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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE E AZIENDALI

Economia Aziendale – II modulo


Capitolo 7
LO STATO PATRIMONIALE
Struttura 2

Economia
Aziendale e
Introduzione Ragioneria

I valori nello Le aree


L’oggetto scambio
monetario
della
gestione

I profili della Reddito Capitale


gestione

Conto Stato Rendiconto


Il Bilancio Economico Patrimoniale Finanziario
7.1 Patrimonio e valori
3

dell’attivo
Il patrimonio è in senso lato la ricchezza a disposizione
dell’azienda in un dato momento

STATO PATRIMONIALE

CAPITALE
ATTIVITA’ PASSIVITA’
NETTO
Il prospetto di
4

Stato Patrimoniale

Stato Patrimoniale

ATTIVITA’ PASSIVITA’
Imm. immateriali Debiti commerciali
Imm. materiali Debiti finanziari
Imm. finanziarie Fondi costi futuri
Rimanenze Fondi rischi
Crediti Altri debiti
Attività finanziarie Ratei/risconti passivi
Disponibilità liquide
Ratei e risconti attivi PATRIMONIO NETTO
I valori che compongono il
5

patrimonio
Il patrimonio è composto da valori
NUMERARI e NON NUMERARI (PATRIMONIALI)

Crediti di regolamento
VALORI NUMERARI = Disponibilità liquide
Controprestazione Debiti commerciali
monetaria Fondi costi futuri
Fondi rischi
VALORI NON TUTTI GLI ALTRI
NUMERARI = (compreso il
Prestazione PATRIMONIO NETTO)
principale
Le immobilizzazioni
6

Le immobilizzazioni (immateriali, materiali, finanziarie)


sono valori economici destinati a partecipare alla
produzione del reddito di più esercizi

Le immobilizzazioni sono espressione di cicli di


processi produttivi non conclusi all’epoca di redazione
del bilancio
SCAMBIO

CONTRATTI DI
Possono essere acquisite UTILIZZO
COSTRUZIONI
INTERNE
Iscrizione in bilancio 7

delle immobilizzazioni
Le immobilizzazioni sono iscritte
nell’attivo di Stato Patrimoniale al netto del
FONDO AMMORTAMENTO e FONDO SVALUTAZIONE

La consistenza del FONDO


La consistenza del FONDO
AMMORTAMENTO è data dalla
SVALUTAZIONE è data dalla
somma delle quote
somma delle svalutazioni
ammortamento rilevate sino
operate sino all’epoca di
all’epoca di redazione del
redazione del bilancio
bilancio
NO per immobilizzazioni
FINANZIARIE
Esempio
8

Un macchinario è stato acquistato nel 2005 ad un prezzo di € 54.000. Il valore


residuo del bene è stimato pari a zero e la vita utile in sei anni. Il criterio di
ammortamento utilizzato è quello a quote costanti.

Stato patrimoniale nell’esercizio 2005


Immobilizzazione Euro 54.000
(costo acquisto o storico)
Esempio 9

Un macchinario è stato acquistato nel 2005 ad un prezzo di € 54.000. Il valore


residuo del bene è stimato pari a zero e la vita utile in sei anni. Il criterio di
ammortamento utilizzato è quello a quote costanti.

Stato patrimoniale (fine P.A. 2005)


Immobilizzazione Euro 45.000
(costo acquisto – fondo
amm.to = 54.000 – 9.000)

Conto Economico (fine P.A. 2005)


Quota amm.to Euro
9.000 immobilizzazione
(54.000 / 6)
Esempio 10

Un macchinario è stato acquistato nel 2005 ad un prezzo di € 54.000. Il valore


residuo del bene è stimato pari a zero e la vita utile in sei anni. Il criterio di
ammortamento utilizzato è quello a quote costanti.

Stato patrimoniale (fine P.A. 2006)


Immobilizzazione Euro 36.000
(costo acquisto – fondo
amm.to = 54.000 – 18.000)

Conto Economico (fine P.A. 2006)


Quota amm.to Euro
9.000 immobilizzazione
(54.000 / 6)
Esempio
11

Al termine dell’esercizio 2007, il valore contabile del macchinario è pari a €


27.000 e ci sono indicazioni tali da far presumere che si sia verificata una
perdita durevole di valore del bene. L’impresa stima dunque il valore
recuperabile del bene per un ammontare pari a € 15.000.
Stato patrimoniale (fine P.A. 2007)
Immobilizzazione Euro 15000
(costo acquisto – fondo
amm.to – fondo svalutazione =
54.000 – 27.000 – 12.000)
Conto Economico (fine P.A. 2007)
Quota amm.to Euro 9.000
immobilizzazione Valore di bilancio al
(54.000 / 6) netto d fondo amm.to
Svalutazione imm.Euro 12.000 (54.000 – 27.000)
(27.000 – 15.000)
12

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono valori economici che


rappresentano fattori di produzione pluriennali
privi di materialità

Sono immobilizzazioni immateriali:


Marchi, Brevetti, Software, Licenze, …
PER IL PRINCIPIO DI
COMPETENZA
MA ANCHE ECONOMICA

Costi di impianto, ampliamento, studi e ricerche,


costi di pubblicità
L’avviamento
13

L’avviamento è una particolare immobilizzazione


immateriale che esprime l’incremento di valore che l’insieme
dei valori aziendali subisce per effetto del coordinamento
dei beni in un sistema efficiente

Capacità di generare
un extra-reddito

Deve essere acquisito a titolo oneroso


Immobilizzazioni materiali
14

Le immobilizzazioni materiali sono valori economici che


rappresentano fattori di produzione pluriennali
dotati di materialità

Sono immobilizzazioni materiali:


Terreni e fabbricati,
Impianti e Macchinari
Attrezzature
Altri beni
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Immobilizzazioni finanziarie

Le immobilizzazioni finanziarie sono valori economici che


rappresentano investimenti non temporanei in strumenti
finanziari

Sono immobilizzazioni finanziarie:


1. Partecipazioni e titoli azionari
2. Crediti (di prestito)
3. Altri titoli
Gli investimenti
4. Azioni proprie temporanei sono
iscrivibili nelle
ATTIVITÀ FINANZIARIE
Le rimanenze 16

Le RIMANENZE sono valori economici comuni a più esercizi


espressione di cicli di processi di produzione in corso
all’epoca di redazione del bilancio

Sono rimanenze:
1. Merci
2. Materie
3. Prodotti finiti e in corso su ordinazione
4. Risconti
Le rimanenze
17

RIMANENZE

ATTIVITA’ DI RETTIFICHE DI
COMPONENTI
STATO NEGATIVI DI
PATRIMONIALE REDDITO
I crediti commerciali 18

(di regolamento)

I crediti commerciali (o di regolamento) sono valori


numerari che sostituiscono temporaneamente la moneta

I crediti di regolamento sono rilevati al loro valore


nominale al netto di svalutazioni per perdite
(certe o presunte) rilevate in appositi fondi
Le attività finanziarie e le 19

disponibilità liquide
Le attività finanziarie sono costituite da valori relativi a
immobilizzazioni finanziarie, crediti e disponibilità liquide
destinati allo scambio

Le disponibilità liquide sono costituite da denaro, valori in


cassa, assegni, conti correnti bancari e postali, valori bollati
Ratei e risconti attivi 20

I ratei e i risconti attivi sono valori di Stato Patrimoniale che


derivano da un giudizio di competenza economica espresso
con riferimento a costi e/o ricavi

I ratei attivi sono valori numerari espressione di crediti di


regolamento in fase di formazione connessi a ricavi di
competenza dell’esercizio la cui manifestazione numeraria
è futura

I risconti attivi sono valori economici espressione di quote


di costi di competenza del futuro esercizio la cui
manifestazione numeraria è già avvenuta
Economia Aziendale (II modulo) – Piero Mella, Matteo Navaroni
7.2 I valori del passivo 21

Le passività sono valori numerari e non numerari afferenti


allo Stato Patrimoniale che esprimono i vincoli che gravano
sulla gestione futura

Il patrimonio netto è costituito dai valori non numerari


espressione della ricchezza netta dell’azienda
I debiti22

I debiti sono valori numerari (se di regolamento) o non


numerari (se di prestito) che svolgono diverse funzioni

Controprestazione
Debiti di monetaria dello
REGOLAMENTO scambio

Debiti di Prestazione principale


PRESTITO dello scambio
23

Il Trattamento Fine Rapporto

Il Trattamento di fine rapporto è un debito verso i lavoratori


dipendenti che viene erogato nel momento di cessazione del
rapporto di lavoro

Valore certo Entità certa

MA
il momento di
erogazione non è noto
in sede di rilevazione
I fondi rischi e oneri 24

I fondi rischi esprimono un debito destinato a coprire un


costo probabile e indeterminato nell’ammontare

I fondi oneri futuri esprimono un debito destinato a coprire


un costo certo ma indeterminato nell’ammontare

Autonoma rilevazione rispetto ai debiti


Ratei e risconti passivi 25

I ratei e i risconti passivi sono valori di Stato Patrimoniale


che derivano da un giudizio di competenza economica
espresso con riferimento a costi e/o ricavi

I ratei passivi sono valori numerari espressione di debiti di


regolamento in fase di formazione connessi a costi di
competenza dell’esercizio, la cui manifestazione numeraria
è futura

I risconti passivi sono valori economici espressione di quote


di ricavi di competenza del futuro esercizio la cui
manifestazione numeraria è già avvenuta
7.3 Il patrimonio netto 26

Stato Patrimoniale

ATTIVITA’ PASSIVITA’
Imm. immateriali Debiti commerciali
Imm. materiali Debiti finanziari
Imm. finanziarie Fondi costi futuri
Rimanenze Fondi rischi
Crediti Altri debiti
Attività finanziarie Ratei/risconti passivi
Disponibilità liquide
Ratei e risconti attivi
PATRIMONIO NETTO
La composizione del 27

Patrimonio Netto

Il patrimonio netto è formato da un insieme di voci:

1.Capitale sociale
2.Riserve
3.Utili (perdite) di esercizi precedenti
4.Utile (perdita) di esercizio
Il capitale sociale 28

Il capitale sociale esprime il valore nominale attribuito ai


conferimenti promessi (o eseguiti dai soci) in sede di
costituzione della società o per effetto di aumenti di capitale
Le variazioni di capitale sociale sono riconducibili a fattispecie
diverse:
1. Aumenti di capitale (reali o gratuiti)
2. Riduzioni volontarie
3. Recesso del socio
4. Perdite operative (che riducono il capitale sociale)
5. Conversione di obbligazioni convertibili
Le riserve 29

Le riserve sono quote di patrimonio netto poste a garanzia


(come per il capitale) nei confronti dei terzi

Le riserve si distinguono in:


1. Riserve da utili Quota di ricchezza non
(legale, statutaria, facoltativa) distribuita

Quota di capitale
2. Riserve da capitale derivante da ulteriori
(sovrapprezzo, rivalutazione) apporti o altre circostanze
30

L’utile e la sua destinazione

L’utile esprime la ricchezza prodotta per effetto della


gestione aziendale nel periodo di riferimento del bilancio

RISERVA

SOCI

PERDITE
UTILE
CAPITALE

RINVIATO
7.4 Forme, 31

struttura e contenuto
La struttura dello Stato Patrimoniale può essere:
1.A sezioni contrapposte
2.Scalare

La riclassificazione delle voci di Stato Patrimoniale si basa:


1.Sull’origine
2.Sulla natura
3.Sulla destinazione
Lo schema di SP secondo il
32

criterio finanziario
La riclassificazione delle voci di Stato Patrimoniale per
natura è finalizzata a osservare l’aspetto finanziario relativo
alla liquidabilità delle voci nel breve vs medio-lungo periodo
Stato patrimoniale riclassificato con criterio
finanziario
Attività a breve Passività a breve

Passività a medio/lungo
termine
Attività a medio/lungo termine

Patrimonio netto
Lo schema di SP secondo il
34

criterio funzionale
La riclassificazione delle voci di Stato Patrimoniale per
destinazione è finalizzata a osservare la connessione delle
voci con l’area caratteristica vs altre aree della gestione
Stato patrimoniale riclassificato con
criterio funzionale
Attività circolanti Passività circolanti

Passività consolidate
Attività immobilizzate
Patrimonio netto
Disponibilità liquide
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La posizione finanziaria netta


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CAPITOLO 7

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