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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

METODI QUANTITAIVI PER


LE DECISIONI AZIENDALI
1 Il concetto di insieme è:
a Un concetto indefinito, che intuitivamente è un numero
Un concetto primitivo, che intuitivamente rappresenta una collezione di
b x
oggetti
Un numero primitivo, che intuitivamente rappresenta una collezione di
c
equazioni
d Un concetto antico, che intuitivamente rappresenta un numero
2 A è un sottoinsieme di B se:
a Ogni elemento di A appartiene a B x
b Ogni elemento di B appartiene ad A
c Ogni elemento di A è un sottoinsieme di B
d Ogni elemento di B è un sottoinsieme di A
3 Dati gli insiemi A={1, 3, a, f}, B={3, f}, si ha:
a A è un sottoinsieme proprio di B
b A e B sono uguali
c B è un sottoinsieme proprio di A x
d A è un insieme, B no
4 Sia A l'insieme delle prime cinque lettere dell'alfabeto latino, e B={a,
b, c, d, e}. Si ha:
a A è un sottoinsieme proprio di B
b A e B sono uguali x
c B è un sottoinsieme proprio di A
d A è un insieme, B no
5 Dati gli insiemi A={b, h, r, w, z}, B={a, b, e, r}, l'insieme unione è:
a {b, h, r, w, z, a, e} x
b {b, h, r, w, z}
c {a, b, e, r}
d {b, h, r, w, z, a, e, l}
6 Dati gli insiemi X={1, 2}, Y={5, 7}, l'insieme unione è:
a {1, 2, 5}
b {1, 2, 5, 7, 10}
c {1, 2, 3, 4, 5, 6, 7}
d {1, 2, 5, 7} x

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7 Dati gli insiemi A={b, h, r, w, z}, B={a, b, e, r}, l'insieme intersezione è:


a L'insieme vuoto
b {b, r} x
c {b, r, w}
d {b, r, a}
8 Dati gli insiemi X={1, 2}, Y={5, 7}, l'insieme intersezione è:
a L'insieme vuoto x
b {1}
c {5}
d {1, 2}
9 Dati gli insiemi X={1, a}, Y={2, b}, il prodotto cartesiano è l'insieme:
a {(1, 2), (a, b)}
b {(1, b), (a, 2)}
c {(1, a), (2, b), (1, 2), (a, b)}
d {(1, 2), (1, b), (a, 2), (a, b)} x
10 Dati gli insiemi X={1, a}, Y={1, 2, 5, b, p}, il prodotto cartesiano:
a Ha 8 elementi
b Ha 9 elementi
c Ha 10 elementi x
d Ha 11 elementi
11 Dati due insiemi A, B, una funzione è una legge che:
a A ogni elemento di A associa diversi elementi di A
b A ogni elemento di B associa uno (e un solo) elemento di B
c A ogni elemento di A associa diversi elementi di B
d A ogni elemento di A associa uno (e un solo) elemento di B x
12 Data una funzione f dall'insieme A all'insieme B, l'insieme
immagine:
È l'insieme degli elementi di B che corrispondono, tramite f, a un
a x
elemento di A
È l'insieme degli elementi di B che corrispondono, tramite f, a un
b
elemento di B
c È l'insieme A
d È l'insieme vuoto

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13 Una funzione si dice "iniettiva" se:


A elementi distinti del dominio corrispondono elementi distinti
a x
dell'insieme di arrivo
A elementi distinti del dominio corrispondono elementi uguali
b
dell'insieme di arrivo
c È ben definita
d Non è ben definita
14 Nell'insieme N dei numeri naturali:
a Dati due elementi a, b, è sempre definita la differenza a-b
b Dati due elementi a, b, non è mai definita la somma a+b
c Dati due elementi a, b, non sempre è definita la differenza a-b x
d Dati due elementi a, b, non è mai definito il prodotto ab
15 Nell'insieme Z dei numeri interi relativi:
a Dati due elementi a, b, solo qualche volta è definita la differenza a-b
b Dati due elementi a, b, è sempre definita la differenza a-b x
c Dati due elementi a, b, non è mai definita la differenza a-b
d Dati due elementi a, b, non è mai definita la somma a+b
16 La divisione tra due numeri razionali:
a È sempre definita
b Non è mai definita
c È definita se il divisore è uguale a zero
d È definita se il divisore è diverso da zero x
17 Dati gli insiemi Z (interi relativi) e Q (razionali):
a Z si può pensare come sottoinsieme di Q x
b Q si può pensare come sottoinsieme di Z
c Z e Q sono insiemi vuoti
d Z e Q sono uguali
18 Data la funzione f (da Z a Z) che a ogni numero associa il suo
quadrato, si ha:
a F(-3)=9 x
b F(-3)=-9
c F(-3)=27
d F(-3)=-27
19 Data la funzione f (da Q a Q) definita dalla legge f(x)=x/2, si ha:
a F(1/5)=1/5
b F(1/5)=1/10 x
c F(1/5)=5
d F(1/5)=10

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20 La funzione "successivo", da N a N, definita dalla legge f(n)=n+1 é:


a Una funzione che ha come immagine l'insieme Z
b Una funzione che ha come immagine l'insieme Q
c Una funzione iniettiva, dato che numeri diversi hanno successivi diversi x
Una funzione non iniettiva, dato che numeri diversi possono avere lo
d
stesso successivo
21 Dato un numero razionale positivo:
Esiste sempre un numero razionale che ne rappresenta la radice
a
quadrata
Esiste sempre un numero reale (positivo) che ne rappresenta la radice
b x
quadrata
c Non esiste mai la radice quadrata
d Si può dividere per zero
22 La radice di 2 è:
a Un numero pari
b Un numero dispari
c Un numero razionale
d Un numero irrazionale x
23 Dati gli insiemi Q (numeri razionali) e R (numeri reali):
a Q si può pensare come sottoinsieme di R x
b R si può pensare come sottoinsieme di Q
c Q e R sono insiemi vuoti
d Q e R sono uguali
24 L'espressione a(b+c) è uguale a:
a Ab
b Ac
c B+c
d Ab+ac x
25 L'opposto di 10 è:
a 10
b -10 x
c 1/10
d -(1/10)

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26 L'inverso di 10 è:
a 10
b -10
c 1/10 x
d -(1/10)
27 3 elevato a 2 è uguale a:
a 1/9
b 9 x
c 1
d 3
28 La radice quadrata di 9 è:
a 1/9
b 9
c 1
d 3 x
29 3 elevato a -2 è uguale a:
a 1/9 x
b 9
c 1
d 3
30 3 elevato a 0 è uguale a:
a 1/9
b 9
c 1 x
d 3
31 Il logaritmo in base 2 di 4 è:
a 0
b 1
c 2 x
d 3
32 Il logaritmo in base 2 di 8 è:
a 0
b 1
c 2
d 3 x

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33 Il logaritmo in base 2 di 1 è:
a 0 x
b 1
c 2
d 3
34 Il logaritmo in base 2 di 2 è:
a 0
b 1 x
c 2
d 3
35 Dati i numeri -10 e 2 si ha:
a -10 è minore di 2 x
b -10 è uguale a 2
c -10 è maggiore di 2
d -10 è la radice quadrata di 2
36 Dato l'intervallo aperto (-10, 2) si ha:
a -10 e -4 non appartengono all'intervallo
b -10 e -4 appartengono all'intervallo
c -10 appartiene all'intervallo, -4 non appartiene all'intervallo
d -10 non appartiene all'intervallo, -4 appartiene all'intervallo x
37 Dato l'intervallo chiuso [-10, 2] si ha:
a -10 e -4 non appartengono all'intervallo
b -10 e -4 appartengono all'intervallo x
c -10 appartiene all'intervallo, -4 non appartiene all'intervallo
d -10 non appartiene all'intervallo, -4 appartiene all'intervallo
38 Il valore assoluto di 3 è:
a 1
b -1
c 3 x
d -3
39 Il valore assoluto di -8 è:
a 8 x
b -8
c 5
d -5

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40 Il valore assoluto di 0 è:
a -1
b 0 x
c 1
d 2
41 Dati due numeri naturali m, n diversi da zero, il MCD è:
a Il più piccolo numero naturale che divide entrambi
b Il più grande numero naturale che divide entrambi x
c Un qualsiasi numero naturale che divide entrambi
d Un qualsiasi numero naturale
42 Due numeri si dicono "primi tra loro":
a Se sono numeri primi
b Se non sono numeri primi
c Se il loro MCD è 1 x
d Se il loro MCD è 2
43 Il MCD tra 10 e 5 è:
a 2
b 3
c 4
d 5 x
44 Il MCD tra 10 e 8 è:
a 2 x
b 3
c 4
d 5
45 Dati due numeri naturali m, n diversi da zero, il mcm è:
a Il più grande numero naturale
b Il più piccolo numero naturale
Il più grande numero naturale (diverso da zero) che è multiplo di
c
entrambi
Il più piccolo numero naturale (diverso da zero) che è multiplo di
d x
entrambi
46 Dati due numeri naturali m, n diversi da zero, il prodotto mn è:
a Minore del prodotto tra MCD e mcm
b Uguale al prodotto tra MCD e mcm x
c Maggiore del prodotto tra MCD e mcm
d Zero

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47 Il mcm tra 15 e 1 è:
a 5
b 10
c 15 x
d 20
48 Il mcm tra 10 e 5 è:
a 5
b 10 x
c 15
d 20
49 Una frazione è ridotta ai minimi termini:
a Se numeratore e denominatore sono primi tra loro x
b Se numeratore e denominatore non sono primi tra loro
c Se numeratore e denominatore sono pari
d Se numeratore e denominatore sono dispari
50 La frazione 5/10 ridotta ai minimi termini è:
a 4/10
b 5/9
c 3/2
d 1/2 x
51 Il quadrato di (a+b) è uguale a:
a a2
b b2
c 2ab
d a2+b2+2ab x
52 La quantità a2+b2+2ab è uguale:
a Al quadrato di a
b Al quadrato di b
c Al quadrato di (a+b) x
d Al cubo di (a+b)
53 Il cubo di (a+b) è uguale a:
a a2+b2
b a3+b3
c a3+b3+3(a2)b+3a(b2) x
d a3+b3+3(a3)b+3a(b3)

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54 La quantità a3+b3+3(a2)b+3a(b2) è uguale:


a Al quadrato di a
b Al quadrato di b
c Al quadrato di (a+b)
d Al cubo di (a+b) x
55 Il quadrato di (a+b+c) è uguale a:
a a2+b2+c2+2ab+2ac+2bc x
b a2+b2+c2+3ab+3ac+3bc
c a3+b3+c3+2ab+2ac+2bc
d a3+b3+c3+3ab+3ac+3bc
56 La quantità a2+b2+c2+2ab+2ac+2bc è uguale:
a Al quadrato di a
b Al quadrato di (a+b)
c Al quadrato di (a+b+c) x
d Al cubo di b
57 La differenza tra il quadrato di a e il quadrato di b è uguale a:
a a2
b b2
c (a+b)(a2+b2-ab)
d (a+b)(a-b) x
58 La quantità (a+b)(a-b) è uguale a:
a a2-b2 x
b a3+b3
c a+b
d a-b
59 La somma tra il cubo di a e il cubo di b è uguale a:
a a2
b b2
c (a+b)(a2+b2-ab) x
d (a+b)(a-b)
60 La quantità (a+b)(a2+b2-ab) è uguale a:
a a2-b2
b a3+b3 x
c a+b
d a-b

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61 L'equazione ax+b=0, nel caso che a è diverso da zero e b è diverso


da zero:
a Ha soluzione -(a/b)
b Ha soluzione -(b/a) x
c Non ha soluzioni
d Ha per soluzioni tutti i numeri reali
62 L'equazione ax+b=0, nel caso che a è uguale a zero e b è diverso da
zero:
a Ha soluzione -(a/b)
b Ha soluzione -(b/a)
c Non ha soluzioni x
d Ha per soluzioni tutti i numeri reali
63 L'equazione ax+b=0, nel caso che a e b sono entrambi uguali a
zero:
a Ha soluzione -(a/b)
b Ha soluzione -(b/a)
c Non ha soluzioni
d Ha per soluzioni tutti i numeri reali x
64 L'equazione x+1=0 ha soluzione:
a1

c -1 x
d -(1/2)
65 L'equazione x-1=0 ha soluzione:
a1 x

c -1
d -(1/2)
66 L'equazione 2x=1 ha soluzione:
a1
b½ x
c -1
d -(1/2)
67 L'equazione 2x=-1 ha soluzione:
a1

c -1
d -(1/2) x

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68 L'equazione 3x=0 ha soluzione:


a 0 x
b 1
c 2
d 3
69 L'equazione 2x-4=0 ha soluzione:
a 0
b 1
c 2 x
d 3
70 Le proporzioni si possono vedere come particolari:
a Equazioni di primo grado x
b Equazioni di secondo grado
c Equazioni di terzo grado
d Equazioni di quarto grado
71 Un'equazione di secondo grado con discriminante maggiore di
zero:
a Non ha nessuna soluzione (come numero reale)
b Ha un'unica soluzione (in altri termini, due soluzioni coincidenti)
c Ha due soluzioni x
d Ha infinite soluzioni
72 Un'equazione di secondo grado con discriminante uguale a zero:
a Non ha nessuna soluzione (come numero reale)
b Ha un'unica soluzione (in altri termini, due soluzioni coincidenti) x
c Ha due soluzioni
d Ha infinite soluzioni
73 Un'equazione di secondo grado con discriminante minore di zero:
a Non ha nessuna soluzione (come numero reale) x
b Ha un'unica soluzione (in altri termini, due soluzioni coincidenti)
c Ha due soluzioni
d Ha infinite soluzioni
74 L'equazione x(x-1)=0 ha soluzioni:
a 0,2
b 0, -2
c 0,1 x
d 0, -1

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75 L'equazione x(x+1)=0 ha soluzioni:


a 0,2
b 0, -2
c 0,1
d 0, -1 x
76 L'equazione x(x-2)=0 ha soluzioni:
a 0,2 x
b 0, -2
c 0,1
d 0, -1
77 L'equazione x(x+2)=0 ha soluzioni:
a 0,2
b 0, -2 x
c 0,1
d 0, -1
78 L'equazione x2+3x+1=0 ha discriminante:
a 4
b 5 x
c 6
d 7
79 L'equazione x2+2x+1=0 ha discriminante:
a 10
b1
c -1
d0 x
80 In un triangolo rettangolo, la somma delle aree dei quadrati costruiti
sui cateti è uguale:
a A zero
b All'area del quadrato costruito su un cateto
c All'area del quadrato costruito sull'ipotenusa x
d Al volume del cubo costruito sull'ipotenusa
81 2x^2+1 è un polinomio di grado:
a1
b2 x
c3
d4

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82 -2x^4+x è un polinomio di grado:


a 1
b 2
c 3
d 4 x
83 La somma (x+1)+(x+4) è uguale a:
a 2x
b 5
c 2x+5 x
d X^2
84 La somma (x^2+x)+(x+1) è uguale a:
a X^3
b X^2+2x
c 1
d X^2+2x+1 x
85 Il prodotto x(x+1) è uguale a:
a X^2+x x
b X^3+x
c X^2+2x
d 0
86 Il prodotto x(x^2-x) è uguale a:
a X^3
b X^4+9
c X^3-x^2 x
d -x
87 La somma (xy+x)+(xy+3) è uguale a:
a 3xy
b 2xy+x+3 x
c 2xy+2x
d 2xy+3x+z
88 Il prodotto x(x+y) è uguale a:
a X^2
b Y
c X^2+xy x
d X^2+10x

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89 L'equazione fratta x/(x+1)=0 ha soluzione:


a 0 x
b 1
c 2
d 3
90 L'equazione fratta (x-3)/x=0 ha soluzione:
a 0
b 1
c 2
d 3 x
91 Se si dividono entrambi i membri di una disequazione per un
numero positivo:
a Si ottiene un'equazione
b Si ottiene zero
c Si ottiene una disequazione equivalente x
d Cambiando di segno, si ottiene una disequazione equivalente
92 Se si dividono entrambi i membri di una disequazione per un
numero negativo:
a Si ottiene un'equazione
b Si ottiene zero
c Si ottiene una disequazione equivalente
d Cambiando di segno, si ottiene una disequazione equivalente x
93 La disequazione x+2>0 è verificata per:
a x>7
b x>-7
c x>2
d x>-2 x
94 La disequazione x-2>0 è verificata per:
a x>7
b x>-7
c x>2 x
d x>-2
95 La disequazione x+7>0 è verificata per:
a x>7
b x>-7 x
c x>2
d x>-2

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96 La disequazione 2x>1 è verificata per:


a x<-1/2
b x>2/5
c x>1/2 x
d x<-2/5
97 La disequazione -2x>1 è verificata per:
a x<-1/2 x
b x>2/5
c x>1/2
d x<-2/5
98 La disequazione 5x>2 è verificata per:
a x<-1/2
b x>2/5 x
c x>1/2
d x<-2/5
99 La disequazione -5x>2 è verificata per:
a x<-1/2
b x>2/5
c x>1/2
d x<-2/5 x
100 I numeri la cui metà è maggiore di 1, sono:
a Maggiori di 2 x
b Minori di 2
c Uguali a 2
d Uguali a 1
101 La disequazione x2>0 è verificata:
a Solo per x uguale a zero
b Solo per x maggiore di zero
c Da qualsiasi numero reale x
d Per ogni x diverso da zero x
102 La disequazione x2+1>0 è verificata:
a Solo per x uguale a zero
b Solo per x maggiore di zero
c Da qualsiasi numero reale x x
d Per ogni x diverso da zero

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103 La disequazione -x2<0 è verificata:


a Solo per x uguale a zero
b Solo per x maggiore di zero
c Da qualsiasi numero reale x
d Per ogni x diverso da zero x
104 La disequazione x2+2>0 è verificata:
a Solo per x uguale a zero
b Solo per x maggiore di zero
c Da qualsiasi numero reale x x
d Per ogni x diverso da zero
105 Un polinomio di secondo grado ax2+bx+c, se il discriminante è
maggiore di zero:
Nei punti esterni all'intervallo delle soluzioni dell'equazione associata,
a x
ha lo stesso segno di a
Nei punti esterni all'intervallo delle soluzioni dell'equazione associata,
b
ha segno opposto a quello di a
Nei punti esterni all'intervallo delle soluzioni dell'equazione associata, è
c
uguale a zero
Nei punti esterni all'intervallo delle soluzioni dell'equazione associata, è
d
uguale a 1
106 Un polinomio di secondo grado ax2+bx+c, se il discriminante è
maggiore di zero:
Nei punti interni all'intervallo delle soluzioni dell'equazione associata, ha
a
lo stesso segno di a
Nei punti interni all'intervallo delle soluzioni dell'equazione associata, ha
b x
segno opposto a quello di a
Nei punti interni all'intervallo delle soluzioni dell'equazione associata, è
c
uguale a zero
Nei punti interni all'intervallo delle soluzioni dell'equazione associata, è
d
uguale a 1
107 Un polinomio di secondo grado ax2+bx+c, se il discriminante è
uguale a zero:
a Per x diverso dalla soluzione dell'equazione associata, è uguale a zero
b Per x diverso dalla soluzione dell'equazione associata, è uguale a 1
Per x diverso dalla soluzione dell'equazione associata, ha lo stesso
c x
segno di a
Per x diverso dalla soluzione dell'equazione associata, ha lo stesso
d
segno di b

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108 Un polinomio di secondo grado ax2+bx+c, se il discriminante è


minore di zero:
a Per ogni valore di x, ha lo stesso segno di a x
b Per ogni valore di x, ha lo stesso segno di b
c Per ogni valore di x è uguale a 2
d Per ogni valore di x è uguale a 3
109 La disequazione x2+x+1>0:
a Ha come soluzioni tutti i numeri reali x
b Non ha soluzioni (in altri termini, l'insieme delle soluzioni è vuoto)
c Ha come soluzioni solo i numeri reali maggiori di zero
d Ha come soluzioni solo i numeri reali minori di zero
110 La disequazione x2+x+1<0:
a Ha come soluzioni tutti i numeri reali
b Non ha soluzioni (in altri termini, l'insieme delle soluzioni è vuoto) x
c Ha come soluzioni solo i numeri reali maggiori di zero
d Ha come soluzioni solo i numeri reali minori di zero
111 Il sistema delle disequazioni x>0 e x+1>0:
a Non ha soluzioni
b Ha come soluzioni i numeri reali maggiori di -1 e minori di 0
c Ha come soluzioni i numeri maggiori di 0 x
d Ha come soluzioni i numeri minori di -1
112 Il sistema delle disequazioni x>0 e x+1<0:
a Non ha soluzioni x
b Ha come soluzioni i numeri reali maggiori di -1 e minori di 0
c Ha come soluzioni i numeri maggiori di 0
d Ha come soluzioni i numeri minori di -1
113 Il sistema delle disequazioni x<0 e x+1>0:
a Non ha soluzioni
b Ha come soluzioni i numeri reali maggiori di -1 e minori di 0 x
c Ha come soluzioni i numeri maggiori di 0
d Ha come soluzioni i numeri minori di -1
114 Il sistema delle disequazioni x<0 e x+1<0:
a Non ha soluzioni
b Ha come soluzioni i numeri reali maggiori di -1 e minori di 0
c Ha come soluzioni i numeri maggiori di 0
d Ha come soluzioni i numeri minori di -1 x

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115 Una disequazione fratta di tipo (P/Q)>0 è verificata:


a Per P e Q nulli
b Per P e Q uguali a 1
c Per P e Q entrambi positivi o entrambi negativi x
d Per P e Q uno positivo e uno negativo
116 Una disequazione fratta di tipo (P/Q)<0 è verificata:
a Per P e Q nulli
b Per P e Q uguali a 1
c Per P e Q entrambi positivi o entrambi negativi
d Per P e Q uno positivo e uno negativo x
117 La disequazione fratta 1/x>0:
a Ha come soluzioni le x maggiori o uguali a zero
b Ha come soluzioni le x maggiori di zero x
c Ha come soluzioni le x minori o uguali a zero
d Ha come soluzioni le x minori di zero
118 La disequazione fratta 1/(-x)>0:
a Ha come soluzioni le x maggiori o uguali a zero
b Ha come soluzioni le x maggiori di zero
c Ha come soluzioni le x minori o uguali a zero
d Ha come soluzioni le x minori di zero x
119 La disequazione fratta 1/x<0:
a Ha come soluzioni le x maggiori o uguali a zero
b Ha come soluzioni le x maggiori di zero
c Ha come soluzioni le x minori o uguali a zero
d Ha come soluzioni le x minori di zero x
120 La disequazione fratta 1/(-x)<0:
a Ha come soluzioni le x maggiori o uguali a zero
b Ha come soluzioni le x maggiori di zero x
c Ha come soluzioni le x minori o uguali a zero
d Ha come soluzioni le x minori di zero
121 I punti del piano cartesiano sono rappresentati:
a Da una coordinata
b Da due coordinate x
c Da tre coordinate
d Da quattro coordinate

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122 La distanza tra due punti A e B rappresenta:


a La lunghezza del segmento di estremi A e B x
b L'area di un quadrato con A e B tra i vertici
c Il volume di un cubo
d L'area di un cerchio
123 La distanza tra i punti (0,0) e (0,1) è:
a 0
b 1 x
c Radice di 2
d Radice di 3
124 La distanza tra i punti (0,0) e (1,1) è:
a 0
b 1
c Radice di 2 x
d Radice di 3
125 x=3 è l'equazione di un retta:
a Passante per (0,0)
b Di coefficiente angolare 2
c Parallela all'asse delle ascisse
d Parallela all'asse delle ordinate x
126 y=-1 è l'equazione di un retta:
a Passante per (0,0)
b Di coefficiente angolare 2
c Parallela all'asse delle ascisse x
d Parallela all'asse delle ordinate
127 y=5x è l'equazione di un retta:
a Passante per (0,0) x
b Di coefficiente angolare 2
c Parallela all'asse delle ascisse
d Parallela all'asse delle ordinate
128 y=2x-10 è l'equazione di un retta:
a Passante per (0,0)
b Di coefficiente angolare 2 x
c Parallela all'asse delle ascisse
d Parallela all'asse delle ordinate

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

129 Due rette con lo stesso coefficiente angolare:


a Sono parallele x
b Sono perpendicolari
c Hanno la stessa equazione
d Si incontrano in (0,0)
130 Le rette y=x e y=2x:
a Sono parallele
b Sono perpendicolari
c Hanno la stessa equazione
d Si incontrano in (0,0) x
131 La distanza di un punto della circonferenza dal centro è:
a Minore del raggio
b Uguale al raggio x
c Maggiore del raggio
d Uguale al diametro
132 Alla circonferenza x2+y2-1=0 appartiene il punto:
a (0,0)
b (1,1)
c (1,0) x
d (2.0)
133 Alla circonferenza x2+y2-4=0 appartiene il punto:
a (0,0)
b (1,1)
c (1,0)
d (2,0) x
134 La circonferenza x2+y2=1 ha:
a Centro (0,0) e raggio 1 x
b Centro (1,1) e raggio 1
c Centro (0,0) e raggio 2
d Centro (1,1) e raggio 2
135 Per tre punti non allineati:
a Passa una (e una sola) circonferenza x
b Passano due circonferenze
c Passano tre circonferenze
d Passano quattro circonferenze

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

136 Per i tre punti (0,0), (2,0), (0,1) passa la circonferenza:


a x2+y2-1=0
b x2+y2-2=0
c x2+y2-3=0
d x2+y2-2x-y=0 x
137 I punti di una parabola hanno la stessa distanza:
a Dal fuoco e dal vertice
b Dal fuoco e dall'asse di simmetria
c Dal fuoco e dalla direttrice x
d Dall'asse di simmetria e dalla direttrice
138 Un'equazione di tipo y=ax2+bx+c con a diverso da zero,
rappresenta:
a Una retta
b Una parabola con asse di simmetria parallelo all'asse delle ordinate x
c Una parabola con asse di simmetria parallelo all'asse delle ascisse
d Una circonferenza
139 La parabola y=x2-3 passa per:
a (0,0)
b (0,2)
c (2,1) x
d (1,-8)
140 La parabola y=x2 passa per:
a (0,0) x
b (0,2)
c (2,1)
d (1,-8)
141 Una funzione reale di una variabile reale ha come dominio:
a Il piano
b Lo spazio
c Un sottoinsieme non vuoto dell'insieme dei numeri reali x
d L'insieme delle lettere dell'alfabeto latino
142 Una funzione reale di una variabile reale a ogni elemento del
dominio associa:
a Un numero primo
b Una retta
c Una circonferenza
d Un numero reale x

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

143 L'espressione f(x)=x/3 è ben definita per:


a Ogni numero reale x x
b X diverso da -1
c X diverso da 0
d X diverso da 1
144 L'espressione f(x)=1/x è ben definita per:
a Ogni numero reale x
b X diverso da -1
c X diverso da 0 x
d X diverso da 1
145 L'espressione f(x)=1/(x+1) è ben definita per:
a Ogni numero reale x
b X diverso da -1 x
c X diverso da 0
d X diverso da 1
146 L'espressione f(x)=radice(x) è ben definita per:
a Ogni numero reale x
b X maggiore o uguale a 0 x
c X maggiore di 1
d X maggiore o uguale a 2
147 L'espressione f(x)=3^x è ben definita per:
a Ogni numero reale x x
b X maggiore o uguale a 0
c X maggiore di 1
d X maggiore o uguale a 2
148 L'espressione f(x)=log(x-1) è ben definita per:
a Ogni numero reale x
b X maggiore o uguale a 0
c X maggiore di 1 x
d X maggiore o uguale a 2
149 Il grafico di una funzione (reale, di una variabile reale) f è:
a Il dominio
b L'insieme di arrivo
c L'insieme delle coppie ordinate (x,f(x)) al variare di x nel dominio x
L'insieme delle coppie ordinate (x,f(x)) al variare di x nell'insieme di
d
arrivo

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

150 Il grafico di una funzione (reale, di una variabile reale) si può


considerare:
a Il dominio
b L'insieme di arrivo
c Una circonferenza
d Un sottoinsieme del piano cartesiano x
151 La funzione f da R a R, definita come f(x)=x+2, è:
a A valori interi
b A valori razionali
c Iniettiva x
d Non iniettiva
152 La funzione f da R a R, definita come f(x)=10, è:
a A valori interi
b A valori razionali
c Iniettiva
d Non iniettiva x
153 La funzione f da R a R, definita come f(x)=5x, è:
a A valori interi
b A valori razionali
c Iniettiva x
d Non iniettiva
154 La funzione f da R a R, definita come f(x)=x2, è:
a A valori interi
b A valori razionali
c Iniettiva
d Non iniettiva x
155 L'inversa di f(x)=x+2 è:
a G(y)=y/5
b G(y)=y-2 x
c G(y)=y
d G(y)=1
156 L'inversa di f(x)=5x è:
a G(y)=y/5 x
b G(y)=y-2
c G(y)=y
d G(y)=1

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

157 La composizione di f(x)=x-3 e g(x)=x+1 è:


a G(f(x))=-(x-5)
b G(f(x))=5(x-1)
c G(f(x))=(x-3)+1 x
d G(f(x))=(2x)2
158 La composizione di f(x)=x-5 e g(x)=-x è:
a G(f(x))=-(x-5) x
b G(f(x))=5(x-1)
c G(f(x))=(x-3)+1
d G(f(x))=(2x)2
159 La composizione di f(x)=2x e g(x)=x2 è:
a G(f(x))=-(x-5)
b G(f(x))=5(x-1)
c G(f(x))=(x-3)+1
d G(f(x))=(2x)2 x
160 La composizione di f(x)=x-1 e g(x)=5x è:
a G(f(x))=-(x-5)
b G(f(x))=5(x-1) x
c G(f(x))=(x-3)+1
d G(f(x))=(2x)2
161 Consideriamo la funzione lineare f(x)=2. Il grafico di f è:
a L'insieme vuoto
b Una circonferenza
c Una retta parallela all'asse delle x x
d Una retta parallela all'asse delle y
162 Consideriamo la funzione lineare f(x)=-3x. Il grafico di f è:
a Una parabola
b L'insieme dei numeri naturali
c Un quadrato
d Una retta passante per l'origine x
163 Consideriamo la funzione lineare f(x)=8x+4. Nel punto 0 la funzione
f vale:
a2
b4 x
c 12
d0

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

164 Consideriamo la funzione lineare f(x)=8x+4. Il grafico di f è:


a L'insieme vuoto
b Un quadrato
c Una retta non passante per l'origine x
d Una retta passante per l'origine
165 Il grafico di una funzione lineare è:
a Una retta x
b Una circonferenza
c Una parabola
d Un'ellisse
166 Per disegnare il grafico di una funzione lineare basta:
a Disegnare una circonferenza
b Disegnare un triangolo
c Disegnare un quadrato
d Individuare due punti e tracciare la retta corrispondente x
167 La funzione valore assoluto nel punto 5 vale:
a 0
b 1
c 5 x
d 7
168 La funzione valore assoluto nel punto 0 vale:
a 0 x
b 1
c 5
d 7
169 La funzione valore assoluto nel punto -1 vale:
a 0
b 1 x
c 5
d 7
170 La funzione valore assoluto nel punto -7 vale:
a 0
b 1
c 5
d 7 x

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

171 Consideriamo la funzione quadrato f(x)=x^2. Nel punto -1 la


funzione f vale:
a 1 x
b -1
c 1/9
d -1/9
172 Consideriamo la funzione quadrato f(x)=x^2. Nel punto 1/3 la
funzione f vale:
a1
b -1
c 1/9 x
d -1/9
173 Consideriamo la funzione quadrato f(x)=x^2. Il grafico di f è:
a Una parabola con asse di simmetria l'asse delle x
b Una parabola con asse di simmetria l'asse delle y x
c Una retta
d Un rettangolo
174 La funzione radice quadrata è definita per:
a I numeri interi negativi
b I numeri razionali negativi
c I numeri reali diversi da zero
d I numeri reali maggiori o uguali a zero x
175 Consideriamo la funzione radice quadrata. Nel punto 4 la funzione
vale:
a 1/3
b -1/3
c2 x
d -2
176 Consideriamo la funzione radice quadrata. Nel punto 1/9 la
funzione vale:
a 1/3 x
b -1/3
c2
d -2
177 Consideriamo la funzione inverso f(x)=1/x. Nel punto 5 la funzione
f:
a Vale 19
b Vale 8
c Vale 1/5 x
d Non è definita
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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

178 Consideriamo la funzione inverso f(x)=1/x. Nel punto 1/8 la


funzione f:
a Vale 19
b Vale 8 x
c Vale 1/5
d Non è definita
179 Consideriamo la funzione inverso f(x)=1/x. Nel punto 0 la funzione
f:
a Vale 19
b Vale 8
c Vale 1/5
d Non è definita x
180 La legge della funzione reciproco descrive grandezze:
a Direttamente proporzionali
b Inversamente proporzionali x
c Di misura 2
d Di misura 10
181 Consideriamo la funzione esponenziale f(x)=3^x. Nel punto 0 la
funzione f vale:
a1 x
b 1/3
c3
d Radice quadrata di 3
182 Consideriamo la funzione esponenziale f(x)=3^x. Nel punto 1 la
funzione f vale:
a1
b '1/3
c3 x
d Radice quadrata di 3
183 Consideriamo la funzione esponenziale f(x)=3^x. Nel punto 1/2 la
funzione f vale:
a1
b '1/3
c3
d Radice quadrata di 3 x

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

184 Consideriamo la funzione esponenziale f(x)=3^x. Nel punto -1 la


funzione f vale:
a1
b '1/3 x
c3
d Radice quadrata di 3
185 Le funzioni esponenziali hanno sempre valori:
a Nulli
b Positivi x
c Negativi
d Pari
186 Se f è una funzione esponenziale di base maggiore di 1, al
crescere di x:
a Cresce f(x) x
b Decresce f(x)
c La funzione ha sempre valore 5
d La funzione ha sempre valore -1
187 Se f è una funzione esponenziale di base minore di 1, al crescere
di x:
a Cresce f(x)
b Decresce f(x) x
c La funzione ha sempre valore 5
d La funzione ha sempre valore -1
188 Il numero di Eulero è un numero irrazionale compreso tra:
a -1 e 0
b0e1
c1e2
d2e3 x
189 La disequazione 2^x>2 è verificata per:
a X<1
b X=1
c X>1 x
d Ogni numero reale x
190 La disequazione (1/2)^x>1/2 è verificata per:
a X<1 x
b X=1
c X>1
d Ogni numero reale x

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

191 La funzione logaritmo in base 3, nel punto 9 vale:


a 0
b 1
c 2 x
d 3
192 La funzione logaritmo in base 3, nel punto 27 vale:
a 0
b 1
c 2
d 3 x
193 La funzione logaritmo in base 3, nel punto 1 vale:
a 0 x
b 1
c 2
d 3
194 La funzione logaritmo in base 3, nel punto 3 vale:
a 0
b 1 x
c 2
d 3
195 Le funzioni logaritmo hanno come dominio:
a L'insieme dei numeri reali positivi x
b L'insieme dei numeri reali negativi
c L'insieme dei numeri reali
d L'insieme dei numeri razionali
196 Se f è una funzione logaritmica di base maggiore di 1, al crescere
di x:
a La funzione rimane costante
b La funzione assume solo valori interi
c Cresce f(x) x
d Decresce f(x)
197 Se f è una funzione logaritmica di base minore di 1 (e maggiore di
0), al crescere di x:
a La funzione rimane costante
b La funzione assume solo valori interi
c Cresce f(x)
d Decresce f(x) x

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

198 Il logaritmo naturale ha base:


a 1/3
b 1/2
c 2
d e x
199 La funzione logaritmo in base 10, nel punto 100 vale:
a 1
b 2 x
c 3
d 4
200 La disequazione log x>0 è verificata per:
a x<1
b x=1
c x>1 x
d Ogni numero reale x
201 La funzione lineare f(x)=2x+1 è:
a A valori numeri pari
b Strettamente crescente x
c Strettamente decrescente
d Né crescente né decrescente
202 La funzione lineare f(x)=-3x+5 è:
a A valori numeri pari
b Strettamente crescente
c Strettamente decrescente x
d Né crescente né decrescente
203 La funzione esponenziale f(x)=(1/2)x è:
a A valori numeri pari
b Strettamente crescente
c Strettamente decrescente x
d Né crescente né decrescente
204 La funzione esponenziale f(x)=2x è:
a A valori numeri pari
b Strettamente crescente x
c Strettamente decrescente
d Né crescente né decrescente

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

205 La funzione valore assoluto è:


a A valori numeri pari
b Strettamente crescente
c Strettamente decrescente
d Né crescente né decrescente x
206 La funzione lineare f(x)=3x è:
a Ben definita solo per x diverso da zero
b Convessa
c Concava
d Sia concava che convessa x
207 La funzione quadrato f(x)=x2 è:
a Ben definita solo per x diverso da zero
b Convessa x
c Concava
d Sia concava che convessa
208 La funzione radice quadrata è:
a Ben definita solo per x diverso da zero
b Convessa
c Concava x
d Sia concava che convessa
209 La funzione f(x)=x2+1 ha minimo assoluto nel punto:
a 0 x
b 1
c 2
d 3
210 La funzione f(x)=-x2 ha massimo assoluto nel punto:
a 0 x
b 1
c 2
d 3
211 Consideriamo la successione a(n)=4n. Il termine a(1) vale:
a 1
b 2
c 3
d 4 x

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

212 Consideriamo la successione a(n)=n+2. Il termine a(1) vale:


a 1
b 2
c 3 x
d 4
213 Consideriamo la successione a(n)=2/n. Il termine a(2) vale:
a 1 x
b 2
c 3
d 4
214 Consideriamo la successione a(n)=n. Il termine a(2) vale:
a 1
b 2 x
c 3
d 4
215 Una successione è convergente se:
a Ha come limite un numero reale x
b Ha tutti i valori interi
c Ha tutti i valori razionali
d Non è né convergente né divergente
216 Una successione è indeterminata se:
a Ha come limite un numero reale
b Ha tutti i valori interi
c Ha tutti i valori razionali
d Non è né convergente né divergente x
217 La successione a(n)=n+1 è:
a Convergente a 1
b Divergente a più infinito x
c Divergente a meno infinito
d Indeterminata
218 La successione a(n)=1+(-1)^n è:
a Convergente a 1
b Divergente a più infinito
c Divergente a meno infinito
d Indeterminata x

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

219 La successione a(n)=(1/n)+1 è:


a Convergente a 1 x
b Divergente a più infinito
c Divergente a meno infinito
d Indeterminata
220 La successione a(n)=-2n è:
a Convergente a 1
b Divergente a più infinito
c Divergente a meno infinito x
d Indeterminata
221 Un intervallo illimitato superiormente ha come secondo estremo:
a 0
b 1
c Meno infinito
d Più infinito x
222 Un intervallo illimitato inferiormente ha come primo estremo:
a '0
b '1
c Meno infinito x
d Più infinito
223 Sia f una funzione con dominio un intervallo A. Per definire il limite
al tendere dell'argomento a più infinito, A deve essere:
a Illimitato superiormente x
b Illimitato inferiormente
c L'insieme vuoto
d L'insieme dei numeri reali maggiori di 1 e minori di 2
224 Sia f una funzione con dominio un intervallo A. Per definire il limite
al tendere dell'argomento a meno infinito, A deve essere:
a Illimitato superiormente
b Illimitato inferiormente x
c L'insieme vuoto
d L'insieme dei numeri reali maggiori di 1 e minori di 2
225 Un limite di funzione:
a Se esiste, è sempre un numero reale
b Se esiste, è sempre più infinito
c Esiste sempre
d Non sempre esiste x

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

226 Un limite di funzione:


a Se esiste, è unico x
b Se esiste, non è detto che sia unico
c Se esiste, è sempre uguale a 0
d Se esiste, è sempre uguale a 2
227 La funzione f(x)=-x, per x che tende a più infinito, ha limite:
a -1
b -2
c Meno infinito x
d Più infinito
228 La funzione f(x)=-x, per x che tende a meno infinito, ha limite:
a -1
b -2
c Meno infinito
d Più infinito x
229 La funzione f(x)=-x, per x che tende a 1, ha limite:
a -1 x
b -2
c Meno infinito
d Più infinito
230 La funzione f(x)=-x, per x che tende a 2, ha limite:
a -1
b -2 x
c Meno infinito
d Più infinito
231 La funzione f(x)=3x-2, per x che tende a più infinito, ha limite:
a1
b4
c Più infinito x
d Meno infinito
232 La funzione f(x)=3x-2, per x che tende a meno infinito, ha limite:
a1
b4
c Più infinito
d Meno infinito x

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

233 La funzione f(x)=3x-2, per x che tende a 2, ha limite:


a1
b4 x
c Più infinito
d Meno infinito
234 La funzione valore assoluto di x, per x che tende a più infinito, ha
limite:
a1
b4
c Più infinito x
d Meno infinito
235 La funzione valore assoluto di x, per x che tende a meno infinito,
ha limite:
a1
b4
c Più infinito x
d Meno infinito
236 La funzione f(x)=2x, per x che tende a più infinito, ha limite:
a0
b3
c 20
d Più infinito x
237 La funzione f(x)=(1/2)x, per x che tende a più infinito, ha limite:
a0 x
b3
c 20
d Più infinito
238 La funzione logaritmo in base 2, per x che tende a 8, ha limite:
a0
b3 x
c 20
d Più infinito
239 Sotto opportune ipotesi, il limite della somma di due funzioni è
uguale:
a All'insieme dei numeri naturali
b A una circonferenza
c Alla somma dei rispettivi limiti x
d Al prodotto dei rispettivi limiti

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

240 Sotto opportune ipotesi, il limite del prodotto di due funzioni è


uguale:
a All'insieme dei numeri naturali
b A una circonferenza
c Alla somma dei rispettivi limiti
d Al prodotto dei rispettivi limiti x
241 La funzione f(x)=(2x)+5x, per x che tende a più infinito, ha limite:
a 0
b 1/2
c Più infinito x
d Meno infinito
242 La funzione f(x)=x(x+1), per x che tende a meno infinito, ha limite:
a 0
b 1/2
c Più infinito x
d Meno infinito
243 La funzione f(x)=(1-x)(x2), per x che tende a più infinito, ha limite:
a 0
b 1/2
c Più infinito
d Meno infinito x
244 La funzione f(x)=1/(2x), per x che tende a 1, ha limite:
a0
b 1/2 x
c Più infinito
d Meno infinito
245 La funzione f(x)=2(5x), per x che tende a meno infinito, ha limite:
a0 x
b 1/2
c Più infinito
d Meno infinito
246 Indicare quale tra le seguenti è una forma indeterminata:
a Uno fratto infinito
b Infinito fratto uno
c Infinito fratto due
d Infinito fratto infinito x

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

247 Indicare quale tra le seguenti è una forma indeterminata:


a Uno per zero
b Zero per zero
c Infinito per zero x
d Infinito per infinito
248 La funzione f(x)=x3-x, per x che tende a più infinito, ha limite:
a Più infinito x
b0
c Meno infinito
d 40
249 La funzione f(x)=1/(x3-x), per x che tende a più infinito, ha limite:
a Più infinito
b0 x
c Meno infinito
d 40
250 La funzione f(x)=x/(x2-1), per x che tende a più infinito, ha limite:
a Più infinito
b0 x
c Meno infinito
d 40
251 Una funzione f, definita in un intervallo A, è continua in un punto p
di A se:
a Il limite di f, per x che tende a p, è uguale a f(p) x
b Il limite di f, per x che tende a p, è diverso da f(p)
c Il limite di f per x che tende a p non esiste
d Il limite di f, per x che tende a p, non esiste o è diverso da f(p)
252 Una funzione si dice continua:
a Se i suoi valori sono interi
b Se non è ben definita
c Se è continua in ogni punto del dominio x
d Se non è costante
253 Se p è un punto di discontinuità per la funzione f:
a f è continua
b f(p) è un numero naturale pari
c f è continua in p
d f non è continua in p x

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

254 Le funzioni lineari:


a Sono sempre costanti
b Sono continue x
c Non sono continue
d Hanno dei punti di discontinuità
255 Le funzioni esponenziali:
a Sono sempre costanti
b Sono continue x
c Non sono continue
d Hanno dei punti di discontinuità
256 Se f, g sono funzioni continue (con lo stesso dominio A), la
funzione quoziente f/g è:
a Sempre lineare
b Definita anche nei punti in cui g si annulla
c Continua nei punti in cui g si annulla
d Continua nel dominio costituito dai punti di A nei quali g non si annulla x
257 La composizione di due funzioni continue è:
a Sempre una funzione esponenziale
b Sempre la funzione costante di valore 1
c Una funzione continua x
d Una funzione non continua
258 La funzione f(x)=e^(4x), per x che tende a 1, ha limite:
a Log(2)
b 0
c 2
d e4 x
259 La funzione f(x)=log(x-5), per x che tende a 7, ha limite:
a Log(2) x
b 0
c 2
d e4
260 La funzione f(x)=2(1/x), per x che tende a 1, ha limite:
a Log(2)
b 0
c 2 x
d e4

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

261 Se una funzione continua (di dominio un intervallo) è positiva in


un punto, nei punti opportunamente "vicini" è:
a Nulla
b Positiva x
c Negativa
d Costante
262 Se una funzione continua (di dominio un intervallo) è negativa in
un punto, nei punti opportunamente "vicini" è:
a Nulla
b Positiva
c Negativa x
d Costante
263 La funzione f(x)=x-5, per x "vicino" a 2 è:
a Nulla
b Positiva
c Negativa x
d Costante
264 La funzione f(x)=x-5, per x "vicino" a 10 è:
a Nulla
b Positiva x
c Negativa
d Costante
265 Se una funzione continua (di dominio un intervallo) è positiva in
un punto e negativa in un altro:
a Allora è una funzione crescente
b Forse si annulla in un punto
c Non si annulla mai
d Si annulla in almeno un punto x
266 La funzione f nel punto 1 è negativa, nel punto 2 è positiva. Inoltre
f è continua. Allora:
a F si annulla in almeno un punto dell'intervallo (1 , 2) x
b F non si annulla in nessun punto dell'intervallo (1 , 2)
c F si annulla in almeno un punto dell'intervallo (2 , 3)
d F non si annulla in nessun punto dell'intervallo (2, 3)

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

267 Se una funzione continua (di dominio un intervallo) assume due


valori:
a Allora assume anche valori interi
b Allora assume anche tutti i valori compresi tra questi due x
c Allora è crescente
d Allora è decrescente
268 La funzione f(x)=2x, nell'intervallo [0 , 1]:
a Assume tutti i valori reali maggiori o uguali a 0 e minori o uguali a 2 x
b Assume solo alcuni valori maggiori o uguali a 0 e minori o uguali a 2
c Assume tutti i valori maggiori o uguali a -2
d Assume tutti i valori minori o uguali a 10
269 Il teorema di Weierstrass riguarda:
a Solo le funzioni a valori numeri naturali pari
b Solo le funzioni a valori numeri naturali dispari
c Le funzioni non continue
d Le funzioni continue in intervalli chiusi e limitati x
270 Una funzione continua di dominio un intervallo chiuso e limitato:
a Ha un punto di massimo assoluto, ma nessun punto di minimo
b Ha un punto di minimo assoluto, ma nessun punto di massimo
c Ha almeno un punto di massimo assoluto e uno di minimo assoluto x
d Non ha punti di massimo o di minimo
271 Una funzione f, definita in un intervallo A, è derivabile in un punto
di A se:
a La funzione ha valori tutti positivi
Esiste, ed è finito, il limite (per l'incremento che tende a zero) del
b x
rapporto incrementale
Esiste, ed è infinito, il limite (per l'incremento che tende a zero) del
c
rapporto incrementale
Non esiste il limite (per l'incremento che tende a zero) del rapporto
d
incrementale
272 Se il limite (al tendere dell'incremento a zero) del rapporto
incrementale è più infinito:
a La funzione è costante
b La funzione è derivabile nel punto
c La funzione non è derivabile nel punto x
d La funzione potrebbe essere derivabile nel punto

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

273 Se la funzione è derivabile in ogni punto del dominio:


a La funzione assume solo valori interi
b La funzione è lineare
c Allora ammette la funzione derivata x
d Allora non esiste la funzione derivata
274 La funzione quadrato f(x)=x^2, è:
a Derivabile in ogni punto x
b Derivabile solo in alcuni punti
c Crescente
d Decrescente
275 La derivata di f(x)=x^2 è la funzione:
a F'(x)=x
b F'(x)=2x x
c F'(x)=x+1
d F'(x)=log(x)
276 La funzione valore assoluto, nel punto 0:
a Vale 1
b Vale 5
c Ammette la derivata
d Non ammette la derivata x
277 La retta passante per due punti del grafico si definisce:
a Retta secante (il grafico, nei due punti) x
b Retta tangente
c Derivata
d Parabola
278 Se la funzione è derivabile in un punto:
a Allora è una funzione esponenziale
b Allora è una funzione logaritmica
c Le rette secanti tendono a una "retta limite" detta tangente x
d Allora non ammette retta tangente nel punto
279 La derivata di una funzione in un punto è:
a Uguale al coefficiente angolare della retta tangente x
b Sempre uguale a zero
c Sempre un numero positivo
d Sempre un numero negativo

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

280 La derivata di una funzione in un punto è:


a Un'equazione
b Una disequazione
c Un prodotto notevole
d Legata alla variabilità della funzione "nelle vicinanze" del punto x
281 Se una funzione è derivabile in un punto, allora:
a La funzione è continua nel punto x
b La funzione non è continua nel punto
c Non è detto che la funzione sia continua nel punto
d La funzione è continua in tutto il dominio
282 Se una funzione non è continua in un punto, allora:
a La funzione non è continua in nessun altro punto del dominio
b La funzione è derivabile nel punto
c La funzione potrebbe essere derivabile nel punto
d La funzione non è derivabile nel punto x
283 Se una funzione è continua in un punto, allora:
a La funzione non è continua in nessun altro punto del dominio
b La funzione è derivabile nel punto
c Non è detto che la funzione sia derivabile nel punto x
d La funzione non è derivabile nel punto
284 Se una funzione è derivabile in ogni punto del dominio, allora:
a La funzione è costante
b La funzione non è costante
c La funzione è continua x
d La funzione non è continua
285 La funzione quadrato f(x)=x^2 è:
a Continua, ma non derivabile, nel punto 0
b Continua e derivabile in ogni punto x
c Una funzione crescente
d Una funzione a valori interi
286 La funzione valore assoluto è:
a Continua, ma non derivabile, nel punto 0 x
b Continua e derivabile in ogni punto
c Una funzione crescente
d Una funzione a valori interi

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

287 La funzione valore assoluto è un esempio:


a Di funzione iniettiva
b Di funzione decrescente
c Di funzione continua, ma non derivabile, in un punto x
d Di funzione non continua
288 La derivata seconda è:
a La derivata della derivata x
b La derivata della derivata seconda
c L'inversa della funzione
d La somma della funzione e della sua derivata
289 La derivata terza è:
a La derivata della derivata
b La derivata della derivata seconda x
c L'inversa della funzione
d La somma della funzione e della sua derivata
290 La derivata seconda è ben definita:
a Solo per le funzioni a valori negativi
b Per tutte le funzioni
c Per nessuna funzione
d Per alcune funzioni x
291 La derivata di una funzione costante è:
a La funzione costante di valore 1
b La funzione f(x)=ax^(a-1)
c La funzione costante f(x)=m
d La funzione (costantemente) nulla x
292 La derivata della funzione f(x)=x è:
a La funzione costante di valore 1 x
b La funzione f(x)=ax^(a-1)
c La funzione costante f(x)=m
d La funzione (costantemente) nulla
293 La derivata della funzione lineare f(x)=mx+q è:
a La funzione costante di valore 1
b La funzione f(x)=ax^(a-1)
c La funzione costante f(x)=m x
d La funzione (costantemente) nulla

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

294 La derivata della funzione potenza f(x)=x^a è:


a La funzione costante di valore 1
b La funzione f(x)=ax^(a-1) x
c La funzione costante f(x)=m
d La funzione (costantemente) nulla
295 La derivata della funzione esponenziale (di base e) f(x)=e^x è:
a La funzione f(x)=e^x x
b La funzione f(x)=1/x
c La funzione f(x)=x+5
d La funzione f(x)=(a^x)log(a)
296 La derivata della funzione esponenziale f(x)=a^x è:
a La funzione f(x)=e^x
b La funzione f(x)=1/x
c La funzione f(x)=x+5
d La funzione f(x)=(a^x)log(a) x
297 La derivata della funzione logaritmo (in base e) f(x)=log(x) è:
a La funzione f(x)=e^x
b La funzione f(x)=1/x x
c La funzione f(x)=x+5
d La funzione f(x)=(a^x)log(a)
298 La derivata della funzione f(x)=-2 è:
a La funzione f(x)=(2^x)log(2)
b La funzione f(x)=0 x
c La funzione f(x)=8
d La funzione f(x)=x
299 La derivata della funzione f(x)=8x è:
a La funzione f(x)=(2^x)log(2)
b La funzione f(x)=0
c La funzione f(x)=8 x
d La funzione f(x)=x
300 La derivata della funzione f(x)=2^x è:
a La funzione f(x)=(2^x)log(2) x
b La funzione f(x)=0
c La funzione f(x)=8
d La funzione f(x)=x

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

301 La derivata della somma f+g è:


a f'g+fg'
b (f'g-fg')/(g2)
c f'+g' x
d (-f')/(f2)
302 La derivata del prodotto fg è:
a f'g+fg' x
b (f'g-fg')/(g2)
c f'+g'
d (-f')/(f2)
303 La derivata della funzione reciproca 1/f è:
a f'g+fg'
b (f'g-fg')/(g2)
c f'+g'
d (-f')/(f2) x
304 La derivata del quoziente f/g è:
a f'g+fg'
b (f'g-fg')/(g2) x
c f'+g'
d (-f')/(f2)
305 La derivata della funzione f(x)=x+x2 è:
a f'(x)=(-4)/(16x2)
b f'(x)=(xex-ex)/(x2)
c f'(x)=3ex
d f'(x)=1+2x x
306 La derivata della funzione f(x)=3ex è:
a f'(x)=(-4)/(16x2)
b f'(x)=(xex-ex)/(x2)
c f'(x)=3ex x
d f'(x)=1+2x
307 La derivata della funzione f(x)=1/(4x) è:
a f'(x)=(-4)/(16x2) x
b f'(x)=(xex-ex)/(x2)
c f'(x)=3ex
d f'(x)=1+2x

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

308 La derivata della funzione f(x)=(ex)/(x) è:


a f'(x)=(-4)/(16x^2)
b f'(x)=(xex-ex)/(x2) x
c f'(x)=3ex
d f'(x)=1+2x
309 La derivata della funzione composta g(f(x)) è:
a g'(x)+f'(x)
b g'(x)
c f'(x)
d g'(f(x))f'(x) x
310 La derivata della funzione f(x)=e(3x) è:
a f'(x)=3
b f'(x)=ex
c f'(x)=3e(3x) x
d f'(x)=2log(x)
311 La derivata della funzione f(x)=x9+x è:
a f'(x)=9x8+1 x
b f'(x)=-5/(x2)
c f'(x)=ex+xex
d f'(x)=2/(2x-1)
312 La derivata della funzione f(x)=xex è:
a f'(x)=9x8+1
b f'(x)=-5/(x2)
c f'(x)=ex+xex x
d f'(x)=2/(2x-1)
313 La derivata della funzione f(x)=5/x è:
a f'(x)=9x8+1
b f'(x)=-5/(x2) x
c f'(x)=ex+xex
d f'(x)=2/(2x-1)
314 La derivata della funzione f(x)=log(2x-1) è:
a f'(x)=9x8+1
b f'(x)=-5/(x2)
c f'(x)=ex+xex
d f'(x)=2/(2x-1) x

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

315 La derivata della funzione f(x)=2(x2+x) è:


a f'(x)=(1/log(x))(1/x)
b f'(x)=0
c f'(x)=[(ex+xex)(x-1)-xex]/(x-1)2
d f'(x)=2(x2+x)log(2)(2x+1) x
316 La derivata della funzione f(x)=(xex)/(x-1) è:
a f'(x)=(1/log(x))(1/x)
b f'(x)=0
c f'(x)=[(ex+xex)(x-1)-xex]/(x-1)2 x
d f'(x)=2(x^2+x)log(2)(2x+1)
317 La derivata della funzione f(x)=log(log(x)) è:
a f'(x)=(1/log(x))(1/x) x
b f'(x)=0
c f'(x)=[(ex+xex)(x-1)-xex]/(x-1)2
d f'(x)=2(x^2+x)log(2)(2x+1)
318 La derivata della funzione f(x)=x3-2x è:
a x-1
b 6x
c 3x2-2 x
d6
319 La derivata seconda della funzione f(x)=x3-2x è:
a x-1
b 6x x
c 3x2-2
d6
320 La derivata terza della funzione f(x)=x3-2x è:
a x-1
b 6x
c 3x2-2
d6 x
321 Il limite di (2^x)/x, per x che tende a più infinito, si presenta nella
forma indeterminata:
a Più infinito meno infinito
b Zero/zero
c Infinito/infinito x
d 1^infinito

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

322 Il limite di (x^2-1)/(x^3-1), per x che tende a 1, si presenta nella


forma indeterminata:
a Più infinito meno infinito
b Zero/zero x
c Infinito/infinito
d 1^infinito
323 Il limite di x/log(x), per x che tende a più infinito, si presenta nella
forma indeterminata:
a Più infinito meno infinito
b Zero/zero
c Infinito/infinito x
d 1^infinito
324 La regola di de L'Hopital si usa per:
a Calcolare dei limiti che si presentano in forma indeterminata x
b Determinare l'unione di due insiemi
c Determinare l'intersezione di due insiemi
d Sommare due numeri razionali
325 Sotto opportune ipotesi, se f e g tendono entrambe a zero, o
entrambe a un limite infinito, si ha:
a Lim(f/g)=lim(f'/g') x
b Lim(f/g)=lim(f'+g')
c Lim(f/g)=lim(f'g')
d Lim(f/g)=lim(f+g)
326 Il limite di (2^x)/x, per x che tende a più infinito, è:
a1
b '2/3
c '0
d Più infinito x
327 Il limite di (x^2-1)/(x^3-1), per x che tende a 1, è:
a '1
b 2/3 x
c '0
d Più infinito
328 Il limite di x/log(x), per x che tende a più infinito, è:
a '1
b '2/3
c '0
d Più infinito x

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

329 Il limite di x/(2^x), per x che tende a più infinito, è:


a '1
b '2/3
c 0 x
d Più infinito
330 Il limite di (log x)/x, per x che tende a più infinito, è:
a '1
b '2/3
c 0 x
d Più infinito
331 Una delle ipotesi del teorema di Rolle è che:
a La funzione non è continua
b La funzione non è derivabile in nessun punto
La funzione assume lo stesso valore nei due estremi dell'intervallo
c x
chiuso e limitato
La funzione assume valore diverso nei due estremi dell'intervallo chiuso
d
e limitato
332 Il teorema di Rolle, sotto opportune ipotesi, afferma:
a L'esistenza di (almeno) un punto nel quale la derivata si annulla x
b L'esistenza di (almeno) un punto nel quale la derivata è positiva
c L'esistenza di (almeno) un punto nel quale la derivata è negativa
d L'esistenza di (almeno) un punto nel quale la funzione non è continua
333 Il significato geometrico del teorema di Rolle riguarda:
a L'esistenza di (almeno) un punto del grafico di ordinata 10
L'esistenza di (almeno) un punto del grafico con tangente parallela
b x
all'asse delle ascisse
L'esistenza di (almeno) un punto del grafico con tangente
c
perpendicolare all'asse delle ascisse
d Le circonferenze del piano
334 Una delle ipotesi del teorema di Lagrange è che:
a La funzione è continua x
b La funzione non è continua
c La funzione è costante
d La funzione non è costante

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

335 Il teorema di Lagrange (sotto opportune ipotesi) afferma che esiste


c, appartenente all'intervallo (a , b), tale che:
a F'(c)=f(a)f(b)
b F'(c)=f(a)/f(b)
c F'(c)=f(b)-f(a)
d F'(c)=[f(b)-f(a)]/(b-a) x
336 Il significato geometrico del teorema di Lagrange riguarda:
L'esistenza di (almeno) un punto del grafico con tangente
a
perpendicolare alla secante riferita agli estremi dell'intervallo
L'esistenza di (almeno) un punto del grafico con tangente parallela alla
b x
secante riferita agli estremi dell'intervallo
c L'esistenza di (almeno) un punto del grafico di ordinata 1
d L'esistenza di (almeno) un punto del grafico di ordinata negativa
337 Una funzione che (in un intervallo) ha derivata nulla è:
a A valori interi
b A valori razionali
c Costante x
d Non continua
338 Una funzione costante (in un intervallo) ha:
a Derivata costantemante uguale a 1
b Derivata costantemente uguale a 0 x
c Derivata sempre positiva
d Derivata sempre negativa
339 Due funzioni che hanno la stessa funzione derivata (in un
intervallo):
a Differiscono per una costante x
b Sono uguali
c Non sono continue
d Hanno valori interi positivi
340 Due funzioni derivabili che differiscono per una costante:
a Sono iniettive
b Non sono iniettive
c Hanno la stessa derivata x
d Hanno derivata diversa
341 Sia (a , b) un intervallo reale, aperto e limitato. Gli estremi a, b:
a Appartengono all'intervallo
b Possono appartenere o non appartenere all'intervallo
c Non appartengono all'intervallo x
d Sono sempre maggiori di 0

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

342 Un numero reale si dice "interno" a un insieme se:


Esiste un intervallo aperto che è contenuto nell'insieme, e che ha come
a x
elemento il numero
Non esiste nessun intervallo aperto che è contenuto nell'insieme, e che
b
ha come elemento il numero
c Appartiene all'insieme
d Non appartiene all'insieme
343 Un punto del dominio di una funzione, si dice che è un massimo
relativo:
a Se è maggiore di 10
b Se in esso la funzione assume un valore maggiore di 200
Se esiste un intervallo aperto tale che, nell'intersezione tra l'intervallo e
c
il dominio, la funzione assume sempre valori negativi
Se esiste un intervallo aperto (a cui appartiene il punto) tale che,
d nell'intersezione tra l'intervallo e il dominio, la funzione assume sempre x
valori minori o uguali che nel punto
344 Una delle ipotesi del teorema di Fermat è che:
Il punto di massimo relativo (o di minimo relativo) sia anche un punto di
a
massimo assoluto (o di minimo assoluto)
b Il punto di massimo relativo (o di minimo relativo) sia interno al dominio x
c La funzione sia derivabile in ogni punto
d La funzione sia costante
345 Il teorema di Fermat afferma:
Che nei punti (interni) di massimo relativo, e di minimo relativo, la
a x
derivata (se esiste) è uguale a 0
Che nei punti (interni) di massimo relativo, e di minimo relativo, la
b
derivata (se esiste) è maggiore di 0
Che nei punti (interni) di massimo relativo, e di minimo relativo, la
c
derivata (se esiste) è minore di 0
Che nei punti (interni) di massimo relativo, e di minimo relativo, le
d
funzioni non sono mai derivabili
346 Secondo il teorema della permanenza del segno, se una funzione,
per x che tende a b, ha limite positivo, allora nei punti
(opportunamente) vicini a b i suoi valori sono:
a Interi
b Razionali
c Positivi x
d Negativi

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

347 Secondo il teorema della permanenza del segno, se una funzione,


per x che tende a b, ha limite negativo, allora nei punti
(opportunamente) vicini a b i suoi valori sono:
a Interi
b Razionali
c Positivi
d Negativi x
348 La funzione f(x)=x^2 ha un punto di minimo in 0, e la sua derivata
in 0 vale:
a -1
b0 x
c1
d2
349 La funzione f(x)=x^3 ha derivata nulla nel punto 0, che per f:
a È un punto di discontinuità
b È un punto di massimo relativo
c È un punto di minimo relativo
d Non è né un punto di massimo relativo, né un punto di minimo relativo x
350 Se una funzione ha derivata uguale a 0 in un punto interno:
a Allora il punto è di minimo relativo
b Allora il punto è di massimo relativo
c Non è detto che il punto sia di massimo relativo o di minimo relativo x
d Allora la funzione è derivabile in tutto il dominio
351 La condizione del secondo ordine su massimi relativi e minimi
relativi, riguarda:
a Punti interni, nei quali la funzione è derivabile due volte x
b Punti interni, nei quali la funzione non è derivabile due volte
c Punti non interni, nei quali la funzione è derivabile due volte
d Punti non interni, nei quali la funzione non è derivabile due volte
352 Se, in un punto interno, la funzione ha derivata prima uguale a
zero e derivata seconda maggiore di zero, il punto è:
a Di massimo assoluto
b Di minimo assoluto
c Di massimo relativo
d Di minimo relativo x

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

353 Se, in un punto interno, la funzione ha derivata prima uguale a


zero e derivata seconda minore di zero, il punto è:
a Di massimo assoluto
b Di minimo assoluto
c Di massimo relativo x
d Di minimo relativo
354 La derivata della funzione f(x)=3x^3-x si annulla nei punti:
a 0,1
b -10,6
c 1/3, -1/3 x
d 1/2, -8
355 La derivata seconda della funzione f(x)=3x^3-x è:
a F''(x)=10x^2
b F''(x)=18x x
c F''(x)=ln(x)
d F''(x)=e^xx
356 La funzione f(x)=3x^3-x ha un punto di massimo relativo in:
a 1
b 7
c 1/3
d -1/3 x
357 La funzione f(x)=3x^3-x ha un punto di minimo relativo in:
a 1
b 7
c '1/3 x
d -1/3
358 I punti interni nei quali la funzione ha derivata diversa da zero:
a Non possono essere né di massimo assoluto, né di minimo assoluto x
b Possono essere di massimo assoluto, ma non di minimo assoluto
c Possono essere di minimo assoluto, ma non di massimo assoluto
d Potrebbero essere di massimo assoluto o di minimo assoluto
359 I punti del dominio che non sono interni:
a Non possono essere né di massimo assoluto, né di minimo assoluto
b Possono essere di massimo assoluto, ma non di minimo assoluto
c Possono essere di minimo assoluto, ma non di massimo assoluto
d Potrebbero essere di massimo assoluto o di minimo assoluto x

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

360 La funzione f(x)=e^x+2, nell'intervallo [0 , 1], ha un punto di


minimo assoluto in:
a0 x
b 1/4
c 1/3
d 1/2
361 Se una funzione (di dominio un intervallo) è derivabile e crescente,
la derivata è sempre:
a Un numero naturale pari
b Un numero irrazionale
c Maggiore o uguale a zero x
d Minore o uguale a zero
362 Se una funzione (di dominio un intervallo) è derivabile e
decrescente, la derivata è sempre:
a Un numero naturale pari
b Un numero irrazionale
c Maggiore o uguale a zero
d Minore o uguale a zero x
363 Se una funzione (di dominio un intervallo) ha derivata sempre
minore o uguale a zero, la funzione è:
a Costante
b Lineare
c Decrescente x
d Crescente
364 La funzione f(x)=x^3 è:
a Costante
b Lineare
c Decrescente
d Crescente x
365 Se una funzione (di dominio un intervallo) è derivabile e convessa,
la derivata è:
a Decrescente
b Crescente x
c Iniettiva
d Un polinomio

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

366 Se una funzione (di dominio un intervallo) ha derivata crescente, la


funzione è:
a Convessa x
b Concava
c A valori interi
d A valori dispari
367 Se una funzione (di dominio un intervallo) è derivabile (almeno)
due volte e concava, la derivata seconda è sempre:
a Un numero razionale
b Maggiore o uguale a zero
c Minore o uguale a zero x
d Maggiore di 1
368 Se una funzione (di dominio un intervallo) è derivabile (almeno)
due volte e convessa, la derivata seconda è sempre:
a Un numero razionale
b Maggiore o uguale a zero x
c Minore o uguale a zero
d Maggiore di 1
369 Se una funzione (di dominio un intervallo) ha derivata seconda
sempre minore o uguale a zero, la funzione è:
a A valori nell'intervallo [0 , 1]
b Costantemente uguale a 5
c Convessa
d Concava x
370 La funzione f(x)=-x^4 è:
a Concava x
b Convessa
c Esponenziale
d Logaritmica
371 Il campo di esistenza di un'espressione funzionale è:
a Sempre un intervallo
b Sempre l'insieme dei numeri reali negativi
c Il sottoinsieme di R nel quale l'espressione è ben definita x
d Il sottoinsieme di R nel quale l'espressione non è ben definita
372 Studiare il segno di una funzione, significa:
Capire per quali valori la funzione è maggiore di zero, per quali è
a x
minore di zero, e per quali si annulla
b Capire per quali valori è ben definita la derivata prima
c Capire per quali valori è ben definita la derivata seconda
d Capire per quali valori è ben definita la derivata terza
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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

373 Per individuare crescenza e decrescenza di una funzione, è utile


studiare:
a Il valore della funzione quando l'argomento è un numero naturale pari
Il valore della funzione quando l'argomento è un numero naturale
b
dispari
c Il segno della derivata prima x
d Il segno di un opportuno polinomio di secondo grado
374 Per individuare concavità e convessità di una funzione, è utile
studiare:
a Il valore della funzione quando l'argomento è un numero intero
b Il segno della derivata seconda x
c Il segno di un opportuno polinomio di terzo grado
d Il segno di un opportuno polinomio di primo grado
375 Il grafico di una funzione interseca (eventualmente) l'asse delle y:
a Per x=-1
b Per x=0 x
c Per x=1
d Per x=2
376 Il grafico di una funzione interseca (eventualmente) l'asse delle x:
a Per f(x)=-5
b Per f(x)=2
c Per f(x)=10
d Per f(x)=0 x
377 Se la derivata prima è maggiore o uguale a zero in un intervallo,
allora:
a La funzione è crescente nell'intervallo x
b La funzione è decrescente nell'intervallo
c La funzione è convessa nell'intervallo
d La funzione è concava nell'intervallo
378 Se la derivata seconda è minore o uguale a zero in un intervallo,
allora:
a La funzione è crescente nell'intervallo
b La funzione è decrescente nell'intervallo
c La funzione è convessa nell'intervallo
d La funzione è concava nell'intervallo x

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

379 Se la derivata seconda è maggiore o uguale a zero in un intervallo,


allora:
a La funzione è crescente nell'intervallo
b La funzione è decrescente nell'intervallo
c La funzione è convessa nell'intervallo x
d La funzione è concava nell'intervallo
380 Se una funzione f è crescente nell'intervallo (0 , 5):
Rappresentando il grafico, il punto (1,f(1)) si trova più in basso (o alla
a x
stessa altezza) del punto (2,f(2))
Rappresentando il grafico, il punto (1,f(1)) si trova più in alto (o alla
b
stessa altezza) del punto (2,f(2))
Rappresentando il grafico, il punto (2,f(2)) si trova più in basso (o alla
c
stessa altezza) del punto (1,f(1))
Rappresentando il grafico, il punto (2,f(2)) si trova più in alto (o alla
d
stessa altezza) del punto (3,f(3))
381 Nel caso di una funzione costante, in un intervallo chiuso e
limitato, il trapezoide è:
a Un triangolo
b Un rettangolo x
c Un cerchio
d Una circonferenza
382 Consideriamo la funzione costante f(x)=2. L'area del trapezoide di
f, nell'intervallo [0 , 2], è uguale a:
a1
b2
c3
d4 x
383 Se dividiamo l'intervallo [0 , 16] in 8 intervalli di uguale ampiezza,
ognuno di essi avrà ampiezza:
a2 x
b5
c9
d 12
384 Per il teorema di Weierstrass,una funzione continua in un
intervallo chiuso e limitato:
a Ha almeno un punto di massimo e almeno un punto di minimo x
b Ha almeno un punto di massimo, e nessun punto di minimo
c Ha almeno un punto di minimo, e nessun punto di massimo
d Non è detto che abbia punti di massimo o di minimo

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

385 Le successioni s(n) e S(n) della definizione di integrale:


a Hanno limite diverso
b Hanno lo stesso limite x
c Non hanno limite finito
d Hanno tutti i termini interi
386 L'integrale definito di una funzione (continua, in un intervallo
chiuso e limitato) si può definire come:
a Un intervallo
b Un insieme di punti del piano
c Il limite comune a due (opportune) successioni x
d Il limite del rapporto incrementale
387 Per una funzione continua (in un intervallo chiuso e limitato) e a
valori positivi, l'integrale definito coincide con:
a L'area del trapezoide (della funzione, nell'intervallo) x
b Il perimetro del trapezoide (della funzione, nell'intervallo)
c Metà dell'area del trapezoide
d Il doppio dell'area del trapezoide
388 Per una funzione continua (in un intervallo chiuso e limitato) e a
valori positivi, i termini della successione s(n) costituiscono:
a Approssimazioni per eccesso del perimetro del trapezoide
b Approssimazioni per difetto del perimetro del trapezoide
c Approssimazioni per eccesso dell'area del trapezoide
d Approssimazioni per difetto dell'area del trapezoide x
389 Per una funzione continua (in un intervallo chiuso e limitato) e a
valori positivi, i termini della successione s(n) costituiscono:
a Approssimazioni per eccesso del perimetro del trapezoide
b Approssimazioni per difetto del perimetro del trapezoide
c Approssimazioni per eccesso dell'area del trapezoide x
d Approssimazioni per difetto dell'area del trapezoide
390 Per una funzione continua (in un intervallo chiuso e limitato) e a
valori positivi, l'area del trapezoide coincide con:
a Il valore della funzione nel primo estremo dell'intervallo
b Il valore della funzione nel secondo estremo dell'intervallo
c L'integrale definito della funzione nell'intervallo x
d L'ampiezza dell'intervallo

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

391 L'integrale della funzione costante f(x)=-5, nell'intervallo [0 , 3], è


uguale a:
a1
b -1
c 15
d -15 x
392 Se f è una funzione (continua in un intervallo chiuso e limitato) e k
è un numero reale, l'integrale del prodotto tra k e f è uguale:
a Alla somma tra k e l'integrale di f
b Al prodotto di k per l'integrale di f x
c Alla differenza tra k e l'integrale di f
d Al quoziente tra k e l'integrale di f
393 L'integrale della somma di due funzioni (continue in un intervallo
chiuso e limitato) è uguale:
a Alla somma degli integrali (delle funzioni) x
b Al prodotto degli integrali (delle funzioni)
c Alla differenza tra l'integrale di una funzione e l'integrale dell'altra
d Al quoziente tra l'integrale di una funzione e l'integrale dell'altra
394 Se f è una funzione continua nell'intervallo chiuso e limitato [a , b],
e c è un punto interno all'intervallo, l'integrale di f in [a , b] è uguale:
a Alla somma tra l'integrale di f in [a , c] e l'integrale di f in [c , b] x
b Al prodotto tra l'integrale di f in [a , c] e l'integrale di f in [c , b]
c Alla differenza tra l'integrale di f in [a , c] e l'integrale di f in [c , b]
d Al quoziente tra l'integrale di f in [a , c] e l'integrale di f in [c , b]
395 Se f, g sono funzioni continue nell'intervallo chiuso e limitato [a ,
b], con f(x) minore o uguale a g(x) nell'intervallo, l'integrale di f in [a ,
b] è:
a Uguale all'integrale di g
b Maggiore o uguale all'integrale di g
c Minore o uguale all'integrale di g x
d Uguale a 0
396 Se f è una funzione continua nell'intervallo chiuso e limitato [a , b],
allora esiste un numero reale c, appartenente all'intervallo (a , b), tale
che l'integrale di f in [a , b] è uguale a:
a (b-a)+f(c )
b (b-a)f(c ) x
c (b-a)-f(c )
d (b-a)/f(c )

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

397 F è una primitiva di f se:


a F è la derivata di f
b F è la derivata di F x
c F è uguale a F in tutto il dominio
d F non è continua
398 La formula fondamentale del calcolo integrale riguarda:
Il concetto di funzione continua in relazione a quello di massimo
a
comune divisore
Il concetto di funzione continua in relazione a quello di prodotto
b
cartesiano
c Il concetto di integrale definito in relazione a quello di funzione iniettiva
d Il concetto di integrale definito in relazione a quello di primitiva x
399 Se f è una funzione continua nell'intervallo chiuso e limitato [a , b],
e F è una sua primitiva, l'integrale di f in [a , b] è uguale a:
a F(b)
b F(a)
c F(b)-F(a) x
d 2f(a)
400 L'integrale di f(x)=x nell'intervallo [0 , 1] è:
a 1/20
b 1/8
c 1/5
d 1/2 x
401 L'integrale indefinito (di una funzione continua in un intervallo) è:
a L'insieme vuoto
b L'insieme dei numeri interi relativi
c L'insieme delle derivate della funzione
d L'insieme delle primitive della funzione x
402 Il legame tra l'integrale definito e l'integrale indefinito si può
vedere:
a Nel teorema di Weierstrass
b Nel teorema di esistenza dei valori intermedi
c Nella formula fondamentale del calcolo integrale x
d Nel teorema di Pitagora

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

403 L'integrale indefinito di f(x)=-2 è:


a [(x^4)/4]+c
b Log|x|+c
c [x^(-2)]/(-2)+c
d -2x+c x
404 L'integrale indefinito di f(x)=x^3 è:
a [(x^4)/4]+c x
b Log|x|+c
c [x^(-2)]/(-2)+c
d -2x+c
405 L'integrale indefinito di f(x)=1/(x^3) è:
a [(x^4)/4]+c
b Log|x|+c
c [x^(-2)]/(-2)+c x
d -2x+c
406 L'integrale indefinito di f(x)=1/x è:
a [(x^4)/4]+c
b Log|x|+c x
c [x^(-2)]/(-2)+c
d -2x+c
407 L'integrale indefinito di f(x)=e^x è:
a (3^x)/(log3)+c
b E^x+c x
c Log(x+1)+c
d X^10+c
408 L'integrale indefinito di f(x)=3^x è:
a (3^x)/(log3)+c x
b E^x+c
c Log(x+1)+c
d X^10+c
409 L'integrale indefinito di f(x)=7/(1+7x) è:
a (1/x)+c
b [(2x+1)^3]/3+c
c (4^x)+c
d Log|1+7x|+c x

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

410 L'integrale indefinito di f(x)=2[(2x+1)^2] è:


a (1/x)+c
b [(2x+1)^3]/3+c x
c (4^x)+c
d Log|1+7x|+c
411 L'integrale indefinito di kf(x) (dove f è una funzione continua in un
intervallo, k un numero reale) è:
a kF(x)+c, dove F è la derivata di f
b kF(x)+c, dove F è una primitiva di f x
c kf(x)+c
d L'insieme vuoto
412 L'integrale indefinito di 5/x è:
a 5/x
b 5x
c 5log|x| x
d 5ex
413 L'integrale indefinito di f(x)+g(x) (dove f, g sono funzioni continue
in un intervallo) è:
a F(x)+c, dove F è la derivata di f
b F(x)+c, dove F è una primitiva di f
c F(x)+G(x), dove F è una primitiva di f, e G è una primitiva di g x
d F(x)/G(x), dove F è una primitiva di f, e G è una primitiva di g
414 L'integrale indefinito di x+1/x è:
a (x2)/2+log|x|+c x
b (x2)/2+c
c log|x|+c
d e(-x)
415 L'integrale indefinito di 2x4+ex è:
a 3x+c
b 2(x^5)/5+e^x+c x
c x2-x+10+c
d log(x2)+c

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

416 La proprietà di integrazione per parti permette di:


Ricondurre il calcolo dell'integrale indefinito di fg' al calcolo
a x
dell'integrale indefinito di f'g
Ricondurre il calcolo dell'integrale indefinito di fg' al calcolo
b
dell'integrale indefinito di fg
Ricondurre il calcolo dell'integrale indefinito di fg' al calcolo
c
dell'integrale indefinito di f'g'
Ricondurre il calcolo dell'integrale indefinito di fg' al calcolo
d
dell'integrale indefinito di f+g
417 La funzione -xex è:
a Il prodotto di -x per la derivata di x
b Il prodotto di -x per la derivata di 1/x
c Il prodotto di -x per la derivata di e^x x
d Il prodotto di -x per la derivata di log(x)
418 La derivata di -x è:
a -1 x
bx
c2
d x2
419 Per la proprietà di integrazione per parti, l'integrale indefinito della
funzione -xex è:
a -xex-H(x)+c, dove H è una primitiva di x^2
b -xex-H(x)+c, dove H è una primitiva di log(x+1)
c -xex-H(x)+c, dove H è una primitiva di 9x-2
d -xex-H(x)+c, dove H è una primitiva di -ex x
420 L'integrale indefinito della funzione -xex è:
a -xex+c
b log(x3)+c
c e(2x)+c
d -xex+ex+c x
421 La formula fondamentale del calcolo integrale si può usare per:
Calcolare un integrale definito, a partire da un massimo comune
a
divisore
b Calcolare un integrale definito, a partire da un minimo comune multiplo
Calcolare un integrale definito, a partire da un'equazione di secondo
c
grado
Calcolare un integrale definito, a partire dall'integrale indefinito della
d x
stessa funzione

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

422 L'integrale di f(x)=3x nell'intervallo [0 , 1] è:


a 3/2 x
b -1
c 7/3
d 2
423 L'integrale di f(x)=1 nell'intervallo [0 , 2] è:
a 3/2
b -1
c 7/3
d 2 x
424 L'integrale di f(x)=-1 nell'intervallo [1 , 2] è:
a 3/2
b -1 x
c 7/3
d 2
425 L'integrale di f(x)=2+x^2 nell'intervallo [0 , 1] è:
a 3/2
b -1
c 7/3 x
d 2
426 L'integrale di f(x)=e^x nell'intervallo [0 , 3] è:
a 2+log(3)
b (e^3)-1 x
c 10
d 05/03/18
427 L'integrale di f(x)=1+1/x nell'intervallo [1 , 3] è:
a 2+log(3) x
b (e^3)-1
c 10
d 05/03/18
428 La circonferenza di raggio r ha lunghezza:
a (pigreco)r^2
b [(pigreco)r^2]/2
c 2(pigreco)r x
d 2r

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

429 Il cerchio di raggio r ha area:


a (pigreco)r^2 x
b [(pigreco)r^2]/2
c 2(pigreco)r
d 2r
430 Il semicerchio di raggio r ha area:
a (pigreco)r^2
b [(pigreco)r^2]/2 x
c 2(pigreco)r
d 2r
431 Una funzione reale di due variabili reali ha come dominio:
a L'insieme dei numeri naturali pari
b L'insieme dei numeri naturali dispari
c L'insieme dei numeri razionali
d Un sottoinsieme non vuoto di R^2 x
432 Gli elementi del dominio di una funzione reale di due variabili reali,
sono:
a Numeri reali
b Coppie ordinate di numeri reali x
c Sfere
d Parallelepipedi
433 Una funzione reale di una variabile reale a ogni elemento del
dominio associa:
a Un numero reale x
b Una coppia ordinata di numeri reali
c Una sfera
d Un parallelepipedo
434 Se f(x,y)=2x-y, f(4,1) è uguale a:
a4
b5
c6
d7 x
435 Se g(x,y)=x/y, g(4,1) è uguale a:
a4 x
b5
c6
d7

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

436 L'espressione f(x,y)=x/y è ben definita:


a Per (x,y) diverso da (0,0)
b Per ogni coppia di numeri reali (x,y)
c Per y diverso da 0 x
d Per x diverso da y
437 L'espressione f(x,y)=2^(xy) è ben definita per:
a (Solo) per (x,y) diverso da (0,0)
b Per ogni coppia di numeri reali (x,y) x
c (Solo) per y diverso da 0
d (Solo) per x diverso da y
438 L'espressione f(x,y)=1/(x-y) è ben definita per:
a Per (x,y) diverso da (0,0)
b Per ogni coppia di numeri reali (x,y)
c Per y diverso da 0
d Per x diverso da y x
439 L'espressione f(x,y)=log(x^2+y^2) è ben definita per:
a Per (x,y) diverso da (0,0) x
b Per ogni coppia di numeri reali (x,y)
c (Solo) per y diverso da 0
d (Solo) per x diverso da y
440 La composizione di f(t)=(t/2,2t) e g(x,y)=xy è:
a G(f(t))=-t
b G(f(t))=log(t)
c G(f(t))=t^2 x
d G(f(t))=e^t
441 Gli elementi dell'insieme R^3 si possono vedere come:
a Numeri reali
b Coppie ordinate di numeri reali
c Terne ordinate di numeri reali x
d Numeri primi
442 R^3 si può vedere come:
a Uno spazio tridimensionale x
b L'insieme dei numeri interi relativi
c L'insieme vuoto
d Un punto

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

443 L'origine dello spazio R^3 ha coordinate:


a (0,0,0) x
b (1,0,0)
c (0,1,0)
d (0,0,1)
444 Il grafico di una (generica) funzione reale di due variabili reali f è:
a Il campo di esistenza
b L'insieme delle terne ordinate (x,y,x) al variare di (x,y) nel dominio
c L'insieme delle terne ordinate (x,y,y) al variare di (x,y) nel dominio
d L'insieme delle terne ordinate (x,y,f(x,y)) al variare di (x,y) nel dominio x
445 Il grafico di una funzione reale di due variabili reali si può
considerare:
a Un sottoinsieme del piano cartesiano
b Un sottoinsieme dello spazio tridimensionale x
c Un sottoinsieme dello spazio reale a quattro dimensioni
d Un sottoinsieme dello spazio reale a cinque dimensioni
446 Gli elementi del grafico di f(x,y)=5 sono terne ordinate di tipo:
a (x,y,e^(x+y))
b (x,y,x-y)
c (x,y,5) x
d (x,y,xy)
447 Gli elementi del grafico di f(x,y)=x-y sono terne ordinate di tipo:
a (x,y,e^(x+y))
b (x,y,x-y) x
c (x,y,5)
d (x,y,xy)
448 Gli elementi del grafico di f(x,y)=e^(x+y) sono terne ordinate di
tipo:
a (x,y,e^(x+y)) x
b (x,y,x-y)
c (x,y,5)
d (x,y,xy)

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

449 La curva di livello di una funzione a due variabili, rispetto al valore


k, è:
a Sempre una retta
b Sempre una parabola
c L'insieme dei punti del dominio nei quali la funzione vale k x
d L'insieme di arrivo
450 Nei punti di una curva di livello, la funzione:
a Assume sempre valori positivi
b Assume sempre valori negativi
c Può assumere valori diversi
d Assume sempre lo stesso valore x
451 La funzione f(x,y)=x-y, per (x,y) che tende a (1,1), ha limite:
a Meno infinito
b Più infinito
c -1
d0 x
452 La funzione f(x,y)=log(x+y), per (x,y) che tende a (0,0), ha limite:
a Meno infinito x
b Più infinito
c -1
d0
453 La funzione f(x,y)=-1/(x^2+y^2), per (x,y) che tende a (0,0), ha
limite:
a Meno infinito x
b Più infinito
c -1
d0
454 La composizione di f(x,y)=x^2+y^2+1 con g(t)=log(t) è:
a G(f(x,y))=e^(x^2+y^2+1)
b G(f(x,y))=log(x^2)
c G(f(x,y))=log(x^2+y^2+1) x
d G(f(x,y))=x+y
455 La funzione h(x,y)=log(x^2+y^2+1) è:
a A valori interi
b A valori negativi
c Reale di una variabile reale
d Continua x

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

456 Un punto è di massimo assoluto (per una funzione reale, di due


variabili reali) se:
Nel punto la funzione assume valore minore o uguale che in qualsiasi
a
punto del dominio
Nel punto la funzione assume valore maggiore o uguale che in
b x
qualsiasi punto del dominio
Esiste un cerchio (a cui appartiene il punto) tale che, nell'intersezione
c tra il cerchio e il dominio, la funzione assume sempre valori maggiori o
uguali che nel punto
Esiste un cerchio (a cui appartiene il punto) tale che, nell'intersezione
d tra il cerchio e il dominio, la funzione assume sempre valori minori o
uguali che nel punto
457 Un punto è di minimo assoluto (per una funzione reale, di due
variabili reali) se:
Nel punto la funzione assume valore minore o uguale che in qualsiasi
a x
punto del dominio
Nel punto la funzione assume valore maggiore o uguale che in
b
qualsiasi punto del dominio
Esiste un cerchio (a cui appartiene il punto) tale che, nell'intersezione
c tra il cerchio e il dominio, la funzione assume sempre valori maggiori o
uguali che nel punto
Esiste un cerchio (a cui appartiene il punto) tale che, nell'intersezione
d tra il cerchio e il dominio, la funzione assume sempre valori minori o
uguali che nel punto
458 Un punto è di massimo relativo (per una funzione reale, di due
variabili reali) se:
Nel punto la funzione assume valore minore o uguale che in qualsiasi
a
punto del dominio
b Nel punto la funzione assume valore positivo
Esiste un cerchio (a cui appartiene il punto) tale che, nell'intersezione
c tra il cerchio e il dominio, la funzione assume sempre valori maggiori o
uguali che nel punto
Esiste un cerchio (a cui appartiene il punto) tale che, nell'intersezione
d tra il cerchio e il dominio, la funzione assume sempre valori minori o x
uguali che nel punto

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

459 Un punto (del dominio) è di minimo relativo (per una funzione


reale, di due variabili reali) se:
a Nel punto la funzione assume valore negativo
Nel punto la funzione assume valore maggiore o uguale che in
b
qualsiasi punto del dominio
Esiste un cerchio (a cui appartiene il punto) tale che, nell'intersezione
c tra il cerchio e il dominio, la funzione assume sempre valori maggiori o x
uguali che nel punto
Esiste un cerchio (a cui appartiene il punto) tale che, nell'intersezione
d tra il cerchio e il dominio, la funzione assume sempre valori minori o
uguali che nel punto
460 La funzione f(x)=-(x^2+y^2) ha massimo assoluto nel punto:
a (-2,5)
b (-10,12)
c (0,0) x
d (-1,1)
461 La derivata parziale di f(x,y) rispetto alla variabile x:
Si può vedere come la derivata di una funzione di una variabile,
a x
considerando la y come una costante
Si può vedere come la derivata di una funzione di una variabile,
b
considerando la x come una costante
c Esiste sempre
d Risulta sempre maggiore di 1
462 La derivata parziale di f(x,y) rispetto alla variabile y:
Si può vedere come la derivata di una funzione di una variabile,
a
considerando la y come una costante
Si può vedere come la derivata di una funzione di una variabile,
b x
considerando la x come una costante
c Esiste sempre
d Risulta sempre maggiore di 1
463 Se una funzione di due variabili ammette entrambe le derivate
parziali in un punto:
a Allora è un polinomio
b Allora è continua nel punto
c Non è continua nel punto
d Non è detto che sia continua nel punto x

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

464 La derivata parziale, rispetto alla x, di f(x,y)=3xy è:


a 2x
b 3y x
c 3x
d 1
465 La derivata parziale, rispetto alla y, di f(x,y)=3xy è:
a 2x
b 3y
c 3x x
d 1
466 La derivata parziale, rispetto alla x, di f(x,y)=x^2+y è:
a 2x x
b 3y
c 3x
d 1
467 La derivata parziale, rispetto alla y, di f(x,y)=x^2+y è:
a 2x
b 3y
c 3x
d 1 x
468 La derivata parziale, rispetto alla x, di f(x,y)=e^x-log(x+y) è:
a E^(xy)
b -1/(x+y)
c E^x-1/(x+y) x
d -2x
469 La derivata parziale, rispetto alla y, di f(x,y)=e^x-log(x+y) è:
a E^(xy)
b -1/(x+y) x
c E^x-1/(x+y)
d -2x
470 Il teorema di Fermat (per funzioni di due variabili) afferma:
Che nei punti (interni) di massimo relativo, e di minimo relativo, le
a
derivate parziali non esistono
Che nei punti (interni) di massimo relativo, e di minimo relativo, la
b
funzione è continua
Che nei punti (interni) di massimo relativo, e di minimo relativo, le
c
derivate parziali (se esistono) sono diverse da 0
Che nei punti (interni) di massimo relativo, e di minimo relativo, le
d x
derivate parziali (se esistono) sono uguali a 0

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

471 Il profitto è:
a Il prodotto dei ricavi per i costi
b La somma tra ricavi e costi
c La differenza tra ricavi e costi x
d La media di ricavi e costi
472 Il costo marginale è:
a La funzione dei costi
b La derivata (prima) della funzione dei costi x
c La derivata seconda della funzione dei costi
d La derivata terza della funzione dei costi
473 Dati gli insiemi A={3, 5, 8, -2, -4}, B={1, 5, 9, -4}, l'insieme
intersezione è:
a {5, -4, 10}
b {5, 9}
c {5, -4} x
d {12}
474 L'equazione 2x+8=0 ha soluzione:
a -4 x
b -3
c 0
d 15
475 La disequazione x^2+2>0 è verificata:
a Da qualsiasi numero reale x x
b Solo per x uguale a 1
c Solo per x diverso da 1
d Solo per x minore di -3
476 L'espressione f(x)=1/(x+1) è ben definita:
a Per ogni numero reale x
b Solo per x maggiore di 0
c Per x diverso da 2
d Per x diverso da -1 x
477 La funzione f(x)=(1/x), per x che tende a più infinito, ha limite:
a Più infinito
b Meno infinito
c 0 x
d -10

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METODI QUANTITATIVI PER LE DECISIONI AZIENDALI

478 La derivata della funzione f(x)=e^(-3x) è:


a F'(x)=e^x
b F'(x)=2x^2+1
c F'(x)=-3e^(-3x) x
d Log(x^2)
479 L'integrale indefinito di f(x)=-x^3 è:
a [-(x^4)/4]+c x
b X+c
c -e^(2x)+c
d (1/x)+c
480 La derivata parziale, rispetto alla x, di f(x,y)=2xy+log(y) è:
a X-y
b 2y x
c Log(3x)
d X^(-2y)+y

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