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DOMINIO DI FUNZIONI REALI

Prof.ssa FILIPPA LUANA SQUATRITO


Dominio di funzioni
Dominio di funzione definizione

Classificazione delle funzioni reali

Funzione razionale intera

Funzioni razionali fratte

Funzioni irrazionali intere

Funzioni irrazionali fratte

Funzione esponenziale

Funzione logaritmica

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Dominio di funzioni
Lo studio di funzione è un processo composto da molti passi, tutti indispensabili per giungere ad
una completa conoscenza della funzione oggetto di studio. Determinare il dominio di una
funzione è appunto il primo calcolo che si esegue. Introduciamo subito la definizione di funzione.

Definizione
Si dice funzione una relazione tra due insiemi e che associa ad ogni
elemento di uno ed un solo elemento di

L’elemento è detto immagine di mediante e si indica con .

È subito evidente che il valore che assume la variabile dipende dal valore

attribuito alla variabile . Per questo motivo, nel caso specifico, la variabile

è detta variabile indipendente e variabile dipendente.

L'insieme di partenza è detto dominio della funzione ed è definito come


l'insieme dei valori che si possono attribuire alla variabile indipendente per ottenere

il valore della variabile dipendente. Il sottoinsieme di

contenente tutte le immagini di mediante è detto codominio della


funzione.

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Una funzione si dice numerica quando i due insiemi e sono insiemi

numerici, cioè coincidenti con l’insieme dei numeri reali o con uno dei suoi

sottoinsiemi ( , , ).

Tali funzioni vengono anche dette funzioni reali di variabile reale e sono descrivibili
mediante un’espressione analitica, cioè tramite operazioni matematiche. Le
funzioni numeriche si classificano come nello schema di seguito riportato

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Si chiamano funzioni algebriche le funzioni in cui compaiono solo le operazioni
dell’algebra e quelle che si ottengono per composizione di funzioni algebriche

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elementari esclusivamente attraverso operazioni dell’algebra. Nell’insieme delle
funzioni algebriche si distinguono le funzioni razionali, nelle quali non compaiono
operazioni di estrazione di radice, da quelle irrazionali ed in ciascuna di esse, a sua
volta, si distinguono le funzioni intere, nelle quali non compaiono funzioni al
denominatore, da quelle fratte.

Si chiamano funzioni trascendenti le funzioni che operano fuori dalle operazioni


dell'algebra e quelle che si ottengono da esse per composizione, con qualunque
tipo di operazione.

È opportuno anticipare che il dominio di una funzione numerica coincide con tutto
l'asse reale solo nel caso delle funzioni algebriche razionali intere.

CLASSIFICAZIONE DELLE FUNZIONI REALI

In questa lezione cercheremo di capire QUALI TIPI di FUNZIONI REALIpossiamo incontrare.

Una prima distinzione che occorre fare è tra funzioni:

 ALGEBRICHE

 TRASCENDENTI.

Nelle FUNZIONI ALGEBRICHE compaiono i segni dell'elevamento a potenza

A loro volta le FUNZIONI ALGEBRICHE possono essere:

 RAZIONALI quando la variabile indipendente x non si trova sotto il segno di radice;

 IRRAZIONALI quando la variabile indipendente x si trova SOTTO IL SEGNO DI RADICE.

Entrambe possono essere INTERE o FRATTE. Nel primo caso la variabile x NON SI TROVA A


DENOMINATORE, mentre nel secondo caso la variabile x SI TROVA A DENOMINATORE.

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Esempi:

y = 3x + 2 x FUNZIONE RAZIONALE INTERA La variabile x non si trova sotto il segno di radice


quindi la funzione è RAZIONALE.

La variabile x non si trova a denominatore quindi la funzione è INTERA.

y =(3x+2x)/5 FUNZIONE RAZIONALE INTERA La variabile x non si trova sotto il segno di radice


quindi la funzione è RAZIONALE.

La variabile x non si trova a denominatore quindi la funzione è INTERA.

y =(3x+2x)/x FUNZIONE RAZIONALE FRATTA La variabile x non si trova sotto il segno di radice


quindi la funzione è RAZIONALE.

La variabile x si trova a denominatore quindi la funzione è FRATTA.

FUNZIONE IRRAZIONALE INTERA La variabile x si trova sotto il segno di radice


quindi la funzione è IRRAZIONALE.

La variabile x non si trova a denominatore quindi la funzione è INTERA.

FUNZIONE IRRAZIONALE FRATTA La variabile x si trova sotto il segno di radice


quindi la funzione è IRRAZIONALE.

La variabile x si trova a denominatore quindi la funzione è FRATTA.

Le FUNZIONI TRASCENDENTI sono quelle nelle quali compaiono operazioni matematiche non


algebriche. Appartengono a queste funzioni, quelle:

 ESPONENZIALI, nelle quali la variabile x compare come esponente di una potenza;

 LOGARITMICHE, nelle quali la variabile x compare come argomento di un logaritmo;

 TRIGONOMETRICHE o GONIOMETRICHE. In esse troviamo il seno, il coseno,


la tangente, ecc.. della variabile x.

Ricapitolando:

DEL TIPO: ALGEBRICHE RAZIONALI INTERE

y = P(x) FRATTE

y = P(x)/P'(x) IRRAZIONALI INTERE

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FRATTE

TRASCENDENTI ESPONENZIALI

y = ax 

LOGARITMICHE

y = log x 

TRIGONOMETRICHE

y = sin x

Questa classificazione è molto utile perché ci aiuta a comprendere come stabilire il DOMINIO
della FUNZIONE.

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Funzioni algebriche razionali intere
Le funzioni algebriche razionali si suddividono in intere e fratte. Per ognuna di
esse si mostreranno i primi passi dello studio di funzione.
Un polinomio è un'espressione algebrica data dalla somma di più monomi:

Ad ogni polinomio   è possibile associare una funzione del tipo:

Una tale funzione è detta funzione algebrica razionale intera.


Le funzioni algebriche razionali intere che si incontrano più di frequente sono
quelle di primo grado e di secondo grado, di cui, di seguito, vengono riepilogate le
principali caratteristiche.
Si dice funzione algebrica razionale intera di primo grado una funzione del
tipo
La funzione così definita ha per dominio
l’insieme   dei numeri reali ed ha per grafico una retta

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Il coefficiente  , detto coefficiente angolare, fornisce informazioni in merito
alle pendenza della retta, mentre il termine noto  , detto intercetta, indica il
punto in cui la retta interseca l’asse delle ordinate.
È immediato verificare che valgono le seguenti affermazioni:
 se   la funzione è crescente

 se   la funzione è decrescente


 se   la funzione è dispari
 la funzione è biunivoca e pertanto invertibile

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Esempio
Mostriamo in questo esempio i primi passi dello studio di funzione algebrica
razionale intera di primo grado.
Si consideri la funzione

1
Tipo di funzione
La funzione è algebrica razionale intera di primo grado.
Dominio
Coincide con tutto l'asse reale  . Infatti, qualunque sia il valore assegnato alla
variabile indipendente è sempre possibile trovare un valore per la variabile
dipendente.
Parità o disparità, simmetrie evidenti
Utilizzando le definizioni di funzioni pari e dispari

 (definizione di funzione pari)

 (definizione di funzione dispari)


si può concludere che la (1) non è nè pari nè disari, ossia non presenta simmetrie
evidenti;

Si dice funzione algebrica razionale intera di secondo grado una funzione del


tipo

con  .

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La funzione così definita ha per dominio l’insieme   dei numeri reali ed
ha per grafico una parabola di

vertice  .

Si ha che:

o se  , la parabola volge la concavità verso l'alto e il vertice è il


suo punto “più basso”. L’ordinata del vertice è il minimo valore della funzione.

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Inoltre risulta che la funzione è decrescente per   e crescente

per  .

 se   la parabola volge la concavità verso il basso e il vertice è il suo


punto “più alto”. L’ordinata del vertice è il massimo valore della funzione. Inoltre
risulta che la funzione è crescente per   e decrescente per  .

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 se   la funzione è pari, in quanto l’asse di simmetria diventa l’asse

delle  .

Esempio

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Mostriamo in questo esempio i primi passi dello studio di funzione algebrica
razionale intera di secondo grado.
Si consideri la funzione

1
Tipo di funzione
Si tratta di una funzione algebrica razionale intera di secondo grado.
Dominio
In questo esempio il dominio coincide con tutto l’asse reale  . Infatti,
qualunque sia il valore assegnato alla variabile indipendente è sempre possibile
trovare un valore per la variabile dipendente.
Parità o disparità, simmetrie evidenti
Utilizzando le definizioni di funzioni pari e dispari

 (definizione di funzione pari)

 (definizione di funzione dispari)


si può concludere che la funzione (1) non è nè pari nè disari, ossia non presenta
simmetrie evidenti;
Segno

Studio della variazione del segno: bisogna porre  . Risolvendo la


disequazione

si può concludere che la funzione assume valori positivi per tutti i valori della   
per cui

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e assume valori negativi per tutti i valori della   per cui

Intersezioni con gli assi


Bisogna risolvere due sistemi, ossia mettere a sistema l’equazione della funzione
con l’equazione dell’asse delle   ( ) e poi con quello delle   ( ).

Intersezione con l'asse  :

se   allora

Ciò significa che la funzione passa per i punti di coordinate   

Intersezione con l’asse  :

se   allora  .

Ciò significa che la funzione passa per il punto di coordinate  .

Infine, osserviamo solo che poichè  , la parabola volge la concavità


verso l’alto ed ha per vertice il punto  .
Per consentire una corretta rappresentazione della funzione sarebbe necessario
proseguire lo studio di funzione con il calcolo dei limiti, che fornisce informazioni
sull'andamento della funzione in prossimità dei punti esclusi dal dominio e dei
suoi estremi, con l'individuazione degli asintoti ed ancora con lo studio del
comportamento delle derivate prime e seconde, che consentono di individuare
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eventuali punti di massimo e/o minimo della funzione, e/o punti di flesso. Questi
argomenti sono trattati in altri moduli che trovi nell’indice generale.
Considerando le informazioni determinate nei 5 passi precedenti, possiamo
disegnare il grafico della funzione come segue

Funzioni algebriche razionali fratte


Le funzioni algebriche razionali si suddividono in intere e fratte. Per ognuna di
esse si mostreranno i primi passi dello studio di funzione.
Assegnati due polinomi

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con  , la funzione

si dice funzione algebrica razionale fratta.

Il suo dominio coincide con l’asse reale   privato dei punti per i quali si
annulla il denominatore.
Le caratteristiche ed il grafico di una funzione algebrica razionale fratta variano
a seconda del grado del numeratore e del denominatore. In particolare, se i

polinomi   e   sono entrambi di primo grado, la funzione

assume la forma   ed il suo grafico è un'iperbole omografica


(figura 1).

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18
Esempio
Mostriamo in questo esempio i primi passi dello studio di funzione algebrica
razionale fratta.
Si consideri al funzione

Tipo di funzione
Si tratta di una funzione algebrica razionale fratta
Dominio
Coincide con l'asse reale   privato dei punti che annullano il denominatore,
ossia:  ;
Parità o disparità, simmetrie evidenti
Utilizzando le definizioni di funzioni pari e dispari

 (definizione di funzione pari)

 (definizione di funzione dispari)


si può concludere che la funzione (1) non è nè pari nè dispari, ossia non presenta
simmetrie evidenti;
Segno

Studio della variazione del segno: bisogna porre   ossia. Risolvendo


la disequazione

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si può concludere che la funzione assume valori positivi per tutti i valori della   
per cui

e assume valori negativi per tutti i valori della   per cui

Intersezioni con gli assi


Bisogna risolvere due sistemi, ossia mettere a sistema l’equazione della funzione

(1) con l’equazione dell’asse delle   ( ) e poi con quello delle   (


).

Intersezione con l'asse  :

se   allora  .

Ciò significa che la funzione passa per il punto di coordinate 

Intersezione con l'asse  :

20
se   allora  .

Ciò significa che la funzione passa per il punto di coordinate 


Per consentire una corretta rappresentazione della funzione sarebbe necessario
proseguire lo studio di funzione con il calcolo dei limiti, che fornisce informazioni
sull'andamento della funzione in prossimità dei punti esclusi dal dominio e dei
suoi estremi, con l'individuazione degli asintoti ed ancora con lo studio del
comportamento delle derivate prime e seconde, che consentono di individuare
eventuali punti di massimo e/o minimo della funzione, e/o punti di flesso. Questi
argomenti sono trattati in altri moduli che trovi nell’indice generale. Considerando
le informazioni determinate nei 5 passi precedenti, possiamo disegnare il grafico
della funzione come segue

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Funzioni algebriche irrazionali intere
Le funzioni algebriche irrazionali si suddividono in intere e fratte. Per ognuna
di esse si mostreranno i primi passi dello studio di funzione.
Le funzioni algebriche irrazionali si pongono come un caso particolare della

funzione potenza (caso di esponente frazionario del tipo  ). Ricordiamo che una

funzione potenza è una funzione del tipo   le cui proprietà dipendono

dal valore assunto dall'esponente  . In particolare, quando   è un intero

positivo,   è compreso tra 0 e 1 e si ha, come noto,   =  .


Si ha:

 se   è pari la funzione è definita solo per le   non negative;

 se   è dispari è definita anche per le   negative.

A titolo di esempio in figura è riportato il grafico della funzione  √x

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Si definisce funzione algebrica irrazionale intera una funzione in cui la variabile
indipendente   compare sotto il segno di radice

La logica con la quale si determina il dominio di una funzione algebrica


irrazionale intera è strettamente collegata all’indice di radice  .
Si distinguono due casi:

1. radice di indice pari: 


Poichè la radice di indice pari è definita solo per valori non negativi del radicando,
il dominio della funzione   sarà costituito dai valori di   per i quali 
. Pertanto, si ha:

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2. radice di indice dispari: 
Poichè la radice di indice dispari è definita sia per valori positivi che negativi del
radicando, il dominio della funzione coinciderà con tutto l'asse reale  .

Esempio
Mostriamo in questo esempio i primi passi dello studio di funzione algebrica
irrazionale intera.

Si consideri la funzione f(x) = √ x−2


Tipo di funzione
Funzione algebrica irrazionale intera.
Dominio
È costituito dai punti per cui il radicando è maggiore o uguale a zero

Parità o disparità, simmetrie evidenti


Utilizzando le definizioni di funzioni pari e dispari

 (definizione di funzione pari)

 (definizione di funzione dispari)


si può concludere che la (1) non è nè pari nè dispari, ossia non presenta simmetrie
evidenti;
Segno
Bisogna porre  .

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Poichè la funzione radice quadrata è definita sempre positiva, tale condizione è
verificata per ogni   appartenente al dominio della funzione  .
Intersezioni con gli assi
Intersezione con l’asse  :

se   allora  .
Ciò significa che la funzione passa per il punto di coordinate  ;
Intersezione con l’asse  :
in questo caso non è lecito chiedersi cosa accadrebbe se   in quanto tale
valore è escluso dal dominio della funzione.
Per consentire una corretta rappresentazione della funzione sarebbe necessario
proseguire lo studio di funzione con il calcolo dei limiti, che fornisce informazioni
sull’andamento della funzione in prossimità dei punti esclusi dal dominio e dei
suoi estremi, con l’individuazione degli asintoti ed ancora con lo studio del
comportamento delle derivate prime e seconde, che consentono di individuare
eventuali punti di massimo e/o minimo della funzione, e/o punti di flesso. Questi
argomenti sono trattati in altri moduli che trovi nell’indice generale.
Considerando le informazioni determinate nei 5 passi precedenti, possiamo
disegnare il grafico della funzione come segue

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Funzioni algebriche irrazionali fratte
Si definisce funzione algebrica irrazionale fratta una funzione in cui la variabile
indipendente   compare sotto il segno di radice ed il radicando è il rapporto di

due polinomi,   e   con 

Come nel caso delle funzioni algebriche irrazionali intere, la logica con la quale si
determina il dominio di una funzione algebrica irrazionale fratta è strettamente
collegata all’indice di radice  .
Si distinguono due casi:

1. radice di indice pari: 


Poichè la radice di indice pari è definita solo per valori non negativi del radicando,

il dominio della funzione   sarà costituito dai valori per i quali

vale   
(è già noto che nel risolvere una disequazione di questo tipo bisogna porre il
denominatore diverso da zero). Si ha:

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2. radice di indice dispari: 
Poichè la radice di indice dispari è definita sia per valori positivi che negativi del
radicando, il dominio della funzione coinciderà con tutto l’asse reale   privato
dei valori che annullano il denominatore:

Esempio
Si consideri la funzione

Tipo di funzione
La funzione è del tipo algebrica irrazionale fratta.
Dominio
È costituito dai valori per cui il radicando è maggiore o uguale a zero, ossia

risolvendo la disequazione si può concludere che il dominio coincide con


l’intervallo  .
Parità o disparità, simmetrie evidenti
Utilizzando le definizioni di funzioni pari e dispari

 (definizione di funzione pari)

 (definizione di funzione dispari)

27
si può concludere che la (1) non è nè pari nè dispari, ossia non presenta simmetrie
evidenti.
Segno
Studio della variazione del segno: bisogna porre  . Risolvendo la
disequazione

si può concludere che la funzione assume valori positivi per tutti i valori della   
per cui
x ε ] - 1, 1[ ossia è sempre positiva nel suo dominio.
Intersezioni con gli assi
Intersezione con l'asse  :

se   allora  . Ciò significa che la funzione passa per il punto di


coordinate  ;

Intersezione con l'asse  :


se   allora  . Ciò significa che la funzione passa per il punto di
coordinate 
Per consentire una corretta rappresentazione della funzione sarebbe necessario
proseguire lo studio di funzione con il calcolo dei limiti, che fornisce informazioni
sull’andamento della funzione in prossimità dei punti esclusi dal dominio e dei
suoi estremi, con l’individuazione degli asintoti ed ancora con lo studio del
comportamento delle derivate prime e seconde, che consentono di individuare
eventuali punti di massimo e/o minimo della funzione, e/o punti di flesso. Questi
argomenti sono trattati in altri moduli che trovi nell’indice generale.

28
Considerando le informazioni determinate nei 5 passi precedenti, possiamo
disegnare il grafico della funzione come segue

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La funzione esponenziale
Le funzioni logaritmo ed esponenziale rientrano nella categoria delle funzioni
trascendenti.
Definizioni preliminare e proprietà della funzione esponenziale sono introdotte
nel modulo dedicato alla funzione esponenziale. In questo modulo ci si limiterà
semplicemente a richiamare il grafico e le principali caratteristiche della funzione
esponenziale e a descrivere i primi passi che conducono allo studio di funzioni
che comprendono la funzione esponenziale.
Fissato un numero reale   e   si chiama funzione esponenziale

di base   la funzione di equazione  , il cui dominio è   e il cui


codominio è  .
Se  , poiché  , la funzione degenera nella retta parallela

all'asse   di equazione  .

Se   si distinguono due casi:

Caso 

Quando si ha   la funzione   ha un grafico del seguente tipo

30
La funzione   con  , gode delle seguenti proprietà:

 ha come dominio tutta la retta reale   e come codominio 

 interseca gli assi nel punto di coordinate 

 è maggiore di zero per ogni   appartenente ad 

 è strettamente crescente su 


Osservando il grafico della funzione è semplice dedurre che:

 quando   “cresce” la funzione esponenziale “cresce”


 quando   “decresce” la funzione esponenziale “tende ad annullarsi”

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Caso 

Quando   la funzione   ha un grafico del tipo di quello in


figura

La funzione   con  , gode delle seguenti proprietà:

 ha come dominio tutta la retta reale   e come codominio 

 interseca gli assi nel punto di coordinate 

 è maggiore di zero per ogni   appartenente ad 

 è strettamente decrescente su 


Osservando il grafico della funzione è semplice dedurre che:

 quando   “cresce” la funzione esponenziale “tende ad annullarsi”


 quando   “decresce” la funzione esponenziale “cresce”
La figura seguente mostra le curve riferite ai due casi a confronto

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Esempio
Si consideri al funzione

1
Tipo di funzione
La funzione è del tipo trascendente esponenziale.
Dominio
Coincide con l’asse reale  .
Parità o disparità, simmetrie evidenti
Utilizzando le definizioni di funzioni pari e dispari

 (definizione di funzione pari)

 (definizione di funzione dispari)


si può concludere che la (1) non presenta simmetrie evidenti.
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Segno
Studio della variazione del segno: bisogna porre   Si ha:

risolvendo la disequazione e ricordando che la funzione esponenziale assume


sempre valori positivi, si può concludere che la funzione assume valori positivi

per   e negativi per  .


Intersezioni con gli assi
Intersezione con l’asse  :

se   allora  .

Ciò significa che la funzione passa per i punti di coordinate  .

Intersezione con l'asse  :

se   allora  .
Per consentire una corretta rappresentazione della funzione sarebbe necessario
proseguire lo studio di funzione con il calcolo dei limiti, che fornisce informazioni
sull’andamento della funzione in prossimità dei punti esclusi dal dominio e dei
suoi estremi, con l’individuazione degli asintoti ed ancora con lo studio del
comportamento delle derivate prime e seconde, che consentono di individuare
eventuali punti di massimo e/o minimo della funzione, e/o punti di flesso. Questi
argomenti sono trattati in altri moduli che trovi nell’indice generale.Considerando
le informazioni determinate nei 5 passi precedenti, possiamo disegnare il grafico

34
della funzione come segue

La funzione logaritmica
35
Le funzioni logaritmica ed esponenziale rientrano nella categoria delle funzioni
trascendenti.
Definizioni preliminare e proprietà della funzione logaritmica (anche
detta funzione logaritmo) sono introdotte nel modulo dedicato ai logaritmi. In
questo modulo ci si limiterà semplicemente a richiamare il grafico e le principali
caratteristiche della funzione logaritmica e a descrivere i primi passi che
conducono allo studio di funzioni che comprendono il logaritmo.
Si definisce logaritmo in base   di un numero   l'esponente da dare ad   per
ottenere  , ossia

con   argomento del logaritmo.


Si deve tener presente che:

 l'argomento   deve essere positivo, quindi 

 la base   deve essere positiva e diversa da 1, quindi 


 il logaritmo può assumere valori positivi, negativi o nulli

 il logaritmo vale zero quando l'argomento   è pari ad 1, cioè   


qualunque sia la base 
 il logaritmo vale 1 quando l'argomento e la base del logaritmo coincidono,
cioè   qualunque sia la base 

Si consideri la funzione   con  numero reale maggiore di zero e


diverso da 1.
Come per la funzione esponenziale, di cui la funzione logaritmo costituisce
l’inversa, si distinguono due casi:
Caso 

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Quando si ha   la funzione ha grafico del seguente tipo

La

funzione   con  , gode delle seguenti proprietà:

 è definita solo per valori positivi dell’argomento   ed assume valori su


tutto l’asse reale (ossia ha dominio   e codominio  )
 è monotona decrescente

 interseca gli assi nel punto di coordinate 

 assume valori positivi per 


 assume valori negativi per 

 è nulla per 
Inoltre, osservando il grafico in figura 1, è facile dedurre che:

 quando   “cresce” la funzione logaritmica “decresce”, cioè è decrescente

 quando   si “avvicina” a 0 la funzione logaritmica “cresce”

Caso 
Quando si ha   la funzione ha un grafico del tipo di quello in figura 2
37
La funzione   con  , gode delle seguenti proprietà:

 è definita solo per valori positivi dell’argomento   ed assume valori su


tutto l’asse reale (ossia ha dominio   e codominio  )
 è monotona crescente

 interseca gli assi nel punto di coordinate 


 assume valori negativi per 

 assume valori positivi per 


 è nulla per 
Inoltre, osservando il grafico in figura 2, è facile dedurre che:

 quando   “cresce” la funzione logaritmica “cresce”, cioè la funzione è


crescente

 quando   si “avvicina” a 0 la funzione logaritmica “decresce”

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La figura seguente mostra il confronto tra le funzione logaritmiche nei due casi,
con i valori   ed 

39

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