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1
2
Contents
Food Writing 49
Torta di cocco 60
3
Panini da "festa" 67
Abbracci stracci 68
Fagottini ripieni 69
Cheesecake al forno 70
Torta di riso 74
Insalata di fagioli 85
Le Vie Bianche 88
E’ nato! 90
4
Muffin al doppio cioccolato 96
Hummus 109
5
Torta di formaggio della signora 112
Goulash 118
Crêpes 118
6
Pane al farro con cipolle e profumo di finocchio 129
Polentini 130
7
Linzerine & linzerini 149
8
GRAZIE! 170
Help!! 190
9
Un parrozzino per San Valentino 191
Giustificazione 212
10
Ragù bianco con pinoli e radicchio 216
Aaaaaaaaaaaaaaaaaargh! 219
???????????????????? 236
11
Torta tartufata allo yogurt 238
Vermini 253
Arlecchini 268
12
Mandorle pralinate della fiera 270
13
Cake di mais e cocco 298
Copiemabuone 316
Finalmente! 317
14
Pizza rossa in teglia 2 (La Vendetta) 324
Pancotto 340
15
Apple pie light 352
Morette 361
16
Biscotti Batik (farro e olio) 382
17
Il mio Burrìc 409
Ci vediamo? 414
18
Riso con gamberetti e carote (Checccaldo!) 435
Spanakopita 436
Sfogliette 438
Frustine 448
ChocoMellow 467
Tzatziki 468
19
Focaccia integrale 475
-1 476
Rusticini 487
Limoncello 494
Fantasmini 501
20
Torta di anice e ricotta 502
Intervallo 521
Strudelini 523
21
Pasta d'aglio 532
Ho vinto!!!!! 553
200!!! 555
22
Vi aspettiamo: 558
Potage 564
Sunshine 571
23
Gnudi ma anche… 583
CheeseTeaCupcake 587
Plumcake al tè 590
24
Muffin veloci alla nocciola, al cacao o “mix”: 3 versioni per 3 606
ann...
25
Tutte le mie ricette (30/8/'12):
Wednesday, January 20, 2010
Potrete trovare:
· TORTE VARIE · CROSTATE e TORTE SECCHE · TORTE CELEBRI · DOLCETTI ·
BISCOTTI · DOLCI AL CUCCHIAIO · MARMELLATE, CONSERVE, LIQUORI,
SCIROPPI · PIZZE e FOCACCE · PANE · BASI DOLCI E SALATE · UN PO' DI SALATI ·
E poi alcune di queste divise:
· … per Halloween · … per Natale · …per San Valentino · …per Carnevale · …per
Pasqua e Pasquetta
DOLCI
Torte:
14. Cake di banane e anacardi* 15. Cake alle prugne (no tutto)16. Cake/Torta di zucca
(Halloween) 17. Cake di mais e cocco18. Cake M+M+M19. Cheesecake ai fichi* 20.
26 cucinaamoremio
Cheesecake “italianizzato” al limone21. Cheesecake senza cottura* 22. Moelleux aux
pistaches et au chocolat blanc23. Plumcake ai frutti rossi e cioccolato24. Plumcake
integrale alla ciliegia25. Plumcake light alle Pere26. Plumcake lime, fichi e pinoli27.
Sfoglia di mele al profumo d’arancia28. Torta ai frutti rossi29. Torta al cocco e ricotta30.
Torta al limone e ricotta31. Torta al limone Valentina32. Torta dei Carabi33. Torta di
banane* 34. Torta di banane e cioccolato35. Torta di limone alle albicocche36. Torta di
limone alle albicocche (reload 2012)37. Torta di mele* 38. Torta di pere (no uova)39.
Torta leggera alle more40. Torta di carote leggera, leggera41. Torta di cioccolato e
zucchine42. Torta di patate e cocco43. Torta di zucchine*
44. Cake carote, cacao e cocco45. Cake, Cocò e Cacaò46. Cake moro47. Cake di
pistacchi48. Caprese "sprint"49. Ciambella al cacao di Emilia50. Ciambella al "caffè
corretto"51. Moelleux au chocolat52. SimilCaprese light 53. Torta “Filly” con pere e
cioccolato54. Torta “party” cacao e fragole55. Torta “quaellà” di farina di castagne56.
Torta al cacao (San Valentino ‘10)57. Torta al cioccolato “10 e lode”58. Torta al
cioccolato all’olandese59. Torta alla frutta secca* 60. Torta all’olio d’oliva e mandorle*
61. Torta cacao e cocco (Halloween '09)62. Torta delle bimbe al cacao63. Torta di
banane e cioccolato 64. Torta di cioccolato e castagne65. Torta di cioccolato e
zucchine66. Torta di cocco67. Torta di farina di castagne al profumo d'arancia 68. Torta
di patate e cocco69. Torta Genoise al cacao70. Torta tartufata allo yogurt71. Torta tenera
cioccococco72. Torta Tenerina ferrarese
cucinaamoremio 27
73. Apple pie74. Apple pie light75. Crostata bianca con more76. Crostata classica77.
Crostata con crema di cacao e banane78. Crostata di cioccolato, al cioccolato, con il
cioccolato79. Crostata di ricotta e melone80. Crostata di ricotta, mele e pinoli81.
Sbriciolata alla marmellata82. Sbriciolata di Nutella83. Sbriciolata ai frutti rossi84.
Sbriciolata "tutti frutti"* 85. Sbriciolata di clementine* 86. Sbrisolona* 87. Sbrisolona al
cacao* 88. Tarte tatin all'ananas89. Torta di crema e ricotta90. Torta di riso 91. Torta Linz
92. Tranci di mais alla crema mou di arachidi
93. Pasta frolla classica94. Pasta frolla light95. Pasta frolla all'olio extravergine d'oliva96.
Pasta frolla pugliese97. Pasta frolla bianca98. Pasta frolla al cacao
Torte celebri:
99. Apple pie100. Apple pie light101. Caprese “sprint”102. Cheesecake light solo
frigo103. Cheesecake al forno104. Cheese cake “italianizzato” al limone105. Mimosa*
106. Mimosa rosa107. Mimosa al caffè* 108. Mimosa nera* 109. Moelleux aux pistaches
et au chocolat blanc110. Profitterol rosa* 111. Sacher112. Sbrisolona* 113. Tarte Tatin
all'ananas114. Torta di riso115. Torta Genoise al cacao116. Torta Linz117. Torta per le
nozze118. Torta Tenerina ferrarese
Dolcetti:
28 cucinaamoremio
119. Arlecchini120. Ban Bon121. Barrette122. Bigné all’olio e.v.o. con yogurt e fragola*
123. Cake in cup124. Capresi brownies125. ChocoMellow126. Cornettini briochosi,
integrali all’olio, al miele127. Cornettini briochosi, integrali e light128. Crêpes129. Dolcetti
al pistacchio130. Fagottini ripieni131. Fantasmini* (Halloween) 132. Fazzoletti alla
marmellata* 133. Frappe (versione 1, 2 e 3)* 134. Morette135. Nodini di ricotta* 136.
Occhi di gufo (Halloween)137. Panettoncini all'olio e.v.o. (Natale ‘10)138. Parrozzini (San
Valentino '11) 139. Pasticcini di ricotta ripieni140. Piccoli kraphen* 141. Piccoli plum-cake
di carote light142. Piccoli pan di spezie e mele143. Tortine miele e birra144. Tortine di
castagne al profumo d'arancia
Biscotti:
cucinaamoremio 29
172. Abbracci stracci173. Anicini174. Aranciotti, pistacchiotti e pinolotti175. Baci di rana*
(Halloween) 176. Biscottelli all’uvetta177. Biscotti Batik di farro e olio178. Biscotti della
campagna 179. Biscotti di Felice* 180. Biscotti di panpepato (Natale)181. Biscotti
glassati182. Biscottini di castagne183. Biscottini di mandorle184. Biscottini “Sig.
Cuore”185. Biscotti rustici186. Biscottoni con uvetta e avena187. Cantucci al caffè
"corretto"188. Cantucci al cioccolato189. Cantucci carote e mandorle* 190. Cantucci
cocco e cioccolato 191. Cantucci con pistacchi al profumo di limone192. Ciambelline al
vino marchigiane193. Cookies light* 194. Cookies ai mirtilli rossi* 195. Fantasie al miele
(Natale)196. Leckerli di Basilea(Natale)197. Omini di panpepato (Natale)198.
Polentini199. Ravioli ripieni allo yogurt200. Sbrisoline* 201. Stelle allo yogurt202. Tozzetti
di Manciano 203. Tozzetti senza zucchero con arancia e cioccolato
Dolcetti da sgranocchiare:
204. Croccante soffiato* 205. Mandorle pralinate206. Mandorle pralinate alla cannella*
207. Nocciole e pistacchi pralinati al cacao*
Dolci al cucchiaio:
30 cucinaamoremio
208. Avocado’s sweet mousse209. Budino al limone210. Budino dietetico di fragole211.
Budino di Kos212. Ciocco glacé213. Coppa di pandoro, cioccolato e frutti di bosco214.
Coulis di albicocche* 215. Crema di cannella216. Crema di cioccolato e marron
glacé217. Crema di crema alla Edgar218. Crema di ricotta219. Crema di riso, ricotta e
cannella 220. Crema di zabaione e fragole221. Crema pasticcera veloce222. Kanten
d’arancia223. Mousse ai 2 cioccolati e lamponi224. Mousse al cioccolato 225. Mousse au
chocolat allégée226. Mousse con cioccolato e latte227. Mousse di caffè: light e
veloce228. Mousse di cioccolato bianco e Limoncello229. Mousse di cioccolato bianco
ePassito230. Mousse di marroni (light e senza zucchero)* 231. Mousse di pistacchio
leggera232. Mousse light al caffè233. Mousse light alle fragole e yogurt* 234. Mousse
semifredda di torrone235. Mousse velocissima di cioccolato236. Risolatte al cioccolato
con albicocche
237. Gelato di yogurt238. Gelato light alla banana239. Gelato light al pistacchio240.
Lassì di fragola241. Lassì di frutti di bosco242. Pseudo-gelato latte e menta243. Sorbetto
al melone* 244. Sorbetto di anguria245. Sharbet di pesca246. Yogurt da bere
LIEVITATI e C.
Pane:
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247. Come faccio il pane io248. Filone alla ricotta249. Filone allo yogurt250. Naan* 251.
Pane arabo252. Pane al farro con cipolle e profumo di finocchio253. Pane alla birra254.
Pan brioche light 255. Pan brioche (WBD’11)256. Pan brioche "2012"257. Pan carré258.
Pan carré al cioccolato con la mdp* 259. Pan carré al latte di soia 260. Pan carré allo
yogurt261. Pan de' Casonsèi262. Pan di sole263. Pane semplice264. Pane veloce
veloce
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286. Ciambella salata di zia Ornella* 287. Focaccia288. Focaccia ai ceci* 289. Focaccia
alle olive e al rosmarino* 290. Focaccine all’erba cipollina291. Focaccia con pomodori
freschi e origano292. Focaccia di Recco* 293. Focaccia di ricotta alla cipolla294.
Focaccia integrale alla finocchiona* 295. Focaccia integrale saporita296. Focaccia olive e
pomodorini297. Pasta brisé all'olio extravergine d'oliva298. Pasta brisé light299. Pizza di
cipolle dell'Argentario* 300. Pissaladière* 301. Pizza di cipolle pugliese302. Pizza (tiella)
di Gaeta coi polpetti303. Pizza di Gaeta di scarola304. Pizza rossa in teglia 305. Pizza
rossa in teglia 2 (2012)306. Plumcake con fave e pecorino307. Timbales308. Torta di
formaggio della signora309. Torta salata delicata310. Tortino di scarola
311. Bigné o Pasta Choux light all’olio d’oliva312. Pan carré313. Pan brioche314. Pan
brioche light 315. Pan brioche (WBD’11)316. Pan brioche "2012"317. Panini da
"festa"318. Pasta brisé all'olio extravergine d'oliva319. Pasta brisé light320. Pasta frolla
all'olio extravergine d'oliva321. Pasta frolla lievitata322. Pasta frolla light 323. Pasta frolla
pugliese324. Pasta per focaccia
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402. Burrìc403. Crema di limoncello* 404. Dado biologico405. Finocchio macinato406.
Gelatina di limone e menta407. Licuore Quore408. Limoncello* 409. Liquore di
Liquirizia410. Liquore di Mirto411. Marmellata di agrumi e pinoli412. Marmellata di
banane al microonde413. Marmellata di clementine414. Marmellata di cocomero e
menta415. Marmellata di fichi416. Marmellata di fichi neri* 417. Marmellata di fragole al
profumo di limone418. Marmellata di guaiaba, papaia, banana e rum419. Marmellatedi
mele cotogne420. Marmellata di pesche* 421. Marmellata tutti-frutti 422. Marmellata di
zucca di Annarita423. Peperoni e cipolline agrodolci424. Sciroppo di zenzero*
Antipasti:
325. Ceci con la menta326. Cubi di feta327. Guacamole* 328. Hummus329. Insalata di
polpo e patate* 330. Insalata di fagioli 331. Mousse delicata alla robiola* 332. Mousse di
baccalà333. Mousse di carciofi334. Mousse di piselli* 335. Mousse al salmone336.
Mousse fumé337. Mousse stracchino e ciauscolo* 338. Nachos NON fritti339. Patatine al
cartoccio senza cartoccio340. Peperoni e cipolline agrodolci341. Perle di pere(reload
2012) 342. Sfogliette343. Snack di ceci speziati344. Spanakopita345. Tzaziki*
Primi:
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346. Carbonara “a modo mio”347. Couscous della Marta* 348. Crema di piselli349.
Crema di finocchi350. Crema bianca di cipolle* 351. Farfalle e carciofi352. Gaspacho*
353. Gaspacho verde* 354. Gnocchetti Montalbano355. Goulash souppe356. Insalata di
grano357. Insalata di riso al pesto358. Insalata di farro, feta e pomodori datterini* 359.
Nidi di pasta360. Orecchiette alle cime di rapaPancotto361. Pasta alla
“nonsibuttaniente”362. Pasta alla Porto Ferraio* 363. Pasta al pesto leggero di rucola364.
Pasta al ragù di polpo* 365. Pasta e ceci366. Pasta con verdure alla Fondi* 367. Penne
allo yogurt e salmone368. Ragù bianco con pinoli e radicchio369. Ragù di carote* 370.
Ragù "Stravol" (avanzi)* 371. Riso Basmati con feta e fagiolini372. Riso bollito al profumo
di limone373. Riso con gamberetti e carote374. Riso e piselli* 375. Riso "oriente"376.
Riso, patate e cozze* 377. Riso-polenta* 378. RisoRisotto: funghi e zucchine379. Risotto
al vino rosso* 380. Riso Venere, gamberetti e limone381. Tonnarelli (i miei!)382.
Vellutata di cavolfiore e mandarino383. Vellutata di spinaci384. Vellutata di zucca385.
Vellutata di zucchine386. Zuppa di bieta e patate387. Zuppa di fagioli e gamberi
Secondi:
388. Bocconcini di pollo al sesamo389. Carne al barbecue del Gianni* 390. Cevice* 391.
Dadi di frittata di cipolle al forno* 392. Dadi di frittata di piselli al forno393. Goulash394.
Kofte occidentali395. i-pollo con i peperoni396. Patate sabbbiose397. Patate al forno*
398. Polpette (e polpettone) delicate399. Timbales400. Verdure al forno* 401. Vitel tonné
senza maionese
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IDEE PER UNA FESTA…
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E poi alcune di queste divise:
· … per Halloween · … per Natale · …per San Valentino · …per Carnevale · …per
Pasqua e Pasquetta
DOLCI
Torte:
14. Cake di banane e anacardi* 15. Cake alle prugne (no tutto)16. Cake/Torta di zucca
(Halloween) 17. Cake di mais e cocco18. Cake M+M+M19. Cheesecake ai fichi* 20.
Cheesecake “italianizzato” al limone21. Cheesecake senza cottura* 22. Moelleux aux
pistaches et au chocolat blanc23. Plumcake ai frutti rossi e cioccolato24. Plumcake
integrale alla ciliegia25. Plumcake light alle Pere26. Plumcake lime, fichi e pinoli27.
Sfoglia di mele al profumo d’arancia28. Torta ai frutti rossi29. Torta al cocco e ricotta30.
Torta al limone e ricotta31. Torta al limone Valentina32. Torta dei Carabi33. Torta di
banane* 34. Torta di banane e cioccolato35. Torta di limone alle albicocche36. Torta di
limone alle albicocche (reload 2012)37. Torta di mele* 38. Torta di pere (no uova)39.
Torta leggera alle more40. Torta di carote leggera, leggera41. Torta di cioccolato e
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zucchine42. Torta di patate e cocco43. Torta di zucchine*
44. Cake carote, cacao e cocco45. Cake, Cocò e Cacaò46. Cake moro47. Cake di
pistacchi48. Caprese "sprint"49. Ciambella al cacao di Emilia50. Ciambella al "caffè
corretto"51. Moelleux au chocolat52. SimilCaprese light 53. Torta “Filly” con pere e
cioccolato54. Torta “party” cacao e fragole55. Torta “quaellà” di farina di castagne56.
Torta al cacao (San Valentino ‘10)57. Torta al cioccolato “10 e lode”58. Torta al
cioccolato all’olandese59. Torta alla frutta secca* 60. Torta all’olio d’oliva e mandorle*
61. Torta cacao e cocco (Halloween '09)62. Torta delle bimbe al cacao63. Torta di
banane e cioccolato 64. Torta di cioccolato e castagne65. Torta di cioccolato e
zucchine66. Torta di cocco67. Torta di farina di castagne al profumo d'arancia 68. Torta
di patate e cocco69. Torta Genoise al cacao70. Torta tartufata allo yogurt71. Torta tenera
cioccococco72. Torta Tenerina ferrarese
73. Apple pie74. Apple pie light75. Crostata bianca con more76. Crostata classica77.
Crostata con crema di cacao e banane78. Crostata di cioccolato, al cioccolato, con il
cioccolato79. Crostata di ricotta e melone80. Crostata di ricotta, mele e pinoli81.
Sbriciolata alla marmellata82. Sbriciolata di Nutella83. Sbriciolata ai frutti rossi84.
Sbriciolata "tutti frutti"* 85. Sbriciolata di clementine* 86. Sbrisolona* 87. Sbrisolona al
cacao* 88. Tarte tatin all'ananas89. Torta di crema e ricotta90. Torta di riso 91. Torta Linz
92. Tranci di mais alla crema mou di arachidi
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Impasti base per crostate, pie e C.:
93. Pasta frolla classica94. Pasta frolla light95. Pasta frolla all'olio extravergine d'oliva96.
Pasta frolla pugliese97. Pasta frolla bianca98. Pasta frolla al cacao
Torte celebri:
99. Apple pie100. Apple pie light101. Caprese “sprint”102. Cheesecake light solo
frigo103. Cheesecake al forno104. Cheese cake “italianizzato” al limone105. Mimosa*
106. Mimosa rosa107. Mimosa al caffè* 108. Mimosa nera* 109. Moelleux aux pistaches
et au chocolat blanc110. Profitterol rosa* 111. Sacher112. Sbrisolona* 113. Tarte Tatin
all'ananas114. Torta di riso115. Torta Genoise al cacao116. Torta Linz117. Torta per le
nozze118. Torta Tenerina ferrarese
Dolcetti:
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119. Arlecchini120. Ban Bon121. Barrette122. Bigné all’olio e.v.o. con yogurt e fragola*
123. Cake in cup124. Capresi brownies125. ChocoMellow126. Cornettini briochosi,
integrali all’olio, al miele127. Cornettini briochosi, integrali e light128. Crêpes129. Dolcetti
al pistacchio130. Fagottini ripieni131. Fantasmini* (Halloween) 132. Fazzoletti alla
marmellata* 133. Frappe (versione 1, 2 e 3)* 134. Morette135. Nodini di ricotta* 136.
Occhi di gufo (Halloween)137. Panettoncini all'olio e.v.o. (Natale ‘10)138. Parrozzini (San
Valentino '11) 139. Pasticcini di ricotta ripieni140. Piccoli kraphen* 141. Piccoli plum-cake
di carote light142. Piccoli pan di spezie e mele143. Tortine miele e birra144. Tortine di
castagne al profumo d'arancia
Biscotti:
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172. Abbracci stracci173. Anicini174. Aranciotti, pistacchiotti e pinolotti175. Baci di rana*
(Halloween) 176. Biscottelli all’uvetta177. Biscotti Batik di farro e olio178. Biscotti della
campagna 179. Biscotti di Felice* 180. Biscotti di panpepato (Natale)181. Biscotti
glassati182. Biscottini di castagne183. Biscottini di mandorle184. Biscottini “Sig.
Cuore”185. Biscotti rustici186. Biscottoni con uvetta e avena187. Cantucci al caffè
"corretto"188. Cantucci al cioccolato189. Cantucci carote e mandorle* 190. Cantucci
cocco e cioccolato 191. Cantucci con pistacchi al profumo di limone192. Ciambelline al
vino marchigiane193. Cookies light* 194. Cookies ai mirtilli rossi* 195. Fantasie al miele
(Natale)196. Leckerli di Basilea(Natale)197. Omini di panpepato (Natale)198.
Polentini199. Ravioli ripieni allo yogurt200. Sbrisoline* 201. Stelle allo yogurt202. Tozzetti
di Manciano 203. Tozzetti senza zucchero con arancia e cioccolato
Dolcetti da sgranocchiare:
204. Croccante soffiato* 205. Mandorle pralinate206. Mandorle pralinate alla cannella*
207. Nocciole e pistacchi pralinati al cacao*
Dolci al cucchiaio:
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208. Avocado’s sweet mousse209. Budino al limone210. Budino dietetico di fragole211.
Budino di Kos212. Ciocco glacé213. Coppa di pandoro, cioccolato e frutti di bosco214.
Coulis di albicocche* 215. Crema di cannella216. Crema di cioccolato e marron
glacé217. Crema di crema alla Edgar218. Crema di ricotta219. Crema di riso, ricotta e
cannella 220. Crema di zabaione e fragole221. Crema pasticcera veloce222. Kanten
d’arancia223. Mousse ai 2 cioccolati e lamponi224. Mousse al cioccolato 225. Mousse au
chocolat allégée226. Mousse con cioccolato e latte227. Mousse di caffè: light e
veloce228. Mousse di cioccolato bianco e Limoncello229. Mousse di cioccolato bianco
ePassito230. Mousse di marroni (light e senza zucchero)* 231. Mousse di pistacchio
leggera232. Mousse light al caffè233. Mousse light alle fragole e yogurt* 234. Mousse
semifredda di torrone235. Mousse velocissima di cioccolato236. Risolatte al cioccolato
con albicocche
237. Gelato di yogurt238. Gelato light alla banana239. Gelato light al pistacchio240.
Lassì di fragola241. Lassì di frutti di bosco242. Pseudo-gelato latte e menta243. Sorbetto
al melone* 244. Sorbetto di anguria245. Sharbet di pesca246. Yogurt da bere
LIEVITATI e C.
Pane:
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247. Come faccio il pane io248. Filone alla ricotta249. Filone allo yogurt250. Naan* 251.
Pane arabo252. Pane al farro con cipolle e profumo di finocchio253. Pane alla birra254.
Pan brioche light 255. Pan brioche (WBD’11)256. Pan brioche "2012"257. Pan carré258.
Pan carré al cioccolato con la mdp* 259. Pan carré al latte di soia 260. Pan carré allo
yogurt261. Pan de' Casonsèi262. Pan di sole263. Pane semplice264. Pane veloce
veloce
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286. Ciambella salata di zia Ornella* 287. Focaccia288. Focaccia ai ceci* 289. Focaccia
alle olive e al rosmarino* 290. Focaccine all’erba cipollina291. Focaccia con pomodori
freschi e origano292. Focaccia di Recco* 293. Focaccia di ricotta alla cipolla294.
Focaccia integrale alla finocchiona* 295. Focaccia integrale saporita296. Focaccia olive e
pomodorini297. Pasta brisé all'olio extravergine d'oliva298. Pasta brisé light299. Pizza di
cipolle dell'Argentario* 300. Pissaladière* 301. Pizza di cipolle pugliese302. Pizza (tiella)
di Gaeta coi polpetti303. Pizza di Gaeta di scarola304. Pizza rossa in teglia 305. Pizza
rossa in teglia 2 (2012)306. Plumcake con fave e pecorino307. Timbales308. Torta di
formaggio della signora309. Torta salata delicata310. Tortino di scarola
311. Bigné o Pasta Choux light all’olio d’oliva312. Pan carré313. Pan brioche314. Pan
brioche light 315. Pan brioche (WBD’11)316. Pan brioche "2012"317. Panini da
"festa"318. Pasta brisé all'olio extravergine d'oliva319. Pasta brisé light320. Pasta frolla
all'olio extravergine d'oliva321. Pasta frolla lievitata322. Pasta frolla light 323. Pasta frolla
pugliese324. Pasta per focaccia
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402. Burrìc403. Crema di limoncello* 404. Dado biologico405. Finocchio macinato406.
Gelatina di limone e menta407. Licuore Quore408. Limoncello* 409. Liquore di
Liquirizia410. Liquore di Mirto411. Marmellata di agrumi e pinoli412. Marmellata di
banane al microonde413. Marmellata di clementine414. Marmellata di cocomero e
menta415. Marmellata di fichi416. Marmellata di fichi neri* 417. Marmellata di fragole al
profumo di limone418. Marmellata di guaiaba, papaia, banana e rum419. Marmellatedi
mele cotogne420. Marmellata di pesche* 421. Marmellata tutti-frutti 422. Marmellata di
zucca di Annarita423. Peperoni e cipolline agrodolci424. Sciroppo di zenzero*
Antipasti:
325. Ceci con la menta326. Cubi di feta327. Guacamole* 328. Hummus329. Insalata di
polpo e patate* 330. Insalata di fagioli 331. Mousse delicata alla robiola* 332. Mousse di
baccalà333. Mousse di carciofi334. Mousse di piselli* 335. Mousse al salmone336.
Mousse fumé337. Mousse stracchino e ciauscolo* 338. Nachos NON fritti339. Patatine al
cartoccio senza cartoccio340. Peperoni e cipolline agrodolci341. Perle di pere(reload
2012) 342. Sfogliette343. Snack di ceci speziati344. Spanakopita345. Tzaziki*
Primi:
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346. Carbonara “a modo mio”347. Couscous della Marta* 348. Crema di piselli349.
Crema di finocchi350. Crema bianca di cipolle* 351. Farfalle e carciofi352. Gaspacho*
353. Gaspacho verde* 354. Gnocchetti Montalbano355. Goulash souppe356. Insalata di
grano357. Insalata di riso al pesto358. Insalata di farro, feta e pomodori datterini* 359.
Nidi di pasta360. Orecchiette alle cime di rapaPancotto361. Pasta alla
“nonsibuttaniente”362. Pasta alla Porto Ferraio* 363. Pasta al pesto leggero di rucola364.
Pasta al ragù di polpo* 365. Pasta e ceci366. Pasta con verdure alla Fondi* 367. Penne
allo yogurt e salmone368. Ragù bianco con pinoli e radicchio369. Ragù di carote* 370.
Ragù "Stravol" (avanzi)* 371. Riso Basmati con feta e fagiolini372. Riso bollito al profumo
di limone373. Riso con gamberetti e carote374. Riso e piselli* 375. Riso "oriente"376.
Riso, patate e cozze* 377. Riso-polenta* 378. RisoRisotto: funghi e zucchine379. Risotto
al vino rosso* 380. Riso Venere, gamberetti e limone381. Tonnarelli (i miei!)382.
Vellutata di cavolfiore e mandarino383. Vellutata di spinaci384. Vellutata di zucca385.
Vellutata di zucchine386. Zuppa di bieta e patate387. Zuppa di fagioli e gamberi
Secondi:
388. Bocconcini di pollo al sesamo389. Carne al barbecue del Gianni* 390. Cevice* 391.
Dadi di frittata di cipolle al forno* 392. Dadi di frittata di piselli al forno393. Goulash394.
Kofte occidentali395. i-pollo con i peperoni396. Patate sabbbiose397. Patate al forno*
398. Polpette (e polpettone) delicate399. Timbales400. Verdure al forno* 401. Vitel tonné
senza maionese
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IDEE PER UNA FESTA…
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Farina bianca e zucchero a velo
1/8 di cup = 15 g
1/4 di cup = 30 g
1/3 di cup = 40 g
1/2 cup = 60g
2/3 di cup = 75 g
3/4 di cup = 85 g
1 cup = 110 g
Burro o margarina
1/8 di cup = 30 g
1/4 di cup = 55 g
1/3 di cup = 75 g
1/2 cup = 115 g
2/3 di cup = 150 g
3/4 di cup = 170 g
1 cup = 225 g
Zucchero semolato
1/8 di cup = 30 g
1/4 di cup = 55 g
1/3 di cup = 75 g
1/2 cup = 115 g
2/3 di cup = 150 g
3/4 di cup = 170 g
1 cup = 225 g
Zucchero di canna
1/8 di cup = 25 g
1/4 di cup = 50 g
1/3 di cup = 65 g
1/2 cup = 100 g
2/3 di cup = 135 g
3/4 di cup = 150 g
1 cup = 200 g
Cacao
1/8 di cup = 15 g
1/4 di cup = 30 g
1/3 di cup = 40 g
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1/2 cup = 60 g
2/3 di cup = 75 g
3/4 di cup = 85 g
1 cup = 125 g
Food Writing
Monday, January 25, 2010
Corso: "Scrivere con i cinque sensi"
Docente: Stefania Aphel Barzini
Sede: Scuola di cucina "Cuoche per caso" di Valeria Vocaturo.
Esercizio 1
Sviluppare un testo sul vostro ingrediente preferito utilizzando solo quattro aggettivi.
Il mio ingrediente è:
il COCCO.
Ma non il cocco dei dolci, dei biscotti, delle torte e dei gelati:
il cocco nella zuppa, il cocco con la carne, con il pesce… cocco e peperoncino… cocco e
lemon gras…
Insomma:il cocco d’Oriente.
cucinaamoremio 49
Così mangiammo in maniera eccellente.
Tanto che ancora me lo ricordo.
E messo tutto in un angolino del mio cervello – fortunatamente non del cervelletto
altrimenti ora sarebbe un frappé* – dopo anni ed anni, dopo sfighe e peripezie, dopo una
figlia e dopo tanta terapia, eccomi qua,
una parannanza, un coltellone in mano, un tagliere di plastica verde e tutt’intorno:
pane azzimo in un forno, torta di cocco nell’altro, bocconcini di pollo a marinare nello
yogurt,
il basmati sta bollendo,
il wok è sul fornello,
latte di cocco fatto in casa… ok,
curry rosso… ok,
salsa di pesce… pure,
lemon gras… non ce l’ho mai ma metto di nuovo un po’ di buccia di limone.
Sono pronta, si perché da quella volta, dalla cena di Zanon
il cocco è diventato il mio ingrediente preferito.
Da allora lui non lo vedo più…
ma il cocco!
* Sono disabile dal 2000 per un ictus che ha colpito il cervelletto appunto...
Esercizio 2
Inventare cinque titoli e svilupparne uno.
I 5 titoli:
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Hanno un modo particolare per essere preparati a regola d'arte: una ciotola per gli
ingredienti solidi e una per gli ingredienti liquidi. Poi si uniscono le due, si mescola
(girando delicatamente solo 15 volte altrimenti si "sveglia" il glutine e poi sono cavoli
amari. Vengono duri!
Ma i CUPCAKE... Sono solo semplicissime tortine con il vestito della festa.
Devono la loro popolaritá qui al fatto che sono state protagoniste in una scena del telefilm
"Sex and the City" ambientato a New York e da allora sono diventate famose anche qui
in Italia.
Ma in realtá non sono null'altro che tortine... minitorte con sopra “glassa al burro” fatta
con una tale quantità di burro pari a quella usata da un’intera famiglia altoatesina di sei
anime in un inverno molto freddo, caldaia in blocco e legna bagnata e una quantità di
“coloranti” – naturali, seh! - da fare invidia solo a una fabbrica di giocattoli cinesi.
Queste sono le cupcake, per carità, buone…
ma dopo un avido morso già si comincia a sentire l’odore di muffetta della moquette della
palestra, il brusio sordo del tapis roulant e soprattutto la fatica addosso.
Un altro morso e domani quello sarà il tuo destino.
Vabbè, il secondo morso conviene darlo a una carota!
Chiare, fresche e dolci... tortine.
Ma gli americani sono geni del packaging, del naming, del soling...
Allora:
Wow,
Yeah,
Slurp,
Ok!
E la nostra Torta Margherita?
…forgotten!
Esercizio 3
Descrivete il vostro panino preferito.
Per 8 panini:
250g di farina 0
250g di farina Manitoba
250g di acqua
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1 uovo
50g di zucchero di canna (Demerara)
10 di sale
30g di burro
12g di lievito di birra fresco
semi di sesamo
latte per pennellare
Nell’impastatore (se non lo avete anche nel robot – non è il massimo ma si può fare),
sciogliere il lievito sbriciolato nell’acqua tiepida (non superiore ai 30°) con lo zucchero,
mischiare aspettare qualche minuto girando con un cucchiaino in modo che si sciolga ed
aggiungere la farina setacciata e alla fine il sale, far andare la macchina alla velocità
media per 10 minuti.
Raccogliere l’impasto in una palla e lasciar riposare in una ciotola coperta da un
coperchio nel forno o in un mobile per 40 minuti.
Passato questo tempo riprendere l’impasto, mettetelo su un piano di lavoro, sgonfiatelo e
lavoratelo energicamente per 2 minuti.
Dividete l’impasto in 8 pezzi, prendete ogni pezzo e fatene un disco di 15 cm, ora portate
verso il centro i bordi esterni (avrete un disco più piccolo e più alto – giratelo, spianatelo
un poco e ripetete l’operazione in modo che avrete ancora un disco ma piu liscio.
Ripetete questo procedimento per gli altri sette panini.
Una volta che saranno tutti in teglia ben distribuiti (cioè distanti tra loro e dal bordo)
prendete un batticarne e schiacciate tutti i dischi in modo che diventino più bassi, più
larghi e più tondi. Ora spennellateli con il latte e distribuiteci sulla superficie i semi di
sesamo.
Nel frattempo scaldare il forno a 220°, lasciar riposare i panini coperti da un’altra teglia
per almeno 20 minuti.
Una volta che il forno ha raggiunto la temperatura, versate nella teglia del forno 1 litro di
acqua fredda richiudete e aspettate 5 minuti che il forno sia di nuovo pronto e infornarli
vaporizzandoli con dell'acqua (spruzzino che si usa per le piante) almeno 3 volte durante
la cottura (N.B. aprite il forno molto velocemente e non lo sbattete quando lo richiudete).
Cuocerli a 220° per 10/15 minuti (dipende dalla grandezza e dal forno stesso).
Una volta sfornati girateli o se la teglia fosse a bordi alti metteteli tutti appoggiati al bordo
in modo che siano quasi in verticale.
Farcirli con:
hamburger alti almeno un paio di centimetri
1 foglia di lattuga
1 metà di cetriolo sott’aceto (lato lungo)
maionese
ketchup.
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E gnam.
E gnam.
Ultimo morso… Gnam.
E’ finito.
Mi lecco avidamente le dita (non si fa – non sta bene – ma mia figlia non c’è – sono sola –
non mi vede nessuno).
Sono ridotta una fetenzia.
Sono completamente impiastricciata.
Speriamo almeno che maionese+ketchup+sughetto di carne oltre ad essere ottimi
abbiano anche un effetto lifting sul mio viso!
Esercizio 4
Gita al mercato coperto.
Questa mattina, ultimo giorno del corso di foodwriting, siamo state al mercato.
Non come le comuni mortali:
casalinghe,
libero professioniste ma sempre casalinghe,
casalinghe semplici che però quel giorno fanno le babysitter per il nipote, perché la loro
figlia ora che ne ha bisogno “s’accolla” e quindi loro non possono più “sciallare” come
vorrebbero.
Infatti lei, la casalinga, la nonna, aveva visto il giorno prima alla Prova del Cuoco uno
degli chef che preparava un trancio di tonno in crosta di semi di papavero accompagnato
da puntarelle fatte nella maniera tradizionale romana quindi con le acciughe (intanto
l’accoppiata è a dir poco “delirante” e poi non consideriamo il fatto che Michelino il
nipotino della signora Amalia, dopo una dura mattinata all’asilo, se proprio deve
mangiare il pesce preferisce di gran lunga i bastoncini Findus o le croccole sempre
Findus o 4 salti in padella: pasta con le cozze forse ancora Findus – aho, ma ‘sta
Findus?).
La cosa che mi ha colpito di più – oltre agli accidenti dei bancarellisti (bancarellieri -
tenutari di bancarella – coloro che vendono prodotti per sé stessi… insomma… non so
come si chiamano) perché non compravamo niente – è stata la mancanza di odori,
profumi, puzze… e ora che ci penso anche la mancanza di voci, urla, schiamazzi…
insomma mi ha colpito la mancanza di vita. Era come se tutto fosse finto.
Sembrava di stare al reparto orto-frutta molto fornito di un supermercato.
Si lo so, sembro mia nonna, ma nonostante dimostri meno anni di quelli che ho, io ce li
ho e mi pesano pure, proprio perché :
il mercato non è più com’era trent’anni fa,
i forni non ci sono più ed il pane diventa subito duro,
il contadino che coltiva la terra non esiste più perché il figlio si è laureato in economia e
commercio e lavora in banca:
Dio mio dove siamo andati a finire.
Non ci sono più le mezze stagioni.
Si stava meglio quando si stava peggio.
Chi è causa del suo mal pianga sé stesso
L’erba del vicino è sempre la più verde.
Non c’è due senza tre.
e anche
Chi non muore si rivede.
Naturalmente sono andata fuori tema e non ho detto nulla di quanto erano comunque
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belli i peperoni – fieri, schierati, sicuramente pompati e dopati…
E le fragole (anzi le fragolone)? A parte la stagionalità erano bellissime.
I pomodori? Quelli rossi? Belli e tutti uguali. Quelli verdi? Deliziosi.
Poi il banco del pesce: a parte il pesce senza odore, tanti tranci, tanto pesce azzurro ed
anche un enorme pesce bandiera o spatola (lo conosco perché lo mangiai vicino Ragusa
quindici anni fa, cucinato con il miele… da non dimenticare. Ricordo anche che lo cercai
come una matta qui nella capitale, ma niente, non sapevano neanche cosa fosse. Ora
invece era lì su quel banco, con i suoi occhioni spalancati: sicuramente ora sarà anche
inflazionato e banale).
Poi abbiamo visto il banco della carne, in realtà era il banco dei polli*: una cosa che ci ha
fatto notare Stefania** è che il pollo ruspante ha il petto che è grande la metà di quello
allevato in batteria (questo perché la richiesta del petto di pollo nel nostro paese è
sempre maggiore – allora mi sono chiesta quanto tempo ci metteranno a creare i polli a
cinque zampe?).
Comunque l’esperienza è stata bellissima. Con tutti i difetti che può avere, nostalgie a
parte, è sempre un mercato semplice e non super.
Va bene, ora è coperto, inodore, freddo…
Ma questo è il progresso.
Pensiamo che non si può più fumare a tavola nei ristoranti.
Benvenga il mercato inodore.
I "casonsèi" sono dei ravioli di rapa rossa, patata e papavero, tipici di Cortina, ecc. Ho
voluto mettere la ricetta di questo pane, perché è più rara e comunque è un pane
adattissimo ad affettati (specialmente Speck) e formaggi (tome, brie, camembert...).
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300gr farina di segale
300gr farina di Manitoba
150gr patata lessa (pesata cruda)
25gr lievito di birra fresco
30gr burro
100gr latte
200gr succo di rapa rossa (barbabietola)
20gr zucchero o malto o miele
2 cucchiai di semi di papavero
15gr sale
Per decorare:
1 cucchiaio di semi di papavero
1 uovo sbattuto
Preparazione
Mettete nell'impastatrice il lievito sbriciolato, burro fuso e latte tiepido uniti in precedenza
(così non sono troppo caldi), le patate schiacciate (tipo purè), le farine setacciate, sale,
zucchero o malto, i semi di papavero e acqua se serve.
Impastare il tutto, formare una palla e lasciare lievitare coperta per un’ora e mezza.
Se si usa la macchina del pane selezionare il programma “impasto” o “dought” (dura
circa un’ora e mezzo) che mischierà il tutto e farà la prima lievitazione (procedere poi
come di seguito).
Trascorso questo tempo, riprendere la palla, sgonfiarla e lavorarla ancora per qualche
minuto con molta energia. Quindi formare - in questo caso ho messo il filoncino nello
stampo a cassetta oliato con il pennello riempiendo solo metà dello stampo – e far
lievitare ancora per 20’/30’ in un posto al riparo da correnti d’aria (quando si è ingrandito
di circa un terzo è pronto da infornare).
A questo punto spennellare con l’uovo sbattuto, spolverare con i semi di papavero e
infornare a 200° per circa 40 minuti dopo aver fatto il “colpo di vapore” (versare una
caraffa di acqua fredda nella leccarda del forno, richiudere e aspettare di nuovo che arrivi
alla temperatura desiderata).
Aranciotti*
300g farina
60g burro
100g zucchero
100g mandorle pelate
1 uovo
½ bustina di lievito
1 bicchierino di Cointreau o Grand Marnier o Drambuie
aroma di arancio (buccia non trattata grattata possibilmente non la fialetta)
arancio candito
1 pizzico di sale
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Tritare le mandorle in una granella non troppo fine; mescolare tutti gli ingredienti tranne i
canditi (deve sembrare un composto di briciole e grumi) e lasciar riposare in frigo per ½
ora, formare di mucchietti ben distanziati, mettere sopra ogni mucchietto un pezzo di
candito (circa 5mm x 10mm fare una leggera pressione per farlo aderire e schiacciare un
poco il tutto.
Cuocere in forno a 180° per 15’ circa (fino a quando sono biondi).
Pistacchiotti *
300g farina
60g burro
100g zucchero
100g pistacchi sgusciati
1 uovo
½ bustina di lievito
1 bicchierino di Marsala o Passito
vaniglia
1 pizzico di sale
Tritare i pistacchi, esclusa una manciata, in una granella non troppo fine; mescolare tutti
gli ingredienti tranne la manciata di pistacchi (deve sembrare un composto di briciole e
grumi) e lasciar riposare in frigo per ½ ora, formare di mucchietti ben distanziati, mettere
sopra ogni mucchietto un pistacchio, fare una leggera pressione per farlo aderire e
schiacciare un poco il tutto.
Cuocere in forno a 180° per 15’ circa (fino a quando sono biondi).
Pinolotti *
300g farina
60g burro
100g zucchero
100g pinoli
1 uovo
½ bustina di lievito
1 bicchierino di Marsala o Maraschino o Kirsch
vaniglia
1 pizzico di sale
Tritare i pinoli, esclusa una manciata, in una granella non troppo fine; mescolare tutti gli
ingredienti tranne la manciata di pinoli (deve sembrare un composto di briciole e grumi) e
lasciar riposare in frigo per ½ ora, formare di mucchietti ben distanziati, mettere sopra
ogni mucchietto tre pinoli, fare una leggera pressione per farli aderire e schiacciare un
poco il tutto.
Cuocere in forno a 180° per 15’ circa (fino a quando sono biondi).
* Mi sono convinta da sola e dato che non ci sono le 3 fotografie e data anche la loro
semplicità, penso proprio che li rifarò
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Biscotti della campagna
Thursday, June 10, 2010
500g di farina
200g di zucchero
75g di burro
50g ricotta
2 uova
la buccia grattugiata di un limone biologico
2 cucchiaini di cannella
1 bustina di lievito
3 cucchiai di cognac
1/4 di bicchiere di latte parzialmente scremato
1 pizzico di sale
40g di marmellata (o 40g di pinoli o nocciole)
Mescolare tutti gli ingredienti tranne la marmellata, lavorare la pasta e formare delle
palline grosse poco meno di una noce; metterle distanziate su una teglia con carta da
forno e schiacciatele al centro con il pollice. Nell’incavo che si verrà a formare mettete la
punta scarsa di un cucchiaino di marmellata (o due pinoli, o mezza nocciola). Infornare a
180°, il tempo dipende molto dal forno e dalla grandezza delle palline; 15 minuti?
cucinaamoremio 57
sapevo più fare, che non volevo più fare, che non mi andava di fare. Ora ho capito, sono
cambiata, mi sono rassegnata, non seduta/depressa, faccio sempre le mie 1000 cose,
ma so che più in là non posso arrivare e così neanche ci provo altrimenti mi deprimo.
Forse sbaglio, ma il fatto che sono arrivata fin qui, avendo vissuto tutto quello che ho
vissuto (mia figlia, il mio compagno, i miei amici, fare una Torta Mimosa, fare un pane
buonissimo….), beh, poteva andare veramente molto peggio… “POTEVA PIOVERE!”
(Igor in “Frankestein Junior”:
E ORA…
Torta leggera alle more
Ingredienti: 500g di more (o altra frutta) 400g di farina 200g di zucchero 40g di burro 40g
di latte 3 uova 300g di yogurt vaniglia una bustina di lievito un pizzico di sale
Montare le uova con lo zucchero, unire il burro liquefatto, il latte, la yogurt, mischiare
senza smontare le uova. Unire la farina e il lievito setacciati, il pizzico di sale e l’aroma.
Per ultime unire le more con delicatezza.
Mettere in una teglia ed infornare a 180° per 45 minuti (ma dipende dal forno).
Ingredienti:
* farina "00" g 250
* farina manitoba (americana) g 250
* burro g 60 (o g 30 burro + g 30 ricotta)
* zucchero g 80
* latte scremato g 200 o più
* lievito di birra fresco g 25 (un cubetto)
* 2 uova
* buccia grattata di un limone o di un'arancia bio
* un pizzico di sale
Preparazione
Mettere nell'ordine nella macchina del pane: il latte appena un poco tiepido (a
temperatura un po' più che corporea), il lievito di birra sbriciolato e farlo sciogliere; unire il
burro a pezzetti in modo che si sciolga anche lui.
A questo punto unire tutti gli altri ingredienti nel seguente ordine: le farine setacciate, lo
zucchero, le uova, le bucce grattugiate, se si mettono gli ingredienti delle varianti, e
infine, il più lontano possibile dal lievito, il pizzico di sale.
Far partire il programma del "pane francese" (2 forse), quando è finito l'impasto e
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comincia la cottura, con il pennello precedentemente intinto nelle uova leggermente
sbattute, prima di metterle nel cestello, spennellare la superficie del pan brioche.
Finita la cottura far raffreddare, poi togliere dal cestello e far riposare su una gratella
(perfetta quella del forno al contrario) per un'ora per far perdere tutta l'umidità.
N.B. Se non avete la macchina del pane il procedimento è quello del pane normale ma
messo in una teglia da plumcake. Viene ottimo ugualmente.
Questa torta l’ho fatta nel 2009 per Halloween (festeggiamento assolutamente non
italiano ma molto in voga tra i bambini di oggi).
Mia figlia ebbe la fortuna di essere stata scelta per fare la festa e così:
cucinaamoremio 59
acqua (se serve)
Per le torte: Montare a lungo i bianchi con lo zucchero e con il pizzico di sale (non ferma
come per la meringa).
Unire il burro liquefatto, cacao, farina e lievito setacciati, l'aroma, il latte e il liquore.
Mescolare con molta dolcezza, dal basso verso l'alto e riempire una teglia (meglio se a
cerniera) precedentemente oliata e infarinata.
Cuocere a 180° per 20/30 minuti. Una volta fredda, sformare e spolverare di zucchero a
velo.
Crema al cocco per farcire: Mettere i rossi e lo zucchero in una ciotola e montare bene.
Aggiungere pian piano la farina con la vaniglia contemporaneamente mettere sul fuoco il
latte di cocco e scaldarlo un po'.
Aggiungere il composto uova-zucchero-vaniglia ben amalgamato, il cocco disidratato e le
gocce di cioccolato; mischiare ancora con la frusta bene bene e far raffreddare (se fosse
troppo duro aggiungere un filo d'acqua).
Assemblaggio: Mettere una torta sopra l'altra, in mezzo farcire con la crema al cocco;
spennellare la superficie con la marmellata intiepidita e passata (anche al minipimer) e
cospargere con il cocco disidratato. (Se ve la sentite fate quello che avete fatto per la
superficie, anche intorno (in modo che venga tutta bianca).
Torta di cocco
Sunday, June 13, 2010
Ingredienti:
220 gr di farina 00 200 gr di zucchero di canna 250 gr di ricotta 40 gr di burro 3 uova 150
gr di farina di cocco 150 gr di latte magro 1 yogurt magro 1 bustina di lievito per dolci
Preparazione:
Lavorare lo zucchero con le uova, fino a che non sono montati. Aggiungere il burro
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morbido, la ricotta passata in un colino, lo yogurt, il latte e le farine mischiate "a secco" in
una ciotola con il lievito. Versare il composto in una teglia quadrata di circa 24 cm e
infornare per circa 40 minuti. Farla raffreddare, tagliarla a pezzi quadrati (circa 5x5) e
servire.
N.B. (8 luglio) Non ho inventato niente! Anche Pellegrino Artusi nell'Arte di Mangiar Bene
(circa 1890), riportava una ricetta di Vitel Tonné dove di maionese non c'era traccia.
Anche perché, se non sbaglio, la maionese è stata inventata dopo. Pellegrino sei sempre
un mito.
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Procedimento
Tagliare a pezzi l'anguria e le mele, entrambe mondate di bucce e semi. Mettere in una
pentola capiente, aggiungere lo zucchero e il succo di limone.
Lasciar macerare per almeno 8 ore.
Portare ad ebollizione e cuocere a fuoco vivace (attenzione a non farla
attaccare/bruciare) per un’ora e mezza o fino a quando non supera la “prova del
piattino”*.
Mescolare di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Verso la fine della cottura frullare
direttamente in pentola per circa un minuto, far cuocere ancora 5 minuti, aggiungere le
foglie di menta, dare l’ultima girata e spegnere il fuoco.
Mettere la marmellata bollente (attenzione è piombo fuso) nei vasetti di vetro
precedentemente sterilizzati**, tappare con tappi nuovi o non rovinati, sterilizzati
anch’essi, capovolgere i vasetti e lasciarli raffreddare (io di solito faccio cuocere e invaso
la marmellata di sera e quindi li lascio capovolti tutta la notte).
* La prova piattino consiste nel prendere una cucchiaiata dalla marmellata che bolle,
versarla al centro di un piattino, spanderla un pochino, passare velocemente un dito al
centro dividendola in due, inclinare a 90 gradi il piattino (in modo che una macchia sia
sopra ed una sia sotto),… se le due macchie restano separate la marmellata è pronta, se
si uniscono vuol dire che è troppo liquida, quindi deve cuocere ancora.
** Per la sterilizzazione dei vasetti e dei coperchi basta farli bollire in una pentola per una
ventina di minuti, togliere dalla pentola con l'aiuto delle pinze per cucina e metterli in
forno ventilato a 100° per 10 minuti; oppure solo per i vasetti: mettere i vasetti ben lavati,
scolati, vuoti e dritti in una teglia in forno a 90° per 90’ (facilissimo da ricordare: 90-90), i
coperchi sempre bolliti.
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Mimosa Rosa di Mia
Monday, July 12, 2010
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Procedimento per la crema: Frullate i lamponi e passateli per i semini, o fragole, unite lo
zucchero a velo tenendone da parte un cucchiaino colmo. Fate bollire il latte con il
composto di frutta e zucchero a velo quando è bollente unitelo a filo agli albumi
montandoli molto sodi. Una volta tiepido/freddo unite al composto ottenuto lo yogurt e
mescolate dal basso verso l’alto per amalgamare.
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300g di yogurt magro
40g di zucchero o malto o miele
30g di burro
10g di sale
600g di farina “0” (o 300g “0“ + 300g Manitoba)
1/2 cubetto di lievito di birra
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Preparazione: Montare le uova intere, lo zucchero e il sale con lo sbattitore finchè non
sono raddoppiate. Aggiungere la farina e il lievito setacciati insieme, la vaniglia e la
cannella, mescolate con cura dal basso verso l’alto, aggiungere infine le pere tagliate a
fettine e se serve ammorbidite l’impasto con il latte/acqua.
Mettere la massa ottenuta dentro uno stampo da plumcake e infornare per 60’/70’ minuti
a 170°. Tenere il plumcake per altri 5 minuti dentro il forno spento. Raffreddare e servire,
se per il dopocena, al piatto con vicino una crema inglese o una coulisse di lamponi o più
dieteticamente un cucchiaio abbondante di yogurt greco Total 0% con un pizzichino di
cannella. Se è per la colazione… come vi pare!
Preparazione
Montare le uova a temperatura ambiente con lo zucchero e con il pizzico di sale
(recipiente in una pentola d'acqua che ha appena preso il bollore e il fuoco è stato
spento) per 5-10 minuti, fino a quando sono gonfie e spumose e il volume è raddoppiato,
unire il burro liquefatto, cacao, farina e lievito setacciati.
Mescolare con molta dolcezza, dal basso verso l'alto e riempire una teglia (meglio se a
cerniera) precedentemente oliata e infarinata.
Cuocere a 180° per 25/30 minuti.
Una volta fredda, sformare e spolverare di zucchero a velo.
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Torta delle bimbe al cacao
Wednesday, July 14, 2010
125g farina
125g zucchero
50g burro morbido
2 uova
30g cacao in polvere
2 cucchiai di cognac (o altro liquore)
4 cucchiai di latte
buccia grattugiata di 1 limone bio o vaniglia (facoltativo)
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale
Preparazione
Montare a lungo le uova a temperatura ambiente con lo zucchero e con il pizzico di sale.
Quando sono gonfie e spumose, unire il burro liquefatto, cacao, farina e lievito setacciati,
l'aroma scelto, il latte e il liquore.
Mescolare con molta dolcezza, dal basso verso l'alto e riempire una teglia (meglio se a
cerniera) precedentemente oliata e infarinata.
Cuocere a 180° per 20/30 minuti.
Una volta fredda, sformare e spolverare di zucchero a velo.
Panini da "festa"
Wednesday, July 14, 2010
Io li chiamo così. Sono i panini delle feste dei bambini; si possono riempire di cioccolato o
di formaggio e prosciutto, il loro sapore fondamentalmwnte neutro si abbina benissimo al
dolce e al salato. A me, nonostante l'età, mi piacciono tantissimo.
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2 cucchiaini colmi di sale
Abbracci stracci
Wednesday, July 14, 2010
600g di farina
150g di zucchero
75g di burro o margarina
75g di ricotta
2 uova
1 limone biologico grattugiato
1 bustina di lievito vanigliato
12 cucchiai d’acqua fredda
2 cucchiai di marsala
60g cioccolata amara (o 60g di cacao sciolto con 2/3 cucchiai d’acqua)
150g corn flakes
50g pinoli
1 pizzico di sale
Mescolare tutti gli ingredienti tranne la cioccolata e i corn flakes; lavorare poco la pasta
così rimane frolla. Unire per ultimi i fiocchi in modo che si rompano il meno possibile.
Dividere i due parti il composto: in una metà aggiungere il cioccolato sciolto a bagno
maria.
Formare in una grande teglia delle piccole noci fatte da metà del composto senza
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cioccolato e metà con il cioccolato.
Infornare per circa 30 minuti a 180°.
Fagottini ripieni
Wednesday, July 14, 2010
Pasta:
250g farina
125g patate dolci
50g zucchero
60g burro morbido
1 uovo
1 limone bio (buccia grattugiata) o vaniglia
mezza bustina di lievito
sale
latte (se serve)
Ripieno:
1 mela a dadini 1 cucchiaio di zucchero 1 pizzico di cannella
o 150g di composta di mele (rara)
o
150g di marmellata di prugne
Impastare con un mixer o impastatore con il gancio a foglia tutti gli ingredienti per la
pasta (le patate lessate e schiacciate come per il purè) e fatela riposare per 30 minuti in
frigorifero. Stendete la pasta con uno spessore di 3 millimetri; con metà della pasta fate
de i cerchi di 10 cm di diametro, mettete al centro un cucchiaino di marmellata o un
cucchiaino di composto di mele, zucchero e cannella fatti cuocere in un tegamino per 10
minuti: Sigillate facendo uscire tutta l’aria, spennellate con del latte la superficie e
infornate a 170° per 15-20 minuti. Far raffreddare e spolverare di zucchero a velo.
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Cheesecake al forno
Wednesday, July 14, 2010
Base
200 gr di fette biscottate
2 cucchiai di zucchero
40 gr di burro
40g di succo di frutta o caffè (circa una tazzina)
400 gr ricotta
4 uova fresche
vaniglia
200 gr di zucchero
Copertura
200g di marmellata
2 cucchiai d’acqua
o
qualche fragola fresca, 1 cucchiaio di zucchero e un poco d’acqua
ma anche cioccolato fuso
Tritate le fette con lo zucchero in un mixer, una volta il composto è diventato tipo sabbia,
aggiungete il burro fuso e il succo o caffè, versate il composto, ora sabbia bagnata, in
una teglia apribile di circa 26 cm di diametro, formando un fondo compatto premendo
molto bene. Mettete in frigorifero per almeno un’ora.
In una ciotola unite alla ricotta setacciata, o più praticamente passata al “minipimer”, e le
uova a temperatura ambiente montate con lo zucchero e la vaniglia. Amalgamate bene il
tutto mischiando dal basso verso l’alto con cura e versatelo sul fondo di fette biscottate
messo in frigorifero.
Mettete in forno già caldo a 180° per circa 20 minuti (verificate la cottura con la lama di
un coltello, una volta infilata nel centro del dolce deve uscire pulita).
Una volta sfornato, fatelo raffreddare completamente, sformatelo delicatamente
aiutandovi con la lama di un coltello passandola tutt’intorno (ideale sarebbe quella di un
coltello per bambini, in plastica, così non graffia la teglia), quindi ricoprite il dolce con la
copertura scelta, mettetelo in frigorifero e servite dopo un paio d'ore.
BASE
150g di fette biscottate
2 cucchiai di zucchero
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60g di burro
35g di succo di frutta
COPERTURA
150g di marmellata
3 cucchiai d’acqua
4,5g di colla di pesce
Fate sciogliere il burro, sbriciolare le fette, unire il tutto con lo zucchero della copertura e
il succo di frutta e formare un composto uniforme. Prendere una teglia tonda usa e getta
o di vetro (in cui si possa tagliare), formare una base alta più o meno un centimetro e
mettere in frigorifero.
Mischiare con un frullatore ad immersione la ricotta, lo yogurt, lo zucchero, l’aroma e se
necessario del latte fino ad ottenere un composto liquido ma non troppo. Unire la colla di
pesce ammollata come da istruzioni sulla busta (procedimento a freddo); versare sopra
al composto di briciole e rimettere in frigo. Appena è un po’ solido versarci sopra la
marmellata scaldata e unita all’acqua e alla gelatina e frullata con il frullatore a
immersione. Rimettere in frigo. Servire dopo almeno un paio d’ore.
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dolcificante scelto, farina/e, sale, olio; far partire il programma “impasto” (circa 1h e 30’).
Lasciar lievitare la pasta dopo averla stesa senza l’ausilio del matterello ma solo con
l’aiuto delle mani.
Create ora l’ emulsione: prendete gli ingredienti, sbatteteli in modo da amalgamarli e
quindi stendeteli sulla focaccia in modo da ungerla in modo uniforme e che sia
veramente bagnata.
Fare dei buchi con le dita - si può arrivare anche al fondo tanto poi lievita e i buchi si
richiudono - e salarla (senza esagerare perché la pasta è già salata e l’emulsione pure).
Cuocere 220° per circa 20 minuti.
Usare la una teglia unta e importantissimo "bagnare tantissimo” la focaccia per evitare
che si asciughi durante la cottura.
N.B. Io nella foto avevo usato solo la metà dell’olio, e non avevo fatto i buchi... ma la
prossima volta userò la dose intera e farò i buchi - è una focaccia dell'anno scorso e
ancora non avevo scoperto queste dritte... però era buona uguale.
Finalmente! Dopo anni di prove e ricette diverse, l'ho trovata. E' quasi uguale (lo ha detto
anche mia sorella) a quella che regalava ad ogni visita (e non si faceva vedere
spessissimo) una paziente di mia mamma.
Ora mia mamma purttroppo non c'è più e mi manca molto, mi consolerebbe un poco una
fetta di torta al cioccolato della sua paziente...
INGREDIENTI
200 gr di cioccolato fondente
100 gr di zucchero
50 gr di burro ammorbidito
4 uova
2 cucchiai di farina (50 g??)
1 bustina di lievito
scorza di arancia bio grattugiata
o un pochino di rum
o vaniglia (no vanillina)
o un cucchiaino di caffè solubile + un goccino di acqua calda
un pizzico di sale
PREPARAZIONE
Montare le uova con lo zucchero, sciogliere il cioccolato a bagnomaria con il burro e
unire l'aroma scelto. Mescolare il tutto con il composto montato di uova ed infine unire
alla farina e al lievito setacciati insieme. Amalgamare tutto con cura dal basso verso l’alto
72 cucinaamoremio
ruotando la ciotola.
Mettere il composto nello stampo (senza sbattere la teglia per livellare il composto: si
“stressa” molto e soprattutto si sgonfierebbe) e cuocere per circa 35’ a 180°C (forno
preriscaldato); verificare la cottura con lo stecchino.
Spolverare con lo zucchero a velo (o se siete in vena è ottima con la panna poco
montata e poco zuccherata).
Con questa torta partecipo al contest sul caffè della Massaia Canterina perché anche se
è solo un'aroma... è un aroma fondamentale che da un certo "nonsocche" al dolce. Qui il
contest:
125g farina
125g zucchero
50g burro
2 uova
30g cacao in polvere
1 bicchierino di cognac o rum
4 cucchiai di latte
vaniglia
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1 bustina di lievito
1 pizzico di sale
Preparazione
Montare le uova a temperatura ambiente con lo zucchero e con il pizzico di sale finché
non "scrivono"*.
Quando sono gonfie e spumose, unire il burro liquefatto, cacao, farina e lievito setacciati,
l'aroma, il latte e il liquore scelto.
Mescolare con molta delicatezza, dal basso verso l'alto e riempire una teglia a cuore
precedentemente oliata e infarinata (tenete da parte 5 cucchiaiate di impasto che userete
per fare una piccola tortina a cuore; sformata la tortina, elimsnate la base e la parte
superiore, dividete a metà la parte centrale e fate i 2 cuoricini.
Cuocere a 180° per 20/30 minuti.
Sformare la torta una volta fredda, spolverarla di zucchero a velo e mettete al centro i
due cuoricini. Auguri.
* Si dice che il composto "scrive" quando lasciando cadere dall'alto una cucchiaiata del
composto montato su quello rimasto in ciotola, si ha una massa densa e spumosa
(..."montata" appunto): quello che cade non viene assorbito subito, rimane la sua forma
sul coomposto, prima di livellarsi (un po' più liquido della schiuma da barba spray).
Torta di riso
Monday, July 19, 2010
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Ingredienti per la pasta frolla leggera:
200 gr di farina”00”
100 gr di farina di mais “Fioretto”
50 gr fiocchi d’avena piccoli
1 uovo
buccia di limone bio grattata
50 gr di burro
100 gr di zucchero
mezza bustina di lievito
1 bicchierino (50cc) di Limoncello
1 pizzico di sale
Preparazione
Portare a bollore il latte aggiungendo anche l'acqua con metà della scorza di limone
tagliata e lo zucchero (meno un cucchiaio colmo), versare il riso e farlo cuocere molto
bene (20’/30’, praticamente il liquido deve essere assorbito tutto).
Togliere dal fuoco e una volta intiepidito mescolare al composto i due rossi e l’uovo intero
(un pezzo alla volta) togliere le scorzette di limone, unire l'uvetta precedentemente
ammollata o i pinoli, l’atra metà della buccia del limone grattata, mischiare bene in modo
da ottenere un composto omogeneo. Montare a neve i 2 bianchi d'uovo e aggiungerli con
cura al resto dell'impasto mischiando dal basso verso l’alto .
Mettere tutti gli ingredienti della pasta frolla in un robot. Azionare la macchina e farla
andare agitandola, sollevandola, shakerandola, in modo che prenda tutti gli ingredienti e
fino a quando il composto che si sarà formato risulterà come della sabbia bagnata e
meglio ancora (subito dopo) se si raccoglierà in una palla. Se non si fosse formata,
formatela e lasciatela riposare coperta in frigorifero per mezz’ora.
Riprendete la pasta frolla dal frigorifero, stendetela allo spessore di 5 mm (non meno),
foderate uno stampo da 26 cm, versarci tutto il composto all’interno ed infornare; a metà
cottura spolverare con lo zucchero tenuto da parte e cospargere con il liquore. Rimettere
in forno e completare la cottura. In tutto questa torta deve cuocere 40’ a 180°.
Se la superficie si scurisse troppo, coprire con della carta d’alluminio.
cucinaamoremio 75
I biscottini li ha fatti mia figlia Mia (10 anni).
La foto l'ho fatta io (46 anni).
I biscottini erano perfetti, la foto è venuta mossa; è anche una delle meglio.
Bah.
Comunque.
Per decorare:
gocce di cioccolata q.b.
codette di cioccolata q.b.
Preparazione
Mettere tutti gli ingredienti in un robot. Azionare la macchina e farla andare agitandola,
sollevandola, shakerandola, in modo che prenda tutti gli ingredienti e fino a quando il
composto che si sarà formato, risulterà più o meno come della sabbia bagnata e, meglio
ancora, se subito dopo si raccoglierà in una palla.
Se non si fosse raccolta... raccoglietela, formatela e lasciatela riposare coperta in
frigorifero per mezz’ora.
Riprendete la pasta frolla dal frigorifero, stendetela allo spessore di 4 mm (non meno)
con un mattarello e tagliate i biscotti con uno stampino a cuore. Decorare con delle gocce
di cioccolata (occhi) e delle codette (bocca).
Infornare (io li avevo messi su di un tappetino di silicone - comodissimo). Devono
cuocere 15’ abbondanti a 180° (circa - dipende sempre dal forno).
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Ceci con la menta
Thursday, July 22, 2010
Mettere a bagno i ceci per una notte. Sciacquarli molto bene. Lessarli al dente (circa
un’ora, dipende molto dai ceci). Una volta precotti, scolarli tenendo da parte l’acqua.
Prenderne due mestoli frullarli con il frullatore ad immersione.
In un tegame/pentola fare un soffritto di olio extra vergine d'oliva, aglio, peperoncino, una
volta dorato l’aglio buttare i ceci interri, farli insaporire dopo per circa tre minuti
aggiungere i ceci frullati, far andare ancora un minuto, aggiungere l’acqua di cottura in
cui sono stati lessati i ceci fino a coprire il tutto: far andare fino a cottura girando ogni
tanto per non far attaccare il fondo (con cucchiaio di legno), se si asciuga troppo mettere
ancora acqua di cottura se l’avete ancora o acqua del rubinetto. Salare. Comunque una
volta finita la cottura devono essere abbastanza asciutti (assolutamente non una pappa),
spegnere e farli raffreddare.
Una volta freddi unire abbondanti foglioline di menta e olio extravergine ottimo (io ho
usato il mio).
Se invece usaste i ceci in scatola, io non ho visto niente, sgocciolarli dal loro liquido
mettendoli in un passino, sciacquarli molto bene, risgocciolarli, metterli in una ciotola,.
Aggiungere le teste d’aglio tagliate, il peperoncino le foglie di menta e l’olio e.v.o. ottimo.
Servire. Nonostante siano legumi sono molto rinfrescanti.
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Questa è la torta che ho fatto quest’anno per il 10° compleanno di mia figlia Mia.
Ripieno:
500g di ricotta
150g di yogurt greco total “0%”
150g di zucchero
latte scremato q. b
6 fogli di colla di pesce (una confezione)
Decorazione:
1 cestino di fragole
40g di cacao
1 cucchiaio di zucchero
latte scremato q.b.
250g panna da montare
1 cucchiino di zucchero
78 cucinaamoremio
secca).
Una volta fredda, sformare e tagliare a metà.
Assemblaggio: richiudere la teglia, dopo averla pulita bene da eventuali resti della torta;
mettere dentro la metà bassa della torta, versarci sopra il composto di yogurt e mettere in
frigo per almeno un paio d’ore (o se non avete due ore, in freezer 1 ora). Riprendetela e
aprite la cerniera dopo aver passato una lama (se di plastica meglio) tutt’intorno alla
torta; mettere in un piatto da portata con almeno 3cm intorno liberi (il piatto deve essere
di almeno 32cm), mettete la parte superiore della torta (se fosse troppo a cupola,
pareggiatela con un coltello a seghetta o giratela – le briciole e gli scarti dell’eventuale
pareggiamento, distribuiteli prima di mettere il “tappo”, sul composto di yogurt), rimettete
in frigorifero o freezer ancora meglio.
Preparrazione della glasssa: Mischiate ora il cacao della decorazione con il cucchiaio di
zucchero, in modo che spariscano tutti i grumi, mettere in un pentolino, unire il latte
tiepido (circa un bicchiere scarso) piano pian, girando e far andare sul fuoco dolce per 10
minuti mischiare bene in modo che si sciolgano i granelli di zucchero (eventualmente
unire ancora latte o acqua e se ci fossero anncora grumi: una passata di minipimer) deve
essere “coulant”, cioè tipo una crema inglese o uno yogurt normale – non compatto.
Spegnere, lasciar raffreddare bene (altrimenti scioglie l’altro composto).
Ora, riprendere la torta, colarci sopra metà della copertura, rimettere al freddo per 10
minuti, riprenderla e finire la copertura e rimetterla in frigorifero.
** “sac a poche” è il sacco da pasticceria che i pasticceri usano per riempire stampi
anche grandi e naturalmente per fare le decorazioni, fino ad usarne uno piccolissimo che
fanno con la carta da forno, per fare decorazioni con la cioccolata fusa (ad esempio la
scritta “Sacher” sulla Sacher Torte).
In commercio, oltre a quelli in stoffa e stoffa plastificata – scomodissimi da pulire,
esistono anche quelli “usa e getta”, comodissimi ma fate attenzione che non siano troppo
piccoli. I beccucci li vendono anche separati.
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Torta al limone "Valentina"
Wednesday, July 28, 2010
Non è mia (Cucina Moderna 6/2007). Forse l'ho variata un po' per i grassi, comunque,
con il vestito di fragole e panna, era una signora torta. Sicuramente è ottima anche la
versione originale: tagliata a metà, farcita con la crema e spolverata di zucchero a velo.
per la torta:
4 uova
220 g di farina 00
50 g di fecola
un limone non trattato
80 g di olio di semi di mais
200 g di zucchero
una bustina di lievito per dolci
per il vestito:
250 cl di panna
220 g di gelatina (Torta Gel)
1 panetto di marzapane
succo di frutta q.b. (non denso: o mela o ananas)
codette colorate
Preparazione:
1. Lavate i 2 limoni sotto l'acqua corrente, strofinandoli con una spazzolina; asciugateli
con un telo e grattugiatene la scorza. Fate attenzione a prelevare solo la parte gialla,
perché quella bianca (albedo) ha un sapore amaro che può rovinare la buona il dolce.
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2. Preparate l'impasto per la torta: unite le uova lo zucchero e sbattete con una frusta
elettrica finché avrete un composto bianco e spumoso. Ricordate che le uova a
temperatura ambiente montano più in fretta, perciò toglietele dal frigo almeno un'ora
prima di utilizzarle.
Unite l'olio e incorporatelo bene continuando a mescolare delicatamente il composto dal
basso verso l'alto. Setacciate insieme la farina e la fecola e lievito, uniteli poco alla volta
all'impasto, continuando a mischiare delicatamemnte con una frusta sempre dal basso
verso l'alto, finché il composto non sarà omogeneo. Incorporate anche metà della scorza
grattugiata e il succo di mezzo limone.
3. Oliate con un pennello o un pezzo di scottex uno stampo rotondo a cerniera di 24/26
cm, infarinatelo e versatevi il composto; livellate la superficie con una spatola NON
battete lo stampo sul tavolo (si smonta il composto) e cuocete a 180° per 50 minuti.
4. Preparate la crema: sbattete l'uovo in una ciotola con lo zucchero, unite la fecola, 3 dl
di acqua, la scorza grattugiata e il succo passato del limone rimasti. Cuocete a fuoco
basso mescolando finché la crema non si addensa fino a velare il cucchiaio*. Fate
raffreddare.
5. Togliete la torta dal forno e lasciatela raffreddare. Sganciate il bordo dello stampo e
sformatela. Appoggiatela sul piano di lavoro e, con un coltello affilato a lama lunga,
tagliatela a metà nel senso dello spessore. Versate la crema sulla base della torta e
stendetela bene con una spatola. Ricomponete la torta.
Sono tre sorelle, una grande (nata pima) e due gemelle (nate lo stesso giorno).A vederle
sembrano uguali, ma dentro sono molto diverse:la più grande, detta Cocò , è la più
originale forse per la sua “mentalità” o forse per il gusto particolare che ha per le cose
strane, poi c’è Nut, il suo sogno è diventare velina, oppure, partecipare al Grande
Fratello, però nonostante voglia assomigliare a qualcosa di artifiale, dentro ha un’anima
chiara e soprattutto è molto buona.Poi c’è Scarlatta chiamata così perché dentro ha tutto
rosso, è innamorata dell’amore e sicuramente vi stupirebbe con la sua dolcezza e con
quel suo retrogusto asprigno.Dovreste conoscerle tutte e tre: ne vale la pena.Ah,
dimenticavo le prozie di Mantova, le signore Sbrisolone: sono parenti, una è vecchissima
e l’atra è la nipote, anziana anche lei; la prima è classica, precisa, una signora d’altri
cucinaamoremio 81
tempi; la seconda è in realtà brasiliana, è stata adottata dalla mamma, è scurissima e
buonissima: dentro ha delle cose particolari, che non sono uguali alla più vecchia, sono
come degli azzardi, però quello che ne viene fuori è la sua bontà assoluta.Sono cresciute
- mica tanto, sono bassissime - a polenta e sono schiette proprio per quello.In Veneto chi
conosce la più vecchia, la chiama confidenzialmente la “Rosegotta".Si dice che la più
anziana abbia un’ava di prima del '600 quando pare arrivò alla corte dei Gonzaga. E che
ha anche una lontana parente che si chiama signora Fregolota. E’ ancora in vita anche
lei ma fa parte del ramo più ricco della famiglia, infatti non penso proprio che ci sia farina
di polenta nella sua vita.Io non la conosco ma ne ho sempre sentito parlare benissimo.
La signora Sbrisolona e la signora Fregolota si assomigliano tantissimo, sembrano due
gocce d’acqua, ma se si studiano bene i loro gusti si sente la differenza.
Comunque qui di seguito,
vorrei che conosceste anche voi le tre sorelle Sbriciò.
Sbriciolata al Cocomero e Menta
Detta: Cocò Sbriciò
450 gr di farina”00”
1 uovo
buccia d’arancio bio grattugiata
100 gr di burro
100 gr di zucchero “Muscovado”
1 bustina di lievito
2 bicchierini di Cointreau
1 pizzico di sale
Preparazione
Mettere tutti gli ingredienti della pasta frolla in un robot. Azionare la macchina e farla
andare agitandola, sollevandola, shakerandola, in modo che prenda tutti gli ingredienti e
fino a quando il composto sarà tipo delle briciole. Fermate il tutto e prelevate con
delicatezza (solo inclinando il bicchiere del robot per non schiacciarle) 1/3 del composto
e mettere in frigorifero, con il resto fare una palla e mettere anche questa in frigorifero
82 cucinaamoremio
Dopo mezz’ora riprendete la pasta frolla dal frigorifero, stendetela allo spessore di 5 mm
(non meno) e dopo averla oliata con un pennello, foderate uno stampo rettangolare (circa
30x40 cm); spalmate sopra la marmellata come per una crostata normale e spargere
sopra le briciole prese dal frigorifero.
Infornare e cuocere nel forno a 180° per circa 35 minuti (dipende dal forno, fate sempre a
occhio e a naso).
Sfornare e aspettare che la torta sia fredda, sformare, spolverare di zucchero a velo e
tagliare a quadrati di circa 5 cm (una volta tagliata i commensali la mangeranno più
volentieri) e servire.
Sbriciolata di Nutella
Detta: Nut Sbriciò
Preparazione
Mettere tutti gli ingredienti della pasta frolla in un robot. Azionare la macchina e farla
andare agitandola, sollevandola, shakerandola, in modo che prenda tutti gli ingredienti e
fino a quando il composto sarà tipo delle briciole. Fermate il tutto e prelevate con
delicatezza (solo inclinando il bicchiere del robot per non schiacciarle) 1/3 del composto
e mettere in frigorifero, con il resto fare una palla e mettere anche questa in frigorifero
Dopo mezz’ora riprendete la pasta frolla dal frigorifero, stendetela allo spessore di 5 mm
(non meno) e dopo averla oliata con un pennello, foderate uno stampo rettangolare (circa
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30x40 cm); spalmate sopra la cioccolata come per una crostata normale e spargere
sopra le briciole prese dal frigorifero.
Infornare e cuocere nel forno a 180° per circa 35 minuti (dipende dal forno, fate sempre a
occhio e a naso).
Sfornare e aspettare che la torta sia fredda, sformare, spolverare di zucchero a velo e
tagliare a quadrati di circa 5 cm (una volta tagliata i commensali la mangeranno più
volentieri) e servire.
Preparazione
Mettere tutti gli ingredienti della pasta frolla in un robot. Azionare la macchina e farla
andare agitandola, sollevandola, shakerandola, in modo che prenda tutti gli ingredienti e
fino a quando il composto sarà tipo delle briciole. Fermate il tutto e prelevate con
delicatezza (solo inclinando il bicchiere del robot per non schiacciarle) 1/3 del composto
e mettere in frigorifero, con il resto fare una palla e mettere anche questa in frigorifero
Ripieno: mettere tutti gli ingredienti (tranne i mirtilli secchi ce sciaquerete bene sotto
l'acqua corrente) per il ripieno in un pentolino (l'agar-agar scioglietelo prima in due dita di
acqua): Passate il frullatore ad immersione per un minuto, aggiungre i mirtilli ben strizzati
e far cuocere a fuoco basso, girando, per 5 minuti. Spegnere e lasciar raffreddare.
Dopo mezz’ora riprendete la pasta frolla dal frigorifero, stendetela allo spessore di 5 mm
(non meno) e dopo averla oliata con un pennello, foderate uno stampo rettangolare (circa
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30x40 cm); spalmate sopra il composto del ripieno come per una crostata normale e
spargere sopra le briciole prese dal frigorifero.
Infornare e cuocere nel forno a 180° per circa 35 minuti (dipende dal forno, fate sempre a
occhio e a naso).
Sfornare e aspettare che la torta sia fredda, sformare, spolverare di zucchero a velo e
tagliare a quadrati di circa 5 cm (una volta tagliata i commensali la mangeranno più
volentieri) e servire.
Insalata di fagioli
Sunday, August 01, 2010
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Come faccio il pane
Monday, August 02, 2010
Naturalmente non vuole competere con il pane del fornaio (che quando è buono è
“stratosferico” ). Ma farlo è piacevolissimo, sano e creativo. Vi dico come lo faccio io.
Ci ho messo un po’ di tempo a trovare il modo, ma ora che l’ho trovato non lo mollo più e
non sbaglio più (se seguo bene la regole).
Io uso la macchina del pane solo per impastare e far lievitare la prima volta la pasta, ma
quando sono in vacanza da qualche parte, e non ho la macchina del pane lo faccio
ugualmente e lo faccio lievitare la prima volta in una ciotola vicino (ma non troppo) a un
termosifone (se è inverno) o sempre in una ciotola dentro ad un armadio o al forno
spento (qualcuno dice con la lucina accesa – non o mai capito perché – mica è un
bambino) se è estate.
Una cosa che sicuramente non faccio mai, perché mi si appiccica tutto, è coprire la
massa con un telo piuttosto la copro con la campana copridolci, con un piatto più grande
della ciotola, o con un coperchio. L’importante nella scelta della ciotola per far lievitare è
che si calcoli che la massa raddoppierà il suo volume (state attenti quindi a piatti o
coperchi in vetro, perché la massa quando lievita è veramente molto forte e li
scaraventerà via).
86 cucinaamoremio
Con la macchina del pane:
Mettere tutti gli ingredienti indicati (io preferisco la dose di lievito minima) nel cestello
della macchina tranne 50 g di acqua o latte (che verranno aggiunti pian piano dopo 5
minuti di lavorazione - se "la prende") – il cubetto del lievito un po’ frantumato. E’
importante affinché non si inibisca, che il lievito non venga assolutamente a contatto con
il sale (quindi il lievito per primo e il sale per ultimo dopo l'olio o il burro, quando è coperto
tutto dalla farina). Allora riassumendo l'ordine: lievito, aqua o latte, farine, miele o malto,
olio o burro, sale
Mandare il programma d’impasto e lievitazione - Dough? - (dura circa 1 ora e 30’), alla
fine di questo versare il contenuto sull’asse infarinata (con semola di grano duro - il
semolino) di legno, (**) lavorarla un poco per sgonfiarla, dividerla a metà, fare due
salsiccioni posizionarli nella teglia di cottura (avendo cura di mettere la “falda” – piega o
giuntura o qualsiasi eventuale imperfezione - nella parte sotto, nascosta – fa si che il
pane gonfiandosi, non trovi una parte aperta o più debole), fare dei tagli – o uno lungo
tutto il pane, nella parte centrale, o circa tre inclinati nella parte corta - con un coltello
molto affilato e mano molto veloce (zac!). Coprire con una teglia alta e lasciar lievitare
per circa 30’ (se ho finito di cucinare qualcos’altro poggio la pentola/padella sulla teglia
(così il pane sta bello bello al calduccio – mi raccomando che non sia caldissimo
altrimenti il pane invece di gonfiarsrsi felice, sviene dal caldo e… una volta sgonfiato non
si riacchiappa più).
Dopo aver scaldato il forno a 210°, versare nella leccarda (teglia del forno, che dovrebbe
avere sopra una griglia per poggiare la teglia di cottura) un litro di acqua del rubinetto e
richiudere lo sportello ("colpo di vapore" - l'ho letto sul libro di Cathy Ytac "Fare il pane"...
FONDAMENTALE). Quando la temperatura sarà di nuovo a 210° infornare i due pani e
cuocere per circa 45’. Il pane è pronto quando, battendo con le nocche (bussando) sotto,
suona vuoto, altrimenti dare altri 5’ di cottura.
Per il procedimento:
fare la fontana con le farine, al centro mettere il lievito sbriciolato, il malto, i liquidi,
lontano dal lievito fare una fossetta e metterci il sale, i grassi per ultimi.
Impastare il tutto con moltissima energia (anche prendendo la massa da una pizzo e
sbattendola sull’asse come se fose uno straccio bagnato - procedimento che serve a
svegliare il glutine della farina e a calmare i nervi).
Dopo 10’ di questo trattamento fare una palla, metterla in una ciotola capiente che
contenga fino al doppio della massa al momento del posizionamento; coprire con un
coperchio o simili e lasciar lievitare per 1 ora e mezza.
A questo punto versare l’impasto (che dovrebbe aver raddoppiato il suo volume) sull’asse
di legno infarinata come sopra e procedere come da (**).
Si possono mettere i tipi di farina che si vuole – l’importante è che un 50% di farina sia
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quella normale, tutte le granaglie che si vuole (da 30g a 100g), i fiocchi d’avena, la frutta
secca (la stessa quantità dei semi vari)...
Le Vie Bianche
Tuesday, August 03, 2010
Questo è l'olio extravergine dell'azienda umbra della mia famiglia. E' ottimo, ogni anno
(spero anche questo) facciamo la degustazione all'enoteca Il Nolano di Piazza Caampo
de Fiori a Roma.
Ottimo!
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Pane veloce veloce
Wednesday, August 04, 2010
Questa bella ricetta è tratta dal blog "La Cucchiarella" ma ammetto di averla conosciuta
grazie a nanino di cookaround. La scorsa settimana finalmente sono riuscita a fare
questo pane, il risultato mi ha soddisfatta così tanto che mi ha fatto piacere postare la
ricetta nel mio blog. Gli aspetti positivi sono tanti. La velocità riguarda l'impasto,
veramente facilissimo da fare e in più non servono robot o olio di gomito :-D, ma solo una
ciotola e una forchetta, io l'ho trovato divertente e, come già scritto, in circa due ore si
ottiene un pane dal buon sapore, ben alveolato e con la crosticina croccante.
Procedimento
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In una parte dell'acqua sciogliamo il lievito insieme al miele. In una ciotola mettiamo la
farina, aggiungiamo il lievito sciolto e l'acqua mescolando rapidamente con una forchetta
e infine mettiamo il sale: l'impasto risulterà molle e appiccicoso, non liscio. Spolveriamo
la superficie con abbondante farina e lasciamo lievitare coperto per un'ora e mezza. A
questo punto prendiamo l'impasto e con l'aiuto di un leccapentola lo trasferiamo sulla
spianatoia ben infarinata facendo in modo che la parte infarinata sia rivolta verso l'alto, lo
dividiamo in tre filoni uguali (io li ho fatti diversi perché li ho infornati ad altezze diverse), e
con delicatezza li trasferiamo in una teglia coperta da carta forno distanziati tra loro
(possiamo anche mettere l'impasto direttamente sulla carta forno e dividere i filoni
direttamente lì).
Inforniamo a 260° per circa 40' se usiamo il forno a gas altrimenti a 240° per circa 30' se
usiamo il forno statico o ventilato, fino a doratura.
http://dulcisinfurno.blogspot.com/2009/06/pane-veloce-veloce.html
E’ nato!
Friday, August 13, 2010
E' nato il marchio di “Cucina Amore Mio”. Che avevate capito! E’ stato anche questo un
parto, ma meno impegnativo. Ah ma un’altra volta mi rivolgerò ad un altro grafico: questa
(femmina era) a parte i tempi biblici, non le si poteva dire niente, nessuna critica, nessun
cambiamento, sembrava che il marchio fosse per lei (brutta razza 'sti grafici, soprattutto
le donne). Ma alla fine mi sono imposta ed ecco il marchio che volevo io! Non è carino?
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Parlo di cose che oramai sono diventate per me delle certezze:
- la frittata al forno di piselli di Ale,
- le mie kofte,
- le cipolle in agrodolce,
- la ciambella per gli "uomini veri"ecc...
che non posso inserire ora ma le inserirò presto, promesso.
zucchero 250g
cioccolato fondente 100g
cacao 35g
burro 70g
latte parz. scremato 150g
uova 2
farina 150g
noci 100g
banana 150g
1 bustina di lievito
un cucchiaio di succo di limone
Far sciogliere il burro con il cioccolato, mescolare bene e aggiungere le uova sbattute, il
lievito sciolto nel latte, poi la farina e il cacao setacciati e lo zucchero (tranne 50 grammi).
Mescolare rapidamente e con delicatezza. Fare un caramello con 50 grammi di zucchero
e un cucchiaio di acqua, quando si è imbiondito aggiungere le noci tritate
grossolanamente e un cucchiaio di succo di limone (serve a non far indurire il caramello).
Incorporare le noci caramellate e il coccco al composto. Cuocere per 35’ a 180°. La parte
superiore dev’essere croccante. Lasciare raffreddare prima di sformare, tagliare nei
classici pezzotti 4x4. Servire.
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Gelato latte e menta
Più che un gelato vero e proprio è uno “sherbet” (sorbetto con l’aggiunta di latte). Non c’è
panna, quindi è molto meno calorico - però i bambini hanno gradito… e se gradiscono
loro.
250 g ricotta
250 g di latte scremato
½ bicchiere di sciroppo di menta (circa 60 g)
30 g di zucchero
30 g di cioccolato amaro
Mettere tutti gli ingredienti, escluso il cioccolato, in un frullatore e frullate molto bene
(circa 10 minuti). Mettete questo composto nella gelatierae fate andare (la mia indica 20
minuti).
Finito il ciclo riempire dei bicchieri e colare il cioccolato precedentemente fuso a
bagnomaria. A me sono venuti sei bicchieri.
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estratto di vaniglia
1 banana matura
Mettere tutti gli ingredienti della pasta frolla nel mixer, azionarlo e scuotere la macchina
in maniera che le lame prendano tutti gli ingredienti, fino a che non si formano delle
briciole, a questo punto spegnere, mettere il contenuto in una ciotola, compattare
formando una palla, coprire la ciotola con della pellicola e mettere in frigorifero.
Lasciar riposare per ½ ora poi riprendere e foderare una tortiera dopo averla oliata
(anche se è una frolla). Bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta (o se siete iper-
organizzati e stra-attrezzati, con un rullo bucasfoglie). Rimettete in frigorifero in attesa di
riempirla.
Adesso, crema: mettere il cacao, la farina, lo zucchero in un pentolino e mischiare bene
con una frusta (così a secco) in modo che si amalgamino bene i tre ingredienti e
spariscano i grumi del cacao. Aggiungere il latte ¼ per volta e l’estratto. Una volta fluido il
tutto mettere sul fuoco e girare, girare, girare per 15 minuti. A metà cottura della crema di
cacao aggiungere la banana schiacciata e dare una frullata con il minipimer. A fine
cottura altra passata con il minipimer e spegnere (la crema deve essere molto densa se
così non fosse con i tempi indicati, allungate ancora un poco la cottura).
Senza far passare troppo tempo (altrimenti si creerebbe la pellicina sulla crema) riempire
il guscio di simil-frolla. Infornare per 35 minuti circa a 180°. Lasciar raffreddare e mettere
in frigorifero per mezz’ora/un’ora ancora nella teglia.
Togliere dal frigorifero, sformare e servire.
Pasta simil-frolla:
200 g farina
75 g zucchero
50 g burro
1 uovo
½ bustina di lievito
½ bicchierino di cointreau (o altro liquore)
½ cucchiaino di acqua di fiori d’arancio (facolt.)
Farcitura:
250 g ricotta
1 dl latte parzialmente scremato
(o facoltativamente latte di mandorla)
70 g pinoli
1 mela
1 cucchiaio abbondante di zucchero
cannella
Mettere tutti gli ingredienti della pasta frolla nel mixer, azionarlo e scuotere forte la
macchina in maniera che le lame prendano tutti gli ingredienti, fino a che non si formano
delle briciole, a questo punto spegnere, mettere il contenuto in una ciotola, compattare
formando una palla, coprire la ciotola con della pellicola e mettere in frigorifero.
Lasciar riposare per ½ ora poi riprendere e foderare una tortiera dopo averla oliata
(anche se è una frolla). Bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta o con un rullo
bucasfoglie. Rimettete in frigorifero e realizzare la farcia.
Farcitura: mettere i pinoli in un pentolino sul fornello senza nulla per pochi minuti, finché
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non si tostano. Toglierli dal pentolino e nello stesso mettere lo zucchero, la cannella e la
mela tagliata a dadini piccoli. Far andare a fuoco vivace mescolando per circa 5 minuti,
spegnere. Intanto unire la ricotta e il latte scelto e frullare con un frullatore ad
immersione. Unire questo composto, i pinoli, il composto di mele, mescolare bene e
riempire il guscio di simil-frolla.
Infornare per 35 minuti circa a 180°. Lasciar raffreddare, sformare e servire.
Consiglio spassionato: ottima servirla in monoporzione con una pallina di gelato alla
crema.
Apple pie
Procedimento:
Mettere burro e philadelphia in una ciotolona, assieme alla farina e al sale. Con due
coltelli, tagliuzzare a pezzi sempre più piccoli (1/2 cm)., lavorare velocemente con le dieci
dita con un cucchiaio di acqua fredda fino a fare dell'impasto una palla, mettere in
frigorifero in una scodella coperta con la pellicola per 1/2 ora.
Pelare le mele e tagliarle a fette grosse e pezzetti più piccoli (le fette grosse per sotto, i
pezzettini per pareggiare la superfice) e mettere a bagno in un po’ d’acqua e limone.
Togliere la pasta dal frigo e spianarla col mattarello per avere una sfoglia di 3 millimetri,
con la quale rivestire la tortiera (22 centimetri di diametro per due centimetri e mezzo di
altezza, imburrata). Asciugare le mele e cospargerle con lo zucchero e la cannella,
mescolare il tutto e trasferire nella tortiera dopo aver messo lre fette biscottate sbriciolate,
livellando bene il tutto con i pezzetti più piccoli, badando che sia più alta al centro che sui
bordi. Reimpastare e spianare i ritagli, fare un disco da usare come coperchio, saldare
alla pasta lasciata sbordare dalla tortiera. E' importante rifinire bene questo bordo, magari
con la punta di una forchetta. Buchini sulla superficie della torta, per far uscire il vapore
durante la cottura, e poi spennellare con il rosso d'uovo allungato con acqua, per dargli
un bel colore dorato.
Infornare, a 220 gradi, per 1 ora e 1/4 circa, e sformare subito su una gratella, perche' il
vapore non renda molle la torta.
E' buona fredda, tiepida e' perfetta. Perfetta con una pallina di gelato alla crema.
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Nota:
Se si vuole si può aggiungere alle mele un poco di uvetta (+ o – 60g) aromatizzata in un
bicchierino di rum dopo averla lasciata a bagno nell’acqua tiepida per 20 minuti e
strizzata.
* io ora, dopo 5 anni, non uso più il philadelphia perché mi hanno detto che sia fatto con
gli avanzi del confezionamento di altri formaggi, preferico ricotta, robiola, quark,
caprino… qualcosa che sia + artigianale che industriale.
350g farina
100g parmigiano
una manciata di pecorino
100g pancetta o speck o prosciutto cotto
½ bicchiere di olio
3 uova intere
1 cubetto di lievito di birra
1 cucchiaio di zucchero
½ bicchiere di latte
un grosso pizzico di sale
Scaldare un poco il latte, scioglierci il lievito con lo zucchero. Unire a tutti gli altri
ingredienti, lavorare e formare una palla.
Lasciar lievitare, in luogo non ventilato, per 3 ore. Riprendere la pasta, sgonfiarla e
lavorarla ancora un poco e metterla in una teglia imburrata e infarinata; passarla in
superficie con uovo o olio e lasciar lievitare coperta per ancora 1/2 ora. Infornare a 200°.
300 g farina
300 g zucchero
300 g ricotta
3 uova
1 bustina di lievito
20 g burro (io non lo metto)
un limone bio
vaniglia (estratto o bacca)
30 g pinoli o mandorle a lamelle o canditi o uvetta (facolt.)
cucinaamoremio 95
con il lievito, la buccia di limone grattata e la vaniglia.
Mescolare delicatamente dal basso verso l’alto.
Riempire una teglia oliata con un pennello da cucina e infarinata. 180° per circa 35
minuti (infilare uno stecchino nel centro, se è pronta uscira pulito altrimenti prolungare la
cottura di 5 minuti e riprovare).
Lasciare raffreddare e sformare.
250 gr di farina
1 bustina di lievito per dolci
120 gr di zucchero
2 cucchiai non stracolmi di cacao amaro
60 gr di gocce di cioccolato
250 ml di latte
60 ml di olio di semi
1 uovo
vaniglia (non vanillina*)
PREPARAZIONE
Si formano due composti, mettendo in una ciotola tutti gli ingredienti solidi (farina, lievito,
zucchero, cacao e vaniglia) e in un’altra quelli liquidi (uovo, latte, olio), Si uniscono i due
composti e dopo aver mescolate con un cucchiaio si uniscono le gocce di cioccolato
(mettendone un poco da parte per la fine): Si mescola ancora sommariamente e con un
dosatore da gelato (quelli a molla/pinza) si riempiono per metà gli apposti pirottini messi
nella teglia da muffin. Mettere su ognuno 4/5 gocce e infornare a 180° per 15 minuti
(dipende sempre dal forno).
* chimica pura
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farina q.b.
olio extra-vergine d’oliva
Tagliare nel verso lungo, le fettine di pollo (da ogni fetta ne devono venire almeno 6
listarelle) e infarinarle, dopo averle infarinate scrollatele dalla farina in eccesso in un
colino o scolapasta – possibilmente di metallo (perché “graffia” di più e fa staccare più
farina una volta scosso).
Dopo di che, in una padella con poco olio e.v.o., dorarle (poche alla volta altrimenti viene
un “malloppone”), scolarle su carta da cucina e mettere da pate.
Nella stessa padella pulita con carta da cucina, mettere ancora olio e.v.o. e dopo aver
tolto quasi tutta la buccia dei peperoni con un pelapatate (facendo piano altrimenti oltre la
buccia viene via il peperone stesso), puliti e tagliati anch’essi a listarelle (dalla parte
lunga e larghe più o meno un centimetro), farli ben rosolare e aggiungere il cucchiaio di
concentrato di pomodoro e l’acqua e mischiare ben bene in modo che il concentrato,
sciolto nell’acqua (*passata di pomodoro?) sia ben distribuito.
Cuocere con il coperchio fino a che sono quasi pronti (20/30 minuti), togliere il coperchio,
far asciugare tutto il liquido e quasi prima della fine aggiungere le listarelle di pollo e far
andare a fuoco vivace (adoro quest’espressione, fa molto “alta cucina”) per due minuti,
spegnere, incoperchiare e lasciar riposare cinque minuti in modo che (a parte che non ci
si ustiona) si amalgama bene.
E’ pronto, a tavola.
Nota: Non ho le foto perché ce lo siamo mangiato tutto e togliere il “pane di bocca” per un
blog ad una bimba di 10 anni e a un convalescente – che “rimembra ancor” la minestrina
dell’ospedale –, mi sembrava crudele. Comunque, lo giuro, era buonissimo.
cucinaamoremio 97
Emulsione:
1 cucchiaio di olio extavergine d’oliva
1 cucchiaio d’acqua
sale q.b.
Con la mdp: mettere nel cestello gli ingredienti nell’ordine: vino a temperatura ambiente
(lasciatene solo da parte 50g che aggiungerete solo se l’impasto fosse troppo secco),
lievito sbriciolato, zucchero o il dolcificante scelto, farina e l’olio per ultimo; far partire il
programma “impasto” (circa 1h e 30’). Lasciar lievitare la pasta nella macchina per altri
trenta minuti.
Con il robot: mettere nel bicchiere gli ingredienti nell’ordine: vino a temperatura ambiente
(lasciatene solo da parte 50g che aggiungerete solo se l’impasto fosse troppo secco),
lievito sbriciolato, zucchero o il dolcificante scelto, farina e l’olio per ultimo; accendere il
robot e far andare agitandolo, sollevandolo e inclinandolo in modo che prenda tutti gli
ingredienti e si raccolga in una palla.
Far andare ancora per un minuto, estrarre, raccogliere in una palla e metterla in una
ciotola molto grande, coperta da un coperchio e farla lievitare per un paio d’ore.
Con l’impastatrice: stesso procedimento deel robot trannee che non si deve muovere
nulla.
A mano: impastare tutti gli ingredienti dopo aver sbriciolato il lievito, portato il vino a
temperatura ambiente e averne lasciato da parte 50g (usandolo solo se l’impasto
risultasse troppo secco) e mettendo per ultimo l’olio.
Impastare per almeno un quarto d’ora, sbattere violentemente l’impasto sul piano di
lavoro. Lavorare per altri 5 minuti, formare una palla, metterla in una ciotola molto
grande, coperta da un coperchio e farla lievitare per un paio d’ore.
Dividere la pasta in 2/3 e 1/3 abbondante. Stesa con il matterello la parte più grande,
foderarci una teglia “usa e getta” da otto porzioni (mi sembra 33x43, boh, ora non ce
l’ho). Tendetela tanto facendo sbordare abbondantemente la pasta (effetto tamburo –
rimarrà cioè sollevata da fondo).
Nel frattempo preparate il ripieno: dopo aver affettato le cipolle mettetele in un tegame
unto (ma non troppo) con olio extravergine d’oliva. Far andare a fuoco medio per circa
20i minuti (fino a che le cipolle non diventano trasparenti), unire le olive verdi e far andare
ancora per 5 minuti. Ora aggiungere le alici sgocciolate bene dall’olio. Altri cinque minuti
e spegnere.
Versare tutto il ripieno nel “tamburo” (il peso farà in modo che la pasta si assottiglierà
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ancora di più).
Prendete il terzo di pasta e spianatelo sottile con il matterello, coprite la teglia (sempre
“effetto tamburo”).
Sigillate bene il contorno e con delle forbici tagliare il bordo a filo della teglia. Mettere da
parte i ritagli di pasta (per i panini al vino), e rimboccare il bordo della pizza all’interno
della teglia creando un “cornicione”.
Create ora l’emulsione: prendete gli ingredienti, sbatteteli in modo da amalgamarli
(metteteli in un barattolo, chiudete e agitate fortissimo per 30 secondi), quindi stendeteli
sulla pizza.
Infornare e cuocere a 220° per circa 30/40 minuti.
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Panini al vino bianco
Saturday, September 11, 2010
Il vino “bianco” solo perché altrimenti assumono un colore spiacevole, non so come si
scrive - è milanese o comunque “ nordico” - un color ”trasù de ciuc” (vomito di ubriaco )
che proprio “nun se po’ guardà” (questo invece è “romano DOC”).
Roma-Milano 1-1.
Comunque di solito questi panini li faccio con i ritagli di una "Pizza di cipolle pugliese",
quindi, Roma-Milano-Pugliatutta 1-1-1: PAREGGIO ASSOLUTO.
Io ne faccio un po’ con gli avanzi di impasto, ma nulla vieta di farli a dose piena … sono
buonissimi… e se avete un vino aperto avanzato da una cena...
INGREDIENTI:
600 g di farina “0” (o meglio 300g “0” + 300g Manitoba)
300 ml di vino bianco
25 g d'olio e.v.o.
20 g di zucchero o malto o miele
25 g lievito di birra fresco
Per l'emulsione:
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
1 cucchiaio d’acqua
sale q.b (considerando che non c'è sale nell'impasto).
Con la mdp: mettere nel cestello gli ingredienti nell’ordine: vino a temperatura ambiente
(lasciatene solo da parte 50g che aggiungerete solo se l’impasto fosse troppo secco),
lievito sbriciolato, zucchero o il dolcificante scelto, farina e l’olio per ultimo; far partire il
programma “impasto” (circa 1h e 30’). Lasciar lievitare la pasta nella macchina per altri
trenta minuti.
Con il robot: mettere nel bicchiere gli ingredienti nell’ordine: vino a temperatura ambiente
(lasciatene solo da parte 50g che aggiungerete solo se l’impasto fosse troppo secco),
lievito sbriciolato, zucchero o il dolcificante scelto, farina e l’olio per ultimo; accendere il
robot e far andare agitandolo, sollevandolo e inclinandolo in modo che prenda tutti gli
ingredienti e si raccolga in una palla
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Far andare ancora per un minuto, estrarre, raccogliere in una palla e metterla in una
ciotola molto grande, coperta da un coperchio e farla lievitare per un paio d’ore.
Con l’impastatrice: stesso procedimento del robot tranne che non si deve muovere e
agitare e sollevare nulla.
A mano: impastare tutti gli ingredienti dopo aver sbriciolato il lievito, portato il vino a
temperatura ambiente e averne lasciato da parte 50g (usandolo solo se l’impasto
risultasse troppo secco) e mettendo l’oli per ultimo l’olio.
Impastare per almeno un quarto d’ora, sbattere violentemente l’impasto sul paiano di
lavoro. Lavorare per altri 5 minuti, formare una palla, metterla in una ciotola molto
grande, coperta da un coperchio e farla lievitare per un paio d’ore.
Dopo di che (qualsiasi sia il procedimento usato fin qui) prendere la palla, sgonfiarla -
perché si spra abbia raddoppiato il suo volume – rimpastarla e dividerla in tante palline
grosse come un mandarino (e quant’è grosso il mandarino… piccolo) che metterete in
una teglia - foderata con carta da forno o spennelata d'olio - distanti circa 4 cm una
dall’altra.
Fare con un coltello molto affilato o con un taglierino/cutter (roba da cartoleria), o con una
lametta da barba (mica lo so se esistono ancora), un incisione a croce
(veloce/decisa/leggera ma profonda...zac-zac) su ogni panino, corire con un'altra teglia e
lasciar lievitare un'altra ora (se nel ffrattempo state cucinno e avete spento il fuoco sotto
qualche pentola o padella e questa deve rimanere lì, poggiatela sulla teglia che copre il
pane, creerà un 'effetto "camera calda" che aiuterà i panini a lievitare - naturalmente
l'effetto non deve essere bollente altrimenti il pane sviene.
A questo punto dovrebbero essere cresciuti di volume, quindi infornare* e cuocere a 200°
per circa 15/25 minuti.
* dopo aver fatto il "colpo di vapore" cioè, Cathy Ytac "Fare il pane" docet: versare nella
leccarda (teglia del forno, che dovrebbe avere sopra una griglia per poggiare la teglia di
cottura) un litro di acqua del rubinetto e richiudere lo sportello. Quando la temperatura
sarà di nuovo a 200° infornare.
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Tozzetti di Manciano
Sunday, September 12, 2010
Questa ricetta me la diede mia zia Ornella circa sette anni fa, quando lei e zio Gianni
andarono a pranzo in un ristorante a Manciano (Gr) e mangiarono a fine pasto questi
tozzetti meravigliosi.
Da allora questo foglietto 10x10 (incredibilmente mai perso) è diventato un “must”
(scusate l’inglesismo ma non ho trovato un’equivalente in italiano).
Li ho fatti veramente tante volte… buonissimi.
500 gr di farina
3 uova
200 gr di zucchero
1 pizzico di sale
50 gr di burro
250 gr di nocciole
buccia di 1 limone bio
1 bustina di lievito in polvere (aggiunta mia)
Impastare tutti gli ingredienti (la farina setacciata con il lievito, lo zucchero, le uova, il
burro morbido, la buccia del limone grattugiata e le nocciole intere). Formare 3 salsicciotti
lunghi circa 45 cm larghi circa 4cm (o quanto vengono) e metterli in una teglia foderata
con carta da forno e infornare per 25/30 minuti a 180°.
Tirare fuori dal forno e lasciar raffreddare un poco, tagliare obliquamente delle fette di un
centimetro e mezzo scarso (NON - come si potrebbe pensare - con un coltello a
seghetta, ma con un coltello normale, affilatissimo, facendo un movimento avanti/dietro,
NON schiacciandoli).
Rimetterle nella teglia e infornare di nuovo per 35 minuti a 160° per farli tostare
mettendoli in piedi ma con spazio tra una fetta e l'altra (un altro modo se non dovete più
usare il forno ed è sera: rinfornare i biscotti tagliati a 160°per 30 minuti, spegnere il forno
lasciandoli dentro e... buonanotte).
Ottimi con il Vin Santo e si possono preparare in gran quantità perché si conservano a
lungo.
Tozzetti è il nome che usano in Maremma per i tradizionali cantucci toscani... finalmente
l'ho capito.
Pan carré
Monday, September 13, 2010
Sarebbe il PANE DA TOAST VELOCE di Tzunami
102 cucinaamoremio
Cantucci con pistacchi al profumo di limone
Tuesday, September 14, 2010
Sono come i Tozzetti di Manciano ma con ingredienti e aromi diversi.
550 gr di farina
3 uova
200 gr di zucchero di canna
1 pizzico di sale
50 gr di burro
250 gr di pistacchi
buccia di 3 limoni bio 1 bicchierino di limoncello
1 bustina di lievito in polvere
Impastare tutti gli ingredienti (la farina setacciata con il lievito, lo zucchero, le uova
leggermente sbattute, il burro ammorbidito, la buccia dei tre limoni grattugiata, i pistacchi
interi e il limoncello).
Formare 3 salsicciotti lunghi circa 45 cm larghi circa 4cm (o quanto vengono larghi) e
metterli in una teglia foderata con carta da forno e infornare per 25/30 minuti a 180°.
Tirare fuori dal forno e lasciar raffreddare un poco, tagliare obliquamente delle fette di un
centimetro e mezzo scarso (NON - come si potrebbe pensare - con un coltello a
seghetta, ma con un coltello normale, affilatissimo, facendo un movimento avanti/dietro,
NON schiacciandoli). Rimetterle nella teglia e infornare di nuovo per 35 minuti a 160° per
farli tostare mettendoli in piedi ma con spazio tra una fetta e l'altra (un altro modo se non
dovete più usare il forno ed è sera: rinfornare i biscotti tagliati a 160°per 30 minuti,
spegnere il forno lasciandoli dentro e... buonanotte).
cucinaamoremio 103
Focaccia olive e pomodorini
Wednesday, September 15, 2010
600 g di farina “0” (o meglio 300g “0” + 300g Manitoba) 300 ml di acqua 25 g d'olio e.v.o.
20 g di zucchero o malto o miele 25 g lievito di birra fresco
Farcitura: 1 cestino di pomodorini (ciliegia o datterini) 150 g (+o-) di olive verdi
denocciolate 1 cucchiaio di olio extavergine d’oliva 1 cucchiaio di acqua sale q.b.
Con la mdp: mettere nel cestello gli ingredienti nell’ordine: acqua a temperatura ambiente
(lasciatene solo da parte 50g che aggiungerete solo se l’impasto fosse troppo secco),
lievito sbriciolato, zucchero o il dolcificante scelto, farina e l’olio per ultimo; far partire il
programma “impasto” (circa 1h e 30’).
Con il robot: mettere nel bicchiere gli ingredienti nell’ordine: acqua a temperatura
ambiente (lasciatene solo da parte 50g che aggiungerete solo se l’impasto fosse troppo
secco), lievito sbriciolato, zucchero o il dolcificante scelto, farina e l’olio per ultimo;
accendere il robot e far andare agitandolo, sollevandolo e inclinandolo in modo che
prenda tutti gli ingredienti e si raccolga in una palla. Far andare ancora per un minuto,
estrarre, lavorare a mano per un minuto, raccogliere di nuovo in una palla e metterla in
una ciotola molto grande, coperta da un coperchio e farla lievitare per un paio d’ore.
Con l’impastatrice: stesso procedimento del robot tranne che non si deve muovere nulla.
104 cucinaamoremio
A mano: impastare tutti gli ingredienti dopo aver sbriciolato il lievito, portato l’acqua a
temperatura ambiente e averne lasciato da parte 50g (usandolo solo se l’impasto
risultasse troppo secco) e mettendo per ultimo l’olio. Impastare per almeno un quarto
d’ora, sbattere violentemente l’impasto sul paiano di lavoro. Lavorare per altri 5 minuti,
formare una palla, metterla in una ciotola molto grande, coperta da un coperchio, a
lievitare per un paio d’ore. - In qualsiasi modo siate arrivati sin qui, ora, stendete la pasta
con il matterello e foderateci una teglia precedentemente oliata, coprite con una teglia più
grande e fate lievitare per altri 30 minuti.
- Nel frattempo preparate la farcitura: mettere in una ciotola capiente i pomodorini tagliati
a metà e tutti gli altri ingredienti della farcitura, mescolare e passata la mezz'ora, copriteci
la superficie della focaccia. Infornare e cuocere a 220° per circa 20/30 minuti.
Mescolare tutti gli ingredienti, formare dei salsicciotti di circa 1cm di diametro, con questi
formare delle ciambelline di circa 6 cm di diametro e appoggiare in un piatto con dello
zucchero in modo che si attacchi sulla superficie, girarle e metterle sulla carta da forno in
una teglia.
Infornare a 180° petr 10/20 minuti (dipende tutto dal forno).
Una cosa però è certa: i biscotti una volta usciti dal forno sono una cosa, dopo mezz’ora,
raffreddati, un'altra.
Buona fortuna.
Ingredienti:
8 uova (solo i rossi)
1 lt di latte
100g scarsi di farina “00” (io ora uso 70g di amido di mais)
100g di zucchero
vaniglia o 1/2 buccia di limone biologico
2-3 stecche di cannella
Mettere i rossi, la vaniglia e lo zucchero in una ciotola e montare bene. Aggiungere pian
piano la farina o l'amido; contemporaneamente mettere sul fuoco il latte con la buccia di
cucinaamoremio 105
limone e la cannella in stecche (non in polvere altrimenti macchia la crema). Appena
fuma un po’ aggiungere il composto ben amalgamato e mischiare ancora con la frusta;
appena bolle tirare via e continuare a girare.
Togliere le bucce e le stecche e dare una frullata con il minipimer (se questo passaggio
la rendesse troppo liquida far rassodare ancora sul fuoco.
Se avete usato un pentolino con il fondo spesso, toglietela subito a fine cottura altrimenti
continua a cuocere e si rassoda troppo.
Torta Passepartout
Thursday, September 16, 2010
E' una base per tante torte diverse, tipo un Pan di Spagna. Con modifiche diverse può
assumere tantissimi volti diversi. Si possno aggiungere uvette, goccce di cioccolato,
tagliare a metà e farcire con una crema, aggiungerci del cacao, della frutta secca....
Ho preso la ricetta circa sei anni fa sulla rivista “Idee Dolci” e da allora ha fatto da base a
tante torte anche le più complicate, tipo quelle da compleanno.
Ingredienti:
150g di farina
125g di zucchero
2 uova intere
75g olio extravergine d'oliva o burro
125g succo d’arancia o simili
1/2 bustina di lievito per dolci vaniglia 1 pizzico di sale
Battere le uova con lo zucchero col frullino elettrico finché saranno spumose. Aggiungere
l’olio o il burro fuso, il succo d’arancia, la vaaniglia e mischiate. Aggiungere poi la farina e
il lievito setacciati e amalgamare il tutto. Versate il composto in uno stampo di 26/28 cm,
imburrato e infarinato e infornate a 180° per 40-45 minuti.
Preparazione:
Mettete la farina a corona sul tavolo da lavoro. Nel centro mettete l'olio e impastate con la
farina. Rifate la corona e versate nel centro il vino bollente. Sciogliete il sale in 50 cl di
acqua bollente e unitelo al composto. Impastate il tutto utilizzando altra acqua bollente
(se necessaria) per rendere il composto né troppo duro né troppo morbido. Proseguite a
seconda della specialità che volete preparare: Cartellate, Pastatelle, Tarallucci con la
glassa ("Occhi di Santa Lucia").......
106 cucinaamoremio
Panini sfogliati d’Athena
Saturday, September 18, 2010
E’ una vecchia ricetta che ho preso dal sito www.gennarino.org (Gennarino è una donna
- Teresa), non ho fatto nessuna modifica tranne per il latte e per il procedimento.
Ingredientiper 24 panini:
300g di farina manitoba (farina americana)
300g di farina 00
360ml di latte
6 cucchiai di olio EVO
1/2 cubetto di lievito di birra (circa 12g)
2 cucchiaini di malto d'orzo (o zucchero in alternativa)
2 cucchiaini di sale
Procedimento:
Nella macchina del pane, sciogliere il lievito nel latte appena tiepido (non superiore ai
30°), il malto, mischiare ed aggiungere la farina e alla fine l’olio e il sale, far andare la
macchina con il programma “impasto/dought” (dura un’ora e mezza).
Trascorsa l’ora e mezza, lasciare dentro l’impasto per un’altra ora. Passata anche
questa, prendere l’impasto, metterlo su un piano di lavoro (legno, marmo o acciaio),
sgonfiarlo e lavorarlo energgicamente per 5 minuti.
Con un mattarello spianare la pasta all’altezza di 1 centimetro o poco più e dare la forma
di un rettangolo. Cominciare a darle delle pieghe come per la pasta sfoglia, ristendere,
girare di 90° e ripetere l’operazione per circa 7-8 volte.
Alla fine stendete la pasta in un rettangolo, tagliarci 24 triangoli (circa) - nella foto la
forma è leggermente diversa - e arrotolarli partendo dalla base verso il vertice, come per i
croissants.
Appoggiarli ben distanziati in una teglia foderata con carta da forno, in modo che i pizzi
siano sotto (cosicché il panino non si apre cuocendolo), coprirli con un’altra teglia e
metterli in un posto senza correnti d’aria, a lievitare per un’ora.
Nel frattempo scaldare il forno a 200°, colpo di vapore e quando i panini saranno
raddoppiati di volume infornarli, vaporizzarli con dell'acqua (spruzzino che si usa per le
piante).
Cuocerli a 200° per 15'/20' (dipende dalla grandezza).
Sfornarli e metterli a raffreddare chiusi in un panno pulito per 20’ e gustarli.
N.B. Gli eventuali ritagli/avanzi di pasta, sono come la pasta sfoglia, quindi NON vanno
cucinaamoremio 107
rimpastati, ma sovrapposti e rispianati (cosicché rimangano gli strati).
E' una torta veramente semplice da fare ed è (a chi piace il cioccolato - ma a chi non
piace!) veramente goduriosa. Accompagnata da della panna semimontata e senza
zucchero, è perfetta.
Preparazione
Si montano le uova con lo zucchero e il pizzico di sale, si scioglie il burro con il cioccolato
nel microonde con il latte e si unisce il tutto con la farina setacciata mescolando dal
basso verso l'alto.
Riempire una teglia grande (deve venire una torta bassa).
La cottura: 20/25 minuti circa a 180 gradi.
Una volta sformata spolverare con llo zucchero a velo.
Crema di ricotta
Sunday, September 19, 2010
Ingredienti: 2 uova 1/2 lt di latte parzialmente scremato 50g di maizena 50g di zucchero
250g di ricotta buccia di un limone non trattato 100g di pinoli
Mettere le uova e lo zucchero in una ciotola e montare bene. Aggiungere pian piano la
farina; contemporaneamente mettere sul fuoco il latte con la buccia di limone. Appena
fuma un pò aggiungere il composto ben amalgamato e mischiare ancora con la frusta;
appena bolle tirare via e continuare a girare. Unire la ricotta, frullare il tutto con il frullatore
ad immersione fino ad ottenere una crema omogenea. Mettere in delle coppette (circa 6).
108 cucinaamoremio
Meterci sopra i pinoli dopo averli tostati (devono essere biondi).
Spolverare di zucchero a velo, mettere in frgorifero mezz'ora e servire o se la crema è già
fredda servire direttamente.
Hummus
Monday, September 20, 2010
Ingredienti:
300 gr di ceci lessati
1 tazzina di succo di limone
1 tazzina di olio extravergine di oliva
1 spicchio d'aglio
1/2 cucchiaino di sale
1 cucchiaio di tahini (salsa di sesamo)
paprika dolce in polvere
Preparazione:
Frullare i ceci lessi con tutti gli altri ingredienti tranne la paprika, fino ad ottenere un
composto omogeneo. Mettere in una ciotola, spolverizzare con la paprika e servire.
*Se lo zucchero che si usa è il Dulcita o il Muscobado, cioè molto profumato, allora si può
evitare la buccia del limone grattugiata
** A seconda dell’utilizzo che si vuole fare di questa frolla, si può sostituire l’acqua con un
liquore (drambuje, cognac, rum, cointreau, limoncello, marsala…)
Mettere tutti gli ingredienti della pasta frolla in un robot (tranne i due cucchiai d’acqua che
uuserete solo se la frolla risultasse troppo secca). Azionare la macchina e farla andare
agitandola, sollevandola, shakerandola, in modo che prenda tutti gli ingredienti e fino a
quando il composto che si sarà formato risulterà come della sabbia bagnata o meglio
ancora se si raccoglierà in una palla. Se non si fosse formata, formatela e lasciatela
riposare coperta in frigorifero per mezz’ora.
Riprendete la pasta frolla dal frigorifero, stendetela allo spessore di 5 mm (non meno) e
fatene l’uso che desiderate.
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Pasta brisé all’olio extravergine d’oliva
Tuesday, September 21, 2010
300 gr di farina
80 gr di olio evo
½ bustina di lievito chimico (vanigliato non va bene)
2 pizzichi di sale
1 o 2 cucchiai d’acqua (solo se il composto risultasse troppo duro)
Mettere tutti gli ingredienti della pasta brisé in un robot (tranne i due cucchiai d’acqua che
userete solo se la pasta risultasse troppo secca). Azionare la macchina e farla andare
agitandola, sollevandola, shakerandola, in modo che prenda tutti gli ingredienti e fino a
quando il composto che si sarà formato risulterà come della sabbia bagnata o meglio
ancora se si raccoglierà in una palla. Se non si fosse formata, formatela e lasciatela
riposare coperta in frigorifero per mezz’ora. Riprendete la pasta brisé dal frigorifero,
stendetela allo spessore di 5 mm (non meno) e usatela come volete.
per la superficie:
500 g di polpa di pomodoro
2 cucchiai di olio e.v.o.
1 cuchiaio d’acqua
sale q.b.
110 cucinaamoremio
Con la mdp: mettere nel cestello gli ingredienti nell’ordine: acqua a temperatura ambiente
(lasciatene solo da parte 50g che aggiungerete solo se l’impasto fosse troppo secco),
lievito sbriciolato, zucchero o il dolcificante scelto, farina e l’olio per ultimo; far partire il
programma “impasto” (circa 1h e 30’).
Con il robot: mettere nel bicchiere gli ingredienti nell’ordine: acqua a temperatura
ambiente (lasciatene solo da parte 50g che aggiungerete solo se l’impasto fosse troppo
secco), lievito sbriciolato, zucchero o il dolcificante scelto, farina e l’olio per ultimo;
accendere il robot e far andare agitandolo, sollevandolo e inclinandolo in modo che
prenda tutti gli ingredienti e si raccolga in una palla.
Far andare ancora per un minuto, estrarre, lavorare a mano per un minuto, raccogliere di
nuovo in una palla e metterla in una ciotola molto grande, coperta da un coperchio e farla
lievitare per un paio d’ore.
Con l’impastatrice: stesso procedimento del robot tranne che non si deve muovere nulla.
A mano: impastare tutti gli ingredienti dopo aver sbriciolato il lievito, portato l’acqua a
temperatura ambiente e averne lasciato da parte 50g (usandolo solo se l’impasto
risultasse troppo secco) e mettendo per ultimo l’olio. Impastare per almeno un quarto
d’ora, sbattere violentemente l’impasto sul paiano di lavoro. Lavorare per altri 5 minuti,
formare una palla, metterla in una ciotola molto grande, coperta da un coperchio, a
lievitare per un paio d’ore.
In qualsiasi modo siate arrivati sin qui, ora, stendete la pasta con il matterello e foderateci
una teglia precedentemente oliata, coprite con una teglia più grande e fate lievitare per
altri 30 minuti.
Nel frattempo preparate la salsa per la superficie: mettere in una ciotola tutti gli altri
ingredienti, mescolare e passata la mezz'ora, copriteci la superficie della pizza.
Infornare e cuocere solo sotto a 220° per circa 20/30 minuti.
Focaccia al miele
Wednesday, September 22, 2010
E’ della Basilicata (così dice il mio libro che ho da circa 10 anni). Nel lungo tempo che la
conosco l’ho fatta tantissime volte: perché è velocissima da fare, non ha uova e anche
perché è un’ottima “illusione di torta”.Ideale e dietetica anche accompagnata da una
coulis di fragole (invece dello zucchero usare ancora il miele). Ideale per chi è a dieta e
vuole a tutti i costi qualcosa di dolce.
200 g di farina
180 g di miele*
1 presa di origano (io non l'ho mai messa... mi fa troppo strano)
1 bustina di lievito
1 pizico di sale
acqua q.b.
Fate sciogliere il miele nel microonde o se non lo avete a bagnomaria. Aggiungete in una
ciotola capiente dove saranno stati messi la farina e il lievito setacciati e l’origano se
avete deciso di metterlo. Mischiate bene e se fosse ancora un poco duro (che mischiate
con difficoltà) aggiungete un poco d'acqua. Deve avere la consistenza di uno yogurt...
cremoso ma non acquoso.
Riempire una teglia precedentemente imburrata e infarinata e cuocete in forno già caldo
cucinaamoremio 111
a 18° per 40 minuti.
* Tante voltel’ho fattausando invece del miele dei dolcificanti naturali che mi
stazionavano in casa da troppo tempo (succo d’agave, melassa, succo d’acero, succo di
dattero… alcuni hanno anche meno calorie del miele!).
112 cucinaamoremio
Torta al vino (no uova)
Wednesday, September 22, 2010
(scritto il 26 agosto 2010) Questa torta (di cui non ho le foto perché la ricetta è di 5 anni
fa) negli anni passati l’ho fatta veramente tante volte, in varie versioni.
L’ho presa da un sito di cucina che si chiama “Buonissimo” (non so se esiste ancora –
non ho campo e non posso andare in Internet a vedere) dove veniva chiamata Ciambella
con il vino molisana; la dicevano molto calorica, a me non sembrava e poi con tutte le
modifiche che le ho fatto, se lo era, ora non lo è più di certo. Qui ne riporto solo tre
versioni che sono quelle che ho fatto più volte e quindi mi sono rimaste più impresse.
Versione 1
Torta al vino rosso
250g di farina
100g di vino rosso
150g di zucchero
75g di olio
25g di latte o acqua
1 bustina di lievito
Setacciate la farina con il lievito, aggiungete tutti i liquidi poco alla volta (attenzione ai
grumi). Mescolate e riempite una teglia precedentemente oliata/imburrata e infarinata.
Cuocere per 35/45 minuti a 160°. Prova stecchino ed è tutto.
Versione 2
Torta al Passito e Uvetta
250g di farina
100g di vino dolce (Passito o Moscato)
120g di zucchero
75g di olio
25g di latte o acqua
1 bustina di lievito
80g uva passa
Setacciate la farina con il lievito, aggiungete tutti i liquidi poco alla volta (attenzione ai
grumi). Mettere a bagno l’uva passa in acqua tiepida per 20 minuti, sgocciolarla,
sciacquarla, strizzarla e unire al composto. Mescolate e riempite una teglia
precedentemente oliata/imburrata e infarinata.
Cuocere per 35/45 minuti a 160°. Prova stecchino ed è tutto.
Versione 3
Torta al Vin Brulè
250g di farina
100g di vino rosso
120g di zucchero
75g di olio
25g di latte o acqua
1 bustina di lievito
2 stecche di cannella
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1 chiodo di garofano
scorza di 1 arancio bio
Far bollire per 5 minuti il vino con le stecche di cannella sbriciolate, il chiodo di garofano
e la buccia dell’arancio, spegnere il fuoco, lasciar raffreddare. Setacciate la farina con il
lievito, aggiungete il “simil” vin brulè passandolo con un passino e gli altri liquidi poco alla
volta (attenzione ai grumi). Mescolate e riempite una teglia precedentemente
oliata/imburrata e infarinata.
Cuocere per 35/45 minuti a 160°. Prova stecchino ed è tutto.
N.B.E’ molto natalizia, ora come ora la farei ricoperta di cioccolato – tipo Sacher Torte.
Preparazione:
Setacciare insieme al lievito la farina e versare in una ciotola insieme a tutti gli altri
ingredienti, per ultime unire le prugne, dopo averle messe ammollo da 1 a 12 ore, ben
sgocciolate e tagliate in 4/6 pezzi. Se l'impasto risultasse troppo duro unire qualche
cucchiaio dell’acqua d’ammollo delle prugne. Cuocere a 180° per circa 40 minuti.
*Il caffè solubile gli cambia totalmente il gusto. Io personalmente preferisco il caffé vero:
viene un gusto di caffè tipo Coppa del Nonno o parlando meno "industrialmente" un gusto
molto ligure, tipo la Panera (secondo me: il VERO, UNICO, ORIGINALE, ASSOLUTO,
114 cucinaamoremio
gelato al caffè).
In una pentolino fate prendere il bollore al caffè (solubile sciolto nell’acqua o il caffè vero
della moka) con il miele. Montate gli albumi e quando non sono ancora sodi, versarci a
filo il caffè bollente e unite questo composto allo yogurt. Mescolate delicatamente.
Riempite 5 o 6 coppe e mettere in frigorifero per almeno due ore.
Servite guarnendo ogni coppa con un chicco di caffè.
Mousse al cioccolato
Thursday, September 23, 2010
Non è light, ma è eccezionale. Però non c'è il burro, allora secondo me fa dimagrire.
Mah. Questa ricetta me la diede circa tre anni fa una mia amica: Cristina, svizzera DOC.
Quindi... è la ricetta DOC di una "mousse au chocolat" DOC. Da allora, DOC o non DOC,
l'ho fatta più volte - mai provato altre ricette (giuro) - e mi sono trovata sempre bene
(anche le persone a cui la offrivo).
SimilCaprese light
Saturday, September 25, 2010
Ingredienti:
150 gr di farina di mandorle*
3 uova
150 gr di zucchero
40 gr di cacao amaro in polvere
5 cucchiai di latte
olio di semi per ungere
* se per caso non l'aveste a disposizione, prendete lo stesso peso di mandorle con la
buccia o senza, un cucchiaino di zucchero e frullateli nel robot fino a ridurli in polvere più
fina possibile... è così che la fanno, magari senza zucchero)
Montate le uova con lo zucchero (meno 2 cucchiai) lavorando con lo sbattitore elettrico o
con la frusta.
Mescolate il cacao con i due cucchiai di zucchero (girando a secco in modo che tutti i
grumi de cacao vadano via, casomai schiacciateli), diluiteli ora nel latte appena tiepido,
incorporate questo composto alla crema di uova. Aggiungete la farina di mandorle
spargendola a pioggia e mescolando il composto con cura dal basso verso il alto.
Ungete d’olio di semi uno stampo circolare di circa 22 cm di diametro (se ce l’avete a
cerniera - comodissimo). Cuocere in forno già caldo a 180° per 40 minuti circa.
cucinaamoremio 115
Pan carré al latte di soia
Monday, September 27, 2010
600 gr farina 0
60 gr margarina
3 cucchiaini rasi zuccherto
½ cubetto lievito di birra (12,5 gg)
400 cl latte di soia*
sale
Sciogliere il lievito nel latte a temperatura ambiente in una ciotola capiente. Aggiungere
tutti gli altri ingredienti mescolati insieme. Lavorare bene la pasta aggiungendo altra
farina per ottenere un impasto liscio e non appiccicoso. Fare lievitare fino al doppio del
volume iniziale per un’ora e mezza coprendo con un coperchio.
Lavorare nuovamente, sgonfiare la massa rilavorandola e dividerla in due stampi da
plumcake (quelli rettangolari e lunghi).
Lasciare lievitare ancora almeno fino ai bordi (circa 30 minuti) ed infornare a 200° per 40
minuti dopo aver fatto il “colpo di vapore” (raggiunta la temperatura versate una brocca di
acqua nella leccarda de forno, richiudete, aspettate 2 minuti ed infornate).
Con la macchina del pane: seguite le istruzioni del pan carré o comunque guardate qui
nel sito le varie ricette del pane.
Far sciogliere il burro con il cioccolato, mescolare bene e aggiungere le uova sbattute, il
lievito sciolto nel bicchiere di latte, poi la farina e il cacao setacciati e lo zucchero (tranne
50 grammi). Mescolare rapidamente e con delicatezza. Fare un caramello con 50 grammi
di zucchero e un cucchiaio di acqua, quando si è imbiondito aggiungere le noci tritate
grossolanamente e un cucchiaio di succo di limone (serve a non far indurire il caramello).
Incorporare le noci caramellate e il coccco al composto.
Cuocere per 35’ a 180°. La parte superiore dev’essere croccante. Lasciare raffreddare
116 cucinaamoremio
prima di sformare, tagliare nei classici pezzotti 4x4. Servire.
Marmellata di fichi
Sunday, October 03, 2010
Ingredienti:
2 kg di fichi
3 mele
1,2 kg di zucchero
200 gr di Grand Marnier
Procedimento:
Sbucciare i fichi se sono stati comprati se invece li avete colti sull’albero di cui siete sicuri
non sia stato trattato, lavateli bene e togliete i piccioli, tagliateli in 4, aggiungete le mele
sbucciate e tagliate a pezzetti, aggiungete lo zucchero, mischiate bene in modo che lo
zucchero tocchi tutta la frutta e lasciar macerare fuori dal frigo per un giorno mescolando
tre o quattro volte.
Passato questo tempo aggiungere il liquore e frullare bene con un frullatore ad
immersione in modo che non ci siano più frutti interi. Dopo questa operazione passare il
composto in un passino a maglie non finissime in modo che restino una parte dei semini.
Far bollire per circa un’ora, fino a che un cucchiaino di marmellata in un piattino messo in
freezer per dieci minuti si solidifica*. Invasare dopo aver sterilizzato** barattoli e coperchi
in acqua bollente e una volta chiusi i barattoli capovolgerli.
* La “prova piattino” consiste nel prendere una cucchiaiata dalla marmellata che bolle,
versarla al centro di un piattino messo nel freezer per 10 minuti, spanderla un pochino,
contare fino a 10, passare velocemente un dito al centro dividendola in due, inclinare a
90 gradi il piattino (in modo che una macchia sia sopra ed una sia sotto),… se le due
macchie restano separate la marmellata è pronta, se si uniscono vuol dire che è troppo
liquida, quindi deve cuocere ancora.
** Per la sterilizzazione dei vasetti e dei coperchi basta farli bollire in una pentola per una
ventina di minuti, togliere dalla pentola scolando tutta l’acqua e metterli in forno ventilato
a 100° per 10 minuti; oppure solo per i vasetti: mettere i vasetti ben lavati, scolati, vuoti e
dritti in una teglia in forno a 90° per 90’ (facilissimo da ricordare: 90-90), i coperchi
sempre bolliti.
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Goulash
Tuesday, October 05, 2010
Fare un soffritto con le cipolle e le carote fino a che le cipolle non siano trasparenti,
versare la carne fatta a cubetti piccoli (circa tre centimetri per lato), farla sigillare da tutti i
lati, salare, unire la paprica e le erbe aromatiche; ora sfiammare con il vino rosso, far
andare due minuti circa a fuoco vivo, unire la passata di pomodoro, coprire, abbassare il
fuoco e far cuocere per un’ora abbondante. Controllare ogni tanto la cottura e se fosse
troppo asciutto aggiungere dell'acqua.
Passata un'ora, assaggiare e se la carne è tenera, scoprire e far asciugare un poco il
liquido dopo aver tolto l’alloro. Ricoprire e spegnere il fuoco.
Crêpes
Wednesday, October 06, 2010
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Questa è la colazione di un giorno qualunque di mia figlia Mia: neanche una merendina,
un Pan di Stelle, un Tegolino, un... nonsocché.... che vergogna, io chiamo il Telefono
Azzurro!
- 100 g di farina
- 200 ml di latte scremato
(o 100 latte + 100 acqua)*
- 1 uovo
- 1 cucchiaio colmo di zucchero
- un pizzico di sale
1 cucchiaino di zucchero
cioccolato da spalmare o marmellata q.b.
zucchero a velo per spolverare
Preparazione
- Mettere i primi 5 ingredienti nel bicchiere del frullatore ad immersione e frullare (se il
composto non fosse abbastanza liquido - deve essere tipo lo yogurt - aggiungere un
poco di latte/acqua). Dicono di lasciar riposare la pastella per almeno mezz’ora ma io non
l’ho mai fatto… La colazione! Miaaa! È tardi! Sono già le 8 e 10! Sbrigati! Aiuto!
- Prendete una padella antiaderente (circa 25cm di diametro) con un pennello da cucina
ungerla con olio poi versate un terzo del composto, inclinate e fate ruotare la padella in
modo che la pastella copra tutto il fondo della padella (ecco perché il composto non deve
essere troppo denso, altrimenti anche con l’effetto del calore, non si distribuirà ed invece
di una crepe otterrete un pancake - frittelle americane 10 cm di diametro e 6mm di
spessore).
- Far cuocere dallo stesso lato per 3 minuti (+o-) nel frattempo distribuite su tutta la
superficie il cioccolato o la marmellata, piegare a metà (mezza luna) ed ancora a metà
(triangolo) e spargerci sopra un po’ dello zucchero (non quello a velo) girare la crepe e
far caramellare lo zucchero, fare la stessa cosa dall’altro lato e mettere nel piatto.
- Ripetere tutto da capo per altre due volte. Spolverare con lo zucchero a velo.
Pronte 3 crêpes.
Con questa ricetta voglio partecipare alla raccoltadi My Taste For Food:
cucinaamoremio 119
Kofte occidentali
Friday, October 08, 2010
Occidentali perché andrebbero fatte con la carne macinata d’agnello al posto del
manzo+maiale, ma oltre alla difficoltà per trovarla se la si trova, costa un sacco e visto
che in genere non abbiamo problemi a mangiare la carne di maiale, questa mi è
sembrata una valida e saporita alternativa.
Tritare la cipolla, spellare la salsiccia e mischiare tutti gli ingredienti con le mani, formare
le polpette grandi quanto il rosso di un uovo.
Mettere in una teglia e cuocere in forno a 180° per 20 minuti circa (anche 15: non devono
essere troppo cotte/secche).
Goulash souppe
Monday, October 11, 2010
120 cucinaamoremio
800 g di carne manzo 20 g di burro 20 olio e.v.o. 2 cipolle bionde grosse 4 carote medie
2 cucchiai di paprica dolce 1 dl di salsa di pomodoro 1 dl di vino rosso alloro maggiorana
timo
3 patate medie (facoltative) sale
Fare un soffritto con le cipolle e le carote fino a che le cipolle non siano trasparenti,
versare la carne fatta a cubetti piccoli (circa tre centimetri per lato), farla sigillare da tutti i
lati, salare, unire la paprica e le erbe aromatiche; ora sfiammare con il vino rosso, far
andare due minuti circa a fuoco vivo, unire la passata di pomodoro e mezzo litro d'acqua,
girare e coprire, abbassare il fuoco e far cuocere per un’ora abbondante. Controllare ogni
tanto la cottura e se la zuppa fosse poco liquida aggiungere aggiungere ancora
dell'acqua.
Se si è deciso di usare le patate, tagliarle a dadini come la carne, lessarle in una pentola
apparte e cucerle al dente, unirle alla zuppa dopo quarantacinque minuti. Passato un
altro quarto d'ora, assaggiare e se la carne è tenera, ricoprire e spegnere il fuoco.
Lasciare coperto per cinque minuti prima di servire.
Apple pie
Tuesday, October 12, 2010
E' la classica torta di Nonna Papera che metteva a raffreddare sul davanzale
(ecchisselascorda).
Mhh, si sentiva il profumo dalle pagine di Topolino.
cucinaamoremio 121
60 gr burro
30gr di philadelphia*
150 gr di farina
1 cucchiaio d'acqua
1 pizzico di sale
1 rosso d’uovo
Procedimento:
Mettere burro e philadelphia in una ciotolona, assieme alla farina e al sale. Con due
coltelli, tagliuzzare a pezzi sempre più piccoli (1/2 cm)., lavorare velocemente con le dieci
dita con un cucchiaio di acqua fredda fino a fare dell'impasto una palla, mettere in
frigorifero in una scodella coperta con la pellicola per 1/2 ora.
Pelare le mele e tagliarle a fette grosse e pezzetti più piccoli (le fette grosse per sotto, i
pezzettini per pareggiare la superfice) e mettere a bagno in un po’ d’acqua e limone.
Togliere la pasta dal frigo e spianarla col mattarello per avere una sfoglia di 3 millimetri,
con la quale rivestire la tortiera (22 centimetri di diametro per due centimetri e mezzo di
altezza, imburrata). Asciugare le mele e cospargerle con lo zucchero e la cannella,
mescolare il tutto e trasferire nella tortiera dopo aver messo lre fette biscottate sbriciolate,
livellando bene il tutto con i pezzetti più piccoli, badando che sia più alta al centro che sui
bordi. Reimpastare e spianare i ritagli, fare un disco da usare come coperchio, saldare
alla pasta lasciata sbordare dalla tortiera. E' importante rifinire bene questo bordo per
sigillarlo (con i rebbi di una forchetta). Fate dei buchini o dei taglietti sulla superficie della
torta, per far uscire il vapore durante la cottura, e poi spennellare con il rosso d'uovo
allungato con acqua, per dargli un bel colore dorato.
Infornare, a 220 gradi, per 1 ora e 1/4 circa, e sformare subito su una gratella perche' il
vapore non renda molle la torta.
E' buona fredda, tiepida e' perfetta. Perfetta con una pallina di gelato alla crema.
Nota:
Se si vuole si può aggiungere alle mele un poco di uvetta (+ o – 60g) aromatizzata in un
bicchierino di rum dopo averla lasciata a bagno nell’acqua tiepida per 20 minuti e
strizzata.
* io ora, dopo 5 anni, non uso più il philadelphia perché mi hanno detto che è fatto con gli
avanzi del confezionamento di altri formaggi, preferisco ricotta, robiola, quark, caprino…
qualcosa che sia + artigianale che industriale.
122 cucinaamoremio
Gelato latte e menta (sherbet)
Tuesday, October 12, 2010
Più che un gelato vero e proprio è uno “sherbet” (sorbetto con l’aggiunta di latte). Non c’è
panna, quindi è molto meno calorico - però i bambini hanno gradito… e se gradiscono
loro.
250 g ricotta
250 g di latte scremato
½ bicchiere di sciroppo di menta (circa 60 g)
30 g di zucchero
30 g di cioccolato amaro
Mettere tutti gli ingredienti, escluso il cioccolato, in un frullatore e frullate molto bene
(circa 10 minuti). Mettete questo composto nella gelatierae fate andare (la mia indica 20
minuti).
Finito il ciclo riempire dei bicchieri e colare il cioccolato precedentemente fuso a
bagnomaria. A me sono venuti sei bicchieri.
cucinaamoremio 123
40 g zucchero
10 g cacao
3 dl latte parzialmente scremato
estratto di vaniglia
1 banana matura
Mettere tutti gli ingredienti della pasta frolla nel mixer, azionarlo e scuotere la macchina
in maniera che le lame prendano tutti gli ingredienti, fino a che non si formano delle
briciole, a questo punto spegnere, mettere il contenuto in una ciotola, compattare
formando una palla, coprire la ciotola con della pellicola e mettere in frigorifero.
Lasciar riposare per ½ ora poi riprendere e foderare una tortiera dopo averla oliata
(anche se è una frolla). Bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta (o se siete iper-
organizzati e stra-attrezzati, con un rullo bucasfoglie). Rimettete in frigorifero in attesa di
riempirla.
Adesso, crema: mettere il cacao, la farina, lo zucchero in un pentolino e mischiare bene
con una frusta (così a secco) in modo che si amalgamino bene i tre ingredienti e
spariscano i grumi del cacao. Aggiungere il latte ¼ per volta e l’estratto. Una volta fluido il
tutto mettere sul fuoco e girare, girare, girare per 15 minuti. A metà cottura della crema di
cacao aggiungere la banana schiacciata e dare una frullata con il minipimer. A fine
cottura altra passata con il minipimer e spegnere (la crema deve essere molto densa se
così non fosse con i tempi indicati, allungate ancora un poco la cottura).
Senza far passare troppo tempo (altrimenti si creerebbe la pellicina sulla crema) riempire
il guscio di simil-frolla. Infornare per 35 minuti circa a 180°. Lasciar raffreddare e mettere
in frigorifero per mezz’ora/un’ora ancora nella teglia.
Togliere dal frigorifero, sformare e servire.
Farcitura:
250 g ricotta
1 dl latte parzialmente scremato
(o facoltativamente latte di mandorla)
70 g pinoli
1 mela
1 cucchiaio abbondante di zucchero
cannella
Mettere tutti gli ingredienti della pasta frolla nel mixer, azionarlo e scuotere forte la
macchina in maniera che le lame prendano tutti gli ingredienti, fino a che non si formano
delle briciole, a questo punto spegnere, mettere il contenuto in una ciotola, compattare
formando una palla, coprire la ciotola con della pellicola e mettere in frigorifero.
124 cucinaamoremio
Lasciar riposare per ½ ora poi riprendere e foderare una tortiera dopo averla oliata
(anche se è una frolla). Bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta o con un rullo
bucasfoglie. Rimettete in frigorifero e realizzare la farcia.
Farcitura: mettere i pinoli in un pentolino sul fornello senza nulla per pochi minuti, finché
non si tostano. Toglierli dal pentolino e nello stesso mettere lo zucchero, la cannella e la
mela tagliata a dadini piccoli. Far andare a fuoco vivace mescolando per circa 5 minuti,
spegnere. Intanto unire la ricotta e il latte scelto e frullare con un frullatore ad
immersione. Unire questo composto, i pinoli, il composto di mele, mescolare bene e
riempire il guscio di simil-frolla.
Infornare per 35 minuti circa a 180°. Lasciar raffreddare, sformare e servire.
Consiglio spassionato: ottima servirla in monoporzione con una pallina di gelato alla
crema.
zucchero 250g
cioccolato 100g
cacao 35g
burro 70g
latte scremato 150g
uova 2
farina 150g
noci 100g
banana 150g
1 bustina di lievito
un cucchiaio di succo di limone
Far sciogliere il burro con il cioccolato, mescolare bene e aggiungere le uova sbattute, il
lievito sciolto nel latte, poi la farina e il cacao setacciati e lo zucchero (tranne 50 grammi).
cucinaamoremio 125
Mescolare rapidamente e con delicatezza. Fare un caramello con 50 grammi di zucchero
e un cucchiaio di acqua, quando si è imbiondito aggiungere le noci tritate
grossolanamente e un cucchiaio di succo di limone (serve a non far indurire il caramello).
Incorporare le noci caramellate al composto e mischiare con delicatezza. Cuocere per
35’ a 180°. La parte superiore dev’essere croccante. Lasciare raffreddare prima di
sformare, tagliare nei classici pezzotti 4x4. Servire.
Questa ricetta l’ho trovata nel sito di qualche pro-loco sarda quando cercavo una casa in
affitto a Chia.
La casa l’ho trovata: stupenda (non a Chia), la torta l’ho provata (e riprovata e modificata
e adattata e rifatta in versione originale – sono 5 anni che ho questa ricetta e dato che è
senza grassi ma solo con la ricotta, la adoro).
300 g farina
300 g (sono arrivata fino a 150) zucchero
300 g ricotta
3 uova
1 bustina di lievito
20 g burro (io non lo metto)
un limone bio
vaniglia (estratto o bacca)
30 g pinoli o mandorle a lamelle o canditi o uvetta (facolt.)
Montare le uova intere a temperatura ambiente e metà dello zucchero fino a quando il
composto non è gonfio e giallo paglierino. Unire l'altra metà di zucchero alla ricotta
passata in un colino fino ad otenere un composto liscio.
Unire ora il composto di uovo, il composto di ricotta, la farina setacciata con il lievito, la
buccia di limone grattata e la vaniglia.
Mescolare delicatamente dal basso verso l’alto fino ad ottenere un composto uniforme..
Riempire una teglia (meglio se antiaderente e a cerniera) oliata con un pennello da
cucina.
Infornate in forno già caldo a 180° per circa 35 minuti (infilare uno stecchino nel centro,
se è pronta ne uscirà pulito altrimenti prolungare la cottura di 5 minuti e riprovare).
Lasciare raffreddare e sformare.
126 cucinaamoremio
Pane semplice
Wednesday, October 13, 2010
Semplice, così piace a Mia (mia figlia, 10 anni: una volta, circa 4 anni fa, ho fatto un dolce
semplicissimo ma dove c'erano dei chicchi di mais interi, quindi identificabili. Beh, l'ha
guardata, riguardata, esaminata e con aria dubbiosa mi ha detto: "Mamma, ma il mais
non apparteneva al gruppo dei salati?"). Comunque la prox volta lo modifico un po':
cambio metà della farina, cambio l'olio con il burro, un po' d' acqua con un po' di latte, lo
lucido con l'uovo, ci metto qualche semino, cambio la forma...... ma non era
"semplice"??? Però il lievito lo lascio uguale.
600 g di farina “0” (o meglio 300g “0” + 300g Manitoba)
300 ml di acqua
25 g d'olio e.v.o.
20 g di zucchero o malto o miele
15 g lievito di birra fresco
Con la macchina del pane: mettere nel cestello gli ingredienti nell’ordine: acqua a
temperatura ambiente (lasciatene solo da parte 50g che aggiungerete solo se l’impasto
fosse troppo secco), lievito sbriciolato, zucchero o il dolcificante scelto, farina e l’olio per
ultimo; far partire il programma “impasto” (circa 1h e 30’). Lasciar lievitare la pasta nella
macchina per altri trenta minuti.
Con il robot: mettere nel bicchiere gli ingredienti nell’ordine: acqua a temperatura
ambiente (lasciatene solo da parte 50g che aggiungerete solo se l’impasto fosse troppo
secco), lievito sbriciolato, zucchero o il dolcificante scelto, farina e l’olio per ultimo;
accendere il robot e far andare agitandolo, sollevandolo e inclinandolo in modo che
prenda tutti gli ingredienti e si raccolga in una palla
Far andare ancora per un minuto, estrarre, raccogliere in una palla e metterla in una
ciotola molto grande, coperta da un coperchio e farla lievitare per un paio d’ore.
cucinaamoremio 127
Con l’impastatrice: stesso procedimento del robot tranne che non si deve muovere e
agitare e sollevare nulla.
A mano: impastare tutti gli ingredienti dopo aver sbriciolato il lievito, portato l’acqua a
temperatura ambiente e averne lasciato da parte 50g (usandolo solo se l’impasto
risultasse troppo secco) e mettendo l’oli per ultimo l’olio.
Impastare per almeno un quarto d’ora, sbattere violentemente l’impasto sul paiano di
lavoro. Lavorare per altri 5 minuti, formare una palla, metterla in una ciotola molto
grande, coperta da un coperchio e farla lievitare per un paio d’ore.
Dopo di che (qualsiasi sia i procedimento usato fin qui) prendere la palla, sgonfiarla –
perché avrà raddoppiato il suo volume – rimpastarla e dividerla in 4 filoni che metterete in
una teglia distanti circa 4-5 cm uno dall’altro.
Fare con un coltello molto affilato o con un taglierino/cutter (roba da cartoleria), o con una
lametta da barba (mica lo so se esistono ancora), 3 incisioni leggermente inclinate su
ogni filone, coprire con un’altra teglia e lasciar lievitare un'altra ora.
A questo punto i filoni dovrebbero essere cresciuti di volume, quindi infornarli* e cuocerli
a 220° per circa 45 minuti.
Il tempo è così vago perché dipende da:
- la grandezza dei pani,
- forno,
- se la pasta era più o meno asciutta….
* dopo aver fatto il "colpo di vapore" cioè, Cathy Ytac "Fare il pane" docet: versare nella
leccarda (teglia del forno, che dovrebbe avere sopra una griglia per poggiare la teglia di
cottura) un litro di acqua del rubinetto e richiudere lo sportello. Quando la temperatura
sarà di nuovo a 200° infornare.
Crema di piselli
Saturday, October 16, 2010
Pulire e tagliare la cipolla in pezzi (circa 8), metterla in una pentola di circa 23 cm di
128 cucinaamoremio
diametro, aggiungere i piselli, il dado o il sale, coprire il tutto con due dita d'acqua, girare
bene e far cuocere per circa 45 minuti (devono comunque risultare stracotti - se serve
aggiungere un poco d’acqua). Una volta cotti frullarli benissimo con un frullatore ad
immersione: non deve risultare minimamente granuloso. Pronta. Servire con un giro
d’olio extravergine (non c'è neanche un grammo di olio o burro nella ricetta) e con dei
crostini - fatti in forno naturalmente.
Con la macchina del pane: mettere nel cestello gli ingredienti nell’ordine: acqua e vino a
temperatura ambiente (lasciatene solo da parte 25g+25g che aggiungerete solo se
l’impasto fosse troppo secco), il lievito sbriciolato, la cipolla tritata, le barbe sminuzzate
finemente, zucchero o il dolcificante scelto, farina e l’olio per ultimo; far partire il
programma “impasto” (circa 1h e 30’). Lasciar lievitare la pasta nella macchina per altri
trenta minuti.
Con il robot: mettere nel bicchiere gli ingredienti nell’ordine: acqua e vino a temperatura
ambiente (lasciatene solo da parte 25g+25g che aggiungerete solo se l’impasto fosse
troppo secco), il lievito sbriciolato, la cipolla tritata, zucchero o il dolcificante scelto, farina
e l’olio per ultimo; accendere il robot e far andare agitandolo, sollevandolo e inclinandolo
in modo che prenda tutti gli ingredienti e si raccolga in una palla.
Far andare ancora per un minuto, estrarre, raccogliere in una palla, spianarla in un
cerchio grande come una pizza o più, mettere sulla superficie le barbe di finocchio
cucinaamoremio 129
sminuzzate abbastanza finemente, portare il contorno veerso il centro, formare un'altra
volta una palla e rilavoratela giusto per distribuire il finocchio. Metterla in una ciotola
molto grande, coperta da un coperchio e farla lievitare per un paio d’ore.
Con l’impastatrice: stesso procedimento della macchina del pane tranne che alla fine
delll'impasto si deve raccogliere l'impasto a palla, metterla in una ciotola molto grande,
coperta da un coperchio e farla lievitare per un paio d’ore.
A mano: impastare tutti gli ingredienti dopo aver sbriciolato il lievito, portato l’acqua e il
vino a temperatura ambiente e averne lasciato da parte 25g+25g (usandoli solo se
l’impasto risultasse troppo secco), la cipolla tritata, le barbe dei finocchi e mettendo l’olio
per ultimo.
Impastare per almeno un quarto d’ora, sbattere violentemente l’impasto sul piano di
lavoro. Lavorare per altri 5 minuti, formare una palla, metterla in una ciotola molto
grande, coperta da un coperchio e farla lievitare per un paio d’ore.
Dopo di che (qualsiasi sia i procedimento usato fin qui) prendere la palla, sgonfiarla –
perché avrà raddoppiato il suo volume – rimpastarla e dividerla in 2 filoni che metterete in
una teglia distanti circa 8 cm uno dall’altro.
Fare con un coltello molto affilato o con un taglierino/cutter (roba da cartoleria), o con una
lametta da barba (mica lo so se esistono ancora), 3 incisioni leggermente inclinate su
ogni filone, coprire con un’altra teglia e lasciar lievitare un'altra ora. A questo punto
dovrebbero essere cresciuti di volume, quindi infornare e cuocere a 220° per circa 45
minuti.
Polentini
Monday, October 18, 2010
130 cucinaamoremio
150 g di fecola di patate
150 g di farina di mais fine (Fioretto)
100 g uvetta
50 g di mandorle
90 g di zucchero di canna
½ bustina di lievito
100 g di latte scremato (o 50g latte intero + 50g acqua)
75 g di olio di girasole
Mettere a bagno l’uvetta in acqua tiepida per mezz’ora. Sbattere lo zucchero con l’olio
per 5 minuti, aggiungere la fecola, la farina di mais e il lievito setacciati insieme, il latte o
latte/acqua (non tutto insieme), le mandorle tritate molto finemente unendo quando si
tritano un cucchiaino di zucchero perché perderanno dell’olio.
Impastare e se il composto fosse troppo duro, unire dell’acqua.
Formare delle palline un po’ più grandi di ciliege, schiacciarle e infilarci al centro qualche
lamella di mandorle. Deve rimanere tra un biscotto ed un altro circa 2 cm.
Infornare a 170° per 20/25 minuti (se si colorissero troppo, coprirli con un foglio di
alluminio e continuare la cottura).
Crema di finocchi
Tuesday, October 19, 2010
cucinaamoremio 131
1 kg di finocchi
due manciate di “barbe” di finocchio
1 cucch.no di maizena (al limite farina)
200 gr di latte scremato*
1 cucch.no di dado vegetale biologico (io fatto in casa*)
acqua q.b.
sale grosso
Lessare i finocchi con una piccola manciata di sale grosso. Arrivati a cottura, lasciare
l’acqua con cui sono stati lessati fino quasi a coprirli, aggiungere il cucchiaino di dado, il
cucchiaino di maizena sciolto in un bicchiere con due dita d’acqua, unire il latte e passare
con il frullatore ad immersione per almeno un minuto.
Far cuocere per cinque minuti ancora per far ispessire la crema.
Una volta spento unire le “barbe” sminuzzate.
Io non l’ho messo a tutta la crema perché non è gradito, ma una volta servita la mia
porzione, ho messo del pepe bianco macinato di fresco e un po’ grosso.
Buon appetito. (Io continuo a dirlo anche se ultimamente è diventata maleducazione).
Partecipoa:
132 cucinaamoremio
Torta di Pere (no uova)
Thursday, October 21, 2010
E' una torta per l'intolleranza alle uova che già avevo inserito, ma ora devo rimetterla
perché il regolamento di questa raccolta a cui partecipo vuole così.
in collaborazione con
3 pere
130g di farina
100g di zucchero di canna
30g di burro
1 tazza di farina di cocco
½ tazza di uvetta
1 bustina di lievito
Vellutata di zucchine
Thursday, October 21, 2010
cucinaamoremio 133
1 kg di zucchine 1 cipolla bionda
1 cucchiaio scarso d’olio extravergine d’oliva
1 cucchiaio di dado biologico (io fatto in casa*)
Far soffriggere in una pentola la cipolla tagliata a pezzetti nell’olio. Quando è diventata
trasparente aggiungere le zucchine pulite e tagliate in tre pezzi e ogni pezzo a tagliato a
metà. Farle rosolare un attimo dopodichè aggiungere acqua fino a coprirle, aggiungere
anche il dado, mescolare in modo che si sciolga tutto. Coprirle e farle lessare.
A cottura ultimata frullare direttamente nella pentola. Se fosse troppo denso aggiungere
acqua, frullare di nuovo, far andare ancora sul fuoco per 2 minuti e servire.
Non scrivo...
Friday, October 22, 2010
...sto cucinando.
Domani vado nella mia casa in campagna dove già da due giorni è cominciata la raccolta
delle olive.
134 cucinaamoremio
raccoglie. Fosse per me andrei dall'inizio, ma mia figlia non salta assolutamente un
giorno di scuola (forse ha paura che la vengono a prendere i Carabinieri e la portano in
prgione).
Devo fare: Pizza di polipetti, Pizza di scarola, un Pan Brioche, una Sbriciolata di mele e,
perché no, un pane. Non sarà troppo? Comunque non faccio tutto da sola. C'è la mitica
Rosa che mi aiuta. Chi ce la farebbe sennò.
Cake di pistacchi
Tuesday, October 26, 2010
cucinaamoremio 135
Muffin di zucca
Tuesday, October 26, 2010
Sono gli stessi ingredienti della torta di zucca, ma cambiano il procedimento e la cottura.
Con queste dosi verranno +o- 16 muffin.
250 gr di farina 150 gr di zucchero + 1 cucchiaino per le noci/nocciole 4 cucch. di olio 2
uova 500 gr circa di zucca 100 gr di noci (o nocciole) 50 gr di gocce di cioccolato 1
cucch.no di cannella 1 pizzico di noce moscata 1 pizzico di coriandolo (facoltativo) 1
bustina di lievito per dolci 1 pizzico di sale
In una ciotola unite tutti gli ingredienti secchi setacciati (farina, lievito, cannella, noce
moscata e coriandolo e zucchero, sale) e nell'altra invece quelli liquidi (olio, uova e la
zucca lessata e passata in un passaverdure o schiacciata con una forchetta): versate i
secchi nei liquidi, aggiungete le noci/nocciole che avrete tritato grossolanamente in un
robot con il cucchiaino di zucchero e mettere in un padellino a secco finché le
noci/nocciole non si sono leggermente tostate e lo zucchero leggermente caramellato
(tipo pralinato).
Unire anche le gocce di cioccolato o molto lentamente amalgamate il tutto (mi sembra di
aver letto da qualche parte: 15 giri, non di più, in maniera da muovere il meno possibile
l'impasto cosicché non si formi il glutine per evitare che vengano gommosi). Riempire con
il composto ottenuto dei pirottini (formine di carta da muffin) messi in una teglia da muffin
(se non avete la teglia vanno benissimo le formine piccole usa e getta tipo “creme
caramel”)* basta che i pirottini di carta siano contenuti in qualcosa di rigido altrimenti in
cottura si "spatasceranno" - voce del verbo "spatasciare". Cuocere a 175° per 25 minuti.
* Per aiutarsi a riempire i pirottini con il composto è comodissimo il cucchiaio del gelato
che fa le palline, quello con la molla.
E' un ricordo della mia gioventù (l'ho rifatta perhé non andavo mai a Gaeta per
prenderla).
La ricetta me l'ha data una mia amica di Gaeta e internet mi ha dato una mano.
Questa e la "Pizza di scarola" sono la prova che non bisogna mangiare ostriche per
essere felici.
Per la pizza:
600 g di farina “0” (o meglio 300g “0” + 300g Manitoba)
300 ml di acqua 25 g d'olio e.v.o.
136 cucinaamoremio
20 g di zucchero o malto o miele
25 g lievito di birra fresco
Per il ripieno:
800g/1kg di polipetti
1 bottiglia (800 g) di polpa di pomodoro
150 g (+o-) di olive di Gaeta denocciolate
4 spicchi d'aglio
1 peperoncino
olio extavergine d’oliva
1 bicchiere di vino bianco
acqua q.b.
sale q.b.
Emulsione:
1 cucchiaio di olio extavergine d’oliva
1 cucchiaio d’acqua
sale q.b.
Con la mdp: mettere nel cestello gli ingredienti nell’ordine: acqua a temperatura ambiente
(lasciatene solo da parte 50g che aggiungerete solo se l’impasto fosse troppo secco),
lievito sbriciolato, zucchero o il dolcificante scelto, farina e l’olio per ultimo; far partire il
programma “impasto” (circa 1h e 30’). Lasciar lievitare la pasta nella macchina per altri
trenta minuti.
Con il robot: mettere nel bicchiere gli ingredienti nell’ordine: acqua a temperatura
ambiente (lasciatene solo da parte 50g che aggiungerete solo se l’impasto fosse troppo
secco), lievito sbriciolato, zucchero o il dolcificante scelto, farina e l’olio per ultimo;
accendere il robot e far andare agitandolo, sollevandolo e inclinandolo in modo che
prenda tutti gli ingredienti e si raccolga in una palla.
Far andare ancora per un minuto, estrarre, raccogliere in una palla e metterla in una
ciotola molto grande, coperta da un coperchio e farla lievitare per un paio d’ore.
Con l’impastatrice: stesso procedimento del robot tranne che non si deve muovere nulla.
A mano: impastare tutti gli ingredienti dopo aver sbriciolato il lievito, portata l'acqua a
temperatura ambiente e averne lasciata da parte 50g (usandola solo se l’impasto
risultasse troppo secco) e mettendo per ultimo l’olio.
Impastare per almeno un quarto d’ora, sbattere violentemente l’impasto sul piano di
lavoro. Lavorare per altri 5 minuti, formare una palla, metterla in una ciotola molto
grande, coperta da un coperchio e farla lievitare per un paio d’ore.
Ora: Riprendere l'impasto in qualsiasi modo sia stato fatto, sgonfiarlo, impastarlo di
nuovo e dividere la pasta in 2/3 e 1/3 abbondante. Stesa con il matterello la parte più
grande, foderarci una teglia “usa e getta” da otto porzioni (mi sembra 33x43, boh, ora
non ce l’ho). Tendetela tanto facendo sbordare abbondantemente la pasta (effetto
tamburo – rimarrà cioè sollevata da fondo).
Nel frattempo preparate il ripieno: fare il soffrito aglio/olio/peperoncino (senza bruciare
l'aglio - please!) aggiungere a fuoco vivo i pollipetti tagliati a pezzetti di 1/2cmm; sfumare
con il vino bianco e poi aggiungere la polpa di pomodoro, abbassare il fuoco e far cuoc
ere fino a che i polipetti non sono cotti (circa 1/2 ora).
cucinaamoremio 137
Salare , girare e spegnere.
Versare tutto il ripieno nel “tamburo” (il peso farà in modo che la pasta si assottiglierà
ancora di più).
Prendete il terzo di pasta e spianatelo sottile con il matterello, coprite la teglia (sempre
“effetto tamburo”).
Sigillate bene il contorno e con delle forbici tagliare il bordo a filo della teglia (eliminate
più pasta possibile ripiegando solo il minimo iondispesabile- altrimenti la pizza diventa un
mattone).
Mettere da parte i ritagli di pasta (fateci dei panini), e rimboccare il bordo della pizza
all’interno della teglia creando un “cornicione” (piccolo).
Create ora l’emulsione: prendete gli ingredienti, sbatteteli in modo da amalgamarli
(metteteli in un barattolo, chiudete e agitate fortissimo per 30 secondi), quindi stendeteli
sulla pizza.
Infornare e cuocere a 220° per circa 45 minuti.
Preparazione
Mettere tutti gli ingredienti (1 bicchierino di liquore solamente) in un robot. Azionare la
macchina e farla andare agitandola, sollevandola, shakerandola, in modo che prenda tutti
gli ingredienti e fino a quando il composto sarà tipo delle briciole (circa 3 minuti).
Provate se è giusto il composto: pizzicate tra pollice ed indice e vedete se le briciole si
uniscono in una pasta, se così non fosse aggiungete ancora un poco di liquore e fate
andare ancora il robot.
Se invece fosse pronto, versatelo in una ciotola, modellatelo in una palla e mettete a
riposare in frigo per mezz’ora fatto su con della pellicola.
Per una crostata: riprendere l’impasto, dividetelo a metà e dopo aver oliato pochissimo
una teglia da circa 24cm con un pennello o con della carta da cucina (fatelo anche se vi
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sembra superfluo, serve per la conduzione del calore – l’ha detto Luca Montersino…)
mettete 2/3 di una metà (l’altra metà fateci un’altra crostata, dei biscottini, surgelatela – si
può fare) nella teglia e con le mani schiacciatela e lavoratela fin o a foderare il fondo e
anche il bordo.
Con un coltello (possibilmente di plastica… la teglia e vostra però sarebbe un peccato
inciderla) o con una rotella liscia della pizza, rifilate il bordo in modo che non sia piu alto
di tre centimetri, impastate - velocemente e senza aggiungere tanta farina - i ritagli con il
terzo di pasta, spianateli non pi sottili di 3 mm, tagliate delle strisce e dopo aver messo il
ripieno che volete, fate la griglia (non a 90°... please).
Infornate a 180° per 35’ (la cottura dipende sempre dal forno, si può arrivare anche a 45’
- alzando la crostata il fondo non deve essere giallo pallido, né carbonizzato, ma biondo
dorato).
N.B. Se vi fosse avanzata un poco di pasta, fateci una striscia in più (per un grafico è una
follia… ma la maggior parte delle persone normali non se ne accorgerà), una pallina al
centro prima di infornarla, datela al cane. Ma NON mangiatela assolutamente… altrimenti
non è più “light”!
Cake/Torta di zucca
Tuesday, November 09, 2010
250 gr di farina
150 gr di zucchero + 1 cucchiaino
4 cucch. di olio
2 uova
500 gr circa di zucca
100 gr di noci (o nocciole)
50 gr di gocce di cioccolato
1 cucch.no di cannella
1 pizzico di noce moscata
1 pizzico di coriandolo (facoltativo)
1 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale
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Lavorare le uova con lo zucchero e il pizzico di sale fino a che non sono diventate color
crema e raddoppiate di volume.
Aggiungere la farina, il lievito e le spezie setacciati e le noci/nocciole (prima tostate in un
padellino senza niente per circa un minuto e poi tritate con un robot dopo avere aggiunto
il cucchiaino di zucchero per assorbirne l’olio che tirano fuori una volte tritate).
Mescolare delicatamente dal basso verso l’alto (possibilmente con una spatola in
silicone/leccapentole/marisa… fondamentale… compratene una – io ne ho circa 30).
Versare il composto in uno stampo da plumcake oliato con un pennello o con della carta-
cucina.
Cuocere a 170° per 55 minuti. Tirare fuori dal forno. Infilzare al centro con uno stecchino,
se lo stecchino una volta tolto risulta pulito… allora la torta è pronta.
Fatela raffreddare fino a che la teglia si può maneggiare a mani nude (circa mezz’ora),
sformatela e mangiatela.
Preparazione
Mettere gli ingredienti (1/4 di vino solamente) nel robot. Farlo andare agitandolo,
sollevandolo, shakerandolo, in modo che prenda tutti gli ingredienti e fino a quando il
composto sarà tipo delle briciole (circa 3 minuti).
Provate se è giusto l’impasto: pizzicate tra pollice ed indice e vedete se le briciole si
uniscono in una pasta, se così non fosse aggiungete ancora un poco di vino e fate
andare ancora il robot.
Se invece fosse pronto, versatelo in una ciotola, riunitelo in una palla e mettetelo a
riposare in frigorifero per circa mezz’ora avvolto da della pellicola.
Per una torta salata: riprendere l’impasto, dividetelo a metà e dopo aver oliato
pochissimo una teglia da circa 24cm con un pennello o con della carta da cucina (fatelo
anche se vi sembra superfluo, serve per la conduzione del calore – l’ha detto Luca
Montersino…) mettete 2/3 di una metà (l’altra metà fateci un’altra torta salata, dei
biscottini, surgelatela – si può fare) nella teglia e con le mani schiacciatela e lavoratela fin
o a foderare il fondo e anche il bordo. Con un coltello (possibilmente di plastica per non
rovinare la teglia) o con una rotella liscia della pizza, rifilate il bordo in modo che non sia
più alto di tre centimetri, impastate - velocemente e senza aggiungere tanta farina - i
ritagli con il terzo di pasta, spianateli non più sottili di 3 mm, tagliate delle strisce e, dopo
aver messo il ripieno scelto, fate la griglia. Spennellate con un poco di latte e infornate a
180° per 35’ (la cottura dipende sempre dal forno, si può arrivare anche a 45’ – alzando
la crostata il fondo non deve essere giallo pallido, né carbonizzato, ma biondo dorato).
N.B. Ripeto (è la stessa nota di "pasta frolla light"):«Se vi fosse avanzata un poco di
pasta, fateci una striscia in più (per un grafico è una follia… ma la maggior parte delle
persone normali non se ne accorgerà), una pallina al centro prima di infornarla, datela al
cane. Ma NON mangiatela assolutamente… altrimenti non è più “light”!».
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Muffin “oki”
Wednesday, November 10, 2010
Sono muffin presi dal sito "cucinaitaliana.it" che ora non esiste più (parliamo di circa 7
anni fa). Li chiamo io così perché "oki" in greco vuol dire "senza", infatti sono senza
burro, senza latte, senza uova e senza zucchero bianco raffinato.
Sono fantastici! Non dico che siano sani... ma sicuramente sono un’ottima colazione per i
vostri bambini (e x voi).
Ingredienti:
500 gr farina
100 gr. di zucchero di canna (muscovado o dulcita)
1 bust. di lievito in polvere
1/2 cucchiaino di sale
225 ml latte di soia
70 ml olio di oliva
Procedimento:
Accendete il forno a 200° e imburrate lo stampo apposito (è uno stampo rettangolare con
12 o 14 buchi tipo vaschette rotonde).
In una ciotola mettete i primi 4 ingredienti facendo un buco in mezzo; in un altra ciotola
mescolate bene il latte e l'olio. Versate il tutto nel buco fatto nella farina, amalgamate
rapidamente aiutandovi con una forchetta, girando 12 volte ottenenendo un impasto
omogeneo (va bene anche se ha qualche grumo).
Versate il composto ottenuto nelle vaschette imburrate/oliate col pennello riempite per tre
quarti (è molto comodo per questa operazione il cucchiaino dosatore per gelati – quello
con la molla che fa le palline). Infornate subito per 20-25 minuti fino a quando
risulteranno belli dorati. Fuori dal forno, sformateli subito aiutandovi con una spatola e
serviteli caldi.
n.b. Se volete, potete aggiungere all'impasto 2 cucchiai di albicocche secche a pezzetti
oppure 200 gr di mirtilli oppure100gr di gocce di cioccolato.
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Torta "quaellà" di farina di castagne
Saturday, November 13, 2010
Prendendo un po’ qua e un po’ là tra internet, la mia collezione di ricette prese dai
giornali e i libri di cucina, è nata questa torta. Provata, fatta, mangiata e molto
apprezzata.
La rifarò e questa volta ci metterò i canditi d’arancia (tanto mia figlia se la torta non è di
cioccolato non la mangia).
Ingredienti per 4 porzioni 200 g di farina di castagne
100 g di farina 00
3 uova
250 g di ricotta
150 g di zucchero di canna
100 g di pinoli
100 g di uvetta
arancia candita (io non l'ho messa)
50 g di rum
vaniglia vera
cannella
buccia d’arancia bio grattata
1 bustina di lievito
un pizzico di sale
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Ingredienti:
2 kg tra arance, limoni e mapo (incrocio tra mandarino e pompelmo) non trattati
3 mele (per la pectina)
1 kg di zucchero di canna
200 gr di Cointreau
100 gr pinoli tostati (mi raccomando "tostati" - né "crudi" né "bruciati")
100 gr di canditi (cedro o limone o arancio ma interi e BUONI, e FRESCHI)
buccia grattata di 4 dei frutti non trattati
1 stecca di cannella (circa 10 cm)
Procedimento:
Sbucciare tutti i frutti, solo di 4 grattugiare la buccia e mettere da parte. Tagliare a pezzi e
togliere tutti i semi. Sbucciare anche le mele e metterle a pezzi in una insalatiera grande
insieme agli agrumi, lo zucchero, la cannella ben sbriciolata e i canditi fatti a pezzetti.
Mischiare bene in modo che lo zucchero tocchi tutto e lasciare a macerare per 24 h fuori
dal frigorifero mescolando 4/5 volte.
Passato questo tempo aggiungere il liquore e le bucce grattugiate che avrete conservato
coperte in frigorifero, frullare bene con un frullatore ad immersione in modo che non ci
siano più frutti interi e pezzetti di cannella.
Far bollire per circa una mezz’ora (melius-um abundare quam deficere) mescolando ogni
tanto altrimenti si attacca al fondo, fino a che la marmellata non supera la “prova
piattino”*.
Unire ora i pinoli tostati in un padellina a secco – cioè senza liquido - fino a che non si
saranno imbionditi (circa 1 minuto muovendoli). Far andare ancora per 1 minuto
mescolando bene, spegnere ed invasare dopo aver sterilizzato** barattoli e coperchi in
acqua bollente e una volta chiusi i barattoli capovolgerli.
* La “prova piattino” consiste nel prendere una cucchiaiata dalla marmellata che bolle,
versarla al centro di un piattino messo nel freezer per 10 minuti, spanderla un pochino,
contare fino a 10, passare velocemente un dito al centro dividendola in due, inclinare a
90 gradi il piattino (in modo che una macchia sia sopra ed una sia sotto),… se le due
macchie restano separate la marmellata è pronta, se si uniscono vuol dire che è troppo
liquida, quindi deve cuocere ancora. ** Per la sterilizzazione dei vasetti e dei coperchi
basta farli bollire in una pentolaper una ventina di minuti, togliere dalla pentola scolando
tutta l’acqua e metterli in forno ventilato a 100° per 10 minuti; oppure solo per i vasetti:
mettere i vasetti ben lavati, scolati, vuoti e dritti in una teglia in forno a 90° per 90’
(facilissimo da ricordare: 90-90), i coperchi sempre bolliti.
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Ora (8 marzo 2012) la vedrei perfetta per farcire un dole dove ci sono tante uova (vedi
pan di spagna et similia); o proprio per gli intolleranti...
1 lt di latte scremato
50 gr di burro
100 gr di farina*
80 gr di zucchero
* La farina può essere sostituita con uguale quantità di amido di mais (per intolleranze o
semplici avversioni vs glutine).
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...e a febbraio 2012 anche al Contest di Valentina:
cucinaamoremio 145
Sbucciate le patate, tagliatele a pezzi e lessatele. Scolatele e passatele allo
schiacciapatate. Accendete il forno e portate la temperatura a 200°. Oliate o imburrate
(burro fuso) con un pennello una tortiera rotonda e cospargetela con poco pangrattato.
Se il cocco non è fresco ma disidratato, mettetelo a bagno con acqua (circa un
bicchiere). In una tazza a parte fate rinvenire l’uvetta nel liquore e in poca acqua dopo
averla sciacquata bene con acqua tiepida (le attenzioni igieniche dei produttori di uvetta
non sono proprio il massimo).
Montatete le uova con lo zucchero. Un quarto di questo composto unitelo alle patate, la
farina setacciata con il lievito, il pizzico di sale, la cannella, l’uvetta, il cocco (scolato e
strizzato), i pinoli (tostati precedentemente in un padelllino a secco) e il cioccolato in
piccoli pezzi. Una volta miscelato unire gli altri 3 quarti del composto di uova e zucchero
mescolando con cura dal basso verso l'alto e girando la ciotola.
Travasate l’impasto nella tortiera e cuocete in forno per 20 minuti. Abbassate la
temperatura a 160° e date altri 30 minuti di cottura.
Sfornate, lasciate intiepidire e toglòiere dalla teglia solo dopo che si è raffreddata
(almeno 10 minuti).
E' presa circa 5 anni fa da un libro di Lisa Biondi(La mitica. Ma chi è? Qualcuno l'ha mai
vista? Mah!) e una volta scoperta la facciamo almeno 1 volta al mese nei lunghi freddi
inverni (siamo a Roma, ma per me sono pur sempre "lunghi e freddi inverni"...voglio il
mare, il caldo, le vacanze, la Sardegna, la Puglia, la Sicilia... Aiuto.)
500 g di patate
500 g di bietole
olio extravergine d’oliva
1 cipolla
peperoncino
¼ di litro di brodo
sale
Staccate le foglie delle biete dalle coste e lavate entrambe separatamente e asciugatele.
Tagliate le coste a pezzetti di circa 2 centimetri. Sbucciate e lavate le patate e tagliatele a
cubotti, affettate la cipolla.
Versate un poco d’olio e.v.o. nella padella e fate un soffritto di cipolla e peperoncino.
Fateci insaporire le biete e le patate per qualche minuto, versate il brodo bollente,
mettete il coperchio e cuocete a fuoco basso per cira 20 minuti.
Aggiungete le foglie tagliate a pezzetti e proseguite la cottura per altri 15 minuti
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mescolando di tanto in tanto.
A questo punto spegnete il fuoco e schiacciate le patate con una forchetta, mescolate e
riaccendete il fuoco per altri 2/3 minuti mescolando in modo che l’amido delle patate
renda la zuppa un po’ più cremosa. Servite.
...e anche a:
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Con questa ricetta partecipo al Contest "Le Castagne" di CookingShop.
Ingredienti
200 g di farina di castagne 100 g di farina 00 3 uova 250 g di ricotta 75 g di zucchero di
canna (Dulcita o Muscovado) 80 g di pinoli tostati 100 g di marmellata di arancia (io
questa) arancia candita 50 g di Cointreau 2 arance biologiche 1 bustina di lievito un
pizzico di sale
Preparazione Montare le uova a temperatura ambiente con lo zucchero e il pizzico di
sale finché il volume non raddoppia. In un’atra ciotola mettere la ricotta, il liquore, la
marmellata e il succo di una arancia dopo averne grattugiato la buccia, la buccia di
questa e dell'altra arancia. Con un frullatore ad immersione frullare tutto in modo da
avere un composto abbastanza liquido ed omogeneo (usare il succo dell'altra arancia
solo se il composto fosse troppo duro - altrimenti quando la torta è in forno... bevetelo -
c'è tanta vitamina C e poche calorie... è concesso... "sepoffà"). Unire ora il composto di
uova e quello di ricotta con molta cura, mescolando dal basso verso l’alto in modo che le
uova non si smontino e fino ad ottenere un impasto ben amalgamato. Versare le farine a
pioggia precedentemente setacciate con il lievito sempre mescolando con gentilezza (e
per favore) dal basso verso l’alto e girando la ciotola. Unire per ultimi i pinoli dopo averli
tostati in un padellina a secco (devono solo “sudare”, non brunirsi), l’arancia candita e la
buccia grattugiata delle due arance e amalgamare il tutto delicatamente (uffa - moh lo
prendo e lo sbatto per terra).
Versare in una tortiera e cuocere in forno a 180° per 35 minuti. Sformare dopo averla
fatta raffreddare e spolverare di zucchero a velo. Servire Io l’ho messa in una tortiera
quadrata e quando si è raffreddata l’ho spolverata di zucchero a velo e l’ho tagliata a
pezzotti 5x5 (tipo Brownies). E’ l’ideale per una festa e per portarla da qualche parte
148 cucinaamoremio
(così posso assaggiare e so quello che porto).
Impastare con un mixer o impastatore con il gancio a foglia tutti gli ingredienti per la
pasta (se serve aggiungere un poco di latte) e fatela riposare per 30 minuti in frigorifero.
Stendete la pasta con uno spessore di 4/5 centimetri; con metà della pasta fate delle
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crostatine piccole (io ho usato gli stampini dei muffin)riempite di marmellata senza fare la
griglia, ma con al centro un piccolo fiorellino fatto con un taglia-biscotti o con una
bocchetta a stella del "sac a poche"i; con l’altra metà fare dei fagottini (o raviolini…)
ripieni con la marmellata e con sopra lo stesso fiorellino.
Spennellate con del latte la superficie e infornate a 170° per 15-20 minuti (separatamente
linzerine e linzerini perché hanno tempi di cottura un po’ diversi. Dipende tutto dal vostro
forno).
Far raffreddare e spolverare di zucchero a velo.
Emulsione:
1/3 di bicchiere di olio extavergine d’oliva
1/3 di bicchiere acqua
1 cucch.no di sale grosso
Con la macchina del pane: mettere nel cestello gli ingredienti nell’ordine: acqua a
temperatura ambiente (lasciatene solo da parte 50g che aggiungerete solo se l’impasto
fosse troppo secco), lievito sbriciolato, zucchero o il dolcificante scelto, farina e l’olio per
ultimo; far partire il programma “impasto” (circa 1h e 30’).
Con il robot: mettere nel bicchiere gli ingredienti nell’ordine: acqua a temperatura
ambiente (lasciatene solo da parte 50g che aggiungerete solo se l’impasto fosse troppo
secco), lievito sbriciolato, zucchero o il dolcificante scelto, farina e l’olio per ultimo;
accendere il robot e far andare agitandolo, sollevandolo e inclinandolo in modo che
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prenda tutti gli ingredienti e si raccolga in una palla.
Far andare ancora per un minuto, estrarre, lavorare a mano per un minuto, raccogliere di
nuovo in una palla e metterla in una ciotola molto grande, coperta da un coperchio e farla
lievitare per un paio d’ore.
Con l’impastatrice: stesso procedimento del robot tranne che non si deve muovere nulla.
A mano: impastare tutti gli ingredienti dopo aver sbriciolato il lievito, portato l’acqua a
temperatura ambiente e averne lasciato da parte 50g (usandolo solo se l’impasto
risultasse troppo secco) e mettendo per ultimo l’olio.
Impastare per almeno un quarto d’ora, sbattere violentemente l’impasto sul piano di
lavoro. Lavorare per altri 5 minuti, formare una palla, metterla in una ciotola molto
grande, coperta da un coperchio e farla lievitare per un paio d’ore.
Dopo almeno 1 ora e mezza o comunque in qualsiasi modo siate arrivati a questo
punto...
Vellutata di zucca
Wednesday, November 24, 2010
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1 kg di zucca
1 cipolla bionda
1 cucchiaio d’olio extravergne d’oliva
1 cucchiaio di dado biologico (io fatto in casa*)
Far soffriggere in una pentola la cipolla tagliata a pezzetti nell’olio. Quando è diventata
trasparente aggiungere la zucca sbucciata, tagliata a pezzettoni e lessata molto al dente.
Farla rosolare un attimo dopodichè aggiungere acqua fino a coprirle e il dado, mescolare
in modo che si sciolga tutto.
Coprire e far cuocere per un’altra mezz’ora. A cottura ultimata frullare direttamente nella
pentola con il frullatore ad immersione (se fosse troppo denso aggiungere acqua e
frullare di nuovo), far andare ancora sul fuoco per 2 minuti e servire.
N.B. Naturalmente è perfetta con dei crostini (tostati tipo bruschetta, non fritti), una
spolverata di parmigiano e una “C” d’olio (sarebbe “mezzo giro d’olio”). E’ meno dietetica
ma perfetta.
Ingredienti:
farina integrale g 250
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farina manitoba (americana) g 250
burro g 60
zucchero di canna Demerara g 100
latte scremato g 200 o più
lievito di birra fresco g 25 (un cubetto)
1 uovo
buccia grattugiata di due limoni o di due arance biologiche
un pizzico di sale
Per lucidare:
1 uovo
Per farcire:
cioccolata da spalmare
o
marmellata (io marmellata di zucca)
o
miele
Fatta questa operazione per tutti, posizionarli ben distanzia sulla teglia su di un foglio di
carta da forno, spennellarli con il secondo uovo dopo averlo sbattuto, coprirli con una
teglia profonda o con una pentola e sopra la teglia rivoltata mettere un bollitore, una
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pentola, una padella… qualcosa che sia bollente.
Dopo circa 45 minuti, saranno cresciuti e si potranno infornare a 190° per 15’/20’.
Una volta cotti si possono spolverare con zucchero a velo o lucidare con un cucchiaino di
marmellata di albicocche sciolto in 1/2 bicchiere di acqua tiepida e passata nel colino.
Se invece non si vogliono farcire perché si preferisce tagliarli a metà e farcirli dopo si
salta la parte colorata e si procede come da spiegazione. Rimane valido il discorso di
"spolverarli" o "lucidarli".
N.B.
Se non avete la macchina del pane usate un robot meglio se con le lame in plastica o lo
sbattitore a mano con le due spirali, o la planetaria con il "gancio" o con la "foglia" o se vi
volete punire… tutto a mano.
Caprese “sprint”
Wednesday, December 01, 2010
E’ una “torta caprese” (non mi sono inventata niente), light (per quanto possa essere
“light” una torta al cioccolato – non “cacao” ma “cioccolato”).Lo “sprint” le è dato
dall’utilizzo (assolutamente ben mascherato) dei canditi d’arancia… dunque… è nata una
torta, ottima, senza farina, con un profumo d’arancia perfetto per il Natale.
Ingredienti:
300 gr di mandorle
300 gr di cioccolato fondente (non oltre il 70%)
200 gr. di zucchero
6 uova
60 gr di burro
60 gr fecola di patate
100 gr di canditi (freschi) d’arancia
vaniglia (l’inerno di un bastoncino non la bustina!)
1 bicchierino di Cointreau o di Amaretto
1 bustina di lievito
1/2 cucchiaino di sale
Procedimento:
Montare le uova messe precedentemente a temperatura ambiente per almeno ½ ora,
con lo zucchero del quale avrete tenuto da parte un cucchiaio e il pizzico di sale. Devono
raddoppiare il loro volume: gonfie,sode e pallide (ci vorrà almeno 20 minuti se fate a
mano).
Sciogliete il cioccolato a bagnomaria o con il microonde, aggiungete a filo alle uova
mescolando con mota cura dal basso verso l’alto. (ora - 8/3/2012 - non lo scioglierei ma
bensì lo metterei a pezzetti insieme alle mandorle, ecc. e lo ridurrei ad una granella)
Ora con un robot frantumate le mandorle dopo aver aggiunto il cucchiaio di zucchero e la
fecola, non deve venire fuori una faina, deve essere tutto un poco più grossolano.
Sempre con il robot riducete i canditi in una pasta dopo aver aggiunto il burro
precedentemente fuso e il liquore.
Ora unite questi ultimi due composti nel composto di uova sempre con molta cura,
mescolando dal basso verso l’alto e girando la ciotola continuamente.
Imburrate/oliate una teglia da 26/28 cm, versate il composto (non lo sbattete per
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livellarlo) e cuocete nel forno già alla temperatura di 180° per 30’/35’ minuti (Dipende
tantissimo dal forno… controllate senza aprire mai per mezz’ora e poi tiratela fuori e
infilzatela al centro con uno stecchino).
Se esce pulito è pronta (non deve essere secca ma leggerissimamente umida – una volta
tirato fuori lo stecchino pulito poggiatelo sopra le labbra e sotto il naso, dove sono i
baffetti… li è una parte molto sensibile e si sente se è leggermente umido). Fate
raffreddare, sformate, spolverate di zucchero a velo e servite e soprattutto assaggiate…
Buona… Eh??
n.b. Non ho le foto perché ero fuori e quelle con il mio cellulare facevano pena.
Preparazione:
Grattare le carote a mano o nel mixer (non ricucetela ad una spiacevole poltiglia) e poi
asciugatele con carta da cucina. Montate le uova intere con lo zucchero finché il
composto non diventerà giallo pallidino e spumoso. Aggiungere la farina setacciata con il
lievito gradualmente e mescolando dal basso verso l'alto con una spatola. Incorporare
l’olio, la vaniglia le noci precedentemente frantumate in pezzi grossi e tostate.
Preriscaldate il forno a 180° ventilato e imburrate uno stampo da 26 o 28 cm, versare il
tutto in una teglia, abbassarlo a 175° e infornare per circa 40/45 minuti (non deve essere
secca ma un poco umidina).
Una volta fredda sformatela e spolveratela con zucchero a velo... volendo si può anche
fare la classica glassa/cremina sopra ma con la ricotta e lo zucchero passato al
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minipimer finché il tutto non risulta liscio, spalmare sulla torta e servire.
Occhi di gufo
Tuesday, December 07, 2010
Questi sono pasticcini che ho fatto quest'anno per Halloween. Sono veramente
semplicissimi, ma di grande effetto su grandi e piccini.
Sono meringhe (di ricette ce ne sono 1000 ed io sinceramente non mi ricordo quale ho
usato) comunque +o- sono fatte con:
3 bianchi d'uovo, zucchero bianco semolato, 1 bustina di zafferano in polvere, cioccolata
fondente (un "niente" serve solo come collante), gocce di cioccolato (una per ogni
occhio).
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150gr farina 00
100gr gherigli di noce
50gr gocce di cioccolato
80g lamponi (molto cari) o fragole, o fragoline, o frutti di bosco
1 pizzico di sale
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e premerli nella pasta.
Cuocere a 150° per 40’/45’ (l’interno deve risultare umido non secco). Lasciare
raffreddare e tagliare a quadrotti di circa 5cm.
Che dire!
Friday, December 10, 2010
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A me neanche piace il "foies gras". Ho sentito dire che porta una iella tremenda a chi lo
compra.
Lessare il cavolfiore con una piccola manciata di sale grosso. Una voltaa cotto al dente,
farlo a pezzetti rimettetre nell’acqua di cottura fin quasi a coprire i pezzi, aggiungere il
cucchiaino di dado, il cucchiaino di maizena sciolto in un bicchiere con due dita d’acqua,
unire il latte, il succo del mandarino e passare con il frullatore ad immersione per almeno
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un minuto.
Far cuocere per cinque minuti ancora per far ispessire la crema. Una volta spento,
impiagate e spolverate con il pepe bianco macinato di fresco e un po’ grosso. Potete fare
che se non avete il macinapepe che macina grosso: mettete i grani sul tagliere e batteteli
con un batticarne. Il profumo che ha il pepe macinato di fresco non ha nulla a
cheevedere con quello comprato già macinato.
Partecipo a:
Ingredienti
1 kg di zucca (al netto di buccia e semi)
400 gr di zucchero
buccia di un limone non trattato
Procedimento
Tagliare a pezzi la zucca mondata da buccia e semi. Lessatela al dente, scolatela bene e
nella stessaa pentola aggiungere lo zucchero e la buccia del limone e frullate con il
frullatore ad immersione fino a che non sono stati rotti tutti i pezzi di zucca.
Portare ad ebollizione e cuocere fino a che non sia raggiunta la giusta consistenza (non
più di un’ora).
Invasare bollente in vasi sterilizzati, chiudere con coperchi integri o nuovi e sterilizzati
anch’essi, capovolgere e rigirare solo quando sono raffreddati.
160 cucinaamoremio
Cake, Cocò e Cacaò
Tuesday, December 14, 2010
… che non è uno scioglilingua e neanche l’ultimo film di Walt Disney ma semplicemente
l’ennesimo cake, l’ennesimo cake al cacao, l’ennesimo cake al cacao e cocco. Ma in
quanto “n”simo… è “n” vote buono, semplice e genuino. E’ un “grande muffin” e come
tale la preparazione è tale e quale a quella dei muffin.
Quindi:
Ingredienti:
150 gr di farina 00
130 gr di zucchero
50 gr di cacao
1 bustina di lievito
50 gr di cocco disidratato
250 cc di latte scremato (50% intero + 50% acqua)
2 uova
un pizzico di sale
Preparazione:
Mettete i primi 4 ingredienti in una terrina dopo averli setacciati (non c’è bisogno di
setacciare anche lo zucchero) e mescolare bene.
Mettere a bagno il cocco nel latte per circa venti minuti.
In un’altrta terrina mettere le uova leggermete sbattute, il cocco con il latte e il pizzico di
sale. Mescolare energicamente (non più di 5 giri) e unite il contenuto del’altra terrina.
Mescolate con cura (se aveste una spatola sarebbe perfetto) per 12 volte e versate nella
teglia da plum-cake precedentemente imburrata/oliata e spolverata con pangrattato.
Infornare a 180° per 55 minuti.
Una volta sfornato, fatelo raffreddare e sformate. Spolverate di zucchero avelo e servite.
cucinaamoremio 161
Marmellata "tutti frutti"
Friday, December 17, 2010
Ingredienti:
2 kg di frutta fresca mista tra cui
3 mele (per la pectina)
1 kg di zucchero di canna
100 gr di Cointreau o Limonello
100 gr di Alchermes
cannella
canditi di ottima qual.
Procedimento:
Sbucciare tutti i frutti se non sono biologici. Tagliare a pezzi e togliere tutti i semi.
Sbucciare anche le mele e metterle a pezzi in una insalatiera grande insieme al resto,
allo zucchero, alla cannella e ai canditi fatti a pezzetti.
Mischiare bene in modo che lo zucchero tocchi tutto e lasciare a macerare per 24 h fuori
dal frigorifero mescolando 4/5 volte.
Passato questo tempo aggiungere i liquori e frullare bene con un frullatore ad
immersione in modo che non ci siano più frutti interi e pezzetti di cannella.
Far bollire per circa una mezz’ora (melius-um abundare quam deficere) mescolando ogni
tanto altrimenti si attacca al fondo, fino a che la marmellata non supera la “prova
162 cucinaamoremio
piattino”*. Spegnere ed invasare dopo aver sterilizzato** barattoli e coperchi in acqua
bollente e una volta chiusi i barattoli capovolgerli.
* La “prova piattino” consiste nel prendere una cucchiaiata dalla marmellata che bolle,
versarla al centro di un piattino messo nel freezer per 10 minuti, spanderla un pochino,
contare fino a 10, passare velocemente un dito al centro dividendola in due, inclinare a
90 gradi il piattino (in modo che una macchia sia sopra ed una sia sotto),… se le due
macchie restano separate la marmellata è pronta, se si uniscono vuol dire che è troppo
liquida, quindi deve cuocere ancora. ** Per la sterilizzazione dei vasetti e dei coperchi
basta farli bollire in una pentolaper una ventina di minuti, togliere dalla pentola scolando
tutta l’acqua e metterli in forno ventilato a 100° per 10 minuti; oppure solo per i vasetti:
mettere i vasetti ben lavati, scolati, vuoti e dritti in una teglia in forno a 90° per 90’
(facilissimo da ricordare: 90-90), i coperchi sempre bolliti.
cucinaamoremio 163
farina manitoba (americana) g 250
olio e.v.o. g 50
zucchero di canna Demerara g 50
miele g 50 (millefiori, o d’arancio, o d’eucalipto)
latte scremato g 200 +o -
lievito di birra fresco g 25 (un cubetto)
1 uovo
buccia grattugiata di due limoni o di due arance biologiche
un pizzico di sale
Per lucidare:
latte
Per farcire:
miele
Ma anche:
cioccolata da spalmare
o
marmellata
Per spolverare:
zucchero a velo
164 cucinaamoremio
salta la parte colorata e si procede come da spiegazione. Rimane valido il discorso di
"spolverarli" o "lucidarli".
N.B.
Se non avete la macchina del pane usate un robot meglio se con le lame in plastica o lo
sbattitore a mano con le due spirali, o la planetaria con il "gancio" o con la "foglia" o se vi
volete punire… tutto a mano.
Preparazione:
cucinaamoremio 165
Nella planetaria mettete il lievito sbriciolato, aggiungete il latte/acqua intiepidito, versate
le due farine, lo zucchero, un uovo alla volta, il rum, e per ultimi l’olio e il sale.
Lavorate a lungo, per formare una palla morbida che si stacchi dalle pareti.
Eventualmente, spolverate un poco di farina sui bordi ma non troppa altrimenti si alterano
le dosi e il risultato una volta cotto sarà duro.
Fatto questo impasto, trasferitelo in un contenitore infarinato, che non sia di vetro o
metallo freddo.
Io uso un contenitore in plastica infarinato a bordi alti coperto con un vassoio girato.
Mettere in luogo caldo, riparato (forno a microonde o forno spento).
Lasciatelo a lievitare per circa due ore.
Intanto sciacquate e ammollate l'uvetta in acqua tiepida, risciacquatela, strizzatela e
mettetela ad asciugare su carta da cucina.
Passate le due ore la pasta sarà raddoppiata, toglietela dal contenitore e rilavoratela per
sgonfiarla.
Allargatelo sul tavolo e impastateci l'uvetta infarinata, badando che si distribuisca bene
tenendone da parte una ventina di chicchi.
166 cucinaamoremio
200 g di farina
80 g di cocco disidratato 80 g di gocce di cioccolato
120 g di zucchero di canna Dulcita o Muscovado
1 uovo
1 cucchiaino di cannella
1 cucchiaino di lievito chimico
1 cucchiaio di rum
latte q.b.
1 pizzico di sale
Mescolate tutti gli ingredienti (il latte solo per ammorbidire, quindi non necessariamente
tutto).
Formare tre salsicciotti appiattiti larghi +o- 4 centimetri, appoggiatli sulla placca rivestita
con carta da forno o con un tappetino di silicone.
Cuocete per circa 35’ a 180°. Toglieteli dal forno e dalla teglia e fateli raffreddare. Una
voltaa freddi tagliateli con un coltello a lama liscia molto affilato, non schiacvcciandoli ma
facendo un movimento avanti/indietro come se il coltello fosse a seghetta, Le fette
devono essere sbieche e dello spessore di 1 cm.
Rimettete le fette tagliate sulla teglia in piedi lasciando tra loro lo spazio di un centimetro
circa.
Farle tostare alla stessa temperatura per circa 20 minuti.
cucinaamoremio 167
Cantucci al caffè “corretto”
Tuesday, December 21, 2010
Questa ricetta è una mia invenzione negli aromi ma alla base c’è una ricetta di tradizione.
600 gr di farina
2 uova
200 gr di zucchero
1 pizzico di sale
50 gr d’olio d’oliva
250 gr di noci
buccia di 1 limone bio
1 tazzina di caffè molto ristretto
1 bicchierino di liquore all’anice (Mistrà, Varnelli, Pastis, Pernod…)
buccia di 1 limone bio
1 cucchiaio raso di caffè solubile
1 cucchiaio raso di polvere di caffè
1 bustina di lievito in polvere
5 gr semi di anice
1 bustina di lievito in polvere
Impastare tutti gli ingredienti (dopo aver setacciato la farina con il lievito e “pestato” i semi
d’anice). Se il composto fosse troppo liquido aggiungere un poco di farina (senza
esagerare).
Formare 3 o 4 salsicciotti lunghi larghi circa 4cm e lunghi quanto vengono e metterli in
una teglia foderata con carta da forno o tappetino di silicone ed infornare per 25 minuti a
180°.
Tirare fuori dal forno e lasciar raffreddare un poco, tagliare obliquamente delle fette di un
centimetro e mezzo scarso (NON - come si potrebbe pensare - con un coltello a
seghetta, ma con un coltello normale, affilatissimo, facendo un movimento avanti/dietro,
NON schiacciandoli).
Rimetterle nella teglia e infornare di nuovo per 35 minuti a 160° per farli tostare
mettendoli in piedi ma con spazio tra una fetta e l'altra di circa un centimetro (un altro
modo se non dovete più usare il forno ed è sera: rinfornare i biscotti tagliati a 160°per 30
168 cucinaamoremio
minuti, spegnere il forno lasciandoli dentro e... buonanotte).
N.B. Se tutto il caffè della ricetta (solubile, polvere, caffè della macchinetta) fosse
decaffeinato sarebbe molto meglio.
Mirto umbro
Monday, January 10, 2011
Riporto fedelmente la ricetta del mirto che mi ha dato Paola, la sorella del mio pseudo-
cognato (pseudo perché mia sorella non è sposata in chiesa, nemmeno in comune, ma
nella vita si… avoglia se lo è). Cmq, la sorella di Marco, il compagno di mia sorella, si
chiama Paola e vive a Bologna ma è di Bari e mi ha insegnato a fare il liquore di mirto. Lo
facciamo ogni anno (io e Paola, il liquore di mirto) con le bacche dell’unico albero di Mirto
che abbiamo in campagna che è in Umbria (vicino Moiano/Chiusi/Città della Pieve). Tutto
ciò per spiegare il titolo della ricetta. Prolissa??
1 litro di alcool 250 gr. di bacche di mirto 1 litro di acqua 350 gr. di zucchero
Metti a bagno nell'alcool le bacche e lasciale macerare per tre settimane . Fai uno
sciroppo con l'acqua e lo zucchero e lascia raffreddare. Scola le bacche dall'alcool nello
sciroppo freddo . Puoi strizzare le bacche scolate in modo da recuperare un pò di polpa
(usa un paio di guanti in lattice altrimenti......) Quando saranno unificati sciroppo ed
alcool, metti nelle bottiglie filtrando il tutto un paio di volte. Dovresti riuscire a fare circa
due litri e mezzo di liquore. Buon lavoro .
cucinaamoremio 169
farete un figurone (certi ristoranti servono dei risotti – facendoseli pagare non poco – fatti
con il riso “parboiled”… Ho anche sentito dire "mhh, buono"... Orrore...).
Se invece ci fosse qualcuno che sa distinguere una cipolla da uno scalogno, un coltello
per il pane da uno per il prosciutto, un pelapatate da uno schiacciapatate...
Allora cambiate ricetta, oppure non lo invitate.
Ingredienti: riso Arborio o Baldo o Roma insomma tutti i tipi tranne: PARBOILED,
Basmati, Thai e Venere
zucchine funghi maizena o fecola parmigiano pepe nero al mulinello
RisoRisotto, perché è un “finto” risotto: è un riso lesso scolato molto-molto al dente
(importantissimo: tenere da parte un bricchetto – più o meno 300cc - di acqua in cui ha
bollito il riso) e finito di cuocere nella stessa pentola in cui ha bollito, senza più l'acqua,
girandolo e mantecandolo con le zucchine e i funghi cotti entrambe da soli e al dente,
aggiungendo piano piano l’acqua di cottura in cui è stato sciolto il cucchiaino di maizena
(fatelo andare un pochino altrimenti si sente la maizena).
Aggiungere il pepe nero macinato di fresco.
Rimantecare.
Spegnere.
Spolverata di parmigiano e senza girare, mettere un coperchio e servire dopo un minuto.
N.B. Mio padre e sua sorella, zia Ornella, sono milanesi e Campioni Mondiali di Risotto
(quello vero!).
Ora, spero che non leggano mai questa ricetta… se mai lo facessero: sono stata
momentaneamente posseduta dalla Parodi (Cotto e mangiato. Brrrivido!).
Scusate. E' tutta colpa sua!
GRAZIE!
Wednesday, January 12, 2011
Non inserisco una ricetta ma un disegno fatto al computer da mia figlia di buon augurio a
me, al blog, a tutti quelli che mi seguono e mi capiscono.
CAPISCONO IL MIO AMORE INCONDIZIONATO PER LA CUCINA.
Grazie Mia.
Dann
170 cucinaamoremio
Leckerli di Basilea
Thursday, January 13, 2011
Ricetta presa "integralmente" (lo so, non è da me, ma lei è un mito) dall'ultimo libro del
Cavoletto di Bruxelles:
cucinaamoremio 171
2 cucchiai di Kirsh
Preparazione
Tritare grossolanamente le mandorle. Mescolare la farina con le spezie e il lievito.
Scaldare il miele con lo zucchero a fiamma bassa, aggiungere la frutta secca e i canditi e
incorporare la farina. Mescolare e riversare tutto il composto su una teglia da forno,
livellandolo a 1 cm abbondante. Infornare a 170°C per 30 minuti. Nel mentre, mescolare
lo zucchero a velo con il liquore quanto basta per ottenere una glassa non troppo densa.
Sfornare e far sgocciolare la glassa sulla superficie del dolce. Lasciare raffreddare e
tagliare a rettangolini. Con queste dosi verranno 24 lekerli.
E' supervelocissima:
500 g di ricotta*
200 g di cioccolato fondente o extra-fondente
100 g di zucchero
60 g di cacao
35 g di marshmallows
½ bicchiere di latte
Mettete la cioccolata a pezzetti insieme al latte nel bicchiere del frullatore ad immersione
e scioglietela nel forno a microonde.
Tirate fuori dal microonde e mettete tutti gli altri ingredienti nell’ordine, sopra al
cioccolato/latte: i marshmallow, il cacao, lo zucchero e la ricotta.
Ripassate nel microonde per circa un minuto.
E’ molto importante l’ordine degli ingredienti: i marshmallows non devono venire a
contatto con le lame del frullatore ad immersione perché una volta caldi diventano
appiccicosissimi.
172 cucinaamoremio
Frullare bene per almeno due minuti (aggiungere altro latte se necessario); mettere in
delle coppette lasciar raffreddare e mettere in frigo per almeno ½ ora.
* La ricotta deve essere quella che si trova nel banco frigo nelle confezioni da 250g
(Santa Lucia – Pettinicchio – Vallelata… ne esiste anche una nei negozi bio che è
buonissima). Questo perché sono tutte molto più cremose di quelle artigianali,
sicuramente meno “ottime” ma più cremose. Comunque assaggiate prima di mettere la
mousse nelle coppette, se fosse ancora poco liscia, frullate ancora.
Comunque essendo io una fissata delle calorie, nelle ricotte confezionate posso
controllare quante ce ne sono, in quelle sfuse no (magrezza batte "sanezza" 1 a 0 - viva il
"light" - se mi sentisse mia sorella mi ammazzerebbe... è dietologa ed io sono l'esemmpio
di tutto ciò che non si dovrebbe fare... tipo bere la Coca Cola Light).
Io non ci capisco nulla d'olio, è mia sorella l'esperta (lo beve pure... per degustarlo), ma
l'avevo detto anch'io che quest'anno non era buono come al solito, ma "stra"buono!
Brave (noi sisters).Bravi tutti quelli che hanno "colto" (io non ho colto ma sfamavo i
coglitori).
Bravo il grafico delle etichette (modestamente).
Bravi per la stampa delle etichette (tempi da record).
Bravi tutti.
cucinaamoremio 173
Liquore di liquirizia di Rosa
Monday, January 17, 2011
1 litro di alcool
1 scatola (42 gr) di liquirizia pura (tronchetti)
1 scatola (36 gr) di radice di liquirizia
1 litro di acqua
700 gr di zucchero
Metti a bagno nell'alcool la liquirizia pura e la radice e lasciar macerare per sei settimane
agitando il vaso ogni 3 o 4 giorni.
Passato questo tempo, toglier la radice, versare in un robot/frullatore e frullare alcool e
tronchetti (Provera) fino a che si è sciolto tutto.
Prendere un litro d’acqua, metterlo sul fuoco e scioglierci lo zucchero, far raffreddare ed
aggiungere l’alccol con la liquirizia frullata.
Dopo 3 giorni filtrare con un colino ed un canovaccio.
174 cucinaamoremio
500 g di ricotta* (stessa nota, altra mousse)
2 tazzine di caffè ristrettissimo
100 g di zucchero
1 cucchiaino di polvere di caffè
35 g di marshmallows
un cucchiaio di pinoli tostati
Mettere lo zucchero nel caffè caldo e girare finché non è sciolto.
Mettete nel bicchiere del frullatore ad immersion nell’ordine:
- ½ ricotta
- i marshmallows
- l’altra ½ ricotta
- la polvere di caffè
- il caffè con lo zucchero sciolto
e mettete nel microonde per circa un minuto.
E’ molto importante l’ordine degli ingredienti: i marshmallows non devono venire a
contatto con le lame del frullatore ad immersione perché una volta caldi diventano
appiccicosissimi. Una volta tirato fuori il composto dal forno a microonde, frullare bene
con il frulatore ad immersione (almeno due minuti e aggiungere latte se necessario);
mettere in delle coppette e sopra mettere 4 o 5 pinoli precedentemente tostati in un
padellino “a secco” messo sul fuoco e girati finché non sono “sudati” (+ o – 2 minuti).
Mettere nel frigorifero per almeno ½ ora.
Anche questa mousse è velocissima e soprattutto molto leggera.
cucinaamoremio 175
Marmellata di clementine
Wednesday, January 19, 2011
Ingredienti:
2 kg di clementine
3/4 mele renette (per la pectina)
1 kg di zucchero di canna chiaro (Demerara)
200 gr di Cointreau
1 stecca di cannella (circa 10 cm)
Procedimento:
Sbucciare tutti i frutti, tagliare a pezzi e togliere gli eventuali semi. Sbucciare anche le
mele e metterle a pezzi in una insalatiera grande insieme alle clementine, lo zucchero, la
cannella.
Mischiare bene in modo che lo zucchero tocchi tutto e lasciare a macerare per 24 h fuori
dal frigorifero mescolando 4/5 volte.
Passato questo tempo aggiungere il liquore, toglier la stecca di cannella, frullare bene
con un frullatore ad immersione in modo che non ci siano più frutti interi.
Far bollire per circa una mezz’ora mescolando ogni tanto, fino a che la marmellata non
supera la “prova piattino”*. Invasare dopo aver sterilizzato** barattoli e coperchi in acqua
bollente e una volta chiusi capovolgerli e lasciarli così per 10 ore.
176 cucinaamoremio
Prendo questo testo da un’altra marmellata postata in passato:
* La “prova piattino” consiste nel prendere una cucchiaiata dalla marmellata che bolle,
versarla al centro di un piattino messo nel freezer per 10 minuti, spanderla un pochino,
contare fino a 10, passare velocemente un dito al centro dividendola in due, inclinare a
90 gradi il piattino (in modo che una macchia sia sopra ed una sia sotto),… se le due
macchie restano separate la marmellata è pronta, se si uniscono vuol dire che è troppo
liquida, quindi deve cuocere ancora.
** Per la sterilizzazione dei vasetti e dei coperchi basta farli bollire in una pentola per una
ventina di minuti, togliere dalla pentola scolando tutta l’acqua e metterli in forno ventilato
a 100° per 10 minuti; oppure solo per i vasetti: mettere i vasetti ben lavati, scolati, vuoti e
dritti in una teglia in forno a 90° per 90’ (facilissimo da ricordare: 90-90), i coperchi
sempre bolliti.
e al Contest:
cucinaamoremio 177
Riso “oriente”
Wednesday, January 19, 2011
E’ un riso che ci ha fatto il nostro amico Enrique, ora che siamo andati a trovarlo a
Londra per il Capodanno.
Un modo stupendo per mangiare i fagiolini (io di solito non li amo!).
400 gr di riso basmati
400 gr di fagiolini
30/40 gr di zenzero fresco pulito
2 spicchi d’aglio
40 gr di cocco essiccato
200 gr di acqua
20 gr di pinoli tostati
olio extra-vergine d’oliva
sale q.b.
Comunque:
Schiacciare l’aglio e grattare lo zenzero, con le polpe ottenute fare un soffritto a fuoco
medio nell’olio d’oliva; una volta che si è dorato il tutto, alzare il fuoco, mettere i fagiolini
precedentemente lessati al dente e salati (poco, il sale fa male); far andare 1 minuto poi
aggiungere il riso (anch’esso lessato al dente e con poco sale), altro minuto, poi
aggiungere i pinoli dopo averli tostati in una padellina, senza nessun condimento, finché
non diventeranno dorati e “sudati”. Spegnere il fuoco e dedicarsi al
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“lattedicoccofattoincasa”:
Mettere il cocco essiccato nel bicchiere del frullatore, aggiungere i 200cc di acqua
bollente un pizzichino di sale e frullare per 2 minuti (se fosse poco liquido aggiungere un
poco d’acqua).
Versare il composto in un passino e fate uscire più liquido possibile… questo è il
“lattedicoccofattoincasa”.
Riaccendete il riso e quando è caldo mattete il latte di cocco (se avete aggiunto
dell’acqua, fatelo gradatamente). Fatelo andare 1 minuto e voilà: il riso “oriente” è pronto.
Capisco che siamo al 22 gennaio, capisco che il Natale è (per fortuna) passato (per
fortuna perché: a Natale sono tutti isterici, si mangia in continuazione, bisogna fare i
regali - comprare cose inutili, spendendo soldi inutilmente - io non li faccio più, regalo
simbolicamente un qualcosa fatto da me e con i soldi dei regali faccio una mega-
offertona di beneficenza, quest’anno abbiamo adottato Memory Petulo, una bambina di
11 anni del Malawi) e capisco che siamo fuori tempo massimo perché ormai si va
finalmente verso l’estate, il mare, il caldo, la vacanza! No?? Troppo presto?? Esagero??
Vabbè!!).
Insomma, io DEVO mettere queste ricette altrimenti me le scordo.
Sono tre: due di questo Natale (2010) nella fotografia e una del Natale dell’anno scorso
(2009) senza foto.
1. Omini di panpepato Natale 2010 (nella fotografia sono gli omini - appunto)
300g di farina 0
300g di farina semi-integrale
2 uova
60 g di burro
100g di zucchero di canna
250 g di sciroppo d’acero
1 bustina di lievito
1 cucchiaino di cacao
3 cucchiaini di cannella
3 cucchiaini di spezie per panpepato
Per la decorazione:
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150 di zucchero a velo
1 albume
2. Biscotti di panpepato Natale 2010 (nella fotografia sono quelli coperti totalmente di
glassa)
400g di farina 00
350g di farina semi-integrale
320g di miele (millefiori, arancio, sulla,… non castagno, corbezzolo e c.)
250g di zucchero di canna
1 uovo
15g spezie per panpepato
1 cucchiaino di cannella
1 bustina di lievito
50ml di latte scremato
Per la decorazione:
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150/200g di zucchero a velo
1 albume
confettini, zuccherini, cuoricini…
700g di farina
350g di miele (idem come sopra)
3 uova
2-3 cucchiai di latte
50g di burro
½ bustina di lievito
1 pizzico di sale
150g di nocciole + 2 cucchiai di zucchero
Per la decorazione:
150/200g di zucchero a velo
1 albume
marzapane
confettini, ecc.
Decorazione:
Frullare a secco lo zucchero per farlo quasi a velo.
Montare il bianco d’uovo con questo zucchero “quasi a velo” fino a quando il composto
non diventa liscio e denso (+o- come uno yogurt).
Decorate i biscotti come + vi piace. Spolverare con zuccherini o cuoricini.
Lasciar asciugare la glassa.
Nelle “fantasie” dopo la glassa usare anche il marzapane dove si crede.
* "raccogliere in una palla l'impasto e mettere in frigorifero a riposare per un paio d'ore;
riprendere e portarlo a temperatura ambiente (ci vuole almeno mezz'ora) e senza
lavorarlo troppo... "
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E alla raccolta:
Mousse fumé
Sunday, January 23, 2011
E’ una ricetta facilissima che insieme alla mia “mousse di ciauscolo e stracchino”,
spopola ad ogni Natale nelle Marche.
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250g (+o-) di provola affumicata
250g di ricotta
100g di pistacchi
1 pizzico di sale
1 pizzico di peperoncino frantumato
90 g farina
120 ml acqua
2 uova piccole
2 cucchiai di olio extravergine
1 pizzico di sale
In una casseruola mettete a scaldare l’acqua, il sale e l’olio. Non appena prende bollore,
togliere dal fuoco e versare in una sola volta tutta la farina. Mescolare energicamente con
un cucchiaio di legno e vedrete formarsi una palla elastica che si staccherà dalle pareti
della pentola.
Rimettete a cuocere su fiamma molto bassa per un paio di minuti, finché sentirete
sfrigolare un poco.
Spegnere, versare su di un piano di marmo o su un piatto grande, aprire/spargere il
composto in modo che si raffreddi. Tenere a portata di mano la pentola che si raffredderà
a sua volta.
Passata una decina di minuti, ricomporre la palla e rimetterla nella pentola, aggiungere
una per volta le uova intere incorporandole alla pasta con il cucchiaio di legno (all’inizio la
pasta tenderà a separarsi in tante palline vischiose, poi continuando a mescolare
energicamente, si otterrà un composto omogeneo: solo a questo punto aggiungere l’altro
uovo).
Portare il forno a 200°C.
Depositate delle piccole noci di pasta servendosi o di un cucchiaino o meglio ancora di
un sac a poche. Distanziatele una dall’altra, tenendo conto che in cottura il volume
raddoppierà.
Infornate a 200° per 20 minuti, quindi abbassate il forno a 180° e lasciateli altri 10 minuti
(finché non saranno dorati in superficie).
La ricetta è presa fedelmente dal libro "Dolci naturali" Biganzoli Corazza, Honegger,
Chiari.
cucinaamoremio 183
Crema di spinaci
Tuesday, January 25, 2011
Pulire e tagliare e far soffriggere vell’olio la cipolla fino a che non diventa trasparente.
Metterci la patata sbucciata e tagliata a dadini piccoli e far andare per 2 minuti. Mettere
anche gli spinaci, salarli e cuocere per altri due minuti,
A questo punto metterci anche il latte, il tempo di scaldarsi e spegnere.
Mettere il parmigiano.
Con un frullatore ad immersione passare bene il tutto (almeno 1 minuto).
Servire.
Questa è la ricetta di una “Torta di banane e cioccolato” presa 3 anni fa da una rivista e
che ho chiamato così per il suo metodo di preparazione che è identico a quello dei
muffin.
E ogni volta che dico o penso "gran muffin" penso al "Gran Mogol" delle Giovani
Marmotte, lui. Ingredienti: 300 g di farina bianca 3 banane grosse 75 + 75 g di cioccolato
fondente 200 g di zucchero di canna chiaro (tipo Demerara) 1 bustina di lievito 1
184 cucinaamoremio
cucchiaino di cannella 1,5 dl di latte scremato 1 bicchierino di rum 1 uovo grosso un
pizzico di sale 2 cucchiai di pangrattato dolce* Procedimento:
Schiacciare le banane e mescolarle con l’uovo, il latte, il rum, mischiare bene. Poi
setacciare la farina, il lievito, la cannella e unire al composto dei liquidi mescolando
brevemente. Unire 75 g di cioccolato tritato grossolanamente. Mescolare e versare in una
teglia a cerniera da 23 cm precedentemente oliato e spolverato con il pangrattato dolce.
Cuocere a 180° per circa 40 miinuti. Una volta cotto, far raffreddare il dolce, coprire con
una glassa di cioccolato fatta facendo sciogliere i 75 grammi di cioccolato rimasto con 3
cucchiai di acqua bollente in un pentolino messo sul fuoco basso. Mescolare
accuratamente e versare la gassa sul dolce oramai freddo.
* biscotti rotti, briciole per il taglio d torte, ecc. ecc. Passati inforno per 5 minuti e messi
nel frullatore e ridotti a polvere.
Questa è la pubblicazione
dove ho preso la ricetta.
Era con un giornale, ma mi
sembra di aver visto un
mega-libro in libreria,
forse sono le 4 o 5 pubblicazioni
messe insieme.
Calorie e...
Saturday, January 29, 2011
cucinaamoremio 185
Pellegrino Artusi
Saturday, January 29, 2011
Pellegrino Artusi: tanto di cappello a chi è il Re della cucina italiana (e dato che la cucina
italiana è di gran lunga superiore a tante altre cucine del mondo - forse per la creatività, o
forse per la varietà, può darsi che sia per l’originalità, comunque qualcosa che finisce per
“à” - Pellegrino Artusi è il Re della Cucina. Punto. Questo è quello che penso di lui (per
me sono tanti i maestri di cucina, io sono una briciola - per restare in tema gastronomico
- nel mondo culinario, ma lui è il Maestro dei maestri. La sua opera, "La scienza in cucina
e l' arte di mangiar bene" (la prima edizione è del 1891) è un opera vastissima: consta di
circa 800 ricette, raccolte da lui stesso in tanti anni e tanti viaggi. Il suo libro è diventato il
libro più famoso e letto per chi lavora, vuole lavorare o per chi (tipo me e 1000 altri) è un
malato cronico di cucina o per chi si interessa di cucina sporadicamente ma vuole andare
sul sicuro e così si “rivolge” alla base (nell senso di fondamenta) della cucina italiana. E’ il
libro a cui tutti i più grandi cuochi del secolo scorso si sono ispirati e hanno tratto
suggerimenti. È l’opera che esalta il piacere del mangiar bene; più che un ricettario arido
è un libro che trae il suo successo proprio dalla semplicità e dalla normalità con cui si
rivolge ai propri lettori.
186 cucinaamoremio
La sua opera potete scaricarla QUI.
4 etti di orecchiette
8 etti di cime di rapa pulite
6 filetti di acciuga sott’olio
peperoncino
2 spicchi d’aglio
olio extravergine d’oliva
Per prima cosa si devono pulire le cime di rapa, tenendo solamente le parti più piccole e
tenere delle foglie.
Mettere della cqua a bollire in una pentola molto capiente (ci devono entrare le cime di
rapa e la pasta). Salare e quando bolle buttare le cime di rapa, far riprendere il bollore e
buttare anche le orecchiette.
Far bollire fino a che le orecchiette non sono al dente. Scolare verdura e pasta essendosi
ricordati di tenere da parte una tazza di acqua della bollitura di pasta/verdura.
Scolare bene e mettere il tutto in una padella in cui è stato messo aglio, olio, peperoncino
e le acciughe ben scolate dal loro olio (bleah!), fatte a pezzetti e fatte sciogliere nell’olio
(buono) senza esagerare col fuoco alto altrimenti diventano amare.
Saltare fino a che la pasta non arriva a cottura, se serve unite un poco dell’acqua di
cottura. Servire possibilmente direttamente nella padella.
cucinaamoremio 187
Ingredienti:
125 g di yogurt
150 g di zucchero di canna (Demerara: quello biondo a grani grossi)
125 g di farina 00
125 g di maizena o fecola o frumina
40 g di olio di semi
3 uova
1 tazzina (60 g) di caffè decaffeinato ristrettissimo
1 bicchierino (60 g) di liquore d’anice (mistrà o sambuca o anisetta)
80g di noci
10g di semi di anice
una bustina di lievito
1 pizzico di sale
Montare le uova tirate fuori dal frigorifero 1 ora prima fino a che il composto non diventa
bello gonfio, giallo paglierino e il suo volume raddoppia (con uno sbattitore elettrico circa
10 minuti).
Setacciare le 2 farine e il lievito. Pestare i semi d’anice e tostarli in un padellina a secco
assieme alle noci tritate grossolanamente.
Unire tutti i liquidi (olio,yogurt, caffè, liquore) e mescolare a mano per far amalgamare il
tutto (se si mischia troppo si “sveglia” il glutine ed il risultato sarà una ciambella
“gommosa”.
Mettere il composto ottenuto in uno stampo medio a ciambella ed infornare nel forno già
portato a 180° di temperatura e lasciarlo cuocere per 50 minuti.
Spolverare di zucchero a velo, decorare con qualche chicco di caffè e servirlo se è sera
accompagnato da uno zabaglione; se è mattina con un bel bicchiere di latte (scremato…
naturalmente).
Cuocere nel forno preriscaldato a 180° per circa 40 minuti.
188 cucinaamoremio
e al contest della Massaia Canterina:
- fagioli cannellini
- gamberi
- dado vegetale (io l’avevo fatto in casa)
cucinaamoremio 189
- 3 spicchi d’aglio
- 1 peperoncino
- 1 bicchiere di vino bianco (non Tavernello ma neanche di ottima qualità)
- sale q.b.
Help!!
Tuesday, February 08, 2011
Grossi problemi con Blogger!
190 cucinaamoremio
Un parrozzino per San Valentino
Sunday, February 13, 2011
Sbattere i tuorli e lo zucchero assieme; gli albumi devono essere montati a neve
separatamente. Dopo aver sbattuto lo zucchero con i rossi, unire gli albumi montati a
neve. Mescolare delicatamente, aggiungere la semola, le mandorle tritate finemente nel
frullatore e la buccia del limone grattugiato, in ultimo aggiungere la fiala di mandorla
amara. Imburrare una teglia a fprma di cupola e mettere l'impasto in forno. Il parrozzo
deve cuocere per 80 minuti circa perchè deve ben asciugare (cmq ora che ne capisco un
po, mi sembra tantissimo). Alla fine della cottura prendere il cioccolato fondente, farli
sciogliere su fuoco lento con un pò di latte o olio e spalmare sul parrozzo.
P.S. La cottura va eseguita con il forno a 175° e al piano più basso.
cucinaamoremio 191
li ho fatti raffreddare, li ho sformati e poi messi su di una grata e ricopperti con il
cioccolato fondente fuso (prima l'ho fatto tutto in pezzetti, poi fuso nel microonde i 3/4 -
deve raggiungere la temperarura di non più di 45° - poi tolto dal microonde e unito il
quarto rimanente, girato-girato-girato cosicché il calore di uno scioglieva l'altro e la
temperatura dell'altro si abbassava fino a raggiungere la temperatura totale di 30°).
Dopo averli ricoperti ho messo qualche mandorla in lamelle. Dopo che il cioccolato si è
raffreddato e solidificato (per stare sicuri 1 ora) le mandorle sono rimaste attaccate ai
cuoricini/parrozzini (la copertura di cioccolato dovrebbe essere lucida e srocchiarella).
Frittata al forno
Monday, February 14, 2011
192 cucinaamoremio
secondo è perfettaInsomma è assolutamente da provare.Io di solito la taglio a dadi 5x5,
ma vista l'occasione e dato che voglio partecipare al contest "Hart to Hart" l'ho "coppata"
a cuore.
cucinaamoremio 193
mezz’ora (dipende dalla grandezza dei piselli). Devono essere al dente e se ci fosse
dfell’acqua in eccesso, toglietela.
Intanto sgusciare le uova in una ciotola, unire ½ bicchiere di latte, un cucchiaio di
parmigiano, un pizzico di sale, una macinata di pepe nero (una volta mi si è aperto il
barattolino del pepe e sono caduti nell’uovo tutti i grani… un successone… ma se non
succede non lo faccio).
Sbattere ma non tantissimo (così dice Gualtiero Marchesi), unire i piselli e mescolare con
un cucchiaio di legno.
Mettere in una teglia (+o- 20x28cm) precedentemente oliata ed infornare a 180° per
mezz’ora circa.
Far raffreddare e tagliare a dadi 5x5, mettere in un piatto da portata e servire. Calda è
perfetta ma anche fredda è buonissima.
e anche a
194 cucinaamoremio
Biscottini alle mandorle
Wednesday, February 16, 2011
Sono veramente semplicissimi. L’ideale da fare quando vi avanzano degli albumi.
Sono anche perfetti per chi è intollerante al glutine.
2 albumi
100 gr zucchero di canna (demerara o bianco)
100 gr di mandorle senza pelle
1 manciata di mandorle con la pelle
Montare a neve non fermissima gli albumi con 50 gr d zucchero e il pizzico di sale.
Frullare le mandorle senza pelle con l’altra metà di zucchero (deve risultare un composto
molto fine.*
Unire uova e mandorle mescolando con delicatezza dal basso verso l’alto fino a che non
risulta ben amalgamato.
Con un cucchiaio mettere il composto in una teglia dove è stata messa della carta da
forno. Piccoli mucchietti (distanziati perché un poco si “siedono”) e su ognuno di questi
mucchietti mettere una mandorla con la pelle.
Infornare a 180° per circa 25 minuti, comunque teneteli d’occhio.
Esiste in commercio anche la farina di mandorle già fatta ma costa tanto e quella fatta
espressa è molto più profumata.
Esiste anche una farina di mandorle che si usa in pasticceria che si chiama TPT: non so
quanto costa, non ,l’ho mai vista, ma so che c’è lo zucchero… indi… lo zucchero già c’è.
cucinaamoremio 195
e alla raccolta:
M'illumino di meno
Friday, February 18, 2011
196 cucinaamoremio
Brioche tipo Buondì
Monday, February 21, 2011
250gr farina 00
250gr farina manitoba
100gr zucchero Demerara
15gr lievito di birra
100gr di latte
100gr di acqua
75gr di burro
1 uovo intero
1 tuorlo
buccia di 1 limone/arancio bio
vaniglia vera
1 pizzico di sale
Per la glassa:
1 albume
50gr zucchero
50gr di mandorle
zucchero in granella
1 pizzico di sale
PROCEDIMENTO
Sciogliere il lievito in poca acqua tiepida. Mettete le farine setacciate, lo zucchero, il burro
morbido all’interno del boccale della planetaria e cominciate ad impastare alla velocità
minima. Appena il composto comincia ad amalgamarsi aggiungete le uova, una alla
cucinaamoremio 197
volta, la buccia del limone/arancio, la vaniglia e acqua e latte che avrete unito insieme.
Lasciate lavorare l’impasto per una decina di minuti, aggiungere liquido (acqua/latte) se
serve, dopodiché spostate l’impasto in un posto senza correnti (io nel forno a microonde),
copritela con un coperchio grande e lasciar lievitare per circa 2 ore.
Alla fine di questo tempo riprendete l’impasto, sgonfiarlo, lavorarlo brevemente e tagliarlo
in 15 panetti da 40gr circa. Lavorate ogni singolo panetto dandogli una leggera forma
allungata e disponeteli su una teglia rivestita di carta da forno (io avevo una teglia in
silicone per merendine tipo muffin ma rettangolari… perfetta). Una volta realizzate tutte le
brioche (o riempiti gli stampini) lasciatele lievitare nuovamente per 40 minuti circa.
A questo punto metteteli in forno già caldo a 180°C per circa 25 minuti.
Mentre le brioche cuociono preparatevi la glassa:
- montare a neve non fermissima l’albume con 25gr di zucchero e il pizzico di sale.
Frullare le mandorle con l’altra metà di zucchero (deve risultare un composto molto fine*).
Unire l’albume e le mandorle mescolando con delicatezza dal basso verso l’alto fino a
che non risulta ben amalgamato.
Una volta cotti togliere fuori dal forno e con un cucchiaio mettere il composto su ogni
buondì e sopra lo zucchero in granella.
Rimettere in forno per 5 minuti con il grill acceso.
Le brioche possono essere preparate e conservate in congelatore per averle sempre
pronte al momento del bisogno. Per scongelarle basta tirarle fuori dal congelatore la sera
precedente e scaldarle pochi minuti in forno prima di mangiarle.
* Esiste in commercio anche la farina di mandorle già fatta ma costa tanto e quella fatta
espressa è molto più profumata. Esiste anche una farina di mandorle che si usa in
pasticceria che si chiama TPT: non so quanto costa, non, l’ho mai vista, ma so che c’è lo
zucchero… indi...
L'avevo già messa pochi giorni fa ma solo la foto... ora posso e la completo.
Per la pizza:
600 g di farina “0” (o meglio 300g “0” + 300g Manitoba)
300 ml di acqua
25 g d'olio e.v.o.
20 g di zucchero o malto o miele
25 g lievito di birra fresco
198 cucinaamoremio
Per il ripieno:
2 cespi di scarola
80 g di olive denocciolate di Gaeta
1 manciata di pinoli
uvetta (ci andrebbe ma io non posso metterla – il Generale Mia non gradisce)
3 spicchi d'aglio
1 peperoncino
olio extavergine d’oliva
acqua q.b.
sale q.b.
Emulsione:
1 cucchiaio di olio extavergine d’oliva
1 cucchiaio d’acqua
sale q.b.
PROCEDIMENTO
Con la mdp: mettere nel cestello gli ingredienti nell’ordine: acqua a temperatura ambiente
(lasciatene da parte 50g che aggiungerete solo se l’impasto risultasse troppo secco),
lievito sbriciolato, zucchero o il dolcificante scelto, farina e l’olio per ultimo; far partire il
programma “impasto” (circa 1h e 30’). Lasciar lievitare la pasta nella macchina per altri
trenta minuti dalla fine del ciclo.
Con il robot: mettere nel bicchiere gli ingredienti nell’ordine: acqua a temperatura
ambiente (lasciatene solo da parte 50g che aggiungerete solo se l’impasto risultasse
troppo secco), lievito sbriciolato, zucchero o il dolcificante scelto, farina e l’olio per ultimo;
accendere il robot e far andare agitandolo, sollevandolo e inclinandolo in modo che
prenda tutti gli ingredienti e si raccolga in una palla.
Far andare ancora per un minuto, estrarre, raccogliere in una palla e metterla in una
ciotola molto grande, coperta da un coperchio e farla lievitare per un paio d’ore in un
luogo caldo (NO il termosifone).
Con l’impastatrice: stesso procedimento del robot tranne che non si deve muovere nulla.
A mano: impastare tutti gli ingredienti dopo aver sbriciolato il lievito, portato l’acqua a
temperatura ambiente e averne lasciata da parte 50g (usandola solo se l’impasto
risultasse troppo secco) e mettendo per ultimo l’olio.
Impastare per almeno un quarto d’ora, sbattere violentemente l’impasto sul piano di
lavoro (dovete sembrare pazzi). Lavorare per altri 5 minuti, formare una palla, metterla in
una ciotola molto grande, coperta da un coperchio e farla lievitare per un paio d’ore in un
luogo caldo (sempre NO termosifone).
Ora in qualunque modo siete arrivati fin qui: riprendere l'impasto, sgonfiatelo, impastarteo
di nuovo e dividere la pasta in 2/3 e 1/3 abbondante.
Stesa con il matterello la parte più grande, foderarci una teglia “usa e getta” da otto
porzioni (mi sembra 33x43, boh, ora non ce l’ho). Tendetela tanto facendo sbordare
abbondantemente la pasta (effetto tamburo – rimarrà cioè sollevata da fondo).
Nel frattempo preparate il ripieno: fare il soffritto aglio/olio/peperoncino (senza bruciare
l'aglio - please!) aggiungere a fuoco vivo la scarola precedentemente lessata al dente in
acqua salata (ora che ci penso, se lessate la scarola prima di fare la pasta della pizza,
usate per quest’ultima l’acqua in cui ha bollito la scarola dopo averla filtrata, fatta
cucinaamoremio 199
intiepidire e regolandosi col sale – c’era chi se la beveva per le vitamine, vabbè era mia
zia… pazza), far andare per un minuto, mettere i pinoli e le olive, abbassare il fuoco e far
andare ancora un poco (2 minuti circa).
Salare , girare e spegnere.
Versare tutto il ripieno nel “tamburo” (il peso farà in modo che la pasta si assottiglierà
ancora di più).
Prendete il terzo di pasta e spianatelo sottile con il matterello, coprite la teglia (sempre
“effetto tamburo”).
Sigillate bene il contorno e con delle forbici tagliare il bordo a filo della teglia (eliminate
più pasta possibile ripiegando solo il minimo indispensabile altrimenti la pizza diventa un
mattone – fateci pizzette, panini, grissini… ma non la buttate).
Rimboccare il bordo della pizza all’interno della teglia creando un “cornicione” (piccolo)
un “cornicino” – Eeh? Che battutona..
Create ora l’emulsione: prendete gli ingredienti, sbatteteli in modo da amalgamarli
(metteteli in un barattolo, chiudete e agitate fortissimo per 30 secondi), quindi stendeteli
sulla pizza.
Infornare e cuocere a 220° per circa 45 minuti.
Dado biologico
Monday, February 28, 2011
200 cucinaamoremio
L’idea del dado fatto in casa mi frullava per la testa da quando un’amica di una mia
amica aveva fatto il suo dado in casa con il Bimby; ora, io non sono una pro-bimby e
questa cosa mi mandò in puzza parecchio. Quando (dopo solo 6 anni) ho visto la ricetta
(del Bimby neanche l'ombra) nel sito La cucina piccolina è stato automatico farla subito
(naturalmente tutta stravolta sia negli ingredienti che nel procedimento... è + forte di me,
però in un certo senso é quella).
Versare l’acqua e il sale in una pentola di capienza adeguata, aggiungere tutti gli altri
ingredienti tagliati a tocchetti e il marsala, mettere sul fuoco basso. Mescolare
spessissimo.
Cuocere per 1 ora e mezza o fino a che le verdure non si sono spappolate. Frullare con
un frullatore ad immersione per almeno 3 minuti, dopodiché invasare in barattolini di
vetro e conservare in frigorifero.
Un cucchiaio scarso equivale ad un cubetto di dado industriale.
IMPORTANTE: tutti gli ingredienti (verdure e carni – il marsala non l’ho trovato) devono
essere rigorosamente biologici. Altrimenti non riesce!
E' così scuro il composto interno perché è stato fatto con le carote viola*, se fossero state
usate le carote arancioni sarebbe "color ragù".
cucinaamoremio 201
Ingredienti per 12 persone
Ripieno:
800g di macinato di manzo
2 salsicce
1 grossa cipolla
800g di carote viola (le normali vanno benissimo =)
½ bottiglia di pomodoro
1 bicchiere di vino
1 cucchiaino di paprica dolce
1 cucchiaio di cannella in polvere
olio e.v.o
1 manciata di sale
› In una padella/tegame basso capiente, mettere l’olio, la cipolla tritata e tutte le carote
tritate e far andare a fuoco vivo per circa 5 minuti. Aggiungere le carni e cuocere sempre
a fuoco vivo per un minuto/due.
› Sfiammare con il vino, altro minuto poi aggiungere le spezie, il pomodoro, l’altra metà
della bottiglia di acqua, il sale. Incoperchiare e far andare per circa mezz’ora (va regolato
come un sugo: +o- di acqua, togliere il coperchio se serve, ecc. ecc…)
› Intanto fare la pasta simil-brisé: mettere in un robot la farina, il lievito, il burro freddo
tagliato a dadini, 1/2/3 cucchiai di acqua freddissima (consiglio: tenete un bicchiere in
freezer per 20 minuti o in frigorifero per almeno 1 ora), fatelo andare per un paio di
minuti, agitandolo come se fosse uno shaker da cocktail, in modo che prenda tutti gli
ingredienti: si devono formare delle briciole o meglio ancora una palla. Spegnete, se la
palla non si è formata, formatela voi, mettetela in una ciotola, coprite con pellicola e
mettete in frigorifero per mezz’ora.
› Trascorso questo tempo, riprendetela dal frigorifero e dopo averla schiacciata con le
mani (senza esagerare perché questo tipo di pasta - anche se è “simil” - teme il calore e
il troppo impasto, quindi NON maneggiatela troppo) dunque, dicevo, dopo averla
schiacciata con le mani (FREDDE) spianatela con il matterello ad uno spessore di circa
3/5 millimetri in un cerchio di circa 40 cm di diametro (per avere uno spessore uniforme
ogni 2 “matterellate” si gira il cerchio di pasta di ¼ di giro sempre nello stesso verso).
› Oliate una teglia con i bordi alti di circa 26 cm.
Sbattete l’uovo in una ciotolina, intingeteci copiosamente un pennello da cucina e
mettetelo da parte.
Unite l’uovo al composto del ripieno (non si butta via niente) e dopo avere messo la
sfoglia centrata nella teglia precedentemente oliata (quindi sborderanno circa 10 cm di
pasta), con il dorso della mano morbida far aderire la pasta alla teglia. Mettere all’interno
il composto e ripiegarci sopra la pasta (è una rifinitura che è bella proprio perché
irregolare. Spero che dalla foto si capisca).
Con il pennello precedentemente imbevuto di uovo spennellare la pasta.
202 cucinaamoremio
› Deve cuocere in forno a 180° per circa 45 minuti.
Servire caldo.
cucinaamoremio 203
200 g farina
200 g zucchero di canna (dulcita o muscovado)
75 g burro
3 uova
300 g ananas
50 g pinoli tostati
50 g cioccolato bianco
1 bicchierino di liquore (rum, strega, cognac)
½ bustina di lievito
buccia grattugiata di 3 limoni non trattati
un pizzico di sale
204 cucinaamoremio
250 g di farina
70 g burro
50 g zucchero
100 g di cioccolato bianco
50 g d pistacchi
estratto di vaniglia
2 uova
100 g yogurt greco Total “0”
2 banane (o 2 mele, o 2 pere, o ½ ananas…)
1/2 bustina di lievito
1 pizzico di sale
“IL” ciambellone
Tuesday, March 08, 2011
E’ una ricetta di "FDM" che ho preso dal sito www.cooker.net:
- non ho cambiato una virgola nelle dosi e nel procedimento;
- il mio voto (perché do i voti alle ricette per ricordarmi il risultato) è stato “10 e *”;
- mia nonna materna non sapeva cuocere neanche un uovo al tegamino; mia nonna
paterna era a 600 km di distanza, mia madre era una cuoca provetta di salati, ma di
dolci... Dio ce ne scampi (...e gamberi - siamo in tema?). Insomma, la tradizione culinaria
me la sto facendo da sola (da mia madre ho fatto in tempo a farmi insegnare solo
qualcosa – che ne sapevo io che dovevo tirare fuori un quaderno per le ricette?) e “il
ciambellone di famiglia” è un tassello fondamentale. Il mio primo ciambellone degno di
questo nome, l'ho fatto nel 2009 con questa ricetta. FANTASTICO.
Grazie FDM di Cooker.
Ecco la ricetta originale:
Ciambellone dei Piccoli che Piace ai Grandi
cucinaamoremio 205
sale
zucchero semolato q. b.
1 cucchiaio colmo di cacao amaro per la variante marmorizzata (facoltativo)
Preparazione
Quasi certamente vi sembrerà strano mischiare subito insieme tutti gli ingredienti, come
un bel minestrone, ma sta proprio qui il segreto per la perfetta riuscita della ricetta. Ho
provato infatti anche ad impastare la ciambella nel modo "classico" montando a lungo le
uova con lo zucchero e aggiungendo poi pian piano il resto e unendo la farina a
cucchiaiate, mescolandola con il cucchiaio di legno per non smontare tutto: vi assicuro
che ho impiegato il triplo del tempo e la ciambella è cresciuta poco più della metà!
E allora... via di corsa che è tardi: in una ciotola capiente setacciare insieme la farina e la
fecola, aggiungere lo zucchero, la scorza grattata del limone, l'olio, il latte a temperatura
ambiente e le uova, dare una leggera mescolata con un cucchiaio di legno poi sbattere
con le fruste elettriche fino ad ottenere un composto omogeneo senza grumi. Unire il
lievito, un pizzico di sale e mescolare ancora brevemente per amalgamare il tutto.
Trasferire l'impasto in uno stampo a ciambella imburrato e infarinato, spolverare la
superficie con lo zucchero semolato (che in cottura formerà una croccante crosticina) e
cuocere in forno caldo a 180°C per circa 40 minuti (fare la prova stecchino).
206 cucinaamoremio
1 cucchiaino e ½ di cannella
¾ di cucchiaino di sale
In un terzo recipiente:
225 ml di olio di semi di girasole (io 200, unica "modifichina" che ho fatto)
3 cucchiai di aceto di mele
vaniglia
Esecuzione:
Unire il cacao setacciato sciolto nell’acqua calda, alla miscela di olio e aceto, quindi
aggiungere mescolando lentamente gli ingredienti secchi finché saranno amalgamati.
Trasferire il composto in uno stampo da ciambella grande precedentemente unto e
spolverato di farina.
Infornare per circa un’ora a 180° finché la torta sarà completamente cotta. I tempi di
cottura variano secondo il forno, comunque dopo 40’ fare la prova stecchino, se esce
asciutto vuol dire che deve cuocere altri due minuti e il dolce è pronto.
L'idea di questa ricetta l’ho presa da internet (ma non mi ricordo più da dove): nasce
dall’unione di due ricette e da mie modifiche (è più forte di me). Così è come l’ho fatta ed
è venuta buonissima.
500g di topinambur biologici
2 carote grandi biologiche
1 cipollotto/ 1 cipolla
1 gambo di sedano piccolo
q.b. di acqua
q.b. di dado biologico o fatto in casa*(io ho il mio)
Lavate benissimo carote e topinambur senza pelarli (se non fossero biologici invece
pelateli anche) e affettateli. Stufate cipolla/cipollotto e sedano tritati in 1/2 cucchiaio di olio
extravergine.
Unite carote e topinambur, fate insaporire per un paio di minuti e poi coprite
cucinaamoremio 207
abbondantemente di acqua e aggiungere il q.b. di dado, abbassate il fuoco
(medio/basso) e coprite con un coperchio.
Fate cuocere fino a quando non saranno morbidissimi (circa 20 minuti: dipende dalla
grandezza dei pezzi) e poi frullate con un frullatore a immersione.
Barretta ipercalorica
Friday, March 11, 2011
208 cucinaamoremio
Ungere 2 teglie rettangolari di alluminio con dell’olio, versarci questo composto e
schiacciare con il dorso di un cucchiaio.
Sciogliere nel microonde o a bagno-maria il cioccolato bianco e distribuirlo
uniformemente sulle 2 teglie dopodiché distribuire le due manciate di cocco rimanenti
sulla superficie e schiacciare in modo che il cocco aderisca al cioccolato e il cioccolato
aderisca ai fiocchi.
Lasciar raffreddare e quindi solidificare e tagliare a barrette con un coltello ben affilato a
lama liscia.
Naturalmente si può fare anche col cioccolate fondente o al latte, ma secondo me
l’accoppiata cocco/cioccolato bianco è il massimo.
Oppure:
L’amico addentando una fetta di torta.
Pedro Bò all’amico: Ti mangi una fetta di torta, eh? (con l’aria di chi ha scoperto un
segreto).
L’amico molto paziente: No Pedro Bò, sto facendo un atterraggio d’emergenza con il mio
elicottero.
Oppure:
Sempre l’amico assorto leggendo il suo libro.
Che fai, leggi?
L’amico distoglie lo sguardo dal libro, si gira verso Pedro Bò e gli dice con molta calma:
No Pedro Bò, sto costruendo una casa con il Lego… sto scattando una fotografia… sto
facendo bunchy jumping… sto impastando il pane… sto scalando l’Everest, ecc, ecc…
Questo è Pedro Bò e questo è il mio compagno, il padre di mia figlia, un po’ Pedra Bò
anche lei (mamma dov’è il burro? Prova nel mobile delle scarpe, tra gli stivali e le scarpe
da ginnastica!).
Tale padre… tale figlia.
cucinaamoremio 209
Tortino di scarola
Thursday, March 17, 2011
210 cucinaamoremio
salata stessa) aggiungere a fuoco vivo la scarola precedentemente lessata al dente in
acqua salata far andare per un minuto, mettere i pinoli e le olive, abbassare il fuoco e far
andare ancora un poco (2 minuti circa).
Salare, girare e mettere sull’impasto nelle teglie, spianare e mettere sopra l’uovo sbattuto
con una tazzina da caffè d’acqua e un pizzichino di sale veramente piccolo (la verdura è
già salata) dopo aver intinto un pennello da cucina e messolo (non me l’ha segnalato
come errore quindi si può dire) da parte.
Con il pennello intinto nell’uovo/acqua spennellare tutto il bordo.
Infornare le tre tegliette (o una teglia intera) e cuocere a 185° solo sotto per circa 35
minuti.
300 g di farina 0
300 g di farina di Manitoba
200 g di ricotta
120 ml di latte scremato
25 g d'olio e.v.o.
20 g di zucchero o malto o miele
15 g lievito di birra fresco
1 uovo
Con la macchina del pane: mettere nel cestello gli ingredienti nell’ordine: acqua a
temperatura ambiente (lasciatene solo da parte 50g che aggiungerete solo se l’impasto
fosse troppo secco), lievito sbriciolato, zucchero o il dolcificante scelto, farina e l’olio per
ultimo; far partire il programma “impasto” (circa 1h e 30’). Lasciar lievitare la pasta nella
macchina per altri trenta minuti.
Con il robot: mettere nel bicchiere gli ingredienti nell’ordine: acqua a temperatura
ambiente (lasciatene solo da parte 50g che aggiungerete solo se l’impasto fosse troppo
secco), lievito sbriciolato, zucchero o il dolcificante scelto, farina e l’olio per ultimo;
accendere il robot e far andare agitandolo, sollevandolo e inclinandolo in modo che
cucinaamoremio 211
prenda tutti gli ingredienti e si raccolga in una palla
Far andare ancora per un minuto, estrarre, raccogliere in una palla e metterla in una
ciotola molto grande, coperta da un coperchio e farla lievitare per un paio d’ore.
Con l’impastatrice: stesso procedimento del robot tranne che non si deve muovere e
agitare e sollevare nulla.
A mano: impastare tutti gli ingredienti dopo aver sbriciolato il lievito, portato l’acqua a
temperatura ambiente e averne lasciato da parte 50g (usandolo solo se l’impasto
risultasse troppo secco) e mettendo l’oli per ultimo l’olio.
Impastare per almeno un quarto d’ora, sbattere violentemente l’impasto sul paiano di
lavoro. Lavorare per altri 5 minuti, formare una palla, metterla in una ciotola molto
grande, coperta da un coperchio e farla lievitare per un paio d’ore.
Dopo di che (in qualsiasi modo siate arrivati a questo punto) prendere la palla, sgonfiarla
– perché avrà raddoppiato il suo volume – rimpastarla e dividerla in 2 filoni che metterete
in una teglia distanti circa 8 cm uno dall’altro.
Spalmate con un pennello da cucina (o con le mani se non l’avete) su tutta la superficie
dei due filoni, l’uovo sbattuto; fare un'incisione lungo tutto il pane al centro con un coltello
molto affilato; coprire con un’altra teglia e lasciar lievitare un'altra ora.
A questo punto dovrebbero essere cresciuti di volume, quindi infornare e cuocere a 220°
per circa 45 minuti.
Il tempo è così vago perché dipende da: - la grandezza dei pani, - forno, - se la pasta era
più o meno asciutta…. Comunque un pane/panino è pronto quando il suo peso è… poco
e se rivoltandolo e bussandoci sopra, suona vuoto.
Giustificazione
Thursday, March 24, 2011
Sono ben 5 giorni che non inserisco una ricetta nuova, ma giuro che ho avuto da fare e
tra un po’ di giorni si capirà cosa.Comunque espongo le mie "scusette":
Poi il 27, giorno del pranzo con papà, è anche il compleanno di mia sorella (avrei fatto
una torta per festeggiarla - mimosa all’arancio: lei la adora ma proprio non possiamo
portare due torte al ristorante, l’avrei fatta volentieri… peccato).
212 cucinaamoremio
La mia mente malata ha pensato e proposto a Mia straeccitata della pensata della
mamma pazza e anche incosciente (era il lontano ottobre 2010 e Mia se la legò al dito –
aveva anche iniziato a preparare i bigliettini per gli inviti – io le dissi che forse era un po’
prestino per farli, che sicuramente in 5 mesi avrebbe trovato uno spazietto di tempo da
dedicarci) un “Hamburger Party” (ma non nel senso che si va tutti da Mac Donald e
"saluti e baci!” Noo.
Ghe pensi mi! Faccio tutto io (nella mia testa c’era: “così i bambini dopo aver mangiato
un panino – fatto in casa, con l’hamburger – fatto in casa, e poi il chicken-nugget – fatto
pure quello in casa e le patatine arrosto anziché fritte – diranno: ma Mac Donald fa schifo
e comunicheranno al papà e alla mamma che non vorranno andarci più… e vissero tutti
felici e contenti... con il colesterolo basso e Mc Donald? ...Fallirà.
Naturalmente la torta di compleanno di Mia (al cioccolato ovviamente) è obbligatoria.
Checcevò?
L’altro ieri, il 22, sono stata alla scuola Cuciniamo-Ci di Palma D’Onofrio, dove c’era una
lezione/incontro con Sal De Riso.
Quando sono tornata a casa Pedro Bò come al solito mi ha chiesto del corso: cos’era?
Con chi era? Com’era andata?
Io con un gesto della mano e con aria sognante ho detto:
"Sal De Riso…FAVOLOSO".
Dato che non mi sembrava per nulla sconvolto dalla notizia, ho detto:
se Sal De Riso fosse un attore sarebbe o De Niro, o Anthony Hopkins, o Morgan
Freeman… insomma un premio Oscar.
Ha capito.
E ora che li rivedo tutti scritti qui, tutti tronfi, tutti americani… direi Colin Firth… tieh...
capirebbe benissimo e farebbbe anche "ohhhh".
cucinaamoremio 213
Me l’avete fatto piangere.
Thursday, March 31, 2011
Lui, "Jme" Oliver, pensavo fosse un uomo rude, rozzo, un po’ strafottente… e invece
no…
Piange. (Piccolo, t'hanno fatto arrabbiare!)
C’è da dire che me l’hanno “dubitato”, denigrato, offeso: anche un santo avrebbe perso le
staffe.
Però, visto che sono repliche ed io ho già visto le puntate successive, so che si riscatterà
e naturalmente vincerà, lui che aveva un intero paese contro ce la farà… trionferà.
Lo adoro in maniera spassionata. Trovo che faccia delle cose meravigliose: i vari
“Fifteen” nel mondo (forse 5 ristoranti in cui gli chef e le brigate sono composte da
ragazzi giovanissimi che si erano persi in qualche mondo terribile – droga, alcool e quindi
furti, strada, prigione, sfruttamento… naturalmente per familiarità per i problemi suddetti,
violenze fatte o subite – insomma un gran bordello e la cosa bella è che lui, oltre ad
insegnar loro un mestiere dandogli un’occasione irripetibile, gli dà fiducia. Bravo.)
I piani sull’alimentazione nelle scuole primarie in Gran Bretagna e negli Stati Uniti (dove
me l’hanno anche fatto piangere – “Non permettetevi mai +!”).
Lo ha fatto anche in una mensa militare in Inghilterra (per questa scelta non ero
d’accordissimo ma “transit” (Ford… Orrore… Siamo grandi… Queste battute ormai le
capiscono solo quelli che sono sopra i 30… vabé.).
Jamie, Jamie, Jamie! (Tifo da stadio)
Grande.
214 cucinaamoremio
Chicken Nuggets ovvero Pollo FintoFritto*
Thursday, March 31, 2011
Ho deciso che oggi è il giorno di Jamie Oliver ed io nel mio piccolo ho fatto un’operazione
che forse Jamie Oliver condividerebbe: i pezzetti di pollo “fintofritto”. Ai bambini della
festa di mia figlia ho detto che erano i Chicken Nuggets in realtà erano pezzetti di pollo
"fintifritti".
Tagliare i petti a pezzetti, metterli in una ciotola e coprirli con lo yogurt, mescolare e
lasciar macerare per 1/3 ore.
Sgocciolarli e impanarli (la funzione che di solito ha l’uovo nelle impanature in questi è
data dallo yogurt stesso).
Metterli in una teglia foderata con carta da forno, mettere su ogni pezzetto un goccino di
olio e.v.o. e infornarli a 180°/200° per circa 15 minuti (il pollo deve cuocere pochissimo
altrimenti diventa stoppaccioso).
Detto fra noi, non hanno nulla a che fare con i Chicken Nuggets di McDonald (infatti in
questi c’è la carne di pollo, non solo cartilagini e ossa), ma se c’è un bambino nei
paraggi… sono identici.* La tecnica del “fintofritto” l’ho imparata da Pedro Bò e fatta
subito mia… Non friggo mai, non ne ho bisogno… Così sono perfetti. I fegati (mio e di
parenti e amici) ringraziano.
cucinaamoremio 215
Ed ora (11 febbraio 2012) con questa stessa ricetta partecipo al Contest di Valentina:
216 cucinaamoremio
70 g di pinoli
pochissimo olio extravergine
pasta formato caserecce
pepe nero
parmigiano (facoltativo)
In una padella nera a bordi alti (tegame) soffriggere la cipolla tritata e la cannella nell'olio
unire il radicchio tagliato a listarelle con i pinoli e far andare a fuoco vivo muovendo il
tutto in continuazione; unire anche la carne macinata e la salsiccia spellata e far cuocere
il minimo indispensabile perché sia ben separata in granelli e abbia cambiato colore (10
minuti al massimo).
Intanto avrete cotto la pasta che scolerete molto al dente dopo aver tenuto da parte una
tazza dell’acqua di bollitura. Unite nel tegame del ragù la pasta e fatela saltare. Unite ½
tazza di acqua e fate saltare ancora fino a che non arriva alla giusta cottura.
Macinata di pepe nero fresco, spolverata di parmigiano (potete anche metterlo dopo o
non metterlo affatto) e servire.
cucinaamoremio 217
Se il composto fosse troppo duro (deve esssere cme uno yogurt denso) aggiungete
qualche cucchiaio di acqua.
Mescolate bene e mettere in una teglia quadrata precedentemente imburrata e infarinata
circa 25x25cm di lato.
Infornare a 180° per 25 minuti circa. Portare il forno a 180° e infornare per circa 25’.
Tirare fuori dal forno e senza sformare far raffreddare. Una volta freddo tagliare in
quadrati + o – 5x5cm.
Spolverare se si vuole con lo zucchero a velo (anche senza sono perfetti).
Pan di sole
Monday, April 04, 2011
E’ un composto bio del “Molino rosso” già esistente (farina + semi di lino + semi di
girasole).
Comunque scrivo le dosi (a forza di leggere e provare ricette riesco – più o meno - dopo
aver mangiato una cosa e averla “scansionata” per capire come è fatta... la ripeto e più o
meno l'esperimento riesce).
218 cucinaamoremio
Per impastare il tutto ci si può aiutare con una planetaria, con un robot o con le semplici
fruste a spirale dello sbattitore – non con il Minipimer. Al limite si impasta a mano.
L’importante è che, una volta raccolto l’impasto in una palla si lavora, si tira, si sbatte…
insomma si maltratta per 10 minuti (serve a svegliare il glutine). Fatto ciò, si raccogliie
l’impasto in una palla, si mette in una ciotola, si copre con un coperchio e si lascia
riposare per 30/40 minuti.
2. Poi si riprende l’impasto, si mette sul piano di lavoro, si sgonfia, si stende, si piega, si
ristende… per 5 minuti.
Dopodiché si forma in 5 o 6 pagnottine (dividendo l’impasto, spianando ogni dose e
arrotolandola su se stessa), si mettono a distanza di almeno 5 centimetri, si spennellano
abbondantemente con l’emulsione fatta mettendo l’acqua, l’olio e il sale in un barattolo
chiuso con il coperchio e agitato fin quando il sale non si è sciolto, si coprono con un’altra
teglia a bordi alti rivoltata e si lasciano lievitare per circa mezz’ora.
Se in questo lasso di tempo spegnete il fuoco sotto qualche padella o pentola, mettetela
sulla teglia rivoltata del pane a raffreddare (io a volte ci metto il bollitore dell’acqua che ho
acceso apposta).
3. Ora infornate a 210°, griglia bassa, per 25 minuti (dipende molto dalla grandezza – con
queste dosi e queste indicazioni dovrebbe essere giusto 25 sempre che il vostro forno
non sia strano – o forse è strano il mio).
Non è finita, prima di infornare, arrivati a 210°, aprite il forno e versate nella leccarda
circa 800cc di acqua fredda. Richiudete e aspettate che la temperatura salga di nuovo.
E’ il “colpo di vapore” (Cathy Ytac – Fare il pane): secondo me è fondamentale… da
quando lo faccio non sbaglio più un colpo.
FINE
* Schiacciare leggermente i semi perché non tanto quelli di girasole, che vengono bene o
male frantumati dai denti, ma quelli di lino sono così piccoli che resterebbero interi non
cedendo le loro proprietà benefiche.
Aaaaaaaaaaaaaaaaaargh!
Tuesday, April 12, 2011
Si lo so, sto trascurando il blog. Ma dopo un corso con il "guru panificatore" e la sua
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degna assistente, ho avuto un crollo.
Pensavo di cavarmela con il pane… ma dopo la lezione… non mi farò più neanche un
panino!
Questo accadeva giovedì 7 aprile a Cave/Palestrina/Roma.
Sabato 9 aprile, un allergologo molto simpatico e premuroso, dopo aver fatto le prove
allergiche per vespe/vesponi/tafani/ecc. ecc. su mia figlia, mia sorella e me, ha pensato
che vista la mia situazione cutanea sarebbe stato utile togliere tutti gli alimenti
allergizzanti in modo da stabililire che tutto non sia collegato al cibo.
Questo per dire che vedendo tutte le fotografie delle ricette dei blog mi sento male e a
differenza di quello che era successo dieci anni fa e poi tre anni fa quando focalizzavo
tutti i pensieri sulla “cucina” per non pensare alla realtà. Ora, non posso pensare a nulla
di nulla: non posso pensare al mangiare perché non posso mangiare nulla.
Si sono presi anche la mia “via di fuga”.
E adesso?
Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaargh!
Moelleux au chocolat
Friday, April 15, 2011
Non ho la foto ma era stupendo: l’ho portato a cena da una mia amica che dice di non
saper cucinare (ma io non ci credo molto, è solo che è un medico bravissimo e quando
torna a casa non ha affatto voglia di mettersi a trafficare in cucina) dove non sapevo ci
fosse anche un’altra amica che lavora in una pasticceria (conosciutissima a Roma).
Aspettavo a metterlo in rete di rifarlo (e ‘sta volta di fotografarlo), ma visto che
l’allergologo mi ha detto che devo stare a pane e acqua per tre settimane e piano piano
reinserire tutti gli alimenti tolti: di rimangiare un dolce del genere se ne riparla nel 2020
(sempre che nel 2012 il “moelleux” non diventi il pianeta Terra stesso).
La cottura è fondamentale altrimenti da un “moelleux au chocolat” passiamo ad una
normalissima “Torta al cioccolato” (se così succedesse, per la colazione del giorno dopo
è perfetta – femminile… il moelleux ha cambiato sesso).
E' anche un dolce senza farina e quindi consigliato anche ai celiaci (naturalmente tutti gli
altri ingredienti devono essere ”consentiti”). Non bisogna sottovalutare la cosa, basti
pensare che nelle pasticcerie o gastronomie che fanno cibi per celiaci o ci sono 2
laboratori o si fa solo quello: non basta pulire bene un banco di lavoro o una teglia. Ci
possono essere delle tracce i glutine. Un guaio. Comunque, ecco la ricetta del MIO
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moelleux au chocolat:
200 g di cioccolato fondente
90 g di fecola di patate
70 g di farina di mandorle*
40 g di zucchero di canna (Demerara – quello chiaro a grana grossa) a velo**
5 uova
70 g di burro
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale
Per accompagnare:
panna o yogurt greco+zucchero
Tirare fuori le uova dal frigorifero almeno 1 ora prima di cominciare (fosse di più meglio,
devono essere a temperatura ambiente).
Rompere un uovo in una ciotolina e metterlo in una grande, poi l’altro, poi l’altro, poi
l’altro e l’ultimo (è per controllare la freschezza e le bucce).
Ora, mettete lo zucchero (tranne un cucchiaio raso) e il pizzico di sale nella ciotola con le
uova e fate 2 giri subito (se si lascia lo zucchero sulle uova intere queste si bruciano).
Montare con le fruste elettriche o con la planetaria se l’avete.
Intanto sciogliere a “bagno maria” o nel microonde il burro e il cioccolato avendoli fatti
entrambe a pezzetti.
In un’altra ciotola setacciare la fecola, il lievito e aggiungere la farina di mandorle* e fare
qualche giro in modo che si distribuiscano bene tra loro.
Quando il composto delle uova sarà diventato giallino chiaro e avrà raddoppiato il suo
volume , unite il cioccolato/burro tiepido e mescolate con una frusta dal basso verso l’alto
facendo girare la ciotola (in modo che si prenda il composto dappertutto). Una volta che il
composto è uniforme unire anche le farine/lievito mescolando sempre allo stesso modo.
Versare il composto ottenuto in una teglia (26/28 cm) antiaderente ad anello removibile
oliata/imburrata con un pennello da cucina (ne esistono in commercio di fantastici in
silicone).
Infornare e cuocere a 170° per circa 25’??? (il dolce si alzerà tantissimo per poi
riabbassarsi. Non vi preoccupate è normale).
Accompagnate o con della panna semimontata o con dello yogurt greco un po’
zuccherato.
N.B. Questo dolce deve venire abbastanza basso e deve avere un cuore “moelleux”
appunto, non deve essere completamente liquido, ma neanche secco… un po’ bagnato,
umido.
* Per una questione economica conviene farsi da soli la farina i mandorle (in più si
possono tostare prima quindi viene più buona).
Prendere lo stesso peso di mandorle, metterle in un padellino (a secco) e tostarle per un
paio di minuti. Farle raffreddare e metterle in un robot da cucina con il cucchiaio di
zucchero messo da parte.
Frullare fino a che non sono ridotte ad una polvere fine.
** Per lo zucchero a velo di canna: mettere i 40 g di zucchero Demerara nel robot e far
andare agitando l’apparecchio in modo che prenda questa quantità.
Meglio ancora viene con il macinacaffè.
Chi fosse pro-Bimby (io no!), lo fa veramente bene.
cucinaamoremio 221
Earth day* muffin
Wednesday, April 20, 2011
222 cucinaamoremio
forno ieri ci ha messo 30’ ma sicuramente sta male comunque aiutatevi con la “prova
stecchino”.
Questo logotipo l'ho fatto io per me, quindi potete farci quello che vi pare. Più festeggiate,
più sarò contenta. Diffondetelo. La terra ringrazia.
Licuore “Quore”
Tuesday, April 26, 2011
A fine pasto, nel pomeriggio, nella macedonia… Trovo che sia un liquorino molto
femminile ma che anche “omoni-pelosoni” hanno apprezzato.
1 litro di alcool
1 litro di acqua
1 bacca di vaniglia
cucinaamoremio 223
1 cucchiaio di Alchermes o 1 cucchiaio di succo rapa rossa (facoltativo)
Mettere a bagno nell'alcool i frutti e la bacca di vaniglia divisa a metà (nel verso lungo) e
lasciar macerare per quattro settimane. Se non fossero stati usati molti lamponi e il
composto fosse di un colore tendente al marrone piuttosto che al rosso, unire il cucchiaio
di alchermes o di succo di rapa rossa. Ogni 4/5 giorni capovolgere per una decina di
volte il contenitore.
Passate le quattro settimane (1 giorno più... 1 giorno meno) fare uno sciroppo con
l'acqua e lo zucchero e lascia raffreddare.
Scolare i frutti e la vaniglia in un colino a maglie fitte schiacciando il tutto con il dorso di
un cucchiaio (la bacca di vaniglia è quasi inutile, schiacciare molto bene i frutti) ed unire
nello sciroppo freddo.
Quando sciroppo ed alcool saranno omogenei filtrare un paio di volte (da una bottiglia
travasare ad un’altra con l’imbuto con dentro una garza o della carta da cucina), mettere
in bottiglie pulite benissimo e messe in forno a 90 gradi per 90 minuti (anche i tappi
dovrebbero essere molto puliti o meglio ancora, sterili).
Si può bere subito ma se riposa un giorno è meglio.
1 kg di banane
400 gr zucchero (meglio di canna, io ne metto meno ma de gustibus)
cannella q. b.
rum q. b.
Preparazione
Dopo aver sbucciato le banane e averle tagliate a pezzi, metterle in microonde 15 minuti,
circa, finché si ammorbidiscono per bene.
Tirarle fuori, aggiungere lo zucchero e la cannella e frullare il tutto col frullatore a
immersione.
224 cucinaamoremio
Rimettere in micro e lasciare una ventina di minuti (controllate comunque la consistenza
con la prova "piattino").
Aggiungere il rum, mescolare bene e invasare.
300 g farina
150 + 50 g di zucchero di canna Demerara
300 g ricotta
3+1 uova
1 bustina di lievito
3 limoni bio grandi o 4 piccoli
1 cucchiaino di mazena
Montare le uova intere a temperatura ambiente e metà dello zucchero fino a quando il
composto non è gonfio e giallo paglierino. Unire l'altra metà di zucchero alla ricotta
passata in un colino fino ad ottenere un composto liscio.
Unire ora il composto di uovo, il composto di ricotta, la farina setacciata con il lievito, la
buccia dei limoni grattugiata.
Mescolare delicatamente dal basso verso l’alto fino ad ottenere un composto uniforme..
Riempire una teglia (meglio se antiaderente e a cerniera e non sbattetela per livellarla)
oliata con un pennello da cucina.
Infornate in forno già caldo a 180° per circa 35 minuti (infilare uno stecchino nel centro,
se è pronta ne uscirà pulito altrimenti prolungare la cottura di 5 minuti e riprovare).
Lasciare raffreddare e sformare.
Dividere a metà. Nel mezzo versare la crema al limone (a me è venuta un poco troppo
liquida, + soda sarebbe meglio). Chiudere la torta, spolverare co zucchero a velo e se è
avanzata un po’ di crema metterla sopra (l’ideale sarebbe mettere a tavola la crema in
modo che chi ne volesse di più la può mettere).
cucinaamoremio 225
Farfalle e carciofi
Friday, April 29, 2011
4 carciofi
prezzemolo
aglio
1 uovo
olio extravergine d’oliva
parmigiano (facoltativo)
sale q.b.
pepe nero (macinato al mulinello)
226 cucinaamoremio
Cupcake cocco e limone all'olio
Monday, May 02, 2011
Cupcake???
Adesso vanno di moda.
A New York spopolano.
Sono della famiglia dei muffin (le sorelle “sciantose” …fanatiche …smorfiose), qui in Italia
devono la loro popolarità al telefilm “Sex and the city” dove sono state protagoniste di
una scena e da allora sono famosissime nel mondo intero.
Per carità, sono buonissime... Ma sono tortine glassate.
...Sti americani sò fforti.
250 g di fecola di patate o frumina
150 g di zucchero di canna (Demerara)
3 uova
150 g di latte scremato o un barattolino di yogurt magro o di soia*
75 g di olio di semi
80 g di cocco essiccato/rapé
1 bustina di lievito
buccia di 2 limoni biologici
1 pizzico di sale
acqua (se serve)
Per la glassa:
1 albume
100 g di zucchero a velo
Per decorare:
roselline di cialda
Mettere nel bicchiere del frullatore ad immersione l’olio e lo zucchero. Accendere e fare
un composto tipo maionese (+ o – 5 minuti), aggiungere le uova e il latte/yogurt far
andare fino a che non risulta omogeneo e montato.
Ora, dopo aver setacciato la farina con il lievito, averci aggiunto il cocco e la buccia di
limone, unire questo composto di polveri a quello di uova/zucchero/olio.
Mescolare con attenzione, con calma e dal basso verso l’alto (non si deve “stressare” il
glutine della farina) finché il tutto non risulta omogeneo.
In una teglia da muffin o nei pirottini di alluminio “usa e getta” mettere i pirottini di carta (io
ho usato quelli di “lusso” ma vanno benissimo anche quelli semplici che si trovano al
cucinaamoremio 227
supermercato o dai “cinesi”) e riempirli per metà del composto (qui è un’altra differenza
dai muffin – oltre al procedimento – non si devono rompere in superficie – c’è da dire che
poi viene coperto tutto dalla glassa…). La densità del composto deve essere morbida
tipo uno yogurt. Se serve aggiungete un poco d'acqua.
Cuocere a 180° per 20/25 minuti.
Una volta raffreddati, lasciate i pirottini, coprite con la glassa (tutto il sopra, non come la
foto*. Questo fa si che i cupcake si conserveranno per un paio di giorni – non avendo
nessuna parte esposta all’aria, non si seccheranno).
La glassa si ottiene unendo albume e zucchero a velo e montando il tutto NON a neve
ferma ma deve risultare più liquido.
Con una sacca da pasticceria coprire i cupcake di glassa.
Può succedere che dopo un’ora la glassa non si è ancora seccata (è umido, forse sta
piovendo o state cucinando qualcos’altro) allora mettete in foro a 100° finché la glassa
non si è indurita (1 ora/2 ore).
½ lt di latte scremato
½ lt di acqua
250gr di riso
250 g di ricotta* è la stessa nota di QUI
80 g di zucchero di canna chiaro/bianco
sale grosso q.b.
1 bacca di vaniglia
2 stecche di cannella
228 cucinaamoremio
100 g di cioccolato fondente (facoltativo)
Preparazione:
Versate il latte e l’acqua in una casseruola quando bolle unire prima il sale grosso e poi
unire il riso NON riscicquato, le due stecche di cannella, la bacca di vaniglia (dopo averla
divisa a metà dal lato lungo e raschiati i suoi semini), lo zucchero.
A fuoco medio, continuando ogni tanto a mescolare portarlo a cottura e superarla di un
paio di minuti, spegnere il fuoco, togliere la bacca di vaniglia e le stecche di cannella,
(metterle in un colino e sciacquarle abbondantemente sotto il rubinetto dell’acqua calda e
metterle ad asciugare su di un pezzo di carta da cucina, una volta più o meno asciutti
metterli in una teglietta in forno a 100° per 1 ora) ed attendere 3 minuti circa prima di
mettere il coperchio. Messo il coperchio lasciare gonfiare il riso per 45 minuti.
Ora aggiungere la ricotta e con un frullatore ad immersione frullare il tutto in modo che ne
risulti un composto molto liscio (se fosse necessario aggiungere dell’acqua o del latte).
Mettere in bicchierini o coppette e coprire con il cioccolato fuso. Sbriciolare un poco di
cannella fatta asciugare in forno, metterla sul cioccolato e mettere in frigorifero. Lasciare
almeno ½ ora a raffreddare e lasciare fuori dal frigorifero 20 minuti prima di servire. (La
bacca di vaniglia usata può essere frullata con un cucchiaio di zucchero e usata per
profumare una torta – riciclata, quindi meno profumata ma sicuramente meglio della
“vanillina”).
Torta di nozze
Friday, May 06, 2011
La mia prima esperienza con il fondente e devo dire che a farne un’altra ci penso bene
cucinaamoremio 229
(che poi in realtà il fondente lo ha preparato Rosa con la mamma... ma mi ha detto che è
stata un’esperienza impegnativa).
Comunque ecco il risultato:
(i pupazzetti li ha fatti mia figlia: penso che siano meravigliosi. Li ha fatti non con la pasta
di zucchero ma con il “fimo”, un materiale tipo pongo che una volta finito di modellare si
cuoce nel forno di casa – senza il minimo odore - e si indurisce. Non sapevo che
sarebbero venuti così carini, ma volevo che si conservassero).
Per la glassa:
350 g di zucchero a velo
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1 albume medio
1/2 succo di limone
24 amarene sciroppate
4 cucchiai dello sciroppo delle amarene
Preparare la glassa:
Sbattere con uno sbattitore per almeno 5 minuti gli ingredienti e con una sacca da
pasticcere coprire i dolcetti una volta raffreddati. Al centro di ognuno mettere una
amarena. Rimettere i cupcake nel forno a 100° gradi per un’ora e dopo aver spento il
forno lasciateli per qualche ora dentro.
Lassì di fragola
Monday, May 09, 2011
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E’ una bevanda indiana che accompagna i pasti. La versione classica è al mango ma in
certi posti si può trovare anche alla fragola.
E’ una versione poco dolce e un poco acidula del nostro frullato.
Fantastico... lo adoro.
E’ una ricetta che in passato ho fatto molte volte presa da un libro di Gribaudo/Paragon
del 2003.
La facevo non perché ero intollerante alle uova, ma prerché per me allora rompere un
uovo era un’impresa, dovevo chiamare Pedro Bò per aiutarmi e dato che almeno questo
aiuto glielo volevo risparmiare, preferivo questa ricetta.
Poi, imparato a rompere le uova, la facevo lo stesso perché la trovavo un poco più
leggera e “bilancevole” (una volta ho usato questo impasto per fare un rotolo riempito di
232 cucinaamoremio
simil-crema pasticcera – simil perché invece di 8 rossi c’erano 4 uova intere – e quindi
l’impasto e la farcia erano bilanciati).
Ora la voglio inserire perché è una torta molto utile e versatile e dato che ho ritrovato la
ricetta non la voglio riperdere.
* Comunque nel mezzo ci potete mettere qualsiasi tipo di marmellata, crema, mousse…
oppure aggiungere all’impasto mele, pere, banane (queste ultime due sono perfette se la
versione della torta è al cacao).
Budino di Kos
Friday, May 13, 2011
cucinaamoremio 233
Questa è la versione mia di un dessert che mangiai in Grecia un bel po’ di anni fa.
Mi feci dire come era fatto e ben lungi dall’immaginare della mia futura passione per la
cucina, l’ho sempre custodito in una piccola parte del cervello (no nel cervelletto
altrimenti avrebbe fatto una brutta fine – più che un budino ora sarebbe tipo scultura post-
moderna).
Ora, dopo solamente 25 anni, l’ho voluto riprovare, eccolo qui (ho sostituito le fragole
tiepide alla macedonia che ad agosto, in Grecia, in vacanza, giovani e belli – mica poi
tanto "belli" - era tutta un’altra cosa e ho usato l’agar agar (che a quei tempi neanche se
ne sospettava l’esistenza) invece della gelatina.
Naturalmente farei ancora un paio di modifiche, tipo:
1. le noci frantumate a pezzi più piccoli
2. … l’atra non me la ricordo più (l’avevo ripensata 2 minuti fa… ma l'ho già dimenticata.
Ma la scultura post-moderna nel mio cervelletto?... Ne vogliamo parlare?)
Per la presentazione:
4/5 cucchiai di miele*
4/5 gherigli** di noci
250 g di fragole
1 cucchiaio di zucchero
* io non amo molto il miele di castagno, quindi avevo un 1000fiori normale, però se vi
piace il suo amarognolo può creare un contrasto interessante… eh? Vi sono sembrata
per un attimo Laura Ravaioli? No?
Procedimento:
In un pentolino su fuoco medio, sciogliere con un cucchiaio d’acqua lo zucchero. Quando
si è sciolto e non ha ancora preso colore versarlo nel bicchiere del frullatore ad
immersione (o simili purché stretto e alto) con lo yogurt e dare una frullata.
Nello stesso pentolino (che si sarà raffreddato nel frattempo) sciogliere l’agar agar in 4
cucchiai d’acqua e mettere sul fuoco per 5 minuti (comunque leggete le indicazioni sul
barattolo – può darsi che sbaglio qualcosa, l’unica cosa di cui sono sicura è il dosaggio: 3
grammi). Ora unirlo allo yogurt/zucchero e frullare bene.
Versare il composto nelle coppette e quando è tiepido mettere in frigorifero per almeno 1
ora.
Una volta indurito, sformarlo e mettere su ogni budino il miele, le noci frantumate e
tostate in un padellino a secco. Accanto mettere un paio di cucchiai della dadolata di
fragole possibilmente tiepida (nello stesso padellino delle noci mettere le fragole tagliate
a cubetti, lo zucchero e un paio di cucchiai di acqua far andare a fuoco vivo girando per 2
minuti).
Servite.
Un figurone!
Con questa ricetta partecipo al Contest:
234 cucinaamoremio
e a questo:
4 limoni biologici
sale q.b.
cucinaamoremio 235
Lessare il riso, scolarlo, condirlo con l'olio, la buccia grattata dei limoni e il sale.
Per il succo vedere qui al punto 4.
????????????????????
Tuesday, May 17, 2011
Aiuto: chi mi può spiegare che differenza c'è tra "contest", "giveaway", "blog candy" e se
ce ne sono altri.
Dovrei organizzarne uno ad inizio giugno per il primo compleanno del mio blog, ma non
mi ero mai soffermata a pensare alle loro differenze.
3 kg di fragole
4 limoni non trattati
3 mele (per la pectina)
1,4 kg di zucchero di canna (Demerara)
300 g di limoncello
236 cucinaamoremio
modo che il succo che si crea con il taglio non vada perso.
Mettere in una grossa pentola non di alluminio (sarà, se vi va, quella in cui sarà cotta la
marmellata) le fragole, le mele grattate e lo zucchero e mischiate bene in modo che lo
zucchero tocchi tutta la frutta.
Lasciare questo composto a macerare per 24 ore girandolo 4/5 volte.
Passato questo tempo prendere 1/3 del composto (50% liquido zuccherato 50% fragole)
e con un frullatore ad immersione frullarlo per renderlo omogeneo. Ora riversate questo
composto ottenuto nella pentola.
Unite anche la buccia grattata dei limoni (vedere QUI al 4 a al 5) e il limoncello,
mescolate bene e cuocete per circa 1 ora. Fate la prova del piattino (come spiegato QUI
al 7) e invasate.
Dolcetto o scherzetto
Friday, May 20, 2011
Che c’entra Halloween ora? Intanto lui è proprio un dolcetto e poi più scherzetto di un
Halloween il 20 maggio?
Dolcetti al pistacchio
Ingredienti
100 g di farina
250 g di ricotta
2 uova
80 g di zucchero di canna (Demerara)
100 g di pistacchi
½ bustina di lievito
Montare le uova a temperatura ambiente con lo zucchero e un pizzico di sale finché non
sono raddoppiate di volume e il composto risulti morbido e giallo paglierino.
Tostare i pistacchi in un pentolino a secco (senza condimento) e frullarli molto finemente
(devono tirare fuori l’olio e diventare una pasta).
Mettere in una ciotola questa pasta, la ricotta non scolata (se fosse asciutta aggiungere 2
cuccchiai di acqua) e con un frullatore ad immersione frullare per almeno 3 minuti (il
composto deve essere morbido e la sua consistenza avvicinarsi a quella del composto
uova/zucchero).
Unire i due composti (uova/zucchero e ricotta/pistacchi) mescolare dal basso verso l’alto
cucinaamoremio 237
e rotando la ciotola in modo che venga mischiato tutto e non si smonti il composto
ottenuto, unire anche la farina precedentemente setacciata con il lievito.
Mettere in una teglia quadrata antiaderente e oliata.
Cuocere a 180° per circa 30 minuti.
Una volta cotto, far raffreddare, sformare e tagliare a quadrotti di circa 5x5 cm.
Ricoprite con la cioccolata che avrete fuso a bagno-maria o nel microonde, fatta
rafffreddare mescolandola (la sua temperatura deve essere + o - come quella corporea)
e fatta rifondere di nuovo. Infilate gli stecchini quando il cioccolato è ancora caldo
(quando si raffredderà saranno più stabili).
La base al cacao:
60g di zucchero di canna biondo (tipo Demerara)
2 uova
238 cucinaamoremio
30g di farina
30g di cacao amaro
un pizzico di sale
Il “sopra” – la cremayogurt/caffè/panna
60ml di caffè ristrettissimo
20 ml di brandy
2 cucchiai di zucchero (idem come sopra)
2 g di agar agar (se volete potete usare 5g di colla di pesce)
170g di yogurt greco “Total 0%”
200g di cioccolato
200ml di panna montata
Dopo aver tirato fuori le uova dal frigorifero almeno ½ ora prima in modo che siano + o –
a temperatura ambiente, montatele con lo zucchero e il pizzico di sale o con lo sbattitore
o se l’avete con la planetaria* in modo che raddoppino di volume.
A questo punto versateci a pioggia e gradualmente, mescolando dal basso verso l’alto
con una frusta o con una spatola, girando la ciotola, la farina e il cacao setacciati insieme
(passati da un colino per evitare grumi).
Una volta omogeneo e NON smontato il composto e dopo aver unto una teglia a cerniera
d circa 22cm di diametro, versateci dentro il composto e infornate a 18’°per 20/30 minuti.
cucinaamoremio 239
In frigorifero per due ore, poi: tirare fuori dal frigorifero, passare la lama di plastica
tutt’intorno, aprire la cerniera, togliere l’anello, sistemare se c’è qualcosa da sistemare e
servire.
* Io ho questa da 6 anni e sono tanto felice … ("soldi pochi – costa 1/3 delle più famose –
spesi bene”).Si chiama Kenwood Patissier, c'è in vari colori tipo il Kitchen Aid, ha anche
l'anello paraspruzzi di plastica (utilissimo)... unica cosa non ha tutti gli accessori che
hanno le altre... però il costo è interessantissimo.
Con questa ricetta partecipo al Contest:
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pasta in diversi formati (fusilli + penne + rigatoni… o bavette + spaghetti + trenette… o
fettuccine + tagliatelle + pappardelle… comunque sta meglio la pasta non all'uovo e
corta)
sugo di arrosto o spezzatino
carne cotta di arrosto o spezzatino (pochissima)
1 cucchiaino di maizena biologica
parmigiano
Non si deve seguire nessuna ricetta, bisogna solo fare un rapido calcolo perché i diversi
formati di pasta siano cotti allo stesso momento (nella stessa pentola “ovviously”) si deve
quindi buttare la pasta a scaglioni.
In un pentolino mettete il sugo, aggiungere dell’acqua di cottura in cui è stata sciolta della
maizena (biologica è obbligatorio), aggiungere la piccola quantità di carne sfilacciata (non
tagliata) e far cuocere per 5 minuti (se il sugo avesse troppi pezzettoni, prima di
aggiungere la carne passatelo al Minipimer.
Scolate, condite nella pentola della pasta. Fate andare un nanosecondo.
Spolverata di parmigiano.
Pepe nero al mulinello (bambini pemettendo).
Servite… sempre nella stessa pentola “riovviously”.
cucinaamoremio 241
100g di primosale
100g di mandorle spellate
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
1/2 cucchiaio a testa di parmigiano
mandorle lamelle
E’ una ricetta pugliese molto conosciuta, è di Palma D’Onofrio (La Prova del Cuoco,
S.O.S. Cuoca, Cucina and More - scuola di cucina…)
Da quello che ho capito io ci sono i “taralli scaldati” che sono bolliti e hanno un aspetto
liscio e lucido e poi ci sono quelli “caserecci” (cioe' non bolliti): io preferisco i caserecci
ma anche questi - meno friabili – si lasciano mangiare.
Ingredienti
242 cucinaamoremio
1 kg di farina
300 di vino bianco
250 di olio
Sale
Semi di finocchio
Preparazione
Setacciare la farina e metterla a fontana su un tagliere, aggiungere l'olio, il vino bianco
tiepido, il sale e i semi di finocchio. Lavorare la pasta fino ad ottenere un impasto sodo,
farlo riposare almeno 30 minuti.
In una capiente pentola portate ad ebollizione dell' acqua in cui avrete aggiunto 1
cucchiaio di sale.
Formare i taralli ricavando dalla pasta dei bastoncini e chiuderli su se stessi
sovrapponendo le estremità e schiacciandoli col dito in modo da sigillarli. Quando
saranno pronti immergerli nell'acqua bollente e ritirarli con una schiumarola appena
salgono a galla.
Sistemarli su di un panno, uno accanto all'altro, ad asciugare per qualche minuto.
Oliare una teglia da forno e adagiarvi i taralli.
Infornare a 200°, e far cuocere fino a che non saranno dorati e croccanti.”
cucinaamoremio 243
Ingredienti per 20 panini circa:
300g di farina manitoba (farina americana)
300g di farina 00
360ml di acqua
30g di olio extravergine d’oliva
1/2 cubetto di lievito di birra (circa 12g)
2 cucchiaini di malto d'orzo (o zucchero o miele)
15g di sale
Procedimento:
Nell’impastatore, sciogliere il lievito nell’acqua tiepida (non superiore ai 30°), il malto,
mischiare ed aggiungere le farine setacciate e alla fine il sale e l’olio, far andare la
macchina alla velocità media per 10 minuti.
Raccogliere l’impasto in una palla e lasciar riposare in una ciotola coperta da un
coperchio nel forno o in un mobile per 1 ora e mezza
Passato questo tempo riprendere l’impasto, metterlo su un piano di lavoro, sgonfiarlo e
lavorarlo energicamente per 5 minuti.
Con un mattarello spianare la pasta all’altezza di 1 centimetro o poco più e dare la forma
di un rettangolo.
Cominciare a darle delle pieghe come per la pasta sfoglia (pieghe a 3: il lato lungo del
rettangolo in orizzontale davanti a noi, si divide idealmente in 3 il rettangolo, la terza
parte sulla seconda e la prima sempre sulla seconda centrale, si avrà quindi - vedendolo
in sezione - lo strato 1, il 3 e il 2, ristendere allo spessore di prima, girare di 90°).
244 cucinaamoremio
Ripetere l’operazione per circa 8 volte.
Alla fine stendete la pasta in un rettangolo, tagliarci una ventina di rettangoli e arrotolarli
dal lato corto (i panini devono risultare lunghi quanto è lungo il lato corto.
Appoggiarli ben distanziati in una teglia foderata con carta da forno, in modo che le falde
(punto finale dell’arrotolamento) siano sotto, cosicché il panino non si apra cuocendo,
coprirli con un’altra teglia e metterli in un posto senza correnti d’aria, a lievitare per
un’ora.
Nel frattempo scaldare il forno a 200°, colpo di vapore e quando i panini saranno
raddoppiati di volume infornarli, vaporizzarli con dell'acqua (spruzzino che si usa per le
piante) almeno 3 volte durante la cottura.
Cuocerli a 200° per circa 15 minuti (dipende dalla grandezza).
Calorie totali:
621 (con lo zucchero) 461 (con il Dietor)
Calorie a porzione:
207 (con lo zucchero) 154 (con il Dietor)
Ingredienti per 3 porzioni
200g di fragole
cucinaamoremio 245
250g di ricotta* è la stessa nota di QUI
50g di zucchero o 15g di Dietor
3g di polvere di agar agar
Fare a pezzetti e frullare le fragole (avendone tenuti da parte una decina di pezzetti per la
decorazione) con la ricotta e il dolcificante scelto.
Frullate il composto a lungo in modo che la ricotta risulti completamente liscia.
In un pentolino sciogliete l’agar agar (non vi preoccupate dell’odore intenso di mare: è
un’alga, è normale, e una volta freddo l’odore sparisce – anche la colla di pesce quanto a
odore non scherza) con un poco del composto e un paio di cucchiai d’acqua, fate bollire
per 5 minuti (comunque leggete sulla confezione).
Unire al resto del composto e con un frullatore ad immersione amalgamate il tutto.
Versare il composto in 3 formine-coppette-bicchierini che avrete precedentemente
riempito d’acqua e poi svuotato (devono essere bagnati perché una volta freddo il budino
venga via bene).
Una volta riempiti sbatteteli in modo che il composto si livelli e le eventuali bolle d’ari
vadano via (nei miei ci sono ancora delle micro-bolle – come si vede nella fotografia - ma
va bene uguale).
Dopo averli messi in frigorifero per almeno 1 ora a solidificare, passate un coltello intorno
allo stampino, sformateli ognuno su un piattino e ornateli con i pezzi di fragola tenuti da
parte.
Panini arabi
Saturday, June 04, 2011
Nell’impastatore (tipo * o se non lo avete anche nel robot – non è il massimo ma si può
246 cucinaamoremio
fare), sciogliere il lievito sbriciolato nell’acqua tiepida (non superiore ai 30°) con il malto,
mischiare aspettare qualche minuto girando con un cucchiaino in modo che si sciolga ed
aggiungere la farina setacciata e alla fine il sale, far andare la macchina alla velocità
media per 10 minuti.
Raccogliere l’impasto in una palla e lasciar riposare in una ciotola coperta da un
coperchio nel forno o in un mobile per 20 minuti.
Passato questo tempo riprendere l’impasto, mettetelo su un piano di lavoro, sgonfiatelo e
lavoratelo energicamente per 2 minuti.
Dividete l’impasto in 10 pezzi, prendete ogni pezzo e fate un cerchio di 15 cm, ora
portate verso il centro i bordi esterni (avrete un cerchietto più piccolo e più alto – giratelo
e avrete un cerchietto altino e liscio mettetelo nella teglia, così per gli altri 9 e una volta
che saranno tutti in teglia ben distribuiti (cioè distanti tra loro e dal bordo) prendete un
batticarne, infarinatelo e schiacciate tutti i cerchietti in modo che diventino più bassi, più
larghi e più tondi.
Nel frattempo scaldare il forno a 220°, lasciar riposare i panini coperti da un’altra teglia
per 20 minuti, colpo di vapore* e infornarli vaporizzandoli con dell'acqua (spruzzino che si
usa per le piante) almeno 3 volte durante la cottura (aprite il forno molto velocemente e
non lo sbattete quando lo richiudete).
Cuocerli a 220° per 10/15 minuti (dipende dalla grandezza).
Una volta sfornati girateli o se la teglia fosse a bordi alti metteteli tutti appoggiati al bordo
in modo che siano quasi in verticale.
Kanten d’arancia
Monday, June 06, 2011
Spremere le 10 arance: non buttare la polpa che rimane nello spremiagrumi ma tolti i
semi ributtatela nel succo e con un frullatore ad immersione frullate in modo che risulti il
più liscio possibile.
Prendete 1/3 del succo e mettetelo in un pentolino, metteteci anche i 4 cucchiai di miele
ed unite l’agar-agar e aiutatevi a distribuirlo sempre con il frullatore ad immersione.
Fatelo bollire per 5 minuti (o comunque seguite l’indicazione sul barattolo), spegnetelo,
unitelo all’altro succo freddo e amalgamatelo ancora con il frullatore ad immersione*.
Prendete un contenitore, riempitelo d’acqua e svuotatelo lasciando che sia ancora
bagnato.
cucinaamoremio 247
Versateci il succo e lasciate in frigorifero per circa un’ora.
Al momento di servire rivoltate la forma, si dovrebbe staccare altrimenti aiutatevi con un
coltellino.
* come avrete capito io senza il frullatore ad immersione sono una donna finita…
toglietemi tutto ma non il mio Minipimer.
NOTA del 4/'13: secondo me l'agar-agar è poco e anche il procedimento lascia un poco a
desiserare (appena posso la rifaccio e casomai la modifico).
1° compleanno e 1° contest*
Wednesday, June 08, 2011
Auguri a CucinaAmoreMio
e a chi lo legge.
Perché è chi lo legge che lo rende interessante.
Grazie!
Il dolcetto con cui ho voluto festeggiare è un brownies ed è un brownies molto importante
per me.
E’ stato il primo brownies che ho provato e da allora (2007) ne ho fatti tanti altri ma
questo è rimasto sempre nel mio cuore (“il primo brownies non si scorda mai”).
La ricetta la presi qui (allora e anche oggi, perché fortunatamente il suo blog c’è ancora e
va sempre per la maggiore.
248 cucinaamoremio
Si vogliono intendere tutte quelle ricette che sono copie degli originali, ma che
differiscono volutamente per qualcosa:
la leggerezza, la dieteticità???, uno o più ingredienti mancanti, la sostituzione di un
ingrediente con uno un poco più leggero…
Insomma, non devono essere delle copie perfette, ma devono avere un loro perché e
soprattutto meno calorie.
- la Zaccher torte: pan di spagna o genoise al cacao con confettura senza zucchero
all’albicocca e ricoperta con glassa al cacao;
- l’Approftterò: un profitterol di bigné all’olio d’oliva con ripieno di crema di yogurt, glassa
al cacao e ciuffetti di panna vera (piccolissimi);
- i Baci di rana (idea che mi frulla in testa da parecchio: la ricetta più leggera dei classici
“baci di dama” in cui le nocciole sarebbero sostituite da pistacchi spellati e il cioccolato
fondente che è nel mezzo, sarebbe sostituito da cioccolato bianco sporcato di polvere di
pistacchi che lo farebbe diventare verde.
Ecc. ecc.
Questi sono degli esempi di dolci che ho già realizzato o idee. Ora tocca a voi.
Liberate la fantasia a favore della leggerezza.
Ecco le regole:
1. Si partecipa lasciando un commento a questo post con il link alla ricetta con fotografia
con cui intendete partecipare.
2. Nel pubblicare la vostra ricetta inserite anche il logo del contest (o con il codice o con
la fotografia), sia nella home page che sotto la ricetta con un link che indirizzi a questa
pagina.
cucinaamoremio 249
Qui di seguito l’immagine:
3. Avrete tempo di pubblicare ed inviarmi la vostra ricetta da oggi fino alla mezzanotte del
30 settembre 2011.
4. Le ricette non devono essere inedite, basta che ci sia nel post l’immagine con il
collegamento a questo post.
5. Le ricette possono essere di dolci, salati, agrodolci, liquori, conserve, ecc. ecc.
I vincitori saranno 3:
250 cucinaamoremio
Torta di cioccolato e zucchine
Friday, June 10, 2011
Ecco la torta per il contest “la Banda Occulta”. della Banda Broccoli
L’avevo già pronta, sia la ricetta che la fotografia ma non potevo inserirla perché i miei
familiari (Pedro Bò & co.), mi avrebbero smascherata ed avrebbero capito che quella
torta al cioccolato non era solo una semplice torta al cioccolato, ma nascondeva al suo
interno delle perfide zucchine.
Si quelle verdi che sono sempre state un contorno.
Ora la torta è finita, se la sono pappata tutta ed io che non so dire le bugie avevo voglia
di autodenunciarmi ma non l'ho fatto e ora la pubblico e cofesso.
E’ incredibile… è buonissima… ve lo assicuro.
Valeva la pena mentire.
Ingredienti:
200 g zucchine
180 g zucchero di canna chiaro (tipo Demerara)
180 g farina
40 g cacao
50 g burro
30 g latte
3 uova
80 g nocciole tostate
1 bustina di lievito
vaniglia o scorza di limone biologico
Preparazione:
Grattugiate o frullate le zucchine.
Fondete il burro in un pentolino (deve essere biondo chiaro).
Tostare e tritate grossolanamente le nocciole.
Montate le uova con lo zucchero fino a quando saranno bianche e spumose.
Setacciate la farina con il lievito e il cacao ed uniteli in un contenitore assieme all’aroma
scelto e alle nocciole tostate.
Unire al composto montato delle uova prima le zucchine e poi le polveri, facendo molta
attenzione a mischiare dal basso verso l’alto per non smontarlo.
Versate in una tortiera ad anello removibile di 26 cm di diametro precedentemente
imburrata con burro fuso o oliata e infarinata con del cacao.
cucinaamoremio 251
Cuocete a 180 gradi circa per 35 minuti.
Spolverizzate di zucchero a velo (sarebbe meglio zucchero a velo di canna - QUI al n.6).
in collaborazione con
"il posto delle fragole"
...e anche
al contest:
252 cucinaamoremio
...e anche a:
Vermini
Tuesday, June 14, 2011
Questa è una ricetta che avevo pronta da Halloween ma che aveva la foto che
“nonsipotevaguardare”.
Poi, da brava grafica, ho pensato di imbellirla/mascherarla così:
250g di farina 0
100g di zucchero di canna chiaro (Demerara)
1 uovo
1 presa di cannella
70g di olio d’oliva
30g di acqua
un pizzico di sale
40g di cacao (per i “vermini” al cioccolato)
5g di cioccolato fondente
5g di cioccolato bianco
cucinaamoremio 253
Mescolate tutto dopo aver setacciato la farina fino ad ottenere un impasto liscio ed
omogeneo.
Far riposare l’impasto raccolto a palla e leggermente schiacciato a disco e messo in
frigorifero per mezz’ora.
Riprenderlo e formare dei cordoncini del diametro del vostro dito mignolo e lunghi5 cm.
Metteteli nella teglia dandogli una forma a “S”.
Cuceteli a 180° per circa 10 minuti.
Una volta sfornati e raffreddati con della cioccolata fusa e uno stecchino fate degli
occhietti su ogni “vermino”.
Per i “vermini” scuri (al cioccolato), sostituite 40g di farina con 40g di cacao setacciato e
gli occhietti fateli con del cioccolato bianco.
Concorso a premi/Contest
Wednesday, June 15, 2011
Qualcuno mi ha detto che il post di "copiemabuone" non si vede bene (sicuramente nel
passaggio che ha fatto Blogger - il papà di molte di noi finite nel web - c'è stato qualche
problema), e io lo rimetto. Forse si vede male con l'i-pad o forse è proprio con il PC
(dovrei chiedere a mia sorella... io ho il Mac), comunque:
...e per festeggiare il mio 1°anno ecco il mio 1° contest:
* Ma cos’è un contest? E’ un concorso a premi, semplicemente un concorso ma con un
nome inglese e di gran lunga più misrerioso.
254 cucinaamoremio
Si vogliono intendere tutte quelle ricette che sono copie degli originali, ma che
differiscono volutamente per qualcosa:
la leggerezza, la dieteticità???, uno o più ingredienti mancanti, la sostituzione di un
ingrediente con uno un poco più leggero…
Insomma, non devono essere delle copie perfette, ma devono avere un loro perché e
soprattutto meno calorie.
- la Zaccher torte: pan di spagna o genoise al cacao con confettura senza zucchero
all’albicocca e ricoperta con glassa al cacao;
- l’Approftterò: un profitterol di bigné all’olio d’oliva con ripieno di crema di yogurt, glassa
al cacao e ciuffetti di panna vera (piccolissimi);
- i Baci di rana (idea che mi frulla in testa da parecchio: la ricetta più leggera dei classici
“baci di dama” in cui le nocciole sarebbero sostituite da pistacchi spellati e il cioccolato
fondente che è nel mezzo, sarebbe sostituito da cioccolato bianco sporcato di polvere di
pistacchi che lo farebbe diventare verde.
Ecc. ecc.
Questi sono solo degli esempi di dolci che ho già realizzato o idee. Ora tocca a voi.
Liberate la fantasia a favore della leggerezza.
Ecco le regole:
1. Si partecipa lasciando un commento a questo post con il link alla ricetta con fotografia
con cui intendete partecipare.
2. Nel pubblicare la vostra ricetta inserite anche il logo del contest (o con il codice o con
la fotografia), sia nella home page che sotto la ricetta con un link che indirizzi a questa
pagina.
cucinaamoremio 255
3. Avrete tempo di pubblicare ed inviarmi la vostra ricetta da oggi fino alla mezzanotte del
30 settembre 2011.
4. Le ricette non devono essere inedite, basta che ci sia nel post l’immagine con il
collegamento a questo post.
5. Le ricette possono essere di dolci, salati, agrodolci, liquori, conserve, ecc. ecc.
I vincitori saranno 3:
256 cucinaamoremio
Con questa ricetta partecipo al giveaway dell’Arabafelice.
Partecipo con questa ricetta, facile, velocissima, ma che fa fare un figurone.
E’ veramente facile. Riporto esattamente le sue indicazioni. Io non ho cambiato nulla:
Note:fare attenzione al fatto che da freddi diventano leggermente piu' croccanti, quindi
assaggiandoli da caldi si puo' avere un'impressione non corretta. Prolungare troppo la
cottura li farebbe rinsecchire.
cucinaamoremio 257
Biscottelli all’uvetta
Wednesday, June 22, 2011
Da una ricetta del 2003 che non mi ricordo più dove ho preso, mi ricordo solo che i
biscotti erano buoni ed appena li rifaccio li fotografo.
INGREDIENTI
150g di farina 50g di farina di mais (Fioretto)
60g di burro ammorbidito 100g di zucchero Demerara 1 uovo 3 cucchiai di vino bianco
secco 1 bicchiere di latte la buccia grattugiata di 1 limone non trattato 80g di uvetta
sultanina 1/2 bustina di lievito in polvere
258 cucinaamoremio
preriscaldato per 15 minuti circa. Staccate con delicatezza i biscotti dalla placca e
passarli su una griglia a raffreddare. Disporli infine sul piatto di portata.
Ho trovato questa vecchia foto: questi sono fatti con 100g di farina di mais e 100g di
farina normale ed invece di stendere la sfoglia, ho fatto delle palline, messe distanziate
nella teglia e poi leggermente schiacciate.
Insalata di grano
Thursday, June 23, 2011
chicchi di grano (io precotti) 100g di formaggio primosale (il più light che ci sia)
olive nere o grche o di Gaeta
250g di popmodorini datterini o ciliegia
pinoli
20 g di olio extravergine d’oliva
5 gocce di worcester sauce (facoltativa)
sale q. b.
Lessare il grano (1/2 porzione a testa), scolarlo bene, sciacquarlo e messo in una
ciotolona con 10g d’olio, la worcester e un pizzico di sale, mescolarlo e lasciarlo
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raffreddare a temperatura ambiente.
Nel frattempo avrete snocciolato e fatto a pezzetti le olive, avrete tagliato in due (o in 4 se
sono grandi) i pomodorini, fatto a dadini il primosale, tostato i pinoli (messi in un padellino
senza niente e aspettato muovendoli che “sudino” e si imbiondiscano).
Unire ora tutti gli ingredienti al grano raffreddato, unire i 10g d’olio rimasti, aggiustare di
sale.
N.B. Se il tutto fosse troppo asciutto (i pomodorini non hanno buttato nessun liquido)
unite un cucchiaio d’acqua.
e a:
e anche a:
260 cucinaamoremio
Ciocco glacé
Monday, June 27, 2011
200g di cioccolato
200ml di panna montata 60ml di caffè ristrettissimo
20 ml di brandy
2 cucchiai di zucchero di canna (Demerara)
2 g di agar agar (se volete potete usare 5g di colla di pesce)
Preparazione:
Far sciogliere lo zucchero nel caffè, unirli in un pentolino insieme al liquore e al cioccolato
fatto a pezzettini e far bollire girando per un paio di minuti.
Aggiungere e sciogliere bene l’agar agar fate bollire sempre girando per 2 minuti, togliere
dal fuoco e con il frullatore ad immersione amalgamare il tutto.
Quando il composto si è quasi del tutto amalgamato unite la panna mescolando con
molta attenzione dal basso verso l’alto e girando la ciotola.
Versare in coppette/tazzine e mettete in frigorifero per un’ora e in freezer per mezz’ora.
Se invece l’avete lasciato in freezer per conservarlo, tiratelo fuori un’ora prima di servirlo
e mettetelo in frigorifero a scongelare, poi tirare fuori dal frigorifero, immergere la formina
scelta in tre dita di acqua calda per circa mezzo minuto, togliere, asciugare e rivoltare nei
piattini.
cucinaamoremio 261
Sarebbe perfetto accompagnato da un ciuffetto di panna.
...e al contest:
Crema di cannella
Thursday, June 30, 2011
E’ per accompagnare qualche dolce… ma si può mangiare anche da sola.
4 tuorli
500cc di latte scremato (250 intero+250 acqua)
80g di zucchero di canna (Dulcita o Muscovado)
20g di maizena
2 cucchiaini colmi di cannella
buccia di 1 limone bio
Mettere i rossi e lo zucchero in una ciotola e montare bene. Aggiungere pian piano la
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maizena e la cannella precedentemente setacciati insieme; contemporaneamente
mettere sul fuoco il latte con la buccia di limone: appena fuma un po’ aggiungere il
composto ben amalgamato e mischiare ancora con la frusta; appena bolle tirare via e
continuare a girare.
Togliere le bucce e dare una frullata con il minipimer (se questo passaggio la rendesse
troppo liquida far rassodare ancora sul fuoco).
Se avete usato un pentolino con il fondo spesso, togliete subito la crema altrimenti
continua a cuocere e si rassoda troppo.
Mettetela in coppete individuali e nel frigorifero per almeno mezz’ora.
Prima di servirla fatela stare un’altra mezz’ora a temperatura ambiente.
Lessare il riso, denocciolare le olive, tagliare i pachino (se sono grossi in 4 altrimenti in
2), tostare i pinoli in un padellino “a secco” e quando il riso è freddo metterlo in una
ciotola e condirlo con l’olio.
Mischiare e quando è tutto oliato aggiungere un cucchiaino di pesto, rimischiare e
aggiungere gli altri ingredienti e rimischiare ancora (i pomodori aggiungeteli per ultimi
perché tingono troppo).
cucinaamoremio 263
Con questa ricetta partecipo a un pò di Contest.
A questo:
a questo:
e a:
e anche a questo:
264 cucinaamoremio
e a questo:
e basta.
cucinaamoremio 265
Sono di una semplicità estrema (nonostante il mio rapporto con lo "scavino" non sia
ottimo - più che perle mi sembravano sassolini - comunque si sono fatti avanti per la foto
quelli più tondi e fotogenici) e anche molto-molto buone (la terna Pere-Miele-Formaggio è
assolutamente vincente).
La ricetta originale la trovate QUI, io metto solo la fotografia e ringrazio l'Araba per
queste "perle" (non di "saggezza" ma di "bontà").
Questo è il suo Giveaway:
266 cucinaamoremio
LA SACHER TORTE di TERESA
PER LA GLASSA: Non è morbida, è proprio un guscio, ma si taglia una meraviglia senza
spezzarsi, credo sia perfetta!
200 gr di cioccolato fondente
70 gr di burro (45gr)
2 cucchiai d'acqua
NOTE mie (di AniceeCannella): la prossima volta ne farò doppia dose, perchè io che non
ho la mano ho dovuto stenderla, e non era così tanta da colare per avere la superficie
perfettamente liscia.
Nota della nota (di CucinaAmoreMio): doppia dose è troppo - me ne è avanzata un bel
po' - io farei solo mezza dose in più.
Procedimento:
Ho montato con le fruste per diversi minuti il burro morbido con 50 gr di zucchero, poi ho
aggiunto i tuorli uno ad uno, aspettando che il precedente fosse ben amalgamato al
composto.
Nel frattempo avevo fuso il cioccolato a bagnomaria e fatto intiepidire e l'ho amalgamato
sempre montando bene.
Poi pian piano ma a mano, la farina, la maizena e la farina di mardorle setacciate bene
con il lievito. In ultimo, cercando di non smontare il tutto, gli albumi montati a neve con il
resto dell zucchero. Ho infornato in uno stampo estraibile da 24, a 170° per 40 minuti
circa.
Una volta raffreddata, l'ho tagliata in due dischi con un filo da cucito posizionandolo tutto
attorno alla torta e tirando verso di me.
Poi ho spennellato la superficie inferiore con della marmellata di albicocche che avevo
precedentemente frullato bene con il mixer. Ne va poca, diciamo sui 3 mm.
Ho posizionato il disco superiore e l'ho spennellato anche questo con la marmellata, qui
ne andava un velo... io ne ho messa troppa.
Qui c’è il collegamento alla ricetta originale e in rosso le mie (2) modifiche.
Grazie Paoletta, ringrazia anche Pedro Bò e incredibilmente anche mia figlia Mia che
dopo averle decorate (Sacher e Sacherina) se le è anche pappate.
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Questa è la Sacherina fatta con i ritagli della grande messi in un coppapasta in tre strati
intervallati dalla marmellata e il tutto ricoperto di glassa.
Forse l'interno è più chiaro del dovuto perché la cioccolata che ho usato per la torta vera
e propria era al latte - alcuni ultimi rimasugli di Pasqua.
Arlecchini
Saturday, July 09, 2011
La ricetta di questi tartufini colorati era sul libro di terza elementare di mia figlia Mia. Li ha
mangiati alla festa della sua amichetta Ester (fatti dalla mamma – che oltre ad essere
rappresentante di classe li aveva fatti per la festa – certo, sono facilissimi ma in
compenso alcune mamme della classe erano difficilissime) e da allora non se li è più
dimenticati. Ora ha 11 anni e se li è fatti da sola (io ho solo preparato l’impasto) e ha fatto
anche la fotografia. Non è brava? ...amore di mamma sua!
Brava a fare i dolcetti.
Breva a comporre la foto.
Ma soprattutto... come ha fatto a capire come diavolo si usa la mia macchina fotografica
nuova. Io ho ancora delle serie difficoltà. Mah!
Cosa occorre;
100g di burro
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170g di ricotta
60g di cacao
200g di biscotti secchi (tutti quelli che la “bimba” non mangia più perché sono TROPPO
rotti)
60g di zucchero di canna biondo (Demerara)
confettini colorati
Come fare:
Dopo aver frantumato in una granella i biscotti, tagliato a tocchetti e fatto ammorbidire il
burro, passato – se ne ha bisogno, cioè non è quella confezionata – la ricotta…
impastare il tutto (tranne i confettini) fino ad ottenere un composto omogeneo.
Fare delle palline, passarle nei confettini e mettere in frigorifero per almeno mezz’ora.
Tiratele fuori ameno 10 minuti prima di servirle.
N.B. Se cambiate il colore dei confettini si possono adattare anche ad occasioni più serie.
Con questa ricetta partecipo al contest di Gianniper “Una ricetta fatta DAI bambini”.
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Mandorle pralinate della fiera
Thursday, July 14, 2011
Cubi di feta
Saturday, July 16, 2011
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feta un limone grande biologico miele pomodorini
Prendere il panetto di feta, tagliarlo a cubi passarlo nel miele che avrete
precedentemente scaldato a bagnomaria o nel forno a microonde per renderlo più fluido.
Passarlo nella buccia grattata del limone (deve essere grattata bene tutta la buccia
perché deve essere tanta ma non arrivate al bianco perché è molto amaro).
Metterci sopra una fettina di pomodorino.
Infilare con degli stecchini per non far sporcare le mani a chi mangia. Sono facilissimi,
molto scenografici e molto buoni.
Con questa ricetta partecipo al contest L'Estate in un Boccone ideato da About Food
eCassandra.it
cucinaamoremio 271
e a questo
e a questo
272 cucinaamoremio
e vorrei partecipare anche alla raccolta
...e anche a:
cucinaamoremio 273
Questo piatto è stato ispirato da un amico della mia amica Giusy (ora anche amico mio
per la discreta quantità di risate che mi ha fatto fare nei 3 giorni che ci siamo frequentati a
Castellana Grotte in Puglia)… Luigi, cuoco provetto, ad una cena raccontava di un riso
venere con i gamberetti che aveva fatto e si meravigliava di quanto fosse semplice e allo
stesso tempo buonissimo.
E’ stato così convincente nel racconto che appena tornata a Roma (in realtà il primo
giorno ho digiunato) insomma subito l’ho fatto.
Gli ingredienti sono quelli, il procedimento può essere diverso, ma la bontà è quella che
aveva raccontato lui.
Lessare il riso e far raffreddare (io l’ho messo in pentola a pressione in acqua salata per
mezz’ora dal fischio, per la cottura normale seguire i tempi sulla confezione). Nel
frattempo metere in una ciotola il succo ela buccia grattata del limone, il Tabasco e i
gamberetti. Mischiare e lasciar “cuocere i gamberetti nell’acidità del limone – ci vorrà
almeno mezz’ora comunque saranno pronti quando da trasparenti diventeranno bianchi.
Ora in questo composto (limone-Tabasco-gamberetti) unire il riso scolato e raffreddato, i
pomodorini fatti a fettine - non più piccole di mezzo centimetro altrimenti si spappolano –
la menta e un giro d’olio se si vuole.
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Pasticcini di ricotta ripieni
Tuesday, July 26, 2011
Li ho fatti con un avanzo di pasta e di ripieno di una torta, ma penso che li rifarò perché
erano leggerissimi e perfetti per l'avanzo di gelato (che c'è sempre).
Per la pasta:
400g di farina 0
100g di ricotta
60g di burro
150g di zucchero di canna (Demerara)
1 uovo
½ bustina di cremortartaro
1 cucchiaio circa d’acqua fredda
Ripieno:
250g di ricotta
1 uovo
100g di gelato di melone (o qualsiasi altro gusto)
15g di zucchero di canna Demerara
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Ma anche:
marmellata
o
nocciolata (tipo nutella)
o
crema aromatizzata
Io adoro essere italiana (non ora) però adoro anche i muffin, i brownies, i pie, le tarte
Tatin, i moelleux, i clafoutis (NO), i crumble, i cheese cake… Comunque questi dolcetti
senza un nome preciso (caprese cotta in teglia quadrata e tagliata come i brownies) era
buonissima. Non l’ho detto solo io ma anche Pedro Bò e c. – l’avevo portati ad una festa
di compleanno di una mia amica e sono finiti in un lampo… Buon segno.
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5 uova
80 g di burro
280 g di cioccolato fondente (io: Novi al 75%)
50g di fecola di patate
65g di liquore Amaretto
vaniglia (NO vaniglina: “vade retro”… è finta come i soldi del Monopoli!)
q.b. di canditi d’arancio (anche per questi la qualità è fondamentale – altrimenti sembra di
mangiare gli scarti di una matita temperata… il sapore è quello – io li avevo fatti in casa
da arance rigorosamente biologiche)
q.b. di marmellata di albicocche (io: fatta in casa da zia Ornella con albicocche del suo
albero)
un pizzico di sale
Anicini… finalmente!
Saturday, July 30, 2011
Era da 10 anni che li osservavo, li studiavo, li paragonavo… Si perché sono in ogni libro
di cucina: libro di dolci: ci sono; libro di biscotti: ci sono; libro di cucina regionale italiana:
ci sono; libro di tradizione culinaria: ci sono; nelle enciclopedie culinarie: naturalmente ci
sono. Per non parlare poi di internet: li ho incontrati tantissime volte. Insomma sono:
cucinaamoremio 277
diffusissimi (come i “cantucci”, i “canestrelli” e i “baci di dama” - mai fatti perché c’è troppo
burro, i “tozzetti” e i “brutti ma buoni”), facilissimi (per chi ha poca manualità, per chi ha
poco tempo, per chi deve farli di corsa: deve uscire e non vuole far vedere “che sta
sempre a fare i biscotti”, o semplicemente per chi deve andare a dormire), magrissimi
(non c’è né burro, né olio, né strutto… nulla di nulla). E buoni, buoni, buoni.
Originari della Sardegna e perfetti a fine pasto per degustare un vino dolce; ottimi anche
con un dessert cremoso al cucchiaio. Oppure anche per il saluto notturno alla cucina (ci
vuole una cosa dolce per dormire tranquilli – tanto domani peso anche le briciole). Dopo
anni ed anni, finalmente, ecco a voi… gli Anicini:
Ingredienti:
200g di farina 00
200g di zucchero semolato
4 uova
½ bustina di lievito
25g di semi d’anice
1 cucchiaio di liquore d’anice
Procedimento:
Sbattere a lungo le uova a temperatura ambiente con lo zucchero ed il liquore d’anice.
Quando il composto sarà gonfio incorporare poco alla volta e mescolando con cura dal
basso verso l’alto, la farina setacciata con il lievito e i semi d’anice precedentemente un
poco schiacciati nel mortaio.
Trasferite il tutto in una teglia rettangolare o quadrata e cuocete a 190° per 15-20 minuti.
Sfornate, fate raffreddare e mettete nel freezer per circa un’ora.
Sformate e con un coltello NON a seghetta tagliate (non schiacciando: il movimento deve
essere avanti/indietro/avanti/indietro, tante volte, lentamente) fette di un centimetro in
pezzi lunghi circa 7 centimetri.
Rimetteteli i pezzi in piedi e che tra una fetta e l’altra ci sia almeno un centimetro nel
forno a 150° per 10/15 minuti.
Devono tostarsi e risultare ben dorati (forse i miei sono un po’ pallidi).
Vino consigliato:
Per essere sardi del tutto: “Malvasia di Bosa”.
278 cucinaamoremio
Con questa ricetta partecipo alla raccolta:
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Questa ricetta la trovate anche su:
Questi biscottini li ho fatti per partecipare al contest di Tania fatto per una giustissima
causa in collaborazione con Thedora Onlus.
400g di farina 0
100g di ricotta
60g di burro
150g di zucchero di canna (Demerara)
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1 uovo
½ bustina di cremortartaro
1 cucchiaio circa d’acqua fredda
Glassa:
100g di zucchero a velo
acqua q.b.
E anche:
ciliegie candite
1 quadretto di cioccolata fondente
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500 g di farina integrale
150 g di miele di fiori d’arancio (o altro)
150g di nocciole
3 uova
50g di cointreau (o limoncello)
75g di arancia candita
75g di gocce di cioccolato
1 bustina di lievito
1 cucchiaio d’aqua di fiori d’arancio
acqua q.b.
282 cucinaamoremio
Ciambellone variegato al caffè
Wednesday, August 24, 2011
Ingredienti:
400 gr di farina 00
180 gr di zucchero
2 uova
1 bustina di lievito per dolci
65 gr di olio
250 ml di yogurt magro
1 tazzina di caffè molto ristretto o 2 cucchiaini colmi di caffè solubile sciolti in una tazzina
di acqua bollente (tutto decaffeinato*)
un pizzico di sale
acqua q. b.
Per la teglia:
olio
semola o farina di mais
Nel mixer/robot versare la farina, il lievito, lo zucchero e il sale. Far andare così “a secco”
in modo che si amalgami il tutto. In una ciotola rompere le uova, unire lo yogurt, l’olio,
mischiare e unire nel robot. Azionarlo finché il composto non è omogeneo.
Versare metà del composto nella teglia precedentemente oliata e infarinata con della
semola o della farina di mais.
Aggiungere nel composto rimasto il caffè nella forma scelta azionare di nuovo il robot per
renderlo omogeneo e versare nella teglia sopra al composto semplice.
Con un cucchiaino ben affondato passare al centro dello stampo in modo che i due
cucinaamoremio 283
composti risultino variegati (un giro solo magari facendo zig-zag verso i bordi).
Infornare e cuocere a 180° per 40 minuti.
Sfornare e mettere a raffreddare lo stampo capovolto appoggiato sulla grata del forno
messa rivoltata (questo perché ad un certo punto il ciambellone si staccherà da solo dalla
teglia e continuerà a raffreddarsi ed asciugarsi sulla grata – se vi accorgete che si è
staccato togliete la teglia).
Naturalmente si possono sostituire i mirtilli con fragole, lamponi, ribes rossi, un misto di
tutti… questo tipo di frolla è adatta a questi tipi di frutta…
Ma solo crostate che si mangiano con una forchettina nel piattino, diversamente no
perché è una frolla molto friabile (da mangiare e anche da lavorare).
Avevo fatto questa crostata prima di partire per il mare: avevo la fotografia, avevo la
ricetta dove non specificavo il tipo di frutta.
Ad agosto, pensando al mare, al sole, all'acqua, se ci fossero state meduse o meno,
insommma pensando ad altro, ho scambiato questo "violame" per mirtilli.
Ora, di nuovo nella triste e seria città, sono tornata lucida ed ad un occhio più attento ho
visto che non erano mirtilli e mi sono ricordata che erano delle more - piccolissime e
pochissime - che mia figlia aveva preso a Villa Ada - un noto parco romano.
Però il risultato non cambia.
E' da provare.
150 g di farina 0
150 g di fecola di patate
100 g di burro
100 g di zucchero a velo
2 albumi
1 pizzico di sale
Ripieno:
200 g di ricotta
100 g di mirtilli
1 cucchiaio colmo di zucchero
zucchero a velo
284 cucinaamoremio
setacciati insieme e impastare insieme facendo il movimento con le dita tipo quando si
schioccano le dita.
Ottenuto un composto tipo sabbia bagnata unire gli albumi a temperatura ambiente e se
troppo asciutto dell’acqua fredda. Impastare velocemente raccogliendo l’impasto in una
palla schiacciata, coprirlo con la pellicola e mettere in frigorifero per mezz’ora circa.
Riprendere l’impasto e metterlo tra due fogli di carta da forno e stenderlo alto circa 6
millimetri.
Oliare una teglia a cerniera da 24 cm circa e foderare con la pasta; forare la pasta con i
rebbi di una forchetta e riempire con il ripieno ottenuto frullando con un frullatore ad
immersione la ricotta, lo zucchero e i mirtilli meno una manciata che andranno messi
interi alla fine nel composto molto liscio (frullato molto bene).
Cuocere a 180 gradi per 35 minuti.
Far raffreddare, aprire la cerniera e far scivolare la torta su un piatto e spolverare con
zucchero a velo.
Sorbetto di anguria
Friday, September 02, 2011
500g anguria
150g zucchero
1 bianco d’uovo
2 cucchiai d’acqua
1 pizzico di sale
foglie di menta per decorare
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Montare a neve morbida il bianco d’uovo con il pizzico di sale. Sciogliere lo zucchero
nell’acqua in un pentolino e metterlo sul fuoco fino a che non bolle; versarlo subito sulla
montata mescolando dal basso verso l’alto con una frusta..
In un frullatore/robot o con il frullatore ad immersione frullare la polpa dell’anguria dopo
avere con tanta pazienza tolto tutti i semi. Una volta frullata unire al composto
precedente sempre con delicatezza, dal basso verso l’alto.
Se avete una gelatiera ad accumulo (contenitore che si raffredda prima nel freezer)
metteteci il composto seguendo le istruzioni.
Se avete una gelatiera con il motore (beati voi): metteteci il composto e seguite le
istruzioni.
Altrimenti, se non avete né l’una né l’altra ma solo il freezer, mettete tutto in un
contenitore coperto e mettete nel freezer 3 ore prima. Dopo 1 ora e poi ogni mezzora
prendete il contenitore dal freezer e mescolate il composto (se serve grattate).
Se non sono troppo rimbambita dovrebbero essere in totale 4 volte.
Comunque mettete il sorbetto ottenuto in una coppetta/bicchiere con sopra una foglia di
menta e servitelo subito.
Ingredienti:
300g di farina 0
50g di semola o farina di mais “fioretto”
120g di zucchero di canna Demerara (chiaro)
85g di burro
½ bustina di lievito
50g di vino dolce o Marsala
un pizzico di sale
250g di marmellata o crema gianduia o ciò che si vuole
Procedimento a mano:
Passare in un colino le farine con il lievito, unire lo zucchero di canna e il pizzico di sale e
mischiare.
Ora tagliare i burro freddo di frigorifero a dadini e unirlo.
Con le mani fare un movimento tipo lo schioccare delle dita fino a che non si ottiene un
composto granuloso tipo sabbia bagnata. A questo punto unire l’uovo, il liquore es
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risultasse ancora troppo asciutto un cucchiaio d’acqua freddissima.
Procedimento “0 fatica”:
Mettere tutti gli ingredienti, tranne la marmellata, nel robot e azionarlo.
Step comune:
...raccogliere l’impasto in una palla, schiacciarlo in modo che si ottenga un disco alto
circa 3 centimetri, incartarlo con la pellicola o mettetelo in un sacchetto chiuso e metterlo
in frigorifero per mezz’ora.
Riprendere l’impasto e dividerlo 2/3 e 1/3: con i 2/3 foderare una teglia (precedentemente
oliata con un pezzetto di scottex ed in farinata con la semola o la farina di mais e poi fatta
cadere da circa 30cm di altezza sul piano di lavoro per far staccare la farina in eccesso
che poi andrà aliminata) da 28/30 centimetri.
Spalmare la marmellata con il dorso di un cucchiaio e fare la classica griglia con il terzo
di pasta non usato.
Cuocere a 180 gradi per 35 minuti o meglio finché l’impasto risulta biondo.
Sharbet di pesca
Wednesday, September 07, 2011
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Cos’è uno “sharbet”?
Lo sharbet è un sorbetto con il latte, yogurt o panna. E’ tipo un gelato ma più somigliante
ad un sorbetto (anche per le calorie). Insomma è un “vorreimanonposso” ma veramente
ottimo. Provare per credere.
Montare a neve morbida gli albumi con il pizzico di sale. Unire il latte o lo yogurt
mescolando dal basso verso l’alto con una frusta. Sciogliere lo zucchero nell’acqua e
mettere in un pentolino sul fuoco basso fino a che non bolle – deve essere trasparente
non ambrato e versarlo a filo sul composto montato sempre mescolando dal basso verso
l’alto.
In un frullatore/robot o con il frullatore ad immersione frullare le pesche – se sono
biologiche con tutta la buccia altrimenti sbucciate.
Una volta frullate unire al composto precedente sempre con delicatezza (…dal basso
verso l’alto).
Poi (preso pari pari da QUI:
“Se avete una gelatiera ad accumulo (contenitore che si raffredda prima nel freezer)
metteteci il composto seguendo le istruzioni.
Se avete una gelatiera con il motore (beati voi): metteteci il composto e seguite le
istruzioni.
Altrimenti, se non avete né l’una né l’altra ma solo il freezer, mettete tutto in un
contenitore coperto e mettete nel freezer 3 ore prima. Dopo 1 ora e poi ogni mezzora
prendete il contenitore dal freezer e mescolate il composto (se serve grattate).
Se non sono troppo rimbambita dovrebbero essere in totale 4 volte.
Comunque mettete il sorbetto ottenuto in una coppetta/bicchiere con sopra una foglia di
menta e servitelo subito”.
288 cucinaamoremio
Mi sono accorta che forse (inconsciamente) ho copiato l'idea da Valentina
(http://fruttaezafferano.blogspot.com/2011/07/qualcosa-di-
semplice.html?showComment=1315432591964#c4884705403560946158)Scusa.Ma
grazie perché l'idea era ottima.
600g di farina
150 di semola
200g di ricotta
40g di burro
20g di zucchero
Crostata di Paolo
Monday, September 12, 2011
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Questa è la crostatina che il mio amico Paolo (ci conosciamo da circa 30 anni ma
neanche sotto tortura dirò che età avevamo quando ci siamo conosciuti… Abbiamo fatto
l’asilo insieme… bah, forse…) ha fatto a casa mia quando è venuto a trovarmi al mare.
In realtà si trattava di una crostata grande tonda che abbiamo mangiato – e finito – a
cena e questa in fotografia è Coreingrato (chi si ricorda “I soliti ignoti” con Gassman,
Capanelle, Ferryboat, Piedamaro…) unica superstite di altre 4 uguali fatte con la pasta
avanzata.
farina 350g
zucchero 100g
burro 150g
uova 2
½ limone (la scorza)
1 presa di sale
marmellata circa 150g (io l’avevo in casa d’arancia)
Con questa ricetta Paolo partecipa (tramite il mio blog) al contest de "La Dolce Vita" di
Francy:
290 cucinaamoremio
Focaccia di ricotta alla cipolla
Friday, September 16, 2011
600g di farina
150 di semola
200g di ricotta
200g di acqua
40g di burro
20g di zucchero
12,5g di lievito di birra
1 cucchiaino colmo di sale
4 cipolle grandi fresche
Emulsione:
80ml di olio extravergine
220ml d'acqua
1 cucchiaino di sale grosso
2 cucchiaini d'origano
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per la sezione "Pizze"
1 bianco d’uovo
130g di zucchero
292 cucinaamoremio
400g di yogurt “Total 0%”
100g di latte scremato (50% latte intero + 50% acqua)
300g di farina
300g di ricotta (o 250g + 50cc di acqua)
250g di zucchero
60g di cocco disidratato
2 uova
1 tuorlo
1 bustina di lievito
Inoltre:
zuccherini
cocco
olio
semola o farina di mais
Montare le uova – a temperatura ambiente - con lo zucchero usando una frusta o uno
sbattitore elettrico (in commercio ne esistono di veramente economici… da comprare).
In un’altra ciotola frullare la ricotta e l’acqua fino a renderla liscia, unirla al composto
uova/zucchero ed una volta amalgamato – mischiando delicatamente dal basso verso
l’alto – unire la farina e il lievito setacciati insieme e il cocco.
Mettere questo composto in una teglia oliata e infarinata con la farina di semola o di
mais. Sulla superficie del dolce spargere gli zuccherini ed infornare per 35’/45’ a 180°.
cucinaamoremio 293
Il mio blog è CO2 neutral!
Sunday, September 25, 2011
Oggi ho fatto una cosa che fa un po’ bene all’ambiente, dato che di male gliene ho fatto,
e continuo a fargliene, tanto. E’ un’iniziativa messa in moto da doveconviene.it: iniziativa
fatta per ridurre le emissioni di anidride carbonica prodotte da ogni blog a causa del
lavoro dei server. Sono emissioni che produciamo anche se sembra che “non ci si fila
nessuno”
Per ogni blog che aderisce al progetto viene piantato un albero, in modo da pareggiare la
produzione di anidride carbonica di ciascun sito per i prossimi 50 anni! Al momento, il
progetto di riforestazione attivo è dislocato a Goritz in Germania.
Si tratta di un piccolo villaggio tedesco, dove è in corso un progetto che prevede la
piantagione di 27,000 alberi (querce).
Lo so… è un modo per mettere apposto la coscienza, ma sarebbe molto bello che
pensassimo, anche solo per 5 minuti, al signor Ambiente (a parte quando piove – si lo
so… serve anche quella – non se lo merita un maltrattamento tale). Quindi, fatelo anche
voi! Non ci vuole niente.
Non siamo “nei pressi” del Natale.
Io mi sento gia più buona…
Comunque le emissioni di CO2 del nostro blog potranno essere neutralizzate per ben 50
anni!
294 cucinaamoremio
Patate sabbiose
Friday, September 30, 2011
E’ una ricetta che ho sentito in televisione da Anna Moroni alla Prova del Cuoco 5 o 6
anni fa. L’ho fatta tantissime volte e qualche volta (come questa) aggiungo un uovo per
panarle bene.
2 patate
1 manciata di pangrattato
1 cucchiaio di olio d’oliva
1 cucchiaio di burro
1 uovo
½ bicchiere di latte
1 pizzico di sale
1 macinata di pepe nero
cucinaamoremio 295
Crostata di cioccolato, al cioccolato, con il
cioccolato…
Friday, September 30, 2011
...insomma una bontà pazzesca! “MA” senza burro e dove ho potuto ho usato il cacao al
posto del cioccolato e la ricotta al posto della panna.
C’ho messo la buona volontà ma sono golosa dentro.
Ecco la ricetta per una torta goduriosa che il giorno dopo non vi costringerà a fare 1 ora
di corsa, poi 500 addominali, poi 1 ora di bagno turco, poi…
Ma basta un’insalata a pranzo e “passa la paura”:
Per la pasta:
400g di farina “0”
200g di zucchero di canna
100g di mandorle
30g di cacao
75g di olio extravergine d’oliva
1 uovo
½ bustina di lievito
un pizzico di sale
acqua q.b.
Per il ripieno:
45g di cacao
250g di ricotta
50g di zucchero
1 uovo
100g di cioccolato bianco
50cc di rum
Per la teglia:
olio
semola o farina di mais
Procedimento a mano:
Passare in un colino la farina, il lievito e il cacao. Unire lo zucchero di canna, le mandorle
passate in un tritatutto e il pizzico di sale e mischiare.
296 cucinaamoremio
Poi, tagliare i burro freddo di frigorifero a dadini e unirlo.
Con le mani fare un movimento tipo lo schioccare delle dita fino a che non si ottiene un
composto granuloso tipo sabbia bagnata. A questo punto unire l’uovo, il liquore e se
fosse troppo asciutto un cucchiaio d’acqua fredda.
Comune ai 2 procedimenti:
Raccogliere l’impasto in una palla, schiacciarlo in modo che si ottenga un disco alto circa
3 centimetri, incartarlo con la pellicola o metterlo in un sacchetto chiuso in frigorifero per
mezz’ora.
Riprendere l’impasto e dividerlo a metà. Con una metà foderare una teglia
(precedentemente oliata con un pezzetto di scottex ed in farinata con la semola o la
farina di mais e poi fatta cadere sul piano di lavoro per eliminare l’eccesso) da 28/30
centimetri.
Per il ripieno:
Mischiare tutti gli ingredienti tranne il cioccolato bianco con un frullatore ad immersione (è
importante lavorarlo a lungo in modo che la ricotta non risulti granulosa); poi tagliare
grossolanamente il cioccolato bianco e mescolarlo al composto.
Distribuire nel guscio di pasta nella teglia bucherellato con i rebbi di una forchetta.
Con l’altra metà di pasta chiudere e sigillare i bordi.
Cuocere a 180 gradi per 35 minuti.
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Cake di mais e cocco
Monday, October 03, 2011
Se gli avessi dovuto far dare un voto, sicuramente sarebbe stato molto alto: è piaciuto
molto.
L’ho portato a casa di mia cognata – da noi chiamata Mulino Bianco – e lei e commensali
vari hanno apprezzato molto e - udite, udite - mi ha chiesto la ricetta.
Oltre a essere ottimo è anche senza glutine, con pochi grassi, semplicissimo e
velocissimo da fare.
Ricorda un poco l'Amorpolenta ma col cocco.
298 cucinaamoremio
1 pizzico di sale
Nota: qui nella fotografia è servito con del miele chiaro (acacia o agrumi).
Pasta:
300 g di farina “0”
cucinaamoremio 299
300g di semola
300 ml di acqua
25 g d'olio e.v.o.
15 g di sale
20 g di zucchero o malto o miele
12,5 g lievito di birra fresco (1/2 cubetto)
Farcitura:
4/5 pomodori
Emulsione:
80ml di olio extravergine
220ml d'acqua
1 cucchiaino di sale
2 cucchiaini d'origano
Con la macchina del pane: mettere nel cestello gli ingredienti nell’ordine: acqua a
temperatura corporea (lasciatene solo da parte 50g che aggiungerete solo se l’impasto
fosse troppo secco), lievito sbriciolato, zucchero o il dolcificante scelto, farine, olio per
penultimo e il sale per ultimo; far partire il programma “impasto” (circa 1h e 30’).
Con il robot: mettere nel bicchiere gli ingredienti nell’ordine: acqua a temperatura
corporea (lasciatene solo da parte 50g che aggiungerete solo se l’impasto fosse troppo
secco), lievito sbriciolato, zucchero o il dolcificante scelto, farine, olio per penultimo e il
sale per ultimo; accendere il robot e far andare agitandolo, sollevandolo e inclinandolo in
modo che prenda tutti gli ingredienti e si raccolga in una palla.
Far andare ancora per un minuto, estrarre, lavorare a mano per un minuto, raccogliere di
nuovo in una palla e metterla in una ciotola molto grande, coperta da un coperchio e farla
lievitare per un paio d’ore.
Con l’impastatrice: stesso procedimento del robot tranne che non si deve muovere nulla.
A mano (impasto in ciotola): impastare tutti gli ingredienti in una ciotola molto grande: il
lievito sbriciolato, l’acqua a temperatura corporea (lasciandone da parte 50g che userete
solo se l’impasto risultasse troppo secco), mettendo per penultimo l’olio e per ultimo il
sale.
Impastare per circa 5 minuti nella ciotola poi passare su un piano (possibilmente legno o
marmo). Lavorare per 10 minuti, sbattere violentemente l’impasto sul piano di lavoro.
Formare una palla, metterla nella ciotola coperta da un coperchio e lasciarla lievitare per
un paio d’ore.
Ora il procedimento è comune ai 4 metodi: in qualsiasi modo siate arrivati sin qui, ora,
stendete la pasta con il matterello e foderateci una teglia precedentemente oliata, coprite
con una teglia più grande e fate lievitare per altri 30 minuti.
Coprire la superficie con i pomodori tagliati a fette e preparate l'emulsione: in una
bottiglietta di plastica piccola che poi si può buttare o in un barattolo di marmellata
mettere l’acqua, l’olio extravergine, l’origano e il sale. Chiudete bene il tappo e agitate
fortissimo per 1 minuto.
A questo punto distribuite pianissimo l'emulsione sulla pizza messa nella teglia (deve
esserci una quantità di liquido anomala – non vi preoccupate che si assorbirà tutta).
Infornate a 220 gradi con fiamma inferiore, fino a cottura (20/30 minuti – conviene che
fate ad occhio).
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Crostata di ricotta e melone
Sunday, October 09, 2011
Per la pasta:
400g di farina 0
100g di ricotta
60g di burro
150g di zucchero di canna (Demerara)
1 uovo
½ bustina di cremortartaro
1 cucchiaio circa d’acqua fredda
Farcitura:
250g di ricotta
1 uovo
100g di gelato di melone (o qualsiasi altro gusto)
15g di zucchero di canna (Demerara)
Ma anche:
marmellata
o
nocciolata (tipo nutella)
o
creme varie
Per decorare:
1 fetta di melone
1 cucchiaio di gelatina di albicocche
1 cucchiaio d'acqua
qualche foglia di menta
cucinaamoremio 301
foderare una teglia da circa 30 cm.
Riempire con la farcia fatta frullando insieme tutti gli ingredienti.
Coprire la superficie con la fetta di melone tagliata a fettine
Infornare a 180° da 25 a 35 minuti (dipende dalla grandezza e dal forno).
Far raffreddare per mezz'ora poi lucidare con la gelatina allungata con un cucchiaio
d'acqua e scaldata in un pentolino o nel microonde. Decorare con qualche foglia di
menta.
302 cucinaamoremio
cioccolato/burro. Passare al setaccio farina e lievito e incorporarli delicatamente al
composto precedente girando dal basso verso l’alto e girando la ciotola con una frusta e
infine aggiungere le noci, le gocce e la pera sempre mischiando delicatamente.
Versare il composto ottenuto nella tortiera quadrata e infornare a 180° per 20-25 minuti.
Non ha senso la classica “prova stecchino” perché i brownies devono rimanere umidi
all'interno. Per avere la loro classica consistenza, il segreto è infatti tenere nel forno il
necessario perchcé il composto risilti fermo.
Lasciar raffreddare nella tortiera e sformare tagliandoli in quadrati circa 5x5 – la
matematica per me è un’opinione!
N.B. Sono il massimo serviti ancora tiepidi accompagnati da una pallina di gelato alla
vaniglia o allo yogurt.
Con questa ricetta partecipo al contest:
Biscotti rustici
Tuesday, October 11, 2011
Sono integrali, con il miele e con l’olio extravergine d’oliva. Sono sicuramente genuini e
per quanto possa esserlo un biscotto… sono sani. Io per tutte le mie preparazioni, dove e
quando posso, uso roba biologica, ma per quanto riguarda le uova sono ferrea, se non
ho uova biologiche il dolce, la frittata o quello che è non s’ha da fare (tranne quest’estate
che sono stata in posti un po’ sperduti dove il biologico era visto come un poco inutile).
Comunque qui è tutto biologico... è un caso, non un estremismo.
cucinaamoremio 303
1 dl d’olio extravergine
semini o polvere di vaniglia
½ bustina di lievito chimico
Con uno sbattitore elettrico montate l’uovo ed il miele, entrambe portati a temperatura
ambiente, con il pizzico di sale, finché non raddoppieranno il loro volume (4/5 minuti).
Unire l’olio e una volta che il composto è di nuovo omogeneo unire la farina
precedentemente mescolata con il lievito e la vaniglia.
Con un dosatore per gelati a molla prendere il composto e fare delle palline.
Metterle ben distanziate nella teglia foderata di carta da forno. Con il fondo di un
bicchiere (o qualcosa di piatto, per esempio il batticarne), schiacciarli leggermente e con
una forchetta fare le impronte incrociate.
Cuocere in forno a 190°C per 12 minuti.
Farli raffreddare su una gratella rialzata dal piano d’appoggio (va benissimo quella del
forno rivoltata).
Nota del 1/2012: una volta preparato l'impasto fatelo riposare in frigorifero per almeno 1
ora.
Con questa ricetta partecipo alla raccolta:
304 cucinaamoremio
Mi è stata richiesta una foto più definita (l'origiinale è QUI), l'ho trovata e la pubblico così
Ann di B per Biscotto la può prendere.
P.S. Naturalmente questo è il bannerino del contest:
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Avete tempo...SOLO IL 16 OTTOBRE!
Vorrei partecipare al World Bread Day 2011 con questo pane: è un pan brioche
semplicissimo, ma come tale è difficile trovare un pan brioche che soddisfi tutti. E questo
soddisfa tutti perché si adatta a tutto: dolce e salato, piccante e affumicato. Non è mio, è
della Promexa (nota marca di macchine del pane, essiccatori, mulini… insomma
macchine per “casalinghe appassionate” tanto buone da sembrare quasi professionali…
non è il mio sponsor, ma sarei onorata che lo fosse), l’ho modificato solo perché ho usato
farina 00 del Molino Rossetto, tolto tutti gli aromi, non ho messo l’uvetta (devo farci
domattina un panino col prosciutto cotto per mia figlia) e il latte è scremato… per il resto
è il loro. Ma d’ora in poi sarà MIO.
306 cucinaamoremio
200 gr. di latte (io scremato o 100 intero e 100 acqua)
40 gr. di zucchero di canna
40 gr. di olio di girasole Bio
1 uovo intero
70 gr. di uvetta sultanina (io no)
1 arancio naturale - solo la scorza superficiale a filetti (io no)
2 bustine di vaniglina (io no e NON USO LA VANILLINA, capito!)
7 gr. di lievito secco o 18 gr. di lievito fresco
Programma BASIS
Doratura crosta MITTEL
cucinaamoremio 307
Pasta tipo brisé alla ricotta (metà congelatela per un altro uso):
400g di farina 0
100g di ricotta
60g di burro
½ bust. di lievito per salati
1 cucchiaio circa d’acqua fredda
Ripieno delicato:
250g di ricotta
100g di caciotta dolce
1 uovo
Mettere nel robot la farina setacciata con il lievito, il pizzico di sale e far andare in modo
che sia ben distribuito. Unire la ricotta, il burro freddo e tagliato a dadini e il cucchiaio
d’acqua fredda e far andare ancora fino ad ottenere un composto tipo briciole che poi
raccoglierete - o si raccoglierà da solo - in una palla. Se necessario aggiungere ancora
un cucchiaio di acqua fredda. Schiacciarla in un disco alto + o – 5cm, metterla in un piatto
coperta da pellicola (o un contenitore che vi pare basta che la pasta sia schiacciata e non
prenda aria altrimenti fa la crosticina) per mezz’ora in frigorifero.
Riprenderla, spianarla ad uno spessore di circa 5mm (o se avete difficoltà potete mettere
direttamente il disco preso dal frigo in una teglia oliata e con le nocche della mano pian
piano spianarla e assottigliarla e adattarla alla teglia – con il calore delle mani la pasta
sarà sempre più malleabile) e metterla nella teglia oliata con l’orlo che sborda. Versarci il
ripieno e ripiegare 2 volte il bordo (uno su sé stesso e una seconda volta lasciandolo
delicatamente sul ripieno – forse dalla foto si capisce cosa intendo.
Forno già caldo a180° per circa ½ ora (controllate perché ogni forno è a sé stante).
308 cucinaamoremio
E’ light, è eccezionale, è una mousse au chocolat a tutti gli effetti ma con meno calorie
(non ho fatto il conto ma mancano burro o panna e tutti i tuorli d’uovo – ottima anche per
il colesterolo).
400 g cioccolato amaro
6 bianchi d’uovo
250g di ricotta*
35g di zucchero
4 tazzine di caffè (io decaffeinato)
qualche goccia di succo di limone
acqua calda
Con lo zucchero e due cucchiai d’acqua fare uno sciroppo che andrà unito bollente
insieme al caffè ai bianchi montati a neve. Mescolando con delicatezza dal basso verso
l’alto, girando la ciotola.
Unire poi la ricotta precedentemente passata al Minipimer per renderla liscia. Unire così
anche il cioccolato sciolto a bagnomaria o nel microonde (attenzione a non bruciarlo) con
gli altri due cucchiai d’acqua.
Mescolare tutto questo composto ottenuto dal basso verso l’alto con tanta cura girando la
ciotola. Dividere in delle coppe, mettere in frigorifero per almeno due ore** e servire.
E al Contest di Valentina:
cucinaamoremio 309
Cake moro
Wednesday, October 26, 2011
E’ una ricetta presa da un libricino di ricette della nonna... Mi è piaciuta molto per la sua
semplicità e perché è fatta con il cacao e non con il cioccolato e non c'è né burro né olio
(un poco di calorie in meno non guastano mai!). L’ho provata, mi è piaciuta e penso
proprio che la rifarò di nuovo (con grande stupore di Pedro Bò che dice sempre che non
faccio mai la stessa torta… falsissimo).
310 cucinaamoremio
Gli ingredienti sono gli stessi dell'originale (tranne la cannella che io non mischio mai con
il cioccolato/cacao), invece il procedimento è tutto diverso (forse più laborioso… ma in
questi anni ho imparato che nella vita e in pasticceria bisogna soffrire… è tutto
complicato.
150 g di farina
170 g di zucchero (di canna – Demerara)
½ bicchiere di latte (io scremato)
cannella in polvere (io no)
½ bustina di lievito per dolci
la scorza grattugiata di un arancia (biologica!)
80 g di cacao amaro
1 uovo 1 pizzico di sale
N.B. La fotografia non è mia ma di Mia... che è figlia mia (11 anni e
mezzo).Comunque... NON è UN GENIO??!
cucinaamoremio 311
Marmellate di mele cotogne*
Friday, October 28, 2011
Finalmente ecco le ricette, quella più chiara è la ricetta classica (mixata da vari libri
autorevoli, appunti di nonne e zie, trasmissioni televisive…) l’altra è la più scura ed è la
“classica” corretta a metà della realizzazione.
E’ più “sprint”, più “yeah”, più “cool”.
A parte questi termini “uotsamerica” che Nanni Moretti non condividerebbe affatto, la
potrei definire “frizzantina”… “peperina”… o più semplicemente …”profumatissima”.
A voi “l’ardua sentenza”.
Ingredienti (scrivo in percentuale ed un chilo di frutti mondati solo dei piccioli e della
peluria):
1 kg di mele cotogne
500g di zucchero di canna Demerara (è quello chiaro a grani grossi)
il succo di 1 limone
100g di limoncello
abbondante cannella in polvere
Ho lavato bene le cotogne sfregandole con uno spazzolino in modo che venga via tutta la
peluria.
Tolto i piccioli, tagliate a metà e tolto, se presenti, parti marce, bacate o muffite.
312 cucinaamoremio
Asciugate le metà con un panno pulito, le ho messe in una pentola capiente, coperte
d’acqua, spremuto il limone (attenzione ai semi) e acceso il fuoco e fatto bollire per circa
mezz’ora.
Una volta tenere le cotogne, le scolo tenendo da parte l’acqua ‘ché è ricca di pectina, ci
si può fare una gelatina e, cosa + semplice, può servire per allungare la marmellata se
fosse troppo densa.
Le rimetto dentro la pentola, le schiaccio con una forchetta, unisco lo zucchero e passo il
Minipimer in modo da ottenere un composto liscio e se troppo asciutto lo allungo con
l’acqua della bollitura.
A questo punto se fate la versione “profumata”, unite il limoncello e la cannella e
amalgamate di nuovo con il Minipimer.
Fate bollire a fuoco dolce per circa ¾ d’ora mescolando spesso.
Prova piattino (vedi “una + del diavolo” al n° 7) ed invaso in vasi sterilizzati nel forno (90
minuti a 90 gradi) e chiusi con coperchi integri o nuovi e fatti bollire per un paio di minuti
e poi scolati per circa mezz’ora (devono essersi asciugati da soli e non asciugati con un
panno).
Capovolgo ogni vaso in modo che la marmellata con il suo calore crei il sottovuoto e una
volta freddi li potete rigirare (vedrete che il coperchio si è leggermente incavato?
affossato? gonfiato al contrario? Ecco, questo è il sottovuoto).
Per me l’avocado è un frutto e come tale si mangia con lo zucchero e questa è la ricetta
che riassume il mio pensiero.
Vi assicuro che vale la pena di provarla… eppoi quante calorie avrà mai un frutto?
Fa bene.
Si deve mangiare!
Sacrifichiamoci ordunque!
cucinaamoremio 313
1 avocado
340g di yogurt greco “total 0%” (o yogurt bianco normale)
4 cucchiai di zucchero
50cc (+o-) di latte scremato (o 25g latte intero + 25g acqua)
buccia di limone non trattato grattata
acqua di fiori d’arancio (facoltativa)
scagliette di cioccolato
Tagliare a dadini l’avocado, unire tutti gli ingredienti tranne 10cc di latte/acqua e le
scagliette di ciccolato e amalgamare con un frullatore ad immersione (la densità si vede
già frullando quindi se fosse troppo “dura” aggiungere un poco di latte/acqua).
Mettere in bicchierini o tazzine, decorare con le scagliette di cioccolata, mettere in
frigorifero per ¼ d’ora e servire.
Buona e sana.
...e anche a:
Pasta e ceci
Monday, November 07, 2011
314 cucinaamoremio
E’ una semplicissima “pasta e ceci” ma nella sua semplicità e banalità è buonissima.
500g di ceci secchi
40g a testa di pasta (ditalini, strozzapreti o più semplicemente lasagne o spaghetti
spezzati)
3 spicchi d’aglio
peperoncino (a vostro gusto, fosse per me…)
1 bicchiere di vino bianco da cucina
rosmarino fresco
olio extravergine di ottima qualità
1 cucchiaino di bicarbonato
sale q.b.
Mettere a bagno la notte prima i ceci con tanta acqua (e il cucchiaino di bicarbonato. Il
livello deve essere 4/5 dita sopra, ne assorbono molta).
Almeno 12 ore dopo:
fare un soffritto con l’olio l’aglio in pezzi e il peperoncino (fate attenzione all’aglio: non si
deve abbrustolire ma imbiondire, altrimenti il suo sapore acre rovina tutto), una volta
biondo l’aglio, toglietelo e versate i ceci che avrete sgocciolato bene.
Mettete anche una pentolina (non troppo “ina”) con dell’acqua sul fuoco.
Fuoco alto, con un cucchiaio di legno (non è casuale deve essere proprio di legno) girate
e muovete i ceci (30 secondi) in modo che si scaldino bene a questo punto sfiammate
con il vino, muovete e girate ancora (2 minuti):
Ora abbassate il fuoco, aggiungete acqua calda fino a tre o quattro dita sopra ai ceci
(prendetela dalla pentolina e reintegratela), salate, incoperchiate e fate cuocere fino a
che i ceci risultano essere al dente (i tempi dipendono molto dai ceci, può essere ½ ora
come molto… molto di più).
Comunque devono essere al dente.
Ora prendetene quattro mestoli di ceci e un paio di liquido e frullateli bene. Rimetteteli
nella pentola, aggiungete il rametto di rosmarino (a Pedro Bò non piacciono gli “aghetti
vaganti” quindi io non lo sfoglio, voi sfogliatelo – se sapete farlo bene, altrimenti “Una+
del diavolo” - 14) buttateci la pasta (se non fosse abbastanza liquido aggiungete uno o
due mestoli d’acqua calda).
Arrivata a cottura la pasta spegnete.
Fate i piatti, un giro d’olio ed è pronta.
cucinaamoremio 315
P.S. Io mi reputo “Campionessa di Pasta e Ceci”.
Ma devo dire che mi piacciono tutte le “paste e ceci” che mangio, quindi:
o il mondo è pieno di “Campioni di Pasta e Ceci”,
o mi piacciono da morire i ceci.
...e anche a:
Copiemabuone
Thursday, November 10, 2011
Ecco finalmente i vincitori del mio Contest:
316 cucinaamoremio
coltivare la vostra passione culinaria.
Per il TERZO POSTO: un libro di cucina.
Finalmente!
Monday, November 14, 2011
Eravamo un piccolo gruppo di amici a festeggiare il capodanno della nostra comunità che
come quello cinese si festeggia in tempi diversi da quello comune(il nostro si festeggia
ogni 17 anni, eravamo negli “Anni del Verme” e un’usanza molto antica è quella che
quando si vede passare un vecchio signore, basso e pelato gli si tirano delle monetine –
per augurare a quell’essere sfortunato tanta fortuna e ricchezza)a brindare e ad urlare di
gioia perché finalmente ci buttavamo alle spalle questo periodo veramente brutto che ci
ha portato tanta carestia e infelicità... quando, ripeto, FINALMENTE, un brutto brufolo che
avevo sul naso, che mi sfigurava, che mi soffocava, che mi rendeva di pessimo umore,
che mi impediva di respirare e chemi faceva tremendamente vergognare... è sparito e
finalmente io sono tornata a respirare, ad annusare, a sentire gli odori...
grande!Finalmente, dopo 17 anni di sofferenza, vergogna e tante altre cose... torno a
vivere! (e pensare che era solo un insignificante “BRUFOLO”).P.S.: Per l'illustrazione
ringrazio Mia B. che ha saputo rappresentare tutta la mia immensa gioia per la sparizione
di questo fastidiosissimo "brufolo".
cucinaamoremio 317
Pan carré al cioccolato con la mdp*
Tuesday, November 15, 2011
Questo pane è accompagnato magistralmente da una cioccolata in tazza "Antonelli" e da
un ripieno di simil-nutella biologica MOOOLTO più buona e sopratutto più sana.
318 cucinaamoremio
E’ si una solita torta al cioccolato, ma è morbidissima e “sfiziosissima”.
Si presenta come una normalissima torta da colazione… ma messa una fetta in un
piattino, con un ciuffettino di panna (meglio se “sciapa” – cioè senza zucchero – e
semimontata), una forchettina e un bicchierino con un vino da dolce (provate
assolutamente il “Dindarello” di Macluan o Maculan?) fa fare una figura pazzesca e
soprattutto è buonissimo.
30g di burro
4 uova
120 di zucchero (io di canna chiaro: Demerara)
150g di farina
1 bustina di lievito
100ml di latte o panna (io yogurt)
100g di cioccolato fondente
70g di cacao (io 35g)
un pizzico di sale
cucinaamoremio 319
Intanto non tutti sanno che cosa è il ??Matcha?? Capito ora?? Anche questo è un sito
molto interessante (c’è anche qualche ricettina…). Eppoi, vi assicuro che sono molto
buoni.
Ingredienti secchi:
250g di farina 00 (o 125 di farina di riso e 125 di farina 00)
3 cucchiaini colmi di tea Matcha (polvere)
200g di zucchero di canna Demerara o chiaro
20g di maizena
½ bustina di lievito per dolci
vaniglia vera
un pizzico di sale
Ingredienti liquidi:
250 g di acqua bollente
70g di olio di semi
30g di miele
2 uova
30ml di limoncello
Preparazione:
Setacciare le 3 farine con il lievito e mescolarle con lo zucchero, tenendone 1 cucchiaio
da parte, il sale e i semi o granelli della vaniglia (sono quelli marrone scuro, altrimenti è
“vanillina”: un aroma sintetico che la vaniglia vera non l’ha mai vista… vedere qui al n°8).
In una tazzina mettete il Matcha con il cucchiaio di zucchero tolto e mescolate bene “a
secco” in modo che spariscano tutti i suoi grumi (io non l’ho fatto e si è visto). Una volta
mescolato unire agli altri “secchi” e unire anche il cioccolato bianco fatto in pezzetti
piccoli e mescolare ancora bene.
In una seconda ciotola sbattere appena le uova, aggiungere l'olio, il miele, il limonello e
l’mescolare in modo da rendere tutto omogeneo.
Versare gli ingredienti liquidi su quelli secchi ed aggiungere l’ acqua bollente.
Ora mescolare il tutto senza lavorare troppo (dicono di mescolare “liquidi” e “secchi” per
15 volte per non “svegliare il glutine”, ma forse per questi è un po’ pochino, però possono
esserci grumi) e distribuire il composto negli appositi pirottini messi nell’apposita teglia,
oppure metterle nell’apposita teglia di silicone, oppure se non avete a portata di mano
niente di “apposito” prendete quei piccoli contenitori “usa e getta” di alluminio, oliateli,
riempiteli per circa 2/3 e cuoceteli da 15-18 minuti a 190° (dipende dal forno, ma NON
devono essere troppo asciutti).
Togliere dalle formine e lasciarli raffreddare su una gratella.
320 cucinaamoremio
N.B. Alla base di questa ricetta ce ne è una di http://spelucchino.blogspot.com che
ringrazio molto perché la sua ricetta di muffin era buonissima.
Ora che ho riscritto la ricetta mi sono piacevolmete ricordata che era "senza" delle cose
che se non ci sono e il dolce non ne perde (anzi ne guadagna) è meglio. Non ho scoperto
molto ma posso dire che questo dolce è una bella invenzione.
300 gr di carote pelate
3 uova
150 gr di mandorle pelate
60 gr. di cacao
150 gr di zucchero
150 gr di farina di cocco
1 bustina di lievito per dolci
zucchero a velo per decorare
· Grattare le carote o ridurle a fili con l’apposito disco del robot; macinare (anche
grossolanamente) le mandorle con il cucchiaio di zucchero tenuto da parte; setacciare il
cacao e il lievito ed unire alla farina di cocco mischiandoli insieme a secco in modo che
sia tutto ben distribuito.
· Versare in una teglia da plum-cake oliata e cucere per circa 45/50 minuti a 170°.
cucinaamoremio 321
E anche al Contest:
Cake M+M+M
Friday, November 25, 2011
Cioè:
Cake di Mele, Mandarino e Mandorle:
4 uova
300g farina 00
150g zucchero
322 cucinaamoremio
250g yogurt magro bianco
400g mele
1 mandarino biologico
80/100g mandorle spellate
1 bustina di lievito
100g marmellata di mandarini (qui)
50cc liquore al mandarino
40g circa mandorle a lamelle o filetti
1 pizzico di sale
zucchero a velo
Montare le uova a temperatura ambiente con lo zucchero e il pizzico di sale fino a che
sono gonfie (circa 10 minuti).
In un’altra ciotola mischiare bene insieme con un frullatore ad immersione lo yogurt, la
polpa del mandarino (attenzione ai semi), il liquore e la marmellata e unire delicatamente
al composto uova/zucchero.
Setacciare con un passino la farina al lievito ed unire al composto di uova insieme alle
mele a fatte a dadini (se biologiche con la buccia – la maggior parte delle vitamine è li).
Riducete in polvere le mandorle e la buccia del mandarino e unitele al composto
mescolando anch’esse delicatamente, dal basso verso l’alto con una spatola
(leccapentole) girando la ciotola.
A questo punto oliare una teglia da plum-cake o quadrata, versarci il composto, coprire la
superficie con le lameelle di mandorle e infornare per 45 minuti in forno caldo a 180°.
Sfornare e sformare dopo mezz’ora. Lasciar rafreddare su una gratella (va bene quella
del forno al contrario – deve essere rialzata).
Prima di servire spolverare con lo zucchero a velo.
E anche al Contest:
cucinaamoremio 323
Pizza rossa in teglia 2 (La Vendetta)
Monday, November 28, 2011
Avevo già inserito questa ricetta circa un anno fa (qui) ma me ne ero dimenticata e gli
ingredienti sono leggermente diversi e queste piccole modifiche l’hanno resa più friabile,
sempre soffice e più digeribile.
Io (sempre che me ne ricordi) la rifarò così!
300 g di farina “0”
300 g di semola
300 ml di acqua a temperatura ambiente
25 g d'olio e.v.o.
20 g di zucchero o malto o miele
12,5 g lievito di birra fresco (1/2 cubetto)
per la superficie:
500 g di polpa di pomodoro
2 cucchiai di olio e.v.o.
1 cuchiaio d’acqua
324 cucinaamoremio
sale q.b.
Con la macchina del pane: mettere nel cestello gli ingredienti nell’ordine: acqua a
temperatura corporea (lasciatene solo da parte 50g che aggiungerete solo se l’impasto
fosse troppo secco), lievito sbriciolato, zucchero o il dolcificante scelto, farine, olio per
penultimo e il sale per ultimo; far partire il programma “impasto” (circa 1h e 30’).
Con il robot: mettere nel bicchiere gli ingredienti nell’ordine: acqua a temperatura
corporea (lasciatene solo da parte 50g che aggiungerete solo se l’impasto fosse troppo
secco), lievito sbriciolato, zucchero o il dolcificante scelto, farine, olio per penultimo e il
sale per ultimo; accendere il robot e far andare agitandolo, sollevandolo e inclinandolo in
modo che prenda tutti gli ingredienti e si raccolga in una palla.
Far andare ancora per un minuto, estrarre, lavorare a mano per un minuto, raccogliere di
nuovo in una palla e metterla in una ciotola molto grande, coperta da un coperchio e farla
lievitare per un paio d’ore.
Con l’impastatrice: stesso procedimento del robot tranne che non si deve muovere nulla.
A mano (impasto in ciotola): impastare tutti gli ingredienti in una ciotola molto grande: il
lievito sbriciolato, l’acqua a temperatura corporea (lasciandone da parte 50g che userete
solo se l’impasto risultasse troppo secco), mettendo per penultimo l’olio e per ultimo il
sale.
Impastare per circa 5 minuti nella ciotola poi passare su un piano (possibilmente legno o
marmo). Lavorare per 10 minuti, sbattere violentemente l’impasto sul piano di lavoro.
Formare una palla, metterla nella ciotola coperta da un coperchio e lasciarla lievitare per
un paio d’ore.
Ora il procedimento è comune ai 4 metodi: in qualsiasi modo siate arrivati sin qui, ora,
stendete la pasta con il matterello e foderateci una teglia precedentemente oliata, coprite
con una teglia più grande e fate lievitare per altri 30 minuti.
Nel frattempo preparate la salsa per la superficie: mettere in una ciotola tutti gli altri
ingredienti, mescolare e passata la mezz'ora, copriteci la superficie della pizza.
Infornare e cuocere solo sotto a 220° per circa 20/30 minuti.
N.B. Se per caso voleste farla con anche la mozzarella mettetela sulla superficie dopo
averla sbriciolata o fatta a fette, solo 10 minuti prima della fine della cottura.
cucinaamoremio 325
E’ una torta che ho fatto il 10 agosto per il compleanno di mio cugggino (è milanese, io
sono romana e parliamo leggermente in maniera diversa – e lui mi prende sempre in
giro… e io pure). E’ senza la bilancia (già era tanto che ci fosse il forno – il posto era
fantasticamente selvaggio, il mare era stupendo ma la cucina era un poco spartana), con
l’ovomaltina (era la cosa più vicina al cacao) e ornata con i fiocchi (c’erano quelli…).
3 vasetti di farina
1 vasetto di zucchero
½ vasetto di olio
3 uova
1 vasetto di yogurt
30 g di cioccolato
2 cucchiai colmi di ovomaltina (il cacao è perfetto)
4/5 pere piccoline
1 bustina di lievito
Glassa:
70 g di cioccolato
2 cucchiai d’acqua
1 cucchiaio di zucchero
Mischiare tutti gli ingredienti insieme (tranne le pere e il cioccolato) dopo aver setacciato
il lievito e la farina insieme – mancando anche un setaccio (siamo sempre da Monni a
Santa Maria – non a Roma o a Milano) - si mischiano insieme farina, ovomaltina, lievito e
zucchero poi lo yogurt, l’olio, le uova ed il cioccolato sciolto a bagnomaria.
Versare metà del composto in una teglia precedentemente oliata ed infarinata, disporre
le pere tagliate a fettine fini a raggiera*. Versare l’altra metà del composto ed infornare
per 35 minuti.
Sfornare ed un volta fredda sformare la torta.
Mettere in un pentolino gli ingredienti della glassa ed una volta sciolto il tutto coprire la
torta.
Lasciare raffreddare per almeno 1 ora.
* Volendo si può anche fare una composta caramellata di pere: unire le pere con un
cucchiaio d’acqua ed uno di zucchero farle bollire in un pentolino a fuoco vivace e
mescolando per un quarto d’ora circa (dovrebbe dimezzarsi la quantità). Con questa
composta farcire la torta tagliata a metà.
326 cucinaamoremio
Patatine al cartoccio senza cartoccio
Monday, December 05, 2011
Usando l’inglese: baked potatos for finger food!
La ricetta l’ho presa da questo romanzo “Solo pane” di Judi Hendriks. Almeno io l'ho
interpretata così.
cucinaamoremio 327
Farcia:
salmone affumicato (anche i ritagli vanno benissimo)
uova di lompo rosse
uova di lompo nere
Cuocere in forno le patatine intere messe in una teglia senza alcun condimento su di un
foglio di carta da forno per circa 20 minuti (verificare la cottura con uno stecchino). Ogni
tanto scuotere la teglia così si gireranno.
Una volta cotte, fate intiepidire e con un buon coltello tagliarle a metà e ancora tagliate
un poco il fondo in modo che, una volta posizionate nel vassoio di portata non si pieghino
disordinatamente.
Con i rebbi di una forchetta grattate un poco la polpa in modo che accolgano meglio la
crema.
Crema salata di yogurt Mettere in una ciotola lo yogurt, il sale e l’erba cipollina fatta a
pezzetti di circa 2 millimetri.
Amalgamare bene e lasciare a temperatura ambiente per almeno 20 minuti. Dopodichè
mischiate di nuovo.
Mettete un cucchiaino di crema su ogni mezza patatina, poi a vostro piacere mettete un
pezzettino di salmone o le uova di lompo (naturalmente se voleste usare il caviale vero…
sarà benaccetto).
e HO VINTO IL 1° PREMIO!
328 cucinaamoremio
...e anche a:
cucinaamoremio 329
1 cipolla bionda grande
1 cucchiaio d’olio extravergne d’oliva
1 cucchiaio di dado biologico o fatto in casa*
Far soffriggere in una pentola la cipolla tagliata a pezzetti nell’olio. Quando è diventata
trasparente aggiungere gli spinai nella pentola e girarli nella cipolla. Farli rosolare un
attimo dopodichè aggiungere 2 dita di acqua e il dado, mescolare in modo che si sciolga
tutto.
Coprire e far cuocere per un’altra mezz’ora. A cottura ultimata frullare direttamente nella
pentola con il frullatore ad immersione (se fosse troppo denso aggiungere acqua bollente
e frullare di nuovo), far andare ancora sul fuoco per 2 minuti e servire.
* Questa vellutata è vegana e vegetariana usando un dado di sola verdura.
N.B. E’ perfetta con dei crostini (tostati tipo bruschetta, non fritti), una spolverata di
parmigiano e una “C” d’olio (sarebbe “mezzo giro d’olio”). E’ meno dietetica ma perfetta.
Grissini stirati
Sunday, December 11, 2011
500g di farina
250g di acqua
15g di lievito di birra fresco
8g di sale
40g di olio d’oliva
10g di malto o miele o zucchero
semola di grano duro
330 cucinaamoremio
centralmente e con delicatezza allungherete facendo scorrere le mani dal centro verso le
estremità (la lunghezza dipende dalla larghezza del vostro forno).
Fateli girare con delicatezza nella semola ed infornateli a 200° per circa 18 minuti.
Se avete fatto varie infornate, alla fine mette tutti i grissini insieme nella teglia e infornate
a 160° per 10/15 minuti.
Si devono tostare… attenzione a non bruciarli.
* Ho messo come etichetta "finger food" perché sono perfetti per accompagnare mousse,
affettati e molto altro sempre presenti in buffet, cene in piedi, pic nic...
Montare le uova a temperatura ambiente con lo zucchero e il pizzico di sale finchè non
triplicano il volume.
Setacciate o passate con il frullatore ad immersione la ricotta (se è quella confezionata
non ce ne è bisogno… la potete usare direttamente), unitela al composto di uova con la
frutta ew mescolate bene con delicatezza, dal basso verso l’alto per non sgonfiare il
composto montato. Sempre con questo movimento unite la farina setacciata con il lievito
e la buccia grattata del limone (se il composto risultasse troppo duro – deve essere come
lo yogurt – unite pochissima acqua).
Riempire la teglia oliata con un pezzeto di carta cucina, riempite la teglia e cuocete a 180
gradi per 45 minuti.
Sfornate, lasciate raffreddare per almeno mezz’ora, togliete dalla teglia e decorate con lo
zucchero a velo. Con questa ricetta partecipo al Contest dell’Araba per il libro Pies and
tarts.
cucinaamoremio 331
Marmellata di guaiaba, papaia, banana e rum
Wednesday, December 21, 2011
Tutto comincia dal Guayabo che mia zia ha ereditato da mia madre, pollice verde ma
verde particolare, cioè era per così dire curiosa di tutto e sicuramente questo alberello
dai frutti bizzarri lo aveva pescato non so dove… Comunque c’è – non c’è più lei ma lui
si! E ogni anno facciamo la marmellata. Quest’anno, invece della solita marmellata
verdina e anche perché una mia amica mi aveva regalato una papaia enorme (“tanto tu
sicuramente ci farai qualcosa”) ho inventato questo mix che sicuramente rifarò il
prossimo anno alla prossima produzione del Guajabino.
Intanto:
Guaiaba - Psidium guajava
332 cucinaamoremio
La guaiava, o guava, (spesso chiamata con il nome spagnolo Guayaba) è una specie di
un piccolo albero appartenente alla famiglia delle mirtacee. L'albero è diffusamente
coltivato per il valore commerciale dei suoi frutti.
È un alberetto perenne tra i 2 e i 7 metri, tronco diritto e ramificato di legno duro. La
corteccia è grigia e presenta macchie. Le foglie sono di colore verde chiaro. I fiori sono
bianchi, grandi, profumati, solitari o a piccoli grappoli.
Il frutto è di forma variabile (sferica, ellittica, piriforme), di colore giallo o verde-giallo, lisco
o rugoso, con polpa bianca o bianco-gialla o rosa o rossa, dolce, agrodolce o acido, con
numerosi semi, piccoli e bianchi. Il peso varia tra 130 e 800 g circa, con un peso medio di
390 g/frutto.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
cucinaamoremio 333
Una volta freddi o dopo 8 ore (circa la notte - io la marmellata la faccio sempre
dopocena) rigirateli e conservateli al fresco.
Per decorare:
cocco disidratato
1 cucchiaio di marmellata di albicocche
334 cucinaamoremio
minuti in forno caldo a 180°.
Sfornare e sformare dopo mezz’ora. Lasciar raffreddare su una gratella (va bene quella
del forno al contrario – deve essere rialzata).
In un pentolino scaldate il cucchiaio di marmellata e uno d’acqua, ottenuto un liquido
omogeneo spennellarci tutta la torta e con le mani far aderire i cocco.
Questa ricetta l’ho presa da internetQUI; non l’ho usata esattamente come diceva ma
questi biscotti che ho fatto non me li voglio scordare.
Procedimento:
Mettere i primi 4 ingredienti in un robot da cucina: lavorare a crema il burro ammorbidito
a temperatura ambiente, lo yogurt e lo zucchero, fino ad ottenere un composto cremoso.
Incorporare l’uovo e anche le due farine setacciate insieme un poco per volta fino a
quando non sono state ben assorbite e l'impasto è omogeneo e non appiccicoso.
Far riposare in frigorifero per almeno 20 minuti
Stendere l'impasto con il mattarello fino ad ottenere uno spessore di circa 1/2cm, poi
ricavare dei biscottini con formine diverse (io ho scelto una stella), Porre le formine
ottenute sulla placca da forno e mettete a riposare in frigorifero per 20 minuti. Infornare a
180°C per 10/15 minuti.
Una volta raffreddati spolverare con lo zucchero a velo.
cucinaamoremio 335
Ravioli allo yogurt ripieni
Wednesday, December 28, 2011
RIPIENO
marmellata o cioccolata o banana schiacciata
Procedimento:
Mettere i primi 4 ingredienti in un robot da cucina: lavorare a crema il burro ammorbidito
a temperatura ambiente, lo yogurt e lo zucchero, fino ad ottenere un composto cremoso.
Incorporare l’uovo e anche le due farine setacciate insieme un poco per volta fino a
quando non sono state ben assorbite e l'impasto è omogeneo e non appiccicoso. A
questo punto farlo riposare in frigorifero per almeno 20 minuti
Stendere ora l'impasto con il matterello fino ad ottenere uno spessore di non meno 3 mm,
poi ricavare dei cerchi del diametro di circa 4 cm e poi chiudete a ravioli dopo averli
riempiti di marmellata, cioccolata o banana schiacciata.
Mettere sulla placca del forno e mettete a riposare in frigorifero per 20 minuti.
Infornare a 180°C per 10/15 minuti.
Una volta raffreddati spolverare con lo zucchero a velo.
336 cucinaamoremio
La ricetta l’ho presa dal romanzo “Solo pane” di Judi Hendriks. Non era proprio così ma è
stata quella l’ispirazione.
Nell’impastatore (se non lo avete anche nel robot – non è il massimo ma si può fare),
sciogliere il lievito sbriciolato nell’acqua tiepida (non superiore ai 30°) con il malto,
mischiare aspettare qualche minuto girando con un cucchiaino in modo che si sciolga ed
aggiungere le 2 farine, i fichi secchi a pezzettini di 1 cm e alla fine il sale, far andare la
macchina alla velocità media per 10 minuti (i fichi secchi si devono sfaldare
amalgamandosi al composto).
Raccogliere l’impasto in una palla e lasciar riposare in una ciotola coperta da un
coperchio nel forno o in un mobile per 30 minuti.
cucinaamoremio 337
Passato questo tempo riprendere l’impasto, mettetelo su un piano di lavoro, sgonfiatelo e
lavoratelo energicamente per 2 minuti.
338 cucinaamoremio
e al Contest,
e anche a:
cucinaamoremio 339
Pancotto
Tuesday, January 03, 2012
E' una ricetta povera che io adoro. E dato che non si butta mai via nulla, tanto meno il
pane, io l'ho rispolverata e devo dire che tutti ne hanno presa due piatti.
Mettere in una pentola il pane secco fatto a pezzi (grossi tipo lo spezzatino di carne –
cubi di circa 3 cm) o a fette coperto di acqua calda con 3 spicchi d’aglio e una manciata
di sale grosso.
Far prendere il bollore e far bollire per 10 minuti o fino a quando il pane ha assorbito tutta
l’acqua (se serve aggiungere ancora acqua).
Aggiungere il rosmarino, girare delicatamente e lasciar riposare pe altri 10 minuti.
Servire con olio extravergine di ottima qualità.
Con questa ricetta partecipo al Contest:
340 cucinaamoremio
Coppa di pandoro, cioccolato e frutti di bosco
Wednesday, January 04, 2012
Per guarnire:
panna montata
biscottini
Mettere i frutti di bosco, lo zucchero e il latte in un pentolino e far bollire per 2 minuti
girando. Spegnere il fuoco ed unire il cioccolato spezzettato girando fino a che non sia
sciolto completamente. Ora unire il pandoro fatto a pezzetti e girare in modo da avere un
composto omogeneo.
Far raffreddare, mettere in delle coppette e mettere in frigorifero per circa 15 minuti.
Riprendere le coppette, guarnirle con un ciuffo di panna e un biscottino e servirle.
cucinaamoremio 341
Con questa ricetta partecipo al Contest:
200 g torrone
200 g cioccolato bianco
6 bianchi d’uovo
250g di ricotta
35g di zucchero
1 tazzina di caffè decaffeinato
qualche goccia di succo di limone
acqua calda
500g gelato alla crema
panna per decorare (facoltativa)
biscottini o cialde (facoltativi)
Con lo zucchero e due cucchiai d’acqua fare uno sciroppo che andrà unito bollente
342 cucinaamoremio
(versatelo sulla parete del contenitore che usate) insieme al caffè, bollente anch’esso, ai
bianchi montati a neve con il pizzico di sale. Mescolando con delicatezza dal basso verso
l’alto, girando la ciotola.
Unire poi la ricotta precedentemente passata al Minipimer per renderla liscia. Unire così
anche il cioccolato sciolto a bagnomaria o nel microonde (attenzione a non bruciarlo) con
gli altri due cucchiai d’acqua. E il torrone frantumato in un robot.
Mescolare con cura finché il composto non è omogeneo. Mettere in frigorifero per almeno
due ore. Al momento di portarlo in tavola unire il gelato leggermente ammorbidito (tiratelo
fuori dal freezer 10 minuti prima).
Mescolare tutto questo composto ottenuto dal basso verso l’alto con tanta cura girando la
ciotola. Dividere in delle coppe e aggiungete, se volete, un ciuffetto di panna, un
biscottino o una cialda e servite.
cucinaamoremio 343
Salsa di yogurt:
170g yogurt greco “total 0%”
erba cipollina fresca
Mousse di salmone:
250g di ricotta
50g di salmone affumicato
salsa di aneto (facoltativa)
Mousse di salmone (fatta con i 250g di ricotta e 50g di salmone e la salsa all’aneto il tutto
frullato con il frullatore ad immersione e poi con un sac a poche con bocchetta liscia per
bucare il sotto di piccoli bigné fatti con questa ricetta QUI).
Salsa di yogurt (di queste patatine novelle QUI).
Non c’è cottura, sono solo messe in una terrina e con un mestolo scarso di acqua di
cottura della pasta le ho scaldate girandole.
Una volta scolata la pasta, l’ho messa nella terrina insieme ai ritagli di salmone e girato il
tutto.
Voilà!
Pronta.
344 cucinaamoremio
Polpette (e polpettone*) delicate
Tuesday, January 10, 2012
La verità è che dopo un poco che facevo le polpette mi sono stufata e allora ho fatto il
polpettone: gli ingredienti quindi sono identici.
cucinaamoremio 345
Mettere in una teglia con una goccia d’olio ciascuna. Cuocere nel forno a 200° per 10
minuti (il pollo non deve cuocere molto altrimenti diventa duro e secco).
Per il polpettone: formarlo, impanarlo e metterlo su della carta da forno in una teglia con
un poco d’olio sopra e cuocere per 20/25 minuti.
4 peperoni
300g di cipolline*
1 stecca di cannella
ginepro (qualche grano)
pepe nero (qualche grano)
½ litro di aceto di vino rosso
125g di zucchero di canna chiaro
un pizzico di sale
* Perfette quelle che si trovano confezionate già pulite, altrimenti mettetele in acqua
bollente per sbucciarle più facilmente.
346 cucinaamoremio
bene per far sciogliere e distribuire il tutto.
Fate bollire finché il liquido non raggiunge la consistenza di uno sciroppo (se le verdure
fossero già arrivate a cottura, toglietele e fate restringere il liquido, solo allora unirete di
nuovo il tutto nella stessa pentola).
Nel frattempo avrete sterilizzato dei barattoli con il metodo descritto QUI (al numero 16),
invasate e capovolgete (comunque io li consumerei in breve tempo – non sono come una
marmellata, potete farli direttamente come contorno senza invasarli).
Brownies “100”
Friday, January 13, 2012
Non so + quante versioni ho di "brownies" nel mio blog, ma è una cosa + forte di me:
quando vedo una nuova ricetta con la foto che mi "sconfinfera", la DEVO provare. E così
è stato per questa: l’ho presa sempre da internet nel sito di Marble (QUI) ma ho fatto
delle piccolissime modifiche (altra cosa + forte di me).
Questo è l'apprezzabilimissimo risultato:
Ingredienti:
100 g cioccolato fondente
1o0 g burro (io 80g)
100 g farina
100 g noci sgusciate
100 g fiocchi d’avena o cereali soffiati o fiocchi di mais
200 g zucchero di canna
2 uova
un pizzico di sale
Procedimento:
Sciogliere la cioccolata con il burro. Tritare grossolanamente le noci in un robot o con il
coltello, sbattere le uova con lo zucchero ed il pizzico di sale (non occorre che il
composto monti), aggiungere a filo il composto cioccolato/burro mescolando
continuamente in modo che non cuocia l'uovo; si otterrà una crema densa.
Aggiungere delicatamente la farina setacciata mescolando con delicatezza dal basso
verso l’alto.
cucinaamoremio 347
Infine unite anche le noci tritate ei fiocchi frantumati non troppo finemente con il robot e
amalgamare il tutto.
Versare il composto ottenuto n una teglia quadrata di circa 30 cm di lato.
Infornare a 180° per 25'-30' (devono rimanere umidi).
Sformare da tiepido-freddo e tagliare a cubetti.
Per l’imbottitura io ho scelto la robiola perché lega benissimo con l’erba cipollina (anche
un formaggio quark, uno stracchino, una crescenza - no l’amica mia… ihi,
ihi!)...Philadelphia? Vade retro! E’ fatto con tutti gli avanzi di altre lavorazioni casearie
industriali.
348 cucinaamoremio
300 ml di acqua a temperatura ambiente
25 g d'olio e.v.o.
20 g di zucchero o malto o miele
12,5 g lievito di birra fresco (1/2 cubetto)
Per l'emulsione:
25g di olio extravergine
75g di acqua
1 cucchiaino colmo di sale
Con la macchina del pane: mettere nel cestello gli ingredienti nell’ordine: acqua a
temperatura corporea (lasciatene solo da parte 50g che aggiungerete solo se l’impasto
fosse troppo secco), lievito sbriciolato, zucchero o il dolcificante scelto, farina e semola,
olio per penultimo e il sale per ultimo; far partire il programma “impasto” (circa 1h e 30’).
Con il robot: mettere nel bicchiere gli ingredienti nell’ordine: acqua a temperatura
corporea (lasciatene solo da parte 50g che aggiungerete solo se l’impasto fosse troppo
secco), lievito sbriciolato, zucchero o il dolcificante scelto, farina e semola, olio per
penultimo e il sale per ultimo; accendere il robot e far andare agitandolo, sollevandolo e
inclinandolo in modo che prenda tutti gli ingredienti e si raccolga in una palla.
Far andare ancora per un minuto, estrarre, lavorare a mano per un minuto, raccogliere di
nuovo in una palla e metterla in una ciotola molto grande, coperta da un coperchio e farla
lievitare per un paio d’ore.
Con l’impastatrice: stesso procedimento del robot tranne che non si deve muovere nulla.
A mano (impasto in ciotola): impastare tutti gli ingredienti in una ciotola molto grande: il
lievito sbriciolato sciolto insieme al dolcificante nell’acqua a temperatura corporea
(lasciandone da parte 50g che userete solo se l’impasto risultasse troppo secco), farina e
semola, per penultimo l’olio e per ultimo il sale.
Impastare per circa 5 minuti nella ciotola poi passare su un piano (possibilmente legno o
marmo). Lavorare per 10 minuti, sbattere violentemente l’impasto sul piano di lavoro.
Formare una palla, metterla nella ciotola coperta da un coperchio e lasciarla lievitare per
un paio d’ore.
Ora il procedimento è comune ai 4 metodi: ricavate delle palline di pasta più piccole di
una pallina da tennis, schiacciatelediventeranno dei dischi dello spessore di un paio di
centimeetri e larghi + o – 10. Mettteteli in una teglia ben distanziati, coprite e lasciate
lievitare per circa mezz’ora.
Passato questo tempo con le dita praticate dei buchi nella pasta e verssate sopra ognuno
un poco di emulsione che avrete fatto mettendo tutti i suoi ingredienti in un barattolo dii
vetro chiuso e agitato per circa un minuto.
Infornate a 200° nella parte bassa dfel forno per circa 15/20/25 minuti (il tempo è così
vago perché dipende dal forno e dalla teglia e dalla grandezza e dallo spessore…
controllatele!).
Nidi di pasta
Monday, January 16, 2012
cucinaamoremio 349
E’ contro la mia natura: gli avanzi non si buttano. Mai!
“Ci sono bambini che muoiono di fame. E tu lasci tutto questo ben di Dio?”
Ebbene si, l’ho detto anch’io, non solo mia madre a me ma anche io a mia figlia.
Quante volte ho visto piatti fumanti sul tavolo, loro che si abboffavano ed io, scema, che
mangiavo l’insalata “acciaccata” e cotta nell’aceto del pranzo (con la speranza di
assumere poche calorie – senza considerare il chilo e mezzo di grissini o di gallette al
mais che ci accompagno). Ma questa è un’altra storia.
Torniamo ai nidi
Beh, questi “nidi” altro non sono che “frittatine di pasta” ma con un vestito ed un nome più
glamour.
Sono fatti con gli avanzi di pasta (possono essere con sugo bianco, rosso o verde) ma
nessuno vieta di fare una pasta apposta.
Sono perfetti con una pasta lunga (sono + “nidi”) ma anche con una pasta corta se la
cavano anche se perdono il loro look di “nido”...
pasta lunga cotta
1 uovo
1 cucchiaio di pangrattato
¼ di bicchiere d’acqua
pepe nero macinato fresco (facoltativo)
sale q.b.
burro q.b.
In una ciotola sbattere tutti gli ingredienti tranne la pasta che aggiungerete una volta
sbattuto il tutto.
Distribuire bene la pasta nel composto di uova.
Mettere una padella antiaderente su fuoco vivace con un fiocchetto di burro.
Con un pennello o dello scottex distribuite questo burro.
Una volta calda arrotolate un poco di pasta, mettetela nella padella e co un altro attrezzo
aiutatevi a far scendere il “nido”.
Dopo un paio di minuti giratelo con una paletta, un altro minuto e il primo è pronto.
P.S. Potete anche farli al forno posizionando la teglia nella parte alta de forno con il grill
acceso (la prossima volta voglio provarli così – in padella si schiacciano troppo).
350 cucinaamoremio
Biscottoni con uvetta e avena
Friday, January 20, 2012
Da una ricetta di Semi di Papavero.
Le modifiche sono state molte ma devo ringraziarla perché se non li avessi visti da lei
non mi sarebbero mai venuti in mente.
Sono facilissimi perché in realtà è una torta quadrata tagliata a pezzettini e poi ritostata.
Velocissimi da fare e quando si tagliano fanno tante bricioline che da buttare sono un
vero peccato. Io mi sono sacrificata!
300 gr di farina 0
100 gr di burro (la prox volta 80g!)
2 uova
50 g di zucchero a velo
250 gr di zucchero di canna Panela o Muscovado o Dulcita
50g di fiocchi d’avena
250g di uvetta
½ bustina di lievito per dolci
cucinaamoremio 351
un pizzico di sale
125 gr di gocce di cioccolato bianco
Setacciare la farina con il lievito. Sbattete velocemente le uova con gli zuccheri. Tenete a
bagno l’uvetta in acqua tiepida e sciacquatela mettendola in uno scolapasta piccolo.
Unire ora tutti gli ingredienti insieme aggiungendo per ultime le gocce di cioccolato.
Mescolare il composto.
Foderare uno stampo rettangolare o quadrato (circa 30x30cm) con carta forno e
distribuirvi l'impasto livellandolo con una spatola.
Infornare a 180° per circa 45 minuti.
Una volta raffreddato tagliare il biscotto in rettangoli di circa 1,5x3cm (con un coltello a
lama liscia, facendo leggermente pressione ma con un movimento avanti-indietro...
scusate l'ovvietà ma è importantissimo altrimenti si schiacciano). Rimetterli in piedi in
forno a 160° per circa 20 minuti.
Per il ripieno:
5 mele
50g zucchero di canna*
20g di burro
200g succo d’arancia NON confezionato
352 cucinaamoremio
100g uvetta
50g pinoli
buccia d’arancia o di limone
tanta cannella
Pasta: frullare insieme farina, fecola, lievito, zucchero e sale “a secco” (cioè senza
liquido) in modo che vadano via gli eventuali grumi e tutti gli ingredienti siano ben
distribuiti tra loro).
Unire ora l’uovo a temperatura ambiente (aperto in una ciotolina a parte in modo da
scongiurare il pericolo uovo marcio – a me una volta è successo con uova prese al
supermercato… bleahh… che schifo! - e la probabilità pezzetto di guscio rotto), il burro
freddo tagliato a dadini e la buccia grattata.
Far andare il robot agitandolo, inclinandolo, scuotendolo in modo che “prenda” tutti gli
ingredienti fino a che non forma delle briciole e si raccoglie in una palla. Se il composto
fosse troppo asciutto mettete un po’ dei 50cc di acqua che avrete tenuto in freezer per
circa un quarto d’ora.
Se l’impasto non si fosse raccolto in una palla fatelo voi, schiacciatelo in un disco,
copritelo con la pellicola e mettetelo in frigorifero per mezz’ora.
Ripieno: se le mele sono biologiche non le sbucciate altrimenti sbucciatele (nella buccia
ci sono molte vitamine), fatele a fettine, unite l’uvetta precedentemente messa a bagno
per 10 min., sciacquata benissimo e strizzata, il succo d’arancia, lo zucchero, la buccia
grattata, la cannella e mescolate tutto in una grande terrina e lasciate a macerare per ½
ora.
Passato questo tempo mettete in una padella il burro e fatelo imbiondire, versate il
composto di tutti gli ingredienti e far andare a fuoco vivace per circa ¼ d’ora (le mele
devono essere cotte ma sode – il tempo dipende dalla grandezza dei pezzi).
Ora, in una teglia (di vetro o coccio è meglio perché non bisogna sformarla) con un
pennello da cucina o con le mani distribuire dell’olio, dividere la pasta in due parti, una
più grande (base) e una più piccola (copertura).
Mettere la base nella teglia, mettere il ripieno e coprire con l’altro disco, sigillare bene i
bordo, fare 4 taglietti a croce al centro e infornare a 180° per circa 35 minuti.
Spolverare con zucchero a velo.
Servire tiepida.
N.B. E’ perfetta servita con una pallina di gelato di yogurt (QUI il mio) o di crema o di
zabaione. Oppure se fosse fredda con una crema calda.
Cantucci al cioccolato
Wednesday, January 25, 2012
cucinaamoremio 353
Sono anche questi - come i Biscottoni e il Ciambellone Bicolore - ispirati al blog di Semi
di Papavero: sono i suoi CANTUCCINI AL CIOCCOLATO e le modifiche degli ingredienti
sono quasi nulle, il procedimento è leggermente differente, vista la mia scarsa manualità
e accentuata pigrizia.
300gr di farina
150 di z. di canna biondo (originale: 200 gr di zucchero)
100 gr di mandorle
3 uova
1 cucchiaino di semi di anice
½ bustina di lievito (originale: bicarbonato)
1 pizzico di sale
100 gr di gocce di cioccolato (o la tavoletta in pezzetti piccoli)
latte e burro (no)
Ho messo farina, lievito, zucchero, sale e semi d’anice nel robot e ho fatto andare, così a
secco per un paio di minuti in modo che si amalgami tutto e l’anice sia frantumata (l’ho
agitato, sollevato e scosso per facilitare l’operazione).
A questo punto ho aggiunto le uova (vedi QUI alla voce 17) tenute per almeno ½ ora a
temperatura ambiente e di nuovo agitato, sollevato e scosso il robot finché il composto
non prende la forma di briciole (crumble, srisolona, sbriciolata, ecc. si fanno così).
Versare il tutto in una grande insalatiera, unire le mandorle e il cioccolato e impastare.
Formare 3 salsicciotti lunghi che infornerete in una teglia con carta da forno a 180° per
20 minuti.
Dopodichè farli raffreddare e affettarli obliqui allo spessore di un centimetro (con un
coltello a lama liscia, facendo leggermente pressione ma con un movimento avanti-
indietro... scusate l'ovvietà ma è importantissimo altrimenti si schiacciano... stessa
precisazione de "biscottoni"), sempre nella stessa teglia rimetterli in piedi e a una distanz
di almeno ½ centimetro (in modo che circoli aria tra un biscotto e l’altro) e infornarli di
nuovo questa volta a 150° per 20 minuti.
354 cucinaamoremio
Tranci di mais alla crema mou di arachidi
Thursday, January 26, 2012
Ripieno:
50g zucchero di canna chiaro (Demerara)
50g di panna (NON a lunga conservazione)
50g di arachidi (io solo 20)
20g di amido di mais (maizena)*
acqua q.b.
* al limite se non l’avete in casa o non la trovate potete usare al suo posto un altro amido
(fecola – amido di patate, frumina – amido di frumento) oppure farina normale o farina di
riso.
Pasta: frullare insieme farine, lievito, zucchero e sale “a secco” (cioè senza liquido) in
modo che vadano via gli eventuali grumi e tutti gli ingredienti siano ben distribuiti tra loro).
Unire ora l’uovo a temperatura ambiente (vedi “Una + del diavolo, n.17”), il burro freddo
tagliato a dadini e la buccia grattata.
Far andare il robot agitandolo, inclinandolo, scuotendolo in modo che “prenda” tutti gli
ingredienti fino a che non forma delle briciole e si raccoglie in una palla. Se il composto
fosse troppo asciutto mettete un po’ dei 50cc di acqua che avrete tenuto in freezer per
circa un quarto d’ora.
Se l’impasto non si fosse raccolto in una palla fatelo voi, schiacciatela poi in un disco,
copritela con la pellicola e mettetela in frigorifero per mezz’ora.
Crema mou di arachidi: mettere lo zucchero e la panna in un pentolino sul fuoco medio e
girare bene per farlo sciogliere e per fargli assumere quel colore biondo (io ho esagerato
cucinaamoremio 355
a tenerlo sul fuoco e + che biondo mi è venuto marrone), intanto se usate le arachidi
salate per cocktail mettetele in un colino e sciacquatele bene sotto l’acqua corrente,
asciugatele bene e mettetele in un padellina sul fuoco così “nature” per qualche minuto
per farle asciugare dopodichè con un robot o con un macinacattè con un cucchiaio di
zucchero riducete in una granella finissima e unitela alla crema mou.
Sciogliete con un cucchiaino l’amido scelto con un poco d’acqua fredda e una volta
sciolto unitelo alla crema mou.
Fate andare la crema finché non si addensa un poco spegnete e ogni minuto dare una
giratina in modo che una volta fredda/tiepida non abbia fatto la “pellicina” (oppure – come
sono usa fare io - lasciatela ferma a raffreddare nel pentolino e prima di usarla date una
passata di frullatore a immersione – c’è chi non può fare a meno di “tailleur ed arazzi”, io
invece non posso fare a meno del mio minipimer… ma questa è un’altra storia).
Assemblaggio e cottura: in 3 teglie da plum-cake (anche quelle in alluminio usa e getta
sono perfette, oppure se non siete come me che nel cassone sotto il letto, nei cesti,
nell’armadio, ovunque ho qualsiasi tipo di teglia… usate la teglia che vi pare), oliatele con
un pennello da cucina o proprio con le mani dopodichè fate 3 rettangoli con la pasta alta
“circa” 7,5 mm (5 mm era poco 1 cm era troppo!), riempite con il ripieno e infornate in
forno caldo a 180° per 30/35 minuti.
Sfornate, fate raffreddare e sformate, tagliate in trancetti larghi un paio di centimetri.
Anche questo, se è per una cena, per un the o per qualcosa di “seduto”: è perfetto
accompagnato dal mio gelato light allo yogurt o da un gelato al fiordilatte o alla crema.
Altrimenti da solo da mangiare "al volo"!
Ingredienti
400 gr di farina
150 gr zucchero di canna chiaro
250 gr di ricotta
70 gr olio di semi
100 gr latte scremato (o 50 intero + 50 acqua)
2 uova
300 gr fragole (le mie erano candite ma è meglio fresche)
1 bustina di lievito
½ cucchiaino di sale
Preparazione
356 cucinaamoremio
Scaldare il forno a 180°.
Mescolare insieme gli ingredienti asciutti (farina e lievito precedentemente setacciati,
zucchero, sale), e in un’altra ciotola, la ricotta (setacciata o frullata al minipimer oppure
usate una confezionata – sono più lisce e annose), l’olio, le uova e il latte,
Unire i due composti e mescolate velocemente – non importa se ci sono ancora grumi…
è normale (si dice che i due composti vanno uniti e girati 15 vote – a me sembra un po’
pochino se a voi sembra abbastanza fate così) unire le fragole tagliate a pezzettini (se
usate le fragole fresche tagliatele a pezzettini e mettetele spianate in un piatto nel freezer
– serve a macchiare meno l’impasto).
Mettere l’impasto nella teglia da muffin ogni buco con un pirottino*. Infornare per 15/20′ a
180°.
* Dicasi “pirottino” il piccolo contenitore in carta dei muffin, cup cake, minimuffin…
P.S. Mi dimentivavo la cosa più importante: questi muffin sono della blogger Barbara di
http://www.chez-babs.com/ Grzie Barbara.
Tonnarelli (i miei!)
Monday, January 30, 2012
Sicuramente sarete esperti di tonnarelli. Questi sono i “miei tonnarelli”: io li faccio così!
Intanto l’impasto è:
100g di semola
1 uovo
un pizzico di sale
acqua q.b.
cucinaamoremio 357
Cheese cake “italianizzato” al limone
Wednesday, February 01, 2012
E’ fatto tutto con ingredienti italiani e biologici, è la ricetta più leggera che ho trovato sui
miei libri e in rete.
L’ho provata, mangiata, rimangiata, fotografata ed ora posso inserirla (naturalmente il
“New York Cheese Cake” e il “London Cheese Cake” sono mooolto più pannosi e
goduriosi, ma questo è molto + leggero e quindi invece di una fetta la “dose consigliiata”
è di 2).
Per renderlo meno limonoso si può sostituire il topping con dei fruttti rossi freschi o
marmellata scaldata con un cucchiaio d’acqua.
Per la base:
100g di biscotti secchi*
40g di burro
Coposto di ricotta:
350g di ricotta (io l’avevo biologica e di pecora – ma può Sre quella confezionata)
100g di zucchero di canna
40g di farina 0 o integrale
2 uova
scorza di 2 limoni biologici
1 pizzico di sale
In un mixer o frullatore frullate i biscotti fino a renderli una polvere, unire ora il burro
sciolto in un pentolino. Azionate il frullatore agitandolo per fargli prendere bene tutta la
polvere di biscotti. Dopo un minuto, se il composto fosse ancora toppo secco e non come
sabbia bagnata, aggiungete un cucchiaio d’acqua e fate andare per un altro minuto.
Ora mettete questa granella in una teglia a cerniera da circa 22cm (dopo averla oliata:
+cche altro è importante per il bordo – tutto perché la torta in cottura si alzerà molto – per
358 cucinaamoremio
poi riabbassarsi ) e con le nocche della mano pressate bene il composto e mettete in
frigorifero.
In una grande ciotola mettete: la ricotta, le uova (a temperatura ambiente), lo zucchero
precedentemente mescolato con la farina setacciata, il sale, la buccia grattata dei limoni
e con un frullatore ad immersione rendere tutto omogeneo.
Versare ora nella teglia ripresa dal frigorifero ed infornare in forno caldo a 160° per circa
75’ minuti (si gonfierà tantissimo e si brunirà – a metà cottura copritela con un foglio
d’alluminio – fate questa operazione velocemente e non sbattete la porta del forno
quando richiudete).
A fine cottura spegnete il forno e lasciatela dentro per 10 minuti.
Nel frattempo avrete messo sul fuoco un pentolino con lo zucchero sciolto nel succo di
limone passato in un colino. Fate bollire per 5 minuti girando ogni tanto. Ora aggiungete
la polvere di agar agar sciolta con un cucchiaino d’acqua. Unite al composto seguendo le
indicazioni e passate un attimo con il frullatore ad immersione.
Coprre di gelatina al limone la torta ancora nella teglia, mettere in frigorifero e lasciarcela
per un paio d’ore circa, sformare passando un coltellino di plastica tutt’intorno per togliere
l’anello.
* dovrebbero essere i “Digestive” ma, ricordando la mia appartenenza alla setta dei
“nonsibuttavianienteperchéquellochenonammazzaingrassa”, possono essere anche
avanzi assortiti, basta che non siano ripieni, fette biscottate (in questo caso metterei un
cucchiaio di zucchero), possono essere anche corn fakes (ma non + del 50%).
** sia per l’ “agar agar” che per la “colla di pesce” seguite le indicazioni sulla confezione e
comunque andate a vedere QUI questo interessante post su “agar agar vs. pectina”.
200g di cioccolato*
200g di latte
cucinaamoremio 359
Scaldate il latte in un pentolino fino a che non fuma, metteteci dentro il cioccolato tritato
con un coltello e girate bene finché il composto non diventa omogeneo e un poco denso.
Spegnete il fuoco, mettete in una ciotola e lasciate raffreddare.
Ora mettete in frigorifero per almeno un paio d'ore, dopodiché con un dosatore da gelato
a molla o con 2 cucchiaini riempite delle ciotoline e servite.
Ideale con un ciuffo di panna semimontata e sciapa (cioè senza zucchero).
* Naturalmente dato che non c'è quasi nulla, il cioccolato deve essere a dir poco
"speciale", di qualsiasi tipo (nerissimo, nero, al caffè, bianco**... ma ottimo).
** (Nota del 4 maggio 2012) Io ci andrei cauta con il cioccolato bianco... il binomio
mousse/cioccolato bianco mi sta facendo "vedere i sorci verdi",,, Argh!
La ricetta è presa dal blog QB, la trovate QUI, io ho fatto solo delle piccolissime
modifiche e invece di una torta normale ho fatto dei piccoli plum-cake. Inutile dire che
sono leggerissimi: sono perfetti se si sta a dieta (basta mangiarne uno al giorno – questi
sono piccolissimi: sono grandi meno di un muffin - 4x6cm), perfetti per la colazione e
perfetti anche per la merenda dei bimbi.
300g di carote
250g di farina
100g di zucchero di canna
125g di yogurt bianco magro
2 uova
60g di albicocche secche
buccia di 1 limone biologico
1 bustina di lievito per dolci
360 cucinaamoremio
dato che sono umide e appiccicose tendono ad “ammallopparsi”, con l’aiuto della farina
faremo in modo che si distribuiscano. Mescolate bene tutti gli ingredienti con una frusta o
con una spatola facendo un movimento delicato dal basso verso l’alto.
Versare l'impasto nell’apposita tortiera da plum-cake monoporzione o da muffin (se lo
avete usate il dosatore dei gelati a molla… è comodissimo) e cuocere in forno a 200° per
circa 20 minuti.
Fateli raffreddare e spolverateli di zucchero a velo (sarebbe perfetto lo zucchero a velo di
canna - QUI al n. 6 - ma io non avevo voglia e fantasia di farlo).
Se sono destinati ad un fine pasto accompagnateli con una crema inglese con spolverata
di cannella (Dieta? Perché? Lunedì!).
P.S. Valgono le 2 idee per San Valentino di QUESTA ricetta con l'unica differenza che
questa è adatta a palati più "salutisti".
Anche con questa ricetta parteciperò al Contest di Valentina "le ricette del cuore" (questa
è anche una ricetta del cuore nel senso dei pochissimi grassi e che quindi non grava sul
cuore... scientificamente parlando). Vabbè... Come al solito mi sono capita da sola.
Morette
Saturday, February 11, 2012
cucinaamoremio 361
Non sono muffin.Non sono cupcake.Sono solo delle semplicissime tortine al cioccolato.
Buone, sincere, italiane e soprattutto anziane… anzi proprio vecchissime.La ricetta era
della bisnonna di una mia amica che l’ha fatta, rifatta, ririfatta eppoi la nonna della mia
amica l’ha fatta, rifatta, ririfatta eppoi la mamma l’ha fatta, rifatta, ririfatta eppoi lei l’ha
fatta, rifatta, ririfatta eppoi io l’ho fatta e la rifarò.
Ugualeuguale. Giuro!
150 g di farina (io integrale)
150 g di zucchero (io di canna)
75 g di cacao amaro
½ bicchiere di latte (io scremato)
½ bustina di lievito
1 uovo
1 pizzico di sale
acqua q.b.
Le istruzioni della ricetta originale dicevano di mischiare tutto ed infornare, io ormai vado
in automatico così:
Montare l’uovo a temperatura ambiente con lo zucchero e il pizzico di sale finché il
composto non raddoppia e diventa giallo paglierino.
362 cucinaamoremio
A questo punto versare a pioggia mescolando delicatamente, da basso verso l’alto, la
farina, il cacao e il lievito setacciati precedentemente insieme. Per rendere il composto
più morbido, se serve, unire un poco d’acqua calda.
Mettere dei pirottini (al n° 20) nell’apposita teglia da muffin ed infornate a 180° per circa
25 minuti.
2 idee per San Valentino: ho visto in un negozio di attrezzature per la cucina delle teglie
per tortine a forma di cuore: potreste farne tanti e questa sarebbe la torta per San
Valentino.
Oppure un cuoricino solo (se vi piacciono poco i dolci) diviso a metà a zig zag (come si
disegna il cuore infranto), le due metà messe accostate in un piatto (le 2 metà che
finalmente si sono trovate e che si completano) su un letto di crema inglese o simili.
cucinaamoremio 363
Finalmente perché ho fatto tantissime prove ma il risultato era tutt’altro che leggero (se si
tirava una delle mie fette addosso a qualcuno c’era il rischio di farlo finire all’ospedale).
Ora però ho capito, l’importante è la tostatura.
Qui di seguito ho messo anche la ricetta che ho preso in internet un paio di anni fa e non
so più in quale sito (se qualcuno la riconosce… perdonatemi… comunque grazie) ma
possono essere fatte anche con qualche pan carrè o pan briooche avanzato non più
proprio freschissimo.
Ingredienti
250 g. farina manitoba
250 g. di farina 00
75 g. di zucchero (io 30 e di canna)
1/2 cucchiaino di sale
75 gr. di burro o margarina di semi di soia
1/2 cubetto di lievito di birra
125 ml di latte di soia, di riso o vaccino (io latte di soia)
125 ml di acqua
10g di sale fino
(i liquidi totali si dovranno regolare in base alla consistenza della pasta che dovrà
risultare morbida come il lobo dell’orecchio)
Procedimento: impastate tutto inserendo il burro per ultimo e fate lievitare il tutto in luogo
tiepido sino al raddoppio (circa un’ora e mezza). Sgonfiate l’impasto e date le “pieghe”:
prendete un lembo di pasta, stendetelo leggermente e riportatelo al centro con
delicatezza. Ripetete questa operazione (come se la palla di pasta fosse il quadrante di
un orologio – alle3, alle 6, alle 9 e alle 12) sino a riformare un impasto a palla,
capovolgetelo e mettetelo in uno stampo da plum-cake unto d’olio adattando la palla e
facendo in modo che la parte con le pieghe sia sotto.
Lasciare lievitare per mezz’ora ed infornare a 200° per circ0 35 minuti.
Dopodichè sfornare, tirare fuori il pan brioche (perché è un pan brioche, senz’uova ma
pan brioche) dalla teglia, mettere su di una gratella a raffreddare (perfetta quella del forno
girata) e attendere che si raffreddi (+ o - mezz’ora).
Ora tagliare il pane a fette di 1 cm o – mettere in una grande teglia e tostarle per 20
minuti poi dopo averle girate altri 10 minuti (si devono dorare NON abbrustolire).
P.S. Io sono un po’ maldestra e quindi le ho tagliate male a voi sicuramente verranno
364 cucinaamoremio
benissimo.
E anche:
Nudi perché non hanno il solito bel vestitino che hanno i cupcake. Allora sono muffin!
NO. I muffin sono tutta un’altra cosa. Sembrano uguali ma la preparazione è
completamente diversa.
300g di farina
150g di zucchero di canna
50g di burro
2 uova
1 banana grande
cucinaamoremio 365
½ bustina di lievito
latte (se serve)
1 pizzico di sale
Montare il burro morbido con lo zucchero fino ad ottenere un composto cremoso. Unire le
uova a temperatura ambiente e la banana schiacciata.
Unire al composto la farina il lievito setacciati a pioggia e mescolare delicatamente dal
basso verso l’alto e girando la ciotola: deve essere denso come uno yogurt, Se il
composto che viene fosse troppo duro unire anche un poco di latte.
A questo punto per la versione chiara unire le gocce o i pezzetti di cioccolato.
Per la versione scura mescolare in una ciotolina il cacao e lo zucchero e girare
schiacciando i grumi (ci sono sempre) del cacao. Quando cacao e zucchero sono ben
amalgamati unirlo al composto mescolando delicatamente.
Mettere entrambe le versioni nella teglia da muffin con gli appositi pirottini e infornare a
180° per circa 25 minuti.
Come ogni mese tento la fortuna con:
e anche a: Cucinando con il cuore sel blog "L’aroma del caffè" che scade il 19 febbraio:
366 cucinaamoremio
Sono tortine fatte con una ricetta dell’anno scorso (QUESTA). Ci sono molto affezionata
perché mi è piaciuta molto ed è piaciuta anche ai miei amici.
Ingredienti
200 g di farina di castagne
100 g di farina 00
3 uova
250 g di ricotta
75 g di zucchero di canna
80 g di pinoli tostati
100 g di marmellata di arancia
80 g di arancia candita fresca
50 g di Cointreau
2 arance biologiche
1 bustina di lievito
un pizzico di sale
Preparazione
Montare le uova a temperatura ambiente con lo zucchero e il pizzico di sale finché il
volume non raddoppia.
In un’atra ciotola mettere la ricotta, il liquore, la marmellata e il succo di un’arance le
bucce grattugiate di tutte e due, i canditi.
Setacciare la farina 00 con il lievito mentre quella di castagne frullatela a secco” (è
sempre un po’ umida… si setaccia male).
Con un frullatore ad immersione frullare tutto in modo da avere un composto abbastanza
liquido ed omogeneo.
Unire ora il composto di uova e quello di ricotta con molta cura, mescolando dal basso
verso l’alto in modo che le uova non si smontino e fino ad ottenere un impasto ben
amalgamato. Versare ora le farine a pioggia e unire per ultimi i pinoli dopo averli tostati in
un padellina a secco (devono solo “sudare” non brunirsi).
Mischiare dancora dal basso verso l’alto e girando la ciotola (usare il succo dell'altra
arancia solo se dopo che avete unito le farine il composto fosse troppo duro - deve avere
la densità dello yogurt).
Versare nell’apposita teglia da minimuffin o da muffin normali munita degli appositi
pirottini QUI al 20 (aiutatevi con un cucchiaio porzionatore da gelati a molla e non
cucinaamoremio 367
riempiteli per più di tre quarti).
Cuocerli in forno a 180° per 20 minuti.
Spolverateli con lo zucchero a velo.
E anche:
Cubi di feta
Saturday, February 18, 2012
Forse fa ancora freddo per questo stuzzichino, ma lo ripubblico perché voglio farlo
partecpare al food contest del blog "Scamorze ai Fornelli"
feta
un limone grande biologico
368 cucinaamoremio
miele
pomodorini
Prendere il panetto di feta, tagliarlo a cubi passarlo nel miele che avrete
precedentemente scaldato a bagnomaria o nel forno a microonde per renderlo più fluido.
Passarlo nella buccia grattata del limone (deve essere grattata bene tutta la buccia
perché deve essere tanta ma non arrivate al bianco perché è molto amaro).
Metterci sopra una fettina di pomodorino.
Infilare con degli stecchini per non far sporcare le mani a chi mangia.
Sono facilissimi, molto scenografici e molto buoni.
Con questa ricetta partecipo al contest:
Polpette delicate
Sunday, February 19, 2012
Un'altra ricetta che ripubblico per farla partecipare al food contest del blog "Scamorze ai
Fornelli". Fino all'ultimo non sapevo decidermi tra queste - le Delicate - e le sempre
apprezzatissime Kofte Occidentali - non per vantarmi ma se amate i gusti speziati e
orientali... provatele.
Comunque alla fiine hanno vinto Le Delicate.
La ricetta non è di molto tempo fa: era già quest'anno ed ho intenzione di rifarla.
Oggi (24 febbraio2012), grazie alle Dottoresse Richero e Salgarelli del blog “QB: quanto
basta”, ho l’esatto quantitativo degli ingredienti e il relativo calcolo dei valori nutrizionali
per porzione.
cucinaamoremio 369
Ingredienti per 4 persone:
800 gr. di petto di pollo macinato
125 gr. di yogurt magro
buccia di 2 limoni biologici
sale q.b.
pepe bianco (facoltativo)
pangrattato q.b
370 cucinaamoremio
Ban Bon
Sunday, February 26, 2012
E' passata ben una settimana dall'ultima ricetta inserita (che tra l'altro era il reinserimento
di una vecchia ricetta). Ma ho un buon motivo: ..............................
................................................... .....................................................
................................................... ..............................................In realtà non ce l'ho, è solo
passato il tempo moltissimo e troppissimo velocemente.Ma ora eccomi di nuovo qui con
una nuova ricetta: in reltà talmente semplice che è brevissima.L’idea l’ho presa dal sito
LeMieNuvolediPanna. Ho approfittato dell’avanzo della torta al cioccolato che avevo fatto
il giorno prima - ma va bene qualsiasi torta al cioccolato o al cacao o una torta normale
con l’aggiunta (al momento dello “sbriciolamento”) di 15 grammi di cacao.
Intanto la ricetta del Moro (torta al cacao) la trovate QUI.
cucinaamoremio 371
400g di torta al cioccolato
100g di cioccolato
2 banane mature
codette di cioccolato (io scagliette)
Sono dei panini piccoli piccoli che si possono farcire sia con il dolce sia con il salato.
Sicuramente quelli in commercio sono morbidissimi (sicuramente molto più morbidi dei
miei) ma se si comprano alle 12 già a cena sono secchi (lo so perché un paio di volte Mia
li ha voluti, naturalmente non li ha mangiati e la sera erano già secchi).
Questi no.
Non dico neanche quanto durano perché potrei sembrare di parte… ma durano
(sicuramente se li fate il giorno prima per la festa del vostro bambino/a e li farcite la
mattina dopo vanno +che bene).Ingredienti per circa 20 panini (5x5):
300 gr di farina 0
372 cucinaamoremio
300 gr di farina d Manitoba
50g di burro
300cc circa di latte scremato (50% acqua + 50% latte intero)
12,5 gr di lievito
15g di malto (o miele o zucchero)
12g di sale
1 cucchiaio di latte
Nell’impastatore* (se non lo avete anche nel robot – non è il massimo ma si può fare),
sciogliere il lievito sbriciolato nell’acqua tiepida (non superiore ai 30°) con il malto,
mischiare aspettare qualche minuto girando con un cucchiaino in modo che si sciolga ed
aggiungere le 2 farine e il sale, far andare la macchina alla velocità media per 10 minuti.
Raccogliere l’impasto in una palla e lasciar riposare in una ciotola coperta da un
coperchio nel forno o in un mobile per 30 minuti.
Passato questo tempo riprendere l’impasto, mettetelo su un piano di lavoro, sgonfiatelo e
lavoratelo energicamente per 2 minuti.
Formare un rettangolo (circa 35x25cm) piegare come da disegno (ripetere
quest'operazione per 3 volte).
Rispianare formando di nuovo un rettangolo dal quale, con una rotella liscia – taglia-pizza
– ricavate dei quadrati di circa 3,5x3,5cm.
Con un pennello passate la loro superficie con il cucchiaio di latte, metteteli in una teglia
distanziati di un paio di centimetri, copriteli con un’atra teglia più alta per almeno
mezz’ora (sopra la teglia capovolta potete poggiare una pentola che ha finito di cuocere,
il bollitore che avete appena usato per il caffé… qualcosa di caldo). Nel frattempo
scaldare il forno a 220° e una volta passato il tempo della seconda lievitazione infornate i
paninetti facendo il “colpo di vapore” (vedi voce 24 QUI) e vaporizzandoli con dell'acqua
(spruzzino che si usa per le piante) almeno 3 volte durante la cottura (aprite il forno molto
velocemente e non lo sbattete quando lo richiudete). Cuoceteli a 220° per circa 15 minuti
(dipende dalla grandezza). Una volta sfornati capovolgeteli o se la teglia fosse a bordi alti
metteteli tutti appoggiati al bordo in modo che siano quasi in verticale. * vedere la voce n.
23 QUI.
cucinaamoremio 373
Panini al mais con fichi secchi
Tuesday, February 28, 2012
Ripubblico a ricetta:
La ricetta l’ho presa dal romanzo “Solo pane” di Judi Hendriks. Non era proprio così ma è
stata quella l’ispirazione. (l'avevo già pubblicata ma voglio partecipare a un Contest e la
devo reinserire. Il post originale è http://www.cucinaamoremio.com/2011/12/panini-al-
mais-con-fichi-secchi.html)
374 cucinaamoremio
Nell’impastatore (vedi QUI al n.23 - se non lo avete anche nel robot – non è il massimo
ma si può fare), sciogliere il lievito sbriciolato nell’acqua tiepida (non superiore ai 30°) con
il malto, mischiare aspettare qualche minuto girando con un cucchiaino in modo che si
sciolga ed aggiungere le 2 farine, i fichi secchi a pezzettini di 1 cm e alla fine il sale, far
andare la macchina alla velocità media per 10 minuti (i fichi secchi si devono sfaldare
amalgamandosi al composto).
Raccogliere l’impasto in una palla e lasciar riposare in una ciotola coperta da un
coperchio nel forno o in un mobile per 30 minuti.
Passato questo tempo riprendere l’impasto, mettetelo su un piano di lavoro, sgonfiatelo e
lavoratelo energicamente per 2 minuti.
cucinaamoremio 375
lievitazione infornate i paninetti vaporizzandoli con dell'acqua (spruzzino che si usa per le
piante) almeno 3 volte durante la cottura (aprite il forno molto velocemente e non lo
sbattete quando lo richiudete).
Cuoceteli a 220° per 10/15 minuti (dipende dalla grandezza).
Una volta sfornati girateli o se la teglia fosse a bordi alti metteteli tutti appoggiati al bordo
in modo che siano quasi in verticale.
Una volta freddi farciteli con dello speck (io adoro il gusto affumicato e con il dolce dei
fichi secchi fa un bel contrasto).
376 cucinaamoremio
Intanto volevo ringraziare Natalia del blog http://fusillialtegamino.blogspot.com/ per
questo premio.
1 - Elencare 7 cose che ci riguardano di persona con lo scopo di parlare un po’ di sé.
N.B. Con qusto elenco rimarrò nel campo della cucina, dei blog, della fotografia, dei dolci,
ecc. ecc.
1) Vorrei scrivere un libro (di cucina naturalmente) con delle fotografie magnifiche (fatte
da me naturalmente).
2) Vorrei avere un posto dove si cucina: si sperimentano piatti nuovi, si rivisitano piatti
vecchi.
4) Vorrei pesare 53 kili e mezzo, dimostrare sempre 35 anni, poter correre di nuovo,
saltare, ballare...
5) Passo ore ed ore in cucina, penso alla cucina, ho miliardi di libri di cucina…
cucinaamoremio 377
che è fantastica: studiosa ma non secchiona, bella ma non fanatica, timida ma
simpatica…
7) Io sto come sto però quello che voglio dire senza sembrare patetica è che tutto quello
che ho intorno (se uno si sposta, si piega, si ripiega, ancora un po’, mette gi occhiali da
vista, da sole, da lettura) quello che si vede è BELLO e forse non lo cambierei mai…
FFFOOORRRSSSEEE.
P.S. Naturalmente non importa l’ordine. Per me questi che ho citato sono tutti uguali di
importanza e anzi mi dispiace perché qualcuno l’ho dovuto lasciare fuori.
Una delle mie tante variazioni (QUI un'altra) della mia torta di ricotta. Senza burro, senza
olio… Mi piace ed ogni volta piace a tutti. Tagliata così a cubotti è perfetta da mangiare in
piedi, all’aperto, a una festa….
378 cucinaamoremio
300g farina
150g zucchero
250g ricotta
2 uova
400g albicocche sciroppate sgocciolate (o meglio ancora fresche)
4 limoni non trattati
1 bustina lievito
1 pizzico di sale
liquido delle albicocche
50cc di limoncello (o succo di limone)
zucchero a velo q.b.
Montare le uova a temperatura ambiente con lo zucchero e il pizzico di sale finché non
triplicano il volume.
Setacciate o passate con il frullatore ad immersione la ricotta (se è quella confezionata
non ce ne è bisogno… la potete usare direttamente), unitela al composto di uova con la
frutta e mescolate bene insieme al liquido delle albicocche e al limoncello/succo con
delicatezza, dal basso verso l’alto per non sgonfiare il composto montato.
Sempre con questo movimento unite la farina setacciata con il lievito e la buccia grattata
dei limoni (se il composto risultasse troppo duro – deve essere come lo yogurt – unite
pochissima acqua).
Riempire una teglia quadrata (circa 30x30cm) oliata con un pezzeto di carta cucina,
riempite la teglia e cuocete a 180 gradi per 45 minuti.
Sfornate, lasciate raffreddare per almeno mezz’ora, togliete dalla teglia e mettete su una
gratella o rivoltatela per uniformare la sua umidità lasciandola così più che potete
(mezz’ora, 2 ore, tutta la notte?).
Decorate con lo zucchero a velo e tagliatela a quadrotti.
cucinaamoremio 379
E ora alla raccolta della Scimmia Cruda:
Biscottini di castagne
Sunday, March 04, 2012
Questa ricetta è presa dal libro di Boscarello: Biscotti al naturale: io adoro le castagne e
vado matta per le ricette alternative e questa lo è sicuramente... è senza uova, senza
burro... mi piace.
L'avevo fatta anche l'altr'anno ma senza il cioccolato e devo dire che "Gli sta proprio
bene!"
380 cucinaamoremio
80g di olio
1 bustina di lievito per dolci
vaniglia
100ml di acqua tiepida
un pizzico di sale
30g di cioccolato per decorare
L'iniziativa in questione si chiama "il mio blog è CO2 neutral" ed il suo funzionamento è
molto semplice: il blogger dichiara la sua disponibilità ad abbattere l'impronta ecologica
del proprio sito e DoveConviene.it, in collaborazione con iplantatree.org, provvederà a
piantare un albero in zone soggette a processi di riforestazione.
L'effetto benefico di questa iniziativa è garantito. Ogni anno infatti un blog o un sito
internet producono in media 3,6 kg di anidride carbonica, un albero invece è in grado di
assorbirne ben 5 kg annui.
cucinaamoremio 381
La partecipazione da parte dei blogger è totalmente gratuita ed il modo di aderire è
semplice ed intuitivo.
DoveConviene è da sempre molto attento all'utilizzo consapevole della carta e alla tutela
del nostro patrimonio boschivo. Grazie alla sua attività tutti i volantini pubblicitari delle
principali catene commerciali di elettronica, sport, ipermercati come (auchan, esselunga,
expert, solo per citarne alcune) vengono digitalizzati e resi disponibili online, in maniera
gratuita e consultabili sia su pc che su smartphones iPhone e Android, attraverso una
comoda applicazione. Ecco alcuni esempi di volantini digitalizzati:
Conbipel -> http://www.doveconviene.it/volantino/conbipel
Darty -> http://www.doveconviene.it/volantino/darty
Che poi sarebbero frollini all’olio d’oliva, ma dato che sono impressi con un timbro per
batik indonesiano io gli ho dato questo nome (più accattivante? Boohh.) Comunque sono
dei biscotti MOLTO rustici, rozzi, primitivi… ma molto gustosi e anche facilissimi da fare
(io non sono molto brava con i biscotti – mi dicono che per diventarlo devo mettere 4
volte il burro/olio che metto… ma io non lo voglio fare e continuo a cercare la ricetta
perfetta).
400 di farina di farro o integrale (io di farro)
100g di zucchero di canna chiaro (io Demerara)
382 cucinaamoremio
80g di olio extravergine d’oliva (io ho usato il mio: QUI)
1bustina di lievito
1 pizzico di sale
un poco d'acqua (se serve: a me è servita)
Mettere farina, zucchero, lievito e sale nel robot/impastatore e far andare così “a secco”
in modo che i 4 ingredienti si distribuiscano tra loro.
Ora aggiungere l’olio e far andare fino a che non si forma un composto tipo sabbia
(aiutare il robot a prendere tutti gli ingredienti agitandolo ed inclinandolo mentre è in
funzione). Raccogliere in una palla (se non si fosse già raccolto da solo), metterlo in una
scodella, schiacciarlo un poco, coprirlo con la pellicola e lasciarlo riposare per almeno 1
ora fuori dal frigorifero (il riposo è FONDAMENTALE).
Se il composto fosse troppo secco aggiungere un poco d’acqua.
Formare delle palline e metterle in una teglia con carta da forno, schiacciarle allo
spessore di circa 7 millimetri e imprimerle con un batticarne (quelli a martello zigrinati),
con il fondo liscio di un bicchiere, con qualcosa che imprima una forma sfiziosa… o con
un timbro da batik.
Infornare a 180° gradi con calore inferiore per 25 minuti (il tempo dipende molto dal
vostro forno però è importante che i biscotti una volta estratti siano ancora morbidi; una
volta freddi si induriranno).
cucinaamoremio 383
premio a 10 blogger.
Grazie, e...
Thursday, March 08, 2012
1. Apple pie
2. Focaccia al miele
4. Ciambellone
5. Caprese "sprint"
7. Budino di Kos
P.S. Sono ricette vecchie (molto importanti per me) e tranne le ultime 2 non hanno la
fotografia.
Pan di Spagna senza uova (che ho fatto e rifatto perché non c’erano uova da rompere),
384 cucinaamoremio
Torta sarda di ricotta (da cui discendono molti dei miei dolci odierni – per esempio gli
utimi 2: Torta di limone alle albicocche e Torta ai frutti rossi),
Insomma per me sono tutte importanti ma dovevo sceglierne solo 10 (conviene andare in
“RICETTE” dove ci sono tutte).
E poi le 10 blogger
che nomino per passargli il premio perché sono
fonte di ispirazione, causa di invidia (benevola naturalmente),
oggetto di stima
e che non erano rientrate nell’altro premio:
1. AniceeCannella
2. FrancescaV
3. Semi di Papavero
5. la cucina di marble
6. Ricette di Cucina
8. Fiordilatte
9. Scamorze ai Fornelli
10. Dolcipensieri
Naturalmente non conta l’ordine. Per me questi blog che ho citato insieme a quelli
dell’altro premio sono importantissimi!
cucinaamoremio 385
Altra variazione della mia torta di ricotta (QUI una e QUI un’altra) ma questa volta in
versione al coccolato. Anche questa è stata mooolto apprezzata… questa torta e quella
da cui discende per me sono una certezza: se avete un po’ di inventiva si possono fare
1000 accostamenti, 1000 combinazioni, si può cambiare farina, si può aggiungere
qualche frutta fresca o secca, si può mettere un po’ di liquore o un succo di frutta…
insomma si possono fare tante cose...
Oppure, se preferite robe a “scatola chiusa” fate fare a me gli esperimenti e quelli che
valgono e superano la prova Pedro e Pedrina Bò verranno inseriti in questo blog con
relativa fotografia. E questa vale molto, è molto gustosa, ha superato pienamente la
prova... l’accostamento cioccolato/castagna è sempre una certezza!
250g farina
150g zucchero di canna (tipo Demerara*)
250g ricotta
2 uova
250g di castagne fresche lessate o marron-glacé
1 arancia non trattata
50g di cacao
50g di cioccolato fondente
50cc di cognac o Cointreau (o succo di arancia)
1 bustina lievito
1 pizzico di sale
zucchero a velo q.b.
Montare le uova a temperatura ambiente con lo zucchero e il pizzico di sale finché non
triplicano il volume.
Sciogliete a bagnomaria il cioccolato con il burro ed unitelo delicatamente al composto
uova/zucchero.
Setacciate o passate con il frullatore ad immersione la ricotta (se è quella confezionata
non ce ne è bisogno… la potete usare direttamente), unitela al composto di uova con le
castagne o i marron-glacé e mescolate bene insieme al liquido scelto (liquore o succo
d’arancia) dal basso verso l’alto per non sgonfiare il composto montato.
Sempre con questo movimento unite la farina setacciata con il lievito e il cacao e la
buccia grattata dell’arancia (se il composto risultasse troppo duro – deve essere come lo
yogurt – unite pochissima acqua).
Riempire una teglia oliata con un pezzetto di carta cucina, riempite la teglia e inserite ne
386 cucinaamoremio
forno caldo a 180 gradi per 45 minuti.
Sfornate, lasciate raffreddare per almeno mezz’ora, togliete dalla teglia e mettete su una
grata rivoltatandola per uniformare la sua umidità lasciandola così più che potete.
Decorate con lo zucchero a velo.
QUI da Donatella del blog "Fiordirosmarino" e anche QUI da Assunta di "La cuoca
dentro"
E a questi 2:
cucinaamoremio 387
Pan di spezie con le mele
Sunday, March 18, 2012
388 cucinaamoremio
Setacciare la farina, le spezie e il lievito e il sale e aggiungete il composto
burro/miele/ecc. intiepidito, le uova e lo yogurt (io ho usato la planetaria – vedi “Una più
del diavolo”… QUI n.23- a velocità media).
Far amalgamare bene. Unite i fichi e/o le mele a tagliate a dadini (se sono biologiche non
le sbucciate perché molte le vitamine sono nella buccia). Versare il composto in uno
stampo quadrato o rettangolare e infornare a 180° per circa 35 minuti. Lasciare
raffreddare, sformare e tagliare a quadrati 5x5 (io rettangoli).
cucinaamoremio 389
300 g di farina 0
300 g di farina di Manitoba
125 g di yogurt magro
175 ml di acqua
25 g d'olio e.v.o.
20 g di miele
15 g lievito di birra fresco
10/15g di sale
Per impastare potete: - usare una macchina del pane, - usare un robot, - usare
un’impastatrice, oppure se proprio "tenete gana"... impastate a mano
Con la macchina del pane: mettere nel cestello gli ingredienti nell’ordine: acqua a
temperatura ambiente (lasciatene solo da parte 50g che aggiungerete solo se l’impasto
fosse troppo secco), yogurt, lievito sbriciolato, miele, farina e l’olio per penultimo e ultimo
il sale; far partire il programma “impasto” (circa 1h e 30’). Lasciar lievitare la pasta nella
macchina per altri trenta minuti.
Con il robot: mettere nel bicchiere gli ingredienti nell’ordine: acqua a temperatura
ambiente (lasciatene solo da parte 50g che aggiungerete solo se l’impasto fosse troppo
secco), yogurt, lievito sbriciolato, miele, farina e l’olio per penultimo e per ultimo il sale;
accendere il robot e far andare agitandolo, sollevandolo e inclinandolo in modo che
prenda tutti gli ingredienti e l’impasto che si ottiene si raccolga in una palla
Far andare ancora per un minuto, estrarre, se non si fosse raccolto… raccogliere in una
palla e metterla in una ciotola molto grande coperta da un coperchio e farla lievitare per
un paio d’ore.
Con l’impastatrice: stesso procedimento del robot tranne che non si deve muovere e
agitare e sollevare nulla.
A mano: impastare tutti gli ingredienti dopo aver sbriciolato il lievito, portato l’acqua e lo
yogurt a temperatura ambiente e averne lasciato da parte 50g (usandolo solo se
l’impasto risultasse troppo secco) e mettendo l’olio per penultimo e per ultimo il sale.
Impastare per almeno un quarto d’ora, sbattere violentemente l’impasto sul piano di
lavoro. Lavorare per altri 5 minuti, formare una palla, metterla in una ciotola molto
grande, coperta da un coperchio e farla lievitare per un paio d’ore.
Dopo di che: (in qualsiasi modo siate arrivati a questo punto) prendere la palla, sgonfiarla
– perché avrà raddoppiato il suo volume – rimpastarla e dividerla in 2 filoni che metterete
in una teglia distanti circa 8 cm uno dall’altro.
390 cucinaamoremio
Fare un'incisione lungo tutto il pane al centro con un coltello molto affilato; coprire con
un’altra teglia e lasciar lievitare un'altra ora.
A questo punto dovrebbero essere cresciuti di volume, quindi infornare e cuocere a 220°
per circa 45 minuti.
N.B. Mi raccomando il “colpo di vapore” (se non sapete cos’è vedete QUI al n.24)
Non ho nulla contro il fritto, anzi, se fatto bene mi piace da morire, ma preferisco evitarlo
per questioni non di salute ma di calorie. Ecco allora il mio pollo fintofritto, le chips di
patate al microonde e ora anche i nachos nonfritti fatti seguendo una ricetta canonica ma
poi, per distrazione/sbadataggine/nonsobeneperché, cotti in padella con un nonnulla
d’olio. Il risultato è stato perfetto: solo 2 giorni dopo, quando sono andata a un ristorante
messicano li ho mangiati e parlandone è uscito fuori che erano fritti. Non serve friggerli
sono già buoni così!
300g di farina di mais precotta (io integrale)
300g di acqua a temperatura ambiente
un pizzico di sale
cucinaamoremio 391
Mescolare bene i tre ingredienti con una frusta. Deve risultare un composto omogeneo e
molto liquido (se così non fosse aggiungete ancora dell’acqua).
In un padellino antiaderente di diametro circa 20cm con manico di metallo, mettete un
goccio d’olio e con un pennello o un pezzo di carta da cucina distribuirlo e toglierne se ce
ne fosse in eccesso.
Versare il composto e roteate il padellino per distribuirlo su tutta la superficie. Far
asciugare a fuoco medio-alto poi mettere nella parte alta del forno con il grill acceso per
circa 10 minuti.
Dopodichè tirare fuori e togliere dal padellino facendola scivolare su di un tagliere. Con
una rotella da pizza tagliare ancora calda in 12 spicchi.
Far raffreddare ed usare come + vi piace,
Questo accostamento strano ma molto buono (ricorda un poco il pan d’epices) nasce dal
fatto che volevo partecipare a 2 contest, uno di birra e uno del miele. Allora ho fatto
qualcosa che andasse bene x tutti e 2. Ora quello del miele è scaduto e comunque ho
partecipato con quest'altra ricetta. Per quello della birra sono ancora in tempo anche se
mi è già venuta un’altra ideuzza. Comunque queste tortine sono un “misto” di questa
ricetta e di quest’altra il tutto cotto poi in monodose. Ecco cosa è venuto fuori: risultato un
poco invernale ma d'altronde nonostante ieri sia cominciata la Primavera, io ho sempre le
mani gelate!
Fate sciogliere il miele nel microonde o se non lo avete a bagnomaria. Aggiungete in una
ciotola capiente dove saranno stati messi la farina e il lievito setacciati insieme all,olio e
392 cucinaamoremio
alla birra. Mischiate bene e se fosse ancora un poco duro aggiungete un poco d'acqua
(deve avere la consistenza di uno yogurt... cremoso ma non acquoso).
Riempire una teglia per minimuffin o muffin con gli appositi pirottini di carta e con un
dosatore da gelati a molla o con un semplice cucchiaio riempiteli per 2/3.
Cuoceteli in forno già caldo a 180° gradi per circa 20 minuti.
Paneepomodoro e Photobirra
cucinaamoremio 393
250g di ricotta
30g gi cacao
½ bustina di lievito (+ o – 7,5g)
100cc (circa) d’acqua
Sciogliere nel microonde o a bagnomaria il cioccolato con il burro e mescolarli finché non
si ottiene un composto omogeneo.
Sbattere le uova con il pizzico di sale ed unire lo zucchero mescolandolo per distribuirlo
in maniera omogenea.
Frullate grossolanamente le noci e passatele per due minuti in un padellino “a secco”
(senza niente).
Setacciare le polveri: la farina, il cacao, il lievito schiacciando i grumi con un cucchiaio e
se rimangono nel colino le pellicole dei chicchi di grano riunitele pure dopo aver
setacciato.
Poi passate la ricotta in un colino o al Minipimer (frullatore ad immersione); se invece è di
quelle confezionate quasi sempre non ce ne è bisogno perché sono già liscissime.
Ora unite tutto, anche l’acqua e se il composto fosse ancora troppo duro (deve essere
come un frullato denso) unitene ancora.
Versare in una teglia antiaderente quadrata o rettangolare precedentemente oliata con
un cucchiaino d’olio distribuito con un pennello o con le mani.
Infornare per circa 30 minuti a 180° gradi (i brownies devono essere umidi all’interno
quindi non vanno cotti troppo e alla classica prova-stecchino deve esserci qualche traccia
di composto .
Far raffreddare, sformare e tagliare a pezzi 5x5.
Se volete potete spolverare con zucchero a velo oppure lasciarli così e serviteli.
* Non quelli “umidi” tipo Dulcita o Muscovado che sono molto aromatici.
** Potete usare qualsiasi altra frutta secca in guscio.
QUI da Donatella del blog "Fiordirosmarino" e anche QUI da Assunta di "La cuoca
dentro"
394 cucinaamoremio
Pane alla birra
Thursday, March 29, 2012
cucinaamoremio 395
Con la macchina del pane: mettere nel cestello gli ingredienti nell’ordine: la birra a
temperatura ambiente (lasciatene solo da parte 50cc che aggiungerete solo se l’impasto
fosse troppo secco), il lievito sbriciolato, il malto/miele/zucchero, la farina e il burro sciolto
per penultimo e per ultimo il sale; far partire il programma “impasto” (circa 1h e 30’).
Lasciar lievitare la pasta nella macchina per altri trenta minuti.
Con il robot: mettere nel bicchiere gli ingredienti nell’ordine: la birra a temperatura
ambiente (lasciatene solo da parte 50cc che aggiungerete solo se l’impasto fosse troppo
secco), il lievito sbriciolato, il malto/miele/zucchero, la farina e il burro sciolto per
penultimo e per ultimo il sale; accendere il robot e far andare agitandolo, sollevandolo e
inclinandolo in modo che prenda tutti gli ingredienti e l’impasto che si ottiene si raccolga
in una palla
Far andare ancora per un minuto, estrarre, se non si fosse raccolto… raccogliere in una
palla e metterla in una ciotola molto grande coperta da un coperchio e farla lievitare per
un paio d’ore.
Con l’impastatrice: stesso procedimento del robot tranne che non si deve muovere e
agitare e sollevare nulla.
A mano: impastare tutti gli ingredienti dopo aver sbriciolato il lievito, portato la birra a
temperatura ambiente e averne lasciato da parte 50cc (usandola solo se l’impasto
risultasse troppo secco) e mettendo il burro sciolto per penultimo e per ultimo il sale.
Impastare per almeno un quarto d’ora, sbattere violentemente l’impasto sul piano di
lavoro. Lavorare per altri 5 minuti, formare una palla, metterla in una ciotola molto
grande, coperta da un coperchio e farla lievitare per un paio d’ore.
Dopo di che: (in qualsiasi modo siate arrivati a questo punto) prendere la palla, sgonfiarla
– perché avrà raddoppiato il suo volume – rimpastarla e dividerla in 2 filoni che metterete
in una teglia distanti circa 10 cm uno dall’altro dopo averli spennellati con l’uovo sbattuto.
Fare 3 incisioni in diagonale su ognuno con un coltello molto affilato o una lametta;
coprire con un’altra teglia e lasciar lievitare un'altra ora.
A questo punto dovrebbero essere cresciuti di volume, quindi infornare e cuocere a 220°
per circa 45 minuti dopo aver fatto il “colpo di vapore” (se non sapete cos’è vedete QUI al
n.24)
Paneepomodoro e Photobirra
396 cucinaamoremio
Gelatina di limone e menta
Sunday, April 01, 2012
** sia per l’ “agar agar” che per la “colla di pesce” seguite le indicazioni sulla confezione e
comunque andate a vedere QUI questo interessante post su “agar agar vs. pectina”.
cucinaamoremio 397
200g di farina 0
150g di zucchero di canna chiaro (tipo Demerara)
200g di cioccolato
50g di burro 2 uova
100g di noci italiane (o del Brasile o Macadamia)
200g di ricotta
100cc (+ o -) d’acqua
un pizzico di sale
½ bustina di lievito
Glassa di ricotta:
50g di ricotta
50g di zucchero a velo
Sciogliere nel microonde o a bagnomaria il cioccolato con il burro e mescolarli finché non
si ottiene un composto omogeneo.
Sbattere le uova con il pizzico di sale ed unire lo zucchero mescolandolo per distribuirlo
in maniera omogenea.
Frullate grossolanamente le noci e passatele per due minuti in un padellino “a secco”
(senza niente).
Setacciare le polveri: la farina, il cacao, il lievito schiacciando i grumi con un cucchiaio e
se rimangono nel colino le pellicole dei chicchi di grano riunitele pure dopo aver
setacciato.
Poi passate la ricotta in un colino o al Minipimer (frullatore ad immersione); se invece è di
quelle confezionate quasi sempre non ce ne è bisogno perché sono già liscissime.
Ora unite tutto, anche l’acqua e se il composto fosse ancora troppo duro (deve essere
come un frullato denso) unitene ancora.
Riempite un’apposita teglia da muffin o mini-muffin (quelle con i buchi) o i contenitori
monoporzione “usa e getta” in alluminio con gli appositi pirottini e poi con un cucchiaio
dosa-gelato a molla riempirli per meno di ¾.
Infornare per 15 minuti (per i mini) o 25 (per i cupcake normali) minuti a 180° gradi.
Ora preparate la glassa alla ricotta: mettete in una ciotola la ricotta e lo zucchero a velo,
frullate con un frullatore ad immersione finché il composto non risulta omogeneo. Una
volta freddi i cupcake copriteli con poca glassa (si rapprenderà dopo un paio d’ore ma si
possono mangiare anche subito).
398 cucinaamoremio
E anche questa (mangiata) è fatta!
Tuesday, April 10, 2012
E ora via verso l’estate a digiuno totale perché bisogna assolutamente ritornare alla taglia
dell’anno scorso.
Giuro non toccherò più cibo: berrò solo acqua, forse mangerò qualche finocchio, le
barrette saranno il mio unico nutrimento d’ora in poi e giuro di nuovo le calorie con cui
avrò a che fare saranno solo quelle che brucerò facendo tantissimo nuoto, acquagym,
posturale, cyclette, ecc. ecc.
Giuro!
Questa ricetta pasquale discende da questa.
P.S. Se ne può fare un’altra mettendo al posto del pecorino il parmigiano e al posto delle
fave 100g di cubetti di speck.
cucinaamoremio 399
Con questa ricetta partecipo alla raccolta della Scimmia Cruda:
Budino al limone
Thursday, April 12, 2012
250 ricotta*
100g di zucchero
100g di latte scremato (o 50g latte intero + 50g acqua)
2,5g di agar agar in polvere**
400 cucinaamoremio
buccia grattata di 2 limoni biologici
Per decorare:
foglie di manta
zucchero a velo
* Se la ricotta scelta non è quella confezionata del banco frigo dei supermercati bisogna
usare 200 di ricotta - passata al setaccio 2 volte - e 50g di panna - non quella da cucina.
** Seguite le indicazioni sulla confezione e comunque andate a vedere QUI questo
interessante post sull'agar agar.
Con questa foto partecipo al calendario di Ammodomio per il mese di maggio (clicca
l'immagine):
e anche al contest:
cucinaamoremio 401
di "Fiordirosmarino" - http://fiordirosmarino.blogspot.it/ e "La cuoca dentro" -
http://lacuocadentro.blogspot.it/
Mousse di baccalà
Monday, April 16, 2012
Metere il baccalà spellato (anche se già dissalato) sotto un filo di acqua corente per
almeno un paio d’ore.
Far soffriggere la cipolla nell’olio e buttarci il baccalà fatto a tocchetti e ben sgocciolato
(se fa ancora acqua butttatela).
Sfiammate con il vino bianco e fate andare a fuoco alto per un minuto.
402 cucinaamoremio
Unite la panna, abbassate il fuoco e fate andare fino a cottura (dovrebbero bastare 20
minuti: il baccalà non deve essere stracotto altrimenti diventa secco e duro).
Spegnere, unire le barbe tagliate, schiacciare il baccalà con una furcetta (va sfilacciato
non tagliato) rigirare e aspettare che si raffreddi.
Una volta freddo raccoglietelo in una ciotola e uatelo come preferite (io ho fatto anche
delle tartine con il panbrioche – buonissime).
Perfetto per ogni uso: tartine, toast, pan canasta (quello a forma di panettone fatto da
tanti piccoli tramezzinetti farciti in vari modi diversi), pan brioche dolce, ecc. Ottimo col
salame, ma anche con il patè, per non parlare della …ella (io la uso “simil” e biologica –
mia figlia mi prega in ginocchio, la vuole assolutamente, ma io non la comprerò mai). 300
g di farina “00” 300 g di farina “Manitoba” 250 g di latte (io scremato o 125 intero e 125
acqua) 50 g di zucchero di canna o miele o malto* 50 g di burro 1 uovo intero scorza
grattata di un limone biologico
20g di lievito di birra fresco Mettere in una grossa ciotola il lievito sbriciolato, il latte
(latte+acqua) a 40° (non + caldo perché ucciderebbe il lievito rendendolo inattivo) e il
dolcificante scelto. Con una posata far sciogliere tutto e dopo 1 minuto aggiungere le
farine, la scorza, l’uovo sbattuto e impastare, create un buco centrale dove metterete i
burro sciolto e il sale. Continuate ad impastare finché l’impasto non si stacca facilmente
dalle pareti della ciotola e raggiunge la consistenza del lobo dell’orecchio. Metterlo a
lievitare per un paio d’ore in un luogo caldo coperto da un coperchio grande in modo che
la sua superficie non venga a contatto con la pasta (considerate che la pasta raddoppierà
il suo volume dopo le 2 ore quindi sceglietene una grande). Riprendete l’impasto,
sgonfiatelo e rilavoratelo per 10 minuti. Dividetelo a metà e fatene 2 rettangoli che
arrotolerete dal lato lungo (lunghezza dello stampo) e metterete i due salsicciotti ottenuti
in 2 stampi da plumcake. Rimetterete a lievitare le 2 forme per 30 minuti in un luogo
riparato o coperti. Trascorso questo tempo, portato il forno a 200° gradi, effettuato il
“colpo di vapore” (voce 24QUI), cuocete le due forme per 35/40 minuti. * Se lo si volesse
più dolce aggiungete più zucchero (si può anche arrivare a raddoppiarlo).
cucinaamoremio 403
Earth Day 2012
Sunday, April 22, 2012
404 cucinaamoremio
Premio Liebster Blog
Friday, April 27, 2012
Ho ricevuto un altro premio sempre da Bianca Neve del blog “Il ricettario di Rachele”:
Il Premio Liebster Blog :
cucinaamoremio 405
Questa ricetta di muffin l’ho presa dal sito Cooker nel 2005: è di athena3. Questa volta ho
omesso l’uovo per una mia amica intollerante ma la ricetta originale lo prevedeva.
Il risultato? Perfetto. Sono venuti solo un po’ più bassi del normale ma comunque erano
morbidi e soprattutto deliziosi… tanto che li pubblico perché questa versione me la voglio
ricordare.
Ingredienti per 8 muffin:
300g farina
150g zucchero di canna
150g cioccolato bianco
70-80g pinoli tostati* (o altra frutta secca tostata e tritata)
60g burro sciolto
180 ml latte scremato (o 90g intero e 90g acqua)
100g di mirtilli rossi secchi
1 uovo (io non l’ho messo)
1 bustina di lievito per dolci
Preparazione.
Mettere i pirottini (vedi QUI al numero 20) dentro l'apposita teglia da muffin senza ungerla
(oppure usate le vaschette monoporzione usa e getta in alluminio o quelle apposite in
silicone con o senza pirottino).
Setacciare tutti gli ingredienti solidi (farina, lievito, zucchero) insieme unire i mirtilli e i
pinoli.
Sciogliere nel microonde o in un pentolino a fuoco molto basso il cioccolato e il burro e
mettetelo in un’altra ciotola. Quando il composto è a temperatura ambiente unite il
latte/acqua ed anche l’uovo che avrete leggermente sbattuto (se volete usarlo).
Girate bene e unite ora nella ciotola i “solidi” e lavorate poco girando tutto con una
spatola/cucchiaio di legno (non vi preoccupate dei grumi… dicono che bisogna girare
solo 15 volte: a me sembra un po’ pochino… fate non più di 30 giri).
Infornare dopo aver riempito ogni buco (comodissimo il dosa-gelati a molla) poco più
della metà.
Temperatura del forno: 180°.
Tempo di cottura: 25 minuti.
* per tostarli metteteli in un padellino sul fuoco “a secco” – senza nessun condimento – e
lasciateli sul fuoco muovendoli per 3/5 minuti.
N.B. Questa ricetta cambia un po' dall'originale in quanto il burro deve essere sciolto e
non lavorato a pezzettini con la farina.
406 cucinaamoremio
Con questa ricetta partecipo a questa IMPORTANTISSIMA raccolta:
e al Contest:
cucinaamoremio 407
E' una raccolta a cui tengo molto perché è fatta per aiutare dei bambini non molto
fortunati. Anche io non sono stata molto fortunata ma quando vedo o penso a queste
cose mi vengono le lacrime agli occhi. La mia malattia mi sembra un raffreddore. Mi
dimentico tutto e voglio FARE. FARE. FARE. E' che possiamo fare? Intanto raccogliamo
delle ricette di dolci. Che poi saranno un E-book (libro digitale). Che poi saranno dei
fondi. Per loro. Per questi babini. I bambini NON DEVONO SOFFFRIRE. MAI. Questa è
la loro fondazione. Se vi va andate a vedere così potrete contribuire anche in un altro
modo. Vi farà bene... cioè male... cioè bene... insomma DOVETE.
408 cucinaamoremio
1 pizzico di sale
Preparazione
1. Portare a bollore il latte aggiungendo anche l'acqua con metà della scorza di limone
tagliata e lo zucchero (meno un cucchiaio colmo), versare il riso e farlo cuocere molto
bene (20’/30’, praticamente il liquido deve essere assorbito tutto).
Togliere dal fuoco e una volta intiepidito mescolare al composto i due rossi e l’uovo intero
(un pezzo alla volta) togliere le scorzette di limone, unire l'uvetta precedentemente
ammollata o i pinoli, l’atra metà della buccia del limone grattata, mischiare bene in modo
da ottenere un composto omogeneo. Montare a neve i 2 bianchi d'uovo e aggiungerli con
cura al resto dell'impasto mischiando dal basso verso l’alto .
2. Mettere tutti gli ingredienti della pasta frolla in un robot. Azionare la macchina e farla
andare agitandola, sollevandola, shakerandola, in modo che prenda tutti gli ingredienti e
fino a quando il composto che si sarà formato risulterà come della sabbia bagnata e
meglio ancora (subito dopo) se si raccoglierà in una palla. Se non si fosse formata,
formatela e lasciatela riposare coperta in frigorifero per mezz’ora.
3. Riprendete la pasta frolla dal frigorifero, stendetela allo spessore di 5 mm (non meno),
foderate uno stampo da 26 cm, versarci tutto il composto all’interno ed infornare; a metà
cottura spolverare con lo zucchero tenuto da parte e cospargere con il liquore. Rimettere
in forno e completare la cottura. In tutto questa torta deve cuocere 40’ a 180°.
Se la superficie si scurisse troppo, coprire con della carta d’alluminio.
Il mio Burrìc
Saturday, May 05, 2012
cucinaamoremio 409
Questa idea nasce tanti anni fa, quando lessi una ricetta in cui sostituivano il 50% della
quantità di burro necessaria per rendere un pie friabile con il 50% di Philadelphia.
In seguito mi dissero - non mi ricordo quando ma comunque tanto tempo fa - che il
Philadelphia era fatto con tutti gli SCARTI caseari cotti e poi cotti e poi cotti di nuovo. Da
allora misi una croce sul Philadelphia e cominciò il mio amore per la ricotta - a volte uso
la robiola o il quark o i fiocchi di latte, dipende molto dal tipo di preparazione ma quasi
sempre prediligo la ricotta confezionata del banco frigo (PRO: è praticamente panna, ha
poche calorie, non è affatto granulosa indi non bisogna setacciarla. CONTRO: non sa di
ricotta... meglio sa di panna, è industriale... pazienza, non si può avere tutto dalla vita...
comunque ce ne è una biologica che è ottima (forse bisogna setacciarla un paio di volte).
Ora ho pensato: "Perché non fare prima quello che comunque faccio dopo?" e "Perché
fermarsi al 50%? Così le calorie si riducono ulteriormente!". Così ho provato a fare il mio
Burrìc - non ci sono riuscita subito: ma "dai e dai" ce l'ho fatta e credetemi è veramente
un'idea grandiosa.
250g di burro
500g di ricotta
250g di latte scremato (solo 100 se non si usa la lecitina)
6,5g di lecitina di soia in granuli biologica
N.B. Usate questo composto soprattutto per i dolci ma anche la pasta con il parmigiano
viene buonissima.
410 cucinaamoremio
Riso Basmati con feta, fagiolini e pinoli.
Friday, May 11, 2012
Prima adoravo il “riso oriente” che ci fece conoscere il nostro amico a Londra (ormai un
poco di tempo fa). Ora è stato superato da questo (oddio è molto meno “orientale”, ma il
basmati è sempre squisito e checché ne dica Pedro Bò, che lo ha chiamato per tutto il
pranzo “insalata di riso”, non è ASSOLUTAMENTE una banale insalata di riso. Semmai è
un “Riso basmati con fagiolini, feta a dadini, semi di zucca tostati, buccia di limone
biologica grattata e pinoli tostatati anch'essi"… lungo ma rende l’idea).
400 gr di riso basmati 400 gr di fagiolini 1 panetto (forse sono 200g) di feta 80g (circa) di
semi di zucca sbucciati 40g di pinoli
1 limone non trattato olio extra-vergine d’oliva sale q.b. Le quantità possono essere
imprecise… per un “salato” si può fare… Comunque è fondamentale preparare il riso nel
seguente modo: mettere una pentola d’acqua sul fuoco e salare – come per la
pastasciutta – quando bolle versare il riso e girarlo circa 5 volte. Dopo circa 4 minuti
girarlo ancora. A circa 7 minuti (deve essere al dente altrimenti si “ammalloppa”) togliere
la pentola dal fuoco e prima di scolarlo riempire con acqua fredda del rubinetto e girare
ancora. Ora scolarlo, metterlo in una ciotola e “voilà”… è pronto (se serve si può
sgranare con i rebbi di una forchetta ma non dovrebbe essercene bisogno perché i
chicchi dovrebbero essere già separati). Nel frattempo avrete: - lessato i fagiolini –
cucinaamoremio 411
“cornetti” come li chiama mia zia del “profondo nord” – veramente “al dente”…
praticamente crudi; - tostato i semi di zucca per un paio di minuti in una padellina “a
secco”;
- tostato i pinoli nella stessa padellina; - tagliato la feta a dadini; - grattato la buccia del
limone. Una volta che il riso si è raffreddato metterlo in una ciotola capiente con tutti gli
ingredienti, 3 giri d’olio, sale, mescolare e servire.
Dividere a metà la pasta sfoglia. Tagliate le mele a fette fine (se sono biologiche lasciate
la buccia).
Mettete una metà della pasta sfoglia in una teglia foderata con la carta da forno.
412 cucinaamoremio
Spalmateci sopra uno strato sottilissimo di crema o marmellata e sopra distribuiteci le
fettine di mela (dopo averle tenute per 20 minuti a bagno nel succo dell’arancia).
Spolverate con la buccia d’arancia grattata e con lo zucchero. Chiudete con l’altra metà
di pasta sfoglia.
Infornate a 200° gradi per 20 minuti (dovrebbe bastare: se sotto fosse ancora umida,
giratela e fatela asciugare per altri 10 minuti.
Una volta raffreddata mettete sopra la parte che all’inizio stava sotto.
Tagliate a metà e di nuovo a metà. Spolverate con abbondante zucchero a velo.
Ingredienti:
375 ml di yogurt bianco magro
100 ml di acqua
400g di frutti di bosco surgelati
2 cucchiai rasi di zucchero di canna
1 pizzicHETTISSIMO di sale
Frullare prima lo yogurt, l’acqua, lo zucchero e il sale (in modo che zucchero e sale si
sciolgano bene). Poi unire i frutti di bosco congelati presi dal freezer e fullare fino a che il
composto non è omogeneo.
Versare nei bicchieri… cannuccia e servire.
Fine.
P.S. Andrebbe servito subito perché ha un effetto “gelato” più denso altrimenti è buono
uguale.
cucinaamoremio 413
Carbonara “a modo mio”
Tuesday, May 22, 2012
Se Aldo Fabrizi (del quale tra l’altro ho un suo libro di cucina)sapesse di questa mia
ricetta, sicuramente, si “rivolterebbe nella tomba”. Lo so: - guanciale o al limite
pancetta… ma non "lonzino"; - le uova… non tutti quei bianchi! - parmigiano… ma non ci
andava pure il pecorino? - E poi la pasta… “ha da esse lunga”!Ingredienti per 4 persone:
300g di mezze maniche rigate 2 uova intere e 2 bianchi 2 fette alte mezzo centimetro di
lonza (o lonzino) magra parmigiano grattato olio extravergine d’oliva pepe nero fresco
sale grosso q.b. sale fino q.b.
Portare ad ebollizione l’acqua, mettere il sale grosso far riprendere il bollore e buttare la
pasta (e fin qui…).
In una terrina mettere le uova intere, i bianchi, un pizzico di sale e sbatterli leggermente.
In un padella antiaderente (capiente perché poi dovrà contenere tutta la pasta) mettere
pochissimo olio e una volta caldo mettere la lonza tagliata a cubetti e farla rosolare.
Raggiunta la cottura della pasta, dopo aver prelevato una tazza dell’acqua di cottura…
(per l’amido), scolare e mettere velocemente nella padella appena spenta con la lonza
bollente, l’uovo, un goccio di acqua della pasta. Girare freneticamente. Spolverata di
parmigiano. Macinata abbondante di pepe nero.
Se il tutto fosse troppo “duro”, aggiungere ancora dell’acqua della pasta (NO
DELL’OLIO).
Se invece fosse ancora troppo liquido (attenzione che qui si rischia la “pasta con la
frittata” – come la chiamava Dumitru) rimettete un secondiSSIMO la padella sul fuoco alto
e muovetela velocemente.
Ora è pronta.
P.S.Senza nulla togliere ai “maghi della carbonara” (io dormo nello stesso letto con uno
di loro) devo dire che la mia versione mi piace da morire e poi con tutte queste calorie in
meno non devo stare così “maniacalmente” attenta.
Ci vediamo?
Tuesday, May 22, 2012
Io vado, spero che anche voi (se siete di Roma) verrete.
414 cucinaamoremio
Non è un'idea carina: per conoscersi, per incontrarsi, per essere utili, per dare un senso
alla domenica... Ciaociao, Dann
250g di farina integrale (o una miscela di farine l’importante è che almeno il 50% sia col
glutine)
150g zucchero di canna (chiaro a grana grossa, NON umido – tipo Demerara)
50g di burro
450g di ricotta (io uso quella confezionata perché ha un sapore più delicato)
4 uova
1 bustina di lievito per dolci
vaniglia (vera non vaniglina: è facoltativa, quindi se non avete quella buona non la usate)
Frosting di ricotta:
50g di ricotta
50g di zucchero a velo (fatto in casa va benissimo, si può fare anche con lo zucchero di
cucinaamoremio 415
canna)
Montare le uova a temperatura ambiente con la metà dello zucchero e la vaniglia (se la
usate) finché il composto non raddoppia il volume e diventa giallo chiaro.
In un’altra ciotola mettere la ricotta (passata prima per renderla più liscia), il burro
ammorbidito, l’altra metà dello zucchero e con un frullatore ad immersione (minipimer)
rendere tutto liscio.
Unire i 2 composti nella ciotola più grande ed unire a pioggia la/le farina setacciate con il
lievito mischiando con delicatezza dal basso verso l’’ato per non smontare tutto.
Una volta omogeneo il composto riempire l’apposita teglia da muffin (si trova facilmente
in commercio) foderata con i pirottini di carta* e infornare nel forno già caldo a 180° per
circa 25 minuti (dipende molto dal forno e dalla grandezza dei cup cake.
Per il frosting:
unire ricotta e zucchero con un frullatore ad immersione finché il composto non è liscio.
Con una sacca da pasticcere munita di bocchetta a stella fare la decorazione che più vi
piace.
Nella foto il frosting è ancora lucido perché bagnato: non so dire se asciugandosi si
opacizza… sono finiti tutti (nota del 26 maggio: sì, si rapprende e si opacizza, ne sono
certa perché è la stessa glassa di QUI... non mi ricordavo di averla già pubblicata).
P.S. Ho provato altre decorazioni tra cui questa rosa che trovo bellissima ma che non ho
scelto perché troppo “carica”.
416 cucinaamoremio
Plumcake lime, fichi e pinoli
Friday, May 25, 2012
Naturalmente la ricetta era su di un libro ed era per un altro tipo di plumcake... al limone
e basta. Ma è più forte di me: io aggiungo, cambio, invento... e “ogni scarrafone è bello a
mamma soja” è chiaro, ma ci tengo a dire che lime-fichi-pinoli è un terzetto vincente e
devo ringraziare la mia mania di fare esperimenti che me lo ha fatto provare. Ho portato il
plumcake per la colazione sul set fotografico di un calendario di beneficenza a cui
lavorano dei miei amici (e io pure): un successone.
Penso proprio che lo rifarò (devo provarlo con i fichi freschi… non li trovo mai)… secondo
me sarà meglio ancora.
150g di farina
150g di fecola di patate o maizena o frumina
250g zucchero di canna Demerara (ora ne metterei 100 di meno)
250g di yogurt magro
250g di ricotta
4 uova
cucinaamoremio 417
4 lime non trattati
250 di fichi secchi (o meglio freschi)
80g di pinoli
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale
418 cucinaamoremio
Altro giorno, altro plumcake e questa volta un po’ meno riuscito perché avevo messo una
quantità di frutta eccessiva (450g) e quindi era venuto un dolce molto bagnato e non
adatto a essere mangiato per una colazione - intesa come quella che si fa appena svegli,
non il pranzo. Non scorderò mai una mia amica che verso i 25 anni fece il primo viaggio a
Milano per lavoro e un tizio che le faceva il filo la invitò per la mattina dopo per fare
colazione insieme… beh, lei si presentò il giorno dopo alle 8,30 del mattino… non si dica
mai che noi romani siamo ritardatari. Ancora rido! - insomma dicevo del mio plumcake:
ora ho corretto la ricetta e lo devo rifare ma intanto pubblico la ricetta. E’ presa dal libro
“1, 2, 3 chef” Ed. Buon appetito, pag. 409, con le mie solite modifiche: resta l’idea, il
nome e qualcos’altro.
180g di farina
180g di amido o fecola
80g di Burrìc (o 40 di burro e 40 di latte scremato)
150g di zucchero di canna
2 uova
100cc di acqua
1 bustina di lievito
100g di cioccolato
200g di frutti rossi (io surgelati)
sale q.b.
Montare il Burric o burro*latte con la metà dello zucchero per 5/10 minuti (lo zucchero
deve essere tutto sciolto). Mettere da parte questo composto e montare le uova a
temperatura ambiente con il resto dello zucchero per 5/10 minuti.
Nel frattempo setacciate le farine e il lievito e alla fine il pizzico di sale.
Ora unite i due composti, “burro” e “uova” mescolando delicatamente dal basso verso
l’alto girando la ciotola. Tutto ciò per non smontarli.
Una volta omogeneo unire anche le “polveri” a pioggia e via sempre delicatamente e dal
basso verso l’alto ecc. ecc.
Ora è la volta del cioccolato fatto a pezzetti e dei frutti rossi (i miei erano già congelati
quindi li ho presi dal freezer e li ho usati, se voi li aveste freschi pesateli e congelateli per
un paio d’ore e poi usateli – questo perché altrimenti macchierebbero troppo l’impasto).
Unite il tutto al composto liquidi/polveri mescolando il necessario (comunque il composto
NON deve essere molto liquido altrimenti sia il cioccolato che i frutti andranno tutti sul
cucinaamoremio 419
fondo) e mettete il tutto in una teglia da plumcake oliata.
Cuocere in forno già caldo a 180° per circa 40 minuti.
Pervedere se è pronto infilzate con uno stecchino o co la lama di un coltello, se
estraendolo ne uscisse pulito e asciutto il dolce è cotto.
Finocchio macinato
Sunday, May 27, 2012
Ma che è? Sì, lo so. E' semplicemente un'idea. Però devo dire: semplice, ma geniale:
non l'ho avuta io, ma il mio compagno (che qui nel blog l'ho soprannominato: Pedro Bò)...
... una volta era lui ai fornelli e cercava da bravo marchigiano il "fior di finocchio", non
trovandolo tra le mie innnumerevoli spezie (è difficilissimo da trovare in commercio)
comincia una tiritera che più o meno faceva così:
ah ilfiordifinocchioquà, ah ilfiordifinocchiolà, al paese mio sulle colline era pieno di fiori di
finocchio, mia mamma ci cucinava questo, mia nonna ci cucinava quellaltro, ah
ilfiordifinocchio, ah ilfiordifinocchio... In effetti ho una quantità di spezie imbarazzanti. Ma
di “fior di finocchio” neanche l'ombra. Allora (mi semra anche che abbia emesso qualche
"Uhm" o qualche "MumbleMumble" grattandosi la testa e il mento) ...ha avuto un idea
(era il giorno buono, il neurone era con lui – è un “mononeurone” e l'unico che ha se lo
divide anche con un amico e con il figlio dell’amico - Riccardo e Ale che saluto - quindi 2
giorni su 3 non ha neanche quello) e mi ha chiesto:
“hai qualcosa per macinare?” io commossa da questa domanda ho risposto “certo!” ed
ho tirato fuori nell’ordine: - un pestello in marmo nero,
- uno in marmo di carrara,
- uno in pietra,
- uno in legno,
- un macinacaffé
- e, infine, un minifrullatore che sminuzza e frantuma (perché c'è molta differenza tra
"frantumato" e "sminuzzato"... vabbè... sto zitta).
Ha scelto il macinacaffé e dopo 10 minuti aveva macinato dei semi di finocchio normali
ottenendo questa polvere che si avvicinava molto al benedetto fiordifinocchio. Da quel
giorno io tra le mie 1000 spezie ho anche questo “finocchio macinato” e lo uso in
continuazione (forse qualche volta anche a sproposito). Utilissimo!
Procedimento:
420 cucinaamoremio
Macinare i semi, conservare e usare all’occorrenza.
Fine
E' uno zabaione alleggerito, con fragole fresche che possono essere lamponi, ribes o …
quello che volete (ma secondo me le fragole sono perfette).
Mettere le uova e lo zucchero in una ciotola e montare bene. Aggiungere pian piano la
cucinaamoremio 421
farina; contemporaneamente in un pentolino capiente mettere sul fuoco il marsala
facendolo bollire per un paio di minuti. Unire l’acqua e portate a bollore.
Togliere dal fuoco, aggiungere il composto uovo/zucchero e mischiare con una frusta;
appena bolle tirare via dal fuoco e continuare a girare.
Unire la ricotta, frullare il tutto con il frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema
omogenea (se quest’ultimo passaggio l’avesse resa troppo liquida, rimettetela ancora sul
fuoco per farla addensare meglio). Mettere in delle coppette lasciando un paio di
centimetri dal bordo.
Dopo aver tagliato le fragole a dadini piccoli-piccoli, metteteci il cucchiaio di zucchero,
girate e lasciate macerare per 5 minuti.
Ora mettete sopra alla crema un centimetro scarso di ragù di fragole (se ci fosse troppo
succo scolatelo proma di metterlo) e far riposare le coppette in frigorifero per circa 1 ora.
Tenetele a temperatura ambiente per mezz’ora prima di servirle.
e anche a questo:
422 cucinaamoremio
Plumcake integrale alla ciliegia
Thursday, May 31, 2012
250g di farina integrale (o una miscela di farine l’importante è che almeno il 50% sia col
glutine)
150g zucchero di canna (chiaro a grana grossa, NON umido – tipo Demerara)
50g di burro
4oog di ciliege snocciolate*
450g di ricotta (io uso quella confezionata perché ha un sapore più delicato)
4 uova
1 bustina di lievito per dolci
vaniglia (vera non vaniglina: è facoltativa, quindi se non avete quella buona non la usate)
un pizzico di sale
cucinaamoremio 423
... ealla raccolta per una importantissima causa:
424 cucinaamoremio
qualche goccia di succo di limone
12g di lecitina di soia biologica
Mezz’ora prima di cominciare mettere a bagno in una ciotolina i granuli di lecitina in circa
50cc di acqua che girerete ogni tanto.
Far bollire il liquore per un paio di minuti in modo che evapori l’alcool.
Nel microonde mettere in una apposita brocca il cioccolato spezzettato, le 2 ricotte, il
liquore bollito (250cc) e azionatelo al massimo della potenza per un minuto, girate,
ripetete questa operazione una o due altre volte.
Se non avete il microonde potete sciogliere il cioccolato a bagnomaria.
Montare a neve MORBIDA i bianchi d’uovo con lo zucchero e il succo di limone. Unire
50cc (+o- una tazzina) di liquore bollente ai bianchi mentre si stanno montando (li
pastorizzeranno e aiuteranno a montarli).
Ora con un frullatore ad immersione unite il composto cioccolato/ricotta/liquore e la
lecitina e frullate fino a che non diventa tutto liscio.
Ora unite in 4/5 volte questo composto alle chiare mescolando delicatamente dal basso
verso l’alto e girando la ciotola.
Rimettete nella brocca o qualcosa che abbia un beccuccio e riempite le coppette.
Metete in frigorifero per circa 8 ore.
Dopo questo tempo si saranno solidificate e si potranno decorare secondo il liquore
usato come si può vedere nelle due fotografie.
Decorazione:
...di quelle al Passito: usare i 5 chicchi di uvetta passa MA deve essere tassativamente
sciacquata sotto acqua cada corrente (se sapeste come la conservano…) e asciugata.
...di quelle al Limoncello: usare i riccioli (fatti con l’apposito attrezzino) della buccia di un
limone biologico comunque sciacquato.
Con questa ricetta dolce partecipo a Get an Aid in the Kitchen di Cucina di Barbara
cucinaamoremio 425
Panini di farro al sidro con semi di zucca e uvette
Thursday, June 07, 2012
Per impastare
usare una macchina del pane,
oppure usare un’impastatrice,
oppure... impastate a mano
Con la macchina del pane: mettere nel cestello gli ingredienti nell’ordine: il sidro a
temperatura ambiente, il lievito sbriciolato, i semi di zucca, lo zucchero o il dolcificante
scelto, farina e il burro/olio per ultimo; far partire il programma “impasto” (circa 1h e 30’).
E al segnale sonoro unire le uvette. Lasciar lievitare la pasta nella macchina per altri
trenta minuti.
Con il robot: mettere nel bicchiere gli ingredienti nell’ordine: il sidro a temperatura
426 cucinaamoremio
ambiente, il lievito sbriciolato, lo zucchero o il dolcificante scelto, farina e il burro/olio per
ultimo; accendere il robot e far andare agitandolo, sollevandolo e inclinandolo in modo
che prenda tutti gli ingredienti e si raccolga in una palla.
Far andare ancora per un minuto, estrarre, raccogliere in una palla, spianarla in un
cerchio grande come una pizza o più, mettere sulla superficie le uvette, portare il
contorno verso il centro, formare un'altra volta una palla e rilavoratela giusto per
distribuire le uvette. Metterla in una ciotola molto grande, coperta da un coperchio e farla
lievitare per un paio d’ore.
Con l’impastatrice: stesso procedimento della macchina del pane tranne che alla fine
dell'impasto si deve raccogliere l'impasto a palla, metterla in una ciotola molto grande,
coperta da un coperchio e farla lievitare per un paio d’ore.
A mano: impastare tutti gli ingredienti dopo aver sbriciolato il lievito sciolto nel sidro e
mettendo il burro/olio per ultimo.
Impastare per almeno un quarto d’ora, sbattere violentemente l’impasto sul piano di
lavoro. Lavorare per altri 5 minuti, formare una palla, metterla in una ciotola molto
grande, coperta da un coperchio e farla lievitare per un paio d’ore.
Dopo di che (qualsiasi sia il procedimento usato fin qui) prendere la palla, sgonfiarla –
perché avrà raddoppiato il suo volume – rimpastarla e spianarla con le mani o con il
matterello allo spessore di circa 1 cm. Avere ottenuto un rettangolo che dividerete in
rettangoli di circa 50g.
Arrotolateli cominciando dal lato corto e mettete la “falda”/giunzione in basso.
Mettete i panini ottenuti ad una distanza di almeno un paio di centimetri in una teglia
foderata di carta forno o da un tappetino di silicone o al limite unta poco.
Coprite e fate lievitare un'altra ora.
A questo punto dovrebbero essere cresciuti di volume, quindi infornare e cuocere a 220°
per circa 20/25 minuti*.
Con questa ricetta salata partecipo a Get an Aid in the Kitchen di Cucina di Barbara
cucinaamoremio 427
2° compleanno di Cucina Amore Mio
Friday, June 08, 2012
80g di farina 0
60g di zucchero di canna
40g di cacao amaro
1 uovo
40g di olio di semi
80g di latte scremato (o 40g latte intero + 40g di acqua)
80g di cioccolato amaro in pezzetti o gocce
1 pizzico di sale
acqua se serve
428 cucinaamoremio
sbattuto, l’olio e il latte/acqua.
Unite ingredienti liquidi e ingredienti secchi e mescolate finché il composto non è
omogeneo (deve essere liquido come uno yogurt, quindi se serve unite un poco di
acqua).
Mettere in delle tazzine da caffè lasciando il livello a 2 dita dal bordo e cuocere nel forno
a microonde una per volta alla massima potenza per 25 secondi (per quanto riguarda il
tempo dipende molto dal vostro microonde).
P.S. E’ perfetto servito appena fatto – quindi ancora caldo – con un poco di panna
semimontata e non zuccherata o una pallina di gelato alla vaniglia o allo yogurt (lasciato
raffreddare diventa duro).
Nota Bene!!!!
Tuesday, June 12, 2012
In giorni in cui il "copyright" è solo un'opinione, ed è tutto un
"copiacopia/incollaincolla/firmafirma/diventafamosatueamenonmiconoscenessuno"
generale...io, l'avvocatodellecauseperse, il RobinHooddel2012,
ilDonChisciottedeigiorninostri...
MI SONO SCORDATA DI CITARE LA FONTE DELLA RICETTA DI VENERDI'!
Lo faccio ora:
http://bakingequalslove.blogspot.com/2011/10/quickie-chocolate-cake-in-mug.html
SCUSATEMI, non accadrà +.
cucinaamoremio 429
300 g di cioccolato al latte *
100 g di cioccolato bianco *
6 bianchi d’uovo
500g di ricotta**
25g di zucchero a velo
300cc di liquore
400g di lamponi o frutti di bosco surgelati
qualche goccia di succo di limone
Far bollire il liquore per un paio di minuti in modo che evapori l’alcool.
Nel microonde mettere in una apposita brocca i due cioccolati, le due ricotte, 250cc di
liquore bollito e azionate il forno al massimo della potenza per un minuto, girate, ripetete
questa operazione una o due volte, con un frullatore ad immersione rendete tutto
omogeneo.
Se non avete il microonde potete sciogliere i cioccolati a bagnomaria, una volta sciolti,
unire la ricotta e il liquore e con il frullatore ad immersione rendete tutto omogeneo.
Montare a neve MORBIDA i bianchi d’uovo con lo zucchero e il succo di limone. Unire
50cc (+o- una tazzina) di liquore bollente ai bianchi a filo mentre si stanno montando (li
pastorizzeranno e aiuteranno a montarli).
Ora unite in 4/5 volte questo composto alle chiare mescolando delicatamente dal basso
verso l’alto e girando la ciotola.
Per ultimi unite i lamponi congelati (se fossero freschi metteteli in freezer per una o due
ore) mecolando sempre dal basso verso l'alto.
Rimettete nella brocca o qualcosa che abbia un beccuccio e riempite le coppette/bicchieri
scelti.
Mettete in frigorifero per circa 8 ore.
Dopo questo tempo si saranno solidificate e prima di servirle si potranno decorare con
scagliette del cioccolato al latte (o di entrambe) che otterrete da una parte di tavoletta
messa in freezer e tagliata con un pelapatate e un lampone messo al centro (io non ho
fatto nulla di tutto questo perché non mi ero messa da parte niente… però col senno di
poi… lo farei).
* Se siete invasi da rimasugli di ovetti Kinder aperti solo per la sorpresa e mai mangiati,
invece di buttarli o di mangiarli voi, raccoglieteli tutti, metteteli da parte e fate questa
mousse con 200/300g di cioccolato Kinder ed il resto cioccolato strabuono, si lo so
430 cucinaamoremio
l'ovetto è orrendo, ma NONSIBUTTANIENTE!
Con questa ricetta dolce partecipo a Get an Aid in the Kitchen di Cucina di Barbara
Budino di Kos
Tuesday, June 19, 2012
Ripubblico "pari pari" questa ricetta (era del maggio 2011) per partecipare ad un contest
sullo yogurt.
cucinaamoremio 431
Naturalmente farei ancora un paio di modifiche, tipo:
1. le noci frantumate in pezzi più piccoli
2. … l’atra non me la ricordo più (l’avevo ripensata 2 minuti fa… ma l'ho già dimenticata.
Ma la scultura post-moderna nel mio cervelletto?... Ne vogliamo parlare?)
Per la presentazione:
4/5 cucchiai di miele*
4/5 gherigli** di noci
250 g di fragole
1 cucchiaio di zucchero
* io non amo molto il miele di castagno, quindi avevo un 1000fiori normale, però se vi
piace il suo amarognolo può creare un contrasto interessante… eh? Vi sono sembrata
per un attimo Laura Ravaioli? No?
Procedimento:
In un pentolino su fuoco medio, sciogliere con un cucchiaio d’acqua lo zucchero. Quando
si è sciolto e non ha ancora preso colore versarlo nel bicchiere del frullatore ad
immersione (o simili purché stretto e alto) con lo yogurt e dare una frullata.
Nello stesso pentolino (che si sarà raffreddato nel frattempo) sciogliere l’agar agar in 4
cucchiai d’acqua e mettere sul fuoco per 5 minuti (comunque leggete le indicazioni sul
barattolo – può darsi che sbaglio qualcosa, l’unica cosa di cui sono sicura è il dosaggio: 3
grammi). Ora unirlo allo yogurt/zucchero e frullare bene.
Versare il composto nelle coppette e quando è tiepido mettere in frigorifero per almeno 1
ora.
Una volta indurito, sformarlo e mettere su ogni budino il miele, le noci frantumate e
tostate in un padellino a secco. Accanto mettere un paio di cucchiai della dadolata di
fragole possibilmente tiepida (nello stesso padellino delle noci mettere le fragole tagliate
a cubetti, lo zucchero e un paio di cucchiai di acqua far andare a fuoco vivo girando per 2
minuti).
Servite.
Un figurone!
Ecco il Contest a cui partecipo:
432 cucinaamoremio
Avocado’s sweet mousse
Wednesday, June 20, 2012
Altra ricetta con lo yogurt del 2011 che come quella di ieri ripubblico per partecipare allo
stesso contest:
Per me l’avocado è un frutto e come tale si mangia con lo zucchero e questa è la ricetta
che riassume il mio pensiero.
Vi assicuro che vale la pena di provarla… eppoi quante calorie avrà mai un frutto?
Fa bene.
Si deve mangiare!
Sacrifichiamoci ordunque!
1 avocado
340g di yogurt greco “total 0%” (o yogurt bianco normale)
4 cucchiai di zucchero
50cc (+o-) di latte scremato (o 25g latte intero + 25g acqua)
buccia di limone non trattato grattata
acqua di fiori d’arancio (facoltativa)
scagliette di cioccolato
cucinaamoremio 433
Tagliare a dadini l’avocado, unire tutti gli ingredienti tranne 10cc di latte/acqua e le
scagliette di ciccolato e amalgamare con un frullatore ad immersione (la densità si vede
già frullando quindi se fosse troppo “dura” aggiungere un poco di latte/acqua).
Mettere in bicchierini o tazzine, decorare con le scagliette di cioccolata, mettere in
frigorifero per ¼ d’ora e servire.
Buona e sana.
Yogurt da bere
Thursday, June 21, 2012
Più che una ricetta è un consiglio che mi sento di dare con questo caldo allucinante: - per
una colazione fredda (bisogna organizzarsi già dal primo mattino), - per una merenda
rinfrescante, - per un dopocena leggero (se è per un adulto unite un cucchiaio di rum o
whisky e chiamatelo cocktail "Antò... facaldo".
434 cucinaamoremio
1 cucchiaio di rum o whisky (facoltativo)
1 pizzichino di sale
Vi faccio vedere solo questi dolcetti della Pasticceria Giolly nella piazza di Marina di
Ragusa: oltre ad essere bellissimi erano anche "sublimi".
cucinaamoremio 435
Visto che ormai la mia vacanza dal blog stava diventando “importante” E visto che di
riaccendere il forno non se ne parla proprio, ho ripescato questa semplicissima (il tempo
da passare davanti ai fornelli è quasi niente) ricetta che però per una cena all’aperto fa la
sua figura. P.S. Naturalmente alla fine servirei una bella fetta di cocomero e dopo ancora
naturalmente un dessert... sì ma fresco (tipo una mousse al limoncello, o un budino al
limone, o visto che sono tornata ora da una breve ma intensa vacanza siciliana – un
“gelo di mellone" – ancora non l’ho fatto ma ho intenzione di farlo molto presto).
riso basmati
carote
gamberetti
soia
sale
pepe fresco
limone biologico
olio extravergine
Far bollire e salare dell’acqua – come per la pasta – buttare due manciate di riso ognuno
– sono circa 60g a testa – le carote tagliate a listarelle, la buccia del limone tagliata con
un pelapatate – solo la parte gialla! - e girate,
Dopo 5/7 minuti girate ancora.
Un minuto prima della fina cottura del riso che può variare da 10 a 15 minuti (guardate
sulla confezione e assaggiate) buttate anche i gamberetti, girate bene e scolate. Togliere
la buccia di limone, mettete in una terrina, mettere il succo di mezzo limone, pepe nero
macinato di fresco, soia – facendo attenzione a quanto è già salato e un giro d’olio
extravergine (è buonissimo anche senz’olio, quindi se fosse per voi e vi siete già giocati il
cucchiaino che vi spetta non ce lo mettete se invece è per degli invitati mettetelo e anche
ottimo (io ho il MIO buonissimo!).
Spanakopita
Wednesday, July 11, 2012
436 cucinaamoremio
400g di spinaci surgelati
pasta sfoglia (preferibilmente rettangolare)*
1 panetto di feta (200g ?)
1 cipolla
olio extravergine d’oliva
sale q.b.
1 uovo per lucidare
Soffriggere la cipolla a fuoco lento nell’olio finché non diventa trasparente, mettete ora i
cubi di spinaci, coprite con un coperchio e fate andare per cinque minuti.
Ora con delle forbici tagliate a pezzetti i cubi che ormai si saranno sfatti, mettete un
pizzico di sale (considerate che la feta è salata), girate e cuocete per altri 10 minuti.
Se invece usate spinaci freschi, lessateli al dente e procedete come sopra.
Lasciateli raffreddare e una volta freddi unite la feta sbriciolata e mescolate con cura fino
ad ottenere un composto omogeneo.
Aprite la pasta sfoglia e su un piano infarinato con un matterello assottigliatela a 2mm di
spessore e tagliate dei quadrati circa 6x6; riempiteli con un cucchiaino di composto e
chiudeteli a triangolo come la foto. Sigillateli bene in modo che non ci sia aria e che esca
il ripieno in cottura.
Con un pennello o con le dita lucidateli con l’uovo che avrete sbattuto con un poco
d’acqua e un pizzico di sale.
Cuocete per 10/15 minuti a 170° gradi: il tempo dipende molto dalla loro grandezza,
controllate comunque che sotto non siano ancora umidi: se così fosse girateli e cuocete
per altri 3 minuti.
Con questa ricetta partecipo a:
cucinaamoremio 437
Nella fotografia ho utilizzato un piatto “usa e getta” che rispetta l’ambiente (è un piatto
monouso in foglia di palma ECOBIO SHOPPING - http://www.ecobioshopping.it/).
Sfogliette
Thursday, July 12, 2012
Visto che “nonsibuttavianiente” perché “sessisprecaqualcosasivadrittidrittiall’inferno”...I
ritagli della pasta sfoglia della ricetta di ieri (o di qualsiasi ricetta) si possono riutilizzare
così.
Fate fiocchetti, losanghe, striscette e spennellateli con uovo e acqua sbattuti insieme.
Se li volete salati lasciateli naturali o cospargeteli di semi di sesamo o di papavero.
Se invece li volete dolci li potete cospargerli di zucchero raffinato o di canna oppure dopo
la cottura potete spolverarli con zucchero a velo semplice, o di canna, o zucchero a velo
mischiato alla cannella.
Cuocere a 170° fino a doratura. Se sotto risultano ancora non cotti, girateli e cuoceteli
per ulteriori 3 minuti
IMPORTANTE: se avete vari pezzetti NON rimpastateli (si perdono tutti gli strati della
pasta sfoglia) ma sovrapponeteli.
438 cucinaamoremio
Ho scelto questa ricetta per partecipare al Contest dell'Officina de Cibo per non avere lo
stress di dover accendere il forno che in questi giorni mette veramente a dura prova (con
tuttto l'infinito amore che provo per lui). Dopo che le abbiamo assaggiate sia io che Pedro
Bò abbiamo fatto un "mhhhhhhhhhhhhhhh" che diceva tutto.
Sono di una semplicità estrema (nonostante il mio rapporto con lo "scavino" non sia
ottimo - più che perle mi sembravano sassolini - comunque si sono fatti avanti per la foto
quelli più tondi e fotogenici) e anche molto-molto buone (la terna Pere-Miele-Formaggio è
assolutamente vincente).
La ricetta originale la trovate QUI, comunque la riporto fedelmente e ringrazio l'Araba per
queste "perle" (non di "saggezza" ma di "bontà") che ha pubblicato.
pere
miele, il vostro preferito
formaggio grattugiato (ho usato ricotta salata, ma va benissimo pecorino, parmigiano, o
quello che volete)
poco pepe (facoltativo)
Scavare delle palline dalle pere dopo averle sbucciate. Con un pennellino da pasticceria
velarle con uno strato leggero di miele da ogni lato, e passarle nel formaggio grattugiato
pressando un poco.
Inserire uno stecchino , oppure se lo avete un piccolo rametto di origano o rosmarino, e
tenere in frigo, ma tirare fuori una ventina di minuti prrima di servire, con una leggera
spolverata di pepe.
Nota dell'ArabaFelice:
- le pere vengono, per cosi' dire, impermeabilizzate dal miele. Cio' fa si che non
scuriscano tanto in fretta.
Ho testato personalmente che tengono perfettamente anche 4 ore, di piu' non ho provato.
Partecipo al contest "Le ricette passano ... da un blog all'altro" di L'Officina del Cibo
cucinaamoremio 439
Torta di limone alle albicocche
Friday, July 13, 2012
Una delle mie tante variazioni (QUI un'altra) della mia torta di ricotta. Senza burro, senza
olio… Mi piace ed ogni volta piace a tutti. Tagliata così a cubotti è perfetta da mangiare in
piedi, all’aperto, a una festa…. La ripubblico perché voglio partecipare al contest di
Morena di Luglio, faccio un solo piccolo appunto perché le albicocche non ha senso che
ora siano sciroppate.
300g farina
150g zucchero
250g ricotta
2 uova
400g albicocche (sciroppate sgocciolate o meglio ancora fresche)
4 limoni non trattati
1 bustina lievito
1 pizzico di sale
liquido delle albicocche
50cc di succo di limone o limoncello
zucchero a velo q.b.
Montare le uova a temperatura ambiente con lo zucchero e il pizzico di sale finché non
triplicano il volume.
Setacciate o passate con il frullatore ad immersione la ricotta (se è quella confezionata
non ce ne è bisogno… la potete usare direttamente), unitela al composto di uova con la
frutta e mescolate bene insieme al liquido delle albicocche e al limoncello/succo con
delicatezza, dal basso verso l’alto per non sgonfiare il composto montato.
Sempre con questo movimento unite la farina setacciata con il lievito e la buccia grattata
dei limoni (se il composto risultasse troppo duro – deve essere come lo yogurt – unite
pochissima acqua).
Riempire una teglia quadrata (circa 30x30cm) oliata con un pezzeto di carta cucina,
riempite la teglia e cuocete a 180 gradi per 45 minuti.
Sfornate, lasciate raffreddare per almeno mezz’ora, togliete dalla teglia e mettete su una
gratella o rivoltatela per uniformare la sua umidità lasciandola così più che potete
(mezz’ora, 2 ore, tutta la notte?).
440 cucinaamoremio
Decorate con lo zucchero a velo e tagliatela a quadrotti.
P.S. Il limone sta benissimo con molti altri frutti… fate voi.
cucinaamoremio 441
250g+250g di ricotta*
100g di zucchero di canna**
2 bianchi d’uovo
100g di pistacchi
50g+50g d’acqua
succo di limone
1 cucchiaio di farina di semi di carrube***
Ci sono 7 ingredienti e 3 note… è facilissimo ma bisogna organizzarsi.
* Stessa nota di sempre: lo so, non è “naturale”, ma la ricotta NON deve essere quella
della mucca o della pecora che conoscete personalmente, DEVE essere quella
confezionata in contenitori di plastica da 250 grammi (ne esiste anche una biologica,
buonissima, niente cestini, niente confezioni strane anche questa nella sua bella
confezione sigillata in plastica.
La più buona è comunque la “Locatelli” e nonostante non abbia un ritorno economico, io
per i miei dolci voglio solo e sempre quella.
Perché?
Non bisogna setacciarla, ha meno calorie di tutte le altre, costa di meno e soprattutto non
sa di ricotta ma di panna.
Ottimi motivi.
442 cucinaamoremio
Io comunque scrivo il procedimento di come farò la prossima volta. Comunque la “farina
di carrube” si può trovare al supermercato biologico, in erboristeria, o dico in farmacia.
Ora il procedimento:
con un robot o il normale frullatore frullare i pistacchi con circa metà dello zucchero.
Con il frullatore ad immersione frullare le due ricotte, la polvere di pistacchio/zucchero e il
cucchiaio di farina di carrube sciolto in acqua calda a 50 gradi.
In un pentolino su fuoco medio sciogliete 50cc d’acqua con lo zucchero rimanente. In una
ciotola mettete i bianchi d’uovo a temperatura ambiente, il succo di limone e cominciate a
montarli. Versate a filo lo sciroppo acqua/zucchero bollente e continuate a montare
finché il volume del composto non è quasi raddoppiato ma ancora tipo la schiuma da
barba.
Ora mescolando dal basso verso l’alto unite il composto molto delicatamente e con cura
(se il bianco d’uovo ha lasciato dei piccoli grumi passate questo composto in un grande
passino).
Con la gelatiera: mettere ora questo composto nella gelatiera seguendo istruzioni e
tempi.
Per 6 persone:
200g di riso da minestra
½ litro di latte parzialmente scremato
½ litro di acqua
20 di burro
100g di cioccolato amaro
3 cucchiai di zucchero di canna
1 limone/arancio non trattato
sale q.b.
cucinaamoremio 443
Per il ragù d’albicocca:
4 albicocche
1 cucchiaio di zucchero di canna
444 cucinaamoremio
E’ lo stesso impasto (semola e sesamo) ma il tipo di cottura è differente.
* Questa può essere cambiata con farina integrale, farina di farro, farina di segale, farina
di mais, farina di castagne… insomma qualsiasi tipo di farina anche senza glutine basta
che la Manitoba non sia sostituita perché assicura la presenza del glutine e quindi
assicura una buona riuscita delle due ricette.
Per impastarepotete usare una macchina del pane, oppure usare un’impastatrice,
oppure... impastare a mano.
Con la macchina del pane: mettere nel cestello gli ingredienti nell’ordine: l’acqua a circa
37° (tiepida), il lievito sbriciolato, lo zucchero o il dolcificante scelto, farina e l’olio per
ultimo; far partire il programma “impasto” (circa 1h e 30’). Se avete il tempo lasciate
lievitare la pasta nella macchina per altri trenta minuti.
Con il robot: mettere nel bicchiere gli ingredienti nell’ordine: l’acqua a circa 37° (tiepida), il
lievito sbriciolato, lo zucchero o il dolcificante scelto, farina e l’olio per ultimo; accendere il
robot e farlo andare agitandolo, sollevandolo e inclinandolo in modo che prenda tutti gli
ingredienti e si raccolga in una palla.
Far andare ancora per un minuto, estrarre, raccogliere in una palla, metterla in una
ciotola molto grande, coperta da un coperchio e farla lievitare per un paio d’ore
mettendola in un posto non ventilato o soleggiato (tipo il forno spento).
Con l’impastatrice: stesso procedimento della macchina del pane tranne che alla fine
dell'impasto si deve raccogliere l'impasto a palla, metterla in una ciotola molto grande,
coperta da un coperchio e farla lievitare per un paio d’ore mettendola in un posto non
ventilato o soleggiato (tipo il forno spento).
A mano: impastare tutti gli ingredienti dopo aver sbriciolato il lievito e sciolto nell’acqua a
circa 37° (tiepida), e mettendo l’olio per ultimo.
Impastare per almeno un quarto d’ora, sbattere violentemente l’impasto sul piano di
lavoro. Lavorare per altri 5 minuti, formare una palla, metterla in una ciotola molto
cucinaamoremio 445
grande, coperta da un coperchio e farla lievitare per un paio d’ore mettendola in un posto
non ventilato o soleggiato (tipo il forno spento).
Dopo di che (qualsiasi sia il procedimento usato fin qui) prendere la palla, sgonfiarla
perché avrà raddoppiato il suo volume, rimpastarla e spianarla con le mani o con un
matterello allo spessore di circa 1 cm in un rettangolo.
Per i grissini: ottenuto un rettangolo spesso 1cm abbondante con un lato lungo poco
meno della teglia più grande che avete. Foderata questa teglia con carta forno o con un
tappetino di silicone o al limite unta poco.
Con un tagliapizza o un tagliapasta liscio tagliate da questo lato tante strisce di 2 cm. Ora
con un pennello o con le mani stesse bagnateli con acqua e fateli rotolare su di una
superficie coperta di semi di sesamo.
Prenderli delicatamente ed adagiarli nella teglia distanti tra loro un paio di centimetri.
Copriteli e lasciateli lievitare per mezz’ora.
Dopodiché, dopo il solito il “colpo di vapore” (vedi QUI al #24) infornare e cuocere a 220°
per circa 20/25 minuti (devono essere biondi), spegnere il forno lasciando dentro la teglia
per circa un’ora.
P.S. Le cotture sono così poco precise perché dipendono da:
- la grandezza dei panini/grissini,
- dal forno,
- dalla pasta più o meno asciutta….
Comunque un pane/panino è pronto quando il suo peso è… poco e se rivoltandolo e
bussandoci sopra, suona vuoto. E i grissini sono pronti quando sono molto leggeri.
446 cucinaamoremio
Io ho usato sia la Manitoba che la Semola del Molino Chiavazza che mi hanno mandato
da provare: mi sono trovata benissimo e penso che dato che non uso “soloesempre”
farine biologiche, questa sarà la mia farina “nonBio” di riferimento.
Con questa ricetta salata partecipo a Get an Aid in the Kitchen di Cucina di Barbara
250g+250g di ricotta*
100g di zucchero di canna**
2 bianchi d’uovo
400g di banane
50g+50g d’acqua
succo di limone
1 cucchiaio di farina di semi di carrube***
* Stessa nota di sempre: la ricotta NON deve essere quella della mucca o della pecora
che conoscete personalmente, DEVE essere quella confezionata in vasetti di plastica da
250 grammi (ne esiste anche una biologica, buonissima, niente cestini, niente confezioni
strane anche questa nella sua bella confezione sigillata in plastica.
cucinaamoremio 447
La più buona è comunque la “Locatelli” e nonostante non abbia un ritorno economico, io
per i miei dolci voglio solo e sempre quella.
Perché?
Non bisogna setacciarla, ha meno calorie di tutte le altre, costa di meno e soprattutto non
sa di ricotta ma di panna.
Ottimi motivi.
Procedimento:
Sciogliete il cucchiaio di farina di carrube in 50cc di acqua calda a 50 gradi.
Frullare le banane, unire poi le due ricotte e la farina di carrube sciolta nell’acqua.
In un pentolino su fuoco medio mettete gli altri 50cc d’acqua con lo tutto lo zucchero.
In una ciotola mettete i bianchi d’uovo a temperatura ambiente, il succo di limone e
cominciate a montarli. Versate a filo lo sciroppo acqua/zucchero bollente e continuate a
montare finché il volume del composto non è quasi raddoppiato ma ancora tipo la
schiuma da barba.
Ora mescolando dal basso verso l’alto unite il composto molto delicatamente e con cura
(se il bianco d’uovo ha lasciato dei piccoli grumi passate questo composto in un grande
passino.
Mettere ora questo composto nella gelatiera seguendo istruzioni e tempi.
Oppure, se non avete la gelatiera, mettete il contenitore in freezer e mescolate ogni 15
minuti finché non è pronto.
Frustine
Wednesday, August 01, 2012
448 cucinaamoremio
300g di farina Manitoba
300g di farina 0*
300g di acqua
12,5 di lievito di birra
15g di miele o malto o zucchero
25g di olio extravergine d’oliva
10/15g di sale
* Questa può essere cambiata con farina integrale, farina di farro, farina di segale, farina
di mais, farina di castagne… insomma qualsiasi tipo di farina anche senza glutine basta
che la Manitoba non sia sostituita perché assicura la presenza del glutine e quindi
assicura una buona riuscita della ricetta.
Per impastarepotete usare una macchina del pane, oppure usare un’impastatrice,
oppure... impastare a mano.
Con la macchina del pane: mettere nel cestello gli ingredienti nell’ordine: l’acqua a circa
37° (tiepida), il lievito sbriciolato, lo zucchero o il dolcificante scelto, farine e l’olio per
ultimo; far partire il programma “impasto” (circa 1h e 30’). Se avete il tempo lasciate
lievitare la pasta nella macchina per altri trenta minuti.
Con il robot: mettere nel bicchiere gli ingredienti nell’ordine: l’acqua a circa 37° (tiepida), il
lievito sbriciolato, lo zucchero o il dolcificante scelto, farine e l’olio per ultimo; accendere il
robot e farlo andare agitandolo, sollevandolo e inclinandolo in modo che prenda tutti gli
ingredienti e si raccolga in una palla.
Far andare ancora per un minuto, estrarre, raccogliere in una palla, metterla in una
ciotola molto grande, coperta da un coperchio e farla lievitare per un paio d’ore
mettendola in un posto non ventilato o soleggiato (tipo il forno spento).
Con l’impastatrice: stesso procedimento della macchina del pane tranne che alla fine
dell'impasto si deve raccogliere l'impasto a palla, metterla in una ciotola molto grande,
coperta da un coperchio e farla lievitare per un paio d’ore mettendola in un posto non
cucinaamoremio 449
ventilato o soleggiato (tipo il forno spento).
A mano: impastare tutti gli ingredienti dopo aver sbriciolato il lievito e sciolto nell’acqua a
circa 37° (tiepida), e mettendo l’olio per ultimo.
Impastare per almeno un quarto d’ora, sbattere violentemente l’impasto sul piano di
lavoro. Lavorare per altri 5 minuti, formare una palla, metterla in una ciotola molto
grande, coperta da un coperchio e farla lievitare per un paio d’ore mettendola in un posto
non ventilato o soleggiato (tipo il forno spento).
Dopo di che (qualsiasi sia il procedimento usato fin qui) prendere la palla, sgonfiarla
perché avrà raddoppiato il suo volume, rimpastarla e spianarla con le mani o con un
matterello allo spessore di circa 1 cm in un rettangolo.
Con un tagliapizza o un tagliapasta liscio tagliate da questo lato tante strisce di 3 cm.
Mettete le frustine ottenute ad una distanza di almeno un paio di centimetri nella teglia su
carta da forno o su un tappetino di silicone, fatte un taglio nella parte lunga, coprite e fate
lievitare un'altra mezz’ora.
A questo punto infornare e cuocere a 220° per circa 20/25 minuti dopo aver fatto il “colpo
di vapore” (vedi QUI al #24).
Per i grissini: ottenuto un rettangolo spesso 1cm abbondante con un lato lungo poco
meno della teglia più grande che avete. Foderata questa teglia con carta forno o con un
tappetino di silicone o al limite unta poco.
Con un tagliapizza o un tagliapasta liscio tagliate da questo lato tante strisce di 2 cm. Ora
con un pennello o con le mani stesse bagnateli con acqua e fateli rotolare su di una
superficie coperta di semi di sesamo.
Prenderli delicatamente ed adagiarli nella teglia distanti tra loro un paio di centimetri.
Copriteli e lasciateli lievitare per mezz’ora.
Dopodiché, dopo il solito il “colpo di vapore” (vedi QUI al #24) infornare e cuocere a 220°
per circa 20/25 minuti (devono essere biondi), spegnere il forno lasciando dentro la teglia
per circa un’ora.
450 cucinaamoremio
Io ho usato sia la Manitoba che la Farina "0" del Molino Chiavazza che mi hanno
mandato da provare: mi sono trovata benissimo e penso che dato che non uso
“soloesempre” farine biologiche, questa sarà la mia farina “nonBio” di riferimento.
Guarnizione:
pistacchi interi spellati (cioè belli verdi)
o
ciliegine candite (avevo usato tutti i pistacchi)
Procedimento:
con un robot o il normale frullatore frullare i pistacchi con circa metà dello zucchero.
Con il frullatore ad immersione frullare le due ricotte e la polvere di pistacchio e zucchero.
In un pentolino su fuoco medio sciogliete l’acqua con lo zucchero rimanente.
In una ciotola mettete i bianchi d’uovo a temperatura ambiente, il succo di limone e
cominciate a montarli. Versate a filo metà dello sciroppo acqua/zucchero bollente e
continuate a montare finché il volume del composto non è quasi raddoppiato ma è
ancora tipo la schiuma da barba.
Ora mescolando dal basso verso l’alto unite i 2 composti e lo sciroppo rimanente
(volendo lo potete unire al composto di ricotta e pistacchio con il frullatore ad
immersione... così vi crea meno problemi) molto delicatamente e con cura (se il bianco
d’uovo ha lasciato dei piccoli grumi passate questo composto in un grande passino.
Mettete questa crema nelle coppette e mettete in frigorifero per un paio d’ore.
Prima di servire decorate con un pistacchio intero e spellato o con mezza ciliegia candita.
cucinaamoremio 451
Al cucchiaio... per "BperBiscotto"
Monday, August 27, 2012
Ecco tutte o quasi tutte le mie ricette di Dolci al cucchiaio. Le ho raggruppate tutte perché
vorrei partecipare alla raccolta di B PER BISCOTTO.Potrò farlo con così tante?BOH,
intanto le invio.
Mousse con cioccolato e latte
http://www.cucinaamoremio.com/2012/02/mousse-con-cioccolato-e-latte.html
E' la mousse essenziale.
Io ho il vizio di togliere qualche ingrediente per alleggerire ma qui proprio non ho potuto!
200g di cioccolato*
200g di latte
Scaldate il latte in un pentolino fino a che non fuma, metteteci dentro il cioccolato tritato
con un coltello e girate bene finché il composto non diventa omogeneo e un poco denso.
Spegnete il fuoco, mettete in una ciotola e lasciate raffreddare.
Ora mettete in frigorifero per almeno un paio d'ore, dopodiché con un dosatore da gelato
a molla o con 2 cucchiaini riempite delle ciotoline e servite.
Ideale con un ciuffo di panna semimontata e sciapa (cioè senza zucchero).
* Naturalmente dato che non c'è quasi nulla, il cioccolato deve essere a dir poco
"speciale", di qualsiasi tipo (nerissimo, nero, al caffè, bianco**... ma ottimo).
** (Nota del 4 maggio 2012) Io ci andrei cauta con il cioccolato bianco... il binomio
mousse/cioccolato bianco mi sta facendo "vedere i sorci verdi",,, Argh!You might also
like:
Mousse di pistacchio leggerahttp://www.cucinaamoremio.com/2012/08/mousse-di-
pistacchio-leggera.html
452 cucinaamoremio
250g+250g di ricotta (vedi QUI al 25)
100g di zucchero di canna
2 bianchi d’uovo
100g di pistacchi
100g d’acqua
succo di limone
Guarnizione:
pistacchi interi spellati (cioè belli verdi)
o
ciliegine candite (avevo usato tutti i pistacchi)
Procedimento:
con un robot o il normale frullatore frullare i pistacchi con circa metà dello zucchero.
Con il frullatore ad immersione frullare le due ricotte e la polvere di pistacchio e zucchero.
In un pentolino su fuoco medio sciogliete l’acqua con lo zucchero rimanente.
In una ciotola mettete i bianchi d’uovo a temperatura ambiente, il succo di limone e
cominciate a montarli. Versate a filo metà dello sciroppo acqua/zucchero bollente e
continuate a montare finché il volume del composto non è quasi raddoppiato ma è
ancora tipo la schiuma da barba.
Ora mescolando dal basso verso l’alto unite i 2 composti e lo sciroppo rimanente
(volendo lo potete unire al composto di ricotta e pistacchio con il frullatore ad
immersione... così vi crea meno problemi) molto delicatamente e con cura (se il bianco
d’uovo ha lasciato dei piccoli grumi passate questo composto in un grande passino.
Mettete questa crema nelle coppette e mettete in frigorifero per un paio d’ore.
Prima di servire decorate con un pistacchio intero e spellato o con mezza ciliegia candita.
You might also like:
cucinaamoremio 453
200 g torrone
200 g cioccolato bianco
6 bianchi d’uovo
250g di ricotta
35g di zucchero
1 tazzina di caffè decaffeinato
qualche goccia di succo di limone
acqua calda
500g gelato alla crema
panna per decorare (facoltativa)
biscottini o cialde (facoltativi)
Con lo zucchero e due cucchiai d’acqua fare uno sciroppo che andrà unito bollente
(versatelo sulla parete del contenitore che usate) insieme al caffè, bollente anch’esso, ai
bianchi montati a neve con il pizzico di sale. Mescolando con delicatezza dal basso verso
l’alto, girando la ciotola.
Unire poi la ricotta precedentemente passata al Minipimer per renderla liscia. Unire così
anche il cioccolato sciolto a bagnomaria o nel microonde (attenzione a non bruciarlo) con
gli altri due cucchiai d’acqua. E il torrone frantumato in un robot.
Mescolare con cura finché il composto non è omogeneo. Mettere in frigorifero per almeno
due ore. Al momento di portarlo in tavola unire il gelato leggermente ammorbidito (tiratelo
fuori dal freezer 10 minuti prima).
Mescolare tutto questo composto ottenuto dal basso verso l’alto con tanta cura girando la
ciotola. Dividere in delle coppe e aggiungete, se volete, un ciuffetto di panna, un
biscottino o una cialda e servite.
454 cucinaamoremio
E’ light, è eccezionale, è unamousse au chocolata tutti gli effetti ma con meno
calorie(non ho fatto il conto ma mancano burro o panna e tutti i tuorli d’uovo – ottima
anche per il colesterolo).
Con lo zucchero e due cucchiai d’acqua fare uno sciroppo che andrà unito bollente
insieme al caffè ai bianchi montati a neve. Mescolando con delicatezza dal basso verso
l’alto, girando la ciotola.
Unire poi la ricotta precedentemente passata al Minipimer per renderla liscia. Unire così
anche il cioccolato sciolto a bagnomaria o nel microonde (attenzione a non bruciarlo) con
gli altri due cucchiai d’acqua.
Mescolare tutto questo composto ottenuto dal basso verso l’alto con tanta cura girando la
ciotola. Dividere in delle coppe, mettere in frigorifero per almeno due ore**e servire.
cucinaamoremio 455
Per 6 persone:
200g di riso da minestra
½ litro di latte parzialmente scremato
½ litro di acqua
20 di burro
100g di cioccolato amaro
3 cucchiai di zucchero di canna
1 limone/arancio non trattato
sale q.b.
Budino di Koshttp://www.cucinaamoremio.com/2012/06/budino-di-kos.html
456 cucinaamoremio
Cioè "Budino di Kostas".
Questa è la versione mia di un dessert che mangiai in Grecia un bel po’ di anni fa.
Mi feci dire come era fatto e ben lungi dall’immaginare della mia futura passione per la
cucina, l’ho sempre custodito in una piccola parte del cervello (no nel cervelletto
altrimenti avrebbe fatto una brutta fine – più che un budino ora sarebbe tipo scultura post-
moderna).
Ora, dopo solamente 25 anni, l’ho voluto provare, eccolo qui (ho sostituito le fragole
tiepide alla macedonia che ad agosto, in Grecia, in vacanza, giovani e belli – mica poi
tanto "belli" - era tutta un’altra cosa e ho usato l’agar agar (che a quei tempi neanche se
ne sospettava l’esistenza) invece della gelatina.
Naturalmente farei ancora un paio di modifiche, tipo:
1. le noci frantumate in pezzi più piccoli
2. … l’atra non me la ricordo più (l’avevo ripensata 2 minuti fa… ma l'ho già dimenticata.
Ma la scultura post-moderna nel mio cervelletto?... Ne vogliamo parlare?)
Per la presentazione:
4/5 cucchiai di miele*
4/5 gherigli** di noci
250 g di fragole
1 cucchiaio di zucchero
* io non amo molto il miele di castagno, quindi avevo un 1000fiori normale, però se vi
piace il suo amarognolo può creare un contrasto interessante… eh? Vi sono sembrata
per un attimo Laura Ravaioli? No?
Procedimento:
In un pentolino su fuoco medio, sciogliere con un cucchiaio d’acqua lo zucchero. Quando
si è sciolto e non ha ancora preso colore versarlo nel bicchiere del frullatore ad
immersione (o simili purché stretto e alto) con lo yogurt e dare una frullata.
Nello stesso pentolino (che si sarà raffreddato nel frattempo) sciogliere l’agar agar in 4
cucchiai d’acqua e mettere sul fuoco per 5 minuti (comunque leggete le indicazioni sul
barattolo – può darsi che sbaglio qualcosa, l’unica cosa di cui sono sicura è il dosaggio: 3
cucinaamoremio 457
grammi). Ora unirlo allo yogurt/zucchero e frullare bene.
Versare il composto nelle coppette e quando è tiepido mettere in frigorifero per almeno 1
ora.
Una volta indurito, sformarlo e mettere su ogni budino il miele, le noci frantumate e
tostate in un padellino a secco. Accanto mettere un paio di cucchiai della dadolata di
fragole possibilmente tiepida (nello stesso padellino delle noci mettere le fragole tagliate
a cubetti, lo zucchero e un paio di cucchiai di acqua far andare a fuoco vivo girando per 2
minuti).
Servite.
Far bollire il liquore per un paio di minuti in modo che evapori l’alcool.
Nel microonde mettere in una apposita brocca i due cioccolati, le due ricotte, 250cc di
liquore bollito e azionate il forno al massimo della potenza per un minuto, girate, ripetete
questa operazione una o due volte, con un frullatore ad immersione rendete tutto
omogeneo.
Se non avete il microonde potete sciogliere i cioccolati a bagnomaria, una volta sciolti,
unire la ricotta e il liquore e con il frullatore ad immersione rendete tutto omogeneo.
Montare a neve MORBIDA i bianchi d’uovo con lo zucchero e il succo di limone. Unire
50cc (+o- una tazzina) di liquore bollente ai bianchi a filo mentre si stanno montando (li
pastorizzeranno e aiuteranno a montarli).
Ora unite in 4/5 volte questo composto alle chiare mescolando delicatamente dal basso
verso l’alto e girando la ciotola.
Per ultimi unite i lamponi congelati (se fossero freschi metteteli in freezer per una o due
ore) mecolando sempre dal basso verso l'alto.
Rimettete nella brocca o qualcosa che abbia un beccuccio e riempite le coppette/bicchieri
scelti.
Mettete in frigorifero per circa 8 ore.
Dopo questo tempo si saranno solidificate e prima di servirle si potranno decorare con
scagliette del cioccolato al latte (o di entrambe) che otterrete da una parte di tavoletta
messa in freezer e tagliata con un pelapatate e un lampone messo al centro (io non ho
fatto nulla di tutto questo perché non mi ero messa da parte niente… però col senno di
poi… lo farei).
* Se siete invasi da rimasugli di ovetti Kinder aperti solo per la sorpresa e mai mangiati,
invece di buttarli o di mangiarli voi, raccoglieteli tutti, metteteli da parte e fate questa
mousse con 200/300g di cioccolato Kinder ed il resto cioccolato strabuono, si lo so
l'ovetto è orrendo, ma NONSIBUTTANIENTE!
458 cucinaamoremio
la ricotta deve essere quella che si trova nel banco frigo nelle confezioni da 250g (Santa
Lucia – Pettinicchio – Vallelata… ne esiste anche una nei negozi bio che è buonissima).
Questo perché sono tutte molto più cremose di quelle artigianali… molto “pannose” quasi
delle "nonricotte"… sicuramente meno “ottime” ma più cremose e quindi non c'è bisogno
di setacciarle.
Comunque assaggiate prima di mettere la mousse nelle coppette, se fosse ancora poco
liscia passatela in un passino.
Mezz’ora prima di cominciare mettere a bagno in una ciotolina i granuli di lecitina in circa
50cc di acqua che girerete ogni tanto.
Far bollire il liquore per un paio di minuti in modo che evapori l’alcool.
Nel microonde mettere in una apposita brocca il cioccolato spezzettato, le 2 ricotte, il
liquore bollito (250cc) e azionatelo al massimo della potenza per un minuto, girate,
ripetete questa operazione una o due altre volte.
Se non avete il microonde potete sciogliere il cioccolato a bagnomaria.
Montare a neve MORBIDA i bianchi d’uovo con lo zucchero e il succo di limone. Unire
50cc (+o- una tazzina) di liquore bollente ai bianchi mentre si stanno montando (li
pastorizzeranno e aiuteranno a montarli).
Ora con un frullatore ad immersione unite il composto cioccolato/ricotta/liquore e la
lecitina e frullate fino a che non diventa tutto liscio.
Ora unite in 4/5 volte questo composto alle chiare mescolando delicatamente dal basso
verso l’alto e girando la ciotola.
Rimettete nella brocca o qualcosa che abbia un beccuccio e riempite le coppette.
Metete in frigorifero per circa 8 ore.
Dopo questo tempo si saranno solidificate e si potranno decorare secondo il liquore
usato come si può vedere nelle due fotografie.
Per quelle al Passito: usare i 5 chicchi di uvetta passa MA deve essere tassativamente
sciacquata sotto acqua cada corrente (se sapeste come la conservano…) e asciugata.
Per quelle al Limoncello: usare i riccioli (fatti con l’apposito attrezzino) della buccia di un
limone biologico comunque sciacquato.
cucinaamoremio 459
artigianali, sicuramente meno “ottime” ma più cremose. Comunque assaggiate prima di
mettere la mousse nelle coppette, se fosse ancora poco liscia passatela in un passino.
Crema di zabaione e fragolehttp://www.cucinaamoremio.com/2012/05/crema-di-
zabaione-e-fragole.htmlE' uno zabaione alleggerito, con fragole fresche che possono
essere lamponi, ribes o … quello che volete (ma secondo me le fragole sono perfette).
Mettere le uova e lo zucchero in una ciotola e montare bene. Aggiungere pian piano la
farina; contemporaneamente in un pentolino capiente mettere sul fuoco il marsala
facendolo bollire per un paio di minuti. Unire l’acqua e portate a bollore.
Togliere dal fuoco, aggiungere il composto uovo/zucchero e mischiare con una frusta;
appena bolle tirare via dal fuoco e continuare a girare.
Unire la ricotta, frullare il tutto con il frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema
omogenea (se quest’ultimo passaggio l’avesse resa troppo liquida, rimettetela ancora sul
fuoco per farla addensare meglio). Mettere in delle coppette lasciando un paio di
centimetri dal bordo.
Dopo aver tagliato le fragole a dadini piccoli-piccoli, metteteci il cucchiaio di zucchero,
girate e lasciate macerare per 5 minuti.
Ora mettete sopra alla crema un centimetro scarso di ragù di fragole (se ci fosse troppo
succo scolatelo proma di metterlo) e far riposare le coppette in frigorifero per circa 1 ora.
Tenetele a temperatura ambiente per mezz’ora prima di servirle.
Per decorare:
foglie di manta
zucchero a velo
460 cucinaamoremio
Capovolgere e guarnire con le foglie di menta e lo zucchero a velo.
*Se la ricotta scelta non è quella confezionata del banco frigo dei supermercati bisogna
usare 200 di ricotta - passata al setaccio 2 volte - e 50g di panna - non quella da cucina.
**Seguite le indicazioni sulla confezione e comunque andate a vedere QUIquesto
interessante post sull'agar agar.
Per me l’avocado è un frutto e come tale si mangia con lo zucchero e questa è la ricetta
che riassume il mio pensiero.
Vi assicuro che vale la pena di provarla… eppoi quante calorie avrà mai un frutto?
Fa bene.
Si deve mangiare!
Sacrifichiamoci ordunque!
1 avocado
340g di yogurt greco “total 0%” (o yogurt bianco normale)
4 cucchiai di zucchero
50cc (+o-) di latte scremato (o 25g latte intero + 25g acqua)
buccia di limone non trattato grattata
acqua di fiori d’arancio (facoltativa)
scagliette di cioccolato
Tagliare a dadini l’avocado, unire tutti gli ingredienti tranne 10cc di latte/acqua e le
scagliette di ciccolato e amalgamare con un frullatore ad immersione (la densità si vede
già frullando quindi se fosse troppo “dura” aggiungere un poco di latte/acqua).
Mettere in bicchierini o tazzine, decorare con le scagliette di cioccolata, mettere in
frigorifero per ¼ d’ora e servire.
½ lt di latte scremato
½ lt di acqua
250gr di riso
250 g di ricotta*è la stessa nota di QUI
80 g di zucchero di canna chiaro/bianco
sale grosso q.b.
1 bacca di vaniglia
2 stecche di cannella
100 g di cioccolato fondente (facoltativo)
Preparazione:
Versate il latte e l’acqua in una casseruola quando bolle unire prima il sale grosso e poi
unire il riso NON riscicquato, le due stecche di cannella, la bacca di vaniglia (dopo averla
divisa a metà dal lato lungo e raschiati i suoi semini), lo zucchero.
A fuoco medio, continuando ogni tanto a mescolare portarlo a cottura e superarla di un
paio di minuti, spegnere il fuoco, togliere la bacca di vaniglia e le stecche di cannella,
(metterle in un colino e sciacquarle abbondantemente sotto il rubinetto dell’acqua calda e
cucinaamoremio 461
metterle ad asciugare su di un pezzo di carta da cucina, una volta più o meno asciutti
metterli in una teglietta in forno a 100° per 1 ora) ed attendere 3 minuti circa prima di
mettere il coperchio. Messo il coperchio lasciare gonfiare il riso per 45 minuti.
Ora aggiungere la ricotta e con un frullatore ad immersione frullare il tutto in modo che ne
risulti un composto molto liscio (se fosse necessario aggiungere dell’acqua o del latte).
Mettere in bicchierini o coppette e coprire con il cioccolato fuso. Sbriciolare un poco di
cannella fatta asciugare in forno, metterla sul cioccolato e mettere in frigorifero. Lasciare
almeno ½ ora a raffreddare e lasciare fuori dal frigorifero 20 minuti prima di servire. (La
bacca di vaniglia usata può essere frullata con un cucchiaio di zucchero e usata per
profumare una torta – riciclata, quindi meno profumata ma sicuramente meglio della
“vanillina”).
E' supervelocissima:
500 g di ricotta*
200 g di cioccolato fondente o extra-fondente
100 g di zucchero
60 g di cacao
35 g di marshmallows
½ bicchiere di latte
Mettete la cioccolata a pezzetti insieme al latte nel bicchiere del frullatore ad immersione
e scioglietela nel forno a microonde.
Tirate fuori dal microonde e mettete tutti gli altri ingredienti nell’ordine, sopra al
462 cucinaamoremio
cioccolato/latte: i marshmallow, il cacao, lo zucchero e la ricotta.
Ripassate nel microonde per circa un minuto.
E’ molto importante l’ordine degli ingredienti: i marshmallows non devono venire a
contatto con le lame del frullatore ad immersione perché una volta caldi diventano
appiccicosissimi.
Frullare bene per almeno due minuti (aggiungere altro latte se necessario); mettere in
delle coppette lasciar raffreddare e mettere in frigo per almeno ½ ora.
1 lt di latte scremato
50 gr di burro
100 gr di farina*
80 gr di zucchero
cucinaamoremio 463
immersione, fate andare ancora un attimo e spegnere.
Volendo ottenere una crema un po' più densa è sufficiente aumentare la quantità di farina
(senza esagerare); volendola, invece, più fluida, va aumentata la quantità di latte.
* La farina può essere sostituita con uguale quantità di amido di mais (per intolleranze o
semplici avversioni vs glutine).
250g+250g di ricotta*
100g di zucchero di canna**
2 bianchi d’uovo
400g di banane
50g+50g d’acqua
succo di limone
1 cucchiaio di farina di semi di carrube***
*Stessa nota di sempre: la ricotta NON deve essere quella della mucca o della pecora
che conoscete personalmente, DEVE essere quella confezionata in vasetti di plastica da
250 grammi (ne esiste anche una biologica, buonissima, niente cestini, niente confezioni
strane anche questa nella sua bella confezione sigillata in plastica.
La più buona è comunque la “Locatelli” e nonostante non abbia un ritorno economico, io
per i miei dolci voglio solo e sempre quella.
Perché?
Non bisogna setacciarla, ha meno calorie di tutte le altre, costa di meno e soprattutto non
sa di ricotta ma di panna.
Ottimi motivi.
**Se lo volete più dolce e non avete problemi di linea mettetene 150g.
Procedimento:
Sciogliete il cucchiaio di farina di carrube in 50cc di acqua calda a 50 gradi.
Frullare le banane, unire poi le due ricotte e la farina di carrube sciolta nell’acqua.
In un pentolino su fuoco medio mettete gli altri 50cc d’acqua con lo tutto lo zucchero.
In una ciotola mettete i bianchi d’uovo a temperatura ambiente, il succo di limone e
cominciate a montarli. Versate a filo lo sciroppo acqua/zucchero bollente e continuate a
montare finché il volume del composto non è quasi raddoppiato ma ancora tipo la
schiuma da barba.
Ora mescolando dal basso verso l’alto unite il composto molto delicatamente e con cura
(se il bianco d’uovo ha lasciato dei piccoli grumi passate questo composto in un grande
passino.
464 cucinaamoremio
Mettere ora questo composto nella gelatiera seguendo istruzioni e tempi.
Oppure, se non avete la gelatiera, mettete il contenitore in freezer e mescolate ogni 15
minuti finché non è pronto.
250g+250g di ricotta*
100g di zucchero di canna**
2 bianchi d’uovo
100g di pistacchi
50g+50g d’acqua
succo di limone
1 cucchiaio di farina di semi di carrube***
Ci sono 7 ingredienti e 3 note… è facilissimo ma bisogna organizzarsi.
* Stessa nota di sempre: lo so, non è “naturale”, ma la ricotta NON deve essere quella
della mucca o della pecora che conoscete personalmente, DEVE essere quella
confezionata in vasetti di plastica da 250 grammi (ne esiste anche una biologica,
buonissima, niente cestini, niente confezioni strane anche questa nella sua bella
confezione sigillata in plastica.
La più buona è comunque la “Locatelli” e nonostante non abbia un ritorno economico, io
per i miei dolci voglio solo e sempre quella.
Perché?
Non bisogna setacciarla, ha meno calorie di tutte le altre, costa di meno e soprattutto non
sa di ricotta ma di panna.
Ottimi motivi.
Ora il procedimento:
con un robot o il normale frullatore frullare i pistacchi con circa metà dello zucchero.
Con il frullatore ad immersione frullare le due ricotte, la polvere di pistacchio e zucchero e
il cucchiaio di farina di carrube sciolto in acqua calda a 50 gradi.
cucinaamoremio 465
In un pentolino su fuoco medio sciogliete 50cc d’acqua con lo zucchero rimanente. In una
ciotola mettete i bianchi d’uovo a temperatura ambiente, il succo di limone e cominciate a
montarli. Versate a filo lo sciroppo acqua/zucchero bollente e continuate a montare
finché il volume del composto non è quasi raddoppiato ma ancora tipo la schiuma da
barba.
Ora mescolando dal basso verso l’alto unite il composto molto delicatamente e con cura
(se il bianco d’uovo ha lasciato dei piccoli grumi passata questo composto in un grande
passino. Con la gelatiera: mettere ora questo composto nella gelatiera seguendo
istruzioni e tempi.
Senza gelatiera: mettete il contenitore in freezer e mescolate ogni 15 minuti finché il
gelato non è pronto.
Sharbet di pescahttp://www.cucinaamoremio.com/2011/09/sharbet-di-pesca.html
Montare a neve morbida gli albumi con il pizzico di sale. Unire il latte o lo yogurt
mescolando dal basso verso l’alto con una frusta. Sciogliere lo zucchero nell’acqua e
mettere in un pentolino sul fuoco basso fino a che non bolle – deve essere trasparente
non ambrato e versarlo a filo sul composto montato sempre mescolando dal basso verso
l’alto.
In un frullatore/robot o con il frullatore ad immersione frullare le pesche – se sono
biologiche con tutta la buccia altrimenti sbucciate.
Una volta frullate unire al composto precedente sempre con delicatezza (…dal basso
verso l’alto).
Poi (preso pari pari da QUI):
“Se avete una gelatiera ad accumulo (contenitore che si raffredda prima nel freezer)
metteteci il composto seguendo le istruzioni.
Se avete una gelatiera con il motore (beati voi): metteteci il composto e seguite le
istruzioni.
Altrimenti, se non avete né l’una né l’altra ma solo il freezer, mettete tutto in un
contenitore coperto e mettete nel freezer 3 ore prima. Dopo 1 ora e poi ogni mezzora
prendete il contenitore dal freezer e mescolate il composto (se serve grattate).
Se non sono troppo rimbambita dovrebbero essere in totale 4 volte.
Comunque mettete il sorbetto ottenuto in una coppetta/bicchiere con sopra una foglia di
menta e servitelo subito”. Mi sono accorta che forse (inconsciamente) ho copiato l'idea
da Valentina (http://fruttaezafferano.blogspot.com/2011/07/qualcosa-di-
semplice.html?showComment=1315432591964#c4884705403560946158)Scusa.Ma
grazie perché l'idea era ottima.
466 cucinaamoremio
Sorbetto di anguriahttp://www.cucinaamoremio.com/2011/09/sorbetto-di-anguria.html
500g anguria
150g zucchero
1 bianco d’uovo
2 cucchiai d’acqua
1 pizzico di sale
foglie di menta per decorare
Montare a neve morbida il bianco d’uovo con il pizzico di sale. Sciogliere lo zucchero
nell’acqua in un pentolino e metterlo sul fuoco fino a che non bolle; versarlo subito sulla
montata mescolando dal basso verso l’alto con una frusta..
In un frullatore/robot o con il frullatore ad immersione frullare la polpa dell’anguria dopo
avere con tanta pazienza tolto tutti i semi. Una volta frullata unire al composto
precedente sempre con delicatezza, dal basso verso l’alto.
Se avete una gelatiera ad accumulo (contenitore che si raffredda prima nel freezer)
metteteci il composto seguendo le istruzioni.
Se avete una gelatiera con il motore (beati voi): metteteci il composto e seguite le
istruzioni.
Altrimenti, se non avete né l’una né l’altra ma solo il freezer, mettete tutto in un
contenitore coperto e mettete nel freezer 3 ore prima. Dopo 1 ora e poi ogni mezzora
prendete il contenitore dal freezer e mescolate il composto (se serve grattate).
Se non sono troppo rimbambita dovrebbero essere in totale 4 volte.
Comunque mettete il sorbetto ottenuto in una coppetta/bicchiere con sopra una foglia di
menta e servitelo subito. Con tutte queste ricette vorrei partecipare alla raccolta di
BperBiscotto
ChocoMellow
Wednesday, August 29, 2012
cucinaamoremio 467
Città, fine luglio, sera tardi, caldo allucinante, voglia di dolce. Non li ho fatti io ma mia
figlia. Io li ho solo mangiati. Quando siamo andate in Sardegna li ha rifatti con la sua
amica… Io li ho rimangiati. Penso proprio che se li rifarà ancora… Io li rimangerò ancora.
mashmellows
cioccolato fondente
2 cucchiai d’acqua
codette colorate
Sono veramente facilissimi, l’unica parte che può essere difficile è scigliere il cioccolato.
Si può fare in un pentolino o nel microonde, lei lo ha fatto in un pentolino: si mettono i 2
cucchiai d’acqua nel pentolino e si fanno dopodichè abbassare il fuoco al minimo e
mettere il cioccolato tritato bollire (il bagnomaria con i fuochi stabili di oggi è superfluo) e
girare finché non si scioglie e si amalgama l’acqua.
Dopodoiché velocemente intingere i mashmellows nel cioccolato fuso e poi passare nelle
codette messe in una ciotolina.
Far raffreddare per circa 1 ora nel frigorifero e prima di servire infilzare con uno
stecchino.
Tzatziki
Thursday, September 06, 2012
468 cucinaamoremio
Tzazuki… tzunami… sirtaki… tattini…
E’ stato chiamato in vari modi ma è stato apprezzato molto.
L’importante è quello.
A fine serata c’era un avanzino di quello e un pochino di humus (salsa mediorientale di
ceci) così il giorno dopo li abbiamo mischiati e fatto il “tatsumus”… buono!!!!
Comunque lo tzatziki è un antipasto greco: insieme alla Taramosalata – salsa di uova di
pesce - se la battono per bontà (io a 25 anni con la mia amica Robertina quando
andavamo in Grecia - molto spesso - ordinavamo “half Tzatzichi and half Taramosalata”
e poi mischiavamo… la Taramotzaziki).
...gli anni passano, il mare cambia, ma la mania di inventare, pastrocchiare e mangiare
resta.
2x170g yogurt greco “total” (se state attenti alle calorie usate il “total 0%”)
2 cetrioli grandi
½ o 1 spicchio d’aglio
1 pizzico di sale
Il fornetto della casa al mare non mi ha intimorito (è di quelli che costano circa 40 euro
ma in 5 agosti ha sfornato pane, pizza, torte... E' veramente "Un piccolo, grande forno")
comunque questa è una delle torte...
300g di farina 00
120g di zucchero
40g di burro
200g di cioccolato amaro
180g di yogurt magro
3 uova
cucinaamoremio 469
40g di pinoli
40g+40g di gocce di cioccolato*
40g di cacao
1 bustina di lievito per torte
1 pizzico di sale
* metà nere e metà bianche, tutte nere, tutte bianche, semplicemente cioccolato a
pezzetti piccolissimi… il risultato cambierà di pochissimo.
Procedimento:
montare le uova a temperatura ambiente con lo zucchero finché non diventa giallino e
triplica il suo volume.
Setacciare la farina, il cacao e il lievito, unire poi le gocce di cioccolate o i pezzetti, i pinoli
e il pizzico di sale.
In un pentolino fare a pezzi i 200g di cioccolato, mettere il burro e scioglierli a fuoco
bassissimo. Una volta sciolti spegnere il fuoco e unire lo yogurt mescolando in modo che
diventi omogeneo raffreddando il composto cioccolato/burro.
Una volta omogeneo e tiepido unire delicatamente mescolando dal basso verso l’alto al
composto uova/zucchero poi unirci anche farina/cacao sempre delicatamente.
Versare in una teglia unta con un poco d’olio o burro sciolto e cuocere per 40/45 minuti a
180° gradi.
Sfornare, far raffreddare per ½ ora, sformare e spolverare con zucchero a velo.
470 cucinaamoremio
calda e vista la mia scelta di non cimentarmi MAI in piatti famosi (perché data la mia
fissazione del “magroatuttiicosti”, “zuccherato sì, ma il minimo indispensabile”, “olio e
burro si usano con parsimonia”, “panna e mascarpone: vade retro satana… insomma:
non sarebbero mai uguali agli originali tanto meno più buoni)*, e visto anche – non da
sottovalutare - che mi ero fissata: ho fatto questo gelato. La prima volta non si è
solidificato e i pistacchi erano tritati troppo fini; la seconda volta – nella fotografia – era
buonissimo. * Insomma: la mia “cucina” è leggera ma molto spesso un bel po’ d’olio in
più fa la differenza – “Ugolini docet” e chi vuole capire capisce).Ingredienti per 8 persone:
500g di ricotta (vedi QUI al n. 25)
150g di pistacchi
130g di zucchero
2 albumi
succo di ½ limone (facoltativo)
50cc d’acqua
ciliegie candite
Procedimento:
con un batticarne frantumare i pistacchi non troppo fini e metterli sul fuoco in un padellino
“a secco” per un paio di minuti muovendoli in modo che si tostino uniformemente. Metterli
da parte e nello stesso padellino mettere l’acqua e metà dello zucchero girando finché
non si scioglie e bolle ottenendo uno sciroppo.
Nel frattempo avrete semimontato gli albumi con l’altra metà dello zucchero e il succo di
limone se lo usate.
Una volta ottenuto lo sciroppo acqua/zucchero bollente, versarne meno della metà a filo
sulla parete della ciotola dove state montando i bianchi – questo per pastorizzare le uova
ed evitare i relativi schizzi bollenti.
L’altra metà di sciroppo mettetela in un frullatore insieme alla ricotta e fatelo andare per
un paio di minuti.
Ora unire tutto tranne le ciliegie: ricotta/zucchero, albumi/zucchero e i pistacchi
mescolando con una spatola dal basso verso l’alto molto delicatamente in modo che non
si smonti la “neve”.
Mettere questo composto nella gelatiera e una volta pronto – la mia circa mezz’ora -
metterlo in stampini da crème caramel pressando bene e mettere in freezer per ¼ d’ora
dopodichè immergere lo stampino in acqua bollente per 5 secondi o anche meno,
sformare e guarnire con mezza ciliegina.
cucinaamoremio 471
Non è una vera ricetta.
E’ solo un’idea.
E’ un secondo velocissimo, semplicissimo, profumatissimo…
Insomma “issimo”.
3 uova
½ bicchiere di latte
1 cucchiaio di parmigiano
1 manciata di foglie di menta
1 pizzico di sale
pepe nero al mullinello
1/2 noce di burro
Sgusciare le uova e con il latte, il parmigiano, il sale e il pepe sbattere non troppo (si
deve giusto omèpere i filamenti delle uova e amalgamare il tutto).
Sciogliere in una padella il burro e spargerlo aiutandosi con un pennello.
Versare il compostoe inclinare ruotando la padella in modo che tutta la superficie sia
coperta.
Cuocere per 1 o 2 minuti e poi o e poi mettere la padella (che deve avere il manico
adatto) in fornoa sotto il grill per 1 minuto o girarla come al solito.
Udite, udite:
Monday, September 10, 2012
472 cucinaamoremio
Linguine di Marzamemi
Tuesday, September 11, 2012
Questa pasta si chiama così perché è fatta con ingredienti presi a Marzamemi in Sicilia
da Campisi.
http://www.specialitadelmediterraneo.com/
cucinaamoremio 473
http://www.conservesolosole.com/
Non scrivo il procedimento perché la pasta l’ho fatta a luglio e non mi ricordo come.
300g di farina
150g di zucchero di canna chiaro (tipo Demerara)
4 uova
50g di olio di semi/burro/margarina
100g di limoncello
buccia grattata di 2 limoni non trattati
100g si succo di limone o succo di frutta
1 bustina di lievito
Montare le 4 uova con lo zucchero fino a che il composto non diventa giallino e triplica il
suo volume (+ o – 10 minuti con le fruste elettriche o la planetaria o 20/30 minuti con una
frusta a mano).
Unire a questo composto il succo mescolando dal basso verso l’alto.
Dopodichè, dopo aver setacciato la farina con il lievito, unita la buccia dei 2 limoni
grattata, unire il tutto a pioggia al composto uovo/zucchero mescolando con delicatezza
dal basso verso l’alto.
Oliare con un pennello e mettere un pugno di pangrattato, roteando la teglia per farlo
aderire bene. Sbatterle ed eliminare l’eccesso.
Cuocere in forno già caldo a 180° per 40/45 minuti.
Lasciar raffreddare prima di sformare.
474 cucinaamoremio
Focaccia integrale
Friday, September 14, 2012
Pasta:
300g di farina Manitoba
300g di farina integrale
300g di acqua
12,5 di lievito di birra
15g di miele o malto o zucchero
10g di olio extravergine d’oliva
10g di sale
Emulsione:
50cc di olio extravergine d’oliva
100cc d’acqua
20g di sale
Condimento:
2 rametti di rosmarino
150g di olive verdi denocciolate
Per la pasta usare una macchina del pane,oppure un’impastatrice, oppure... impastate a
mano
Con la macchina del pane: mettere nel cestello gli ingredienti nel modo e ordine
seguente: l’acqua a circa 37° (tiepida), il lievito sbriciolato, lo zucchero o il dolcificante
scelto mischiate con un cucchiaino e lasciate agire per 5 minuti, unire ora le farine, l’olio
e il sale; far partire il programma “impasto” (circa 1h e 30’). Se avete il tempo lasciate
lievitare la pasta nella macchina per altri trenta minuti.
Con il robot: mettere nel bicchiere gli ingredienti nel modo e ordine seguente: l’acqua a
circa 37° (tiepida), il lievito sbriciolato, lo zucchero o il dolcificante scelto mischiate con un
cucchiaino e lasciate agire per 5 minuti, unire ora le farine, l’olio e il sale; accendere il
robot e farlo andare agitandolo, sollevandolo e inclinandolo in modo che pr enda tutti gli
ingredienti e si raccolga in una palla.
Far andare ancora per un minuto, estrarre, se non l’avesse fatto da sola raccogliere in
una palla, metterla in una ciotola molto grande, coperta da un coperchio e farla lievitare
per un paio d’ore mettendola in un posto non ventilato o soleggiato (tipo il forno spento).
cucinaamoremio 475
Con l’impastatrice: stesso procedimento precedente tranne che alla fine dell'impasto si
deve raccogliere la pasta in una palla, metterla in una ciotola molto grande, coperta da
un coperchio e farla lievitare per un paio d’ore mettendola in un posto non ventilato o
soleggiato (tipo il forno spento).
A mano: impastare tutti gli ingredienti dopo aver sbriciolato il lievito, sciolto nell’acqua a
circa 37° (tiepida) e lasciatolo agire per 5 minuti, e mettendo l’olio per ultimo.
Impastare per almeno un quarto d’ora, sbattere violentemente l’impasto sul piano di
lavoro. Lavorare per altri 5 minuti, formare una palla, metterla in una ciotola molto
grande, coperta da un coperchio e farla lievitare per un paio d’ore mettendola in un posto
non ventilato o soleggiato (tipo il forno spento).
Dopo di che (qualsiasi sia il procedimento usato fin qui) prendere la palla, sgonfiarla
perché avrà raddoppiato il suo volume, rimpastarla e spianarla (con le mani è meglio o
anche con un matterello) allo spessore di circa 1 cm in un rettangolo + o – 40x30cm e
mettere in una teglia usa e getta oliata (quelle più grandi che esistono: se non sbaglio
sono da 12 porzioni). Adattare l’impasto e con le dita “a rastrello” o con il manico di un
cucchiaio di legno fare dei buchi arrivando fino a toccare la teglia. Dopodichè rimettere a
lievitare coperta con un’atra teglia rivoltata per 20/30 minuti.
Nel frattempo preparare l’emulsione: in un barattolo tipo quelli della marmellata (o quello
stesso delle olive senza doverlo lavare) mettere l’olio, l’acqua e il sale chiuderlo bene e
agitarlo a mo’ di maracas per 1 minuto. Mettere da parte ancora chiuso.
Trascorsi i 20/30 minuti riprendere la teglia e su metà distribuire le olive spingendole
nella pasta. Riprendere il barattolo dell’emulsione, riagitarlo per qualche secondo e
versare il contenuto su tutta la superficie della pasta (non preoccupatevi se la quantità di
liquido vi sembra esagerata – deve esserci uno strato di circa 4mm d’emulsione sopra la
pasta).
Sfogliato il rosmarino – si prende il rametto in cima in cima e l’altra mano si fa scorrere
dalla cima verso il fondo: il rametto rimarrà nudo tranne il pennacchietto che si spezzerà
e si userà intero –distribuirlo uniformemente sull’altra metà della focaccia (anche se
galleggerà sull’emulsione l’importante è che sia distribuito.
Infornare a 200° per 45’ minuti o più (dipende dal forno).
-1
Saturday, September 15, 2012
Ci siamo.
476 cucinaamoremio
Domani c'è la gara di go-kart per l'Anffas: Cesare Bocci, con tanti altri amici attori e attrici,
fotografi, giornalisti, il Sindaco di Macerata e tanti altri correranno per la gara annuale di
kart che si terrà a Macerata.
Intervenite mumerosi perché "l'unione fa la forza"!
Qui all'Hotel Grassetti c'è già Cesare, Marco Basile (il Lupo) in tutta la sua bellezza e
simpatia, Antonio Catania, Gemignani, Pino Strabioli, il regista Belloni, Milena Miconi si è
fermata a mangiare a Colfiorito, anche Massimo Ghini è in arrivo... quest'anno ci sarà
anche Wilma De Angelis (quest'anno al posto di Lorella Cuccarini, che proprio non ce la
faceva a venire - sarà lei la madrina della rassegna), Luca Zingaretti (alias Montalbano)
proprio non è potuto venire (peccato perché è un affezionato e accanito pilota su cui
contavamo)...
Insomma, una bella folla già ora e sicuramente mentre scrivo ne sono arrivati altri.
Vi aspettiamo noi e tutti i bambini e ragazzi dell'Anffas.
cucinaamoremio 477
Kitchen.
Questo è solo ispirato a quello di Giulia perché avevo perso la ricetta.
Ora l'ho ritrovata!!!!
* per quanto riguarda le ciliegie: se fossero quelle nere per non macchiare il composto
dopo averle denocciolate e tagliate a metà spargetele in in vassoio in modo che non si
tocchino l’una con l’altra e metterle in freezer per almeno mezz’ora. Idem per le more o i
lamponi. Evitando la macerazione e aggiungendo agli albumi tutto lo zucchero.
Io l’ho fatto con i fichi neri ma può essere fatto con qualsiasi altro frutto.
Base:
200 gr di biscotti assortiti (o fette biscottate + 1 cucchiaio di zucchero)
40 gr di burro
40g di succo di frutta (o una tazzina di caffè)
478 cucinaamoremio
500 gr ricotta (o metà ricotta e meta fiocchi di latte o robiola)
60g di farina 0
3 uova fresche
estratto di vaniglia
100 gr di zucchero
Copertura:
200g di marmellata di fichi
2 cucchiai d’acqua
o
4 o 5 fichi freschi e 1 cucchiaio di zucchero
Tritate le fette con lo zucchero in un mixer, una volta il composto è diventato tipo sabbia
(NON tipo polvere), aggiungete il burro fuso e il succo o caffè, versate il composto, ora
sabbia bagnata, in una teglia apribile di circa 26 cm di diametro, formando un fondo
compatto premendo molto bene con le nocche delle dita. Mettete in frigorifero per almeno
un’ora.
In una ciotola unite la ricotta setacciata, o più praticamente passata al “minipimer”, con le
uova a temperatura ambiente montate in precedenza con lo zucchero, la vaniglia e la
farina setacciata. Amalgamate bene il tutto mischiando dal basso verso l’alto con cura e
versatelo sul fondo di fette biscottate messo in frigorifero.
Mettete in forno già caldo a 170° per circa 1 ora (verificate la cottura con la lama di un
coltello, una volta infilata nel centro del dolce deve uscire pulita).
Una volta sfornato, fatelo raffreddare completamente, sformatelo delicatamente
aiutandovi con la lama di un coltello passandola tutt’intorno (ideale sarebbe quella di un
coltello per bambini, in plastica, così non graffia la teglia), quindi ricoprite il dolce con la
marmellata sciolta con l’acqua e fatta bollire per un paio di minuti oppure i frutti e lo
zucchero facendoli bollire per 5 minuti.
Fate raffreddare, mettete sulla superficie e dopo averlo tenuto in frigorifero per almeno
un’ora servitelo.
da Identità Golose
Tuesday, September 25, 2012
cucinaamoremio 479
Premesso che a me lui sta veramente tanto antipatico!
Cracco
e i tartufi:
causa vinta.
Nessuno lo scrive
Enzo Ferrari amava ricordare che “gli italiani perdonano tutto eccetto il successo” e
chissà come si sarebbe espresso se avesse conosciuto i nostri tempi moderni. Cracco ha
tutto per essere detestato dai mediocri, è bello, ha idee originali e ha successo, e presto
ne avrà ancora di più, non solo per via del nuovo Trussardi alla Scala. Però chi fa
informazione, quale che sia il mezzo usato, dovrebbe essere in grado di elevarsi un
minimo sopra al livello delle comari e rispettare le notizie.
L’edizione numero 9 di Identità Milano, 10/12 febbraio 2013, avrà un tema importante:
Il Valore rivoluzionario del Rispetto. Che adesso manca.
480 cucinaamoremio
Fa caldo!
Non so nel resto dell’Italia ma qui a Roma è caldissimo.
Non è insopportabile come a luglio o ad agosto,
ma è veramente appiccicoso… e poi BASTA!
Questa insalata è molto da barca e mare ma vista la temperatura la pubblico.
Mettere a bagno i fagioli per 24 ore aggiungendo dopo 12 una tazza d’acqua in modo che
siano sempre coperti da 5cm. Scolateli e metteteli a bollire in acqua fredda. Quando sono
quasi cotti aggiungere una manciatina di sale e la cipolla tagliata in 4 spicchi.
Una volta raggiunta la cottura (devono essere al dente) scolare, sciacquare molto
velocemente con acqua fredda e lasciare a raffreddare.
Una volta freddi mettere in una ciotola con la feta fatta a dadini, una manciata di menta,
olio e una macinata di pepe nero.
cucinaamoremio 481
Questa mousse è stata ideata insieme a queste (Mousse al Limoncello e Mousse al
Passito) e a quest’altra (Mousse ai 2 cioccolati e lamponi) per un ristorante romano e…
non sono io a dirlo… l’idea è piaciuta moltissimo e ancora di più le mousse ai clienti.
Comunque qui nella fotografia sono due allestimenti diversi della stessa mousse: ha
scelto quella con la gelatina ma io ancora non lo sapevo e le ho fotografate entrambe.
Far bollire il liquore per un paio di minuti in modo che evapori l’alcool.
Nel microonde mettere in una ciotola il cioccolato spezzettato, le 2 ricotte, il liquore bollito
(250cc) e azionatelo al massimo della potenza per un minuto, girate, ripetete questa
operazione una o due altre volte.
Se non avete il microonde potete sciogliere il cioccolato in un pentolino sul fuoco basso.
Montare a neve MORBIDA i bianchi d’uovo con lo zucchero e il succo di limone. Unire
50cc (+o- una tazzina) di liquore bollente ai bianchi mentre si stanno montando (li
pastorizzeranno e aiutera a montarli).
Ora con un frullatore ad immersione frullate cioccolato/ricotta/liquore fino a che non
diventa tutto liscio.
Ora unite in 4/5 volte questo composto alle chiare mescolando delicatamente dal basso
verso l’alto e girando la ciotola in modo che non si smonti la “neve”.
Mettete in una brocca o qualcosa che abbia un beccuccio e riempite le coppette per 3/4.
Mettete in frigorifero per circa 4 ore.
In un pentolino mettete i 400g di marmellata e 100cc d’acqua e fate bollire girando per un
paio di minuti, spegnere e lasciar raffreddare.
Passate le 4 ore, cioè solidificata la mousse e raffreddata ormai la marmellata versarla
fino all’orlo e rimettere in frigorifero per un’atra ora.
Passata anche quest’altra ora riprendere le coppette e su ognuna mettere una scorza
d’arancia e servire.
482 cucinaamoremio
Biscotti al cioccolato e frutta
Sunday, September 30, 2012
E' un modo per nascondere la frutta in un contenitore MOLTO appetitoso!
Per decorare:
50g di cioccolato
codette al cioccolato
cucinaamoremio 483
attaccate.
484 cucinaamoremio
Mettere farina, zucchero, lievito e sale nel robot/impastatore e far andare così “a secco”
in modo che i 4 ingredienti si distribuiscano tra loro.
Ora aggiungere l’olio e far andare fino a che non si forma un composto tipo sabbia
(aiutare il robot a prendere tutti gli ingredienti agitandolo ed inclinandolo mentre è in
funzione). Raccogliere in una palla (se non si fosse già raccolto da solo), metterlo in una
scodella, schiacciarlo un poco, coprirlo con la pellicola e lasciarlo riposare per almeno 1
ora fuori dal frigorifero (il riposo è FONDAMENTALE).
Se il composto fosse troppo secco aggiungere un poco d’acqua.
Formare delle palline e metterle in una teglia con carta da forno, schiacciarle allo
spessore di circa 7 millimetri e imprimerle con un batticarne (quelli a martello zigrinati),
con il fondo liscio di un bicchiere, con qualcosa che imprima una forma sfiziosa… o con
un timbro da batik.
Infornare a 180° gradi per 25 minuti (il tempo dipende molto dal vostro forno però è
importante che i biscotti una volta estratti siano ancora morbidi; una volta freddi si
induriranno).
cucinaamoremio 485
Tutto cominciò quando vidi nel sito di Cobrizo una torta di cioccolato e pere - più
precisamente questa QUI: era intrigante, stimolante, senza questo e senza quello… una
torta adatta a me.
Così la volli provare – o meglio: cominciai la sfida. Nonché la ricetta originale non
andasse bene, solo che ho voluto cambiare un po’ qua e un po’ là, e quindi…
L’ho fatta 3 volte: una volta era un po’ troppo, un’altra volta un po’ meno finché alla terza
dissi dopo l’assaggio “… è perfetta!” (mia figlia che era nei paraggi in quel momento,
dopo aver sentito e soprattutto non sapendo che ci combattevo da tre giorni, mi ha
guardato con il disgusto come solo una figlia dodicenne è capace e mi ha detto:
“modesta!”.
Comunque fatto sta che ora la pubblico perché trovo che ne valga la pena: è velocissima
e penso proprio che la rifarò - tra un po’ di giorni però perché ora ne ho abbastanza di
pere e di cioccolato!
Ingredienti:
100g di farina 0
150g di farina integrale
60g di olio di mais
200g di cioccolato fondente
150g di sciroppo d'acero
100g di latte di soia
una bustina di cremortartaro* o lievito
2/3 pere ben mature e dolci
un pizzico di sale
cacao per decorare
486 cucinaamoremio
naturale. Può essere usato da solo, ma spesso è venduto miscelato a bicarbonato di
sodio, che lo attiva, in presenza di acqua.
E' amato anche dai vegetariani e vegani perchè il lievito chimico contiene invece spesso
uno stabilizzante che può provenire da bovini o da suini.
Inoltre ha il pregio, per gli intolleranti, di non contenere i microorganismi tipici ad esempio
del lievito di birra, che fanno fermentare gli zuccheri. (NOTA ORIGINALE DI ”COBRIZO”)
Per accompagnarla:
CREMA di ZUCCHERO di CANNA e CANNELLA
Ingredienti:
8 tuorli d'uovo
1/2 lt di latte
1/2 lt di acqua
70g di amido di mais
100g di zucchero di canna
250g di ricotta (vedere QUI al n°25)
vaniglia
½ buccia di limone biologico
2-3 stecche di cannella
Mettere i rossi, la vaniglia e lo zucchero in una ciotola e montare bene. Aggiungere pian
piano l'amido; contemporaneamente mettere sul fuoco il latte e l'acqua con la buccia di
limone e la cannella in stecche (non in polvere altrimenti scurisce troppo la crema).
Appena fuma un po’ aggiungere il composto ben amalgamato e mischiare ancora con la
frusta; appena bolle tirare via e continuare a girare.
Togliere le bucce e le stecche di cannella, unire la ricotta e frullare con il minipimer (se
questo passaggio la rendesse troppo liquida far rassodare ancora sul fuoco.
N.B. Se avete usato un pentolino con il fondo spesso, toglietela subito a fine cottura
altrimenti continua a cuocere e si rassoda troppo.
Rusticini
Tuesday, October 09, 2012
Se non avete voglia o tempo potete farli, come ho fatto io, con la pasta sfoglia comprata.
Ma sono più sani se fatti con la pasta di pane: è più leggera perché non ha tutto quel
burro... e se la fate "in casa" potete non metterne neanche un grammo di burro
cucinaamoremio 487
sostituendo il suo peso con metà olio e 1 uovo.
P.S. Anche una pasta brisé va benissimo - comprata o fatta ad hoc.
pasta sfoglia (rettangolare è meglio - vanno bene anche pasta brisé o da pane)
miniwurstel (oppure dei wurstel normali tagliati nei 2 sensi)
semi di papavero (o sesamo)
un uovo
Srotolare la pasta. Spianarla pochissimo con il matterello in modo che diventi più fina e
più grande (deve arrivare a 2 millimetri, non di meno - vi consiglio di lasciarla nella carta
da forno in cui la arrotolano usando proprio quello per la cottura).
Tagliare con una rotella tagliapizza a metà dal lato lungo e perpendicolarmente ogni 5
centimetri in modo da avere la pasta divisa in circa in 18 rettangolini 11x5cm circa.
Ora prendere un piccolo wurstel e posizionarlo sul lato corto, spingere per farlo aderire
alla pasta e farlo rotolare verso l'altro lato del rettangolino. Prendere il piccolo rustico e
posizionarlo nella teglia con la falda/giuntura sotto.
Ripetere per tutti gli altri posizionandoli distanziati a circa 1 centimetro (io ho usato
ancora la stessa carta da forno della pasta sfoglia. Odio i cosumi).
Messi tutti nella teglia dopo aver sbattuto l’uovo con un cucchiaio d’acqua, spennellateli
tutti e su ognuno mettete un pizzico di semi (se avete usato la pasta di pane dopo i semi
lasciate lievitare in un luogo riparato per mezz’ora).
Infornare a 200° gradi per 12 minuti circa… Teneteli d’occhio!
Questo cake l’ho inserito per partecipare al Contest di Valy “Se lui fosse un dolce
sarebbe”: è come vedo il mio compagno se fosse un dolce… sicuramente un Montblanc
è palesemente più appariscente ma anche pesantissimo e un bel cake di carote non mi
stanca mai e mi accompagna da quasi 20 anni senza essere minimamente pesante…
488 cucinaamoremio
Ingredienti per 8/10 persone:
300gr di carote
300gr di farina
250gr farina di nocciole*
3 uova
150gr di zucchero di canna
125g di yogurt bianco magro
125g di marmellata (io di pesche)
60 ml di olio di semi di mais
1 bustina di lievito per dolci
1 bacca di vaniglia
* o lo stesso peso di nocciole con la pellicina frullate con lo zucchero (il risparmio è
notevole e il sapore molto più buono)
Procedimento:
Montare le uova con lo zucchero (devono diventare spumose, chiare e triplicare il loro
volume). Aggiungete a cucchiaiate la farina setacciata con il lievito e mescolata a quella
di nocciole. Mettere le carote che avrete precedentemente grattugiate, i semini interni
della bacca di vaniglia e l’olio.
Oliate uno stampo da plumcake, versatevi il composto e lasciatelo cuocere in forno
preriscaldato a 180° per 55 minuti circa... fa fede la prova stecchino.
Fate raffreddare e servite.
Ottima per la colazione, o se servita porzionata con accanto una crema o una pallina di
gelato allo yogurt va bene anche per un dopocena.
Gnocchetti Montalbano
Sunday, October 14, 2012
cucinaamoremio 489
Perfetti per una giornata calda, per un giro in barca a vela, per pranzi informali.
Facilissimi, con pochi ingredienti e tutti freschi.
Io li ho fatti per una cena a luglio sul terrazzo, dove c’era (oltre al caldo, umido,
appiccicoso e le zanzare) un grande Maestro - di cui non posso fare il nome… ma
“grande” - e altri amici piacevolissimi…
Beh, al Maestro sono piaciuti - e lui oltre ad essere un genio in quello che fa è anche un
“fine buongustaio”.
Non metto la ricetta perché è un sugo quasi senza cottura, metto solo gli ingredienti.
In Italia si prferisce il Pan di Spagna ma il vero rotolo è fatto con la Pasta Biscotto o
Biscuit:
Si possono però usare anche la Pasta Génoise o Genovese e la Pasta Margherita.
Io ho usato la Génoise perché non amo molto il Pan di Spagna… ma sta a voi decidere,
l’importante è che sia sofficissima, non cotta troppo altrimenti si secca e non si riesce a
piegare perché si spezza tutta.
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La Génoise è leggerissima (bisogna considerare l’accoppiata con la Crema al Cioccolato
Leggera ma sempre Crema al Cioccolato è!), perfetta per questo uso e può essere
profumata con la scorza grattata di limone o arancio biologico, vaniglia naturale – NON
vanillina, un bicchierino di liquore, una tazzina di caffè ristretto o frutta secca macinata
finissima.
Questa ricetta partecipa al Contest della Rigoni di Asiago su ricette natalizie – ora in
realtà non è molto natalizia ma avendo un po’ di fantasia si adatta benissimo a molti usi
(marmellata di arance amare o frutti di bosco,
buccia d’arancio o mandarino,
noci, mandorle o nocciole,
datteri o fichi secchi…
BUON NATALE!)
Per la Crema:
Fondere in un pentolino capiente con il fondo spesso il cioccolato, unire l’acqua bollente
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per aiutarsi e sempre mantenendo la fiamma bassa
unire la Nocciolata e la ricotta mischiando a mano.
Una volta omogeneo spegnere il fuoco e una volta tiepido frullare con un Minipimer per
rendere questo composto perfettamente liscio.
Farcirci il rotolo.
* se vi sentite particolarmente volenterosi e salutisti... fatelo voi “di canna” (vediQUIal n.6)
3 kg di albicocche
4 limoni non trattati
3 mele (per la pectina)
1,5 kg di zucchero di canna (Demerara)
300 g di limoncello
3 cm di radice fresca di zenzero
2 manciate d foglie fresche di menta
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per 1/2 ora in una soluzione fatta di 1/3 acqua e 2/3 aceto (uno che costa poco),
risciacquatele con acqua caldissima, tagliatele in 2 e denocciolatele.
Metterle in una grossa pentola non d’alluminio, che sarà poi quella della cottura, insieme
alle mele grattate e lo zucchero e mischiate bene in modo che quest’ultimo tocchi tutta la
frutta.
Lasciare questo composto a macerare per 24 ore girandolo 4/5 volte.
Passato questo tempo prendere 1/3 del composto (50% liquido zuccherato 50% frutta) e
con un frullatore ad immersione frullarlo per renderlo omogeneo.
Ora riversate questo composto ottenuto nella pentola, unite anche la buccia grattata dei
limoni, il limoncello, lo zenzero grattato, mescolate bene e cuocete per circa 1 ora. Fate
la prova del piattino (come spiegato QUI al n.7) se la consistenza è buona unite le foglie
di menta, fate andare un altro minuto, girate, spegnete e invasate in vasi sterilizzati con
coperchi sterilizzati (come spiegato QUI al n.16), capovolgete e aspettate che siano
freddi per rivoltarli.
Una volta rivoltati potrete vedere se tutti i coperchi hanno il classico avvallamento che
indica l’avvenuto sottovuoto.
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sale fino
Mousse di salmone
Frullare la robiola con 100g di salmone fino ad ottenere un composto liscio, se serve
unire qualche goccia d’acqua.
Mettere questo composto in una coppetta e unire gli altri 50g di salmone fatto a pezzetti e
l’aneto (mi raccomando fresco, secco è un’altra storia), mischiate e assaggiate se il
salmone non fosse bastato a renderlo sapido regolate con il sale.
Mettete in un’atra coppetta e portate in tavola.
Limoncello
Friday, October 19, 2012
E’ una ricetta (ho ancora il foglietto originale) che mi ha dato Daniela F. la fisio-terapista
che mi “rimise in piedi” alla Clinica Santa Lucia dove ero ricoverata nel 2000 dopo l’ictus.
Ne ho fatta di strada da allora, sempre molto lentamente ma ne ho fatta: i medici mi
avevano dato 6 anni per migliorare, dopodichè dove ero arrivata, le cose che avevo
imparato, cioè ri-imparato, quella che era diventata la mia vita in quel momento sarebbe
stata la mia vita da quel momento in poi.
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Beh, miglioro ancora, sono passati 12 anni, non dovrei, ma io miglioro!
Tornando alla ricetta del Limoncello: è sempre quella, l’ho fatto tante volte, avrei potuto
usare molte altre ricette, ma io uso sempre questa e la riuserò anche quest’anno quando
i limoni saranno maturi.
Prendere con un pelapatate la scorza dei limoni senza arrivare fino al bianco (si chiama
"albedo" ed è molto amaro), dopodichè spremerne il succo e passarlo con un passino a
maglie finissime – si può usare una spatola in gomma o un leccapentole per schiacciare
quello che rimane nel passino.
Fate bollire l’acqua, spegnete il fuoco e metteteci la bacca di vaniglia tagliata a metà per
la lunghezza finché non si raffredda (circa 15 minuti).
Unite il tutto dopo averlo filtrato e mettete a macerare in un contenitore di vetro chiuso
per 15gg, ogni 2 giorni capovolgere un paio di volte il barattolo.
Passato questo tempo travasare in bottiglie, mettere in frigorifero e servire freddo.
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250g di farina integrale (o una miscela di farine l’importante è che almeno il 50% sia col
glutine)
150g zucchero di canna (chiaro a grana grossa, NON umido – tipo Demerara)
50g di burro
450g di ricotta (io uso quella confezionata perché ha un sapore più delicato)
4 uova
1 bustina di lievito per dolci
vaniglia (vera non vaniglina: è facoltativa, quindi se non avete quella buona non la usate)
Frosting di ricotta:
50g di ricotta
50g di zucchero a velo (fatto in casa va benissimo, si può fare anche con lo zucchero di
canna)
Montare le uova a temperatura ambiente con la metà dello zucchero e la vaniglia (se la
usate) finché il composto non raddoppia il volume e diventa giallo chiaro.
In un’altra ciotola mettere la ricotta (passata prima per renderla più liscia), il burro
ammorbidito, l’altra metà dello zucchero e con un frullatore ad immersione (minipimer)
rendere tutto liscio.
Unire i 2 composti nella ciotola più grande ed unire a pioggia la/le farina setacciate con il
lievito mischiando con delicatezza dal basso verso l’’ato per non smontare tutto.
Una volta omogeneo il composto riempire l’apposita teglia da muffin (si trova facilmente
in commercio) foderata con i pirottini di carta* e infornare nel forno già caldo a 180° per
circa 25 minuti (dipende molto dal forno e dalla grandezza dei cup cake.
Per il frosting:
unire ricotta e zucchero con un frullatore ad immersione finché il composto non è liscio.
Con una sacca da pasticcere munita di bocchetta a stella fare la decorazione che più vi
piace.
Nella foto il frosting è ancora lucido perché bagnato: non so dire se asciugandosi si
opacizza… sono finiti tutti (nota del 26 maggio: sì, si rapprende e si opacizza, ne sono
certa perché è la stessa glassa di QUI... non mi ricordavo di averla già pubblicata).
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P.S. Ho provato altre decorazioni tra cui questa rosa che trovo bellissima ma che non ho
scelto perché troppo “carica”.
200g di farina 0
150g di zucchero di canna chiaro (tipo Demerara)
200g di cioccolato
50g di burro 2 uova
100g di noci italiane (o del Brasile o Macadamia)
200g di ricotta
100cc (+ o -) d’acqua
un pizzico di sale
½ bustina di lievito
Glassa di ricotta:
50g di ricotta
50g di zucchero a velo
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Sciogliere nel microonde o a bagnomaria il cioccolato con il burro e mescolarli finché non
si ottiene un composto omogeneo.
Sbattere le uova con il pizzico di sale ed unire lo zucchero mescolandolo per distribuirlo
in maniera omogenea.
Frullate grossolanamente le noci e passatele per due minuti in un padellino “a secco”
(senza niente).
Setacciare le polveri: la farina, il cacao, il lievito schiacciando i grumi con un cucchiaio e
se rimangono nel colino le pellicole dei chicchi di grano riunitele pure dopo aver
setacciato.
Poi passate la ricotta in un colino o al Minipimer (frullatore ad immersione); se invece è di
quelle confezionate quasi sempre non ce ne è bisogno perché sono già liscissime.
Ora unite tutto, anche l’acqua e se il composto fosse ancora troppo duro (deve essere
come un frullato denso) unitene ancora.
Riempite un’apposita teglia da muffin o mini-muffin (quelle con i buchi) o i contenitori
monoporzione “usa e getta” in alluminio con gli appositi pirottini e poi con un cucchiaio
dosa-gelato a molla riempirli per meno di ¾.
Infornare per 15 minuti (per i mini) o 25 (per i cupcake normali) minuti a 180° gradi.
Ora preparate la glassa alla ricotta: mettete in una ciotola la ricotta e lo zucchero a velo,
frullate con un frullatore ad immersione finché il composto non risulta omogeneo. Una
volta freddi i cupcake copriteli con poca glassa (si rapprenderà dopo un paio d’ore ma si
possono mangiare anche subito).
Mousse di ciauscolo
Wednesday, October 24, 2012
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E' di una facilità estrema:
Mischiare con le mani fino a che non si ottiene un composto omogeneo e spalmare su
dei crostini o mettere in tavola in una coppetta con pane tostato, craker o grissini
accanto.
Fine.
“Con questa ricetta partecipo al contest L’Autunno in un Boccone ideato da About Food e
Cassandra.it - vendita di prodotti tipici di Alta Gastronomia”
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Sono focaccine che vanno molto in questo periodo nel web.
Sono QUESTE, poi QUESTE e QUESTE e anche QUESTE.e QUESTE.
Io le ho fatte piccoline e con il rosmarino ma voglio provare anche ad adattarle a
QUESTA ricetta… mhh, ho l’acquolina in bocca… vi farò sapere che viene fuori.
* Io ho usato la farina per il pane civraxiu (si legge “civfragiu”) che mi ha dato
quest’estate il signor Frau. Ma una qualsiasi va bene ugualmente.
Con la macchina del pane: mettere nel cestello gli ingredienti nell’ordine: acqua a
temperatura corporea (lasciatene solo da parte 50g che aggiungerete solo se l’impasto
fosse troppo secco), lievito sbriciolato, zucchero o il dolcificante scelto, farina e semola,
olio per penultimo e il sale per ultimo; far partire il programma “impasto” (circa 1h e 30’).
Con il robot: mettere nel bicchiere gli ingredienti nell’ordine: acqua a temperatura
corporea (lasciatene solo da parte 50g che aggiungerete solo se l’impasto fosse troppo
secco), lievito sbriciolato, zucchero o il dolcificante scelto, farina e semola, olio per
penultimo e il sale per ultimo; accendere il robot e far andare agitandolo, sollevandolo e
inclinandolo in modo che prenda tutti gli ingredienti e si raccolga in una palla.
Far andare ancora per un minuto, estrarre, lavorare a mano per un minuto, raccogliere di
nuovo in una palla e metterla in una ciotola molto grande, coperta da un coperchio e farla
lievitare per un paio d’ore.
Con l’impastatrice: stesso procedimento del robot tranne che non si deve muovere nulla.
A mano (impasto in ciotola): impastare tutti gli ingredienti in una ciotola molto grande: il
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lievito sbriciolato sciolto insieme al dolcificante nell’acqua a temperatura corporea
(lasciandone da parte 50g che userete solo se l’impasto risultasse troppo secco), farina e
semola, per penultimo l’olio e per ultimo il sale.
Impastare per circa 5 minuti nella ciotola poi passare su un piano (possibilmente legno o
marmo). Lavorare per 10 minuti, sbattere violentemente l’impasto sul piano di lavoro.
Formare una palla, metterla nella ciotola coperta da un coperchio e lasciarla lievitare per
un paio d’ore.
Fantasmini
Wednesday, October 31, 2012
1 albume
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaino di succo di limone
1 pezzetino di cioccolato fondente
Montare a neve molto morbida il bianco d'uovo portato a temperatura ambiente con lo
zucchero e il succo. Inizialmente far andare il bianco da solo.
Con un cucchisio fare dei piccoli mucchietti e se fossero venuti troppo simili deformateli
volutamente. Se serve fate cadere la teglia su un piano per appiattirli.
Far cuocere a 100° gradi per tre ore con la porta del forno semiaperta (usate un mestolo
o qualche altro attrezzo che non si bruci).
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Fate raffreddare, staccatele delicatamente e dopo aver sciolto il cioccolato in un
tegamino con uno satecchino imbevuto fate i due occhietti dove vi sembra più giusto...
Immediatamente da semplici meringhette piatte diverranno dei fantasmini!
Con questa ricetta vorrei partecipare a:
250g di farina 0
150g di zucchero di canna (Demerara)
250g ricotta
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3 uova
1 bustina di lievito
estratto o bacca di vaniglia
15/20 g di anice
Questa come la ricetta della Torta dianice ericotta sono ricette superstiti di quest’estate al
mare (non ci posso pensare che ora ho 2 maglioni addosso… e questo è solo l’inizio…
non so chi osava dire “Basta con questo caldo, voglio l’inverno! Beh, è arrivato e io lo
odio profondamente), comunque è una ricetta della blogger “Semi di Papavero” della
quale ho un PDF nel mio computer che sfrutto molto in mancanza di “rete” e dei miei
fidattissimi libri.
Copio la ricetta e il procedimento avendo fatto solo un paio di modifiche.
Ingredienti:
400 gr di farina 00
130 gr di zucchero
2 uova medie
1 bustina di lievito per dolci
100 gr di burro morbido (io 60 e 40 di acqua)
220 ml di latte
granella di zucchero (io zucchero semolato)
Procedimento:
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potete tranquillamente lavorare sul piano d lavoro o in una terrina ma nel mixer risulta più
veloce e omogeneo.
Nel mixer versare la farina e lo zucchero. Aggiungere poi il burro e le uova. Azionare il
mixer e versare a filo il latte. Per ultimo il lievito avendo l'accortezza di mescolarlo
perfettamente
all'impasto (io lievito e farina li setaccio sempre insieme perché così il lievito si
distribuisce).
Ungere di burro e passare con un velo di farina (io solo con olio perché lo stampo era
antiaderente) uno stampo da ciambella. Rovesciarvi il composto e guarnire la superficie
con la granella di zucchero (io con quello semolato).
Infornare e cuocere a 180° per 40 minuti.
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Per il ripieno:
5 mele
50g zucchero di canna*
20g di burro
200g succo d’arancia NON confezionato
100g uvetta
50g pinoli
buccia d’arancia o di limone
tanta cannella
Pasta: frullare insieme farina, fecola, lievito, zucchero e sale “a secco” (cioè senza
liquido) in modo che vadano via gli eventuali grumi e tutti gli ingredienti siano ben
distribuiti tra loro).
Unire ora l’uovo a temperatura ambiente (aperto in una ciotolina a parte in modo da
scongiurare il pericolo uovo marcio – a me una volta è successo con uova prese al
supermercato… bleahh… che schifo! - e la probabilità pezzetto di guscio rotto), il burro
freddo tagliato a dadini e la buccia grattata.
Far andare il robot agitandolo, inclinandolo, scuotendolo in modo che “prenda” tutti gli
ingredienti fino a che non forma delle briciole e si raccoglie in una palla. Se il composto
fosse troppo asciutto mettete un po’ dei 50cc di acqua che avrete tenuto in freezer per
circa un quarto d’ora.
Se l’impasto non si fosse raccolto in una palla fatelo voi, schiacciatelo in un disco,
copritelo con la pellicola e mettetelo in frigorifero per mezz’ora.
Ripieno: se le mele sono biologiche non le sbucciate altrimenti sbucciatele (nella buccia
ci sono molte vitamine), fatele a fettine, unite l’uvetta precedentemente messa a bagno
per 10 min., sciacquata benissimo e strizzata, il succo d’arancia, lo zucchero, la buccia
grattata, la cannella e mescolate tutto in una grande terrina e lasciate a macerare per ½
ora.
Passato questo tempo mettete in una padella il burro e fatelo imbiondire, versate il
composto di tutti gli ingredienti e far andare a fuoco vivace per circa ¼ d’ora (le mele
devono essere cotte ma sode – il tempo dipende dalla grandezza dei pezzi).
Ora, in una teglia (di vetro o coccio è meglio perché non bisogna sformarla) con un
pennello da cucina o con le mani distribuire dell’olio, dividere la pasta in due parti, una
più grande (base) e una più piccola (copertura).
Mettere la base nella teglia, mettere il ripieno e coprire con l’altro disco, sigillare bene i
bordo, fare 4 taglietti a croce al centro e infornare a 180° per circa 35 minuti.
Spolverare con zucchero a velo.
Servire tiepida.
N.B. E’ perfetta servita con una pallina di gelato di yogurt (QUI il mio) o di crema o di
zabaione. Oppure se fosse fredda con una crema calda.
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Questa ricetta è liberamente ispirata a quella di Claudia di
verdecardamomo.blogspot.com
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Ecco l'immagine collegata alla pagina di Morena:
Alcune le avevo già fatte (1 o 2 anni fa) ma ora le ho rifatte pensando alla leggerezza -
come ingredienti e come "matericità" - che per una mousse è TUTTO.
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Per 8/12 persone:
400g marron glacé in pezzi
6 bianchi d’uovo
250g+250g+250g di ricotta (QUI al 25)
25g di zucchero di canna (Demerara o uno chiaro a granelli grossi)
300cc di liquore all’arancio (Cointreau, GranMarnier, Arancello casalingo…)
qualche goccia di succo di limone
12g di lecitina di soia biologica
Mezz’ora prima di cominciare mettere a bagno in una ciotolina i granuli di lecitina in circa
50cc di acqua che girerete ogni tanto.
Far bollire per un paio di minuti il liquore scelto in modo che evapori l’alcool.
Mettere nel microonde (o a bagnomaria) le ricotte e 200g di marron glacé per 1 minuto
alla massima potenza, aggiungere a questo composto la lecitina sciolta nell’acqua con la
relativa acqua e 200cc di liquore bollito (lasciandone da parte 100 che servirà per gli
albumi) e con un frullatore ad immersione rendete tutto omogeneo (ci vorranno circa 2 o
3 minuti).
Montare a neve MORBIDA i bianchi d’uovo con lo zucchero e il succo di limone. Unire ai
bianchi mentre si stanno montando i 100cc di liquore rimasto - fatelo bollire di nuovo se
nel frattempo si fosse raffreddato.
Col calore i bianchi verranno pastorizzati e si monteranno più facilmente.
Ora unite gradualmente e delicatamente i due composti e i 200g di marron glacé rimasti
(frantumateli in piccoli pezzi usando le mani NON un coltello) mescolando dal basso
verso l’alto e girando la ciotola (io preferisco unire il “composto ricotta…” nella ciotola del
“composto albumi…”)
Mettere il composto spumoso ottenuto in una brocca o in qualcosa che abbia un
beccuccio e riempite le coppette.
Metete in frigorifero per circa 8 ore.
Dopo questo tempo si saranno solidificate e si potranno decorare con un pezzetto di
marron glacé frantumato messo da parte e un pezzetto di arancia candita.
Mousse di gianduia
Nel microonde mettere in una ciotola il cioccolato spezzettato, le 2 ricotte, 200cc di acqua
bollente e azionatelo al massimo della potenza per un minuto, girate, ripetete questa
operazione due altre volte.
Se non avete il microonde potete sciogliere tutto in un pentolino sul fuoco basso.
Montare a neve MORBIDA i bianchi d’uovo con lo zucchero e il succo di limone. Unire
1o0cc di acqua bollente ai bianchi mentre si stanno montando (li pastorizzeranno e si
monteranno neglio).
Ora con un frullatore ad immersione frullate il composto cioccolato/ricotta/acqua fino a
che non diventa tutto liscio.
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Ora unite in 4/5 volte questo composto alle chiare mescolando delicatamente dal basso
verso l’alto e girando la ciotola in modo che non si smonti la “neve”.
Mettete in una brocca o qualcosa che abbia un beccuccio e riempite le coppette.
Mettete in frigorifero per circa 4 ore e decorate con mezzo gianduiotto tagliato
longitudinalmente (come la fotografia).
Mousse di caffè
Mezz’ora prima di cominciare mettere a bagno in una ciotolina i granuli di lecitina in circa
50cc di acqua che girerete ogni tanto.
Far bollire per un paio di minuti il liquore in modo che evapori l’alcool e fate il caffè o con
la moka o con la macchina elettrica (l’importante è che sia molto ristretto)..
Sciogliete il caffè solufile, metà zucchero nei 200cc di caffè, unite in una ciotola con le
ricotte e mettete nel microonde per 30 secondi, dopodichè unite la lecitina sciolta
nell’acqua, 100cc di whisky e con un frullatore ad immersione rendeete tutto liscio e
omogeneo (ci vorranno circa 2 o 3 minuti).
Montare a neve MORBIDA i bianchi d’uovo con lo zucchero rimanente e il succo di
limone. Unire ai bianchi mentre si stanno montando i 100cc di liquore rimasto - fatelo
bollire di nuovo se nel frattempo si fosse raffreddato: col calore i bianchi verranno
pastorizzati e si monteranno più facilmente.
Ora unite gradualmente e delicatamente i due composti mescolando dal basso verso
l’alto e girando la ciotola (io preferisco unire il “composto ricotta…” nella ciotola del
“composto albumi…”)
Mettere il composto spumoso ottenuto in una brocca o in qualcosa che abbia un
beccuccio e riempite le coppette.
Metete in frigorifero per circa 8 ore.
Dopo questo tempo si saranno solidificate e si potranno decorare con un poco di polvere
di caffè… (decaffeinata altrimenti se lo mangiano di sera vi odieranno. Comunque questa
mousse è più apprezzata a pranzo).
Mousse di torroncino
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Mezz’ora prima di cominciare mettere a bagno in una ciotolina i granuli di lecitina in circa
50cc di acqua che girerete ogni tanto.
Far bollire per un paio di minuti il liquore in modo che evapori l’alcool.
In un robot/frullatore frantumare il torrone fatto a pezzettoni dopodichè - tenuta da parte
un paio di cucchiai di questa granella - metterlo nel microonde (o a bagnomaria) a
sciogliere (1+1 minuto alla potenza massima) mettere ora la lecitina sciolta nell’acqua
con la relativa acqua e 200cc di liquore bollito e con un frullatore ad immersione rendete
tutto omogeneo (ci vorranno circa 2 o 3 minuti).
Montare a neve MORBIDA i bianchi d’uovo con lo zucchero e il succo di limone. Unire ai
bianchi mentre si stanno montando i 100cc di liquore rimasto - fatelo bollire di nuovo se
nel frattempo si fosse raffreddato. Col calore i bianchi verranno pastorizzati e si
monteranno più facilmente.
Ora unite gradualmente e delicatamente i due composti mescolando dal basso verso
l’alto e girando la ciotola (io preferisco unire il “composto torrone…” nella ciotola del
“composto albumi…”)
Mettere il composto spumoso ottenuto in una brocca o in qualcosa che abbia un
beccuccio e riempite le coppette.
Metete in frigorifero per circa 8 ore.
Dopo questo tempo si saranno solidificate e si potranno decorare con il torrone
frantumato messo da parte.
P.S. Perdonatemi se ci sono imprecisioni ma come al solito "vado per 1" (cioè ho una
fretta pazzesca). Saluti comunque.
510 cucinaamoremio
cipolla
brodo o dado bio o dado homemade
sale
vino bianco
parmigiano
pepe nero al mulinello
Procedere come per tutti i risotti (se qualcuno non lo ha mai fatto inserirò il procedimento
dettagliato ma ora non posso perche come sempre devo scappare).
Procedimento.
Intanto la pentola: ho visto fare dei risotti buonissimi anche in padella quindi io dico solo
come mi ha insegnato mio padre – campione imbattuto di risotti:
pentola con i bordi alti (circa 15cm)… qui si può aprire un dibattito sul suo materiale:
antierente, aderente, acciaio, ferro, coccio, porcellana, rame… Devo dire che in tanti anni
la mia famiglia ha fatto risotti piupiupiupiucché degni senza badare al tipo di materiale – i
puristi dissentiranno ma è così.
Dunque dicevamo:
Poi sul fuoco più piccolo una pentolina più piccola con il brodo – altro dibattito: di carne o
di verdura? Vero o di dado? Se vero… Vegetale o di carne? E se di carne, di che tipo di
carne? Manzo? Pollo? Maiale? Con un pezzo di cartilagine?
Arghhh!
Basta.
Il buon senso comanda: quello che c’è si usa, quello che si usa sarà perfetto per il vostro
risotto:
se non c’è il brodo di carne si userà quello fatto con il dado biologico oppure quello con il
dado fatto in casa e se non ci fosse neanche questo…
Ma due spaghetti???
Voi siete pronti:
grembiule, cappello da cuoco – troppo pretenzioso, vi vedranno i vostri invitati, poi
qualcuno pensa “E questo? Che s’è messo in testa”. C’ha ragione.
Insomma mettetevi qualcosa in testa, la cucina lo richiede!
Cucchiaio di legno nella mano destra.
Bicchiere di vino bianco freddo nell’altra (se siete astemi è un bel problema).
E via.
Si comincia:
Tagliare a dadini la cipolla e metterla a soffriggere su fuoco medio in olio e burro (la
cipolla NON deve diventare marrone altrimenti tutto il risotto è compromesso. Se
succede vi conviene – siete solo all’inizio - fare tutto da capo in una pentola PULITA – le
tracce di cipolla bruciata sono tremende, si sentono e non sono un “buon sentire”.
Una volta bionda la cipolla unire il riso e farlo tostare a fuoco medio/alto (mi raccomando
muovetelo in continuazione… non fatelo attaccare) dopo un paio di minuti quando è ben
unto versate un bicchiere di vino bianco.
Dopodichè girato il riso ed evaporato il vino, versate un paio di mestoli di brodo caldo
girando ancora e farlo assorbire.
Altri due mestoli di brodo.
Girare-girare-girare.
Far assorbire.
Ora mettere metà del radicchio tagliato finemente e girare-girare-girare.
Ancora brodo.
cucinaamoremio 511
Girare-girare-girare.
Far assorbire.
Brodo.
Girare-girare-girare.
Far assorbire.
Ora dovrebbe essere molto “al dente”: unire l’altra metà del radicchio, girare-girare-
girare.
Unire ancora un paio di mestoli di brodo.
Girare-girare-girare.
Far assorbire.
Assaggiare.
Se la cottura è al dente spegnere.
Mettere la fontina che avrete fatto a dadini.
Girare.
Regolare di sale considerando che ci andrà ancora il parmigiano.
Macinata abbondante di pepe nero.
Girare.
Ora mettete una noce di burro al centro.
NON girare.
Spolverata abbondante di parmigiano.
NON girare.
Chiudete con un coperchio e lasciate lì per un minuto prima di portare in tavola.
Una volta a tavola togliete il coperchio, girate e servite.
guayaba
512 cucinaamoremio
banana (devono essere MOLTO mature)
mele (1 grande ogni kilo di frutta - per la "pectina")
zucchero di canna (300/400g ogni kilo di frutta... le banane sono dolcissime)
rum (50cc ogni kilo di frutta)
Sbuccio e taglio a pezzi tutti i fruttini, le banane e le mele solo se non sono biologiche (le
vitamine sono quasi tutte lì), unisco lo zucchero e mescolo in modo che lo zucchero vada
a toccare tutta la frutta, unisco anche il rum mescolando ancora e lascio macerare per
almeno 12 ore mescolando un paio di volte.
Trascorso questo tempo, mescolo di nuovo e faccio cuocere per circa un’ora (levo un la
schiuma che si crea e la conservo in frigorifero per altri usi).
Dopodichè con un frullatore ad immersione, frullo tutto in modo da avere un composto
liscio.
Faccio cuocere ancora fino a che non raggiungo la consistenza desiderata considerando
che raffreddandosi diventa più solida (infatti faccio la “prova piattino”: QUI o in alto: “Una
più del diavolo” n° 7): non cuocere ancora per più di mezz’ora!
Invaso la marmellata bollente - attenzione è peggio del “piombo fuso” - in barattoli
sterilizzati (sempre QUI o in alto:“Una più del diavolo” n° 16), chiudo con tappi integri
(guardare bene sotto la capsula – magari sembrano perfetti ma non lo sono – a volte vale
la pena comprarli tutti nuovi) sterilizzati anch’essi ben stretti e li capovolgo (il calore fa
creare il sottovuoto).
Una volta freddi o dopo 8 ore (circa la notte - io la marmellata la faccio sempre
dopocena) rigirateli e conservateli al fresco.
cucinaamoremio 513
- la crema catalana, tipica della Catalogna, viene cotta invece sul fornello in un pentolino
a fuoco lento e una volta cotta viene poi travasata nelle terrine.
C’è poi una differenza nel servire i due dolci:
- la crème brulé viene riscaldata in forno e la superficie viene cosparsa di zucchero di
canna che viene bruciato con un “cannello” (piccola fiamma ossidrica) da pasticceria o
con il grill del forno;
- la crema catalana viene invece servita fredda o al limite temperatura ambiente con la
crosticina calda di zucchero bruciato fatta tradizionalmente con l’apposito “ferro per
cremar” (un disco di ghisa con un lungo manico precedentemente arroventato sul fuoco)
o più praticamente come per la crème brulé con il cannello o con il grill.
Comunque dato che la mia è un misto di queste due e visto l’uso del latte condensato e
della buccia d’arancio... non è né l'una né l'altra e quindi posso tranquillamente chiamarla
in maniera atipica.
Comunque la certezza è la sua semplicità e bontà.
Ingredienti:
4 uova
397g (1 barattolo) di latte condensato zuccherato - possibilmente NON Nestlé
397g (il barattolo vuoto) di acqua
1 o 2 arance non trattate
zucchero di canna
Frullare il tutto e mettere il liquido nelle pirofiline in forno e cuocere a 150° per 35’ circa.
Finito questo tempo, non vi preoccupate se vi sembrano ancora molto liquide –
raffreddandosi si induriranno.
Appena tiepide mettetele in frigo e al momento di servirle spolveratele con lo zucchero di
canna che avrete mischiato alla buccia grattata dell’arancia/e.
Mettetele vicinissimo al grill già caldo al massimo per un paio di minuti tenendole
costantemente d’occhio.
Omini di panpepato
Wednesday, November 28, 2012
Del Natale 2010 (nella fotografia sono gli omini - appunto):
300g di farina 0
300g di farina semi-integrale
2 uova
60 g di burro
514 cucinaamoremio
100g di zucchero di canna
250 g di sciroppo d’acero
1 bustina di lievito
1 cucchiaino di cacao
3 cucchiaini di cannella
3 cucchiaini di spezie per panpepato (va bene anche la bustina di "la Saporita" che si
tova facilmente in tutte le Drogherie oppure fate voi un misto di coriandolo, zenzero, noce
moscata - o macis - chiodi di garofano)
Per la decorazione:
150 di zucchero a velo
1 albume
cucinaamoremio 515
Con questa ricetta partecipo a
516 cucinaamoremio
Per 12 persone:
1 kilo di patate
1 kilo di zucca
4 teste/dente di aglio
rosmarino fresco
vino bianco
40cc d'olio extravergine d'oliva + un po' per la teglia
pepe nero macinato al mulinello
sale q.b.
Fare a dadini di circa 3 cm le patate e netterle a bagno per un'ora circa muovendole ogni
tanto.
Fare a dadini anche la zucca.
Sciacciare forte i 4 spicchi d'aglio senza sbucciarli.
Unire in una teglia ben oliata patate, zucca, aglio, rosmarino, abbondante pepe nero e
mischiare.
In un barattolo unire il vino e l'olio chiudere ed agitare finché non si crea una specie
d'emulsione. Versarla sulle patate e mischiare (non vi preoccupate se vi sembrerà
esagerata, poi con la cottura viene assorbita).
Cuocere per circa 45' minuti a 200° gradi mischiando ogni tanto. Una volta tirate fuori dal
forno, salare, mischiare di nuvo e servire.
Rosa, rosae…
Tuesday, December 04, 2012
cucinaamoremio 517
Piucché la ricetta del dolce è importante il colore: rosa chiaro e rosa fucsia… ed è
SUCCO DI BARBABIETOLA.
Sono tanti anni che coloro i dolci così, è fantastico!
(mi sono avventurata anche nel profitterol rosa - non ho foto perché era di un po' di anni
fa - e nella mimosa rosa - QUI)
Ne serve veramente poco e il risultato è brillantissimo e non influisce sul gusto del dolce.
• Per un rosa diverso usate i lamponi
• Per il giallo usate lo zafferano o quello finto o la curcuma (detta anche zafferano
indiano)
• Per il verde gli spinaci o la menta fresca
• Per il viola le more
• Per il blu/viola i mirtilli
• Per il nero/grigio scuro il nero di seppia o le olive nere al forno o quelle dei barattoli
che non sanno dii niente*
• Per il rosso il concentrato di pomodoro*
• Per il rosso più brillante: curcuma + barbabietola
• Per il marrone usate il cacao o funghi secchi*.
* SOLO se la ricetta è salata.
Provate.
Io comunque inserisco la ricetta anche dei cupcake.
Cupcake paradiso.
150g di farina 00
75g di fecola di patate
4 uova
70g di burro
estratto di vaniglia
½ bustina di lievito
un pizzico di sale
* quel poco che c’è nella busta della barbabietola conservata oppure prendere un
pezzetto di barbabietola - sempre quella conservata perché tinge di più - e frullarla
518 cucinaamoremio
ottenendo una pappetta
Montare lo zucchero con il burro a temperatura ambiente con le fruste elettriche finché il
composto non diventa chiaro e soffice.
Unire le uova anch’esse a temperatura ambiente e montare. Unire ora la farina, la fecola
e il lievito setacciati insieme ed una volta omogeneo unire l’estratto di vaniglia.
Riempire l’apposita teglia dei muffin con dei pirottini (vedi QUI al n. 20) e con un dosa
gelati a molla (o semplicemente con un cucchiaio riempire ogni pirottino fino a 2/3.
Cuocere a 180° per 20/25 minuti (dipende da forno e dalla quantità di composto).
Far raffreddare e decorate con una tasca da pasticcere o con l’apposita siringa.
Per la decorazione:
mettete in una ciotola la ricotta, lo zucchero a velo e il succo, frullate con un frullatore ad
immersione finché il composto non risulta omogeneo (si rapprenderà dopo un paio d’ore
ma si possono mangiare anche subito).
cucinaamoremio 519
Per 6 persone:
3 albumi
250 di ricotta
200 di cioccolato gianduia (non la nutella)*
30 di farina
30 di amido di mais
30 di zucchero di canna
100g di marmellata d’arance
scorza di 1 arancio biologico
½ di bustina di lievito
50cc d’acqua
Setacciare le 2 farine e il lievito; con delle fruste elettriche iniziare a montare gli albumi e
dopo qualche giro appena sono diventate schiumose unire lo zucchero e montarli a neve,
cioè fino a quando sollevando le fruste l’albume rimane attaccato e inclinandole forma un
“becco d’aquila” .
In un’altra ciotola mettere il cioccolato spezzettato con le mani, la ricotta, la mamellata, la
scorza grattugiata e 50cc d’acqua: mettere nel microonde alla massima potenza 1 minuto
per 2 volte rigirando tra un ciclo e l’altro - oppure sciogliete tutto a bagnomaria; con un
minipimer mescolatelo fino ad avere una crema omogenea.
A questo punto unire il composto cioccolato/ricotta al composto delle polveri mescolando
dal basso verso l’alto.
Trasferire in una teglia de 23cm e cuocere a 170° gradi per circa 40 minuti (dipende dal
forno).
In forno sarà alta circa 4 cm ma appena tirata fuori si abbasserà.
E’ perfetta accompagnata con la “crema di yogurt” che inserirò la prossima volta.
520 cucinaamoremio
Intervallo
Friday, December 14, 2012
Sto lavorando ma niente "cucina" (si tratta del mio lavoro originale di grafica. Sto
realizzando delle proiezioni per uno spettacolo teatrale sulla lirica... insomma la cucina
non c'enta niente).
Biscottini Linzerini
Friday, January 11, 2013
cucinaamoremio 521
Dopo quasi un mese di assenza riprendo l'occupazione che più mi piace al mondo.
Ammetto che il lavoro che mi aveva allontanataè finito da un bel pò.
Ma sono successe delle cose che mi hanno tolto qualsiasi voglia.
Ora, oggi, alle ore 12.00 mi riprendo tutto - i miei esperimenti, il mio blog, la mia cucina, i
miei coltelli, i miei libri... ed ho intenzione di dedicarmici al 100%.
Basta!
E torno per portare (virtualmente) dei biscottini che mi hanno dato molta soddisfazione e
sono piaciuti molto (in realtà li ho pappati quasi tutti io... ma mi sono piaciuti tantissimo).
Derivano dalla mia Linzer Torte e li ho già fatti varie volte.
Questa volta ho applicato un paio di segretucci in più che naturalmente dirò.
Ingredienti:
200g farina
120g zucchero
50g burro morbidino
50g di latte
2 uova
100g mandorle tritate finemente
5g cacao in polvere
1 bacca di vaniglia
mezza bustina di lievito
1 pizzicone di cannella molto abbondante
1 pizzico di sale
acqua q.b.
200g di marmellata di mirtilli rossi o di lamponi
Impastare con un mixer o impastatore con il gancio a foglia tutti gli ingredienti per la
pasta (se serve aggiungere un poco di acqua) e fatela riposare per 30 minuti in
frigorifero.
Stendete la pasta con uno spessore di 2/3 centimetri:
Prendete un pezzetto di pellicola per alimenti e le apposite formine a fiorellino e a
fiorellino col buco (ogni volta che incidete la pasta stendeteci prima la pellicola - i bordi
verrano stondati come molti biscotti in commercio. La pellicola si può riutilizzare per tante
volte, comunque quando è "esausta" cambiatela.
Altra cosa elementare ma importante: uguale numero di biscottini "con foro" e "senza
522 cucinaamoremio
foro".
Ora infornate a 170° per 15-20 minuti.
Sfornate, fate raffreddare e con un cucchiaino mettere al centro di quelli "senza foro" un
mucchietto di marmellata, accoppiare con uno "con foro"... et voilà... uno è fatto... ora
dovete fare tutti gli altri...
Però sono tanto buoni!
Mi stavo dimenticando che con questa ricetta partecipo a
Strudelini
Monday, January 14, 2013
Per il ripieno:
400g di fichi secchi
30g di cacao + 100cc d’acqua o 100g di cioccolato fondente
1 cucchiaino di zucchero di canna
cucinaamoremio 523
buccia d’arancia biologica
Preparazione:
In una ciotola lavorate il burro a temperatura ambiente con lo zucchero (io ho usato il
robot per qualche minuto).
Quando è ben spumoso, aggiungete l’uovo sbattuto (dopo averci intinto un pennello
tenendolo da parte per dopo) e la ricotta e amalgamate il tutto:
Setacciate la farina col lievito e mescolatela con un cucchiaio alla farina di mandorle.
Unite al resto degli ingredienti e lavorate velocemente come per fare una frolla.
Avvolgete l’impasto ottenuto, schiacciato in un disco alto 4/5 cm, in un foglio di pellicola e
lasciate riposare in frigorifero per circa una mezz'ora.
Stendete poi l'impasto ad uno spessore di 2/3mm e ritagliate 4 o 5 rettangoli 30x10cm
(CIRCA! - Finché non finisce l’impasto).
Su questi rettangoli stendete uno strato di ripieno* aiutandovi con il dorso di un cucchiaio
e lasciando sul lato lungo 1 cm libero. Arrotolate ogni salsicciotto dopo aver passato il
pennello sporco d’uovo sul centimetro libero che faciliterà la chiusura del rotolino
siggillandolo.
Arrototolare ogni rettangolo verso il centimetro libero e mettere sotto la parte finale della
giuntura.
Posizionare i rotolini nella teglia foderata con carta forno.
Infornate a 180° per circa 15 minuti circa e tirati fuori dal forno lasciateli raffreddare, una
volta freddi tagliateli in fettine di un centimetro e mezzo con un coltello a lama liscia ben
affilato facendo un movimento avanti/indietro per non schiacciarli – sono molto delicati e
se sono belli sembrano ancora più buoni.
524 cucinaamoremio
200g di datteri snocciolati (freschi o secchi)
200g di noci
250g di farina integrale
150 di zucchero di canna (Dulcita o Muscovado)
3 uova
50g di burro
50g di ricotta
½ bustina di lievito
1 bacca di vaniglia
1 pizzico di sale
cucinaamoremio 525
Cupcake Paradiso (per Natale)
Wednesday, January 16, 2013
Sono sempre i Cupcake Paradiso (vedili anche QUI in rosa): volevano essere natalizi,
ma in realtà con un "vestitino" a tinte pastello potrebbero andare bene anche a
Primavera.
Comunque questa è una delle mie ultime creazioni di Natale e dato che il freddo polare
non mi aiuta a proiettarmi oltre verso l'estate (come solitamente faccio già dopo il primo
minuto dell'anno nuovo), ahime, li pubbblico.
Cupcake Paradiso
150g di farina 00
75g di fecola di patate
4 uova
70g di burro
estratto di vaniglia
½ bustina di lievito
un pizzico di sale
526 cucinaamoremio
50g di zucchero a velo
fiorellini di zucchero
zuccherini bianchi
Montare lo zucchero con il burro a temperatura ambiente con le fruste elettriche finché il
composto non diventa chiaro e soffice.
Unire le uova anch’esse a temperatura ambiente e montare. Unire ora la farina, la fecola
e il lievito setacciati insieme ed una volta omogeneo unire l’estratto di vaniglia.
Riempire l’apposita teglia dei muffin con dei pirottini (vedi QUI al n. 20) e con un dosa
gelati a molla (o semplicemente con un cucchiaio) riempire ogni pirottino fino a 2/3.
Cuocere a 180° per 20/25 minuti (dipende da forno e dalla quantità di composto).
Far raffreddare e decorate con una tasca da pasticcere o con un beccuccio grande a
stella.
Per la decorazione:
mettete in una ciotola la ricotta, lo zucchero a velo e il cioccolato sciolto, frullate con un
frullatore ad immersione finché il composto non risulta omogeneo (si rapprenderà dopo
un paio d’ore ma si possono mangiare anche subito).
Una volta spremuto il frosting ornare con qualche fiorellino e qualche zuccherino.
300g di farina 0
1 cucchiaino di zucchero
1 bustina di lievito per salati
50 di burro
15 foglie di basilico fresco
140 di grana
1 uovo
150g di latte scremato
1 pizzico di sale
Ripieno:
250g di ricotta
100g di grana
1 uovo
1 pizzico di sale
cucinaamoremio 527
Mettete nel robot la farina, il lievito il grana, lo zucchero, il sale e fate andare a "pulse" per
1 minuto. Ora unite anche il burro fatto a dadini, l'uovo leggermente sbattuto, il latte e fate
andare alla massima potenza finché l'impasto non si raccolie in una palla.
Mettete questo impasto in frigorifero per almeno mezz'ora.
Ora preparate il ripieno: mettete i 4 ingredienti nel robot e fate andare finché non si avrà
un impasto omogeneo.
Formare la torta salata con le fattezze desiderate ed infornare a 180° per 30/35 minuti.
Grissini&Taralluci al grana
Monday, January 21, 2013
...con un avanzo di pasta di QUESTA torta salata ho fatto questi:
300g di farina 0
1 cucchiaino di zucchero
1 bustina di lievito per salati
50 di burro
15 foglie di basilico fresco
140 di grana
1 uovo
150g di latte scremato
1 pizzico di sale
Mettete nel robot la farina, il lievito il grana, lo zucchero, il sale e fate andare a "pulse" per
528 cucinaamoremio
1 minuto. Ora unite anche il burro fatto a dadini, l'uovo leggermente sbattuto, il latte e fate
andare alla massima potenza finché l'impasto non si raccolie in una palla.
Mettete questo impasto in frigorifero per almeno mezz'ora.
Formare i grissini e i tarallucci ed infornare a 180° per 20/25 minuti.
Abbassare il forno a 150° e far tostare per mezz'ora, dopodiché spegnare il forno e
lasciarli raffreddare senza sfornarli.
Questa ricetta è stata fatta con:
"Morette" reload!
Wednesday, January 23, 2013
Non sono muffin.Non sono cupcake.Sono solo delle semplicissime tortine al cioccolato.
Buone, sincere, italiane e soprattutto anziane… anzi proprio vecchissime.La ricetta era
della bisnonna di una mia amica che l’ha fatta, rifatta, ririfatta eppoi la nonna della mia
amica l’ha fatta, rifatta, ririfatta eppoi la mamma l’ha fatta, rifatta, ririfatta eppoi lei l’ha
fatta, rifatta, ririfatta eppoi io l’ho fatta e la rifarò.
Ugualeuguale. Giuro!
150 g di farina (io integrale)
150 g di zucchero (io di canna)
75 g di cacao amaro
½ bicchiere di latte (io scremato)
½ bustina di lievito
1 uovo
1 pizzico di sale
acqua q.b.
cucinaamoremio 529
La Dott.sa Salgarelli de sito QB (QUI) ha calcolato l'aapporto nutrizionale di queste
leggerisime tortine:
• Kcal per porzione: 183
• Proteine: 5,56g (12.16%)
• Lipidi: 3.61g (17,76%)
• Carboidrati: 34.23g (70.09%)
Ad essere proprio virtuosi, si può abbassare leggermente la quota di zucchero (100g al
posto di 150g) e di cacao (60g al posto di 75g) per ottenere una tortina ancora più light:
• Kcal per porzione: 152
• Proteine: 5,18g (13.65%)
• Lipidi: 3.13g (18.55%)
• Carboidrati: 27.49g (67.81%)
Le istruzioni della ricetta originale dicevano di mischiare tutto ed infornare, io ormai vado
in automatico così:
Montare l’uovo a temperatura ambiente con lo zucchero e il pizzico di sale finché il
composto non raddoppia e diventa giallo paglierino.
A questo punto versare a pioggia mescolando delicatamente, da basso verso l’alto, la
farina, il cacao e il lievito setacciati precedentemente insieme. Per rendere il composto
più morbido, se serve, unire un poco d’acqua calda.
Mettere dei pirottini (al n° 20) nell’apposita teglia da muffin ed infornate a 180° per circa
25 minuti.
2 idee per San Valentino: ho visto in un negozio di attrezzature per la cucina delle teglie
per tortine a forma di cuore: potreste farne tanti e questa sarebbe la torta per San
Valentino.
Oppure un cuoricino solo (se vi piacciono poco i dolci) diviso a metà a zig zag (come si
disegna il cuore infranto), le due metà messe accostate in un piatto (le 2 metà che
finalmente si sono trovate e che si completano) su un letto di crema inglese o simili.
530 cucinaamoremio
Mousse au chocolat allégée (del 25/11/'11)
Thursday, January 24, 2013
E’ light, è eccezionale, è una mousse au chocolat a tutti gli
effetti ma con meno calorie (non ho fatto il conto ma
mancano burro o panna e tutti i tuorli d’uovo – ottima anche
per il colesterolo).
Con lo zucchero e due cucchiai d’acqua fare uno sciroppo che andrà unito bollente
insieme al caffè ai bianchi montati a neve. Mescolando con delicatezza dal basso verso
l’alto, girando la ciotola.
Unire poi la ricotta precedentemente passata al Minipimer per renderla liscia. Unire così
anche il cioccolato sciolto a bagnomaria o nel microonde (attenzione a non bruciarlo) con
gli altri due cucchiai d’acqua.
Mescolare tutto questo composto ottenuto dal basso verso l’alto con tanta cura girando la
ciotola. Dividere in delle coppe, mettere in frigorifero per almeno due ore** e servire.
cucinaamoremio 531
E poi:
Pasta d'aglio
Monday, January 28, 2013
Non ho una passione esagerata per l'AGLIO, l'ho fatta solo perché avevo una quantità
spropositata di teste d'aglio e alla fine dovevo buttarle... Così invece è anche un regalo
carino da fare.
Riporto fedelmente la ricetta che ho usato (le mie pochissime modifiche sono riportate in
rosso):
532 cucinaamoremio
Ingredienti per circa8 5 vasi da 15 cl:
- circa 100 spicchi di Aglio di Voghiera Dop (aglius vulgaris et comunissimus etiamque
assortitus)
- 150 – 180 (100) ml di olio extra vergine di oliva
- un pizzico di sale
Preparazione:
Sbucciare gli spicchi di Aglio togliendo tutte le pellicine e tagliarli a metà dal lato lungo
per togliere l'eventuale germoglio verde.
Mettere l’Aglio in una pentola coperto con abbondante acqua fredda, portare ad
ebollizione e far bollire per 1 (3) minuti.
Scolare e ripetere nuovamente l’operazione con acqua fredda.
Scolare e mettere gli spicchi in pentola con l’olio.
Portare a bollore leggero e continuare per 15 minuti mescolando spesso.
Trascorsi i 15 minuti frullare tutto bene, aggiungere il sale mescolando e lasciare
raffreddare.
Una volta fredda mettere la crema in vasetti di vetro sterilizzati e mettere sottovuoto.
Extra:
I vasi da 15 cl sono quelli della misura più piccola tipo Quattro Stagioni.
Per sterilizzare i vasi io li metto bagnati per 15 minuti a potenza massima in microonde,
le capsule invece le sterilizzo anche se nuove facendole bollire per un paio di minuti.
La messa sottovuoto la ottengo inserendo i vasi chiusi in un pentolone coperti con molta
acqua fredda e faccio bollire per 30 minuti. Poi senza muoverli li faccio raffreddare e
controllo che nel frattempo il coperchio non faccia il click che segnala la presenza di aria.
http://www.cookingstefy.it/2011/11/crema-di-aglio-di-voghiera-dop/crema_aglio/
cucinaamoremio 533
4 limoni non trattati
100g di zucchero di canna chiaro
2 uova
1 cucchiaio raso di maizena
vaniglia
Cupcake maker
Thursday, January 31, 2013
Il mio modello è della Clatronic ma ce ne sono altri di altre marche - anche un paio che
fanno la misura del muffin normale.
Funziona! Cioè ha un suo perché… non è che ci credessi molto, pensavo: “Tanto vale
accendere i forno o il fornetto (si ho anche quello e quando faccio qualche cena… non mi
basta neanche quello… vorrei il terzo forno, magari a legna, magari come quello delle
pizze… ma allora dovrei cambiare casa, o forse cambiare proprio città, o forse lasciare la
città e andare a vivere in campagna, nella natura… arghhhh! Ma io odio la natura… cioè:
io odio gli insetti e la natura=insettii: mi fanno senso anche le farfalle – scarafaggi vestiti a
festa… e le coccinelle - bacarozzi nani vestiti di rosso a pallini neri. Dove eravamo? Ah,
si).
534 cucinaamoremio
Invece, con enorme risparmio di energia (non mi importa nulla ma cerco di convincere
Pedro Bò che quando tornerà a casa troverà un altro elettrodomestico – piccolissimo e
utilissimo… naturalmente! – e si chiederà Ma che è ‘sto coso? A che serve? Ma a fare i
MINIMUFFIN! Risponderò io cercando di convincerlo di quanto dietro un semplice Muffin
ci sia: il rapporto sociologico tra U.S.A. e Italia, tra Nuovo Mondo e Mondo Classico, tra
un libro ed internet, tra Halloween ed il Carnevale… BASTA! Sono andata di nuovo “fuori
tema”)
Con estrema facilità e con un minore spreco di ingredienti (è inutile fare 40 dolcetti, Basta
fare un nonnulla di impasto e cuocerlo nel fantastico “Cupcake Maker”) è MOLTO utile.
Eh?!
Sono stata brava?
Vi ho convinto?
Miss Mini CupCake Maker
cucinaamoremio 535
Per una teglia da 28cm - 10 persone:
Base:
250g di biscotti assortiti (o fette biscottate + 1 cucchiaio di zucchero)
80g di pistacchi (io nocciole x’ non li avevo)
40g di burro
40g di succo di frutta (o latte)
Copertura:
300g di lemoncurd (io sempre il mio)
2 cucchiai d’acqua
4g di agar agar
T ritate i biscotti o le fette con lo zucchero in un mixer, unire i pistacchi già tritati
grossolanamente, il burro fuso e il liquido scelto. Dare qualche colpetto di accensione per
avere un composto tipo sabbia bagnata (NON fina!).
Versate ora il composto in una teglia apribile di circa 28 cm di diametro, formando un
fondo compatto premendo molto bene con le nocche delle dita.
Mettete in frigorifero per almeno un’ora.
Ora in una ciotola mettete la ricotta, i fiocchi, la robiola, le uova, lo zucchero, la farina e il
lemoncurd e con un frullatore ad immersione (minipimer) mischiate bene tutto rendendo il
composto omogeneo e versatelo nella teglia che avevate messo in frigorifero sul fondo
indurito.
Mettete in forno già caldo a 160° per 75' minuti (verificate la cottura con la lama di un
coltello, una volta infilata nel centro del dolce deve uscire pulita).
Una volta sfornato,
fatelo raffreddare completamente.
Intanto avrete messo in un pentolino il curd, l'acqua e li avrete fatti bollire per 2 minuti
536 cucinaamoremio
rendendoli omogenei. Unire ora l'agar agar mischiate con il minipimer e far bollire per un
altro minuto.
Versare questo composto sul dolce e far rapprendere in frigorifero appena è tiepido.
Dopo un'ora riprendere la teglia dal frigorifero, passare una lama (possibilmente di
plastica o silicone) per staccare il bordo e solo dopo questa operazione aprire la cerniera.
Togliere l'anello e sformare facendolo scivolare delicatamente su un piatto di portata.
Castagnaccio Pugliese
Saturday, February 02, 2013
Direttamente da QUI, ho fatto solo delle minime modifiche e riporto il testo originale di
Giulia e la ringrazio della ricetta perché è veramente facile e ottima (ah, secondo me il
giorno dopo é ancora meglio).
125 gr farina 00
125 gr farina di castagne
150 gr zucchero (io di canna - Demerara)
50 ml olio oliva (io il MIO)
25 gr cacao amaro
2 uova
300 ml latte (io di soia)
1 bustina lievito
aroma vaniglia (io vaniglia vera)
buccia di limone (io no)
Mescolare le uova e lo zucchero con una frusta, a mano, ma esprimetevi come meglio
preferite ;)
Aggiungere l'olio, le farine, il cacao e il lievito setacciati insieme e alternare col latte.
Versare in una teglia possibilmente quadrata o rettangolare e infornare a 180° per la
solita mezz'ora. Io di solito mi tengo sui 160° perchè, col mio forno, è meglio così. Anche
voi, regolatevi di conseguenza.
Quando si sarà raffreddata, spolverare con abbondante zucchero a velo.
cucinaamoremio 537
Questa ricetta me l’ha data Ivana al Centro Sportivo di Polizia dove vado 3 volte a
settimana a fare (con molto piacere) da “cavia” a Giuseppe – se l’avessi incontrato una
decina di anni fa sicuramente mi sarei risparmiata molti “disagi”. Io non ho precisamente
la malattia per cui sta facendo la sperimentazione (sclerosi) coadiuvato da una neurologa
dell'Ospedale Sant'Andrea, ma molti dei sintomi coincidono e quindi “mi presto” per
vedere “se” (e non è un “se” ma un “non ci posso credere”) le sue idee hanno un
fondamento scientifico – non impone le mani, ne dice a Lazzaro alzati e cammina, ma
quando ho – con enorme difficoltà… chiaramente – riballato gli Earth, Wind & Fire… un
altro po’ mi mettevo a piangere… ma non l’ho fatto… c’avevo da fare… dovevo “ballare”.
(E a Capodanno?
Ore…? Non lo so ma tra il pranzo e la cena, eravamo in casa, eravamo tanti amici e
tanto per cambiare preparavamo da mangiare, dallo stereo altissima una canzone di
Jovannotti (Piove)…
Beh,
dopo 13 anni,
dopo la sedia a rotelle,
dopo tanti Taxi,
dopo la patente disabili,
dopo,
dopo,
dopo…
ho ballato di nuovo.
E a me venivano le lacrime.
E al mio compagno venivano le lacrime.
E mia figlia… Si vergognava perchè non ballavo "bene"... sempre carina).
Comunque torniamo a Ivana,
torniamo ai biscotti…
Buonissimi.
Secondo me possono essere la risposta italiana ai Cookies americani.
Anzi, forse sono anche più buoni!
200g di farina
538 cucinaamoremio
180g di zucchero
1 uovo
125g di burro (io 75g burro + 50g latte)
150g di torrone bianco duro alle mandorle
150g di mandorle
½ bustina (8g) di lievito chimico
un pizzico di sale
Mettere in una terrina capiente la farina, lo zucchero e il lievito e mescolare per distribuire
tra loro tutte le polveri e se ci fossero eventuali grumi romperli con le mani.
Unite il torrone frantumato in pezzi piccoli e le mandorle tritate anch'esse finemente.
Mischiare e unire l’uovo leggermente sbattuto con il pizzico di sale.
Mischiare un poco poi unire il burro sciolto a bagnomaria unito al latte freddo.
Mischiare fino ad avere un composto omogeneo che metterete a riposare raccolto in una
palla (senza stringere troppo) per almeno mezz’ora in frigorifero.
Riprendere poi l’impasto e fare delle palline grandi come una nocciola con il guscio –
sempre senza comprimere molto l’impasto altrimenti verranno biscotti meno e più duri – e
posizionarle ben distanziate tra loro perché con il calore si allargheranno molto.
Infornare a 180° gradi per 12/15’ minuti (dipende dal forno e dalla loro grandezza)
comunque quando i biscotti saranno appena dorati.
Sfornate e anche se vi sembrano morbidissimi – l’importante è che siano cotti sotto –
lasciateli raffreddare.
Sono pronti.
Buoni,
sani e…
italiani.
Sono circa gli stessi della volta scorsa ma con ingredienti diversi.
Dose per circa 80 biscotti:
200g di farina
100g + 80g di zucchero di canna chiaro (io Demerara)
cucinaamoremio 539
1 uovo
50g burro
75g latte o ricotta o yogurt (io ricotta)
250g 100g di albicoccche secche
160g di pistacchi
½ bustina (8g) di lievito chimico
un pizzico di sale
Mettere in una terrina capiente la farina, lo zucchero e il lievito e mescolare per distribuire
tra loro tutte le polveri (tranne gli 80g di zucchero che serviranno alla fine) e se ci fossero
eventuali grumi romperli con le mani.
Tritare con il coltello le albicocche a pezzi molto piccoli e tritare molto finemente (con un
cutter) i pistacchi – quasi una polvere. Unire alle polveri farina/zucchero/lievito, mischiare
e unire anche l’uovo leggermente sbattuto con il pizzico di sale.
Mischiare un poco e poi unire il burro sciolto a bagnomaria unito al latte o ricotta o yogurt.
Mischiare fino ad avere un composto omogeneo che metterete a riposare raccolto in una
palla (stringere delicatamente raccogliendolo – ne va della loro morbidezza) per almeno
mezz’ora in frigorifero.
Riprendere poi l’impasto e fare delle palline poco più piccole di una nocciola con il guscio
– sempre senza comprimere molto l’impasto altrimenti i biscotti saranno più duri e di
meno - passarle nello zucchero messo da parte e posizionarle ben distanziate tra loro
perché con il calore si allargheranno molto.
Infornare a 180° gradi per circa 15’ minuti (dipende dal forno e dalla loro grandezza)
comunque quando saranno appena dorati.
Sfornate e anche se vi sembrano morbidissimi – l’importante è che siano cotti sotto – una
volta freddi si induriranno e saranno pronti.
Nota: il passaggio nello zucchero incide poco, io ho continuato a farlo perché ormai
l’impasto era poco dolce. La prossima volta metterei tutti i 180g di zucchero
nell’impasto…
P.S.La prox metterò solo 100g di albicocche. Sono comunque buoni ma mi hanno detto
"...con troppe albicocche". (8 febbraio 2013)
540 cucinaamoremio
Ma che sia almeno INTEGRALE.
Non nel senso che friggo tutto ciò che incontro (anche se in un certo senso avrebbe il
suo perché – l’olio è nella padella… smaltirlo è comunque complicato… io e il mio
compagno Pedro Bò che mi ha aiutato puzziamo già come due supplì…) ma nel senso di
farina integrale e zucchero integrale (cioè di canna).
Almeno fatevi lo zucchero a velo in casa! In realtà ci sarebbe andato benissimo lo
zucchero a velo di canna (QUI al 6) ma se mettevo anche quello mia figlia (erano per la
sua classe) me le avrebbe tirate appresso… quindi ho usato normalissimo zucchero a
velo bianco.
Nella fotografia c’è la versione al cioccolato e la versione alla cannella; io le ho fatte al
cioccolato (per dei bambini, ops, ragazzi le trovo molto più adatte).
Non unite le due versioni, non nel senso che non possono stare nello stesso vassoio, ma
nel senso di una stessa frappa ricoperta di zucchero a velo e cannella con striature di
cioccolato fondente – secondo me cannella e cioccolato fondente stanno malissimo
insieme… è solo una mia modesta opinione.
Mia figlia, conoscendo le mie fisime, mi ha chiesto preoccupatissima prima che le
facessi, “Ma le fai fritte o al forno?” ed io come se la risposta fosse ovvia: “Ma fritte
certo!”.
In realtà la verità è che le frappe al forno non esistono!
Cioè esistono frappe casalinghe fatte al forno, ma quelle industriali con la dicitura sul
pacchetto “AL FORNO” in realtà sono pre-fritte e dopo ripassate in forno, cioè non sono
più salutari di quelle normali.
Riguardo a quelle casalinghe ho una ricetta che voglio provare ma ieri sera non mi
sembrava il caso di fallire e quindi ho fritto.
Poi, alla fine, sempre perché mi dispiace sprecare cose alimentari e perché la mia Titti
tende già al “barattolo con 4 zampe” e perché non si butta via niente:
sapevo che i pizzoccheri (la pasta del Valtellina) si chiamano così perché originariamente
si facevano prendendo pezzetti del loro apposito impasto a pizzicotti…
allora ho preso tutti i ritagli di pasta delle frappe, li ho rimpastati insieme, fatti su in una
palla e da questa ho preso della pasta con dei pizzicotti dopodiché l’ho fritta…
e dato che
“…fritta è buona anche una suola di scarpa”
…questi, spolverati di zucchero a velo, sono buonissimi; ancora più buoni passati nel
cioccolato fuso.
Bruttissimi ma buonissimi.
cucinaamoremio 541
Frappe integrali
Dopo aver montato con delle fruste elettriche l’uovo (a temperatura ambiente) con lo
zucchero finché questo composto non raddoppi il volume.
Unire ora il burro sciolto, il latte, la grappa e la farina setacciata e i pezzetti che
rimangono nel setacciop e il sale.
Lavorare a lungo e raccogliere l’impasto in un disco alto circa 3cm che metterete a
riposare in frigorifero debitamente coperto.
Passato questo tempo con la macchina sfogliatrice (Nonna Papera) e coc la rotella
zigrinata formate le frappe (devono essere finissime: passatele fino al penultimo buco).
Friggetele a fuoco medio-alto per pochissimo, il tempo di buttarle e di girarle e già si
imbiondiranno.
Toglietele e mettetele a scolare su carta da cucina.
E’ importante che non riempiate troppo la padella (io friggo in una wok) perché altrimenti
si abbasserà la temperatura dell’olio e non friggerà piu bene.
Una volta fredde e scolate spolverare con lo zucchero a velo.
Sciogliete il cioccolato e con una siringa (quelle della farmacia la più grande che c’è o se
siete pratici un conetto di carta forno) o al limite intingendo i rebbi di una forchetta fate
delle striature direttamente nel vassoio in cui le avete messe.
542 cucinaamoremio
Con questa ricetta partecipo a:
di Batuffolando. Ma non ho la fotografia della preparazione e dato che era una regolza
importante...
cucinaamoremio 543
Pane azzimo di Artù
Tuesday, February 12, 2013
Pesavo fosse il pane azzimo di Artù (un turco che conobbi in Turchia tanti anni fa).
Ma ho scoperto guardando la televisione che il pane di turco non ha nulla: la ricetta
coincide con l’Atta Roti, pane acido, più volgarmente conosciuto come Chapati, il famoso
pane indiano.
Comunque io continuerò a chiamarlo il “pane azzimo di Artù”.
Se lo preparate in padella:
Cuocetelo in una padella antiaderente o su una piastra di ghisa infuocate entrambe.
Cuocete per 10/15’ minuti girando i pani dopo circa metà del tempo.
Attenzione a non bruciarli!
544 cucinaamoremio
Madre di una figlia quasi tredicenne e alta quasi quanto me...
Non so ancora qual'è la destra e qual'è la sinistra!
Cioè lo so:
la destra è quella con il pollice che succhio e la sinistra è l'altra.
Io faccio ancora così e nonostante il mio metodo empirico a volte sbaglio.
Quindi:
Ri-N.B. Nella fotoografia a sinistra è quello cotto in forno e a destra quello cotto in padella
In una casseruola capiente portare a bollore il latte (o latte e acqua) con lo zucchero, la
cucinaamoremio 545
buccia grattata delle due arance e il sale, versate il riso e portatelo abbondantemente a
cottura (deve essere quasi scotto) ci vorranno 15/18 minuti. State attenti che non
strabordi e mescolate spesso.
Passato questo tempo il liquido si dovrebbe essere assorbito tutto, spegnete e
aggiungete il cioccolato fatto a pezzetti, il burro, i pinoli precedentemente messi in un
padellina “a secco” a fuoco vivace finché non “sudano” – circa un paio di minuti.
Quando il riso è freddo mettere tutto in una ciotola, unire le uova leggermente sbattute e
la farina + il cacao + il lievito setacciati insieme e mescolare finché il composto non risulta
omogeneo.
Mettere in una teglia oliata con un pennello e pareggiare la superficie.
Cuocere in forno già cado a 200° per 30’ minuti. Una volta freddo sformare e spolverare
on abbondante zucchero a velo.
In questo caso specifico intagliare con una formina per biscotti a forma di cuore e
spolverare con abbondante zucchero a velo.
300g di farina 00
50g burro
60g di robiola
60 di ricotta
150 di zucchero di canna (Dulcita o Muscovado)
buccia di 1 arancia non trattata
½ bustina di lievito
un pizzico di sale
546 cucinaamoremio
Far ammorbidire il burro a temperatura ambiente.
Mettere lo zucchero, il sale, la farina, il lievito in una ciotola e mescolare finché non si
distribuiscono in maniera omogenea e si eliminano eventuali grumi.
Aggiungere anche il burro morbido, la robiola e la ricotta.
Raccogliere l’impasto in una paalla schiacciata e mettere in frigorifero a raffreddare per
almeno mezz’ora.
Dopodichè riempire la sparabiscotti e su una teglia antiaderente NON imburrata e
SENZA carta da forno o tappetini di silicone, “sparare” i biscotti con la formina desiderata.
Se invece non avete una sparabiscotti fate delle semplici palline che poi schiaccerete
leggermente.
Cuocere per 17’ minuti a 180° gradi (sembreranno morbidi ma lasciateli raffreddare).
E’ furba perché non ha cottura, perché è velocissima e perché a fine cena fa una scena
pazzesca.
Per 5 tartellette:
200g di biscotti al cioccolato*
40g di burro
2 cucchiai di zucchero di canna
1 cucchiaio di succo d’arancia
1 conf. piccola (250g) di panna da montare
100g di cioccolato fondente
1 arancia non trattata
diavolini bianchi (facoltativi)
cucinaamoremio 547
Grattare la buccia dell’arancia e tenere da parte. Sbucciarla e pelare al vivo (QUI come si
fa) tenendo il succo che viene da questa operazione.
Tagliare in 3 gli spicchi ottenuti e dopo aver tenuto da parte un paio di cucchiai di succo,
mettere tutto in un pentolino con il cucchiaio di zucchero. Cuocere a fuoco vivacissimo
finché lo zucchero non si è sciolto e il liquido si è asciugato tutto (dovrebbero essere al
massimo 5 minuti).
Tritate le fette con lo zucchero in un mixer, una volta che il composto è diventato tipo
sabbia (NON tipo polvere), aggiungete il burro fuso e il succo e date un'altra brevissima
frullata.
Versate il composto, ora sabbia bagnata, in una teglia da muffin o nei contenitorini usa e
getta di alluminio formando una superficie compatta premendo molto bene e
considerando che il bordo sara volutamente frastagliato (non saranno rifilate). Mettetele
in frigorifero per almeno un’ora.
Ora in un pentolino dal fondo spesso e a fuoco bassissimo, o a bagnomaria o nel forno a
microonde sciogliete il cioccolato. Mentre si raffredda, girandolo ogni tanto, montate la
panna e unite le due cose con delicatezza e mischiando dal basso verso l’alto.
N.B. Non deve essere fatta troppo tempo prima di servirla altrimenti il "guscio" si bagna.
Questi biscotti ne sono la prova (ci vuole un poco di tempo per prepararli – ci ho messo
circa 5 anni - ma dopo prove e prove e fallimenti e di nuovo prove… ci cono riuscita!).
Dicevo: questi, questi altri ed altri ancora che sto facendo da circa 1 mese, ne sono la
prova provata.
E – 4 righe fa babbiavo… ehm, scherzavo – sono anche veloci e facili da fare (con o
senza sparabiscotti):
150g di farina 0
150g di farina integrale
75g di zucchero di canna
548 cucinaamoremio
150g di ricotta
70g di latte
70g di olio di mais
1 uovo
vaniglia vera (altrimenti nulla)
16 g di lievito
1 pizzico di sale
Passare in un passino le 2 farine e il lievito (rimettete dentro la crusca che rimarrà nel
passino – questo passaggio serviva ad eliminare eventuali impurità delle farine… ormai
queste, con tutti i controlli odierni, non ci sono più ma la procedura è rimasta perché
serve ad arieggiare le farine, a distribuire al loro interno il lievito e ad eliminare eventuali
suoi – del lievito – grumi).
Unite l’uovo leggermente sbattuto e tutti gli altri ingredienti.
Lavorate senza comprimere troppo l’impasto ottenuto, formate in disco (20cm di diametro
alto circa 5cm) e lasciate riposare coperto con della pellicola per almeno 30’ minuti.
Riprende l’impasto e riempite la sparabiscotti con la trafila che preferite (se non l’avete,
fate delle palline modellando con le mani senza comprimere troppo la pasta e poi
appiattitele leggermente) e su una teglia antiaderente, senza grassi, carta o tappetini di
silicone, “sparate” i biscotti con un paio di centimetri tra loro.
Cuocere in forno già caldo a 180° per 15’ minuti (dipende dal forno, dalla grandezza dei
biscotti… insomma regolatevi voi sul loro colore. L’importante è che appena tolti saranno
morbidissimi e raffreddandosi acquisteranno la loro croccantezza).
cucinaamoremio 549
E’ lo stesso procedimento dell’ultima ricetta inserita (QUI) infatti lo ripeto. Cambiano solo
le due farine: castagne e riso – senza glutine ma con molto sapore.
550 cucinaamoremio
In realtà sono 2 ricette distinte ma io le posto insieme perché domani scade il suo
Contest di febbraio ed io non ho tempo di fare 2 post separati.
La ricetta l’ho presa da QUI con delle piccole modifiche ed una copertura di cioccolato
fondente e nocciole.
Volendo se ne possono fare dei CakePops – tortine a pallina con il bastoncino, tipo il
leccalecca chupachups.
100g di farina 00
100g di farina 0
100g di zucchero
170ml di succo, polpa e buccia d’arancia non trattata
35ml di olio d’oliva
2 uova
1 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale
Copertura:
30g di nocciole
70g di cioccolato fondente
cucinaamoremio 551
30g di cioccolato bianco
2 cucchiai d’acqua
Procedimento:
Grattare la buccia dell’arancia dopodiché sbucciarla e pelarla al vivo (QUI un video che
spiega la procedura) – mettere sotto una scodella in modo che non si perde il succo.
Mettere tutti gli ingredienti in una ciotola e montare/sbattere/mescolare fino ad ottenere
un impasto liscio ed omogeneo.
Riempire degli stampini di carta messi nell’apposita teglia a 6 oppure nelle vaschette
monoporzione d’alluminio.
Infornare a 180° per circa 20-25 minuti (fare la prova stecchino).
In un padellina senza condimenti far andare a fuoco vivo per 2 minuti le nocciole,
dopodichè dopo che si sono raffreddate riducetele in una polvere finissima.
Mettere in un pentolino dal fondo spesso a fuoco bassissimo, oppure a bagnomaria,
oppure nel forno a microonde (sempre facendo MOLTISSIMA attenzione perché il
cioccolato si brucia subito) l’acqua e quando è bollente unite i 2 cioccolati a pezzetti.
Girare continuamente, unire anche la polvere di nocciole e una volta liquido ed uniforme
coprire le palline scuotendo il cioccolato in eccesso e far raffreddare su della carta da
forno.
Se invece si vogliono fare dei CakePops, intingete i bastoncini nel cioccolato sciolto ed
infilzate le palline e mettete nel freezer per 15 minuti.
Sciogliete di nuovo il cioccolato, riprendete le palline ed intingetele in modo da coprirle.
Scuoterle ed infilzarle in un blocco di polistirolo (tenuto da qualche vecchio imballaggio).
Chicche rosa
In una ciotolina amalgamare tutti gli ingredienti (se fosse ancora troppo solido unire un
poco ancora di acqua).
Con un cucchiaino versare delle gocce del composto su un foglio di carta da forno.
Far asciugare per un paio d’ore.
552 cucinaamoremio
Con queste 2 ricette vorrei partecipare a:
Ho vinto!!!!!
Saturday, February 23, 2013
Ho frequentato un corso di Food Writing: "La scrittura con i sensi" che si teneva alla
scuola Cuochepercaso di Roma.
Era diviso in quattro giornate intere e lo teneva Stefania Aphel Barzini (La scrittrice
cucinava qui, Così mangiavamo, L'ingrediente perduto, Una casalinga a Hollywood...).
Mi è piaciuto tantissimo e alla fine ho vinto anche una lezione gratuita che la scuola
metteva in palio ed andava alla più brava.
La Barzini ha avuto difficoltà a scegliere perché tutte, con stili e personalità differenti,
siamo state brave, ma alla fine il premio è andato a me.
cucinaamoremio 553
Basmati, curcuma e ceci. (è importante la NOTA
in basso)
Wednesday, February 27, 2013
Per 5 persone:
400 gr di riso Basmati
400 gr di ceci
2 cucchiaini colmi di curcuma
la punta d'un cucchiaino di cannella
olio extra-vergine d’oliva
50g di uvetta sciacquata (facoltativo)
sale grosso q.b.
sale fino q.b.
Mettere a bagno i cei almeno 12 ore prima e poi lessarli molto al dente.
Mettere una pentola d’acqua sul fuoco e salare – come per la pastasciutta – quando bolle
versare il riso e girarlo circa 5 volte.
Dopo circa 4 minuti mettere i ceci lessati, la curcuma e la cannella girando ancora.
Al termine di 7 minuti (deve essere al dente altrimenti non rimane sgranato, comunque è
sempre meglio assaggiarlo) togliere la pentola dal fuoco e prima di scolarlo riempire con
acqua fredda del rubinetto e girare ancora.
Ora scolare il riso giallo con i ceci, unire l'uvetta sciacquata se si è deciso di usarla,
mettere tutto in una ciotola: mettere un giro d’olio, salare, rimescolare e servire.
Nota: Questo riso insieme a quello con feta, fagiolini e pinoli (QUI), insieme al Riso
"oriente" (QUI) serviti tutti e tre con il Pane Azzimo di Artù (QUI) con le mie Kofte (QUI) o
con i più semplici Bocconcini di Pollo Fintofritto normali (QUI) oppure al sesamo (QUI),
fanno un "gran papocchio" di culture ma il risultato sarà veramente buono. Promesso.
554 cucinaamoremio
Biscottini del riciclo
Saturday, March 02, 2013
Mettere tutti gli ingredienti nel robot e azionatelo fino a che non si riduce tutto a delle
grosse briciole.
Versare tuto in una teglia quadrata antiaderente oliata o in una in silicone sempre
quadrata.
Pressate leggermene in modo da compattare il tutto e infornate in forno già caldo a 180°
gradi per 15’ minuti.
Sfornate la teglia e fate raffreddare. Una volta freddo sformate e tagliate in rettangoli più
o meno 2x4cm e spolverartei di abbondante zucchero a velo (ideale sarebbe lo zucchero
a velo di canna (QUI al n.6).
200!!!
Sunday, March 03, 2013
cucinaamoremio 555
Cucina" che le sarà spedito al più presto. Brava Sara! Ecco il collegamento al suo blog:
http://ricetteperprincipianti.blogspot.it/
Orzo e scarola
Monday, March 04, 2013
Scarola:
ho fatto il soffritto con l’aglio, l’olio e il peperoncino (è molto importane che il fuoco non
sia “violento”, “alto” si, ma che non abbrustolisca troppo perché si avrebbe un sapore
molto forte che pregiudicherebbe il risultato) ho dunque aggiunto sempre a fuoco vivo la
scarola precedentemente lessata al dente in acqua salata e scolata molto attentamente,
messo anche i pinoli e le olive e fatto andare per un minuto muovendo in modo che tutto
si insaporisca nel soffritto; dopodichè ho abbassato il fuoco, messo il coperchio e fatto
andare ancora per un paio di minuti.
Orzo:
nel frattempo ho lessato l’orzo al dente e dopo circa 10 minuti di cottura ho riempito una
tazza dell’acqua di cottura e messa da parte.
Dopo 15 minuti (questo era il tempo indicato sulla confezione) ho scolato l’orzo e versato
in una padella capiente dove avevo precedentemente messo la scarola (dovrebbe
bastare il suo olio altrimenti mettetecene ancora un poco - senza esagerare). Dovrebbe
bastare anche il liquido se invece ne servisse ancora usate un poco dell’acqua della
tazza.
Scarola+orzo:
556 cucinaamoremio
sempre sul fuoco alto ho fatto andare per un minuto mescolando in modo che si asciughi
e amalgami tutto.
E’ pronto!
600g/800g di patate
300g/400g di mele (io Golden)
100g di lonza
2 bicchieri di vino bianco per cucinare
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva (io il mio: QUESTO)
pepe nero al mulinello (io l’avevo finito)
sale q.b.
cucinaamoremio 557
Da una fetta di lonza alta 5mm ho ricavato dei cubetti.
Ho messo tutti gli ingredienti in una ciotola o direttamente nella teglia ho mescolato con
le mani in modo ce ilsale sia sciolto e tutto il liquido uniformente distribuito (non vi
preoccupate se vi sembrerà eccessivamente bagnato: poi si assorbirà tutto).
Ho cotto per circa 30' minuti a 200° gradi mischiando di tanto in tanto facendo attenzione
a non farle attaccare al fondo ma senza spappolarle.
Una volta tirate fuori dal forno e fatte raffreddae un po’ le ho assaggiate e, dato che
serviva, le ho ancora regolate di sale.
Mischiate di nuovo le ho portate a tavola.
Vi aspettiamo:
Saturday, March 09, 2013
Teatro dei Conciatori via dei Conciatori, 5 - 00154 ROMA - Tel. 06 45448982
dal 19 al 24 marzo 2013
mar. mer. gio. ven. sab. ore 21.00, domenica ore 18.00
info@teatrodeiconciatori.it
558 cucinaamoremio
9a su 41partecipanti (Pensavo peggio).
In realtà alla fine sono andata via indignata (aveva vinto una torta da pasticceria e la
motivazione dei giudici pasticceri era che sembrava una torta da acquisto - tanto di
capello ma io non sapevo si premiasse anche l'estetica... non avrei partecipato!*) e senza
aver assaggiato niente – per me i “buffet” sono veramente tanto complicati, anzi oserei
dire, impossibili – e senza che nessuno assaggiasse la mia torta - in confronto alle altre
non aveva un "bella faccia".
Insomma pensavo di aver fatto proprio pena…
Invece.
La mia torta oltre ad essere palesemente "casalinga", puntava tutto sulla italianità e
genuinità degli ingredienti - quindi ho scelto tutto biologico e quando possibile anche a
"kilometri zero" (sono scelte che faccio normalmemnte senza essere però "talebana").
La mia scelta pare abbia pagato (non molto ma un poco ha pagato).
Procedimento:
Ho montato le uova a temperatura ambiente con lo zucchero finché non hanno
raddoppiato o triplicato il loro volume.
Ho setacciato la farina con il lievito, aggiunto il pizzico di sale e la polvere di vaniglia e
messo da parte.
In una padella ho fatto dorare il burro, unito i pinoli (tranne 10g che ho usato dopo) e fatti
dorare anch'essi poi ho unito le pere tagliate a dadini (se sono di provenienza biologica o
comunque sicura senza trattamenti chimici: non le sbucciate perché nella buccia c'è la
maggiore quantità di vitamine) e fatte cuocere per un minuto. Spento sotto la padella,
messo sopra la robiola a pezzetti e senza girare perché comunque si scioglierà con il
calore e messo il coperchio.
In una ciotola molto grande ho unito le uova montate e un poco per volta ho unito le
polveri mischiando con delicatezza dal basso verso l'alto con un leccapentole (spatola).
Sempre con delicatezza ho unito il composto pere/pinoli/robiola che nel frattempo si è
raffreddato. Mischiato ancora delicatamente dal basso verso l'alto.
Riempito una teglia antiaderente da 26cm precedentemente oliata con un pennello da
cucina (io non uso infarinare perché secondo me sporca la torta - e le mie torte già non
cucinaamoremio 559
"brillano" per la loro bellezza) e messo sulla superficie i pinoli che avevo tenuto da parte.
Cotto nel forno preriscaldato ventilato a 180° per 45' (comunque la cottura dipende da
forno a forno).
Una volta fredda l'ho sformata e spennellata con il miele sciolto su fuoco bassissimo con
un cucchiaio d'acqua.
Vi aspettiamo!
560 cucinaamoremio
E’ senza glutine, senza latticini, con 1 solo uovo… è veramente molto leggera…
DELICATA.
Ingredienti:
3 arance non trattate
80g di amido di mais
100+200g di zucchero di canna bianco o Demerara
1 uovo
700+100cc di acqua
vaniglia vera (facoltativo)
cucinaamoremio 561
* Non buttarle: farle asciugare poi tritarle ed usarle per profumare qualche dolce.
1. Sono testarda ma come un ariete che ci sbatte le corna e poi dopo cinque minuti ci
risbatte e dopo ancora cinque minuti ci sbatte di nuovo.
2. Sono anche golosa – forse non è il termine giusto perché non mi piacciono solo i dolci,
adoro anche i salati, gli sciapi, i piccanti, i gelati, i frullati, le centrifughe e i gelati sciolti
(che sono come i frappé), gli yogurt greci (che con tanta fantasia, un po’ di frutta secca,
qualche fiocco d’avena e un po’ di succo d’acero sembrano dei veri dessert)…
Insomma mi piace tutto ciò che è commestibile (cavoletti di Bruxelles: li adorooo! - ma
per etica non mangerei mai il “foie gras” non lo voglio assaggiare, non l’ho assaggiato e
mai lo assaggerò - per schifo non magerei mai il rognone o il cuore o qualsiasi tipo di
oggetto classificato come “interiora”, - la trippa? Mi piaceva solo quella che faceva mia
mamma, non vado matta per il pesce con le spine (riesco a trovare una spina al primo
boccone nonostante la persona che me lo ha pulito – io non posso… sono malata tipo di
Parkinson n.d.a. – giura spergiura e rigiura che non c’è assolutamente più nessuna
spina…
Anche se, il mio compagno Pedro Bò, con infinita pazienza pulisce il pesce in una
maniera tale che sembra di mangiare un bastoncinodipesceFindus – si lo so è un
paragone del cavolo ma li non ho mai trovato neanche una spina).
Tutto questo per dire che mi piace anche il pesce con le spine.
Insomma mi piace QUASI tutto.
562 cucinaamoremio
Non sono un tipo onnivoro, ma neanche un “palato fino” piuttosto un “palato esagerato”.
3. Sono anche un po’ invidiosa: sono ben felice che un’altra persona vinca al posto mio
ma ogni tanto mi piacerebbe essere io la vincitrice.
D'altronde l’importante è anche vincere non sempre e solo partecipare.
5. Sono anche molto timida: secondo me la timidezza fa parte dei difetti – almeno io lo
vivo come tale: quante volte ho partecipato a dei corsi di dolci o pane o di qualche
metodologia di cucina particolare e mi sono ritrovata nel mio angoletto con tante cose da
dire ma nessuno a cui dirle (la mia disabilità poi non aiuta: sono comunque fuori dal
gruppo, mi trattano tutti con”i guanti bianchi” troppo bianchi, oppure fanno prima, evitano
complicazioni e non mi trattano affatto. Sigh).
6. Sono disordinata: nonostante io asserisca con forza di essere molto ordinata a modo
mio…
Io sono irrimediabilmente, tremendamente, grandemente disordinata e mia figlia - per
tornare a lei - purtroppo insieme ai cappelli ricci, insieme alla timidezza, ha preso da me
anche il "disordine".
7. Ultimo difetto che si ripercuote sulla cucina, in special modo sulla “pasticceria” e il mio
pressappochismo - quante torte e biscotti ho buttato prima di capire che la pasticceria ha
bisogno di precisione, di regole, non ci si può e non si deve improvvisare:
se nella ricetta c’è scritto che i grammi di farina devono essere 162 si può stare in un
range tra 155g e i 165g ma non 170 grammi!
Se si dice che farina e lievito devono essere setacciati… farina e lievito devono essere
"assolutamente" setacciati...
Pena:
L'insuccesso.
L'onta.
La vergogna.
N.B. Io comunque continuo a fare esperimenti e vado a cercare ricette che differiscono
per qualche grammo in meno di burro o di zucchero... è più forte di me!
E dopo questo bel quadretto di difetti con il quale sicuramente ho risparmiato molti euro
di terapia, nomino i 15 blog a cui voglio dare il premio e zitta zitta me ne vado al Centro
Commerciale Roma Est con mia figlia (cosa devo comprare?? Piatti e già che ci sono
comprerò una teglia – ne ho PROPRIO bisogno).
1. http://squisitocooking.blogspot.it/
2. http://cocomerorosso.blogspot.it/
3. http://burro-e-miele.blogspot.it/
4. http://ledolcissimecreazioni.blogspot.it/
5. http://morenaincucina.blogspot.it/
6. http://www.monpetitbistrot.com/
7. http://glu-fri.blogspot.it/
8. http://diariodellemiericette.blogspot.it/
9. http://lagattacolpiattochescotta.blogspot.it/
10. http://giuliapignatelli.blogspot.it/
cucinaamoremio 563
11. http://www.lacucinadimarble.it/index.php
12. http://cucinandoconpaola.blogspot.it/
13. http://fiordirosmarino.blogspot.it/
14. http://www.fotocibiamo.com/
15. http://zagaraecedro.blogspot.it/
Mettete tutto a bollire su fuoco vivace per 20 minuti, abbassate e frullate tutto con un
frullatore ad immersiome direttamente nella pentola.
Riaccendere e fate andare a fuoco basso per 5 o 10 minuti (dipende da quanto è soda);
invasare in barattoli sterili (vedi QUI al n.16) incoperchiare e tenere capovolti per almeno
5 ore.
* usate anche il cuore (quello duro che di solito si butta e anche il liquido che fa quando si
pulisce... insomma utilizzate il più possibile pesando tutto).
Potage
Tuesday, March 26, 2013
Sinceramente le dosi esatte delle verdure non me le ricordo... era un minestrone pronto
però in tutto erano circa 3 kili di cui 500g di patate.
564 cucinaamoremio
cavolfiore
patate
carote
1 cipolla
olio extravergine d’oliva
sale o dado vegetale biologico (io ho messo il mio di carne QUI)
100g di tofu bianco (o robiola se non si è vegani)
Fare un soffritto con la cipolla tagliata a dadini a fuoco moderato (la cipolla deve
diventare trasparente), dopodichè aggiungere tutte le altre verdure fatte a tocchetti – le
patate a dadini piccoli e fatele soffriggere girandole per un paio di minuti (se le verdure
sono sicuramente biologiche non le sbucciate ma spazzolatele molto attentamente sotto
l’acqua corrente; intendo le carote e le patate, infatti la maggior parte delle vitamine sono
nella loro buccia).
Poi aggiungete dell’acqua bollente coprendo di un dito e il dado vegetale o il sale.
Far cuocere a fuoco medio-basso girando e controllando e aggiungendo acqua se
necessario fino a che non superiamo un poco la cottura – comunque “comandano” le
patate.
Aggiungere ora il tofu o la robiola a pezzettini e con un frullatore ad immersione,
aggiungendo ancora acqua bollente se necessario, frulliamo bene tutto.
Facciamo andare ancora per un paio di minuti.
Spegniamo il fuoco.
Ultima veloce frullata (GRAZIE minipimer).
Et voila… le potage.
Con questa ricetta partecipo al contest di marzo:
cucinaamoremio 565
Tartufino di cioccolato con nocciole e arancia.
Monday, April 01, 2013
E' l'ideale per usare i ritagli quando si deve allestire una torta di compleanno (la mia era
una torta per il compleanno di mia figlia Mia per i suoi 13 anni - che posterò).
Spezzettare e poi sbriciolare o mettere nel robot la torta al cioccolato riducendola a una
grana grossa.
Ricavare dall’arancia prima la buccia grattata poi il succo.
Unire al composto sfarinato, la buccia grattata, la marmellata e amalgamare; se non
fosse sufficiente unire anche del succo dell'arancia.
Formare delle palline (ø 2,5cm) comprimendo il minimo indispensabile, passatele nella
granella di nocciole, tostata in un padellino “a secco” per 1 minuto, pressandola in modo
che aderisca bene.
566 cucinaamoremio
Mettere negli appositi pirottini (QUI al n. 20) e servire.
Mi accorgo di Sre sempre in ritardo con i miei post (fortuna che non lavoro! Ma come
fanno gli altri? Hanno forse 20 mani, 3 cervelli, 48 occhi? Beh, io attrzzata "standard" non
ce la faccio (forse dovrei essere "special", "plus", "mega", "lux"... Comunque, ecco la mia
nuova ricetta, è una zuppa che ahimé… ahinoi… ahitutti… si addice non tanto al periodo,
ma al meteo si!
Avrei tanto preferito un gaspacho o un’insalatina, ma… è ancora zuppa.
Non ci pensiamo più.
1 cavolfiore piccolo
1 broccolo piccolo
1 kg di fave fresche pulite
1 spicchio d’aglio piccolo
olio extravergine d’oliva
1 panino secco (facoltativo)*
1 cucchiaio d’aceto normale (facoltativo)*
sale
pepe nero macinato fresco
Mettere in una pentola le fave, lo spicchio d’aglio pulito, coprire d’acqua e far bollire fino
alla cottura delle fave.
Spegnere salare e con un frullatore ad immersione frullate tutto – anche l’aglio se invece
non lo gradite toglietelo o se lo odiate non lo usate proprio.
Mettete a bagno il pane secco diviso a metà imbevuto in due bicchieri d’acqa e
nell’aceto.
Intanto in una pentola versare 4 dita d’acqua, una manciata di sale grosso, il broccolo e il
cavolfiore tagliando le basi e facendole a pezzi medi, mentre i fiori li dividerete a mano
lasciandoli il più integri possibile.
Quando i fiori sono ancora al dente, dopo circa 5/10 minuti – dipende dalla loro
grandezza - toglierli con una ramina e metterli da parte.
Continuare la cottura dei gambi finché non saranno ben cotti.
cucinaamoremio 567
Poi unire tutto, anche l’acqua di cottura, con il puré di fave e frullare bene con un
frullatore ad immersione fino a che non risulta tutto liscio.
Dopodiché unire i fiori al dente, pepare e rimettere sul fuoco per un minuto girando
delicatamente.
Ora spegnere, un giro d’olio ottimo e senza più girare incoperchiare.
Lasciare riposare per 5 minuti e servire.
* Pare che usando del pane secco imbevuto d’aceto si eviti quel fetore che fa cascare le
braccia a tutti gli ospiti più ben disposti quando si apre la porta d’ingresso.
P.S. di* Io ho provato a cambiare aria, a lasciare la finestra della cucina aperta, a bollirlo
in pentola a pressione… ma niente… un po’ di odore rimane sempre e ci riporta
inevitabilmente a ricordi di periodi infausti, grigi e tristi.
Invece con questo rimedio della nonna (anzi della zia… per essere più precise della zia
Ornella) un pochino di tristezza si evita.
Quindi provatelo.
La prima volta che ho inserito questa ricetta era a ottobre, poi mi ci sono inevitabilmente
affezionata ed il fatto che sia senza latticini e senza uova la rende particolarmente
leggera quindi apprezzata qindi adattissima ad ogni occasione.
Non è originariamente mia ma di Cobrizo, una blogger che fa delle illustrazioni
meravigliose. Io l’ho solo modificata un poco.
La ripubblico (l’originale è QUI) per partecipare al Contest di About Food.
Ingredienti:
100g di farina 0
150g di farina integrale
60g di olio di mais
200g di cioccolato fondente
150g di sciroppo d'acero
100g di latte di soia
568 cucinaamoremio
una bustina di cremortartaro* o lievito
2/3 pere ben mature e dolci
un pizzico di sale
cacao per decorare
Ragù di carote.
Tuesday, April 09, 2013
cucinaamoremio 569
Intanto QUI c’è "tutta la verità, solo la verità, nient'altro che la verità" su ragù o ragout…
...ma questo è semplicemente il mio ragù:
non bolognese, non napoletano,
né dell’Artusi, né di Marchesi.
E’ mio, solo mio
ed è anche di carote.
Ma è BUONO, BUONO e ancora BUONO.
In realtà non è mio o della mia famiglia ma della famiglia della mia amica Roberta; ma
dato che a 20 anni eravamo quasi in simbiosi, si può dire che questo ragù è anche un po’
mio (senza considerare poi le volte che l’ho fatto e le inevitabili modifiche fatte nel
tempo).
In un tegame molto grosso metto l’olio e lo faccio scaldare poi a fuoco medio/basso
metto la cipolla che avrò pulito anche dagli eventuali parti verdi centrali (come per l’aglio
anche questi sono indigesti e quindi si “ripropongono” lasciando un brutto ricordo del
ragù) finché non diventa trasparente e il peperoncino frantumato.
Dopodichè alzo il fuoco e dopo un attimo butto le due carni e le carote e faccio andare
sempre a fuoco alto per un minuto mescolando e separando la carne il più possibile e
amalgamandola alle carote.
Sfiammo con il vino, altro minuto, metto il pomodoro, 2 mestoli di acqua, l’alloro intero, la
polvere di cannella, giro, abbasso il fuoco metto il coperchio e faccio andare per
mezz’ora.
570 cucinaamoremio
Dopodichè levo il coperchio, salo, metto il pepe, giro e faccio asciugare (ci vuole circa un
quarto d’ora).
Il ragù e pronto per condire con l'aggiunta di una manciata di parmigiano sopra.
P.S. Nella fotografia condisce degli gnocchi piccoli (chicche) di farro, ma di solito lo faccio
con pasta corta tipo le mezzemaniche rigate o i più comuni rigatoni.
Naturalmente è perfetto anche con pasta fresca all'uovo tiipo le tagliatelle.
Sunshine
Wednesday, April 10, 2013
Chi riceve questo premio deve rispondere alle domande qui di seguito e poi assegnarlo
ad altri blog (il numero di questi blog non è precisato, io ne sceglierò 6 come ha fatto
Cristina).
Preferisci ricevere o fare regali: mi piace da morire fare i regali anche se – sarei ipocrita a
dire il contrario – la cosa che preferisco è riceverli.
Modello preferito: Io odio i modelli anche se forse si intendeva “modello (di uomo)
preferito” allora si che ho un “preferito”… è Pierfrancesco Favino oppure Elio Germano
oppure Luca Argentero.
cucinaamoremio 571
Giorno della settimana preferito: il sabato, anche se non lavoro mi da sollievo solo il fatto
che Mia non debba andare a scuola e quindi non mi devo alzare alle sei e mezza, felicità
che è sabato appunto e c’è la domenica il giorno dopo e non devo fare qualche tipo di
attività fisica (fisioterapia, piscina, posturale, camminare). Bello!
La domenica invece la odio (troppa pace e il giorno dopo si ricomincia).
Fiori preferiti: tutti tranne quelli “recisi”. I fiori che dico io devono avere le radici, essere
vivi.
1. Sissima http://www.acquaefarina-sississima.com/
2. Ale http://dolcezzedinonnapapera.blogspot.it/
3. Speedy70 http://atuttacucina.blogspot.it/
4. Eleonora http://elel-vogliadi.blogspot.it/
5. Federica http://ledolcissimecreazioni.blogspot.it/
6. Maria http://architettincucina.blogspot.it/
Spezzettare e poi sbriciolare o mettere nel robot la torta al cioccolato riducendola a una
grana grossa.
572 cucinaamoremio
Unire la marmellata e il liqure al composto sfarinato e amalgamare; formare delle palline
(ø 2,5cm) comprimendo il minimo indispensabile, passatele nelle lamelle di mandorle
precedentemente tostate in un padellino “a secco” per 1 minuto pressandole in modo che
aderiscano bene.
Mettere negli appositi pirottini (QUI al n. 20) spolverando con lo zucchero a velo, mettere
in frigorifero per almano mezz’ora e servire.
E’ veramente semplice da fare e leggera leggera, c’è poco zucchero, solo 2 uova, niente
panna, pochissimo olio e burro… certo, è sempre una mimosa ma invece di una fettina
minuscola se ne possono prendere anche due.
Per la torta vera e propria (quello che di solito si fa con il Pan di Spagna) ho usato la
ricetta della mia Torta Passepartout che con delle piccole modifiche ho fatto diventare
all’arancio e soprattutto arancione.
E’ una torta che ho portato al compleanno di mia sorella: lei adora questo dolce, ha fatto
molti – anzi pochi – compleanni festeggiando con questa torta che prendevamo in
pasticceria… Questa è la mia versione: casalinga e VELOCE, c’è anche un altro modo
per prepararla (QUI)* ma io avevo veramente pochissimo tempo e quindi ho fatto così.
* C’è anche un terzo metodo che ho visto fare alla proprietaria di un ristorante di Roma
che teneva un corso. Ma, sia perché è stata un’esperienza negativissima sia perché non
l’ho mai fatta in prima persona e quindi non l’ho personalmente sperimentata, non la
inserirò.
cucinaamoremio 573
150g di succo d’arancia rossa
1/2 bustina di lievito per dolci
vaniglia
1 cartina di zafferano
1 pizzico di sale
Preparazione della torta/base: sbattere le uova con lo zucchero con la frusta elettrica
finché saranno spumose. Aggiungere l’olio, il succo d’arancia, la vaniglia e mischiate.
Aggiungere poi la farina, il lievito e lo zafferano setacciati e amalgamare il tutto.
Versate il composto in uno stampo antiaderente di 26cm, - meglio se a cerniera - oliato
con un pennello o con un pezzetto di carta cucina e infornate a 180° per 45 minuti.
Sfornate e lasciate raffreddare la torta per mezz’ora.
Sformate capovolgendo la teglia e sbattendola sul piano (se invece avete usato lo
stampo a cerniera ATTENZIONE prima di aprirla passate una lama di plastica o silicone
tutto intorno in modo da staccare il dolce dalle pareti altrimenti si romperà tutto).
Far asciugare la torta o capovolgendola o mettendola su una gratella per dolci – se non
l’avete sottomano sarà perfetta per questo uso la grata del forno dritta o rivoltata basta
che si rialzata in modo da far passare l’aria sotto il dolce.
Altra mezz’ora così, poi tagliare via l’eventuale cupola e un pezzo della torta e mettere
questi ritagli nel robot e accendere ad intermittenza fino a ridurli in briciolone.
Metterle da parte e ora…
Preparare la crema: dopo aver ridotto metà dei pistacchi a farina e l’altra metà frantumati
grossolanamente; mettete da parte la granella grossolana e mettere in un tegame la
farina, la ricotta, il latte (dopo averci sciolto la maizena a freddo), il burro sciolto a
bagnomaria e lo zucchero e con un frullatore ad immersione amalgamare tutto.
Far cuocere finché non raggiunge la consistenza desiderata e spegnere. Unire anche la
granella precedentemente tostata in un padellino “a secco”.
Mescolare ogni tanto facendo raffreddare.
Budino al cappuccino
Monday, April 15, 2013
574 cucinaamoremio
Per 8 persone:
1 lt di latte parzialmente scremato (o intero se non avete problemi di calorie)
100cc di caffè decaffeinato (moka)
100 g di maizena
10 g di burro
80 g di zucchero di canna
cucinaamoremio 575
Per 4/5 persone:
400g di quinoa
100g di mandorle senza pellicina
4 cucchiai di salsa di soia
10 fili di erba cipollina fresca (è importante che sia fresca: quella secca ha un altro
sapore e a volte non sa proprio di niente)
olio extravergine d’oliva
sale grosso
sale fino (se serve)
Sciacquate abbondantemente la quinoa (avete mai visto come conservano i cereli o simili
prima del confezionamento?... sciacquate!).
Dopodichè lessare come per la pastasciutta seguendo le indicazioni sulla confezione (la
mia diceva 15 minuti e comunque è pronta quando esce il “vermino” o germoglio.
Scolare e sciacquare drenando bene l’acqua.
In un padellina “a secco” tostate per un paio di minuti le mandorle dopo averle tagliate a
scagliette o a filetti (oppure fate come me: le ho comprate già a lamelle… non ho un buon
rapporto con i coltelli).
Condire con la salsa di soia, l’olio, le mandorle e l’erba cipollina tagliata a “tubetti” di circa
un centimetro. Usare anche il sale ma solo dopo l’assaggio (la salsa di soia è
salatissima).
IMPORTANTE:
576 cucinaamoremio
Ieri sono stata alla presentazione di questo libro alla scuola di cucina di Roma
“Cuochepercaso” di Valeria Vocaturo: scritto da Roberta D’ancona (spiega ai non addetti
ai lavori e a volte anche agli addetti il mondo dei/delle foodblogger e nonostante io ne
faccia parte trovo che questo libro aiuti a descrivere e a far capire la situazione di oggi).
Sicuramente ci sono troppi foodblog e naturalmente io mi sento di far parte di quelli più
seri e naturalmente necessari.
Questo libro io l’avevo e già l’avevo letto e incontrare la persona che l’ha scritto mi ha
fatto capire (si capiva anche dal SUO BLOG) che quello che c’è scritto non è il frutto
dell’improvvisazione o della moda di un momento,
ma è il risultato di un progetto e di ricerche ben svolte.
Naturalmente ciò non toglie che io provi un’invidia pazzesca perché non ne faccio parte.
cucinaamoremio 577
Libanese? Siriana?...
Naturalmente tutti i foodblog più vecchi lo conoscono, lo hanno già preparato e l’hanno
già archiviato come "roba vecchia".
Ma per me è una novità assoluta:
geniale, facile e perfetto nelle varie declinazioni (labna con erba cipollina – appunto, o
labna con paprika, labna con cumino in polvere, labna con zafferano… penso che sarà
presente spesso alle mie cene, ai miei brunch – non arrabbiatevi puristi e puriste varie, si
lo so non c’etra niente con l’America… ma per me vale tutto ciò che si può spizzicare,
assaggiare, gustare in un boccone: tutto ciò che non abbiamo mai assaggiato ma che da
quel momento in poi non ci scordiamo più).
Insomma per me il labna è assolutamente geniale perché è buono, ha origini antiche -
tanto antiche che non le ho trovate - e anche perché è facilissimissimo da fare.
Prendo
un imbuto,
una brocchetta o un bicchiere grande (insomma un contenitore capiente – circa 300ml),
un foglio di carta-cucina (scottex o simili – meno è colorato meglio è).
Metto
l’imbuto nel contenitore, il foglio nell’imbuto e ci scolo dentro tutto o quello che c’entra
dello yogurt dopo averlo salato e girato.
Lascio scolare per 6/8 ore (con l’esperienza deciderete il tempo giusto che
conseguentemente decreta la densità del formaggio) e il formaggio sarà pronto da
servire ma può aspettare tranquillamente chiuso in un contenitore e messo in frigorifero.
Mettetelo in una ciotolina con delle verdurine tipo sedano e carote fatti a bastoncelli o con
dei grissini accanto: sarà molto apprezzato.
Per la versione all’erba cipollina:
basterà metterla tagliata finemente quando si sala.
578 cucinaamoremio
Altri labna in giro per i foodblog:
Quello del pasto nudo
Quello di comida de mama
Quello del pranzo di babette
Quello del cavoletto di bruxelles
Quello di essenza alimentare
Quello del giardino dei ciliegi
Quello di profumo di mamma
1. Prendiamo il marchio.
2. Colleghiamolo con l'organizzazione ufficiale.
3. Parliamone nei nostri blog o su Facebook, Twitter, Linkedin, Google+...
4. Il 22 aprile festeggiamo tutti insieme.
Sicuramente quello che faremo sarà un "niente" ma già far conoscere ad altri questa
festa sarà un "grande niente"!
Ciao.
Dann
Gelatina rossa
Saturday, April 20, 2013
Veramente pochissime calorie, tanta salute e moltissimo gusto.
cucinaamoremio 579
Per 5 persone: 200cc di succo e polpa di 1 arancia rossa
400g di frutti di bosco misti
100g di zucchero di canna
3,5g di agar-agar in polvere
Procedimento:
Spremere l’arancia e con un frullatore ad immersione frullate con l’agar-agar in modo che
risulti il più liscio possibile. Dopodichè riunire la polpa che rimane nello spremiagrumi
dopo aver tolto i semi e lo zucchero e mescolare animatamente con una frusta finché lo
zucchero non si è sciolto.
Mettetelo in un pentolino, girate e fate bollire finché non diventa un poco più denso (ci
vorranno cicra 10 minuti), spegnetelo e mettetelo negli appositi contenitori da budino
(quelli con 2 tappi); oppure prendete delle coppette, riempitele d’acqua e svuotatele
lasciando che siano ancora bagnate, versateci il composto e lasciate in frigorifero per
almeno un’ora.
Al momento di servire rivoltatele e si dovrebbero staccare altrimenti aiutatevi con un
coltellino se la forma della coppetta ve lo consente o fate l’operazione con più “violenza”.
580 cucinaamoremio
260 g di farina (Canada)
150 di zucchero di canna Muscovado (Filippine)
80 g di olio extravergine d’oliva (Italia – Umbria)
30 g di cacao (Repubblica Dominicana)
15 g di the Matcha (Giappone)
100 g di cioccolato fondente (America Latina)
2 uova (Italia – Lazio – dintorni di Roma)
170 g di yogurt Total 0 (Grecia)
1 bustina di lievito
1 bacca di vaniglia (Sri Lanka)
acqua q.b.
sale q.b.
cucinaamoremio 581
A Roma il romano non parla più smaccatamente romano.
Si nasconde.
Si vuole “dare un tono”
S'è ripulito…
Allora?
Allora nella capitale si sentono in giro accenti similnordici imbarazzanti, cadenze
meneghine improbabili, uscite proprie dei gondolieri piucché di un barcarolo che va
contro corente.
“Ma sei fuori”?
“Sei proprio pirla”.
“Mona…”.
Ma non solo offese ed imprecazioni.
Anche usi e costumi.
Ecco perché ne parlo qui.
Proprio per il mio “muffettino”.
A metà mattinata qui a Roma – forse in tutta l’Italia visto che ormai si sono “globalizzate”
tutte le usanze – alla spicciolata tutti vanno al bar a prendere un “caffettino” (poi c’è chi,
come me, che non lavorando ma facendo 1200 cose si fa svariati caffettini nella
mattinata… vabbè, questa è un’altra storia).
Ci sta.
Cioè:
sepoffà.
E quindi: muffin, piccolo, al caffè... ecco perché il mio muffettino (leggesi maffettino...
caffettino... maffettino... Eh? Capito il gioco di parole? Eh?).
“Whei testina, proprio una figata!”
150g di farina 00
100g di zucchero di canna
40g di olio extravergine d’oliva
1 uovo
125g di yogurt bianco magro
1 bustina di lievito
vaniglia vera (o niente)
70+30g di caffè espresso o della moka decaffeinato
sale q.b.
582 cucinaamoremio
Il classico metodo del muffin:
tutti gli ingredienti secchi e setacciati (farina, zucchero, lievito, semini di vaniglia, sale) in
una ciotola, tutti i liquidi (uova, olio, yogurt, i 70g di caffè).
Mischiate i due composti polveri/liquidi per 25 volte (deve rimanere grumoso ma se fosse
proprio troppo secco aggiungere gli altri 30g di caffè).
Imburrate ed infarinate gli stampi (oppure come ho fato io usate i pirottini – vedi QUI al
20) ed accendete il forno a 180°.
Mettete una cucchiaiata aiutandovi con un altro cucchiaio per far scendere in composto
(non preoccupatevi di dover livellare il composto: più sembrano “buttati la” e meglio
verranno).
Infornate e cuocete per circa 15 minuti (comunque fate sempre la “prova stecchino”).
Gnudi ma anche…
Friday, April 26, 2013
Si capisce facilmente che “gnudi” (Toscana) è un termine per indicare i “ravioli nudi”,
cioè ravioli senza la pasta intorno, il ripieno e basta.
Nella mia famiglia li chiamavamo “malfatti” o molto semplicemente “gnocchi di ricotta e
spinaci” ma in giro per l’Italia li chiamano anche “strozzapreti” e confrontando ricette varie
nel web ho scoperto che a Cagliari vengono chiamati “saltaminbocca”.
Questa è la “mia” versione ma il web ne è pieno e alcune differiscono di poco altre di
molto.
Comunque questi son fatti con gli spinaci ma anche con la zucca, o con la bieta o con il
radicchio sono perfetti: sempre semplici e sempre buoni.
cucinaamoremio 583
Sminuzzare finemente gli spinaci con il coltello (NON usare un frullatore perché ne
farebbe una poltiglia). Mischiarli con tutti gli altri ingredienti tranne i 100g di farina e
lasciare riposare in frigorifero per mezz’ora.
Riprendere il composto e aiutandovi con un cucchiaio a molla dosa gelati fare
delicatamente delle palline che passerete nella farina e che dopo aver scosso l’eccesso
metterete in un vassoio.
In abbondante acqua salata bollente buttateli molto delicatamente lasciando il ragno
(ramina) nell’acqua in modo che non si depositino sul fondo; cuocete (dopo che verranno
a galla cuocete per altri 5 minuti) e conditeli con olio e parmigiano.
Se invece non siete vegetariani, non avete problemi di linea e siete dei buongustai: sono
meravigliosi con tanto burro sfrigolante color nocciola dove abrete messo dentro foglie di
salvia che si saranno abbeustolite e diventate croccanti - tutto "al limite" del bruciato -
dopo averli spolverati di abbondante parmigiano.
Budino di pistacchi.
Monday, April 29, 2013
Dopo aver ridotto metà dei pistacchi a farina e l’altra metà frantumati grossolanamente;
mettete da parte la granella grossolana e mettere in un tegame la farina, la ricotta, il latte
(dopo averci sciolto la maizena a freddo), il burro sciolto a bagnomaria e lo zucchero e
con un frullatore ad immersione amalgamare tutto.
Far cuocere finché non raggiunge la consistenza desiderata e spegnere. Unire anche la
granella precedentemente tostata in un padellino “a secco”.
584 cucinaamoremio
Mescolare ogni tanto mentre si intiepidisce e versate negli appositi contenitori da budino
(quelli con 2 tappi); oppure prendete delle coppette, riempitele d’acqua e svuotatele
lasciando che siano ancora bagnate, versateci il composto e lasciate in frigorifero per
almeno un’ora.
Al momento di servire rivoltatele e si dovrebbero staccare altrimenti aiutatevi con un
coltellino se la forma della coppetta ve lo consente o fate l’operazione con più “violenza”.
Budino bicolore
Wednesday, May 01, 2013
Anche questa facilissima, light, fresca ricetta è dettata dalla mia convintissima adesione
alla setta dei “nonsibuttavianientealtrimentièpeccato”.
Infatti la nascita di questo budino/gelé è dovuto al fatto che quando ho fatto QUESTO
QUI me ne avanzò un poco che misi ugualmente nello stampino.
Il giorno dopo mi ritrovai con questo minibudino lo guardai e per dargli una sua dignità
pensai di unirlo con QUESTA adattandola un poco (sia per raggiunti limiti di età e sia
perché aveva l'esigenza di dover “stare in piedi”).
L’esperimento è riuscito.
La fotografia l’ho fatta.
Pedro Bò ha apprezzato…
E vissero tutti felici e contenti!
Budino bicolore.
Per 5 persone:
Procedimento:
cucinaamoremio 585
Spremere l’arancia e con un frullatore ad immersione frullate con l’agar-agar in modo che
risulti il più liscio possibile. Dopodichè riunire la polpa che rimane nello spremiagrumi
(dopo aver tolto i semi) e lo zucchero e mescolare animatamente con una frusta finché lo
zucchero non si sarà sciolto.
Mettetelo in un pentolino, girate e fate bollire finché non diventa un poco più denso (ci
vorranno cicra 10 minuti), spegnetelo e mettetelo negli appositi contenitori da budino
(quelli con 2 tappi); oppure prendete delle coppette, riempitele d’acqua e svuotatele
lasciando che siano ancora bagnate, versateci il composto e lasciate in frigorifero per
almeno un’ora.
Nel frattempo preparate la parte bianca: mettere l’agar agar nello zucchero e mescolare
in mofo che l’agar agar si distribuisca.
Metterli nel latte in un pentolino che porterete al bollore.
Date una frullata con un frullatore ad immersione.
Fate riprendere il bollore e sempre girando spegnete.
Lasciate che si raffreddi dopodichè (se è passata un’ora) prendete dal frigorifero gli
stampini e versateci sopra il budino bianco.
Rimettete in frigorifero e fate passare almeno un'altra ora.
Al momento di servire rivoltatele e si dovrebbero staccare altrimenti aiutatevi con un
coltellino se la forma della coppetta ve lo consente o fate l’operazione con più “violenza”
oppure, come mi ha suggerito una lettrice (Roberta Gavioli), mettete le coppette per un
attimo (4 o 5 secondi) in acqua bollente senza che l'acqua tocchi il budino, girate e voilà il
budino scenderà (Grazie Roberta!).
N.B. Comunque per la quantità dell’agar-agar seguite le indicazioni sul suo barattolo.
Cioccolatini bicolore
Friday, May 03, 2013
586 cucinaamoremio
Tutto ciò per descrivere lo stato d’animo con cui ho fatto questi cioccolatini bicolore.
Però mi sono ricreduta perché eccolo qui, più bello che mai (lui era il più fotogenico della
compagnia) e soprattutto, udite udite, è stato FACILISSIMO.
Basta non fare troppo gli “spiriti liberi” ma seguire attentamente le poche indicazioni.
Mettere in una coppetta il cioccolato al latte tritato - 30g che terrete da parte e nell’altra
quello bianco sempre tritato e sempre mettendone da parte 30g.
Sciogliete o nel microonde o a bagno maria i 2 cioccolati girando con i bastoncini di
legno- se si fa col microonde lasciate dentro le coppette i due bastoncini e girate ogni 20
secondi.
Dopodichè riprendere le coppette ed unire i rispettivi cioccolati messi da parte (bianco
con bianco, latte con latte) e mischiate con il loro rispettivo bastoncino.
Ora versate in ogni buchetto alternando i 2 cioccolati (se qualcosa fosse finito fuori
aiutatevi con la spatola finite di riempire i buchi).
Prendete uno stecchino ed al centro di ogni buco partite e fate 1 spirale (non troppo
altrimenti non si vedono più i disegni.
Posizionate la formin su di una superficie rigida (tagliere o vassoio o piatto grande) in
modo che sia perfettamente in piano e mettere fino a solidificazione (2 o 3 ore).
Per sformare se si sonop usate quelle in silicone è facilissimo perche sono morbide. Se
invece avete usato quelle i plastica trasparente e rigida, basterà rivoltarla e dare dei colp
sul piano… dovrebbero scendere facilmente.
CheeseTeaCupcake
Tuesday, May 07, 2013
cucinaamoremio 587
La ricetta l'ho presa da QUI ed ho promesso che l'avrei fatta il giorno stesso... e l'ho fatta.
Incredibile ma vero!
Naturalmente ho fatto qualche piccolissima modifica per renderli un poco più leggeri e
secondo me la fotografia è bellissima.
Ingredienti:
200+100ml latte scremato
3 bustine di tè
50g burro morbido
180g di zucchero di canna
2 uova
250g farina 00
½ bustina lievito per torte salate
Per decorare:
100g di robiola
100ml di latte scremato al tè (dei 300 già elencati sopra)
50g di amido (mais, patate o frumento)
20g di zucchero di canna
fiori di zucchero (facoltativi)
588 cucinaamoremio
E' "pari pari" la mail che ho mandato alla Sabry lunedì e quindi qualche cosa è superfluo.
Comunque:
questa è in realtà una ricetta sua solo adattata e "logistichizzata" da me dato che
bisognerà servire 120 o 150 persone.
Non è un matrimonio, una comunione o simili, sarà un pranzo domenicale: la
"COMPANATICA di Primavera" che si svolgerà a Firenze organizzata dal fotografo
Gianni Ugolini.
Riguardo alla torta è senza un filo di burro o olio, è light, senza latticini e soprattutto è
buonissima.
VIVA la SABRY!!!!!
350 gr di carote
150 gr di cocco secco
250 gr di zucchero
4 uova
150 gr di farina
60g di liquore di limoncello
lievito una bustina
un pizzico di sale
Monti le uova* a temperatura ambiente con lo zucchero con le frustine elettriche manuali
(dato che bisogna starci tanto e le torte son tante sarebbe meglio che ti facessi prestare
un impastatore tipo Kithcheh Aid o Kenwood o altro – io posso dare il mio a Fabio ma
viene tardi… fammi sapere). Smetti quando il composto ha triplicato il volume ed è
diventato bello gonfio e giallino chiaro chiaro quasi bianco.
Con un frullatore o col Bimby metti la farina con il lievito e il cocco e fai andare così a
secco per un paio di minuti – serve ad evitare il setacciamento perché distribuisce
uniformemente il lievito e sminuzza anche il cocco.
Triti le carote con la grattugia a fori grossi ma non enormi o fai come + veloce vasta che
sembrino grattugiate e non una pappetta.
Momento delicato: ora aggiungi la farina/lievito/cocco alle uova/zucchero
Per farlo prendi un’insalatiera molto grossa, versaci tutte i “secchi” prendi un quarto del.
composto gonfio e mischialo tranquillamente all’uovo con un cucchiaio di legno o quello
che ti pare.
Quando si è amalgamato tutto e probabilmente “S”montato l’uovo aggiungere i tre quarti
rimanenti dell’uovo mescolando con delicatezza dal basso verso l’alto, piano piano, con
una spatola o una frusra, girando la ciotola fino a che tutto è amalgamato e soprattutto
ancora bello gonfio.
Versa ora nella teglia (io di solito la ungo con olipo e un pennello, al limite metto il
cucinaamoremio 589
pangrattao (mi ero sbagliata ma mi ricorda l’Ugolini e lo lascio), la farina NO perché mi
sporca il risultato, soprattutto le torte al cioccolato – ma tu fai come ti pare che le torte
che hai fatto l’altra volta erano fantastiche).
Il forno deve essere a 160° per i primi 10 min. poi a 180° per 40 min.
* TI PREGO: le uova prima di romperle – NON prima - sciacqua loro il guscio e asciugale
– non sia mai prende la salmonella a qualcuno dei “150 companatici simpatici” per il
“dolcino in giardino”.
Plumcake al tè
Monday, May 13, 2013
Ingredienti:
200+100ml latte scremato
3 bustine di tè
50g burro morbido
180g di zucchero di canna
2 uova
250g farina 00*
½ bustina lievito per torte salate
Procedimento:
In un pentolino fate bollire il latte, quando raggiunge il bollore, spengere il fuoco e inserire
le bustine da te e lasciare in infusione per 30 minuti.
Accendete il forno a 180°.
Nel frattempo in un food processor, mescolate tutti gli altri ingredienti, aggiungendo
gradualmente il latte al tè fatto freddare.
Versare il composto in una teglia da plumcake antiaderente oliata con un pennello o con
dello scottex.
Infornate a 180° per 35 minuti circa.
Una volta cotto toglierlo dopo 10 minuti dalla teglia e farlo freddare su una griglia
590 cucinaamoremio
(perfetta è quella del forno rivoltata in modo che rimanga alzata dal piano d'appoggio).
300g di farina di mais fioretto (ho scoperto dopo che ce n’è una più fine che si chiama
Fumetto)
200g di farina 00
100g di burro freddo
150g di yogurt greco
100g di uva passa
2 uova
180g di zucchero di canna Demerara (oppure ne esiste un tipo bianco)
buccia di limone biologico o vaniglia vera
½ bustina di lievito per torte salate
un pizzico di sale
Prima di tutto mettere a bagno l’uvetta in una ciotolina, poi in un robot da cucina mettere
le farine, il lievito, lo zucchero e il sale e far andare così “a secco”.
Strizzare l’uvetta e metterla insieme alle polveri in una ciotola grande.
Unire anche le due uova e lo yogurt precedentemente mescolati insieme con una
forchetta.
cucinaamoremio 591
Mischiare nella ciotola e una volta amalgamato unire il burro freddo di frigorifero fatto a
cubetti piccoli.
Impasttare e formare 4 salsicciotti squadrati e metterli in freezer per 20 minuti, dopodichè
tagliarli a fette di circa 8 millimetri e mettere i quaratini ottenuti un po' distanziati in una
teglia foderata con carta da forno.
Cuocere a 180° per venti minuti circa (dipende dal vostro forno) con forno ventilato.
P.S. Qui nel blog ci sono tantissimi pani: speriamo di non contraddirmi nelle indicazioni...
forse devo riscriverle di nuovo! Lo farò (ma domani).
592 cucinaamoremio
fare parte di questo gruppo!!!!!!!!!!! (per saperne di più cliccando sull'immagine ci si
collega al sito ufficiale).
Quinoa rossa
Thursday, May 16, 2013
In realtà avrei dovuto chiamarla “quinoa splatter”, ma a parte il look un po’ cruento come
tutte le ricette con quinoa… fa benissimo.
Quello che conoscevo sulla Chinùa (si pronuncia così) l’ho già scritto QUI.
Comunque:
fatela cuocere in un volume d’acqua pari al doppio del suo peso perché si gonfierà molto
seguite comunque le indicazioni sulla sua confezione (dovrà cuocere circa un quarto
d’ora comunque è pronta quando “escono i vermini dai semini”).
Scolarla e condirla con olio extravergine d’oliva, sale, una barbabietola rossa piccola
cucinaamoremio 593
ridotta in poltiglia con più liquido possibile (potete aiutarvi con un frullatore ad
immersione), semi di papavero, pinoli tostati in un padellino “a secco” per un minuto e
pezzetti di salmone affumicato*.
Scrivo solo gli ingredienti… è una pastasciutta… se si hanno le dosi precise è la volta
che viene male.
peperoni in barattolo
zucchine tonde (1 a testa)
merluzzo (10/20g a testa)
aceto balsamico
aceto bianco
prezzemolo
aglio (mezzo spicchio a testa)
olio extravergine d’oliva
La mia maniera:
prima di tutto lessate le zucchine al dente – a me c’è voluta mezz’ora ma dipende da
quanto sono grosse – scolate e fatele raffreddare.
Una volta fredde tagliate la calotta superiore tenendola da parte ed anche il fondo per
farle stare ben ferme in teglia.
Con uno scavino fatto apposta o più semplicemente con un cucchiaino scavare le
zucchine (tritate al coltello i fondi e gli interni e metteteli da parte).
Intanto preparate una teglia o pirofila, spennellatela di olio extravergine e posizionate le
zucchine.
In una padella, meglio se è una wok, scaldare l’olio e mettere abbondate aglio che
toglierete appena si imbiondisce senza buttalo – servirà dopo..
A fuoco alto mettete il merluzzo e sfiammatelo con un cucchiaio di aceto bianco,
sfaldatelo e spegnete appena i pezzetti da trasparenti diventano bianchi. Metteteci il
prezzemolo tritato, salatelo e mettetelo da parte in un piattino.
Nella stessa padella mettete ancora olio, rimettete l’aglio, fate insaporire e poi toglietelo
594 cucinaamoremio
di nuovo – ora si può buttare.
Sgocciolate e sciacquate i peperoni, asciugateli con della carta da cucina e metteteli
nella padella insieme al trito di zucchine.
Fate andare per 15 minuti a fuoco medio.
Nel frattempo avrete lessato i tubetti molto al dente (ricordatevi prima di scolarli di
prendere una tazza d’acqua di cottura perché ricca di glutine e utile per legare la pasta al
sugo), uniteli nella padella delle verdure insieme al pesce e saltateli unendo la tazza di
acqua di cottura della pasta.
Ancora al dente e ancora umidi metteteli nelle zucchine coprendo con il suo “coperchio”
ognuna – oppure se avete scelto la soluzione cocotte metteteli dentro e coprite con
l’apposito coperchio.
Per entrambe le soluzioni infornate in forno già caldo a 180° per 20/25 minuti.
Bavette in agrodolce
Monday, May 20, 2013
(Anche questa pastasciutta, come quella di ieri qui sotto, è per il concorso Ponti).
Come ieri scrivo solo gli ingredienti: è una pastasciutta… se si hanno le dosi precise è la
volta che viene male.
Si tratta di un primo tendente al secondo… un piattone unico.
In effetti nella fotografia mi sono dimenticata di far vedere i pezzi grandi interi di merluzzo
– a me se ne è rotto un pezzo di una fetta ma era tutto buonissimo ugualmente.
cucinaamoremio 595
vino bianco (mezzo bicchiere)
prezzemolo
aglio (mezzo spicchio a testa)
olio extravergine d’oliva
1 cucchiaio di zucchero
sale
Io ho fatto così:
In una padella, scaldare l’olio con l’aglio che toglierete appena si imbiondisce non
buttandolo ma tenendolo da parte per le verdure.
A fuoco alto mettete il merluzzo e sfiammatelo con il vino bianco e fate le fette in 3 o 4
pezzi abbassando la fiamma da alta a media. Spegnete appena i pezzi da trasparenti
diventano bianchi. Metteteci il prezzemolo tritato, salatelo e mettetelo da parte in un
piattino.
Nella stessa padella mettete ancora olio, l’aglio messo da parte, fate insaporire e poi
toglietelo di nuovo – ora si può buttare.
Sgocciolate e sciacquate sotto l’acqua corrente, e asciugatele con della carta da cucina.
Mettetele in padella insieme a un cucchiaio di zucchero di canna a fuco molto alto,
rigirate in modo che si distribuisca e dopo un attimo sfiammate con l’aceto balsamico.
Aggiungete i pomodorini tagliati a metà, le olive dopo averle snocciolate e tagliate a metà
girate; abbassate la fiamma e fate cuocere per circa 10 minuti.
Nel frattempo cuocete le bavette tenendole al dente perché poi bisogna ripassarle –
infatti ricordatevi un attimo prima di scolarle di prendere una tazza d’acqua di cottura
perché ricca di glutine e utile per legare la pasta al sugo quindi scolatele senza troppa
cura e unitele nella padella delle verdure a fuoco altissimo aggiungete mezza tazza
d’acqua, saltateli ancora e quando tutto è ben distribuito, aggiungete il pesce mettendolo
sul fondo della padella giratelo delicatamente et voilà la pasta è pronta.
N.B. Da un’idea di Zia Ornella: maga del risotto ma che anche con la pasta…
596 cucinaamoremio
Per 8 persone: 500cc di latte parzialmente scremato (o intero se non avete problemi di
calorie)
500g di melone
100g di zucchero di canna
50cc di porto, sherry o cognac
100 g di maizena
Torta Teenager
Wednesday, May 22, 2013
Per i tredici anni di mia figlia Mia. Ora è teenager a tutti gli effetti... e ora cominciano i
"dolori" a tutti gli effetti.
cucinaamoremio 597
Per 15 porzioni:
330g di farina
80g di cacao
2 uova
50g di burro
150g di zucchero di canna
1 bustina di lievito
un pizzico di sale
Per la copertura:
m&m’s (confetti di arachidi)
100g di ricotta
100g di cioccolata fondente
Copertura:
Sciogliere il cioccolato a bagnomaria o nel forno a microonde, unire la ricotta e con un
frullatore ad immersione amalgamare il tutto.
Spalmare la crema ottenuta su tutta la superficie – lati compresi – della torta e coprire con
le m&m’s.
Voila… fatto e… tanti auguri!
598 cucinaamoremio
Cupcake al cioccolato e nocciola veloci e light
Friday, May 24, 2013
Per la glassa:
125g di yogurt alla nocciola*
125g di ricotta
50g di zucchero a velo
12? nocciole
Prefazione.
Preriscaldare il forno a 175°C.
In una grande terrina mescolare tutti gli ingredienti: la farina con le uova, il cioccolato, lo
zucchero, il latte, il burro fuso e il lievito.
Preparare uno stampo da muffin con un pirottino di carta per ogni buco e con un
cucchiaio dosagelato a molla riempire ogni pirottino per 2/3 con l'impasto.
Infornare per 20 minuti.
Preparare la glassa.
Con un frullatore ad immersione amalgamare gli ingredienti.
Decorare i cupcakes con la glassa ottenuta e mettere su ognuno una nocciola (io mi
sono dimenticata).
cucinaamoremio 599
* In realtà la glassa l'ho fatta con un labna di yogurt alle nocciole ma il procedimento è
stato molto laborioso e in realtà non ne è valsa la pena.
Tartufini alla ciliegia fatti per la POPCONERnight di Francesco Adinolfi a Radio2 (vedere
QUI).
Erano simil-boeri perché dentro avevano un'amarena e del liquore e tutto l'involucro era
di cioccolato fondente con una spolverata di cacao amaro...
Crêpes salate
Wednesday, May 29, 2013
600 cucinaamoremio
Trovo che siano di una facilità estrema e fanno sempre fare una gran figura… poi con
questo metodo facilitato ci vuole veramente poco.
Provare per credere.
Per farcirle:
5 o 6 fette di prosciutto cotto
100g di fontina o caciocavallo o caciottina o provolone dolce
oppure
funghi/besciamella/pepe nero
oppure
salmone/labna bianco (QUI la mia ricetta)/barbe di finocchio**
oppure
salmone/direttamente labna all'erba cipollina (sempre QUI la mia ricetta)/senza barbe
oppure
stracchino o certosa o squaquerone
Preocedimento.
Ho messo gli ingredienti per le crêpes nel bicchiere del frullatore ad immersione e ho
frullato fino a rendere tutto omogeneo (se il composto non fosse abbastanza liquido -
deve essere tipo lo yogurt - aggiungere un poco di latte/acqua).
Ho fatto riposare questa pastella per mezz’ora (10 minuti vanno bene lo stesso).
Con un pennello da cucina ho unto una padella antiaderente (circa 25cm di diametro)
con olio, messa su fuoco medio/alto e quando la padella era diventata calda ho versato
un terzo del composto inclinando subito in tutte le direzioni in modo che la pastella
cucinaamoremio 601
coprisse tutto il fondo della padella (ecco perché il composto deve essere abbastanza
liquido, altrimenti anche con l’effetto del calore, non si distribuirà ed invece di una crepe
otterrete un pancake - frittelle americane molto spesse di circa 10 cm di diametro).
Ho fatto cuocere dallo stesso lato per 3 minuti (+o-) assicurandomi che fosse ben
staccata e nel frattempo ho messo su metà della superficie un paio di fette più qualche
ritaglio di prosciutto cotto e sopra qualche fetta finissima di formaggio (io non le uso –
neanche quelle biologiche – ma come le sottilette), piegato a metà (mezza luna) chiuso
con un coperchio e fatto cuocere per un minuto scarso. Ho piegato ancora a metà
(triangolo), girata una volta e fatta cuocere coperta per un attimo. L’ho messa da parte e
ho ripetuto tutto per altre due volte.
Le ho messe tutte e tre in una pirofila e prima di mangiarle le ho passate per un paio di
minuti in forno caldo a 180°.
Scrivo sempre solo gli ingredienti perché, come ho gia detto QUI e QUI, se si hanno le
dosi giuste per una pastasciutta è la volta che viene male. Il procedimento invece è
soggettivo ma importante.
La mia maniera:
602 cucinaamoremio
Prima di tutto preparate la “muddica” cioè un briciolame fino di pane secco tostato che
veniva sostituito al parmigiano o al pecorino in tante ricette soprattutto di cucina siciliana
povera: prendete del pane del giorno prima o al massimo di due giorni, fatelo a pezzetti,
mettetelo in un robot e fatelo sbriciolare grossolanamente.
Prendete queste briciole e mettetele a tostare in un padellino caldo così senza nessun
grasso: “a secco”, unite anche le mandorle a lamelle o a filetti o semplicemente a
pezzettini e fate dorare.
Mettete su anche l’acqua per la pasta e quando bolle unite il sale grosso e le linguine.
In una padella, meglio se è una wok, scaldare l’olio a fuoco alto, mettere l’aglio e il
peperoncino frantumato e le acciughe sgocciolate dall'olio di conservazione e sfiammate
velocemente con un poco di aceto bianco e poi portate il fupco a medio/basso. Appena si
imbiondisce l’aglio mettete un attimo i fiori di zucca tagliati a metà e puliti dal pistillo, i
capperi sciacquati bene dal sale e spegnete il fuoco o se coincide con il tempo di cottura
della pasta, scolatela dopo aver preso una tazza dell’acqua di cottura: ricca di amido e
quindi preziosa per “legare” la pasta, mettete la pasta nella padella e alzate il fuoco e se
serve aggiungete un poco dell’acqua miracolosa sopradetta.
Se prorio serve ma non credo proprio viste le acciughe e visti pure i capperi regolate di
sale.
Spolverate con il “briciolame” tostato insieme alle mandorle e portate in tavola
direttamente nella padella.
cucinaamoremio 603
Siamo già alla quarta pasta, ne ho un’altra che pubblicherò domani e dopodomani uscirà
la nuova prova.
Partecipare a questo contest PONTI per me vuole dire un aumento di peso che sto
cominciando a combattere con rimedi magici, soprannaturali, a sentire testimonianze
dirette… MIRACOLOSI.
Ora sto provando un “bibitone” al peperoncino che se non fa dimagrire sicuramente buca
lo stomaco, quindi si va in coma dal dolore, quindi si finisce in “rianimazione”, quindi ti
alimentano con il sondino naso-gastrico, quindi si dimagrisce, quindi… FUNZIONA.
La mia maniera:
Mettete su l’acqua per la pasta e quando bolle unite il sale grosso e la pasta scelta.
Mettete in un robot 100g di mandorle, 20g di olio, 50cc d’acqua e un pizzico di sale ed
azionate fino ad ottenere una crema tipo pesto – se risultasse troppo asciutta unite
dell’acqua di cottura della pasta.
Sempre nel bicchiere del robot mettete anche le cipolline sciacquate sotto l’acqua
corrente, i fiori puliti anche del pistillo, la crema di balsamico e un mestolo ancora di
acqua di cottura.
Una volta cotta la pasta scolatela e conditela con la crema, lo sgombro in scatola ben
sgocciolato e fatto a pezzettini e qualche fogliolina di menta fresca.
Finite con il parmigiano ed il pepe nero macinato fresco e decorate con una fogliolina di
menta.
604 cucinaamoremio
Con questa ricetta partecipo al Contest di Cuoco di Fulmine:
Questa volta ho usato i fiori piccoli che si trovano attaccati alle zucchine.
Quindi è d’obbligo che nella mia pasta velocissima di verdure trionfino le zucchine.
cucinaamoremio 605
sale grosso e fino q.b.
Come per questa pastasciutta QUI preparate la “muddica” cioè (cito da fonti sicure… me
stessa: “un briciolame fino di pane secco tostato che veniva sostituito al parmigiano o al
pecorino in tante ricette soprattutto di cucina siciliana povera: prendete del pane del
giorno prima o al massimo di due giorni, fatelo a pezzetti, mettetelo in un robot e fatelo
sbriciolare grossolanamente. Prendete queste briciole e mettetele a tostare in un
padellino caldo così senza nessun grasso, “a secco”, unite anche le mandorle i pinoli e
fate dorare”).
Mettete su anche l’acqua per la pasta e quando bolle unite il sale grosso e le linguine.
In una padella a fuoco alto, meglio se è una wok, scaldare l’olio, mettere l’aglio, il
peperoncino frantumato, le alici e i capperi sciacquati bene entrambi dal sale, sfiammare
con l’aceto balsamico, abbassare a fuoco medio e appena si imbiondisce l’aglio mettere
le zucchine senza fiori tagliate a rondelle, la melanzana fatta a dadini e lasciarle cuocere
a fuoco medio – ci vorranno forse 20 minuti – dopodichè unire i fiori mondati del pistillo e
tagliati a metà e i peperoni-Ponti ben sciacquati.
Aspettate che sia pronta la pasta, prima di scolare prendete una tazza dell’acqua di
cottura (detta anche “acqua miracolosa” vedi sempre QUI).
Rimettere la padella su fuoco alto, far andare circa 30 secondi in modo che sia tutto a
temperatura alta. Mettere la pasta nella padella facendola altare e se fosse troppo
asciutta unire un poco di acqua di cottura.
Spolverate con il “briciolame” tostato insieme ai pinoli e portate in tavola direttamente
nella padella/wok.
P.S. A fine cottura se vedo le teste d'aglio le tolgo per evitare di venire odiata nelle ore
successive alla cena.
606 cucinaamoremio
Cambio colore, cambio umore, ma non cambia il mio AMORE.
Sempre W la cucina, W le torte, W le padelle, W lo zucchero e W le arselle.
W il cocco e W lo stracotto.
W il dolce e W il salato, il piccante e il salmistrato o forse il cioccolato?
Datemi un coltello, un tagliere, delle cipolle e anche delle carote.
Farò un soffritto eppoi sfumerò con del vino eppoi ci metterò del pomodoro eppoi eppoi
eppoi…
Si mangia, si gusta, si assapora…
Questa è la mia vita ora e…
Toglietemi tutto ma non il mio robottino compagno di tanti esperimenti e di tanti…
Tanti...
Tanti?
Basta, non so più come andare avanti…
E ora i muffin…
Intanto i muffin sono già una preparazione veloce ma questi non dovendo setacciare la
farina, il cacao e le altre “polveri” sono velocissimi.
E’ la stessa ricetta per quelli alla nocciola e per quelli al cacao e dato che a me era
avanzato un poco di preparato di ognuno o fatto anche una terza versione “mix”.
Molto buoni, molto veloci e molto facili.
300g di farina 0
150 ml latte parzialmente scremato (o 75 latte intero + 75 acqua)
80g burro morbido
180g di zucchero di canna chiaro tipo Demerara
2 uova
cucinaamoremio 607
50g di cacao o 80g di nocciole (a seconda della versione scelta)
½ bustina di lievito per torte salate
Ricette nuove&vecchie...
Monday, June 10, 2013
Ricette!!!!
100.000 FOLLOWERS!
Tuesday, June 11, 2013
608 cucinaamoremio
Nuovo concorso…
Wednesday, June 12, 2013
...ma vecchio concorso:
è sempre lui, “Copiemabuone” ma alla seconda edizione: “Copiemabuone '13” che
naturalmente parte oggi, il 13 di giugno '13 e si conclude il 13 di settembre '13.
Come si partecipa?
E’ facilissimo:
1. inviate una ricetta che sia la copia di un originale (più bella, più brutta, più sana., più
golosa, più italiana se è americana, più americana se è italiana…).
2. Fotografatela.
3. Inviate un commento a questo post con il nome del vostro blog, il nome della ricetta,
l'indirizzo specifico del post della ricetta oppure mandate una mail al mio indirizzo di
posta elettronica: spada.dan@gmail.com
cucinaamoremio 609
5. Esponete l'immagine anche nella pagina principale del vostro blog (se poi usate con
facilità Facebook, Twitter, Linkedin... o qualche altra di queste "diavolerie" moderne...
diffondete questa iniziativa... ve ne sarò infinitamente grata!).
- Potete partecipare con quante ricette volete, possono anche essere già state pubblicate
purché siano ripubblicate per l’occasione (naturalmente non vi nascondo che preferirei
una ricetta fatta apposta per il mio contest).
- E’ importante anche la presentazione… so benissimo che l’assaggio sarebbe
fondamentale ma purtroppo non è possibile ed allora...
- Potrà partecipare anche chi non ha un blog spedendo la ricetta con fotografia alla mia
mail spada.dan@gmail.com.
- Con tutte le ricette farò un PDF che farò avere a fine ottobre ad ogni partecipante.
610 cucinaamoremio
Per 2 crostate da 10 persone:
150g di farina 0
150g di farina integrale
80g di olio extravergine d'oliva (io ho usato il mio - QUESTO)
100g zucchero di canna Dulcita o Muscobado
1 uovo
½ bustina di lievito per torte salate1 pizzico di sale
1 cucchiaio di liquore all’arancia (Cointreau o Grand Marnier o Drambuje)
1 cucchiaio d’acqua (da usare solo se il composto fosse troppo duro)
Ripieno:
60g di cacao
1 uovo
50g di zucchero di canna Dulcita o Muscobado
100g di ricotta
Mettere tutti gli ingredienti della pasta frolla in un robot (tranne il cucchiaio d’acqua che
userete solo se occorre). Azionare la macchina e farla andare agitandola, sollevandola,
shakerandola, in modo che prenda tutti gli ingredienti e fino a quando il composto che si
sarà formato risulterà come della sabbia bagnata o meglio ancora se si raccoglierà in una
palla. Se non si fosse formata, formatela e lasciatela riposare coperta in frigorifero per
mezz’ora.
Riprendete la pasta frolla dal frigorifero, stendetela allo spessore di 5 mm (non meno) e
foderate 2 stampi da plumcake lunghi 30cm dopo aver oliato la base con un pennello,
fate dei buchi con i rebbi di una forchetta.
Mettere tutti gli ingredienti per il ripieno nel bicchiere del minipimer e frullare finché non si
ottiene una crema liscia.
Versate nel guscio di frolla questo preparato e infornate in forno gia a temperatura di
180° per 25 minuti.
Sfornate e fate raffreddare totalmente prima di sformare (io ho lasciato anche un’altra
mezz’ora in frigorifero).
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Pasta al pesto di mandorle
Thursday, June 20, 2013
E' una delle paste più semplici che conosca e la sua semplicità ed i pochi ingredienti la
rendono speciale.
Lessare la pasta come al solito e prima di scolarla prendere una tazza di aqua di
bollitura.
Nel frattempo mettete nel bicchiere del frullatore le mandorle, un pizzico di sale e 4
cucchiai dell'acqua della pasta e frullate fino ad ottenere una cremina.
Scolate e condite la pasta con il pesto di mandorle, la ricotta salata grattata con una
grattugia a fori grossi ed il pepe macinato con il macinapepe
Mescolate e se necessaria usate ancora acqua della pasta.
Prima di servire mettete nell'ordine un pochino di pepe nero macinato e ancora della
ricotta grattugiata senza girare.
Portate a tavola e solo dopo che è stata vista mescolate e servite.
Variante 2: unire una manciata di menta fresca al momento di condire, decorare con
delle fogliolinesempre di menta.
612 cucinaamoremio
Brownies, blondies e verdies
Sunday, June 23, 2013
Nel mio blog ci sono i Brownies (QUI, QUI , QUI, QUI, QUI, QUI, QUI e QUI), ci sono i
Blondies (QUI) e mi mancavano i Verdies.
Beh li ho progettati,
li ho provati,
non ero soddisfatta quindi li ho un po' modificati…
E finalmente sono nati…
Mangiati e spazzolati.
Sono molto soddisfatta di questa invenzione: è un modo piacevole di mangiare le
zucchine (c’è da dire che il “verde” non aiuta… ma basta mettere il cucchiaio di cacao e
tutto è mascherato – sfido anche il nipote del Generale dei NAS o il figlio dello Chef
stellato che vuole seguire le orme del padre a capire che sono brownies con nascoste
ZUCCHINE – l’ho già fatto QUI e mia figlia, che quando assaggia una mia torta riesce ad
identificare anche le tracce minime di un ingrediente, c’è cascata, l'ha mangiata, finita e
ha fatto anche il bis!).
Naturalmente – cosa da non sottovalutare – ho usato olio extravergine d’oliva – non di
mais o semi vari che per spremere i semi usano il calore – se poi siete come la mia
amica anti-biologico alla quale non frega niente della cucina salutare, anzi... Potete usare
l’olio che vi pare, fatto con le olive più orrende del mondo, le foglie e anche qualche
insettino - "tutto fa brodo" - o con l’olio di semi di mais geneticamente modificato, la torta
viene uguale però ripensandoci perché una torta di zucchine fatta in casa fatta con il mio
olio umbro extravergine e biologico, con zucchine colte da Luciana nel suo orto il giorno
prima, i pistacchi di siciliani, le uova bio, lo yogurt? Bio pure quello e lo zucchero
Demerara equo e solitale?
Meglio una bella torta del Mulino Bianco accompagnata da un bel bicchiere di latte UHT
possibilmente della Nestle tutto fresco fresco di supermercato!
E le zucchine?
Bleah, io odio il verde!
Se invece vi interessa ecco la ricetta dei miei “Verdies”:
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80g di olio extravergine d’oliva italiano
125g di yogurt bianco magro
2 uova
1 bustina di lievito per torte salate
1 pizzico di sale
acqua se serve (se si usa il cacao serve sicuramente)
Tostare i pistacchi in un padellino per un paio di minuti. Farli raffreddare e tritarli con un
cucchiaio di zucchero non troppo finemente.
In una ciotola mettere le uova NON di frigo, lo yogurt, l’olio e mescolate con una
forchetta.
In un’altra ciotola mettere tutte “le polveri”: farina, lievito e cacao (se si usa) setacciati
insieme. Una volta setacciati queste 2 o 3 ingredienti unire anche lo zucchero ed i
pistacchi.
Ora in questa stessa ciotola unire anche 2quella dei liquidi e le zucchine che gratterete
con una grattugia a fori grossi (io uso il robot… ci vuole un attimo).
Amalgamate e versate questo composto in una teglia antiaderente quadrata o
rettangolare che avrete oliato con un filo d’olio aiutandovi con un oennelino o con le
mani.
Cuocete in forno già caldo a 180° per 45 minuti (la caratteristica dei Brownies – da cui
nasce l’idea – è che devono essere umidi all’interno).
Sicuramente Lucio Battisti si rivolterà nella tomba (pensare che non è più tra noi –
nonostante ci sia – mi fa ancora effetto) ma non posso fare a meno di storpiare questa
sua canzone.
Si presta proprio all’occasione…
Come d’altronde quella vera si prestava a molte occasioni…
Ma parliamo di ingredienti, farina, lievitazione, ecc. ecc.
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15g di lievito di birra
40cc di olio exttravergine d’oliva
Per il procedimento...
Vedere QUI o QUI o QUI o anche QUI:
...più la data è vicina ad oggi e più la mia esperienza migliora – sarebbe perfetto oggi ma
se non mangio qualche cosa svengo e solo la fotografia non serve a sfamarmi.
Sono già le nove…
Scappo!!!!!!!
Bellissime e con pochissime calorie come QUESTE sono veramente facili e sane: è
frutta fresca di cui solo una parte è stata portata ad alta temperatura.
Da provare!
P.S. In giappone questi budini di frutta con l'agar-agar li chiamano "kanten": sono i dolci
più leggeri in assoluto!
Tra l'altro pare che "l’agar agar che è un’alga insapore, oltre ad essere un agente
gelificante vegetale ha altri numerosi pregi: è lubrificante dell’intestino, leggermente
lassativa, rilassante e stimolante della tiroide grazie al suo contenuto di iodio e quindi
aumentando il metabolismo ha un piacevole effetto dimagrante!" dal blog
http://blog.laviamacrobiotica.it/un-dolce-dimagrante-il-kanten-di-frutta /
Per 5 persone:
300+300g di albicocche denocciolate
100g di zucchero di canna chiaro (tipo Demerara)
3,5g di agar-agar in polvere
Procedimento:
Direttamente in un pentolino capiente frullate 300g di albicocche con lo zucchero fino a
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che non si sia ben sciolto e il composto risulti omogeneo.
Unire l’agar-agar e frullate ancora un attimo. Mettete sul fuoco e fate bollire per 3/4 minuti
girando con un cucchiaio.
Dopodichè unire le albicocche rimanenti tagliate in una dadolata di circa un centimetro
unendo anche il liquido che sicuramente hanno fatto girando velocemente e
accuratamente tutto con un cucchiaio.
Con questo composte riempite degli stampini monoporzione (io avevo questi a forma di
rosa in silicone ma vanno benissimo anche quelli “usa e getta” di alluminio purché prima
di versarci il composto abbiate l’accortezza di riempirli d’acqua togliendola subito
lasciandoli ancora umidi.
Lasciate in frigorifero per almeno un’ora.
Al momento di servire rivoltatele e si dovrebbero staccare altrimenti aiutatevi con un
coltellino se la forma ve lo consente o fate l’operazione con più “violenza” oppure, come
mi ha suggerito una lettrice (Roberta Gavioli), mettete le coppette per un attimo (4 o 5
secondi) in acqua bollente senza che l'acqua arrivi fino all’orlo, girate e voilà la gelatina
scenderà (Grazie Roberta!).
Cupcake al limone
Friday, July 05, 2013
Ingredienti:
300g farina 00
150ml di latte scremato (o 75ml latte + 75ml acqua)
150g zucchero di canna chiaro (tipo Demerara)
1 uovo e 1 tuorlo
80g di burro morbido
½ bustina lievito per dolci
zeste di un limone biologico (buccia grattata)
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1 pizzico di sale
Per la decorarazione:
1 albume a temperatura ambiente
40g di zucchero a velo
un cucchiaino di succo di limone
limoncini di zucchero
Procedimento:
Accendete il forno a 180°.
In un pentolino fate bollire il latte con dentro le zeste del limone, quando raggiunge il
bollore, spengere il fuoco e lasciare in infusione per circa 30 minuti.
Mescolate tutti gli ingredienti con un food processor: il latte/acqua/zeste con burro dentro
che avrà aiutato il raffreddamento/scioglimento, la farina e il lievito mescolati con un
cucchiaio con lo zucchero e il pizzico di sale e infine l'uovo e il tuorlo.
Preparare i pirottini di carta negli stampi da muffin, aggiungendo ¾ del composto
(aiutandosi con un cucchiaio "a molla" da gelato è facilissimo).
Infornate a 180° per 25 minuti circa.
Una volta cotti, fateli freddare sempre nei pirottini sulla griglia del forno rivoltata che
dovrebbe rimanere staccata dal piano lasciando cicolare aria.
Decorazione:
Mettete in una ciotola piccola l’albume, lo zucchero a velo e il succo, montate a neve
morbidissima e mettete su ogni cupcake un cucchiaino di questo composto e sopra di
esso un limonino di zucchero o se non li avete delle zeste tenute da parte (se vi sembra il
caso raddoppiate i pirottini) .
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