425, L. 5.000
tempo un ripensamento critico ed uno
Prefazione di Carlo Bo, tradu- stimolo alla ricerca dell'azione ». E an-
zione di Gianna Carullo. « I cora: « Ho parlato con molti lavora-
classici della letteratura ». tori, con molti giovani inoccupati e
con molti contadini: ovunque ho sen-
Ernesto
Rolland ripropone la figura
dell'artista-eroe ... La sua è
tito quale enorme distanza separa lo
Stato da questi cittadini. La perma-
Rossi
nenza della mafia - malgrado le ope-
la fede nell'uomo, la spe- razioni di polizia - , la sua attiva col
ranza in una umanità non laborazione col gangsterismo america-
più divisa da o~i secolari, no e col traffico della droga, l'inquina-
34