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L’Italia nel Settecento

Nel Settecento Milano si trovava sotto il dominio degli Asburgo: già dal
1706 gli Austriaci avevano soppiantato gli Spagnoli nel controllo della città ,
ma fu solo al termine della Guerra di Successione spagnola, con le paci di
Utrecht e Rastatt (1713 1714), che il dominio austriaco venne riconosciuto.
Il ceto dirigente milanese fu molto attivo e riuscì a restaurare un’economia,
caduta a causa delle ingenti spese di guerra; in campo culturale poi Milano
fu il centro di maggior
penetrazione illuministica
dell’Italia Settentrionale.
A Milano gli intellettuali
partecipavano attivamente
anche alla vita pubblica:
per esempio Gian Rinaldo
Carli, già collaboratore del
Caffè, nel 1765 fu
incaricato dal Governo
austriaco di presiedere il
Consiglio Economico di
Milano. L’Imperatrice
Maria Teresa infatti aveva
riorganizzato l’istruzione,
attuando nelle scuole un
programma di
alfabetizzazione e
riformando i collegi; furono
anche create Scuole
elementari statali e furono
migliorate le condizioni di
insegnamento.

Repubblica di Genova: La
guerra della Lega d’Augusta
o dei Nove Anni (1688-1697) scoppiata per contrastare l’espansionismo di
Luigi XIV, rappresenta infatti un’ottima occasione per Genova che
approfitta dell’impegno bellico per rianimare la propria marina mercantile. Ci
furono molti motivi di contrasto tra la Repubblica di Genova e la Francia,
legati soprattutto alla Corsica. L’isola ha goduto d’una relativa tranquillità
fra il 1567 e il 1729. Ma nel 1730 il fuoco che covava sotto le cenere
ricominciava a bruciare e dà vita a una nuova rivolta, la quale ben presto si
trasforma in questione internazionale perchè ogni potenza teme
l’eventualità che la Corsica finisca sotto il controllo d’uno Stato rivale.
D’altronte è Genova stessa, militarmente troppo debole, che deve chiamare
in causa eserciti stranieri per reprimere l’insurrezione. Se dapprima è
l’Austria a intervenire, ben presto la Francia vuole prendere il posto:
ufficialmente per mettere pace, in realtà per costringere Genova a cedere
volontariamente la Corsica. Ci vorranno più di trent’anni perchè il suo piano
si realizzi. Il 16 maggio 1768 si conclude quel trattato di Versailles, esso
trasferisce alla Francia ogni sovranità sulla Corsica.

Cesare Beccaria
Dei delitti e delle penne

L’Illuminismo fu un movimento culturale, diffusosi in Europa dall'inizio del XVIII secolo


fino alla Rivoluzione francese.
La caratteristica principale dell’ Illuminismo fu la fiducia nella ragione, che avrebbe
progressivamente migliorato le condizioni della civiltà umana, liberandola dai vincoli
dell’ignoranza e della superstizione. I lumi della ragione: solo essa poteva dar luce all’uomo,
fargli capire la vita, la natura che lo circonda, aiutandolo a rischiarare il buio del suo
cammino; e l’Illuminismo (da “lumi della ragione”) è caratterizzato da una nuova fede, quella
nella ragione e nel potere illuminante della conoscenza. I maggiori esponenti dell'
illuminismo sono: Diedrot, Montesquieu, Voltaire, Rousseau e in Italia: Pietro Verri,
Cesare Beccaria.

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