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La fibrorinolaringoscopia, come è più correttamente chiamata, è un’indagine utilizzata per la valutazione degli organi di competenza
dell’otorinolaringoiatra, vale a dire naso, bocca e gola. Permette di osservare lo stato delle prime vie aeree e digestive (fosse nasali,
rinofaringe, bocca, faringe e laringe), verificando se il rivestimento della loro superficie, cioè la mucosa, è normale o presenta anomalie
(infiammazioni, polipi o tumori).
Lo strumento viene inserito nel naso attraverso una narice e da qui viene raggiunto il rinofaringe, cioè la parte posteriore del naso. Si
prosegue in basso verso la faringe e, infine, verso la laringe.
Data la scarsa invasività, la laringoscopia è un esame che non ha controindicazioni; tuttavia, va eseguito con attenzione nei pazienti con
gravi difficoltà respiratorie.
Non sono richieste procedure particolari per la preparazione; tuttavia, è consigliabile non bere e non mangiare nelle 2-3 ore precedenti
l’esame, poiché l’introduzione del laringoscopio nella gola o nel naso potrebbe causare vomito in chi è più predisposto a questa reazione.
Inoltre, se presente, è necessario rimuovere la dentiera al momento dell’esame.
■ È meglio che mi faccia accompagnare da qualcuno o posso venire da solo? Potrò guidare la macchina per tornare a casa?
Per effettuare la laringoscopia indiretta e quella diretta con laringoscopio flessibile non è necessario farsi accompagnare. L’esecuzione della
laringoscopia, infatti, non ha alcun impatto sulla capacità di guidare veicoli. In alcuni casi, può essere previsto l’impiego di anestetici locali,
che non influiscono sul livello di attenzione e, pertanto, non necessitano di accortezze particolari.
Diverso è il caso della laringoscopia in sospensione, che richiede l'anestesia generale e, pertanto, il ricovero del paziente.
■ L'esame è doloroso?
No. L’esame può essere un po’ fastidioso, ma non è doloroso. Se il paziente collabora con il medico, l’introduzione del laringoscopio è
molto agevole; in caso di fastidio, si può ricorrere a un anestetico locale.
Data la scarsa invasività, l’esame può essere effettuato supazienti di qualsiasi età (anche sui neonati) e come procedura ambulatoriale.
I disagi sono minimi. Il paziente può lamentare un po’ di fastidio durante il transito dello strumento, detto fibroscopio, e per qualche
minuto anche dopo la sua rimozione.
Sporadicamente può anche accadere di avvertire un po’ di nausea, ma questo si verifica solo nelle persone più sensibili al riflesso del
vomito.
Infine, al termine dell’esame, è possibile percepire una sensazione di gonfiore nella bocca, connessa all’uso dell’anestetico, che è destinata
a scomparire nell’arco di poche decine di minuti.
La laringoscopia è un esame sicuro. Durante l’esame il paziente respira normalmente senza alcuna difficoltà e può parlare; anzi, il medico
potrebbe chiedergli di farlo proprio per valutare l’adeguato funzionamento della laringe.
Esiste un piccolissimo rischio che l’introduzione del laringoscopio nelle vie aeree causi gonfiore o, molto raramente, temporanee difficoltà
respiratorie, che tuttavia i medici sono in grado di gestire agevolmente.
No.
http://www.airc.it/esami-medici/laringoscopia.asp 03/05/2012
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■ Quanto dura?
Il tempo richiesto per l’indagine varia a seconda del tipo di laringoscopia e della necessità o meno di effettuare prelievi di tessuto. In
genere oscilla tra i 5 e i 30 minuti.
■ Alla fine posso andare subito a casa o devo restare in osservazione? Per quanto?
■ Posso riprendere subito la mia vita normale o devo avere particolari accortezze?
Si può tornare subito alla vita di tutti i giorni. Tuttavia, nel caso in cui sia stato necessario effettuare una biopsia, è opportuno non
mangiare nelle 2-3 ore successive all’esame o finché è cessato il fastidio alla deglutizione.
http://www.airc.it/esami-medici/laringoscopia.asp 03/05/2012