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EGI
Prof. Fabrizio Baldassarre
LA LOGISTICA AZIENDALE
E. Rullani (1979)
“Definiamo funzione logistica il governo del sistema
dei flussi di materiali che l’l’impresa organizza a
partire da un insieme di fonti, attraverso processi
che impiegano risorse, fino a collocare i prodotti
in una serie di canali di sbocco”
sbocco”.
LA LOGISTICA AZIENDALE
E. Rullani (1979)
“L’interdipendenza di tutti i flussi con le risorse che
fanno loro da supporto, dà ragione dell’
dell’unitarietà
della funzione per tutto il sistema d’
d’impresa,
impresa, per
il quale deve essere definito il grado di
integrazione, il grado di diversificazione e i
processi di adattamento a essi relativi.”
relativi.”
LA LOGISTICA AZIENDALE
M. Scicutella (1993)
“La logistica è la funzione aziendale che si pone lo scopo
di programmare,
programmare, organizzare e controllare tutte le
attività di movimentazione e di immagazzinaggio – con
il correlato flusso di informazioni – che facilitano lo
scorrimento della produzione dal punto di acquisto delle
materie prime a quello del consumatore finale.”
finale.”
LA LOGISTICA AZIENDALE
A. Borghesi (1994)
G. Cavalieri (1995)
“La gestione della logistica, per l’l’aumentata sensibilità
dei clienti/consumatori ai problemi ambientali, deve
estendersi all’
all’interno del ciclo di vita del prodotto,
integrando i processi non solo del consumo ma anche
del dopo consumo.
consumo.
È perciò necessario che essa includa anche la “reverse
logistic”, ossia l’l’insieme di tutte le attività coinvolte
nel muovere il prodotto dal punto di consumo al
punto di eliminazione con lo scopo di riutilizzare,
riciclare o distruggere.”
distruggere.”
LA LOGISTICA AZIENDALE
La movimentazione delle merci innesca flussi fisici (1), documentali (2), informativi (3):
ognuno con percorsi, tempi e mezzi di trasporto diversi. Il risultato, per costi, tempi ed
efficienza, deriva dalla capacità di integrazione e sincronizzazione di tali flussi
LA LOGISTICA AZIENDALE
EVOLUZIONE LOGISTICA
Orientamento al marketing:
L’azienda deve garantire la soddisfazione del consumatore
con prodotti che migliorino la qualità della vita (salute,
ecologia). Le associazioni di consumatori diventano un
interlocutore decisivo delle aziende produttrici.
Attenzione posta sul soddisfacimento del cliente, ponendo
maggiore cura al servizio al cliente (in termini di
disponibilità di prodotto, tempi e modalità di consegna).
ANNI SETTANTA-OTTANTA
Orientamento all’ambiente:
Attenzione non solo posta su clienti e concorrenti, ma
prevedere quali trasformazioni subirà l’ambiente politico e
sociale, come cambieranno i gusti dei clienti e quali
saranno le innovazioni tecnologiche
EVOLUZIONE LOGISTICA
EVOLUZIONE LOGISTICA
LOGISTICA INTEGRATA
PIANIFICAZIONE LOGISTICA
DEL CICLO DI VITA DEL PRODOTTO
Amministrazione/finanza/controllo
Gestione del personale
margine
Ricerca & sviluppo
Logistica Logistica Marketing
Acquisti Distribuzione Servizi
fornitori & vendite
Gestione materiali
Distribuzione
Logistica
Flusso fisico
Produzione e stoccaggio
Flusso informativo
COSTI ASSOCIATI
ALLA LOGISTICA
COSTI ASSOCIATI
ALLA LOGISTICA
TRASPORTI 30%
MAGAZZINI 23%
COSTO GESTIONE SCORTE 28%
COSTI AMMINISTRATIVI 19%
TOTALE 100%
STRUTTURA E COSTO
DELLA LOGISTICA
COSTO
LOGISTICO
GLOBALE
SERVIZIO LOGISTICO
ORIENTAMENTI LOGISTICI
Aziende
ALTO Aziende marketing
ad alto
oriented
rischio
COSTI
Aziende production
Aziende logistic oriented
BASSO oriented
SISTEMI LOGISTICI
COSTO DELLA
LOGISTICA DISTRIBUTIVA
Alternative di costo
All’
All’interno di una componente della distribuzione:
distribuzione: es.
scelta tra gestire in proprio il trasporto, oppure servirsi di
un trasportatore esterno.
Fra le diverse componenti della distribuzione:
distribuzione es.
aumento della resistenza dell’imballo e maggiore efficienza
nelle operazioni di magazzinaggio e stoccaggio.
Fra le funzioni aziendali: es. maggiori quantità a scorta.
Fra l’l’azienda e le organizzazioni esterne: es. passaggio
dalla consegna diretta al dettagliante.
Dove siamo
ora?
feedback
Dove
Come facciamo CICLO DI vogliamo
a sapere quando PIANIFICAZIONE andare?
siamo arrivati E CONTROLLO obiettivi
Monitoraggio
Che cosa si
deve fare
per arrivare lì
pianificazione Pianificazione controllo
PIANIFICAZIONE & CONTROLLO
Canale distributivo
Rete logistica
Ubicazione dei depositi
Sistemi di magazzinaggio
Sistemi di trasporto
Sistemi di controllo e informativi
1.CANALE DISTRIBUTIVO
CATENA LOGISTICA
PRODOTTO
STRUTTURA POLARIZZATA
clienti
Magazzino centrale
STRUTTURA
DECENTRALIZZATA
Magazzini
Magazzini clienti
locali
Magazzini nazionali
di fabbrica
DENSITÀ DI VALORE
DEFINIZIONE
POLARIZZAZIONE
POSTPONEMENT/SPECULATION
Postponement
Speculation
Scorte decentrate
Logistica Scorte accentrate e
distribuzione diretta
Strategia di speculation completa Strategia di postponement
Make to stock
Speculation
Produzione
Strategia di postponement Strategia di postponement
Postponement
Make to order
produttivo completo
Costi di produzione medio-alti Costi di produzione medio-alti
Costi di scorta medio-alti Costi di scorta bassi
Costi distributivi bassi Costi distributivi elevati
Livello di servizio medio-alti Livello di servizio basso
POSTPONEMENT/SPECULATION
Prodotto
Ciclo di vita
Densità del valore
Profilo d’immesso
Specifiche di progettazione
Mercato
Tempo (delivery time) - Frequenza
Incertezza della domanda
Processo produttivo
VANTAGGI DELL’OUTSOURCING
VALUTAZIONI STRATEGICHE
OUTSOURCING
OUTSOURCING DI OUTSOURCING
SOLUZIONE STRATEGICO
Livello di Internal auditing Logistica integrata
complessità
gestionale
OUTSOURCING OUTSOURCING
BASSA
TRADIZIONALE TATTICO
Paghe e contributi Produzione di codici non
critici
3.TECNICHE DI
UBICAZIONE DEI DEPOSITI
Centro commerciale
Confine
Clienti
dell’area
d’attrazione
BREAKING POINT
Breaking point =
Distanza di A da B
CONFINE DELL’AREA DI
ATTRAZIONE
1+√(popolazione B/popolazione A)
strada
Città B Città A
4. VARIABILE PER LA
PROGETTAZIONE DEL MAGAZZINO
La logistica di magazzino necessita di vari sistemi per lo
stoccaggio e la individuazione delle corrette soluzioni
da adottare dipende dall'analisi di un gran numero di
elementi.
CRITERI
Imballaggio
Unità di carico
Sistemi di stoccaggio
Sistemi di movimentazione
IMBALLAGGIO
Più economica
Più robusta
Maggiore flessibilità
ESEMPI
Resistenti
Buona stabilità (piedi con effetto
di auto-centraggio)
ESEMPI
Resistenti costosi
Buona stabilità flessibili
SISTEMI DI STOCCAGGIO
Si tratta della ricerca di un compromesso fra la massima
utilizzazione delle superfici e la necessità di garantire un
facile e rapido accesso ai prodotti in giacenza.
Pertanto, scegliere un sistema di stoccaggio significa
verificare che le caratteristiche delle attrezzature
adottate rispondano alle esigenze di stoccaggio e
movimentazione.
PROGETTAZIONE DEL
SISTEMA DI STOCCAGGIO
REQUISITI
Buon uso delle volumetrie: uso di soppalchi, accurato
layout, ecc.
Facile accesso ai prodotti, ridurre al minimo i percorsi e
facilitare la movimentazione delle merci
Comprendere i sistemi per gestire la qualità e le locazioni
delle merci, per controllare i movimenti e per effettuare il
ripristino
Garantire la sicurezza contro incendi, danni e furti
Assicurare condizioni ambientali atte a prevenire il
deterioramento o la contaminazione dei prodotti
SISTEMI DI TRASPORTO
Autotrasportatori:
Autotrasportatori operatori di trasporto in c/terzi con veicoli
di proprietà
Corrieri:
Corrieri operatori di trasporto per l’Italia raccolta
merci→smistamento→distribuzione Express courier: corriere
con rete internazionale organizzato per piccole partite (<20 KG)
Spedizionieri internazionali:
internazionali effettuano spedizioni su rotte
internazionali
5. TIPOLOGIE DI
OPERATORI
NEL SETTORE LOGISTICA E
TRASPORTI
Spedizionieri industriali:
industriali si rivolgono a grossi clienti industriali
organizzando attività di trasporto/intermediazione/gestione cliente
Operatori multimodali:
multimodali spedizionieri internazionali che
organizzano l’attività di spedizione assumendosi la responsabilità
dell’intero processo
Operatori logistici:
logistici operatori a cui l’azienda affitta tutta o parte
della propria attività logistica.
SISTEMI DI PIANIFICAZIONE/controllo