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DIRITTO PRIVATO
Docente: Alessandro Martini
a) Soggetto e parte
La parte è il centro di interessi che può essere formata da un soggetto o anche da più
soggetti che perseguono un unico interesse: parte plurisoggettiva.
Si distingue:
In genere il negozio giuridico è posto in essere e concluso dal soggetto nella cui sfera
giuridica è destinato a produrre effetti giuridici: parte formale e parte sostanziale coincidono.
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la dichiarazione altrui svolgendo funzioni analoghe a quelle di una lettera o di un telegramma;
pertanto il nuncius:
- deve avere la sola capacità di comunicare, ossia essere in grado di riferire le parole
che gli sono state dette indipendentemente dal fatto che le capisca o meno;
b) La rappresentanza
Si distingue:
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(rappresentanza volontaria) o dalla legge (rappresentanza legale).
Tale potere comprende sia le facoltà di dichiarare che l’atto è compiuto a nome del
rappresentato sia quello di formare la volontà negoziale secondo le direttive fornite
dall’interessato;
- gli effetti diretti del negozio nella sfera giuridica del rappresentato: il
rappresentante che stipula in nome del rappresentato è parte in senso formale, mentre
la parte in senso sostanziale è il rappresentato, il quale assume la titolarità del rapporto
contrattuale.
Al rappresentato viene imputato l’intero rapporto e non singoli effetti prodotti dal contratto:
il contratto concluso dal rappresentante in nome e nell’interesse del rappresentato produce
direttamente effetto nei confronti di quest’ultimo (art. 1388 c.c.).
- il terzo che contratta col rappresentante può sempre esigere che questi giustifichi
i suoi poteri e, se la rappresentanza risulta da un atto scritto, che gliene dia una copia da lui
firmata (art. 1393 c.c.).
Per quanto riguarda l’ambito della rappresentanza, in generale tutti i negozi si prestano ad
essere oggetto di rappresentanza; sono esclusi:
- secondo alcuni gli atti non negoziali, che non presuppongono la volontà degli effetti;
secondo altri, però, anche per questi atti è ammessa la rappresentanza; es.: il rappresentante
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può fare comunicazioni, diffide, pagamenti.
La procura è un negozio:
- unilaterale: in quanto si perfeziona con la dichiarazione di volontà del suo autore senza
che occorra il consenso del destinatario;
- preparatorio nel senso che è funzionalmente predisposto al negozio che deve essere
successivamente compiuto dal rappresentante (negozio rappresentativo);
- secondo altri non recettizio in quanto la conoscenza non è funzionale all’effetto e non
risponde ad una esigenza di tutela dell’interessato;
- che non obbliga a compiere l’atto in nome e per conto del rappresentato (il
dominus): es.: se un soggetto attribuisce ad un altro mediante procura l’incarico di vendere la
casa potrà anche rischiare che la casa non sia mai venduta qualora il procuratore preferisca
occuparsi di altri affari. Il dominus può obbligare il rappresentante alla gestione dell’affare con
un negozio di gestione col quale si regolano i rapporti tra rappresentante e rappresentato;
tipico è il contratto di mandato mediante il quale una parte si obbliga a compiere uno o più
atti giuridici per conto dell’altra (art. 1703 c.c.):
La procura:
- deve essere conferita con la stessa forma prescritta per il negozio che il rappresentante
deve concludere (art. 1392 c.c.): è quindi una forma per relationem che si determina in
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riferimento all’atto da compiere in quanto non è richiesta per la procura alcuna forma ad
substantiam; es.: la procura a vendere un bene immobile esige a pena di nullità la forma
scritta stabilita dalla legge per l’atto di compravendita di beni immobili (art. 1350, n. 1, c.c.).
- il contratto da stipulare in nome e per conto del rappresentato non sia a lui
vietato (art. 1389, 2° comma, c.c.); es. il rappresentante non può acquistare beni in nome e
per conto del rappresentato al quale è vietato l’acquisto di tali beni (es.: art. 1471 c.c.).
Quindi:
- nei casi in cui è rilevante lo stato di buona o mala fede, di scienza o di ignoranza di
determinate circostanze, si ha riguardo alla persona del rappresentate salvo che si tratti di
elementi predeterminati dal rappresentato (art. 1391 c.c.); però in nessun caso il
rappresentato che è in mala fede può giovarsi dello stato d'ignoranza o di buona fede del
rappresentante (art. 1391, 2° comma, c.c.).
La procura:
- può modificarsi quando variano gli elementi del negozio da concludere es: il prezzo o la
quantità di una merce;
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- può estinguersi per revoca e per altre cause.
La procura generale è sempre revocabile; si ritiene che la procura speciale può essere
irrevocabile, applicando in via analogica le norme dettate per il mandato e precisamente:
- quando la procura è conferita da più persone con un unico atto e per un affare comune
(procura collettiva), in tal caso la procura non può essere revocata separatamente dal
singolo rappresentante, salvo che ricorra giusta causa (cfr. art. 1726 c.c.); es.: i
comproprietari conferiscono la procura a vendere non le singole quote, ma il bene comune
nella sua interezza.
E’ quindi sufficiente rendere nota le modificazioni e la revoca con mezzi idonei; es.:
pubblicazione sui giornali o altro mezzo di informazione; se gli interessati hanno già avuto
conoscenza della revoca questa è a loro opponibile anche se non vi sia stata la comunicazione
da parte del revocante.
Dal momento in cui il rappresentante ha avuto conoscenza dell’avvenuta revoca, egli deve
astenersi dallo svolgere attività rappresentativa.
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Le cause di estinzione della procura diverse dalla revoca non sono opponibili ai terzi che le
hanno ignorate senza colpa (art. 1396, 2° comma, c.c.).
Una tipica ipotesi di conflitto di interessi è il contratto con se stesso: il contratto che il
rappresentante conclude con se stesso in proprio o come rappresentante di un'altra parte (art.
1395 c.c.).
Nel contratto con se stesso si ha un unico soggetto che assume due parti.
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Il contratto con se stesso:
Si distingue tra
- difetto di potere: quando il soggetto agisce come rappresentante di altri senza avere
alcun potere (falsus procurator);
- né per il rappresentante perché non era con lui questo che il terzo intendeva
costituire il rapporto contrattuale;
- è vincolante tra il falso rappresentante ed il terzo contraente che non può recedere
unilateralmente dall’impegno preso, se non con un accordo con lo pseudo-rappresentante (art.
1399, 3° comma, c.c.);
La ratifica :
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- integra il difetto di legittimazione del rappresentante;
- deve essere compiuta entro il termine di decadenza eventualmente stabilito dal terzo
contraente allo scopo di evitare che la situazione di pendenza possa protrarsi a tempo
indefinito in pregiudizio del terzo; trascorso tale termine il rappresentato non può più ratificare
il contratto (art. 1399, 4° comma, c.c.);
- ha effetto retroattivo, ma sono salvi i diritti dei terzi (art. 1399, 2° comma, c.c.);
- non sussiste se, con colpa, il terzo contraente ha confidato nella efficacia del
contratto (art. 1398 c.c.).
- il presunto rappresentato non risente degli effetti del negozio concluso dal falsus
procurator, che gli è estraneo;
- il terzo contraente può chiedere i danni subiti per aver confidato, senza colpa,
nell’efficacia del contratto (art. 1398 c.c.).
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- se il terzo abbia senza sua colpa confidato nella realtà di tale legittimazione; la
situazione di apparenza creata o causata dal rappresentato deve esser tale da
giustificare l’affidamento di una persona normalmente diligente. L’apparenza non rileva
se il terzo conosceva o avrebbe dovuto conoscere con ordinaria diligenza, la situazione
reale.
Es.: il contratto per persona da nominare veniva usato nelle aste pubbliche per
consentire a persone di elevato rango sociale di non comparire e dare il proprio nome durante
l’asta; oggi è usato nei preliminari di compravendita ove il promittente acquirente si obbliga a
comprare per sé o per persona da nominare.
In sostanza, al momento della conclusione del contratto una parte si riserva la facoltà di
nominare la persona nella cui sfera giuridica il negozio deve produrre effetti.
Con l’atto di nomina (electio amici) il terzo subentra quale parte sostanziale del contratto in
sostituzione o in aggiunta allo stipulante acquistando con effetto retroattivo diritti ed obblighi
derivanti dal contratto.
Quanto alla natura giuridica il contratto per persona da nominare è una particolare figura
di rappresentanza:
La dichiarazione di nomina è:
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- recettizia: deve esser comunicata alla controparte (promittente);
- deve essere effettuata nel termine di tre giorni dalla stipulazione del contratto; le
parti possono anche stabilire un termine più lungo (art. 1402 c.c.), ma ai fini fiscali se la
nomina è fatta oltre il terzo giorno si considera come se lo stipulante avesse acquistato in
proprio e poi alienato ad un terzo;
La mancanza del potere rappresentativo comporta l’inefficacia della nomina che tuttavia può
essere accettata dal terzo. Tale accettazione viene intesa come ratifica in quanto supplisce
all’originario difetto di potere rappresentativo dello stipulante;
- deve essere fatta a pena di nullità nella stessa forma usata per il contratto intercorrente
tra lo stipulante e promittente (art. 1403, 1° comma, c.c.); es. se il contratto è stato stipulato
per atto pubblico, anche la nomina deve essere fatta per atto pubblico.
- è soggetta allo stesso regime di pubblicità del contratto cui inerisce (art. 1403, 2°
comma, c.c.); se il regime è quello della trascrizione occorre trascrivere l’atto di nomina.
Se:
d) La cessione de contratto
Es.: l’appaltatore (cedente) con il consenso del committente (ceduto) cede ad altro
imprenditore (cessionario) il contratto d’appalto; il cessionario subentra al cedente in tutti i
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diritti ed obblighi che derivano dal contratto originario ceduto; pertanto il cessionario ha
l’obbligo di eseguire l’opera appaltata, e il diritto di pretendere il corrispettivo nonché tutti gli
altri diritti ed obblighi che scaturiscono dal contratto.
- la vicenda soggettiva del contratto: cioè la successione inter vivos a titolo particolare
di un terzo nella posizione contrattuale di uno dei contraenti originari;
Sono cedibili i contratti con prestazioni corrispettive non ancora eseguite, cioè i
contratti onerosi, e non quelli a titolo gratuito.
- non ha una causa propria, ma si caratterizza per il suo oggetto assumendo di volta in
volta la causa che giustifica l’operazione; perciò può avere:
- deve rivestire la forma del negozio che viene ceduto (forma per relationem); il
legislatore non disciplina la forma del negozio di cessione del contratto, ma la dottrina ritiene
che la cessione di contratto, come ogni negozio accessorio o modificativo di altro negozio, deve
osservare la forma di questo.
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terzo nei rapporti derivanti dal contratto; in tal caso la sostituzione è efficace nei suoi confronti
dal momento in cui le è stata notificata o in cui essa l'ha accettata;
- se tutti gli elementi del contratto risultano da un documento nel quale è inserita la
clausola "all'ordine" o altra equivalente (contratto all’ordine), la girata del documento
produce la sostituzione del giratario nella posizione del girante.
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In tale ipotesi al contratto base si aggiunge un nuovo contratto che ha per oggetto
posizioni giuridiche derivanti dal primo.
Il subcontratto:
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