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A scuola dallo stregone.

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Carlos Castaneda

In tal modo arrivai alla seguente classificazione: uso di piante allucinogene; procedimenti e
formule usati nella stregoneria; acquisizione e manipolazione degli oggetti dotati di potere; uso
delle piante medicinali; canti e leggende. 13

In tal modo arrivai alla seguente classificazione: uso di piante allucinogene; procedimenti e
formule usati nella stregoneria; acquisizione e manipolazione degli oggetti dotati di potere; uso
delle piante medicinali; canti e leggende.

Quindi il mio primo compito consistè nel determinare il suo ordine di concettualizzazione. Mentre
lavoravo in quella direzione mi accorsi che don Juan stesso aveva dato un particolare risalto a una
certa parte dei suoi insegnamenti: specificamente, gli usi delle piante allucinogene. Su questa base
rividi il mio schema di categorie. 15

L'importanza delle piante consisteva, per don Juan, nella loro capacità di produrre in un essere
umano degli stadi di una particolare percezione.

Li ho chiamati "stati di realtà non ordinaria", intendendo realtà insolita in quanto opposta alla realtà
ordinaria della vita quotidiana.

Don Juan credeva che gli stati di realtà non ordinaria fossero la sola forma di apprendimento
pragmatico e il solo mezzo per acquisire il potere.

"Che cosa è il maíz-pinto, don Juan?". "È un oggetto dotato di potere e il suo potere consiste, tra le
altre cose, nell'entrare nel corpo". "Che cosa fa quando entra nel corpo?". "Si immerge nel corpo; si
stabilisce nel petto, o negli intestini. L'uomo si ammala, e se il brujo che lo cura non è più forte di
quello che lo ha stregato, morirà entro tre mesi dal momento in cui il chicco è entrato nel suo
corpo".

Nel sistema di don Juan l'acquisizione di un alleato significava esclusivamente lo sfruttamento


degli stati di realtà non ordinaria che produceva in me attraverso l'uso delle piante allucinogene.

GLI INSEGNAMENTI
IL POSTO: Mi suggerì di camminare intorno al portico finché non trovassi il posto.

Non avevo usato gli occhi. Era vero, tuttavia ero certo che egli mi aveva detto di sentire la
differenza. Gli feci questa obiezione, ma mi rispose che si può sentire con gli occhi, quando gli
occhi non stanno guardando direttamente nelle cose. 26

"Hai trovato il posto", disse. Da principio non lo compresi, ma mi assicurò nuovamente che il posto
in cui ero caduto addormentato era il posto in questione. 28

Il puro e semplice atto del sedersi sul proprio posto creava una forza superiore. D'altra parte, il
posto nemico indeboliva un uomo e avrebbe potuto anche causarne la morte. Disse che avrei
ricuperato le mie energie, che avevo speso a profusione la notte precedente, schiacciando un
pisolino sul mio posto. 29
PEYOTE: Tutto quello che fui in grado di vedere fu il cane che diventava iridescente: una luce
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intensa emanava dal suo corpo. Vidi di nuovo l'acqua che scorreva attraverso il suo corpo,
accendendolo come un falò. 35

. Ma questo secondo cambiamento, il risvegliarsi a una coscienza seria e sobria, fu autenticamente


sconvolgente. Avevo dimenticato di essere un uomo. L'amarezza di una situazione talmente
irreconciliabile fu così intensa che piansi.

"Come fa Mescalito a proteggere la gente?". "Consiglia. Risponde a qualsiasi domanda tu faccia".


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"Non penserai che il cane scappava perché aveva paura di te, forse? Il cane correva perché tu gli
stavi pisciando addosso". A questo punto ci fu una risata generale. Cercai di interrogare uno dei
giovani, ma stavano tutti ridendo e non mi udì. John proseguì: "II mio cane si è preso la rivincita;
anche lui ti ha pisciato addosso!".

"Il cane ha veramente giocato con me come dicono loro?". "Maledizione! Non era un cane! ".

La piega presa dalla situazione era ben strana. Avevo deciso di dirgli che intendevo abbandonare
l'idea di imparare a conoscere il peyote, ed ecco che, prima che potessi veramente dire quello che
intendevo, mi offri- va di insegnarmi la sua 'conoscenza'. 41

"Pensa alla meraviglia di Mescalito che gioca con te. Non pensare a nient'altro: il resto verrà da sé".

"Un uomo va alla conoscenza come va alla guerra, vigile, con timore, con rispetto, e con assoluta
sicurezza. Andare alla conoscenza o andare alla guerra in qualsiasi altro modo è un errore, e
chiunque lo fa vivrà per rimpiangere i suoi passi". 42

… soddisfatto a questi quattro requisiti non ci sono errori che egli debba spiegare; in tali condizioni
i suoi atti perdono l'aspetto goffo dell'atto di un folle.

L'ALLEATO:
Quindi disse che intendeva istruirmi su un 'alleato' nella stessissima maniera in cui gli aveva
insegnato il suo benefattore. Diede molto risalto alle parole 'stessissima maniera', ripetendo più
volte la frase. Un 'alleato', disse, è un potere che un uomo può portare nella propria vita per ottenere
aiuto, consiglio, e la forza necessaria per compiere
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azioni, sia grandi che piccole, sia buone che cattive. 43

"Che tipo di potere è un alleato?". "È un aiuto. Te l'ho già detto". "Come aiuta?". "Un alleato è un
potere capace di trasportare un uomo ai confini di se stesso. Questo è il modo in cui un alleato può
rivelare cose che nessun essere umano potrebbe". 44

"No. Mescalito ti porta fuori di te stesso per insegnarti. Un alleato ti conduce fuori per darti potere".

CITAZIONI E LETTURE:
Sabato, 7 aprile, 1962 - "Allora che cosa deve fare un uomo per diventare un uomo di
conoscenza?". "Deve sfidare e sconfiggere i suoi quattro nemici naturali". "Dopo aver sconfitto
questi quattro nemici sarà diventato un uomo di conoscenza?".

Lunedì, 28 gennaio, 1963 - Questa strada ha un cuore? Se lo ha la strada è buona. Se non lo ha,
non serve a niente. Entrambe le strade non portano da nessuna parte: ma una ha un cuore e l'altra
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no. Una porta a un viaggio lieto; finché la segui sei una sola cosa con essa. L'altra ti farà maledire la
tua vita. Una ti rende forte; l'altra ti indebolisce".

Lunedì, 7 agosto, 1961 - Tutto quello che fui in grado di vedere fu il cane che diventava
iridescente: una luce intensa emanava dal suo corpo. Vidi di nuovo l'acqua che scorreva attraverso il
suo corpo, accendendolo come un falò.

Sabato, 6 luglio, 1963 - "Ma quello che intendo dire, don Juan, è che se voi ed io guardiamo
un uccello e lo vediamo volare, conveniamo che sta volando. Ma se due dei miei amici mi avessero
visto volare come ho fatto la notte scorsa, avrebbero convenuto che stavo volando?". "Bene,
avrebbero potuto.

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