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Dal bicchiere
al piatto

Giovanni Tosolini,
figlio del fondatore della distilleria.

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Grappe e acquaviti d’uva non vanno considerate solo co- dal bicchiere al piatto
me bevande da assaporare durante o dopo il pasto, degu-
standole e abbinandole correttamente, ma si possono in-
tendere anche come parte integrante di un piatto. Ci si av-
ventura dunque nel magico mondo della cucina, dando ai
distillati il ruolo di ingrediente, e non più solo di bevanda.
Lo facciamo con l’aiuto di 24 chef blasonati, conosciuti in
Italia e all’estero per la loro indiscussa capacità ai fornelli e
per il loro estro, facendoci accompagnare in questo viaggio
Grandi distillati
«La nostra distilleria
volto alla scoperta di un nuovo modo di intendere la grap- ha tre generazioni
pa e l’acquavite d’uva da un’azienda che conosce molto be- di storia: ha iniziato
ne questi prodotti: la Distilleria Bepi Tosolini. Più di uno i mio padre e io sto
continuando con i miei
motivi di questa scelta: in primis perché i Tosolini credono figli. La grappa,
in questo nuovo modo di proporre i distillati, non avendo ormai, è entrata a far
parte dell’élite dei
timore di presentarli in vesti differenti da quelle consuete; distillati internazionali.
poi perché la grande varietà di vitigni che usano nelle loro I distillati di vinaccia,
grappe e acquaviti d’uva permette di avere un ventaglio di e soprattutto quello
d’uva, il Most, nato
prodotti dalle aromaticità differenti, in grado di abbinarsi a come evoluzione della
innumerevoli prodotti culinari; infine per l’artigianalità della grappa, occupano una
loro produzione nel rispetto della tradizione e della vera posizione interessante
sul mercato nazionale
cultura della grappa. e si stanno affermando
Partire da un grande prodotto vuol dire poter ambire a ri- sui mercati esteri».
sultati d’eccellenza. Giovanni Tosolini

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dal bicchiere al piatto

I Legni sono tra le produzioni


di maggiore vanto
della Distilleria Tosolini.

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La Distilleria Bepi Tosolini


La storia della Distilleria Bepi Tosolini ha inizio nel 1943,
quando il friulano Bepi Tosolini, acceso sostenitore della
propria regione e dei suoi prodotti, decide di creare una
grappa diversa, trasformando un distillato semplice, e mol-
to spesso rustico e ruvido, in un prodotto elegante desti-
nato a un pubblico raffinato quanto esigente.
Nel rispetto della sua nuova idea di grappa di qualità, Bepi La famiglia Tosolini
all’interno dell’azienda.
decide di produrre un distillato limpido e non più ambra-
to, come era uso fare all’epoca. A tale scopo cambia il me-
todo di affinamento, abbandonando le tradizionali botti di
rovere fino ad allora utilizzate, a favore di quelle di frassino, 27
in grado di realizzare una grappa di colore bianco, limpida dal bicchiere al piatto
e trasparente; non solo, Bepi scopre che il frassino riesce
altresì a esaltare i profumi e le caratteristiche organoletti-
che del distillato.
Per perseguire il suo sogno, Bepi fa appositamente costrui-
re degli alambicchi a vapore con azionamento manuale,
che ancora oggi vengono utilizzati in azienda. L’alambicco a
vapore, infatti, non agisce in modo invasivo nei confronti
della vinaccia o dell’uva, bensì è delicato e rispettoso dei Qualità superiore
profumi e degli aromi. «Da sempre la mia
La Distilleria Bepi Tosolini oggi distilla soltanto nel periodo famiglia vive tra
della vendemmia e vanta, oltre alle otto caldaie a vapore alambicchi e vigneti.
Il nostro obiettivo
tradizionali con colonna, altri due alambicchi a bagnomaria è ottenere il miglior
e l’originale alambicco Charante per la produzione del prodotto, come
il Most. Terminiamo
Most. la distillazione con
Animati dalla stessa filosofia di qualità di Bepi, scomparso la fine della
nel 1991, oggi gestiscono l’azienda il figlio Giovanni con la vendemmia
per mantenere il gusto
moglie Edda e i figli Giuseppe, Bruno e Lisa. e il sapore dell’uva.
Da tre generazioni, ritmi e regole di produzione, affinamen- Seguiamo regole
to e invecchiamento sono rimasti uguali: i prodotti, però, di oltre sessant’anni
di storia per offrire
sono cambiati nel tempo e la loro qualità è in continua cre- il meglio della
scita. Emblema dell’azienda e risultato della strenua ricerca produzione italiana».
della qualità nella distillazione, si distingue fra tutti i prodot- Giuseppe Tosolini

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dal bicchiere al piatto

ti della distilleria il Most, ottenuto dalla distillazione del mo-


sto di pregiate varietà d’uva provenienti dalle zone DOC
Collio, Colli Orientali e Grave del Friuli, le stesse zone in cui
si producono i migliori e più rinomati vini friulani. La dop-
pia distillazione rende l’acquavite d’uva ancora più com-
plessa e intrigante al palato e al naso.Viene prodotta sia co-
Grappe e moda me monovitigno sia come blend di vitigni. Le peculiarità del
«La Grappa è divenuta
portavoce della nostra Most sono ben rappresentate dalle parole di Giuseppe To-
cultura. Abbiamo solini, nipote del fondatore della distilleria: «L’innovazione
voluto celebrare del Most è quella di racchiudere nell’alambicco non solo la
il Most attraverso
l’interpretazione buccia ma anche il succo e la polpa dell’uva, parti fonda-
di grandi stilisti come mentali per conferire al distillato quei profumi e quella de-
Etro, Gattinoni,
Missoni, assieme
licatezza che la grappa non può regalare. Ecco quindi il
alla secolare tradizione grande successo del Most. Il pubblico di appassionati è in
dei maestri vetrai costante aumento, e anche le signore cominciano ad ap-
di Murano, creando
capolavori che hanno prezzare la delicatezza di questa pregiata acquavite d’uva. I
portato il Most giovani riscoprono il piacere del buon bere sia nei ristoran-
nel mondo e nella più ti che nei wine bar, oggi sempre più di moda, ai quali è de-
lussuosa cornice della
moda: i magazzini dicata in esclusiva la produzione del Most. Una scelta che
Harrods a Londra.» rispecchia la nostra produzione artigianale e di alta qualità.
Lisa Tosolini Le uve prescelte per la produzione sono davvero speciali:

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il raro Picolit, caratteristico del Friuli, la Ribolla Gialla, il Ra-


mandolo, il Fragolino, il Moscato Rosa e, in esclusiva per la
serie storica, la Ribolla Nera».
Oltre che per le acquaviti d’uva, la Distilleria Bepi Tosolini è
rinomata per le sue grappe; d’altronde non potrebbe che
essere così, primo perché l’azienda è nata proprio produ-
cendo grappa, poi perché in Friuli Venezia Giulia la grappa
ha un ruolo di elezione nell’ambito degli spiriti.
Le materie prime provengono dalle zone DOC del Collio,
dei Colli Orientali e delle Grave del Friuli, da fornitori sto-
rici della distilleria, lunghe e lontane collaborazioni che con-
sentono di selezionare e controllare la produzione d’uva e 29
la successiva raccolta delle vinacce. dal bicchiere al piatto
Completano la gamma produttiva della distilleria I Legni, ac-
quaviti e grappe prodotte in quantità limitata e maturate in
barrique di rovere d’Allier o frassino nelle cantine private
della famiglia Tosolini. Si tratta di distillati nobili, da medita-
zione, dotati di grande personalità, dagli aromi e sapori
complessi, intensi e persistenti. La filosofia della famiglia To-
solini si basa sull’attenta selezione della materia prima e sul-
la cura di ogni fase della lavorazione.

Bepi Tosolini, il fondatore


dell’azienda, con una delle bottiglie
della serie storica.

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