Benvenuti a Berlino, la capitale più dinamica d'Europa. Ma non illudetevi di essere a Parigi, Londra o Roma. Appena metterete
piede in città vi accorgerete che Berlino non dà punti di riferimento perché ne ha passate veramente tante: bombardata,
divisa, smembrata, eternamente ricostruita, non ci si può aspettare che offra anche l'uniformità delle altre capitali europee.
Berlino è più città una dentro l'altra ed è proprio questa smania di cambiamento costante che la rende attraente. Ci
sono certamente molte cose da vedere, musei, monumenti, piazze e bei palazzi, quel che resta del muro, ma non è questo il
motivo principale per cui si va a Berlino. E' l'atmosfera che si cerca: negozi di designer, boutique, gallerie d'arte, caffè,
fanno gara a vestirsi di nuovo per attrarre turisti e cittadi. Per questo giovani da tutta Europa vanno a Berlino a passare
qualche giorno, altri qualche anno, molti la vita. Non ci si annoia, questo è certo e i prezzi sono ancora accettabili.
Per chi vuole visitare Berlino solo qualche giorno e poi tornare, ci sono un po' di cose da non perdere. Vi stupirà accorgervi che
sono disperse da un capo all'altro della città, ma i tedeschi sono tedeschi e quindi metro, autobus e tram vi porteranno
velocemente e comodamente in giro per la città. Un giro per il Mitte vi permetterà di scoprire il cuore storico di Berlino
anche se potrebbero sembrarvi più interessanti i quartieri di Kreuzberg e Charlottenburg, con il famoso castello. Sono
imperdibili l'Isola dei Musei, la Porta di Brandeburgo e il Reichstag. Tra le strade e le piazze importanti, Potsdamer Platz e
Alexander Platz vi racconteranno molto della travagliata storia di Berlino.
In caso di smarrimento della vostra carta, ecco alcuni numeri che vi serviranno per bloccarla mentre siete a Berlino:
Visa 0800-811-8440
American Express 0 800.263.92.279
Master Card 0 800-819-1040
Carta Maestro 0039.02.34980132
Diners Club 0039 02.3216.2656
In caso di emergenza
In caso di emergenza il modo più veloce e sicuro di chiedere aiuto è telefonare al 112, il numero unico di emergenza attivo in tutta
Europa.
Il numero per chiamare la Polizia in caso di emergenza è il 112, numero unico europeo.
Telefonare da e a Berlino
Per chiamare da Berlino verso l'Italia dovete comporre il 00 39 seguito dal numero fisso o di cellulare italiano. Per farvi
chiamare a Berlino dall'Italia bisogna comporre lo 00 49 e poi il numero fisso o il cellulare del destinatario.
Berlino è da molti anni considerata una delle capitali europee più economiche. Di sicuro è più economica di Parigi e Londra e
permette di organizzare una vacanza in ragione del proprio budget. L'offerta di hotel, ostelli, camere e altre sistemazioni è
molto ampia.
Con una Berlino Welcome Card da 17 € si viaggia gratis per 2 giorni su tutta la rete dei trasporti. Per il cibo, le alternative sono
infinite: dai ristoranti etnici dove si cena per pochi euro a ristoranti di lusso dove ci si può concedere il piacere della grande
cucina internazionale. Di seguito, a titolo di esempio, i prezzi di alcuni prodotti e servizi a Berlino.
Berlino non si può certamente definire una città mediterranea: il clima è tipicamente continentale, con inverni freddi e lunghi,
estati abbastanza brevi e con qualche pioggia anche a luglio ed agosto. La tarda primavera e il primo autunno sono il
periodo migliore, con giornate lunghe, temperature accettabili di giorno e di notte, caldo mai eccessivo e sempre un po' di
fresco di sera. Ecco il clima e le temperature di Berlino durante i diversi periodi dell'anno.
Per scegliere la card più adatta per voi dovete prima decidere il periodo di validità: 24 ore, 3 giorni o 5 giorni. La seconda
distinzione è tra le zone di validità: la card copre tre zone, Berlino A, B e C. Nel perimetro A e B rientra tutto il centro storico e
gran parte della periferia. Nella sezione C rientrano Potsdam e l'Aeroporto di Schonefeld, quindi acquistate la Carta ABC solo
se arrivate in questo scalo o avete intenzione di andare a Potsdam. Insieme alla Card viene fornito un libretto con le
indicazioni degli sconti e le agevolazioni incluse e le mappe di Berlino, Potsdam e della metro.
48 ore a € 16,90
72 ore a € 22,90
5 giorni a € 29,90
Berlino + Potsdam (zona tariffaria ABC, valido per un adulto e massimo 3 bambini fino a 14 anni inclusi)
48 ore a € 18,90
72 ore a € 25,90
5 giorni a € 34,90
Berlin WelcomeCard Isola dei musei (zona tariffaria AB, valido per un adulto, incluso ingresso gratuito nei musei dell'Isola
dei musei):
72 ore a € 31,50
Con tutte le Berlin WelcomeCard i bambini fino a 6 anni compiuti viaggiano gratuitamente.
Treni e autobus
Il modo più veloce per raggiungere il centro sono l'autobus Jet TXL che porta alla Stazione Centrale (Hauptbahnhof) e
l'autobus X9 che porta alla fermata Zoo della metro. Funzionano dalle 5 del mattino a mezzanotte circa. Anche il Bus 109
porta in centro in circa 30 minuti. Non ci sono collegamenti diretti in treno dall'aeroporto al centro città. Per arrivare
alla metro più vicina, consigliamo l'autobus 128 che arriva alla stazione Kurt Schumacher della linea U6. Il biglietto costa 2 €
ma è gratis se comprate una Berlino Welcome Card AB.
Come muoversi a Berlino con metro, autobus, tram e
traghetto
Tutte le informazioni per muoversi a Berlino con i mezzi pubblici
Orientarsi a Berlino
Berlino ha un centro storico molto ampio quindi non è consigliato muoversi a piedi tra le diverse zone della città. Anche
monumenti, musei ed altre attrazioni sono distrubuiti in un raggio di diversi chilometri. Quindi, chi resta nella capitale tedesca
per pochi giorni, deve muoversi con i mezzi pubblici per spostarsi velocemente. La mappa stampabile del centro di Berlino vi
aiuterà ad orientarvi meglio prima e dopo la partenza.
Metro di Berlino
La metro è il mezzo più comodo, veloce ed economico per muoversi da una parte all'altra della città. Berlino ha 9 linee della
metro indicate con la lettera U, abbreviazione di U-Bahn. Le linee sono divise per colore come potete vedere nella Mappa
della Metro di Berlino.
Orari di funzionamento
La metro funziona normalmente dalle 5 del mattino alle 1 circa ma nei fine settimana (notti di venerdi, sabato e domenica) e
nei giorni pre-festivi, la metro funziona anche di notte. Nelle altre notti la metro è ferma ma è sostituita da un efficiente
sistema di autobus che seguono gli stessi percorsi e sono indicati con gli stessi numeri. Vedi il paragrafo autobus in basso.
Durante le ore di punta c'è un treno ogni 3-5 minuti mentre di notte l'attesa non supera i 20 minuti. Per informazioni sui
biglietti, leggete il paragrafo a fondo pagina.
Metro di superficie
Berlino ha un efficientissimo sistema metropolitano di superficie composto da 15 linee divise per
colore e indicate con la lettera S, iniziale di S-Bahn. La S-Bahn ha gli stessi orari della
metropolitana ed è il modo più veloce per spostarsi su brevi distanze. Per informazioni sui biglietti,
leggete il paragrafo a fondo pagina. Le linee sono divise per colore come potete vedere nella Mappa
della Metro di Berlino.
Autobus di Berlino
L'efficiente servizio di autobus gialli è l'ideale per muoversi di notte dal lunedì al giovedì, quando le
metro U e S sono ferme. Le linee notturne degli autobus si muovono lungo le stesse direzioni della
metro e sono indicate con le lettere N. La linea U1, quindi, è sostituita dalla linea N1 e così via. Per
informazioni sui biglietti, leggete il paragrafo che segue.
Biglietto singolo
Biglietto giornaliero
Vale 24 ore dalla convalida e permette di muoversi nella zona AB senza limiti. Costa 6,50 €
Muoversi in traghetto
Non ci si pensa mai, ma Berlino è una città d'acqua con un servizio di 6 traghetti che permettono di muoversi in città
osservandola da una prospettiva diversa. Si può accedere con gli stessi biglietti degli altri mezzi on con la Welcome Card.
La Porta di Brandeburgo a Berlino
Il simbolo di Berlino e di tutta la Germania
Per molto tempo solo l'Imperatore e i suoi familiari hanno potuto attraversare l'arcata centrale della Porta di Brandeburgo
(Brandenburger Tor). A tutti gli altri era negato, e questo divieto lascia intuire il valore simbolico che questa porta ha
sempre avuto per i tedeschi. In pratica, dalla sua costruzione, la Porta di Brandeburgo è stata testimone e protagonista
dei più importanti eventi della storia tedesca. Sono stati quasi sempre eventi tragici, raramente gioiosi.
Per fortuna, oggi, la Porta di Brandeburgo è una tranquilla protagonista delle foto dei turisti, luogo di ritrovo per i
festeggiamenti di fine anno e, quando succede, per le vittorie della squadra di calcio della Germania.
.
La porta di Brandeburgo di notte.
L'incendio del palazzo, ad opera dei fedelissimi di Hitler, fu il pretesto per la sospensione della democrazia e la fine dei diritti
civili. Per i 12 anni di Nazismo, il Parlamento svolse nessun ruolo e quasi mai si riunì. Con la caduta di Hitler e l'assedio
dell'Armata Rossa a Berlino, il Reichstag divenne un simbolo da riconquistare ad ogni costo. Pur di issare la bandiera con
falce e martello sopra il palazzo, i russi sacrificarono più di 1300 uomini in una lunga e sanguinosa battaglia contro gli ultimi
soldati nazisti. Di quel momento storico resta la famosa foto del fotografo ucraino Evgenij Chaldej che ritrae un soldato russo
mentre issa la bandiera sopra il tetto (foto).
La cupola panoramica
La splendida cupola in acciaio e vetro è il principale motivo che
spinge tante persone a mettersi in coda per entrare al
Reichstag. E' stata progettata da Sir Norman Foster come
simbolo di apertura dopo il periodo buio della divisione.
Attraverso le sue vetrate si vede tutta Berlino ma anche la
zona interna del Parlamento.
Visitare il Reichstag e la cupola panoramica
Per esigenze legate alla sicurezza l'entrata al Reichstag non è più libera ma richiede la prenotazione obbligatoria. Possono accedervi
liberamente solo le persone che prenotano al ristorante della cupola o un tour guidato. Per prenotare un tour guidato,
presentatevi direttamente al Reichstag in Platz der Republik 1. Se volete, potete scrivere prima di partire al
besucherdienst@bundestag.de ma le richieste sono molte e non è detto che vi rispondano subito.
Il Castello di Charlottenburg a Berlino
L'ultimo simbolo della dinastia Hohenzollern
Lo Schloss (castello) di Charlottenburg si trova appena fuori Berlino ed è uno dei pochi edifici della capitale rimasto a
testimoniare i fasti di questa grande famiglia tedesca. Questo splendido edificio barocco prende il nome dalla regina
Sofia Carlotta, moglie di Federico III di Prussia, che chiese la costruzione di un castello dove la famiglia reale potesse ritirarsi
durante l'estate. Subito dopo la fine della costruzione, nel 1699, la colta e intelligente regina trasformò il castello in un
luogo dove si incontravano pittori, musicisti, scrittori e filosofi dell'epoca.
Alla morte della regina, Federico III diede il suo nome al castello e cominciò un percorso di allargamento che portò alla
costruzione della Orangerie. Il suo successore, Federico Gugliemo II Il Grande, contribuì al fasto di questa residenza con il
Belvedere, la Sala da Tè e il parco. Infine, Federico Gugliemo III fu l'artefice della realizzazione del Pavillon e del Mausoleo.
Il corpo centrale
Nel pianterreno del corpo centrale sono ospitati gli appartamenti reali con una serie di stanze che svolgevano diverse funzioni.
Particolarmente interessanti le collezioni di porcellane cinesi e giapponesi nel Gabinetto delle porcellane e la Sala degli Argenti
con le argenterie di corte, tra cui un servizio in oro capolavoro dell'oreficeria tedesca.
Padiglione nuovo
Il Padiglione Nuovo (Neuer Pavillon) fu costruito nel 1825 da Karl Friedrich Schinkel che si ispirò alla Villa Reale del
Chiatamone di Napoli, in cui aveva soggiornato. Oggi raccoglie una straordinaria collezione di pittori romantici del periodo di
Schinkel con dipinti di Caspar David Friedrich e Carl Blechen. Chiuso per restauro fino a maggio 2012.
Il Belvedere
Come testimonia il nome, questa bella costruzione fu fatta costruire per offrire
una magnifica vista sul parco del Castello di Charlottenburg. Realizzata nel
1788 dall’architetto Langhans, serviva per le riunione dei Rosacroce, gruppo
mistico a cui apparteneva Federico Gugliemo II. Oggi ospita un’importante
collezione di porcellane della berlinese KPM (Königliche Porzellan- Manufaktur).
Costo: 3 euro.
Il Mausoleo
Costruito per la moglie di Federico Gugliemo III, la statua in marmo della
regina rese subito famoso il suo autore. Successivamente vi furono sepolti
anche l’imperatore Guglielmo I e l’imperatrice Augusta. Aperto tutto l’anno dal martedì alla domenica.
Costo: 2 euro.
Il Parco
Il parco di Charlottenburg fu il primo giardino francese in Germania, anche se è stato successivamente modificato in
stile inglese. In ogni stagione dell'anno, il Parco offre un motivo per andarci: d'estate si può prendere il fresco, sdraiarsi
al sole sul prato o fare un picnic all'aperto. D'inverno, quando c'è la neve, i bambini si divertono sulla discesa per lo
slittino. In primavera si può passeggiare lungo il fiume Sprea che lo costeggia e godersi la fioritura degli alberi e dei fiori.
Ingresso gratuito.
Costo del biglietto: 12 euro. 25% di sconto per i possessori della Berlino Card.
Orari di apertura dell'Ala Nuova: aperta dal mercoledì alla domenica, dalle 10 alle 18 in primavera ed estate e fino alle 17 in
autunno e inverno.
Costo del biglietto: 6 euro. 25% di sconto per i possessori della Berlino Card.
Come arrivare al Castello: il modo più semplice e veloce è la metro U-Bahn, Linea 2, fermata Sophie-Charlotte.
Isola dei Musei di Berlino
Cinque musei in mezzo a un fiume
Berlino è l'unica città al mondo che può vantarsi di avere un'isola al centro di un fiume con cinque musei in fila uno dietro
l'altro. Una singolarità architettonica che, insieme al ricco patrimonio ospitato nei musei, hanno valso a questa
parte di Berlino il titolo di Patrimonio Mondiale dell'Umanità tutelato dall'Unesco. Federico Gugliemo III volle
realizzare in questo luogo, dove Berlino è nata, un museo che raccogliesse i tesori degli Hohenzollern. Il primo fu l'Altes
Museum a cui seguire tutti gli altri.
L'Altes Museum
L'Altes Museum (Museo Vecchio) è stato il primo dei cinque musei ad essere costruito sull'Isola dei Musei. Realizzato tra il
1823 e il 1830 su progetto di Karl Friedrich Schinkel, l'Altes Museum è prima di tutto uno dei più importanti esempi
dell'architettura classicista. Ospita una ricca collezione di opere ed oggetti antichi di etruschi, romani e greci. Ulteriori
informazioni nella nostra pagina sull'Altes Museum.
Neues Museum
Subito dopo l'Altes Museum sorse il Neus, il Nuovo Museo. Quasi completamente distrutto durante la seconda guerra Mondiale,
è stato riportato all'antico splendore solo negli ultimi decenni. Riaperto nel 2009 oggi ospita le collezioni egizie che per molti
anni sono state esposte nel vicino Altes Museum. Ulteriori informazioni nella nostra pagina Neues Museum.
Alte Nationalgalerie
Ospia la più importante raccolta di pittura e scultura tedesca dell'Ottocento e una ricca collezioni di quadri dell'Impressionismo
francese. Il palazzo che ospita la galleria ha la forma di un tempio corinzio, da molti considerato il "Pantheon dell'arte
tedesca". Ulteriori informazioni nella pagina dedicata alla Alte Nationalgalerie.
Bode Museum
Inaugurato nel 1904, prende il nome dall'architetto che lo progettò. Il Bode Musem fu costruito per ospitare le collezioni che
non trovavano più spazio negli altri 4 musei dell'Isola. Da non perdere la collezione di monete con circa 500.000 pezzi, la più
importante d'Europa.
Museo di Pergamo
E' il "pezzo forte" dei cinque musei dell'Isola. Prende il nome dall'opera più importante in esso contenute: è l'altare di
Pergamo, grandiosa costruzione ellenistica. Ulteriori informazioni nella pagina dedicata al Museo di Pergamo.
U-Bahn U6 (Friedrichstrasse)
S-Bahn S1, S2, S25 (Friedrichstrasse);
L'Altes Museum (Museo Vecchio) è stato il primo dei cinque musei ad essere costruito sull'Isola dei Musei. Realizzato tra il
1823 e il 1830 su progetto di Karl Friedrich Schinkel, l'Altes Museum è prima di tutto uno dei più importanti esempi
dell'architettura classicista di Berlino. Ospita una ricca collezione di opere ed oggetti antichi di etruschi, romani e greci che la
recente ristrutturazione, durata molti anni, permette di ammirare in tutto il loro splendore. Ecco quindi alcuni consigli sulle
opere da non perdere durante una visita all'Altes Museum.
Antichità greche
Il percorso inizia con "L'età degli eroi" che copre il periodo dal 1000 al 700 a.C. Subito dopo l'entrata una "Via sacra" conduce
attraverso tombe, monumenti e templi verso la colossale statua del Giovane di Dydima, la misteriosa Dea di Berlino e i
bellissimi occhi della Testa di Sabouroff. Ma tutte le sale del piano terra sono uno straordinario viaggio nel mondo
dell'Antica Grecia: dai volti degli Dei agli oggetti di vita quotidiana, una visita all'Altes Museum permette di scoprire come
vivevano i greci, il loro mondo reale e immaginario.
Da non perdere la statua di Afrodite (foto), il "Ragazzo che prega" e l'Amazzone di Polykleitos. Per gli italiani è
particolarmente interessante la sezione dedicata alla presenza greca in Sicilia e nel Sud
dell'Italia con la straordinaria Dea di Taranto seduta in trono. Chiude il giro al primo
piano la collezione di monete antiche, una delle più importanti d'Europa.
Vi ricordiamo solo che esiste una Berlino Welcome Card dedicata all'Isola dei Musei. Trovate tutte le info nella pagina Berlino Welcome
Card.
Come arrivare all'Altes Museum
Il Museo si trova sull'Isola dei Musei, nel Mitte, il centro storico di Berlino, quindi è lungo gli itinerari turistici più importanti e si
raggiunge facilmente con i mezzi pubblici. Il modo più veloce per arrivarci sono le metro U-Bahn e S-Bahn.
U-Bahn U6 (Friedrichstrasse)
S-Bahn S1, S2, S25 (Friedrichstrasse);
in lotta con il popolo dei Galati: quando intorno al 170 a.C riuscì finalmente a sconfiggerli, il re Eumene IIordinò la
costruzione di questa straordinaria opera d'arte. L'altare lungo circa 113 metri rappresenta la vittoria degli dei sui titani, quindi
della civiltà contro i barbari, di Pergamo contro i Galati. Da notare la dea Atena incoronata da Nike alla presenza di Ge, Zeus
che abbatte il gigante Porfirione (con un occhio color porpora). Accanto a Zeus doveva esserci Ercole (di cui rimane solo il
nome e parte della pelle di leone) il cui intervento consente la vittoria degli dei. Subito dopo ci sono la Quadriga di Hera
trainata dai quattro venti e Artemide che supera un gigante caduto e si getta contro Otos.
La Porta di Mileto
Subito dopo l'Altare di Pergamo si apre agli occhi del visitatore la Porta della città di Mileto Costruita nel 120 a.C, con i suoi 29
metri di larghezza e 17 di altezza, è un grandioso esempio di commistione tra l'arte ellenistica e romana.
La Porta di Mileto. Foto di Miia Ranta.
Vi ricordiamo solo che esiste una Berlino Welcome Card dedicata all'Isola dei Musei. Trovate tutte le info nella pagina Berlino Welcome
Card.
U-Bahn U6 (Friedrichstrasse)
S-Bahn S1, S2, S25 (Friedrichstrasse);
Vi ricordiamo solo che esiste una Berlino Welcome Card dedicata all'Isola dei Musei. Trovate tutte le info nella pagina Berlino Welcome
Card.
U-Bahn U6 (Friedrichstrasse)
S-Bahn S1, S2, S25 (Friedrichstrasse);
U-Bahn U6 (Friedrichstrasse)
S-Bahn S1, S2, S25 (Friedrichstrasse);
I monarchi decisero così di costruire la nuova chiesa al posto di quella risalente alla metà del 1700 che fu demolita. I lavori
cominciarono nel 1894 e terminarono nel 1905. Il risultato fu una chiesa dalle dimensioni imponenti (114 metri di
lunghezza, 73 metri di larghezza e 116 di altezza) contrassegnata da un’alta cupola rivestita di rame visibile da molti
punti della città, dove barocco e tardo rinascimento si fondono in un’architettura sfarzosa sia dentro che fuori. Gravemente
danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale, il Duomo di Berlino è stato riaperto nel 1993 dopo ben 18 anni di
lavori di restauro e ricostruzione.
Oggi la cattedrale, anche definita “ la porta verso l’isola dei musei”, con la sua forma suggestiva e il ricco interno è una delle
principali attrazioni della città. Contribuiscono ad accrescerne il fascino: la cripta con le tombe regali di molti personaggi
della famiglia degli Hohenzollern, lo splendido panorama dalla cupola sul Mitte e i concerti suonati sull’antico
organo.
La "grandezza" dell’edificio religioso si riflette anche nell’interno, riccamente decorato ed impreziosito da elementi di gran
pregio. Bello l’altare neo-barocco in marmo bianco (appartenente alla chiesa precedente), splendide le vetrate
raffiguranti scene della vita di Gesù, spettacolare l'organo antico, uno dei più grandi del paese, monumentale il
sarcofago di Federico I e della sua seconda moglie Sofia Carlotta. Da visitare la Cappella battesimale e matrimoniale, la
Cappella della predicazione e la cripta della famiglia reale degli Hohenzollern che custodisce 90 monumenti funerari.
Cattura lo sguardo del visitatore la cupola magnificamente affrescata e la meravigliosa loggia, raggiungibile grazie alla
scalinata imperiale, decorata con scene paesaggistiche.
Da notare anche le statue poste alla base dell’arcata da cui si eleva la cupola che rappresentano i più importanti riformatori
della chiesa.
Costo del biglietto: 7 Euro; 4 Euro ridotto. Fino a 18 anni ingresso gratuito. Audio guida (inglese, tedesco, spagnolo, italiano) 3 Euro.
Come arrivare al Duomo: Metro fermata Alexanderplatz.
La Nuova Sinagoga di Berlino
Il più importante luogo di culto ebraico a Berlino
Un tempo era la sinagoga più grande di tutta la Germania, testimonianza dell’antica presenza di una numerosa comunità
ebraica e simbolo dell’orgoglio di cittadini degli ebrei berlinesi. Oggi la Neue Synagoge (Nuova Sinagoga) sulla
Oranienburgerstrasse nel distretto di Mitte, è uno dei luoghi di riferimento del mondo ebraico in città, il segno della
rinascita della vita ebraica nel quartiere.
Dopo un passato cupo e doloroso, il santuario in cui Einstein era solito suonarvi il violino, è finalmente tornato a
risplendere, ed ora è uno dei nuovi simboli di Berlino. Il grandioso tempio dall’aspetto moresco (esplicito richiamo al “dorato”
medioevo ispanico – ebreo e alla capacità degli ebrei di integrarsi in ogni ambiente sociale), fa presto a catturare lo sguardo.
La magnifica cupola verde e oro visibile anche da lontano, le decorazioni orientaleggianti, la stretta facciata
fiancheggiata da due torri sormontate da cupole dorate gli conferiscono bellezza e raffinatezza.
Il sacro edificio fu costruito tra il 1859 e il 1866 su progetto dell’architetto berlinese Knoblauch e poteva ospitare fino a 3.200
fedeli. Il 9 novembre 1938 durante la terribile Notte dei cristalli, nonostante l’eroico intervento di un sovrintendente della
polizia locale che ne impedì l’incendio da parte delle SS, la sinagoga venne profanata e gravemente danneggiata dai
nazisti. Nel 1940 fu requisita e trasformata in magazzino. Il 1943 è l’anno del triste epilogo: le bombe alleate la colpiscono
ripetutamente. Della bella costruzione architettonica non rimane che la facciata esterna.
Dalla riapertura, la Nuova Sinagoga è tornata ad essere un luogo di riunione, studio e preghiera. Al suo interno vi è un locale
destinato alla preghiera (senza distinzione tra uomini e donne), uno spazio espositivo dedicato alla storia della sinagoga e del
quartiere, e un prezioso centro d’incontri - Centrum Judaicum - che attraverso documenti e fotografie racconta la vita degli
ebrei berlinesi. Dalla cima della sontuosa cupola si può godere una bella vista sui tetti del quartiere.
Informazioni per la visita alla Nuova Sinagoga
Orari di apertura: da Aprile a Settembre: dom. – lun. 10 - 20, mar. – gio. 10 – 18, ven. 10 -17, sab. chiuso. Marzo e Ottobre: dom.
– lun. 10 - 20, mar. – gio. 10 – 18, ven. 10 -14, sab. chiuso. Da Novembre a Febbraio: dom. – lun. 10 - 18, mar. – gio. 10 – 18,
ven. 10 -14, sab. chiuso.
Orario cupola: 13 – 18.
Costo del biglietto: 3 Euro, ridotto 2 Euro.
Come arrivare: Metro fermata Oranienburg.
Alexanderplatz a Berlino
Ma la piazza dov'è?
A vederla così non sembrerebbe ma Alexanderplatz è stata - e forse lo è ancora - "il cuore pulsante" di Berlino. Cosmopolita,
frenetica, chiassosa, l’"Alex" (così la chiamano affettuosamente i berlinesi) è sicuramente una delle piazze più famose della
capitale tedesca nonché punto nevralgico della vita quotidiana dei suoi abitanti.
Oggi Alexanderplatz è un immenso piazzale disordinato attraversato da strade e binari di tram e contornato da un
miscuglio di edifici, ereditati da un passato più o meno lontano. Alla fine degli anni Venti, un progetto urbanistico (mai
realizzato completamente), volto ad adeguare la piazza alle esigenze di una metropoli sempre più trafficata, ne ha segnato in
parte l’aspetto. Sul lato occidentale della piazza furono, infatti, costruiti due edifici di 8 piani con finestre quadrate a
quattro pannelli, destinati ad uffici e negozi, la cui disposizione formava “una porta d’ingresso” alla piazza cittadina e si
adeguava ai flussi delle persone che attraversavano la piazza. Ancora oggi l’Alexanderhaus e il Berolinahaus sono considerati
due capolavori dell’architettura berlinese di quegli anni.
Negli anni ‘60 la Repubblica Democratica Tedesca trasformò la piazza, pesantemente danneggiata dalle bombe della seconda
guerra mondiale, in un testimonial dell’architettura socialista, ovvero un’enorme grigia spianata circondata da
ingombranti palazzi e corredata da inverosimili opere architettoniche. Aspetto che, ahi noi, conserva tutt’ora.
Fu così che nella piazza comparirono l’Interhotel Stadt Berlin (oggi Park Inn); la Haus des Lehrers (la casa dell’insegnante); la
Haus des Reisens (la casa del viaggio); la Haus des Elektroindustrie (la casa dell’industria elettronica). E poi ancora la Brunner
der Völkerfreundschaft, la fontana dedicata all’amicizia tra i popoli ed il Weltzeituhr, l’Orologio universale Urania che
segna le ore delle principali città del mondo, entrambi classici punti di riferimento e di incontro.
Qualche anno più tardi, sempre nell’ottica di una riqualificazione comunista della piazza, venne costruito il Centrum
Warenhaus (oggi Galleria Kauthof) con la facciata a nido d’ape, l’ex grande magazzino della Berlino orientale.
Sempre brutta ma sempre affascinante
Dopo la riunificazione, malgrado i progetti di rinnovare Alexanderplatz, poco o niente è stato fatto in tal senso; di certo non ne
hanno migliorato l’immagine i due colossi costruiti per ospitare i due centri commerciali (Alexa e Neue Mitte). Eppure la
piazza è un continuo richiamo, vuoi perché snodo cruciale del traffico, vuoi perché importante centro per lo
shopping, vuoi perché testimonianza di una storia e un presente che si mescolano continuamente.
Prende nome dalla città di Potsdam, situata 25 km a sud-ovest, e si trova nel punto in cui la strada per Potsdam (attuale B 1)
oltrepassava la cinta doganale attraverso il Potsdamer Tor.
La piazza ha avuto una storia travagliata, risentendo degli eventi che hanno trasformato Berlino durante il XX secolo: negli
anni della repubblica di Weimar costituiva il maggiore centro commerciale, culturale e di trasporti della città; successivamente
fu spodestata dall'area del Neuer Westen circostante Breitscheidplatz; devastata dalla guerra e drammaticamente segnata
dall'erezione del Muro, ha costituito negli anni novanta il più ambizioso progetto urbano della città riunificata.
Attualmente Potsdamer Platz è centro di un nuovo quartiere residenziale, direzionale e commerciale; costituisce un eccezionale
richiamo turistico e simboleggia la nuova Berlino. La piazza resta tuttavia separata dalla città circostante, e non è riuscita ad
imporsi, come auspicato, come "nuovo centro" della città.
Fondamenti storici
La nascita di Potsdamer Platz fu dovuta alla necessità di un centro, dal momento che l'area della piazza odierna costituiva,
come l'intera Berlino, un punto di passaggio dalla intensa attività commerciale, situata un tempo al di fuori delle mura
cittadine. La storia di Potsdamer Platz nasce, probabilmente, il 29 ottobre 1685, quando venne emesso l'Editto sulla tolleranza
di Potsdam, in seguito al quale Federico Guglielmo, Grande Elettore di Brandeburgo e Prussia dal 1640 al 1688, permise a
molti rifugiati religiosi, tra cui gli ebrei provenienti dall'Austria e gli Ugonotti espulsi dalla Francia, di insediarsi sul proprio
territorio (infatti, per un periodo di tempo il 20% dei berlinesi erano di lingua francese). Questo influsso ebbe altri due risultati.
Per prima cosa, le fortificazioni medioevali di Berlino, recentemente ricostruite in stile olandese (1658-74) con grandi spese,
divennero improvvisamente inutili; e, secondariamente, la città già sovrappopolata si congestionò ulteriormente.
Molti nuovi distretti vennero creati all'esterno del perimetro cittadino, subito fuori le vecchie mura. Il più grande di questi fu
Friedrichstadt, a sud-ovest del centro storico di Berlino, iniziata nel 1688, che deve il proprio nome al nuovo Elettore Federico
Guglielmo III di Prussia, che in seguito divenne Re Federico I di Prussia. L'aspetto delle proprie strade seguiva lo stile barocco
in voga a quei tempi, ed era basato su due assi principali: Friedrichstraße (nord-sud) e Leipziger Straße (est-ovest). Tutti i
nuovi sobborghi vennero assorbiti da Berlino intorno al 1709-10. A partire dal 1723 l'espansione verso ovest di Friedrichstadt
venne ordinata da Re Federico Guglielmo II di Prussia, e venne completata nel 1732-34 dall'architetto Filippo Gerlach il
Giovane (1679-1748). Durante l'espansione prese vita un nuovo asse nord-sud, Wilhelmstraße.
Negli anni 1735-7, dopo che l'espansione di Friedrichstadt fu completata, un muro lungo 8 km (l'Akzisemauer) venne eretto
intorno al nuovo perimetro di Berlino. Inizialmente era composto da pannelli in legno, in seguito rimpiazzati da mattoni e
pietre, e costellato da 17 porte corrispondenti alle 17 strade entranti in città. Venne aggiunti dazi per le merci in transito,
soprattutto per carne e farina. La porta più famosa era quella di Brandeburgo, anche se 1 km a sud un'altra porta stava
guadagnando fama.
Questa strada era stata costruita nel Medioevo come collegamento verso il borgo rurale di Schöneberg, ma in seguito venne
sviluppata fino a far parte della strada che collegava Parigi a San Pietroburgo passando per Aquisgrana, Berlino e Königsberg.
Nel 1660 il Grande Elettore aveva costruito la propria strada verso Potsdam, dove era situato il suo palazzo, recentemente
ristrutturata. A partire dal 1754 una diligenza percorreva la tratta Berlino-Potsdam, nonostante fosse in pessime condizioni.
Nel 1740 Federico il Grande divenne Re. Non era un grande amante di Berlino, per cui costruì un nuovo palazzo, il Sanssouci,
a Potsdam nel 1744-7, seguito dal Nuovo Palazzo del 1763-9, rendendo la strada "non all'altezza" del passaggio di un re. Dopo
una serie di migliorie, nel 1791-3, la strada venne inclusa nell'elenco delle migliori vie della Prussia. In seguito prese il nome di
Potsdamer Straße; il suo punto d'ingresso in città fu, ovviamente, la Porta di Potsdam, e fu intorno a questa porta che nacque
Potsdamer Platz.
Dopo il muro
Dopo la caduta del muro il 9 novembre 1989, l'ex Pink Floyd Roger Waters organizzò un immenso concerto di beneficenza,
The Wall, con l'aiuto della sua ex-band. Il concerto si tenne il 21 luglio 1990 per commemorare la fine della divisione tra
Repubblica Democratica Tedesca e Germania Ovest, venne organizzato nella vuota Potsdamer Platz ed ospitò numerose
superstar internazionali.
Dopo il 1990, la piazza ridivenne il fulcro dell'attenzione e tornò ad essere argomento di discussione tra i migliori architetti
europei. Il governo cittadino divise l'area in quattro parti, da vendere separatamente a quattro diversi investitori. Durante la
ricostruzione la Potsdamer Platz era la più vasta area edificabile d'Europa.
La più ampia delle quattro zone andò alla Daimler-Benz, ora parte della Daimler AG, che incaricò Renzo Piano della
pianificazione dell'opera. I singoli edifici vennero costruiti da singoli architetti basandosi sul piano generale, inclusi il Potsdamer
Platz No.1 di Hans Kollhoff, ora sede di numerosi studi legali. Potsdamer Platz è anche sede della Panoramapunkt, situata a
100 metri d'altezza, a cui si accede attraverso il più veloce ascensore d'Europa. Dalla Panoramapunkt si possono vedere alcuni
landmark come il quartiere Die Bahn, la Porta di Brandeburgo, il Reichstag, la Cancelleria Federale, il palazzo Bellevue, la
Cattedrale, il Gendarmenmarkt, il Memoriale agli ebrei uccisi in Europa e la Chiesa della Commemorazione.
La seconda sezione più grande andò alla Sony, la quale eresse i suoi nuovi uffici centrali europei. Il Sony Center venne
progettato da Helmut Jahn ed è considerato uno dei migliori pezzi di arte moderna di Berlino.
L'intero progetto fu molto criticato fin dall'inizio dall' opinione pubblica, ed al giorno d'oggi ci sono ancora critiche al metodo
con cui venne venduto e ricostruito il sito. In ogni caso, la piazza attira migliaia di turisti al giorno, ed alcuni critici sono
sorpresi dal suo successo. A qualsiasi ora del giorno la piazza è viva. È diventato un must per i visitatori, un'area in cui fare
shopping, ed un centro culturale per gli amanti del cinema in lingua inglese con oltre 40 sale divise in tre cinema.
Alcune scene del film Der Himmel über Berlin (in italiano: Il cielo sopra Berlino, film del 1987 di Wim Wenders) sono state
girate quando la piazza era vuota, prima della caduta del Muro. Il film racconta bene lo stato d'animo di quei giorni.