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“Costruzioni e ristrutturazioni
per privati e aziende”
Solidità finanziaria,
professionalità, fiducia
Fuori onda
SOMMARIO
A TESTA ALTA
IL PERSONAGGIO
Mario Ravegnani Morosini
31-33
MOSTRE
La Biennale del Disegno
34-36
ROTARY
Il Premio Rotary
“Livio Minguzzi” 2018
Le origini del giornalismo
riminese
39-44
MUSICA
“Paolo Fantini / Docente
di clarinetto e concertista”
47-49
LIBRI
“Il santo Amato Ronconi”
“Sognando il cavalluccio
marino”
“Il castello e la rocca di
Mondaino”
50-51
ARIMINUM
Dentro l’onda / Le bagnanti di
Maneglia
52 ARIMINUM | MAGGIO GIUGNO 2018 | 5
ARTE & STORIA
“Memoria, profezia
e identità”
Dal 6 gennaio all’8 dicembre incontri, conferenze e spettacoli per
valorizzarne il patrimonio storico, religioso e artistico
di Alessandro Catrani
C hi, dal lido di Rimini,
guarda le tre punte di
San Marino, nota, nella stessa
è breve. Dapprima, sulla
destra, ecco la chiesina di
Sant’Andrea dell’Ausa (detta
preziosi restauri del Grande
Giubileo del 2000.
La facciata reca gli stemmi
direzione, un colle imponente del Crocifisso), con la sua di Roberto Malatesta (signore
che sovrasta la nostra città. È porta gotica, e poi, non di Rimini dal 1468 al 1482)
quello che oggi chiamiamo il molto lontano, una croce mentre, all’interno, il soffitto
poderosa e una Via Crucis di a cassettoni dipinti a fogliami,
cellette, istoriate in terracotta di epoca rinascimentale,
policroma, che salgono ha, nel mezzo, la testa
tra una schiera di cipressi dell’elefante malatestiano,
al Santuario delle Grazie. usata per cimiero, con ai
Ecco poi il piazzale dove lati le sigle KA (“Karolus”,
sorse la storica Villa Ruffi, Carlo Malatesta); e dietro
luogo del celebre arresto di al bell’altare in legno
congiurati avvenuto in epoca intagliato del secolo XVII,
risorgimentale. Continuando troneggia, ancora, nell’abside
a salire, alla svolta a destra “L’adorazione dei Magi” del
della via, appare un gruppo Vasari, dipinta dall’autore
di case dominato da un nel 1547-48 durante il suo
campanile. È questo l’attuale soggiorno all’Abbazia per far
San Fortunato. Qui sorse trascrivere e correggere il
La facciata della Covignano (Colle delle vigne) l’antica abbazia di Santa manoscritto della sua opera
Chiesa, il piazzale e le e che un tempo ebbe il nome Maria Annunziata Nuova di “Le vite de’ più eccellenti
costruzioni circostanti di Scolca (verosimilmente da
nel 1910. Scolca, maestosa e possente, architetti, pittori et scultori
Sotto. Il complesso
“skulka”, Torre di vedetta). che, nel 1418, Carlo Malatesta italiani…”.
abbaziale visto da Villa Un colle dolce, perché vi sono fece erigere con una Come e perché il pittore
Belvedere (Collezione ville immerse nel verde e donazione (originariamente aretino capitasse quassù, ce
dell’Autore). strade ombreggiate, nonché
un Oratorio), avendovi nelle lo ha raccontato egli stesso
le antiche acque salutari nella suddetta opera. Aveva
vicinanze una delle sue
della Fonte Galvanina: un da poco finito questo suo
dimore di campagna.
paesaggio di natura rigogliosa, libro quando gli «venne
Il complesso abbaziale fu
fra il grigio-argento degli olivi alla mano don Gian Matteo
affidato ai padri agostiniani
e il verde dei boschi, fin sulla Faetani da Rimino, monaco
di San Paolo Primo Eremita
sommità, detta il Paradiso,
d’Ungheria, inspiegabilmente, di Monte Oliveto, persona di
delizioso belvedere proteso
però, richiamati in terra lettere e d’ingegno», perché
sulla pianura romagnola e sul
magiara nel 1420. Così gli dipingesse un quadro
mare.
Carlo, su indicazione di nel monastero di Scolca «là
La strada per giungervi
Papa Martino V, lo cedette dove egli era abate». Costui,
ai monaci benedettini di prosegue il Vasari, «avendomi
Monte Oliveto Maggiore promesso di far trascrivere
(gli Olivetani, monaci l’opera da un suo monaco,
bianchi) che vi edificarono il eccellente scrittore, e di
Monastero con la splendida correggerla egli stesso, mi tirò
Chiesa e lo tennero dal 12 a Rimini a fare, per questa
Ottobre 1421 fino all’epoca comodità, la tavola d’altar
della soppressione (1797). maggiore di detta chiesa…
Il complesso della chiesa Feci i re Magi che adorano
antica era (e rimane) Cristo con un’infinità di figure
magnifico per struttura, da me condotte in quel luogo
costruzioni ed affreschi, le cui solitario con molto studio…».
tracce appaiono ancora qua In altre due tavole laterali
e là, precipuamente dopo i che completavano la prima
(e che furono donate nel ’700 ricordiamo Giulio II e Aurelio serie di incontri, conferenze Veduta del complesso
abbaziale negli anni
dall’abate Felici al principe de’ Giorgi Bertola. e spettacoli che hanno
Trenta. In primo
di Avellino) il Vasari aveva Eccoci giunti al 1797; il avuto inizio il 6 Gennaio e piano l’Albergo “Colle
dipinto «il resto della corte monastero (unitamente termineranno l’8 Dicembre. Covignano”, oggi sede
di quei re, cavalli, liofanti all’Ordine stesso) è soppresso A Don Renzo Rossi, Arciprete del Seminario Vescovile
e giraffe in vari luoghi a seguito delle vicende di San Fortunato, San Lorenzo (Collezione dell’Autore).
spargendo profeti, sibille napoleoniche il 9 luglio e, a a Monte ed Abate di Santa
ed evangelisti in atto di far data dall’8 maggio1802, Maria di Scolca, e a un solerte
scrivere». Nella cupola, poi, l’Abbazia malatestiana, che comitato promotore, si deve
aveva eseguiti i ritratti di aveva visto giorni di potenza l’amore incondizionato per
Dante, Virgilio, Omero ed e di gloria, così da vantare questo “Tesoro Ritrovato”
Orfeo con versi propri di diritti anche su San Gregorio che ha saputo valorizzare
ciascun poeta in onore della in Conca e su alcuni castelli lo straordinario patrimonio
Vergine «e molte altre figure della vicina Repubblica di San storico, religioso, artistico
1910. L’Altare Maggiore
ed invenzioni delle quali non Marino, cadde miseramente e scientifico di questo
(sec. XVII) della chiesa
accade altro dire». sotto i colpi del piccone importantissimo Bene (Collezione dell’Autore).
Purtroppo questi affreschi demolitore degli speculatori. ecclesiale il quale, oggi,
sono andati perduti. Alla fine rimasero in piedi vanta un’Accademia,
Nelle due cappelle dei solo la chiesa, la cappella un Museo ed una
Malatesta si ritrovano, infine, malatestiana, la sacrestia Cappella vocale e
dei pregevoli affreschi (affrescata dal Vasari e dai strumentale.
attribuiti a Benedetto Coda suoi collaboratori, andata I festeggiamenti
(1512) (Giovanardi) e a distrutta dai bombardamenti in corso sono stati
Cristoforo Gherardi detto anglo americani nel 1944), il dall’Abate così
il Doceno (1548), uno dei palazzo abbaziale ed una parte ben sintetizzati:
principali collaboratori del del corpo di collegamento “Memoria, profezia e
Vasari, (Donati) ovvero al degli edifici monastici. identità”.
pittore Girolamo Marchesi da Nell’antica chiesa fu trasferito Del resto, Rem tene,
Cotignola (Pasini). (1805) il titolo di parrocchia verba sequentur,
di San Fortunato (Vescovo di affermava il sommo
In questo luogo Sigismondo
Todi) traendolo dall’antica Catone “Il Censore”.
Malatesta fece tenere
a battesimo (dall’abate chiesa parrocchiale posta più
olivetano Bartolo) il figlio a valle.
Galeotto, natogli da quella Tali preziose vestigia superstiti
sua prima moglie, Ginevra quest’anno festeggiano i loro
d’Este, che morì nel 1440, 600 anni di storia con una
come dice il Clementini, «non
senza sospetto di veleno». PER SAPERNE DI PIÙ
Ma a Scolca, nove anni dopo, Oltre agli storici riminesi Clementini, Marcheselli e Tonini, possono consultarsi
morì (pur costei in circostanze utilmente i seguenti autori:
oscure) anche la seconda Donati A.-Masetti Zannini G.L., Santa Maria di Scolca Abbazia Olivetana di Rimini,
moglie, Polissena Sforza. Cesena, 2009.
Triste, comunque la sorte di Liuzzi L.-Pasini P.G., Giorgio Vasari a Scolca, Rimini, 1998.
Polissena Sforza, che aveva Nanni G., Scolca e un’abbazia malatestiana, in “Lettura”, XXIX (1929), pp. 787-789.
dovuto assistere al trionfo Tosi A., Un principe d’Avellino in Romagna nel secolo XVIII, Rimini, 1927.
della rivale Isotta e venne Vasari G., Delle vite dei più eccellenti pittori, scultori et architetti, edizioni di Firenze,
sepolta proprio nel Tempio 1568 e Bologna, 1647.
Malatestiano, dedicato, Fiori G.F., Memorie del Monastero Olivetano di S. Maria Annunciata Nuova di
appunto, alla nuova “fiamma”. Scolca, Badia di Rodengo (Brescia), 1986.
Passarono gli anni e salirono Fiori G.F., Carlo Malatesta e gli Olivetani, in “Atti della giornata di studi
a Santa Maria di Scolca malatestiani a Santa Maria di Scolca”, Rimini, 1990.
tanti uomini illustri, fra cui
Considerazioni
e ipotesi
In una prima fase della sua esistenza il tempio era rivolto dalla parte opposta,
con la facciata verso il mare, come la sottostante S. Maria delle Grazie
Carlo Valdameri
L e complesse vicende della
fondazione dell’abbazia
di S. Maria di Scolca (attuale
anche di identificarla in
un vano, tuttora in parte
esistente, che un tempo fu
«L’orientamento
fu invertito,
parrocchiale di S. Fortunato) adibito a sacrestia, sebbene
sul colle di Covignano ebbero non esistano certezze in
verosimilmente per
inizio nei primi decenni proposito1. evitare l’esposizione
del XV sec., quando Carlo Con certezza invece, negli
Malatesta, signore di Rimini, anni’90 del secolo passato, al vento marino,
furono rilevati resti della durante il periodo
decorazione di una facciata
presenti in un vano del di Roberto
campanile, adiacente
all’odierna abside.
Malatesta, signore
La decorazione ricordava di Rimini tra il
quanto visibile attualmente
sul fronte di un altro
1469 ed il 1482»
edificio presente sul colle di
Covignano, ovvero la chiesa solo immagini fotografiche.
del Crocifisso, che si mostra Da esse risulta comunque
in forme tardo-medievali, con chiaro che in una prima
un oculo centrale ornato di fase della sua esistenza, il
rose malatestiane2. tempio dell’abbazia di S.
Di queste interessanti Maria Annunziata Nuova di
testimonianze, Scolca, presente nella stessa
La facciata di S. donò un monastero e chiesa
Maria di Scolca disinvoltamente distrutte attuale posizione, fu però
novitere recta in un proprio
nell’anteguerra con durante lavori “giubilari” rivolto dalla parte opposta,
possedimento ai monaci
l’andito sopraelevato compiuti a cavallo dell’anno ovvero prospettava con la
ungheresi di San Paolo I
ancora esistente. 2000, rimangono purtroppo facciata verso il mare, come
A dx. Resti di Eremita (1418).
decorazione in cotto, Due anni dopo i religiosi
residui di un’antica paolini tornarono però
facciata di S. Maria di nella loro patria e nel 1421,
Scolca, rivolta verso
sempre su invito di Carlo
mare.
Malatesta, al loro posto si
stabilirono i benedettini della
Congregazione di Monte
Oliveto Maggiore, rimasti
poi sino alle soppressioni
napoleoniche di inizio
Ottocento.
A partire da studi avviati nel
XVIII sec., diverse ipotesi
sono state espresse su quella
che poteva essere l’originaria
situazione dell’importante
monastero nel momento
dell’insediamento monacale.
Per ciò che concerne
l’iniziale chiesa – intitolata
a S. Maria Annunziata
Nuova, per distinguerla dalla
vicina S. Maria Annunziata
delle Grazie – si è pensato
La ricostruzione 3d in fieri.
Sotto l’iscrizione in lettere
capitali romane.
Note
1) G. Martinelli, Memorie del Monastero olivetano di S. Maria
Annunziata Nuova di Scolca, in AA. VV., «Santa Maria di Scolca abbazia
olivetana di Rimini», Cesena, 2009, pp. 235 e ss.
2) L. Mandolesi, Contributo all’architettura ecclesiastica riminese: i resti
di una facciata nel campanile della chiesa di S. Fortunato in Covignano,
«Penelope. Arte Storia Archeologia», vol. I, 2002, pp. 127 -132.
3) L’andito sopraelevato sopravvisse alla II Guerra Mondiale, quando
ingenti danni furono apportati agli edifici dell’ex abbazia, per
essere demolito nel dopoguerra. Rimane il portico sottostante con
caratteristiche architettoniche rinascimentali.
Si è dell’opinione che il portale del 1511 sia stato realizzato
precedentemente all’andito.
4) Ribadiamo qui il fatto che si sta parlando per ipotesi. In effetti,
particolarmente l’apertura centrale avrebbe potuto avere forma
diversa, es, quella di una bifora o altro.
5) V. Fontana, Venezia e Milano. Gli architetti lombardi a Venezia,
«Tradizioni e regionalismi nel primo Rinascimento italiano» a cura di
M.C. Loy e L. Patetta, Electa,, Milano, (2005), vol. 1, pp. 13 – 33.
Una testata
Diete fai da te Alternanza “Basta trattare Nuotar m’è dolce
e beveroni: scuola-lavoro: i dislessici in questo
“Fate attenzione” cadono i confini come malati” mare di libri
L ’esperta: “È im-
possibile pensare
che tutto vada bene
P er i ragazzi primi
approcci fonda-
mentali. “Ma molte
S(AID),
tefania Ronci
spiega i di-
sturbi a cui vanno in-
Tval
orna l’unico festi-
italiano orga-
nizzato per gli adole-
per tutti”. aziende...”. contro i ragazzi. scenti che leggono.
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e tanti
ll’indomani di altre due terribili
tragedie del mare (119 persone
morte, di cui 6 bambini) e
dell’assassinio del ragazzo maliano a
Rosarno, il Coordinamento nazionale
immigrazione di Caritas Italiana si ritrova
in questi giorni a Reggio Calabria per
confrontarsi sulle complesse dinamiche
che stanno connotando il dibattito
sull’immigrazione, soprattutto dopo l’avvio
del nuovo governo. In una stagione nella
quale i toni propagandistici stanno
mistificando la realtà delle cose, oltre
cento operatori delle Caritas diocesane si
sono riuniti per riflettere insieme sul
destino di un Paese che appare
ossessionato dall’immigrazione,
considerato come il problema principale
in questo momento, anche se i dati reali
non dicono questo (78% di ingressi in
meno rispetto al 2017).
Anche la Caritas di Rimini, che, del resto,
nella sua azione su queste tematiche è
certamente un punto di riferimento
almeno a livello regionale, è presente con
una delegazione.
A partire dall’auspicio che il dibattito sui
migranti affievolisca i toni e poggi su un
piano realistico, la rete delle Caritas di
tutta Italia vuole ancora una volta
testimoniare il grande valore
dell’accoglienza che, laddove viene gestita
con lungimiranza e nel rispetto delle
regole, porta benefici a tutti: ai migranti e
mezzi
alle comunità che li ospitano. Su questo i
dati del progetto Sprar sono una lieta
conferma. Molto meno positivi invece
per farti
16 Facebook: Crabs News
Twitter: @crabsnewsrimini
conoscere
L’INTERVISTA
chè l'Orva sia un'invincibile armata, ma la concretezza sì, quella è
d'altronde se lo fosse non si trove- indispensabile
Decine per centrare
di studenti LAVORO
rebbe in questa delicata situazio- Il massimo esperto qualsiasi tipo di risultato. I Scuola-Lavoro:
ne. No, il problema è proprio dei riminesi a scuola
granchietti dovranno esse- Laurea, ecco su quali
in Italia sul tema Alternanza...
granchi, della loro verdissima re pronti a sbucciarsi le
di impresa.
età legata alla desuetudine a ginocchia per recuperare basi scegliere. di opinioni.
startup:
reggere incontri del genere. Direttamente
un pallone oinsporcare
azienda un Ingegneria
“Una risorsa A chi serve
Mettiamoci poi la sfiducia che passaggio, ogni canestro
pare essersi insinuata all'inter- Lugo dovrà sudarselo e informatica al top e a chi no
da sostenere di più”
no del gruppo e il quadro non tanto. Sarà una battaglia e per opportunità
è certo dei migliori. Nell'ultima i biancorossi non dovranno 22
esibizione, con Bernareggio, per 20' 21
mai togliersi l'elmetto dalla
Tutto
filati i biancorossi sono rimasti in balìa Per i Crabs, una sfida testa. Poi, alla sirena, vedremo Maggio 2018 - n.5
dei non irresistibili avversari, tanto da senza domani con Lugo se questo sarà bastato per tenere
(foto Marcaccini)
Romagna
concedere loro qualcosa come 52 punti già il naso avanti.
al riposo, compromettendo così l'esito del match. Alberto Crescentini
Economia
e chi lo ha detto
sti di lavoro. L’imminente partenza di una nuova attesa preceduta, tra gli altri, da Stati Uniti (37), Germania (9) milioni), recuperando alla grande le perdite della crisi.
edizione di Rimini Wellness ci porta a riflettere su un e Francia (6). Solo in Europa, nel periodo 2013-2017, In Emilia Romagna le aziende termali sono 24 (in testa
binomio ancora poco valorizzato al di fuori del note- la crescita annuale della spesa per il turismo da be- c’è il Veneto con 118) e Riminiterme, in crescita, è una
vole indotto turistico creato dall’evento di IEG – Italian nessere è aumentata di circa il 13% in Russia, Turchia di queste.
Exhibition Group: quello tra benessere, turismo e e Polonia, tra il 6 e 9% in Spagna, Austria, Repubblica segue a pag. 19
L’APPUNTAMENTO
A proposito di scuola
di ALBERTO COLOCCIONI orari dell’autobus, sulla composizione delle classi, sulla gita
Torna a Rimini
di Scolca
i beneamati pargoli che altrimenti dormirebbero fino a
Lavoro stagionale: mezzogiorno, niente più file in auto per accompagnarli a di condanna eterna per il ragazzo né, tanto meno, una
quando domanda e offerta scuola quando piove, niente pomeriggi spesi ad aiutarli a dichiarazione di fallimento del nostro ruolo genitoriale. È
non si incontrano. fare i compiti... che gliene danno sempre troppi, niente più semplicemente uno stimolo a fare meglio, ad accettare le sfide
I racconti di Caterina e Monica, litigate col prof che si è permesso di dargli 4 anzi di darci 4, della vita, a mettere in campo tutte le proprie risorse (e i
alle prese con il lavoro estivo perché in fondo noi e i nostri figli siamo una cosa sola… Ci ragazzi ne hanno da vendere) per superare l’ostacolo.
(S. Fortunato)
mancherebbe altro… Tutto bene dunque? Possiamo/dobbiamo mollare i nostri
#INSOLITOSOCIAL Eppure, pensandoci bene, qualcosa d’altro forse manca fanciulli al loro destino? Il video del bulletto di Lucca che
davvero: magari una piccola riflessione su quello che aggredisce a testate l’indifeso professore, ci dice il contrario.
Il social che non conoscevi: stiamo combinando come genitori. È da quando andavano Ci dice che la scuola, oggi come non mai, avrebbe grande
Leggere alle materne che facciamo i “sindacalisti” dei nostri figli. bisogno di genitori consapevoli.
ai tempi di Wattpad segue a pag. 19
Praticamente negoziamo su tutto: sul menu della mensa, sugli
Suppl. a ilPonte n. 24 del 24/6/2018
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facebook - SettimaleIlPonte
I
l Santuario della consistente perdita del soffitto Arnaldo Pedrazzi
Madonna delle Grazie è a carena.
un edificio francescano In vista dell’anno giubilare del
trecentesco che si trova sul 2000 il Santuario ha subito un
colle di Covignano. Nel 1391 nuovo impegnativo restauro
Ludovico Ricciardelli Delle che ha ancora interessato lo
Caminate fece costruire spettacolare soffitto di legno,
la Chiesa in stile gotico, il recupero degli altorilievi in
corrispondente all’attuale stucco dell’arco trionfale, il
navata destra, impreziosita ciclo di affreschi della navata,
da un meraviglioso soffitto in della volta del presbiterio
legno a cassettoni a forma di e del portico esterno e il
carena di nave tutto decorato. risanamento delle pregevoli
Nel 1578 fu edificata la nuova ancone barocche di legno
chiesa di sinistra, con le due delle cappelle laterali. La
cappelle laterali di S. Antonio “cappella degli Apostoli” di
e del Crocifisso, che fu unita cui stiamo parlando era in
alla prima con l’apertura di definitivamente solo nel un notevole stato di degrado
archi. Nel 1664 fu aggiunta 1873 quando la struttura fu dovuto alle spaccature dei
una terza cappella, la così ricomprata e nuovamente motivi decorativi, alla caduta
Santuario della
detta Cappella degli Apostoli, ceduta ai frati. della doratura originale, Madonna delle Grazie.
la prima che si incontra Nel 1910 i Francescani, alle numerose ridipinture Interno della seconda
entrando; la relativa ancona per rifare i tetti, purtroppo e alle ricostruzioni lignee; chiesa risalente al
nell’altare, in occasione dei 1578 dopo il restauro
venne costruita nello stesso vendettero a un antiquario del 1998; a destra
anno appositamente per romano il gruppo di statue restauri, è stato collocato e
si trovano le tre
custodire in tredici nicchie il in alabastro che poi venne ricomposto un paliotto in cappelle (immagine
bellissimo gruppo di statue acquistato nel 1913 dal scagliola in frammenti prima con raddrizzamento
in alabastro, raffigurante il Liebieghaus Museum di conservato nel museo dei fotogrammetrico).
frati. Questa cappella era stata In alto, il santuario.
Calvario coi dodici apostoli Francoforte dove è esposto
(chiamato in seguito “Altare di attualmente col nome
Rimini”), che si trovava sopra di Kreuzigungs altaraus
l’altare maggiore della prima Rimini (“Altare di Rimini”);
chiesa più antica fino dal a ricordare il fatto rimase
1430. Il paliotto di scagliola l’antica ancona attorniata dalle
dipinta che riveste l’altare fu tredici nicchie vuote.
aggiunto solo nel 1691. Il complesso delle Grazie è
Il terremoto del 1786 recò stato gravemente danneggiato
alla chiesa gravi danni dai bombardamenti durante
specialmente alla parte gotica l’ultima conflitto bellico;
il cui interno, col restauro con l’incursione aerea del 5
del 1792, venne trasformato settembre 1944 fu distrutto
in stile barocco (è ancora il convento, della prima
presente il bel portale sotto il chiesa si salvò solo la facciata
portico) e il suo soffitto ligneo e fu danneggiata quella
fu rimosso e adattato alla cinquecentesca con caduta
parte di sinistra. parziale del tetto e con la
Dopo la soppressione rovina di buona parte del
napoleonica del 1806 e quella soffitto ligneo. Nel 1955 il
del Governo italiano del chiostro venne completamente
1860, i frati furono costretti ricostruito, la chiesa fu
ad abbandonare il santuario riedificata con qualche
e il convento. Vi ritornarono adattamento e fu integrata la
chiamata
anche
di “San Francesco patrono
d’Italia”, come oggi ben
«Nel 2002 la
“Cappella evidenzia la nuova pala di S. Cappella degli
del S.
Cuore”,
Francesco dipinta su tavola
a tempera, circondata dalle
Apostoli è stata
perché tredici terrecotte bianche in dedicata a
al centro altorilievo della Ceccarelli,
dell’ancona dipinte con ossidi e cera a
“San Francesco
vi era la caldo. patrono d’Italia”
statua del Nella parete di sinistra della
Sacro Cuore. Cappella è stata messa la
ed è circondata
Padre
Giambattista
fotografia delle antiche statue da tredici
di alabastro del “Maestro di
Montorsi,
Rimini”, nome assegnato al
terrecotte bianche
Rettore del
Santuario
loro ignoto autore. Rivolgendo in altorilievo
l’attenzione a questo gruppo
di allora,
di statue dell’Altare di Rimini di
espresse poi
il desiderio
conservate nel Museo di Paola Ceccarelli»
di dedicare Francoforte, uno dei musei
di scultura più importanti meglio conservati realizzati
la cappella
a San del mondo, si tratta di uno in alabastro. Dell’autore
Francesco: dei complessi di figure restano poche tracce: viene
il progetto tardo-medievali più estesi e chiamato Maestro di Rimini,
era quello
di collocare
al posto
della statua
il quadro
di San
Francesco
di Bernardo Strozzi che i frati
2018. L’ancona possedevano nella Pinacoteca
dedicata a San e le 13 nicchie vuote della
Francesco nel 2002 (ph
cornice avrebbero ospitato
A. Pedrazzi).
Sopra. L’ancona della delle formelle, che vennero
cappella già dedicata commissionate alla scultrice
al gruppo delle sculture riminese Paola Ceccarelli, con
in alabastro dopo i episodi della vita del Santo.
restauri; sono presenti
le nicchie vuote e il Padre Montorsi tuttavia, pur
quadro di Bernardo giudicando la buona fattura
Strozzi (1581-1644) del quadro seicentesco,
ora in deposito presso il desiderava un linguaggio più
Museo della Città “Luigi
Tonini”.
corrispondente alla sensibilità
e spiritualità dei tempi attuali,
per cui accettò la proposta
della Ceccarelli di contattare
Due formelle in il pittore fiorentino Americo
terracotta: “Incontro Mazzotta per la realizzazione
con Santa Chiara” e “La
cacciata dei demoni
di un nuovo quadro del Santo.
da Arezzo” (ph A. Nel 2002 la Cappella è stata
Pedrazzi). quindi dedicata al ricordo
di Fabrizio Barbaresi
D evo ringraziare il prof.
Giovanni Rimondini
(che mi ha fatto avere una
Borgo Marina, utilizzata
anche come faro. A fare
questa ipotesi è stato per
«I merli della torre
furono eliminati
ricostruzione delle fasi di primo il prof. Rimondini.
edificazione) per la possibilità La presenza in città di una e rimpiazzati
di ritornare a parlare di un chiesa dedicata a S. Nicola da un tetto a due
di Myra (o da Bari), uno
dei santi più venerati della spioventi come
Cristianità, è legata all’arrivo
a Rimini di una importante
si vede
reliquia (l’omero sinistro), nelle antiche
in circostanze misteriose,
nell’anno 1177. La reliquia fu
vedute della città»
inizialmente depositata nella orti di S. Cataldo ed il Borgo
chiesa di S. Lorenzo (era fuori Marina. Per quanto riguarda
dalle mura della città, nei quest’ultimo la cinta muraria
pressi del ponte di Tiberio, non fu mai completata e
frequentata dalla marineria) proteggeva più che altro
che mutò il suo nome in S. la chiesa ed il convento di
Nicolò. S. Nicolò. Oltre alle mura
Nel 1338 arrivò a Rimini la furono anche edificate delle
Congregazione dei monaci torri, almeno due, che si
Celestini (seguaci dell’eremita vedono in primo piano nel
Pietro del Morrone, che bassorilievo di Agostino di
divenne Celestino V, il Papa Duccio, che raffigura Rimini,
del “gran rifiuto”) che ebbero nella Cappella dei Pianeti del
in consegna la reliquia ed il Tempio Malatestiano (1450).
permesso di stanziarsi nella La torre di sinistra, di fianco
zona a mare delle nuove alla porta di S. Nicolò, diverrà
mura medievali fatte edificare il campanile della chiesa di
da Federico II di Svevia nel S. Nicolò. Questa torre fu
1248. È molto probabile che costruita in appoggio alla
i Celestini edificarono la chiesa, si vede chiaramente
chiesa ed il convento di S. esaminando la parete lato
Nicolò ex novo. La chiesa monte del campanile, nel
Campanile della chiesa argomento che mi è caro, aveva la facciata rivolta settore alla destra della porta
di S Nicolò al Porto. quello della chiesa di S. Nicolò
Alla sua destra la Sala
verso monte, il convento era di ingresso, si vede in sezione
al Porto (vedi Ariminum 2015 posto a levante dell’abside il muro dell’antica chiesa.
Celestina, abside della
chiesa trecentesca n. 3 e n. 6.). Questa volta e formava un angolo retto Fu così che una parte della
che si salvò dalle parliamo del suo campanile, con la chiesa. È probabile parete esterna della chiesa
demolizioni del 1863, a guardarlo bene è diverso che la chiesa avesse alle sue trecentesca, lato porto canale,
ospita un importante da tutti gli altri della città origini solo un campanile a si è conservata all’interno
e dimenticato ciclo di
con la sua mole possente e vela, lato porto canale. Negli del campanile; salendo al
affreschi della Scuola
Riminese del ‘300. Alla rassicurante. Ha resistito nei anni tra il 1417 e il 1427 Carlo suo secondo piano troviamo
destra della porta di secoli a terremoti, alluvioni, Malatesta, zio di Sigismondo infatti nella parete interna,
ingresso del campanile bombardamenti e al Piano Pandolfo, fece costruire il lato stazione, una decorazione
si vede in sezione il Regolatore del dopo guerra nuovo porto canale medievale in terracotta appartenuta
muro della chiesa dei
che lo voleva demolire. La raddrizzando l’ultimo tratto alla chiesa dei Celestini. Si
Celestini.
diversità del campanile di S. del corso del Marecchia, trattava di una torre merlata
Nicolò è dovuta al fatto che prima della foce. In questo che, essendo l’avamposto
all’inizio non era un campanile periodo sul lato mare dei della città verso il mare, oltre
ma una delle torri di difesa bastioni di difesa della città che come torre di difesa e di
della città, precisamente di vennero anche “murati” gli avvistamento fu usata anche
Bassorilievo di Agostino
di Duccio che raffigura
Rimini (particolare),
Cappella dei Pianeti,
Tempio Malatestiano
(1450). In basso a
sinistra si vedono le
mura e le due torri di
Borgo Marina, quella
a sinistra diventerà il
campanile della chiesa
di S. Nicolò, quella a
destra, opportunamente
abbassata, sarà
trasformata
nell’abitazione del
Capitano del Porto.
Generosi lasciti
e precisi obblighi
Le disposizioni testamentarie di Bernardino Discalzi, di don Giuliano
Sapiti e della famiglia Torsani
Una coperta
sul disastro
I nefasti interventi degli anni ’70 ad opera del “brutalista” – perché
ossessionato dal cemento armato – Vittoriano Viganò (1919-1996)
di Giovanni Rimondini LA SUBSIDENZA sua area, secondo lo stile geologici connessi con questa
DALL’EPOCA DI AUGUSTO riminese, furono consegnati e con le altre aree portuali
AI NOSTRI GIORNI a una archistar di seconda e marine basse della città,
La ‘sistemazione’ dell’area grandezza, il milanese nel tentativo di anticiparne
del ponte romano di Vittoriano Viganò (1919-1996) ulteriori manifestazioni:
Augusto e Tiberio imposta detto “il brutalista” perché il saliscendi storico delle
dall’amministrazione ossessionato dal cemento superfici urbane. Sul muro
comunale alla città è una armato. Per fare una rampa connesso al ponte del Borgo,
piacevole coperta che in cemento armato, la lato mare, messo in luce dagli
nasconde i segni di un prima che si vede dal ponte, scavi si notavano, prima che
disastro ecologico, idraulico, Viganò buttò giù una torre fosse cementato e sommerso,
geologico, archeologico e malatestiana. almeno tre fasi antiche del
architettonico provocato I danni provocati fenomeno dell’abbassamento
dai nefasti interventi delle dall’intervento di Viganò, dai del ponte: in basso il livello
amministrazioni comunali suoi sprovveduti geologi e della prima o seconda
degli anni ’70. Il ponte e la idrologi e dalla solita passiva banchina romana, di pietra
adesione ai progetti comunali ben tagliata, con un masso
della Sovrintendenza sporgente al quale si legavano
archeologica bolognese, le barche.
Veduta del primo arco cominciarono col prelievo di Sopra questo si nota un altro
del Borgo lato mare. una massa di ghiaia profonda strato di pietra ben tagliata
Hanno tolto quasi 4 metri circa che ha cambiato antica, di un metro e mezzo
tre metri di ghiaia e
la situazione fisica del ponte circa, e su questo ancora uno
sono apparse le pile
del ponte a forma antico creando dove c’era una strato altrettanto alto di grossi
di barca. Nell’acqua superficie asciutta un vasto mattoni manubriati di epoca
i pezzi del ponte lago d’acqua sporca e un imperiale. La subsidenza,
rovinato da Sigismondo ambiente palustre dal destino viene da pensare, si era
di Pandolfo IV – da sconosciuto. manifestata quasi subito finito
non confondere con
Il fenomeno della subsidenza, il ponte; c’erano stati due o tre
Sigismondo Pandolfo
di Pandolfo III, che era come diceva di recente interventi almeno per alzare il
il suo bisnonno – nel Veronika Guerra, una giovane livello delle banchine, sempre
1528. (Foto di Emilio geologa, va studiato in un in epoca imperiale, seguitati
Salvatori) territorio più vasto dell’area per proteggere dall’acqua le
A dx. Veduta della del ponte, alla ricerca
stessa arcata, col muro
rampe del ponte.
verso il Borgo la lettera
in collina di altri ‘segni’ Il muro descritto, come quello
a) indica la superficie che lo fronteggia sulla sponda
della prima banchina destra del canale, di recente
del porto romano. La manipolato, prosegue verso
lettera b) e il tratto a-b
l’alto con mattoni di epoche
indica il muro di pietre
squadrate romano primo recenti, dal ‘600 al ‘700, e
innalzamento della termina con l’idrometro
banchina del porto per del 1865. In basso Viganò
il manifestarsi della aveva previsto e costruito
‘subsidenza’ pochi anni una banchina, bellamente
dopo l’inaugurazione
attaccata al muro antico,
del ponte, quando le
prime banchine erano che non si vede mai, sempre
finite sott’acqua. Il sott’acqua. Muri antichi, o
tratto b-c indica un su fondamenta antiche sono
nuovo sopraelevamento visibili anche in entrambe le
con una fila di pietre
sponde murate a monte del
squadrate e alcune file
di mattoni manubriati di ponte.
epoca imperiale. (Foto
di Emilio Salvatori)
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Anno XXV ia di Rimini
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(via L. B. Alberti, 7), la Casa Editrice Panozzo (via Clodia, 25), la redazione de ilPonte I 600 anni
in L. 27/02/2
(via Cairoli, 69), il Cenacolo dell’arte Antichità Isotta (Piazza Tre Martiri, 2) e la Cric- di Santa M
3 (conv.
aria
D.L. 353/200
La rivista può essere consultata e scaricata in formato pdf gratuitamente sul sito del ato)
018
n. 24 del 24/6/2
S.p.A.“
I nefasti
interventi
nell’area
“Poste Italiane
architetton
iche di Ma
Tariffa R.O.C.:
“Instancabile promotore
di cultura”
Presenti alla premiazione, guidata dal presidente del Rotary Club Rimini Gianluca
Riguzzi, i past governatori del distretto Pier Paolo Pasini e Italo Minguzzi
IL PREMIO ROTARY
“LIVIO MINGUZZI”
Le origini
del giornalismo riminese
I principali periodici politici dei due schieramenti ideologici che si
contrappongono nella seconda metà dell’Ottocento
di Manlio Masini
N ino Nutrizio, mitico
direttore de “La Notte”,
oltre mezzo secolo fa
Ricevuto il “Livio
Minguzzi”, Manlio Masini
opinione. Vedono la luce i
grandi quotidiani popolari: il
“Corriere della Sera” (1872),
sosteneva che il mestiere ha intrattenuto gli ospiti il “Gazzettino” (1885), il
del giornalista «si fa prima presenti al “premio” con “Resto del Carlino” (1885),
con i piedi e poi con la una relazione su “Le il “Secolo XIX” (1886),
testa». Intendeva dire che il origini del giornalismo tanto per citare alcune tra
giornalista deve uscire dalle riminese”. Relazione che le testate più autorevoli.
redazioni, andare fuori, sul qui riassumiamo. A questi si aggiungono
campo, guardare, annusare, le riviste e i “rotocalchi”,
fiutare, ascoltare, sentire, ricchi di immagini, attualità,
toccare con mano e poi sempre più “fresche” e costume, pettegolezzi, notizie
riferire. Ecco, questo genere aggiornate, è stata frenetica scandalistiche.
di giornalismo, che si fa «con e tutta in discesa. Fino a Insieme con la stampa
i piedi», e non stando seduti stravolgere – se pensiamo ad nazionale fioriscono le
al computer ad aspettare che oggi – le regole dello stesso pubblicazioni locali, cioè
arrivino le notizie prende lavoro giornalistico dettate da giornali che si limitano
Alcune testate di il via intorno alla metà Nino Nutrizio. a focalizzare le piccole
periodici riminesi in
uscita negli ultimi tre
dell’Ottocento sollecitato realtà del territorio. Queste
A Rimini il primo giornale
decenni dell’Ottocento. da tre fattori di eccezionale iniziative, espressione
di quest’era moderna, fatto
portata: l’invenzione del di interessi particolari e
«con i piedi» – secondo
telegrafo ristretti, hanno quasi sempre
l’espressione del direttore
Morse periodicità settimanale e
de “La Notte” –, viene alla
(1844), che non vivono a lungo: pochi
luce l’11 febbraio 1860, si
offre la o nulli i finanziamenti,
chiama “Favilla” ed è un
possibilità di scarsa la pubblicità, limitate
settimanale che si batte per
trasmettere le vendite, alti i costi di
l’unificazione d’Italia «sotto
le notizie gestione. Ma pur con tutti i
lo scettro costituzionale di
alla limiti di frammentarietà e di
Vittorio Emanuele II». Ricordo
redazione deficit professionale, questi
che proprio a questo re, “strumenti di comunicazione
con sorpren-
pochi mesi prima, il 2 ottobre di massa” rappresentano per
dente
1859, cioè appena usciti dal ogni singola circoscrizione
velocità; la
dominio “papalino”, i riminesi una miniera inesauribile di
produzione
avevano intestato il loro informazioni, un patrimonio
della carta
Teatro, fino a quel momento documentario di eccezionale
di pasta
chiamato Comunale. valore. Addirittura una manna
di legno
In questo periodo la quasi per gli storici.
(1845) e la
totalità dei giornali in
macchina I Riminesi avvertono il
circolazione sostiene la causa
da stampa fascino della carta stampata
nazionale e la “Favilla” è
a rotativa e i periodici che sfornano
uno di questi fogli. Cessa le
(adottata sono così vari e vivaci da
pubblicazioni dopo appena 17
per la competere addirittura con i
uscite.
prima volta grandi centri urbani e tra le
Otto anni più tardi, nel 1868,
dal Times città di provincia Rimini, nel
escono alcuni numeri de
nel 1848). settore della pubblicistica,
“L’Indicatore Romagnolo” con
Da quel conquista un vero e proprio
una linea politica più o meno
momento la primato.
simile a quella della “Favilla”.
corsa contro In questo scorcio di fine
tempo, per Esauriti gli entusiasmi Ottocento, a partire dagli
fornire risorgimentali, negli ultimi anni Settanta, il dibattito
ai lettori tre decenni dell’Ottocento giornalistico cittadino è
notizie esplode il giornalismo di prerogativa di coloro che
.spacciopannolinibyveronica pannolinibyveronica@libero.it
CESARE CARRETTA TRIO SCHUMANN: QUARTETTO EOS:
& JAZZ ACOUSTIC STRING MELODIE IMMORTALI DA BACH AI LED ZEPPELIN
N ell’immaginario
collettivo dei bambini
il personaggio che riscuote
«Nel 1987,
giovanissimo,
sue notevoli potenzialità
strumentali e musicali. Ebbe
così modo di farsi conoscere
di Guido Zangheri
l’Accademia Musicale
The Soloists of la
Scala. Paolo Fantini a “L. Perosi” di Biella,
quali il Teatro alla Scala di
Milano, gli Auditorium RAI
«Dal 2011
destra con Danilo Rossi
alla viola e Nazzareno
diplomandosi con lode e di Roma, di Torino, di Napoli, intraprende
menzione speciale. il Grand Auditorium della
Carusi al pianoforte
al concerto presso il Nel 1992 si classifica al 3° Filarmonica di Lussemburgo
un’attività “free
“The Wallis Annenberg posto fra oltre 800 iscritti a Kirchberg, la Cathédrale lance” che lo porta
Center for performing al “Concorso nazionale per Saint-Louis des Invalides a
arts “ a Beverly Hills le cattedre di clarinetto Parigi, l’Auditorium della a suonare in una
Los Angeles.
nei Conservatori Statali di
Musica” indetto dal Ministero
Radio Nazionale Rumena
a Bucarest, il Royal Opera
grande varietà di
A dx. L’ensemble di
clarinetti del Lettimi della Pubblica Istruzione. House Muscat in Oman e teatri e di sale in
Nello stesso anno consegue il molte altre sedi prestigiose.
in un concerto tenuto
alla corte della cappella 2° premio (1° non assegnato) D’altra parte la stima e la
Italia, in Europa,
gentilizia del Palazzo
dei conti Petrangolini in
al Concorso nazionale “Il grande considerazione di in Medio Oriente e
clarinetto nel ’900 italiano” valenti musicisti con i quali
corso d’Augusto.
di Perugia. Naturalmente ha collaborato, fra i quali, anche oltre Oceano»
continua con fervore l’attività solo per citarne alcuni, il più fulgido, e ancora i
orchestrale: dal 1996 al 2003 violista Danilo Rossi, i pianisti direttori d’orchestra Gary
nel ruolo di primo clarinetto Stefano Bezziccheri, Pierpaolo Bertini, Alexander Lazarev,
al Teatro “Carlo Felice” di Maurizzi, Nazzareno Carusi, Eliahu Inbal, Manfred
Genova dove conserva vivo il flautista Giulio Giannelli Honeck, Juraj Valcuha e gli
il ricordo di una memorabile Viscardi, il clarinettista e “indimenticabili”, secondo
esecuzione della Nona direttore d’orchestra svizzero una sua stessa definizione,
Sinfonia di Mahler sotto la Antoine de Bavier – noto Angelo Campori e Vladimir
eccezionale direzione di anche nella nostra città per Delman.
Gary Bertini. Sempre legate le sue splendide esecuzioni Esperienze artistiche dunque
alla sua esperienza al teatro bachiane al Tempio di rilievo, che si riversano
genovese, Fantini fra le Malatestiano in occasione nella didattica, ambito nel
tante produzioni delle quali di alcune edizioni degli anni quale Fantini si segnala per
è stato partecipe, rimarca ‘60 della Sagra Musicale –, l’impegno, la serietà e la
Werther e Manon di Massenet il direttore d’orchestra Yuri dedizione: una delle chiavi
dirette da Daniel Oren. Ahronovitch con il pianista del successo della sua linea
Dopo Genova ritorna alla Rudolf Buchbinder, lo hanno pedagogica è rappresentata
“Toscanini” di Parma per portato a compiere applaudite dalla pratica sistematica della
cinque anni fino al 2008, Di tournée in Italia e all’estero. musica d’insieme. Ha in tal
questo periodo segnala un Il concerto al prestigioso modo progettato e realizzato
magnifico Rigoletto al Teatro “The Wallis Annenberg l’istituzione di un gruppo
Municipale di Piacenza e al Center for Performing arts” di clarinetti. In mancanza
Teatro Comunale “Luciano tenuto a Beverly Hills Los di un repertorio originale,
Pavarotti” di Modena diretto Angeles con i “Solisti della Paolo Fantini s’è impegnato
da Daniel Oren in occasione Scala” nel marzo 2015 con in un minuzioso lavoro di
della recita n. 400 del celebre l’entusiasmante riscontro ricerca e ha strumentato,
baritono protagonista Leo del pubblico e della critica, trascrivendo per ensemble di
Nucci. Successivamente rappresenta pertanto un clarinetti, una mole cospicua
Fantini approda al Teatro esempio luminoso dei di brani. Attingendo a piene
Comunale di Bologna dove meriti artistici e del valore mani a fonti eterogenee
suona per due stagioni. Dal interpretativo del nostro con incursioni a generi e
2011 infine intraprende clarinettista. All’elenco stili differenti, Fantini ha
un’attività free lance che lo dei grandi musicisti con i saputo coniugare il piacere di
porta a suonare in una grande quali Fantini ha suonato, suonare degli allievi al diletto
varietà di teatri e di sale in vanno aggiunti nella dell’ascolto del pubblico.
Italia, in Europa, in Medio citazione Uto Ughi, Luciano L’intelligente operazione
Oriente e anche oltre Oceano, Pavarotti nel suo momento oltre ad offrire agli studenti
Un invito
alla riflessione
Da Amato Ronconi ad Elisabetta Renzi e alle sue Maestre Pie; dai servi e
serve di Dio ai sacerdoti, alle religiose e ai luoghi della Valconca
di Silvana Giugli
R omagna terra di santi?
Non sembra proprio
ripensando alla sua storia e,
servi e serve di Dio per poi
scorrere fino ai sacerdoti, alle
religiose e ai luoghi. Il libro
«Il volume è
dedicato alla
soprattutto, alla offre una lettura scorrevole e,
sua consolidata in complesso, semplice, anche
spiritualità di
nomea di per i meno informati, pur Saludecio.
“mangia avvalendosi di un linguaggio
preti”. Eppure puntuale e forbito. Le foto che La lettura è
la sua parte lo completano sono alquanto scorrevole e,
meridionale, significative e coinvolgenti:
la Valconca, basti pensare a quella che si in complesso,
sembra sfatare
questa storica
riferisce al settimo centenario
della nascita del Santo Amato
semplice, pur
leggenda scattata nel 1992 che ha colto avvalendosi di
metropolitana un vero “mare” di folla. Lo
almeno così si stesso dicasi per il capitolo un linguaggio
evince già dalla dedicato ad Elisabetta puntuale e forbito»
presentazione Renzi e alle sue Maestre
del libro: Il Santo Pie: istituzione educativa tempo, per Credere. E tutto
Amato Ronconi e da lei fondata che ha avuto ciò anche se alcuni giudizi
la spiritualità a ed ha tuttora (e certamente storici sull’Illuminismo e
Saludecio edito continuerà ad avere in futuro) sulla mentalità che questo ha
dalla Didattica basilare importanza nella vita generato aprendo la strada
del Villaggio sociale e spirituale non solo all’attuale nostro periodo,
(per le edizioni dei riminesi in generale ma sono, per essere sinceri,
de “ilPonte”) a cura di Silvia anche per chi non è un devoto piuttosto riduttivi, alquanto
Bernardi. osservante. E poi tutto il resto partigiani per non dire
Saludecio, e la sua Valconca, … Quindi, in ultima analisi, palesemente faziosi.
sono un esiguo lembo di terra il libro dedicato
al confine con le Marche alla spiritualità in
e, sia geograficamente che Saludecio è una
storicamente, non possono lettura decisamente
caratterizzare l’intera consigliabile per
Romagna malgrado ciò i non romagnoli
sono sufficienti per creare che così possono
il presupposto di un’altra conoscere altri aspetti
Romagna a chi ha voglia di umani di questo
approfondire l’argomento, nostro territorio
nonché svelare questo aspetto che, malgrado le
quantomai sconosciuto apparenze, non
ai più. Ed è questo il fine vive di solo turismo
ultimo del libro: stimolare e discoteche.
la voglia di sapere, quindi, Consigliabile per tutti
favorire ulteriori seri studi i giovani che, magari,
sull’argomento. sono convinti che
Il volume è dedicato alla “l’erba del vicino è
spiritualità di Saludecio, sempre più verde…”.
ecco quindi i capitoli Consigliabile, in
rispettivamente dedicati fine, per invitare
ad Amato Ronconi e ai suoi alla riflessione tutti
miracoli, ad Elisabetta Renzi coloro che non
e alle sue Maestre Pie, ai hanno più voglia, o
Dentro l’onda
ARIMINUM
XXVESIMO DI “ARIMINUM” Bimestrale di Storia,
Arte e Cultura
della Provincia di Rimini
Fondato dal Rotary Club Rimini
Anno XXV – N. 3 (144)
Maggio - Giugno 2018
Proprietà
Rotary Club Rimini
Direttore
Manlio Masini
Hanno collaborato
Fabrizio Barbaresi, Luca Barducci,
Alessandro Catrani, Anna Maria
Cucci, Ivo Gigli, Silvana Giugli,
Giuma, Enzo Maneglia, Andrea
Montemaggi, Arnaldo Pedrazzi,
Gianluca Riguzzi, Giovanni
Rimondini, Paolo Rodriguez,
Gilberto Urbinati (foto), Carlo
Valdameri, Guido Zangheri
Registrazione
Tribunale di Rimini n. 12
Sabato 19 maggio 2018, Museo “Luigi Tonini”, Sala del Giudizio. del 16/6/1994 C
“Ariminum” nella storia della pubblicistica riminese. Alla sua destra il Collaborazione
presidente del RCR Gianluca Riguzzi; alla sua sinistra Manlio Masini e La collaborazione ad Ariminum Y
Distribuzione / Diffusione MY
acquistando ilPonte.
È consegnato direttamente agli
esercizi commerciali di Rimini.
Inoltre è reperibile presso il Museo
della Città di Rimini (via Tonini),
la Libreria Luisè (via L. B. Alberti,
7), la Casa Editrice Panozzo (via
Clodia, 25), la redazione de ilPonte
(via Cairoli, 69), il Cenacolo
dell’arte Antichità Isotta (Piazza Tre
Martiri, 2) e la Cricca del Peter Pan
(Lungomare Tintori, 3).
La rivista può essere consultata
e scaricata in formato pdf
gratuitamente sul sito del Rotary
Club Rimini all’indirizzo
www.rotaryrimini.org
Pubblicità
Patrizia Boriani
Tel. 0541 785752 - 348 8916155
patriziaboriani@ilponte.com
Stampa
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Via Cairoli, 69 - 47923 Rimini
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