Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
1
SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
LA COMUNICAZIONE DI MASSA
Argomenti:
– la comunicazione
– la società e l'individuo di massa
– la teoria ipodermica
– la teoria matematica della comunicazione
* La comunicazione *
Come è stata analizzata la comunicazione e perché è diventata un interesse di studio così
centrale?
Sinonimi, parole chiave con cui possiamo intendere la comunicazione sono: trasmissione,
informazione, influenza, comprensione, fluidità, relazione... La parola comunicazione
comprende diverse accezioni perché oggi, nell'ecosistema mediale contemporaneo, siamo
immersi in tipi di comunicazione anche molto diversi.
Prestiamo particolare attenzione al termine di INFLUENZA, perché è proprio dall'influenza
che inizia l'attenzione nei confronti della comunicazione.
Possiamo oggi individuare due definizioni, due accezioni nel concetto di comunicazione:
1. Individuata e messa a punto dalla disciplina della sociologia, quella che seguiamo
per costruire gli studi sulla comunicazione: “La sociologia analizza l'influenza che i
processi di comunicazione hanno sul comportamento di collettività di ogni genere,
dal piccolo gruppo alla società”
Ritroviamo i termini influenza e comportamento: la comunicazione è nata all'inizio
del secolo scorso (1920 circa) come campo disciplinare per indagare quali
potessero essere gli effetti dei media sulle persone, quindi si tratta dell'influenza,
degli effetti forti dei media sulla massa.
in evidenza come gli individui siano in buona sostanza definibili all'interno di un'unità
indifferenziata.
Questa idea degli individui come massa nasce da come la società si è strutturata, a partire
dalla fine dell'800 in un organismo caratterizzato dal fatto che “gli individui dispongono
dell'accesso ai diversi sistemi differenziati, anche se solo per funzioni specifiche, di volta in
volta rilevanti nella loro vita” [Gili 1990]. L'idea di questa società è che gli apparati che la
compongono funzionano un po' come una sorta di organismi che, pur differenziati,
collaborano tutti insieme per far funzionare la società.
Questa differenziazione funzionale è la caratteristica sostanziale della società moderna,
nata a seguito di tre processi fondamentali, l'industrializzazione, l'urbanizzazione e la
modernizzazione. Processi che hanno messo in evidenza e concretizzato quelli che erano
stati dei pensieri sulla società contemporanea, nati insieme alle riflessioni di alcuni studiosi
(padri fondatori della sociologia) i quali vedono la società come un organismo in cui le
singole parti collaborano per il funzionamento, e queste singole parti per ben funzionare
devono differenziare il loro apporto e la loro funzione. In questo sistema i processi così
costruiti garantiscono una certa armonia, ma allo stesso tempo producono anche appunto
una differenziazione, cioè i legami iniziano in qualche modo a dileguarsi tra le persone, i
soggetti vivono all'interno di società (fabbrica e alienazione all'interno di essa) in cui
vengono meno le relazioni e i rapporti rispetto ai gruppi di appartenenza, ma si vive
all'interno di una società che ci coglie come soggetti atomizzati, separati l'uno dall'altro.
Questo grande nuovo protagonista della società del '900, ossia la massa, inizia ad essere
colta e vista come un fattore che può diventare potenzialmente pericoloso, poiché può
diventare soggetto a quello che sono le manovre e la comunicazione anche di propaganda
di demagoghi, che possono appunto spingere la massa a comportarsi come vogliono
questi nuclei di potere (grazie al canale di trasmissione che sono i mezzi di comunicazione
di massa).
* La teoria ipodermica *
È una teoria che forse non dovrebbe neanche essere definita tale, perché rispetto a quelle
che sono le caratteristiche delle teorie scientifiche, non è mai stata provata empiricamente;
è l'espressione chiara di quello che era il clima sociale e culturale di quel periodo, è una
teoria che risponde perfettamente all'idea dei media come attori estremamente potenti e
che determinano effetti forti sulle persone.
In particolare:
• fa riferimento ad un modello comunicativo nel quale ad ogi stimolo (S) corrisponde
una risposta (R) S → R
• fa riferimento alla teoria dell'azione di stampo behaviorista (dobbiamo spostarci nel
mondo degli studi della psicologia comportamentale, nella quale si intende
analizzare come le persone reagiscono a degli stimoli)
• estensione dell'unità S-R della psicologia behaviorista ad ogni forma di
comportamento (sempre considerando quali sono i comportamenti influenzati dai
mezzi di comunicazione)
• preoccupazioni circa il potere manipolatore dei media e visione del rapporto tra
individui e mezzi di comunicazione di massa determinato interamente da
quest'ultimi (i media vengono un po' intesi come il sistema nervoso della società, in
grado con grande facilità di raggiungere l'occhio e l'orecchio della massa degli
individui, e di conseguenza di farli muovere e manipolarli come meglio crede)
• i messaggi veicolati dai media sono potenti fattori di persuasione, in grado di
introdursi all'interno degli individui con le stesse modalità di un «ago ipodermico»
(es. se noi ci vacciniamo, abbiamo tutti lo stesso risultato come popolazione, quindi
un qualcosa che agisce, ed agisce immediatamente ed in modo uniforme su
chiunque colpisca)
• per la teoria dell'ago ipodermico gli individui sono indifesi di fronte al potere dei
media (non in grado in alcun modo di costruire barriere difensive o quelli che
vedremo essere i processi di costruzione di significato)
• i messaggi veicolati sono ricevuti da tutti i membri nello stesso modo (i messaggi
riescono ad ottenere questi effetti che per questa ragione vengono definiti forti, cioè
uguali ed immediati su tutti)
È davvero così? Le persone ricevono i messaggi e reagiscono allo stesso modo? Oggi ci
rendiamo conto dei limiti di questa teoria; quando è nata, attorno al 1920, invece era
questa l'idea nei confronti dei media e in particolare nei confronti della società che
finalmente mostrava la sua nuova forma, ma mostrava anche tutti i rischi connessi al
concetto della massa.
SPUNTI DI RIFLESSIONE. COME SONO GLI EFFETTI DEI MEDIA SECONDO LA
TEORIA IPODERMICA?
Lasswell riprendi gli attori coinvolti nel processo comunicativo e li considera come punti di
riferimento attraverso i quali ampliare la ricerca della comunicazione, cioè rendere ogni
elemento un campo di studi privilegiato.
1. Who – L'emittente, il comunicatore, il soggetto che comunica
2. What – Il messaggio, cosa dice (si analizza cosa è codificato all'interno del
messaggio)
3. Which channel – Il mezzo (ricerche sull'analisi dei media)
4. Whom – Il ricevente (il messaggio raggiunge il destinatario, e gli studi fanno qui
riferimento ai pubblici, all'audience)
5. With what effect – Analisi degli effetti dei media
Queste 5 W di Lasswell vengono spesso utilizzate come suggerimento per costruire una
comunicazione efficace e d'effetto, in quanto si reputa che rispettando questi 5 punti la
comunicazione sia costruita in modo corretto.