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Linea= linea\ filo

Lydia autem nullum aliud ornamentum habet, quia pecuniosa non est, neque pecuniosus est amicus eius.

Lidia però non ha nessun altro gioiello ha, perche non è riccca, nemmeno il suo amico è ricco.

Clamo= gridare Ornamenta= gioielli

Lydia: "Consiste, Mede! Aspice illam tabernam! 6, quam pulchra sunt illa ornamenta!" Lydia tabernam
Albini digito monstrat.

Fermati, mede! Guarda

Medus se vertit, tabernam vi det, cum Lydia ad tabernam adit. Medus et Lydia ante tabernam consistunt.
Albinus eos salutar et margaritas 45 in linea ante oculos Lydiae tenet: Albinus Lydiae margaritas ostendit.

Medo si gira, si avvicina al negozio, co lidia , medo e lidiia vicino al negiozio si fermano

In questo gioiello ci sono 20 grosse perle non sono belle queste perle?

La mia amica ha molte perle

Ma in questo negozio ci sono molti altri gioielli

Abino mostra a loro tre anelli senza pietre preziose, non sono belli questi gioielli?

Medo e lidia guardano i gioielli, lidia: in queste anelli non ci sono pietre preziose, medus quante monete
costano i gioielli con pietre preziose? Abino mostra l’anello con le pietre.

Questo anello costa 100 monete

Cosa

Questo anello costa cento sestersi

Centum sestersi? Questo è un grande ore

Immo =anzi

Ille post te= quello dietro di te

Quantum= quanto

Consto=costare vuole l’ablativo,

illius= pronome dimostrativo è invariabile

tantus…quantus= tam magnus… quam= tanto grande quanto

convenit= convenire, non è adatto

aspice= guarda aliae=alter vacui= vuoti id=questo Tabernarii= negozianti

nimmis parvus= troppo piccolo rursus=di nuovo tabernam= negozianti

pronomi

hic

cuius= del quale\ di qui

quarum= dei quali quārum= delle quali in quā= in qui


hanc= questo

alii\alia\aliud= aggettivo indefinito (altro) Ceteri=i rimanenti\ gli altri tolta una parte

unos= un unico -que= preposizione enclitica significato E Aut= o questo o quello

aspicio, aspicit, aspiciunt…. 3 coniugazione in io

Hic= questo Heac= questa Hoc=a questo

His= questi Huius= questi pronome \aggettivo dimostrativo genitivo singolare

Quam= quanto\ avverbio esclamativo

Pag 61 familia romana

Illa\illam\illius\illum= (per indicare cosa o persona lontana da chi parla e da chi ascolta, nello spazio e nel
tempo) quello, quella, quella cosa.

Tantus= tam magnus

Quantus= quanto magnus

Verbi in terza coniugazioni in io :

accipe

satis= abbastanza

Nimmis= troppo grande

In quibus= nelle quali\ alle quali quorum= dei quali

Terza declinazione= temi diversi: inconsonanti e temi in i

Temi apparentemente in i come canis

Problema terza declinazione e che tanti nominativi sono diversi

montes= parola in consonante con declinazione fonetica

quando una dentale incontra la esse la dentale sparisce

sol= parola mono sillabica terza congugazione.

montes al genitivo plurale è montium come le parole della 3 declinazione in I

Il pastore da a acqua e cibo alla pecora nera e alle pecore bianche. Il pastore è nel campo con una pecora
nera e 99 pecore bianche. Le pecore mangiano la pecora nel campo e bevono dal riscello, ruscello che si
trova tra il campo e il bosco.

Il cane non mangia l’erba e nemmeno il pastore mangia l’erba. Il cibo del pastore è il pane che si trova nel
sacco, giulio da il pane al suo pastore, il pastore da il cibo al cane. Perciò il cane ama il pastore. In Italia
ci sono molti pastori. Colui che va per la via apia da Roma a brindisi vede molti pastori nei campi, il numero
dei pastori è grande i padroni danno il cibo ai pastori i pastori danno il cibo ai cani. Oltre il campo ci sono i
monti. Nel campo c’è un colle, il colle è un piccolo monte, nel colle c’è un albero. Nella foresa ci sono molti
alberi. Le pecore non sono nella foresta ma sono nel campo. Nelle foreste e nei monti ci sono i lupi, nelle
valli non ci sono i lupi. Il sole è nel cielo nel cielo non si vede nessuna nuvola, il cielo è sopra la terra, monti,
valli, campi e foreste sono sulla terra, sole e nubi sono nel cielo sopra questo campo non ci sono le nuvole e
cosi il sole splende sul campo. Il pastore cammina sotto il sole sotto l’albero invece c’è l’ombra. Il pastore
che non vede nuvole nel cielo con il cane e le pecore si dirige verso l’ombra. Ora chiede dove c’è l’ombra

Anche le pecore cercano l’ombra il pastore conduce le sue pecore verso l’albero. Ecco il pastore è disteso
al’ombra dell’albro con il cane e le pecore. L’albero da ombra al pastore il cane e le pecore, ma la pecora
nera con poche altre giace al sole. Il pastore che è stanco chiude gli occhi e dorme il cane non dorme,
mentre il pastore andò sull’erba, la pecora nera si allontana dalle altre e si dirige verso le altre, beve l’aqua
dal ruscello e si dirige nella foresta. Il cane abbaia, bau bau, il pastorea apre gli occchi e non vede la pecora
nere, conta le pecore, 1 2 3 …99, nessuna pecora bianca non è presente ma non c’è la pecora nera,
pastore e il cane lasciano le pecora biance e entrano nella foresta.

Mentre le altre pecore sono contate dal pastore la pecora nere vaga nella foresta dove non c’è nessun
sentiero. La pecora che è ormai lontana dal pastore e le altre pecore, non vede il sole e le

Vestigium= impronta\ indizio\ cosa che rimane in ricordo di qualcosa che è successo. A terra tra gli alberi ci
sono tracce del lupo, dove è il lupo in carne e ossa, non è lontano. La pecora vede a terra le tracce de lupo e
non vede il lupo stesso, e cosi non teme il lupo. La piccola pecora senza timore vaga tra gli alberi

Relinquunt= abbandonare Querit= cerca

Edo es est dum=mentre errat= vagare autem=invece\ in realtà davvero veramente ducit=

Il lupo è vicino alla pecora, il pastore e il cane sono lontano da essa, il lupo che non ha cibo vaga nella
foresta. Il lupo cerca il cibo nella foresta, mentre il pastore e il cane cercano la pecora nera. Il pastore parla
con in cane: dove è la pecora nera? Si cane cerca la pecora e trovala. Il cane cerca la pecora e trova in terra
le tracce di essa e non trova la pecora in carne e ossa. Il pastore: ecco le tracce della pecora, ma dove è la
pecora nera conducimi adessa cane, il cane

Il lupo ulula sia la pecora sia il cane sentono il lupo. Il cane coree la pecora si ferma, la pecora si ferma
mentre il lupo arriva. La pecora bela. Ecco il lupo che è davanti alla pecora, ormai la pecora vede il lupo
stesso davanti a se. Gli occhi del lupo brillano come pietre preziose. La piccola pecora chiude gli occhi e
spetta i denti del lupo. Il lupo cerca di afferrare con i denti il corpo della pecora. Ma ecco accorre il cane, il
lupo si gira dalla pecora verso il cane. Il cane che si gira verso il lupo e batte i denti. Pastore che ormai è
vicino grida: aggredisci il lupo, il cane che sente il padrone agredisce il lupo, il lupo però lascia la pecora e va
verso la montagna.

Anche il pastore accorre e guarda la sua pecora e giace per terra. Sul suo corro ci sono le tracce dei denti
del lupo. La pecora apre gli occhi e bella al suo pastore. Il pastore è contento e porta la pecora

Lontano sulla montagna ulula il lupo

Collis= tema in liquida

Capitolo 10

Uccelli=

Pesci= piscis

l’uccello ha due ali, l’uomo ha due piedi, il pesce che nuota muove la coda, quando un uccello vola le ali si
muovono quando un umomo cammina il piedi si muovonon, quando un pesce nuota si muove la coda. Chi
cammina lasci in terra delle improne, chi nuota o vola non lascia impronet. Nel giardino e nella foresta ci
sono molti uccelli, il cane guarda gli uccelli che volano tra gli alberi, il cane non vola infatti non ha leali,
neanche
quod= esisete come congiuncione causale, poiché perché.

ut= avverbio modale o congiunzione e significa come

enim= infatti, enim è sempre preceduta da almeno due parole.

Nemos= pronome indefinito nessuno

Nemos= pronome indefinito nessuno

Anima= respiro

animale è chi respira animalia= nominativo

capitolo 11

crus= gamba

pes= piede

sopra la testa ci sono i capelli

Caput est super collum. Sub collo est pectus. In pectore cor et pulmones sunt. In corde est sanguis, qui per
venas ad cor fluit. Color sanguinis est ruber. Infra pulmones est iecur et venter. In ventre cibus est. Cor,
pulmones, iecur, venter sunt viscera hiimana.

Il capo è sopra il collo. Sotto il collo c’è il petto. Nel petto ci sono il cuore e i polmoni. Nel cuore c’è il sangue
che attraverso le vene fluisce al cuore. Il colore del sangue è rosso. Sotto i polmoni c’è il fegato e lo
stomaco. Nello stomaco c’è il cibo. Il cuore, i polmoni, il fegato e lo stomaco sono le viscere umane

Homo qui ventrem malum habet cibum sumere non potest, neque is sanus, sed aeger est. Homo sanus
ventrem bonum, pulmones bonos, cor bonum habet. Medicus ad hominem aegrum venit eumque sanum
facit. Medicus est vir qui homines aegros sanat, sed multi aegri a medico sanari non possunt.

Un uomo che ha lo stomaco cattivo\ malato non può prendere cibo, egli non è sano ma malato. L’uomo
sano ha lo stomaco, i polmoni e il cuore in buona salute. Il medico viene dall’uomo malato e lo fa rende
sano. Il medico è un uomo che guarisce gli uomini, ma molti maltati dal medico non possono essere sanati.

Estne sanus Quintus? Non est: pes ems aeger est. Puer super lectum iacet. Aemilia et Syra apud puerum 30
aegrum sunt. Mater apud eum sedet manumque eius tenet. Syra non sedet, sed apud lectum stat. Quintus
iacet. Aemilia sedet. Syra stat.

È sano quinto? Non è: il piede di lui è malato. Il bambino è sopra il letto. Emilia e siria vicino al bambino
malato sono. La madre vicino a lui è seduta e tiene la sua mano. Siria non è seduta se vicino al letto è

Aemilia: "Ecce malum, Quinte." Aemilia puero aegro malum rubrum dat, neque 1s 35 malum esse potest.
Mater ei poculum aquae dat. Aemilia: "Bibe aquam modo!"

Ecco una mela

Emilia da al bambino malato una mela, ma il bambino non puo manfiare la mela.

poculum aquae= calice di acqua

Mater caput Quinti sustinet, dum puer aquam bibit. Aemilia: "Iam dormi, Quinte! Dormi bene!" CAP. XI 40
Mater manum ponit in fronte filii: frontem eius tangit
La madre mette la mano sulla frote del figlio.

. Quintus oculos claudit atque dormit. atque = et II Hilius, qui cum Syro servo in atrio est, imperat: "i ad
oppidum, Syre, atque medicum arcesse!"

Hilius, qui cum Syro servo in atrio est, imperat: "i ad oppidum, Syre, atque medicum arcesse!" Medicus
Tusculi habitat. Hilius servum suum Tuscu45 lum ire iubet atque medicum arcessere. Syrus equum ascendit,
ad oppidum it, medicum arcessit. Servus cum medico ad villam revenit. Medicus interrogat: "Quis
aegrotat?" Hilius: "Meus Quintus filius aegrotat; ambulare non 50 potest." Medicus: "C

Giulio che è con il servo sirio in atrio, impera: vai in citta, sirio e fai venite il medico. Il medico abita a
tuscolo.

Iulios comanda che il suo schiavo vada a tuscolo e chiami il medico. Sirio monta a cavallo va in citta, chiama
il medico. Lo sciavo con il medico ritorna alla villa. Il medico chiede: chi sta male? Giulio: mio filio quinto,
non puo camminare.

Medicus: "Cur ambulare non potest?" Hilius: "Quia pes eius aeger est. Puer stultus est, medice: nidum in
arbore reperit, arborem ascendit, de arbore cadit! Itaque pedem aegrum habet nec ambulare potest. Nec
modo pede, sed etiam capite aeger est." 60 Hilius medicum ad cubiculum Quinti ducit. Medicus cubiculum
intrat, ad lectum adit atque puerum aspicit. Qu1ntus quietus super lectum iacet nec oculos aperit. Medicus
puerum dormire videt.

Il medico: perche il suo piede è malato, il bambino è stupido trova un nido sull’albero, sale sull’albero e
cade dall’albero. anche alla testa è malato

Giulio conduce il medico alla stana da letto di quinto.

de+ ablativo= moto da luogo se dall’alto verso il basso.

Nec= e non

Syra, guae male audit, id quod medicus dicit audire non potest; itaque interrogar: "Quid dicit medicus?"
Aemilia (in aurem Syrae): "Medicus 'puerum dormire' dicit."

Sira che sente male, non puo sentire quello che il medico dice, allora chiede: cosa dice il medico?. Amelia:
medico dice che il bambino dorme.

Modo= soltanto\ almeno

Quinto apre gliocchi, quinto vede il medico essere presete. Il bam

Il bambino apri

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Quinto apre la bocca e mostra la lingua al medico

Il medico vede che la lingua di lui è rossa, sira cosa dice, ameli: dice che la lingua di lui è rossa.

Il medico osserva anche i denti di quinto e vede che tra i denti bianche c’è ne è uno ner, nn è sano il dente
nero. Medico

Iubet= ordina

Atque= e
Il medico osserva il piede di quinto e preme il dito al piede, il medico tocca i dito di lui, il bambino sente il
dito del piede delmedico, il bambino: eo ei fa male.

Il medico rivolto a giuli: tieni fermo il piede del bambino, a amelia tieni la coppa, al bambino: chiudi gli
occhi. Il medico ordina a quinto di chiudere gli occhi perche ha paura del bisturi del medico.

I capelli si drizzano il quore palpita e il medico apre la vena

Puta= credere pensare

Iecinoris= genitivo iecor

bisogna dire è un plurale tantum l’espressione PLURALIA TANTUM indica dei plurli

utrunque= l’uno e l’altro neutro

uterque= l’uno e l’altro maschile

neuter= ne l’uno ne l’altro neutro

alter= uno dei due

an= o

quomodo= in quale modo, come

mihi= io mi

participio presente

si deve

adferre= portare a

nhil= nulla

nondum= non ancora

at=ma

dum= mentre

cum=quando

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