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Con il termine 

doping si intende l’abuso di


particolari sostanze o medicinali con lo scopo di
aumentare artificialmente il rendimento fisico e le
prestazioni dell'atleta. E si tratta di un'infrazione
sia all'etica dello sport, sia a quella della scienza
medica. 
Il doping non è un fenomeno recente, fin
dall'antichità si è fatto ricorso a sostanze e
pratiche per cercare di migliorare una
prestazione sportiva; già nelle Olimpiadi del 668
AC Galeno descrive nei suoi scritti le sostanze
che gli atleti romani assumevano per migliorare
la loro prestazione. (quali funghi allucinogeni).
I regolamenti sportivi vietano il doping, e
prescrivono l'obbligo ai controlli antidoping, che
si effettuano mediante l'analisi delle urine e in
taluni casi anche del sangue. Gli atleti che
risultano positivi alle analisi vengono squalificati
per un periodo più o meno lungo; nei casi di
recidiva si può arrivare alla squalifica a vita.
L’utilizzo degli ormoni steroidei provocano aumento della forza e della
capacità di recupero dallo sforzo, mentre le anfetamine e gli altri stimolanti
del sistema nervoso migliorano la prontezza di riflessi e la concentrazione.
L'aumento dell'ematocrito (: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) ha come
risultato l'aumento dell'apporto di ossigeno ai tessuti, quindi una
maggiore resistenza allo sforzo. Tuttavia accanto agli effetti positivi sono ben
noti effetti negativi, in particolare l'assunzione di ormoni steroidei
L’utilizzo degli ormoni steroidei provocano
aumento della forza e della capacità di recupero
dallo sforzo, mentre le anfetamine e gli altri
stimolanti del sistema nervoso migliorano la
prontezza di riflessi e la concentrazione.
L'aumento dell'ematocrito (: globuli rossi, globuli
bianchi e piastrine) ha come risultato l'aumento
dell'apporto di ossigeno ai tessuti, quindi una
maggiore resistenza allo sforzo. Tuttavia accanto
agli effetti positivi sono ben noti effetti negativi, in
particolare l'assunzione di ormoni steroidei
risulta nella perdita delle proprietà meccaniche
ed elastiche del connettivo con facilità di
rottura, si può verificare l'aumento della
formazione di trombi, quindi col rischio di infarto
e e di complicazioni cardiovascolari.
Le anfetamine, invece, possono
provocare ipertensione, aritmie
cardiache, crisi
convulsive, vomito, dolore addominale, emorr
agie cerebrali; mascherando la fatica fisica
possono indurre a sforzi eccessivi con
conseguenti danni ai
tendini, muscoli ed articolazioni.
Le modificazioni dell'ematocrito, possono esitare
nella formazione di trombi intravascolari, con
necrosi tessutale massiva ed embolia.

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