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Con apologetica si intende la produzione letteraria che propone la diffusione

delle teorie cristiane e la loro difesa dagli attacchi pagani.


I primi a scrivere in latino sono Minucio Felice, Tertulliano e Commodiano, ai
quali spetta il titolo di primi autori cristiani.
-----------------------------------------TERTULLIANO---------------------------------------------
Tertulliano nacque a Cartagine intorno alla metà del II secolo d.C. da genitori
pagani; studiò retorica e diritto, apprese il greco, esercitò l’avvocatura in
Africa, e per un certo periodo anche a Roma, prima del rientro in patria e della
conversione. Fu un prete molto rigoroso e finì con l’aderire a una delle sette
ereticali più note per il fanatismo, quella dei Montanisti; negli ultimi anni di
vita abbandonò anche questo gruppo e fondò quello dei Tertullianisti.
Ci sono pervenuti oltre 30 scritti, a orientamento teologico e polemico;
polemiche contro i pagani ed i cristiani che non condividevano le sue tesi. Fra i
più notevoli l’Ad Martyras con l’esortazione ad un gruppo di cristiani in attesa
del martirio; Ad Scapulam indirizzato ad un governatore dell’Africa
proconsolare che conduceva una campagna contro i cristiani. Accanto a queste
vanno ricordate opere che affrontano problemi morali e di comportamento del
cristiano nella vita quotidiana: De spectaculis (vietato partecipare agli
spettacoli), De cultu feminarum (sui vestiti delle donne); De pudicitia (contro i
rapporti sessuali al di fuori del matrimonio; De corona (contro il servizio
militare) etc. etc.
L’esperienza professionale dell’avvocato, lo spirito battagliero ed il gusto per
l’improperio sono caratteristiche comuni a tutti gli scritti di Tertulliano, a
qualunque periodo appartengano. Se ne può ricavare l’impressione di un tipo
arrogante, disposto a sostenere le proprie tesi con qualunque tipo di
argomentazioni, a volte anche con ragionamenti discutibili se non falsi.
Simili antipatie vanno però superate se si vuole capire il ruolo di un
personaggio sicuramente focoso, ma non privo di coraggio, trascinato spesso
da una violenta carica di rigore e di moralismo. Figura tragica che si compiace
di immaginare e di descrivere tutte le disgrazie che prima o poi capiteranno ai
suoi nemici.
FINO A CHE PUNTO POSSONO SPINGERSI LA CONTRAPPOSIZIONE E IL RIFIUTO
SENZA DIVENIRE FANATISMO ED ISOLAMENTO, CHE IN DEFINITIVA PRIVANO
DELLA POSSIBILITA’ DI INTERVENIRE PER MODIFICARE UNA SITUAZIONE CHE SI
RITIENE INGIUSTA?

---------------------------------------MINUCIO FELICE-------------------------------------------
Anche lui avvocato ed africano, esercitava la sua attività a Roma, dove godeva
di condizioni di buona agiatezza economica. Oltre al dialogo Octavius avrebbe
scritto un De fato che non ci è pervenuto.
Il dialogo Octavius si svolge sul lido di Ostia, fra tre personaggi: il pagano
Cecilio, il cristiano Ottavio e Minucio stesso. Ottavio rimprovera Cecilio per un
gesto di idolatria e si propone di esporre le reciproche ragioni e di nominare
Minucio giudice della controversia; dopo le due orazioni, non c’è bisogno di
giudizio, Cecilio stesso ammette di essere stato sconfitto.

DIFFERENZE M.F. E TERTULLIANO


Minucio F. fonda la sua argomentazione sulla logica e sul ragionamento
pacato, è fine e delicato, mentre Tertulliano cerca di emozionare e colpire i
sentimenti. M. si rivolge ai pagani colti per convertirli; Tertulliano si scaglia
contro di loro per consolidare i cristiani nella loro fede e conquistare al
Cristianesimo le generazioni future.
Questa differenza ha spesso comportato per Minucio accuse di debolezza e
incapacità, di incertezza nella fede e di prevalenza degli interessi letterari su
quelli religiosi; ma chi ha sufficiente sensibilità sa apprezzare di buon gusto
un’opera che rifiuta scadimenti di livello e concessioni al patetico, per esaltare
invece la serenità e la dignità della discussione.

------------------------------------------COMMODIANO-----------------------------------------
Originario di Gaza, ne sarebbe partito per recarsi in Africa, come
dimostrerebbero le somiglianze di contenuto con le opere dei contemporanei
apologisti africani e le particolarità metriche.
Scrive le Instructiones in due libri, per complessivi 80 componimenti di varia
lunghezza.
1 LIBRO: comprende carmi contro i pagani e contro gli ebrei
2 LIBRO: composizioni per i Cristiani, rimproverati per i loro peccati ed esortati
ad una vita più devota. I carmi sono degli acrostici: le prime lettere dei singoli
versi, lette tutte di seguito, formano il titolo del carme stesso.
Carmen apologeticum: argomento del carme è la storia del mondo, quella
dell’Antico Testamento e quella di Roma vista come scontro fra Dio e diavolo,
fino alla distruzione dell’impero, all’apocalisse e al giudizio universale.

Commodiano è una voce anomala nel panorama della poesia latina: è


interessato alle fasce meno alte della società e nelle sue opere rappresenta le
aspirazioni dei diseredati, le loro passioni forti e non le sfumature.
Anche nel campo della dottrina cristiana le sue conoscenze sono
approssimative, lontane dalle ricche elaborazioni degli apologisti: non sa
spiegare il ruolo dello Spirito Santo, pensa che gli dei pagani siano figli di angeli
e donne mortali, crede che la fine del mondo sarà preceduta da un’età d’oro
per la terra: saranno rovesciati gli stati che si fondano sull’ingiustizia e sullo
sfruttamento dei deboli, e verrà un regno terreno di Dio in cui i poveri, i
maltratti vedranno esaudite le loro speranze e riconosciuti i loro diritti. Questa
speranza, cosiddetta millenaristica, era assai diffusa negli ambienti più umili e
rispondeva a PRECISE ESIGENZE SOCIALI.
Come polemista: ha irruenza e forza come Tertulliano, ma gli manca fantasia e
capacità retorica: le ripetizioni sono frequenti, le volgarità scontate e poco
efficaci. I tratti più incisivi sono il forte moralismo e la profonda convinzione di
essere dalla parte giusta. Commodiano è definito “l’ultimo dei profeti”.

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