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l’ambiente di apprendimento.
Pier Giuseppe Rossi, Carlo Tasso, Giuseppe Alessandri, Carlo Alberto
Bentivoglio, Lorella Giannandrea
tasso@uniud.it
Testo dell’abstract
Il CELFI - centro per l’e-learning e la formazione integrata
dell’Università degli studi di Macerata supporta i corsi di laurea on
line e le attività a distanza realizzata da molti docenti. In particolare
nell’anno accademico 2004-2005 sono stati attivati corsi a distanza
dalla Facoltà di Giurisprudenza e di Scienze della formazione. Per
tali attività il CELFI e Infofactory, spin off della Università di Udine,
hanno progettato e realizzato un ambiente di apprendimento che
risponde alle esigenze pedagogico-didattiche della formazione
universitaria.
Introduzione
La presenza di molti LMS nel panorama attuale, alcuni dei quali anche gratuiti,
può far apparire assurda la scelta di aver creato un ulteriore ambiente di
apprendimento.
La scelta effettuata in realtà dipende da due elementi: gli ambienti completi e
facilmente personalizzabili sono a pagamento ed hanno costi molto alti. Gli
ambienti open source e gratuiti richiedono un lavoro di personalizzazione che
non sempre li rende effettivamente a costo zero.
Ma l’elemento che ha determinato la scelta di costruire l’ambiente è relativo alla
struttura degli ambienti presenti, non sempre curvati sulle esigenza della
didattica universitaria e non sempre efficaci dal punto di vista
dell’apprendimento. La descrizione che segue cerca di evidenziare come le
esigenze di carattere didattico-pedagogico abbiano guidato la progettazione
dell’ambiente.
Figura 2 - La clessidra
Nella parte sinistra si hanno le informazioni in entrata e i materiali prodotti sia
dai docenti, sia dagli studenti. Al centro si ha la banca dati, che fisicamente può
consistere in uno o più data base o in un file prodotto da un programma che
indicizza i materiali presenti nei database o in archivi costruiti in altre modalità
(ad esempio in xml). Nella parte destra abbiamo invece i materiali
caleidoscopici ovvero i blob costruiti dagli studenti con i materiali del settore
sinistro. Possono essere materiali che esplicitano una riflessione personale sul
percorso, che descrivono il percorso personalizzato effettuato (si pensi ad un e-
portfolio), che sintetizzano in modo fortemente personalizzato altri materiali
presenti in rete o nell’ambiente.
Molti materiali sono costruiti dall’autore con una precisa finalità, ma poi il fruitore
può “utilizzare” sia culturalmente sia praticamente lo stesso prodotto in fogge
anche differenti da quelle previste inizialmente.
Lo LMS pertanto contiene sia un “indice” dei materiali, sia uno strumento per
indicizzare secondo differenti modalità i prodotti.
Ecco dunque che LMS da struttura che svolge in primo luogo delle funzioni
informatiche, diviene grazie alle funzioni informatiche uno strumento didattico.
La descrizione dell’ambiente
Lo studente, in possesso di una pw personale, quando accede all’ambiente,
dispone di una serie di “canali” (Figura 3) che gli consentono di:
- Visualizzare e gestire la propria pagina personale, completa di foto e
presentazione testuale;
- Visualizzare l’elenco dei soli corsi previsti dal proprio piano di studi;
- Visualizzare una pagina di informazioni;
- Visualizzare uno spazio personale per l’upload di documenti e materiali;
- Visualizzare una pagina contenente l’elenco delle valutazioni riportate nei
laboratori, nei tirocini e negli esami sostenuti.
Figura 3 - La struttura
Fig. 4
I corsi sono organizzati in moduli (Figura 4), unità di lavoro che strutturano il
percorso di ogni insegnamento definendolo le fasi che possono essere logiche
o cronologiche, a scelta del docente.
Fig. 2
Figura 4 - I moduli
Ogni modulo è composto da tre elementi: l’area contenuti, l’area materiali del
modulo, le attività del modulo.
Nell’area “contenuti” si trovano contenuti, finalità e le linee guida per lo
svolgimento del percorso previsto in quel modulo. Il docente può fornire
indicazioni di carattere generale su come affrontare lo studio e le attività
previste.
Nell’area “materiali” possono essere inseriti i link con una breve descrizione ai
materiali di carattere testuale, come dispense o articoli da studiare, ma anche
materiali multimediali, presentazioni in ppt, file audio e video, link a siti di
particolare interesse per la disciplina.
Nell’area “attività” il docente organizza con i vari tool disponibili (test di
autovalutazione, web forum, chat, scricoll, cartella documenti) percorsi interattivi
o individuali in cui la studente deve costruire la propria conoscenza. Alcune
attività sono individuali e servono allo studente per verificare il proprio
apprendimento e ricevere dal docente o dal tutor dei feedback, altre attività
invece sono collettive e permettono una riflessione, una peer review e un
confronto tra differenti opinioni. Tali attività, svolte con tool quali il forum, la
scrittura collaborativa, la mappa condivisa, la chat, consentono ai corsisti a
distanza di sperimentare una dimensione sociale nell’apprendimento funzionale
ad un approccio costruzionista socio culturale.
Tali attività inoltre permettono di creare tra gli studenti una comunità di
apprendimento.
Una delle tematiche ricorrenti nella discussione sull’e-learning è proprio quella
relativa al senso di solitudine che il corsista “a distanza” sperimenta nella
fruizione dei materiali predisposti nell’ambiente on line. La presenza
nell’ambiente di spazi e di attività che richiedono un’elevata interazione sociale
rappresenta una risposta al bisogno di socializzazione che resta uno degli
aspetti salienti della motivazione ad apprendere (Deci e Ryan, 1985). Questa
caratteristica è stata molto apprezzata dagli studenti e dai docenti, che hanno
scelto di utilizzare il forum nella quasi totalità dei corsi, proponendolo sia come
luogo di costruzione di conoscenza, attraverso la discussione su tematiche
inerenti al corso, sia come spazio per la relazione sociale e per lo scambio di
informazioni e la condivisione di soluzioni di carattere personale e
organizzativo.
Una descrizione particolare meritano i tool utilizzabili nelle attività. Il forum
presenta la struttura indentata che facilita la lettura e soprattutto permette di
relazionare in modo veloce le varie scritture. Nei forum indentati, a differenza di
quelli non indentati utilizzati ad esempio nella piattaforma INDIRE, i messaggi di
risposta sono collegati ai messaggi iniziali in modo che sia possibile esaminare
il dibattito nel suo evolvere e la successione degli interventi.
È presente una chat audio video testuale che può essere utilizzata anche solo
per interazioni testuali. La chat, costruita con tecnologia FLASH Macromedia,
permette l’identificazione dei partecipanti e il salvataggio dei testi che così
possono divenire materiali da rielaborare in successive attività e materiali di
monitoraggio per i tutor e i docenti.
Scricoll è invece uno strumento per la scrittura collaborativa: molto usato
quando un gruppo deve produrre delle relazioni, permette il salvataggio di ogni
release e la possibilità di riprendere in qualsiasi fase del lavoro una versione
precedente.
La lavagna condivisa ha facilitato attività di progettazione di gruppi in sincrono
mentre la mappa, anch’essa realizzata con tecnologie FLASH, permette per
ora le attività del singolo, ma è già in fase di studio la realizzazione di una
mappa per attività sia sincrona, sia asincrona di gruppo.
È possibile poi, sia per il docente, sia per i tutor inserire propri file in apposite
cartelle: è il docente a decidere nella creazione di una cartella da abbinare a
specifiche consegne se i materiali sono visibili al solo studente che ha prodotto i
materiali, anche al gruppo in sola lettura, al gruppo in lettura e scrittura.
I materiali inseribili nell’ambiente possono essere di qualsiasi formato. I
materiali video sono visualizzabili in streaming grazie alla presenza di un server
FLASH. Per rendere agevole l’attività dei docenti sono in fase di realizzazione
format in cui il docente può inserire senza competenze specifiche, slide, suono
e video sincronizzati.
Molto curata è stata la realizzazione del monitoraggio.
La maggioranza delle azioni effettuate dallo studente sono tracciate ma il
problema incontrato in fase di realizzazione era relativo ad una visualizzazione
chiara ed immediata dell’enorme quantità dei dati a disposizione. La soluzione
ha tenuto conto di facilità e immediatezza d’uso compatibilmente con la
complessità dalla computazione necessaria.
La soluzione adottata prevede che il sistema computi ed organizzi i dati per
studente durante la notte in modo da poter offrire al docente in tempo reale le
informazioni necessarie quando richieste.
Per ogni modulo viene prodotto un foglio Excel in cui sono presenti in ordinate i
nomi degli studenti e in ascisse le varie attività del modulo. Sono visualizzati gli
ingressi al modulo, letture e scritture per ogni argomento di forum, le letture dei
documenti, la partecipazione alle chat, le versioni di scricoll prodotte e quelle
lette. Per il forum poi sono presenti ulteriori strumenti costruiti in base ai modelli
della social network analysis (Freeman, 2004) che permettono di valutare sia in
base a dati numerici, sia in base a rappresentazioni grafiche, l’evoluzione del
gruppo di apprendimento, i ruoli sociali assunti dai singoli componenti, la
formazione di clique.
Tecnologia
Il Learning Management System è un applicazione sviluppata in linguaggio
Java utilizzando il framework di programmazione messo a disposizione dalla
piattaforma uPortal.
Architettura di uPortal
uPortal è una piattaforma open source orientata alla creazione di portali in
grado di aggregare contenuti eterogenei uniformando, quando è possibile, il
look and fell di applicazioni sviluppate separatamente.
Sulle due macchine sono installate due differenti versioni di Linux (kernel 2.6.x
e 2.4.x rispettivamente) confermando la validità del modello J2EE per quanto
riguarda l’eterogeneità della piattaforma sottostante.
Tale flusso viene a sua volta filtrato da opportuni fogli di stile XSL e presentato
attraverso un’interfaccia coerente e personalizzabile all’interno del portale.
Lo studente, una volta iscritto, viene associato ai corsi del proprio anno e a tutti
quelli che deve ancora seguire degli anni precedenti e può autonomamente
visualizzare i corsi che desidera.
Bibliografia
Boccolini, M. e Perich, C. (2004) I costi dell’e-learning. Metodi e applicazioni
per l’analisi costo-efficacia, Erickson, Trento.
Deci, E.L. e Ryan, R. (1985) Intrinsic Motivation and Self-determination in
Human Behaviour, Plenum, New York.
Fini, A. Vanni, L. (2004) Learning Object e metadati, Erickson, Trento
Freeman, L. (2004) The Development of Social Network Analysis: A Study in
the Sociology of Science. Vancouver, BC Canada: Empirical Press.
Ranieri, M. (2005) E-learning: modelli e strategie didattiche, Erickson, Trento.
Rossi, P.G. Ambienti di apprendimento on line, in
http://formare.erickson.it/archivio/ottobre/editoriale.html
Rossi, P. G. Varisco, B. M. Alessandri, G. Giannandrea, L. Magnoler, P. (2004)
E-portfolio for teachers initial training, Conference Papers ePortfolio
2004, EIFEL, LaRochelle.
Tasso, C. Omero, P. 2002 La personalizzazione dei contenuti Web, Franco
Angeli, Milano