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In tutti gli esercizi si dovranno calcolare questi tre prospetti! Dall’estratto conto troviamo il saldo
contabile.
Estratto conto.
Riepilogo valuta.
Operazioni Valuta
Estratto conto:
Scalare per valuta: prendi l’estratto conto, riporta le operazioni in ordine di valuta. In questo caso
sono già in ordine di valuta!
N° giorni * importo
Dare Avere Saldo dare Saldo avere Valuta Gg N° dare N° avere
4000 4000 23/01 (31-23) 29 * 4000
Nel calcolo di interessi debitori non si applica la ritenuta fiscale del 27% !
Conto spese:
1,5 € per ogni operazione (conta il numero di operazioni sull’estratto conto) : 1,5 * 6operaz. = 9 €.
Bollo su base annua = 34,20 €.
Spese di liquidazione = 50 €.
o Riepilogo spese:
Interessi creditori = 76,46
Interessi debitori = 0
Spese di registraz. = - 34,20
Spese liquidazione = -50
Totale = -20,73 A debito del correntista!
Esercizio 2.
Cliente: Affidato: il cliente ha ricevuto il fido, ci sono euri che la banca mette a disposizione da
spendere in più rispetto a quanto ha già di suo. Però questi euri non sono gratis! La
commissione che viene applicata si chiama “commissione di istruttoria di fido
sull’accordato”. Generalmente la commissione è dello 0,50% dell’ammontare. Cmq è il
testo che specifica tutto. Ad esempio può esserci scritto: “Il cliente è affidato per 10.000
€ con una commissione di istruttoria dello 0,50% per ogni trimestre”. Allora ogni
trimestre sarà addebitato o sottratto al cliente 10.000€ * 0,005 = 50 €.
Non affidato: il cliente può contare solo sui suoi soldi. Se si verificano dei saldi in dare
(cioè è in rosso), la banca mi chiede la “commissione di istruttoria urgente”. Il testo
fornisce tutte le fasce di esubero e le rispettive commissioni! Ad esempio se il saldo
dare è fino a 100 € non si paga alcun che. Tra i 100,1 e i 3000 si pagano 12,50€. Oltre i
3000€ si paga al massimo 100€ per ogni trimestre!
Estratto conto:
31/12
I° trimestre
II° trimestre
III° trimestre
IV° trimestre
Sapendo che nel periodo sono state compiute 60 operazioni e che le condizioni applicate al c/c
sono:
−87,69
Rendimento effettivo = =−3,84 % . Il cliente c’ha rimesso!
832.792
Una domanda d’esame potrebbe essere: definisci il conto corrente target e calcola il rendimento
effettivo del conto!
Esercizio 7.
Sapendo che nel periodo sono state compiute 120 operazioni e che le condizioni applicate al c/c
sono:
-Tasso di interesse creditore: 1,2%
-Spese di tenuta conto 1 euro per ogni registrazione;
-Spese di chiusura 50 euro annue;
-Spese per invio documentazione 5 euro;
escludendo esclusivamente i bolli di legge, si proceda con il calcolo del rendimento effettivo del
rapporto di c/c in oggetto.
E’ uguale all’esercizio 6 !
I motivi per cui la banca calcola la giacenza media possono essere:
o Per farsi una idea di quanta liquidita ha a disposizione.
o Inoltre, se abbiamo aperto un c/c con particolari specifiche, se la giacenza va sopra una
certa soglia prestabilita, automaticamente parte una azione di investimento su
qualcosa. Allo stesso modo, se va sotto la media, si attivano processi di disinvestimento
per riequilibrare la giacenza. Il titolo su cui parte l’investimento è cmq scelto dal
correntista!
Quindi se oggi investo 10.000€ acquistando una obbligazione con scadenza 30/06/2012, significa
che il mio valore nominale = 100 che corrisponde a 10.000€.
Se il corso = 100, il valore nominale può essere come sappiamo, sopra la pari o sotto la pari.
Esercizio 10.
Il cliente Rossi stipula con la banca Vega un’operazione di PCT avente ad oggetto un BTP, valore
nominale 100.000,00 euro, prezzo a pronti 100,80. Il prezzo a termine convenuto fra le parti è di
101,20. Utilizzando il regime della capitalizzazione semplice e sapendo che l’operazione durerà 80
giorni si calcoli il rendimento netto di tale operazione.
101,20−Rit fiscale
Rendimento effettivo = ( 100,80
−1 )∗365
=1,58 % .
80
Esercizio 11 e 12 sono uguali all’esercizio 10. L’unica “difficoltà ” è contare i giorni tra il prezzo a pronti
e prezzo a termine!
In data 10/10 il cliente Verde stipula con la propria banca un’operazione di PCT avente come
sottostante un CCT, valore nominale 50.000,00 euro, prezzo a pronti 98. Il prezzo a termine (31/12)
convenuto fra le parti è di 101. Utilizzando il regime della capitalizzazione semplice si calcoli il
rendimento netto di tale operazione.
Parte pagando cedole molto più alte rispetto alla media del mercato. Sono di solito fisse nei primi periodi, ma
a partire da una certa data prestabilita diventano variabili! La definizione fino a qua non è completa per
l'esame. A partire da una certa data prestabilita i tassi diventano variabili in maniera proporzionalmente
inversa rispetto ad un parametro oggettivo di riferimento che deve essere contrattualmente predefinito.
Ad esempio:
ANNO TASSO INTERESSE i primi due anni sono caratterizzate da un tasso d'interesse molto
1° 7% elevato, ma a partire dal terzo fino alla scadenza si fissa un
2° 7% parametro oggettivo su cui calcolare il tasso d'interesse.
3° 4% - 2Libro (o Euribor) Nell'esempio il parametro oggettivo risulta essere il Libor che
viene calcolato, misurato tutti giorni. A questo punto dunque il
tasso d'interesse dipenderà dagli andamenti di questo indice. Se il Libor sale, la cedola scende. Se ad esempio
Libor = 1% implica che il tasso d’interesse diventa del 2 %. Se Libor = 2%, tasso = 0% e se Libor = 3%,
tasso = -2%!
Obbligazioni convertible.
Obbligazione che paga tasso d'interesse molto più alto rispetto alla media del mercato ma si scommette sulla
restituzione del capitale alla scadenza. In questa specie di obbligazione è facoltà dell'emittente alla scadenza
di rimborsare il sottoscrittore con denaro oppure con titoli sottostanti.
La clausola Knock-In stabilisce che se i titoli sottostanti sono scesi sotto una certa soglia, ad esempio sotto al
30%, allora a scadenza l'emittente potrà consegnare titoli al sottoscrittore dell'obbligazione anziché denaro.