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Il Programma Elettorale Di Marzia Pontone Elezioni Amministrative 2021
Il Programma Elettorale Di Marzia Pontone Elezioni Amministrative 2021
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àttic artson al rep etercnoc etsoporP .atsuig ùip erpmes onaliM anu reP - enotnoP aizraM Chi Sono?
Milanese da sempre
Milanese da sempre, classe 1976, abito tra Calvairate e
Porta Romana. Sono sposata e madre di una ragazzina di
dodici anni.
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Perchè mi ricandido
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Penso a chi convive con il fardello delle disabilità, e a chi gli sta accanto.
Penso a chi non sa come pagare l’affitto a fine mese e a chi ha perso il lavoro
e, con esso, la dignità sociale. Penso a tutti voi che abitate dietro le finestre
della nostra città, e per ciascuno di voi rinnovo l’impegno a candidarmi a
fianco del sindaco Beppe Sala, per una Milano sempre più giusta e solidale.
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àttic artson al rep etercnoc etsoporP .atsuig ùip erpmes onaliM anu reP - enotnoP aizraM Per i giovani che cercano lavoro
Milano ha un problema molto serio e concreto di disoccupazione giovanile,
acuita dai fenomeni di dispersione scolastica causati dalla recente pandemia
Covid-19. Non si può pensare di risolvere di colpo la situazione con irrealistiche
promesse elettorali. Si può però provare a proporre alcuni correttivi al sistema
che alleggeriscano almeno in parte la situazione esistente.
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Per chi è genitore a Milano
con figli piccoli
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Infine, un pensiero speciale va alle mamme e ai papà con figli più fragili
segnati dalle disabilità. In questi lunghi mesi di pandemia abbiamo toccato
con mano le loro fatiche, ancora più grandi delle tante fatiche di tutte le
famiglie con bambini, divise tra ristrettezze domestiche e didattica a
distanza. In tempo di Covid, la vita non è stata generosa con le bambine e i
bambini disabili della nostra città.
Vorremmo ripagarli con tutto il
bene del mondo, in primo luogo
aiutandoli a tornare a frequentare
con serenità la scuola insieme ai
compagni di classe. Per questo mi
sono impegnata durante
quest’ultimo anno di consiglio,
perché venissero aumentate le
risorse destinate all’assistenza
educativa per bambini disabili.
Ho chiesto (e ottenuto) che venissero destinati 530 mila euro dal Fondo
di Mutuo Soccorso, e poi ancora altri 100 mila euro in fase di
assestamento di bilancio. E anche in futuro, aumentare le risorse su questa
voce di bilancio mi vedrà sempre convintamente in prima linea. Come pure
lavorare per aprire centri diurni specificamente destinati alle bambine e
ai bambini con disabilità, dai più piccoli fino agli adolescenti, in sinergia
con il Terzo Settore e il privato sociale. Vivere con pienezza la vita è un diritto
di tutti i bambini, a partire dai più fragili.
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Per i nostri concittadini più
giovani, anzi giovanissimi
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àttic artson al rep etercnoc etsoporP .atsuig ùip erpmes onaliM anu reP - enotnoP aizraM Per gli anziani che vogliono
vivere a casa propria
in foto Marzia Pontone durante la distribuzione delle Palme all'istituto del Panigarola nel 2019
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anziani Tavolo delle RSA nell’autunno della vita.
àttic artson al rep etercnoc etsoporP .atsuig ùip erpmes onaliM anu reP - enotnoP aizraM Per chi ha bisogno di una casa
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Il diritto alla casa è anche diritto a vivere una città a 15 minuti.
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Per chi vive per strada
A Milano molti uomini e donne vivono per strada. Non esiste tuttavia la
categoria degli ‘irriducibili’, che per scelta rifiutano di essere accolti in
strutture dedicate. Se qualcuno muore per strada è una ferita aperta per
tutta la città. A fronte di un evidente aumento negli ultimi anni del numero di
posti disponibili per l’accoglienza, risulta ancora necessario un miglioramento
della qualità dei luoghi e della competenza degli operatori del settore, sia del
pubblico sia del terzo settore accreditato.
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approccio globale alle persone in difficoltà.
àttic artson al rep etercnoc etsoporP .atsuig ùip erpmes onaliM anu reP - enotnoP aizraM Per chi vive in baracca
La presenza di baracche nelle periferie della città non è un fatto nuovo degli
ultimi anni, ma caratterizza decenni di storia cittadina. Nelle baracche
abitano uomini, donne, intere famiglie, spesso di recente immigrazione, che
faticano ad accedere al mercato della casa. In anni recenti, tra chi vive nelle
baracche è cresciuta in particolare la presenza dei rom romeni. Si tratta di
una presenza spesso ‘invisibile’ al Welfare cittadino: la mancanza della
residenza rende difficile occuparsi di questi abitanti di Milano. Tuttavia,
anche a livello cittadino si segnalano esperienze positive in merito al
superamento della vita in baracca.
Bisogna infine promuovere con forza l’interazione tra chi vive nelle baracche
e chi abita nei quartieri circostanti, valorizzando tutte quelle realtà (scuole,
parrocchie, associazioni, polisportive, centri di quartiere) che facilitano la
costruzione della rete dei legami. La relazione tra il microcosmo delle
baracche e il macrocosmo cittadino deve iniziare prima del drammatico
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momento dello sgombero.
Per chi fugge dalla
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Sono certa che Milano saprà farsi carico di una quota di profughi accolti con un
corridoio umanitario cittadino, assegnando loro un alloggio dignitoso tra le case di
proprietà del Comune, provvedendo al sostentamento alimentare tramite il
servizio di Milano Ristorazione, favorendo l’inserimento dei minori nelle strutture
educative e scolastiche, avviando l’intero nucleo familiare all’autonomia abitativa e
lavorativa tramite la frequenza di corsi di lingua italiana e corsi di formazione
lavorativa. Un programma di accoglienza articolato e complesso di durata
biennale, che l’amministrazione potrà svolgere in sinergia con il Terzo Settore per
ridare speranza a quanti scappano dalla guerra in Afghanistan.
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àttic artson al rep etercnoc etsoporP .atsuig ùip erpmes onaliM anu reP - enotnoP aizraM Per chi fugge dalla
guerra e dalla povertà
Gemellaggio Milano-Lesbo
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Per i nuovi milanesi
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in foto Marzia Pontone , da insegnante, esamina a fine anno una studentessa della scuola di lingua e cultura
italiana della Comunità di Sant'Egidio
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in foto Marzia Pontone ad una festa del Movimento "Genti di Pace" della Comunità di Sant'Egidio con gli anziani
dell'istituto Panigarola
Andranno inoltre studiate modalità di tutoraggio da parte dei giovani di
seconda generazione a sostegno degli adolescenti stranieri di recente
immigrazione, soggetti più di altri al fenomeno dell’abbandono scolastico.
In parallelo, andranno potenziati i corsi di italiano L2 per studenti
stranieri, a partire dagli Istituti professionali e tecnici, più frequentati dai
giovani di recente immigrazione. Aiutare i figli, in molti casi, è un modo per
aiutare le famiglie nella loro interezza.
Infine, dal momento che la città è tanto più sicura quanto più è forte la
coesione sociale dei suoi abitanti, sosterrò in ogni modo tutte le iniziative
che accrescano la fiducia tra le persone, rompano l’isolamento e
favoriscano la partecipazione alla vita cittadina. Assegnare spazi di
aggregazione alle comunità straniere, per svolgere attività culturali e
sociali, e favorire la nascita di luoghi di culto adeguati alle esigenze
delle diverse comunità religiose presenti sul territorio sono atti
indispensabili a offrire il giusto riconoscimento ai nuovi italiani, nonché a
renderli più presenti e partecipi di fronte alle sfide del vivere quotidiano
nella nostra città.
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Per chi ama i parchi e la
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natura
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chiaramente le caratteristiche, l’uso
reale e potenziale.
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Per chi ama Milano e la sua cultura
La cultura è un bisogno primario dell’uomo e la disseminazione di nuovi
orizzonti culturali è la strada per costruire una società più consapevole, più
giusta, più umana.
Nella Milano post pandemia appare
indispensabile spostare l’asse di questo
settore – in verità strategico per lo sviluppo
sostenibile della città e per il suo
posizionamento internazionale – dalla gestione
dei grandi eventi al coordinamento di una
pluralità di occasioni di crescita culturale
radicate in tutto il territorio, secondo la formula
della ‘città policentrica in 15 minuti’ e del
paradigma del ‘long life learning’.
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accoglimento e partecipazione a ogni diversità e fragilità).
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più per il rischio che questo stato di fatto perduri a lungo.
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campagna di comunicazione
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finanziamenti.
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