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Strategie ovvero Teoria dei giochi

Il termine strategia veniva un tempo impiegato essenzialmente in ambito militare, dove la compo-
nente di competizione è prevalente. Oggi esso è di uso corrente in campo finanziario, in quello
commerciale o in campo politico, oltre che nei giochi veri e propri (scacchi, carte, ...).
Fa parte del comportamento umano la ricerca della strategia migliore in situazioni di difficoltà, do-
ve molte sono le scelte possibili. Qualunque sia l'ambito, economico o militare, si avranno sempre
di fronte uno, o più, ostacoli antagonisti (fatti o persone). Occorrerà esaminare tutte le vie possibili.
Spesso interverranno componenti probabilistiche.
Ad esempio, l'avvio di un'impresa che produca merci di un dato tipo richiede, tra l'altro, di sce-
gliere la collocazione dello stabilimento e le forme di pubblicità, il tipo di confezione e i macchi-
nari: ogni scelta avrà costi, vantaggi e svantaggi diversi da porre a confronto. Inoltre c'è il compor-
tamento degli acquirenti che si potrà misurare solo in forma probabilistica.
Ogni mossa in generale limiterà i gradi di libertà della mossa successiva. Sono pertanto stati ela-
borati strumenti per organizzare i dati e i possibili percorsi, in modo da consentire la determina-
zione della scelta ottimale. Si impiegano innanzitutto matrici (disposizione strutturata dei dati),
grafi, calcolo combinatorio, funzioni in n variabili, equazioni, disequazioni.
L'inizio di questo tipo di studi risale a Von Neumann (1928); in seguito vi furono contributi di
Danzig (1948). Gradualmente è cresciuta la loro applicabilità.
Alcuni comportamenti animali sono stati interpretati proprio in termini di ottimizzazione delle ri-
sorse (di cibo, di territorio, ...), benché occorra molta cautela in queste modellizzazioni: il compor-
tamento animale può obbedire a criteri differenti da quelli che gli esseri umani possono loro at-
tribuire.
Tra le modellizzazioni più semplici ricordiamo la programmazione lineare: una grandezza (costi,
ricavi, distanze) che dipenda da n variabili soggette a vincolo deve essere studiata nei suoi valori
minimi e massimi; se le variabili indipendenti sono soltanto due, si può dare una rappresentazione
grafica del campo di scelta nel piano cartesiano.

Proposta

Studiare:
un esempio di gioco competitivo (game) tra due soggetti, in condizioni di
certezza; un esempio di gioco competitivo in condizioni di incertezza;
un esempio di problema di programmazione lineare (metodo grafico, metodo del
simplesso). Approfondire i campi di applicabilità.

Riferimenti bibliografici

Axelrod R., Giochi di reciprocità, l'insorgenza della cooperazione, Feltrinelli, Milano, 1985.
D'Amore B., Elementi di teoria dei giochi, Zanichelli, Bologna, 1978.
Kemeny, Snell, Thompson, Matematica e attività umane, Feltrinelli, Milano, 1983.
Krebs, Davies, Ecologia e comportamento animale, Boringhieri,Torino, 1987.
Mero L., Calcoli morali. Teoria dei giochi, logica e fragilità umana, Dedalo, Bari, 1998.
Resnik M., Scelte, Muzzio, Padova 1990.

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