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1) Nel tratto di questo libro si parla di uno spiacevole accaduto.

Nel giorno delle nozze del figlio di


Manfredi, Corrado, che il giorno delle proprie nozze doveva sposare la figlia del marchese di
Vicenza, Isabella. Gli invitati aspettavano con ansia l’arrivo di Corrado, ma qualcosa fece sospettare
il principe Manfredi, infatti mandò la sua servitù nell’intento di ritrovarlo. Purtroppo la servitù trovò
Corrado schiacciato da un elmo gigante ricoperte da piume nere. La servitù riferì l’accaduto al
principe Manfredi, e come citato lasciò il principe senza parole. Alcuni contadini cercarono di
sollevare l’elmo ma senza risultato. La sorella Matilda e la madre Ippolita rimasero sconvolte
dall’accaduto come il resto degli invitati.

2) Manfredi trovò una corrispondenza tra l’elmo gigante ricoperto di piume nere, caduto su Corrado il
giorno delle sue nozze, e la statua di marmo nero di Alfonso il buono. Il contadino Teodoro fu
accusato dalla folla e da Manfredi per stregoneria, dopo questa presunta corrispondenza. Il
contadino Teodoro non avendo prove sufficienti per dichiararsi innocente, egli venne incarcerato
senza viveri e con una guardia per sorvegliarlo.

3) Il libro “Il castello d’Otranto” scritto da Horace Walpole a causa degli elementi magici come, per
esempio, la caduta dell’elmo gigante e i dialoghi con i quadri da parte di Manfredi, fa riflettere una
sostanziale influenza dalla corrente letteraria del ciclo bretone, affermatosi, in Provenza, in Francia.

4) Dante menziona un buon incantatore nel sonetto “Giudo, i’ vorrei che tu e Lapo ed io”, dove egli
parla di un magico viaggio d’amicizia e d’amore, con Cavalcanti e Lapo Gianni, attraverso un
incantesimo. Dante sceglie Cavalcanti e Lapo perché fanno parte della sua stessa corrente
letteraria. Egli descrive del fantastico quadretto pastorale con i suoi amici e il piacere derivato dalla
compagnia delle donne amate.

5) Il nuovo concetto di nobiltà d’animo è descritto nel “De Amore” di Andrea Cappellano scritta in
lingua latina. Questo componimento descrive le principali regole dell’amore tra cui la nobiltà
d’animo, considerata in uno stretto rapporto con gentilezza e la nobiltà di sangue.

6) Teodoro riprende il ruolo di cavaliere che emana la nobiltà d’animo, l’onore la fedeltà la protezione
della sua amata. Sono ideali tipici della letteratura cortese. Per esempio, possiamo evidenziare un
episodio che ci riconduce al ruolo del cavaliere, infatti Teodoro aiuta Isabella a fuggire nei
sotterranei al costo di essere scoperto dal principe Manfredi.

7) Guinizzelli paragona la bellezza della donna ad elementi naturali, come viene decritto nel sonetto
“Io voglio ver la mia donna laudare”. Al contrario Cavalcanti che suppone che la bellezza della
donna non può essere descritta perché paragonata ad un essere divino, e quindi ogni descrizione, è
un’offesa alla donna. Questi concetti poi verranno ripresi da Dante.

8) Nella letteratura il termine “Tenzone” indica lo scambio di componimenti poetici tra poeti. Questo
termine viene ripreso da Giacomo da Lentini nel componimento “Amor è un desio che ven da
core”. Esso ritiene che alla vista di un oggetto nasce un sentimento, l’amore. Il componimento
descrive gli effetti psicologici che provoca l’amore.

9) La figura della donna schermo è dovuta da un malinteso tra lui e un'altra donna. Viene utilizzata per
proteggere la sua amata dalle male voci, questa protezione da parte di Dante, viene fraintesa da
Beatrice, infatti lei lo ritiene come un’offesa e toglie il saluto a Dante.
10) Dante descrive gli effetti che beatrice aveva provocato levandogli il saluto. Egli descrive che il suo
corpo si muoveva come un corpo inanimato, perché la sua anima si distacca dal suo corpo,
rendendolo un automa. Il saluto di Beatrice per Dante indica sia il saluto che la salvezza, dopo
quell’avvenimento egli non si sente più salvato.

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