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28/10/20 Cannavacciuolo

«En su mano le quemaba la llavecita secreta, a tal punto que tuvo que ponerse compresas de óleo calcáreo»
«Nella sua mano bruciava la piccola chiave segreta, a tal punto da doversi mettere compresse (di garza) di olio
lenitivo»
Silvina Ocampo, «Jardín de infierno», Cornelia frente al espejo (1988).

Stavamo analizzando le possibilità di traduzione di Jardìn de infierno, racconto di Silvina Ocampo.


Costruito sul gioco di parole dovuto al fatto che la serra o la veranda in cui si costruisce un microclima adatto alle
piante e ai fiori, in spagnolo si chiama jardin de invierno
L’autrice cambiando una lettera riesce a crea questa ambiguità di una dépendance, una veranda, una sera, dove si
consumano dei crimini. Questa è la riscrittura della fiaba di Barbablù.
In italiano non ci sono grandi possibilità. In italiano abbiamo serra e in disuso giardino d’inverno, che appartiene a un
registro arcaico, dependance vetrate appartenenti a queste case dei primi di 900.
Il racconto Jardin de invierno è stato tradotto da una sua studentessa, pubblicata su una rivista Insolito e fantastico.
Giardino d’infernotraduzione letterale.
Compresas de oleo calcareo problemático
Chi parla è il narratore, il marito della protagonista che si chiama Barbara. Barbara incarna la figura di barbablù al
femminile. In questo racconto il personaggio della fiaba sono invertiti. Barbablù diventa Barbara, donna d’affari, che
va e lascia il giovane marito a casa, come un palazzo. Questa casa ha tante stanze e gli dà il mazzo di chiavi. Puoi
andare ovunque tranne in questa serra.
Tutto è invertito. Barbablù era un anziano marito, che aveva una giovane sposa.
Però lo stesso divieto di andare in scantinato.
La macchia del sangue è la prova della sua disobbedienza. Nella prima versione della fiaba viene uccisa dal marito,
nella seconda versione della fiaba viene salvata dai fratelli.
In questa versione di Ocampo è il giovane marito. Barbara sposa un ragazzo molto più giovane di lei.
La scena del paragrafo: la chiave del jardin del invierno brucia nella sua mano
En su manonarrazione passata dalla prima persona alla terza persona  narratore esterno…

La piccola chiave bruciava così tanto…..

Che cos’è questo oleo clacareo? Oleo calcareo del linimento: tipo di pomata di olio lenitivo che si usa per le
irritazioni da pannolino culturema argentina espressione linguistica di un oggetto usato in Argentina.

Las compresas sono sia le pillole sia dei dischetti, delle garze. A forma circolare.

La traduttrice ha scelto di tratture così, per creare una traduzione arcaicizzante, in linea anche con il titolo.

Una traduzione che mirasse a mantenere l’effetto del contesto di produzione.

Altra traduzione più modernizzante: impacchi applicare o fare degli impacchi di olio lenitivoè più vicina al
lettore. Compresse di garza non si usa molto…si pensa al medicinale e non ai pezzettini con cui fare degli impacchi.

Oleo calcarea? C’è stato uno studio della traduttrice per capire questo olio

È tipicamente argentino

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Rimanda alla sfera dell’infanzia. Si rifà una sfera semantica che è perfettamente in sintonia con una delle linee di
significazione del racconto. Questo racconto si basa sul rapporto squilibrato tra la moglie molto più grande e il
giovane marito (verso cui Barbara ha delle attenzioni quasi materne)

La scelta di Ocampo di questo olio, che rimanda nell’immaginario del lettore argentino, è una scelta in sintonia con
questo rapporto quasi materno. Non equilibrato, che Barbara e il marito hanno.

Traducendo impacchi, questa sfumatura si perde. Ciò che si guadagna è avvicinare il testo al lettore.

Non è sempre semplice mantenere il culturema e soprattutto mantenere le isotopie, che vengono create dagli autori
in questi testi. Si parla sempre di negoziazione: perdiamo un aspetto e ne guadagniamo un altro.

Essendo la riscrittura di una fiaba esistono due livelli di discorsoLivello letterale: la chiave brucia davvero, e allo
stesso tempo questo bruciore è un bruciore metaforico perché è la fiamma della curiosità. Questi due livelli vanno
mantenuti. Nelle fiabe e nelle riscritture il livello letterale quindi livello pragmatico, materiale: è imponente perché
l’effetto della fiaba ha un intento di trasmettere un insegnamento morale. Questo insegnamento morale risulta
efficace e corrisponde a delle azioni concrete. Nella riscrittura del testo la chiave doveva bruciare materialmente la
mano del personaggio. In questo modo l’immagine diventa più significativa e veicola il messaggio morale. La curiosità
tocca la persona nello spirito e nel corpo. Occhio alla curiosità! La curiosità è un peccato. Peccato maschile perché è
il marito che pecca.

La crudezza nelle fiabe arriva a essere più spinta. Perché il messaggio diventa più efficace.

Quemar occupa le due sfere: bruciare a livello letterale: fisico e a livello metaforico.

Domanda: Arcaicizzante per mantenere una linea più vicina al testo fonte.

Giardino d’inferno poco usato. Richiama anche a un altro contesto temporale. Avendo optato per un titolo che
ricreava un’ambientazione passata. La traduttrice ha scelto di essere vicina al testo e coerente anche nelle scelte
successive.

Ricreare il cultuale argentinaMa questo si deve specificare, spiegare.

Compresse no perché può creare una stranezza nel lettore.

Una traduzione può essere:

Target oriented Source oriented

Orientata al testo foce Orientata al testo fonte

Adattazione e assimilazione culturale Immedesimazione

Modernizzare Arcaicizzare

Quando si traduce dobbiamo assumere una posizione rispetto al nostro processo di traduzione e rispetto al testo che
terremo. Dobbiamo scegliere se orientarci o verso il testo d’arrivo, verso il lettore, o verso il testo di partenza, verso
l’autore e il contesto del testo di produzione.

Nel caso di una traduzione target oriented avremmo un’assimilazione culturale. L’ambiente cultuale del testo fonte
verrà adattato alla cultura d’arrivo. Perché deve andare in contro alle esigenze del lettore. Un esempio è tradurre
compresas come impacchi lenitivi per essere più vicino alla cultura d’arrivo.

La cultura del testo di partenza viene assimilata alla cultura d’arrivo. Quindi avremmo una traduzione
modernizzante. Che modernizza certi aspetti del testo di partenza.

Se optiamo per una traduzione souce oriented dobbiamo accompagnare il lettore a immedesimarsi nell’ambiente
cultuale del testo che stiamo traduciamo. E avremmo una traduzione arcaicizzante.
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Accompagniamo il lettore verso il testo di partenza.

Target oriented: il testo verso il lettorefacilita il lettore.

Source oriented: il lettore verso il testo di partenzachiede una maggiore sforzo.

La differenza tra una traduzione targed oriented e una traduzione source oriented è maggiore quanto lontano è
cronologicamente, temporalmente il testo da tradurre. Lo sbalzo culturale si avverte di più quando traduciamo testi
dall’800, rispetto a tradurre un testo pubblicato l’anno scorso. La distanza sarà maggiore e questa differenza
culturale in base alla differenza temporale del testo. Lo stesso sbalzo ce l ’abbiamo nei testi appartenenti alla stessa
cultura italiano: Dante, Manzoni. operazione di archeologia linguistica: volgare di Dante (e le sfere semantiche
della lingua) e italiano dei nostri giorni.

Diverso è per le altre lingue, sistemi culturali.

Dipende anche dalla casa editrice – lettore di nicchia.

Target oriented Source oriented

Addomesticamento Straniamento

Modernizzare Arcaicizzare

Presentare figure riconoscibili al lettore Ricreare l’atmosfera del testo di partenza

Dal testo al lettore Dal lettore al testo

(es. rosso vivo) (Es. cremisi )

Alla traduzione targed oriented vs source oriented corrispondono:

addomesticamento del testo: cioè il testo originale viene addomesticato nel senso etimologico del termine, familiare
vs mentre la traduzione source oriented rischia di creare uno straniamento nella lettura. Una lettura che dà una
certa stranezza perché spesso le scelte del traduttore possono apparire incomprensibili. Perché queste scelte
seguono i culturemi dell’autore.

Lo straniamento dà frizione nella lettura.

La traduzione targed oriented presenterà delle figure riconoscibile al lettore. Ovvero renderà i punti strettamente
culturali del testo di partenza, le trasporterà all’interno di figure riconoscibili, tale che non dovrà fare uno sforzo
interpretativo.

Mentre nella traduzione source oriented avremo un traduttore che mira a ricreare l’atmosfera del testo di partenza.

La traduzione oriented avvicina il testo al lettore, momento storico della traduzione in cui avviene la traduzione

Source oriented si concentra sul testo di partenza.

Esempio di Umberto Eco spadix in Nome della rosa è un termine che ha a che vedere con la semantica del rosso.
Nella traduzione target oriented rosso vivo mentre nella traduzione source oriented cremisi (tipo di rosso intenso.
Ricrea un’atmosfera arcaica. Termine in disuso)

come scegliere?

Target oriented o source oriented? Dipende dalla fedeltà al testo, poi ha a che vedere con la politica editoriale

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Modernizzazione

"En el breve instante en que se cruzaron sus miradas, buscó hasta el último detalle de su rostro, y como en una
súbita instantánea, quedó grabado en la placa de su cerebro"

"Nel breve istante in cui i loro sguardi si incrociarono, cercò fino all’ultimo dettaglio del suo volto che, come in uno
scatto, rimase registrato nella sua memoria “.

(Oscar Cerruto, “Los buitres”, Cerco de penumbras, 1958-1975)

Esempio di modernizzazione: Oscar Cerruto Viaggio spettrale dove non si capisce bene se l’autobus fa un incidente
nel percorso. Non si sa se tutti i personaggi sono morti.

Protagonista maschile incontra lo sguardo di una passeggera.

Inizialmente la traduttrice: come in istantanea rimase registrato nel suo cervello. Poi ha fatto uno studio sul termine
placa e ha capito che questo termine può significare sia una parte fisiologica della corteccia cerebrale sia l’astra. Ha
giocato sulla sfera dell’ambiguità: sulla memoria del cervello e della memoria fotografica.

Al tempo del racconto non esisteva la digitalizzazione fotografica. Il campo semantico viene modernizzato. Con
memoria si fa allusione sia a una sfera semantica neurologica sia a una sfera semantica della fotografia. Si crea la
isotopia con il termine scatto. Invece di istantanea lei ha ulteriormente modernizzato l’ambiente cultuale con scatto.
Scatto tiene insieme l’aggettivo subito e il sostantivo istantaneo.

Lo scatto fa riferimento a qls di repentino, e un’immagine che viene fissata nella memoria, ed efficace.

Arcaizzazione

“En la esquina de Avenida San Martín y Nogoyá, mientras esperaba el ómnibus 168 [...] Pasó don Luis, el relojero, y
la saludó apreciativo, como si alabara su figura prolija, los zapatos que la hacían más esbelta, su cuellito blanco sobre
la blusa crema. Por la calle vacía vino remolonamente el 168, soltando su seco bufido insatisfecho al abrirse la
puerta para Clara [...]”.

(Julio Cortázar, “Ómnibus”, Bestiario, 1951).

“All’angolo tra Avenida San Martín y Nogoyá, mentre aspettava l’omnibus 168 [...] Passó Luis, l’orologiaio, e la salutò
complimentoso, come se apprezzasse la sua figura curata, le scarpe che la rendevano piú snella, il collettino bianco
sulla camicetta crema. Lungo la strada vuota arrivò neghittosamente il 168, emettendo il suo secco sbuffo
insoddisfatto nell’aprire la porta per Clara [...]

Esempio di arcaicizzazione: passaggio di Omnibus di Julio Cortazar

Omnibus: è un tipo di autobus che si utilizza all’interno delle cittadine Moliner/Rae: vehículo de
transporto colectivo. C’è anche l’opzione di tren Omnibus: il treno regionale, treno che collega le cittadine
della stessa zona regionale e che si ferma a tutte le fermate.
Omnibus subisce un’umanizzazione a causa dell’elemento fantastico intrusione che si vede
nell’aggettivazione

Mantenere omnibus è un’arcaicizzazione. È un bus ad uso dei cittadini della stessa città

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Anche il termine blusa viene tradotto come camicetta. Siete d’accordo? Ci rimanda a una tunica. Prenda de trabajo.
Ricordiamoci che Clara ha terminato il suo turno di lavoro. Camicetta rimanda al femminile richiama una femminilità.

La blusa viene mantenuta come camicetta color crema, un altro significato è una tunica fino alle ginocchia
fatta di tela e fa riferimento alla veste da lavoro. Infatti, Clara viene descritta come una donna che finisce di
lavorare e poi aspetta per prendere il bus per tornare a casa. La traduttrice però decide di tradurla con blusa,
per avvicinare il lettore e per mantenere un po' di femminilità che se avesse optato per camice non avrebbe
mantenuto. traduzione moderna che costruisca un capo d’abbigliamento femminile.
La traduttrice avvicina il termine blusa al lettore. Optando per una traduzione più moderna e più specifica. C
Anche l’avverbio remolonamente viene tradotto come neghittosamente. In una traduzione targed oriented
potremmo optare per stancamente, per sottolineare la lentezza dell’omnibus ma anche l’umanizzazione
dell’omnibus. L'omnibus viene umanizzato e per questo si può usare quel avverbio.
Non è solo un semplice mezzo di trasporto.

Stancamente mette in luce l’umanizzazione innaturale del veicolo. Sta accadendo un ribaltamento ontologico della
realtà dei personaggi.

Si possono avere più orientamenti dentro il testo? Si deve decidere in base al testo ai quali si sta lavorando.

Leggere attentamente il testo e interpretare i significati. Scegliere l’orientamento che vi permette mantenere una
traduzione, con la maggior parte dei significati del testo di partenza.

Se però vi orientate in una traduzione modernizzante, piuttosto che arcaicizzante, ma vi imbattete in del termine che
all’interno del vostro orientamento che avete scelto non vengono resi in un modo che secondo voi è consono ci
possono essere dei punti dove può variare l’orientamento.

La cosa importante è scegliere una cornice quanto più omogenea possibile. Uscite dal vostro orientamento solo se
strettamente necessario: per delle esigenze linguistiche o culturali.

Clara riceve dei complimenti per il suo abbigliamento. È più adeguato tradurre camicetta perché resta più in sintonia
con l’atmosfera complimentoso. Uscendo dall’orientamento si restava fedeli alla scena che il racconto descrive.

Il consiglio della prof è quello di orientarci x una delle due soluzioni e di fare il conto con il quello che il racconto ci
sta dicendo.

Traduzione: continuo processo decisionale.

Il dizionario: punto di partenza.

La scelta: questione di negoziazione tra traduttore, lettore, e autore originario.

La fedeltà è la tendenza a credere che la traduzione sia sempre possibile se il testo fonte è stato interpretato con
appassionata complicità, è l’impegno a identificare quello che per noi è il senso profondo del testo, è la capacità di
negoziare a ogni istante la soluzione che ci pare più giusta.

Umberto Eco ci dice che la traduzione è un continuo processo decisionale. Anche se voi optate per un orientamento,
anche questo orientamento deve essere continuamente verificato in base al testo e al co testo. E anche alle
immagini che il testo sta creando.

Il dizionario è il punto di partenza ma non può essere il punto d’arrivo.

Molto importante fare sempre delle ipotesi interpretative, VIZZUALIZZARE QUELLO CHE il testo ci dice.

La scelta è una questione di negoziazione tra traduttore lettore e autore originario. Le traduzioni più efficaci sono le
traduzioni nelle quali il traduttore non ha adottato delle scelte aprioristiche che non ci sia fermato in una sola
direzione.

L’ orientamento indicativo, va sempre verificato.


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Eco dice:

Non abbiate fretta di leggere e interpretare.

Immedesimatevi in questo dialogo tra il lettore e lo scrittore.

Cercate di visualizzare la scena.

Istaurare una complicità

Indentificare il senso profondo del testo: livello letterale e livello letterario.

Cercare di capire qual è il messaggio del testo

Negoziare ad ogni istante. Scegliete un orientamento. Va messo calato in ogni momento del testo. Riguarda ogni
passaggio del testonegoziare anche il vostro orientamento.

La traduzione è una pratica di lettura

Sylvia Molloy “Leer en traducción” (Citas de Lectura, 2017)

Leí a escritores latinoamericanos, algunos conocidos, otros muchos que nunca había leído, en francés y desde
Francia. La experiencia fue curiosa. El remanido Darío, por ejemplo, aprendido en el colegio y casi olvidado, cobraba
nueva vida en el otro idioma y me permitía volver al texto en el idioma original como si fuera otro. Lo mismo
ocurría con Güiraldes [...]: mi recuerdo no demasiado entusiasta de Don Segundo Sombra, lectura obligada del
secundario, se me daba ahora en otro contexto, a través de la mirada francesa del traductor, Valery Larbaud, y de
ahí yo podía releer el original con otros ojos.

La traduzione come pratica di letturapista che ci dà anche Jorge Luis Borges: “io non sono uno scrittore, io sono un
grande lettore, io non scrivo io riscrivo”.

L’idea di scrittura come riscrittura di qualcosa che è già stato scritto, che l’autore all’interno delle sue interpretazioni
letterarie riprende e riscrive in altro modo.

Che cosa vuol dire la traduzione come pratica di lettura? cìè un bel testo di Molloy. Riscrittura di qualcosa
che è già stato scritto
raccolta di saggi di Sylvia Molloy “Leer en traduccion”

Sylvia Molloyin Francia ha riletto un poeta ispano-americano Ruben Dario che viene letto alla scuola media. I testi
che lei legge in francese acquisivano una nuova vita in francese. Attraverso la traduzione riscopre dei nuovi
significati, di un testo che dava per scontato. A partire dalla traduzione al francese ha avuto voglia di riprendere il
testo in lingua originale. Che adesso le appariva come un altro testo rispetto a quello che lei aveva letto nella scuola
media.

La traduzione è capace di risvegliare dei significati nascosti, dati per scontati del testo d’origine.

Lo mismo con Guiraldes autore di un romanzo conosciuto1926: Dos secundos ombranovela de la


tierra, novella regionalista parla del gaucho che ormai è diventato un personaggio stanziato. Condivide la
filosofia dei gauchos liberi nelle pampas.
La riflessione che sta facendo Molloy è una riflessione su come la traduzione in francese della letteratura
ispano-americana o argentina le siano servite per riprendere l’originale. E ritrovare dei significati nascosti o
non visto che lei ha riscoperto nelle traduzioni. Ci sta parlando del potere della traduzione di far rivivere
l’originale. La traduzione mantiene in vita l’opera.

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Poco a poco mi tesis se fue transformando en una suerte de laboratorio de lecturas, mías y de otros: en él se me
daba la posibilidad de leer de otra manera, es decir de leer libros otros, y también de ver cómo se leían los libros
una vez que se los desubicaba, que se los separaba de su contexto cultural. [...] Al escribir esa tesis no solo me
encontré con libros nuevos: me encontré con maneras de leer distintas de la mía. Lejos de deshecharlas como
frívolas o erradas, procuré comprenderlas; así, de algún modo, pasaron a ser parte de la mía (p. 36).

Continua Molloy. La traduzione permette una lettura di uno stesso testo con altri occhi, da un altro punto di vista.
Desubicacionuna volta che il libro era decontestualizzato perché la traduzione sposta un testo da un determinato
contesto di gestazione a un altro contesto. Quindi il testo viene decontestualizzato. viene spostato a un altro
ambiente temporale, culturale, linguistico, cronologico, storico.

Questa scrittrice sta riflettendo sulla traduzione in termini di filosofia della traduzione.

Si è imbattuta in un altro modo di leggere. La diversa traduzione le ha mostrato un altro modo di leggere, che era
diverso dal suo.

Perché diversa era stata fatta la lettura dal traduttore.

Le letture fatte dagli altri hanno arricchito il suo stesso modo di leggere.

In base a come si legge, i contenuti del testo fonte, si creerà una determinata traduzione. Lettura in senso lato.

Lettura di significati.

Bibliografia critica:

Buffoni, Franco (2005), Traduttologia. La teoria della traduzione letteraria, Roma: Ministero per i beni e le attività
culturali.

Cardinaletti, Anna e Garzone, Giuliana (2005): L'italiano delle traduzioni, Milano, Franco Angeli.

Faini, Paola (2004): Tradurre. Dalla teoria alla pratica, Roma, Carocci, 2004.

Fernández González, Vicente (2008): La traducción de la a a la z, Córdoba, Berenice.

Hurtado Albir, Amparo (2001): Traducción y traductología. Introducción a la traductología, Madrid, Cátedra.

Lefevre, Matteo (2015): La traduzione dallo spagnolo, Roma, Carocci Editore.

Morini, Massimiliano (2007): La traduzione: teorie, strumenti, pratiche, Firenze, Sironi.

Moya, Virgilio (2004), La selva de la traducción. Teorías traductológicas contemporáneas. Madrid: Cátedra.

Newmark, Peter (2004): Manual de traducción, Madrid, Cátedra.

Osimo, Bruno (2004): Manuale del traduttore: guida pratica con glossario, Milano, Hoepli.

____________(2006): Storia della traduzione, Milano, Hoepli.

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