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Anna Freud – Meccanismi di difesa

Figlia di Sigmund Freud, divenne psicoanalista ed iniziò ad occuparsi della psicoanalisi infantile. A livello
teorico, Anna Freud contribuì in particolare a concettualizzare, stabilire e sistematizzare il funzionamento dei
meccanismi di difesa dell'Io, inizialmente intuiti da Freud ed aggiungendone altri alla teorizzazione paterna.
Oltre alla rimozione e a nove classici descritti già dal padre (regressione, modificazione attiva dell'Io,
isolamento, annullamento retroattivo, identificazione, proiezione, rivolgimento contro sé stessi,
trasformazione al contrario, sublimazione) aggiunse i seguenti:
- identificazione con l'aggressore e altruismo, che implicano una interazione tra l'individuo e un altro nel
suo mondo;
- ascetismo e intellettualizzazione, due difese tipiche dello stadio di sviluppo dell'adolescenza;
- tre reazioni a forme di dolore: negazione in fantasia, negazione con atti e parole e limitazione dell'Io.

Anna Freud inoltre sottolineò il passaggio evolutivo da forme di difesa più semplici, o primitive, a forme di
difesa più complesse, o più evolute.

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