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Il Decreto del Presidente della Repubblica n.

271 del 1999 si inserisce all'interno


di quel progetto di innovazioni in ambito scolastico indirizzato verso la
realizzazione di un'autonomia tanto amministrativo-economica quanto didattica. E'
infatti impossibile la piena realizzazione degli obiettivi dell'apprendimento in
maniera paritaria ed inclusiva senza tenere conto delle diversità in ambito
territoriali, economico e sociali. Il POF prima e il nuovo PTOF introdotto con la
legge n. 107 del 2015 rappresentano una sorta di carta d'identità del singolo
istituto scolastico. Al suo interno viene rappresentata la situazione della scuola,
le sue linee di azione amministrative nonchè l'offerta formativa la quale, pur
tenendo conto delle direttive Nazionali, viene sviluppata in maniera personale
tenendo conto della realtà territoriale all'interno della quale è inserita la
scuola. Sarà cura del consiglio di istituto durante la stesura del PTOF quella di
assicurare lo sviluppo di un percorso didattico in linea con il curriculo
verticale, che tenga presente delle diversità tra gli studenti e delle potenzialità
del singolo al fine rendere l'esperienza scolastica inclusiva ed efficiente. Oltre
alla rappresentazione della situazione scolastica, all'interno del PTOF viene
altresì indicata un'autovalutazione dell'istituto all'interno del Rapporto di
Autovalutazione, nonchè un Piano di Miglioramento volto ad indicare quali sono i
risultati che l'istituto si prefigge di raggiungere nel breve e lungo termine.

All'interno della società odierna, nonchè all'interno della realtà scolastica, sta
assumendo un'importanza sempre maggiore l'utilizzo e lo sviluppo del pensiero
divergente. Questo, a differenza del pensiero convergente, ci permette di osservare
la realtà da prospettive differenti, promuovendo la fantasia e la creatività. Se
attraverso il pensiero convergente è possibile trovare una soluzione univoca ad un
problema, attraverso il pensiero divergente siamo in grado di esplorare strade e
strategie non ancora osservate nel tentativo di pervenire ad una soluzione. In
ambito scolastico esistono diverse metodologie incentrate sulla promozione del
pensiero divergente: prime fra tutti possiamo menzionare i progetti di natura
artistica e musicale, volti a promuore quella componente creativa che ci distingue
gli uni dagli altri caratterizzandoci. Attraverso il problem solving invece è
possibile promuovere lo sviluppo del pensiero divergente all'interno di sessioni di
brain storming, volte a riflettere in maniera creativa sulla posibile risoluzione
di un problema per la risoluzione del quale non abbiamo ancora i mezzi. In questo
modo gli studenti sono incoraggiati ad esprimersi liberamente dando libero sfogo
alla loro creatività e l'intero gruppo dovrà poi riflettere sulle idee dei singoli,
favorendo in questo modo anche uno sviluppo di competenze emotive, incentivando i
più timidi ad esporre le loro idee e ridimensionando gli studenti con un'indole più
esuberante indirizzandoli verso l'ascolto di punti di vista differenti dai loro.

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