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Come fare il Mastering per iTunes,


Soundcloud, Spotify e Youtube
E’ capitato a tutti. Dopo giorni, o settimane, dedicati a
modi care il tuo mix, puoi nalmente caricare il tuo brano
online. Finché non ti rendi conto che suona distorto e pieno di
click.

Come può essere successo? Vediamo di fare chiarezza.

Quando fai il Mastering per iTunes, oppure il Mastering per Soundcloud, il Mastering per Spotify, o
ancora il Mastering per Youtube, devi tenere conto di alcune regole della piattaforma. Scopriamole
insieme.

Cos’è il Mastering?

Esistono
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per de nire il processo fondamentale per creare il master di un brano, o di un album, partendo dalle
tracce ottenute dopo il mix. Il master è quindi l’originale dalla quale verranno stampate tutte le altre.

Ci sono diverse fasi da seguire in questo processo:

1. Regolare ogni suono per correggere eventuali problemi di bilanciamento nel mix, e migliorare le
caratteristiche dei suoni

2. Mantenere coerenza nell’album, in modo che ogni traccia sia esteticamente coerente con il resto
delle tracce

3. Preparazione per la distribuzione, che potrebbe signi care duplicazione su CD e Vinile, o


preparazione per il download digitale, a seconda del formato.

La guerra al Loudness, o “ Loudness War ”

La guerra al loudness, cioè a ottenere il suono più alto di volume possibile, risale a molti anni fa. Nel
1933 due persone di nome Fletcher e Munson, scoprirono che i suoni più forti sono più emozionanti.
Perciò, un livello di pressione sonora elevato stimola le stereociglia delle orecchie in misura maggiore,
rilasciando più neurotrasmettitori ai nostri nervi, e più segnali elettrici al nostro sistema nervoso
centrale. In altre parole, percepiamo il volume più alto come “più bello”.

Col passare del tempo, le canzoni hanno iniziato a suonare sempre più forti. Abbiamo raggiunto livelli di
volume talmente alti da annullare, o quasi, la dinamica di un brano. Essendo che non c’era una regola,
ma ogni ingegnere del suono spingeva il disco n dove riusciva, ogni brano aveva un livello di volume
percepito di erente dagli altri. Questo poteva quindi essere un problema quando si ascoltavano brani
di erenti in sequenza. E questo costringeva l’ascoltatore a continuare a regolare il volume di uscita
dei propri altoparlanti.

Ma con l’avvento dei servizi di streaming, è arrivata una soluzione a questo problema. Servizi come Tidal,
Spotify e Apple Music ora riproducono brani con un volume uniforme sulla loro piattaforma, in modo
che gli ascoltatori non debbano regolare costantemente il volume. Ciò avviene attraverso un processo
chiamato “normalizzazione del volume”, in cui le tracce in ingresso vengono regolate
automaticamente ad un determinato livello di volume.

Questo apparentemente piccolo cambiamento nell’elaborazione audio, ha chiuso, o quasi, la lotta alla
loudness war. Questo ha costretto molti ingegneri del suono a cercare risultati nali meno intensi,
perché il prodotto nale verrebbe comunque regolato dalle piattaforme per adattarsi agli standard.
Quindi, ad esempio, cercare di ottenere un brano più rumoroso, non fa altro che distruggere la gamma
dinamica, e schiacciare ancora di più il suono della traccia.

Cosa fanno le piattaforme digitali durante l’upload della mia


musica?

A di erenza di altri servizi di streaming, SoundCloud non applica la normalizzazione del volume alle
tracce. Ciò signi ca che se carichi una traccia a -3 LUFS, verrà riprodotta a -3 LUFS. Su Soundcloud la
guerra al loudness esiste ancora.

Tuttavia, a volte, dopo aver caricato la traccia, qualcosa cambia. Alcuni artefatti potrebbero essere
dovuti alla compressione digitale che SoundCloud applica alla tua musica. In questo contesto, per
”compressione” intendo la compressione dei dati, non la compressione dinamica. SoundCloud prende il
le e lo converte in MP3, un processo che fa, necessariamente, degradare l’audio. Perdita di dati o no,
quando si preme play si ascolta un le MP3.

C’è una buona ragione per questo. SoundCloud o re brani in MP3 perché sono molto più piccoli di
dimensioni, e quindi più veloci da caricare, limitando la perdita di dati. Questo migliora l’esperienza di
streaming per gli utenti con connessioni più lente. Per esempio, un le WAV occupa circa 10Mb al
minuto, un le MP3 standard circa 1Mb al minuto. Probabilmente questo non sarà il massimo per gli
utenti esperti, ma è una decisione valida per quelli con connessioni lente.

Ad oggi un MP3 a 128 kbps ha qualità piuttosto bassa. Ma qual’è la qualità audio delle varie
piattaforme? Ecco uno schema riassuntivo:

Qualità audio Spotify:


Free, a 160 kbps Ogg Vorbis codec

Premium, no a 320kbps Ogg Vorbis codec

Qualità audio iTunes e Apple Music:


256kbps AAC codec

Qualità audio Soundcloud:


128kbps Opus codec

Qualità audio Tidal:


Fino a formati Lossless, senza perdita di dati

A chi importa tutto questo? Questa è una buona domanda. La maggior parte degli ingegneri del suono
può sentire una di erenza di qualità tra un le MP3 a 128kbps e un WAV Lossless, ma per l’ascoltatore
medio, specie se ascolta musica con gli altoparlanti del proprio computer portatile, potrebbe non essere
un grosso problema.

Come possiamo usare queste informazioni per assicurarci che le nostre tracce suonino il più perfette
possibile date queste limitazioni?

Sfatiamo un mito comune. Se esporti in formato MP3 a 128kbps e poi lo carichi su SoundCloud, non
otterrai una riproduzione più fedele, perché la tua traccia passerà comunque attraverso il processo di
codi ca. La cosa migliore che puoi fare è caricare un le WAV, perché l’audio senza perdita di dati
garantisce un risultato migliore dopo la conversione, rispetto ad altri formati.

Se vuoi scoprire la di erenza tra i vari formati audio, leggi questo articolo: I Formati Audio

Ora cha abbiamo capito cosa succede quando carichiamo il nostro disco online, vediamo quali
strumenti utilizzare per creare il Mastering per iTunes, il Mastering per Apple Music, il Mastering per
Soundcloud, il Mastering per Spotify, e il Mastering per Youtube.

Come usare il Maximizer per il Mastering

Se vogliamo ottenere la minima distorsione possibile durante la transcodi ca di un le in MP3, il


Maximizer potrebbe essere il componente più importante. Puoi lasciare un po’ di headroom nella tua
traccia per limitare gli e etti di clipping che potrebbero veri carsi durante la conversione. I picchi dei
transienti infatti, possono creare sgradevoli distorsioni nel processo di conversione.

Puoi regolare il Maximizer a -0.3 al massimo. Se carichi la traccia e continui a sentire e etti di clipping
digitale, torna alla tua DAW e esporta di nuovo la traccia con un margine di -0.5, o anche -1.0. Magari
dovrai rinunciare a un po’ di volume, ma se questo ti consente di evitare la distorsione, sarai comunque
contento del risultato nale.

Come usare l’EQ per il Mastering

Parte del processo di compressione dei dati per un MP3 a 128kbps, include il ltraggio delle
informazioni al di sopra dei 16khz. Potresti pensare che ci siano segnali in questo range di frequenze,
ma gli unici suoni presenti sono la cosiddetta “aria”, termine per identi care suoni ad altissima
frequenza. Con l’avanzare dell’età, gli esseri umani perdono la capacità di riconoscere queste frequenze:
la maggior parte degli adulti non riesce a sentire questa gamma di frequenze.

Poiché il formato mp3 è stato progettato per ottenere la massima compressione dei dati con una
minima degradazione della qualità audio, è logico che il transcodi catore possa ltrare alcuni di questi
suoni super-alti. Con questo in mente, considera l’uso dell’EQ sul Master per de-enfatizzare alcune di
queste frequenze.

Come usare lo Stereo Imager per il Mastering

La codi ca MP3 può “sfocare” alcuni suoni stereo, portando a una maggiore distorsione.
Paradossalmente, uno dei modi migliori per prevenire questa perdita, è usare lo Stereo Imager, per
rendere la traccia un po’ più “stretta”. Ciò consentirà di evitare che i singoli picchi dei canali causino
aliasing o clipping nel mix durante la transcodi ca.

Fai attenzione perché lo Stereo Imager può anche rovinare seriamente la tua traccia. Se convertirai il tuo
mix in MP3, ci sono buone probabilità che la compressione distrugga comunque i tuoi elementi. Questo
strumento può anche introdurre problemi di fase. Quindi, è sempre una buona idea ricontrollare i tuoi
mix.

Però puoi lavorare con lo Stereo Imager in determinate aree di frequenza. Ad esempio, puoi ridurre la
stereofonia delle frequenze più alte intorno al 10%. Ciò richiederà alcuni tentativi, quindi prova a
esportare varie versioni con riduzioni del 5%, del 10% e del 15%. Quindi prova a caricarli su SoundCloud
e ascoltali.

E’ anche una buona idea ridurre la stereofonia delle frequenze sub. Ad esempio, sotto gli 80Hz-100Hz,
puoi portare tutto in mono, poiché l’orecchio umano non è in grado di posizionare i segnali audio nel
campo stereo al di sotto di questa frequenza.

Se vuoi approfondire tutte queste tecniche di Mix, segui il nostro corso di Mix e Mastering.

Adesso che dovrebbe essere tutto più chiaro, potrai comprendere come utilizzare questi strumenti, e
lavorare in modo speci co per le varie piattaforme. Scopriamo insieme come e ettuare il Mastering per
iTunes, il Mastering per Apple Music, il Mastering per Soundcloud, il Mastering per Spotify, e il Mastering
per Youtube.

Mastering per iTunes

Dal momento che Apple ha portato tutto su iTunes Plus nel 2007, i download da iTunes sono in formato
AAC a 256 kbps. I caricamenti su iTunes richiedono le WAV non compressi a 24 bit che vengono
codi cati in AAC a 256 kbps AAC.

Ecco alcune impostazioni consigliate durante il Mastering per iTunes.

1. Usa un Limiter True Peak, come il Maximizer di iZotope Ozone, per assicurarti che il margine sia
impostato su -1 dBFS (Decibel relative to Full Scale). Apple consiglia di lasciare 1 dB di spazio per
evitare che si veri chino clip, a causa del rumore aggiunto dal codi catore AAC.
2. Dimenticati della Loudness War, e vacci piano con qualsiasi compressore, limiter o altra
elaborazione dinamica. Comprimi una traccia allo scopo di migliorare la qualità del suono, non per
aumentarne il volume. iTunes utilizza un algoritmo avanzato per determinare il volume percepito
(non semplicemente con i valori di picco / RMS). Il livello corrisponde per ogni traccia a -16 dB e
quindi aggiunge queste informazioni sul volume ai metadati nell’intestazione di ciascun le audio.
3. Usa iTunes come strumento per confrontare i tuoi Mastering con le tracce di riferimento, cioè brani
di altri artisti di cui ti piace il suono. Disattiva la regolazione del volume su iTunes, e ascolta le tue
tracce anco a anco agli altri brani, per capire se i tuoi Master suonano allo stesso livello. Regola
le tracce in base all’ascolto, quindi esporta tutto e invia a iTunes i tuoi Master in qualità non
compressa .WAV o .AIFF.

Su iTunes, puoi disattivare la regolazione automatica dei volumi di ascolto dal menu: iTunes >
Preferenze > Riproduzione > Veri ca Volumi.

Mastering per SoundCloud

SoundCloud transcodi ca l’audio caricato in MP3 a 128 kbps, per migliorare lo streaming. Se un le
audio su SoundCloud è reso disponibile per il download, la versione scaricata sarà nel formato originale.

Il caricamento di un MP3 è ridondante, poiché SoundCloud lo transcodi cherà comunque, il che


potrebbe a sua volta introdurre più artefatti nell’audio, che viene così compresso due volte. Pertanto, la
procedura consigliata è caricare un le WAV non compresso a 24 bit, e consentire a SoundCloud di
elaborarlo.

Ecco alcune impostazioni consigliate durante il Mastering per SoundCloud:

1. Utilizza un Limiter True Peak, per garantire che il margine sia impostato su -0,3 dBFS. Questa è
una soglia accettabile per attenuare la maggior parte dei clip che si veri cano durante il processo
di codi ca. Tuttavia, a seconda del materiale sorgente, potresti scoprire che un margine di -0.5, -0.7
o -1.0 dBFS suona meglio. Quindi devi fare qualche tentativo.
2. SoundCloud non ha una funzione di regolazione del volume come iTunes, quindi quando lavori sul
Mastering audio per SoundCloud hai più libertà di aumentare il livello RMS generale.
3. Utilizza uno Stereo Imager per restringere la fascia alta tra il 5-20%. Gli MP3 a 128 kbps sono la
qualità audio più bassa comunemente accettabile. Quindi, molte informazioni vengono perse
durante la codi ca, e un mix estremamente ampio è più suscettibile a artefatti evidenti. Per ciò,
alcuni restringimenti preventivi possono aiutare a evitare la perdita percepita di energia e
stereofonia.

Mastering per Spotify

Spotify transcodi ca i le audio in diversi formati, che vengono resi disponibili a seconda del piano
dell’utente. I formati utilizzati sono Ogg Vorbis (96, 160, 320 kbps), AAC (128, 256 kbps), e HE-AACv2 (24
kbps). Il formato consigliato per l’upload è il WAV, 44.1kHz, 24bit.

Ecco alcune impostazioni consigliate durante il Mastering per Spotify:

1. Imposta il livello di volume del tuo master a -14 dB LUFS, e mantienilo al di sotto di -1 dBTP (True
Peak) max. Questo è il migliore formato Lossy, e assicura che non venga introdotta alcuna
distorsione extra nel processo di transcodi ca.
2. Se il tuo master è più rumoroso di -14 dB LUFS, assicurati che rimanga al di sotto di -2 dBTP (True
Peak) max, per evitare una distorsione extra. Questo perché le tracce più forti sono più suscettibili
a distorsioni nel processo di transcodi ca.

Per ora Spotify utilizza ReplayGain, che era lo standard più riconosciuto per il calcolo del volume al
primo avvio di Spotify. In futuro, si sposterà su un nuovo standard, denominato ITU 1770
(dall’International Telecommunication Union). Per questo motivo consigliano di utilizzare l’unità di
misura LUFS (Loudness Units Full Scale).

Mastering per YouTube

YouTube transcodi ca tutti i video caricati (e l’audio contenuto) per o rire qualità di streaming a 360p,
480p, 720p, 1080p, 1440p (2K) e 2160p (4K). Youtube utilizza il codec video H.264 con il codec audio AAC.
La qualità della riproduzione audio stereo dipende dall’impostazione della qualità di streaming
selezionata dall’utente come segue:

I video 360p e 480p riproducono l’audio a 128 kbps


I video 720p, 1080p, 1440p (2K), 2160p (4K) riproducono l’audio a 384 kbps

YouTube può solo convertire i video, quindi è meglio caricare il livello di qualità video più alto possibile
con il codec H.264. Perché non caricare un .MOV con audio non compresso? YouTube consiglia di
caricare contenuti multimediali già codi cati, anziché caricare un .MOV contenente un le .WAV di alta
qualità.

Ecco alcune impostazioni consigliate durante il Mastering per YouTube:

1. Utilizza un Limiter True Peak, per assicurarti che il margine non sia superiore a -1 dBFS.
2. Non tutti gli encoder sono uguali. Esporta i video in qualità massima non compressa per video e
audio, quindi confronta la qualità dei diversi encoders.
3. Puoi utilizzare la funzione True Peak Limiting per limitare al minimo i picchi dei sample.

Conclusioni
Creare il Mastering per iTunes, Soundcloud, Spotify o Youtube, ti costringe a trovare la soluzione
migliore per ognuna di queste piattaforme. Per avere il miglior risultato è quindi necessario ottimizzare i
propri brani.

Purtroppo non esiste la bacchetta magica per far suonare bene il tuo brano in un unico modo. Però, da
queste valutazioni, è meglio abbandonare la Loudness War, e fare in modo che il nostro master non
superi i -1dbFS.

Come regola generale, tutte le canzoni che hanno un volume medio superiore a -14 LUFS, vengono
abbassate di volume, no a -14 LUFS. In questo modo, tutti i brani suoneranno allo stesso volume.

Mentre, le canzoni con un volume medio inferiore a -14 LUFS vengono lasciate al loro volume.

Il true peak, cioè il livello di picco massimo, deve essere impostato a -1 dBFS su tutto il brano per
evitare che la conversione di formato di Spotify introduca distorsioni.

Se però, il volume medio integrato su tutto il brano è superiore a -14 LUFS, il true peak deve essere
impostato a -2 dBFS su tutto il brano, per evitare che la conversione di Spotify introduca distorsioni.

Un buon Mix però, può aiutarti tantissimo a ottimizzare i suoni nella tua catena di e etti, e trovare il
miglior risultato audio.

Infatti, se il Mix del tuo brano ha una qualità professionale, una volta codi cato dalle piattaforme,
dovrebbe mantenere integri i transienti, suonando mediamente bene su tutte queste
piattaforme.

Tuttavia, ogni brano ha le proprie caratteristiche, per questo motivo devi provare questi suggerimenti, e
fare dei test per capire qual’è la soluzione migliore.

Mi rendo conto che per chi è all’inizio, sia di cile capire come creare il Mastering per queste
piattaforme. Per questo motivo puoi a darti al nostro servizio di Mastering Professionale Online.
Penseremo a tutto noi, e potrai caricare i tuoi brani senza pensieri.

Per ottimizzare al massimo le tue tracce, devi per forza imparare a creare un Mix e Mastering
professionale.

Per questo motivo abbiamo creato 2 video corsi di Mix e Mastering, dove sveliamo tutte le tecniche
per ottimizzare i tuoi brani, e renderli subito fruibili per lo streaming digitale. Accedi al corso completo e
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