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Non di solo pane 23^ settimana Tempo Ordinario - Numero 1004 pagina 2
I santi del giorno: San Quinto di Capua, mar-
tire; beato Guglielmo Browne, martire.
Questo è un mondo Quando la comunità dei seguaci disprezzo della società che da es-
senza misura e senza di Gesù non è capace di offrire si si attendeva nuova linfa vitale.
gloria, perché si è uno sguardo di misericordia che Il giudizio, l’accusa, il castigo,
perso il dono e l’uso esprima perdono, un abbraccio l’emarginazione, il disprezzo, tut-
della contemplazio- compassionevole che non consi-
ne…..civiltà del fra- to questo si trova anche troppo
stuono. Tempo sen- deri le colpe, significa che il sale nella nostra società, e Gesù non è
za preghiera, senza ha perso il sapore e “a null’altro venuto ad appesantire con altre
silenzio e quindi sen- serve che ad esser gettato via e norme situazioni già insostenibili,
za ascolto….E il di- calpestato dalla gente.” ma lui è la manifestazione di
luvio delle nostre Le parole di Cristo sono chiare: quell’amore che “non spezzerà
parole soffoca se quelli che pensano di seguirlo una canna già incrinata, non spe-
l’appassionato suono
della sua Parola. non sono capaci di testimoniare gnerà una fiamma smorta”.
amore, tenerezza e compassione, (A. Maggi, Versetti pericolosi)
(David Maria Turoldo)
non servono a nulla e meritano il
Non di solo pane 23^ settimana del Tempo Ordinario n. 1004 pagina 4
I Santi del giorno: Sant'Onesiforo, discepolo di s.
Paolo e martire; san Magno di Fussen, abate.
Non di solo pane 23^ settimana del Tempo Ordinario n. 1004 pagina 5
Dove scegliamo di stare in questo giorno? a cura di don Luciano
Maestri di spiri-
tualità Contemplo: Per servire
Guidami oltre, Luce L’amore è utile per servire, non sa che pretenda di esercitare un
gentile nell’oscurità per comandare. potere assoluto per sottomettere
che mi circonda. Per dominare e comandare, gli uomini ai suoi ordinamenti.
Guidami oltre, la l’amore diventa un intralcio. Il Padre che libera da ogni paura,
notte è buia, e io so- Per sottomettere gli uomini c’è che non giudica, non condanna,
no lontano da casa. bisogno di inculcare paura, e la ma a tutti incondizionatamente
Guidami oltre, tieni- paura di Dio, del suo castigo, è la offre il suo amore, è la buona noti-
più efficace. zia che Gesù ha rivelato
mi in piedi! Non
Ma nessuna forma di amore è pos- all’umanità per renderla felice.
chiedo di vedere la
sibile laddove esiste la paura (1Gv (A. Maggi, Versetti pericolosi)
scena distante, un
passo mi è sufficien- 4,18).
te. Il Dio che mette paura, che giudi-
ca, condanna e castiga, è la divinità
(Card. Newman)
imposta da ogni istituzione religio-
Il cieco desidera dal Il regno di Dio che Gesù è ve- Se è vero che la società civile ha
Signore non del de- nuto ad annunciare e a inaugu- bisogno di leggi con obblighi,
naro, ma la luce. rare, richiede da parte di quanti proibizioni e sanzioni contro i
Senza di questa tutto vi aderiscono un cambio radica- trasgressori, nella comunità cri-
il resto gli sembra di le dei valori esistenti nella socie- stiana i codici di comportamen-
ben poco valore[…] tà. Gesù chiede di sostituire i to sono altri. Come si fa a con-
Non chiediamo al rapporti di forza con quelli di ciliare la “tolleranza zero” con il
Signore ricchezze
amore, quelli di dominio con “perdonare settanta volte sette?” (Mt
evanescenti, beni
terreni, oneri effime- quelli di servizio, quelli di inte- 18,22), il castigo con l’amore al
ri, ma la luce. Non resse con quelli di generosità. E nemico, la difesa intransigente
quella luce che fini- questo non può essere una pia di utopistiche dottrine con il be-
sce con il giorno[…] teoria, ma una pratica costante, ne concreto dell’uomo?
ma quella che non un cambio che non può venir (A. Maggi, Versetti pericolosi)
conosce inizio e che formulato in una dottrina, ma
il tempo non potrà deve essere visibile come carat-
mai spegnere. teristica abituale e riconoscibile
(san Gregorio Magno)
dai suoi seguaci.
Egli è veramente il
La ricerca di Dio con lui è ter- Per Gesù, quel che determina la
Seminatore di tutto
ciò che è bene e noi
minata: il Signore non è più da riuscita o meno dell’esistenza,
siamo la sua terra. cercare, ma da accogliere e, con rendendola così definitiva, non
lui e come lui, andare verso gli è il rapporto che si è avuto con
L’intera messe dei uomini. Dio, ma con gli uomini.
frutti spirituali è da Essi infatti non vivono più per Non è il riconoscerlo “Signore,
lui e a causa di lui.
Dio, ma di Dio, un Padre che Signore”, ma il compiere la vo-
Egli ce lo ha insegna- chiede di essere accolto per fon- lontà del Padre (Mt 7,21) acco-
to quando ha detto: dersi con loro, dilatarne la capa- gliendo il suo amore e trasfor-
“Senza di me voi non cità d’amore e renderli così mandolo in azioni che comuni-
potete fare nulla.” l’unico santuario dal quale irra- cano vita.
(Cirillo di Alessandria) diare l’amore a ogni creatura. (A. Maggi, Versetti pericolosi)
Dio si è fatto uomo, per sem-
pre, ed è con un uomo che i
credenti devono confrontarsi.
Maestri di spiri-
tualità Contemplo: Gesù pane di vita
La Parola predicata “Dà il tuo pane a chi ha fa- dre. E’ questo pane-Gesù quello
è un seme gettato me….”: il fatto che questo par- che comunica la forza di condi-
nel cuore di chi a- ticolare pane sia richiesto al Pa- videre generosamente la propria
scolta. E chi ascolta dre, significa che si tratta di un esistenza e i propri beni, arri-
con buone disposi- alimento che può essere solo vando a cancellare i debiti altrui.
zioni ne ricava col dono del Signore e non prodot- Una comunità che ha scelto la
tempo una grande to dall’uomo: questo pane è Ge- beatitudine della povertà, e che
messe di luce da sù stesso come fonte di vita e ha sperimentato che “si è più
questo piccolo seme alimento per la comunità. beati nel dare che nel ricevere”,
della Parola prece- Gesù, il Figlio di Dio si fa pane non può infatti essere composta
dentemente accolto. per gli uomini perché quanti lo da creditori e debitori, ma saprà
(San Gregorio Ma-
accolgono, e sono capaci a loro fare del dono generoso il pro-
gno) volta di farsi pane per gli altri, prio distintivo.
diventino figli dello stesso Pa- (A. Maggi, Versetti pericolosi)