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La compatibilità

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La compatibilità riguarda gli aspetti di interazione


tra il dispositivo medico e l’organismo ospite

La compatibilità è un fenomeno dinamico


con condizioni iniziali non sempre note
Tipi di compatibilità
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anatomica

funzionale

biologica

chirurgica
Fattori che influenzano le esigenze di compatibilità

1. permanente
durata dell'applicazione 2. temporanea
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3. periodica

1. extracorporea
2. intracorporea
posizione dell'applicazione
3. percutanea
4. tipo di tessuti a contatto

tipo di funzione 1. vitale


2. non vitale
La biocompatibilità
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Definizione (Consensus Conference, 1986):


la biocompatibilità è la capacità di un materiale di
determinare, da parte di un sistema vivente, una
favorevole reazione alla sua presenza in una
specifica applicazione

Il sistema biologico non è in grado di valutare gli effetti


globali, ma solo quelli locali
La biocompatibilità
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tossicità (locale/sistemica), allergia, alterazioni

interazione
biomateriale all’interfaccia tessuto

corrosione, degradazione

dispositivo applicazione
La risposta dei tessuti al danno

Compatibilità chirurgica
Per applicare un dispositivo impiantabile occorre produrre una lesione
tissutale
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La risposta fisiologica alla lesione tissutale è il processo infiammatorio


Il processo infiammatorio è un processo di guarigione che ripristina la
continuità del tessuto
lesione tissutale

processo infiammatorio infezione

fase proliferativa

fase di rimodellamento
casi particolari:
ossa
fase di cicatrizzazione
sierose
Le sierose

Le sierose sono tessuti che rivestono alcuni organi mobili


facilitandone i movimenti rispetto alle strutture fisse adiacenti
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pericardio pleura peritoneo


Le sierose

Le sierose sono costituite da due foglietti


capaci di scivolare l’uno sull’altro grazie
ad un fluido lubrificante interposto foglietto
parietale
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(esterno)

organo

esterno

La cicatrizzazione di una sierosa


in genere provoca aderenze foglietto
che ne limitano la funzione viscerale
(organo)
La risposta dei tessuti ai corpi estranei

Come risultato del processo infiammatorio la risposta di un organismo a un


corpo estraneo è quella di espellerlo per via meccanica o chimica
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Il corpo estraneo può essere espulso quando è movibile e superficiale.


In alternativa viene isolato con una capsula fibrosa di
connettivo amorfo

Se la sostanza è fluida o particolata può essere


aggredita e espulsa per via metabolica

Il tentativo di rimozione è attuato mediante cellule giganti


polinucleate dette macrofagi

Quando il corpo estraneo non può essere eliminato la sua


presenza altera gli effetti del processo infiammatorio
La risposta dei tessuti ai corpi estranei

RISPOSTA MINIMA
materiali inerti: gomme siliconiche, PTFE, ceramici, leghe di Ti e Co
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 impianto incapsulato da un sottile strato fibroso

RISPOSTA INDOTTA CHIMICAMENTE


materiali bioassorbibili: acido polilattico, suture assorbibili
 modesta risposta infiammatoria acuta
materiali degradabili: polimeri con additivi tossici, metalli corrodibili
 grave risposta infiammatoria cronica

RISPOSTA INDOTTA FISICAMENTE


 materiali usurabili: in genere polimeri (UHMWPE, PMMA), anche metalli
risposta infiammatoria al particolato
materiali porosi
 crescita di tessuto nei materiali porosi
Gli effetti sui polimeri

differenti arrangiamenti molecolari


POLIMERI degradazione
rottura dei legami
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riduzione del peso molecolare

peggioramento delle proprietà


meccaniche (rottura catene, depolimerizzazione)

effetti chimici: generazione di prodotti di scarto

H H H H H H H H
-C-C-C-C- -C-C C-C- + HCl
H Cl H Cl H Cl
esempio: degradazione del PVC
Gli effetti sui metalli

rilascio di ioni nell’ambiente


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METALLO corrosione
danneggiamento della struttura

rilascio di ioni nell’ambiente tossicità


sensibilizzazione

danneggiamento della struttura rottura

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